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| Gazzetta n. 177 del 1 agosto 2005 (vai al sommario) |  | MINISTERO DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE |  | COMUNICATO |  | Ritiro  dal mercato e divieto di immissione sul mercato, adottato nei confronti di alcune piattaforme aeree in applicazione dell'articolo 7 della direttiva 98/37/CE. |  | 
 |  |  |  | Considerate  le comunicazioni della Commissione europea n. 1519/2 def  del  24 maggio  2005  e  n. 1519/1 def del 24 maggio 2005 con le quali  sono  state  ritenute  giustificate  le  misure di proibizione adottate,  ai  sensi  dell'art. 7 della direttiva 98/37/CE, direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio, concernente il ravvicinamento delle   legislazioni  degli  Stati  membri  relative  alle  macchine, cosiddetta  «Direttiva  macchine»,  dalle  autorita' di controllo del mercato dei seguenti Stati membri per i prodotti appresso indicati: piattaforma aerea mod. Zelig F 800 EN (ex F 800 ES), fabbricata e commercializzata dalla ditta «Zelig S.p.a.», via Monte San Genesio, 9 - 20158 Milano (Italia);
 piattaforma  aerea  mod.  SUP  K  260 allestita su autoveicolo, fabbricata  e  commercializzata  dalla ditta «Scala Universal Pistoia (SUP)  piattaforme aeree S.r.l.», via Provinciale Lucchese n. 51/53 - 51030 Serravalle Pistoiese (Italia).
 Tenuto  conto  che  sono risultate non conformi alle prescrizioni dettate  dai  requisiti  essenziali  ai  fini della sicurezza e della tutela  della salute (RES) di cui all'art. 3 della direttiva 98/37/CE in particolare:
 piattaforma  aerea  mod.  Zelig  F  800  EN (ex F 800 ES) - non conforme  ai  RES  di  cui  ai punti 4.2.1.4 e 6.1.3 (controllo delle sollecitazioni)  dell'allegato  I  della direttiva 98/37/CE in quanto non  era munita di dispositivi di controllo delle sollecitazioni e la documentazione  tecnica  del  costruttore non dimostrava che tutte le posizioni  ammissibili della piattaforma potevano essere raggiunte in condizioni  di  sicurezza con il carico nominale; non conforme al RES di  cui  al  punto 6.3.1 (rischio di caduta delle persone al di fuori dell'abitacolo) dell'allegato I della direttiva 98/37/CE in quanto la piattaforma  era  munita di un punto di ancoraggio per il dispositivo di arresto delle cadute, ma la documentazione tecnica del costruttore non  dimostrava  che  fosse sufficientemente solido per questo scopo; non conforme al RES di cui al punto 6.5 (indicazioni) dell'allegato I della  direttiva  98/37/CE in quanto sulla piattaforma non figuravano indicazioni   circa   la   forza   manuale  massima  ammissibile  ne' l'avvertenza  che  la  macchina  era  destinata  a  essere utilizzata esclusivamente  in interno; non conforme ai RES di cui ai punti 1.7.4 e  4.4.2  (istruzioni)  dell'allegato  I  della direttiva 98/37/CE in quanto  il  manuale  d'istruzioni  conteneva  informazioni  errate  o imprecise  circa  il  carico  nominale,  l'inclinazione  massima  del telaio,  i  punti di ancoraggio per i dispositivi di protezione delle persone  e il fatto che la macchina era destinata a essere utilizzata esclusivameate  in  interno,  pertanto  tali  mancanze di conformita' costituiscono  una  grave  minaccia per la sicurezza dei lavoratori e delle altre persone;
 piattaforma  aerea  mod. SUP K 260, non conforme ai RES 1.3.2 e 4.1.2.3.  (rischio di rottura durante il funzionamento) dell'allegato I  della  direttiva  98/37/CE  in quanto sono state constatate estese incrinature  sul  braccio  della  piattaforma;  violazione all'art. 8 della  direttiva  98/37/CE,  in  quanto  la  piattaforma  e' priva di dichiarazione  di  conformita'  CE  e  il  costruttore ha redatto una dichiarazione  CE che fa riferimento a un attestato di certificazione CE  rilasciato  da  un  organismo notificato che ha dichiarato di non aver rilasciato alcuna certificazione per questo tipo di piattaforma; pertanto  tali mancanze di conformita' costituiscono una minaccia per la sicurezza dei lavoratori e delle altre persone.
 Richiama l'attenzione degli importatori, dei distributori e degli utilizzatori  dei  prodotti  sopra individuati, affinche' assumano le misure  di  rispettiva  competenza al fine di ristabilire un corretto funzionamento del mercato nello Spazio comune europeo.
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