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| Gazzetta n. 163 del 15 luglio 2005 (vai al sommario) |  | MINISTERO DELLE COMUNICAZIONI |  | DECRETO 4 luglio 2005 |  | Individuazione,  ai  sensi  dell'articolo 56,  comma  2,  del decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259, delle localizzazioni dei telefoni pubblici  a  pagamento,  nelle  quali  possono  essere  applicati gli obblighi di fornitura del servizio universale. |  | 
 |  |  |  | IL MINISTRO DELLE COMUNICAZIONI Visto il decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259 recante «Codice delle comunicazioni elettroniche», nel seguito chiamato «Codice»;
 Visto  l'art.  56, comma 2, del codice che prevede che il Ministero delle   comunicazioni,   nel  seguito  chiamato  «Ministero»,  previa consultazione  dei  soggetti interessati, individui le localizzazioni nelle  quali  sia presente ampia disponibilita' di servizi telefonici pubblici  a  pagamento,  per  cui  non  possono essere prescritti gli obblighi del servizio universale di cui all'art. 53 del codice, fatti salvi  i diritti di accesso per i disabili, ai sensi dell'art. 57 del codice;
 Vista  la  delibera  n.  290/01/CONS dell'Autorita' per le garanzie nelle   comunicazioni  recante  «Determinazione  di  criteri  per  la distribuzione  e  la  pianificazione  sul  territorio nazionale delle postazioni telefoniche pubbliche»;
 Vista  la  legge  5 febbraio 1992, n. 104 recante «Legge quadro per l'assistenza,  l'integrazione  sociale  e  i  diritti  delle  persone handicappate»;
 Tenuto  conto  del  grande sviluppo del servizio radiomobile che ha portato ad una diminuzione del traffico telefonico effettuato tramite la telefonia pubblica a pagamento;
 Tenuto  conto  della  diffusione  delle  carte  a  codice prepagate offerte  da operatori diversi dal fornitore del servizio universale e rivolte  principalmente  a  clienti  interessati  al  traffico etnico internazionale;
 Tenuto  conto  dell'elevata  concentrazione  di  servizi analoghi a quello dei telefoni pubblici a pagamento, comunemente chiamati «phone centers» posti in zone a maggiore densita' etnica;
 Considerato  che  alcune  nuove realta' territoriali presentano una ampia  possibilita'  di  scelta  di  operatori,  servizi e condizioni economiche  dimostrate  da  una  drastica  contrazione  del  traffico effettuato  dai  telefoni pubblici a pagamento soggetti agli obblighi di  servizio  universale,  particolarmente in alcune aree localizzate tra  quelle  ad  alta  frequentazione di persone, come nel caso delle stazioni ferroviarie e delle loro aree circostanti;
 Rilevata  l'esistenza  di  una  effettiva  concorrenza nel traffico originato  dai  telefoni  pubblici a pagamento nelle predette aree ad alta  frequentazione per le quali possono non essere piu' applicabili gli obblighi di fornitura del servizio universale;
 Visti  gli  atti  della pubblica consultazione, effettuata ai sensi dell'art. 11 del codice delle comunicazioni elettroniche;
 Decreta:
 Art. 1.
 1.  Ai  sensi  dell'art.  56, comma 2, del codice, sono individuate negli allegati che fanno parte integrante del presente provvedimento, le  localizzazioni  dei  telefoni  pubblici a pagamento per le quali, vista  l'ampia  disponibilita'  in  termini  di  operatori  e servizi analoghi  possono  essere non applicati gli obblighi di fornitura del servizio universale.
 2.  Rimangono  in  vigore  le  misure  speciali atte a garantire la disponibilita'  di  apparecchiature telefoniche pubbliche a pagamento accessibili  agli  utenti  finali disabili, ai sensi dell'art. 57 del codice.
 |  |  |  | Art. 2. 1. Il Ministero, verificato il permanere o meno delle condizioni di cui    all'art.    1,   puo'   provvedere   all'aggiornamento   delle localizzazioni individuate negli allegati.
 Il  presente  decreto,  sara'  pubblicato  nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
 Roma, 4 luglio 2005
 Il Ministro: Landolfi
 |  |  |  | Allegato STAZIONI FERROVIARIE
 Bari  centrale,  Bologna centrale, Firenze «Santa Maria Novella», Genova  «Brignole»,  Genova «Porta Principe», Milano centrale, Napoli centrale,  Palermo  centrale,  Roma  «Termini», Torino «Porta Nuova», Venezia «Mestre», Venezia «S. Lucia», Verona «Porta Nuova».
 
 ---->  Vedere allegato da pag. 45 a pag. 57   <----
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