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| Gazzetta n. 80 del 7 aprile 2005 (vai al sommario) |  | MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI |  | DECRETO 9 marzo 2005 |  | Concessione  di  contributi finanziari a fondo perduto a favore degli imprenditori ittici nazionali, che esercitano l'attivita' di pesca in acque marittime. |  | 
 |  |  |  | IL SOTTOSEGRETARIO DI STATO delegato per la pesca e l'acquacoltura
 
 Visto  il  decreto  legislativo  18 maggio  2001,  n.  226, recante orientamento   e   modernizzazione   del   settore   della   pesca  e dell'acquacoltura,  a  norma dell'art. 7 della legge 5 marzo 2001, n. 57,  che  all'art.  10 prevede incentivi finanziari per i soggetti di cui all'art.  2 e all'art.  3 del decreto stesso;
 Visto  il  decreto  legislativo  26 maggio  2004,  n.  154, recante modernizzazione  del settore della pesca e dell'acquacoltura, a norma dell'art.  1, comma 1, della legge 7 marzo 2003, n. 38, che, all'art. 6, sostituisce l'art. 2 del citato decreto n. 226/2001 e definisce la figura dell'imprenditore ittico;
 Visto il regolamento CE 1860/04 della Commissione europea, relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del Trattato CE agli aiuti de minimis  nei  settori  dell'agricoltura e della pesca, che prevede la possibilita'  di  concedere  aiuti,  non  corrispondenti  ai  criteri dell'art.  87,  paragrafo  1,  del Trattato CE, e quindi non soggetti all'obbligo di notifica di cui all'art. 88 del Trattato stesso;
 Visto  il decreto ministeriale 5 novembre 2001, recante la delegati attribuzioni  del  Ministro delle politiche agricole e forestali, per taluni  atti  di  competenza dell'Amministrazione, al Sottosegretario on. Paolo Scarpa Bonazza Buora;
 Considerato che i criteri per poter accordare aiuti de minimis sono specificati negli articoli 2 e 3 del regolamento CE 1860/04;
 Considerato   che  le  avverse  condizioni  meteomarine  registrate nell'ultimo  trimestre  hanno  avuto gravi ripercussioni negative sui redditi delle imprese di pesca;
 Considerato  che  le imprese di pesca hanno subito un insostenibile aggravamento  degli  oneri derivanti dall'aumento del costo dei mezzi di produzione;
 Ritenuto  opportuno  provvedere  ad  un  parziale  ristoro  di tali maggiori   oneri,  nel  quadro  degli  aiuti  de  minimis  consentiti dall'Unione europea;
 
 Decreta:
 
 Art. 1.
 Per  la  concessione  di  contributi  finanziari  a fondo perduto a favore degli imprenditori ittici nazionali che esercitano l'attivita' di  pesca  in  acque  marittime e' disposta una dotazione di spesa di 8.843  migliaia  di  euro, di cui all'art. 10 del decreto legislativo 18 maggio  2001,  n.  226,  quale parziale ristoro dei maggiori oneri sostenuti a seguito dell'aumento del prezzo dei mezzi di produzione.
 |  |  |  | Art. 2. Per  accedere  ai  finanziamenti  di  cui al precedente art. 1, gli imprenditori   ittici   devono   essere  in  possesso  del  requisito dell'iscrizione  nel  Registro delle imprese di pesca, nonche' essere armatore  di  unita'  da pesca non in disarmo, munite di numero UE ed iscritte nei Registri delle navi minori e galleggianti.
 |  |  |  | Art. 3. Con   successivo   decreto   verranno  stabilite  le  modalita'  di attuazione e di pagamento degli interventi finanziari di cui all'art. 1,  che  non  devono  comunque  superare  i  limiti massimi stabiliti dall'Unione europea per singolo beneficiario.
 Il  presente decreto sara' trasmesso all'organo di controllo per la registrazione  e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
 Roma, 9 marzo 2005
 
 Il Sottosegretario di Stato
 delegato per la pesca e l'acquacoltura
 Scarpa Bonazza Buora
 
 Registrato alla Corte dei conti il 1° aprile 2005 Ufficio  di  controllo  atti  Ministeri  delle  attivita' produttive, registroi n. 1, foglio n. 298
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