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| Gazzetta n. 236 del 2005-10-10 |  | SENATO DELLA REPUBBLICA |  | ORDINANZA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 29 settembre 2005 |  | Ripartizione  delle  risorse finanziarie di cui all'articolo 1, comma 203, della legge 30 dicembre 2004, n. 311. (Ordinanza n. 3464). |  | 
 |  | IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 
 Visto l'art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225;
 Visto  il  decreto-legge  7 settembre 2001, n. 343, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401;
 Visto  l'art.  1,  comma 203, della legge 30 dicembre 2004, n. 311, che  autorizza  il Dipartimento della protezione civile ad erogare ai soggetti competenti contributi per la prosecuzione degli interventi e dell'opera  di  ricostruzione  nei  territori  colpiti  da  calamita' naturali  per  i quali e' intervenuta la dichiarazione dello stato di emergenza  ai sensi dell'art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225; autorizzando  a  tal  fine la spesa annua di 58,5 milioni di euro per quindici anni a decorrere dall'anno 2005;
 Visto il medesimo art. 1, comma 203, che rinvia per la ripartizione dei predetti contributi ad ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri  adottate  ai sensi dell'art. 5, comma 2, della citata legge n.  225  del  1992,  destinando  almeno  il 5 per cento delle risorse complessive, alla realizzazione del piano di ricostruzione del comune di  San  Giuliano  di Puglia, ai sensi dell'art. 4 dell'ordinanza del Presidente  del  Consiglio  dei  Ministri  10 aprile  2003,  n. 3279, nonche'  una  quota  del  5  per  cento  per  il  completamento della ricostruzione  degli  edifici situati nei comuni delle regioni Marche ed Umbria danneggiati dal terremoto del settembre 1997, una quota del 5  per  cento  per  gli  interventi di ricostruzione nei comuni della provincia  di  Brescia  colpiti  dagli eventi sismici del 24 novembre 2004,  una  quota del 2 per cento per gli interventi di ricostruzione nei  comuni  della  regione  Sardegna colpiti dagli eventi calamitosi del dicembre  2004  ed  una  quota pari a 4 milioni di euro annui per fronteggiare  le  esigenze  derivanti  dalla  situazione emergenziale conseguente  alle  intense  precipitazioni  verificatesi  nei  giorni 31 ottobre  e  1° novembre 2004 nel territorio della regione autonoma Friuli-Venezia  Giulia,  nonche'  una  quota pari a 5 milioni di euro annui per consentire la prosecuzione degli interventi di cui all'art. 50,  comma  1,  lettera i),  della  legge  23 dicembre  1998, n. 448, ripartendo  detta  quota  alla  regione  Basilicata  e Campania nella misura rispettivamente del 25 per cento e del 75 per cento;
 Visto  l'art.  6, comma 1, del decreto-legge 31 maggio 2005, n. 90, convertito,  con  modificazioni,  nella legge 26 luglio 2005, n. 152, con  il  quale  sono  state disciplinate le modalita' di utilizzo dei predetti  contributi,  stabilendo  in  particolare che ai medesimi si applica  il  disposto  di  cui  all'art.  4,  comma  91,  della legge 24 dicembre  2003,  n.  350,  nel rispetto dell'art. 3, commi da 16 a 21-ter, della medesima legge n. 350 del 2003;
 Visto l'art. 1, comma 75, della predetta legge n. 311 del 2004 che, al  fine  del  consolidamento  dei  conti  pubblici  rilevanti per il rispetto   degli  obiettivi  adottati  con  l'adesione  al  patto  di stabilita'  e  crescita,  stabilisce  che le rate di ammortamento dei mutui  attivati dalle regioni, dalle province autonome di Trento e di Bolzano,  dagli  enti  locali  e  dagli altri enti pubblici ad intero carico   del   bilancio   dello   Stato  sono  pagate  agli  istituti finanziatori direttamente dallo Stato;
 Sentite le regioni interessate nella riunione del 21 settembre 2005 a Pavia;
 Su proposta del capo del Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri;
 
 Dispone:
 
 Art. 1.
 1.  I  contributi  di  cui  all'art.  1,  comma  203,  della  legge 30 dicembre  2004,  n. 311, sono ripartiti tra le regioni interessate nei  termini  indicati  nell'allegato  1  alla presente ordinanza, in relazione alle calamita' ivi individuate.
 2.  Il  Dipartimento  della  protezione civile della Presidenza del Consiglio   dei   Ministri   provvede   all'ammortamento   dei  mutui quindicennali  che  le  regioni ovvero i commissari delegati, qualora nominati,  sono  autorizzati a contrarre, sulla base dei contributi a ciascuna spettanti.
 3.  Le  risorse derivanti dai predetti mutui affluiscono ai bilanci delle  regioni interessate ovvero alle apposite contabilita' speciali istituite  ai sensi della legge 29 ottobre 1984, n. 720, e successive modificazioni ed integrazioni, intestate ai commissari delegati.
 |  | Art. 2. 1.  I  mutui di cui all'art. 1 saranno stipulati a tasso fisso come definito  dalla  presente  ordinanza.  Anche  al  fine di ottimizzare l'utilizzo   delle   risorse   pubbliche   rese  disponibili  per  la realizzazione   degli  interventi  in  questione,  le  operazioni  di finanziamento  dovranno  essere  concluse  alle  migliori  condizioni possibili,  previa  verifica e raffronto di una pluralita' di offerte da parte dei potenziali soggetti finanziatori.
 2.  Nel  caso  di  mutui  con  la Cassa depositi e prestiti S.p.a., l'operazione  sara'  regolata  secondo  la normativa che disciplina i finanziamenti della gestione separata della Cassa stessa.
 3. Nel caso di ricorso ad istituti finanziatori diversi dalla Cassa depositi  e  prestiti  S.p.a.,  il tasso di interesse non puo' essere comunque  superiore  al tasso per le operazioni di Interest rate swap (Euribor  sei mesi versus tasso fisso) in euro dieci anni, rilevabile alle  ore  dodici  del  giorno  lavorativo antecedente la stipula del contratto  di  mutuo  sulla  pagina  Isdafix  2 del circuito Reuters, maggiorato di uno spread massimo di 0,10 punti percentuali per anno.
 4.  A valere sui contributi ripartiti tra le regioni nei termini di cui all'allegato 1 alla presente ordinanza potranno essere effettuate piu'  operazioni  di finanziamento una volta formalizzati i programmi delle   attivita'   che   si   intendono   realizzare  attraverso  il finanziamento stesso. Nei contratti di finanziamento sono indicate le finalita' cui sono destinati i finanziamenti e la data di versamento.
 5.  Entro  trenta  giorni  dalla  stipula  dei  mutui  gli istituti finanziatori  trasmettono  al  Dipartimento  della  protezione civile copia  conforme  dei  contratti.  Entro  trenta  giorni dall'avvenuta erogazione  gli  istituti  finanziatori inviano al Dipartimento della protezione civile copia conforme della relativa quietanza.
 6.  Le  rate  di  ammortamento  sono  rimborsate  direttamente  dal Dipartimento  della protezione civile mediante il pagamento di trenta rate  semestrali  posticipate,  costanti,  comprensive di capitali ed interessi  calcolati  a  partire  dal  giorno successivo alla data di erogazione.   A   tal   fine  l'istituto  finanziatore  trasmette  al Dipartimento  della protezione civile la richiesta di pagamento delle rate,  che  dovra' pervenire almeno quarantacinque giorni prima della scadenza, specificando le modalita' di accredito.
 La  presente  ordinanza  sara'  pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
 Roma, 29 settembre 2005
 Il Presidente: Berlusconi
 |  | Allegato 1 ---->  Vedere allegato da pag. 6 a pag. 7  <----
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