| 
| Gazzetta n. 225 del 2005-09-27 |  | CONFERENZA UNIFICATA |  | ACCORDO 1 agosto 2002 |  | Accordo tra il Governo, le regioni e le province autonome di Trento e di  Bolzano,  le  province,  i  comuni e le comunita' montane, per la programmazione  dei  percorsi  di  istruzione  e  formazione  tecnica superiore  per  l'anno  2002-2003 e delle relative misure di sistema. (Repertorio atti n. 603). |  | 
 |  | LA CONFERENZA UNIFICATA 
 Visto  l'art.  9,  comma  2,  lettera  c)  del  decreto legislativo 28 agosto  1997, n. 281, che dispone che questa Conferenza promuove e sancisce  accordi tra Governo, regioni e province autonome, province, comuni  e  comunita' montane, al fine di coordinare l'esercizio delle rispettive  competenze  e  svolgere  in  collaborazione  attivita' di interesse comune;
 Visto  il  decreto  legislativo 31 marzo 1998, n. 112, che, ai capi III   e  IV  del  Titolo  IV,  individua  le  funzioni  e  i  compiti amministrativi  in  materia  di istruzione scolastica e di formazione professionale  dello  Stato che vengono conferite alle regioni e agli enti locali, in attuazione della legge 15 marzo 1997, n. 59;
 Vista  la  legge  costituzionale  18 ottobre  2001, n. 3, anche con riferimento  all'art. 3, comma 1, lettera m) sulla determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni;
 Vista  la  legge  17 maggio  1999,  n.  144  che,  art. 69, dispone l'istituzione  del sistema dell'istruzione e della formazione tecnica superiore, per riqualificare e ampliare l'offerta formativa destinata ai  giovani  e  agli adulti, occupati e non occupati, nell'ambito del sistema di formazione integrata superiore;
 Visto   il   decreto   legislativo  30 luglio  1999,  n.  300,  con particolare riferimento all'art. 50;
 Visto  il  regolamento  adottato  con decreto interministeriale del 31 ottobre  2000,  n.  436,  recante norme di attuazione dell'art. 69 della  legge  17 maggio  1999,  n. 144, concernente l'istruzione e la formazione tecnica superiore (IFTS);
 Visto  l'accordo  concernente  il  regolamento per l'individuazione degli  standard  minimi  di  funzionamento  dei  servizi pubblici per l'impiego,  sancito da questa Conferenza nella seduta del 16 dicembre 1999 (repertorio atti n. 200/C.U.);
 Visto  l'accordo  sancito  da  questa  Conferenza  il  2 marzo 2000 (repertorio   atti   n.   222/C.U.),   relativo  alla  valutazione  e certificazione  dei  percorsi  di  istruzione  e  formazione  tecnica superiore previsti dai progetti pilota 1998/99;
 Visto  l'accordo  sancito da questa Conferenza il 14 settembre 2000 (repertorio  atti  n.  334/C.U.),  relativo  alla  programmazione dei percorsi  d'istruzione  e  formazione  tecnica  superiore  per l'anno 2000/2001 e delle relative misure di sistema;
 Visto  lo  schema  di  accordo  in  oggetto  trasmesso dal Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, il 15 luglio 2002;
 Considerato   che,   il   30 luglio   2002   in   sede  tecnica,  i rappresentanti  delle  regioni hanno avanzato proposte di modifica al testo dello schema di accordo in oggetto, che sono state condivise da rappresentanti   dell'ANCI,  dell'UPI  e  dell'UNCEM  e  accolte  dai rappresentanti  delle  amministrazioni  centrali,  e che lo stesso e' stato  ritrasmesso  il 31 luglio 2002 nella stesura definitiva con le modifiche concordate in sede tecnica;
 Considerato   che,   nel   corso   dell'odierna  seduta  di  questa Conferenza,   il   rappresentante   del   Ministero  dell'istruzione, dell'universita'  e  della  ricerca,  ha  consegnato una nota tecnica relativa  ai  criteri  di ripartizione delle risorse stanziate per la programmazione   dei   percorsi  d'istruzione  e  formazione  tecnica superiore  e  delle  relative  misure  per l'integrazione dei sistemi formativi per l'anno 2002-2003;
 Considerato   che,  nel  corso  della  medesima  seduta  di  questa Conferenza,   i  presidenti  delle  regioni,  dell'ANCI,  dell'UPI  e dell'UNCEM hanno espresso assenso sullo schema di accordo in oggetto;
 Acquisito  l'assenso  del  Governo,  delle regioni e delle province autonome  di  Trento e di Bolzano, delle province, dei comuni e delle comunita' montane;
 Sancisce  il  seguente  accordo  tra  il  Governo,  le regioni e le province  autonome di Trento e di Bolzano, le province, i comuni e le comunita' montane nei termini sottoindicati:
 Ritenuto  opportuno  dettare  linee guida per la programmazione dei percorsi IFTS e delle misure per l'integrazione dei sistemi formativi per  l'anno 2002-2003, sulla base degli atti citati in premessa e dei risultati  del  monitoraggio  dei  progetti pilota avviati negli anni precedenti,  allo  scopo di favorire l'ulteriore sviluppo del sistema di  Istruzione  e  formazione  tecnica  superiore  (IFTS)  in  ambito nazionale, nonche' l'avvio della sua messa a regime si conviene:
 di  effettuare la programmazione dei piani regionali dei percorsi dell'Istruzione  e  formazione  tecnica  superiore e delle misure per l'integrazione dei sistemi formativi per l'anno 2002-2003, secondo le linee  guida  contenute  nell'unito  documento  tecnico (allegato 1), corredato  da otto allegati contraddistinti con le lettere da A ad H; documento  tecnico  ed  allegati  costituiscono  parte integrante del presente accordo;
 di  considerare  il  suddetto  documento  tecnico  e  i  relativi allegati  validi  per  l'anno  2002/2003  e suscettibili di eventuali allineamenti,  previa  modifica  del presente accordo, in ragione del mutato  quadro  istituzionale  conseguente  alla modifica al Titolo V della Costituzione;
 di  individuare  la data del 31 maggio 2003, quale termine per la presentazione dei piani regionali IFTS.
 
 Roma, 1° agosto 2002
 
 Il Presidente: La Loggia
 
 Il Segretario: Carpino
 |  | ALLEGATO N.1 
 DOCUMENTO TECNICO
 Linee  guida  per  la  programmazione  dei  percorsi  del  sistema dell'Istruzione  e  della Formazione Tecnica Superiore (IFTS) e delle misure per l'integrazione dei sistemi formativi per l'anno 2002/2003
 
 Premessa
 I  percorsi  dell'IFTS e le relative misure per l'integrazione dei sistemi formativi a livello post-secondario si realizzano, per l'anno 2002-2003,  secondo  le linee guida di cui alla legge 17 maggio 1999, n.   144,   art.   69   e   al   regolamento   adottato  con  decreto interministeriale  31  ottobre  2000,  n.  436, di seguito denominato "Regolamento", contenute nel presente documento.
 Le  citate  linee guida tengono conto degli accordi gia sanciti in materia dalla Conferenza Unificata il 2 marzo e il 14 settembre 2000.
 
 1. Le figure professionali di riferimento
 1.  Le Regioni programmano i percorsi dell'IFTS, nel confronto con le parti sociali, avvalendosi dei comitati regionali con le modalita' di  cui  al punto 2 del Documento Tecnico allegato all'Accordo del 14 settembre  2000, sulla base delle figure professionali di riferimento di  cui  all'art.  5  comma  4  lett.  a)  del  Regolamento, indicate nell'allegato A, che sono individuate a partire dalle scelte compiute dalle  Regioni  e  dalle  Province autonome di Trento e Bolzano nella precedente  fase  sperimentale  e  in  relazione  ai  risultati delle ricerche  sui  fabbisogni  formativi  condotte  anche dagli Organismi Bilaterali.  Le  Regioni  e  le Province autonome di Trento e Bolzano determinano i profili professionali in cui le figure professionali di riferimento possono essere articolate a livello territoriale, secondo quanto disposto dal decreto legislativo 23 dicembre 1997, n. 469.
 2.  Le  Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano possono promuovere,  nell'ambito  dei  comitati  regionali di cui al punto 8, progetti pilota a norma dell'art. 5 comma 5 del Regolamento, riferiti a  figure professionali non contenute nell'allegato A, corrispondenti a  documentati  fabbisogni  dei mercati territoriali del lavoro; tali progetti,  che  svolgono  un  ruolo  importante  per  lo sviluppo del sistema,   in  particolare  se  concordati  tra  piu'  Regioni,  sono evidenziati nei piani regionali in un apposito elenco.
 
 2. I percorsi formativi per adulti occupati
 Allo scopo di promuovere il diritto alla formazione permanente, in attuazione  dell'art. 1 comma 2 del Regolamento, i percorsi dell'IFTS destinati  ad adulti occupati, di norma specificatamente indicati nei piani  regionali,  sono  predisposti  sulla  base  delle  linee-guida contenute  nell'allegato  B,  che  possono  essere  integrate a norma dell'art. 4, comma 2, lett. a) del Regolamento medesimo dalle Regioni e  dalle  Province autonome di Trento e Bolzano in modo da facilitare l'adozione   di   specifiche  modalita'  organizzative  e  didattiche finalizzate a favorirne la partecipazione.
 
 3.  Gli  standard  di  percorso e gli standard minimi nazionali delle
 competenze per l'accesso e la valutazione dell'esito
 1.  Gli  standard minimi nazionali delle competenze individuano, a norma  dell'art.  5  comma  2  del Regolamento, la base minima comune delle  competenze da acquisire in esito al percorso formativo, che la persona deve dimostrare di possedere.
 Gli  standard  sono  da  riferire a figure delineate sulla base di previsioni   di   settore   di   medio  periodo  e  sono  oggetto  di concertazione   a   livello   nazionale   tra   i   diversi  soggetti istituzionali e sociali che fanno parte del sistema dell'IFTS.
 A  norma  dell'art.  4 comma 2 lett. c) e d) e dell'art. 5 comma 4 del  Regolamento,  i  contenuti  degli  standard  sono  definiti  con successivo   Accordo   entro  il  30  settembre  2002.  Tale  Accordo costituisce  la  base  per  la  programmazione regionale dei percorsi dell'IFTS per l'anno 2002-2003.
 Le  Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, sulla base dell'analisi  dei  fabbisogni  professionali  locali  e attraverso la concertazione   tra  i  diversi  soggetti  istituzionali  e  sociali, implementano  gli  standard  minimi nazionali con l'individuazione di competenze  aggiuntive  per  rispondere  alle  esigenze  locali,  che possono  dar  luogo  a specifici profili professionali regionali, con particolare  riferimento ai processi produttivi ed agli interventi di sviluppo  locale  che  investono  i  settori dell'artigianato e delle piccole e medie imprese.
 2.  Per  la  definizione  degli  standard  minimi  nazionali delle competenze  tecnico-professionali,  sulla  base delle indicazioni del Comitato  Nazionale dell'IFTS sono costituiti i Comitati di settore a partire    dalle   seguenti   grandi   aggregazioni:   1.Agricoltura; 2.Industria  e  Artigianato;  3.  Commercio  e Turismo, Trasporti; 4. Servizi  assicurativi  e  finanziari;  5.  Servizi Pubblici e Servizi Privati   d'interesse  sociale.  I  comitati  di  settore,  ai  quali partecipano  esperti  ufficialmente  designati  dalle amministrazioni centrali e regionali, nonche' dalle parti sociali e dagli enti locali operano  sulla  base  delle  procedure  e  della metodologia definite nell'allegato C.
 Le  Regioni  e  le Province autonome di Trento e Bolzano, inoltre, nell'ambito del Comitato Nazionale dell'IFTS, segnalano ai competenti Comitati    nazionali    di    settore    documentate   proposte   di miglioramento/adeguamento   degli   standard   minimi  di  competenza concertati  a  livello nazionale, nonche' la nascita di nuove figure, secondo quanto previsto nell'allegato C.
 3.   Per   favorire   la   classificazione   e  la  comparabilita' internazionale  degli  esiti  della  formazione,  a norma dell'art. 4 comma  2  let.  k)  del  Regolamento  sono  adottati i riferimenti ai sistemi  di  classificazione  dell' Istituto nazionale di statistica, contenuti nell'allegato E nonche' al IV livello della classificazione comunitaria delle certificazioni adottate con decisione del Consiglio 85/368/Cee.
 
 4. I requisiti per l'accesso ai percorsi
 1.  Ai percorsi dell'IFTS per l'anno 2002-2003 possono accedere, a norma  dell'art.  3  del  Regolamento,  anche  coloro che non sono in possesso del diploma di istruzione secondaria superiore, tenuto conto delle  linee-guida contenute nell'allegato E delle sperimentazioni in atto  nelle  Regioni  e  nelle Province autonome di Trento e Bolzano, relative  all'accertamento  dei  requisiti  minimi per l'accesso,alla selezione ed all'accreditamento delle competenze gia' possedute.
 
 5. La valutazione e la certificazione dei percorsi
 1.  Per la valutazione finale dei percorsi e la composizione delle commissioni   di   esame   si   applicano  le  linee-guida  contenute nell'Accordo sancito dalla Conferenza Unificata il 2 marzo 2000.
 2.  Delle  commissioni  di valutazione in ingresso ed in esito dei percorsi dell'IFTS fanno parte esperti accreditati dalle Regioni.
 3. Per la certificazione dei percorsi dell'IFTS, si applica quanto previsto nell'allegato F, a norma dell'art.8 del Regolamento.
 
 6. Le misure per l'integrazione tra i sistemi formativi
 1.   Il   Comitato   nazionale   per  l'IFTS  propone  misure  per l'integrazione   dei   sistemi   formativi   (FIS),  con  particolare riferimento a:
  studi  e  ricerche per il costante aggiornamento degli standard minimi delle competenze di base, trasversali e tecnico-professionali;
  studi  e  ricerche in merito alle figure professionali, oggetto di progetti pilota realizzati dalle Regioni;
  il funzionamento, presso l'Istituto Nazionale di Documentazione per  l'Innovazione  e  la  Ricerca  Educativa, d'intesa con l'ISFOL e l'ISTAT, della banca dati prevista dall' art. 9;
  del  Regolamento,  in  modo  da assicurare l'integrazione con i sistemi informativi delle Regioni;
  il  monitoraggio  e  la  valutazione  in  modo integrato con le attivita' svolte dalle Regioni;
  l'individuazione e la circolazione di buone prassi;
  il  sostegno alla collaborazione multiregionale e le misure per il riequilibrio territoriale;
  la  partecipazione  ad  iniziative  e  programmi  comunitari ed internazionali,  a partire dallo sviluppo di uno spazio comune per la specializzazione tecnica superiore nell'ambito Ue.
 
 7. La banca dati , il monitoraggio e la valutazione di sistema
 1.  Allo  scopo  di  sviluppare  un sistema di confronto in ambito nazionale,   comunitario  ed  internazionale,  nonche'  procedure  di e-government  per  l'integrazione  del  sistema  dell' IFTS, la Banca Dati,  di  cui all'art. 9 del Regolamento, e le banche dati regionali per  l'IFTS  si  sviluppano  secondo  i  criteri  generali  contenuti nell'allegato G.
 Il  sistema  di  monitoraggio e la valutazione dell'IFTS, previsto dall'art. 10 del Regolamento, integrato anche con le attivita' svolte dalle  Regioni,  si  realizza in base alle linee-guida indicate nell' allegato H.
 I  dati  relativi  al  monitoraggio confluiscono all'interno della Banca  Dati  istituita  a  norma  del citato art. 9 presso l'Istituto Nazionale di Documentazione per l'Innovazione e la Ricerca Educativa.
 
 8. I comitati regionali
 1.  A  norma  degli  artt.  1  e  2  del  Regolamento,  le Regioni perseguono  l'integrazione  dei  sistemi di istruzione e formazione e realizzano  il  confronto  con le parti sociali attraverso i Comitati regionali  per  1'IFTS,  costituiti  con  proprio  atto formale. Essi possono   essere  collocati  anche  all'interno  di  altri  organismi concertativi.
 2.  Il  Comitato  regionale  e' composto da un numero contenuto di membri  in  rappresentanza  dei  seguenti  soggetti  istituzionali  e sociali a livello territoriale: Regioni o Province Autonome di Trento e   di   Bolzano,  Province,  Comuni  e  Comunita'  Montane,  Sistema scolastico,  Universita',  Parti sociali maggiormente rappresentative in  ambito regionale. Per il Sistema scolastico, la rappresentanza e' assicurata dal Direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale o da  un  suo  delegato  permanente;  per il Sistema universitario, dal Rettore  individuato  dal Coordinamento regionale delle universita' o da un suo delegato permanente.
 3.  I Comitati Regionali per l'IFTS svolgono funzioni consultive e propositive inerenti il sistema, secondo linee di indirizzo regionali coerenti con le politiche nazionali e locali. I Comitati regionali si esprimono, in particolare, in materia di:
 - individuazione  dei  settori,  delle figure professionali e dei profili nei quali esse eventualmente si articolano;
 - indicazioni in merito ai criteri per la selezione dei progetti;
 - criteri per il monitoraggio e la valutazione.
 4.   La   funzione   di   componente  del  Comitato  Regionale  e' incompatibile  con  quella  di partecipante, a qualunque titolo, alla progettazione e realizzazione dei progetti dell'IFTS.
 
 9 . La programmazione regionale
 1.  Ai  fini dell'istituzione e del finanziamento dei percorsi, di cui all'art.7 del Regolamento, sono previste le seguenti linee guida.
 a) Tutti  i progetti dei percorsi dell'IFTS sono oggetto di bandi emanati  dalle  Regioni  o  dagli  Enti  locali  delegati. Al fine di assicurare  quanto  previsto  dall'art.9  del  Regolamento 31 ottobre 2000,  n.  436 le Regioni, le Province autonome di Trento e Bolzano o gli  Enti  locali da esse delegati trasmettono i progetti selezionati all'Istituto  Nazionale  di  Documentazione  per  l'Innovazione  e la Ricerca Educativa (INDIRE), come indicato nell'Allegato G.
 b) Per  la costituzione delle commissioni di valutazione e per la selezione  dei progetti si applica quanto previsto ai punti 2.6 e 2.7 del  documento  tecnico  di  cui all'Accordo sancito dalla Conferenza unificata il 14 settembre 2000.
 c) Le  Regioni si impegnano ad indicare, oltre alle risorse messe a  disposizione  dalle  Amministrazioni  centrali per l'IFTS, risorse aggiuntive,  anche  utilizzando  quelle provenienti dai programmi del Fondo  Sociale  Europeo,  in  misura  non  inferiore al 30% del costo complessivo  dei  piani approvati. Gli enti locali possono concorrere con  risorse proprie all'ampliamento delle disponibilita' finanziarie a  base  della  programmazione  regionale,  oltre  ad  altri soggetti pubblici e privati.
 Le  risorse  nazionali destinate alla realizzazione della presente programmazione sono tratte dagli stanziamenti allo scopo disposti nei relativi esercizi finanziari.
 Il  piano  nazionale  e'  definito sulla base dei piani regionali, dopo la verifica dei requisiti di ricevibilita' e ammissibilita' gia' previsti  al punto 2 del documento tecnico di cui all'Accordo sancito dalla  Conferenza  Unificata il 14 settembre 2000 e della sussistenza della quota di finanziamento regionale.
 d) La  programmazione  dei  percorsi dell'IFTS e delle misure per l'integrazione   dei   sistemi  formativi  per  l'anno  2002-2003  e' finanziata  con  le  risorse  allo  scopo  destinate nel bilancio del Ministero  dell'Istruzione,  dell'Universita'  e della Ricerca, negli esercizi  finanziari  2002  e  2003. La ripartizione delle risorse e' effettuata   sulla   base   dei   criteri,   gia'   adottati  per  la programmazione   2000/2001,   relativi  per  l'80%  al  numero  degli inoccupati  della  fascia  di eta' 20/34 anni rilevato dall'ISTAT nel 2001  e  per  il  20%  all'impegno  finanziario delle Regioni e delle province  autonome  di  Trento  e Bolzano per lo sviluppo del sistema dell'IFTS nelle precedenti programmazioni.
 Per   l'ammissione   ai   finanziamenti   relativi   all'esercizio finanziario  2002,  il  termine  per  la  comunicazione dell'avvenuta approvazione  dei  bandi  da  parte  delle  Regioni  e delle Province autonome  di  Trento  e  di  Bolzano  o degli Enti locali delegati e' fissato  al  15 novembre 2002. I relativi piani sono inviati entro il 31 maggio 2003.
 Per  l'ammissione  ai finanziamenti relativi all'esercizio 2003, i termini  per la trasmissione dei piani da parte delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano o degli Enti locali delegati e' fissato al 31 maggio 2003.
 Nel  caso  in  cui  alcune Regioni non abbiano attivato i percorsi programmati per l'anno 2000/2001 entro il 31 dicembre 2002 le risorse finanziarie   relative   all'esercizio   2003  sono  riprogrammate  a vantaggio delle Regioni adempienti.
 Per  quanto  riguarda  gli  standard  di costo si fa riferimento a quanto  previsto  dal  documento tecnico, ali. A, punto 11, approvato con l'Accordo sopra richiamato.
 e) Per  quanto  concerne  la partecipazione delle scuole, ai fini della  semplificazione amministrativo-contabile, si applica l'art. 56 del  D.M.  1.2.2001,  n.44,  in  virtu'  del  quale:  "le  intese  di collaborazione  con  soggetti  pubblici,  per la gestione di percorsi formativi  integrati  sono  regolate  con  convenzioni. Queste devono stabilire,  tra loro, i rapporti finanziari ed i reciproci obblighi e garanzie.   Qualora   siano  trasferite  ad  altri  soggetti  risorse finanziarie  per  assicurare la gestione unitaria delle attivita', la rendicontazione delle spese avviene all'interno del sistema contabile del  soggetto gerente, il quale, entro 15 giorni dal termine di detta rendicontazione,  invia  agli altri soggetti finanziatori copia della medesima.
 
 Allegati al documento tecnico:
 Allegato A Le figure professionali di riferimento
 Allegato B I percorsi formativi per gli adulti occupati
 Allegato  C Le modalita' per la definizione degli standard minimi delle competenze tecnico-professionali
 Allegato D Le classificazioni ISTAT
 Allegato  E  L'accesso,  la  selezione  e  l'accreditamento delle competenze in ingresso ai percorsi
 Allegato F La certificazione dei percorsi
 Allegato G La banca dati
 Allegato H Il monitoraggio e la valutazione di sistema
 |  | ALLEGATO A D.I. n . 436/ 200, art. 5
 LE FIGURE PROFESSIONALI DI RIFERIMENTO
 ELENCO  DELLE  FIGURE  PROFESSIONALI  INDIVIDUATE  DAI COMITATI DI SETTORE
 
 AGRICOLTURA
 1. TECNICO SUPERIORE DELLE PRODUZIONI VEGETALI
 2. TECNICO SUPERIORE DELLE PRODUZIONI ANIMALI
 3.   TECNICO   SUPERIORE   DELLA   TRASFORMAZIONE   DEI   PRODOTTI AGROINDUSTRIALI
 4.   TECNICO  SUPERIORE  DELLA  COMMERCIALIZZAZIONE  DEI  PRODOTTI AGROINDUSTRIALI
 5.  TECNICO  SUPERIORE  PER  LA GESTIONE DEL TERRITORIO PRODUTTIVO AGRO-AMBIENTALE
 
 INDUSTRIA E ARTIGIANATO
 1 - MANIFATTURE
 1. TECNICO SUPERIORE COMMERCIALE/MARKETING/ ORGANIZZAZIONE VENDITE
 2. TECNICO SUPERIORE DI DISEGNO E PROGETTAZIONE INDUSTRIALE
 3. TECNICO SUPERIORE DI PRODUZIONE
 4. TECNICO SUPERIORE AMBIENTE, ENERGIA E SICUREZZA (IN AZIENDA)
 5.  TECNICO  SUPERIORE PER L'AMMINISTRAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA ED IL CONTROLLO DI GESTIONE
 6. TECNICO SUPERIORE SISTEMA QUALITA' (PRODOTTO E PROCESSO)
 7.   TECNICO  SUPERIORE  DI  INDUSTRIALIZZAZIONE  DEL  PRODOTTO  E PROCESSO
 8. TECNICO SUPERIORE PROGRAMMAZIONE PRODUZIONE/LOGISTICA
 9. TECNICO SUPERIORE DI INFORMATICA INDUSTRIALE
 10. TECNICO SUPERIORE CONDUZIONE/ MANUTENZIONE IMPIANTI
 11. TECNICO SUPERIORE DI AUTOMAZIONE INDUSTRIALE
 12. TECNICO SUPERIORE DI APPROVVIGIONAMENTO
 13. TECNICO SUPERIORE SISTEMA INFORMATIVO AZIENDALE
 2 - ICT
 1. TECNICO SUPERIORE PER LA COMUNICAZIONE E IL MULTIMEDIA
 2. TECNICO SUPERIORE PER LE APPLICAZIONI INFORMATICHE
 3. TECNICO SUPERIORE PER LE TELECOMUNICAZIONI
 4. TECNICO SUPERIORE PER LO SVILUPPO SOFTWARE
 5. TECNICO SUPERIORE PER I SISTEMI E LE TECNOLOGIE INFORMATICHE
 3 - EDILIZIA
 1. TECNICO SUPERIORE CONDUZIONE CANTIERE
 2.   TECNICO   SUPERIORE   PER   IL   RILIEVO  ARCHITETTONICO,  LA RESTITUZIONE E LA RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
 3.   TECNICO   SUPERIORE   PER   RILIEVI   E   STRUMENTAZIONI   DI TELERILEVAMENTO (G.P.S. - G.I.S.)
 
 COMMERCIO E TURISMO, TRASPORTI
 1 - TRASPORTI
 1. TECNICO SUPERIORE DELLA LOGISTICA INTEGRATA
 2. TECNICO SUPERIORE DEI TRASPORTI E DELL'INTERMODALITA'
 3. TECNICO SUPERIORE PER LE INFRASTRUTTURE LOGISTICHE
 4.  TECNICO  SUPERIORE  PER  LA  MOBILITA' E IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE
 2 - TURISMO
 1. TECNICO SUPERIORE PER L'ASSISTENZA ALLA DIREZIONE DI AGENZIE DI VIAGGIO E TOUR OPERATOR
 2.  TECNICO  SUPERIORE  PER  L'ORGANIZZAZIONE  E  IL MARKETING DEL TURISMO INTEGRATO
 3.  TECNICO  SUPERIORE PER LA RISTORAZIONE E LA VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI TERRITORIALI E DELLE PRODUZIONI TIPICHE
 4.  TECNICO SUPERIORE PER L'ASSISTENZA ALLA DIREZIONE DI STRUTTURE RICETTIVE
 
 SERVIZI PUBBLICI E SERVIZI PRIVATI DI INTERESSE SOCIALE
 AMBIENTE
 1.  TECNICO  SUPERIORE PER I SISTEMI DI RACCOLTA E SMALTIMENTO DEI RIFIUTI
 2. TECNICO SUPERIORE PER I SISTEMI IDRICI
 3.  TECNICO  SUPERIORE  PER  IL  MONITORAGGIO  E  LA  GESTIONE DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE
 
 LE FIGURE PROFESSIONALI DI RIFERIMENTO
 Le  figure  professionali  individuate dai Comitati di settore nei campi  oggetto  di  approfondimento  possono  essere  correlati  alla CLASSIFICAZIONE  DELLE ATTIVITA' ECONOMICHE - ESTRATTO ISTAT METODI E NORME  SERIE  C - N° 11 (ed. 1991)Ή, per quanto riguarda le attivita' economiche,  ed  alla  classificazione  delle  PROFESSIONI INTERMEDIE (TECNICI)   -   ISTAT   CP   91²,   per  quanto  riguarda  le  figure professionali.
 L'aggregazione che segue e' stata realizzata mettendo in relazione le attivita' economiche, le figure professionali operanti e le figure professionali individuate dai Comitati di settore. -----------------------------------
 
 NOTE
 (1)  La  classificazione delle attivita' economiche ISTAT -
 ATECO  91  e'  derivata  dalla classificazione europea NACE
 Rev. 1
 (2) La classificazione delle professioni ISTAT - CP 1991 e'
 derivata   dalla   classificazione   Internazionale   delle
 Professioni ISCO-1988.
 Tale  riferimento  puo'  essere  raccordato alla C.P. ISTAT
 2001 - Metodi e Norme n. 12 -.
 
 AGRICOLTURA Codice ATECO 91|definizione ---------------------------------------------------------------------
 A       |AGRICOLTURA, CACCIA E SILVICOLTURA ---------------------------------------------------------------------
 A1       |Agricoltura, caccia e relativi servizi ---------------------------------------------------------------------
 |Silvicoltura e utilizzazione di aree forestali e
 A2       |servizi connessi ---------------------------------------------------------------------
 B5       |PESCA, PISCICOLTURA E SERVIZI CONNESSI
 
 Rientrano  in  questa  area  di  attivita'  economiche le seguenti figure individuate dal Comitato di settore:
 TECNICO SUPERIORE DELLE PRODUZIONI VEGETALI
 DESCRIZIONE
 Il  tecnico  superiore  delle produzioni vegetali e' esperto nella identificazione  dei  caratteri  di  un  territorio  e  de  Strutture aziendali,    nell'organizzazione   di   produzioni   vegetali,   con particolare   riferimento   alle   tecnologie  e  al  controllo,  con ottimizzazione  degli aspetti qualitativi e quantitativi dei prodotti e della economicita' dei risultati.
 ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI:
 Il  tecnico  superiore  delle  produzioni  vegetali e' in grado di progettare,  realizzare  e gestire organizzazioni produttive erbacee, orticole,  frutticole  e  legnose  operando  con piena consapevolezza delle   situazioni  ambientali  e  degli  orientamenti  del  mercato, assicurando l'economicita' dei processi e la qualita' dei prodotti.
 RIFERIMENTI ISTAT: 3.2.2
 
 TECNICO SUPERIORE DELLE PRODUZIONI ANIMALI
 DESCRIZIONE
 Il  tecnico  superiore  delle  produzioni animali e' esperto nella identificazione  dei  caratteri  di  un  territorio e delle strutture aziendali  e  nella  organizzazione  dei  sistemi  di allevamento con ottimizzazione   degli  aspetti  qualitativi  dei  prodotti  e  della economicita' dei risultati.
 ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI:
 Il  tecnico  superiore  delle  produzioni  animali  e' in grado di progettare,  realizzare  e  gestire,  in  economicita',  attivita' di allevamento,  interpretando  il  mercato,  ottimizzando  i  risultati quantitativi e qualitativi, nel rispetto dell'ambiente.
 RIFERIMENTI ISTAT: 3.2.2.9
 
 TECNICO    SUPERIORE    DELLA    TRASFORMAZIONE    DEI    PRODOTTI AGROINDUSTRIALI
 DESCRIZIONE
 Il  tecnico superiore della trasformazione dei prodotti e' esperto nella  valutazione  merceologica dei prodotti agricoli da trasformare (ortaggi,  frutta),  nella  definizione  e  gestione  dei processi di trasformazione atti a valorizzare i prodotti esaltandone la qualita', e nel controllo mediante procedimenti chimici, fisici e biologici.
 ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI
 Il  Tecnico superiore della trasformazione dei prodotti, valutando le  caratteristiche  delle  materie prime, e' in grado di progettare, realizzare  e gestire, linee di trasformazione, capaci di assicurare, con  l'economicita' degli esercizi, la ottimizzazione qualitativa dei prodotti   secondo   le   norme  di  certificazione  e  nel  rispetto dell'ambiente.
 RIFERIMENTI ISTAT: 3.1.1.7
 
 TECNICO   SUPERIORE   DELLA   COMMERCIALIZZAZIONE   DEI   PRODOTTI AGROINDUSTRIALI
 DESCRIZIONE
 Il   tecnico  superiore  della  commercializzazione  dei  prodotti agroindustriali  e' esperto nella conservazione dei prodotti agricoli con  utilizzazione  di  moderne  tecniche per migliorarne gli aspetti organolettici  e  merceologici,  valorizzandoli  attraverso  forme di commercializzazione logistico-integrate.
 ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI
 Il  tecnico  superiore  della  commercializzazione  e' in grado di analizzare  e  interpretare  il  mercato rilevandone le tendenze, con specifiche competenze nelle operazioni di posizionamento e promozione dei prodotti agricoli ed agro-industriali, individuando gli opportuni canali distributivi.
 RIFERIMENTI ISTAT: 3.3.3.5
 
 TECNICO  SUPERIORE  PER  LA  GESTIONE  DEL  TERRITORIO  PRODUTTIVO AGRO-AMBIENTALE DESCRIZIONE
 Il  tecnico superiore della gestione territoriale e' esperto nella rilevazione,   nel   monitoraggio  e  nella  descrizione  di  realta' ambientali   anche  ai  fini  delle  previsioni  produttive,  per  la valorizzazione territoriale e l'ottimizzazione delle risorse.
 ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI:
 Il  tecnico  superiore  della gestione territoriale e' in grado di rilevare,  monitorare  e  descrivere realta' ambientali e produttive, individuando   modalita'   per   la   valorizzazione  territoriale  e l'ottimizzazione  delle risorse. E' altresi' in grado di utilizzare i sistemi di telerilevamento e le tecnologie GIS e GPS per il controllo e  le  previsioni  delle  produzioni  agricole, anche nell'ambito del Sistema Informativo Agricolo Nazionale (S.I.A.N.).
 Dovra'  acquisire  competenze  sia  per attivita' di miglioramento delle   strutture   costituenti  servizi  territoriali,  sia  per  le integrazioni  degli  esercizi  produttivi  mediante  forme economiche espressamente  previste  dal  codice  civile (artt. 2082 e 2135) come agricole    (agriturismo,    ad   esempio)   oppure   come   connesse all'agricoltura.
 L'agriturismo,  in  particolare, esercitabile solo da imprenditori agricoli,  postula  la  tutela  del  paesaggio  rurale  e  la  tutela dell'ambiente,  attivita'  orinai  entrate  nel  novero della cultura agronomica in tutti i paesi europei.
 RIFERIMENTI ISTAT: 3.2.2.2
 SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO(*)
 (*)  LE  FIGURE  PROFESSIONALI DI QUESTO SETTORE FANNO RIFERIMENTO SIA  ALL'INDUSTRIA  CHE  ALL'ARTIGIANATO ANCORCHE' IL CODICE ATECO 91 RIPORTI NELLA DEFINIZIONE LA DENOMINAZIONE ATTIVITA MANIFATTURIERE ===================================================================== Codice ATECO 91|                     definizione =====================================================================
 D       |ATTIVITA' MANIFATTURIERE ---------------------------------------------------------------------
 DA       |INDUSTRIE ALIMENTARI, DELLE BEVANDE E DEL TABACCO ---------------------------------------------------------------------
 DA 15     |Industrie alimentari e delle bevande ---------------------------------------------------------------------
 DA 16     |Industria del tabacco ---------------------------------------------------------------------
 DB       |INDUSTRIE TESSILI E DELL'ABBIGLIAMENTO ---------------------------------------------------------------------
 DB 17     |Industrie tessili ---------------------------------------------------------------------
 |Confezione di articoli di vestiario; preparazione e
 DB 18     |tintura di pellicce ---------------------------------------------------------------------
 |INDUSTRIE CONCIARIE FABBRICAZIONE DI PRODOTTI IN
 DC       |CUOIO PELLE E SIMILARI ---------------------------------------------------------------------
 |Preparazione e concia del cuoio; fabbricazione di
 |articoli da viaggio, borse, articoli da correggiaio,
 DC 19     |selleria e calzature ---------------------------------------------------------------------
 D       |INDUSTRIA DEL LEGNO E DEI PRODOTTI IN LEGNO ---------------------------------------------------------------------
 |Industria del legno e dei prodotti in legno e
 |sughero, esclusi i mobili; fabbricazione di articoli
 DD20      |di paglia e materiali da intreccio ---------------------------------------------------------------------
 |FABBRICAZIONE DELLA PASTA-CARTA, DELLA CARTA E DEI
 DE       |PRODOTTI DI CARTA; STAMPA ED EDITORIA ---------------------------------------------------------------------
 |Fabbricazione della pasta-carta, della carta e dei
 DE21      |prodotti di carta ---------------------------------------------------------------------
 |Editoria, stampa e riproduzione di supporti
 DE22      |registrati ---------------------------------------------------------------------
 |FABBRICAZIONE DI COKE, RAFFINERIE DI PETROLIO,
 DF23      |TRATTAMENTO DEI COMBUSTIBILI NUCLEARI ---------------------------------------------------------------------
 |FABBRICAZIONE DI PRODOTTI CHIMICI E DI FIBRE
 DG24      |SINTETICHE E ARTIFICIALI ---------------------------------------------------------------------
 |FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN GOMMA E MATERIE
 DH25      |PLASTICHE ---------------------------------------------------------------------
 |FABBRICAZIONE DI PRODOTTI DELLA LAVORAZIONE Dl
 DI26      |MINERALI NON METALLIFERI ---------------------------------------------------------------------
 |PRODUZIONE DI METALLO E FABBRICAZIONE DI PRODOTTI IN
 DJ       |METALLO ---------------------------------------------------------------------
 DJ27      |Produzione di metalli e loro leghe ---------------------------------------------------------------------
 |Fabbricazione e lavorazione dei prodotti in metallo,
 DJ28      |escluse macchine e impianti ---------------------------------------------------------------------
 |FABBRICAZIONE DI MACCHINE ED APPARECCHI MECCANICI,
 |COMPRESI L'INSTALLAZIONE, IL MONTAGGIO, LA
 DK29      |RIPARAZIONE E LA MANUTENZIONE ---------------------------------------------------------------------
 |FABBRICAZIONE DI MACCHINE ELETTRICHE E DI
 DL       |APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED OTTICHE ---------------------------------------------------------------------
 |Fabbricazione di macchine per ufficio, di elaboratori
 DL30      |e sistemi informatici ---------------------------------------------------------------------
 |Fabbricazione di macchine ed apparecchi elettrici
 DL31      |n.c.a. ---------------------------------------------------------------------
 |Fabbricazione di apparecchi radiotelevisivi e di
 DL32      |apparecchiatura per le comunicazioni ---------------------------------------------------------------------
 |Fabbricazione di apparecchi medicali, di apparecchi
 DL33      |di precisione, di strumenti ottici e di orologi ---------------------------------------------------------------------
 DM       |FABBRICAZIONE DI MEZZI DI TRASPORTO ---------------------------------------------------------------------
 DM34      |Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi ---------------------------------------------------------------------
 DM35      |Fabbricazione di altri mezzi di trasporto ---------------------------------------------------------------------
 DN       |ALTRE INDUSTRIE MANIFATTURIERE ---------------------------------------------------------------------
 |Fabbricazione di mobili; altre industrie
 DN36      |manifatturiere ---------------------------------------------------------------------
 DN37      |Recupero e preparazione per il riciclaggio
 Rientrano  in  questa  area  di  attivita'  economiche le seguenti figure individuate dal comitato di settore:
 1 - MANIFATTURE
 TECNICO SUPERIORE COMMERCIALE/MARKETING/ ORGANIZZAZIONE VENDITE
 DESCRIZIONE:
 Il tecnico superiore commerciale/marketing/ organizzazione vendite cura  l'attuazione  delle  strategie  relative  ai  prodotti/mercati, nonche'  l'attuazione  delle  politiche  commerciali  e promozionali, collabora  all'organizzazione  ed  al  coordinamento  delle vendite e della distribuzione.
 ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI
  assiste  il  Responsabile Commerciale nello sviluppo dei canali commerciali  e  delle  opportunita'  di  mercato  in  una  data  area geografica,  intrattenendo  rapporti  con  la clientela, rilevando le loro  esigenze,  collaborando  per individuare i prodotti e i servizi piu' adeguati
  assiste     il    Responsabile    Marketing    o    Commerciale nell'implementazione  del Sistema Informativo di Marketing, svolgendo ricerche   mirate,  e/o  nella  gestione  dei  processi  di  Customer Satisfaction
  assiste  il  Responsabile  della Comunicazione aziendale, ed in alcuni  casi  organizza  in prima persona, sia eventi, manifestazioni volti   a   dare  visibilita'  all'immagine  ed  ai  prodotti/servizi aziendali,   sia   la   predisposizione  di  materiale  pubblicitario (cataloghi/campionari) a supporto delle attivita' aziendali
  organizza   le   attivita'   inerenti  alla  distribuzione  dei prodotti/servizi aziendali
  coordina  ed  integra  le  competenze  e le risorse presenti in azienda   nell'ambito   commerciale,   marketing,   comunicazione   e distribuzione.
 Codice  ISTAT  :  3.3.3  Professioni intermedie nei rapporti con i mercati
 
 TECNICO SUPERIORE DI DISEGNO E PROGETTAZIONE INDUSTRIALE
 DESCRIZIONE
 Il  tecnico superiore di disegno e progettazione industriale ha un elevato   grado   di   competenze   specifiche  nei  diversi  settori produttivi. In generale cura l'ideazione di nuovi prodotti o di nuove linee  produttive, anche attraverso il coordinamento e l'integrazione delle competenze e delle risorse presenti in azienda. Cura inoltre lo sviluppo  e  il disegno di particolari componenti con l'ausilio delle tecnologie informatiche.
 ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI
 Attivita' comuni:
  sviluppa e progetta le componenti di un prodotto
  interpreta   ed  esegue  il  disegno  anche  con  lo  strumento informatico
 Attivita' specifiche:
  sono in relazione ai diversi settori produttivi
 Codice  ISTAT:  3.1.1  Tecnici  in scienze quantitative, fisiche e naturali - 3.1.1.6 Disegnatori industriali ed assimilati
 
 TECNICO SUPERIORE DI PRODUZIONE
 DESCRIZIONE
 Il   tecnico  superiore  di  produzione  cura  la  gestione  e  il coordinamento  delle attivita' dell'unita' operativa, si occupa degli interventi  di  correzione/regolazione  della produzione, provvede al funzionamento  e alla manutenzione ordinaria delle macchine/impianti, valutando   l'andamento   della  produzione  e  proponendo  soluzioni migliorative. Cura inoltre l'addestramento degli operatori.
 A  questa  figura  e'  richiesto  un  elevato  grado di competenze specifiche nei diversi settori produttivi.
 ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI
  assicura  la gestione ottimale delle risorse umane, dei mezzi e degli  impianti per realizzare il programma di produzione, in termini di   quantita/qualita',   tempi,   costi,  efficacia  ed  efficienza, riduzione  dell'impatto ambientale, nel rispetto delle norme di legge e delle procedure a tutela della sicurezza e della salute
  promuove  e  sostiene le politiche per la qualita' nel processo produttivo  e  si  adopera  perche'  siano  comprese  e  attuate  dal personale alle dipendenze
  propone  iniziative  per migliorare l'efficienza dei processi e della  prestazione  globale dell'impianto nello specifico dell'unita' produttiva
  definisce/sviluppa  tecnologie  e  processi  produttivi  per la realizzazione  di  nuove  produzioni o di miglioramenti significativi delle produzioni esistenti; ne cura il trasferimento in produzione
  presidia  il  costante  miglioramento  dei  processi produttivi (qualita',  costi,  performance,  impatto  ambientale,  sicurezza)  e contribuisce all'innovazione/sviluppo della competitivita'.
 Codice  ISTAT:  3.1.1  Tecnici  in scienze quantitative, fisiche e naturali   -   3.1.2   Tecnici   in  scienze  dell'ingegneria,  delle costruzioni e dei trasporto aereo e navale
 
 TECNICO  SUPERIORE  AMBIENTE,  ENERGIA  E  SICUREZZA  (IN AZIENDA) DESCRIZIONE:
 Il  tecnico  superiore  ambiente, energia e sicurezza (in azienda) cura, in tale ambito, le procedure relative alla sicurezza/igiene del lavoro  e  all'ambiente  (interno/esterno).  Cura  i  rapporti con le strutture  istituzionali e di certificazione. Valuta le situazioni di potenziale  insorgenza di eventi dannosi. Individua le soluzioni piu' opportune   e  le  priorita'.  Promuove  interventi  di  motivazione, formazione, addestramento al personale.
 ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI
  interpreta ed applica il quadro normativo
  reperisce,    elabora,    tratta   le   informazioni   relative all'organizzazione aziendale e al ciclo produttivo
  realizza procedure relative ai sistemi sicurezza e ambiente
  monitora e controlla i sistemi di sicurezza e ambiente
  effettua diagnosi energetiche e audit sulla corretta gestione e manutenzione degli impianti
  ottimizza  i  contratti di fornitura e predispone interventi di razionalizzazione energetica.
 Codice  ISTAT:  3.2.2  Tecnici  agronomi, forestali, zootecnici ed assimilati - 3.2.2.2 Tecnici della difesa dell'ambiente ed assimilati
 
 TECNICO  SUPERIORE  PER L'AMMINISTRAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA ED IL CONTROLLO DI GESTIONE
 DESCRIZIONE
 Il  tecnico  superiore per l'amministrazione economico-finanziaria ed il controllo di gestione cura il sistema di contabilita' (generale ed  analitica), gli adempimenti amministrativo/fiscali e la redazione dei  bilanci.  Si  occupa  delle analisi economico - finanziarie, dei rapporti con il sistema creditizio. Individua sistemi di previsione e controllo orientati a criteri di efficacia ed efficienza gestionale.
 ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI
  gestisce    la    procedura   contabile   anche   con   sistemi informatizzati
  predispone il bilancio di esercizio
  applica  tecniche  di  controllo di gestione e di analisi degli scostamenti
 Codice   ISTAT-  3.3.1  Professioni  intermedie  amministrative  e organizzativi  -  3.3.1.1 Segretari, archivisti, tecnici degli affari generali-3.3.1.2 Contabili ed assimilati-3.3.1.3 Tecnici addetti alla gestione   del   personale-3.3.1.9   Altre   professioni   intermedie amministrative e organizzative
 
 TECNICO SUPERIORE SISTEMA QUALITA' (PRODOTTO E PROCESSO)
 DESCRIZIONE
 Il  Tecnico  superiore sistema qualita' (prodotto e processo) cura le    politiche    della   qualita',   le   procedure   e   la   loro diffusione/attuazione (all'interno dell'azienda e verso i fornitori), l'elaborazione  e  l'aggiornamento dei manuali di qualita'. Si occupa dei collegamenti con gli enti di certificazione.
 ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI
  interpreta  e  applica  le normative della qualita' all'interno del proprio contesto
  analizza il prodotto, il processo e l'organizzazione
  raccoglie ed elabora i dati
  sviluppa e gestisce la documentazione
  gestisce e utilizza i sistemi di controllo.
 Codice  ISTAT:  3.1.1  Tecnici  in scienze quantitative, fisiche e naturali  3.1.2.9  Altri  tecnici  in scienze dell'ingegneria e delle costruzioni e del trasporto aereo e navale)
 
 TECNICO  SUPERIORE  DI  INDUSTRIALIZZAZIONE  DEL  PRODOTTO  E  DEL PROCESSO
 DESCRIZIONE
 Il   tecnico  superiore  di  industrializzazione  del  prodotto  e processo,  in stretta integrazione con la progettazione del prodotto, definisce i cicli di lavorazione, cura l'adeguamento delle tecnologie di  produzione e l'eventuale ricorso a risorse esterne (make or buy). Interviene  sui  problemi  relativi  al  processo  produttivo  ed  al funzionamento degli impianti.
 ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI
  rileva/esamina  gli  scostamenti  rispetto  ai    parametri di produzione
  agli Standard qualitativi
  sicurezza ed ambiente
  problemi specifici di produzione
  assiste  il  personale dell'unita' operativa quando si presenta un  problema  e trasferisce le conoscenze nei momenti di introduzione di modifiche e di innovazioni (facilitatore);
  pianifica l'attivita' di manutenzione
  formula proposte per il miglioramento del processo produttivo e le formalizza (attivita' di reporting)
  mette   in  relazione  le  esigenze  della  produzione  con  le richieste provenienti da altre funzioni coinvolte.
 Codice  ISTAT:  3.1.2  Tecnici  in  scienze dell'ingegneria, delle costruzioni   e   dei  trasporto  aereo  e  navale  -3.1.2.1  Tecnici meccanici-3.1.2.9  Altri  tecnici  in scienze dell'ingegneria e delle costruzioni e del trasporto aereo e navale
 
 TECNICO SUPERIORE PROGRAMMAZIONE PRODUZIONE/LOGISTICA
 DESCRIZIONE
 Il  tecnico  superiore programmazione produzione/logistica cura la programmazione/avanzamento    della    produzione,   l'organizzazione logistica   interna   (movimentazioni   e   magazzini)   ed   esterna (approvvigionamenti e spedizioni).
 ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI
  segue   la  progettazione  e  l'organizzazione  delle  fasi  di approvvigionamento   dei   materiali  in  collegamento  con  le  aree produttiva e commerciale
  contribuisce  al  controllo  della  preparazione  dei  lotti di produzione
  organizza   concretamente   le   operazioni   dei  sistemi  di' trasporto,   movimentazione   e   stoccaggio,   con   l'obiettivo  di ottimizzare il flusso delle merci
  organizza la gestione informatizzata degli ordini
  verifica le consegne relative agli ordini
 Codice ISTAT : 3.3.4 Professioni intermedie in imprese commerciali ed    assimilati    -    3.3.4.1    Tecnici    della    distribuzione commerciale-3.3.3.2  Responsabili  di magazzino e della distribuzione interna-3.3.3.1 Approvvigionatori e responsabili acquisti
 
 TECNICO SUPERIORE DI INFORMATICA INDUSTRIALE
 DESCRIZIONE
 Il   tecnico   superiore   di   informatica  industriale  cura  la manutenzione  e  la programmazione dei sistemi di controllo (plc, pc, elaboratori  di supervisione) e di trasmissione dati. Collabora negli interventi  di  adattamento del software e dell'hardware. Addestra ed assiste gli operatori.
 ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI
  collabora   con  il  responsabile  della  sicurezza  e  con  il responsabile  della qualita' nell'applicazione delle norme che stanno alla base
 della   costruzione  delle  macchine  e  degli  impianti,  nonche' relative alla loro installazione, conduzione e manutenzione
  installa  unita'  di comando (PLC), trasduttori ed attuatori di tipo elettronico elettromeccanico, pneumatico ed oleodinamico
  realizza  programmi  in vari linguaggi di media complessita' su unita' logiche di programmazione (PLC)
  collabora  alla  progettazione  dei  principali impianti per il controllo delle macchine e per la trasmissione dei dati
  esamina dati e ricava informazioni da tabelle, grafici ed altra documentazione al fine di rilevare guasti ed anomalie ottimizzando le procedure di controllo e diagnosi
  collabora  e  interagisce  con  le diverse figure aziendali che vanno  dagli  operatori  alle  macchine  ed  agli  impianti  a quelle preposte all'organizzazione del personale e della produzione.
 Codice   ISTAT:  3.3.1  Professioni  intermedie  amministrative  e organizzativi  -  3.1.1.3  Tecnici  informatici-programmatori-3.1.1.4 Tecnici informatici-operatori
 
 TECNICO SUPERIORE CONDUZIONE/ MANUTENZIONE IMPIANTI
 DESCRIZIONE
 Il  tecnico  superiore  conduzione/  manutenzione impianti cura la pianificazione  e  segue  l'attivita'  di  manutenzione.  Controlla e valuta  l'andamento  dei  dati  sullo  stato  di  funzionamento delle macchine/impianti  e  l'efficacia  degli  interventi,  adottando  gli opportuni provvedimenti.
 ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI
  pianifica  le  attivita'  di  manutenzione  secondo  i  criteri dell'ottimizzazione del tempo e qualita' del prodotto finale
  puo'  coordinare l'attivita' dei manutentori degli impianti per interventi di riparazione e regolazione di funzionamento
  sovrintende   e   coordina   il   gruppo   addetto  alla  prima installazione di macchine automatiche ed impianti di produzione con
 relativa  messa  in funzione e regolazione in base alle specifiche di progetto concordate tra progettisti e committenti
  ricerca, segnala e documenta i guasti e le anomalie.
 Codice  ISTAT:  3.1.2  Tecnici  in  scienze dell'ingegneria, delle costruzioni e del trasporto aereo e navale - 3.1.2.9 Altri tecnici in scienze  dell'ingegneria  e delle costruzioni e del trasporto aereo e navale-3.1.2.1  Tecnici  meccanici-3.1.2.4  Tecnici  elettronici e in telecomunicazioni-
 
 TECNICO SUPERIORE DI AUTOMAZIONE INDUSTRIALE
 DESCRIZIONE:
 Il   tecnico   superiore   di   automazione  industriale  possiede competenze  di  automazione  industriale,  ottenute  dalla sintesi di competenze  specifiche  dei settori elettrico, elettronico, meccanico ed   informatico.   Collabora   alla   progettazione  delle  macchine automatiche  e  integrazione  negli  impianti  automatizzati  per  la gestione   dei   processi   produttivi.   Cura  la  conduzione  delle macchine/impianti relativi a specifiche fasi del processo produttivo. Verifica   la   conformita'  dell'output  (risultato)  rispetto  agli standard,  effettuando  le regolazioni necessarie e/o intervenendo su eventuali anomalie.
 ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI
  controlla/esegue  la  programmazione  di  macchine  a controllo numerico    computerizzato    per    la   lavorazione,   costruzione, l'assemblaggio
  collabora  nel  team  di  progetto  dell'Ufficio Tecnico per la progettazione di macchine automatiche
  programma  l'assemblaggio,  il controllo e la messa in opera di macchine o impianti
  coordina  le  attivita'  di controllo sul processo produttivo e sui  prodotti  in  modo  da  garantire  la  qualita'  complessiva del servizio-prodotto,  conformemente  a quanto stabilito dalle procedure aziendali
  a  seguito di un'analisi dei rischi, legati alle movimentazioni e  lavorazioni  della  macchina,  predispone  le  sicurezze  per  gli operatori avendo cura di sincronizzare gli interventi dei dispositivi installati.
 Codice  ISTAT::  3.1.2  Tecnici  in scienze dell'ingegneria, delle costruzioni e dei trasporto aereo e navale - 3.1.2.9 Altri tecnici in scienze  dell'ingegneria  e delle costruzioni e del trasporto aereo e navale-
 
 TECNICO SUPERIORE DI APPROVVIGIONAMENTO DESCRIZIONE
 Il tecnico superiore di approvvigionamento cura la progettazione e l'organizzazione  delle  fasi  di  approvvigionamento  dei  materiali necessarie per l'avvio dei processi di produzione
 ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI
  organizza  l'approvvigionamento  dei  materiali  e  di tutte le attrezzature  logistiche  ed  infrastrutturali necessarie per l'avvio dei processi di produzione e garantisce il controllo della qualita';
  organizza  i  rapporti  e  coordina  le  figure  preposte  alle lavorazioni esternalizzate e/o in outsourcing.
 Codice  ISTAT:  3.3.3  Professioni  intermedie  nei rapporti con i mercati - 3.3.3.1 Approvvigionatori e responsabili acquisti
 
 TECNICO SUPERIORE SISTEMA INFORMATIVO AZIENDALE DESCRIZIONE
 Il   tecnico  superiore  sistema  informativo  aziendale  cura  la personalizzazione,  l'interfacciamento e l'utilizzo dei prodotti ERP. Coordina  il  personale  nella  attivazione  e nell'adeguamento delle procedure  aziendali  allo strumento informatico. Addestra ed assiste gli operatori.
 ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI
  seleziona  ed  analizza i processi aziendali per i quali devono essere  sviluppate le applicazioni sulla base delle esigenze dei vari settori
  assiste   il   responsabile   EDP   nel  progetto  del  Sistema Informativo Aziendale basandosi sull'impiego delle nuove tecnologie
  favorisce  lo  sviluppo  e  la gestione del sistema informativo aziendale   in  un'ottica  di  integrazione  delle  diverse  funzioni aziendali
  collabora con il responsabile commerciale e con il responsabile finanziario/amministrativo    nella    raccolta,    nell'analisi    e nell'interpretazione  dei  dati  per  ottimizzare  il controllo della gestione aziendale
  sviluppa  nuove  applicazioni software di interfaccia operativa tra il sistema ERP e gli operatori aziendali
  organizza le attivita' di formazione del personale.
 Codice  ISTAT:  3.1.1  Tecnici  in scienze quantitative, fisiche e naturali    (3.1.1.3   Tecnici   informatici-programmatori   -3.3.1.1 Segretari, archivisti, tecnici degli affari generali)
 
 2 - SETTORE ICT ===================================================================== Codice ATECO 91|                     definizione =====================================================================
 |ATTIVITA IMMOBILIARI, NOLEGGIO, INFORMATICA, RICERCA,
 K       |ALTRE ATTIVITA PROFESSIONALI ED IMPRENDITORIALI ---------------------------------------------------------------------
 K70      |Attivita' immobiliari ---------------------------------------------------------------------
 |Noleggio di macchinari e attrezzature senza operatore
 K71      |e di beni per uso personale e domestico ---------------------------------------------------------------------
 K72      |Informatica e attivita' connesse ---------------------------------------------------------------------
 K73      |Ricerca e sviluppo ---------------------------------------------------------------------
 K74      |Altre attivita' professionali ed imprenditoriali
 
 Rientrano  in  questa  area  di  attivita'  economiche le seguenti figure individuate dal comitato di settore:
 TECNICO SUPERIORE PER LA COMUNICAZIONE E IL MULTIMEDIA
 DESCRIZIONE
 Il  tecnico superiore per la comunicazione e il multimedia opera e collabora  nell'area  della  comunicazione,  attraverso l'insieme dei canali  disponibili  (stampa, internet, intranet, televisione, radio) utilizzando  e integrando i prodotti multimediali intesi come sintesi tra   diverse  forme  di  comunicazione  (scritta,  sonora,  iconica, filmica),  individua  le  modalita'  e gli strumenti di comunicazione piu'  idonei  per  la  realizzazione di un prodotto o di un servizio, coordinando in modo appropriato strumenti e metodologie.
 ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI
  collabora  con  l'analista  nelle attivita' di individuazione e formalizzazione dei requisiti del prodotto o del servizio, in termini di organizzazione tecnica e relativamente alle tecnologie di supporto
  partecipa  alle  attivita'  di  pianificazione, progettazione e configurazione dell'architettura del sistema di sviluppo, inteso come aggregato   di  strumenti  e  metodologie  per  la  conduzione  delle attivita'
  contribuisce  alle fasi di sviluppo del servizio o del prodotto integrando le diverse tecnologie di comunicazione
  collabora   nelle  operazioni  di  collaudo,  messa  in  opera, gestione  tecnica,  manutenzione  e  assistenza  del  servizio  o del prodotto realizzato
 Codice  ISTAT:  3.1.1  Tecnici  in scienze quantitative, fisiche e naturali  3.1.1.3  Tecnici  informatici-programmatori 3.3.3.6 Tecnici della   pubblicita'   e   delle   pubbliche   relazioni   in  scienze quantitative, fisiche e naturali
 
 TECNICO SUPERIORE PER LE APPLICAZIONI INFORMATICHE
 DESCRIZIONE
 Il  tecnico  superiore per le applicazioni informatiche interviene nell'ambito  di  un  gruppo  di  lavoro  orientato  alle attivita' di automazione dei processi aziendali e di business.
 Contribuisce  alla realizzazione dell'automazione dei processi sia attraverso  lo  sviluppo  di  applicazioni  dedicate  sia adattando e integrando prodotti specifici disponibili sul mercato.
 Interagisce con il committente attraverso l'impiego di appropriate metodologie  a  partire  dalla  fase  di  analisi dei requisiti delle applicazioni  giungendo  fino al collaudo e alla messa in opera delle soluzioni realizzate.
 ATTIVITA' PROFESSIONALI CARATTERIZZANTI
 collabora  con  l'analista  nelle  attivita'  di  individuazione e formalizzazione dei requisiti dell'applicazione in termini funzionali e architetturali
 partecipa   alle  attivita'  di  pianificazione,  progettazione  e configurazione delle applicazioni in ambienti distribuiti, interviene nelle  fasi di individuazione degli strumenti e delle metodologie per la conduzione delle attivita'
 contribuisce  alle fasi di sviluppo delle applicazioni realizzando i   moduli  software  appropriati  e  individuando  e  integrando  le componenti reperibili sul mercato
 collabora  nelle  operazioni  di  collaudo,  messa  in opera delle applicazioni
 Codice  ISTAT:  3.1.1  Tecnici  in scienze quantitative, fisiche e naturali  3.1.1.3  Tecnici  informatici-programmatori 3.1.1.4 Tecnici informatici operatori
 
 TECNICO SUPERIORE PER LE TELECOMUNICAZIONI
 DESCRIZIONE
 Il  tecnico  superiore  per le telecomunicazioni opera e collabora nell'ambito  delle attivita' di progettazione, gestione, manutenzione e assistenza relative alle reti di telecomunicazione di tipo locale e geografico,  ad  infrastruttura  sia  fissa  che  mobile. Utilizza la conoscenza  dei  mezzi  trasmissivi, dei protocolli e dei dispositivi fissi  e  mobili di comunicazione per definirne l'impiego in funzione della topologia appropriata e dei requisiti espressi dagli utenti.
 Contribuisce  ad  applicare  le  tecnologie  emergenti  alla  luce dell'evoluzione del mercato.
 ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI
  collabora  con  l'analista  nelle attivita' di individuazione e formalizzazione  dei  requisiti  dei  sistemi di telecomunicazione in termini funzionali e architetturali
  partecipa  alle  attivita'  di  pianificazione, progettazione e configurazione  dei sistemi di telecomunicazione e all'individuazione delle soluzioni topologiche e tecnologiche appropriate
  interviene  nelle  fasi  di  selezione  degli strumenti e delle metodologie   per   la   conduzione  delle  attivita'  di  analisi  e progettazione
  contribuisce  alle  fasi di sviluppo dei sistemi individuando i dispositivi  appropriati  e  integrando  le componenti reperibili sul mercato
  opera  nelle  attivita'  di  collaudo,  di  messa  in opera, di manutenzione e gestione tecnica dei sistemi di telecomunicazione
 Codice  ISTAT:  3.1.1  Tecnici  in scienze quantitative, fisiche e naturali  3.1.1.3  Tecnici  informatici-programmatori 3.1.1.4 Tecnici informatici    operatori    3.1.2.4    Tecnici   elettronici   e   in telecomunicazioni
 
 TECNICO SUPERIORE PER LO SVILUPPO SOFTWARE
 DESCRIZIONE
 11  tecnico  superiore  per  lo  sviluppo  software  opera,  anche nell'ambito  di un gruppo, per la realizzazione di soluzioni software aderenti a specifici requisiti espressi dai committenti.
 Partecipa  alle  fasi  di  analisi  dei  requisiti,  di  progetto, sviluppo,   verifica,   collaudo,   gestione   e  manutenzione  delle componenti software, utilizzando linguaggi di programmazione.
 ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI
  collabora  con  l'analista  nelle attivita' di individuazione e formalizzazione  dei  requisiti  del software in termini funzionali e architetturali
  partecipa  alle  attivita'  di  pianificazione,  progettazione, sviluppo e configurazione del software di base e applicativo
  interviene  nelle  fasi  di  individuazione  e  selezione degli strumenti  e  delle  metodologie per la conduzione delle attivita' di analisi, progettazione e sviluppo del software
  contribuisce  alle  fasi  di  sviluppo  del  software di base e applicativo,  anche  individuando  e  integrando  le  componenti rese disponibili  in  altri  contesti  e  interagendo  con  basi  di  dati appropriate
  collabora  nelle  operazioni di collaudo, di messa in opera, di manutenzione e gestione tecnica del software di base e applicativo
 Codice  ISTAT:  3.1.1  Tecnici  in scienze quantitative, fisiche e naturali  3.1.1.3  Tecnici  informatici-programmatori 3.1.1.4 Tecnici informatici operatori
 
 TECNICO SUPERIORE PER I SISTEMI E LE TECNOLOGIE INFORMATICHE
 DESCRIZIONE
 Il  tecnico  superiore  per i sistemi e le tecnologie informatiche interviene nelle attivita' di analisi dei requisiti, nelle fasi della progettazione  delle  soluzioni tecniche, della messa in opera, della manutenzione  e  della gestione tecnica dei sistemi di elaborazione e delle    infrastrutture    di   comunicazione   che   ne   consentono l'interconnessione.  In  particolare le attivita' fondamentali di cui si occupa sono:
 - identificare, analizzare e risolvere problemi operativi
 - eseguire le operazioni di normale manutenzione dei sistemi
 - fornire assistenza agli utenti nella risoluzione dei problemi.
 ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI
  collabora  con  l'analista  nelle attivita' di individuazione e formalizzazione  dei  requisiti dei sistemi infonnatici in termini di architettura e tecnologie di supporto
  partecipa  alle  attivita'  di  pianificazione  e progettazione dell'architettura dei sistemi informatici
  contribuisce   alle   fasi  di  sviluppo  delle  soluzioni  che integrano i diversi elementi del sistema complessivo
  interviene nelle fasi di configurazione del sistema in funzione dei requisiti elaborati in sede di stesura della specifica
  collabora  nelle  operazioni  di  collaudo,  messa  in  opera e gestione tecnica dei sistemi infonnatici
  interviene nelle fasi di manutenzione e assistenza.
 Codice  ISTAT:  3.1.1  Tecnici  in scienze quantitative, fisiche e naturali  3.1.1.3  Tecnici  informatici-programmatori 3.1.1.4 Tecnici informatici    operatori    3.1.2.4    Tecnici   elettronici   e   in telecomunicazioni
 
 3 - EDILIZIA
 Codice ATECO 91:F45; definizione: COSTRUZIONI
 Rientrano  in  questa  area  di  attivita'  economiche le seguenti figure individuate dal comitato di settore(*):
 TECNICO SUPERIORE CONDUZIONE CANTIERE
 DESCRIZIONE:  Gestisce  e  coordina  con  autonomia decisionale le attivita'  di cantiere ; trova collocazione come dipendente presso le imprese  nel  settore dell'edilizia. Il contesto lavorativo in cui si inserisce  questa  figura professionale e' un contesto organizzato di impresa.  Opera  per  la buona conduzione delle attivita' di cantiere sapendosi  inserire  e rapportare in un quadro organizzativo che vede impegnati  diversi  attori.  L'evoluzione delle figura professionale, nel medio periodo, richiede una nuova e piu' caratterizzata capacita' operativa  nei campi della sicurezza dell'ambiente e dell'informatica applicata alla gestione delle attivita'.
 (*)Durante  lo  svolgimento  del corso lo studente che intenda far valere  ai  fini  del  praticantato  il corso frequentato e' tenuto a darne   comunicazione   al   Collegio  provinciale  dei  geometri  ed iscriversi all'albo dei praticanti
 
 ATTIVITA' PROFESSIONALI:FONDAMENTALI E CARATTERIZZANTI
 (par.  IV  lett.  A  p.  2  nota  tecnica per la definizione degli standard minimi di competenza per gli IFTS)
 Cura   la  programmazione  ed  il  coordinamento  delle  attivita' produttive  e  amministrative di cantiere nel rispetto dell'ambiente. Redige  e coordina i piani operativi di sicurezza la contabilita' dei lavori e la gestione del magazzino.
 Nell'ambito  delle  competenze  professionali  dirige  cantieri di nuove   costruzioni,   interventi   di   ordinaria   e  straordinaria manutenzione,   ristrutturazione,   recupero   edilizio;   cura   gli interventi di urbanizzazione primaria e secondaria.
 E' in grado di:
 - utilizzare la strumentazione tecnologicamente avanzata;
 - documentare efficacemente,anche con relazioni scritte il lavoro effettuato;
 - rapportarsi con gli altri costruttivamente.
 
 TECNICO SUPERIORE PER IL RILIEVO ARCHITETTONICO, LA RESTITUZIONE E LA RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
 DESCRIZIONE:  Effettua la ricognizione di edifici e/o monumenti ai fini della loro conservazione, recupero, riutilizzazione nel rispetto dell'ambiente e della tradizione architettonica .
 Utilizza gli strumenti del rilievo sia manuali che fotogrammetrici ed  e'  in  grado  di  interpretare  i  dati  rilevati  ai fini della conservazione, manutenzione e riuso del patrimonio edilizio urbano.
 Opera  nel campo del disegno architettonico relativo agli edifici, trovando  collocazione  presso  imprese e/o enti pubblici interessati alla costruzione o al recupero dei manufatti.
 Utilizza  gli  strumenti  di  rappresentazione  grafica manuali ed informatici (CAD) anche nelle piu' avanzate applicazioni
 ATTIVITA' PROFESSIONALI:FONDAMENTALI E CARATTERIZZANTI
 (par.  IV  lett.  A  p.  2  nota  tecnica per la definizione degli standard minimi di competenza per gli IFTS)
 Esegue   il   rilievo  architettonico  con  metodologie  adeguate: misurazione  diretta  o  fotogrammetrica, rappresenta la stratigrafia del  monumento  nel  tempo, trasferisce su idoneo supporto cartaceo o multimediale i dati rilevati.
 Produce e gestisce la rappresentazione grafica:
 - esegue  schizzi di semplici e complessi elementi architettonici e strutturali.
 - rappresenta   le   strutture   edilizie   tenendo  conto  della conoscenza  delle  caratteristiche  e degli impieghi dei materiali da costruzione e dei componenti edilizi
 
 TECNICO  SUPERIORE PER RILIEVI E STRUMENTAZIONI DI TELERILEVAMENTO (G.P.S. - G.I.S.)
 DESCRIZIONE:  Opera  nel campo del telerilevamento satellitare per acquisire  le  informazioni necessarie per la loro successiva stesura cartografica.
 Conosce  e  utilizza  le  strumentazioni  di  telerilevamento e ne gestisce la successiva restituzione analitica e grafica.
 ATTIVITA' PROFESSIONALI:FONDAMENTALI E CARATTERIZZANTI
 (par.  IV  lett.  A  p.  2  nota  tecnica per la definizione degli standard minimi di competenza per gli IFTS)
 - Effettua   rilevamenti   georeferenziati   e   li   restituisce graficamente  tenendo  conto  dei  vincoli urbanistico-ambientali del territorio di riferimento
 - Interpreta  i  dati  satellitari  per  la  realizzazione  della cartografia del territorio.
 - Collabora alla pianificazione alla progettazione del territorio
 Tali figure possono essere correlate alla seguente classificazione ISTAT delle professioni: ===================================================================== codice CP 91 definizione| =====================================================================
 |Tecnici delle costruzioni civili ed
 3.1.2.5         |assimilati ---------------------------------------------------------------------
 3.1.1.6         |Disegnatori industriali ed assimilati
 COMMERCIO E TURISMO, TRASPORTI
 1 - TRASPORTI ===================================================================== Codice ATECO 91|                     definizione =====================================================================
 I       |TRASPORTI, MAGAZZINAGGIO E COMUNICAZIONI ---------------------------------------------------------------------
 160      |Trasporti terrestri; trasporti mediante condotte ---------------------------------------------------------------------
 I61      |Trasporti marittimi e per vie d'acqua ---------------------------------------------------------------------
 162      |Trasporti aerei ---------------------------------------------------------------------
 |Attivita' di supporto ed ausiliarie dei trasporti;
 163      |attivita' delle agenzie di viaggio ---------------------------------------------------------------------
 164      |Poste e telecomunicazioni
 
 Rientrano  in  questa  area  di  attivita'  economiche le seguenti figure individuate dal comitato di settore:
 TECNICO SUPERIORE DELLA LOGISTICA INTEGRATA
 Descrizione della figura professionale
  Opera  all'intenso  di  imprese  industriali,  commerciali o di servizi logistici, nell'ambito della pianificazione, della gestione e del   controllo   dei   flussi  fisici  dei  beni  e  delle  relative informazioni, dal punto di fornitura iniziale a quello finale.
  Ha  una visione sistemica del ciclo logistico ed e' in grado di gestire  relazioni  con  gli altri attori del canale, sia all'interno sia all'esterno dell'azienda.
 ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI
  Partecipa  alla  progettazione  e  all'organizzazione del ciclo logistico:   pianificazione   della  produzione,  approvvigionamenti, gestione   dell'ordine,   gestione   delle   scorte,   magazzinaggio, movimentazione, imballaggio, trasporto.
  Analizza i costi ed i ricavi del ciclo logistico integrato.
  Prepara e verifica i documenti di trasporto.
  Gestisce  le  procedure  amministrative e contabili connesse al ciclo logistico.
  Prepara i contratti con i fornitori e i clienti.
  Effettua  il  monitoraggio  del  ciclo  logistico,  utilizzando idonei supporti informatici.
  Gestisce   le  interdipendenze  funzionali  relative  al  ciclo logistico.
  Gestisce  i  rapporti  con  i  fornitori  di  servizi logistici complementari.
 Manca un codice corrispondente nelle classificazioni ISTAT
 
 TECNICO SUPERIORE DEI TRASPORTI E DELL'INTERMODALITA'
 Descrizione della figura professionale
 Opera all'interno di imprese di trasporti e di servizi logistici
  Sceglie  le  soluzioni  e  gli  strumenti  piu'  idonei  per la realizzazione  dei  servizi,  coordinando  le  diverse  tecnologie  e modalita' di trasporto.
  E'  in  grado  di  gestire  relazioni  con gli altri attori del canale logistico, sia all'interno sia all'esterno dell'azienda.
  Svolge  compiti di natura tecnica e commerciale nell'ambito del ciclo del trasporto intermodale
 ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI
  Organizza flussi fisici ed informativi della logistica.
  Analizza   le   specifiche  operazioni  oggetto  del  contratto gestito.
  Analizza  costi  e  ricavi  relativi alle diverse modalita' del trasporto.
  Prepara e verifica i documenti di trasporto.
  Verifica  e  controlla tutte le operazioni con l'utilizzo delle tecniche informatiche.
 Codice ATECO 91   I 60-I63
 
 TECNICO SUPERIORE PER LE INFRASTRUTTURE LOGISTICHE
 Descrizione della figura professionale
  Opera  nell'ambito delle infrastrutture portuali, aeroportuali, interportuali  e  nelle  piattaforme  di stoccaggio e di smistamento, partecipando  alla  gestione  dei flussi di merci, vettori e relative informazioni.
  E'  in  grado di gestire relazioni con altri attori del sistema logistico coinvolti nei flussi in entrata e in uscita di merci
 ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI
  Gestisce i rapporti con gli operatori del trasporto.
  Analizza   le   specifiche  operazioni  oggetto  del  contratto gestito.
  Prepara e verifica i documenti di trasporto.
  Verifica  e  controlla tutte le operazioni con l'utilizzo delle tecniche informatiche.
  Partecipa  alla  gestione  degli  spazi  e alla definizione del layout.
  Coordina l'attivita' degli operatori addetti.
  Partecipa  all'erogazione  di  servizi  nelle  varie  fasi  del processo di ricezione, spedizione e di stoccaggio delle merci
  Controlla  il  regolare  svolgimento  delle  pratiche  doganali relative   all'imbarco-sbarco   delle   merci,  utilizzando  appositi software infornatici di gestione del processo.
 Manca un codice corrispondente nelle classificazioni ISTAT
 
 1.  TECNICO  SUPERIORE  PER  LA  MOBILITA' E IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE
 Descrizione della figura professionale
  Opera   all'interno   di   societa'   di  trasporto  urbano  ed extraurbano  e  di servizi collaterali al trasporto nell'ambito della pianificazione strategica
  Ha una conoscenza sistemica delle infrastrutture e dell'impatto ambientale  ed  e' in grado di gestire relazioni con gli altri attori della mobilita'
  Interagisce  con  le  funzioni aziendali, in particolare con la funzione logistica per l'ottimizzazione del servizio al cliente.
  Integra  le  conoscenze  basilari  del mondo del trasporto e le esigenze tecnico-operative dei singoli segmenti di attivita' con la
 conoscenza delle problematiche connesse alla mobilita' nel settore urbano  ed  alla  gestione  di  societa'  di  trasporto  e di servizi collaterali rispetto al trasporto
 ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI
  Partecipa  allo sviluppo e implementazione di progetti relativi alla mobilita' urbana secondo criteri di efficienza e qualita'.
  Si  occupa  dell'ottimizzazione  del  servizio al cliente anche analizzando le esigenze attuali e potenziali della domanda.
  Pianifica gli standard di servizio al cliente.
  Gestisce  le  problematiche  ambientali  relative ai sistemi di mobilita'.
 Codice ISTAT CP 91 n. 3.4.5.6 e 3.4.5.9
 
 Tali figure possono essere correlate alla seguente classificazione ISTAT delle professioni: ===================================================================== codice CP 91|                      definizione =====================================================================
 |Tecnici in scienze dell'ingegneria, delle costruzioni e
 3.1.2    |dei trasporti aereo e navale ---------------------------------------------------------------------
 3.3.3.4   |Tecnici di vendita e distribuzione ---------------------------------------------------------------------
 3.3.3.2   |Responsabili di magazzino e della distribuzione interna ---------------------------------------------------------------------
 3.3.4.1   |Tecnici della distribuzione commerciale
 
 2 - TURISMO =====================================================================
 Codice ATECO 91        |             definizione =====================================================================
 H55              |ALBERGHI E RISTORANTI
 
 Rientrano  in  questa  area  di  attivita'  economiche le seguenti figure individuate dal comitato di settore:
 TECNICO  SUPERIORE  PER  L'ASSISTENZA ALLA DIREZIONE DI AGENZIE DI VIAGGIO E TOUR OPERATOR
 Descrizione della figura professionale
 La  figura  svolge  attivita'  di supporto al management aziendale nelle  azioni  di  organizzazione,  gestione e sviluppo; contribuisce alla definizione e alla realizzazione degli obiettivi d'impresa.
 ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI
 1. Analizza i dati economici e le tendenze del mercato, ricercando le  fonti  informative,  applicando  le  metodologie  di  studio e le tecniche di elaborazione delle informazioni al fine di individuare le principali    caratteristiche   geografiche,   storiche,   culturali, artistiche,   socio-economiche   e   logistiche   dei   territori  di riferimento.
 2.  Collabora all'elaborazione e alla commercializzazione di nuovi prodotti/servizi, anche mediante l'utilizzo delle ICT.
 3.   Supporta   le   azioni  di  promozione  e  di  pianificazione dell'offerta   sui   mercati  locali,  nazionali  ed  internazionali, applicando   specifiche   tecniche   di  marketing,  con  particolare riferimento alla customer satisfaction.
 4.   Utilizza  gli  specifici  sistemi  contabili  del  settore  e collabora  alla  definizione  delle attivita' di budgeting aziendale, avvalendosi  dei  principali  strumenti  di  controllo della gestione economico-finanziaria.
 5.  Collabora  alla gestione delle relazioni esterne ed interne e, con   particolare   riferimento  al  turismo  incoming,  contribuisce all'individuazione  e  gestione  delle  iniziative  assumibili  dalle istituzioni e dagli enti preposti.
 6.  Utilizza  i  terminali  di  prenotazione  e  biglietteria  e i principali  software  e  programmi gestionali in uso nelle imprese di intermediazione e produzione turistica.
 
 TECNICO SUPERIORE PER L'ORGANIZZAZIONE E IL MARKETING DEL
 TURISMO INTEGRATO
 Descrizione della figura professionale
 La  figura  gestisce  i rapporti con soggetti pubblici e privati e con associazioni di settore, ai fini della realizzazione dell'offerta turistica integrata.
 Si caratterizza prevalentemente per l'implementazione di attivita' di natura progettuale, con particolare attenzione rivolta all'analisi dei   contesti   territoriali   di  riferimento,  in  una  logica  di integrazione   e   valorizzazione   dello   sviluppo   turistico  del territorio.
 
 ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI
 1.  Analizza  le tendenze del mercato ed il sistema di offerta del territorio,   attraverso   la   ricerca  delle  fonti  informative  e l'applicazione delle tecniche di elaborazione delle informazioni.
 2.  Contribuisce  alla  definizione  dell'immagine  turistica  del territorio,  sviluppando azioni di promozione di turismo integrato in Italia e all'estero.
 3.  Collabora  con  i soggetti pubblici e privati ( tour operator, agenzie  incoming,  strutture  ricettive,  aziende  di  ristorazione, musei,  societa'  di  trasporti,  enti  ed  organismi  istituzionali, associazioni,  consorzi, aziende di produzione eno-gastronomiche) per la  messa  a punto di azioni di miglioramento e sviluppo dell'offerta turistica locale integrata.
 4.  Individua  ed usa i sistemi di controllo dei piani di sviluppo turistico,   effettuando   monitoraggi  sulla  qualita'  dei  servizi erogati.
 5.   Promuove   e   mette  a  punto  piani  di  qualificazione  ed articolazione  dell'offerta  turistica  integrata,  anche  attraverso l'utilizzo delle tecnologie informatiche e telematiche.
 6. Utilizza tecniche di marketing proprie delle imprese turistiche con  particolare  riferimento alla customer care e alla customer sati sfaction.
 7.  Utilizza  specifici strumenti e metodologie di controllo delle attivita' a carattere economico - finanziario e statistico.
 
 TECNICO SUPERIORE PER LA RISTORAZIONE E LA VALORIZZAZIONE DEI
 PRODOTTI TERRITORIALI E DELLE PRODUZIONI TIPICHE
 Descrizione della figura professionale
 La    figura    opera   sia   sul   versante   della   produzione, dell'organizzazione  e  dell'erogazione  dei  servizi,  sia su quello della valorizzazione delle risorse e della cultura del territorio, in risposta,  anche,  a  nuove  esigenze  e  modelli di comportamento in materia di alimentazione.
 ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI
 1  Collabora  all'organizzazione  ed alla gestione delle attivita' aziendali.
 2.  Contribuisce  alla definizione dei processi produttivi, sia in termini qualitativi che quantitativi.
 3.  Contribuisce  alla valorizzazione dei prodotti e della cultura eno-gastronomica del territorio.
 4.  Collabora alla gestione della comunicazione interna ed esterna dell'azienda.
 5.  Collabora  alla  gestione  delle  relazioni con la clientela e all'implementazione di azioni di customer satisfaction.
 6.  Collabora  allo  sviluppo  e  all'implementazione dei piani di promozione e di commercializzazione aziendali.
 7. Collabora all'organizzazione dei servizi dell'impresa secondo i parametri aziendali di efficienza, efficacia e qualita'.
 8.  Applica le tecniche di promozione diretta ed indiretta rivolte alla  clientela,  ai fornitori ed agli intermediari, anche attraverso l'utilizzo degli strumenti informatici e telematici.
 9.   Collabora  alla  verifica  delle  modalita'  d'impiego  delle tecniche di approvvigionamento, di trasformazione e conservazione dei prodotti.
 10.  Utilizza specifici strumenti e metodologie di controllo delle attivita'  a carattere economico- finanziario e statistico, applicati al settore.
 
 TECNICO  SUPERIORE  PER  L'ASSISTENZA  ALLA DIREZIONE DI STRUTTURE RICETTIVE
 DESCRIZIONE DELLA FIGURA PROFESSIONALE
 Figura di staff, di supporto ai vertici aziendali, che, attraverso le   attivita'   di  coordinamento,  organizzazione,  programmazione, gestione  e controllo, contribuisce al raggiungimento degli obiettivi aziendali, sia rispetto alle singole funzioni, sia nel suo complesso.
 ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI
 1.  Assiste  la  direzione  nelle  attivita'  di  organizzazione e sviluppo  dell'impresa ricettiva applicando le tecniche di management di settore ed utilizzando le tecnologie informatiche e telematiche.
 2.   Contribuisce  alla  definizione  delle  strategie  aziendali; propone e implementa azioni di sviluppo organizzativo.
 3. Collabora alla gestione delle relazioni con la clientela e alla realizzazione di azioni di customer satisfaction.
 4.  Collabora al coordinamento delle attivita' dei diversi reparti dell'impresa,  secondo i parametri aziendali di efficienza, efficacia e qualita' del servizio.
 5.  Collabora  all'elaborazione,  promozione e commercializzazione dell'offerta, utilizzando le specifiche tecniche di marketing.
 6.  Applica  i principali contratti tra organizzatori, venditori e consumatori dei servizi turistici, relativi al comparto.
 7.  Interagisce  con  i  principali  attori coinvolti nei processi aziendali delle imprese ricettive.
 8.  Utilizza  specifici strumenti e metodologie di controllo delle attivita'   a  carattere  economico-  finanziario  e  statistico  del settore.
 
 Tali figure possono essere correlate alla seguente classificazione ISTAT delle professioni: ===================================================================== codice CP 91|                      definizione =====================================================================
 |Professioni intermedie delle attivita' turistiche e
 3.4.1    |alberghiere ---------------------------------------------------------------------
 3.4.1.1   |Professioni intermedie della attivita' alberghiera ---------------------------------------------------------------------
 3.4.1.2   |Animatori turistici e assimilati ---------------------------------------------------------------------
 3.4.1.3   |Agenti di viaggio ---------------------------------------------------------------------
 3.4.1.9   |Altre professioni intermedie delle attivita' turistiche ---------------------------------------------------------------------
 3.3.3.5   |Tecnici dei marketing
 
 SERVIZI PUBBLICI E SERVIZI PRIVATI DI INTERESSE SOCIALE
 AMBIENTE ===================================================================== Codice ATECO 91|                     definizione =====================================================================
 |PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA, GAS
 E       |E ACQUA ---------------------------------------------------------------------
 |Produzione di energia elettrica, di gas, di vapore e
 E40      |acqua calda ---------------------------------------------------------------------
 E41      |Raccolta, depurazione e distribuzione d'acqua ---------------------------------------------------------------------
 O       |ALTRI SERVIZI PUBBLICI, SOCIALI E PERSONALI ---------------------------------------------------------------------
 |Smaltimento dei rifiuti solidi, delle acque di
 090      |scarico e simili
 
 Rientrano  in  questa  area  di  attivita'  economiche le seguenti figure individuate dal comitato di settore:
 TECNICO  SUPERIORE  PER  I  SISTEMI  DI RACCOLTA E SMALTIMENTO DEI RIFIUTI
 DESCRIZIONE
 Il  Tecnico  superiore per i sistemi di raccolta e smaltimento dei rifiuti  opera  in collaborazione con societa' di servizi nel settore ecologico o con amministrazioni pubbliche comunali. Deve conoscere la realta' ambientale del territorio ed essere in grado di aggiornarsi e interpretare la normativa di settore per quanto riguarda la riduzione della  produzione dei rifiuti, le tecniche di riuso e riciclaggio, le caratteristiche  dei  rifiuti (analisi e campionatura) e le modalita' di   raccolta,  recupero,  trasporto  e  smaltimento.  Ha  conoscenze tecnologiche    relative    alle    centrali   policombustibili,   ai termoutilizzatori,  al  trattamento  dei  fumi  e  al controllo delle emissioni   in   atmosfera.   Deve  avere  conoscenze  relative  alle discariche, manutenzione e recupero dei siti.
 Deve inoltre conoscere: la rete locale degli impianti di fognatura (collettamento   acque   reflue)   e   di  depurazione  (stazione  di pretrattamento  di  eventuali  rifiuti  provenienti  dalle  attivita' industriali,  artigianali  e agricole del territorio), i sistemi e le tecniche di raccolta puntuale (cassonetti per rifiuti indifferenziati e/o  specifici),  la  manutenzione  degli stessi e lo smaltimento dei rifiuti speciali ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI
 - monitorare  e  valutare  l'efficienza dei sistemi di raccolta e smaltimento nel territorio
 - valutare  le  caratteristiche  dei  rifiuti  speciali e il loro grado  di  pericolosita' ambientale, anche in rapporto al trasporto e all'efficienza/adeguatezza dei vettori impiegati;
 - collaborare  con  l'ufficio tecnico preposto alla pulizia delle strade, lavaggio e disinfezione cassonetti
 - verificare    le   operazioni   successive   alla   depurazione (trattamento  e  trasporto  dei  fanghi provenienti dai depuratori) - collaborare  alla  progettazione/ristrutturazione di servizi connessi alla nettezza urbana
 - collaborare con gli uffici tecnici comunali anche in termini di assistenza e/o consulenza tecnico-economica-organizzativa inerente la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti
 collaborare  con  gli  uffici preposti al controllo ambientale del territorio dove tali servizi si svolgono.
 
 TECNICO SUPERIORE PER I SISTEMI IDRICI
 DESCRIZIONE
 Il  tecnico  per  i  sistemi  idrici,  sulla  base  di  conoscenze tecnico-scientifiche  anche  multidisciplinari  e  della normativa di settore,
 |  | ALLEGATO B D.I. n . 436/ 2000, articoli 1 e 4
 
 I PERCORSI FORMATIVI PER ADULTI OCCUPATI Le  caratteristiche  strutturali dei percorsi dell'IFTS (modularita', unita' capitalizzabili, certificazione integrata intermedia e finale, riconoscimento   dei  crediti  in  ingresso)  ne  fanno  di  per  se' un'offerta   formativa   particolarmente   idonea   alla   formazione permanente  di  quadri  e  tecnici  intermedi.  Nell'attuale  fase di ristrutturazione  e  di riorganizzazione dei sistemi produttivi e dei servizi,     indotta    dall'innovazione    tecnologica    e    dalla internazionalizzazione  dei mercati, la domanda di aggiornamento e di riqualificazione  di  queste  figure professionali e' particolarmente significativa,  sia  nell'ambito  del lavoro dipendente che in quello
 autonomo.
 E' pertanto necessario che la programmazione regionale riferita al 2002-2003  rafforzi  e  qualifichi  gli  interventi che consentono la fruibilita'  dei  percorsi  dell'IFTS  anche  ai lavoratori occupati, accentuando    le    caratteristiche    di    flessibilita'    e   di personalizzazione  dei  percorsi  stessi,  sulla  base delle seguenti linee guida.
 
  Accreditamento delle competenze in ingresso e riconoscimento dei relativi  crediti  formativi in termini di riduzione della durata del percorso.
 La relativa procedura, gia' definita nei documenti approvati dalla Conferenza  unificata il 14/9/2000, deve essere generalizzata in modo da  considerare  l'accreditamento  delle  competenze  come  una delle modalita'  ordinarie  per l'accesso ai corsi, destinata sia a chi non ha  il  titolo  di studio richiesto, sia a chi, anche in possesso del titolo, intenda ottenere il riconoscimento di competenze acquisite in altri  contesti,  in  termini  di crediti formativi che consentano di ridurre la durata del percorso.
 La  finalita'  e' quella di procedere al piu' ampio riconoscimento delle  competenze  acquisite  nei  contesti  formali, informali e non formali, per ottenere un computo di crediti formativi in coerenza con il  percorso prescelto, che ne consenta una fruizione abbreviata. Nel percorso   individualizzato,   la   durata  e'  quella  necessaria  a perseguire gli obiettivi formativi definiti in esito, per raggiungere gli   standard   minimi  di  competenze  della  figura  professionale indicata,  a  partire dal livello posseduto di competenze coerenti ed omogenee.
 Il  percorso di accreditamento viene espletato prima di avviare le procedure  per  la  selezione dei partecipanti ai percorsi formativi, gestite dai Comitati tecnici di progetto.
 Il percorso da attivare e' sequenziale e prevede:
 1.  una  fase  di  orientamento  volta  all'approfondimento  delle motivazioni   del   fabbisogno   formativo   e  della  progettualita' individuale a garanzia e nel rispetto delle istanze dell'utente; tale fase e' gestita da professionalita' competenti designate dal comitato di  progetto  (consiglieri  di orientamento, docenti, tutor dotati di competenze psicologiche e pedagogiche);
 2.  una fase di valutazione\accertamento, attraverso l'esame delle indicazioni e documentazioni contenute nel Dossier individuale per la ricostruzione e documentazione del curriculum pregresso elaborato dal partecipante con l'assistenza di professionalita' presenti nella fase di orientamento;
 3.  una  fase  di  riconoscimento\attestazione,  nell'ambito della quale le indicazioni, cui perviene il Comitato di progetto sulla base delle due precedenti fasi, vengono sottoposte alla valutazione di una specifica  Commissione  tecnica  per l'accreditamento istituita dalla Regione  o,  su  delega,  dalla  Provincia,  con i medesimi criteri e procedure  della  Commissione  d'esame finale. La Commissione tecnica formula e motiva le
 determinazioni  in  ordine  al  riconoscimento  di competenze gia' acquisite  per l'accesso o di crediti per la fruizione personalizzata del  percorso,  oppure  alla  necessita'  di  particolari  misure  di accompagnamento   o   di  moduli  integrativi.  Tali  determinazioni, opportunamente  verbalizzate, hanno valenza generale e danno luogo ad un'attestazione sugli esiti della valutazione.
 
  Iscrizione e partecipazione ai percorsi a tempo parziale
 L'esigenza  di  rapportare  i percorsi formativi alla specificita' dell'utenza,  assicurando al tempo stesso un raccordo costante con la domanda  di  professionalita'  espressa  dal  mondo  del  lavoro puo' trovare  una risposta nella possibilita' di iscrizione/partecipazione anche  parziale  ai  percorsi  IFTS,  qualora  ricorrano  le seguenti condizioni:
 1.  le  competenze  richieste  abbiano  una  sostanziale  coerenza interna e siano apprezzabili ai fini dell'arricchimento professionale e dell'occupabilita' della persona;
 2. siano complessivamente acquisibili attraverso la partecipazione ad  un  blocco  di  unita'  capitalizzabili  che  compongono percorsi professionali piu' complessi.
 Le   domande  d'iscrizione  a  tempo  parziale  ai  percorsi  sono esaminate  dal  Comitato  di  progetto,  che verifica l'esistenza dei requisiti  suddetti  e  ne  decide l'ammissibilita' e le modalita' di partecipazione.
 A  coloro  che non concludono i percorsi IFTS viene rilasciata una certificazione  intermedia,  denominata  "Dichiarazione di percorso", previa  verifica  interna  del  Comitato  di  progetto  attestante le specifiche  competenze  acquisite  con  la frequenza dei percorsi per periodi piu' brevi ( moduli o unita' formativi capitalizzabili ), che costituiscono   credito   per  la  transizione  verso  altri  sistemi formativi o il mercato del lavoro.
 La  partecipazione  ad  una  o  piu'  unita' capitalizzabili ed il superamento  delle  relative prove di verifica, attestate mediante il certificato  intermedio, sono spendibili sia all'interno dello stesso contesto formativo, al fine di completare in un momento successivo il percorso  IFTS  parzialmente intrapreso, sia in ulteriori contesti di formazione e di lavoro.
 11  certificato  finale  di  specializzazione tecnica superiore e' rilasciato  al termine della partecipazione all'intero percorso ed al superamento   delle   relative  prove  di  verifica,  necessarie  per acquisire  le  competenze  previste  dallo  standard  nazionale della figura professionale di riferimento.
  Articolazione degli orari dei percorsi
 E'  opportuno  prevedere  che  i percorsi formativi si svolgano in tutto  o in parte in relazione alle specificita' delle esigenze anche dopo  la  conclusione  dell'orario  di  lavoro  e  nelle giornate del sabato,  come gia' positivamente sperimentato in alcuni territori, al fine  di  consentire  un  piu'  facile raccordo tra orari di lavoro e formazione.
 Tale  misura  deve, in ogni caso, essere affiancata da un'adeguata iniziativa  dei  Comitati regionali IFTS e in particolare delle parti sociali.  Infatti,  la legge n. 53/2000 rinvia alla contrattazione la possibilita'  di  rimodulare  e/o  di ridurre gli orari di lavoro per fini  formativi  e  di  studio.  Pertanto,  in presenza di domande di singoli  lavoratori o di un numero significativo di lavoratori di una stessa azienda, qualora non sia gia' intervenuto un accordo sindacale in  tal  senso, e' auspicabile che il Comitato regionale IFTS, previo esame  della  situazione, proponga tutte le iniziative che, a livello territoriale    o    aziendale,    possano   consentire   l'effettiva partecipazione dei lavoratori ai percorsi formativi.
 Tali  accordi  tra  le Parti sociali, a livello territoriale, sono particolarmente  utili per le aziende di dimensioni molto ridotte, in quanto   consentono   di  definire  (come  sperimentato  ad  es.  nei distretti),  forme  di  collaborazione  tra piu' aziende in relazione alla  sostituzione  del  personale  in  formazione o alla gestione di servizi di comune interesse.
 
  Riduzione  della  durata  dello  stage,  in  relazione al lavoro prestato  in  azienda.  Il  periodo  di  stage,  per  coloro che sono occupati,  si  deve intendere come un rafforzamento di competenze nel ruolo  svolto dalla figura e profilo oggetto dell'attivita' formativa (a   prescindere,   quindi,   dall'attivita'  lavorativa  normalmente esercitata),  in  quanto  effettuato  su un progetto specificatamente definito,  che coniughi gli obiettivi formativi con l'esercizio delle abilita'  pratiche,  con  la  supervisione  di un tutor, per favorire ulteriori  acquisizioni  per  la crescita professionale e di carriera della persona.
 E'  quindi  da  considerare credito formativo, utile ai fini della sostituzione  totale o parziale delle ore di stage del percorso IFTS, soltanto quella attivita' lavorativa nell'azienda di appartenenza che consenta  il  rafforzamento,  la  specializzazione,  l'integrazione o anche la formazione tout court di competenze coerenti con il percorso formativo  intrapreso,  con  modalita'  che  ne  segnino  in  maniera significativa la demarcazione rispetto all'attivita' di routine.
 Non  possono,  invece,  essere  considerate  come  stage le ore di regolare  attivita',  al  di  fuori  degli  obiettivi  formativi  del progetto.
 
  Formazione a Distanza (FAD)
 La  recente evoluzione delle nuove tecnologie amplia e rafforza il ruolo  tradizionale  della FAD nell'apprendimento individuale. La FAD si  afferma,  a  tutti  i livelli e, soprattutto per la formazione di professionalita'  di  medio  e alto livello, come uno degli strumenti piu'  significativi  per  la  flessibilita' del sistema formativo, in grado di esplicare il massimo della sua efficacia soprattutto qualora sia inserita in un contesto formativo piu' complessivo e con adeguati supporti di natura didattica e organizzativa.
 Tale strumento puo' trovare un utilizzo particolarmente favorevole nell'ambito  dell'IFTS,  sia  in  quanto  i  destinatari  sono figure tecniche  di  livello  medio-alto,  sia  in  quanto  i  percorsi sono strutturati in unita' capitalizzabili e in unita' formative.
 La  possibilita'  di  utilizzo  della FAD per acquisire competenze predefinite,  in  alternativa  ad  altre  forme di apprendimento come quella  frontale,  deve  essere  prevista fin dalla progettazione del percorso  formativo  complessivo.  Deve,  inoltre,  essere affiancata dalle  necessarie  misure  organizzative  e  didattiche, a partire da adeguate   modalita'   di   tutoraggio,  che  consentano  coerenza  e continuita' di apprendimento nell'ambito del percorso formativo.
 
  Risorse
 L'insieme  delle  misure organizzative e didattiche necessarie per realizzare   percorsi  formativi  per  adulti  occupati  comporta  un significativo  impegno e maggiori oneri finanziari. Pertanto, al fine di  realizzare  tali  importanti  innovazioni,  e'  opportuno  che le Regioni  prevedano  lo stanziamento di specifiche quote delle risorse disponibili,  per  finanziare  ed incentivare progetti che, avendo le caratteristiche  di  qualita'  sopra  delineate,  possano favorire la partecipazione di adulti occupati ai percorsi IFTS.
 |  | ALLEGATO C D.I. n. 436/2000, articoli 4 e 5
 LE MODALITA' PER LA DEFINIZIONE DEGLI STANDARD MINIMI
 DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALE
 
 LE MODALITA' PER LA DEFINIZIONE DEGLI STANDARD MINIMI
 DELLE COMPETENZE TECNICO - PROFESSIONALI
 
 1. Premessa
 Il  presente  documento,  in  applicazione  del  d.I. n. 436/2000, assume  a  riferimento  le  linee  guida  gia'  condivise  in sede di Conferenza unificata con l'accordo del 14/9/2000, ed in particolare:
 1.  la  definizione  di  standard  minimi  di  competenze,  quale risultato  minimo  in  esito  ai  percorsi  formativi, specificato in termini  di  competenze  verificabili  e  certificabili,  che,  a se' stanti, possono essere riconosciuti come crediti formativi;
 2.  il  riferimento  degli standard minimi di competenze a figure professionali e alle relative attivita';
 3.  i  contenuti  degli standard in termini di competenze di base etrasversali  - comuni a tutti i percorsi IFTS - e competenze tecnico professionali,
 4.  la  concertazione tra soggetti istituzionali e parti sociali, all'interno  dei Comitati di Settore, come passaggio fondamentale per la definizione degli standard;
 5.  il  rispetto  degli standard nazionali come condizione per il rilascio  della certificazione IFTS, di cui alla Conferenza Unificata del 2/3/2000,
 6.  l'implementabilita'  degli  standard  a livello regionale per rispondere alla specificita' della domanda locale;
 7.  la  definizione  di  `credito  formativo',  quale  insieme di competenze   che   possono  essere  riconosciute  nell'ambito  di  un ulteriore percorso di formazione o di lavoro, e le modalita' del loro riconoscimento:
 8.  la  strutturazione  dei  percorsi  IFTS  in  unita' formative capitalizzabili,  intese  come  insieme  di competenze, autonomamente significativo,  riconoscibile dal mondo del lavoro come componente di specifiche professionalita'.
 9. il riferimento delle figure professionali alla classificazione delle    professioni   relative   ai   tecnici   intermedi   adottata dall'Istituto nazionale di statistica nonche' al quarto livello della classificazione   comunitaria   delle   certificazioni  adottata  con decisione del Consiglio 85/368/CEE;
 La    figura   professionale   del   tecnico   e'   caratterizzata principalmente  da attivita' di tipo tecnico-operativo, connesse alla ricerca e all'applicazione di concetti e metodi scientifici nel campo delle  scienze  umane,  sociali,  fisiche  e  naturali. Le competenze necessarie  richiedono,  ai  diversi  livelli, percorsi di istruzione secondaria   superiore   (o   equivalenti)   e   percorsi   formativi post-secondari non universitari.
 
 2. Proposte per la costituzione dei Comitati di Settore
 L'  Accordo  sancito  dalla  Conferenza  unificata  il  14/9/2000, istituisce   i   Comitati   di  settore  per  la  definizione  e  per l'aggiornamento degli standard minimi di competenze. Sono composti da esperti, espressi:
 - dai   Ministeri   dell'Istruzione,   dell'Universita'  e  della Ricerca, e del Lavoro;  - dalle Regioni;
 - dall'ANCI e dall'UPI;
 - dalle  parti  sociali  (associazioni di imprese e sindacati dei lavoratori).
 Tali  Comitati costituiscono la sede della concertazione per tutte le  fasi  - successivamente delineate - necessarie per la definizione degli standard minimi di competenze. Pertanto la loro costituzione e' il primo necessario adempimento.
 I  Comitati di settore debbono riguardare aree omogenee e coerenti tra  di  loro,  individuate in modo da non creare sovrapposizioni tra un'area e l'altra.
 Ogni  Comitato  e'  composto da un numero contenuto di esperti per garantire  operativita'  al  gruppo, ufficialmente designati, in modo paritario,  dalle amministrazioni centrali e regionali, nonche' dalle parti sociali.
 La  validazione  finale  dei  risultati dei lavori dei Comitati di settore  e'  riservata  al  Comitato  nazionale  IFTS.  Ai fini della costituzione  dei  Comitati  di  settore  per  la  definizione  degli standard  minimi  di  competenze,  si  propongono  le seguenti grandi aggregazioni:
 1) Agricoltura;
 2) Industria e Artigianato;
 3) Commercio e Turismo, Trasporti;
 4) Servizi assicurativi e finanziari;
 5) Servizi pubblici e servizi privati d'interesse sociale.
 I Comitati potranno successivamente procedere alla costituzione di sottocomitati,  funzionali  alla  definizione  degli standard minimi. Nell'articolazione  dei  lavori  dei  sottocomitati,  si terra' conto dell'opportunita' di definire aree professionali omogenee. Al fine di assicurare la necessaria coerenza delle metodologie e delle decisioni adottate,  e'  opportuno prevedere un nucleo tecnico di coordinamento dei  Comitati  di  settore,  cui  affidare  la  soluzione di problemi metodologici,  in  relazione  anche  alla  definizione degli standard minimi  di  competenze relativi a figure intersettoriali. Tale nucleo tecnico  si  collega  al gruppo di lavoro del Comitato nazionale IFTS relativo a certificazione, crediti e standard.
 I  Comitati  di  settore,  nel  definire  i percorsi dell'IFTS, ne evidenziano   gli   aspetti  di  specificita'  tecnica,  in  modo  da esplicitare le caratteristiche del percorso IFTS rispetto ai percorsi di laurea di cui al D.M. 509/99 e da facilitare il riconoscimento dei crediti da parte degli atenei, nella loro autonomia.
 
 3. Assi del sistema
 A  livello  nazionale e' definito il sistema di standard minimi di competenze,  i  quali individuano la base minima comune di competenze di  una  figura  di  riferimento.  Essi costituiscono nell'insieme un fattore  di  sostegno  all'evoluzione  delle professionalita', di cui anticipano  i  possibili  cambiamenti  nel  sistema  produttivo e dei servizi.
 A  livello  regionale  le  Regioni,  sulla  base  dell'analisi dei fabbisogni   professionali  locali  e  attraverso  la  concertazione, implementano  tali  standard  minimi,  cioe'  individuano  competenze aggiuntive  per  rispondere  alle  esigenze  locali,  dando  luogo  a specifici   profili  professionali  regionali.  Le  Regioni  inoltre, nell'ambito  del  Comitato  nazionale  IFTS,  segnalano ai competenti Comitati    nazionali    di    settore    documentate   proposte   di miglioramento/adeguamento   degli   standard  minimi  di  competenze, concertati a livello nazionale, nonche' la nascita di nuove figure.
 Pertanto,  la costruzione del sistema nazionale di standard minimi di competenze nei percorsi IFTS deve prevedere:
 1.  sedi  stabili  e  procedure  condivise  che  ne  assicurino la definizione e il dinamismo necessario per rispondere ai mutamenti del mondo del lavoro. A tal fine e' prevista la costituzione dei Comitati di settore di cui al precedente paragrafo II;
 2.  il  riconoscimento dei diversi ruoli dei soggetti interessati, nell'ambito  dei  Comitati  di settore: le parti sociali esprimono la domanda  di  professionalita'  del  mondo  del lavoro; le istituzioni educative e formative definiscono l'offerta formativa in relazione ad obiettivi di crescita culturale della persona e di acquisizione delle competenze   richieste.   In   particolare:   -   le   parti  sociali (associazioni  delle  imprese  e sindacati dei lavoratori), a partire dalle  diverse  indagini sulla domanda di professionalita' realizzate su  scala  nazionale  e  locale,  individuano  e  validano  le figure professionali di riferimento e le correlate attivita';
 - il  sistema  formativo integrato e le parti sociali definiscono congiuntamente  gli  standard  minimi  di  competenze quale esito dei percorsi  formativi,  per  assicurare  la  coerenza  tra  domanda  di professionalita' e offerta formativa;
 - il  sistema  formativo  integrato  definisce, in relazione agli standard  di  competenze,  gli  obiettivi  minimi  del  percorso e le relative  unita'  capitalizzabili,  in  coerenza  con  la  figura  di riferimento.
 3. la centralita' delle Regioni e degli Enti Locali
 Il   sistema   di   seguito   delineato   per   la  definizione  e l'aggiornamento  di  un  sistema  nazionale  di  standard  minimi  di competenze,  e'  un sistema circolare, bottom up e top down. Infatti, partendo  dal  territorio,  si  perviene  nell'ambito dei Comitati di settore  alla definizione di standard nazionali che, successivamente, vengono  implementati  a  livello  territoriale  per  rispondere alla domanda locale di professionalita'. Dal territorio, inoltre, arrivano i  flussi  informativi per l'aggiornamento continuo e la verifica del sistema a livello nazionale.
 Tali  modalita'  assicurano  la flessibilita' e la rispondenza del sistema  ai  mutamenti delle professionalita'. Pertanto, le Regioni e gli EE.LL.:
 - partecipano  alla  definizione degli standard minimi nazionali, nell'ambito dei Comitati di settore;
 - rilevano la domanda dei sistemi produttivi locali;
 - implementano  gli  standard  minimi  con competenze aggiuntive, pervenendo alla definizione di specifici profili regionali, necessari per rispondere alla domanda del sistema produttivo locale;
 - propongono la costituzione di nuovi standard e/o di modifica di quelli esistenti, in relazione ai mutamenti professionali del mercato del lavoro.
 
 4. Elementi procedurali
 Gli  standard  minimi  di  competenze,  di  cui  al paragrafo III, individuano la base minima comune di competenze da acquisire in esito a un percorso formativo, che la persona deve dimostrare di possedere. Essi   costituiscono   il   punto   d'incontro   tra  la  domanda  di professionalita'  del  sistema  produttivo  e  la  costruzione  di un percorso   formativo   coerente,   che   assicuri   la   piu'   ampia "occupabilita'"  della persona ed insieme il suo sviluppo culturale e professionale, anche in relazione a successivi cicli di apprendimento in percorsi di studio e di lavoro.
 Per  questo gli standard sono da riferire a figure delineate sulla base  di  previsioni  di  settore di medio periodo, e sono oggetto di concertazione   a   livello   nazionale   tra   i   diversi  soggetti istituzionali e sociali che fanno parte del sistema IFTS.
 Per  la  loro  definizione  nei Comitati di settore si propone una procedura  che  -  partendo  da  una  chiara  distinzione tra la fase relativa all'analisi del lavoro e la fase relativa alla progettazione dei percorsi formativi - si articola come segue:
 A) Screening e definizione della domanda di professionalita'
 Questa fase si articola nei seguenti passaggi:
 A.1 - Esame delle diverse indagini.
 Si   prendono   in   esame   tutte   le   indagini,   ricerche   e sperimentazioni,   nazionali   e   locali,   relative  ai  fabbisogni professionali,   a   partire  da  quelle  elaborate  dagli  Organismi Bilaterali (screening);
 A.2 - Proposte di figure professionali e attivita'.
 In  base  alle  informazioni acquisite, vengono formulate proposte circa le figure professionali di riferimento e le relative attivita', sulla  base  dei  seguenti  criteri:  1)  le  figure professionali di riferimento:
  hanno valenza nazionale;
  sono  ampie  e  non  parcellizzate. Sono quindi figure "a banda larga",   ideali,  delineate  in  una  logica  di  anticipazione  dei fabbisogni professionali nel medio periodo;
 2) le attivita' professionali
  sono  da  segnalare  quelle fondamentali, cioe' quelle senza le quali la figura non riconoscibile;
  sono   evidenziate   quelle   maggiormente  qualificanti  sotto l'aspetto  formativo,  in quanto punto di riferimento per il percorso IFTS;
  sono  escluse  quelle  esercitabili  soltanto  dopo  prolungata esperienza nei contesti di lavoro.
 B)   Definizione  degli  standard  minimi  di  competenze  tecnico professionali
 A  partire  dall'analisi  delle  attivita'  fondamentali, le parti sociali  ed  i rappresentanti delle istituzioni formative all'interno dei Comitati di settore:
 B.1)  -  per  ogni  figura  individuano e descrivono gli obiettivi tecnico  professionali  e  il  loro  livello  di approfondimento ("la persona   deve   dimostrare   di  essere  capace  di...  ",  ad  es., "interpretare  un  disegno  scheda  di  lavorazione  di  complessita' predefinita");
 B.2)  - traducono i risultati di cui al punto precedente in unita' capitalizzabili.  Le  unita'  capitalizzabiliΉ  (u.c.) definiscono le competenze  in esito al percorso formativo e le relative modalita' di valutazione;
 B.3) individuano i corsi IFTS del proprio settore.
 Ciascuno   di  essi  puo'  essere  riferito  alla  singola  figura professionale,  all'  aggregazione  di  piu'  figure,  ad  ambiti  di attivitaΉ. In particolare, si indicano:
 - il titolo del corso;
 - l'insieme delle unita' capitalizzabili tecnico-professionali da aggiungere a quelle comuni definite a livello nazionale.
 C)  Implementazione degli standard minimi da parte delle Regioni e del territorio
 A  partire dagli standard definiti a livello nazionale, le Regioni definiscono  (vedi  paragrafo  3,  punto  3)  i profili professionali regionali  in  modo  da  consentirne  la  conte  stualizzazione  e la rispondenza   alle  caratteristiche  e  alle  vocazioni  dei  sistemi produttivi locali.
 D) Rapporto tra standard minimi e profili professionali regionali
 La  coerenza tra standard minimi e profili professionali regionali e' oggetto di concertazione nell'ambito dei Comitati regionali IFTS e nell'ambito del Comitato nazionale IFTS.
 La  definizione  dei  percorsi  formativi  in termini di contenuti didattici,  di  monte  orario,  di  metodologia  di  apprendimento e' stabilita  a  livello  territoriale.  In  sede di programmazione e di progettazione,  gli  standard  minimi sono contestualizzati a livello regionale consentendo la definizione del profilo².
 In  ogni  caso, nell'ambito degli standard minimi di competenze e' da  garantire,  attraverso  l'esercizio  di una funzione di controllo espletata  dai  comitati  regionali  IFTS,  un  elevato livello delle competenze  di  base,  comuni a tutti i profili, tale da assicurare i requisiti  culturali  necessari  per l'occupabilita' e per il diritto alla formazione permanente.
 
 5. Aggiornamento e mantenimento del sistema nazionale
 di standard minimi delle competenze
 Le  figure  nazionali,  cui  sono  riferiti gli standard minimi di competenze,  sono  delineate "a banda larga": pertanto, si modificano di  regola nel medio periodo, in relazione ai mutamenti organizzativi e professionali del sistema produttivo. E' quindi opportuno prevedere che  i  Comitati  nazionali  di  settore  si  riconvochino a scadenze prefissate, ad es. ogni tre anni, per procedere all'aggiornamento del sistema   nazionale,   in   termini  di  contenuti  e  di  figure  di riferimento.
 I   profili   professionali   regionali,   che   costituiscono  la contestualizzazione   delle   figure  in  ambito  locale,  sono  piu' direttamente   esposti  ai  cambiamenti.  Il  loro  aggiornamento  e' affidato  ai  Comitati  regionali IFTS, sulla base delle ricerche sui fabbisogni  professionali,  delle  proposte delle parti sociali e dei Comitati Tecnico Scientifici di progetto.
 Qualora   le  Regioni,  sulla  base  di  indicazioni  documentate, ravvisino  l'esigenza di modificare i contenuti degli standard minimi nazionali,  o  di  definire  nuove  figure  di  riferimento,  possono presentare    le   relative   richieste,   corredate   da   specifica documentazione,   al   Comitato   nazionale  IFTS,  che  ne  cura  la trasmissione  al/i Comitato/i di settore interessato/i. I Comitati di settore,  entro  il  termine  massimo di sessanta giorni, valutano le richieste e si impegnano ad aggiornare i contenuti dello standard e/o a definire la nuova figura, entro i successivi 90 giorni, comunque in tempo utile per l'adozione degli standard nella fase di progettazione operativa dei percorsi IFTS.
 Qualora  le indicazioni pervenute non attengano a nuove figure, ma a  profili  professionali  regionali,  gli standard nazionali restano inalterati.
 Il  processo di aggiornamento degli standard minimi di competenze, oltre che dalle Regioni, puo' essere attivato, con analoga procedura, anche dai componenti del Comitato nazionale IFTS.
 Resta  inteso  che,  pur  in  presenza  di  profili  professionali regionali  uguali  o  assimilabili,  le Regioni determinano in totale autonomia   le  modalita'  di  attivazione  dei  percorsi  formativi. Nell'ambito  degli accordi di cui al d. I. n. 436/2000, art. 5, comma 3, sono definiti i criteri generali per la realizzazione dei progetti pilota   finalizzati   alla  definizione  degli  standard  minimi  di competenze.
 ------------------------------
 ΉIl  corso  IFTS  si  pone  in  stretta  coerenza con la
 domanda  di professionalita' espressa dal mondo del lavoro,
 ma  la rispondenza non e' automatica. L'obiettivo del punto
 B3)   e'   infatti   quello   di   consentire   la  massima
 spendibilita'  della formazione acquisita e al tempo stesso
 di  costruire  competenze  che  assicurino  alla persona la
 capacita'   di   proseguire  l'apprendimento  in  ulteriori
 contesti di studio e di lavoro.
 ²Le  u.c.  possono  costituire riferimento utile ai fini
 del riconoscimento dei crediti formativi.
 |  | ALLEGATO D D.I. n. 436/2000, art. 4, comma 2, lettera k
 
 LA CLASSIFICAZIONE ISTAT
 
 LA CLASSIFICAZIONE DELLE PROFESSIONI TECNICHE
 (fino al terzo digit)
 Estratto da ISTAT Metodi e Norme n.12 (ed. 2001)Ή
 
 3. 1.1 - Tecnici delle scienze quantitative, fisiche e chimiche
 3.1.2 - Tecnici delle scienze ingegneristiche
 3.1.3 - Tecnici del trasporto aereo e navale
 3.1.4   -   Tecnici   e   operatori  di  apparecchiature  ottiche, elettroniche ed assimilati
 3.1.5  -  Tecnici  della  sicurezza, della protezione ambientale e della qualita' industriale 3.2.1 - Tecnici paramedici
 3.2.2 - Tecnici nelle scienze della vita
 3.3.1 - Tecnici dell'amministrazione e dell'organizzazione
 3.3.2 - Tecnici delle attivita' finanziarie ed assicurative
 3.3.3 - Tecnici dei rapporti con i mercati
 3.3.4 - Tecnici della distribuzione commerciale ed assimilati
 3.4.1 - Professioni tecniche delle attivita' turistiche, ricettive ed assimilate
 3.4.2 - Insegnanti
 3.4.3 - Istruttori, allenatori, atleti e assimilati
 3.4.4 - Tecnici dei servizi ricreativi e culturali
 3.4.5 - Tecnici dei servizi sociali
 3.4.6 - Tecnici dei servizi pubblici e di sicurezza
 ------------------------------
 (1)  Tale  classificazione  puo' essere correlata con la
 precedente  "classificazione  delle  professioni"  metodi e
 norme serie C -n. 12 (ISTAT ed. 1991)
 
 LA CLASSIFICAZIONE DELLE ATTIVITA' ECONOMICHE
 Estratto ISTAT metodi e norme serie C - n. 11 (ed. 1991)
 
 ===================================================================== codice|                         definizione =====================================================================
 A   |AGRICOLTURA, CACCIA E SILVICOLTURA ---------------------------------------------------------------------
 A1  |Agricoltura, caccia e relativi servizi ---------------------------------------------------------------------
 |Silvicoltura e utilizzazione di aree forestali e servizi
 A2  |connessi ---------------------------------------------------------------------
 B5  |PESCA, PISCICOLTURA E SERVIZI CONNESSI ---------------------------------------------------------------------
 C   |ESTRAZIONE DI MINERALI ---------------------------------------------------------------------
 CA  |ESTRAZIONE DI MINERALI ENERGETICI ---------------------------------------------------------------------
 CA10 |Estrazione di carbon fossile e lignite; estrazione di torba ---------------------------------------------------------------------
 |Estrazione di petrolio greggio e di gas naturale; servizi
 |connessi all'estrazione di petrolio e di gas naturale, esclusa
 CA11 |la prospezione ---------------------------------------------------------------------
 CA12 |Estrazione di minerali di uranio e di torio ---------------------------------------------------------------------
 CB  |ESTRAZIONE DI MINERALI NON ENERGETICI --------------------------------------------------------------------- CB 13 |Estrazione di minerali metalliferi --------------------------------------------------------------------- CB 14 |Altre industrie estrattive ---------------------------------------------------------------------
 D   |ATTIVITA MANIFATTURIERE ---------------------------------------------------------------------
 DA  |INDUSTRIE ALIMENTARI, DELLE BEVANDE E DEL TABACCO ---------------------------------------------------------------------
 DA15 |Industrie alimentari e delle bevande ---------------------------------------------------------------------
 DA16 |Industria del tabacco ---------------------------------------------------------------------
 DB  |INDUSTRIE TESSILI E DELL'ABBIGLIAMENTO --------------------------------------------------------------------- DB 17 |Industrie tessili ---------------------------------------------------------------------
 |Confezione di articoli di vestiario; preparazione e tintura di DB 18 |pellicce ---------------------------------------------------------------------
 |INDUSTRIE CONCIARIE FABBRICAZIONE DI PRODOTTI IN CUOIO PELLE E
 DC  |SIMILARI ---------------------------------------------------------------------
 |Preparazione e concia del cuoio; fabbricazione di articoli da
 DC19 |viaggio, borse, articoli da correggiaio, selleria e calzature ---------------------------------------------------------------------
 DD  |INDUSTRIA DEL LEGNO E DEI PRODOTTI IN LEGNO ---------------------------------------------------------------------
 |Industria del legno e dei prodotti in legno e sughero, esclusi
 |i mobili; fabbricazione di articoli di paglia e materiali da
 DD20 |intreccio ---------------------------------------------------------------------
 |FABBRICAZIONE DELLA PASTA-CARTA, DELLA CARTA E DEI PRODOTTI DI
 DE  |CARTA; STAMPA ED EDITORIA ---------------------------------------------------------------------
 |Fabbricazione della pasta-carta, della carta e dei prodotti di
 DE21 |carta ---------------------------------------------------------------------
 DE22 |Editoria, stampa e riproduzione di supporti registrati ---------------------------------------------------------------------
 |FABBRICAZIONE DI COKE. RAFFINERIE DI PETROLIO, TRATTAMENTO DEI
 DF23 |COMBUSTIBILI NUCLEARI ---------------------------------------------------------------------
 |FABBRICAZIONE DI PRODOTTI CHIMICI E DI FIBRE SINTETICHE E
 DG24 |ARTIFICIALI ---------------------------------------------------------------------
 DH25 |FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN GOMMA E MATERIE PLASTICHE ---------------------------------------------------------------------
 |FABBRICAZIONE DI PRODOTTI DELLA LAVORAZIONE DI MINERALI NON
 DI26 |METALLIFERI ---------------------------------------------------------------------
 DJ  |PRODUZIONE DI METALLO E FABBRICAZIONE DI PRODOTTI IN METALLO ---------------------------------------------------------------------
 DJ27 |Produzione di metalli e loro leghe ---------------------------------------------------------------------
 |Fabbricazione e lavorazione dei prodotti in metallo, escluse
 DJ28 |macchine e impianti ---------------------------------------------------------------------
 |FABBRICAZIONE DI MACCHINE ED APPARECCHI MECCANICI, COMPRESI
 |L'INSTALLAZIONE, IL MONTAGGIO, LA RIPARAZIONE E LA
 DK29 |MANUTENZIONE ---------------------------------------------------------------------
 |FABBRICAZIONE DI MACCHINE ELETTRICHE E DI APPARECCHIATURE
 DL  |ELETTRICHE ED OTTICHE ---------------------------------------------------------------------
 |Fabbricazione di macchine per ufficio, di elaboratori e
 DL30 |sistemi infornatici ---------------------------------------------------------------------
 DL31 |Fabbricazione di macchine ed apparecchi elettrici n.c.a. ---------------------------------------------------------------------
 |Fabbricazione di apparecchi radiotelevisivi e di
 DL32 |apparecchiatura per le comunicazioni ---------------------------------------------------------------------
 |Fabbricazione di apparecchi medicali, di apparecchi di
 DL33 |precisione, di strumenti ottici e di orologi ---------------------------------------------------------------------
 DM  |FABBRICAZIONE DI MEZZI DI TRASPORTO ---------------------------------------------------------------------
 DM34 |Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi ---------------------------------------------------------------------
 DM35 |Fabbricazione di altri mezzi di trasporto ---------------------------------------------------------------------
 DN  |ALTRE INDUSTRIE MANIFATTURIERE ---------------------------------------------------------------------
 DN36 |Fabbricazione di mobili; altre industrie manifatturiere ---------------------------------------------------------------------
 DN37 |Recupero e preparazione per il riciclaggio ---------------------------------------------------------------------
 E   |PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA, GAS E ACQUA ---------------------------------------------------------------------
 |Produzione di energia elettrica, di gas, di vapore e acqua
 E40  |calda ---------------------------------------------------------------------
 E41  |Raccolta, depurazione e distribuzione d'acqua ---------------------------------------------------------------------
 F45  |COSTRUZIONI ---------------------------------------------------------------------
 |COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI
 G   |AUTOVEICOLI, MOTOCICLI E DI BENI PERSONALI E PER LA CASA ---------------------------------------------------------------------
 |Commercio, manutenzione e riparazione di autoveicoli e
 G50  |motocicli; vendita al dettaglio di carburante per autotrazione ---------------------------------------------------------------------
 |Commercio all'ingrosso e intermediari del commercio,
 G51  |autoveicoli e motocicli esclusi ---------------------------------------------------------------------
 |Commercio al dettaglio; escluso quello di autoveicoli e di
 G52  |motocicli; riparazione di beni personali e per la casa ---------------------------------------------------------------------
 H55  |ALBERGHI E RISTORANTI ---------------------------------------------------------------------
 I   |TRASPORTI, MAGAZZINAGGIO E COMUNICAZIONI ---------------------------------------------------------------------
 I60  |Trasporti terrestri; trasporti mediante condotte ---------------------------------------------------------------------
 I61  |Trasporti marittimi e per vie d'acqua. ---------------------------------------------------------------------
 I62  |Trasporti aerei ---------------------------------------------------------------------
 |Attivita' di supporto ed ausiliarie dei trasporti; attivita'
 I63  |delle agenzie di viaggio ---------------------------------------------------------------------
 I64  |Poste e telecomunicazioni ---------------------------------------------------------------------
 J   |INTERMEDIAZIONE MONETARIA E FINANZIARIA ---------------------------------------------------------------------
 |Intermediazione monetaria e Finanziaria (escluse le
 J65  |assicurazioni e i fondi pensione) ---------------------------------------------------------------------
 |Assicurazioni e fondi pensione, escluse le assicurazioni
 J66  |sociali obbligatorie ---------------------------------------------------------------------
 J67  |Attivita' ausiliarie della intermediazione finanziaria ---------------------------------------------------------------------
 |ATTIVITA IMMOBILIARI, NOLEGGIO, INFORMATICA, RICERCA, ALTRE
 K   |ATTIVITA PROFESSIONALI ED IMPRENDITORIALI ---------------------------------------------------------------------
 K70  |Attivita' immobiliari ---------------------------------------------------------------------
 |Noleggio di macchinari e attrezzature senza operatore e di
 K71  |beni per uso personale e domestico ---------------------------------------------------------------------
 K72  |Informatica e attivita' connesse ---------------------------------------------------------------------
 K73  |Ricerca e sviluppo ---------------------------------------------------------------------
 K74  |Altre attivita' professionali ed imprenditoriali ---------------------------------------------------------------------
 |PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E DIFESA; ASSICURAZIONE SOCIALE
 L75  |OBBLIGATORIA ---------------------------------------------------------------------
 M80  |ISTRUZIONE ---------------------------------------------------------------------
 N85  |SANITA E ALTRI SERVIZI SOCIALI ---------------------------------------------------------------------
 O   |ALTRI SERVIZI PUBBLICI, SOCIALI E PERSONALI ---------------------------------------------------------------------
 |Smaltimento dei rifiuti solidi, delle acque di scarico e
 O90  |simili ---------------------------------------------------------------------
 O91  |Attivita' di organizzazioni associative n.c.a. ---------------------------------------------------------------------
 O92  |Attivita' ricreative, culturali e sportive ---------------------------------------------------------------------
 O93  |Altre attivita' dei servizi ---------------------------------------------------------------------
 P95  |SERVIZI DOMESTICI PRESSO FAMIGLIE E CONVIVENZE ---------------------------------------------------------------------
 Q99  |ORGANIZZAZIONI ED ORGANISMI EXTRATERRITORIALI
 |  | ALLEGATO E D.I. n. 436/2000, art. 3
 
 L'ACCESSO,  LA  SELEZIONE  E  L'ACCREDITAMENTO  DELLE  COMPETENZE  IN
 INGRESSO Al PERCORSI
 
 Premessa
 L'accesso,  la  selezione  e  l'accreditamento delle competenze in ingresso  ai  percorsi  dell'  IFTS  sono  finalizzati  alla proficua frequenza  dei corsi ed alla valorizzazione delle competenze comunque possedute dalle persone che chiedono di essere ammesse.
 L'accesso,  la  selezione  e  l'accreditamento delle competenze in ingresso ai percorsi dell'IFTS costituiscono tre distinti momenti che si svolgono secondo le sequenze di seguito illustrate
 
 1) ACCESSO
 Al  percorsi IFTS accedono, di regola, coloro che sono in possesso di   diploma   di  istruzione  secondaria  superiore.  E'  consentito l'accesso  anche  a  coloro  che,  pur  sprovvisti  di  tale  titolo, dimostrino   il   possesso   di  adeguate  competenze  alfabetiche  e matematiche   funzionali,   acquisite  nell'adempimento  dell'obbligo formativo  o  comunque acquisite, che contengano requisiti essenziali per  l'accesso a un canale di istruzione e formazione di livello post secondario;  esse  vengono verificate secondo le procedure di seguito definite.
 Esplicitazione delle condizioni di ammissibilita'
 Per  la  verifica  delle  condizioni  di  accesso ai corsi IFTS di soggetti  sprovvisti  di diploma di scuola secondaria superiore si fa riferimento  al  livello 3 delle competenze alfabetiche e matematiche funzionali della scala IALS-SIALS, cosi' come indicato nell'art.5 del D.I n.436/2000.
 All'atto  della  verifica  delle  condizioni di ammissibilita', il candidato  puo' presentare la documentazione attestante le esperienze di  studio e di lavoro precedentemente maturate. L'accertamento delle condizioni  di  ammissibilita' non ha le caratteristiche di una prova di  tipo  scolastico  ma  e'  riferito  alle competenze funzionali di seguito descritte.
 A:  Comprensione  e  raccolta  di  informazioni contenute in testi complessi,   articolati   in   periodi   lunghi,   comunicazione   di informazione prodotta integrando, confrontando e formulando ipotesi e deduzioni a partire da elementi contenuti in varie parti del testo in prosa presentato.
 B:  Reperimento  di  informazioni  presentate attraverso materiali quali  schemi,  tabelle, grafici, carte geografiche e meteorologiche; l'informazione  richiesta  deve  essere  formulata  tenendo  conto di elementi   diversi,  rispettando  alcune  condizioni  prestabilite  e attraverso l'integrazione di dati contenuti nei documenti.
 C:  Analisi  di  informazioni,  presentate  in formule a contenuto quantitativo,  che devono essere utilizzate per produrre soluzioni di problemi mediante operazioni di calcolo appropriate.
 
 Definizione dei descrittori relativi alle competenze alfabetiche e matematiche funzionali
 A.
 1) Saper reperire informazioni specificamente richieste, contenute in  un  testo  che le contestualizza ed eventualmente le organizza in paragrafi che hanno dei titoli.
 2) Saper riconoscere il sinonimo di singole parole collocate entro periodi  e  frasi  che  le  contestualizzano  (le  parole  sono tutte reperibili  nel  Dizionario  di  base della lingua italiana e tengono conto del Lessico di frequenza della lingua italiana).
 3)  Saper  produrre  informazioni  che richiedono una comprensione completa   di  un  testo  che  le  contiene,  cogliendo  conformita', diversita', eventuali opposizioni tra i vari elementi presentati.
 4)  Saper produrre informazioni contenute in un testo di almeno 30 righe  organizzato  in  capoversi,  costruendo  liste  di  un  numero definito  di termini e, se necessario, operando deduzioni o inferenze a partire da informazioni contenute nel testo stesso.
 5)  Saper  riconoscere  in un testo diversi registri comunicativi; saper  rispondere  a quesiti che chiedono di adattare le informazioni presenti nel testo all'ipotesi presentata nella domanda.
 B.
 1)  Saper  riconoscere  le  simbologie presenti in un testo che ne fornisce   la   chiave  e  utilizzare  varie  tipologie  di  legende, abbreviazioni,  numeri e simboli per formulare risposte a domande che chiedono di rispettare alcune condizioni.
 2) Saper leggere una tabella numerica e varie tipologie di grafici tra i piu' comuni (bare, torte, ecc.).
 3) Saper interpretare messaggi contenuti in tabelle che contengono informazioni e numeri.
 4)  Saper  esprimere  una  stima  mettendo  in  relazione elementi numerici definiti.
 5)  Saper  compilare  moduli che richiedono l'inserimento di molte informazioni tratte da un testo che le contiene tutte, piu' altre non pertinenti.
 6) Saper ricostruire un itinerario su una pianta stradale seguendo indicazioni precise.
 C.
 1)  Saper  effettuare diverse operazioni basandosi su informazioni presentate  in  un  testo,  che  puo'  essere  anche  una  tabella, e successivamente  operare  ed  esprimere  confronti  tra  i  risultati ottenuti.
 2)  Saper  risolvere  un  problema  a  partire  dalle informazioni contenute  in  un  testo  in  cui  le operazioni da eseguire non sono indicate esplicitamente.
 3) Saper calcolare percentuali presentate in contesti diversi.
 4) Saper operare equivalenze e conversioni usando diverse scale di misura e di valore.
 5)  Saper  applicare  le  procedure indicate da una regola o saper formulare la regola applicata a partire dalla procedura presentata.
 6)  Saper  costruire  una rappresentazione geometrica a partire da oggetti presentati in una foto o in un disegno, o tradurre in termini quantitativi un fenomeno che viene descritto con parole.
 
 2) SELEZIONE
 La fase di selezione viene attivata per tutti i candidati. La fase di  selezione  tiene  conto delle caratteristiche individuali e delle motivazioni  dell'aspirante  corsista in relazione agli obiettivi del percorso.  A questo fine vengono anche analizzate le aspettative, gli interessi,  i  bisogni  formativi percepiti ed i progetti individuali degli   aspiranti.   Tali   informazioni,  adeguatamente  registrate, costituiscono,  per  i  corsisti ammessi, il primo nucleo del Dossier individuale, del quale fa parte anche la documentazione relativa alle pregresse esperienze di studio e di lavoro prodotta dal candidato.
 Nella fase di selezione vengono considerate anche le competenze di lingua  inglese  e  di  informatica di base, i cui livelli d'ingresso vengono  accertati  coerentemente  con  gli  obbiettivi formativi del percorso.  Al  fine  di  facilitare  o consolidarne il possesso, sono realizzati,  ove  previsti  dai  relativi  progetti, specifici moduli quale misura di accompagnamento al percorso.
 
 3) ACCREDITAMENTO DELLE COMPETENZE
 Il  percorso  di  accreditamento delle competenze viene attivato a seguito  della  richiesta  del  candidato  ammesso alla frequenza del corso,  al  termine  della  fase di selezione. L'accreditamento delle competenze  in  ingresso  ai  percorsi  IFTS  consente,  mediante  la verifica delle competenze in possesso degli individui che vi accedono e  relative alla figura in uscita, di accertare il possesso, da parte degli  stessi,  di  competenze  corrispondenti  a  parti del percorso (unita'  formative  capitalizzabili, ) che quindi possono essere loro riconosciute come credito formativo
 La  procedura  di  accreditamento delle competenze consiste di due fasi:
  individuazione   e  definizione  delle  eventuali  acquisizioni pregresse
  riconoscimento del/i credito/i formativo/i corrispondente/i
 Le  modalita'  di  accreditamento  delle  competenze tengano conto delle  caratteristiche  dei  destinatari  (giovani inoccupati; adulti occupati; etc.)
 Al  fine  di garantire una sostanziale omogeneita' delle procedure adottate vengono di seguito fornite alcune indicazioni generali.
 Il   candidato   interessato   predispone   il   proprio  "Dossier individuale   ".  Le  informazioni  fornite  dal  partecipante  sulle competenze   gia'  maturate,  autodichiarate  e/o  documentate,  sono verificate  tramite il colloquio o specifiche prove di riscontro, che possono  essere  standard  oppure  costruite  ad hoc. Le informazioni afferiscono ai seguenti ambiti:
 1.  Istruzione,  formazione  e  tirocini  (es.  titoli  di studio, certificazioni   o   attestazioni   formative,  esperienze  formative interrotte  o in corso, stage e tirocini formativi o di orientamento, contenuti dei diversi percorsi, conoscenze e competenze acquisite)
 2.  Esperienze  professionali  (es.  documentazione  relativa alle esperienze   professionali   in   corso   e   pregresse,  settore  di riferimento,   attivita'  svolte,  prodotti/risultati,  conoscenze  e competenze acquisite)
 3.   Attivita'  extra  professionali  (es.  esperienze,  attivita' svolte, conoscenze e competenze acquisite)
 Il   Dossier   individuale,   cosi'   come   le   informazioni   e documentazioni   in  esso  contenute,  e'  sottoposto  a  vincolo  di riservatezza   ed   e'   quindi   consultabile  soltanto  dall'utente interessato,  oppure da coloro che fanno parte dello staff del corso, ed esclusivamente in relazione a questo.
 Il Dossier individuale e' valutato e validato dalla Commissione di cui al punto 4 ai fini del riconoscimento di crediti corrispondenti.
 Le  Commissioni  di  cui  al  punto  4  tenuto  conto  del Dossier individuale, del progetto IFTS e della relativa figura professionale, deliberano sul riconoscimento dei crediti formativi, argomentando per iscritto  la  propria decisione al riguardo e trasmettono la relativa verbalizzazione  agli  interessati e ai Comitati Tecnici di progetto, che   ne  prendono  atto  in  funzione  della  personalizzazione  del percorso.
 
 4) MODALITA' DEGLI ACCERTAMENTI
 Il   possesso   dei   requisiti  per  l'accesso,  la  selezione  e l'accreditamento   delle   competenze  e'  accertato  da  commissioni costituite  secondo  procedure  e  criteri  stabiliti dalle Regioni e dalle  Province  Autonome  di  Trento  e  Bolzano,  nel  rispetto del principio  di  trasparenza, e dell'esigenza di assicurare la presenza di competenze idonee in materia di orientamento e di valutazione.
 Le  Regioni  e  le province autonome di Trento e di Bolzano, nella definizione  dei  criteri  per  la  composizione  delle  commissioni, tengono  conto  della  necessita'  di assicurare anche la presenza di docenti della scuola secondaria di secondo grado e dell'universita'.
 |  | ALLEGATO F D.I. n. 436/2000, art. 8
 
 LA CERTIFICAZIONE DEI PERCORSI
 Al termine di ciascun percorso dell'IFTS, le Regioni e le Province autonome,   previo   superamento  delle  prove  finali  di  verifica, rilasciano  il  certificato  di  specializzazione tecnica superioreΉ, valido  su  tutto il territorio nazionale, redatto secondo il modello allegato, corredato da linee guida per la sua compilazione.
 Il  modello di "Certificato di specializzazione tecnica superiore" consente  la  attestazione  delle  competenze acquisite² nel percorso dell'IFTS  secondo  i principi della trasparenza, personalizzazione e flessibilita'  dei  percorsi  formativi. Inoltre, in virtu' della sua specifica   impostazione,  il  modello  di  "Certificato"  svolge  le seguenti funzioni:
 I.  garantisce la trasparenza per favorire la sua spendibilita' in ambito  comunitario,  in  raccordo con quanto stabilito dall'Ue sulla mobilita' dei lavoratori;
 2.  favorisce  l'integrazione  tra  le  istituzioni  e  gli attori sociali che, a diverso titolo, sono coinvolti
 nei  percorsi  dell'IFTS e il riconoscimento dei crediti formativi in uscita verso altri sistemi;
 3.  consente,  nella  terminologia  adottata,  la  coerenza con le azioni  di  progettazione  nonche'  con  quelle  di accreditamento in ingresso.
 Dal  punto di vista tecnico, l'insieme delle competenze attestate, secondo questo dispositivo, presenta le seguenti caratteristiche:
  e'  strutturato  in  competenze  di base, trasversali e tecnico professionali,
  e'  leggibile nel mondo del lavoro attraverso il riferimento ad una figura professionale,
  e'  collegato ai segmenti (unita' formative) di cui e' composto il percorso.
 In  caso  di  fruizione  personalizzata o di uscita anticipata dal percorso,   e'   possibile  rilasciare  ai  soggetti  richiedenti  la cosiddetta  "Dichiarazione  di percorso", previa verifica interna del comitato di progetto, con l'indicazione delle competenze acquisite in relazione  ai  segmenti  formativi effettivamente frequentati (unita' formative),   con   l'obiettivo  di  facilitare  il  passaggio  e  il riconoscimento delle competenze stesse in ulteriori percorsi.
 Nel caso in cui sia previsto un utilizzo del Certificato nei Paesi dell'Ue,   allo  stesso  puo'  essere  allegato  un  "supplemento  al certificato",  coerentemente  con  quanto  concordato nell'ambito del Forum  europeo sulla trasparenza delle qualificazioni, tradotto nella lingua del Paese di destinazione.
 Le Regioni possono rilasciare, contemporaneamente, un attestato di qualifica  professionale  di  secondo  livello,  valido anche ai fini dell'iscrizione  al  Centro per l'impiego, redatto secondo il modello adottato  dal  Ministero  del  Lavoro  con  Decreto  26  marzo  1996. L'attestato   di   qualifica  viene  rilasciato  secondo  criteri  di equipollenza,  al  fine  di  favorire  l'integrazione  tra  i sistemi formativi.
 -------------------------------
 Ή Il "Certificato di specializzazione tecnica superiore"
 corrisponde al 4° livello della classificazione dell'Unione
 Europea.  Tale classificazione delle certificazioni europee
 e'  stata  definita  con Decisione del Consiglio della CEE,
 (85/368/CEE)  relativa alla corrispondenza delle qualifiche
 di  formazione  professionale  tra  gli  Stati membri delle
 Comunita' Europee.
 ²  In  questo  contesto  con  il  termine  competenze si
 intende  identificare  l'insieme  di  risorse  (conoscenze;
 abilita',  ecc.)  acquisibili  nell'ambito  di  un percorso
 formativo,    necessarie   per   affrontare   efficacemente
 l'inserimento in un contesto lavorativo, e piu' in generale
 per   affrontare   il   proprio  sviluppo  professionale  e
 personale.
 ---->  Vedere Modello da pag. 71 a pag. 75 del S.O.  <----
 
 LINEE GUIDA PER LA COMPILAZIONE
 
 La   prima  pagina  del  certificato  ha  valore  di  informazione sintetica  ufficiale  e  in  quanto tale puo' essere utilizzata a se' stante. Essa contiene i seguenti indicatori:
 
 Logo delle istituzioni che rilasciano il certificato
 Il  logo  permette  l'identificazione  dei referenti istituzionali conferendo  la  valenza  di  "atto  pubblico" al certificato. Occorre aggiungere  anche  il  logo  dell'Unione  Europea, nel caso in cui le iniziative siano cofinanziate dal FSE.
 
 Certificati di Specializzazione Tecnica Superiore in ............
 Indicare  la  denominazione  della figura di riferimento del corso IFTS.
 
 Livello Europeo
 Il  certificato  finale  IFTS corrisponde, di norma, al 4° livello della classificazione dell'Unione Europea. Tale classificazione delle certificazioni  europee e' stata definita con Decisione del Consiglio della  CEE (85/368/CEE) relativa alla corrispondenza delle qualifiche di  formazione  professionale  tra  gli  stati membri delle Comunita' Europee.
 
 Soggetto attuatore del corso e altri soggetti formativi
 Il  Nome della struttura che ha gestito il percorso e dei soggetti che   vi  hanno  partecipato  sottoscrivendo  uno  specifico  accordo organizzativo,  o  costituendo  una  specifica  associazione anche in forma  consortile,  con  le indicazioni integrative del luogo e della data   di  rilascio  del  certificato,  e'  considerato  un  elemento significativo,  soprattutto  per le imprese. Infatti, al di la' delle indicazioni  piu'  dettagliate  sulle  caratteristiche  del  percorso formativo,  l'immagine  di  qualita' ed affidabilita' della struttura formativa   che  ha  consentito  di  arrivare  al  conseguimento  del certificato  costituisce  per  gli  imprenditori  la  piu'  immediata garanzia  che  alle  acquisizioni certificate formalmente corrisponda un'effettiva capacita' professionale del soggetto che ne e' titolare.
 
 Nome, data e luogo di nascita.
 Coerentemente  con  gli  orientamenti  che emergono anche in altri Paesi europei, deve essere presente la preoccupazione di non inserire nell'attestato  di  certificazione  attributi  personali  che possano introdurre  elementi  di  potenziale  discriminazione  individuale  e sociale  rispetto alla possibilita' di essere presi in considerazione per una occupazione.
 Proprio   per   questo   esse   devono   limitarsi  agli  elementi strettamente  necessari  ad identificare il titolare del certificato. In questo senso va intesa la presenza di descrittori come il nome, la data di nascita, il luogo di nascita.
 
 Ruolo istituzionale del/dei firmatario/i
 Il  certificato e' firmato dal competente assessore regionale o da un suo delegato e dal presidente della commissione giudicatrice
 
 1) Figura professionale di riferimento
 Descrivere  sinteticamente  la  figura  professionale assunta come riferimento  del  corso  specificandone  le  attivita'  professionali fondamentali.
 Indicare  inoltre  le classificazioni ISTAT indicate nel documento tecnico,  allegato D, contenuto nell'accordo sancito dalla Conferenza unificata per la programmazione dell'IFTS 2002/2003.
 
 2)   Profilo   professionale   regionale   Indicare   il   profilo professionale in cui puo' articolarsi, a livello regionale, la figura professionale   di   riferimento   per  corrispondere  ai  fabbisogni formativi del mercato del lavoro locale.
 
 3) Competenze acquisite
 Nella   prima  colonna  vanno  indicate  le  competenze  acquisite strutturate in Unita' Capitalizzabili. Ogni Unita' Capitalizzabile e' intesa  come  insieme  di  competenze  autonomamente  significativo e autoconsistente,  riconoscibile  dal mondo del lavoro come componente specifica  di  professionalita', ed identificabile (dall'impresa, dal sistema formativo) quale risultato atteso di un processo formativo.
 Le unita' Capitalizzabili sono distinte in tre tipologie:
  di   base:   costituiscono  le  risorse  fondamentali  comunque necessarie ad un individuo per l'accesso alla formazione e al lavoro, oltre  che  per  lo  sviluppo  di  un  proprio percorso individuale e professionale.
 Per   competenze   di  base  si  intende  quindi  l'insieme  delle conoscenze  (e  della  loro capacita' d'uso) che costituiscono sia il requisito per l'accesso a qualsiasi percorso di formazione ulteriore, sia  la  base  minima  per  l'accesso  al  lavoro e alle professioni, costituendo in questo modo un moderno diritto di cittadinanza.
  trasversali,  sono le competenze (comunicative, relazionali, di problem  solving, ecc.) che entrano in gioco nelle diverse situazioni lavorative e che consentono al soggetto di trasformare i saperi in un comportamento  lavorativo  efficace  in  un  contesto  specifico.  La valutazione  e  la  certificazione  delle competenze trasversali puo' avvenire  solo  in  un  contesto applicativo e quindi con riferimento alle  competenze di base e tecnico professionali ad esse maggiormente connesse,  utilizzando  e,  se  necessario,  ampliando  le  prove  di valutazione di queste ultime.
  tecnico  professionali,  costituite dai saperi e dalle tecniche connesse   all'esercizio  delle  attivita'  operative  richieste  dai processi  di  lavoro  a  cui  ci  si  riferisce  nei  diversi  ambiti professionali.   A   tale   riguardo   e'  necessario  richiamare  le specificita'  che  caratterizzano  i  diversi  contributi che possono venire  dal  sistema  scolastico,  universitario  e  dalla formazione professionale    regionale    allo    sviluppo    delle    competenze tecnico-professionali.
 Nella  seconda colonna per ogni Unita' Capitalizzabile deve essere indicata la denominazione della/e Unita' formativa/e che concorre/ono al  raggiungimento  delle  competenze  stesse.  Le  Unita'  formative descrivono  infatti il percorso formativo necessario all'acquisizione delle  competenze  previste  nelle  Unita'  Capitalizzabili e la loro relazione  con  le  stesse.  Nella compilazione delle due colorare si tenga  conto  del fatto che le relazione tra unita' Capitalizzabili e unita'  Formative  puo', a seconda del progetto, risultare simmetrica (ad  ogni  Unita'  Capitalizzabile  corrisponde una unita' Formativa) oppure  asimmetrica  (una  Unita'  Capitalizzabile corrisponde a piu' Unita' Formative o viceversa).
 
 4) Percorso formativo
 In  questa sezione va indicata innanzitutto la durata in mesi e in ore del corso.
 Inoltre per ogni Unita' formativa va indicata:
 a. denominazione
 b. durata in ore
 c. contesto/i   di   apprendimento   (aula,  laboratorio,  lavoro individuale, project work, ecc.)
 d. modalita'  di  valutazione  (colloqui,  prova  scritta,  prova pratica e/o simulazione, esercitazioni, test, ecc.)
 Questi   descrittori   del   percorso   formativo  possono  essere utilizzati  anche  per  evidenziare eventuali crediti in ingresso. In questo caso e' necessario:
 - indicare  comunque il titolo dell'unita' formativa riconosciuta quale credito,
 omettere la durata in ore;
 - indicare  il  contesto  di apprendimento (ovviamente esterno al percorso)  in  cui  le  competenze  sono state maturate (es.: lavoro, autoformazione, formazione professionale, ecc.),
 - indicare  alla  voce  "modalita'  di  verifica"  unicamente gli eventuali  titoli o certificazioni esterne considerate valide ai fini dell'accreditamento  (ad  es: esami universitari sostenuti, patentino informatico  ECDL,  certificazione internazionale di conoscenza della lingua straniera ).
 Tirocinio
 Nel  certificato  e'  necessario  indicare  la  denominazione  del soggetto  ospitante  e  la  sede  di  svolgimento  del  tirocinio; il settore/comparto  di attivita'; la dimensione indicativa del soggetto ospitante utilizzando la tipologia piccola, media e grande impresa (p -  m  -  g)  e  la  funzione/i o il processo/i dove si sono svolte le attivita'  del  tirocinante.  Tali informazioni andranno ripetute nel caso  in  cui  l'esperienza  di  tirocinio  sia  stata svolta in piu' soggetti ospitanti.
 Inoltre  alla  voce  "Attivita' svolte" devono essere descritte in modo  sintetico  le  attivita'  o  le  aree  di  attivita'  in cui il tirocinante e' stato coinvolto.
 
 5) Modalita' della valutazione finale
 Specificare  qui  cio'  che  si  ritiene  rilevante indicare sulla tipologia  e  i contenuti delle due prove di valutazione previsti per l'esame,  secondo quanto stabilito dall'allegato A (colloquio e prova di  simulazione)  all'Accordo sancito dalla Conferenza Unificata il 2 marzo  2000  e  utilizzate  per  accertare  il  raggiungimento  delle conoscenze e delle competenze a conclusione del percorso formativo.
 
 6) Crediti formativi
 Indicare,  secondo  quanto  previsto  dal  D.I. 436/2000 art.6., i crediti  formativi  riconoscibili  da  altri  sistemi  o  istituzioni (scuola, universita', formazione professionale).
 Nel   caso   fosse   stato   previsto   preventivamente,  in  sede progettuale,  un rapporto di corrispondenza tra il percorso formativo IFTS  e  i  percorsi  di  formazione  professionale  e/o  i  percorsi universitari  e'  possibile dichiarare il valore del credito rispetto alla  formazione  professionale e/o esprimere tale corrispondenza con riferimento  al  sistema  di  crediti ECTS nell'ambito universitario. Tale   indicazione  di  credito  dovra'  essere  riferita  oltre  che all'ambito di
 spendibilita',  anche  alla  specifica  struttura/strutture che si impegnano a riconoscerlo, verso quale percorso formativo/accademico e la validita' nel tempo del credito stesso.
 Qualora  il  valore  di  credito  delle  diverse  unita' in cui si struttura  il  percorso  formativo  non sia preventivamente definito, esso  sara'  determinato  di volta in volta dal sistema che riceve in ingresso l'allievo in uscita dal percorso IFTS.
 
 7) Annotazioni integrative/Altre informazioni
 Aggiungere,  se  opportuno,  ulteriori  informazioni qualitative e individuali  riguardanti  l'esperienza  e le modalita' di svolgimento del  percorso nella logica di rafforzare il valore e la spendibilita' del  certificato  (ad  esempio: la personalizzazione del percorso, le competenze  accreditate  in ingresso, l'uso di metodologie didattiche innovative, ecc.).
 |  | ALLEGATO G D.I. n. 436/2000, art. 9
 
 LA BANCA DATI
 La  Banca  Dati,  la  cui  realizzazione  e  gestione  e' affidata all'Istituto  nazionale  per  la  documentazione,  l'innovazione e la ricerca educativa (I.N.D.I.R.E.), costituisce il nucleo dell'impianto informativo  e  documentale  del Sistema IFTS, ivi comprese le misure per  l'integrazione  dei  sistemi formativi a livello post-secondario (FIS), a norma dell'articolo 9 del D.I. n°436/2000.
 Presso  L'I.N.D.I.R.E.  e'  attivo  il gruppo di lavoro denominato "Sviluppo Banca Dati e Reti", composto dai rappresentanti di tutte le Regioni   e   dai  rappresentanti  dell'ANCI,  dell'UPI,  dell'UNCEM, dell'ISFOL,  dell'ISTAT  e  del  MIUR,  che presidia la funzionalita' strutturale  e  organizzativa  del  sistema informativo e documentale IFTS. Il Gruppo di lavoro definisce strumenti e procedure condivise e trasparenti  per la raccolta, l'aggiornamento, la documentazione e la pubblicazione di dati, informazioni e conoscenze prodotte nel Sistema IFTS  e  opera  in  base  alle  Linee  Guida  definite  dal  Comitato nazionale.
 
 La Banca Dati e i sistemi informativi regionali
 Tra  le  Regioni  e  la  Banca  Dati si crea un flusso continuo di scambio  di informazioni che facilita le azioni di programmazione, di sviluppo,  di  documentazione,  di  monitoraggio  e  valutazione  nel Sistema  IFTS  in  linea  con  il  Piano  d'Azione di e-government. I documenti,  le  comunicazioni e le informazioni che, in accordo e per conto  delle  Regioni, del Comitato nazionale, dei Gruppi di lavoro e dei    Comitati    di    settore,    sono   visualizzate   sul   Sito www.indire.it/ifts,  all'interno  del  quale  si  trova la Banca Dati IFTS, garantiscono agli utenti del Sistema un aggiornamento continuo.
 Le  informazioni  che, in accordo con le Regioni, affluiscono alla Banca  Dati  permettono di incrementare e tenere aggiornati i servizi di  documentazione  del Sistema e danno evidenza della programmazione nazionale,   delle   programmazioni   regionali   e  dello  stato  di avanzamento  dei  percorsi  IFTS  relativamente alle fasi ex ante, in itinere ed ex post.
 La  costruzione  di  apposite  procedure  informatiche, realizzate sulla base:
 a) delle esigenze emergenti nel Sistema;
 b) della   necessita'  di  raccordo  con  i  sistemi  informativi regionali;
 c) dei bisogni conoscitivi degli utenti del Sistema;
 permette  la  rilevazione  e  la  visualizzazione  on  line  delle informazioni.
 Per  ogni  nuova  programmazione  nazionale,  il formulario per la presentazione  dei  progetti  e' ridefinito dal Gruppo Sviluppo Banca Dati  e  Reti,  in  un  quadro  di piena compatibilita' con i sistemi informativi per gli IFTS regionali gia' operativi e sulla base:
 a) delle esigenze di trasferimento di dati a terzi da parte delle Regioni (e/o Province);
 b) dei  bisogni informativi dei potenziali corsisti e degli altri utenti del Sistema;
 c) delle Linee Guida stabilite dal Comitato nazionale;
 ed e' fornito, in formato elettronico, dall'INDIRE alle Regioni.
 Pertanto  i  piani  regionali  sono  acquisiti  per via telematica all'indirizzo  ifts@bdp.it,  nei  tempi con le modalita' e l'utilizzo della  scheda  sintetica indicati dall'INDIRE, corredati dal relativo provvedimento  regionale, formalmente adottato, con l'indicazione dei criteri  di  selezione  dei progetti e del dirigente responsabile del procedimento di attuazione del piano regionale dell'IFTS.
 Per  le  Regioni  che  facciano richiesta di un supporto operativo temporaneo,  applicando  il  principio  di  sussidiarieta',  l'INDIRE svolge  funzioni di assistenza tecnica e, con la Banca Dati e il sito IFTS,  attivita'  di  supporto  e  integrazione  per  le  funzioni di raccolta e visualizzazione delle informazioni.
 Per   le   Regioni   che   dispongono  gia'  di  propri  strumenti informativo/informatici  per  la  raccolta  e  la visualizzazione dei progetti,  l'INDIRE  svolge  funzioni  di  supporto  tecnico  ai fini dell'integrazione con il sistema informativo nazionale.
 
 I servizi: la documentazione on line; gli strumenti di lavoro e di comunicazione on line.
 La  funzione  generale  della  Banca  Dati e del Sito e' quella di documentare lo sviluppo delle pratiche e delle conoscenze nel Sistema IFTS.
 La   documentazione  descrittiva  delle  pratiche  prodotte  nella didattica, nelle misure di accompagnamento e di sistema e la raccolta dei   dati   della   programmazione,  della  pianificazione  e  della realizzazione  dei  percorsi  IFTS,  sono  la  base per le successive azioni  di  monitoraggio  e di valutazione. La rilevazione condivisa, trasparente e sistematica realizzata con le procedure informatiche e' condizione  sia  di un fondato confronto nazionale e internazionale a partire  dall'Unione  europea,  che dell'analisi approfondita e della diffusione delle buone pratiche. A tal fine il Gruppo "Sviluppo Banca Dati  e  Reti"  condivide  la  costruzione di procedure di raccolta e rappresentazione on line delle pratiche e delle conoscenze prodotte e utilizzate  nel  Sistema IFTS. Le procedure di raccolta si alimentano con il raccordo ai siti regionali e/o con il contributo diretto degli utenti del Sistema (progettisti, docenti, tutor, corsisti, ecc.).
 Appositi  strumenti di lavoro on line sono costruiti e mantenuti a sostegno   delle   attivita'   svolte  dalle  Regioni,  dal  Comitato nazionale,  dai  Gruppi  di  lavoro, dai Comitati di settore e per le azioni di sperimentazione.
 Appositi  strumenti  di  comunicazione  interattiva  on  line sono costruiti  con l'obiettivo di favorire la pubblicizzazione dell'IFTS, l'aggiornamento  continuo degli utenti del Sistema e la consultazione delle informazioni.
 
 La   funzionalita'   della   Banca  Dati  e  il  raccordo  con  il monitoraggio
 La  descrizione dettagliata della funzionalita' della Banca Dati e il  raccordo  con  il  monitoraggio  sono  demandati ad uno specifico documento  operativo  che,  in  base  alle  Linee  Guida definite dal Comitato  nazionale,  descrive  e specifica le funzioni delle diverse componenti  il  Sistema IFTS, il flusso dei dati, i livelli e i tempi di aggiornamento.
 |  | ALLEGATO H D.I. n. 436/2000, art. 10
 
 IL MONITORAGGIO E LA VALUTAZIONE DI SISTEMA
 Il  sistema  di  monitoraggio  e  valutazione  e'  finalizzato  ad osservare  e  valutare  gli  aspetti  peculiari dei percorsi IFTS e a produrre   informazioni   ed   analisi   per  sostenere  lo  sviluppo quanti-qualitativo della nuova filiera.
 In particolare, finalita' ultima del monitoraggio e valutazione e' l'analisi  dei  risultati  e  dei  fattori  che  ne hanno favorito il raggiungimento, con una specifica attenzione al contesto locale.
 A  livello  nazionale,  le  linee  guida  per il monitoraggio e la valutazione  dei  percorsi  sono  proposte dal Comitato nazionale per l'IFTS. Le attivita' previste sono realizzate attraverso l'assistenza tecnica dell' ISFOL.
 Per la realizzazione delle attivita' di monitoraggio e valutazione sono utilizzati:
  le   informazioni  e  i  dati  disponibili  presso  i  soggetti responsabili a livello regionale;
  le informazioni e i dati disponibili presso la Banca Dati.
 Le  modalita'  per  l'effettuazione  del  piano  di monitoraggio e valutazione   sono   determinate,   in   relazione   all'impianto  di monitoraggio  di  ciascuna  Regione,  in modo da realizzare un'azione integrata tra il livello nazionale e quello regionale.
 Il  piano di monitoraggio e valutazione e' validato, per ogni anno di programmazione, dal Comitato nazionale, e prevede la realizzazione di   un   rapporto   di  monitoraggio,  per  ciascuna  annualita'  di programmazione  dei  corsi, contenente anche informazioni statistiche relative a ciascun ambito regionale.
 Il  piano  di  monitoraggio  e  valutazione  prevede  anche idonee attivita' per seguire tutte le fasi del processo formativo, prendendo in considerazione non solo i risultati finali ma anche le condizioni, le  risorse  impiegate,  le  attivita'  svolte  per  conseguire  tali risultati.
 |  |  |