| IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 Visto  il  decreto legislativo 26 febbraio 1994, n. 143, con cui e' stato  istituito  l'Ente  nazionale  per le strade, ed in particolare l'art. 3, comma 2, che demanda al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti  l'approvazione,  su  conforme delibera di questo Comitato, dei piani pluriennali di viabilita';
 Visto  il decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 461, con il quale e'  stata  individuata  la  rete autostradale e stradale di interesse nazionale,  a  norma  dell'art.  98, comma 2, del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
 Visto il decreto del Presidente della Repubblica 14 marzo 2001, con il  quale  e' stato approvato il Piano generale dei trasporti e della logistica   (PGTL)   e   che  definisce  il  quadro  delle  priorita' nell'ambito della rete stradale nazionale SNIT;
 Vista  la  legge 21 dicembre 2001, n. 443 (c.d. «legge obiettivo»), che,  all'art.  1,  ha  stabilito  che  le infrastrutture pubbliche e private  e  gli  insediamenti  strategici  e  di preminente interesse nazionale,  da  realizzare  per  la modernizzazione e lo sviluppo del Paese,  vengano  individuati  dal  Governo  attraverso  un  programma formulato  secondo  i  criteri e le indicazioni procedurali contenuti nello  stesso articolo, demandando a questo Comitato di approvare, in sede  di  prima applicazione della legge, il suddetto programma entro il 31 dicembre 2001;
 Vista  la  legge  1° agosto 2002, n. 166, che, all'art. 13, oltre a recare  modifiche  al  menzionato  art.  1  della  legge n. 443/2001, prevede che gli interventi medesimi siano compresi in intese generali quadro tra il Governo e ogni singola regione o provincia autonoma, al fine del congiunto coordinamento e realizzazione delle opere;
 Visto  il  decreto-legge  8 luglio  2002,  n.  138, convertito, con modificazioni,  nella  legge  8 agosto  2002,  n. 178, e con il quale l'Ente  nazionale  per le strade e' stato trasformato in Societa' per azioni con la denominazione di «ANAS Societa' per azioni»;
 Visto   l'art.  76  della  legge  27 dicembre  2002,  n.  289,  che trasferisce  all'ANAS,  in conto aumento capitale, la rete stradale e autostradale   individuata  con  il  citato  decreto  legislativo  n. 461/1999  e  successive  modifiche  e integrazioni, fermo restando il regime  giuridico  previsto  dagli  articoli 823  e 829, comma 1, del codice civile per i beni demaniali;
 Vista  la  direttiva  del  Presidente del Consiglio dei Ministri in data 27 novembre 2002;
 Vista  la  convenzione  di  concessione  stipulata tra il Ministero delle  infrastrutture  e dei trasporti e l'ANAS il 19 dicembre 2002 e visti, in particolare:
 l'art.  4,  che  pone  a  carico  del concessionario l'obbligo di predisporre  i  piani pluriennali di viabilita', di durata decennale, che individuino gli obiettivi strategici per l'attuazione dei compiti affidati  in  concessione,  in  coerenza  con  il PGTL, e che demanda l'approvazione  di detti piani al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti su conforme parere di questo Comitato;
 l'art.  5,  ai  sensi  del  quale i rapporti tra concessionario e Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che opera di concerto con  il  Ministero  dell'economia  e delle finanze per quanto attiene agli  aspetti finanziari, sono regolati da un contratto di programma, di  durata  non  inferiore  a tre anni e aggiornabile e rinnovabile a seguito  della  verifica  annuale  sull'attuazione,  che  deve essere predisposto  sulla  base  delle  previsioni  dei piani pluriennali di viabilita';
 Vista  la  delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (Gazzetta Ufficiale n. 51/2002  S.O.), con la quale questo Comitato, ai sensi del richiamato art. 1 della legge n. 443/2001, ha approvato il primo programma delle infrastrutture strategiche;
 Vista  la  delibera  in  data  odierna,  n. 3, concernente l'elenco integrativo  al  Programma delle infrastrutture strategiche, inserito nel  2°  documento  di programmazione economico-finanziaria 2005-2008 dal  titolo  «Programmare  il  territorio,  le  infrastrutture  e  le risorse»  e  approvato  dalla Conferenza unificata il 14 ottobre 2004 nel testo risultante da una nota integrativa;
 Vista  la  direttiva 1° agosto 2003, con la quale il Ministro delle infrastrutture   e   dei  trasporti  formula  gli  indirizzi  per  la pianificazione   pluriennale,   definendo   contenuti,   obiettivi  e priorita' del Piano pluriennale della viabilita' 2003-2012;
 Vista  la  nota  6 dicembre 2004, n. 1013, con la quale il Ministro delle   infrastrutture   e   dei  trasporti  ha  trasmesso  il  Piano pluriennale  della  viabilita'  nazionale 2003-2012, con richiesta di sottoposizione  a  questo  Comitato  per  l'espressione  del relativo parere;
 Considerato  che,  nella  riunione tecnica tenuta il 5 ottobre 2004 presso  la  Conferenza  unificata,  sono  state  avanzate proposte di modifica  e  integrazione  al  piano  pluriennale, recepite nell'atto aggiuntivo  a detto piano redatto daIl'ANAS e allegato alla relazione di sintesi;
 Considerato  che,  nella  seduta del 28 ottobre 2004, la Conferenza unificata  Stato-regioni  e  Stato-citta'  autonomie locali non si e' pronunziata  univocamente, posto che le regioni hanno espresso parere favorevole,  con  la  richiesta  di  impegno, da parte del Governo, a prevedere  un  monitoraggio  semestrale  del  quadro  delle  esigenze relative   alle  infrastrutture  e  con  la  richiesta  di  ulteriore integrazione  avanzata dalla regione Umbria, mentre ANCI, UPI e UNCEM hanno  formulato  avviso  negativo  per  le motivazioni esposte in un documento presentato in seduta;
 Considerato  che  le  integrazioni  di  cui sopra sono riportate in apposito  atto aggiuntivo al piano pluriennale, trasmesso con la nota citata;
 Considerato  che, con nota 9 marzo 2005, n. 818, il Ministero delle infrastrutture  e  dei  trasporti  fornisce precisazioni in ordine ai contenuti del citato piano decennale;
 Udita   la  relazione  del  Ministro  delle  infrastrutture  e  dei trasporti;
 
 Prende atto
 
 che  il  Piano  all'esame  assume, quale atto di indirizzo, la citata direttiva  del  Ministro delle infrastrutture e dei trasporti in data 1° agosto  2003,  che,  a parte opere «addizionali» rispetto a quelle previste nei documenti di pianificazione di cui appresso e che l'ANAS intende   assoggettare   successivamente   ad  un'ulteriore  fase  di valutazione  di  priorita'  mediante  l'applicazione  del «sistema di supporto alle decisioni strategiche di programmazione», richiama, per quel  che  concerne  le opere da realizzare a cura e spese dell'ANAS, gli  interventi  individuati nel citato PGTL sulla rete SNIT di primo livello, quelli previsti e non ancora avviati nel programma triennale 2002-2004  e  quelli  previsti  nelle misure I.2 e II.2 del Programma operativo  nazionale  trasporti  2000-2006  e nei programmi operativi regionali 2000-2006 relativi alle infrastrutture viarie si che per le opere  di  cui  sopra  i documenti richiamati rappresentano gli unici documenti programmatici di riferimento;
 che,  in  linea con la richiamata direttiva, il Piano include anche interventi  viari  ricompresi  nel  1° Programma delle infrastrutture strategiche,  nonche'  gli  interventi  autostradali  di cui ai piani finanziari  allegati  alle  convenzioni stipulate tra ANAS e societa' sub-concessionarie;
 che   il  Piano  si  articola  quindi  nelle  seguenti  sezioni  di interventi:
 interventi di interesse nazionale ed interregionale,
 interventi di ambito regionale,
 interventi autostradali in concessione,
 interventi autostradali in gestione diretta,
 interventi per la manutenzione straordinaria e la sicurezza;
 che  in particolare gli interventi della 1ª e della 2ª sezione, che si  assume  vengano  realizzati  integralmente con risorse ANAS, sono articolati come segue:
 
 (Meuro) =====================================================================
 |Costo interventi | Costo interventi |
 Sezione     |ex P.T. 2002-2004|   Altre opere    |Disponibilita' ===================================================================== Interventi       |                 |                  | nazionali e      |                 |                  | interregionali   |            9,296|         4.799,527|       139,190 --------------------------------------------------------------------- Interventi in    |                 |                  | ambito regionale |        1.658,050|        33.441,729|     1.312,295
 
 che  gli interventi autostradali in gestione diretta ANAS ammontano a  complessivi  10.605,720  Meuro,  con  una disponibilita' di 284,76 Meuro;
 che gli interventi per la sicurezza e la manutenzione straordinaria della  rete,  del  pari  a  totale  carico ANAS, sono quantificati in 7.045,95 Meuro;
 che  il  Piano riporta anche gli interventi sulla rete autostradale in   concessione  per  un  totale  di  58.597,713  Meuro,  dei  quali 22.238,588  relativi  ad  opere  gia'  incluse  nei  piani finanziari vigenti  (con  quota  pubblica  complessiva  di  1.258,462  Meuro)  e 36.359,125  concernenti nuove opere che si prevede vengano realizzate con  fondi  privati,  pur  se  non si esclude un «contributo pubblico eventuale»;
 che la quota riservata al Sud e' stata calcolata sul fabbisogno, in modo  da  prescindere  dalla  natura,  ordinaria o addizionale, delle disponibilita'  esistenti,  ed  e'  quantificabile  nel 10,42% per le autostrade  in  gestione  diretta,  ma raggiunge il 33,12% per quanto concerne  l'intero  fabbisogno  a  carico  delle risorse ordinarie, a prescindere  quindi dalle due categorie degli interventi autostradali in   concessione   e  delle  opere  incluse  nel  1° Programma  delle infrastrutture strategiche;
 che  gli  interventi  inclusi nel 1° Programma delle infrastrutture strategiche  e  non  ancora  sottoposti  a  questo  Comitato  ai fini dell'approvazione  della  progettazione  e/o  del  finanziamento sono riportati  con  valori  di  costo  e con indicazioni di fabbisogno, a carico  delle  risorse destinate all'attuazione del Programma stesso, diversi  da quelli esposti nella delibera n. 121/2001 e confermati di massima     nel     citato    2°    documento    di    programmazione economico-finanziaria,   che   individua  in  5.387  Meuro  l'importo aggiuntivo dell'aggiornamento del Programma medesimo;
 che  detti  diversi valori di costo e indicazioni di fabbisogno non possono  essere  assunti in questa sede, in quanto il limite di spesa delle infrastrutture strategiche e la quota di finanziamento a carico delle  risorse  in  questione vengono stabiliti da questo Comitato in via  definitiva,  come previsto dal decreto legislativo n. 190/2002 e in  relazione  alla riserva formulata da questo Comitato stesso nella delibera n. 121/2001, in sede di approvazione della progettazione e/o di  concessione  di contributi sulla base della specifica istruttoria effettuata   dalla   «struttura  di  missione»  del  Ministero  delle infrastrutture  e  dei  trasporti,  fermo  restando  che,  qualora in prosieguo   venga  effettivamente  a  registrarsi  una  generalizzata lievitazione di costi, questo Comitato si riserva di procedere ad una revisione  complessiva  del programma con le procedure di rito, anche al  fine  di garantire il mantenimento del previsto equilibrio tra le varie aree del Paese e tra le diverse modalita' di trasporto;
 che alcuni interventi programmati non sono dotati di progettazione, si  che  il  costo viene quantificato in base a stime parametriche, e che gli altri figurano ad uno stadio diverso di progettazione;
 che   il   Piano   non  prevede  una  modulazione  temporale  degli interventi;   modulazione   che  verra'  effettuata  nell'ambito  del Contratto  di programma, strumento attuativo degli obiettivi indicati nel Piano stesso, tramite la selezione degli interventi da finanziare sulla  base  della  scala  di  priorita'  indicata  nella  menzionata direttiva del 1° agosto 2003;
 che  i  criteri  di selezione, in ordine decrescente di importanza, sono sostanzialmente i seguenti:
 messa in sicurezza della rete esistente,
 completamento degli interventi in corso e programmati,
 complementarieta' con il completamento di direttrici principali,
 decongestionamento di aree urbane e nodi stradali;
 che,  nell'ambito  di  detti  criteri,  la priorita' e' determinata dallo  stato  di  cantierabilita'  e  dall'urgenza  funzionale  delle singole   opere   e   che,   come  evidenziato  dal  Ministero  delle infrastrutture e dei trasporti nella citata nota del 9 marzo 2005, il Sud  e' l'area che vanta la piu' bassa percentuale di interventi allo stadio  di  studio  di  fattibilita' soprattutto per la sezione degli interventi di interesse nazionale e interregionale;
 che  il  Ministro dell'economia e delle finanze si riserva comunque la facolta' di sottoporre a questo Comitato il Contratto di programma 2003-2005,   in   corso  di  definizione,  prima  di  procedere  alla formulazione  del  concerto  ai  fini dell'approvazione del Contratto medesimo;
 
 Esprime
 
 parere  favorevole,  nei  termini  desumibili  dalla  «presa d'atto», all'approvazione  del  Piano  pluriennale  della viabilita' nazionale 2003-2012   nel   testo  risultante  a  seguito  delle  modifiche  ed integrazioni   richieste   dalla   suddetta   Conferenza   Unificata, subordinatamente alle seguenti condizioni:
 che  entro  il 2006 il Piano venga aggiornato in coerenza con gli strumenti   di   programmazione,   anche   comunitari,  in  corso  di definizione;
 che  la  versione aggiornata riporti i criteri per la modulazione temporale  degli  interventi  nonche' la disaggregazione tra la parte gia'  dotata di progettazione e la parte allo stato precedente, anche al  fine di consentire una piu' puntuale valutazione degli interventi da  inserire nei successivi Contratti di programma durante il periodo di vigenza del Piano;
 che  l'impostazione generale del Piano si richiami al sistema dei «corridoi   plurimodali   europei»   sui   quali   e'  incentrata  la programmazione comunitaria nel settore dei trasporti.
 
 Raccomanda
 
 al  Ministro  delle  infrastrutture  e dei trasporti di relazionare a questo  Comitato, in occasione dell'aggiornamento di cui sopra, sullo stato  di  attuazione del Piano al 31 dicembre 2005, quale risultera' dall'attivita' di monitoraggio che il Ministero di settore avra' cura di assicurare.
 Roma, 18 marzo 2005
 
 Il Presidente delegato
 Siniscalco
 
 Il segretario del CIPE
 Baldassarri
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