Gazzetta n. 106 del 9 maggio 2005 (vai al sommario) |
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA |
DELIBERAZIONE 29 settembre 2004 |
Legge n. 443/2001 - Primo programma delle opere strategiche - Schemi idrici regione Basilicata - Opere per l'integrazione delle condotte maestre, delle diramazioni, dei serbatoi e del completamento delle reti di distribuzione di alcuni abitati della Valle dell'Agri - Primo lotto funzionale - Progetto definitivo. (Deliberazione n. 53/04). |
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IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA Vista la legge 21 dicembre 2001, n. 443 c.d. «legge obiettivo», che, all'art. 1, ha stabilito che le infrastrutture pubbliche e private e gli insediamenti strategici e di preminente interesse nazionale, da realizzare per la modernizzazione e lo sviluppo del Paese, vengano individuati dal Governo attraverso un programma formulato secondo i criteri e le indicazioni procedurali contenuti nello stesso articolo, demandando a questo Comitato di approvare, in sede di prima applicazione della legge, il suddetto programma entro il 31 dicembre 2001; Vista la legge 1° agosto 2002, n. 166, che, all'art. 13, oltre a recare modifiche al menzionato art. 1 della legge n. 443/2001, autorizza limiti d'impegno quindicennali per la progettazione e la realizzazione delle opere incluse nel programma approvato da questo Comitato e per interventi nel settore idrico di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti; Visto il decreto legislativo 20 agosto 2002, n. 190, attuativo dell'art. 1 della menzionata legge n. 443/2001; Visti, in particolare, l'art. 1 della citata legge n. 443/2001, come modificata dall'art. 13 della legge n. 166/2002, e l'art. 2 del decreto legislativo n. 190/2002 che attribuiscono la responsabilita' dell'istruttoria e la funzione di supporto alle attivita' di questo Comitato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che puo' in proposito avvalersi di apposita «struttura tecnica di missione»; Visto l'art. 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante «Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione», secondo il quale, a decorrere dal 1° gennaio 2003, ogni progetto di investimento pubblico deve essere dotato di un codice unico di progetto (CUP); Visto l'art. 4 della legge 24 dicembre 2003, n. 350, ed in particolare i commi dal 134 al 142 compreso, ai sensi dei quali, tra l'altro, e' stabilito che la richiesta di assegnazione di risorse a questo Comitato, per le infrastrutture strategiche che presentino un potenziale ritorno economico derivante dalla gestione e che non siano incluse nei piani finanziari delle concessionarie e nei relativi futuri atti aggiuntivi, deve essere corredata da un'analisi costi-benefici e da un piano economico-finanziario redatto secondo lo schema tipo approvato da questo Comitato; Visto il comma 176 dell'art. 4 della legge n. 350/2003, che autorizza ulteriori limiti di impegno nel biennio 2005-2006 per la realizzazione delle opere strategiche di cui alle leggi citate ai punti precedenti; Visto l'art. 1, comma 13, del decreto legge 12 luglio 2004, n. 168, convertito nella legge 31 luglio 2004, n. 191, che sostituisce l'art. 4, comma 177, della legge n. 350/2003, precisando - tra l'altro - che i limiti di impegno iscritti nel bilancio dello Stato in relazione a specifiche disposizioni legislative sono da intendere quale contributo pluriennale per la realizzazione di investimenti, includendo nel costo degli stessi anche gli oneri derivanti dagli eventuali finanziamenti necessari, ovvero quale concorso dello Stato al pagamento di una quota degli oneri derivanti da mutui o altre operazioni finanziarie che i soggetti interessati, diversi dalle pubbliche Amministrazioni come definite secondo i criteri di contabilita' nazionale SEC 95, sono autorizzati ad effettuare per la realizzazione di investimenti; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327, recante il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazioni per pubblica utilita', nella stesura conseguente alle modifiche introdotte con il decreto legislativo 27 dicembre 2002, n. 302; Vista la delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (Gazzetta Ufficiale n. 51/2002 S.O.), con la quale questo Comitato, ai sensi del piu' volte richiamato art. 1 della legge n. 443/2001, ha approvato il primo programma delle infrastrutture strategiche, che all'allegato 3 include, nell'ambito degli interventi per l'emergenza idrica nella regione Basilicata, l'«Acquedotto dell'Agri, integrazione condotte maestre e varie»; Vista la delibera 27 dicembre 2002, n. 143 (Gazzetta Ufficiale n. 87/2003, errata corrige Gazzetta Ufficiale n. 140/2003), con la quale questo Comitato ha definito il sistema per l'attribuzione del CUP; Vista la delibera 25 luglio 2003, n. 63 (Gazzetta Ufficiale n. 248/2003), con la quale questo Comitato ha formulato, tra l'altro, indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e' chiamato a svolgere ai fini della vigilanza sull'esecuzione degli interventi inclusi nel primo programma delle infrastrutture strategiche; Vista la delibera 27 maggio 2004, n. 11 (Gazzetta Ufficiale n. 230/2004), con la quale questo Comitato ha approvato lo schema tipo di piano economico-finanziario ai sensi del richiamato art. 4, comma 140, della legge n. 350/2003; Vista la delibera 29 settembre 2004, n. 24 (Gazzetta Ufficiale n. 276/2004), con la quale questo Comitato ha stabilito che il CUP deve essere riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili, cartacei ed informatici, relativi a progetti d'investimento pubblico, e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi informativi, comunque interessati ai suddetti progetti; Vista la sentenza n. 303 del 25 settembre 2003 con la quale la Corte costituzionale, nell'esaminare le censure mosse alla legge n. 443/2001 ed ai decreti legislativi attuativi, si richiama all'imprescindibilita' dell'Intesa tra Stato e singola regione ai fini dell'attuabilita' del programma delle infrastrutture strategiche interessanti il territorio di competenza, sottolineando come l'Intesa possa, anche, essere successiva ad un'individuazione effettuata unilateralmente dal Governo e precisando che i finanziamenti concessi all'opera sono da considerarsi inefficaci finche' l'intesa non si perfezioni; Vista la circolare del Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato - 5 aprile 2004, n. 13 (Gazzetta Ufficiale n. 66/2004 S.O.), nella quale sono state affrontate le tematiche dei limiti di impegno ed e' stato, tra l'altro, precisato che l'assunzione dell'impegno contabile non e' necessariamente correlata con la concessione di un eventuale mutuo o l'effettuazione di altre operazioni di finanziamento; Vista la nota 23 febbraio 2004, n. 95, con la quale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha trasmesso, tra l'altro, la relazione istruttoria sulle «Opere acquedottistiche della Valle dell'Agri, integrazione condotte maestre e varie - primo lotto funzionale», proponendo l'approvazione in linea tecnica del progetto definitivo dell'opera, con prescrizioni e programma interferenze, e l'assegnazione del finanziamento a carico delle risorse stanziate dall'art. 13 della legge n. 166/2002, come rifinanziato dalla legge n. 350/2003; Considerato che questo Comitato ha conferito carattere programmatico al quadro finanziario riportato nell'allegato 1 della suddetta delibera n. 121/2001, riservandosi di procedere successivamente alla ricognizione delle diverse fonti di finanziamento disponibili per ciascun intervento; Considerato che l'opera di cui sopra e' compresa nell'intesa generale quadro tra Governo e regione Basilicata, sottoscritta il 20 dicembre 2002; Udita la relazione del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; Acquisita in seduta l'intesa del Ministro dell'economia e delle finanze; Prende atto delle risultanze dell'istruttoria svolta dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ed in particolare: sotto l'aspetto tecnico-procedurale: che l'intervento in esame consiste nella realizzazione delle «Opere acquedottistiche della Valle dell'Agri, integrazione condotte maestre e varie - 1° lotto funzionale»; che le caratteristiche tecniche delle principali opere da realizzare sono in sintesi le seguenti: sistemazione gruppo sorgentizio Oscuriello; ripristino continuita' idraulica di una tubazione esistente; sistemazione area Montemurro; aumento della capacita' idrica di tre serbatoi; rete idrica di Sant'Arcangelo; rifacimento di vari partitori; posa in opera di apparecchiature di controllo, regolazione e misura dell'intero Acquedotto dell'Agri; che l'opera e' stata esclusa dalla procedura di Valutazione di impatto ambientale ai sensi del comma 1 dell'art. 15 della legge regionale n. 47/1998; che il CTAR della regione Basilicata - Dipartimento infrastrutture e mobilita' - con voto n. 344 del 16 giugno 2003 si e' espresso positivamente, con prescrizioni; che il progettista, tramite il Responsabile unico del procedimento, ha trasmesso al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti le integrazioni progettuali che adeguano il progetto alle prescrizioni del Dipartimento ambiente e territorio della regione Basilicata, nonche' ha previsto, nel quadro economico, le somme necessarie al rilievo e superamento delle interferenze urbane ed al rilievo delle utenze oggetto delle prescrizioni contenute nel citato voto n. 344 del CTAR della regione Basilicata - Dipartimento infrastrutture e mobilita', dato che l'adempimento a tali prescrizioni potra' avvenire solo in corso d'opera; che i manufatti non ricadono in aree sensibili e/o sottoposte a vincoli come da attestazione del Responsabile unico del procedimento del 9 luglio 2003, n. 2286/80b; che il Responsabile unico del procedimento in data 28 gennaio 2004 ha dichiarato concluso, nei termini di legge e senza osservazioni ed opposizioni, il procedimento di dichiarazione di pubblica utilita'; che la regione Basilicata, nella qualita' di soggetto aggiudicatore, ha trasmesso il progetto definitivo, ai sensi del decreto legislativo n. 190/2002, alle Amministrazioni interessate ed agli Enti gestori delle interferenze, i quali hanno formulato le proprie osservazioni; che gli Enti interessati hanno rilasciato nulla osta di massima sia per gli aspetti localizzativi che per le interferenze; che il presidente della regione Basilicata, con nota n. 4016/8002 del 2 dicembre 2003, ha espresso parere di conformita' in relazione alla localizzazione delle opere; che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ai sensi del decreto legislativo n. 190/2002, ha convocato apposita Conferenza dei Servizi, conclusasi positivamente in data 24 novembre 2003; sotto l'aspetto attuativo: che il soggetto aggiudicatore e' individuato nella regione Basilicata; che, ai sensi della propria delibera n. 143/2002, al progetto in argomento e' stato assegnato il CUP G99J04000010001; che sono state predisposte dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti le prescrizioni e il programma interferenze di cui all'allegato 1; sotto l'aspetto finanziario: che il costo complessivo dell'intervento proposto per il finanziamento e' di 17.275.300 euro, di cui 1.777.993 euro per IVA; che la scheda di sintesi del piano economico-finanziario allegata alla relazione istruttoria del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti non evidenzia per l'opera in argomento un potenziale ritorno economico derivante dalla gestione, in considerazione delle caratteristiche tecniche e normative del settore; Delibera: 1. Approvazione progetto definitivo. 1.1. Ai sensi e per gli effetti dell'art. 4 e dell'art. 16 del decreto legislativo n. 190/2002 e' approvato, anche ai fini della dichiarazione di pubblica utilita', con le prescrizioni e il programma interferenze proposti dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il progetto definitivo delle «Opere per l'integrazione delle condotte maestre, delle diramazioni, dei serbatoi e del completamento delle reti di distribuzione di alcuni abitati della Valle dell'Agri - primo lotto funzionale» per un importo di 17.275.300 euro. Ai sensi dell'art. 10 del decreto del Presidente della Repubblica n. 327/2001, come modificato dal decreto legislativo n. 302/2002, e' apposto il vincolo preordinato all'esproprio per i beni ricadenti nelle aree interessate. E' conseguentemente perfezionata, ad ogni fine urbanistico ed edilizio, l'Intesa Stato-Regione sulla localizzazione delle opere. 1.2. Le prescrizioni e il programma interferenze proposti dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, cui resta subordinata l'approvazione del progetto, sono riportati nell'allegato 1, che forma parte integrante della presente delibera. 2. Concessione contributo. 2.1. Per la realizzazione dell'opera di cui al punto 1.1 e' assegnato alla regione Basilicata l'importo complessivo di 17.275.300 euro, in termini di volume di investimenti, cosi' articolato: anno 2005: 11.000.000 euro; anno 2006: 6.275.300 euro. L'onere relativo a ciascuna annualita' viene imputato sul limite di impegno quindicennale di cui all'art. 13 della legge n. 166/2002, come rifinanziata dalla legge n. 350/2003 per la stessa annualita'. La quota del contributo non potra' comunque superare l'importo di 1.006.725 euro per il limite di impegno relativo all'anno 2005 e l'importo di 574.318 euro per il limite di impegno relativo all'anno 2006. 3. Clausole finali. 3.1. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' ad assicurare, per conto di questo Comitato, la conservazione dei documenti attinenti al progetto definitivo dell'intervento relativo alle «Opere per l'integrazione delle condotte maestre, delle diramazioni, dei serbatoi e del completamento delle reti di distribuzione di alcuni abitati della Valle dell'Agri - primo lotto funzionale» approvato con la presente delibera. 3.2. La verifica delle prescrizioni e del programma interferenze che, ai sensi del precedente punto 1.2, devono essere recepite in fase di progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori, ove non diversamente specificato nelle stesse, sara' effettuata dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. 3.3. Il soggetto aggiudicatore provvedera', prima dell'esecuzione dei lavori, a fornire assicurazioni al predetto Ministero dell'avvenuto recepimento, nel progetto esecutivo, delle prescrizioni e del programma interferenze riportate nel menzionato allegato 1, nonche' sul rispetto delle altre indicazioni nello stesso contenute. 3.4. Il citato Ministero provvedera' ad instaurare un adeguato meccanismo di monitoraggio ed a svolgere gli adempimenti necessari per consentire a questo Comitato di assolvere ai compiti di vigilanza previsti dall'art. 2, comma 2, lettera d) del decreto legislativo n. 190/2002, anche tenendo conto delle indicazioni di cui alla delibera n. 63/2003. 3.5. Il CUP G99J04000010001 assegnato al progetto in argomento, ai sensi della delibera n. 143/2002, dovra' essere evidenziato in tutta la documentazione amministrativa e contabile riguardante l'intervento in esame. Roma, 29 settembre 2004 Il Presidente: Berlusconi Il Segretario del CIPE: Baldassarri Registrato alla Corte dei conti l'11 aprile 2005 Ufficio di controllo Ministeri economico finanziari, registro n. 1 Economia e finanze, foglio n. 353 |
| Allegato 1 PRESCRIZIONI, PROGRAMMA INTERFERENZE Prescrizioni. 1) Nell'ambito degli affidamenti della gestione dei servizi idrici, sara' opportunamente tenuto conto che le opere sono state interamente finanziate con fondi pubblici. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 2) L'importo della progettazione esecutiva e l'importo delle spese tecniche rappresentano limiti massimi di spesa e in sede di progetto esecutivo dovranno essere determinati analiticamente alla luce della normativa vigente sulle opere pubbliche e delle attivita' effettivamente svolte dai tecnici incaricati. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 3) Prima dell'appalto, si provvedera' a verificare lo stato giuridico di tutte le utenze e, comunque, assicurare che le stesse siano conturizzate. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 4) Prima dell'appalto, si provvedera' alla netta separazione dei lavori «a misura» da quelli «a corpo» secondo quanto espressamente previsto dagli articoli 19 e 21 della legge n. 109/1994 e successive modificazioni ed integrazioni. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 5) Prima dell'appalto si provvedera' ad integrare i disciplinari e i piani di manutenzione con le istruzioni relative all'installazione a alla manutenzione dei contatori. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. Ambientali. In sede di definizione del progetto esecutivo 6) I nuovi serbatoi dovranno essere incassati nel terreno prevedendo, ove possibile, anche la realizzazione di tetti «giardino». La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 7) Contestualmente al posizionamento delle condotte e' fatto obbligo il ripristino dello stato dei luoghi e della vegetazione «ante operam» con essenze autoctone di ecotipo locale di provenienza regionale. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 8) Le opere in cemento armato dei partitori, dei serbatoi e di ogni altro manufatto fuoriterra devono essere rivestite in pietra locale ad «opus incertum», mentre le coperture dei partitori e dei serbatoi devono essere realizzati con coppi di argilla. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 9) Nel corso della costruzione dovranno adottarsi tutte le cautele (nell'osservanza delle vigenti disposizioni di legge e regolamentari) e tutte le prescrizioni allo scopo di evitare incidenti e danni alle cose ed alle persone e di ovviare, per quanto possibile, i disagi che i lavoratori possono arrecare ai terzi comunque interessati. L'impiego di mezzi d'opera rumorosi, o comunque molesti per la quiete e l'igiene pubblica, dovra' essere ridotto al tempo strettamente indispensabile e comunque limitato nell'orario stabilito dalle vigenti norme regolamentari. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura dei comuni. In fase di realizzazione. 10) Si comunichera' all'Ufficio compatibilita' ambientale sia la data di inizio lavori che quella di ultimazione dei lavori. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. Tecniche. In sede di definizione del progetto esecutivo 11) Per il rifacimento del partitore nel comune di Viaggiano sito in localita' Case Rosse si terra' presente che per gli infissi dovranno essere utilizzate essenze in legno o PVC tipo legno. Per il partitore di piazza Papa Giovanni XXIII, si terra' in debito conto l'attuale sistemazione di suddetta piazza. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura del comune. In fase di realizzazione. 12) Per le opere ricadenti nei territori dei comuni di San Martino D'Agri, di Marsico Vetere e di Viggiano, durante lo scavo delle fondazioni e comunque prima dell'inizio della costruzione dei muri in elevazione, e' fatto obbligo al Soggetto Aggiudicatore di richiedere, con apposita domanda scritta, il tracciamento in luogo delle linee planimetriche e altimetriche stradali, alle quali dovra' essere uniformata la nuova costruzione; dell'avvenuto sopralluogo e' redatto apposito verbale. Conseguentemente, nell'esecuzione dell'opera devono essere rispettate le linee planimetriche e altimetriche, tracciate in luogo e consegnate all'incaricato del comune. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura dei comuni. 13) La delibera del CIPE di approvazione del progetto deve rimanere depositata nel cantiere di lavoro sino ad avvenuta ultimazione dell'opera. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura dei comuni. 14) Per le opere ricadenti nei territori dei comuni di San Martino D'Agri e di Marsico Vetere, la data di inizio lavori deve essere comunicata dal soggetto aggiudicatore a mezzo di lettera raccomandata diretta alle Amministrazioni dei comuni di San Martino D'Agri e Marsico Vetere e deve essere constatato mediante sopralluogo da parte dei funzionari dei rispettivi Uffici tecnici comunali, che ne redigeranno apposito verbale. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura dei comuni. 15) Per le opere ricadenti nei territori dei comuni di Aliano e Sant'Arcangelo il soggetto aggiudicatore, a picchettazione avvenuta e prima di dare inizio allo scavo delle fondazioni, dovra' darne comunicazione per iscritto agli Uffici tecnici comunali di pertinenza. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura dei comuni. 16) Per le opere ricadenti nei territori dei comuni di Armento, di Aliano, e di Sant'Arcangelo, il soggetto aggiudicatore, prima dell'inizio dei lavori, segnalera', per iscritto, all'Ufficio tecnico comunale il nominativo e l'indirizzo dell'Impresa assuntrice e quelli del Direttore dei Lavori delle opere. Analoga informazione sara' trasmessa in caso di sostituzione del Direttore dei Lavori. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura dei comuni. 17) Per le opere ricadenti nei territori dei comuni di Aliano, di Armento, di Sant'Arcangelo, di Viaggiano, di Marsiconuovo e Guardia Perticara, non e' consentito ingombrare le vie e gli spazi pubblici. All'occorrenza l'occupazione di tali vie e spazi deve essere concordata con l'Ufficio tecnico comunale. Le aree occupate, a lavoro ultimato, devono essere restituite nello stato in cui sono state consegnate, anche nel caso in cui i lavori venissero abbandonati o sospesi per piu' di trenta giorni. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura dei comuni. 18) Per le opere ricadenti nei territori dei comuni di Aliano, di Armento, di Sant'Arcangelo, di Viggiano e di Marsiconuovo, il luogo dei lavori deve essere chiuso lungo i lati prospicienti vie e spazi pubblici, con assito o muretto. Gli assiti e muretti dovranno essere di aspetto decoroso, alti almeno m 2,50, dipinti a strisce bianche e rosse per tutta l'altezza e muniti di rifrangenti; ogni angolo sporgente dovra' essere munito di vetri rossi e lanterna, che dovra' restare accesa dall'ora corrispondente al tramonto a quella corrispondente al sorgere del sole. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura dei comuni. 19) Per le opere ricadenti nei territori dei comuni di Aliano, di Armento, e di Viggiano, e' fatto obbligo di denunciare alle competenti autorita' gli scarichi da effettuare qualunque sia il loro recapito (suolo, sottosuolo acque superficiali e sotterranee, fognature ecc.). La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura dei comuni. 20) Per le opere ricadenti nel territorio del comune di Armento, qualora durante l'esecuzione dei lavori sia necessario rimuovere i cavi elettrici della pubblica illuminazione, gli stessi devono essere rimossi a cura e spese del titolare della concessione e successivamente ripristinati, detti lavori non devono provocare danni. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura del comune. 21) Per le opere ricadenti nel territorio del comune di Armento, gli aggetti e sporgenze devono essere realizzati nel rispetto delle prescrizioni tecniche del vigente piano di dettaglio e del regolamento edilizio. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura del comune. 22) Per gli allacci alle pubbliche reti delle fognature e degli acquedotti del comune di Sant'Arcangelo, dovra' essere presentata dagli interessati regolare preventiva richiesta; i relativi lavori potranno essere iniziati previo versamento dei prescritti contributi regolamentari e delle eventuali cauzioni, a garanzia del ripristino delle proprieta' comunali. Le cauzioni, versate al comune per occupazione del suolo pubblico e per gli allacci idrici e fognario, saranno restituite a norma di regolamento, previo benestare dell'U.T.C., che accertera' l'avvenuta restituzione in pristino dello stato delle proprieta' comunali interessate. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura del comune. 23) Eventuali servizi di pubblica utilita' esistenti sulle aree interessate dai lavori dovranno essere spostati a cura e spese del soggetto aggiudicatore. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura del comune. Programma interferenze. 24) Il soggetto aggiudicatore dovra' inviare il progetto esecutivo, al fine di dare corso alla risoluzione delle interferenze delle condotte, con servizi e viabilita', ai seguenti enti: Amministrazione provinciale di Matera; Amministrazione provinciale di Potenza; Amministrazioni dei seguenti comuni: comune di Aliano, comune di Gorgoglione, comune di Armento, comune di Gallicchio, comune di Guardia Perticara, comune Marsiconuovo, comune di Marsicovetere, comune di Missanello, comune di Paterno, comune di San Martino d'Agri, comune di Viggiano, comune di Sant'Arcangelo, comune di Montemurro; ANAS S.p.a. Gli attraversamenti saranno regolamentati secondo la vigente normativa tecnica di settore. 25) L'attraversamento e/o il fiancheggiamento di strade o di proprieta' delle province di Potenza e di Matera saranno regolati da apposita concessione. |
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