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| Gazzetta n. 237 del 2005-10-11 |  | COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA |  | DELIBERAZIONE 27 maggio 2005 |  | Ripartizione  delle risorse per interventi nelle aree sottoutilizzate -  Rifinanziamento della legge n. 208/1998 - periodo 2005-2008 (legge finanziaria 2005). (Deliberazione n. 35/2005). |  | 
 |  | IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 Visto  il  decreto-legge  22 ottobre 1992, n. 415, convertito nella legge  19  dicembre 1992, n. 488, concernente modifiche alla legge 1° marzo  1986,  n.  64,  che  disciplina l'intervento straordinario nel Mezzogiorno;
 Visto  il  decreto legislativo 3 aprile 1993, n. 96, concernente la cessazione   dell'intervento  straordinario  nel  Mezzogiorno  ed  in particolare   l'art.  19,  comma  5,  che  istituisce  un  Fondo  cui affluiscono  le disponibilita' di bilancio per il finanziamento delle iniziative nelle aree depresse del Paese;
 Visto  il  decreto-legge  8  febbraio 1995, n. 32, convertito nella legge   7   aprile   1995,   n.   104,   recante  norme  per  l'avvio dell'intervento   ordinario   nelle   aree  depresse  del  territorio nazionale;
 Visti  il  decreto-legge  23 febbraio 1995, n. 41, convertito nella legge  22 marzo 1995, n. 85, il decreto-legge 23 giugno 1995, n. 244, convertito  nella  legge  8  agosto 1995, n. 341, il decreto-legge 23 ottobre  1996,  n.  548,  convertito nella legge 20 dicembre 1996, n. 641, il decreto-legge 25 marzo 1997, n. 67, convertito nella legge 23 maggio  1997, n. 135 e la legge 30 giugno 1998, n. 208, provvedimenti tutti  intesi  a  finanziare la realizzazione di iniziative dirette a favorire  lo  sviluppo  sociale  ed economico delle aree depresse del Paese;
 Viste inoltre le leggi 23 dicembre 1998, n. 449 (finanziaria 1999), 23 dicembre 1999, n. 488 (finanziaria 2000), 23 dicembre 2000, n. 388 (finanziaria 2001) e 28 dicembre 2001, n. 448 (finanziaria 2002), che recano  fra  l'altro  autorizzazioni  di spesa volte ad assicurare il rifinanziamento  della predetta legge n. 208/1998 per la prosecuzione degli interventi nelle aree depresse;
 Visto,  in  particolare,  l'art.  73 della citata legge finanziaria 2002 che stabilisce criteri e modalita' di assegnazione delle risorse aggiuntive  disponibili  per interventi nelle aree depresse, a titolo di  rifinanziamento  della  legge  n. 208/1998, volti a promuovere lo sviluppo economico e la coesione e a superare gli squilibri economici e sociali presenti nel Paese. Tali criteri privilegiano gli obiettivi dell'avanzamento  progettuale,  della  coerenza  programmatica  - con particolare riferimento ai principi comunitari - e della premialita';
 Visti  gli  articoli  60  e 61 della legge 27 dicembre 2002, n. 289 (legge  finanziaria  2003),  con i quali vengono istituiti, presso il Ministero   dell'economia  e  delle  finanze  e  il  Ministero  delle attivita'  produttive,  i fondi per aree sottoutilizzate (coincidenti con  l'ambito  territoriale  delle aree depresse di cui alla legge n. 208/1998  e  al  citato  Fondo  istituito  dall'art. 19, comma 5, del decreto  legislativo  n. 96/1993) nei quali si concentra si da unita' programmatica e finanziaria all'insieme degli interventi aggiuntivi a finanziamento  nazionale  che,  in attuazione dell'art. 119, comma 5, della  carta Costituzionale, sono rivolti al riequilibrio economico e sociale  fra  aree  del  Paese, e viene stabilita la possibilita' che questo  Comitato, presieduto in maniera non delegabile dal Presidente del  Consiglio  dei  Ministri,  in relazione allo stato di attuazione degli  interventi  finanziati o alle esigenze espresse dal mercato in merito  alle  singole  misure, trasferisca risorse dall'uno all'altro Fondo, con i conseguenti effetti di bilancio;
 Visto  in  particolare  il  comma 3, lettera a), del citato art. 61 della  legge  n.  289/2002, il quale dispone che il Fondo per le aree sottoutilizzate  istituito  presso il Ministero dell'economia e delle finanze  sia  utilizzato,  fra  l'altro,  per  il finanziamento degli investimenti  pubblici  di  cui  all'art.  1, comma 1, della legge n. 208/1998,  come  integrato  dall'art.  73 della legge n. 448/2001, da realizzare  nell'ambito delle intese istituzionali di programma e dei programmi nazionali;
 Visto  l'art.  11  della  legge  10  gennaio  2003,  n.  3, recante disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione, il quale  prevede  che  a  decorrere  dal  1°  gennaio 2003, ai fini del monitoraggio previsto dall'art. 1 della legge 17 maggio 1999, n. 144, ogni   progetto  di  investimento  pubblico,  nuovo  o  in  corso  di attuazione,  sia  dotato  di  un  «Codice  unico  di progetto» (CUP), demandando  a questo Comitato il compito di disciplinarne modalita' e procedure attuative;
 Visto  l'art.  4  della legge 24 dicembre 2003, n. 350 (finanziaria 2004)  e,  in  particolare, il comma 128 che, oltre alla dotazione di 8.061  milioni  di  euro  per  il  triennio  2004-2006  (tabella  D), attribuisce  un  rifinanziamento di 2.700 milioni di euro al Fondo di cui all'art. 61 della legge finanziaria 2003, per l'anno 2007;
 Visto  il  decreto-legge 14 marzo 2005, n. 35, recante disposizioni urgenti  nell'ambito  del  Piano  d'azione per lo sviluppo economico, sociale  e  territoriale  e,  in  particolare  gli  articoli  5  e 8, concernenti   rispettivamente   gli   interventi   per   lo  sviluppo infrastrutturale e la riforma degli incentivi;
 Viste le proprie delibere 6 agosto 1999, n. 139 (Gazzetta Ufficiale n.  254/1999),  15  febbraio  2000,  n.  14  (Gazzetta  Ufficiale  n. 96/2000),  4  agosto 2000, n. 84 (Gazzetta Ufficiale n. 268/2000), 21 dicembre 2000, n. 138 (Gazzetta Ufficiale n. 34/2001), 4 aprile 2001, n.  48  (Gazzetta  Ufficiale  n.  142/2001),  3  maggio  2002,  n. 36 (Gazzetta  Ufficiale  n.  167/2002),  6  giugno 2002, n. 39 (Gazzetta Ufficiale  n.  222/2002), 9 maggio 2003, n. 16 (Gazzetta Ufficiale n. 156/2003),  9 maggio 2003, n. 17 (Gazzetta Ufficiale n. 155/2003), 13 novembre  2003,  n. 83 (Gazzetta Ufficiale n. 48/2004) e 29 settembre 2004,  n.  19  (Gazzetta  Ufficilae  n.  254/2004)  e n. 20 (Gazzetta Ufficiale n. 265/2004);
 Vista  la  propria  delibera  27  dicembre  2002,  n. 143 (Gazzetta Ufficiale  n.  87/2003)  con  la  quale  sono  state  disciplinate le modalita'  e  le  procedure  attuative  per l'attribuzione del codice unico di progetto di investimento pubblico (CUP);
 Vista  la  propria delibera n. 34/2005, adottata in data odierna in attuazione  dei citati articoli 60 e 61 della legge finanziaria 2003, concernente  la  ripartizione  generale  delle risorse per interventi nelle   aree   sottoutilizzate   di   cui   ai  due  fondi  istituiti rispettivamente  presso  i  Ministeri dell'economia e delle finanze e delle    attivita'   produttive,   che   prevede   fra   l'altro   il rifinanziamento  della  legge  n.  208/1998,  art. 1, comma 1, per un importo   di   4.370  milioni  di  euro  per  il  periodo  2005-2008, comprensivo  di  un  importo  di  270,58  milioni di euro destinato a progetti  nelle  citta'  e nelle aree metropolitane del Mezzogiorno e del  centro-nord,  ripartito  tra  le  regioni e le province autonome secondo la chiave consolidata;
 Vista   la  richiesta  presentata  dal  Ministero  dell'istruzione, dell'universita'   e   della   ricerca   con   la  quale  sono  state rappresentate  esigenze  di  finanziamento sia per la copertura delle quote  di  intervento  a fondo perduto relative a progetti di ricerca industriale,  sia  per  la realizzazione di progetti di ricerca anche nell'ambito  degli  interventi  realizzati  attraverso il modello dei distretti tecnologici;
 Vista  la  richiesta presentata dal Ministro per l'innovazione e le tecnologie,  relativa al finanziamento di interventi a sostegno degli investimenti   delle   imprese,  di  carattere  innovativo,  mediante tecnologie digitali;
 Viste le ulteriori esigenze finanziarie rappresentate dal Ministero dell'interno  relative  ad  un  primo  finanziamento  per l'avvio del progetto  Tetra  che  prevede  la  realizzazione  di  una  nuova rete nazionale  radiomobile  in tecnologia digitale ad uso esclusivo delle Forze   di   polizia;   dal  Ministero  delle  comunicazioni  per  la prosecuzione   del  programma  di  infrastrutturazione  della  «larga banda»;    dai    Ministeri   dell'economia   e   delle   finanze   e dell'istruzione,    dell'universita'   e   della   ricerca   per   il finanziamento  delle  attivita'  di ricerca e formazione di rilevante interesse  pubblico  svolte  dall'Istituto  italiano  per  gli  studi storici e dall'Istituto italiano per gli studi filosofici di Napoli e per  il  finanziamento,  nell'ambito  del  progetto Prisma, di azioni pilota  per  il trasferimento di tecnologie innovative di impatto sul tessuto  aziendale  del  Mezzogiorno;  dal  Ministero per i beni e le attivita'  culturali  per  la prosecuzione del progetto «Biennale nel Mezzogiorno» e per il finanziamento di poli museali di eccellenza nel Mezzogiorno,  nonche',  in  accordo con il Ministero dell'istruzione, dell'universita'  e  della  ricerca  per  la  promozione di attivita' audiovisive e culturali nel Mezzogiorno; dal Ministro per lo sviluppo e   la   coesione   territoriale  e  dal  Ministero  dell'istruzione, dell'universita'  e  della  ricerca per il finanziamento del progetto RI-MED   che   prevede   la   creazione   di  un  Centro  di  ricerca biotecnologica nel Mezzogiorno;
 Tenuto conto delle esigenze rappresentate - per il finanziamento di azioni  di  sistema  -  da  parte dei Ministeri dell'ambiente e della tutela  del  territorio,  delle  infrastrutture  e  trasporti,  delle attivita'   produttive,   dei   beni  e  delle  attivita'  culturali, dell'istruzione,  dell'universita'  e  della ricerca, delle politiche agricole e forestali, dell'economia e delle finanze (Dipartimento per le  politiche di sviluppo e coesione), del Ministro per l'innovazione e   le   tecnologie,   del   Ministro   per   le  pari  opportunita', amministrazioni  centrali tutte competenti alla stipula di Accordi di programma quadro (APQ), nonche' delle esigenze segnalate dal Ministro per  lo  sviluppo e la coesione territoriale per lo svolgimento delle attivita' di coordinamento di sua competenza;
 Tenuto  conto del carattere di aggiuntivita' che le risorse oggetto del presente riparto rivestono rispetto agli altri fondi pubblici per investimenti,  costituiti dagli ordinari stanziamenti di bilancio per le  diverse  linee di intervento, nonche' dalle risorse disponibili a carico    dei   Fondi   strutturali   comunitari   e   dal   relativo cofinanziamento   nazionale  e  considerato  in  particolare  che  le amministrazioni    centrali   destinatarie   di   finanziamenti   per infrastrutture  materiali  e  immateriali  sono  tenute  a perseguire l'obiettivo   di  destinare  al  Mezzogiorno  il  30%  delle  risorse «ordinarie» (ossia non espressamente destinate, a livello comunitario o nazionale, alle aree sottoutilizzate) e di dare conto dei progressi verso tale obiettivo;
 Ritenuto   di   dover  confermare  la  ripartizione  delle  risorse destinate alle regioni e alle province autonome, tra le macroaree del centro-nord e del Mezzogiorno, nella misura, rispettivamente, del 15% e dell'85% che viene applicata anche alle amministrazioni centrali e, all'interno  delle  due  macroaree, secondo la tradizionale chiave di riparto adottata in passato da questo Comitato;
 Ritenuto di dover confermare lo strumento dell'Accordo di programma quadro,  come  rafforzato dalla legge finanziaria 2004 (art. 4, commi 130  e  131),  quale modalita' ordinaria di programmazione, idonea ad assicurare  il  tempestivo  avvio  degli  interventi  da  parte delle stazioni  appaltanti,  attraverso  l'adozione  dei  provvedimenti  di impegno   riferibili   all'intero   ammontare   delle   risorse  CIPE programmate  nell'ambito  degli accordi stessi, sin dal momento della loro  stipula  e considerata altresi' l'opportunita' di tenere conto, in tale fase, anche degli indirizzi settoriali prioritari individuati nell'accantonamento  di cui alla odierna delibera generale di riparto n. 34/2005 (punto 16);
 Ritenuto  opportuno  - per assicurare tempestivita' di intervento e stabilita'  delle  regole  da  applicare,  gia'  adeguate  in  misura significativa  lo  scorso  anno  -  di  dover  confermare  anche  per l'utilizzo  delle  risorse  di  cui al presente riparto i criteri, le regole  e  i metodi fissati dalla delibera n. 20/2004 che richiedono, nella  loro  applicazione,  una  proiezione pluriennale significativa perche' ne siano assicurati validi ritorni in termini di efficacia;
 Tenuto  conto  che,  ove dal confronto con le regioni e le province autonome  -  avviato  in  attuazione  delle indicazioni contenute nel punto  3.7 della delibera n. 20/2004 che dovra' condurre, entro il 31 luglio 2005, ad una proposta per questo Comitato volta a rafforzare e semplificare  lo  strumento delle intese istituzionali di programma - emerga  tempestivamente,  e  comunque  non  oltre  il 30 giugno 2005, l'opportunita'  condivisa  di  apportare  modifiche  migliorative  al quadro  delle  regole  previste dalla delibera n. 20/2004, anche tali proposte  di  modifica verranno sottoposte all'approvazione di questo Comitato anche prima del 31 luglio 2005;
 Ritenuto  opportuno  che,  nel  quadro del complessivo monitoraggio delle  risorse  del  Fondo  per  le  aree sottoutilizzate di cui alla propria  delibera  generale  di  riparto  n. 34/2005 adottata in data odierna, le otto regioni del Mezzogiorno - destinatarie delle risorse assegnate  in  passato  da questo Comitato per il completamento degli interventi  ricompresi  nei piani regionali di sviluppo e nell'azione organica  6.3  (zone  interne)  finanziati  a  carico  della legge n. 64/1986  -  diano informativa alla segreteria del CIPE sullo stato di attuazione dei detti interventi;
 Ritenuto   che,   a   fini  di  semplificazione  e  di  correntezza amministrativo-contabile,  l'effettivo  trasferimento  delle  risorse assegnate  con  la  presente  delibera a favore delle amministrazioni regionali  e  centrali  (che  possono  programmare  interamente  tali risorse)  terra'  conto  dell'esito  della  verifica sulla situazione complessiva  degli  impegni  adottati  dalle citate amministrazioni a fronte  delle  risorse  assegnate  con  la delibera n. 36/2002 (punto 7.6), situazione che sara' prossimamente sottoposta all'attenzione di questo  Comitato  da  parte  del  Dipartimento  per  le  politiche di sviluppo e di coesione;
 Ritenuto  di  dover assicurare un forte riequilibrio a favore degli investimenti  pubblici in infrastrutture materiali e immateriali e di confermare,  al  contempo,  la  centralita'  delle  regioni  e  delle province autonome come principali soggetti attuatori degli interventi attraverso   la   tradizionale   ripartizione   delle   risorse   tra amministrazioni  centrali  e regionali nella misura, rispettivamente, di circa il 20% e l'80%;
 Ritenuto   di   dover   assicurare,   a   titolo   di  destinazione straordinaria,  un  finanziamento  di 20 milioni di euro a favore dei territori  della  regione  Molise colpiti dagli eventi calamitosi del 2002   per   consentire  la  prosecuzione  e  i  completamenti  degli interventi  volti  a  favorire  la ripresa produttiva valorizzando le prospettive   di  sviluppo  regionale,  in  linea  con  il  programma approvato da questo Comitato con la delibera n. 32/2004;
 Acquisito,   sulla   proposta   di   ripartizione   del   Ministero dell'economia  e  delle  finanze  -  Dipartimento per le politiche di sviluppo  e  di  coesione,  di cui alla nota n. 0016163 del 25 maggio 2005, il parere favorevole della Conferenza permanente per i rapporti tra  lo  Stato,  le  regioni  e  le province autonome, espresso nella seduta del 26 maggio 2005;
 Su  proposta  dei  Ministri  dell'economia e delle finanze e per lo sviluppo e la coesione territoriale;
 Delibera:
 
 1. Ripartizione delle risorse.
 L'importo  complessivo  di  4.370  milioni di euro - destinato in data  odierna  con  la  propria  delibera n. 34/2005 al finanziamento degli   investimenti  pubblici  nelle  aree  sottoutilizzate  di  cui all'art.  1  della  legge  n.  208/1998 per il periodo 2005-2008 - e' ripartito,  per  le  finalita'  indicate in premessa e in linea con i criteri  ed  i  metodi  previsti dall'art. 73 della legge finanziaria 2002, come segue:
 
 ---->   Vedere ripartizione da pag. 35 a pag. 36  <----
 
 2. Predestinazioni e assegnazioni straordinarie.
 2.1. Nell'ambito  delle  risorse,  pari  a  4.370  milioni di euro, complessivamente destinate al rifinanziamento della legge n. 208/1998 con  la  delibera  generale  di  riparto  n. 34/2005 adottata in data odierna,  sono  compresi  gli importi di 230 e 40,58 milioni di euro, quale  destinazione  aggiuntiva  di  risorse a favore rispettivamente delle regioni del Mezzogiorno e del centro-nord, per il finanziamento di  interventi  nelle  citta'  e nelle aree metropolitane, da attuare secondo  le  modalita'  di  cui  alla  citata delibera n. 20/2004. La ripartizione  dei  predetti  importi  di 230 e 40,58 milioni di euro, effettuata  secondo  la chiave consolidata, e' indicata nell'allegato 1, che costituisce parte integrante della presente delibera.
 In  particolare,  le regioni e le province autonome sono chiamate a programmare  tali  risorse  aggiuntive in consonanza con le priorita' strategiche   e   i   criteri   di   selezione  definiti  dal  tavolo inter-istituzionale  promosso  dal  Ministero  dell'economia  e delle finanze - Dipartimento per le politiche di sviluppo e di coesione, in occasione   dell'analoga   assegnazione  disposta  per  l'anno  2004, priorita'  e  criteri  che  potranno  eventualmente essere aggiornati nella medesima sede.
 2.2.  E'  assegnato  a favore della regione Molise un importo di 20 milioni  di  euro  per  consentire la prosecuzione e il completamento degli  interventi connessi agli eventi sismici verificatisi nel 2002, in  linea  con  le  finalita'  indicate  nel  programma plunennale di interventi  volti  a  favorire  la ripresa produttiva, predisposto da parte  della stessa regione d'intesa con il Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento per le politiche di sviluppo e coesione, approvato  da  questo  Comitato  con  la  delibera  n.  32/2004.  Gli interventi  di  cui  al  presente punto saranno selezionati e attuati secondo  i  criteri e le modalita' generali esplicitati ai successivi punti  6 e 7 e le relative risorse saranno programmate all'interno di accordi di programma quadro. 3. Ripartizione   delle   risorse  tra  amministrazioni  regionali  e
 centrali e tra macroaree.
 
 Al netto dell'assegnazione straordinaria di cui al precedente punto 2.2,   sono  disponibili  per  la  ripartizione  tra  amministrazioni regionali  e  centrali  e  tra  le  macroaree  del  centro-nord e del Mezzogiorno  risorse pari a complessivi 4.350 milioni di euro milioni di euro per il periodo 2005-2008.
 A fronte della predetta disponibilita' complessiva di 4.350 milioni di  euro,  questo  Comitato  destina  a  favore delle regioni e delle province   autonome  l'importo  di  3.480  milioni  di  euro  e  alle amministrazioni   centrali   l'importo   di   870  milioni  di  euro, confermando  il  tradizionale  criterio di ripartizione delle risorse tra le regioni e le province autonome da un lato e 1e amministrazioni centrali  dall'altro, nell'ordine rispettivamente di circa l'80% e il 20%.
 E'  confermato  il  criterio  generale di destinazione territoriale delle  risorse  disponibili  nella  misura  del  15% al centro-nord e dell'85%  al Mezzogiorno, gia' adottato negli anni passati e volto ad assicurare,   per   quanto   riguarda   il   Mezzogiorno,   effettiva aggiuntivita'  alle  risorse  oggetto  del presente riparto, rispetto alla  distribuzione  territoriale  delle  risorse  «ordinarie».  Tale criterio  vige  naturalmente  anche  per  le amministrazioni centrali destinatarie delle presenti risorse.
 4. Risorse per programmi regionali.
 
 4.1. In  linea  con  quanto  previsto  dal  punto  3.1 della citata delibera  n.  20/2004,  per  la  componente  (15%)  delle  risorse da utilizzare nelle aree del centro-nord nei campi della ricerca e della societa'  dell'informazione,  pari  a  71 milioni di euro, i soggetti attuatori degli interventi sono le regioni e le province autonome.
 Tale  importo  di 71 milioni di euro sara' destinato alla ricerca e alla  societa'  dell'informazione  in  linea  con  le  percentuali di ripartizione delle risorse destinate ai programmi nazionali di cui al successivo punto 5.1 (rispettivamente 87,5% e 12,5%).
 A  carico dell'assegnazione disposta a favore di ciascuna regione e provincia autonoma e' accantonata una quota del 10%, per un totale di 7,10 milioni di euro, da attribuire secondo i criteri premiali di cui al successivo punto 8.
 La ripartizione tra le regioni e le province autonome delle risorse assegnate  per le predette finalita' pari a 63,90 milioni di euro, al netto   della   predetta   quota   premiale  del  10%,  e'  riportata nell'allegato  2  che  costituisce  parte  integrante  della presente delibera.
 Il vincolo di spesa a favore dei due settori riguarda i casi in cui la somma ripartita, per ciascun settore, e' uguale o superiore a 1,29 milioni  di  euro, mentre al di sotto di tale importo non e' previsto alcun vincolo settoriale di spesa.
 Gli  interventi  di  cui  al  presente  punto saranno selezionati e attuati  secondo  i  criteri  e  le modalita' generali esplicitati ai successivi punti 6 e 7.
 4.2.  L'importo  di  3.138,42  milioni  di  euro,  al  netto  delle prededuzioni di 230 milioni di euro e di 40,58 milioni di euro di cui al  punto  2.1  e  di  71  milioni  di  euro  di cui al punto 4.1, e' destinato al finanziamento di interventi infrastrutturali materiali e immateriali  da  ricomprendere nell'ambito delle intese istituzionali di  programma  e  dei relativi accordi di programma quadro, secondo i criteri e le modalita' generali di cui ai successivi punti 6 e 7.
 Nell'ambito  ditale  disponibilita', l'importo di 470,76 milioni di euro  (15%)  e'  ripartito  a  favore  delle regioni e delle province autonome  del  centro-nord,  mentre  l'importo di 2.667,66 milioni di euro (85%) e' ripartito a favore delle regioni meridionali.
 4.3.  Gli  importi  di  470,76  e  di 2.667,66 milioni di euro sono ripartiti  tra le regioni e le province autonome secondo le chiavi di riparto  gia' adottate con le delibere di questo Comitato n. 84/2000, n.   138/2000,  n.  36/2002,  n.  17/2003  e  n.  20/2004.  A  carico dell'assegnazione  disposta  a favore di ciascuna regione e provincia autonoma  e'  accantonata  una  quota del 10% da attribuire secondo i criteri  premiali  di  cui  al  successivo  punto  8,  per  un totale rispettivamente  pari  a  47,07  milioni  di euro per le regioni e le province  autonome  del centro-nord e a 266,76 milioni di euro per le regioni meridionali.
 La  ripartizione  delle  risorse assegnate, al netto delle predette quote  premiali  del  10%  (pari  a  2.400,90  milioni di euro per le regioni  meridionali  e  a 423,69 milioni di euro per le regioni e le province  autonome  del  centro-nord) sono riportate nell'allegato 3, che costituisce parte integrante della presente delibera.
 4.4.  Una  quota  massima  del  3%  delle  risorse ripartite tra le regioni  e  province  autonome  di  cui  al precedente punto 4.3 puo' essere  utilizzata  per  il  finanziamento  di  studi di fattibilita' relativi  ad  interventi  da inserire nei piani triennali predisposti dai  soggetti attuatori ai sensi dell'art. 14 della legge n. 109/1994 (legge   Merloni),  ovvero  di  studi  di  fattibilita'  attinenti  a programmi regionali di intervento.
 La  possibilita'  di  finanziare in un APQ singole fasi progettuali andra'  utilizzata con l'espressa finalita' di costituire un parco di interventi   attuabili   attraverso   APQ.  La  eventuale  successiva decisione di non completare il ciclo progettuale andra' motivata.
 4.5.  Nell'ambito  della  quota  destinata  ai programmi regionali, possono  essere ricomprese le azioni di sistema per una quota massima pari  allo 0,65% delle risorse per le aree sottoutilizzate, ripartite a  favore  di ciascuna regione e provincia autonoma, da utilizzare in APQ.  Tale  quota puo' essere destinata al finanziamento di azioni di carattere  innovativo  finalizzate  all'efficace raggiungimento degli obiettivi  degli APQ e di attivita' preparatorie, di sorveglianza, di valutazione e di controllo.
 4.6. Ove dal confronto con le regioni - avviato in attuazione delle indicazioni  contenute  nel punto 3.7 della delibera CIPE n. 20/2004, che  dovra'  condurre,  entro  il  31  luglio 2005, a un proposta per questo  Comitato volta a rafforzare e semplificare lo strumento delle intese  -  emerga  tempestivamente, e comunque non oltre il 30 giugno 2005,  l'opportunita'  condivisa  di modifiche migliorative al quadro delle  regole della medesima delibera n. 20/2004, anche tali proposte di  modifica  verranno sottoposte all'approvazione di questo Comitato anche prima del 31 luglio 2005.
 5. Risorse per programmi nazionali.
 
 Sono  destinate al finanziamento dei programmi nazionali gestiti da amministrazioni centrali risorse per complessivi 870 milioni di euro.
 5.1. Programmi di sviluppo nel Mezzogiorno.
 
 Al  finanziamento  degli interventi nei campi della ricerca e della societa' dell'informazione e' destinato un importo complessivo di 400 milioni di euro.
 Tale  importo  di 400 milioni di euro e' ripartito tra il Ministero dell'istruzione,  dell'universita'  e della ricerca e il Dipartimento per  l'innovazione  e le tecnologie nella misura, rispettivamente, di 350 e di 50 milioni di euro.
 Sui  predetti  importi  di  350  e  di  50  milioni  di  euro  sono accantonate  due  quote del 10%, rispettivamente pari a 35 milioni di euro  per  il  settore  ricerca e a 5 milioni di euro per la societa' dell'informazione, per un totale di 40 milioni di euro, da attribuire secondo il criterio premiale di cui al successivo punto 8.1.
 5.1.1. Il   Ministero  dell'istruzione,  dell'universita'  e  della ricerca  destinera' l'importo di 315 milioni di euro assegnato con la presente  delibera,  al  netto della quota premiale del 10%, sia alla copertura  (per  circa  il  55%)  delle  quote  di intervento a fondo perduto  relative  a  progetti  di  ricerca  industriale, a fronte di interventi,  nella forma del credito agevolato, realizzati attraverso il  Fondo  rotativo per il sostegno alle imprese di cui alla legge n. 311/2004, sia alla realizzazione di progetti di ricerca (per circa il 45%)  anche nel quadro degli interventi realizzati, nell'ambito della normativa vigente, attraverso il modello dei distretti tecnologici.
 5.1.2. Il   Dipartimento   per   l'innovazione   e  le  tecnologie, attraverso  l'assegnazione  di  45 milioni di euro di cui al presente riparto,  al  netto  della  quota  premiale  del  10%,  procedera' al finanziamento  di  interventi a fondo perduto relativi a investimenti delle  imprese in innovazione digitale, a fronte di interventi, nella forma  del credito agevolato, realizzati attraverso il Fondo rotativo per  il  sostegno alle imprese di cui alla legge n. 311/2004. Saranno allo  scopo  sviluppati,  dal  detto  Dipartimento,  specifici  bandi tematici  tecnologicoterritoriali, concentrando le risorse in settori e territori del Mezzogiorno che presentino reali fattori di crescita.
 5.1.3. Al  fine  di  massimizzare  l'efficacia di questi interventi aggiuntivi,  il  Ministero dell'istruzione, del-l'universita' e della ricerca  e  il  Ministro  per  l'innovazione  e  le  tecnologie  sono impegnati:
 a  dare  piena  trasparenza  al  riparto delle risorse ordinarie, destinandone  il  30% a favore del Mezzogiorno, secondo il vincolo di aggiuntivita';
 a  predisporre,  ove  lontani da tale risultato, indirizzi per il raggiungimento di questo obiettivo nel medio periodo;
 a  dare  conto,  con  una  relazione  da  presentare, entro il 28 febbraio  e  il  30 settembre di ogni anno, a questo Comitato: a) dei volumi  e  della  localizzazione territoriale della spesa erogata, b) del   riparto  territoriale  dell'intera  spesa  ordinaria  in  conto capitale di loro responsabilita';
 a    garantire   e   dare   evidenza   della   concertazione   (o dell'informativa)  con  le  regioni nell'utilizzazione delle risorse, tenuto conto della natura dell'intervento.
 Gli  interventi  di  cui  al  presente punto 5.1 saranno realizzati attraverso   lo   strumento  dell'accordo  di  programma  quadro,  ad eccezione  degli  interventi  agevolativi nel settore della ricerca e dell'innovazione,  le cui caratteristiche non consentono di ricorrere proficuamente al detto strumento.
 5.2.  E'  destinato  a  favore  delle sottoindicate amministrazioni centrali,  per  il finanziamento di azioni di sistema prevalentemente volte  a  garantire  una  adeguata  progettazione degli interventi da ricomprendere in APQ, un importo complessivo di 35 milioni di euro.
 In  particolare,  ai  Ministeri  dell'ambiente  e  della tutela del territorio  e  delle  infrastrutture e trasporti e al Ministro per lo sviluppo  e  la  coesione  territoriale  e' destinato un importo di 5 milioni di euro; a ciascuno dei Ministeri delle attivita' produttive, dei    beni    e    delle   attivita'   culturali,   dell'istruzione, dell'universita'   e   della  ricerca,  delle  politiche  agricole  e forestali,   dell'economia  e  delle  finanze  (Dipartimento  per  le politiche di sviluppo e coesione) e al Dipartimento per l'innovazione e  le  tecnologie  e'  destinato  un importo di 3 milioni di euro; e' infine  destinato al Dipartimento per le pari opportunita' un importo di 2 milioni di euro.
 Le  risorse  di cui al presente punto sono per meta' assegnate alle amministrazioni  destinatarie;  per  l'altra  meta' l'assegnazione e' invece  subordinata,  per  ogni amministrazione, al conseguimento dei seguenti  obiettivi  attinenti  gli  accordi  di programma quadro che competono a quella amministrazione centrale:
 che ha dato l'informativa di cui al punto 7.1.2;
 che ha concertato con le regioni le date di stipula degli APQ che intende sottoscrivere;
 che ha effettivamente sottoscritto APQ, entro le previste date di stipula,  per  almeno  l'80%  del  complesso  delle risorse di cui al presente riparto da programmare negli APQ di competenza.
 Per  il  Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento per le  politiche  di  sviluppo  e coesione, l'obiettivo e' riferito alla programmazione,  entro  il  31 dicembre  2006, di almeno il 75% delle risorse  complessive  da  programmare  negli  APQ  finanziati  con la presente delibera.
 Le   relative   verifiche   saranno  effettuate  sulla  base  della situazione risultante al 31 dicembre 2006.
 Per  quanto  concerne il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio  e  il Ministro per lo sviluppo e la coesione territoriale le  risorse  loro  destinate, pari a 5 milioni di euro ciascuno, sono integralmente  assegnate con la presente delibera per consentire agli stessi  di  fronteggiare  sin  da  ora, attraverso adeguate azioni di assistenza   tecnica  e  supporto  alla  progettazione,  le  esigenze connesse,  rispettivamente, alle emergenze ambientali da fronteggiare con   iniziative  che  presentano  carattere  di  massima  urgenza  e all'avvio  delle  funzioni  di  coordinamento di competenza del detto Ministro.
 5.3.  Sono  inoltre  disponibili  per  il  finanziamento  di  altri interventi,  pilota  o  sperimentali,  risorse  per  complessivi  435 milioni  di  euro.  Si tratta dei seguenti interventi le cui proposte sono state presentate da diverse amministrazioni centrali al servizio centrale  di  segreteria  del  CIPE e che hanno costituito oggetto di esame e di confronto tecnico:
 5.3.1. l'importo di 220 milioni di euro e' destinato al Ministero dell'interno  per il finanziamento del progetto Tetra che prevede, su base  nazionale,  la  realizzazione di una nuova rete radiomobile, in tecnologia  digitale, ad uso esclusivo delle Forze di polizia. Tenuto conto del rilevante onere finanziario complessivo del progetto, viene assegnato,  con la presente delibera, un primo cofinanziamento di 220 milioni  di  euro  che consente, in questa fase, l'avvio del progetto attraverso  un esperienza pilota nel Mezzogiorno, considerato che gli interventi  da  realizzare  sono  articolati,  con una loro autonomia funzionale,  su  base provinciale e che e' pertanto possibile la loro realizzazione  completa,  con  l'importo  assegnato,  in  due regioni meridionali;
 5.3.2.  l'importo di 80 milioni di euro e' destinato al Ministero delle  comunicazioni  per la prosecuzione del programma «larga banda» da realizzare in coerenza con la normativa nazionale e comunitaria di riferimento,   con   particolare   attenzione   alle   modalita'   di cofinanziamento  privato  e  tenendo conto della natura delle risorse ripartite  con  la  presente delibera finalizzate al finanziamento di investimenti pubblici;
 5.3.3.  l'importo  di  12.897.543  euro e' destinato al Ministero dell'economia  e  delle finanze, che ha istruito la relativa proposta con  il  Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, per  il  finanziamento  di  attivita'  di  ricerca  e  formazione  di rilevante  interesse  pubblico,  per  il  triennio  2005-2007, svolte dall'Istituto italiano per gli studi storici e dall'Istituto italiano per gli studi filosofici di Napoli.
 In  particolare,  all'Istituto  italiano  per  gli studi filosofici vengono  assegnati 7.844.543 euro, di cui 1.922.271 euro per il 2005; l'assegnazione  per  gli  esercizi  2006 e 2007 sono subordinate alla presentazione  dei  programmi  annuali  e della rendicontazione delle attivita' gia' oggetto di finanziamento.
 All'Istituto  italiano  per  gli  studi  storici viene assegnato un importo  di  5.053.000  euro,  di  cui 2.148.000 euro per il 2005; le assegnazioni  per  gli  esercizi  2006  e  2007 sono subordinate alla presentazione  dei  programmi  annuali  e della rendicontazione delle attivita' gia' oggetto di finanziamento.
 Il contributo annuale, a favore di ciascun Istituto, e' concesso in piu' soluzioni, in relazione all'andamento della spesa;
 5.3.4.  l'importo  di  1,352 milioni di euro, per l'anno 2005, e' destinato  al  Ministero  dell'economia e delle finanze (DPS), che ha istruito  la  relativa  proposta  con  il  Ministero dell'istruzione, dell'universita'  e  della ricerca, per il finanziamento del progetto Prisma,  predisposto  dall'Istituto  nazionale di astrofisica (INAF), che prevede la realizzazione di azioni pilota per il trasferimento di tecnologie   innovative   di   impatto   sul  tessuto  aziendale  del Mezzogiorno);
 5.3.5.  l'importo  di  50.740  milioni  di  euro  e' destinato al Ministero per i beni e le attivita' culturali per la prosecuzione del progetto  biennale  nel Mezzogiorno (15,264 milioni di euro) e per il finanziamento   del   progetto  pilota  strategico  poli  museali  di eccellenza nel Mezzogiorno (35,476 milioni di euro);
 5.3.6.  l'importo  di  40  milioni  di  euro  e'  destinato  alla promozione  di  attivita'  audiovisive  e  culturali nel Mezzogiorno, attraverso  il  finanziamento  di  un progetto promosso dal Ministero dell'economia  e  delle  finanze  e dal Ministro per lo sviluppo e la coesione  territoriale  e  attuato  dal  Ministero  per  i  beni e le attivita'   culturali   e   con   il   coinvolgimento  del  Ministero dell'istruzione,  dell'universita'  e  della  ricerca,  attraverso le strutture e gli enti affidatari del servizio pubblico, e/o a capitale interamente pubblico, operanti nei settori interessati.
 Viene  inoltre  accantonato un importo di 30 milioni di euro per il finanziamento  del  progetto  RI-MED,  che vede il coinvolgimento del Ministro  per  lo sviluppo e la coesione territoriale e del Ministero dell'istruzione,  dell'universita'  e  della  ricerca, che prevede la creazione  di  un  Centro  di  ricerca biotecnologia, nel Mezzogiorno (Sicilia),  sede  di laboratori dedicati ai campi piu' avanzati della ricerca  e  della  traslazione  del settore biotecnologico. Il Centro disporra'  anche  di  tecnologie  avanzate  per consentire una rapida trasferibilita'  dei  risultati della ricerca in ambito applicativo e commerciale  e  sara'  dotato  di  attrezzature  di altissimo livello tecnologico in grado esse stesse di attrarre attivita' formative e di garantire  la  competitivita'  del Centro a livello nazionale creando altresi' opportunita' per l'avvio di nuove imprese nel territorio.
 Gli  interventi  di  cui  al  presente punto 5.3 saranno realizzati attraverso  lo  strumento dell'APQ a eccezione dei progetti di cui ai precedenti punti 5.3.1, 5.3.2, 5.3.3, 5.3.4 e 5.3.5 (limitatamente ai poli museali di eccellenza), le cui caratteristiche non consentono di ricorrere proficuamente allo strumento dell'APQ.
 5.4.  Tutte  le amministrazioni centrali di cui ai punti 5.2 e 5.3, ad  eccezione di quelle chiamate ad utilizzare lo strumento dell'APQ, presenteranno  a  questo  Comitato,  entro  il  28  febbraio  e il 30 settembre  di  ogni  anno,  una  relazione nella quale sara' indicata l'entita' della spesa realizzata e i risultati conseguiti.
 6. Selezione dei progetti.
 
 Le  amministrazioni  beneficiarie  delle risorse scelgono, in primo luogo,  in  piena  autonomia,  secondo  una  tassonomia codificata, i settori nel cui ambito rientrano i progetti da finanziare.
 Gli interventi sono selezionati nel rispetto dei seguenti criteri:
 coerenza  programmatica:  per  ogni  amministrazione  centrale  e regionale  la coerenza programmatica e' stabilita facendo riferimento ai  criteri  specificati  nei  propri programmi operativi comunitari, nazionali  e regionali, o nei propri DOCUP, con un rafforzamento, per quanto  riguarda  la  coerenza  programmatica,  della  rilevanza  dei criteri generali comunitari enunciati nella delibera n. 36/2002 cosi' come aggiornati a seguito della revisione di meta' percorso del ciclo di  programmazione  comunitario 2000-2006. Ogni amministrazione avra' la  flessibilita'  di  discostarsi,  su specifiche questioni, da tali criteri, dandone chiara motivazione, purche', se autonomie regionali, in coerenza con la propria programmazione regionale;
 avanzamento   progettuale:  conferma  del  criterio  adottato  in occasione   dei  precedenti  ripari,  del  quale  le  amministrazioni centrali  e regionali daranno evidenza al momento della presentazione al CIPE dell'elenco dei progetti e del cronoprogramma di spesa.
 Viene  inoltre  previsto  che  una  quota, pari almeno al 30% delle risorse  ripartite di cui all'allegato 3, sia destinata dalle regioni e   dalle  province  autonome  a  favore  di  interventi  di  rilievo strategico per il finanziamento di opere comprese nel primo programma delle  infrastrutture  strategiche  di  cui  alla  delibera  CIPE  n. 121/2001.
 In  caso  di  mancata  assegnazione del 30% alle suddette opere, le parti  sono  tenute  a  dare evidenza delle motivazioni (quali la non coincidenza  delle aree territoriali eligibili, la non corrispondenza tra   il   fabbisogno  finanziario  dell'opera  e  la  disponibilita' esistente   o  l'esistenza  di  un  forte  e  documentato  fabbisogno strategico  alternativo). In tal caso la quota di risorse finalizzata alle  suddette  opere  sara'  programmata  dalle  regioni a favore di interventi selezionati secondo le procedure ordinarie.
 7. Attribuzione delle risorse.
 
 7.1  A  fronte  delle  diverse  destinazioni  di  spesa di cui alla presente  delibera,  al  fine  di dare trasparenza alle selezioni, di poter   attivare   la   premialita'   e   di   garantire  una  celere finalizzazione  delle  risorse,  l'attribuzione  delle risorse stesse alle  amministrazioni  destinatarie,  e'  subordinata al rispetto dei seguenti adempimenti:
 7.1.1  entro  il  30  settembre 2005 ciascuna regione e provincia autonoma  presenta  a questo Comitato e alle amministrazioni centrali settorialmente competenti, il riparto programmatico per settori delle risorse  di  cui  al punto 4.2 della presente delibera (che puo' fare riferimento   anche   a  riparti  successivi),  accompagnato  da  una relazione che per ciascun settore evidenzi:
 il relativo stato di avanzamento della programmazione;
 le  modalita' con cui si intende individuare gli interventi - con  evidenza  di  come si intenda programmare la quota di risorse da assegnare  alle  infrastrutture  di  rilievo  strategico  di  cui  al precedente  punto  6  - ovvero gli specifici interventi eventualmente gia' individuati;
 l'eventuale fabbisogno di risorse aggiuntive;
 7.1.2  Entro  il  31  dicembre 2005 le amministrazioni centrali e regionali   concertano,  dandone  notizia  al  Servizio  centrale  di segreteria  del  CIPE, la data di stipula degli APQ, sulla base delle informazioni  di  cui  al  precedente  punto  7.1.1.  Alla base della concertazione  della data di stipula stara' anche un'informativa, che le  amministrazioni  centrali  di  settore  predisporranno  per  ogni regione  e  provincia  autonoma  e che illustrera' gli interventi che esse  prevedono  di  avviare  con  le  proprie  risorse  (per le aree sottoutilizzate,  comunitarie  e  ordinarie) sul territorio di quella regione  o  provincia autonoma. L'informativa verra' resa formalmente nota al Servizio centrale di segreteria del CIPE entro il 31 dicembre 2005.
 Sempre entro il 31 dicembre 2005, le regioni e le province autonome verificano  con  le  amministrazioni  centrali  la destinazione della predetta  quota  pari ad almeno il 30% delle risorse assegnate con la presente  delibera  per  il finanziamento di opere comprese nel primo programma delle infrastrutture strategiche di cui al precedente punto 6.
 In caso di mancata concertazione della data di stipula degli APQ le parti ne danno comunicazione al CIPE;
 7.1.3  Entro il 31 marzo 2006 ciascuna Amministrazione centrale e regionale  presenta  al  Servizio  centrale di segreteria del CIPE un cronoprogramma  con  una stima della spesa della quota complessiva ad essa  destinata  di  cui  ai  precedenti  punti  4.3,  5.1.1 e 5.1.2, unitamente  a un elenco degli interventi da finanziare e del relativo profilo  stimato  di  spesa  annua prevista per ciascuno di essi, con preventivo  inserimento  da  parte  delle  regioni  e  delle province autonome  -  per ciascun intervento - delle informazioni richieste da questo Comitato nell'apposita scheda della banca dati di monitoraggio degli APQ.
 L'elenco  degli interventi e' accompagnato da una relazione tecnica del  Nucleo  di valutazione dell'amministrazione regionale o centrale che contiene:
 a) elementi di valutazione circa la rispondenza della proposta ai criteri  di  coerenza programmatica, la coerenza interna (la coerenza dell'insieme  della proposta formulata) ed esterna (la coerenza della proposta  rispetto  agli altri strumenti con cui si attua la politica di sviluppo di quella amministrazione);
 b) elementi  informativi sui principali effetti economico-sociali attesi dalla proposta;
 c) una  sintesi  delle  valutazioni di fattibilita' esistenti per gli interventi proposti;
 d) l'indicazione  degli  interventi  di  importo  superiore  a 10 milioni  di euro (quando reputato opportuno dalla regione anche al di sotto)  per  i  quali  appaiono  opportuni,  ai  fini dell'attuazione amministrativa,  approfondimenti  relativi alla fattibilita' tecnica, procedurale  e/o economico-finanziaria prima della firma dell'APQ, al fine di assicurare piu' adeguate condizioni di realizzazione.
 A conferma di quanto previsto dalle proprie delibere n. 36/2002, n. 17/2003  e  n.  20/2004, l'elenco dei progetti presentati formalmente sara'  reso  pubblico  da ogni amministrazione centrale e regionale e sara' pubblicato sul sito di questo Comitato.
 Il   cronoprogramma   di  spesa  di  ciascun  intervento,  inserito nell'elenco  presentato  al Servizio centrale di segreteria del CIPE, decorrera' dalla data di stipula del relativo APQ. Per gli interventi ricompresi  negli  APQ, ove l'Accordo stesso sia gia' stato stipulato entro  il 31 marzo 2006, il cronoprogramma coincidera' con il profilo di spesa previsto nell'APQ.
 7.2  Per  le amministrazioni centrali destinatarie delle risorse di cui  ai precedente punto 5.1, anche quando non tenute alla stipula di APQ, valgono gli stessi adempimenti di cui al precedente punto 7.1.3.
 7.3  Resta fermo, sia per le regioni e province autonome che per le amministrazioni   centrali,  quanto  previsto  dal  punto  7.5  della delibera  n.  36/2002  sulla  modificabilita'  sia  dell'elenco degli interventi  presentati al CIPE, sia del loro cronoprogramma di spesa, a  condizione  che  la  modifica sia motivata, che i nuovi interventi presentino  caratteristiche  di  coerenza  programmatica  e che resti inalterato  il  profilo programmatico della spesa relativa all'intera quota ripartita a favore di ciascuna amministrazione.
 7.4  Gli  APQ relativi agli interventi da finanziare con le risorse di  cui  al  presente  riparto potranno essere stipulati in qualunque momento  a  partire  dalla  operativita'  della  presente delibera, e comunque  non  oltre  il  31 dicembre  2006 ai fini del conseguimento della quota premiale di cui al successivo punto 8.
 7.5  Coerentemente con il principio comunitario, che fissa scadenze stringenti  per  la sequenza degli atti programmatici ed in linea con le  previsioni dell'art. 52, comma 50, della legge finanziaria 2002 e della  delibera  n.  36/2002,  il mancato rispetto, entro il 31 marzo 2006,  di  quanto  previsto al precedente punto 7.1.3, da parte delle amministrazioni  centrali  e  regionali, oltre ad impedire la messa a disposizione  delle  risorse  ripartite  con la presente delibera, ne determinera'  una  decurtazione progressiva. La suddetta decurtazione verra'  applicata, con decorrenza temporale dal 1° aprile 2006, nella misura  del  5% per ogni mese di ulteriore ritardo, analogamente allo schema  di  cui  all'allegato 5 della delibera n. 36/2002. Le risorse che  si renderanno disponibili a seguito di tale decurtazione saranno integralmente ripartite da questo Comitato tra le amministrazioni che soddisferanno i requisiti entro il 31 marzo 2006.
 7.6  E' prevista la possibilita' di inserire in APQ interventi gia' avviati  e  con  anticipazione  finanziaria  da  parte delle stazioni appaltanti, a condizione che la spesa non sia anteriore alla data del 1° gennaio 2005.
 7.7 Le risorse di cui alla presente delibera non impegnate entro il 31  dicembre  2008, attraverso obbligazioni giuridicamente vincolanti da  parte  dei  beneficiari finali - quali risultano dai dati forniti dalle amministrazioni centrali e regionali destinatarie delle risorse stesse  -  saranno  riprogrammate  da  questo  Comitato,  secondo  le procedure  contabili  previste  dall'art.  5, comma 3, della legge n. 144/1999. 8. Attribuzione  della  quota accantonata per la premialita' (10% per
 ciascuna delle due macroaree e per le amministrazioni centrali).
 
 In  linea  con quanto previsto dall'art. 73 della legge finanziaria 2002  che  prevede  il  ricorso  a metodi premiali nella destinazione delle  risorse  per  interventi  nelle  aree depresse e dalle proprie delibere  n.  36/2002,  n. 17/2003 e n. 20/2004, sono accantonate - a valere  sulle  risorse  di cui ai punti 4.1, 4.2 e 5.1 destinate alle regioni  e  province  autonome  di  ciascuna  delle due macroaree del Mezzogiorno e del centro-nord e alle amministrazioni centrali - quote pari al 10% delle rispettive dotazioni. Tali riserve premiali saranno attribuite   pro   quota  da  questo  Comitato  alle  amministrazioni destinatarie  delle predette risorse che soddisferanno, in tutto o in parte, i criteri di cui ai successivi punti 8.1, 8.2 e 8.3.
 In   particolare   l'attribuzione   della   riserva   premiale   e' subordinata:
 8.1  per  il  60%,  al  rispetto,  entro il 31 dicembre 2008, del profilo di spesa previsto dal cronoprogramma presentato dalle singole amministrazioni  regionali e centrali entro il 31 marzo 2006, profilo che decorre dalla data di effettiva stipula dell'APQ.
 Il  criterio  -  applicato  pro-quota  a  ogni accordo di programma quadro  e  ponderato rispetto alla percentuale di risorse di cui alla presente delibera programmate nell'accordo stesso - e' soddisfatto al 100%  se,  per ogni accordo, la spesa realizzata negli anni 2005-2008 per  interventi  finanziati con risorse di cui alla presente delibera e'  pari  ad  almeno  il 95% della spesa prevista per quegli anni dal cronoprogramma presentato. Per l'accordo, la cui spesa realizzata ha, invece,  un  valore compreso tra il 70% e il 95% della spesa prevista dal  cronoprogramma,  l'amministrazione  accede  ad  una  quota delle risorse  premiali  di  propria  pertinenza per il presente criterio - ponderato  come  sopra -  secondo lo schema riportato nell'allegato 6 della  citata  delibera  n.  36/2002.  Per  l'accordo,  la  cui spesa realizzata negli anni 2005-2008 per interventi finanziati con risorse di  cui  alla  presente  delibera  sia  inferiore  al 70% della spesa prevista-per  quegli  anni  dal cronoprogramma, l'amministrazione non accede  alla  quota premiale potenzialmente di propria pertinenza per il presente criterio.
 La   verifica   del  presente  criterio  avverra'  al  termine  del quadriennio  2005-2008  con  conseguente  attribuzione  delle risorse premiali alle amministrazioni performanti;
 8.2  per  il  15%,  al rispetto, da parte della singola regione o della  provincia autonoma, della data di stipula degli APQ prevista e inizialmente  comunicata  a  questo  Comitato, per almeno l'80% delle risorse ad essa assegnate.
 La  verifica  del soddisfacimento del presente criterio, per quanto riguarda  la  concertazione  delle  date  di stipula degli APQ con le amministrazioni  centrali,  si effettua sulla base delle informazioni inviate  dalle regioni e province autonome a questo Comitato entro il 31 marzo 2006.
 Per  la  verifica  del  rispetto  delle  date di stipula degli APQ, previste nel cronoprogramma inviato dalle amministrazioni entro il 31 marzo  2006,  tali  date  sono  confrontate  con le effettive date di stipula  risultanti  dalla  Banca dati di monitoraggio al 31 dicembre 2006.
 La  verifica del presente criterio avverra' nel corso del 2007, con conseguente  attribuzione delle risorse premiali alle amministrazioni performanti;
 8.3  per  il  25%, al raggiungimento, con uno scostamento massimo del  25%,  della percentuale della spesa prevista al 31 dicembre 2007 per  il complesso degli APQ stipulati tra il 31 dicembre 2003 e il 31 dicembre  2004,  secondo  i  dati desunti dai cronoprogramma previsti negli APQ al momento della loro sottoscrizione.
 La  verifica del presente criterio avverra' nel corso del 2008, con conseguente  attribuzione delle risorse premiali alle amministrazioni performanti;
 8.4 Il meccanismo di attribuzione della riserva premiale consente di  attribuire  alle  regioni e alle province autonome anche solo una parte della riserva a seconda del numero di criteri soddisfatti e del peso di questi;
 8.5   Per   le   amministrazioni   centrali   il   criterio   per l'attribuzione   della  riserva  di  premialita'  e'  costituito  dal rispetto,  entro il 31 dicembre 2008, della tempistica del profilo di spesa previsto dal cronoprogramma presentato entro il 31 marzo 2006.
 Il  criterio e' pienamente soddisfatto se la spesa effettuata negli anni  2005-2008  per  interventi  finanziati  con risorse di cui alla presente  delibera  e' pari ad almeno il 95% della spesa prevista per quegli anni dal cronoprogramma presentato. Se la spesa effettuata ha, invece, un valore compreso tra il 70% e il 95% di quella prevista dal cronoprogramma,  l'amministrazione  accede ad una quota delle risorse premiali  di  propria pertinenza per il presente criterio, secondo lo schema   riportato   nell'allegato   6   alla  delibera  n.  36/2002. L'amministrazione,  la cui spesa effettuata negli anni 2005- 2008 per interventi  finanziati  con  risorse di cui alla presente delibera e' inferiore   al   70%   della  spesa  prevista  per  quegli  anni  dal cronoprogramma,  non ha diritto alla quota premiale potenzialmente di propria pertinenza per il presente criterio;
 8.6  Le  eventuali eccedenze derivanti dalla mancata attribuzione delle  risorse  premiali  costituiscono  disponibilita'  separate per ognuna  delle  tre  categorie  - regioni del Mezzogiorno, regioni del centro-nord e amministrazioni centrali - da attribuire nell'ambito di ciascuna   categoria,  a  seconda  della  provenienza  della  mancata performance, alle amministrazioni concorrenti che abbiano soddisfatto integralmente  tutti  i  criteri  di premialita' ad esse applicabili, proporzionalmente alla propria quota iniziale di risorse e, comunque, per   un  importo  non  eccedente  il  triplo  della  quota  premiale potenzialmente di propria pertinenza.
 Per   le   risorse   derivanti   dal   fondo   di  premialita',  le amministrazioni  predisporranno  i  progetti  - secondo i principi di coerenza  programmatica  e  avanzamento  progettuale  - entro novanta giorni  dalla  attribuzione delle quote premiali. L'eventuale ritardo nella   predisposizione   dei   progetti  potra'  essere  oggetto  di valutazione da parte di questo Comitato in occasione delle successive ripartizioni;
 8.7 Le eventuali eccedenze non attribuibili saranno riprogrammate da  questo  Comitato  per  il  finanziamento  di altre iniziative nel rispetto  delle  tre  categorie di provenienza delle risorse, regioni del Mezzogiorno, regioni del centro-nord e amministrazioni centrali;
 8.8 Per la verifica dei criteri di premialita' questo Comitato si avvale   delle   informazioni   contenute  nel  cronoprogramma  delle amministrazioni  e  nella  banca  dati  di monitoraggio degli APQ. In sintonia  con  i  criteri comunitari, verranno effettuate verifiche a campione in loco.
 9. Trasferimento delle risorse alle amministrazioni beneficiarie.
 
 Il  trasferimento  delle risorse della presente delibera, ripartite ex  ante  e  premiali,  per  le  quali  e'  prevista  l'utilizzazione nell'ambito  degli  APQ,  e'  condizionato  al corretto inserimento e aggiornamento  dei  dati  di  monitoraggio  degli  APQ secondo quanto stabilito  rispettivamente  dalle  delibere  di  questo  Comitato  n. 44/2000  e  n. 76/2002 e dal documento di cui all'allegato n. 4 della delibera n. 17/2003.
 10. Impegnabilita' pluriennale delle risorse.
 
 Come  deciso  nel  corso  dell'odierna  seduta,  le amministrazioni destinatarie   delle  risorse  ripartite  con  la  presente  delibera potranno  assumere, sin dall'inizio, impegni pluriennali di spesa per l'intero importo delle singole assegnazioni disposte a loro favore.
 Il  Dipartimento  della ragioneria generale dello Stato e' pertanto autorizzato   a   disporre  le  conseguenti  variazioni  di  bilancio pluriennali in attuazione della suddetta decisione.
 Roma, 27 maggio 2005
 
 Il Presidente del CIPE
 Berlusconi
 
 Il segretario del CIPE
 Baldassarri
 
 Registrato alla Corte dei conti il 28 settembre 2005 Ufficio di controllo atti Ministeri economico-finanziari, registro n. 5   Economia e finanze, foglio n. 79
 |  | Allegato 1 
 RIPARTO REGIONALE RISORSE PER PROGETTI ACCELERATI NELLE AREE URBANE
 
 Totale 270,58 milioni di euro per il periodo 2005-2008
 
 Quota  delle  risorse per aree sottoutilizzate riservate alle regioni
 del centro-nord.
 
 Euro
 
 =====================================================================
 Regioni          |  Valori percentuali (*)  |   Importi ===================================================================== Emilia- Romagna            |                      3,24|     1.314.792 Friuli- Venezia Giulia     |                      3,07|     1.245.806 Lazio                      |                     18,66|     7.572.228 Liguria                    |                      8,96|     3.635.968 Lombardia                  |                     10,53|     4.273.074 Marche                     |                      4,45|     1.805.810 P.A. Bolzano               |                      1,09|       442.322 P.A. Trento                |                      0,54|       219.132 Piemonte                   |                     18,57|     7.535.706 Toscana                    |                     14,45|     5.863.810 Umbria                     |                      5,63|     2.284.654 Valle d'Aosta              |                      0,63|       255.654 Veneto                     |                     10,18|     4.131.044 Totale . . .               |                    100,00|    40.580.000
 
 (*) Valori   percentuali   concordati   in   sede   di   Conferenza Stato-regioni,  gia'  utilizzati  nelle  delibere  CIPE numeri 84/00, 138/00, 36/02, 17/03 e 20/04.
 
 Quota  delle  risorse per aree sottoutilizzate riservata alle regioni dell'Obiettivo 1 e alle regioni Abruzzo e Molise
 Euro
 
 =====================================================================
 Regioni        |   Valori percentuali (*)   |     Importi ===================================================================== Abruzzo               |                        4,31|        9.913.000 Basilicata            |                        4,45|       10.235.000 Calabria              |                       12,33|       28.359.000 Campania              |                       23,92|       55.016.000 Molise                |                        2,59|        5.957.000 Puglia                |                       16,40|       37.720.000 Sardegna              |                       12,00|       27.600.000 Sicilia               |                       24,00|       55.200.000 Totale . . .          |                      100,00|      230.000.000
 
 (*) Valori   percentuali   concordati   in   sede   di   Conferenza Stato-regioni,  gia'  utilizzati  nelle  delibere  CIPE numeri 84/00, 138/00, 36/02, 17/03 e 20/04.
 |  | Allegato 2 
 RIPARTO  REGIONALE  RISORSE GESTITE DALLE REGIONI NEL CENTRO-NORD PER INTERVENTI  DA  RICOMPRENDERE  IN  APQ NEI SETTORI RICERCA E SOCIETA'
 DELL'INFORMAZIONE.
 
 Totale  risorse  da  ripartire: 63,90 milioni di euro (al netto della premialita)
 
 Euro
 
 =====================================================================
 Regioni centro- nord    |  Valori percentuali (*)  |   Importi ===================================================================== Emilia- Romagna            |                      3,24|     2.070.360 Friuli- Venezia Giulia     |                      3,07|     1.961.730 Lazio                      |                     18,66|    11.923.740 Liguria                    |                      8,96|     5.725.440 Lombardia                  |                     10,53|     6.728.670 Marche                     |                      4,45|     2.843.550 P.A. Bolzano               |                      1,09|       696.510 P.A. Trento                |                      0,54|       345.060 Piemonte                   |                     18,57|    11.866.230 Toscana                    |                     14,45|     9.233.550 Umbria                     |                      5,63|     3.597.570 Valle d'Aosta              |                      0,63|       402.570 Veneto                     |                     10,18|     6.505.020 Totale . . .               |                    100,00|    63.900.000
 
 (*) Valori   percentuali   concordati   in   sede   di   Conferenza Stato-regioni,  gia'  utilizzati  nelle  delibere CIPE numeri 142/99, 84/00, 138/00, 36/02 e 17/03.
 ----
 |  | Allegato 3 
 RIPARTO  REGIONALE  RISORSE  PER  INTERVENTI  DA  RICOMPRENDERE NELLE
 INTESE ISTITUZIONALI DI PROGRAMMA.
 
 Totale  2.824,59  milioni  di euro per il periodo 2005-2008 (al netto della premialita)
 
 Quota  delle  risorse per aree sottoutilizzate riservate alle regioni
 del centro-nord.
 
 Euro
 
 =====================================================================
 Regioni          |  Valori percentuali (*)  |    Importi ===================================================================== Emilia-Romagna            |                      3,24|     13.727.556 Friuli-Venezia Giulia     |                      3,07|     13.007.283 Lazio                     |                     18,66|     79.060.554 Liguria                   |                      8,96|     37.962.624 Lombardia                 |                     10,53|     44.614.557 Marche                    |                      4,45|     18.854.205 P.A. Bolzano              |                      1,09|      4.618.221 P.A. Trento               |                      0,54|      2.287.926 Piemonte                  |                     18,57|     78.679.233 Toscana                   |                     14,45|     61.223.205 Umbria                    |                      5,63|     23.853.747 Valle d'Aosta             |                      0,63|      2.669.247 Veneto                    |                     10,18|     43.131.642 Totale . . .              |                    100,00|    423.690.000
 
 (*) Valori   percentuali   concordati   in   sede   di   Conferenza Stato-regioni,  gia'  utilizzati  nelle  delibere  CIPE numeri 84/00, 138/00, 36/02, 17/03 e 20/04.
 
 Quota  delle  risorse per aree sottoutilizzate riservata alle regioni
 dell'Obiettivo 1 e alle regioni Abruzzo e Molise
 
 Euro
 
 =====================================================================
 Regioni       |   Valori percentuali (*)   |      Importi ===================================================================== Abruzzo             |                        4,31|        103.478.790 Basilicata          |                        4,45|        106.840.050 Calabria            |                       12,33|        296.030.970 Campania            |                       23,92|        574.295.280 Molise              |                        2,59|         62.183.310 Puglia              |                       16,40|        393.747.600 Sardegna            |                       12,00|        288.108.000 Sicilia             |                       24,00|        576.216.000 Totale . . .        |                      100,00|      2.400.900.000
 
 (*) Valori   percentuali   concordati   in   sede   di   Conferenza Stato-regioni,  gia'  utilizzati  nelle  delibere  CIPE numeri 84/00, 138/00, 36/02, 17/03 e 20/04.
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