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| Gazzetta n. 271 del 2005-11-21 |  | COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA |  | DELIBERAZIONE 27 maggio 2005 |  | Primo   programma   delle  opere  strategiche  (legge  n.  443/2001). Raddoppio    della    linea   ferroviaria   Messina-Catania:   tratta Giampilieri-Fiumefreddo. (Deliberazione n. 62/05). |  | 
 |  | IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 Vista  la  legge  21  dicembre  2001,  n.  443, che, all'art. 1, ha stabilito   che   le   infrastrutture   pubbliche  e  private  e  gli insediamenti  strategici  e  di  preminente  interesse  nazionale, da realizzare  per  la  modernizzazione e lo sviluppo del Paese, vengano individuati  dal  Governo attraverso un programma formulato secondo i criteri e le indicazioni procedurali contenuti nello stesso articolo, demandando   a  questo  Comitato  di  approvare,  in  sede  di  prima applicazione  della legge, il suddetto programma entro il 31 dicembre 2001;
 Vista  la  legge  1° agosto 2002, n. 166, che, all'art. 13, oltre a recare  modifiche  al  menzionato art. 1 della legge n. 443/2001 e ad autorizzare limiti di impegno quindicennali per la progettazione e la realizzazione  delle  opere incluse nel programma approvato da questo Comitato,  prevede  che  gli  interventi  medesimi  siano compresi in intese  generali  quadro  tra  il  Governo  e  ogni singola regione o provincia   autonoma,   al   fine   del   congiunto  coordinamento  e realizzazione delle opere;
 Visto  il  decreto  legislativo  20 agosto  2002, n. 190, attuativo dell'art. 1 della menzionata legge n. 443/2001;
 Visti,  in  particolare,  l'art.  1 della citata legge n. 443/2001, come  modificato dall'art. 13 della legge n. 166/2002, e l'art. 2 del decreto legislativo n. 190/2002, che attribuiscono la responsabilita' dell'istruttoria  e  la funzione di supporto alle attivita' di questo Comitato  al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che puo' in proposito avvalersi di apposita «struttura tecnica di missione»;
 Visto  il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327,   recante  il  testo  unico  delle  disposizioni  legislative  e regolamentari  in  materia  di  espropriazione per pubblica utilita', come  modificato  -  da  ultimo - dal decreto legislativo 27 dicembre 2004, n. 330;
 Visto  l'art.  11  della  legge  16 gennaio  2003,  n.  3,  recante «Disposizioni  ordinamentali in materia di pubblica amministrazione», secondo  il  quale, a decorrere dal 1° gennaio 2003, ogni progetto di investimento  pubblico  deve  essere  dotato  di  un  codice unico di progetto (CUP);
 Vista  la  delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (Gazzetta Ufficiale n. 51/2002  S.O.), con la quale questo Comitato, ai sensi del piu' volte richiamato  art.  1  della  legge  n.  443/2001,  ha  approvato il 1° Programma  delle  opere  strategiche,  che  riporta  all'allegato  1, nell'ambito  del «Corridoio Plurimodale Tirrenico - Nord Europa», tra i  sistemi ferroviari, la infrastruttura denominata «Asse ferroviario Salerno-Reggio Calabria - Palermo-Catania» con un costo di 12.291,674 meuro  e  che  all'allegato  2,  nella  parte  relativa  alla regione Sicilia,    tra   i   «Corridoi   ferroviari»   include   la   «linea Messina-CataniaSiracusa»;
 Vista  la  delibera 27 dicembre 2002, n. 143 (Gazzetta Ufficiale n. 87/2003, errata corrige nella Gazzetta Ufficiale n. 140/2003), con la quale  questo  Comitato ha definito il sistema per l'attribuzione del CUP,  che  deve  essere richiesto dai soggetti responsabili di cui al punto 1.4 della delibera stessa;
 Vista  la  delibera  25 luglio  2003,  n. 63 (Gazzetta Ufficiale n. 248/2003),  con  la  quale questo Comitato ha formulato, tra l'altro, indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto che  il  Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e' chiamato a svolgere  ai  fini  della  vigilanza sull'esecuzione degli interventi inclusi nel 1° Programma delle infrastrutture strategiche;
 Vista  la delibera 29 settembre 2004, n. 24, (Gazzetta Ufficiale n. 276/2004)  con  la quale questo Comitato ha stabilito che il CUP deve essere  riportato  su  tutti  i documenti amministrativi e contabili, cartacei ed informatici, relativi a progetti d'investimento pubblico, e   deve  essere  utilizzato  nelle  banche  dati  dei  vari  sistemi informativi, comunque interessati ai suddetti progetti;
 Vista  la sentenza 25 settembre 2003, n. 303, con la quale la Corte costituzionale,   nell'esaminare  le  censure  mosse  alla  legge  n. 443/2001   ed   ai   decreti   legislativi   attuativi,  si  richiama all'imprescindibilita'  dell'intesa  tra  Stato  e singola regione ai fini dell'attuabilita' del programma delle infrastrutture strategiche interessanti il territorio di competenza, sottolineando come l'intesa possa   anche   essere  successiva  ad  un'individuazione  effettuata unilateralmente dal Governo e precisando che i finanziamenti concessi all'opera  sono  da  considerare  inefficaci  finche' l'intesa non si perfezioni;
 Visto  il  Documento di programmazione economico-finanziaria (DPEF) 2004-2007, che, alla voce «Asse ferroviario Salerno-Reggio Calabria - Palermo-Catania»     inserisce     l'intervento     «Messina-Catania: Giampilieri-Fiumefreddo»  tra le iniziative potenzialmente attivabili nel periodo considerato;
 Visto il decreto emanato dal Ministro dell'interno il 14 marzo 2003 di  concerto  con  il  Ministro  della  giustizia e il Ministro delle infrastrutture   e   dei   trasporti,   come  integrato  dal  decreto dell'8 giugno 2004, con il quale - in relazione al disposto dell'art. 15,  comma  5,  del  decreto  legislativo  n.  190/2002  -  e'  stato costituito il Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere;
 Vista  la  nota  5 novembre  2004,  n.  COM/3001/1, con la quale il coordinatore  del  predetto  Comitato  di  coordinamento  per  l'alta sorveglianza  delle  grandi  opere  espone  le linee guida varate dal Comitato nella seduta del 27 ottobre 2004;
 Vista  la  nota  17 febbraio  2005,  n.  75 - integrata con le note 4 marzo  2005,  n.  130,  e  15 marzo 2005, n. 146, nonche' con «note integrative» del maggio 2005 - con la  quale  il  Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti ha trasmesso  la  relazione istruttoria sul «Raddoppio linea ferroviaria Messina-Catania:   tratta   Giampilieri  -  Fiumefreddo»,  proponendo l'approvazione,  con  prescrizioni  e  raccomandazioni,  del progetto preliminare;
 Considerato   che   la   «tratta  siciliana  dell'asse  ferroviario Salerno-Reggio   Calabria  -  Palermo-Catania»  e'  compresa  tra  le «lnfrastrutture   di   preminente  interesse  nazionale  a  carattere interregionale» individuate nell'intesa generale quadro stipulata tra il Governo e la Regione siciliana il 14 ottobre 2003;
 Considerato  che  l'intervento e' altresi' incluso nel Contratto di programma   2001-2005,   intercorrente   tra   il   Ministero   delle infrastrutture  e  dei  trasporti  e  Rete Ferroviaria Italiana (RFI) S.p.a.;
 Considerato   inoltre  che  l'opera  e'  inclusa  nel  Piano  delle priorita'  degli  interventi ferroviari (PPI) - edizione aprile 2004, che  questo  Comitato,  con  delibera  20 dicembre  2004,  n.  91, ha approvato  per  l'anno  2005  e,  in  via programmatica, per gli anni successivi,  e  considerato  in  particolare  che  l'opera  stessa e' ricompresa  tra  gli  interventi  per  i  quali  sono state richieste maggiori  risorse  in  sede  di  quantificazione del fabbisogno 2005, giusta  indicazioni  che troveranno esplicitazione nel 4° addendum al citato    Contratto    di   programma,   attualmente   in   fase   di formalizzazione;
 Considerato  che  l'asset  di  riferimento del progetto in esame e' rappresentato   dalla   linea  ferroviaria  di  collegamento  di  tre importanti centri urbani: Messina, Catania e Siracusa;
 Considerato  che  alla  realizzazione  del disegno di rete suddetto concorrono  numerosi  progetti  inseriti  in  documenti programmatori complementari  ed in particolare concorrono, oltre al raddoppio della tratta  Messina  -  Catania  come specificato nella successiva «presa d'atto»,   il   raddoppio   della   Messina-Siracusa   nella   tratta Fiumefreddo-Giarre   e   sistemazione  della  stazione  di  Siracusa, completamente   finanziato   nell'ambito   del  citato  Contratto  di programma  e  inserito nel Programma delle infrastrutture strategiche ai  fini dell'accesso alla procedura della legge n. 443/2001, nonche' il  raddoppio  della tratta Catania-Siracusa - articolato in due fasi funzionali - e la fase propedeutica della velocizzazione della tratta a  semplice  binario tra Bicocca e Targia, entrambi ricompresi, tra i progetti ex lege n. 443/2001, nel menzionato PPI;
 Considerato    che   questo   Comitato   ha   conferito   carattere programmatico  al  quadro finanziario riportato nell'allegato 1 della suddetta    delibera   n.   121/2001,   riservandosi   di   procedere successivamente    alla   ricognizione   delle   diverse   fonti   di finanziamento disponibili per ciascun intervento;
 Udita   la  relazione  del  Ministro  delle  infrastrutture  e  dei trasporti;
 Acquisita  in  seduta  l'intesa  del Ministro dell'economia e delle finanze;
 Prende atto
 
 delle   risultanze   dell'istruttoria   svolta  dal  Ministero  delle infrastrutture e dei trasporti ed in particolare: sotto l'aspetto tecnico-procedurale:
 che  l'intervento  di cui al progetto sottoposto a questo Comitato, assieme  al  raddoppio della tratta Bivio Zurria-Catania Acquicella e Catania   Ognina-Catania  Centrale,  consente  il  completamento  del raddoppio  della  Messina-Catania,  posto  che  sono gia' attivate le tratte  raddoppiate Messina-Giampilieri, Fiumefreddo - Catania Ognina e   Catania  Acquicella-Bicocca  e  considerato  che  e'  stato  gia' approvato  da  questo  Comitato il progetto preliminare del raddoppio della    tratta    Catania   centrale-Acquicella,   con   conseguente interramento  della  stazione  centrale  di  Catania, e finanziata la relativa  progettazione  definitiva  (delibera  29 settembre 2004, n. 45);
 che dopo il completamento del suddetto progetto, considerando anche le  risultanze degli altri menzionati progetti in itinere sull'intera direttrice  Messina-Catania  centrale,  la linea ferroviaria avra' le caratteristiche di un doppio binario elettrificato esteso 93,279 km;
 che   piu'   specificatamente   la   realizzazione   del  raddoppio ferroviario in esame risponde a piu' obiettivi:
 eliminare   gli  attuali  «colli  di  bottiglia»  costituiti  dai passaggi dal doppio binario al semplice binario;
 uniformare i regimi di circolazione;
 incrementare  il  traffico, specie sui tratti afferenti i nodi di Messina e Catania;
 sviluppare  il  trasporto merci da e verso le aree industriali di Catania, Priolo e Augusta;
 avviare  un  servizio  metropolitano  comprensoriale  al servizio della citta' di Catania;
 migliorare   i   livelli   di   sicurezza   e  regolarita'  della circolazione;
 sopprimere i passaggi a livello esistenti;
 recuperare produttivita' in termini di economia di gestione;
 che i miglioramenti del servizio offerto sono individuati:
 nell'aumento    della    velocita'    commerciale   media   sulla Messina-Catania  dagli  attuali  73  Km/h  a 107,5 Km/h per i treni a lungo  percorso  e  da  65  Km/h  a  81  Km/h per i treni locali, con conseguente  riduzione dei tempi medi di circa venticinque minuti per il  traffico  a  lungo percorso e di diciotto minuti per il trasporto locale;
 nell'ottimizzazione    e   velocizzazione   del   trasporto   con cadenzamento treni nelle tratte afferenti i nodi;
 nell'utilizzazione       della      tratta      Letojanni-Catania centrale-Lentini    per    un    servizio   di   tipo   metropolitano comprensoriale;
 che,   a   causa  delle  particolari  difficolta'  orografiche,  il raddoppio   nel   tratto   Giampilieri-Fiumefreddo   consiste   nella realizzazione  di  un  tracciato completamente nuovo, che si sviluppa per  circa  l'85% in galleria, e nel successivo abbandono della linea storica;
 che  il  progetto  in  esame  sviluppa  i contenuti dello studio di fattibilita'  predisposto da RFI S.p.A. nel 2001 per il completamento del  raddoppio della linea Messina - Catania nel tratto considerato e che  l'alternativa  scelta risponde all'esigenza di non compromettere l'espansione  urbanistica  dei  comuni  a  ridosso  del  mare ed alla necessita'  di  sfruttare,  per  l'ubicazione  delle  fermate e delle stazioni, le incisioni vallive per l'ubicazione delle finestre;
 che l'intervento sara' realizzato in due fasi funzionali:
 tratto   funzionale   1°:   raddoppio  del  tratto  compreso  tra Fiumefreddo  e Letojanni, con innesto sulla linea esistente per mezzo dell'interconnessione  ubicata  a  ridosso  della  nuova  fermata  di Taormina;
 tratto  funzionale  2°:  completamento  del  raddoppio del tratto compreso tra Taormina e Giampilieri, con successiva dismissione della linea storica;
 che con nota del 10 giugno 2003, n. 847, RFI S.p.A., in qualita' di soggetto  aggiudicatore,  ha  trasmesso  il  progetto  preliminare al Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti,  comunicando  il formale  avvio  della  procedura mediante invio del progetto - a cura della societa' ltalferr S.p.A., incaricata della progettazione - agli altri  Ministeri  interessati  ed ai Servizi competenti della Regione Siciliana, e mediante pubblicazione di avviso sui giornali quotidiani locali e nazionali;
 che  in  data  31 dicembre  2003 e' intervenuto il differimento dei termini  di  istruttoria  a  seguito  di  richiesta  di  integrazioni formulata, ai sensi dell'art. 20 del decreto legislativo n. 190/2002, dalla Commissione speciale VIA;
 che in data 10 marzo 2004 il soggetto aggiudicatore ha integrato la documentazione richiesta dal predetto Ministero;
 che  con  nota  del  27 maggio  2004, prot. n. GAB/2004/5253/B05 il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio ha trasmesso il parere  positivo,  con prescrizioni e raccomandazioni, espresso dalla suddetta Commissione;
 che  con  nota  del  3 giugno  2004, n. 423, la Regione Siciliana - Assessorato  del  turismo,  delle  comunicazioni  e  dei  trasporti - Dipartimento trasporti e comunicazioni, si e' espressa positivamente, con   prescrizioni,  trasmettendo  poi  -  rispettivamente  con  note 14 giugno  2004,  n.  454,  e  12 luglio  2004,  n.  540  -  i pareri favorevoli  con prescrizioni, della Soprintendenze dei beni culturali ed   ambientali   -   Servizio  beni  architettonici,  paesaggistici, naturali, naturalistici e urbanistici - di Messina e di Catania;
 che  con  nota  del  5 maggio  2005, prot. n. 0708407/4797/2005, il Ministero  per  i  beni e le attivita' culturali - Dipartimento per i beni  culturali  e  paesaggistici,  recependo i suddetti pareri delle Soprintendenze  dei  beni  culturali  ed  ambientali  di Messina e di Catania,  nonche' il parere della Soprintendenza per i beni culturali ed  ambientali - Servizio per i beni archeologici di Catania, esprime parere favorevole con prescrizioni;
 che  il  Ministero  delle infrastrutture e dei trasporti propone le prescrizioni   e   le   raccomandazioni   da  formulare  in  sede  di approvazione    del    progetto   preliminare,   evidenziando   quali osservazioni avanzate in sede istruttoria vengono accolte in linea di principio e debbano quindi essere approfondite successivamente; sotto l'aspetto attuativo:
 che il soggetto aggiudicatore viene individuato in RFI S.p.A.;
 che   il   predetto  soggetto  aggiudicatore  intende  affidare  la redazione del progetto definitivo alla ltalferr S.p.A.;
 che   la   modalita'   prevista   di   affidamento  dei  lavori  e' l'affidamento a contraente generale;
 che  i  tempi  di realizzazione dell'intervento sono stimati in 6/7 anni  e  si  svolgeranno  tra  il  2007  ed  il  2013, con entrata in esercizio nel 2014 e funzionamento a pieno regime dal 2016;
 che il CUP del progetto e' J11H02000070008; sotto l'aspetto finanziario:
 che il costo complessivo del progetto, al netto dell'IVA, e' pari a 1.970 Meuro, cosi' articolato:
 
 (Meuro) =====================================================================
 Voce                       |Importo|Percentuale ===================================================================== opere ferroviarie                                | 1.727 |      87,7 opere extralinea e di riambientalizzazione       |    92 |       4,7 servizi di ingegneria e alta sorveglianza        |   105 |       5,3 costi interni RFI (fino alla consegna dell'opera)|    10 |       0,5 spese generali del committente                   |    36 |       1,8
 
 che  il suddetto importo include 5,44 Meuro per acquisizione aree e 67,60  Meuro  per opere compensative, nonche' una voce per imprevisti (165 Meuro) pari al 10% del «costo totale delle opere»;
 che  la  copertura  finanziaria  per  l'intero  progetto  e'  cosi' ripartita:
 Contratto di programma 1994-2000, 258 Meuro;
 primo addendum del Contratto di programma 2001-2005, 28 Meuro;
 fondi  FESR  (riprogrammazione  di cui al PPI - aprile 2004), 172 Meuro;
 che  il  completamento della copertura, per 1.512 Meuro, secondo le indicazioni  del citato PPI e' a carico delle risorse stanziate dalla legge  30 dicembre  2004, n. 311, quale ulteriore apporto al capitale sociale  di  RFI,  e  che  l'impegno  sara'  formalizzato, in sede di stipula   del  4°  addendum  al  menzionato  Contratto  di  programma 2001-2005;
 che  l'analisi  costi-benefici - condotta calcolando in venticinque anni il relativo orizzonte temporale, consi derando la valorizzazione a  prezzi  costanti  2002,  utilizzando l'approccio della «analisi di efficienza»  e  utilizzando un tasso di sconto pari al 5% (cosi' come raccomandato  dalla  «Guida per la certificazione da parte dei nuclei regionali  di  valutazione e verifica degli investimenti pubblici») - presenta  un valore attuale netto economico (VANE) di oltre 902 Meuro che  conferma  l'opportunita'  dell'intervento,  mentre  l'analisi di redditivita'  del  progetto  evidenzia un tasso di rendimento interno economico quantificato nel 9,88%;
 Delibera:
 
 1. Approvazione progetto preliminare.
 1.1. Ai sensi e per gli effetti dell'art. 3 del decreto legislativo n.  190/2002,  nonche' ai sensi del disposto dell'art. 10 del decreto del  Presidente  della  Repubblica  n.  327/2001, come modificato dal decreto legislativo n. 330/2004, e' approvato - con le prescrizioni e le  raccomandazioni proposte dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti  -  anche  ai  fini del riconoscimento della compatibilita' ambientale  dell'opera  e  dell'apposizione  del  vincolo preordinato all'esproprio   il   progetto   preliminare   del   «Raddoppio  linea ferroviaria Messina - Catania: tratta Giampilieri - Fiumefreddo».
 E'  conseguentemente  perfezionata,  ad  ogni  fine  urbanistico ed edilizio,  l'intesa  Stato-Regione  sulla  localizzazione  dell'opera stessa.
 1.2.  Ai  sensi del citato art. 3, comma 3, del decreto legislativo n.  190/2002, l'importo di 1.970 Meuro costituisce il limite di spesa dell'intervento.
 1.3.  Le  prescrizioni  citate  al  punto  1.1, cui e' condizionata l'approvazione  del progetto in questione, sono riportate nella prima parte  dell'allegato,  che  forma  parte  integrante  della  presente delibera,  e  debbono  essere  sviluppate  in  sede  di progettazione definitiva.
 Le  raccomandazioni  proposte  dal Ministero delle infrastrutture e dei  trasporti  sono  riportate nella seconda parte dell'allegato: il soggetto  aggiudicatore,  qualora  ritenga di non poter dar seguito a qualcuna  di  dette  raccomandazioni, fornira', al riguardo, puntuale motivazione in modo da consentire al citato Ministero di esprimere le proprie  valutazioni  e  di  proporre a questo Comitato, se del caso, misure alternative. 2. Copertura finanziaria.
 Il  Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti, in sede di sottoposizione del progetto definitivo, provvedera' a confermare che, a  seguito  della  stipula  del 4° addendum al Contratto di programma 2001-2005  con  RFI,  il  costo  del  progetto  in esame - cosi' come specificato nella «presa d'atto» - trova completa copertura. 3. Clausole finali.
 3.1.  Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' ad  assicurare,  per  conto  di questo Comitato, la conservazione dei documenti   componenti   il   progetto   preliminare  dell'intervento approvato con la presente delibera.
 3.2. Il predetto Ministero provvedera' ad accertare che il progetto definitivo recepisca le prescrizioni di cui al punto 1.3.
 3.3.  Questo  Comitato  si  riserva,  in  fase  di approvazione del progetto   definitivo   dell'opera   e  in  adesione  alle  richieste rappresentate  nella  citata  nota  del  coordinatore del Comitato di coordinamento  per l'alta sorveglianza delle grandi opere, di dettare prescrizioni intese a rendere piu' stringenti le verifiche antimafia, prevedendo   -   tra  l'altro  -  l'acquisizione  delle  informazioni antimafia  anche  nei  confronti  degli  eventuali  sub-appaltatori e sub-affidatari,  indipendentemente  dall'importo  dei lavori, nonche' forme di monitoraggio durante la realizzazione degli stessi.
 3.4.  Il  medesimo Ministero provvedera' a svolgere le attivita' di supporto intese a consentire a questo Comitato di espletare i compiti di  vigilanza sulla realizzazione delle opere ad esso assegnati dalla normativa  citata in premessa, tenendo conto delle indicazioni di cui alla delibera n. 63/2003 sopra richiamata.
 3.5.  Il  codice  unico di progetto (CUP), assegnato al progetto in argomento,  ai  sensi della delibera n. 24/2004, va evidenziato nella documentazione amministrativa e contabile riguardante l'intervento di cui alla presente delibera.
 Roma, 27 maggio 2005
 
 Il Presidente delegato
 Siniscalco
 
 Il segretario del CIPE
 Baldassarri
 
 Registrato alla Corte dei conti l'11 novembre 2005 Ufficio  controllo  Ministeri  economico-finanziari,  registro  n.  5 Economia e finanze, foglio n. 368
 |  | Allegato 
 PRESCRIZIONI   E   RACCOMANDAZIONI   PROPOSTE   DAL  MINISTERO  DELLE
 INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
 
 1. Prescrizioni.
 1.1. Carattere generale.
 a) recepire   e   sviluppare   le   misure   di  mitigazione  e compensazione,  sia puntuali che di carattere generale, gia' previste nello   SIA,   nelle   successive   integrazioni   e  nelle  presenti prescrizioni,  dettagliandone  la  localizzazione,  la  tipologia, le modalita' di esecuzione ed i costi analitici; inserire nei capitolati d'appalto  le  prescrizioni relative alla mitigazione e compensazione degli   impatti  in  fase  di  costruzione  e  quelle  relative  alla conduzione delle attivita' di cantiere;
 b) predisporre  un Progetto di monitoraggio ambientale, secondo le Linee guida redatte dalla Commissione speciale VIA;
 c) nel  Programma  lavori,  allegato  al  progetto  definitivo, anticipare,  per  quanto  possibile,  la realizzazione delle opere di mitigazione  e  compensazione  ambientale  rispetto  al completamento dell'infrastruttura;
 d) redigere   gli   elaborati,  anche  successivi  al  progetto definitivo,  in  conformita' alle specifiche del Sistema cartografico di riferimento;
 e) prevedere  la  realizzazione  delle  opere di sistemazione a raccordo  tra  gli  elementi strutturali in progetto ed il territorio con l'uso delle tecniche dell'ingegneria naturalistica;
 1.2. Relative a flora, fauna e insediamenti agricoli.
 a) dare  continuita'  all'ambiente,  realizzando  opportune «reti ecologiche»,  in  corrispondenza  delle  scarpate  ferroviarie, degli imbocchi   delle   gallerie   e   lungo  i  viadotti  particolarmente nell'attraversamento  del  Parco  e pSIC dell'Alcantara, del Torrente Letojanni, della Fiumara d'Agro' e degli altri corsi d'acqua;
 b) privilegiare l'impianto di specie che consentano la diversita' biologica   nelle   sistemazioni   a   verde   perseguendo  lo  scopo dell'integrazione  ecosistemica della flora autoctona ad alto e medio fusto, garantendone la manutenzione anche tramite convenzioni con gli enti locali;
 c) fare  ricorso  a  tecniche di ingegneria naturalistica, per le opere  di sistemazione a verde, ripristino ambientale e rinaturazione previste,  adottando  le  «Linee  guida  per  capitolati speciali per interventi di ingegneria naturalistica e lavori di opere a verde» del Ministero  dell'ambiente,  Servizio VIA, settembre 1997; fare inoltre riferimento,  ai  fini  della  progettazione definitiva, al «Quaderno opere tipo di ingegneria naturalistica» della Regione Lombardia ed al «Manuale  di ingegneria naturalistica» della Regione Lazio o ad altri manuali qualificati;
 d) prevedere      l'esecuzione      delle      opere     relative all'attraversamento  dei  torrenti  con tecniche tali da non influire sull'interscambio  dei tessuti di microrganismi tra sponde ed alvei e che  mantengano  inalterato  l'equilibrio  dell'ecosistema fluviale e della  qualita' ambientale; il ripristino delle opere trasversali non impedisca la risalita della fauna o l'attecchimento della flora;
 1.3. Relative a idraulica, idrogeologia geologia, geotecnica.
 a) prevedere,  nel  Capitolato speciale d'appalto, per la fase di realizzazione    dei   viadotti,   laddove   siano   presenti   falde superficiali:
 le  attivita'  di perforazione e di esecuzione delle fondazioni di   pile  e  spalle  non  determinino  l'insorgere  del  rischio  di diffusione   delle   sostanze   inquinanti   dovute   ai   fluidi  di perforazione;
 l'utilizzazione  dei  fanghi  di  perforazione  non  riduca  la permeabilita' nelle formazioni litologiche interessate;
 b) approfondire  le  modalita' di smaltimento delle acque reflue, provenienti  dalle aree di cantiere, dai rilevati e dalle gallerie, e determinare   per  i  luoghi  di  recapito  finale  la  natura  e  la permeabilita'   dei  litotipi  nonche'  la  struttura  dell'acquifero ricevente,   facendo  ricorso  ad  adeguati  studi  idrogeologici  ed indagini geognostiche;
 c) il  letto  dei  torrenti  non  sia  alterato  ed  il fondo sia ricoperto  con  materiale  di  pietrame  cosi'  come  disposto  dalle circolari  Assessoriali territorio ed ambiente del 23 giugno 1987, n. 26356  (GURS  19 settembre 1987, n. 41), BB.CC.AA. del 1° marzo 1990, n.  577,  (GURS  7 aprile  1990, n. 18), e dal decreto del Presidente della  Repubblica  del  4 aprile  1993 come applicato dall'art. 94 ex legge regionale 6 settembre 1993, n. 25;
 d) le  scarpate  di controripa e sottoscarpa siano contenute, per pendenze che lo necessitano con geo tessile, biostuoie o viminate;
 1.4. Gestione del territorio.
 a) verificare  la  possibilita'  di  utilizzare  il  materiale di scavo,  dopo le necessarie selezioni e verifiche, per il ripascimento dei  litorali  in  erosione,  richiedendo  alla  Regione Siciliana la convocazione  di  un  Tavolo  tecnico,  a  cui  partecipino, oltre la Regione   Siciliana  e  RFI,  le  province  interessate,  l'Autorita' marittima  e  i comuni rivieraschi, per determinare l'esistenza della necessita'  di  ripascimento dei litorali in erosione e la tempistica dello  stesso,  valutando  in  ogni  caso  le  implicazioni derivanti dall'attraversamento  dei  centri  abitati ed adottando soluzioni che riducano  al  minimo  il  transito  di  mezzi  pesanti all'estemo dei cantieri e l'apertura di discariche: RFI si attivera' a seguito degli esiti  derivanti dal Tavolo tecnico per la messa a dimora in deposito temporaneo e per il successivo trasporto;
 b) dettagliare  qualitativamente  e quantitativamente i materiali derivanti  dalla  demolizione  delle  opere  esistenti e indicarne le modalita' di smaltimento;
 c) riqualificare le aree residuali, attualmente interessate dalle infrastrutture ferroviarie, le aree intercluse e quelle dei cantieri, con  l'obiettivo  di  conseguire  il  recupero  paesaggistico  e dare profondita' alle formazioni;
 d) nella  aree  destinate  provvisoriamente  a  cantiere  e  allo stoccaggio  di  materiale di scavo, dopo l'ultimazione dei lavori sia ripristinato lo stato originario dei luoghi.
 1.5 Carattere paesaggistico-architettonico.
 a) approfondire  dal  punto  di  vista  progettuale  le soluzioni tecniche  adottate per i viadotti, con particolare riguardo al numero ed   alla  posizione  delle  pile,  e  le  misure  di  mitigazione  e compensazione proposte; nel dettaglio si ritiene necessario procedere a tali verifiche per eliminare, dall'alveo del corso d'acqua, le pile dei viadotti Alcantara, Letojanni, S. Teresa e Nizza-Ali';
 b) rivestire le pile dei viadotti, almeno alla base, e realizzare i  muri  di qualsiasi tipologia in ottemperanza al disposto dell'art. 13 ex I.R. n. 37/1985, ovvero con pietrame da spacco del tipo locale, sbozzato a mano, senza listatura dei giunti;
 c) gli argini e le gabbionate siano risolti con materiale litoide non cementato;
 d) le  opere in ferro siano tinteggiate con vernici a dispersione micacea, con tonalita' cromatiche tipiche dei materiali ferrosi;
 e) i  terreni  provenienti  dagli scavi dovranno essere sistemati nelle   previste   aree  in  modo  da  rispettare  l'andamento  plano altimetrico  e  morfologico  esistente,  avendo  cura di eseguire una sistemazione  finale  mediante  la piantumazione di essenze vegetali, arboree ed arbustive rigorosamente autoctone della localita'.
 1.6. Carattere localizzativo.
 a) inserire  nel  progetto  la  lieve  variante  di tracciato, in relazione  al  comune  di  Letojanni indicata come «Soluzione A», che prevede  lo  spostamento  del viadotto Letojanni verso monte di circa 125 m con variazione del tracciamento nei vertici 10 del binario pari e 14 del binario dispari;
 b) acquisire  le  richieste  di variante, indicate come soluzioni «B-C-D»,  rispettivamente proposte dai comuni di Savoca, Furci Siculo -  S. Teresa e Ali' Terme, in sede di un Tavolo tecnico con Regione e le  Realta'  territoriali  coinvolte, quindi studiare e sviluppare le soluzioni  suddette  nel  progetto  definitivo  come  alternative  al progetto base.
 1.7. Carattere archeologico.
 a) il  Servizio per i beni archeologici comunica che il tracciato del  raddoppio  ferroviario  previsto  interessa  in  piu' punti aree indiziate  di presenze archeologiche e quindi si richiede di eseguire un  sopralluogo  congiunto con i progettisti al fine di concordare le aree  indiziate  in  cui dovranno essere eseguiti gli eventuali saggi preventivi. La RFI potra' rivolgersi all'U.O.VIII del citato Servizio al fine di concordare la data del sopralluogo che potra' anche essere effettuato unitamente ai tecnici del Servizio I;
 b) il   Proponente   dovra'  predisporre  quanto  necessario  per adottare,  entro  la  consegna  dei  lavori,  un  Sistema di gestione ambientale  dei  cantieri  conforme alla norma ISO 14001 o al Sistema EMAS (Regolamento CE n. 761/2001);
 c) laddove,   per   imprescindibili   ragioni  costruttive  e  di successiva  sicurezza,  la  finestra  della  galleria Calatabiano sia necessaria,   dovra'  essere  proposto  nel  progetto  definitivo  un tracciato tale che l'imbocco ed i piazzali, di cantiere e di manovra, non  interferiscano ne' con il vincolo diretto e indiretto richiamato dalla  Soprintendenza  archeologica di Catania (area Torre Rossa) ne' con altre aree vincolate.
 2. Raccomandazioni.
 a) scegliere le caratteristiche di ciascuna misura di mitigazione verificandone gli effetti su tutte le componenti ambientali;
 b) approfondire  in  sede  di  progetto  definitivo lo studio del tracciato, particolarmente nei comuni di Letojanni e Furci Siculo, in modo  da  ridurre  l'impatto  visivo  dei  viadotti  e  di ogni altro manufatto;
 c) valutare  la  necessita  di  adottare misure specifiche per la tutela delle sorgenti termali di Ali' Terme e della falda freatica di Fiumefreddo di Sicilia;
 d) verificare  la  localizzazione della finestra di Calatabiano e dell'adiacente  area di cantiere nel comune di Fiumefreddo di Sicilia in relazione alla possibile interferenza con il sito archeologico;
 e) progettare  le  opere  di  risistemazione  idraulica, previste nell'attraversamento   del  torrente  Malpertugio,  in  modo  da  non interferire con il deflusso ordinario;
 f) prevedere  l'impiego, come misura di compensazione, di vetri a protezione  acustica  o altre misure di protezione passiva dal rumore nei  ricettori  e  nelle  aree dove dovessero riscontrarsi situazioni critiche;
 g) verificare  l'entita'  delle vibrazioni prodotte dal passaggio dei  treni e, ove necessario, impiegare conglomerati «subballast» con elevate  caratteristiche di assorbimento meccanico cosi' da garantire il rispetto dei limiti delle norme UNI 9614;
 h) rispettare,  per  le radiazioni non ionizzanti, l'obiettivo di qualita'  di  3  &greco;mT  (decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri  del  23 febbraio  2003)  nelle  zone  con  presenza di case isolate e di piccole frazioni;
 i) acquisire  da  parte del realizzatore dell'infrastruttura, per le attivita' di cantiere anche dopo la consegna dei lavori e nel piu' breve  tempo  possibile,  la  Certificazione  ambientale  1400  o  la registrazione ai sensi del Regolamento CEE n. 761/2001 (EMAS).
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