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| Gazzetta n. 257 del 2005-11-04 |  | COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA |  | DELIBERAZIONE 18 marzo 2005 |  | Primo   programma   delle  opere  strategiche  (legge  n.  443/2001). Potenziamento  della  linea  ferroviaria  Novara-Seregno, variante di Galliate. (Deliberazione n. 21/05). |  | 
 |  | IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 Vista  la  legge  21 dicembre  2001,  n.  443,  che, all'art. 1, ha stabilito   che   le   infrastrutture   pubbliche  e  private  e  gli insediamenti  strategici  e  di  preminente  interesse  nazionale, da realizzare  per  la  modernizzazione e lo sviluppo del Paese, vengano individuati  dal  Governo attraverso un programma formulato secondo i criteri e le indicazioni procedurali contenuti nello stesso articolo, demandando   a  questo  Comitato  di  approvare,  in  sede  di  prima applicazione  della legge, il suddetto programma entro il 31 dicembre 2001;
 Vista  la  legge  1° agosto 2002, n. 166, che, all'art. 13, oltre a recare  modifiche  al  menzionato art. 1 della legge n. 443/2001 e ad autorizzare limiti di impegno quindicennali per la progettazione e la realizzazione  delle  opere incluse nel programma approvato da questo Comitato,  prevede  che  gli  interventi  medesimi  siano compresi in intese  generali  quadro  tra  il  Governo  e  ogni singola regione o provincia   autonoma,   al   fine   del   congiunto  coordinamento  e realizzazione delle opere;
 Visto  il  decreto  legislativo  20 agosto  2002, n. 190, attuativo dell'art. 1 della menzionata legge n. 443/2001;
 Visti,  in  particolare,  l'art.  1 della citata legge n. 443/2001, come  modificato dall'art. 13 della legge n. 166/2002, e l'art. 2 del decreto legislativo n. 190/2002, che attribuiscono la responsabilita' dell'istruttoria  e  la funzione di supporto alle attivita' di questo Comitato  al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che puo' in proposito avvalersi di apposita «struttura tecnica di missione»;
 Visti  il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327,   recante  il  testo  unico  delle  disposizioni  legislative  e regolamentari  in  materia  di  espropriazione per pubblica utilita', come  modificato  -  da  ultimo - dal decreto legislativo 27 dicembre 2004, n. 330;
 Visto  l'art.  11  della  legge  16 gennaio  2003,  n.  3,  recante «Disposizioni  ordinamentali in materia di pubblica amministrazione», secondo  il  quale, a decorrere dal 1° gennaio 2003, ogni progetto di investimento  pubblico  deve  essere  dotato  di  un  codice unico di progetto (CUP);
 Vista  la  delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (Gazzetta Ufficiale n. 51/2002,  supplemento  ordinario),  con  la quale questo Comitato, ai sensi  del  piu'  volte richiamato art. 1 della legge n. 443/2001, ha approvato  il  1°  Programma  delle  opere  strategiche,  che riporta all'allegato 1  - nell'ambito del «Corridoio plurimodale padano», tra i  sistemi  ferroviari - la infrastruttura denominate «accessibilita' ferroviaria  Malpensa» con un costo di 1.133,106 Meuro e che include, all'allegato  2,  nella  parte  relativa alla regione Piemonte, tra i corridoi   ferroviari,  l'«accesso  Malpensa-Novara»  e  nella  parte concernente la regione Lombardia, tra i corridoi ferroviari, sotto la voce  «accessibilita'  Malpensa»,  l'«itinerario Nord merci (Saronno, Seregno, Novara)»;
 Vista  la  delibera 27 dicembre 2002, n. 143 (Gazzetta Ufficiale n. 87/2003,  errata  corrige  in Gazzetta Ufficiale n. 140/2003), con la quale  questo  Comitato ha definito il sistema per l'attribuzione del CUP,  che  deve  essere richiesto dai soggetti responsabili di cui al punto 1.4 della delibera stessa;
 Vista  la  delibera  25 luglio  2003,  n. 63 (Gazzetta Ufficiale n. 248/2003),  con  la  quale questo Comitato ha formulato, tra l'altro, indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto che  il  Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e' chiamato a svolgere  ai  fini  della  vigilanza sull'esecuzione degli interventi inclusi nel 1° Programma delle infrastrutture strategiche;
 Vista  la  delibera 29 settembre 2004, n. 24 (Gazzetta Ufficiale n. 276/2004),  con la quale questo Comitato ha stabilito che il CUP deve essere  riportato  su  tutti  i documenti amministrativi e contabili, cartacei ed informatici, relativi a progetti d'investimento pubblico, e   deve  essere  utilizzato  nelle  banche  dati  dei  vari  sistemi informativi, comunque interessati ai suddetti progetti;
 Vista  la  sentenza  del 25 settembre 2003, n. 303, con la quale la Corte  costituzionale,  nell'esaminare le censure mosse alla legge n. 443/2001   ed   ai   decreti   legislativi   attuativi,  si  richiama all'imprescindibilita'  dell'intesa  tra  Stato  e singola regione ai fini dell'attuabilita' del programma delle infrastrutture strategiche interessanti il territorio di competenza, sottolineando come l'intesa possa   anche   essere  successiva  ad  un'individuazione  effettuata unilateralmente dal Governo e precisando che i finanziamenti concessi all'opera  sono  da  considerare  inefficaci  finche' l'intesa non si perfezioni;
 Visto il decreto emanato dal Ministro dell'interno il 14 marzo 2003 di  concerto  con  il  Ministro  della  giustizia e il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, come integrato dal successivo decreto dell'8 giugno 2004, con il quale - in relazione al disposto dell'art. 15,  comma  5,  del  decreto  legislativo  n.  190/2002  -  e'  stato costituito il Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere;
 Vista  la  nota del 5 novembre 2004, n. COM/3001/1, con la quale il coordinatore  del  predetto  Comitato  di  coordinamento  per  l'alta sorveglianza  delle  grandi  opere  espone  le linee guida varate dal Comitato nella seduta del 27 ottobre 2004;
 Vista  la  nota  del  17 dicembre  2004,  n.  701,  con la quale il Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  ha  trasmesso la relazione    istruttoria   sul   «potenziamento   linea   ferroviaria Novara-Seregno:  variante  di Galliate», proponendone l'approvazione, con prescrizioni, ai soli fini procedurali;
 Vista  la nota del 17 marzo 2005, n. 152, con la quale il Ministero delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  ha  trasmesso  tra  l'altro documentazione integrativa alla relazione istruttoria precedentemente inviata;
 Considerato  che  l'opera  di  cui  sopra  e'  compresa nell'intesa generale   quadro   tra  Governo  e  regione  Piemonte,  sottoscritta l'11 aprile  2003,  tra  i  corridoi  ferroviari con la denominazione «accesso Novara - aeroporto di Malpensa»;
 Considerato    che   questo   Comitato   ha   conferito   carattere programmatico  al  quadro finanziario riportato nell'allegato 1 della suddetta    delibera   n.   121/2001,   riservandosi   di   procedere successivamente    alla   ricognizione   delle   diverse   fonti   di finanziamento disponibili per ciascun intervento;
 Considerato che questo Comitato, con delibere 29 settembre 2004, n. 41,  e 20 dicembre 2004, n. 82, ha approvato i progetti preliminari - rispettivamente  -  della  «riqualificazione  della linea ferroviaria Saronno-Seregno»    e    del    «nuovo    collegamento    ferroviario transfrontaliero  Arcisate-Stablo: tratta Arcisate-confine di State», entrambi    inclusi    nella    citata    infrastruttura   strategica «Accessibilita'    ferroviaria    Malpensa»,   e   che   sono   stati complessivamente  gia' assegnati, a carico delle risorse dell'art. 13 della legge n. 166/2002, alla suddetta infrastruttura 48,529 Meuro, a fronte  di  una  previsione  di  spesa, a valere su dette risorse, di 741,115 Meuro;
 Considerato  che  alcune delle prescrizioni proposte necessitano di specifica  progettazione  e possono quindi, nell'attuale fase, essere approvate solo quali indicazioni programmatorie;
 Considerato che, nella riunione preparatoria all'odierna seduta, il vice-Ministro   alle   infrastrutture   e  ai  trasporti  ha  fornito sull'intervento    in   questione   aggiornamenti,   in   particolare rappresentando  l'urgenza  di realizzare parte del raccordo di cui al punto  1.4  del  dispositivo, compresa nell'area interclusa tra i due rami  dell'interconnessione  AC  Novara  Ovest,  prima della messa in esercizio della linea;
 Udita   la  relazione  del  Ministro  delle  infrastrutture  e  dei trasporti;
 Acquisita  in  seduta  l'intesa  del Ministro dell'economia e delle finanze;
 
 Prende atto
 
 delle   risultanze   dell'istruttoria   svolta  del  Ministero  delle infrastrutture e dei trasporti ed in particolare:
 sotto l'aspetto tecnico-procedurale:
 che  la  linea  Novara-Seregno  e' inclusa nella rete del Sistema nazionale  integrato dei trasporti (SNIT) prevista nel Piano generale dei  trasporti e della logistica approvato con decreto del Presidente della  Repubblica 14 marzo 2001 e che la realizzazione della variante di  Galliate  costituisce  un  tassello  essenziale  alla definizione dell'assetto  del  nodo ferroviario di Novara di cui al protocollo di intesa  tra  Ministero  delle infrastrutture e dei trasporti, regione Piemonte,  regione  Lombardia, provincia di Novara, comune di Novara, comune  di  Galliate,  Rete  ferroviaria  italiana (RFI), TAV S.p.a., FNME,  Autostrada  Torino-Milano  S.p.a.;  protocollo la cui bozza e' citata  nella relazione istruttoria e in effetti - come precisato dal vice-Ministro   alle  infrastrutture  e  ai  trasporti  nella  citata riunione  preparatoria  all'odierna  seduta  -  gia'  sottoscritto il 28 luglio 2004;
 che  la  realizzazione  dell'intervento  oggetto  di approvazione risponde a piu' obiettivi:
 potenziamento della linea Novara-Vanzaghello per la funzione di collegamento  tra  Torino  e  Novara  e  l'aeroporto di Malpensa, con conseguente   miglioramento   dell'accessibilita',  anche  a  livello internazionale, per l'intera regione;
 adeguamento  della  linea  alle caratteristiche e agli standard previsti         per        la        Gronda        nord        merci (Novara-Saronno-Seregno-Carnate-Bergamo),  che  e'  del pari inserita nello  SNIT  ed  avra'  funzione  complementare  rispetto  agli altri itinerari  previsti  da  RFI  per alleggerire il traffico sul nodo di Milano;
 miglioramento   dei  servizi  all'utenza  con  riferimento,  in particolare,  ai  pendolari per motivi di lavoro o di studio, anche a seguito  del concomitante miglioramento dell'interscambio con la rete RFI in corso di realizzazione alla stazione di Novara centro;
 avvio,  con  la  realizzazione della nuova stazione di Galliate alle  porte  di  Novara,  in  prossimita' del casello autostradale di Novara   est   dell'autostrada   A4,  del  progetto  di  «piattaforma intermodale»    di    interscambio   con   la   suddetta   autostrada Torino-Milano,  nonche'  con  la linea alta velocita/alta capacita' e conseguentemente   con  i  centri  di  Milano  e  Torino  qualora  si concretizzi  l'ipotesi di fermata su detta linea immediatamente a sud dell'autostrada  stessa,  in  corrispondenza dell'interconnessione di Novara est;
 eliminazione  delle interferenze con la viabilita' cittadina di Galliate  con  soluzione  di  tutte  le  problematiche  relative agli impatti ambientali in ambito urbano;
 che  l'opera oggetto di approvazione e' inclusa nell'elenco delle infrastrutture  strategiche  connesse alle olimpiadi Torino 2006 come potenziamento   della   linea   Novara-Seregno  per  il  collegamento ferroviario con l'aeroporto di Malpensa;
 che, in base al protocollo di intesa siglato da regione Lombardia regione  Piemonte  e  approvato  con delibera della regione Lombardia 13 dicembre  2002,  n.  11580,  riguardante tra l'altro l'affidamento alla  regione  Lombardia  dei  beni  trasferiti alla regione Piemonte relativi  alla  tratta  ferroviaria  Novara-Turbigo, viene attribuito pieno  potere  concessorio  alla  regione  Lombardia  su tutti i beni funzionali all'attivita' di trasporto della suddetta linea;
 che   Ferrovie   Nord   Milano   Esercizio   S.p.a.   (FNME)   e' concessionaria  della  linea  ferroviaria  suddetta e che la relativa concessione  e'  stata  prorogata,  con decreto dirigenziale 6 giugno 2000   dell'allora  Ministero  dei  trasporti  a  della  navigazione, all'anno 2016 per la parte infrastrutturale, ai sensi dell'accordo di programma  stipulato  con  la  regione  Lombardia in adempimento alle prescrizioni del decreto legislativo 19 novembre 1997, n. 422;
 che,   ai   sensi   del   regolamento  della  regione  Lombardia, 26 novembre  2002,  n.  11, la FNME - in qualita' di concessionario - svolge  le attivita' di progettazione, stazione appaltante, direzione lavori e collaudo degli interventi infrastrutturali;
 che  la  tratta  ferroviaria  «variante di Galliate», interessata dall'intervento,  e' compresa tra le progressive km 3+138 e km 10+628 della  suddetta  linea Novara-Seregno e si sviluppa esclusivamente in territorio piemontese;
 che   la   linea   suddetta   e'  attualmente  ad  unico  binario elettrificato;
 che  il progetto oggetto di approvazione, che interessa un tratto di  8,198 km  compreso  tra  la  stazione  di  Novara  e  il  confine regionale, consiste:
 nel    raddoppio    della    linea   esistente   dal   km 0+000 (corrispondente alla progressiva 3+138,68 esistente) al km 0+500, con previsione  dell'inserimento,  mediante  bivio a raso, dei due binari della interconnesssione alta velocita/alta capacita' - Malpensa;
 nella  costruzione  della  nuova  sede  per  doppio binario dal km 0+500  al km 6+747 (corrispondente all'attuale progressiva 9+178), con  posa  dei  due binari fino al km 2+054 e prosecuzione successiva con semplice binario (variante esterna di Galliate);
 nella  realizzazione  della  nuova  stazione  di  Galliate alla progressiva 1+795;
 in  interventi  di manutenzione ordinaria del binario esistente dal km 6+747 al km 7+922;
 nella   deviazione  del  tracciato  dal  km 7+922  al  km 8+198 (corrispondente all'attuale progressiva 10+628) con semplice binario, per  la  realizzazione  di  un  nuovo ponte sul torrente Langosco, in affiancamento al ponte esistente;
 nella  eliminazione  dei  passaggi  a livello esistenti e delle interferenze nelle tratte in variante;
 nell'ammodernamento impiantistico della rete;
 che   il   progetto  e'  compatibile  con  un  secondo  lotto  di interventi,   non   oggetto   del   progetto   in  approvazione,  che completeranno il raddoppio della linea attraverso la posa del secondo binario nelle tratte gia' predisposte e la realizzazione della sede e la  posa  del doppio binario nel tratto compreso tra il km 6+747 e il km 7+922;
 che   l'opera   e'   soggetta  a  VIA  regionale,  e,  in  quanto interferente con il sito di interesse comunitario (S.I.C.) «Valle del Ticino»   individuato   ai   sensi   della  direttiva  92/43/CEE,  e' assoggettata  anche  alla  valutazione di incidenza di cui al decreto del   Presidente   della   Repubblica   n.   357/1997,  e  successive modificazioni e integrazioni;
 che  il progetto preliminare e' stato trasmesso il 10 giugno 2003 dal  soggetto  aggiudicatore  al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
 che  il suddetto progetto preliminare e' stato altresi' trasmesso al   Ministero  dell'ambiente  e  della  tutela  del  territorio,  al Ministero  per i beni e le attivita' culturali, alla regione Piemonte ed  alla regione Lombardia, agli altri enti interessati e ai soggetti interferiti;
 che in data 15 giugno 2003 e' stata data notizia dell'avvio della procedura  di  VIA sulla stampa e che in data 23 luglio 2003 e' stata pubblicata  una  integrazione  del  precedente  avviso  relativo alla richiesta di pronuncia sulla valutazione di incidenza;
 che  la  regione  Piemonte,  con  delibera  29 settembre 2003, n. 75-10582,  ha  espresso  parere  favorevole,  con  prescrizioni,  sul progetto  in esame sia ai fini dell'intesa sulla localizzazione sia - ai  sensi del comma 4 dell'art. 3 del decreto legislativo n. 190/2002 -  per  i profili di compatibilita' ambientale e sulla valutazione di incidenza di cui al citato decreto del Presidente della Repubblica n. 357/1997  e  successive modificazioni e integrazioni, chiedendo - tra l'altro  - che venga avviato lo studio del raddoppio sulla tratta dal km 6+747 al km 7+922;
 che parere favorevole ha espresso anche il Ministero per i beni e le attivita' culturali in ordine allo studio di impatto ambientale in data   3 dicembre   2003   a   condizione  che  vengano  recepite  le prescrizioni formulate dalle competenti soprintendenze;
 che  hanno  formulato le proprie osservazioni gli enti gestori di interferenze;
 che  il  Ministro  delle infrastrutture e dei trasporti, con nota del  6 febbraio  2004,  n.  692/2004/S.P.,  aveva trasmesso agli enti interessati,  con  pronunciamento  favorevole circa la approvabilita' della  stessa,  la  citata bozza di protocollo di intesa sull'assetto ferroviario  del nodo di Novara, bozza di protocollo che include, tra gli  altri  interventi  la  «realizzazione  del  raccordo diretto tra l'asse  alta  velocita/alta  capacita'  Torino-Milano,  attraverso la interconnessione  di Novara ovest, e la linea FNME Novara-Saronno, da utilizzare  per  relazioni  dirette  Torino-Malpensa»,  menzionato in premessa;
 che  la  bozza  di  protocollo  prevede  che detto raccordo venga progettato  dalla  TAV  S.p.a.  e  realizzato  da  FNME, anche per il tramite  della stessa TAV e di RFI, con un costo da imputare a carico delle   risorse   destinate   all'attuazione   del   programma  delle infrastrutture strategiche;
 che  il suddetto intervento viene recepito quale prescrizione dal Ministero   delle   infrastrutture   e  dei  trasporti  e  come  tale considerato parte integrante del progetto oggetto di approvazione con la presente delibera;
 che la suddetta prescrizione comporta un costo aggiuntivo stimato in 38 Meuro, necessari per la realizzazione di due binari di raccordo comprensivi dei relativi impianti;
 che  il  Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti,  in apposito  allegato  alla  citata  relazione,  riporta le prescrizioni avanzate  nel  corso  dell'istruttoria e ne propone il recepimento in sede  di  approvazione  del  progetto  preliminare,  precisando se le medesime  comportano  o meno un onere aggiuntivo e, nell'affermativa, quantificando l'onere stesso;
 sotto l'aspetto attuativo:
 che  il soggetto aggiudicatore viene individuato in Ferrovie Nord Milano Esercizio S.p.a.;
 che  la modalita' prevista di affidamento dei lavori e' l'appalto integrato;
 che  i  tempi  di  realizzazione  sono  stimati  in  circa 2 anni dall'approvazione del progetto esecutivo;
 che il CUP del progetto e' E 11 J 04 00000 000 1;
 sotto l'aspetto finanziario:
 che  il costo complessivo originario del progetto, desumibile dal quadro economico, e' pari a 46.677.246,80 euro, di cui 32.003.000 per lavori (inclusi prestazioni ed oneri di attivazione, per 250.000 euro di competenza di FNME) e 14.674.246,80 per somme a disposizione;
 che  il  costo  della «fase funzionale», corrispondente ai lavori sopra  descritti  ad eccezione dell'attrezzaggio ferroviario completo dalla  nuova  stazione  al reinnesto sulla linea esistente, e' pari a 34.815.706,80  euro  di cui 23.523.000 per lavori e 11.292.706,80 per somme a disposizione;
 che  il  recepimento  delle prescrizioni ritenute accoglibili dal Ministero   delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  comporta  costi aggiuntivi  quantificati  in  40.268.000 euro, di cui 38.000.000 euro relativi  ai  citati «lavori di collegamento diretto Torino-Malpensa» (inclusivi  di  500.000 euro per acquisizione delle aree e immobili); 255.000 euro per lo studio dell'intero tratto della tangenziale Ovest di  Galliate  e  per  l'adeguamento  del  progetto TAV concernente la tangenziale   ovest   di  Galliate  (del  pari  previsto  nel  citato protocollo  di  intesa)  e  per i relativi lavori; 1.215.000 euro (ai netto  della  riduzione conseguente al previsto abbassamento di quota del   ponte  sul  canale  Cavour)  per  il  recepimento  delle  altre prescrizioni  formulate  dagli  enti  competenti  e  798.000 euro per progettazione TAV;
 che  a  seguito di tali modifiche, della conseguente applicazione delle  voci  accessorie (tra cui spese generali e relativa IVA) anche alle  «prescrizioni»  e  della  revisione  in  diminuzione  di alcune aliquote  (imprevisti,  spese  tecniche)  il  costo complessivo viene quantificato in 87.419.107,98 euro;
 che  dal  prospetto  particolareggiato  in  atti  risulta  che il suddetto importo e' cosi' scomponibile:
 potenziamento  linea  ferroviaria  Novara-Seregno:  variante di Galliate:  43.118.553,68  euro,  determinato  al netto della quota di costo relativa alla tangenziale ovest di Galliate;
 tangenziale ovest di Galliate: 1.936.629,30 euro;
 collegamento diretto Torino-Malpensa: 42.363.925,00 euro;
 che  il  Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti come esposto  in  premessa, propone - nella presente fase - l'approvazione del progetto limitatamente agli aspetti tecnici e amministrativi;
 
 Delibera:
 
 1. Approvazione progetto preliminare.
 1.1  Ai sensi e per gli effetti dell'art. 3 del decreto legislativo n.  190/2002,  nonche' ai sensi del disposto dell'art. 10 del decreto del  Presidente  della  Repubblica  n.  327/2001, come modificato dal decreto  legislativo  n. 330/2004, e' approvato - con le prescrizioni proposte   dal   Ministero   delle  infrastrutture  e  dei  trasporti specificate  al  punto  1.3  - anche ai fini del riconoscimento della compatibilita'  ambientale  dell'opera e dell'apposizione del vincolo preordinato  all'esproprio il progetto preliminare del «potenziamento della linea ferroviaria Novara-Seregno: variante di Galliate».
 E'  conseguentemente  perfezionata,  ad  ogni  fine  urbanistico ed edilizio,  l'intesa  Stato-regione  sulla  localizzazione  dell'opera stessa.
 1.2 Ai sensi del citato art. 3, comma 3, del decreto legislativo n. 190/2002,  l'importo  di  43.118.553,68  euro, di cui alla precedente «presa  d'atto»,  costituisce  il  limite  di spesa dell'intervento e corrisponde  alla  somma  del  costo dell'intervento. Tale importo e' inclusivo  degli  oneri  per  opere di mitigazione ambientale e degli oneri conseguenti all'accoglimento delle altre prescrizioni di cui al punto 1.3.
 1.3  Le  prescrizioni  citate  al  punto  1.1,  cui e' condizionata l'approvazione    del   progetto   in   questione,   sono   riportate nell'allegato, che forma parte integrante della presente delibera.
 1.4  I  lavori di realizzazione dell'intervento di cui al punto 1.1 dovranno   essere   coordinati   con   la  realizzazione  dei  lavori sull'intera  tratta  AV/AC  Torino-Milano  localizzati nel territorio della  provincia  di Novara ed in particolare con quelli del raccordo diretto  tra  detta  tratta,  attraverso l'interconnessione di Novara ovest, e la linea FNME Novara-Saronno, da utilizzare per le relazioni dirette Torino-Malpensa.
 Il  Ministero  delle  infrastrutture e dei trasporti relazionera' a questo  Comitato  sull'attuazione  del  protocollo  d'intesa relativo all'assetto  ferroviario  del  nodo  di Novara, al sensi del quale il progetto  concernente  il  citato  raccordo diretto verra' elaborato, come  precisato  nella  «presa  d'atto»,  da  TAV S.p.a. per quel che concerne  le opere ferroviarie e sara' approvato secondo la procedura prevista  per  le varianti di cui alla legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive  modifiche  e  integrazioni.  Provvedera'  poi, non appena possibile  a comunicare gli estremi dell'intervenuta approvazione del progetto  stesso.  Il  progetto  definitivo del raccordo in questione verra'  sottoposto,  non appena possibile, a questo Comitato ai sensi dell'art.  16  del decreto legislativo n. 190/2002. Il costo relativo e' stimato in 42.363.925,00 euro per lavori e per progettazione ed e' pari  al  costo  indicato  nel  foglio  «prescrizioni»  allegato alla relazione   istruttoria,   maggiorato  dalle  voci  accessorie,  come risultante dal citato prospetto particolareggiato.
 1.5  Il  Ministero delle infrastrutture e dei trasporti curera' che venga  avviata  anche  la  progettazione  della  tangenziale ovest di Galliate,   che   -   secondo  le  indicazioni  del  Ministero  delle infrastrutture  e  dei trasporti - deve essere ristudiata nell'intero tratto,  anche  attraverso  un  accordo con TAV, in modo da creare un corridoio unico nel quale corrano il piu' possibile affiancate strada e ferrovia onde ridurre l'impatto ambientale delle due opere.
 La  relativa  procedura  dovra' avere un iter tale da consentire di sottoporre  il  progetto definitivo a questo Comitato contestualmente al  progetto definitivo dell'intervento di cui al punto 1.1. Il costo e'  stimato in 1.936.629,30 euro, pari alla somma del costo riportato per  il completamento della tangenziale stessa nell'originario quadro finanziario dell'opera all'esame - maggiorato dalle voci accessorie - e  delle  spese  per lo studio dell'intera tratta e per l'adeguamento del relativo progetto, menzionate nella «presa d'atto». 2. Copertura finanziaria.
 Le  modalita'  di  copertura  del  costo degli interventi di cui ai punti  1.1,  1.4 e 1.5 verranno definite in sede di approvazione - da parte  di questo Comitato - dei relativi progetti definitivi, tenendo conto  delle  risultanze  del  piano economico-finanziario redatto ai sensi  dell'art.  4,  comma  134  e seguenti, della legge 24 dicembre 2003, n. 350, e delle disponibilita' esistenti: piu' specificatamente il soggetto aggiudicatore predisporra' il piano economico-finanziario sintetico  per  la  tangenziale  ovest  di  Galliate  e analogo piano unitario  o  piani  distinti per gli interventi di cui ai punti 1.1 e 1.4 a seconda che anche l'intervento per ultimo citato resti affidato in  gestione  alla  FNME.  Resta  fermo  che  i  quadri economici dei progetti  definitivi  in  questione  dovranno  essere redatti in modo articolato  -  in  particolare dettagliando specificatamente le varie voci incluse nelle «somme a disposizione», le percentuali applicate e i  relativi  importi  -  e che la quota complessiva da porre a carico delle   risorse  destinate  all'attuazione  del  1°  Programma  delle infrastrutture  strategiche,  per  tutti gli interventi riconducibili alla  voce «accessibilita' ferroviaria Malpensa», non potra' superare -  salva  compensazione  con  altra  opera  -  quella  indicata nella richiamata delibera n. 121/2001. 3. Clausole finali.
 3.1  Il  Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' ad  assicurare,  per  conto  di questo Comitato, la conservazione dei documenti   componenti   il   progetto   preliminare  dell'intervento «potenziamento  della  linea  ferroviaria Novara-Seregno: variante di Galliate», approvato con la presente delibera.
 3.2  Il predetto Ministero provvedera' ad accertare che il progetto definitivo   dell'intervento   di  cui  al  punto  1.1  recepisca  le prescrizioni  che,  secondo  quanto  indicato  nell'allegato, debbono essere recepite prima di detta fase progettuale o in tale sede.
 Il  soggetto aggiudicatore provvedera' a verificare che, nelle fasi successive  all'approvazione del progetto definitivo, vengano attuate le  altre prescrizioni di cui al citato allegato, dandone al riguardo assicurazioni al menzionato Ministero.
 3.3  Il  medesimo  Ministero provvedera' a svolgere le attivita' di supporto intese a consentire a questo Comitato di espletare i compiti di  vigilanza sulla realizzazione delle opere ad esso assegnati dalla normativa  citata in premessa, tenendo conto delle indicazioni di cui alla delibera n. 63/2003 sopra richiamata.
 3.4  Questo  Comitato  si  riserva,  in  fase  di  approvazione del progetto   definitivo   dell'opera   e  in  adesione  alle  richieste rappresentate  nella  citata  nota  del  coordinatore del Comitato di coordinamento  per l'alta sorveglianza delle grandi opere, di dettare prescrizioni intese a rendere piu' stringenti le verifiche antimafia, prevedendo   -   tra  l'altro  -  l'acquisizione  delle  informazioni antimafia  anche  nei  confronti  degli  eventuali  sub-appaltatori e sub-affidatari,  indipendentemente  dall'importo  dei lavori, nonche' forme di monitoraggio durante la realizzazione degli stessi.
 3.5  Il  codice  unico  di progetto (CUP), assegnato al progetto in argomento,   ai  sensi  della  delibera  n.  24/2004,  dovra'  essere evidenziato  in  tutta  la  documentazione amministrativa e contabile riguardante l'intervento di cui alla presente delibera.
 Roma, 18 marzo 2005
 
 Il Presidente: Berlusconi
 
 Il segretario del CIPE: Baldassarri
 
 Registrato alla Corte dei conti il 24 ottobre 2005 Ufficio di controllo atti Ministeri economico-finanziari, registro n. 5 Economia e finanze, foglio n. 238
 |  | Allegato 
 PRESCRIZIONI  PROPOSTE  DAL  MINISTERO  DELLE  INFRASTRUTTURE  E  DEI
 TRASPORTI
 
 1. Tracciato ferroviario.
 Per  l'ottimizzazione  del  progetto  dovranno essere recepite le condizioni e le prescrizioni di seguito riportate:
 a) verso  Novara,  in  prossimita'  del  nodo  di interscambio, dovra'   studiarsi  la  possibilita'  di  mantenere  la  nuova  linea ferroviaria il piu' possibile vicino all'asse autostradale in modo da ridurre  al  minimo  la  compromissione  del  territorio circostante, concentrando  all'interno  del  corridoio  fra  le due infrastrutture tutte   le  attrezzature  connesse  (strade  di  accesso,  parcheggi, fabbricato della stazione);
 b) dovra'   essere   studiata,   nel  progetto  definitivo,  la possibilita' di realizzare una fermata baricentrica ai centri abitati di  Galliate e Cameri in modo da mantenere l'opportunita' di utilizzo del  sistema  ferroviario di tipo metropolitano negli spostamenti con Novara e l'hinterland milanese;
 c) dovra' essere fornita particolareggiata documentazione circa il  drenaggio  della  piattaforma  ferroviaria  e  circa  i possibili recapiti  puntuali  delle  acque meteoriche anche in riferimento agli eventuali scarichi gia' esistenti;
 d) onde  diminuire  l'impatto  visivo,  il ponte ed il rilevato ferroviario  di  scavalco del canale Cavour dovranno essere abbassati di  circa  un  metro  rispetto  alle  quote  del progetto preliminare unitamente  all'abbassamento  di circa cinquanta centimetri del piano viario  delle  strade  alzaie  delle  quali, per altro, dovra' essere mantenuta  la  continuita'; tali modifiche dovranno essere concordate con l'Associazione Irrigazione Est Sesia. 2. Viabilita' (principale, locale e percorsi ciclabili).
 a) Dovra'  essere  eliminata la previsione di infrastrutturazione ed   ampliamento   della   via  Viarizzo  che  invece  dovra'  essere mantenutacome   strada   agricola   a   basso  impatto  di  traffico, salvaguardando  l'ampia porzione di aree irrigue comprese tra nuovo e vecchio   tracciato  ferroviario  e  prevedendo  in  alternativa  per l'accesso  al  nodo  di  interscambio  l'asse  della  strada vicinale Tavolera   (a  partire  dalla  rotatoria  tangenziale/via  Q.  Sella) collocata   nel  corridoio  autostrada-ferrovia  e  da  attrezzare  e qualificare con alberate e percorsi ciclabili;
 b) dovra' essere verificata la compatibilita' rispetto alle norme in materia di ciclabilita' e piste ciclabili, dei profili altimetrici dei sovrappassi e sottopassi previsti. 3. Cantieri.
 Si dovra' tener conto dei seguenti elementi:
 a) limitare  la  diffusione  di  polveri  per  cui  si richiede l'adozione delle seguenti misure di mitigazione e di monitoraggio:
 obbligo  di  bagnatura  periodica  della  viabilita'  esterna interessata  e  delle  aree  interne  per limitare il sollevamento di polvere dalle piste di cantiere;
 lavaggio delle ruote degli automezzi all'uscita del cantiere;
 utilizzo  di  teli  protettivi  a  chiusura del cassone degli autocarri in transito;
 predisposizione  di  monitoraggi  delle  polveri nei campioni d'aria prelevati periodicamente nei pressi dei recettori maggiormente esposti  nei  confronti  dei  cantieri  fissi  e  di linea e lungo la viabilita' di accesso;
 b) lo  stoccaggio  di  sostanze  pericolose per l'ambiente e le operazioni  di  manutenzione  ordinaria  e straordinaria dei mezzi di cantiere dovranno essere effettuati garantendo tutte le condizioni di sicurezza per i lavoratori e l'ambiente, inoltre, si dovra' garantire l'idonea  procedura di raccolta e smaltimento dei rifiuti, secondo le normative vigenti;
 c) per  le  acque  di  scarico  provenienti  dai cantieri fissi (acque  reflue  civili,  acque  di dilavamento dei piazzali, acque di lavaggio  ruote  degli  automezzi, acque di lavaggio delle betoniere, etc.),  laddove  vadano  ad immettersi in corsi d'acqua superficiali, dovranno essere previsti gli opportuni trattamenti;
 d) al   termine   dei   lavori   i   cantieri  dovranno  essere tempestivamente  smantellati e dovra' essere effettuato lo sgombero e lo  smaltimento  del  materiale  di  risulta derivante dalle opere di realizzazione della nuova linea ferroviaria e di smantellamento della parte di linea dismessa, evitando la creazione di accumuli permanenti in  loco.  Le  aree di cantiere e quelle utilizzate per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere ripristinate in modo da ricreare quanto prima le condizioni di originaria naturalita';
 e) dovranno   essere   presentati  gli  elaborati  relativi  al ripristino  delle  aree di cantiere, al recupero della vecchia tratta ed all'inserimento paesaggistico del nuovo tracciato. 4. Piano di reperimento materiali e smaltimento rifiuti.
 a) Dovra'  essere  predisposto uno specifico piano di reperimento dei  materiali  occorrenti  ai sensi della L.R. 30/1999 e del decreto del  Presidente  della  Repubblica  554/1999. In particolare il piano dovra'   considerare   l'ottimizzazione   dei   materiali  prevedendo prioritariamente  l'utilizzo di quanto prodotto nel cantiere stesso e l'impiego  di  materiali  alternativi,  come  individuati  dalla L.R. 30/1999, in funzione dei quantitativi occorrenti suddivisi secondo le caratteristiche richieste dal capitolato;
 b) si dovra' tener presente quanto indicato nel Piano di Gestione dei  rifiuti  approvato  con  Deliberazione  del  Consiglio Regionale 30 luglio  1997,  n.  436  -  11546 ed in particolare nella Sezione 4 relativa ai rifiuti speciali inerti. Tutte le attivita' di recupero e di  smaltimento  dei  rifiuti  devono  avvenire nel puntuale rispetto della   normativa   vigente,   statale  e  regionale,  facenti  capo, rispettivamente,  al  decreto  legislativo n. 22/1997 ed alla L.R. n. 24/2002;
 c) il  terreno  vegetale  risultante  dalle operazioni di scotico dovra'   essere   accantonato   con   tutte  le  precauzioni  per  il mantenimento  inalterato  della  qualita';  i  cumuli dovranno essere opportunamente  inerbiti,  in  modo  da evitare fenomeni erosivi e di dilavamento. 5. Piano di ricomposizione fondiaria.
 Poiche'   l'intervento   in  progetto  interferisce  pesantemente sull'utilizzo dei terreni agricoli che saranno attraversati dai nuovi tratti   della   linea   ferroviaria,   dovra'   essere  predisposto, contestualmente  alle fasi successive di progettazione dell'opera, un Piano  di  ricomposizione  fondiaria  (la  cui  realizzazione sara' a carico  del  proponente) che dovra' essere presentato all'Assessorato all'Agricoltura  della  Provincia  di  Novara  per una valutazione di merito. 6. Ambiente idrico, suolo e sottosuolo.
 In  sede di progetto definitivo dovra' essere approfondito quanto in seguito evidenziato:
 a) dovranno  essere  valutati  gli impatti diretti ed indiretti che  le  opere  ed  i  cantieri potrebbero avere sulle acque profondo (pozzi  ad  uso  idropotabile)  rispetto  ai possibili riflessi sulla salute umana e prevedere i necessari interventi di mitigazione;
 b) per  quanto  riguarda  la componente acque sotterranee sara' opportuno  effettuare  uno studio di dettaglio relativo alle falde ed ai  possibili  bersagli,  considerando  come  tali  non  solo i pozzi comunali,  ma  anche i pozzi domestici eventualmente presenti a valle dei  lavori  ed  all'interno  della  possibile area piu' a rischio in funzione delle interferenze previste;
 c) in  merito  alla componente suolo, dovra' essere documentato il  bilancio  dei  volumi  di  terreno  di  scotico  e  di reimpiego, effettuando un controllo dei flussi di materiale;
 d) al  fine di tutelare acque sotterranee, suolo e sottosuolo a fronte   di   sversamenti  accidentali  di  sostanze  pericolose  per l'ambiente,  i  cantieri, nonche' eventuali depositi anche temporanei di   tali   sostanze,   dovranno  essere  dotati  di  idonei  sistemi tecnologici  (quali  ad  esempio  panne  adsorbenti o sepiolite) e di adeguate  procedure  di  intervento  subito  operative al verificarsi dell'emergenza;
 e) il  proponente  dovra'  prendere  contatto e collaborare con l'Associazione   Irrigazione  Est  Sesia  al  fine  di  risolvere  le problematiche connesse con il rifacimento dei ponti sui Canali Cavour e  Langosco e agli attraversamenti della rete irrigua minore, in modo da  assicurare il mantenimento della funzionalita' della rete irrigua e  consentire  l'effettuazione delle operazioni di manutenzione della stessa in maniera agevole e in sicurezza;
 f) il  sovrappasso dei corsi d'acqua superficiali (rogge e cavi irrigui)   dovra'   essere   realizzato   in   maniera   da   evitare restringimenti  della sezione d'alveo, adeguando quindi gli scatolari alle  relative  portate  massime per evitare il rischio di ostacoli o impedimenti al libero deflusso idrico;
 g)   nel   caso   in  cui  il  progetto  definitivo  prevedesse l'avvicinamento  della linea ferroviaria all'autostrada Torino-Milano in  prossimita' della fermata della linea dell'AC ferroviaria e della nuova  stazione  di  Galliate  per  ridurre  la profondita' dell'area interclusa   tra   le   due  infrastrutture  lineari,  i  tombini  di attraversamento  idraulico  delle  linee dovranno essere concepiti in modo  da  non  essere continui, al fine di consentire l'effettuazione delle operazioni di manutenzione degli stessi in maniera agevole e in sicurezza. 7.  Impatto  ambientale  e valutazione d'incidenza sul SIC «Valle del Ticino».
 a) Per  il  tratto  di  linea  all'interno del Parco del Ticino e dell'area  preparco,  dovra'  essere  previsto  il mantenimento della naturalita'  delle  scarpate  all'interno della trincea ferroviaria e studiata   la  riqualificazione  della  fermata  di  Ponte  Ticino  e dell'area  circostante (ex cava posta a sud), nonche' il collegamento tra la stessa, la pista ciclabile ed il fiume;
 b) si   richiede   l'adempimento   ai   disposti   dei  vigenti orientamenti  legislativi  del settore forestale (decreto legislativo 227/2001)  in materia di rimboschimento compensativo e/o migliorativo forestale;
 c) dovranno  essere  fornite  integrazioni  alla documentazione fotografica  e  studi  di  inserimento  visivo delle nuove opere che, sulla  base  di attendibili fotoinserimenti, consentano una esaustiva rappresentazione  delle visuali percepibili dalla viabilita' pubblica e da punti o percorsi di interesse panoramico;
 d) al  fine  di  mitigare  l'impatto  delle emissioni acustiche durante  la fase di realizzazione dell'opera in progetto e nella fase di  esercizio,  all'interno  del  Parco  del  Ticino,  dovra'  essere predisposto un cronoprogramma concordato con l'Ente Parco;
 e) al  fine  di  ridurre  i  possibili  impatti  negativi sugli habitat   presenti   nel  S.I.C.,  il  proponente  dovra'  effettuare opportuni  rilievi  floristici per individuare i settori di bosco con maggior  presenza  di  specie  autoctone  e  con  sottobosco a Ruscus aculeantus,  specie floristica di interesse comunitario, in modo tale da  individuare le viabilita' di accesso ai tre ecodotti esternamente a tali settori;
 f) dovra'  essere redatto uno studio di raddoppio del binario e delle   tipologie  costruttive  adottate  anche  tra  le  progressive km 6+747 e km 7+922, tratto all'interno del Parco del Ticino, in modo da  avere sin d'ora, anche per tale tratto, che potra' essere oggetto di  eventuali  futuri  interventi,  una  conoscenza  del  tracciato e dell'Impatto  ambientale  per  cui, nelle fasi di predisposizione del progetto  definitivo  il  proponente dovra' concordare con il Settore pianificazione  aree  protette e con il Parco suddetto la definizione di tali particolari;
 g) dovra'  essere  elaborato  di concerto con la Soprintendenza per  i  beni  archeologici  del  Piemonte  un programma di indagini e accertamenti  archeologici  al  fine  di  valutare  appieno l'impatto dell'opera  sul patrimonio archeologico ed orientare la progettazione definitiva.  In  tal senso, e' indispensabile prevedere prospezioni e sondaggi  preliminari  con  l'assistenza costante in corso d'opera da parte    di    operatori    specializzati    sotto    la    direzione tecnico-scientifica della stessa Soprintendenza. 8. Mitigazione del rumore e azioni di monitoraggio.
 Il  soggetto  proponente  dovra'  porre  in essere e garantire le seguenti operazioni di monitoraggio ambientale:
 a) laddove  l'approfondimento  dello  studio  di  falda accerti particolari  criticita', si richiedono analisi periodiche delle acque sotterranee,  in  piezometri  posti  a  monte  e  a  valle dei lavori rispetto  alla direzione di flusso di falda; il piano di monitoraggio dovra' essere concordato con ARPA;
 b) relativamente  alla fase di costruzione, si dovra' prevedere un  adeguato  monitoraggio,  soprattutto  in  presenza  di  recettori sensibili,  onde  verificare  la  necessita' di opere di mitigazione, anche  provvisorie,  atte a ridurre il disturbo prodotto dai mezzi in opera;
 c) poiche'  la  linea  ferroviaria in progetto si colloca in un territorio di particolare interesse per le presenze ornitiche, dovra' essere   definito   anche   uno   specifico   piano  di  monitoraggio dell'avifauna  presente  nel territorio del S.I.C. «Valle del Ticino» interferito  dalla  linea  in  oggetto, per valutare il comportamento delle  diverse  specie  di  uccelli a seguito del potenziamento della linea  e del conseguente aumento del traffico ferroviario. Anche tale piano   dovra'   essere  concordato  e  dettagliato  con  il  Settore pianificazione   aree   protette,   con   l'Osservatorio   faunistico regionale,  con  il  Parco  naturale  della Valle del Ticino e con il Coordinamento VIA/VAS dell'ARPA Piemonte;
 d) l'impatto dovuto alla pressione sonora prodotta dal traffico ferroviario,  dovra'  essere  mitigato  attraverso  sistemi fisici di contenimento  del rumore. L'efficacia degli interventi di mitigazione ipotizzati,  dopo la messa in fase di esercizio della linea e la loro realizzazione, dovra' essere verificata attraverso un idoneo piano di monitoraggio  da  concordare con ARPA affinche', attraverso le misure del  livello  di  rumore  ambientale  di  immissione,  effettuate  in corrispondenza dei recettori piu' prossimi e piu' a rischio, si possa individuare,   ove   necessario,   un   opportuno  adeguamento  delle mitigazioni gia' attuate e/o apportarne delle altre.
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