Gazzetta n. 195 del 23 agosto 2005 (vai al sommario) |
MINISTERO DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE |
CIRCOLARE 29 luglio 2005, n. 6204 |
«PIA Networking» Misura 2.1.c del PON «Sviluppo Imprenditoriale Locale» Ob. 1 2000-2006. Avviso pubblico per la manifestazione di interesse. |
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Alle piccole e medie imprese interessate Alla Confindustria Alla Confapi Alla Confcommercio Alla Confesercenti Alle Confederazioni artigiane Il P.O.N. «Sviluppo Imprenditoriale Locale» 2000 2006, tra le altre, prevede la Misura 2.1.c. PIA Networking che e' volta a favorire la competitivita' dei sistemi produttivi, mediante il sostegno di investimenti complessi ed organici, a fronte dei regimi di aiuto autorizzati, in favore di aggregazioni di imprese di piccola e media dimensione. In prima applicazione della Misura, cui all'attualita' deve essere attribuito carattere sperimentale, il Ministero delle attivita' produttive, che di seguito viene indicato, per brevita', con i termini «Ministero», «MAP» o «Amministrazione», intende operare mediante un procedimento di natura negoziale, ai sensi dell'art. 6 del decreto legislativo n. 123/1998. Gli obiettivi specifici che l'Amministrazione intende in questa fase perseguire, attraverso il PIA Networking, sono: a) la valorizzazione dell'offerta turistica; b) l'accrescimento della competitivita' del sistema produttivo delle PMI attraverso tecnologie dell'informazione e della comunicazione; c) il miglioramento delle prestazioni ambientali delle imprese. Nel perseguire l'obiettivo specifico di cui al punto b) il Ministero intende contribuire all'attuazione del Progetto «Reti di Distretti Digitali nel tessile-abbigliamento» approvato dal Comitato dei Ministri della Societa' dell'informazione in data 18 marzo 2003, in coordinamento con il Progetto «Digitalizzazione dei distretti a supporto della filiera del tessile/abbigliamento» approvato con delibera CIPE n. 17/2003. Progetti ammissibili Il presente avviso pubblico individua le modalita' per la presentazione della manifestazione di interesse, relative a progetti organici inerenti la realizzazione di investimenti appartenenti ad una delle tipologie di seguito indicate. Ogni progetto, per tutte le tipologie di seguito indicate, puo' contenere sia programmi di investimento comuni alle imprese partner sia programmi di investimento relativi alla singola impresa purche' integrati nel progetto complessivo. Caratteristiche dei progetti di investimento per tutte le tipologie indicate sono: i) il coinvolgimento e l'interesse comune alla realizzazione degli investimenti del progetto per tutti i partecipanti al medesimo; ii) l'integrazione funzionale tra i partner; iii) la ricaduta comune degli investimenti e la loro essenzialita' al buon fine del progetto complessivo. I progetti possono comportare investimenti materiali e immateriali (come previsto dalla legge n. 488/1992 industria e turismo), investimenti di prevalente sviluppo-precompetitivo (come definiti dalla legge n. 46/1982), operazioni del Fondo centrale di garanzia (come definite dalla legge n. 266/1997); acquisizione di servizi di consulenza (ex regolamento (CE) n. 70/2001 come modificato dal regolamento (CE) n. 364/2004). I servizi ammissibili sono elencati nella sezione «spese ammissibili». I soggetti proponenti, in ragione delle caratteristiche del progetto, devono fare ricorso a combinazioni di almeno due delle diverse forme di aiuto sopra richiamate, una delle quali deve obbligatoriamente essere la legge n. 488/1992. Progetti di tipo A Progetti integrati a carattere multiregionale e multisettoriale, proposti da consorzi o societa' consortili, costituiti da imprese, finalizzati alla realizzazione e/o al potenziamento delle attrezzature e degli impianti per la fornitura di prodotti e servizi, tecnologicamente avanzati, destinati ad elevare la qualita' dell'offerta turistica. I progetti devono essere finalizzati alla valorizzazione e promozione di risorse naturalistiche e artistico-culturali ed essere destinati ad incrementare e migliorare la fruibilita' delle infrastrutture gia' esistenti sul territorio per migliorare l'accessibilita' dei turisti e la scelta di itinerari nei territori ob. 1, con particolare riguardo al turismo nautico da diporto ai fini della valorizzazione delle infrastrutture di approdo darsene e porti turistici gia' esistenti. Le strutture realizzate ed i servizi forniti devono garantire la realizzazione di sistemi di offerta orientati alla «fidelizzazione» della clientela, prevalentemente basati sulla omogeneita' e riconoscibilita' del livello di qualita' degli impianti e dei servizi offerti all'utenza, in un ottica di «customer care». A tal fine, i progetti devono necessariamente fare riferimento ad investimenti specifici destinati alla realizzazione di piattaforme digitali comuni, specificamente destinate a supportare la gestione in rete degli impianti e l'attivita' di fornitura ed erogazione dei servizi di assistenza all'utenza. I progetti e le strutture realizzate devono (a titolo indicativo e non esaustivo) essere destinate a: gestione di sportelli informativi e di attivita' di promozione e coordinamento dei flussi turistici, finalizzate a consentire una diversificazione ed un prolungamento della presenza sul territorio dell'utenza turistica; fornitura, in regime di network, di servizi avanzati di prenotazione «on line» degli approdi e dell'assistenza diretta all'imbarcazione ed all'utenza, mediante sviluppo di tecnologie basate sul web e sul wap; fornitura di servizi di assistenza tecnica al traffico marittimo da diporto, quali: manutenzione e pronto intervento, ricambistica, supporto a terra al personale imbarcato; gestione di servizi food e non food, esclusivamente destinati agli utenti e da localizzare all'interno delle aree retrostanti l'infrastruttura di approdo; realizzazione, fornitura e gestione di tutti gli altri servizi ed impianti destinati a migliorare la qualita' delle infrastrutture di approdo per la nautica da diporto, ad esclusione della realizzazione di nuove opere fisse a mare. Ogni progetto, per rispettare la clausola di multiregionalita', deve riguardare insediamenti che si collocano in almeno tre Regioni dell'obiettivo 1. Progetti di tipo B Progetti integrati per lo sviluppo di reti di distretti (distretti digitali) proposti da consorzi o societa' consortili, costituiti da un minimo di cinque imprese operanti da almeno due anni, finalizzati all'integrazione delle funzioni aziendali delle imprese partner attraverso tecnologie digitali. La messa in rete delle imprese deve rispondere a fabbisogni reali e problematiche del sistema territoriale in cui le imprese sono gia' operanti; questa deve essere finalizzata a facilitare l'operativita' delle imprese coinvolte, creare una comunita' coesa per una comunicazione efficace e l'interscambio di informazioni e conoscenze, mettere a fattore comune strumenti di marketing, commercializzazione e internazionalizzazione. I progetti riferiti ai distretti del tessile, abbigliamento e calzaturiero devono avere le stesse finalita' sopra indicate. Il progetto deve prevedere l'integrazione, attraverso le tecnologie digitali, di almeno due attivita' aziendali di seguito elencate quali: il supporto alla comunicazione di filiera; la logistica; il supporto alla comunicazione tra la produzione e la distribuzione; il supporto agli acquisti; la progettazione collaborativa; la consulenza organizzativa alle imprese; Sara' data priorita' ai progetti che utilizzano software open source. Progetti di tipo C Progetti integrati di sviluppo sostenibile proposti da consorzi o societa' consortili, costituiti da un minimo di cinque imprese operanti da almeno due anni, finalizzati al miglioramento delle prestazioni ambientali delle imprese stesse attraverso la realizzazione di una o piu' delle seguenti categorie di investimenti: C.1: investimenti comuni per la fornitura di servizi finalizzati alla gestione centralizzata di problematiche ambientali e/o la messa in comune di parti del ciclo produttivo; C.2: investimenti per lo scambio di flussi di risorse energetiche e/o di materia tra i soggetti in rete («interventi a ciclo chiuso»); C.3: interventi sui cicli produttivi dei singoli consorziati mediante l'adozione di tecnologie di processo, eventualmente associate a tecniche di abbattimento. Le domande possono essere presentate per le categorie di investimenti sub C.1 e C.2 e solo in via subordinata, se funzionali a queste ultime, per la categoria sub. C.3. I progetti devono riguardare uno dei seguenti temi o sottotemi: a) energia: produzione centralizzata di energia da fonti rinnovabili e/o con tecnologie a bassa emissione di CO2; risparmio energetico; b) risorsa idrica: diminuzione del prelievo di risorsa idrica; miglioramento della qualita' degli scarichi idrici ai fini del riuso dell'acqua depurata; c) rifiuti: riduzione della quantita' di rifiuti speciali (pericolosi e non pericolosi); d) multisettore: interventi integrati relativi ad almeno due dei precedenti temi. Soggetti proponenti e beneficiari Possono presentare la manifestazione di interesse i consorzi o le societa' consortili di PMI costituiti o da costituirsi. Tali soggetti vengono definiti nel presente avviso «soggetti proponenti». Secondo le previsioni dei regimi di aiuto applicabili, i soggetti beneficiari sono costituiti dai soggetti proponenti e dalle singole PMI partecipanti al progetto che realizzano i programmi di investimento oggetto di agevolazione. Settori ammissibili Sia i soggetti proponenti sia i soggetti beneficiari devono operare nei settori economici cofinanziabili individuati dalla normativa di riferimento, nel rispetto dei limiti e delle condizioni specifiche vigenti contemporaneamente per ognuna delle predette normative. L'ammissibilita' dei settori di cui alla legge n. 488 turismo e' limitata ai progetti di tipo A. Definizione di PMI Piccole e medie imprese secondo i criteri stabiliti, sulla base della disciplina comunitaria in materia, con decreto del Ministero delle attivita' produttive del 18 aprile 2005 (disponibile per la consultazione sul sito internet del Ministero). Normativa di riferimento Per la concessione degli aiuti di cui al presente avviso pubblico la normativa di riferimento e' la seguente: legge n. 488/1992 (industria, turismo) secondo la tipologia e le misure agevolative di cui al regolamento n. 527/1995, cosi' come modificato dai decreti n. 319/1997 e n. 133/2000; legge n. 46/1982 secondo la tipologia e le misure agevolative di cui alla direttiva del Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato 16 gennaio 2001; legge n. 266/1997 Fondo di garanzia (non-cofinanziato); aiuto ai servizi in esenzione (ex regolamento (CE) n. 70/2001 come modificato dal regolamento (CE) n. 364/2004). Per tutto quanto non espressamente disposto dal presente avviso, si applica, ove necessario, la normativa di riferimento. Territori ammissibili Aree obiettivo 1. Spese ammissibili Le spese ammissibili sono quelle previste dal/i regime/i di aiuto di riferimento individuato/i per ogni tipologia di progetto. I servizi di consulenza sono ammissibili se strettamente funzionali alla realizzazione dei progetti di cui alle tipologie A, B e C. Tali servizi possono essere sia servizi previsti nel programma di investimento comune alle imprese partner, sia previsti nel programma di investimento relativo alla singola PMI, purche' essenziali al buon fine del progetto complessivo. In relazione a predetti servizi sono ammissibili spese per: consulenze per l'elaborazione di nuovi modelli gestionali, organizzativi e funzionali necessari ai fini della realizzazione del progetto; spese per la raccolta e diffusione di informazioni e conoscenze all'interno del network di PMI partecipanti al progetto; consulenze specialistiche rivolte a massimizzare l'efficienza e l'efficacia del progetto nel suo complesso e dei nuovi servizi a valore aggiunto previsti; consulenze per l'innovazione informatica e per la diffusione dell'e-business. I servizi di consulenza possono essere acquisiti anche da Universita' e centri di ricerca pubblici. Le spese per l'acquisizione di servizi sono ammissibili nel limite del 5% dei singoli programmi di investimento nell'ambito dei quali sono inserite. Sono escluse le consulenze e i servizi connessi al normale funzionamento dell'impresa (quali consulenza fiscale ordinaria, consulenza legale, spese di pubblicita). La data di decorrenza delle spese ammissibili e' definita negozialmente nel corso del procedimento amministrativo relativo al perfezionamento del contratto ed, in ogni caso, a seguito della presentazione della progettazione esecutiva. La predetta data di decorrenza delle spese ammissibili non potra' essere antecedente a quella della comunicazione del Ministero circa il superamento della fase di selezione del progetto e l'invito alla presentazione della progettazione esecutiva. Soglie di investimento ammissibile Per i Progetti di tipo A la soglia minima di investimenti ammissibili e' pari a 5 milioni di euro. Per i Progetti di tipo B la soglia minima di investimenti ammissibili e' pari a 3 milioni di euro. Per i Progetti di tipo C la soglia minima di investimento ammissibile e' pari a 2 milioni di euro. Forma e misura dell'agevolazione Il contratto stipulato con il soggetto proponente, a seguito dell'istruttoria sulla progettazione esecutiva, definisce la forma e la misura dell'agevolazione concessa, secondo quanto previsto dal/i regime/i di aiuto di riferimento ed entro i limiti delle intensita' massime fissate dagli inquadramenti comunitari. Nel caso dell'acquisizione di servizi di consulenza, ex regolamento (CE) n. 70/2001 come modificato dal regolamento (CE) n. 364/2004, l'ammontare lordo dell'aiuto e' pari al 50% dei costi dei servizi stessi. Il MAP si riserva la facolta' di stabilire misure di agevolazione inferiori a quelle massime consentite, che risultino compatibili con il piano di copertura finanziaria del progetto. L'agevolazione concessa, in relazione ai diversi regimi di aiuto previsti, non e' cumulabile con qualsiasi tipo di altra agevolazione di natura pubblica relativa agli stessi beni che formano oggetto del progetto agevolabile, fatti salvi gli aiuti concessi secondo la regola de minimis. Dotazione finanziaria La dotazione finanziaria del PIA Networking, sulla base della decisione assunta dal Comitato di Sorveglianza del Programma nella seduta dell'8 novembre 2004, ammonta a 60 milioni di euro, a valere sulle risorse del P.O.N. «Sviluppo Imprenditoriale Locale», 2000-2006. La predetta dotazione deve essere considerata ripartita in tre quote paritetiche, pari a 20 milioni di euro cadauna, destinate a coprire ognuna delle tipologie di progetto previste. Resta fermo che, nel caso in cui il procedimento di selezione dovesse evidenziare l'esigenza di una diversa allocazione degli stanziamenti, in relazione a disomogenee esigenze emergenti per ognuna delle tipologie previste, il Ministero potra' procedere alla rideterminazione delle predette quote, nell'ambito delle risorse complessivamente disponibili, per massimizzare l'efficacia dello strumento di intervento, con l'accoglimento del maggior numero di progetti possibile. Per i progetti di tipo B e' prevista una riserva di risorse pari ad almeno un ammontare di 4,5 milioni di euro, incrementata per un ammontare di risorse nazionali fino a 4,5 milioni di euro derivanti dalle risorse del Fondo di finanziamento per i progetti strategici nel settore informatico (legge 16 gennaio 2003, n. 3 - art 27, comma 2) per il co-finanziamento di progetti ricadenti nel settore tessile-abbigliamento e relativi a PMI localizzate in aree distrettuali delle regioni Puglia, Basilicata e Campania. Termine di completamento dei progetti Il termine ultimo per il completamento dei progetti e' il 31 dicembre 2007. Il Ministero si riserva, in fase di istruttoria, la facolta' di escludere dalle agevolazioni i progetti che comportino tempi di realizzazione superiori al termine ultimo per il completamento dei progetti, anche per motivi connessi ad adempimenti ed autorizzazioni stabiliti dalla normativa nazionale e comunitaria. Procedure e modalita' di accesso Fatto salvo quanto nel seguito disciplinato relativamente alla fase di selezione preliminare dei progetti da ammettere alla conclusione del procedimento negoziale, si applicano le procedure della Programmazione negoziata e quelle di cui al decreto del Ministro delle attivita' produttive 12 novembre 2003, in materia di contratti di programma, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 286 del 10 dicembre 2003. In particolare, per la modulistica da utilizzare nella II fase, si fa rinvio agli schemi previsti negli allegati di cui al citato decreto del 12 novembre 2003, secondo il dettaglio specificato oltre. Entro e non oltre novanta giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del presente avviso pubblico, i soggetti interessati possono presentare domanda/manifestazione di interesse al Ministero delle attivita' produttive - Direzione generale coordinamento degli incentivi alle imprese (allegato 1 alla presente circolare). La manifestazione di interesse deve essere corredata da un progetto di massima, contenente gli elementi circostanziati relativi alla proposta; in particolare, il progetto di massima si compone: a) scheda sintetica, redatta seguendo lo schema riportato in allegato (allegato 2 alla presente circolare); b) piano progettuale (allegato 3 alla presente circolare) che deve necessariamente contenere: 1b.) Informazioni relative all'attivita', all'andamento economico e alla situazione patrimoniale del soggetto proponente e dei singoli soggetti beneficiari; 2b.) descrizione del progetto comune e dei programmi di investimento relativi a ciascun beneficiario, con indicazione: del coinvolgimento e del grado di interesse comune alla realizzazione degli investimenti del progetto per tutti i partecipanti, dell'integrazione funzionale tra i partner, della ricaduta comune degli investimenti e della loro essenzialita' al buon fine del progetto complessivo; 3b.) analisi ed obiettivi di mercato relativamente ai principali prodotti/servizi previsti dal Progetto; 4b.) descrizione della coerenza tra il progetto e gli obiettivi specifici del presente avviso, in relazione ad ognuna delle tipologie di progetto previste; 5b.) descrizione dell'impatto del progetto sull'economia dell'area interessata; 6b.) piano degli investimenti contenente la loro descrizione ed il costo previsto per il progetto complessivo e per i singoli programmi di investimento; 7b.) descrizione delle necessarie infrastrutture a carattere collettivo e/o pubblico strettamente connesse al progetto; 8b.) ricadute economiche ed occupazionali attese; 9b.) cronoprogramma del progetto; 10b.) illustrazione sintetica della struttura economico - finanziaria del progetto; 11b.) piano di copertura finanziaria del progetto, con indicazione delle relative fonti di finanziamento. La predetta documentazione deve essere fornita anche su supporto informatico. I fase Entro sessanta giorni successivi alla chiusura dei termini per la presentazione delle manifestazioni di interesse, il Ministero, sentita anche una apposita Commissione tecnica, da nominarsi con decreto del Direttore generale per il coordinamento degli incentivi alle Imprese e di cui fanno parte fino a cinque membri di comprovata esperienza e capacita', provvede alla conclusione dell'istruttoria preliminare ed alla comunicazione dei progetti respinti e di quelli prescelti, che hanno accesso alla successiva fase procedurale propedeutica al contratto. Nella prima fase viene valutata: la regolarita' e completezza della documentazione accompagnatoria; la rispondenza del progetto agli obiettivi del presente avviso pubblico; la fattibilita' tecnico-scientifica ed economico-finanziaria del progetto. Sara' data comunque preferenza a quei progetti per i quali l'intervento agevolativo ai sensi della Misura in parola viene richiesto prevalentemente a valere degli investimenti comuni alle imprese partner, essendo invece gli investimenti relativi alle singole imprese coperti dall'apporto dei mezzi propri delle medesime ovvero con il ricorso ad altri strumenti. La Commissione tecnica di cui sopra e' chiamata altresi' a valutare: la qualita' ed organicita' complessiva della proposta; il grado di integrazione fra i partner del progetto; le ricadute del progetto sulle imprese e sul territorio di riferimento. La Commissione tecnica procede inoltre ad individuare il livello di priorita' dei singoli progetti sulla base delle caratteristiche indicate per ognuna delle tipologie di progetto previste (progetti di tipo A; progetti di tipo B; progetti di tipo C). II fase Nel termine di sessanta giorni dalla comunicazione con la quale il Ministero informa i soggetti proponenti dell'avvenuta ammissione alla II fase di completamento del contratto, i destinatari della stessa debbono presentare la documentazione relativa alla progettazione esecutiva del progetto ammesso, secondo modalita' ugualmente comunicate oltre alla documentazione necessaria per la verifica dei criteri di ammissibilita', della fattibilita' tecnico economica, della cantierabilita' e del merito creditizio. In particolare, il soggetto proponente deve produrre: a) attestazione/valutazione del merito creditizio delle imprese beneficiarie, nonche' del piano finanziario relativo al progetto, rilasciata da un primario istituto di credito di cui al comma 4, dell'art. 2 del decreto 12 novembre 2003, redatta secondo lo schema di cui all'allegato 4 al medesimo decreto; b) dichiarazione delle imprese beneficiarie, relativa alla disponibilita' degli immobili che saranno oggetto del programma di investimenti, redatta secondo lo schema di cui all'allegato 5 al citato decreto 12 novembre 2003; c) perizia giurata relativa alla conformita' urbanistica ed edilizia degli immobili, di cui alla precedente lettera d), ed all'inesistenza di motivi ostativi circa il rilascio delle necessarie concessioni e/o autorizzazioni e alla necessita' di eventuali pareri e/o nulla osta da parte di altre amministrazioni o enti, secondo lo schema di cui all'allegato 6 al sopraccitato decreto; d) dichiarazione delle imprese beneficiarie, relativa all'eventuale esistenza o necessita' di infrastrutture e disponibilita' di fonti energetiche funzionali all'attivita' produttiva prevista, redatta secondo lo schema di cui all'allegato 7 al sopraccitato decreto. La documentazione sopra elencata, deve essere fornita da ciascun soggetto beneficiario in relazione a ciascun programma di investimento. Il Ministero, effettuata quindi l'istruttoria sulla progettazione esecutiva, predispone la bozza del contratto da trasmettere alla controparte in vista della stipula. Nel corso di questa fase, ai soggetti proponenti possono essere richiesti documenti, integrazioni e/o chiarimenti volti a verificare l'effettiva validita' tecnico - economica - finanziaria del progetto, secondo le indicazioni del progetto di massima. Il documento contrattuale reca tutte le condizioni per la concessione e l'erogazione delle agevolazioni, nonche' fissa i tempi massimi di realizzazione del progetto da parte del proponente e le clausole per la risoluzione. L'erogazione delle agevolazioni avverra' da parte del Ministero. A tal fine, il soggetto proponente presentera' al Ministero le richieste di erogazione delle agevolazioni, le rendicontazioni per stati di avanzamento e la documentazione finale di spesa nelle forme, nei modi e nei tempi previsti dal capitolato tecnico annesso al contratto. Il Ministero puo' disporre, in ogni momento, controlli e verifiche, anche in corso d'opera, sull'attuazione dei progetti. Le variazioni che non comportino modifiche sostanziali al piano progettuale dovranno essere autorizzate dal Ministero. Per le variazioni che costituiscono modifiche sostanziali, quali definite dal contratto, dovra' essere seguita la procedura prevista per l'approvazione del contratto stesso. L'esecuzione del contratto viene sottoposta a verifica da parte del Ministero delle attivita' produttive che provvede agli opportuni accertamenti. Saranno oggetto di verifica, in particolare: la corrispondenza delle tipologie degli investimenti in fase di realizzazione con le indicazioni del progetto; la coerenza delle spese effettuate nei vari periodi di riferimento e dei relativi sistemi di copertura con quanto definito nel progetto; il conseguimento dei risultati economici del progetto; la regolarita' della documentazione all'atto della richiesta di erogazione del contributo; la persistenza delle condizioni che hanno consentito la stipula del contratto. Scostamenti significativi rispetto a quanto indicato nel progetto, in grado di determinare modifiche del contratto, dovranno essere sottoposte all'approvazione del Ministero con modalita' analoghe a quelle previste nella fase istruttoria di cui al presente avviso. Modalita' di presentazione delle istanze I soggetti proponenti debbono presentare la manifestazione di interesse, unitamente al progetto di massima secondo le modalita' stabilite nel presente avviso, entro novanta giorni dalla pubblicazione dell'avviso stesso, al Ministero delle attivita' produttive - Direzione generale coordinamento degli incentivi alle imprese - Centro coordinamento intese istituzionali e selezione contratti programma via Molise n. 2 - 00187 Roma. Per informazioni: Ministero delle attivita' produttive - Direzione generale coordinamento degli incentivi alle imprese - Centro coordinamento intese istituzionali e selezione contratti programma via Molise n. 2 - 00187 Roma; telefono 06.4705.2631 - telefax: 06.4705.2544; e-mail: pia.networking@attivitaproduttive.gov.it Roma, 29 luglio 2005 Il Ministro delle attivita' produttive: Scajola |
| Allegato 1
----> Vedere ALLEGATO alle pagg. 67 - 68 della G.U. <---- |
| Allegato 2
----> Vedere ALLEGATO da pag. 69 a pag. 73 della G.U. <---- |
| Allegato 3
----> Vedere ALLEGATO da pag. 74 a pag. 89 della G.U. <---- |
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