| 
| Gazzetta n. 88 del 2005-04-16 |  | MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE |  | CIRCOLARE 7 aprile 2005, n. 12 |  | Assestamento del bilancio di previsione per l'anno finanziario 2005. |  | 
 |  | Alla   Presidenza   del  Consiglio  dei Ministri
 A tutti i Ministeri
 A tutte le Amministrazioni autonome
 A   tutti   gli   Uffici  centrali  del
 bilancio  presso  le  amministrazioni e
 aziende autonome
 Alle Ragionerie provinciali dello Stato
 e, per conoscenza
 Alla Corte dei conti
 All'Istituto Nazionale di Statistica
 1.  -  Lo  sforzo teso al consolidamento strutturale della finanza pubblica  italiana, in vista del pareggio di bilancio programmato per il  2007  nell'ambito del Patto di stabilita' e crescita, oltre a una rinnovata   attenzione,   richiede   la   conferma   della   rigorosa impostazione  sin  qui  tenuta, sia nell'azione di contenimento della spesa, sia nel perseguimento degli obiettivi di gettito.
 Il  disegno  di legge di assestamento delle previsioni di bilancio per  il  2005  si  inserisce  in  tale  contesto,  esplicando  la sua principale  funzione  di  aggiustamento  nel  corso  della gestione e ponendosi  come  componente  della manovra di bilancio, pur nella sua attuale configurazione di provvedimento di natura formale, chiamato a svolgere  una  funzione  ricognitiva  delle  tendenze  in  atto. Esso costituisce necessario punto di riferimento per le azioni che saranno stabilite      nel      nuovo     Documento     di     programmazione economico-finanziaria, nonche' per la costruzione del bilancio 2006 a legislazione vigente.
 2.  -  Il  provvedimento legislativo di assestamento dovra' essere presentato  al Parlamento entro il prossimo 30 giugno, secondo quanto stabilito dall'articolo 17, comma 1, della legge 468/78.
 Le proposte di assestamento, come di consueto, saranno considerate dalle  Amministrazioni  proponenti in funzione delle aggregazioni per centri  di  responsabilita' e per unita' previsionali di base, tenuto conto della attuale struttura del bilancio.
 Come  per  gli  anni  decorsi,  la  concreta attivita' propositiva dovra'   realizzarsi  attraverso  le  schede  concernenti  i  singoli capitoli  (unita' elementari gestionali), che saranno aggregati nelle unita'   previsionali   di  base  per  la  decisione  parlamentare  e consentiranno  la  predisposizione  degli  allegati  tecnici previsti dalla vigente normativa in materia.
 In  via  generale,  si richiama l'attenzione delle Amministrazioni sulle disposizioni di cui alla circolare dello scrivente n. 5 dell'11 febbraio  2005  (prot.  10192)  concernente  "Legge  finanziaria 2005 Riflessi   sulla   gestione   del  bilancio  dello  Stato  di  talune disposizioni  volte ad assicurare il conseguimento degli obiettivi di finanza  pubblica",  pubblicata sulla Gazzetta ufficiale n. 40 del 18 febbraio 2005.
 Pertanto,  ai  fini  delle variazioni da proporre per le categorie economiche  interessate  specificate  nella  predetta  circolare n. 5 dovra'  tenersi  anche  conto  delle  limitazioni  di  cui alla legge finanziaria  2005  e  per  le  tipologie  di  spesa  analizzate nella circolare medesima.
 Le  variazioni  da  proporre  a livello di ciascun capitolo - o di articolo se presente - dovranno riguardare distintamente:
 a) la consistenza dei residui (Rs);
 b) la previsione di competenza (Cp);
 c) la previsione di cassa (Cs).
 Le schede - capitolo da utilizzare per lo scopo si conformano alla vigente struttura del bilancio e per il relativo impiego si rinvia ai ragguagli  che vengono riportati nella circolare sulle previsioni per l'anno  2006  e  per  il  triennio  2006-2008; alla circolare poi, si rinvia anche per cio' che attiene all'impiego del Sistema Informativo di Contabilita' Gestionale (SI.CO.GE.) da parte delle Amministrazioni che   hanno   gia'  adottato  tale  sistema,  nonche'  per  tutte  le precisazioni formulate in ordine alle disposizioni recate dalla Legge Finanziaria  2005, volte a regolare l'azione, anche gestionale, della Pubblica Amministrazione per il contenimento della spesa pubblica.
 
 2.1  -  Dal  lato  delle entrate, le previsioni di competenza e di cassa   vanno   riviste  alla  luce  del  quadro  macro-economico  di riferimento,  tenendo conto della piu' recente evoluzione del gettito di  ciascuna  entrata  tributaria  o  contributiva, in relazione alla natura  del cespite. Le previsioni di cassa dovranno, in particolare, tenere  conto degli eventuali scostamenti della consistenza effettiva dei  residui rispetto alla consistenza presunta utilizzata in sede di formazione delle previsioni iniziali.
 
 2.2  -  Per  la  formazione  delle  previsioni assestate di spesa, indicazioni diverse valgono per le autorizzazioni di competenza e per le autorizzazioni di cassa.
 
 2.2.1    Per    le    autorizzazioni   di   competenza,   ciascuna Amministrazione dovra' :
 (a) verificare  la  congruita' delle previsioni per le spese di personale  aventi  natura obbligatoria, anche allo scopo di garantire il  pieno  e  tempestivo  versamento  delle  ritenute previdenziali e fiscali, proponendo gli aggiustamenti del caso;
 (b) verificare  se  gli  stanziamenti  dei singoli capitoli, in relazione all'andamento della spesa dei primi mesi dell'anno, possono essere  ridotti; occorre comunque assicurare la insuperabilita' delle previsioni originarie approvate con la legge di bilancio;
 (c) per   i   capitoli   ai   quali  si  ritiene  assolutamente indispensabile  apportare  variazioni  in  aumento degli stanziamenti iniziali,  il  criterio  al  quale dovranno strettamente attenersi le singole  Amministrazioni,  in  via  generale, e' che ogni proposta di aumento  deve  trovare  compensazione  in riduzioni di altri capitoli della  stessa Amministrazione, aventi la stessa natura. Cio' anche in relazione  alle  recenti  disposizioni  in  materia  di  bilancio che consentono  variazioni  compensative  per  spese  non  aventi  natura obbligatoria  anche tra unita' previsionali di base di diversi centri di  responsabilita'  nell'ambito  di  ciascun  Dicastero  (cfr. anche circolari  nn.  8  del  4  febbraio  2003,  pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale  37  del  14  febbraio  2003  e  9  del  10  febbraio 2003, telegrafica).  Eventuali  variazioni  compensative  dovranno comunque sottostare  alle  prescrizioni  di  cui  alla ripetuta circolare n. 5 (punto 1).
 
 2.2.2  Per  le  autorizzazioni  di  cassa, poiche' l'obiettivo che l'assestamento   si  propone  e'  quello  di  pervenire  a  una  loro riduzione,  le  Amministrazioni  dovranno  esaminare  con particolare attenzione i capitoli recanti
 stanziamenti  per  "trasferimenti",  i  cui  beneficiari detengono disponibilita'  liquide  su  conti  di  tesoreria  o  su contabilita' speciali.  Per  essi,  ciascuna Amministrazione dovra' effettuare una specifica  analisi  diretta  a ridurre le autorizzazioni di cassa per limitare le disponibilita' sui conti di tesoreria.
 
 3.  - Le variazioni, da proporre per ciascun capitolo - o articolo ove  presente  distintamente  per  residui, competenza e cassa, tutte ispirate   necessariamente  al  principio  dell'invarianza,  dovranno essere  riportate  nelle medesime "schede-capitolo" utilizzate per le proposte  di  previsione  relative  all'anno  2006,  che  gli  Uffici centrali  del  Bilancio  ritireranno  presso  il  Dipartimento  della Ragioneria   Generale   dello   Stato   -  Ispettorato  Generale  per l'informatizzazione  della  contabilita' di Stato - Via XX Settembre, n.97 per il successivo inoltro alle Amministrazioni competenti.
 In  dette  "schede-capitolo"  -  oltre  a  numero, denominazione e previsione  iniziale  2005  di  ciascun  capitolo  o  articolo - sono riportate  le  variazioni  conosciute  dal  Sistema  informativo,  in dipendenza  di  atti  amministrativi, intervenute dal 1° gennaio c.a. alla data della stampa delle schede medesime.
 Le Amministrazioni dovranno far pervenire agli Uffici centrali del Bilancio  entro il 5 maggio 2005 le richiamate "schede-capitolo", con le proposte di assestamento per competenza e cassa, integrate:
 - con  le  variazioni  per  atto  amministrativo  eventualmente intervenute successivamente alla stampa delle "schede-capitolo" o non esposte nelle schede stesse;
 - con  le variazioni verificatesi nella consistenza dei residui sulla scorta del rendiconto 2004.
 Gli  stessi  Uffici centrali del Bilancio avranno cura di inserire entro il 17 maggio 2005 - contestualmente alle proposte di previsione per   il   2006   -   negli   archivi   del   Sistema  dipartimentale dell'Ispettorato  generale  per le politiche di bilancio gli elementi relativi    all'assestamento    2005    contenuti    nelle   predette "schede-capitolo",  trasmettendo  entro  il  20 maggio 2005 le schede stesse  a questo Ministero - Ispettorato generale per le politiche di bilancio.
 Gli   stessi  adempimenti  devono  intendersi  riferiti  anche  ai capitoli/articoli di entrata gestiti dalle singole Amministrazioni.
 Gli   Uffici   centrali   del  Bilancio  potranno  indicare  nelle schede-capitolo  le  eventuali  proposte  di modifica dei riferimenti normativi,  ai fini dell'aggiornamento del "Nomenclatore degli atti", il  cui  contenuto  assume  particolare  rilievo  per  le  operazioni gestionali   di   impegno   e  pagamento,  nonche'  per  il  corrente monitoraggio delle leggi di spesa di cui alla legge n. 246 del 2002.
 In conclusione, si ricorda che:
 a) i  livelli  delle  spese,  sia  di  competenza che di cassa, stabiliti  con  la  legge finanziaria, non devono essere incrementati con  il provvedimento legislativo di assestamento delle previsioni di bilancio;
 b) il  saldo  di  cassa del bilancio deve tendere al valore del saldo di cassa del settore statale.
 E'  quindi  indispensabile  che ciascuna Amministrazione adotti un comportamento costruttivo e consapevole, evitando proposte di aumenti di  spesa  non  compensate  e non vagliate con severita', utilizzando quindi  un  efficiente  criterio  selettivo  della spesa pubblica. Si invitano  gli  Uffici  centrali  del  Bilancio a prestare la consueta massima collaborazione alle Amministrazioni.
 Si  ringrazia  e  si  resta  in  attesa  di  un  cortese  cenno di assicurazione al riguardo.
 Roma, 7 aprile 2005
 Il Ministro: Siniscalco
 |  |  |