Gazzetta n. 225 del 2005-09-27 |
CONFERENZA UNIFICATA |
ACCORDO 1 agosto 2002 |
Accordo tra il Governo, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, le province, i comuni e le comunita' montane, per la programmazione dei percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore per l'anno 2002-2003 e delle relative misure di sistema. (Repertorio atti n. 603). |
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LA CONFERENZA UNIFICATA
Visto l'art. 9, comma 2, lettera c) del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, che dispone che questa Conferenza promuove e sancisce accordi tra Governo, regioni e province autonome, province, comuni e comunita' montane, al fine di coordinare l'esercizio delle rispettive competenze e svolgere in collaborazione attivita' di interesse comune; Visto il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, che, ai capi III e IV del Titolo IV, individua le funzioni e i compiti amministrativi in materia di istruzione scolastica e di formazione professionale dello Stato che vengono conferite alle regioni e agli enti locali, in attuazione della legge 15 marzo 1997, n. 59; Vista la legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, anche con riferimento all'art. 3, comma 1, lettera m) sulla determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni; Vista la legge 17 maggio 1999, n. 144 che, art. 69, dispone l'istituzione del sistema dell'istruzione e della formazione tecnica superiore, per riqualificare e ampliare l'offerta formativa destinata ai giovani e agli adulti, occupati e non occupati, nell'ambito del sistema di formazione integrata superiore; Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, con particolare riferimento all'art. 50; Visto il regolamento adottato con decreto interministeriale del 31 ottobre 2000, n. 436, recante norme di attuazione dell'art. 69 della legge 17 maggio 1999, n. 144, concernente l'istruzione e la formazione tecnica superiore (IFTS); Visto l'accordo concernente il regolamento per l'individuazione degli standard minimi di funzionamento dei servizi pubblici per l'impiego, sancito da questa Conferenza nella seduta del 16 dicembre 1999 (repertorio atti n. 200/C.U.); Visto l'accordo sancito da questa Conferenza il 2 marzo 2000 (repertorio atti n. 222/C.U.), relativo alla valutazione e certificazione dei percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore previsti dai progetti pilota 1998/99; Visto l'accordo sancito da questa Conferenza il 14 settembre 2000 (repertorio atti n. 334/C.U.), relativo alla programmazione dei percorsi d'istruzione e formazione tecnica superiore per l'anno 2000/2001 e delle relative misure di sistema; Visto lo schema di accordo in oggetto trasmesso dal Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, il 15 luglio 2002; Considerato che, il 30 luglio 2002 in sede tecnica, i rappresentanti delle regioni hanno avanzato proposte di modifica al testo dello schema di accordo in oggetto, che sono state condivise da rappresentanti dell'ANCI, dell'UPI e dell'UNCEM e accolte dai rappresentanti delle amministrazioni centrali, e che lo stesso e' stato ritrasmesso il 31 luglio 2002 nella stesura definitiva con le modifiche concordate in sede tecnica; Considerato che, nel corso dell'odierna seduta di questa Conferenza, il rappresentante del Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, ha consegnato una nota tecnica relativa ai criteri di ripartizione delle risorse stanziate per la programmazione dei percorsi d'istruzione e formazione tecnica superiore e delle relative misure per l'integrazione dei sistemi formativi per l'anno 2002-2003; Considerato che, nel corso della medesima seduta di questa Conferenza, i presidenti delle regioni, dell'ANCI, dell'UPI e dell'UNCEM hanno espresso assenso sullo schema di accordo in oggetto; Acquisito l'assenso del Governo, delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano, delle province, dei comuni e delle comunita' montane; Sancisce il seguente accordo tra il Governo, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, le province, i comuni e le comunita' montane nei termini sottoindicati: Ritenuto opportuno dettare linee guida per la programmazione dei percorsi IFTS e delle misure per l'integrazione dei sistemi formativi per l'anno 2002-2003, sulla base degli atti citati in premessa e dei risultati del monitoraggio dei progetti pilota avviati negli anni precedenti, allo scopo di favorire l'ulteriore sviluppo del sistema di Istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS) in ambito nazionale, nonche' l'avvio della sua messa a regime si conviene: di effettuare la programmazione dei piani regionali dei percorsi dell'Istruzione e formazione tecnica superiore e delle misure per l'integrazione dei sistemi formativi per l'anno 2002-2003, secondo le linee guida contenute nell'unito documento tecnico (allegato 1), corredato da otto allegati contraddistinti con le lettere da A ad H; documento tecnico ed allegati costituiscono parte integrante del presente accordo; di considerare il suddetto documento tecnico e i relativi allegati validi per l'anno 2002/2003 e suscettibili di eventuali allineamenti, previa modifica del presente accordo, in ragione del mutato quadro istituzionale conseguente alla modifica al Titolo V della Costituzione; di individuare la data del 31 maggio 2003, quale termine per la presentazione dei piani regionali IFTS.
Roma, 1° agosto 2002
Il Presidente: La Loggia
Il Segretario: Carpino | ALLEGATO N.1
DOCUMENTO TECNICO Linee guida per la programmazione dei percorsi del sistema dell'Istruzione e della Formazione Tecnica Superiore (IFTS) e delle misure per l'integrazione dei sistemi formativi per l'anno 2002/2003
Premessa I percorsi dell'IFTS e le relative misure per l'integrazione dei sistemi formativi a livello post-secondario si realizzano, per l'anno 2002-2003, secondo le linee guida di cui alla legge 17 maggio 1999, n. 144, art. 69 e al regolamento adottato con decreto interministeriale 31 ottobre 2000, n. 436, di seguito denominato "Regolamento", contenute nel presente documento. Le citate linee guida tengono conto degli accordi gia sanciti in materia dalla Conferenza Unificata il 2 marzo e il 14 settembre 2000.
1. Le figure professionali di riferimento 1. Le Regioni programmano i percorsi dell'IFTS, nel confronto con le parti sociali, avvalendosi dei comitati regionali con le modalita' di cui al punto 2 del Documento Tecnico allegato all'Accordo del 14 settembre 2000, sulla base delle figure professionali di riferimento di cui all'art. 5 comma 4 lett. a) del Regolamento, indicate nell'allegato A, che sono individuate a partire dalle scelte compiute dalle Regioni e dalle Province autonome di Trento e Bolzano nella precedente fase sperimentale e in relazione ai risultati delle ricerche sui fabbisogni formativi condotte anche dagli Organismi Bilaterali. Le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano determinano i profili professionali in cui le figure professionali di riferimento possono essere articolate a livello territoriale, secondo quanto disposto dal decreto legislativo 23 dicembre 1997, n. 469. 2. Le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano possono promuovere, nell'ambito dei comitati regionali di cui al punto 8, progetti pilota a norma dell'art. 5 comma 5 del Regolamento, riferiti a figure professionali non contenute nell'allegato A, corrispondenti a documentati fabbisogni dei mercati territoriali del lavoro; tali progetti, che svolgono un ruolo importante per lo sviluppo del sistema, in particolare se concordati tra piu' Regioni, sono evidenziati nei piani regionali in un apposito elenco.
2. I percorsi formativi per adulti occupati Allo scopo di promuovere il diritto alla formazione permanente, in attuazione dell'art. 1 comma 2 del Regolamento, i percorsi dell'IFTS destinati ad adulti occupati, di norma specificatamente indicati nei piani regionali, sono predisposti sulla base delle linee-guida contenute nell'allegato B, che possono essere integrate a norma dell'art. 4, comma 2, lett. a) del Regolamento medesimo dalle Regioni e dalle Province autonome di Trento e Bolzano in modo da facilitare l'adozione di specifiche modalita' organizzative e didattiche finalizzate a favorirne la partecipazione.
3. Gli standard di percorso e gli standard minimi nazionali delle competenze per l'accesso e la valutazione dell'esito 1. Gli standard minimi nazionali delle competenze individuano, a norma dell'art. 5 comma 2 del Regolamento, la base minima comune delle competenze da acquisire in esito al percorso formativo, che la persona deve dimostrare di possedere. Gli standard sono da riferire a figure delineate sulla base di previsioni di settore di medio periodo e sono oggetto di concertazione a livello nazionale tra i diversi soggetti istituzionali e sociali che fanno parte del sistema dell'IFTS. A norma dell'art. 4 comma 2 lett. c) e d) e dell'art. 5 comma 4 del Regolamento, i contenuti degli standard sono definiti con successivo Accordo entro il 30 settembre 2002. Tale Accordo costituisce la base per la programmazione regionale dei percorsi dell'IFTS per l'anno 2002-2003. Le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, sulla base dell'analisi dei fabbisogni professionali locali e attraverso la concertazione tra i diversi soggetti istituzionali e sociali, implementano gli standard minimi nazionali con l'individuazione di competenze aggiuntive per rispondere alle esigenze locali, che possono dar luogo a specifici profili professionali regionali, con particolare riferimento ai processi produttivi ed agli interventi di sviluppo locale che investono i settori dell'artigianato e delle piccole e medie imprese. 2. Per la definizione degli standard minimi nazionali delle competenze tecnico-professionali, sulla base delle indicazioni del Comitato Nazionale dell'IFTS sono costituiti i Comitati di settore a partire dalle seguenti grandi aggregazioni: 1.Agricoltura; 2.Industria e Artigianato; 3. Commercio e Turismo, Trasporti; 4. Servizi assicurativi e finanziari; 5. Servizi Pubblici e Servizi Privati d'interesse sociale. I comitati di settore, ai quali partecipano esperti ufficialmente designati dalle amministrazioni centrali e regionali, nonche' dalle parti sociali e dagli enti locali operano sulla base delle procedure e della metodologia definite nell'allegato C. Le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, inoltre, nell'ambito del Comitato Nazionale dell'IFTS, segnalano ai competenti Comitati nazionali di settore documentate proposte di miglioramento/adeguamento degli standard minimi di competenza concertati a livello nazionale, nonche' la nascita di nuove figure, secondo quanto previsto nell'allegato C. 3. Per favorire la classificazione e la comparabilita' internazionale degli esiti della formazione, a norma dell'art. 4 comma 2 let. k) del Regolamento sono adottati i riferimenti ai sistemi di classificazione dell' Istituto nazionale di statistica, contenuti nell'allegato E nonche' al IV livello della classificazione comunitaria delle certificazioni adottate con decisione del Consiglio 85/368/Cee.
4. I requisiti per l'accesso ai percorsi 1. Ai percorsi dell'IFTS per l'anno 2002-2003 possono accedere, a norma dell'art. 3 del Regolamento, anche coloro che non sono in possesso del diploma di istruzione secondaria superiore, tenuto conto delle linee-guida contenute nell'allegato E delle sperimentazioni in atto nelle Regioni e nelle Province autonome di Trento e Bolzano, relative all'accertamento dei requisiti minimi per l'accesso,alla selezione ed all'accreditamento delle competenze gia' possedute.
5. La valutazione e la certificazione dei percorsi 1. Per la valutazione finale dei percorsi e la composizione delle commissioni di esame si applicano le linee-guida contenute nell'Accordo sancito dalla Conferenza Unificata il 2 marzo 2000. 2. Delle commissioni di valutazione in ingresso ed in esito dei percorsi dell'IFTS fanno parte esperti accreditati dalle Regioni. 3. Per la certificazione dei percorsi dell'IFTS, si applica quanto previsto nell'allegato F, a norma dell'art.8 del Regolamento.
6. Le misure per l'integrazione tra i sistemi formativi 1. Il Comitato nazionale per l'IFTS propone misure per l'integrazione dei sistemi formativi (FIS), con particolare riferimento a: studi e ricerche per il costante aggiornamento degli standard minimi delle competenze di base, trasversali e tecnico-professionali; studi e ricerche in merito alle figure professionali, oggetto di progetti pilota realizzati dalle Regioni; il funzionamento, presso l'Istituto Nazionale di Documentazione per l'Innovazione e la Ricerca Educativa, d'intesa con l'ISFOL e l'ISTAT, della banca dati prevista dall' art. 9; del Regolamento, in modo da assicurare l'integrazione con i sistemi informativi delle Regioni; il monitoraggio e la valutazione in modo integrato con le attivita' svolte dalle Regioni; l'individuazione e la circolazione di buone prassi; il sostegno alla collaborazione multiregionale e le misure per il riequilibrio territoriale; la partecipazione ad iniziative e programmi comunitari ed internazionali, a partire dallo sviluppo di uno spazio comune per la specializzazione tecnica superiore nell'ambito Ue.
7. La banca dati , il monitoraggio e la valutazione di sistema 1. Allo scopo di sviluppare un sistema di confronto in ambito nazionale, comunitario ed internazionale, nonche' procedure di e-government per l'integrazione del sistema dell' IFTS, la Banca Dati, di cui all'art. 9 del Regolamento, e le banche dati regionali per l'IFTS si sviluppano secondo i criteri generali contenuti nell'allegato G. Il sistema di monitoraggio e la valutazione dell'IFTS, previsto dall'art. 10 del Regolamento, integrato anche con le attivita' svolte dalle Regioni, si realizza in base alle linee-guida indicate nell' allegato H. I dati relativi al monitoraggio confluiscono all'interno della Banca Dati istituita a norma del citato art. 9 presso l'Istituto Nazionale di Documentazione per l'Innovazione e la Ricerca Educativa.
8. I comitati regionali 1. A norma degli artt. 1 e 2 del Regolamento, le Regioni perseguono l'integrazione dei sistemi di istruzione e formazione e realizzano il confronto con le parti sociali attraverso i Comitati regionali per 1'IFTS, costituiti con proprio atto formale. Essi possono essere collocati anche all'interno di altri organismi concertativi. 2. Il Comitato regionale e' composto da un numero contenuto di membri in rappresentanza dei seguenti soggetti istituzionali e sociali a livello territoriale: Regioni o Province Autonome di Trento e di Bolzano, Province, Comuni e Comunita' Montane, Sistema scolastico, Universita', Parti sociali maggiormente rappresentative in ambito regionale. Per il Sistema scolastico, la rappresentanza e' assicurata dal Direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale o da un suo delegato permanente; per il Sistema universitario, dal Rettore individuato dal Coordinamento regionale delle universita' o da un suo delegato permanente. 3. I Comitati Regionali per l'IFTS svolgono funzioni consultive e propositive inerenti il sistema, secondo linee di indirizzo regionali coerenti con le politiche nazionali e locali. I Comitati regionali si esprimono, in particolare, in materia di: - individuazione dei settori, delle figure professionali e dei profili nei quali esse eventualmente si articolano; - indicazioni in merito ai criteri per la selezione dei progetti; - criteri per il monitoraggio e la valutazione. 4. La funzione di componente del Comitato Regionale e' incompatibile con quella di partecipante, a qualunque titolo, alla progettazione e realizzazione dei progetti dell'IFTS.
9 . La programmazione regionale 1. Ai fini dell'istituzione e del finanziamento dei percorsi, di cui all'art.7 del Regolamento, sono previste le seguenti linee guida. a) Tutti i progetti dei percorsi dell'IFTS sono oggetto di bandi emanati dalle Regioni o dagli Enti locali delegati. Al fine di assicurare quanto previsto dall'art.9 del Regolamento 31 ottobre 2000, n. 436 le Regioni, le Province autonome di Trento e Bolzano o gli Enti locali da esse delegati trasmettono i progetti selezionati all'Istituto Nazionale di Documentazione per l'Innovazione e la Ricerca Educativa (INDIRE), come indicato nell'Allegato G. b) Per la costituzione delle commissioni di valutazione e per la selezione dei progetti si applica quanto previsto ai punti 2.6 e 2.7 del documento tecnico di cui all'Accordo sancito dalla Conferenza unificata il 14 settembre 2000. c) Le Regioni si impegnano ad indicare, oltre alle risorse messe a disposizione dalle Amministrazioni centrali per l'IFTS, risorse aggiuntive, anche utilizzando quelle provenienti dai programmi del Fondo Sociale Europeo, in misura non inferiore al 30% del costo complessivo dei piani approvati. Gli enti locali possono concorrere con risorse proprie all'ampliamento delle disponibilita' finanziarie a base della programmazione regionale, oltre ad altri soggetti pubblici e privati. Le risorse nazionali destinate alla realizzazione della presente programmazione sono tratte dagli stanziamenti allo scopo disposti nei relativi esercizi finanziari. Il piano nazionale e' definito sulla base dei piani regionali, dopo la verifica dei requisiti di ricevibilita' e ammissibilita' gia' previsti al punto 2 del documento tecnico di cui all'Accordo sancito dalla Conferenza Unificata il 14 settembre 2000 e della sussistenza della quota di finanziamento regionale. d) La programmazione dei percorsi dell'IFTS e delle misure per l'integrazione dei sistemi formativi per l'anno 2002-2003 e' finanziata con le risorse allo scopo destinate nel bilancio del Ministero dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca, negli esercizi finanziari 2002 e 2003. La ripartizione delle risorse e' effettuata sulla base dei criteri, gia' adottati per la programmazione 2000/2001, relativi per l'80% al numero degli inoccupati della fascia di eta' 20/34 anni rilevato dall'ISTAT nel 2001 e per il 20% all'impegno finanziario delle Regioni e delle province autonome di Trento e Bolzano per lo sviluppo del sistema dell'IFTS nelle precedenti programmazioni. Per l'ammissione ai finanziamenti relativi all'esercizio finanziario 2002, il termine per la comunicazione dell'avvenuta approvazione dei bandi da parte delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano o degli Enti locali delegati e' fissato al 15 novembre 2002. I relativi piani sono inviati entro il 31 maggio 2003. Per l'ammissione ai finanziamenti relativi all'esercizio 2003, i termini per la trasmissione dei piani da parte delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano o degli Enti locali delegati e' fissato al 31 maggio 2003. Nel caso in cui alcune Regioni non abbiano attivato i percorsi programmati per l'anno 2000/2001 entro il 31 dicembre 2002 le risorse finanziarie relative all'esercizio 2003 sono riprogrammate a vantaggio delle Regioni adempienti. Per quanto riguarda gli standard di costo si fa riferimento a quanto previsto dal documento tecnico, ali. A, punto 11, approvato con l'Accordo sopra richiamato. e) Per quanto concerne la partecipazione delle scuole, ai fini della semplificazione amministrativo-contabile, si applica l'art. 56 del D.M. 1.2.2001, n.44, in virtu' del quale: "le intese di collaborazione con soggetti pubblici, per la gestione di percorsi formativi integrati sono regolate con convenzioni. Queste devono stabilire, tra loro, i rapporti finanziari ed i reciproci obblighi e garanzie. Qualora siano trasferite ad altri soggetti risorse finanziarie per assicurare la gestione unitaria delle attivita', la rendicontazione delle spese avviene all'interno del sistema contabile del soggetto gerente, il quale, entro 15 giorni dal termine di detta rendicontazione, invia agli altri soggetti finanziatori copia della medesima.
Allegati al documento tecnico: Allegato A Le figure professionali di riferimento Allegato B I percorsi formativi per gli adulti occupati Allegato C Le modalita' per la definizione degli standard minimi delle competenze tecnico-professionali Allegato D Le classificazioni ISTAT Allegato E L'accesso, la selezione e l'accreditamento delle competenze in ingresso ai percorsi Allegato F La certificazione dei percorsi Allegato G La banca dati Allegato H Il monitoraggio e la valutazione di sistema | ALLEGATO A D.I. n . 436/ 200, art. 5 LE FIGURE PROFESSIONALI DI RIFERIMENTO ELENCO DELLE FIGURE PROFESSIONALI INDIVIDUATE DAI COMITATI DI SETTORE
AGRICOLTURA 1. TECNICO SUPERIORE DELLE PRODUZIONI VEGETALI 2. TECNICO SUPERIORE DELLE PRODUZIONI ANIMALI 3. TECNICO SUPERIORE DELLA TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI AGROINDUSTRIALI 4. TECNICO SUPERIORE DELLA COMMERCIALIZZAZIONE DEI PRODOTTI AGROINDUSTRIALI 5. TECNICO SUPERIORE PER LA GESTIONE DEL TERRITORIO PRODUTTIVO AGRO-AMBIENTALE
INDUSTRIA E ARTIGIANATO 1 - MANIFATTURE 1. TECNICO SUPERIORE COMMERCIALE/MARKETING/ ORGANIZZAZIONE VENDITE 2. TECNICO SUPERIORE DI DISEGNO E PROGETTAZIONE INDUSTRIALE 3. TECNICO SUPERIORE DI PRODUZIONE 4. TECNICO SUPERIORE AMBIENTE, ENERGIA E SICUREZZA (IN AZIENDA) 5. TECNICO SUPERIORE PER L'AMMINISTRAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA ED IL CONTROLLO DI GESTIONE 6. TECNICO SUPERIORE SISTEMA QUALITA' (PRODOTTO E PROCESSO) 7. TECNICO SUPERIORE DI INDUSTRIALIZZAZIONE DEL PRODOTTO E PROCESSO 8. TECNICO SUPERIORE PROGRAMMAZIONE PRODUZIONE/LOGISTICA 9. TECNICO SUPERIORE DI INFORMATICA INDUSTRIALE 10. TECNICO SUPERIORE CONDUZIONE/ MANUTENZIONE IMPIANTI 11. TECNICO SUPERIORE DI AUTOMAZIONE INDUSTRIALE 12. TECNICO SUPERIORE DI APPROVVIGIONAMENTO 13. TECNICO SUPERIORE SISTEMA INFORMATIVO AZIENDALE 2 - ICT 1. TECNICO SUPERIORE PER LA COMUNICAZIONE E IL MULTIMEDIA 2. TECNICO SUPERIORE PER LE APPLICAZIONI INFORMATICHE 3. TECNICO SUPERIORE PER LE TELECOMUNICAZIONI 4. TECNICO SUPERIORE PER LO SVILUPPO SOFTWARE 5. TECNICO SUPERIORE PER I SISTEMI E LE TECNOLOGIE INFORMATICHE 3 - EDILIZIA 1. TECNICO SUPERIORE CONDUZIONE CANTIERE 2. TECNICO SUPERIORE PER IL RILIEVO ARCHITETTONICO, LA RESTITUZIONE E LA RAPPRESENTAZIONE GRAFICA 3. TECNICO SUPERIORE PER RILIEVI E STRUMENTAZIONI DI TELERILEVAMENTO (G.P.S. - G.I.S.)
COMMERCIO E TURISMO, TRASPORTI 1 - TRASPORTI 1. TECNICO SUPERIORE DELLA LOGISTICA INTEGRATA 2. TECNICO SUPERIORE DEI TRASPORTI E DELL'INTERMODALITA' 3. TECNICO SUPERIORE PER LE INFRASTRUTTURE LOGISTICHE 4. TECNICO SUPERIORE PER LA MOBILITA' E IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE 2 - TURISMO 1. TECNICO SUPERIORE PER L'ASSISTENZA ALLA DIREZIONE DI AGENZIE DI VIAGGIO E TOUR OPERATOR 2. TECNICO SUPERIORE PER L'ORGANIZZAZIONE E IL MARKETING DEL TURISMO INTEGRATO 3. TECNICO SUPERIORE PER LA RISTORAZIONE E LA VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI TERRITORIALI E DELLE PRODUZIONI TIPICHE 4. TECNICO SUPERIORE PER L'ASSISTENZA ALLA DIREZIONE DI STRUTTURE RICETTIVE
SERVIZI PUBBLICI E SERVIZI PRIVATI DI INTERESSE SOCIALE AMBIENTE 1. TECNICO SUPERIORE PER I SISTEMI DI RACCOLTA E SMALTIMENTO DEI RIFIUTI 2. TECNICO SUPERIORE PER I SISTEMI IDRICI 3. TECNICO SUPERIORE PER IL MONITORAGGIO E LA GESTIONE DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE
LE FIGURE PROFESSIONALI DI RIFERIMENTO Le figure professionali individuate dai Comitati di settore nei campi oggetto di approfondimento possono essere correlati alla CLASSIFICAZIONE DELLE ATTIVITA' ECONOMICHE - ESTRATTO ISTAT METODI E NORME SERIE C - N° 11 (ed. 1991)Ή, per quanto riguarda le attivita' economiche, ed alla classificazione delle PROFESSIONI INTERMEDIE (TECNICI) - ISTAT CP 91², per quanto riguarda le figure professionali. L'aggregazione che segue e' stata realizzata mettendo in relazione le attivita' economiche, le figure professionali operanti e le figure professionali individuate dai Comitati di settore. -----------------------------------
NOTE (1) La classificazione delle attivita' economiche ISTAT - ATECO 91 e' derivata dalla classificazione europea NACE Rev. 1 (2) La classificazione delle professioni ISTAT - CP 1991 e' derivata dalla classificazione Internazionale delle Professioni ISCO-1988. Tale riferimento puo' essere raccordato alla C.P. ISTAT 2001 - Metodi e Norme n. 12 -.
AGRICOLTURA Codice ATECO 91|definizione --------------------------------------------------------------------- A |AGRICOLTURA, CACCIA E SILVICOLTURA --------------------------------------------------------------------- A1 |Agricoltura, caccia e relativi servizi --------------------------------------------------------------------- |Silvicoltura e utilizzazione di aree forestali e A2 |servizi connessi --------------------------------------------------------------------- B5 |PESCA, PISCICOLTURA E SERVIZI CONNESSI
Rientrano in questa area di attivita' economiche le seguenti figure individuate dal Comitato di settore: TECNICO SUPERIORE DELLE PRODUZIONI VEGETALI DESCRIZIONE Il tecnico superiore delle produzioni vegetali e' esperto nella identificazione dei caratteri di un territorio e de Strutture aziendali, nell'organizzazione di produzioni vegetali, con particolare riferimento alle tecnologie e al controllo, con ottimizzazione degli aspetti qualitativi e quantitativi dei prodotti e della economicita' dei risultati. ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI: Il tecnico superiore delle produzioni vegetali e' in grado di progettare, realizzare e gestire organizzazioni produttive erbacee, orticole, frutticole e legnose operando con piena consapevolezza delle situazioni ambientali e degli orientamenti del mercato, assicurando l'economicita' dei processi e la qualita' dei prodotti. RIFERIMENTI ISTAT: 3.2.2
TECNICO SUPERIORE DELLE PRODUZIONI ANIMALI DESCRIZIONE Il tecnico superiore delle produzioni animali e' esperto nella identificazione dei caratteri di un territorio e delle strutture aziendali e nella organizzazione dei sistemi di allevamento con ottimizzazione degli aspetti qualitativi dei prodotti e della economicita' dei risultati. ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI: Il tecnico superiore delle produzioni animali e' in grado di progettare, realizzare e gestire, in economicita', attivita' di allevamento, interpretando il mercato, ottimizzando i risultati quantitativi e qualitativi, nel rispetto dell'ambiente. RIFERIMENTI ISTAT: 3.2.2.9
TECNICO SUPERIORE DELLA TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI AGROINDUSTRIALI DESCRIZIONE Il tecnico superiore della trasformazione dei prodotti e' esperto nella valutazione merceologica dei prodotti agricoli da trasformare (ortaggi, frutta), nella definizione e gestione dei processi di trasformazione atti a valorizzare i prodotti esaltandone la qualita', e nel controllo mediante procedimenti chimici, fisici e biologici. ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI Il Tecnico superiore della trasformazione dei prodotti, valutando le caratteristiche delle materie prime, e' in grado di progettare, realizzare e gestire, linee di trasformazione, capaci di assicurare, con l'economicita' degli esercizi, la ottimizzazione qualitativa dei prodotti secondo le norme di certificazione e nel rispetto dell'ambiente. RIFERIMENTI ISTAT: 3.1.1.7
TECNICO SUPERIORE DELLA COMMERCIALIZZAZIONE DEI PRODOTTI AGROINDUSTRIALI DESCRIZIONE Il tecnico superiore della commercializzazione dei prodotti agroindustriali e' esperto nella conservazione dei prodotti agricoli con utilizzazione di moderne tecniche per migliorarne gli aspetti organolettici e merceologici, valorizzandoli attraverso forme di commercializzazione logistico-integrate. ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI Il tecnico superiore della commercializzazione e' in grado di analizzare e interpretare il mercato rilevandone le tendenze, con specifiche competenze nelle operazioni di posizionamento e promozione dei prodotti agricoli ed agro-industriali, individuando gli opportuni canali distributivi. RIFERIMENTI ISTAT: 3.3.3.5
TECNICO SUPERIORE PER LA GESTIONE DEL TERRITORIO PRODUTTIVO AGRO-AMBIENTALE DESCRIZIONE Il tecnico superiore della gestione territoriale e' esperto nella rilevazione, nel monitoraggio e nella descrizione di realta' ambientali anche ai fini delle previsioni produttive, per la valorizzazione territoriale e l'ottimizzazione delle risorse. ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI: Il tecnico superiore della gestione territoriale e' in grado di rilevare, monitorare e descrivere realta' ambientali e produttive, individuando modalita' per la valorizzazione territoriale e l'ottimizzazione delle risorse. E' altresi' in grado di utilizzare i sistemi di telerilevamento e le tecnologie GIS e GPS per il controllo e le previsioni delle produzioni agricole, anche nell'ambito del Sistema Informativo Agricolo Nazionale (S.I.A.N.). Dovra' acquisire competenze sia per attivita' di miglioramento delle strutture costituenti servizi territoriali, sia per le integrazioni degli esercizi produttivi mediante forme economiche espressamente previste dal codice civile (artt. 2082 e 2135) come agricole (agriturismo, ad esempio) oppure come connesse all'agricoltura. L'agriturismo, in particolare, esercitabile solo da imprenditori agricoli, postula la tutela del paesaggio rurale e la tutela dell'ambiente, attivita' orinai entrate nel novero della cultura agronomica in tutti i paesi europei. RIFERIMENTI ISTAT: 3.2.2.2 SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO(*) (*) LE FIGURE PROFESSIONALI DI QUESTO SETTORE FANNO RIFERIMENTO SIA ALL'INDUSTRIA CHE ALL'ARTIGIANATO ANCORCHE' IL CODICE ATECO 91 RIPORTI NELLA DEFINIZIONE LA DENOMINAZIONE ATTIVITA MANIFATTURIERE ===================================================================== Codice ATECO 91| definizione ===================================================================== D |ATTIVITA' MANIFATTURIERE --------------------------------------------------------------------- DA |INDUSTRIE ALIMENTARI, DELLE BEVANDE E DEL TABACCO --------------------------------------------------------------------- DA 15 |Industrie alimentari e delle bevande --------------------------------------------------------------------- DA 16 |Industria del tabacco --------------------------------------------------------------------- DB |INDUSTRIE TESSILI E DELL'ABBIGLIAMENTO --------------------------------------------------------------------- DB 17 |Industrie tessili --------------------------------------------------------------------- |Confezione di articoli di vestiario; preparazione e DB 18 |tintura di pellicce --------------------------------------------------------------------- |INDUSTRIE CONCIARIE FABBRICAZIONE DI PRODOTTI IN DC |CUOIO PELLE E SIMILARI --------------------------------------------------------------------- |Preparazione e concia del cuoio; fabbricazione di |articoli da viaggio, borse, articoli da correggiaio, DC 19 |selleria e calzature --------------------------------------------------------------------- D |INDUSTRIA DEL LEGNO E DEI PRODOTTI IN LEGNO --------------------------------------------------------------------- |Industria del legno e dei prodotti in legno e |sughero, esclusi i mobili; fabbricazione di articoli DD20 |di paglia e materiali da intreccio --------------------------------------------------------------------- |FABBRICAZIONE DELLA PASTA-CARTA, DELLA CARTA E DEI DE |PRODOTTI DI CARTA; STAMPA ED EDITORIA --------------------------------------------------------------------- |Fabbricazione della pasta-carta, della carta e dei DE21 |prodotti di carta --------------------------------------------------------------------- |Editoria, stampa e riproduzione di supporti DE22 |registrati --------------------------------------------------------------------- |FABBRICAZIONE DI COKE, RAFFINERIE DI PETROLIO, DF23 |TRATTAMENTO DEI COMBUSTIBILI NUCLEARI --------------------------------------------------------------------- |FABBRICAZIONE DI PRODOTTI CHIMICI E DI FIBRE DG24 |SINTETICHE E ARTIFICIALI --------------------------------------------------------------------- |FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN GOMMA E MATERIE DH25 |PLASTICHE --------------------------------------------------------------------- |FABBRICAZIONE DI PRODOTTI DELLA LAVORAZIONE Dl DI26 |MINERALI NON METALLIFERI --------------------------------------------------------------------- |PRODUZIONE DI METALLO E FABBRICAZIONE DI PRODOTTI IN DJ |METALLO --------------------------------------------------------------------- DJ27 |Produzione di metalli e loro leghe --------------------------------------------------------------------- |Fabbricazione e lavorazione dei prodotti in metallo, DJ28 |escluse macchine e impianti --------------------------------------------------------------------- |FABBRICAZIONE DI MACCHINE ED APPARECCHI MECCANICI, |COMPRESI L'INSTALLAZIONE, IL MONTAGGIO, LA DK29 |RIPARAZIONE E LA MANUTENZIONE --------------------------------------------------------------------- |FABBRICAZIONE DI MACCHINE ELETTRICHE E DI DL |APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED OTTICHE --------------------------------------------------------------------- |Fabbricazione di macchine per ufficio, di elaboratori DL30 |e sistemi informatici --------------------------------------------------------------------- |Fabbricazione di macchine ed apparecchi elettrici DL31 |n.c.a. --------------------------------------------------------------------- |Fabbricazione di apparecchi radiotelevisivi e di DL32 |apparecchiatura per le comunicazioni --------------------------------------------------------------------- |Fabbricazione di apparecchi medicali, di apparecchi DL33 |di precisione, di strumenti ottici e di orologi --------------------------------------------------------------------- DM |FABBRICAZIONE DI MEZZI DI TRASPORTO --------------------------------------------------------------------- DM34 |Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi --------------------------------------------------------------------- DM35 |Fabbricazione di altri mezzi di trasporto --------------------------------------------------------------------- DN |ALTRE INDUSTRIE MANIFATTURIERE --------------------------------------------------------------------- |Fabbricazione di mobili; altre industrie DN36 |manifatturiere --------------------------------------------------------------------- DN37 |Recupero e preparazione per il riciclaggio Rientrano in questa area di attivita' economiche le seguenti figure individuate dal comitato di settore: 1 - MANIFATTURE TECNICO SUPERIORE COMMERCIALE/MARKETING/ ORGANIZZAZIONE VENDITE DESCRIZIONE: Il tecnico superiore commerciale/marketing/ organizzazione vendite cura l'attuazione delle strategie relative ai prodotti/mercati, nonche' l'attuazione delle politiche commerciali e promozionali, collabora all'organizzazione ed al coordinamento delle vendite e della distribuzione. ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI assiste il Responsabile Commerciale nello sviluppo dei canali commerciali e delle opportunita' di mercato in una data area geografica, intrattenendo rapporti con la clientela, rilevando le loro esigenze, collaborando per individuare i prodotti e i servizi piu' adeguati assiste il Responsabile Marketing o Commerciale nell'implementazione del Sistema Informativo di Marketing, svolgendo ricerche mirate, e/o nella gestione dei processi di Customer Satisfaction assiste il Responsabile della Comunicazione aziendale, ed in alcuni casi organizza in prima persona, sia eventi, manifestazioni volti a dare visibilita' all'immagine ed ai prodotti/servizi aziendali, sia la predisposizione di materiale pubblicitario (cataloghi/campionari) a supporto delle attivita' aziendali organizza le attivita' inerenti alla distribuzione dei prodotti/servizi aziendali coordina ed integra le competenze e le risorse presenti in azienda nell'ambito commerciale, marketing, comunicazione e distribuzione. Codice ISTAT : 3.3.3 Professioni intermedie nei rapporti con i mercati
TECNICO SUPERIORE DI DISEGNO E PROGETTAZIONE INDUSTRIALE DESCRIZIONE Il tecnico superiore di disegno e progettazione industriale ha un elevato grado di competenze specifiche nei diversi settori produttivi. In generale cura l'ideazione di nuovi prodotti o di nuove linee produttive, anche attraverso il coordinamento e l'integrazione delle competenze e delle risorse presenti in azienda. Cura inoltre lo sviluppo e il disegno di particolari componenti con l'ausilio delle tecnologie informatiche. ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI Attivita' comuni: sviluppa e progetta le componenti di un prodotto interpreta ed esegue il disegno anche con lo strumento informatico Attivita' specifiche: sono in relazione ai diversi settori produttivi Codice ISTAT: 3.1.1 Tecnici in scienze quantitative, fisiche e naturali - 3.1.1.6 Disegnatori industriali ed assimilati
TECNICO SUPERIORE DI PRODUZIONE DESCRIZIONE Il tecnico superiore di produzione cura la gestione e il coordinamento delle attivita' dell'unita' operativa, si occupa degli interventi di correzione/regolazione della produzione, provvede al funzionamento e alla manutenzione ordinaria delle macchine/impianti, valutando l'andamento della produzione e proponendo soluzioni migliorative. Cura inoltre l'addestramento degli operatori. A questa figura e' richiesto un elevato grado di competenze specifiche nei diversi settori produttivi. ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI assicura la gestione ottimale delle risorse umane, dei mezzi e degli impianti per realizzare il programma di produzione, in termini di quantita/qualita', tempi, costi, efficacia ed efficienza, riduzione dell'impatto ambientale, nel rispetto delle norme di legge e delle procedure a tutela della sicurezza e della salute promuove e sostiene le politiche per la qualita' nel processo produttivo e si adopera perche' siano comprese e attuate dal personale alle dipendenze propone iniziative per migliorare l'efficienza dei processi e della prestazione globale dell'impianto nello specifico dell'unita' produttiva definisce/sviluppa tecnologie e processi produttivi per la realizzazione di nuove produzioni o di miglioramenti significativi delle produzioni esistenti; ne cura il trasferimento in produzione presidia il costante miglioramento dei processi produttivi (qualita', costi, performance, impatto ambientale, sicurezza) e contribuisce all'innovazione/sviluppo della competitivita'. Codice ISTAT: 3.1.1 Tecnici in scienze quantitative, fisiche e naturali - 3.1.2 Tecnici in scienze dell'ingegneria, delle costruzioni e dei trasporto aereo e navale
TECNICO SUPERIORE AMBIENTE, ENERGIA E SICUREZZA (IN AZIENDA) DESCRIZIONE: Il tecnico superiore ambiente, energia e sicurezza (in azienda) cura, in tale ambito, le procedure relative alla sicurezza/igiene del lavoro e all'ambiente (interno/esterno). Cura i rapporti con le strutture istituzionali e di certificazione. Valuta le situazioni di potenziale insorgenza di eventi dannosi. Individua le soluzioni piu' opportune e le priorita'. Promuove interventi di motivazione, formazione, addestramento al personale. ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI interpreta ed applica il quadro normativo reperisce, elabora, tratta le informazioni relative all'organizzazione aziendale e al ciclo produttivo realizza procedure relative ai sistemi sicurezza e ambiente monitora e controlla i sistemi di sicurezza e ambiente effettua diagnosi energetiche e audit sulla corretta gestione e manutenzione degli impianti ottimizza i contratti di fornitura e predispone interventi di razionalizzazione energetica. Codice ISTAT: 3.2.2 Tecnici agronomi, forestali, zootecnici ed assimilati - 3.2.2.2 Tecnici della difesa dell'ambiente ed assimilati
TECNICO SUPERIORE PER L'AMMINISTRAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA ED IL CONTROLLO DI GESTIONE DESCRIZIONE Il tecnico superiore per l'amministrazione economico-finanziaria ed il controllo di gestione cura il sistema di contabilita' (generale ed analitica), gli adempimenti amministrativo/fiscali e la redazione dei bilanci. Si occupa delle analisi economico - finanziarie, dei rapporti con il sistema creditizio. Individua sistemi di previsione e controllo orientati a criteri di efficacia ed efficienza gestionale. ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI gestisce la procedura contabile anche con sistemi informatizzati predispone il bilancio di esercizio applica tecniche di controllo di gestione e di analisi degli scostamenti Codice ISTAT- 3.3.1 Professioni intermedie amministrative e organizzativi - 3.3.1.1 Segretari, archivisti, tecnici degli affari generali-3.3.1.2 Contabili ed assimilati-3.3.1.3 Tecnici addetti alla gestione del personale-3.3.1.9 Altre professioni intermedie amministrative e organizzative
TECNICO SUPERIORE SISTEMA QUALITA' (PRODOTTO E PROCESSO) DESCRIZIONE Il Tecnico superiore sistema qualita' (prodotto e processo) cura le politiche della qualita', le procedure e la loro diffusione/attuazione (all'interno dell'azienda e verso i fornitori), l'elaborazione e l'aggiornamento dei manuali di qualita'. Si occupa dei collegamenti con gli enti di certificazione. ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI interpreta e applica le normative della qualita' all'interno del proprio contesto analizza il prodotto, il processo e l'organizzazione raccoglie ed elabora i dati sviluppa e gestisce la documentazione gestisce e utilizza i sistemi di controllo. Codice ISTAT: 3.1.1 Tecnici in scienze quantitative, fisiche e naturali 3.1.2.9 Altri tecnici in scienze dell'ingegneria e delle costruzioni e del trasporto aereo e navale)
TECNICO SUPERIORE DI INDUSTRIALIZZAZIONE DEL PRODOTTO E DEL PROCESSO DESCRIZIONE Il tecnico superiore di industrializzazione del prodotto e processo, in stretta integrazione con la progettazione del prodotto, definisce i cicli di lavorazione, cura l'adeguamento delle tecnologie di produzione e l'eventuale ricorso a risorse esterne (make or buy). Interviene sui problemi relativi al processo produttivo ed al funzionamento degli impianti. ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI rileva/esamina gli scostamenti rispetto ai parametri di produzione agli Standard qualitativi sicurezza ed ambiente problemi specifici di produzione assiste il personale dell'unita' operativa quando si presenta un problema e trasferisce le conoscenze nei momenti di introduzione di modifiche e di innovazioni (facilitatore); pianifica l'attivita' di manutenzione formula proposte per il miglioramento del processo produttivo e le formalizza (attivita' di reporting) mette in relazione le esigenze della produzione con le richieste provenienti da altre funzioni coinvolte. Codice ISTAT: 3.1.2 Tecnici in scienze dell'ingegneria, delle costruzioni e dei trasporto aereo e navale -3.1.2.1 Tecnici meccanici-3.1.2.9 Altri tecnici in scienze dell'ingegneria e delle costruzioni e del trasporto aereo e navale
TECNICO SUPERIORE PROGRAMMAZIONE PRODUZIONE/LOGISTICA DESCRIZIONE Il tecnico superiore programmazione produzione/logistica cura la programmazione/avanzamento della produzione, l'organizzazione logistica interna (movimentazioni e magazzini) ed esterna (approvvigionamenti e spedizioni). ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI segue la progettazione e l'organizzazione delle fasi di approvvigionamento dei materiali in collegamento con le aree produttiva e commerciale contribuisce al controllo della preparazione dei lotti di produzione organizza concretamente le operazioni dei sistemi di' trasporto, movimentazione e stoccaggio, con l'obiettivo di ottimizzare il flusso delle merci organizza la gestione informatizzata degli ordini verifica le consegne relative agli ordini Codice ISTAT : 3.3.4 Professioni intermedie in imprese commerciali ed assimilati - 3.3.4.1 Tecnici della distribuzione commerciale-3.3.3.2 Responsabili di magazzino e della distribuzione interna-3.3.3.1 Approvvigionatori e responsabili acquisti
TECNICO SUPERIORE DI INFORMATICA INDUSTRIALE DESCRIZIONE Il tecnico superiore di informatica industriale cura la manutenzione e la programmazione dei sistemi di controllo (plc, pc, elaboratori di supervisione) e di trasmissione dati. Collabora negli interventi di adattamento del software e dell'hardware. Addestra ed assiste gli operatori. ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI collabora con il responsabile della sicurezza e con il responsabile della qualita' nell'applicazione delle norme che stanno alla base della costruzione delle macchine e degli impianti, nonche' relative alla loro installazione, conduzione e manutenzione installa unita' di comando (PLC), trasduttori ed attuatori di tipo elettronico elettromeccanico, pneumatico ed oleodinamico realizza programmi in vari linguaggi di media complessita' su unita' logiche di programmazione (PLC) collabora alla progettazione dei principali impianti per il controllo delle macchine e per la trasmissione dei dati esamina dati e ricava informazioni da tabelle, grafici ed altra documentazione al fine di rilevare guasti ed anomalie ottimizzando le procedure di controllo e diagnosi collabora e interagisce con le diverse figure aziendali che vanno dagli operatori alle macchine ed agli impianti a quelle preposte all'organizzazione del personale e della produzione. Codice ISTAT: 3.3.1 Professioni intermedie amministrative e organizzativi - 3.1.1.3 Tecnici informatici-programmatori-3.1.1.4 Tecnici informatici-operatori
TECNICO SUPERIORE CONDUZIONE/ MANUTENZIONE IMPIANTI DESCRIZIONE Il tecnico superiore conduzione/ manutenzione impianti cura la pianificazione e segue l'attivita' di manutenzione. Controlla e valuta l'andamento dei dati sullo stato di funzionamento delle macchine/impianti e l'efficacia degli interventi, adottando gli opportuni provvedimenti. ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI pianifica le attivita' di manutenzione secondo i criteri dell'ottimizzazione del tempo e qualita' del prodotto finale puo' coordinare l'attivita' dei manutentori degli impianti per interventi di riparazione e regolazione di funzionamento sovrintende e coordina il gruppo addetto alla prima installazione di macchine automatiche ed impianti di produzione con relativa messa in funzione e regolazione in base alle specifiche di progetto concordate tra progettisti e committenti ricerca, segnala e documenta i guasti e le anomalie. Codice ISTAT: 3.1.2 Tecnici in scienze dell'ingegneria, delle costruzioni e del trasporto aereo e navale - 3.1.2.9 Altri tecnici in scienze dell'ingegneria e delle costruzioni e del trasporto aereo e navale-3.1.2.1 Tecnici meccanici-3.1.2.4 Tecnici elettronici e in telecomunicazioni-
TECNICO SUPERIORE DI AUTOMAZIONE INDUSTRIALE DESCRIZIONE: Il tecnico superiore di automazione industriale possiede competenze di automazione industriale, ottenute dalla sintesi di competenze specifiche dei settori elettrico, elettronico, meccanico ed informatico. Collabora alla progettazione delle macchine automatiche e integrazione negli impianti automatizzati per la gestione dei processi produttivi. Cura la conduzione delle macchine/impianti relativi a specifiche fasi del processo produttivo. Verifica la conformita' dell'output (risultato) rispetto agli standard, effettuando le regolazioni necessarie e/o intervenendo su eventuali anomalie. ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI controlla/esegue la programmazione di macchine a controllo numerico computerizzato per la lavorazione, costruzione, l'assemblaggio collabora nel team di progetto dell'Ufficio Tecnico per la progettazione di macchine automatiche programma l'assemblaggio, il controllo e la messa in opera di macchine o impianti coordina le attivita' di controllo sul processo produttivo e sui prodotti in modo da garantire la qualita' complessiva del servizio-prodotto, conformemente a quanto stabilito dalle procedure aziendali a seguito di un'analisi dei rischi, legati alle movimentazioni e lavorazioni della macchina, predispone le sicurezze per gli operatori avendo cura di sincronizzare gli interventi dei dispositivi installati. Codice ISTAT:: 3.1.2 Tecnici in scienze dell'ingegneria, delle costruzioni e dei trasporto aereo e navale - 3.1.2.9 Altri tecnici in scienze dell'ingegneria e delle costruzioni e del trasporto aereo e navale-
TECNICO SUPERIORE DI APPROVVIGIONAMENTO DESCRIZIONE Il tecnico superiore di approvvigionamento cura la progettazione e l'organizzazione delle fasi di approvvigionamento dei materiali necessarie per l'avvio dei processi di produzione ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI organizza l'approvvigionamento dei materiali e di tutte le attrezzature logistiche ed infrastrutturali necessarie per l'avvio dei processi di produzione e garantisce il controllo della qualita'; organizza i rapporti e coordina le figure preposte alle lavorazioni esternalizzate e/o in outsourcing. Codice ISTAT: 3.3.3 Professioni intermedie nei rapporti con i mercati - 3.3.3.1 Approvvigionatori e responsabili acquisti
TECNICO SUPERIORE SISTEMA INFORMATIVO AZIENDALE DESCRIZIONE Il tecnico superiore sistema informativo aziendale cura la personalizzazione, l'interfacciamento e l'utilizzo dei prodotti ERP. Coordina il personale nella attivazione e nell'adeguamento delle procedure aziendali allo strumento informatico. Addestra ed assiste gli operatori. ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI seleziona ed analizza i processi aziendali per i quali devono essere sviluppate le applicazioni sulla base delle esigenze dei vari settori assiste il responsabile EDP nel progetto del Sistema Informativo Aziendale basandosi sull'impiego delle nuove tecnologie favorisce lo sviluppo e la gestione del sistema informativo aziendale in un'ottica di integrazione delle diverse funzioni aziendali collabora con il responsabile commerciale e con il responsabile finanziario/amministrativo nella raccolta, nell'analisi e nell'interpretazione dei dati per ottimizzare il controllo della gestione aziendale sviluppa nuove applicazioni software di interfaccia operativa tra il sistema ERP e gli operatori aziendali organizza le attivita' di formazione del personale. Codice ISTAT: 3.1.1 Tecnici in scienze quantitative, fisiche e naturali (3.1.1.3 Tecnici informatici-programmatori -3.3.1.1 Segretari, archivisti, tecnici degli affari generali)
2 - SETTORE ICT ===================================================================== Codice ATECO 91| definizione ===================================================================== |ATTIVITA IMMOBILIARI, NOLEGGIO, INFORMATICA, RICERCA, K |ALTRE ATTIVITA PROFESSIONALI ED IMPRENDITORIALI --------------------------------------------------------------------- K70 |Attivita' immobiliari --------------------------------------------------------------------- |Noleggio di macchinari e attrezzature senza operatore K71 |e di beni per uso personale e domestico --------------------------------------------------------------------- K72 |Informatica e attivita' connesse --------------------------------------------------------------------- K73 |Ricerca e sviluppo --------------------------------------------------------------------- K74 |Altre attivita' professionali ed imprenditoriali
Rientrano in questa area di attivita' economiche le seguenti figure individuate dal comitato di settore: TECNICO SUPERIORE PER LA COMUNICAZIONE E IL MULTIMEDIA DESCRIZIONE Il tecnico superiore per la comunicazione e il multimedia opera e collabora nell'area della comunicazione, attraverso l'insieme dei canali disponibili (stampa, internet, intranet, televisione, radio) utilizzando e integrando i prodotti multimediali intesi come sintesi tra diverse forme di comunicazione (scritta, sonora, iconica, filmica), individua le modalita' e gli strumenti di comunicazione piu' idonei per la realizzazione di un prodotto o di un servizio, coordinando in modo appropriato strumenti e metodologie. ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI collabora con l'analista nelle attivita' di individuazione e formalizzazione dei requisiti del prodotto o del servizio, in termini di organizzazione tecnica e relativamente alle tecnologie di supporto partecipa alle attivita' di pianificazione, progettazione e configurazione dell'architettura del sistema di sviluppo, inteso come aggregato di strumenti e metodologie per la conduzione delle attivita' contribuisce alle fasi di sviluppo del servizio o del prodotto integrando le diverse tecnologie di comunicazione collabora nelle operazioni di collaudo, messa in opera, gestione tecnica, manutenzione e assistenza del servizio o del prodotto realizzato Codice ISTAT: 3.1.1 Tecnici in scienze quantitative, fisiche e naturali 3.1.1.3 Tecnici informatici-programmatori 3.3.3.6 Tecnici della pubblicita' e delle pubbliche relazioni in scienze quantitative, fisiche e naturali
TECNICO SUPERIORE PER LE APPLICAZIONI INFORMATICHE DESCRIZIONE Il tecnico superiore per le applicazioni informatiche interviene nell'ambito di un gruppo di lavoro orientato alle attivita' di automazione dei processi aziendali e di business. Contribuisce alla realizzazione dell'automazione dei processi sia attraverso lo sviluppo di applicazioni dedicate sia adattando e integrando prodotti specifici disponibili sul mercato. Interagisce con il committente attraverso l'impiego di appropriate metodologie a partire dalla fase di analisi dei requisiti delle applicazioni giungendo fino al collaudo e alla messa in opera delle soluzioni realizzate. ATTIVITA' PROFESSIONALI CARATTERIZZANTI collabora con l'analista nelle attivita' di individuazione e formalizzazione dei requisiti dell'applicazione in termini funzionali e architetturali partecipa alle attivita' di pianificazione, progettazione e configurazione delle applicazioni in ambienti distribuiti, interviene nelle fasi di individuazione degli strumenti e delle metodologie per la conduzione delle attivita' contribuisce alle fasi di sviluppo delle applicazioni realizzando i moduli software appropriati e individuando e integrando le componenti reperibili sul mercato collabora nelle operazioni di collaudo, messa in opera delle applicazioni Codice ISTAT: 3.1.1 Tecnici in scienze quantitative, fisiche e naturali 3.1.1.3 Tecnici informatici-programmatori 3.1.1.4 Tecnici informatici operatori
TECNICO SUPERIORE PER LE TELECOMUNICAZIONI DESCRIZIONE Il tecnico superiore per le telecomunicazioni opera e collabora nell'ambito delle attivita' di progettazione, gestione, manutenzione e assistenza relative alle reti di telecomunicazione di tipo locale e geografico, ad infrastruttura sia fissa che mobile. Utilizza la conoscenza dei mezzi trasmissivi, dei protocolli e dei dispositivi fissi e mobili di comunicazione per definirne l'impiego in funzione della topologia appropriata e dei requisiti espressi dagli utenti. Contribuisce ad applicare le tecnologie emergenti alla luce dell'evoluzione del mercato. ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI collabora con l'analista nelle attivita' di individuazione e formalizzazione dei requisiti dei sistemi di telecomunicazione in termini funzionali e architetturali partecipa alle attivita' di pianificazione, progettazione e configurazione dei sistemi di telecomunicazione e all'individuazione delle soluzioni topologiche e tecnologiche appropriate interviene nelle fasi di selezione degli strumenti e delle metodologie per la conduzione delle attivita' di analisi e progettazione contribuisce alle fasi di sviluppo dei sistemi individuando i dispositivi appropriati e integrando le componenti reperibili sul mercato opera nelle attivita' di collaudo, di messa in opera, di manutenzione e gestione tecnica dei sistemi di telecomunicazione Codice ISTAT: 3.1.1 Tecnici in scienze quantitative, fisiche e naturali 3.1.1.3 Tecnici informatici-programmatori 3.1.1.4 Tecnici informatici operatori 3.1.2.4 Tecnici elettronici e in telecomunicazioni
TECNICO SUPERIORE PER LO SVILUPPO SOFTWARE DESCRIZIONE 11 tecnico superiore per lo sviluppo software opera, anche nell'ambito di un gruppo, per la realizzazione di soluzioni software aderenti a specifici requisiti espressi dai committenti. Partecipa alle fasi di analisi dei requisiti, di progetto, sviluppo, verifica, collaudo, gestione e manutenzione delle componenti software, utilizzando linguaggi di programmazione. ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI collabora con l'analista nelle attivita' di individuazione e formalizzazione dei requisiti del software in termini funzionali e architetturali partecipa alle attivita' di pianificazione, progettazione, sviluppo e configurazione del software di base e applicativo interviene nelle fasi di individuazione e selezione degli strumenti e delle metodologie per la conduzione delle attivita' di analisi, progettazione e sviluppo del software contribuisce alle fasi di sviluppo del software di base e applicativo, anche individuando e integrando le componenti rese disponibili in altri contesti e interagendo con basi di dati appropriate collabora nelle operazioni di collaudo, di messa in opera, di manutenzione e gestione tecnica del software di base e applicativo Codice ISTAT: 3.1.1 Tecnici in scienze quantitative, fisiche e naturali 3.1.1.3 Tecnici informatici-programmatori 3.1.1.4 Tecnici informatici operatori
TECNICO SUPERIORE PER I SISTEMI E LE TECNOLOGIE INFORMATICHE DESCRIZIONE Il tecnico superiore per i sistemi e le tecnologie informatiche interviene nelle attivita' di analisi dei requisiti, nelle fasi della progettazione delle soluzioni tecniche, della messa in opera, della manutenzione e della gestione tecnica dei sistemi di elaborazione e delle infrastrutture di comunicazione che ne consentono l'interconnessione. In particolare le attivita' fondamentali di cui si occupa sono: - identificare, analizzare e risolvere problemi operativi - eseguire le operazioni di normale manutenzione dei sistemi - fornire assistenza agli utenti nella risoluzione dei problemi. ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI collabora con l'analista nelle attivita' di individuazione e formalizzazione dei requisiti dei sistemi infonnatici in termini di architettura e tecnologie di supporto partecipa alle attivita' di pianificazione e progettazione dell'architettura dei sistemi informatici contribuisce alle fasi di sviluppo delle soluzioni che integrano i diversi elementi del sistema complessivo interviene nelle fasi di configurazione del sistema in funzione dei requisiti elaborati in sede di stesura della specifica collabora nelle operazioni di collaudo, messa in opera e gestione tecnica dei sistemi infonnatici interviene nelle fasi di manutenzione e assistenza. Codice ISTAT: 3.1.1 Tecnici in scienze quantitative, fisiche e naturali 3.1.1.3 Tecnici informatici-programmatori 3.1.1.4 Tecnici informatici operatori 3.1.2.4 Tecnici elettronici e in telecomunicazioni
3 - EDILIZIA Codice ATECO 91:F45; definizione: COSTRUZIONI Rientrano in questa area di attivita' economiche le seguenti figure individuate dal comitato di settore(*): TECNICO SUPERIORE CONDUZIONE CANTIERE DESCRIZIONE: Gestisce e coordina con autonomia decisionale le attivita' di cantiere ; trova collocazione come dipendente presso le imprese nel settore dell'edilizia. Il contesto lavorativo in cui si inserisce questa figura professionale e' un contesto organizzato di impresa. Opera per la buona conduzione delle attivita' di cantiere sapendosi inserire e rapportare in un quadro organizzativo che vede impegnati diversi attori. L'evoluzione delle figura professionale, nel medio periodo, richiede una nuova e piu' caratterizzata capacita' operativa nei campi della sicurezza dell'ambiente e dell'informatica applicata alla gestione delle attivita'. (*)Durante lo svolgimento del corso lo studente che intenda far valere ai fini del praticantato il corso frequentato e' tenuto a darne comunicazione al Collegio provinciale dei geometri ed iscriversi all'albo dei praticanti
ATTIVITA' PROFESSIONALI:FONDAMENTALI E CARATTERIZZANTI (par. IV lett. A p. 2 nota tecnica per la definizione degli standard minimi di competenza per gli IFTS) Cura la programmazione ed il coordinamento delle attivita' produttive e amministrative di cantiere nel rispetto dell'ambiente. Redige e coordina i piani operativi di sicurezza la contabilita' dei lavori e la gestione del magazzino. Nell'ambito delle competenze professionali dirige cantieri di nuove costruzioni, interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione, ristrutturazione, recupero edilizio; cura gli interventi di urbanizzazione primaria e secondaria. E' in grado di: - utilizzare la strumentazione tecnologicamente avanzata; - documentare efficacemente,anche con relazioni scritte il lavoro effettuato; - rapportarsi con gli altri costruttivamente.
TECNICO SUPERIORE PER IL RILIEVO ARCHITETTONICO, LA RESTITUZIONE E LA RAPPRESENTAZIONE GRAFICA DESCRIZIONE: Effettua la ricognizione di edifici e/o monumenti ai fini della loro conservazione, recupero, riutilizzazione nel rispetto dell'ambiente e della tradizione architettonica . Utilizza gli strumenti del rilievo sia manuali che fotogrammetrici ed e' in grado di interpretare i dati rilevati ai fini della conservazione, manutenzione e riuso del patrimonio edilizio urbano. Opera nel campo del disegno architettonico relativo agli edifici, trovando collocazione presso imprese e/o enti pubblici interessati alla costruzione o al recupero dei manufatti. Utilizza gli strumenti di rappresentazione grafica manuali ed informatici (CAD) anche nelle piu' avanzate applicazioni ATTIVITA' PROFESSIONALI:FONDAMENTALI E CARATTERIZZANTI (par. IV lett. A p. 2 nota tecnica per la definizione degli standard minimi di competenza per gli IFTS) Esegue il rilievo architettonico con metodologie adeguate: misurazione diretta o fotogrammetrica, rappresenta la stratigrafia del monumento nel tempo, trasferisce su idoneo supporto cartaceo o multimediale i dati rilevati. Produce e gestisce la rappresentazione grafica: - esegue schizzi di semplici e complessi elementi architettonici e strutturali. - rappresenta le strutture edilizie tenendo conto della conoscenza delle caratteristiche e degli impieghi dei materiali da costruzione e dei componenti edilizi
TECNICO SUPERIORE PER RILIEVI E STRUMENTAZIONI DI TELERILEVAMENTO (G.P.S. - G.I.S.) DESCRIZIONE: Opera nel campo del telerilevamento satellitare per acquisire le informazioni necessarie per la loro successiva stesura cartografica. Conosce e utilizza le strumentazioni di telerilevamento e ne gestisce la successiva restituzione analitica e grafica. ATTIVITA' PROFESSIONALI:FONDAMENTALI E CARATTERIZZANTI (par. IV lett. A p. 2 nota tecnica per la definizione degli standard minimi di competenza per gli IFTS) - Effettua rilevamenti georeferenziati e li restituisce graficamente tenendo conto dei vincoli urbanistico-ambientali del territorio di riferimento - Interpreta i dati satellitari per la realizzazione della cartografia del territorio. - Collabora alla pianificazione alla progettazione del territorio Tali figure possono essere correlate alla seguente classificazione ISTAT delle professioni: ===================================================================== codice CP 91 definizione| ===================================================================== |Tecnici delle costruzioni civili ed 3.1.2.5 |assimilati --------------------------------------------------------------------- 3.1.1.6 |Disegnatori industriali ed assimilati COMMERCIO E TURISMO, TRASPORTI 1 - TRASPORTI ===================================================================== Codice ATECO 91| definizione ===================================================================== I |TRASPORTI, MAGAZZINAGGIO E COMUNICAZIONI --------------------------------------------------------------------- 160 |Trasporti terrestri; trasporti mediante condotte --------------------------------------------------------------------- I61 |Trasporti marittimi e per vie d'acqua --------------------------------------------------------------------- 162 |Trasporti aerei --------------------------------------------------------------------- |Attivita' di supporto ed ausiliarie dei trasporti; 163 |attivita' delle agenzie di viaggio --------------------------------------------------------------------- 164 |Poste e telecomunicazioni
Rientrano in questa area di attivita' economiche le seguenti figure individuate dal comitato di settore: TECNICO SUPERIORE DELLA LOGISTICA INTEGRATA Descrizione della figura professionale Opera all'intenso di imprese industriali, commerciali o di servizi logistici, nell'ambito della pianificazione, della gestione e del controllo dei flussi fisici dei beni e delle relative informazioni, dal punto di fornitura iniziale a quello finale. Ha una visione sistemica del ciclo logistico ed e' in grado di gestire relazioni con gli altri attori del canale, sia all'interno sia all'esterno dell'azienda. ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI Partecipa alla progettazione e all'organizzazione del ciclo logistico: pianificazione della produzione, approvvigionamenti, gestione dell'ordine, gestione delle scorte, magazzinaggio, movimentazione, imballaggio, trasporto. Analizza i costi ed i ricavi del ciclo logistico integrato. Prepara e verifica i documenti di trasporto. Gestisce le procedure amministrative e contabili connesse al ciclo logistico. Prepara i contratti con i fornitori e i clienti. Effettua il monitoraggio del ciclo logistico, utilizzando idonei supporti informatici. Gestisce le interdipendenze funzionali relative al ciclo logistico. Gestisce i rapporti con i fornitori di servizi logistici complementari. Manca un codice corrispondente nelle classificazioni ISTAT
TECNICO SUPERIORE DEI TRASPORTI E DELL'INTERMODALITA' Descrizione della figura professionale Opera all'interno di imprese di trasporti e di servizi logistici Sceglie le soluzioni e gli strumenti piu' idonei per la realizzazione dei servizi, coordinando le diverse tecnologie e modalita' di trasporto. E' in grado di gestire relazioni con gli altri attori del canale logistico, sia all'interno sia all'esterno dell'azienda. Svolge compiti di natura tecnica e commerciale nell'ambito del ciclo del trasporto intermodale ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI Organizza flussi fisici ed informativi della logistica. Analizza le specifiche operazioni oggetto del contratto gestito. Analizza costi e ricavi relativi alle diverse modalita' del trasporto. Prepara e verifica i documenti di trasporto. Verifica e controlla tutte le operazioni con l'utilizzo delle tecniche informatiche. Codice ATECO 91 I 60-I63
TECNICO SUPERIORE PER LE INFRASTRUTTURE LOGISTICHE Descrizione della figura professionale Opera nell'ambito delle infrastrutture portuali, aeroportuali, interportuali e nelle piattaforme di stoccaggio e di smistamento, partecipando alla gestione dei flussi di merci, vettori e relative informazioni. E' in grado di gestire relazioni con altri attori del sistema logistico coinvolti nei flussi in entrata e in uscita di merci ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI Gestisce i rapporti con gli operatori del trasporto. Analizza le specifiche operazioni oggetto del contratto gestito. Prepara e verifica i documenti di trasporto. Verifica e controlla tutte le operazioni con l'utilizzo delle tecniche informatiche. Partecipa alla gestione degli spazi e alla definizione del layout. Coordina l'attivita' degli operatori addetti. Partecipa all'erogazione di servizi nelle varie fasi del processo di ricezione, spedizione e di stoccaggio delle merci Controlla il regolare svolgimento delle pratiche doganali relative all'imbarco-sbarco delle merci, utilizzando appositi software infornatici di gestione del processo. Manca un codice corrispondente nelle classificazioni ISTAT
1. TECNICO SUPERIORE PER LA MOBILITA' E IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE Descrizione della figura professionale Opera all'interno di societa' di trasporto urbano ed extraurbano e di servizi collaterali al trasporto nell'ambito della pianificazione strategica Ha una conoscenza sistemica delle infrastrutture e dell'impatto ambientale ed e' in grado di gestire relazioni con gli altri attori della mobilita' Interagisce con le funzioni aziendali, in particolare con la funzione logistica per l'ottimizzazione del servizio al cliente. Integra le conoscenze basilari del mondo del trasporto e le esigenze tecnico-operative dei singoli segmenti di attivita' con la conoscenza delle problematiche connesse alla mobilita' nel settore urbano ed alla gestione di societa' di trasporto e di servizi collaterali rispetto al trasporto ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI Partecipa allo sviluppo e implementazione di progetti relativi alla mobilita' urbana secondo criteri di efficienza e qualita'. Si occupa dell'ottimizzazione del servizio al cliente anche analizzando le esigenze attuali e potenziali della domanda. Pianifica gli standard di servizio al cliente. Gestisce le problematiche ambientali relative ai sistemi di mobilita'. Codice ISTAT CP 91 n. 3.4.5.6 e 3.4.5.9
Tali figure possono essere correlate alla seguente classificazione ISTAT delle professioni: ===================================================================== codice CP 91| definizione ===================================================================== |Tecnici in scienze dell'ingegneria, delle costruzioni e 3.1.2 |dei trasporti aereo e navale --------------------------------------------------------------------- 3.3.3.4 |Tecnici di vendita e distribuzione --------------------------------------------------------------------- 3.3.3.2 |Responsabili di magazzino e della distribuzione interna --------------------------------------------------------------------- 3.3.4.1 |Tecnici della distribuzione commerciale
2 - TURISMO ===================================================================== Codice ATECO 91 | definizione ===================================================================== H55 |ALBERGHI E RISTORANTI
Rientrano in questa area di attivita' economiche le seguenti figure individuate dal comitato di settore: TECNICO SUPERIORE PER L'ASSISTENZA ALLA DIREZIONE DI AGENZIE DI VIAGGIO E TOUR OPERATOR Descrizione della figura professionale La figura svolge attivita' di supporto al management aziendale nelle azioni di organizzazione, gestione e sviluppo; contribuisce alla definizione e alla realizzazione degli obiettivi d'impresa. ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI 1. Analizza i dati economici e le tendenze del mercato, ricercando le fonti informative, applicando le metodologie di studio e le tecniche di elaborazione delle informazioni al fine di individuare le principali caratteristiche geografiche, storiche, culturali, artistiche, socio-economiche e logistiche dei territori di riferimento. 2. Collabora all'elaborazione e alla commercializzazione di nuovi prodotti/servizi, anche mediante l'utilizzo delle ICT. 3. Supporta le azioni di promozione e di pianificazione dell'offerta sui mercati locali, nazionali ed internazionali, applicando specifiche tecniche di marketing, con particolare riferimento alla customer satisfaction. 4. Utilizza gli specifici sistemi contabili del settore e collabora alla definizione delle attivita' di budgeting aziendale, avvalendosi dei principali strumenti di controllo della gestione economico-finanziaria. 5. Collabora alla gestione delle relazioni esterne ed interne e, con particolare riferimento al turismo incoming, contribuisce all'individuazione e gestione delle iniziative assumibili dalle istituzioni e dagli enti preposti. 6. Utilizza i terminali di prenotazione e biglietteria e i principali software e programmi gestionali in uso nelle imprese di intermediazione e produzione turistica.
TECNICO SUPERIORE PER L'ORGANIZZAZIONE E IL MARKETING DEL TURISMO INTEGRATO Descrizione della figura professionale La figura gestisce i rapporti con soggetti pubblici e privati e con associazioni di settore, ai fini della realizzazione dell'offerta turistica integrata. Si caratterizza prevalentemente per l'implementazione di attivita' di natura progettuale, con particolare attenzione rivolta all'analisi dei contesti territoriali di riferimento, in una logica di integrazione e valorizzazione dello sviluppo turistico del territorio.
ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI 1. Analizza le tendenze del mercato ed il sistema di offerta del territorio, attraverso la ricerca delle fonti informative e l'applicazione delle tecniche di elaborazione delle informazioni. 2. Contribuisce alla definizione dell'immagine turistica del territorio, sviluppando azioni di promozione di turismo integrato in Italia e all'estero. 3. Collabora con i soggetti pubblici e privati ( tour operator, agenzie incoming, strutture ricettive, aziende di ristorazione, musei, societa' di trasporti, enti ed organismi istituzionali, associazioni, consorzi, aziende di produzione eno-gastronomiche) per la messa a punto di azioni di miglioramento e sviluppo dell'offerta turistica locale integrata. 4. Individua ed usa i sistemi di controllo dei piani di sviluppo turistico, effettuando monitoraggi sulla qualita' dei servizi erogati. 5. Promuove e mette a punto piani di qualificazione ed articolazione dell'offerta turistica integrata, anche attraverso l'utilizzo delle tecnologie informatiche e telematiche. 6. Utilizza tecniche di marketing proprie delle imprese turistiche con particolare riferimento alla customer care e alla customer sati sfaction. 7. Utilizza specifici strumenti e metodologie di controllo delle attivita' a carattere economico - finanziario e statistico.
TECNICO SUPERIORE PER LA RISTORAZIONE E LA VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI TERRITORIALI E DELLE PRODUZIONI TIPICHE Descrizione della figura professionale La figura opera sia sul versante della produzione, dell'organizzazione e dell'erogazione dei servizi, sia su quello della valorizzazione delle risorse e della cultura del territorio, in risposta, anche, a nuove esigenze e modelli di comportamento in materia di alimentazione. ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI 1 Collabora all'organizzazione ed alla gestione delle attivita' aziendali. 2. Contribuisce alla definizione dei processi produttivi, sia in termini qualitativi che quantitativi. 3. Contribuisce alla valorizzazione dei prodotti e della cultura eno-gastronomica del territorio. 4. Collabora alla gestione della comunicazione interna ed esterna dell'azienda. 5. Collabora alla gestione delle relazioni con la clientela e all'implementazione di azioni di customer satisfaction. 6. Collabora allo sviluppo e all'implementazione dei piani di promozione e di commercializzazione aziendali. 7. Collabora all'organizzazione dei servizi dell'impresa secondo i parametri aziendali di efficienza, efficacia e qualita'. 8. Applica le tecniche di promozione diretta ed indiretta rivolte alla clientela, ai fornitori ed agli intermediari, anche attraverso l'utilizzo degli strumenti informatici e telematici. 9. Collabora alla verifica delle modalita' d'impiego delle tecniche di approvvigionamento, di trasformazione e conservazione dei prodotti. 10. Utilizza specifici strumenti e metodologie di controllo delle attivita' a carattere economico- finanziario e statistico, applicati al settore.
TECNICO SUPERIORE PER L'ASSISTENZA ALLA DIREZIONE DI STRUTTURE RICETTIVE DESCRIZIONE DELLA FIGURA PROFESSIONALE Figura di staff, di supporto ai vertici aziendali, che, attraverso le attivita' di coordinamento, organizzazione, programmazione, gestione e controllo, contribuisce al raggiungimento degli obiettivi aziendali, sia rispetto alle singole funzioni, sia nel suo complesso. ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI 1. Assiste la direzione nelle attivita' di organizzazione e sviluppo dell'impresa ricettiva applicando le tecniche di management di settore ed utilizzando le tecnologie informatiche e telematiche. 2. Contribuisce alla definizione delle strategie aziendali; propone e implementa azioni di sviluppo organizzativo. 3. Collabora alla gestione delle relazioni con la clientela e alla realizzazione di azioni di customer satisfaction. 4. Collabora al coordinamento delle attivita' dei diversi reparti dell'impresa, secondo i parametri aziendali di efficienza, efficacia e qualita' del servizio. 5. Collabora all'elaborazione, promozione e commercializzazione dell'offerta, utilizzando le specifiche tecniche di marketing. 6. Applica i principali contratti tra organizzatori, venditori e consumatori dei servizi turistici, relativi al comparto. 7. Interagisce con i principali attori coinvolti nei processi aziendali delle imprese ricettive. 8. Utilizza specifici strumenti e metodologie di controllo delle attivita' a carattere economico- finanziario e statistico del settore.
Tali figure possono essere correlate alla seguente classificazione ISTAT delle professioni: ===================================================================== codice CP 91| definizione ===================================================================== |Professioni intermedie delle attivita' turistiche e 3.4.1 |alberghiere --------------------------------------------------------------------- 3.4.1.1 |Professioni intermedie della attivita' alberghiera --------------------------------------------------------------------- 3.4.1.2 |Animatori turistici e assimilati --------------------------------------------------------------------- 3.4.1.3 |Agenti di viaggio --------------------------------------------------------------------- 3.4.1.9 |Altre professioni intermedie delle attivita' turistiche --------------------------------------------------------------------- 3.3.3.5 |Tecnici dei marketing
SERVIZI PUBBLICI E SERVIZI PRIVATI DI INTERESSE SOCIALE AMBIENTE ===================================================================== Codice ATECO 91| definizione ===================================================================== |PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA, GAS E |E ACQUA --------------------------------------------------------------------- |Produzione di energia elettrica, di gas, di vapore e E40 |acqua calda --------------------------------------------------------------------- E41 |Raccolta, depurazione e distribuzione d'acqua --------------------------------------------------------------------- O |ALTRI SERVIZI PUBBLICI, SOCIALI E PERSONALI --------------------------------------------------------------------- |Smaltimento dei rifiuti solidi, delle acque di 090 |scarico e simili
Rientrano in questa area di attivita' economiche le seguenti figure individuate dal comitato di settore: TECNICO SUPERIORE PER I SISTEMI DI RACCOLTA E SMALTIMENTO DEI RIFIUTI DESCRIZIONE Il Tecnico superiore per i sistemi di raccolta e smaltimento dei rifiuti opera in collaborazione con societa' di servizi nel settore ecologico o con amministrazioni pubbliche comunali. Deve conoscere la realta' ambientale del territorio ed essere in grado di aggiornarsi e interpretare la normativa di settore per quanto riguarda la riduzione della produzione dei rifiuti, le tecniche di riuso e riciclaggio, le caratteristiche dei rifiuti (analisi e campionatura) e le modalita' di raccolta, recupero, trasporto e smaltimento. Ha conoscenze tecnologiche relative alle centrali policombustibili, ai termoutilizzatori, al trattamento dei fumi e al controllo delle emissioni in atmosfera. Deve avere conoscenze relative alle discariche, manutenzione e recupero dei siti. Deve inoltre conoscere: la rete locale degli impianti di fognatura (collettamento acque reflue) e di depurazione (stazione di pretrattamento di eventuali rifiuti provenienti dalle attivita' industriali, artigianali e agricole del territorio), i sistemi e le tecniche di raccolta puntuale (cassonetti per rifiuti indifferenziati e/o specifici), la manutenzione degli stessi e lo smaltimento dei rifiuti speciali ATTIVITA' PROFESSIONALI FONDAMENTALI - monitorare e valutare l'efficienza dei sistemi di raccolta e smaltimento nel territorio - valutare le caratteristiche dei rifiuti speciali e il loro grado di pericolosita' ambientale, anche in rapporto al trasporto e all'efficienza/adeguatezza dei vettori impiegati; - collaborare con l'ufficio tecnico preposto alla pulizia delle strade, lavaggio e disinfezione cassonetti - verificare le operazioni successive alla depurazione (trattamento e trasporto dei fanghi provenienti dai depuratori) - collaborare alla progettazione/ristrutturazione di servizi connessi alla nettezza urbana - collaborare con gli uffici tecnici comunali anche in termini di assistenza e/o consulenza tecnico-economica-organizzativa inerente la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti collaborare con gli uffici preposti al controllo ambientale del territorio dove tali servizi si svolgono.
TECNICO SUPERIORE PER I SISTEMI IDRICI DESCRIZIONE Il tecnico per i sistemi idrici, sulla base di conoscenze tecnico-scientifiche anche multidisciplinari e della normativa di settore, | ALLEGATO B D.I. n . 436/ 2000, articoli 1 e 4
I PERCORSI FORMATIVI PER ADULTI OCCUPATI Le caratteristiche strutturali dei percorsi dell'IFTS (modularita', unita' capitalizzabili, certificazione integrata intermedia e finale, riconoscimento dei crediti in ingresso) ne fanno di per se' un'offerta formativa particolarmente idonea alla formazione permanente di quadri e tecnici intermedi. Nell'attuale fase di ristrutturazione e di riorganizzazione dei sistemi produttivi e dei servizi, indotta dall'innovazione tecnologica e dalla internazionalizzazione dei mercati, la domanda di aggiornamento e di riqualificazione di queste figure professionali e' particolarmente significativa, sia nell'ambito del lavoro dipendente che in quello autonomo. E' pertanto necessario che la programmazione regionale riferita al 2002-2003 rafforzi e qualifichi gli interventi che consentono la fruibilita' dei percorsi dell'IFTS anche ai lavoratori occupati, accentuando le caratteristiche di flessibilita' e di personalizzazione dei percorsi stessi, sulla base delle seguenti linee guida.
Accreditamento delle competenze in ingresso e riconoscimento dei relativi crediti formativi in termini di riduzione della durata del percorso. La relativa procedura, gia' definita nei documenti approvati dalla Conferenza unificata il 14/9/2000, deve essere generalizzata in modo da considerare l'accreditamento delle competenze come una delle modalita' ordinarie per l'accesso ai corsi, destinata sia a chi non ha il titolo di studio richiesto, sia a chi, anche in possesso del titolo, intenda ottenere il riconoscimento di competenze acquisite in altri contesti, in termini di crediti formativi che consentano di ridurre la durata del percorso. La finalita' e' quella di procedere al piu' ampio riconoscimento delle competenze acquisite nei contesti formali, informali e non formali, per ottenere un computo di crediti formativi in coerenza con il percorso prescelto, che ne consenta una fruizione abbreviata. Nel percorso individualizzato, la durata e' quella necessaria a perseguire gli obiettivi formativi definiti in esito, per raggiungere gli standard minimi di competenze della figura professionale indicata, a partire dal livello posseduto di competenze coerenti ed omogenee. Il percorso di accreditamento viene espletato prima di avviare le procedure per la selezione dei partecipanti ai percorsi formativi, gestite dai Comitati tecnici di progetto. Il percorso da attivare e' sequenziale e prevede: 1. una fase di orientamento volta all'approfondimento delle motivazioni del fabbisogno formativo e della progettualita' individuale a garanzia e nel rispetto delle istanze dell'utente; tale fase e' gestita da professionalita' competenti designate dal comitato di progetto (consiglieri di orientamento, docenti, tutor dotati di competenze psicologiche e pedagogiche); 2. una fase di valutazione\accertamento, attraverso l'esame delle indicazioni e documentazioni contenute nel Dossier individuale per la ricostruzione e documentazione del curriculum pregresso elaborato dal partecipante con l'assistenza di professionalita' presenti nella fase di orientamento; 3. una fase di riconoscimento\attestazione, nell'ambito della quale le indicazioni, cui perviene il Comitato di progetto sulla base delle due precedenti fasi, vengono sottoposte alla valutazione di una specifica Commissione tecnica per l'accreditamento istituita dalla Regione o, su delega, dalla Provincia, con i medesimi criteri e procedure della Commissione d'esame finale. La Commissione tecnica formula e motiva le determinazioni in ordine al riconoscimento di competenze gia' acquisite per l'accesso o di crediti per la fruizione personalizzata del percorso, oppure alla necessita' di particolari misure di accompagnamento o di moduli integrativi. Tali determinazioni, opportunamente verbalizzate, hanno valenza generale e danno luogo ad un'attestazione sugli esiti della valutazione.
Iscrizione e partecipazione ai percorsi a tempo parziale L'esigenza di rapportare i percorsi formativi alla specificita' dell'utenza, assicurando al tempo stesso un raccordo costante con la domanda di professionalita' espressa dal mondo del lavoro puo' trovare una risposta nella possibilita' di iscrizione/partecipazione anche parziale ai percorsi IFTS, qualora ricorrano le seguenti condizioni: 1. le competenze richieste abbiano una sostanziale coerenza interna e siano apprezzabili ai fini dell'arricchimento professionale e dell'occupabilita' della persona; 2. siano complessivamente acquisibili attraverso la partecipazione ad un blocco di unita' capitalizzabili che compongono percorsi professionali piu' complessi. Le domande d'iscrizione a tempo parziale ai percorsi sono esaminate dal Comitato di progetto, che verifica l'esistenza dei requisiti suddetti e ne decide l'ammissibilita' e le modalita' di partecipazione. A coloro che non concludono i percorsi IFTS viene rilasciata una certificazione intermedia, denominata "Dichiarazione di percorso", previa verifica interna del Comitato di progetto attestante le specifiche competenze acquisite con la frequenza dei percorsi per periodi piu' brevi ( moduli o unita' formativi capitalizzabili ), che costituiscono credito per la transizione verso altri sistemi formativi o il mercato del lavoro. La partecipazione ad una o piu' unita' capitalizzabili ed il superamento delle relative prove di verifica, attestate mediante il certificato intermedio, sono spendibili sia all'interno dello stesso contesto formativo, al fine di completare in un momento successivo il percorso IFTS parzialmente intrapreso, sia in ulteriori contesti di formazione e di lavoro. 11 certificato finale di specializzazione tecnica superiore e' rilasciato al termine della partecipazione all'intero percorso ed al superamento delle relative prove di verifica, necessarie per acquisire le competenze previste dallo standard nazionale della figura professionale di riferimento. Articolazione degli orari dei percorsi E' opportuno prevedere che i percorsi formativi si svolgano in tutto o in parte in relazione alle specificita' delle esigenze anche dopo la conclusione dell'orario di lavoro e nelle giornate del sabato, come gia' positivamente sperimentato in alcuni territori, al fine di consentire un piu' facile raccordo tra orari di lavoro e formazione. Tale misura deve, in ogni caso, essere affiancata da un'adeguata iniziativa dei Comitati regionali IFTS e in particolare delle parti sociali. Infatti, la legge n. 53/2000 rinvia alla contrattazione la possibilita' di rimodulare e/o di ridurre gli orari di lavoro per fini formativi e di studio. Pertanto, in presenza di domande di singoli lavoratori o di un numero significativo di lavoratori di una stessa azienda, qualora non sia gia' intervenuto un accordo sindacale in tal senso, e' auspicabile che il Comitato regionale IFTS, previo esame della situazione, proponga tutte le iniziative che, a livello territoriale o aziendale, possano consentire l'effettiva partecipazione dei lavoratori ai percorsi formativi. Tali accordi tra le Parti sociali, a livello territoriale, sono particolarmente utili per le aziende di dimensioni molto ridotte, in quanto consentono di definire (come sperimentato ad es. nei distretti), forme di collaborazione tra piu' aziende in relazione alla sostituzione del personale in formazione o alla gestione di servizi di comune interesse.
Riduzione della durata dello stage, in relazione al lavoro prestato in azienda. Il periodo di stage, per coloro che sono occupati, si deve intendere come un rafforzamento di competenze nel ruolo svolto dalla figura e profilo oggetto dell'attivita' formativa (a prescindere, quindi, dall'attivita' lavorativa normalmente esercitata), in quanto effettuato su un progetto specificatamente definito, che coniughi gli obiettivi formativi con l'esercizio delle abilita' pratiche, con la supervisione di un tutor, per favorire ulteriori acquisizioni per la crescita professionale e di carriera della persona. E' quindi da considerare credito formativo, utile ai fini della sostituzione totale o parziale delle ore di stage del percorso IFTS, soltanto quella attivita' lavorativa nell'azienda di appartenenza che consenta il rafforzamento, la specializzazione, l'integrazione o anche la formazione tout court di competenze coerenti con il percorso formativo intrapreso, con modalita' che ne segnino in maniera significativa la demarcazione rispetto all'attivita' di routine. Non possono, invece, essere considerate come stage le ore di regolare attivita', al di fuori degli obiettivi formativi del progetto.
Formazione a Distanza (FAD) La recente evoluzione delle nuove tecnologie amplia e rafforza il ruolo tradizionale della FAD nell'apprendimento individuale. La FAD si afferma, a tutti i livelli e, soprattutto per la formazione di professionalita' di medio e alto livello, come uno degli strumenti piu' significativi per la flessibilita' del sistema formativo, in grado di esplicare il massimo della sua efficacia soprattutto qualora sia inserita in un contesto formativo piu' complessivo e con adeguati supporti di natura didattica e organizzativa. Tale strumento puo' trovare un utilizzo particolarmente favorevole nell'ambito dell'IFTS, sia in quanto i destinatari sono figure tecniche di livello medio-alto, sia in quanto i percorsi sono strutturati in unita' capitalizzabili e in unita' formative. La possibilita' di utilizzo della FAD per acquisire competenze predefinite, in alternativa ad altre forme di apprendimento come quella frontale, deve essere prevista fin dalla progettazione del percorso formativo complessivo. Deve, inoltre, essere affiancata dalle necessarie misure organizzative e didattiche, a partire da adeguate modalita' di tutoraggio, che consentano coerenza e continuita' di apprendimento nell'ambito del percorso formativo.
Risorse L'insieme delle misure organizzative e didattiche necessarie per realizzare percorsi formativi per adulti occupati comporta un significativo impegno e maggiori oneri finanziari. Pertanto, al fine di realizzare tali importanti innovazioni, e' opportuno che le Regioni prevedano lo stanziamento di specifiche quote delle risorse disponibili, per finanziare ed incentivare progetti che, avendo le caratteristiche di qualita' sopra delineate, possano favorire la partecipazione di adulti occupati ai percorsi IFTS. | ALLEGATO C D.I. n. 436/2000, articoli 4 e 5 LE MODALITA' PER LA DEFINIZIONE DEGLI STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALE
LE MODALITA' PER LA DEFINIZIONE DEGLI STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO - PROFESSIONALI
1. Premessa Il presente documento, in applicazione del d.I. n. 436/2000, assume a riferimento le linee guida gia' condivise in sede di Conferenza unificata con l'accordo del 14/9/2000, ed in particolare: 1. la definizione di standard minimi di competenze, quale risultato minimo in esito ai percorsi formativi, specificato in termini di competenze verificabili e certificabili, che, a se' stanti, possono essere riconosciuti come crediti formativi; 2. il riferimento degli standard minimi di competenze a figure professionali e alle relative attivita'; 3. i contenuti degli standard in termini di competenze di base etrasversali - comuni a tutti i percorsi IFTS - e competenze tecnico professionali, 4. la concertazione tra soggetti istituzionali e parti sociali, all'interno dei Comitati di Settore, come passaggio fondamentale per la definizione degli standard; 5. il rispetto degli standard nazionali come condizione per il rilascio della certificazione IFTS, di cui alla Conferenza Unificata del 2/3/2000, 6. l'implementabilita' degli standard a livello regionale per rispondere alla specificita' della domanda locale; 7. la definizione di `credito formativo', quale insieme di competenze che possono essere riconosciute nell'ambito di un ulteriore percorso di formazione o di lavoro, e le modalita' del loro riconoscimento: 8. la strutturazione dei percorsi IFTS in unita' formative capitalizzabili, intese come insieme di competenze, autonomamente significativo, riconoscibile dal mondo del lavoro come componente di specifiche professionalita'. 9. il riferimento delle figure professionali alla classificazione delle professioni relative ai tecnici intermedi adottata dall'Istituto nazionale di statistica nonche' al quarto livello della classificazione comunitaria delle certificazioni adottata con decisione del Consiglio 85/368/CEE; La figura professionale del tecnico e' caratterizzata principalmente da attivita' di tipo tecnico-operativo, connesse alla ricerca e all'applicazione di concetti e metodi scientifici nel campo delle scienze umane, sociali, fisiche e naturali. Le competenze necessarie richiedono, ai diversi livelli, percorsi di istruzione secondaria superiore (o equivalenti) e percorsi formativi post-secondari non universitari.
2. Proposte per la costituzione dei Comitati di Settore L' Accordo sancito dalla Conferenza unificata il 14/9/2000, istituisce i Comitati di settore per la definizione e per l'aggiornamento degli standard minimi di competenze. Sono composti da esperti, espressi: - dai Ministeri dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca, e del Lavoro; - dalle Regioni; - dall'ANCI e dall'UPI; - dalle parti sociali (associazioni di imprese e sindacati dei lavoratori). Tali Comitati costituiscono la sede della concertazione per tutte le fasi - successivamente delineate - necessarie per la definizione degli standard minimi di competenze. Pertanto la loro costituzione e' il primo necessario adempimento. I Comitati di settore debbono riguardare aree omogenee e coerenti tra di loro, individuate in modo da non creare sovrapposizioni tra un'area e l'altra. Ogni Comitato e' composto da un numero contenuto di esperti per garantire operativita' al gruppo, ufficialmente designati, in modo paritario, dalle amministrazioni centrali e regionali, nonche' dalle parti sociali. La validazione finale dei risultati dei lavori dei Comitati di settore e' riservata al Comitato nazionale IFTS. Ai fini della costituzione dei Comitati di settore per la definizione degli standard minimi di competenze, si propongono le seguenti grandi aggregazioni: 1) Agricoltura; 2) Industria e Artigianato; 3) Commercio e Turismo, Trasporti; 4) Servizi assicurativi e finanziari; 5) Servizi pubblici e servizi privati d'interesse sociale. I Comitati potranno successivamente procedere alla costituzione di sottocomitati, funzionali alla definizione degli standard minimi. Nell'articolazione dei lavori dei sottocomitati, si terra' conto dell'opportunita' di definire aree professionali omogenee. Al fine di assicurare la necessaria coerenza delle metodologie e delle decisioni adottate, e' opportuno prevedere un nucleo tecnico di coordinamento dei Comitati di settore, cui affidare la soluzione di problemi metodologici, in relazione anche alla definizione degli standard minimi di competenze relativi a figure intersettoriali. Tale nucleo tecnico si collega al gruppo di lavoro del Comitato nazionale IFTS relativo a certificazione, crediti e standard. I Comitati di settore, nel definire i percorsi dell'IFTS, ne evidenziano gli aspetti di specificita' tecnica, in modo da esplicitare le caratteristiche del percorso IFTS rispetto ai percorsi di laurea di cui al D.M. 509/99 e da facilitare il riconoscimento dei crediti da parte degli atenei, nella loro autonomia.
3. Assi del sistema A livello nazionale e' definito il sistema di standard minimi di competenze, i quali individuano la base minima comune di competenze di una figura di riferimento. Essi costituiscono nell'insieme un fattore di sostegno all'evoluzione delle professionalita', di cui anticipano i possibili cambiamenti nel sistema produttivo e dei servizi. A livello regionale le Regioni, sulla base dell'analisi dei fabbisogni professionali locali e attraverso la concertazione, implementano tali standard minimi, cioe' individuano competenze aggiuntive per rispondere alle esigenze locali, dando luogo a specifici profili professionali regionali. Le Regioni inoltre, nell'ambito del Comitato nazionale IFTS, segnalano ai competenti Comitati nazionali di settore documentate proposte di miglioramento/adeguamento degli standard minimi di competenze, concertati a livello nazionale, nonche' la nascita di nuove figure. Pertanto, la costruzione del sistema nazionale di standard minimi di competenze nei percorsi IFTS deve prevedere: 1. sedi stabili e procedure condivise che ne assicurino la definizione e il dinamismo necessario per rispondere ai mutamenti del mondo del lavoro. A tal fine e' prevista la costituzione dei Comitati di settore di cui al precedente paragrafo II; 2. il riconoscimento dei diversi ruoli dei soggetti interessati, nell'ambito dei Comitati di settore: le parti sociali esprimono la domanda di professionalita' del mondo del lavoro; le istituzioni educative e formative definiscono l'offerta formativa in relazione ad obiettivi di crescita culturale della persona e di acquisizione delle competenze richieste. In particolare: - le parti sociali (associazioni delle imprese e sindacati dei lavoratori), a partire dalle diverse indagini sulla domanda di professionalita' realizzate su scala nazionale e locale, individuano e validano le figure professionali di riferimento e le correlate attivita'; - il sistema formativo integrato e le parti sociali definiscono congiuntamente gli standard minimi di competenze quale esito dei percorsi formativi, per assicurare la coerenza tra domanda di professionalita' e offerta formativa; - il sistema formativo integrato definisce, in relazione agli standard di competenze, gli obiettivi minimi del percorso e le relative unita' capitalizzabili, in coerenza con la figura di riferimento. 3. la centralita' delle Regioni e degli Enti Locali Il sistema di seguito delineato per la definizione e l'aggiornamento di un sistema nazionale di standard minimi di competenze, e' un sistema circolare, bottom up e top down. Infatti, partendo dal territorio, si perviene nell'ambito dei Comitati di settore alla definizione di standard nazionali che, successivamente, vengono implementati a livello territoriale per rispondere alla domanda locale di professionalita'. Dal territorio, inoltre, arrivano i flussi informativi per l'aggiornamento continuo e la verifica del sistema a livello nazionale. Tali modalita' assicurano la flessibilita' e la rispondenza del sistema ai mutamenti delle professionalita'. Pertanto, le Regioni e gli EE.LL.: - partecipano alla definizione degli standard minimi nazionali, nell'ambito dei Comitati di settore; - rilevano la domanda dei sistemi produttivi locali; - implementano gli standard minimi con competenze aggiuntive, pervenendo alla definizione di specifici profili regionali, necessari per rispondere alla domanda del sistema produttivo locale; - propongono la costituzione di nuovi standard e/o di modifica di quelli esistenti, in relazione ai mutamenti professionali del mercato del lavoro.
4. Elementi procedurali Gli standard minimi di competenze, di cui al paragrafo III, individuano la base minima comune di competenze da acquisire in esito a un percorso formativo, che la persona deve dimostrare di possedere. Essi costituiscono il punto d'incontro tra la domanda di professionalita' del sistema produttivo e la costruzione di un percorso formativo coerente, che assicuri la piu' ampia "occupabilita'" della persona ed insieme il suo sviluppo culturale e professionale, anche in relazione a successivi cicli di apprendimento in percorsi di studio e di lavoro. Per questo gli standard sono da riferire a figure delineate sulla base di previsioni di settore di medio periodo, e sono oggetto di concertazione a livello nazionale tra i diversi soggetti istituzionali e sociali che fanno parte del sistema IFTS. Per la loro definizione nei Comitati di settore si propone una procedura che - partendo da una chiara distinzione tra la fase relativa all'analisi del lavoro e la fase relativa alla progettazione dei percorsi formativi - si articola come segue: A) Screening e definizione della domanda di professionalita' Questa fase si articola nei seguenti passaggi: A.1 - Esame delle diverse indagini. Si prendono in esame tutte le indagini, ricerche e sperimentazioni, nazionali e locali, relative ai fabbisogni professionali, a partire da quelle elaborate dagli Organismi Bilaterali (screening); A.2 - Proposte di figure professionali e attivita'. In base alle informazioni acquisite, vengono formulate proposte circa le figure professionali di riferimento e le relative attivita', sulla base dei seguenti criteri: 1) le figure professionali di riferimento: hanno valenza nazionale; sono ampie e non parcellizzate. Sono quindi figure "a banda larga", ideali, delineate in una logica di anticipazione dei fabbisogni professionali nel medio periodo; 2) le attivita' professionali sono da segnalare quelle fondamentali, cioe' quelle senza le quali la figura non riconoscibile; sono evidenziate quelle maggiormente qualificanti sotto l'aspetto formativo, in quanto punto di riferimento per il percorso IFTS; sono escluse quelle esercitabili soltanto dopo prolungata esperienza nei contesti di lavoro. B) Definizione degli standard minimi di competenze tecnico professionali A partire dall'analisi delle attivita' fondamentali, le parti sociali ed i rappresentanti delle istituzioni formative all'interno dei Comitati di settore: B.1) - per ogni figura individuano e descrivono gli obiettivi tecnico professionali e il loro livello di approfondimento ("la persona deve dimostrare di essere capace di... ", ad es., "interpretare un disegno scheda di lavorazione di complessita' predefinita"); B.2) - traducono i risultati di cui al punto precedente in unita' capitalizzabili. Le unita' capitalizzabiliΉ (u.c.) definiscono le competenze in esito al percorso formativo e le relative modalita' di valutazione; B.3) individuano i corsi IFTS del proprio settore. Ciascuno di essi puo' essere riferito alla singola figura professionale, all' aggregazione di piu' figure, ad ambiti di attivitaΉ. In particolare, si indicano: - il titolo del corso; - l'insieme delle unita' capitalizzabili tecnico-professionali da aggiungere a quelle comuni definite a livello nazionale. C) Implementazione degli standard minimi da parte delle Regioni e del territorio A partire dagli standard definiti a livello nazionale, le Regioni definiscono (vedi paragrafo 3, punto 3) i profili professionali regionali in modo da consentirne la conte stualizzazione e la rispondenza alle caratteristiche e alle vocazioni dei sistemi produttivi locali. D) Rapporto tra standard minimi e profili professionali regionali La coerenza tra standard minimi e profili professionali regionali e' oggetto di concertazione nell'ambito dei Comitati regionali IFTS e nell'ambito del Comitato nazionale IFTS. La definizione dei percorsi formativi in termini di contenuti didattici, di monte orario, di metodologia di apprendimento e' stabilita a livello territoriale. In sede di programmazione e di progettazione, gli standard minimi sono contestualizzati a livello regionale consentendo la definizione del profilo². In ogni caso, nell'ambito degli standard minimi di competenze e' da garantire, attraverso l'esercizio di una funzione di controllo espletata dai comitati regionali IFTS, un elevato livello delle competenze di base, comuni a tutti i profili, tale da assicurare i requisiti culturali necessari per l'occupabilita' e per il diritto alla formazione permanente.
5. Aggiornamento e mantenimento del sistema nazionale di standard minimi delle competenze Le figure nazionali, cui sono riferiti gli standard minimi di competenze, sono delineate "a banda larga": pertanto, si modificano di regola nel medio periodo, in relazione ai mutamenti organizzativi e professionali del sistema produttivo. E' quindi opportuno prevedere che i Comitati nazionali di settore si riconvochino a scadenze prefissate, ad es. ogni tre anni, per procedere all'aggiornamento del sistema nazionale, in termini di contenuti e di figure di riferimento. I profili professionali regionali, che costituiscono la contestualizzazione delle figure in ambito locale, sono piu' direttamente esposti ai cambiamenti. Il loro aggiornamento e' affidato ai Comitati regionali IFTS, sulla base delle ricerche sui fabbisogni professionali, delle proposte delle parti sociali e dei Comitati Tecnico Scientifici di progetto. Qualora le Regioni, sulla base di indicazioni documentate, ravvisino l'esigenza di modificare i contenuti degli standard minimi nazionali, o di definire nuove figure di riferimento, possono presentare le relative richieste, corredate da specifica documentazione, al Comitato nazionale IFTS, che ne cura la trasmissione al/i Comitato/i di settore interessato/i. I Comitati di settore, entro il termine massimo di sessanta giorni, valutano le richieste e si impegnano ad aggiornare i contenuti dello standard e/o a definire la nuova figura, entro i successivi 90 giorni, comunque in tempo utile per l'adozione degli standard nella fase di progettazione operativa dei percorsi IFTS. Qualora le indicazioni pervenute non attengano a nuove figure, ma a profili professionali regionali, gli standard nazionali restano inalterati. Il processo di aggiornamento degli standard minimi di competenze, oltre che dalle Regioni, puo' essere attivato, con analoga procedura, anche dai componenti del Comitato nazionale IFTS. Resta inteso che, pur in presenza di profili professionali regionali uguali o assimilabili, le Regioni determinano in totale autonomia le modalita' di attivazione dei percorsi formativi. Nell'ambito degli accordi di cui al d. I. n. 436/2000, art. 5, comma 3, sono definiti i criteri generali per la realizzazione dei progetti pilota finalizzati alla definizione degli standard minimi di competenze. ------------------------------ ΉIl corso IFTS si pone in stretta coerenza con la domanda di professionalita' espressa dal mondo del lavoro, ma la rispondenza non e' automatica. L'obiettivo del punto B3) e' infatti quello di consentire la massima spendibilita' della formazione acquisita e al tempo stesso di costruire competenze che assicurino alla persona la capacita' di proseguire l'apprendimento in ulteriori contesti di studio e di lavoro. ²Le u.c. possono costituire riferimento utile ai fini del riconoscimento dei crediti formativi. | ALLEGATO D D.I. n. 436/2000, art. 4, comma 2, lettera k
LA CLASSIFICAZIONE ISTAT
LA CLASSIFICAZIONE DELLE PROFESSIONI TECNICHE (fino al terzo digit) Estratto da ISTAT Metodi e Norme n.12 (ed. 2001)Ή
3. 1.1 - Tecnici delle scienze quantitative, fisiche e chimiche 3.1.2 - Tecnici delle scienze ingegneristiche 3.1.3 - Tecnici del trasporto aereo e navale 3.1.4 - Tecnici e operatori di apparecchiature ottiche, elettroniche ed assimilati 3.1.5 - Tecnici della sicurezza, della protezione ambientale e della qualita' industriale 3.2.1 - Tecnici paramedici 3.2.2 - Tecnici nelle scienze della vita 3.3.1 - Tecnici dell'amministrazione e dell'organizzazione 3.3.2 - Tecnici delle attivita' finanziarie ed assicurative 3.3.3 - Tecnici dei rapporti con i mercati 3.3.4 - Tecnici della distribuzione commerciale ed assimilati 3.4.1 - Professioni tecniche delle attivita' turistiche, ricettive ed assimilate 3.4.2 - Insegnanti 3.4.3 - Istruttori, allenatori, atleti e assimilati 3.4.4 - Tecnici dei servizi ricreativi e culturali 3.4.5 - Tecnici dei servizi sociali 3.4.6 - Tecnici dei servizi pubblici e di sicurezza ------------------------------ (1) Tale classificazione puo' essere correlata con la precedente "classificazione delle professioni" metodi e norme serie C -n. 12 (ISTAT ed. 1991)
LA CLASSIFICAZIONE DELLE ATTIVITA' ECONOMICHE Estratto ISTAT metodi e norme serie C - n. 11 (ed. 1991)
===================================================================== codice| definizione ===================================================================== A |AGRICOLTURA, CACCIA E SILVICOLTURA --------------------------------------------------------------------- A1 |Agricoltura, caccia e relativi servizi --------------------------------------------------------------------- |Silvicoltura e utilizzazione di aree forestali e servizi A2 |connessi --------------------------------------------------------------------- B5 |PESCA, PISCICOLTURA E SERVIZI CONNESSI --------------------------------------------------------------------- C |ESTRAZIONE DI MINERALI --------------------------------------------------------------------- CA |ESTRAZIONE DI MINERALI ENERGETICI --------------------------------------------------------------------- CA10 |Estrazione di carbon fossile e lignite; estrazione di torba --------------------------------------------------------------------- |Estrazione di petrolio greggio e di gas naturale; servizi |connessi all'estrazione di petrolio e di gas naturale, esclusa CA11 |la prospezione --------------------------------------------------------------------- CA12 |Estrazione di minerali di uranio e di torio --------------------------------------------------------------------- CB |ESTRAZIONE DI MINERALI NON ENERGETICI --------------------------------------------------------------------- CB 13 |Estrazione di minerali metalliferi --------------------------------------------------------------------- CB 14 |Altre industrie estrattive --------------------------------------------------------------------- D |ATTIVITA MANIFATTURIERE --------------------------------------------------------------------- DA |INDUSTRIE ALIMENTARI, DELLE BEVANDE E DEL TABACCO --------------------------------------------------------------------- DA15 |Industrie alimentari e delle bevande --------------------------------------------------------------------- DA16 |Industria del tabacco --------------------------------------------------------------------- DB |INDUSTRIE TESSILI E DELL'ABBIGLIAMENTO --------------------------------------------------------------------- DB 17 |Industrie tessili --------------------------------------------------------------------- |Confezione di articoli di vestiario; preparazione e tintura di DB 18 |pellicce --------------------------------------------------------------------- |INDUSTRIE CONCIARIE FABBRICAZIONE DI PRODOTTI IN CUOIO PELLE E DC |SIMILARI --------------------------------------------------------------------- |Preparazione e concia del cuoio; fabbricazione di articoli da DC19 |viaggio, borse, articoli da correggiaio, selleria e calzature --------------------------------------------------------------------- DD |INDUSTRIA DEL LEGNO E DEI PRODOTTI IN LEGNO --------------------------------------------------------------------- |Industria del legno e dei prodotti in legno e sughero, esclusi |i mobili; fabbricazione di articoli di paglia e materiali da DD20 |intreccio --------------------------------------------------------------------- |FABBRICAZIONE DELLA PASTA-CARTA, DELLA CARTA E DEI PRODOTTI DI DE |CARTA; STAMPA ED EDITORIA --------------------------------------------------------------------- |Fabbricazione della pasta-carta, della carta e dei prodotti di DE21 |carta --------------------------------------------------------------------- DE22 |Editoria, stampa e riproduzione di supporti registrati --------------------------------------------------------------------- |FABBRICAZIONE DI COKE. RAFFINERIE DI PETROLIO, TRATTAMENTO DEI DF23 |COMBUSTIBILI NUCLEARI --------------------------------------------------------------------- |FABBRICAZIONE DI PRODOTTI CHIMICI E DI FIBRE SINTETICHE E DG24 |ARTIFICIALI --------------------------------------------------------------------- DH25 |FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN GOMMA E MATERIE PLASTICHE --------------------------------------------------------------------- |FABBRICAZIONE DI PRODOTTI DELLA LAVORAZIONE DI MINERALI NON DI26 |METALLIFERI --------------------------------------------------------------------- DJ |PRODUZIONE DI METALLO E FABBRICAZIONE DI PRODOTTI IN METALLO --------------------------------------------------------------------- DJ27 |Produzione di metalli e loro leghe --------------------------------------------------------------------- |Fabbricazione e lavorazione dei prodotti in metallo, escluse DJ28 |macchine e impianti --------------------------------------------------------------------- |FABBRICAZIONE DI MACCHINE ED APPARECCHI MECCANICI, COMPRESI |L'INSTALLAZIONE, IL MONTAGGIO, LA RIPARAZIONE E LA DK29 |MANUTENZIONE --------------------------------------------------------------------- |FABBRICAZIONE DI MACCHINE ELETTRICHE E DI APPARECCHIATURE DL |ELETTRICHE ED OTTICHE --------------------------------------------------------------------- |Fabbricazione di macchine per ufficio, di elaboratori e DL30 |sistemi infornatici --------------------------------------------------------------------- DL31 |Fabbricazione di macchine ed apparecchi elettrici n.c.a. --------------------------------------------------------------------- |Fabbricazione di apparecchi radiotelevisivi e di DL32 |apparecchiatura per le comunicazioni --------------------------------------------------------------------- |Fabbricazione di apparecchi medicali, di apparecchi di DL33 |precisione, di strumenti ottici e di orologi --------------------------------------------------------------------- DM |FABBRICAZIONE DI MEZZI DI TRASPORTO --------------------------------------------------------------------- DM34 |Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi --------------------------------------------------------------------- DM35 |Fabbricazione di altri mezzi di trasporto --------------------------------------------------------------------- DN |ALTRE INDUSTRIE MANIFATTURIERE --------------------------------------------------------------------- DN36 |Fabbricazione di mobili; altre industrie manifatturiere --------------------------------------------------------------------- DN37 |Recupero e preparazione per il riciclaggio --------------------------------------------------------------------- E |PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA, GAS E ACQUA --------------------------------------------------------------------- |Produzione di energia elettrica, di gas, di vapore e acqua E40 |calda --------------------------------------------------------------------- E41 |Raccolta, depurazione e distribuzione d'acqua --------------------------------------------------------------------- F45 |COSTRUZIONI --------------------------------------------------------------------- |COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI G |AUTOVEICOLI, MOTOCICLI E DI BENI PERSONALI E PER LA CASA --------------------------------------------------------------------- |Commercio, manutenzione e riparazione di autoveicoli e G50 |motocicli; vendita al dettaglio di carburante per autotrazione --------------------------------------------------------------------- |Commercio all'ingrosso e intermediari del commercio, G51 |autoveicoli e motocicli esclusi --------------------------------------------------------------------- |Commercio al dettaglio; escluso quello di autoveicoli e di G52 |motocicli; riparazione di beni personali e per la casa --------------------------------------------------------------------- H55 |ALBERGHI E RISTORANTI --------------------------------------------------------------------- I |TRASPORTI, MAGAZZINAGGIO E COMUNICAZIONI --------------------------------------------------------------------- I60 |Trasporti terrestri; trasporti mediante condotte --------------------------------------------------------------------- I61 |Trasporti marittimi e per vie d'acqua. --------------------------------------------------------------------- I62 |Trasporti aerei --------------------------------------------------------------------- |Attivita' di supporto ed ausiliarie dei trasporti; attivita' I63 |delle agenzie di viaggio --------------------------------------------------------------------- I64 |Poste e telecomunicazioni --------------------------------------------------------------------- J |INTERMEDIAZIONE MONETARIA E FINANZIARIA --------------------------------------------------------------------- |Intermediazione monetaria e Finanziaria (escluse le J65 |assicurazioni e i fondi pensione) --------------------------------------------------------------------- |Assicurazioni e fondi pensione, escluse le assicurazioni J66 |sociali obbligatorie --------------------------------------------------------------------- J67 |Attivita' ausiliarie della intermediazione finanziaria --------------------------------------------------------------------- |ATTIVITA IMMOBILIARI, NOLEGGIO, INFORMATICA, RICERCA, ALTRE K |ATTIVITA PROFESSIONALI ED IMPRENDITORIALI --------------------------------------------------------------------- K70 |Attivita' immobiliari --------------------------------------------------------------------- |Noleggio di macchinari e attrezzature senza operatore e di K71 |beni per uso personale e domestico --------------------------------------------------------------------- K72 |Informatica e attivita' connesse --------------------------------------------------------------------- K73 |Ricerca e sviluppo --------------------------------------------------------------------- K74 |Altre attivita' professionali ed imprenditoriali --------------------------------------------------------------------- |PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E DIFESA; ASSICURAZIONE SOCIALE L75 |OBBLIGATORIA --------------------------------------------------------------------- M80 |ISTRUZIONE --------------------------------------------------------------------- N85 |SANITA E ALTRI SERVIZI SOCIALI --------------------------------------------------------------------- O |ALTRI SERVIZI PUBBLICI, SOCIALI E PERSONALI --------------------------------------------------------------------- |Smaltimento dei rifiuti solidi, delle acque di scarico e O90 |simili --------------------------------------------------------------------- O91 |Attivita' di organizzazioni associative n.c.a. --------------------------------------------------------------------- O92 |Attivita' ricreative, culturali e sportive --------------------------------------------------------------------- O93 |Altre attivita' dei servizi --------------------------------------------------------------------- P95 |SERVIZI DOMESTICI PRESSO FAMIGLIE E CONVIVENZE --------------------------------------------------------------------- Q99 |ORGANIZZAZIONI ED ORGANISMI EXTRATERRITORIALI | ALLEGATO E D.I. n. 436/2000, art. 3
L'ACCESSO, LA SELEZIONE E L'ACCREDITAMENTO DELLE COMPETENZE IN INGRESSO Al PERCORSI
Premessa L'accesso, la selezione e l'accreditamento delle competenze in ingresso ai percorsi dell' IFTS sono finalizzati alla proficua frequenza dei corsi ed alla valorizzazione delle competenze comunque possedute dalle persone che chiedono di essere ammesse. L'accesso, la selezione e l'accreditamento delle competenze in ingresso ai percorsi dell'IFTS costituiscono tre distinti momenti che si svolgono secondo le sequenze di seguito illustrate
1) ACCESSO Al percorsi IFTS accedono, di regola, coloro che sono in possesso di diploma di istruzione secondaria superiore. E' consentito l'accesso anche a coloro che, pur sprovvisti di tale titolo, dimostrino il possesso di adeguate competenze alfabetiche e matematiche funzionali, acquisite nell'adempimento dell'obbligo formativo o comunque acquisite, che contengano requisiti essenziali per l'accesso a un canale di istruzione e formazione di livello post secondario; esse vengono verificate secondo le procedure di seguito definite. Esplicitazione delle condizioni di ammissibilita' Per la verifica delle condizioni di accesso ai corsi IFTS di soggetti sprovvisti di diploma di scuola secondaria superiore si fa riferimento al livello 3 delle competenze alfabetiche e matematiche funzionali della scala IALS-SIALS, cosi' come indicato nell'art.5 del D.I n.436/2000. All'atto della verifica delle condizioni di ammissibilita', il candidato puo' presentare la documentazione attestante le esperienze di studio e di lavoro precedentemente maturate. L'accertamento delle condizioni di ammissibilita' non ha le caratteristiche di una prova di tipo scolastico ma e' riferito alle competenze funzionali di seguito descritte. A: Comprensione e raccolta di informazioni contenute in testi complessi, articolati in periodi lunghi, comunicazione di informazione prodotta integrando, confrontando e formulando ipotesi e deduzioni a partire da elementi contenuti in varie parti del testo in prosa presentato. B: Reperimento di informazioni presentate attraverso materiali quali schemi, tabelle, grafici, carte geografiche e meteorologiche; l'informazione richiesta deve essere formulata tenendo conto di elementi diversi, rispettando alcune condizioni prestabilite e attraverso l'integrazione di dati contenuti nei documenti. C: Analisi di informazioni, presentate in formule a contenuto quantitativo, che devono essere utilizzate per produrre soluzioni di problemi mediante operazioni di calcolo appropriate.
Definizione dei descrittori relativi alle competenze alfabetiche e matematiche funzionali A. 1) Saper reperire informazioni specificamente richieste, contenute in un testo che le contestualizza ed eventualmente le organizza in paragrafi che hanno dei titoli. 2) Saper riconoscere il sinonimo di singole parole collocate entro periodi e frasi che le contestualizzano (le parole sono tutte reperibili nel Dizionario di base della lingua italiana e tengono conto del Lessico di frequenza della lingua italiana). 3) Saper produrre informazioni che richiedono una comprensione completa di un testo che le contiene, cogliendo conformita', diversita', eventuali opposizioni tra i vari elementi presentati. 4) Saper produrre informazioni contenute in un testo di almeno 30 righe organizzato in capoversi, costruendo liste di un numero definito di termini e, se necessario, operando deduzioni o inferenze a partire da informazioni contenute nel testo stesso. 5) Saper riconoscere in un testo diversi registri comunicativi; saper rispondere a quesiti che chiedono di adattare le informazioni presenti nel testo all'ipotesi presentata nella domanda. B. 1) Saper riconoscere le simbologie presenti in un testo che ne fornisce la chiave e utilizzare varie tipologie di legende, abbreviazioni, numeri e simboli per formulare risposte a domande che chiedono di rispettare alcune condizioni. 2) Saper leggere una tabella numerica e varie tipologie di grafici tra i piu' comuni (bare, torte, ecc.). 3) Saper interpretare messaggi contenuti in tabelle che contengono informazioni e numeri. 4) Saper esprimere una stima mettendo in relazione elementi numerici definiti. 5) Saper compilare moduli che richiedono l'inserimento di molte informazioni tratte da un testo che le contiene tutte, piu' altre non pertinenti. 6) Saper ricostruire un itinerario su una pianta stradale seguendo indicazioni precise. C. 1) Saper effettuare diverse operazioni basandosi su informazioni presentate in un testo, che puo' essere anche una tabella, e successivamente operare ed esprimere confronti tra i risultati ottenuti. 2) Saper risolvere un problema a partire dalle informazioni contenute in un testo in cui le operazioni da eseguire non sono indicate esplicitamente. 3) Saper calcolare percentuali presentate in contesti diversi. 4) Saper operare equivalenze e conversioni usando diverse scale di misura e di valore. 5) Saper applicare le procedure indicate da una regola o saper formulare la regola applicata a partire dalla procedura presentata. 6) Saper costruire una rappresentazione geometrica a partire da oggetti presentati in una foto o in un disegno, o tradurre in termini quantitativi un fenomeno che viene descritto con parole.
2) SELEZIONE La fase di selezione viene attivata per tutti i candidati. La fase di selezione tiene conto delle caratteristiche individuali e delle motivazioni dell'aspirante corsista in relazione agli obiettivi del percorso. A questo fine vengono anche analizzate le aspettative, gli interessi, i bisogni formativi percepiti ed i progetti individuali degli aspiranti. Tali informazioni, adeguatamente registrate, costituiscono, per i corsisti ammessi, il primo nucleo del Dossier individuale, del quale fa parte anche la documentazione relativa alle pregresse esperienze di studio e di lavoro prodotta dal candidato. Nella fase di selezione vengono considerate anche le competenze di lingua inglese e di informatica di base, i cui livelli d'ingresso vengono accertati coerentemente con gli obbiettivi formativi del percorso. Al fine di facilitare o consolidarne il possesso, sono realizzati, ove previsti dai relativi progetti, specifici moduli quale misura di accompagnamento al percorso.
3) ACCREDITAMENTO DELLE COMPETENZE Il percorso di accreditamento delle competenze viene attivato a seguito della richiesta del candidato ammesso alla frequenza del corso, al termine della fase di selezione. L'accreditamento delle competenze in ingresso ai percorsi IFTS consente, mediante la verifica delle competenze in possesso degli individui che vi accedono e relative alla figura in uscita, di accertare il possesso, da parte degli stessi, di competenze corrispondenti a parti del percorso (unita' formative capitalizzabili, ) che quindi possono essere loro riconosciute come credito formativo La procedura di accreditamento delle competenze consiste di due fasi: individuazione e definizione delle eventuali acquisizioni pregresse riconoscimento del/i credito/i formativo/i corrispondente/i Le modalita' di accreditamento delle competenze tengano conto delle caratteristiche dei destinatari (giovani inoccupati; adulti occupati; etc.) Al fine di garantire una sostanziale omogeneita' delle procedure adottate vengono di seguito fornite alcune indicazioni generali. Il candidato interessato predispone il proprio "Dossier individuale ". Le informazioni fornite dal partecipante sulle competenze gia' maturate, autodichiarate e/o documentate, sono verificate tramite il colloquio o specifiche prove di riscontro, che possono essere standard oppure costruite ad hoc. Le informazioni afferiscono ai seguenti ambiti: 1. Istruzione, formazione e tirocini (es. titoli di studio, certificazioni o attestazioni formative, esperienze formative interrotte o in corso, stage e tirocini formativi o di orientamento, contenuti dei diversi percorsi, conoscenze e competenze acquisite) 2. Esperienze professionali (es. documentazione relativa alle esperienze professionali in corso e pregresse, settore di riferimento, attivita' svolte, prodotti/risultati, conoscenze e competenze acquisite) 3. Attivita' extra professionali (es. esperienze, attivita' svolte, conoscenze e competenze acquisite) Il Dossier individuale, cosi' come le informazioni e documentazioni in esso contenute, e' sottoposto a vincolo di riservatezza ed e' quindi consultabile soltanto dall'utente interessato, oppure da coloro che fanno parte dello staff del corso, ed esclusivamente in relazione a questo. Il Dossier individuale e' valutato e validato dalla Commissione di cui al punto 4 ai fini del riconoscimento di crediti corrispondenti. Le Commissioni di cui al punto 4 tenuto conto del Dossier individuale, del progetto IFTS e della relativa figura professionale, deliberano sul riconoscimento dei crediti formativi, argomentando per iscritto la propria decisione al riguardo e trasmettono la relativa verbalizzazione agli interessati e ai Comitati Tecnici di progetto, che ne prendono atto in funzione della personalizzazione del percorso.
4) MODALITA' DEGLI ACCERTAMENTI Il possesso dei requisiti per l'accesso, la selezione e l'accreditamento delle competenze e' accertato da commissioni costituite secondo procedure e criteri stabiliti dalle Regioni e dalle Province Autonome di Trento e Bolzano, nel rispetto del principio di trasparenza, e dell'esigenza di assicurare la presenza di competenze idonee in materia di orientamento e di valutazione. Le Regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, nella definizione dei criteri per la composizione delle commissioni, tengono conto della necessita' di assicurare anche la presenza di docenti della scuola secondaria di secondo grado e dell'universita'. | ALLEGATO F D.I. n. 436/2000, art. 8
LA CERTIFICAZIONE DEI PERCORSI Al termine di ciascun percorso dell'IFTS, le Regioni e le Province autonome, previo superamento delle prove finali di verifica, rilasciano il certificato di specializzazione tecnica superioreΉ, valido su tutto il territorio nazionale, redatto secondo il modello allegato, corredato da linee guida per la sua compilazione. Il modello di "Certificato di specializzazione tecnica superiore" consente la attestazione delle competenze acquisite² nel percorso dell'IFTS secondo i principi della trasparenza, personalizzazione e flessibilita' dei percorsi formativi. Inoltre, in virtu' della sua specifica impostazione, il modello di "Certificato" svolge le seguenti funzioni: I. garantisce la trasparenza per favorire la sua spendibilita' in ambito comunitario, in raccordo con quanto stabilito dall'Ue sulla mobilita' dei lavoratori; 2. favorisce l'integrazione tra le istituzioni e gli attori sociali che, a diverso titolo, sono coinvolti nei percorsi dell'IFTS e il riconoscimento dei crediti formativi in uscita verso altri sistemi; 3. consente, nella terminologia adottata, la coerenza con le azioni di progettazione nonche' con quelle di accreditamento in ingresso. Dal punto di vista tecnico, l'insieme delle competenze attestate, secondo questo dispositivo, presenta le seguenti caratteristiche: e' strutturato in competenze di base, trasversali e tecnico professionali, e' leggibile nel mondo del lavoro attraverso il riferimento ad una figura professionale, e' collegato ai segmenti (unita' formative) di cui e' composto il percorso. In caso di fruizione personalizzata o di uscita anticipata dal percorso, e' possibile rilasciare ai soggetti richiedenti la cosiddetta "Dichiarazione di percorso", previa verifica interna del comitato di progetto, con l'indicazione delle competenze acquisite in relazione ai segmenti formativi effettivamente frequentati (unita' formative), con l'obiettivo di facilitare il passaggio e il riconoscimento delle competenze stesse in ulteriori percorsi. Nel caso in cui sia previsto un utilizzo del Certificato nei Paesi dell'Ue, allo stesso puo' essere allegato un "supplemento al certificato", coerentemente con quanto concordato nell'ambito del Forum europeo sulla trasparenza delle qualificazioni, tradotto nella lingua del Paese di destinazione. Le Regioni possono rilasciare, contemporaneamente, un attestato di qualifica professionale di secondo livello, valido anche ai fini dell'iscrizione al Centro per l'impiego, redatto secondo il modello adottato dal Ministero del Lavoro con Decreto 26 marzo 1996. L'attestato di qualifica viene rilasciato secondo criteri di equipollenza, al fine di favorire l'integrazione tra i sistemi formativi. ------------------------------- Ή Il "Certificato di specializzazione tecnica superiore" corrisponde al 4° livello della classificazione dell'Unione Europea. Tale classificazione delle certificazioni europee e' stata definita con Decisione del Consiglio della CEE, (85/368/CEE) relativa alla corrispondenza delle qualifiche di formazione professionale tra gli Stati membri delle Comunita' Europee. ² In questo contesto con il termine competenze si intende identificare l'insieme di risorse (conoscenze; abilita', ecc.) acquisibili nell'ambito di un percorso formativo, necessarie per affrontare efficacemente l'inserimento in un contesto lavorativo, e piu' in generale per affrontare il proprio sviluppo professionale e personale. ----> Vedere Modello da pag. 71 a pag. 75 del S.O. <----
LINEE GUIDA PER LA COMPILAZIONE
La prima pagina del certificato ha valore di informazione sintetica ufficiale e in quanto tale puo' essere utilizzata a se' stante. Essa contiene i seguenti indicatori:
Logo delle istituzioni che rilasciano il certificato Il logo permette l'identificazione dei referenti istituzionali conferendo la valenza di "atto pubblico" al certificato. Occorre aggiungere anche il logo dell'Unione Europea, nel caso in cui le iniziative siano cofinanziate dal FSE.
Certificati di Specializzazione Tecnica Superiore in ............ Indicare la denominazione della figura di riferimento del corso IFTS.
Livello Europeo Il certificato finale IFTS corrisponde, di norma, al 4° livello della classificazione dell'Unione Europea. Tale classificazione delle certificazioni europee e' stata definita con Decisione del Consiglio della CEE (85/368/CEE) relativa alla corrispondenza delle qualifiche di formazione professionale tra gli stati membri delle Comunita' Europee.
Soggetto attuatore del corso e altri soggetti formativi Il Nome della struttura che ha gestito il percorso e dei soggetti che vi hanno partecipato sottoscrivendo uno specifico accordo organizzativo, o costituendo una specifica associazione anche in forma consortile, con le indicazioni integrative del luogo e della data di rilascio del certificato, e' considerato un elemento significativo, soprattutto per le imprese. Infatti, al di la' delle indicazioni piu' dettagliate sulle caratteristiche del percorso formativo, l'immagine di qualita' ed affidabilita' della struttura formativa che ha consentito di arrivare al conseguimento del certificato costituisce per gli imprenditori la piu' immediata garanzia che alle acquisizioni certificate formalmente corrisponda un'effettiva capacita' professionale del soggetto che ne e' titolare.
Nome, data e luogo di nascita. Coerentemente con gli orientamenti che emergono anche in altri Paesi europei, deve essere presente la preoccupazione di non inserire nell'attestato di certificazione attributi personali che possano introdurre elementi di potenziale discriminazione individuale e sociale rispetto alla possibilita' di essere presi in considerazione per una occupazione. Proprio per questo esse devono limitarsi agli elementi strettamente necessari ad identificare il titolare del certificato. In questo senso va intesa la presenza di descrittori come il nome, la data di nascita, il luogo di nascita.
Ruolo istituzionale del/dei firmatario/i Il certificato e' firmato dal competente assessore regionale o da un suo delegato e dal presidente della commissione giudicatrice
1) Figura professionale di riferimento Descrivere sinteticamente la figura professionale assunta come riferimento del corso specificandone le attivita' professionali fondamentali. Indicare inoltre le classificazioni ISTAT indicate nel documento tecnico, allegato D, contenuto nell'accordo sancito dalla Conferenza unificata per la programmazione dell'IFTS 2002/2003.
2) Profilo professionale regionale Indicare il profilo professionale in cui puo' articolarsi, a livello regionale, la figura professionale di riferimento per corrispondere ai fabbisogni formativi del mercato del lavoro locale.
3) Competenze acquisite Nella prima colonna vanno indicate le competenze acquisite strutturate in Unita' Capitalizzabili. Ogni Unita' Capitalizzabile e' intesa come insieme di competenze autonomamente significativo e autoconsistente, riconoscibile dal mondo del lavoro come componente specifica di professionalita', ed identificabile (dall'impresa, dal sistema formativo) quale risultato atteso di un processo formativo. Le unita' Capitalizzabili sono distinte in tre tipologie: di base: costituiscono le risorse fondamentali comunque necessarie ad un individuo per l'accesso alla formazione e al lavoro, oltre che per lo sviluppo di un proprio percorso individuale e professionale. Per competenze di base si intende quindi l'insieme delle conoscenze (e della loro capacita' d'uso) che costituiscono sia il requisito per l'accesso a qualsiasi percorso di formazione ulteriore, sia la base minima per l'accesso al lavoro e alle professioni, costituendo in questo modo un moderno diritto di cittadinanza. trasversali, sono le competenze (comunicative, relazionali, di problem solving, ecc.) che entrano in gioco nelle diverse situazioni lavorative e che consentono al soggetto di trasformare i saperi in un comportamento lavorativo efficace in un contesto specifico. La valutazione e la certificazione delle competenze trasversali puo' avvenire solo in un contesto applicativo e quindi con riferimento alle competenze di base e tecnico professionali ad esse maggiormente connesse, utilizzando e, se necessario, ampliando le prove di valutazione di queste ultime. tecnico professionali, costituite dai saperi e dalle tecniche connesse all'esercizio delle attivita' operative richieste dai processi di lavoro a cui ci si riferisce nei diversi ambiti professionali. A tale riguardo e' necessario richiamare le specificita' che caratterizzano i diversi contributi che possono venire dal sistema scolastico, universitario e dalla formazione professionale regionale allo sviluppo delle competenze tecnico-professionali. Nella seconda colonna per ogni Unita' Capitalizzabile deve essere indicata la denominazione della/e Unita' formativa/e che concorre/ono al raggiungimento delle competenze stesse. Le Unita' formative descrivono infatti il percorso formativo necessario all'acquisizione delle competenze previste nelle Unita' Capitalizzabili e la loro relazione con le stesse. Nella compilazione delle due colorare si tenga conto del fatto che le relazione tra unita' Capitalizzabili e unita' Formative puo', a seconda del progetto, risultare simmetrica (ad ogni Unita' Capitalizzabile corrisponde una unita' Formativa) oppure asimmetrica (una Unita' Capitalizzabile corrisponde a piu' Unita' Formative o viceversa).
4) Percorso formativo In questa sezione va indicata innanzitutto la durata in mesi e in ore del corso. Inoltre per ogni Unita' formativa va indicata: a. denominazione b. durata in ore c. contesto/i di apprendimento (aula, laboratorio, lavoro individuale, project work, ecc.) d. modalita' di valutazione (colloqui, prova scritta, prova pratica e/o simulazione, esercitazioni, test, ecc.) Questi descrittori del percorso formativo possono essere utilizzati anche per evidenziare eventuali crediti in ingresso. In questo caso e' necessario: - indicare comunque il titolo dell'unita' formativa riconosciuta quale credito, omettere la durata in ore; - indicare il contesto di apprendimento (ovviamente esterno al percorso) in cui le competenze sono state maturate (es.: lavoro, autoformazione, formazione professionale, ecc.), - indicare alla voce "modalita' di verifica" unicamente gli eventuali titoli o certificazioni esterne considerate valide ai fini dell'accreditamento (ad es: esami universitari sostenuti, patentino informatico ECDL, certificazione internazionale di conoscenza della lingua straniera ). Tirocinio Nel certificato e' necessario indicare la denominazione del soggetto ospitante e la sede di svolgimento del tirocinio; il settore/comparto di attivita'; la dimensione indicativa del soggetto ospitante utilizzando la tipologia piccola, media e grande impresa (p - m - g) e la funzione/i o il processo/i dove si sono svolte le attivita' del tirocinante. Tali informazioni andranno ripetute nel caso in cui l'esperienza di tirocinio sia stata svolta in piu' soggetti ospitanti. Inoltre alla voce "Attivita' svolte" devono essere descritte in modo sintetico le attivita' o le aree di attivita' in cui il tirocinante e' stato coinvolto.
5) Modalita' della valutazione finale Specificare qui cio' che si ritiene rilevante indicare sulla tipologia e i contenuti delle due prove di valutazione previsti per l'esame, secondo quanto stabilito dall'allegato A (colloquio e prova di simulazione) all'Accordo sancito dalla Conferenza Unificata il 2 marzo 2000 e utilizzate per accertare il raggiungimento delle conoscenze e delle competenze a conclusione del percorso formativo.
6) Crediti formativi Indicare, secondo quanto previsto dal D.I. 436/2000 art.6., i crediti formativi riconoscibili da altri sistemi o istituzioni (scuola, universita', formazione professionale). Nel caso fosse stato previsto preventivamente, in sede progettuale, un rapporto di corrispondenza tra il percorso formativo IFTS e i percorsi di formazione professionale e/o i percorsi universitari e' possibile dichiarare il valore del credito rispetto alla formazione professionale e/o esprimere tale corrispondenza con riferimento al sistema di crediti ECTS nell'ambito universitario. Tale indicazione di credito dovra' essere riferita oltre che all'ambito di spendibilita', anche alla specifica struttura/strutture che si impegnano a riconoscerlo, verso quale percorso formativo/accademico e la validita' nel tempo del credito stesso. Qualora il valore di credito delle diverse unita' in cui si struttura il percorso formativo non sia preventivamente definito, esso sara' determinato di volta in volta dal sistema che riceve in ingresso l'allievo in uscita dal percorso IFTS.
7) Annotazioni integrative/Altre informazioni Aggiungere, se opportuno, ulteriori informazioni qualitative e individuali riguardanti l'esperienza e le modalita' di svolgimento del percorso nella logica di rafforzare il valore e la spendibilita' del certificato (ad esempio: la personalizzazione del percorso, le competenze accreditate in ingresso, l'uso di metodologie didattiche innovative, ecc.). | ALLEGATO G D.I. n. 436/2000, art. 9
LA BANCA DATI La Banca Dati, la cui realizzazione e gestione e' affidata all'Istituto nazionale per la documentazione, l'innovazione e la ricerca educativa (I.N.D.I.R.E.), costituisce il nucleo dell'impianto informativo e documentale del Sistema IFTS, ivi comprese le misure per l'integrazione dei sistemi formativi a livello post-secondario (FIS), a norma dell'articolo 9 del D.I. n°436/2000. Presso L'I.N.D.I.R.E. e' attivo il gruppo di lavoro denominato "Sviluppo Banca Dati e Reti", composto dai rappresentanti di tutte le Regioni e dai rappresentanti dell'ANCI, dell'UPI, dell'UNCEM, dell'ISFOL, dell'ISTAT e del MIUR, che presidia la funzionalita' strutturale e organizzativa del sistema informativo e documentale IFTS. Il Gruppo di lavoro definisce strumenti e procedure condivise e trasparenti per la raccolta, l'aggiornamento, la documentazione e la pubblicazione di dati, informazioni e conoscenze prodotte nel Sistema IFTS e opera in base alle Linee Guida definite dal Comitato nazionale.
La Banca Dati e i sistemi informativi regionali Tra le Regioni e la Banca Dati si crea un flusso continuo di scambio di informazioni che facilita le azioni di programmazione, di sviluppo, di documentazione, di monitoraggio e valutazione nel Sistema IFTS in linea con il Piano d'Azione di e-government. I documenti, le comunicazioni e le informazioni che, in accordo e per conto delle Regioni, del Comitato nazionale, dei Gruppi di lavoro e dei Comitati di settore, sono visualizzate sul Sito www.indire.it/ifts, all'interno del quale si trova la Banca Dati IFTS, garantiscono agli utenti del Sistema un aggiornamento continuo. Le informazioni che, in accordo con le Regioni, affluiscono alla Banca Dati permettono di incrementare e tenere aggiornati i servizi di documentazione del Sistema e danno evidenza della programmazione nazionale, delle programmazioni regionali e dello stato di avanzamento dei percorsi IFTS relativamente alle fasi ex ante, in itinere ed ex post. La costruzione di apposite procedure informatiche, realizzate sulla base: a) delle esigenze emergenti nel Sistema; b) della necessita' di raccordo con i sistemi informativi regionali; c) dei bisogni conoscitivi degli utenti del Sistema; permette la rilevazione e la visualizzazione on line delle informazioni. Per ogni nuova programmazione nazionale, il formulario per la presentazione dei progetti e' ridefinito dal Gruppo Sviluppo Banca Dati e Reti, in un quadro di piena compatibilita' con i sistemi informativi per gli IFTS regionali gia' operativi e sulla base: a) delle esigenze di trasferimento di dati a terzi da parte delle Regioni (e/o Province); b) dei bisogni informativi dei potenziali corsisti e degli altri utenti del Sistema; c) delle Linee Guida stabilite dal Comitato nazionale; ed e' fornito, in formato elettronico, dall'INDIRE alle Regioni. Pertanto i piani regionali sono acquisiti per via telematica all'indirizzo ifts@bdp.it, nei tempi con le modalita' e l'utilizzo della scheda sintetica indicati dall'INDIRE, corredati dal relativo provvedimento regionale, formalmente adottato, con l'indicazione dei criteri di selezione dei progetti e del dirigente responsabile del procedimento di attuazione del piano regionale dell'IFTS. Per le Regioni che facciano richiesta di un supporto operativo temporaneo, applicando il principio di sussidiarieta', l'INDIRE svolge funzioni di assistenza tecnica e, con la Banca Dati e il sito IFTS, attivita' di supporto e integrazione per le funzioni di raccolta e visualizzazione delle informazioni. Per le Regioni che dispongono gia' di propri strumenti informativo/informatici per la raccolta e la visualizzazione dei progetti, l'INDIRE svolge funzioni di supporto tecnico ai fini dell'integrazione con il sistema informativo nazionale.
I servizi: la documentazione on line; gli strumenti di lavoro e di comunicazione on line. La funzione generale della Banca Dati e del Sito e' quella di documentare lo sviluppo delle pratiche e delle conoscenze nel Sistema IFTS. La documentazione descrittiva delle pratiche prodotte nella didattica, nelle misure di accompagnamento e di sistema e la raccolta dei dati della programmazione, della pianificazione e della realizzazione dei percorsi IFTS, sono la base per le successive azioni di monitoraggio e di valutazione. La rilevazione condivisa, trasparente e sistematica realizzata con le procedure informatiche e' condizione sia di un fondato confronto nazionale e internazionale a partire dall'Unione europea, che dell'analisi approfondita e della diffusione delle buone pratiche. A tal fine il Gruppo "Sviluppo Banca Dati e Reti" condivide la costruzione di procedure di raccolta e rappresentazione on line delle pratiche e delle conoscenze prodotte e utilizzate nel Sistema IFTS. Le procedure di raccolta si alimentano con il raccordo ai siti regionali e/o con il contributo diretto degli utenti del Sistema (progettisti, docenti, tutor, corsisti, ecc.). Appositi strumenti di lavoro on line sono costruiti e mantenuti a sostegno delle attivita' svolte dalle Regioni, dal Comitato nazionale, dai Gruppi di lavoro, dai Comitati di settore e per le azioni di sperimentazione. Appositi strumenti di comunicazione interattiva on line sono costruiti con l'obiettivo di favorire la pubblicizzazione dell'IFTS, l'aggiornamento continuo degli utenti del Sistema e la consultazione delle informazioni.
La funzionalita' della Banca Dati e il raccordo con il monitoraggio La descrizione dettagliata della funzionalita' della Banca Dati e il raccordo con il monitoraggio sono demandati ad uno specifico documento operativo che, in base alle Linee Guida definite dal Comitato nazionale, descrive e specifica le funzioni delle diverse componenti il Sistema IFTS, il flusso dei dati, i livelli e i tempi di aggiornamento. | ALLEGATO H D.I. n. 436/2000, art. 10
IL MONITORAGGIO E LA VALUTAZIONE DI SISTEMA Il sistema di monitoraggio e valutazione e' finalizzato ad osservare e valutare gli aspetti peculiari dei percorsi IFTS e a produrre informazioni ed analisi per sostenere lo sviluppo quanti-qualitativo della nuova filiera. In particolare, finalita' ultima del monitoraggio e valutazione e' l'analisi dei risultati e dei fattori che ne hanno favorito il raggiungimento, con una specifica attenzione al contesto locale. A livello nazionale, le linee guida per il monitoraggio e la valutazione dei percorsi sono proposte dal Comitato nazionale per l'IFTS. Le attivita' previste sono realizzate attraverso l'assistenza tecnica dell' ISFOL. Per la realizzazione delle attivita' di monitoraggio e valutazione sono utilizzati: le informazioni e i dati disponibili presso i soggetti responsabili a livello regionale; le informazioni e i dati disponibili presso la Banca Dati. Le modalita' per l'effettuazione del piano di monitoraggio e valutazione sono determinate, in relazione all'impianto di monitoraggio di ciascuna Regione, in modo da realizzare un'azione integrata tra il livello nazionale e quello regionale. Il piano di monitoraggio e valutazione e' validato, per ogni anno di programmazione, dal Comitato nazionale, e prevede la realizzazione di un rapporto di monitoraggio, per ciascuna annualita' di programmazione dei corsi, contenente anche informazioni statistiche relative a ciascun ambito regionale. Il piano di monitoraggio e valutazione prevede anche idonee attivita' per seguire tutte le fasi del processo formativo, prendendo in considerazione non solo i risultati finali ma anche le condizioni, le risorse impiegate, le attivita' svolte per conseguire tali risultati. |
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