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| Gazzetta n. 74 del 31 marzo 2005 (vai al sommario) |  | MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE |  | DECRETO 17 marzo 2005 |  | Approvazione  di  un  nuovo  studio  di  settore  e  le evoluzioni di 12 studi  di settore relativi ad attivita' economiche nel settore dei servizi. |  | 
 |  |  |  | IL MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE 
 Visto il decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n.  600, recante disposizioni comuni in materia di accertamento delle imposte sui redditi;
 Visto  il  testo  unico  delle  imposte  sui redditi, approvato con decreto  del  Presidente  della  Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, come modificato dal decreto legislativo 12 dicembre 2003, n. 344;
 Visto  l'art.  62-bis  del  decreto-legge  30 agosto  1993, n. 331, convertito  con modificazioni nella legge 29 ottobre 1993, n. 427, il quale  prevede  che  gli  uffici  del  Dipartimento delle entrate del Ministero  delle  finanze  elaborino,  in  relazione  ai vari settori economici, appositi studi di settore;
 Visto  il  medesimo art. 62-bis del citato decreto-legge n. 331 del 1993 che prevede che gli studi di settore siano approvati con decreto del Ministro delle finanze;
 Visto  l'art. 10 della legge 8 maggio 1998, n. 146 che individua le modalita'  di  utilizzazione  degli  studi  di  settore  in  sede  di accertamento  nonche'  le cause di esclusione dall'applicazione degli stessi;
 Visto il decreto del Presidente della Repubblica 31 maggio 1999, n. 195,  recante  disposizioni  concernenti  i  tempi  e le modalita' di applicazione degli studi di settore;
 Considerato  che,  a  seguito  delle  analisi  e  delle valutazioni effettuate   allo   stato,   sulla   base   dei   dati   in  possesso dell'Amministrazione   finanziaria,   sono   emerse   cause   di  non applicabilita' degli studi di settore;
 Visto  il  decreto del Ministro delle finanze 10 novembre 1998, che ha  istituito  la Commissione di esperti prevista dall'art. 10, comma 7, della legge n. 146 del 1998, integrata e modificata con successivi decreti del 5 febbraio 1999, del 24 ottobre 2000, del 2 agosto 2002 e del 14 luglio 2004;
 Visto  l'art. 23 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 che ha  trasferito  le  funzioni dei Ministeri del bilancio, del tesoro e della   programmazione   economica   e  delle  finanze  al  Ministero dell'economia e delle finanze;
 Visto  l'art.  57  del medesimo decreto legislativo n. 300 del 1999 che ha istituito le Agenzie fiscali;
 Visto  il  decreto  del  Direttore  generale del Dipartimento delle Entrate  24 dicembre  1999  concernente  le  modalita' di annotazione separata  dei  componenti  rilevanti  ai fini dell'applicazione degli studi di settore;
 Visti  i  provvedimenti  del  Direttore  dell'Agenzia delle Entrate 12 febbraio  2002  e  15 aprile  2003  concernenti l'approvazione dei modelli   per   la   comunicazione   dei   dati   rilevanti  ai  fini dell'applicazione  degli  studi  di  settore  relativi alle attivita' economiche  dei servizi da utilizzare per i periodi di imposta 2001 e 2002;
 Visti  i  provvedimenti  del  Direttore  dell'Agenzia delle Entrate 15 settembre   e   18 dicembre  2003  concernenti  l'approvazione  di questionari per gli studi di settore;
 Visti i decreti del Ministro dell'Economia e delle Finanze 25 marzo 2002,  18 luglio  2003,  14 luglio  2004,  concernenti  i criteri per l'applicazione  degli studi di settore ai contribuenti che esercitano due o piu' attivita' d'impresa ovvero una o piu' attivita' in diverse unita' di produzione o di vendita;
 Visto  il  provvedimento  del  Direttore dell'Agenzia delle Entrate 23 dicembre 2003: approvazione della tabella di classificazione delle attivita' economiche;
 Acquisito  il  parere della predetta Commissione di esperti in data 12 gennaio e 16 febbraio 2005;
 Decreta:
 Art. 1.
 Approvazione degli studi di settore
 
 1.  Sono  approvati,  in  base  all'art.  62-bis  del decreto-legge 30 agosto  1993,  n.  331,  convertito  con modificazioni nella legge 29 ottobre  1993, n. 427, gli studi di settore relativi alle seguenti attivita' economiche nel settore dei servizi:
 a) Studio  di settore TG31U (che sostituisce gli studi di settore SG31U,  SG32U,  SG43U,  SG47U  e  SG49U)  - Riparazioni meccaniche di autoveicoli,  codice attivita' 50.20.1; Riparazione di carrozzerie di autoveicoli,   codice  attivita'  50.20.2;  Riparazione  di  impianti elettrici  e  di  alimentazione  per  autoveicoli,  codice  attivita' 50.20.3;   Riparazione   e  sostituzione  di  pneumatici,  codice  di attivita'  50.20.4;  Riparazioni  di  motocicli e ciclomotori, codice attivita' 50.40.3;
 b) Studio  di settore TG34U (che sostituisce lo studio di settore SG34U)  -  Servizi  dei  saloni  di  barbiere  e parrucchiere, codice attivita' 93.02.A;
 c) Studio  di settore TG36U (che sostituisce gli studi di settore SG35U, SG36U, SG62U e, limitatamente all'attivita' 55.30.B Servizi di ristorazione  in  self-service,  lo  studio SG76U) - Ristorazione con preparazione   di   cibi   da   asporto,  codice  attivita'  55.30.2; Ristoranti,  trattorie,  pizzerie,  osterie  e  birrerie  con cucina, codice  attivita'  55.30.A;  Servizi di ristorazione in self-service, codice  attivita'  55.30.B;  Ristoranti con annesso intrattenimento e spettacolo, codice attivita' 55.30.C;
 d) Studio  di settore TG37U (che sostituisce gli studi di settore SG37U, SG63U e SG64U) - Gelaterie e pasticcerie con somministrazione, codice  attivita'  55.30.4;  Bar  e caffe', codice attivita' 55.40.A; Bottiglierie  ed  enoteche  con  somministrazione,  codice  attivita' 55.40.B;   Bar,  caffe'  con  intrattenimento  e  spettacolo,  codice attivita' 55.40.C;
 e) Studio  di  settore  TG39U (che sostituisce lo studio SG39U) - Agenzie di mediazione immobiliare, codice attivita' 70.31.0;
 f) Studio  di settore TG50U (che sostituisce gli studi di settore SG50U e SG71U) - Intonacatura, codice attivita' 45.41.0; Rivestimento di  pavimenti  e  di  muri, codice attivita' 45.43.0; Tinteggiatura e posa  in  opera  di  vetri, codice attivita' 45.44.0; Altri lavori di completamento degli edifici, codice attivita' 45.45.0;
 g) Studio  di settore TG66U (che sostituisce lo studio di settore SG66U)  -  Consulenza  per  installazione di sistemi hardware, codice attivita'  72.10.0;  Edizione  di software, codice attivita' 72.21.0; Altre   realizzazioni  di  software  e  consulenza  software,  codice attivita' 72.22.0; Elaborazione e registrazione elettronica dei dati, codice  attivita'  72.30.0;  Attivita'  delle  banche di dati, codice attivita' 72.40.0; Manutenzione e riparazione di macchine per ufficio e  apparecchiature  informatiche,  codice  attivita'  72.50.0;  Altre attivita' connesse all'informatica, codice attivita' 72.60.0;
 h) Studio  di settore TG67U (che sostituisce lo studio di settore SG67U)  -  Attivita'  delle  lavanderie industriali, codice attivita' 93.01.1; Servizi delle lavanderie a secco, tintorie, codice attivita' 93.01.2;
 i) Studio  di settore TG70U (che sostituisce lo studio di settore SG70U) - Servizi di pulizia, codice attivita' 74.70.1;
 j) Studio  di settore TG72A (che sostituisce lo studio di settore SG72A)  -  Trasporti con veicoli da piazza, codice attivita' 60.22.1; Trasporto mediante noleggio di autovettura da rimessa con conducente, codice attivita' 60.22.2;
 k) Studio  di  settore  TG74U (che sostituisce lo studio SG74U) - Studi  fotografici,  codice attivita' 74.81.1; Laboratori fotografici per lo sviluppo e la stampa, codice attivita' 74.81.2;
 l) Studio  di settore TG75U (che sostituisce lo studio di settore SG75U)  -  Installazione  di  impianti  elettrici  e  tecnici, codice attivita'  45.31.0;  Lavori  di isolamento, codice attivita' 45.32.0; Installazione   di   impianti  idraulico-sanitari,  codice  attivita' 45.33.0;  Altri  lavori  di  installazione, codice attivita' 45.34.0; Posa in opera di infissi, codice attivita' 45.42.0;
 m) Studio di settore SG96U - Altre attivita' di manutenzione e di soccorso stradale, codice attivita' 50.20.5.
 2. Gli  elementi necessari alla definizione presuntiva dei ricavi o dei compensi relativi agli studi di settore indicati nel comma 1 sono determinati  sulla  base  della  nota  tecnica  e metodologica, delle tabelle  dei  coefficienti  nonche'  della  lista delle variabili per l'applicazione dello studio di cui agli allegati:
 1, per lo studio di settore TG31U;
 2, per lo studio di settore TG34U;
 3, per lo studio di settore TG36U;
 4, per lo studio di settore TG37U;
 5, per lo studio di settore TG39U;
 6, per lo studio di settore TG50U;
 7, per lo studio di settore TG66U;
 8, per lo studio di settore TG67U;
 9, per lo studio di settore TG70U;
 10, per lo studio di settore TG72A;
 11, per lo studio di settore TG74U;.
 12, per lo studio di settore TG75U;
 13, per lo studio di settore SG96U.
 3. Il  programma  per l'applicazione degli studi di settore segnala anche, con riferimento ad indici significativi, la coerenza economica rispetto  ai  valori  minimi  e  massimi assumibili con riferimento a comportamenti normali degli operatori del settore.
 4. Gli  studi  di settore si applicano ai contribuenti che svolgono in  maniera  prevalente le attivita' indicate nel comma 1, nonche' ai contribuenti   che  svolgono,  in  maniera  secondaria,  le  predette attivita'  per  le  quali  abbiano tenuto annotazione separata, fermo restando  il  disposto  dell'art.  2.  In  caso  di esercizio di piu' attivita'  d'impresa, per le quali non e' stata tenuta la annotazione separata,  per  attivita'  prevalente si intende quella da cui deriva nel periodo d'imposta la maggiore entita' dei ricavi.
 5. Gli  studi  di  settore  approvati  con il presente decreto sono utilizzabili  a  partire  dagli  accertamenti  relativi al periodo di imposta 2004.
 |  |  |  | Art. 2. Categorie di contribuenti alle quali
 non si applicano gli studi di settore
 
 1. Gli  studi  di  settore approvati con il presente decreto non si applicano:
 a) in  caso  di esercizio di due o piu' attivita' di impresa, non rientranti  nel medesimo studio di settore, per le quali non e' stata tenuta  la  annotazione separata, se l'importo complessivo dei ricavi dichiarati relativi alle attivita' non rientranti tra quelle prese in considerazione  dallo  studio di settore supera il 20% dell'ammontare totale dei ricavi dichiarati;
 b) nei  confronti dei contribuenti che hanno dichiarato ricavi di cui  all'art.  85, comma 1, esclusi quelli di cui alle lettere c), d) ed  e),  ovvero compensi di cui all'art. 54, comma 1, del testo unico delle  imposte sui redditi approvato con decreto del Presidente della Repubblica  22 dicembre  1986,  n.  917,  come modificato dal decreto legislativo  12 dicembre  2003, n. 344, di ammontare superiore a euro 5.164.569;
 c) nei  confronti delle societa' cooperative, societa' consortili e  consorzi che operano esclusivamente a favore delle imprese socie o associate;
 d) nei  confronti delle societa' cooperative costituite da utenti non  imprenditori  che  operano  esclusivamente a favore degli utenti stessi;
 e) nei  confronti  dei  soggetti che esercitano, in ogni forma di societa'  cooperativa, l'attivita' indicata alla lettera j), comma 1, del precedente art. 1.
 2. Per lo studio di settore TG50U, ai fini della determinazione del limite di esclusione dall'applicazione degli studi di settore, di cui alla  lettera  b) del comma 1, i ricavi devono essere aumentati delle rimanenze  finali  e  diminuiti  delle esistenze iniziali valutate ai sensi  degli  articoli 92  e  93  del  testo  unico delle imposte sui redditi.
 |  |  |  | Art. 3. Variabili delle imprese o delle attivita' professionali
 
 1. L'individuazione    delle    variabili    da    utilizzare   per l'applicazione  degli  studi  di  settore  approvati  con il presente decreto  e'  effettuata  sulla  base delle informazioni contenute nei modelli   per   la   comunicazione   dei   dati   rilevanti  ai  fini dell'applicazione degli studi di settore SG31U, SG32U, SG43U, SG47U e SG49U  per  lo studio TG31U; SG34U per lo studio TG34U; SG35U, SG36U, SG62U e SG76U per lo studio TG36U; SG37U, SG63U e SG64U per lo studio TG37U;  SG39U per lo studio TG39U; SG50U e SG71U per lo studio TG50U; SG66U  per  lo studio TG66U; SG67U per lo studio TG67U e SG70U per lo studio  TG70U  approvati con provvedimento dell'Agenzia delle entrate 15 aprile  2003,  nonche' sulla base delle informazioni contenute nei questionari  approvati con i provvedimenti del direttore dell'Agenzia delle entrate 15 settembre e 18 dicembre 2003, tenuto conto di quanto precisato nelle dichiarazioni di cui all'art. 5 del presente decreto.
 2.    L'individuazione    delle   variabili   da   utilizzare   per l'applicazione  degli studi di settore TG72A, TG74U e TG75U approvati con  il  presente decreto e' effettuata sulla base delle informazioni contenute   rispettivamente   nei   modelli   SG72A,  SG74U  e  SG75U costituenti   parte  integrante  delle  dichiarazioni  Unico  2003  e approvati  con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate 15 aprile  2003, tenuto conto di quanto precisato nelle dichiarazioni di cui all'art. 5 del presente decreto.
 3.    L'individuazione    delle   variabili   da   utilizzare   per l'applicazione  dello  studio  di  settore  SG96U  approvato  con  il presente   decreto   e'  effettuata  sulla  base  delle  informazioni contenute  nel questionario approvato con provvedimento del direttore dell'Agenzia  delle entrate 15 settembre 2003, tenuto conto di quanto precisato nelle dichiarazioni di cui all'art. 5 del presente decreto.
 |  |  |  | Art. 4. Determinazione del reddito imponibile
 
 1. Sulla   base   degli   studi   di   settore   sono   determinati presuntivamente  i  ricavi  di  cui all'art. 85 del testo unico delle imposte  sui  redditi  approvato  con  decreto  del  Presidente della Repubblica  22 dicembre  1986,  n.  917,  come modificato dal decreto legislativo  12 dicembre  2003,  n.  344,  ad  esclusione  di  quelli previsti  dalle  lettere c),  d),  e) ed f), del comma 1 del medesimo articolo,  ovvero  i compensi di cui all'art. 54, comma 1, del citato testo unico delle imposte sui redditi.
 2. Ai  fini  della determinazione del reddito d'impresa l'ammontare dei  ricavi  di  cui  al  comma 1 e' aumentato degli altri componenti positivi,  compresi i ricavi di cui all'art. 85, comma 1, lettere c), d),  e)  ed  f),  del  menzionato  testo  unico,  ed  e'  ridotto dei componenti  negativi  deducibili.  Ai fini della determinazione degli importi relativi alle voci ed alle variabili di cui all'art. 3 devono essere   considerati   i  componenti  negativi  inerenti  l'esercizio dell'attivita'  anche  se  non  dedotti  in sede di dichiarazione dei redditi.
 3. Ai  fini  della  determinazione  del  reddito di lavoro autonomo l'ammontare  dei  compensi di cui al comma 1 e' aumentato degli altri componenti  positivi,  compresi i proventi e gli interessi moratori e dilatori di cui all'art. 6, comma 2 del menzionato testo unico, ed e' ridotto   dei   componenti   negativi   deducibili.   Ai  fini  della determinazione  degli importi relativi alle voci ed alle variabili di cui  all'art.  3  del  presente  decreto devono essere considerate le spese sostenute nell'esercizio dell'attivita' anche se non dedotte in sede di dichiarazione dei redditi.
 4. Per  le imprese che eseguono opere, forniture e servizi pattuiti come  oggetto unitario e con tempo di esecuzione ultrannuale i ricavi dichiarati, da confrontare con quelli presunti in base allo studio di settore,  vanno  aumentati  delle  rimanenze finali e diminuiti delle esistenze  iniziali  valutate  ai sensi dell'art. 93, commi da 1 a 4, del  testo unico delle imposte sui redditi, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, come modificato dal decreto legislativo 12 dicembre 2003, n. 344.
 |  |  |  | Art. 5. Comunicazione dei dati rilevanti ai fini
 dell'applicazione degli studi di settore
 
 1. I  contribuenti  ai  quali  si  applicano  gli  studi di settore comunicano, in sede di dichiarazione dei redditi, i dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi stessi.
 Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
 Roma, 17 marzo 2005
 Il Ministro: Siniscalco
 |  |  |  | Allegato 1 
 EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG31U
 
 NOTA TECNICA E METODOLOGICA
 
 CRITERI PER L'EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
 
 L'evoluzione  dello  Studio  di  Settore  ha il fine di cogliere i cambiamenti  strutturali,  le modifiche dei modelli organizzativi, le variazioni di mercato all'interno del settore economico.
 Di  seguito  vengono  esposti  i  criteri seguiti per l'evoluzione degli studi di settore SG31U, SG32U, SG43U, SG47U e SG49U.
 Oggetto  dello  studio sono le attivita' economiche rispondenti ai codici ATECOFIN 2004:
 • 50.20.1 - Riparazioni meccaniche di autoveicoli;
 • 50.20.2 - Riparazione di carrozzerie di autoveicoli;
 • 50.20.3 - Riparazione    di    impianti    elettrici   e   di alimentazione per autoveicoli;
 • 50.20.4 - Riparazione e sostituzione di pneumatici;
 • 50.40.3 - Riparazioni di motocicli e ciclomotori.
 
 La  finalita'  perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo  conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa.
 A  tale  scopo,  nell'ambito  dello  studio,  vanno individuate le relazioni  tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare  i  possibili  processi  produttivi  e  i  diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'.
 L'evoluzione  degli studi di settore e' stata condotta analizzando i   modelli   per   la  comunicazione  dei  dati  rilevanti  ai  fini dell'applicazione  degli  Studi  di  Settore per il periodo d'imposta 2002 completati con ulteriori informazioni contenute nel questionario ESG31  inviato  ai  contribuenti  per  l'evoluzione  degli  studi  in oggetto.
 I contribuenti interessati sono risultati pari a 79.076.
 Il  numero dei soggetti i cui modelli sono stati completati con le informazioni  contenute  nei  relativi  questionari  e'  stato pari a 59.866.
 Sui  modelli  sono state condotte analisi statistiche per rilevare la  completezza,  la  correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute.
 Tali  analisi  hanno  comportato,  ai fini della definizione dello studio,  lo  scarto di 2.996 posizioni. I principali motivi di scarto sono stati:
 - ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro;
 - quadro F del modello (elementi contabili) non compilato;
 - quadro   B   del   questionario   (unita'   locale  destinata all'esercizio dell'attivita) non compilato;
 - presenza  di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%;
 - errata  compilazione delle percentuali relative all'attivita' di  riparazione/manutenzione / revisione / elaborazione (quadro D del questionario);
 - errata   compilazione   delle   percentuali   relative   alla specializzazione (quadro D del questionario);
 - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia della clientela (quadro D del questionario);
 - incongruenze  fra  i  dati  strutturali  e  i  dati contabili contenuti nei modelli.
 A  seguito  degli scarti effettuati, il numero dei modelli oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 56.870.
 IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
 
 Per  segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla  base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
 - una  tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si  e'  configurata  come  un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees  e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1);
 - un procedimento di Cluster Analysis (2).
 
 L'utilizzo  combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering.
 In  effetti,  tanto  maggiore  e'  il  numero  di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering.
 Per  limitare  l'impatto  di tale problematica, la classificazione dei   contribuenti  e'  stata  effettuata  a  partire  dai  risultati dell'analisi  fattoriale,  basandosi  quindi  su un numero ridotto di variabili  (i  fattori)  che  consentono,  comunque,  di mantenere il massimo delle informazioni originarie.
 In  un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello  adottato,  l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non  tanto  in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto  in  funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili  esaminate  che  contraddistinguono  il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo.
 Le  variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono  quelle  presenti in tutti i quadri ad eccezione delle variabili del  quadro degli elementi contabili. Tale scelta nasce dall'esigenza di   caratterizzare   le   imprese   in  base  ai  possibili  modelli organizzativi,   ai   diversi  servizi  offerti,  alla  tipologia  di clientela,   ecc..;   tale   caratterizzazione   e'   possibile  solo utilizzando  le  informazioni  relative  alle strutture operative, al mercato  di  riferimento  e  a  tutti  quegli  elementi specifici che caratterizzano  le  diverse  realta'  economiche  e produttive di una impresa.
 I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati   in   termini   di  significativita'  sia  economica  sia statistica,  al  fine  di  individuare  quelli  che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio.
 La  Cluster  Analysis  ha  consentito  di  identificare quarantuno gruppi omogenei di imprese.
 DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
 
 I   principali   aspetti  strutturali  delle  imprese  considerati nell'analisi sono:
 - specializzazione dei servizi prestati;
 - tipologia di veicoli per i quali viene fornita assistenza;
 - dimensione della struttura;
 - modalita' organizzativa;
 - tipologia della clientela.
 
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 (1)  L'Analisi  in  Componenti  Principali  e'  una tecnica
 statistica   che   permette  di  ridurre  il  numero  delle
 variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in
 un  numero  inferiore  di  nuove variabili dette componenti
 principali  tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate)
 che  spieghino  il  massimo possibile della varianza totale
 delle  variabili  originarie, per rendere minima la perdita
 di  informazione;  le  componenti principali (fattori) sono
 ottenute   come   combinazione   lineare   delle  variabili
 originarie.
 (2)  La  Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in
 base  ai  fattori  dell'analisi  in  componenti principali,
 permette   di   identificare  gruppi  omogenei  di  imprese
 (cluster);  in  tal  modo  le imprese che appartengono allo
 stesso    gruppo    omogeneo   presentano   caratteristiche
 strutturali simili.
 Per  quanto  riguarda la specializzazione dei servizi prestati, si possono  distinguere,  rispetto  ai cluster di imprese che effettuano riparazioni  e  manutenzioni  meccaniche e motoristiche generiche, le imprese  specializzate in alcuni servizi specifici, e in particolare: le  imprese  specializzate  nelle  riparazione/installazione di parti elettriche  ed elettroniche; le imprese specializzate nella vendita e sostituzione/installazione  dei  pneumatici; le imprese specializzate nelle  riparazioni  di  carrozzeria;  le  imprese specializzate nella riparazione e manutenzione di carburatori e impianti ad iniezione; le imprese  specializzate  nella  riparazione  di  radiatori; le imprese specializzate  nell'installazione  e  manutenzione di impianti a gas, GPL  e  metano;  le  imprese specializzate nella rettifica motori; le imprese  specializzate nella riparazione e manutenzione pompe diesel; le   imprese   specializzate  nell'assistenza  corse/preparazione  ed elaborazione  auto  o  moto  per  gare;  le  imprese  che  effettuano attivita'  di  revisione  autorizzata  di  autoveicoli, motoveicoli e ciclomotori.
 La  tipologia  di  veicoli per i quali i contribuenti dello studio offrono   assistenza   ha   consentito  di  isolare  le  imprese  che riparano/manutengono principalmente veicoli commerciali o industriali e  le  imprese  che  riparano/manutengono  principalmente motocicli e ciclomotori.  Tutte  le  altre  imprese  effettuano le loro attivita' principalmente sulle autovetture.
 Il  fattore  dimensionale  ha permesso di differenziare le imprese con  struttura  organizzativa e produttiva di dimensioni medio-grandi da quelle di piu' piccole dimensioni.
 La  modalita'  organizzativa  ha consentito di isolare le officine autorizzate/targate dalle officine indipendenti.
 La tipologia della clientela ha permesso di distinguere le imprese che  servono  principalmente una clientela formata da commercianti di veicoli;  le  imprese che servono case costruttrici per interventi in garanzia;  le  imprese  che  servono flotte aziendali; le imprese che servono  societa'  ed  enti con i quali esiste una convenzione e/o un appalto.
 Nelle  successive  descrizioni  dei  cluster  emersi dall'analisi, salvo   segnalazione  contraria,  l'indicazione  di  valori  numerici riguarda valori medi.
 Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei (cluster).
 
 CLUSTER 1 - ELETTRAUTO AUTORIZZATI/TARGATI
 
 NUMEROSITA': 331
 
 Le  imprese  appartenenti  a  questo cluster operano come officine autorizzate/targate  (99%  dei  soggetti)  e sono specializzate nella riparazione  e  manutenzione  di parti ed apparecchiature elettriche, che  rappresenta il 53% dei ricavi, a cui si affianca l'installazione di  apparecchiature  elettriche  ed  elettroniche  (17%).  Il 31% dei soggetti  effettua  interventi  di  autotronica, ottenendo il 18% dei ricavi.
 L'attivita' viene svolta principalmente sulle autovetture (72% dei ricavi)  e,  in  misura minore, sui veicoli commerciali o industriali con  portata  inferiore  a  35  quintali  (12%).  Il 47% dei soggetti appartenenti   al  cluster  opera  anche  su  veicoli  commerciali  o industriali con portata superiore a 35 quintali, ottenendo il 18% dei ricavi.
 Le   superfici  destinate  allo  svolgimento  dell'attivita'  sono costituite da locali destinati ad officina pari a 138 mq. Nel 49% dei casi  e'  presente  una  superficie  esterna  destinata all'esercizio dell'attivita'  (227 mq). Le imprese del cluster occupano 2 addetti e nel 40% dei casi e' presente personale dipendente.
 La  natura  giuridica  prevalente e' la ditta individuale (67% dei soggetti), seguita dalla societa' di persone (32%).
 La  clientela  e' rappresentata principalmente da privati (61% dei ricavi) e da societa' ed enti non in convenzione/appalto (28%).
 Tra  i  beni  strumentali in dotazione si rilevano: 1 analizzatore gas  di  scarico,  1 apparecchio per controllo gruppi ottici, 1 banco controllo apparecchi elettrici, 1 banco lavoro officina, 1 densimetro (nel  46%  delle imprese), 2-3 estrattori per ingranaggi, cuscinetti, ecc.  (nel 41%), 1 ponte sollevatore a due/quattro colonne (nel 54%), 1  strumento  diagnostico  accensioni,  fase, multimetro (nel 48%), 1 tester  con  oscilloscopio  per  accensione ad iniezione (nel 45%), 1 tester  elettronico diagnosi motori, 1 ricarica gas condizionatore, 1 rilevatore fughe gas (nel 45%).
 
 CLUSTER 2 - OFFICINE    AUTORIZZATE/TARGATE    SPECIALIZZATE    NELLE
 RIPARAZIONI SUI VEICOLI COMMERCIALI O INDUSTRIALI
 
 NUMEROSITA': 177
 
 Le imprese appartenenti a questo cluster effettuano principalmente riparazioni  meccaniche  e  motoristiche  in genere (81% dei ricavi). L'attivita'  viene  svolta  soprattutto  sui  veicoli  commerciali  o industriali:  il  57%  dei  ricavi  e'  rappresentato dai veicoli con portata  superiore  a  35  quintali  ed  il 26% da quelli con portata inferiore  a  35  quintali.  Il 56% dei soggetti del cluster effettua inoltre, riparazioni sulle autovetture ottenendo il 23% dei ricavi.
 Questi   operatori   si   caratterizzano   per   essere   officine autorizzate/targate (100% dei soggetti).
 Le   superfici  destinate  allo  svolgimento  dell'attivita'  sono costituite da locali destinati a officina (469 mq) e locali destinati a  magazzino  e/o  deposito  (72  mq). Si registrano inoltre 26 mq di uffici  e  557  mq  di  superficie  esterna  destinata  all'esercizio dell'attivita'. Il numero totale di addetti e' pari a 5-6, di cui 3-4 dipendenti.
 Le  imprese  del  cluster operano prevalentemente come societa' di persone   (55%   dei  soggetti)  e,  in  misura  minore,  come  ditte individuali (36%) e societa' di capitali (9%).
 La  clientela e' rappresentata per la maggior parte da societa' ed enti  non in convenzione/appalto (56% dei ricavi) e, secondariamente, da privati (24%).
 Tra  i  beni  strumentali in dotazione si rilevano: 1 analizzatore gas  di  scarico  (nel  42%  delle  imprese), 1 apparecchiatura prova compressione   cilindri  (nel  51%),  3  banchi  lavoro  officina,  4 estrattori per ingranaggi, cuscinetti, ecc., 1-2 furgoni (nel 43%), 2 gru  idrauliche  o  attrezzi  di  sollevamento  (nel 56%), 1 impianto spurgo  freni (nel 50%), 2 ponti sollevatori a due/quattro colonne, 1 saldatrice,  1-2  smerigliatrici  (nel  52%),  1  tornio (nel 58%), 1 strumento  diagnostico  accensioni,  fase,  multimetro  (nel  43%), 1 tester elettronico diagnosi motori (nel 44%).
 Il     53%    delle    imprese    esternalizza    interventi    di riparazione/manutenzione/installazione meccanica e motoristica per un ammontare pari a 14.000 curo.
 
 CLUSTER 3 - OFFICINE         AUTORIZZATE/TARGATE        SPECIALIZZATE
 NELL'ASSISTENZA ALLE AUTOVETTURE
 
 NUMEROSITA': 1.362
 
 Le imprese appartenenti a questo cluster effettuano principalmente riparazioni motoristiche e meccaniche generiche (73% dei ricavi).
 L'attivita'  viene  svolta  soprattutto sulle autovetture (86% dei ricavi).
 Questi   operatori   si   caratterizzano   per   essere   officine autorizzate/targate (100% dei soggetti).
 Le  superfici  destinate allo svolgimento dell'attivita' sono: 207 mq  di  locali  destinati  ad  officina,  32  mq  di  locali  per  il magazzino/deposito  e  11 mq di ufficio. Nel 49% dei casi e' presente una  superficie  esterna  destinata all'esercizio dell'attivita' (239 mq).  Le imprese del cluster occupano 2 addetti e nel 50% dei casi si rilevano 1-2 dipendenti.
 La  natura  giuridica  prevalente e' la ditta individuale (60% dei soggetti), seguita dalla societa' di persone (39%).
 La clientela e' rappresentata per la maggior parte da privati (66% dei  ricavi)  e,  in  misura  minore,  da  societa'  ed  enti  non in convenzione/appalto (25%).
 Tra  i  beni  strumentali in dotazione si rilevano: 1 analizzatore gas  di  scarico,  1 apparecchiatura prova compressione cilindri (nel 57%  delle  imprese),  2  banchi  lavoro  officina,  2 estrattori per ingranaggi,  cuscinetti,  ecc.,  1-2  gru  idrauliche  o  attrezzi di sollevamento  (nel 53%), 2 ponti sollevatori a due/quattro colonne, 1 saldatrice, 1 strumento diagnostico accensioni, fase, multimetro (nel 55%),  1 tester elettronico diagnosi motori (nel 51%), 1 ricarica gas condizionatore (nel 48%).
 
 CLUSTER 4 - OFFICINE OPERANTI CON SOCIETA' IN CONVENZIONE/APPALTO
 
 NUMEROSITA': 621
 
 Le  imprese  del cluster sono caratterizzate dall'effettuazione di interventi   in   convenzione/appalto   con  societa'  ed  enti,  che rappresentano   il   72%   dei   ricavi.  Si  tratta  di  riparazioni motoristiche  e  meccaniche  generiche  (65%  dei casi per il 74% dei ricavi), a cui si affiancano le riparazioni di carrozzeria in metallo (36%  dei  casi  per  il  77%  dei  ricavi). L'attivita' viene svolta principalmente  sulle  autovetture  (61%  dei  ricavi)  e,  in misura minore, sui veicoli commerciali o industriali con portata inferiore a 35  quintali  (65% delle imprese per il 28% dei ricavi). Il 29% delle imprese  inoltre, esegue interventi sui veicoli con portata superiore a 35 quintali, ottenendo il 37% dei ricavi.
 L'83% dei soggetti opera come officine indipendenti.
 Le   superfici  destinate  allo  svolgimento  dell'attivita'  sono costituite  da  locali  destinati  ad officina che coprono 184 mq. Si registrano   inoltre   114   mq   di   superficie  esterna  destinata all'esercizio  dell'attivita'.  Le  imprese  del cluster occupano 2-3 addetti e nel 39% dei casi e' presente personale dipendente.
 La  natura  giuridica  prevalente e' la ditta individuale (63% dei soggetti), seguita dalla societa' di persone (32%).
 La clientela e' rappresentata, oltre che da societa' ed enti con i quali  esiste  una  convenzione e/o un appalto, anche da privati (19% dei ricavi).
 Tra i beni strumentali in dotazione si rilevano: 1-2 banchi lavoro officina,  4  estrattori  per  ingranaggi,  cuscinetti, ecc. (nel 43% delle   imprese),  1  ponte  sollevatore  a  due/quattro  colonne,  1 saldatrice.
 
 CLUSTER 5 - OFFICINE CHE EFFETTUANO REVISIONI
 
 NUMEROSITA': 612
 
 Le  imprese  del  cluster  effettuano  principalmente  riparazioni motoristiche  e  meccaniche  generiche  (50%  dei  ricavi),  ma  sono caratterizzate  da  attivita' consistenti di revisione autorizzata di autoveicoli, motoveicoli e ciclomotori (15% dei ricavi, con un numero di  revisioni pari a 636). Il 62% dei soggetti effettua interventi di riparazione  e sostituzione di pneumatici (con il 17% dei ricavi); il 47%  effettua interventi di riparazione/manutenzione/installazione di impianti elettrici e di alimentazione (con 1'11% dei ricavi).
 L'attivita' viene svolta principalmente sulle autovetture (78% dei ricavi) e, secondariamente, sui veicoli commerciali o industriali con portata inferiore a 35 quintali (14%).
 Questi  operatori  sono prevalentemente officine indipendenti (nel 70% dei casi).
 Le   superfici  destinate  allo  svolgimento  dell'attivita'  sono rappresentante  da  locali destinati ad officina, che ammontano a 284 mq,  locali  destinati  a magazzino e/o deposito (48 mq) e uffici (17 mq).  Il  65%  delle imprese inoltre, dispone di 384 mq di superficie esterna   destinata   all'esercizio   dell'attivita'.   La  struttura occupazionale vede la presenza complessiva di 3-4 addetti, di cui 1-2 dipendenti.
 Le   imprese   del  cluster  operano  prevalentemente  come  ditte individuali (55% dei soggetti) e come societa' di persone (42%).
 La clientela e' rappresentata per la maggior parte da privati (64% dei  ricavi)  e,  in  misura  minore,  da  societa'  ed  enti  non in convenzione/appalto (23%).
 Tra  i  beni  strumentali in dotazione si rilevano: 1 analizzatore gas di scarico, 1 apparecchio per controllo gruppi ottici (luxometro, ecc.), 1 apparecchiatura prova compressione cilindri, 2 banchi lavoro officina,  1  densimetro  (nel  41%  delle imprese), 1 equilibratrice ruote, 3 estrattori per ingranaggi, cuscinetti, ecc., 1 gru idraulica o  attrezzo  di  sollevamento,  1  impianto spurgo freni (nel 41%), 1 linea  diagnostica  revisioni  autoveicoli,  1  opacimetro per motori diesel,  2  ponti  sollevatori  a  due/quattro colonne, 1 rullo prova freni, ammortizzatori, potenza motori, 1 saldatrice, 1 smerigliatrice (nel  47%),  1  strumento diagnostico accensioni, fase, multimetro, 1 strumento controllo impianto di alimentazione (nel 46%), 1 tester con oscilloscopio  per  accensione  ad  iniezione  (nel  44%),  1  tester elettronico   diagnosi  motori,  1  ricarica  gas  condizionatore,  1 rilevatore fughe gas (nel 48%).
 
 CLUSTER 6 - OFFICINE         AUTORIZZATE/TARGATE        SPECIALIZZATE
 NELL'ASSISTENZA A MOTOCICLI E CICLOMOTORI
 
 NUMEROSITA': 152
 
 Le imprese appartenenti a questo cluster effettuano per la maggior parte  riparazioni  motoristiche  e  meccaniche  generiche  (75%  dei ricavi)   e   sono   caratterizzate   dal  fornire  assistenza  quasi esclusivamente a motocicli e ciclomotori (93% dei ricavi).
 Questi  operatori  operano come officine autorizzate/targate (100% dei soggetti).
 Le   superfici  destinate  allo  svolgimento  dell'attivita'  sono limitate  essenzialmente  a 75 mq di locali destinati ad officina. Il numero  totale  di  addetti  e'  pari a 2 e nel 25% delle officine e' presente personale dipendente.
 Le  imprese  del cluster operano nella maggior parte dei casi come ditte  individuali  (84%  dei  soggetti)  e,  in  misura minore, come societa' di persone (15%).
 La  clientela  e' rappresentata principalmente da privati (84% dei ricavi)   e,   secondariamente,   da   societa'   ed   enti   non  in convenzione/appalto (nel 55% delle imprese per il 16% dei ricavi).
 Tra  i  beni  strumentali  in  dotazione  si  rilevano: 1 attrezzo sollevamento  moto,  2  banchi  lavoro  officina,  6  estrattori  per ingranaggi,  cuscinetti,  ecc.,  1  saldatrice,  1 carica batterie, 1 compressore d'aria.
 
 CLUSTER  7 - OFFICINE  SPECIALIZZATE NELLA RIPARAZIONE E MANUTENZIONE
 DI POMPE DIESEL
 
 NUMEROSITA': 306
 
 Le  imprese appartenenti a questo cluster sono specializzate negli interventi  di  riparazione  e  manutenzione  di  pompe  diesel,  che rappresentano 1'84% dei ricavi.
 L'attivita'  viene  svolta sulle autovetture (44% dei ricavi), sui veicoli commerciali o industriali con portata inferiore a 35 quintali (23%) e sui veicoli commerciali o industriali con portata superiore a 35 quintali (21%).
 Questi  operatori  sono prevalentemente officine indipendenti (87% dei soggetti).
 Le   superfici  destinate  allo  svolgimento  dell'attivita'  sono costituite  dai locali destinati ad officina, che ammontano a 154 mq. Le  imprese  del  cluster  occupano  2 addetti ed una officina su due dichiara la presenza di personale dipendente.
 La  natura  giuridica  prevalente e' la ditta individuale (62% dei soggetti), seguita dalla societa' di persone (37%).
 La  clientela e' rappresentata soprattutto da societa' ed enti non in convenzione/appalto (46% dei ricavi) e da privati (39%).
 Tra i beni strumentali in dotazione si rilevano: 1 apparecchiatura prova  compressione  cilindri  (nel  52%  delle  imprese), 2-3 banchi lavoro  officina,  1 banco prova iniettori, 1-2 banchi prova pompe, 6 estrattori  per  ingranaggi, cuscinetti, ecc. (nel 41%), 1 opacimetro per  motori  diesel  (nel  50%),  1  ponte  sollevatore a due/quattro colonne (nel 44%), 1 tester elettronico diagnosi motori (nel 45%).
 
 CLUSTER 8 - OFFICINE INDIPENDENTI GENERALISTE
 
 NUMEROSITA': 4.907
 
 Le  imprese  appartenenti  a questo cluster effettuano soprattutto riparazioni  motoristiche  e  meccaniche  generiche (77% dei ricavi), principalmente  sulle  autovetture  (62%) e sui veicoli commerciali o industriali con portata inferiore a 35 quintali (22%). Gli interventi possono  essere  rivolti  anche  ad  altri  mezzi,  quali  ad esempio macchine  agricole,  indicati  dal  28%  delle imprese per il 36% dei ricavi.
 Questi  operatori  sono quasi esclusivamente officine indipendenti (91% dei soggetti).
 Le   superfici  destinate  allo  svolgimento  dell'attivita'  sono limitate  a  153 mq di locali destinati ad officina. Nel 47% dei casi e'   presente   una   superficie   esterna   destinata  all'esercizio dell'attivita'  (172 mq). Le imprese del cluster occupano 1-2 addetti e raramente vi e' il ricorso a personale dipendente.
 La  natura  giuridica  prevalente e' la ditta individuale (74% dei soggetti), seguita dalla societa' di persone (25%).
 La clientela e' rappresentata per la maggior parte da privati (61% dei  ricavi)  e,  in  misura  minore,  da  societa'  ed  enti  non in convenzione/appalto (28%).
 Tra  i  beni  strumentali in dotazione si rilevano: 1 analizzatore gas  di  scarico  (nel  52%  delle  imprese), 1 apparecchiatura prova compressione  cilindri  (nel  50%),  1-2  banchi  lavoro  officina, 2 estrattori  per  ingranaggi,  cuscinetti,  ecc., 1-2 gru idrauliche o attrezzi di sollevamento (nel 51%), 1 ponte sollevatore a due/quattro colonne, 1 saldatrice.
 
 CLUSTER 9 - OFFICINE  CHE  SERVONO FLOTTE AZIENDALI E COMMERCIANTI DI
 VEICOLI
 
 NUMEROSITA': 175
 
 Le imprese appartenenti a questo cluster effettuano principalmente riparazioni  motoristiche  e  meccaniche generiche (64% dei ricavi) e sono   specializzate   nell'assistenza  alle  flotte  aziendali,  che rappresenta  il  58%  dei  ricavi,  e ai commercianti di veicoli (36% delle imprese per il 38% dei ricavi) a cui si affiancano i servizi ai privati   (22%   per   il  26%)  e  alle  societa'  ed  enti  non  in convenzione/appalto (35% per il 22%).
 L'attivita' viene svolta sui veicoli commerciali o industriali con portata  superiore  a 35 quintali (41% dei ricavi), sulle autovetture (29%) e sui veicoli commerciali o industriali con portata inferiore a 35 quintali (25%).
 Questi  operatori  sono  nella  maggior  parte  dei  casi officine indipendenti   (77%   dei   soggetti)  e,  secondariamente,  officine autorizzate/targate (14%).
 Le   superfici  destinate  allo  svolgimento  dell'attivita'  sono costituite da 327 mq di locali destinati ad officina, 53 mq di locali destinati  a  magazzino  e/o  deposito e 15 mq di uffici. Nel 62% dei casi  e'  presente  una  superficie  esterna  destinata all'esercizio dell'attivita'  (563 mq). Le imprese appartenenti al cluster occupano 3 addetti e in una officina su due e' presente personale dipendente.
 La  natura  giuridica  prevalente e' la ditta individuale (53% dei soggetti) seguita dalla societa' di persone (43%).
 Tra  i  beni  strumentali in dotazione si rilevano: 1 analizzatore gas  di  scarico  (nel  45%  delle  imprese), 1 apparecchiatura prova compressione  cilindri  (nel  46%),  2  banchi  lavoro  officina, 3-4 estrattori   per  ingranaggi,  cuscinetti,  ecc.  (nel  59%),  1  gru idraulica   o   attrezzo  di  sollevamento,  1  ponte  sollevatore  a due/quattro colonne, 1 saldatrice, 2 smerigliatrici (nel 53%).
 Il     43%     dei    soggetti    esternalizza    interventi    di riparazione/manutenzione/installazione  meccanica  e  motoristica per 8.000 euro.
 
 CLUSTER   10 - ELETTRAUTO   CON   VENDITA   DI  PARTI  ELETTRICHE  ED
 ELETTRONICHE
 
 NUMEROSITA': 497
 
 Le imprese appartenenti a questo cluster sono caratterizzate dalla vendita    e   installazione   di   apparecchiature   elettriche   ed elettroniche,  che rappresenta il 34% dei ricavi, a cui si affiancano i  servizi  di riparazione e manutenzione di parti ed apparecchiature elettriche  (39%)  e l'installazione di apparecchiature elettriche ed elettroniche  (52%  per  il  21%  dei  ricavi).  Il  23% dei soggetti effettua interventi di autotronica, ottenendo il 13% dei ricavi.
 L'attivita' viene svolta principalmente sulle autovetture (72% dei ricavi)  e,  in  misura minore, sui veicoli commerciali o industriali con  portata  inferiore  a  35 quintali (13%) e su quelli con portata superiore a 35 quintali (44% delle imprese per il 19% dei ricavi).
 Le  imprese del cluster operano quasi esclusivamente come officine indipendenti (90% dei soggetti).
 Le  superfici  destinate allo svolgimento dell'attivita' ammontano essenzialmente a 125 mq di locali destinati ad officina. La struttura occupazionale  vede la presenza complessiva di 2 addetti (nel 33% dei casi e' presente personale dipendente).
 La  natura  giuridica  prevalente e' la ditta individuale (73% dei soggetti) seguita dalla societa' di persone (27%).
 La clientela e' rappresentata per la maggior parte da privati (61% dei  ricavi)  e,  in  misura  minore,  da  societa'  ed  enti  non in convenzione/appalto (26%).
 Tra  i  beni  strumentali in dotazione si rilevano: 1 analizzatore gas  di  scarico (nel 45% delle imprese), 1 apparecchio per controllo gruppi   ottici  (luxometro,  ecc.),  1  banco  controllo  apparecchi elettrici,  1  banco  lavoro  officina,  1  densimetro  (nel  44%), 1 estrattore  per  ingranaggi,  cuscinetti, ecc., 1 ponte sollevatore a due/quattro  colonne  (nel  47%), 1 strumento diagnostico accensioni, fase, multimetro, 1 ricarica gas condizionatore.
 
 CLUSTER 11 - CARBURATORISTI
 
 NUMEROSITA': 550
 
 Le  imprese appartenenti a questo cluster sono specializzate nella riparazione  e  manutenzione  di carburatori e impianti ad iniezione, che  rappresenta  1'82%  dei ricavi, a cui si affiancano i servizi di installazione  e  manutenzione  di  impianti a gas, GPL e metano (29% delle imprese per il 20% dei ricavi).
 L'attivita'  viene  svolta  prevalentemente sulle autovetture (87% dei ricavi).
 Le  imprese  del  cluster,  che operano come officine indipendenti nell'83%  dei  casi,  occupano in totale 1-2 addetti e presentano una struttura  organizzativa  di  piccole  dimensioni,  caratterizzata da locali destinati ad officina pari a 120 mq.
 La  natura  giuridica  prevalente e' la ditta individuale (80% dei soggetti) seguita dalla societa' di persone (19%).
 La clientela e' rappresentata per la maggior parte da privati (81% dei  ricavi)  e,  in  misura  minore,  da  societa'  ed  enti  non in convenzione/appalto (14%).
 Tra  i  beni  strumentali in dotazione si rilevano: 1 analizzatore gas di scarico (nel 44% delle imprese), 1-2 banchi lavoro officina, 1 ponte  sollevatore  a  due/quattro  colonne,  1 strumento diagnostico accensioni, fase, multimetro.
 
 CLUSTER 12 - GOMMISTI DI GRANDI DIMENSIONI
 
 NUMEROSITA': 152
 
 Le  imprese appartenenti a questo cluster sono specializzate nella vendita  e  sostituzione  di pneumatici e relativi accessori (77% dei ricavi),  a cui si affiancano i servizi di sostituzione/inversione di pneumatici  (7%)  e la riparazione di pneumatici e relativi accessori (6%).
 L'attivita'  viene  svolta sulle autovetture (58% dei ricavi), sui veicoli commerciali o industriali con portata superiore a 35 quintali (22%) e su quelli con portata inferiore a 35 quintali (12%).
 La  superfici  complessive  sono  costituite  da: 529 mq di locali destinati  ad  officina,  406  mq di locali destinati a magazzino e/o deposito e 61 mq di locali destinati ad uffici. Si registrano inoltre 650  mq  di superficie esterna destinata all'esercizio dell'attivita' nel 65% dei casi. Le imprese del cluster occupano 9 addetti, di cui 6 dipendenti.  Il  28% delle imprese svolge la propria attivita' in 2 o piu' unita' locali.
 La  natura giuridica prevalente e' la societa': di persone nel 58% dei casi e di capitali nel 24%.
 La  clientela  e'  costituita quasi paritariamente da privati (42% dei ricavi) e da societa' ed enti non in convenzione/appalto (41%).
 Tra  i beni strumentali in dotazione si rilevano: 2 apparecchi per assetto  ruote, 1 attrezzo sollevamento moto (nel 41% delle imprese), 2  banchi  lavoro  officina  (nel  48%),  4  equilibratrici  ruote, 2 furgoni,  1  gru  idraulica  o  attrezzo di sollevamento, 3 pedane di sollevamento,  2 ponti sollevatori a due/quattro ruote, 2 compressori d'aria.
 Il  24%  delle  imprese  del  cluster  esternalizza  interventi di riparazione  e  sostituzione di pneumatici per un ammontare di 25.000 euro.
 
 CLUSTER    13 - OFFICINE    DI    GRANDI   DIMENSIONI   SPECIALIZZATE
 NELL'ASSISTENZA AI VEICOLI COMMERCIALI O INDUSTRIALI
 
 NUMEROSITA': 146
 
 Le imprese appartenenti a questo cluster effettuano per la maggior parte  riparazioni  motoristiche  e  meccaniche  generiche  (76%  dei ricavi) e sono specializzate nell'assistenza ai veicoli commerciali o industriali, in modo particolare su quelli con portata superiore a 35 quintali,  che rappresenta il 77% dei ricavi. L'assistenza ai veicoli commerciali  o  industriali  con  portata  inferiore  a  35  quintali costituisce  il  14% dei ricavi. Solo il 34% dei soggetti opera anche su autovetture (con il 19% dei ricavi).
 Queste    imprese    operano    in    prevalenza   come   officine autorizzate/targate  (73%  dei  soggetti)  e,  secondariamente,  come officine indipendenti (22%).
 Le   superfici  destinate  allo  svolgimento  dell'attivita'  sono rappresentate  da  842  mq di locali destinati ad officina, 166 mq di locali destinati a magazzino e/o deposito e 67 mq di locali destinati ad  uffici.  Si  registrano  inoltre  1423  mq  di superficie esterna destinata   all'esercizio  dell'attivita'.  Le  imprese  del  cluster occupano 12 addetti, di cui 9 dipendenti.
 La  natura giuridica prevalente e' la societa': di persone nel 57% dei casi e di capitali nel 32%.
 La  clientela e' rappresentata per la maggior parte da societa' ed enti non in convenzione/appalto (47% dei ricavi) e, in misura minore, da flotte aziendali (55% delle imprese per il 35% dei ricavi).
 Tra  i  beni  strumentali in dotazione si rilevano: 1 analizzatore gas  di  scarico (nel 43% delle imprese), 1 alesatrice, 1 apparecchio per  controllo  gruppi  ottici (luxometro, ecc.), 1 apparecchio prova compressione  cilindri,  5 banchi lavoro officina, 1 carro attrezzato con officina mobile (nel 53%), 1-2 densimetri (nel 50%), 8 estrattori per  ingranaggi,  cuscinetti,  ecc.,  1  furgone,  2 gru idrauliche o attrezzi  di  sollevamento, 1 impianto spurgo freni, 1 opacimetro per motori  diesel,  1-2 ponti sollevatori a due/quattro colonne, 1 rullo prova   freni,   ammortizzatori,  potenza  motori,  2  saldatrici,  2 smerigliatrici,   1-2   strumenti   diagnostici   accensioni,   fase, multimetro (nel 53%), 1 tester elettronico diagnosi motori, 1 tornio, 1 ricarica gas condizionatore, 1 rilevatore fughe gas (nel 45%).
 Il     64%    delle    imprese    esternalizza    interventi    di riparazione/manutenzione/installazione    meccanica   e   motoristica (24.000 euro).
 
 CLUSTER 14 - OFFICINE CHE EFFETTUANO INTERVENTI IN GARANZIA
 
 NUMEROSITA': 456
 
 Le  imprese  appartenenti  a questo cluster effettuano soprattutto attivita'   di   riparazione/manutenzione/installazione  meccanica  e motoristica  (81%  dei ricavi), in particolare generica (64%), e sono caratterizzate  dall'effettuare di interventi in garanzia per le case costruttrici,  che  rappresentano  il  28%  dei  ricavi ed il 27% del totale degli interventi.
 L'attivita' viene svolta principalmente sulle autovetture (84% dei ricavi) e, secondariamente, sui veicoli commerciali o industriali con portata inferiore a 35 quintali (12%).
 Questi   imprese   operano   quasi  esclusivamente  come  officine autorizzate/targate (92% dei soggetti).
 Le  superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' riguardano i  locali  destinati  ad  officina  (250  mq),  i  locali destinati a magazzino e/o deposito (36 mq) e gli uffici (15 mq). Nel 50% dei casi e'   presente   una   superficie   esterna   destinata  all'esercizio dell'attivita'  (261  mq). Le imprese del cluster occupano 3 addetti, di cui un dipendente.
 La  natura  giuridica  prevalente e' la ditta individuale (51% dei soggetti) seguita dalla societa' di persone (47%).
 La  clientela  e' rappresentata, oltre che dalle case costruttrici per interventi in garanzia, da privati (47% dei ricavi) e da societa' ed  enti non in convenzione/appalto (53% delle imprese per il 20% dei ricavi).
 Tra  i  beni  strumentali in dotazione si rilevano: 1 analizzatore gas di scarico, 1 apparecchio per controllo gruppi ottici (luxometro, ecc.), 1 apparecchiatura prova compressione cilindri, 2 banchi lavoro officina,  3  estrattori  per  ingranaggi,  cuscinetti,  ecc.,  1 gru idraulica  o  attrezzo  di sollevamento, 1 impianto spurgo freni (nel 40% delle imprese), 1 opacimetro per motori diesel (nel 53%), 3 ponti sollevatori   a   due/quattro  colonne,  1  saldatrice,  1  strumento diagnostico  accensioni,  fase,  multimetro, 1 strumento di controllo impianto  di  alimentazione (nel 57%), 1 tester con oscilloscopio per accensione  ad  iniezione  (nel  48%),  1 tester elettronico diagnosi motori,  1  ricarica  gas condizionatore, 1 rilevatore fughe gas (nel 54%).
 
 CLUSTER 15 - RADIATORISTI
 
 NUMEROSITA': 123
 
 Le   imprese   appartenenti  a  questo  cluster  effettuano  quasi esclusivamente  interventi  di  riparazione  di  radiatori  (96%  dei ricavi).
 L'attivita' viene svolta principalmente sulle autovetture (53% dei ricavi)  e,  in  misura minore, sui veicoli commerciali o industriali con  portata superiore a 35 quintali (il 69% delle imprese per il 21% dei  ricavi)  e su quelli con portata inferiore a 35 quintali (il 55% per  il 29%). Il 42% delle imprese effettua anche interventi su altri mezzi  (macchine  agricole, natanti a motore, cicli, ecc.), ottenendo il 20% dei ricavi.
 Questi  operatori sono quasi sempre officine indipendenti (90% dei soggetti).
 Le  imprese  del  cluster,  ove  operano  in  totale  1-2 addetti, presentano   una   struttura  organizzativa  di  piccole  dimensioni, caratterizzata da locali destinati ad officina pari a 78 mq.
 Le  imprese  del  cluster  sono nella maggior parte dei casi ditte individuali  (82%  dei  soggetti)  e,  secondariamente,  societa'  di persone (17%).
 La   clientela  e'  rappresentata  da  societa'  ed  enti  non  in convenzione/appalto (42% dei ricavi) e da privati (39%).
 Tra  i  beni  strumentali in dotazione si rilevano: 1 banco lavoro officina, 1 saldatrice, 1 vasca prova radiatori.
 
 CLUSTER 16 - OFFICINE SPECIALIZZATE NELL'ASSISTENZA AGLI AUTOVEICOLI,
 CON VENDITA DI RICAMBI ED ACCESSORI
 
 NUMEROSITA': 266
 
 I  soggetti appartenenti a questo cluster affiancano all'attivita' di servizio, in particolare di riparazione meccanica e motoristica in genere  (58%  delle imprese per il 37% dei ricavi) e di riparazione e manutenzione di parti ed apparecchiature elettriche (27% per il 22%), la   vendita   di  ricambi  e  componenti  non  installati/sostituiti direttamente, da cui deriva il 47% dei ricavi.
 L'attivita' viene svolta principalmente sulle autovetture (61% dei ricavi).  Il  61% delle imprese opera anche sui veicoli commerciali o industriali  di portata inferiore ai 35 quintali da cui deriva il 15% dei ricavi.
 Questi  operatori  sono  organizzati prevalentemente come officine indipendenti (85% dei soggetti).
 Le   superfici  destinate  allo  svolgimento  dell'attivita'  sono costituite  da  144  mq  di  locali  destinati ad officina. Il numero totale  di  addetti  e'  pari  a  2  e  nel  32% dei casi e' presente personale dipendente.
 Le  imprese del cluster operano come ditte individuali nel 72% dei casi e come societa' di persone nel 26%.
 La clientela e' rappresentata per la maggior parte da privati (70% dei  ricavi)  e,  in  misura  minore,  da  societa'  ed  enti  non in convenzione/appalto (67% delle imprese per il 30% dei ricavi).
 Tra i beni strumentali in dotazione si rilevano: 1-2 banchi lavoro officina,  3-4  estrattori  per ingranaggi, cuscinetti, ecc. (nel 46% delle  imprese), 1 ponte sollevatore a due/quattro colonne (nel 35%), 1 saldatrice, 1 smerigliatrice (nel 43%).
 
 CLUSTER 17 - CARROZZERIE CHE EFFETTUANO INTERVENTI IN GARANZIA
 
 NUMEROSITA': 103
 
 Le  imprese appartenenti a questo cluster sono specializzate nella riparazione di carrozzeria in metallo (71% dei ricavi) e in materiali compositi   (10%).   L'altro   elemento  distintivo  del  cluster  e' rappresentato  dagli interventi in garanzia, che costituiscono il 20% del  totale  degli  interventi  e il 23% dei ricavi derivanti da case costruttrici.
 L'attivita' viene svolta principalmente sulle autovetture (88% dei ricavi)  e  marginalmente  sui  veicoli commerciali o industriali con portata inferiore ai 35 quintali (9%).
 Questi  operatori  si  caratterizzano  per  essere prevalentemente officine autorizzate/targate (89% dei soggetti).
 Le   superfici  destinate  allo  svolgimento  dell'attivita'  sono costituite da 358 mq di locali destinati ad officina, 48 mq di locali destinati  a  magazzino e/o deposito e 16 mq di uffici. Si registrano inoltre   362   mq  di  superficie  esterna  destinata  all'esercizio dell'attivita'.   La   struttura   occupazionale   vede  la  presenza complessiva di 5 addetti, di cui 3 dipendenti.
 Le  imprese  del  cluster operano prevalentemente come societa' di persone (53% dei soggetti) e, secondariamente, come ditte individuali (41%).
 La  clientela  e' rappresentata, oltre che dalle case costruttrici per interventi in garanzia, anche da privati (51% dei ricavi).
 Tra i beni strumentali in dotazione si rilevano: 1 apparecchio per controllo  gruppi  ottici  (luxometro,  ecc nel 59% delle imprese), 1 banco   lavoro   officina,  1  banco  per  riscontro,  riparazione  e raddrizzatura scocche, 1 cabina per verniciatura o forno, 1 complesso mobile  di  lampade da essiccazione, 1-2 gru idrauliche o attrezzi di sollevamento      (nel      40%),      2     levigatrici     orbitali (scartavetrante/aspirante),   1   ponte   sollevatore  a  due/quattro colonne,  1  pressa  idraulica  per tiraggio scocche, 2 saldatrici, 2 smerigliatrici, 1 tintometro, 1 staccapunti.
 
 CLUSTER  18 - OFFICINE  SPECIALIZZATE  NELL'ASSISTENZA  A MOTOCICLI E
 CICLOMOTORI, CON VENDITA DI RICAMBI ED ACCESSORI
 
 NUMEROSITA': 55
 
 Le imprese appartenenti a questo cluster derivano la maggior parte dei ricavi dalle riparazioni meccaniche e motoristiche in genere (38% dei ricavi). Le attivita' di assistenza sono affiancate dalla vendita di ricambi e componenti (non installati/sostituiti direttamente), che costituisce  il  33%  dei  ricavi,  e  dalla  vendita  di accessori e abbigliamento tecnico (12%).
 Le imprese del cluster sono caratterizzate dall'offrire assistenza a motocicli e ciclomotori (90% dei ricavi).
 Il 69% dei soggetti opera come officine indipendenti e il 20% come officine autorizzate/targate.
 Le   superfici  destinate  allo  svolgimento  dell'attivita'  sono rappresentate  da  88  mq  di locali destinati ad officina e 64 mq di locali destinati a magazzino e/o deposito. Le imprese appartenenti al cluster  occupano  2  addetti,  talvolta  con  l'impiego di personale dipendente.
 La  natura  giuridica  prevalente e' la ditta individuale (69% dei soggetti) seguita dalla societa' di persone (27%).
 La clientela e' rappresentata quasi esclusivamente da privati (90% dei ricavi).
 Tra  i  beni  strumentali  in  dotazione  si  rilevano: 2 attrezzi sollevamento  moto,  2  banchi  lavoro  officina,  3  estrattori  per ingranaggi, cuscinetti, ecc., 1 saldatrice, 1 smerigliatrice (nel 44% delle imprese).
 
 CLUSTER 19 - CARROZZERIE AUTORIZZATE/TARGATE
 
 NUMEROSITA': 834
 
 Le   imprese   appartenenti   a   questo   cluster  sono  officine autorizzate/targate   (100%   dei   soggetti),   specializzate  nella riparazione di carrozzeria in metallo (78% dei ricavi) e in materiali compositi (48% delle imprese per il 17% dei ricavi).
 L'attivita'   di   assistenza  riguarda  quasi  esclusivamente  le autovetture (90% dei ricavi).
 Le   superfici  destinate  allo  svolgimento  dell'attivita'  sono costituite da 354 mq di locali destinati ad officina, 39 mq di locali destinati  a  magazzino  e/o  deposito e 16 mq di uffici. Nel 61% dei casi  e'  presente  una  superficie  esterna  destinata all'esercizio dell'attivita'  (430  mq). Il numero totale di addetti e' pari a 4-5, di cui 2-3 dipendenti.
 Le  imprese  del  cluster operano prevalentemente come societa' di persone (59% dei soggetti) e, secondariamente, come ditte individuali (38%).
 La clientela e' rappresentata per la maggior parte da privati (58% dei  ricavi)  e,  in  misura  minore,  da  societa'  ed  enti  non in convenzione/appalto    (23%)    e    da    societa'    ed   enti   in convenzione/appalto (il 37% delle imprese per il 30% dei ricavi).
 Tra i beni strumentali in dotazione si rilevano: 1 apparecchio per controllo  gruppi  ottici  (luxometro, ecc. nel 51% delle imprese), 1 banco   lavoro   officina,   1  banco  per  riscontro  riparazione  e raddrizzatura scocche, 1 cabina per verniciatura o forno, 1 complesso mobile di lampade da essiccazione (nel 40%), 1-2 levigatrici orbitali (scartavetrante/aspirante),   1   ponte   sollevatore  a  due/quattro colonne,  1-2  presse  idrauliche  per  tiraggio scocche (nel 45%), 1 saldatrice, 1 smerigliatrice, 1 tintometro, 1 staccapunti (nel 44%).
 
 CLUSTER 20 - OFFICINE AUTORIZZATE/TARGATE CHE EFFETTUANO REVISIONI
 
 NUMEROSITA': 164
 
 Le imprese appartenenti a questo cluster effettuano principalmente riparazioni  motoristiche e meccaniche generiche (47% dei ricavi), ma derivano  una  parte  consistente  dei  loro ricavi dall'attivita' di revisione (16% dei ricavi, con un numero di revisioni pari a 770).
 Si  tratta di officine autorizzate/targate (100% dei soggetti) che effettuano  servizio di assistenza sulle autovetture (78% dei ricavi) e  sui  veicoli  commerciali o industriali con portata inferiore a 35 quintali (14%).
 Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' ammontano a 313  mq  di locali destinati ad officina, 46 mq di locali destinati a magazzino  e/o  deposito e 21 mq di uffici. Si registrano inoltre 290 mq  di  superficie esterna destinata all'esercizio dell'attivita'. Le imprese del cluster occupano 4 addetti, di cui 2 dipendenti.
 La  natura giuridica prevalente e' la societa' di persone (52% dei soggetti) seguita dalla ditta individuale (41%).
 La clientela e' rappresentata per la maggior parte da privati (63% dei  ricavi)  e,  in  misura  minore,  da  societa'  ed  enti  non in convenzione/appalto (27%).
 Tra  i  beni  strumentali  in dotazione si rilevano: 1 apparecchio controllo  geometria avantreno (nel 37% delle imprese), 1 apparecchio per  assetto  ruote  (nel  40%),  1  analizzatore  gas  di scarico, 1 apparecchio   per   controllo  gruppi  ottici  (luxometro,  ecc.),  1 apparecchiatura   prova   compressione   cilindri,  2  banchi  lavoro officina, 1-2 densimetri (nel 40%), 1 equilibratrice ruote (nel 53%), 2  estrattori  per ingranaggi, cuscinetti, ecc., 1-2 gru idrauliche o attrezzi  di  sollevamento  (nel  57%), 1 linea diagnostica revisioni autoveicoli,   1   opacimetro   per  motori  diesel,  1-2  pedane  di sollevamento  (nel 37%), 2 ponti sollevatori a due/quattro colonne, 1 rullo  prova  freni,  ammortizzatori, potenza motori, 1 saldatrice, 1 smerigliatrice  (nel  41%), 1 strumento diagnostico accensioni, fase, multimetro,  1  strumento di controllo impianto di alimentazione (nel 46%),   1   tester   elettronico  diagnosi  motori,  1  ricarica  gas condizionatore, 1 rilevatore fughe gas (nel 46%).
 
 CLUSTER  21 - ELETTRAUTO  DI  PICCOLA  DIMENSIONE SPECIALIZZATI NELLA
 RIPARAZIONE E MANUTENZIONE SUI VEICOLI COMMERCIALI O INDUSTRIALI
 
 NUMEROSITA': 718
 
 Le    imprese    appartenenti    a   questo   cluster   effettuano prevalentemente  attivita'  di  riparazione  e  manutenzione parti ed apparecchiature  elettriche  (80%  dei  ricavi),  a  cui  si affianca l'attivita'   di   installazione  di  apparecchiature  elettriche  ed elettroniche (57% delle imprese per il 19% dei ricavi).
 L'attivita'  viene svolta principalmente sui veicoli commerciali o industriali,  con  una  quota  sui  ricavi  del 27% sia per i veicoli commerciali  con  portata  inferiore a 35 quintali sia per quelli con portata  superiore  a  35  quintali. Gli interventi sulle autovetture rappresentano il 36% dei ricavi.
 Le  imprese  del  cluster,  ove  operano in totale 2 addetti, sono quasi  sempre  officine indipendenti (95% dei soggetti). Le superfici destinate  allo  svolgimento  dell'attivita'  ammontano  a  115 mq di locali  destinati  ad  officina  e  nel  44% dei casi e' presente una superficie esterna destinata all'esercizio dell'attivita' (157 mq).
 Le  imprese  del  cluster  operano per la maggior parte come ditte individuali  (75% dei soggetti) e, in misura minore, come societa' di persone (24%).
 La  clientela e' rappresentata prevalentemente da societa' ed enti non  in  convenzione/appalto  (47% dei ricavi) e, secondariamente, da privati (37%).
 Tra i beni strumentali in dotazione si rilevano: 1 apparecchio per controllo   gruppi   ottici  (luxometro,  ecc.),  1  banco  controllo apparecchi  elettrici, 1 banco lavoro officina, 1 densimetro (nel 45% delle  imprese),  1  estrattore  per  ingranaggi, cuscinetti, ecc., 1 ponte  sollevatore  a  due/quattro  colonne  (nel  45%),  1 strumento diagnostico   accensioni,   fase,   multimetro,   1-2  ricariche  gas condizionatore (nel 51%).
 
 CLUSTER  22 - OFFICINE  SPECIALIZZATE  NELL'ASSISTENZA  A MOTOCICLI E
 CICLOMOTORI
 
 NUMEROSITA': 1.549
 
 Le    imprese    appartenenti    a   questo   cluster   effettuano prevalentemente  riparazioni motoristiche e meccaniche generiche (77% dei ricavi), quasi esclusivamente su motocicli e ciclomotori (93% dei ricavi).
 Questi  operatori  sono  quasi  sempre  organizzati  come officine indipendenti (92% dei soggetti).
 Le   superfici  destinate  allo  svolgimento  dell'attivita'  sono limitate  a  64 mq di locali destinati ad officina e il numero totale di addetti e' pari ad 1.
 La  natura  giuridica prevalente e' quella della ditta individuale (87% dei casi) seguita dalla societa' di persone (13%).
 La clientela e' rappresentata quasi esclusivamente da privati (91% dei ricavi).
 Tra  i  beni  strumentali  in  dotazione  si  rilevano: 1 attrezzo sollevamento  moto,  1-2  banchi  lavoro  officina,  6 estrattori per ingranaggi, cuscinetti, ecc. (nel 44%), 1 saldatrice (nel 57%).
 
 CLUSTER    23 - CARROZZERIE   DI   MEDIE   DIMENSIONI   SPECIALIZZATE
 NELL'ASSISTENZA ALLE AUTOVETTURE
 
 NUMEROSITA': 3.450
 
 Le  imprese appartenenti a questo cluster sono specializzate nella riparazione di carrozzeria in metallo (78% dei ricavi) e in materiali compositi (11%).
 L'attivita'  viene  svolta  prevalentemente sulle autovetture (87% dei ricavi) e marginalmente sui veicoli commerciali o industriali con portata inferiore ai 35 quintali (9%).
 Le  imprese del cluster sono nella maggior parte dei casi officine indipendenti (86% dei soggetti).
 Le   superfici  destinate  allo  svolgimento  dell'attivita'  sono costituite da 342 mq di locali destinati ad officina, 40 mq di locali destinati  a magazzino e/o deposito e 15 mq di ufficio. Si registrano inoltre   252   mq  di  superficie  esterna  destinata  all'esercizio dell'attivita'.  La  struttura  occupazionale  vede  la presenza di 4 addetti in totale, di cui 2 dipendenti.
 La  natura giuridica prevalente e' la societa' di persone (54% dei soggetti) e, secondariamente, la ditta individuale (44%).
 La clientela e' rappresentata per la maggior parte da privati (63% dei  ricavi)  e,  in  misura  minore,  da  societa'  ed  enti  non in convenzione/appalto (22%).
 Tra i beni strumentali in dotazione si rilevano: 1 apparecchio per controllo  gruppi  ottici  (luxometro, ecc. nel 53% delle imprese), 1 banco   lavoro   officina,  1  banco  per  riscontro,  riparazione  e raddrizzatura scocche, 1 cabina per verniciatura o forno, 1 complesso mobile  di  lampade da essiccazione, 1-2 gru idrauliche o attrezzi di sollevamento      (nel      38%),      3     levigatrici     orbitali (scartavetrante/aspirante),   1   ponte   sollevatore  a  due/quattro colonne,  1-2 presse idrauliche per tiraggio scocche, 1-2 saldatrici, 2 smerigliatrici, 1 tintometro, 1 staccapunti.
 
 CLUSTER 24 - OFFICINE SPECIALIZZATE NELL'INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE
 DI IMPIANTI A GAS, GPL E METANO
 
 NUMEROSITA': 368
 
 Le   imprese   appartenenti   a   questo   cluster  sono  officine indipendenti  (92%  dei  soggetti) specializzate nell'installazione e manutenzione  di impianti a gas, GPL e metano, che rappresenta il 79% dei  ricavi,  sulle autovetture (96% dei ricavi). Il 33% dei soggetti effettua  riparazione  e  manutenzione  di  carburatori e impianti ad iniezione, ottenendo il 22% dei ricavi.
 Le  superfici  destinate  allo  svolgimento dell'attivita' sono di piccole  dimensioni  e  consistono  in  121 mq di locali destinati ad officina.  Il numero totale di addetti e' pari a 2, talvolta (31% dei casi) e' presente personale dipendente.
 La  natura  giuridica  prevalente e' la ditta individuale (75% dei soggetti) seguita dalla societa' di persone (24%).
 La  clientela e' rappresentata prevalentemente da privati (87% dei ricavi).
 Tra  i  beni  strumentali in dotazione si rilevano: 1 analizzatore gas  di  scarico,  1-2  banchi lavoro officina, 1 ponte sollevatore a due/quattro   colonne,  1  saldatrice  (nel  60%  delle  imprese),  1 strumento diagnostico accensioni, fase, multimetro (nel 46%).
 
 CLUSTER  25 - CARROZZERIE  DI  GRANDI  DIMENSIONI SPECIALIZZATE NEGLI
 INTERVENTI SULLE AUTOVETTURE
 
 NUMEROSITA': 119
 
 Le  imprese appartenenti a questo cluster sono specializzate nella riparazione di carrozzeria in metallo (79% dei ricavi) e in materiali compositi (60% delle imprese per il 14% dei ricavi).
 L'attivita' viene svolta principalmente sulle autovetture (82% dei ricavi).
 Il  59%  dei  soggetti appartenenti al cluster e' organizzato come officina autorizzata/targata.
 Le   superfici  destinate  allo  svolgimento  dell'attivita'  sono costituite  da  917  mq  di  locali  destinati ad officina, 136 mq di locali destinati a magazzino e/o deposito e 69 mq di locali destinati ad  uffici.  Si  registrano  inoltre  946  mq  di  superficie esterna destinata  all'esercizio  dell'attivita'.  La struttura occupazionale vede la presenza complessiva di 11-12 addetti, di cui 9 dipendenti.
 Le  imprese  del  cluster  sono  per  la maggior parte societa' di persone  (61%  dei  soggetti)  e, in misura minore, ditte individuali (21%) e societa' di capitali (18%).
 La  clientela  e'  rappresentata  da  privati (55% dei ricavi), da societa'  ed  enti  non in convenzione/appalto (23%) e da societa' ed enti  in  convenzione/appalto  (47%  delle  imprese  per  il  21% dei ricavi).
 Tra i beni strumentali in dotazione si rilevano: 1 apparecchio per controllo  gruppi ottici (luxometro, ecc.), 1-2 automezzi di soccorso e  traino (nel 46% delle imprese), 2 banchi lavoro officina, 2 banchi per  riscontro,  riparazione  e  raddrizzatura  scocche, 2 cabine per verniciatura  o forni, 2 complessi mobili di lampade da essiccazione, 1  furgone  (nel  46%), 1-2 gru idrauliche o attrezzi di sollevamento (nel  51%),  5  levigatrici  orbitali (scartavetrante/aspirante), 2-3 pedane  di  sollevamento (nel 50%), 2 ponti sollevatori a due/quattro colonne,  2  presse  idrauliche per tiraggio scocche, 3 saldatrici, 1 sistema  di  "lavaggio  attrezzature"  con  aspirazione  (nel 58%), 3 smerigliatrici,  1-2 tintometri, 2 compressori d'aria, 1 ricarica gas condizionatore (nel 47%), 1 staccapunti.
 Le  imprese  del  cluster  talvolta  esternalizzano  interventi di riparazione/manutenzione/installazione   meccanica   e   motoristica, interventi   di  riparazione/manutenzione/installazione  di  impianti elettrici   e   di   alimentazione  e  interventi  di  riparazione  e sostituzione di pneumatici.
 
 CLUSTER 26 - GOMMISTI DI MEDIE DIMENSIONI
 
 NUMEROSITA': 871
 
 Le  imprese appartenenti a questo cluster sono specializzate nella vendita  e  sostituzione  di  pneumatici  e  relativi  accessori, che rappresenta  il  68%  dei  ricavi,  a  cui si affiancano i servizi di sostituzione/inversione pneumatici (11%), di riparazione pneumatici e relativi accessori (10%).
 L'attivita' viene svolta principalmente sulle autovetture (64% dei ricavi)  e,  in  misura minore, sui veicoli commerciali o industriali con portata superiore a 35 quintali (13%) e sui veicoli commerciali o industriali  con  portata  inferiore a 35 quintali (64% delle imprese per il 20% dei ricavi).
 Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' ammontano a 218  mq di locali destinati ad officina, 150 mq di locali destinati a magazzino  e/o  deposito  e  21  mq  di  ufficio. Nel 59% dei casi e' presente    una    superficie    esterna    destinata   all'esercizio dell'attivita'  (352  mq). Le imprese del cluster occupano 4 addetti, di cui 2 dipendenti.
 La  natura  giuridica  prevalente e' la ditta individuale (46% dei soggetti)  e  la societa' di persone (43%), seguita dalla societa' di capitali (11%).
 La clientela e' rappresentata per la maggior parte da privati (53% dei  ricavi)  e,  in  misura  minore,  da  societa'  ed  enti  non in convenzione/appalto (31%).
 Tra i beni strumentali in dotazione si rilevano: 1 apparecchio per assetto  ruote,  1-2  banchi lavoro officina (nel 43% delle imprese), 2-3  equilibratrici  ruote,  1  furgone,  1 pedana di sollevamento, 1 ponte sollevatore a due/quattro colonne, 1 compressore d'aria.
 
 CLUSTER 27 - GOMMISTI DI PICCOLE DIMENSIONI
 
 NUMEROSITA': 3.366
 
 Le  imprese  appartenenti al cluster derivano la maggior parte dei loro  ricavi  dalla  vendita  e sostituzione di pneumatici e relativi accessori  (52%),  a  cui  si  affiancano  i  servizi  di riparazione pneumatici  e  relativi  accessori (15%) e la sostituzione/inversione pneumatici (9%).
 L'attivita' viene svolta principalmente sulle autovetture (79% dei ricavi)  e,  in  misura  minore,  sui veicoli commerciali con portata inferiore a 35 quintali (10%).
 Le   superfici  destinate  allo  svolgimento  dell'attivita'  sono costituite  da  106  mq  di  locali  destinati ad officina e 39 mq di locali  destinati  a  magazzino  e/o  deposito.  Il  numero totale di addetti e' pari a 2 e raramente e' presente personale dipendente.
 La  natura  giuridica  prevalente e' la ditta individuale (75% dei soggetti), seguita dalla societa' di persone (23%).
 La clientela e' rappresentata per la maggior parte da privati (74% dei  ricavi)  e,  in  misura  minore,  da  societa'  ed  enti  non in convenzione/appalto (18%).
 Tra i beni strumentali in dotazione si rilevano: 1 apparecchio per assetto  ruote, 1-2 banchi lavoro officina (nel 43% delle imprese), 1 equilibratrice  ruote,  1  ponte sollevatore a due/quattro colonne, 1 compressore d'aria.
 
 CLUSTER  28 - OFFICINE  CHE  EFFETTUANO  INTERVENTI  IN  GARANZIA SUI
 VEICOLI COMMERCIALI O INDUSTRIALI
 
 NUMEROSITA': 190
 
 Le imprese appartenenti a questo cluster effettuano principalmente riparazioni  meccaniche  e  motoristiche generiche (73% dei ricavi) e sono caratterizzate dall'effettuazione di interventi in garanzia, che rappresentano   il   16%   del  totale  degli  interventi,  per  case costruttrici   (17%   dei  ricavi).  Il  61%  dei  soggetti  effettua interventi   di  riparazione/manutenzione/installazione  di  impianti elettrici e di alimentazione, ottenendo il 12% dei ricavi.
 L'attivita'  viene svolta principalmente sui veicoli commerciali o industriali con portata superiore a 35 quintali (40% dei ricavi) e su quelli  con portata inferiore a 35 quintali (20%). Il 37% dei ricavi, inoltre, deriva da interventi effettuati sulle autovetture.
 Le  imprese del cluster operano quasi esclusivamente come officine autorizzate/targate (96% dei soggetti).
 Le   superfici  destinate  allo  svolgimento  dell'attivita'  sono costituite da 549 mq di locali destinati ad officina, 77 mq di locali destinati  a magazzino e/o deposito e 31 mq di ufficio. Si registrano inoltre   629   mq  di  superficie  esterna  destinata  all'esercizio dell'attivita'.  Le officine del cluster occupano 7 addetti, di cui 4 dipendenti.
 Per  quanto  riguarda  la  natura  giuridica, le imprese risultano essere,  nell'ordine,  societa'  di  persone  (67%  dei  casi), ditte individuali (21%) e societa' di capitali (12%).
 La  clientela  e' rappresentata, oltre che dalle case costruttrici per   interventi   in   garanzia,   da   societa'   ed  enti  non  in convenzione/appalto (28% dei ricavi), privati (25%), flotte aziendali (52%  delle  imprese  per  il  23%  dei  ricavi), societa' ed enti in convenzione/appalto (il 69% per il 41%).
 Tra  i  beni  strumentali in dotazione si rilevano: 1 analizzatore gas di scarico, 1 apparecchio per controllo gruppi ottici (luxometro, ecc.), 1 apparecchiatura prova compressione cilindri, 4 banchi lavoro officina,  1  densimetro  (nel 54% delle imprese), 6-7 estrattori per ingranaggi, cuscinetti, ecc., 1-2 furgoni (nel 48%), 2 gru idrauliche o attrezzi di sollevamento, 1 impianto spurgo freni, l'opacimetro per motori  diesel,  2-3  ponti  sollevatori  a  due  /quattro colonne, 1 saldatrice,  1-2  smerigliatrici  (nel  56%), 1 strumento diagnostico accensioni,  fase,  multimetro,  1  strumento  controllo  impianti di alimentazione, 1 tester con oscilloscopio per accensione ad iniezione (nel  41%), 1 tester elettronico diagnosi motori, 1 tornio (nel 56%), 1 ricarica gas condizionatore, 1 rilevatore fughe gas (nel 57%).
 Il     71%     dei    soggetti    esternalizza    interventi    di riparazione/manutenzione/installazione  meccanica  e  motoristica per 19.000     euro;     il     51%     esternalizza     interventi    di riparazione/manutenzione/installazione  di  impianti  elettrici  e di alimentazione   (7.000  euro);  il  51%  esternalizza  interventi  di riparazione di carrozzerie (8.000 euro).
 
 CLUSTER    29 - OFFICINE    DI   PICCOLE   DIMENSIONI   SPECIALIZZATE
 NELL'ASSISTENZA ALLE AUTOVETTURE
 
 NUMEROSITA': 10.898
 
 Le   imprese   appartenenti   a   questo   cluster  sono  officine indipendenti  (92%  dei soggetti) che effettuano quasi esclusivamente attivita'  generica  di  riparazione meccanica e motoristica (90% dei ricavi) sulle autovetture (95%).
 Le   superfici  destinate  allo  svolgimento  dell'attivita'  sono limitate  a  129  mq  di  locali  destinati  ad officina. Gli addetti complessivi   sono  pari  a  2  e  raramente  e'  presente  personale dipendente.
 Le   imprese   del   cluster  operano  principalmente  come  ditte individuali  (79%  dei soggetti) e, secondariamente, come societa' di persone (20%).
 La clientela e' rappresentata per la maggior parte da privati (80% dei  ricavi)  e,  in  misura  minore,  da  societa'  ed  enti  non in convenzione/appalto (il 65% delle imprese per il 23% dei ricavi).
 Tra  i  beni  strumentali  in dotazione si rilevano: 1 apparecchio controllo  geometria avantreno (nel 46% delle imprese), 1 apparecchio prova  compressione cilindri (nel 42%), 1-2 banchi lavoro officina, 3 estrattori   per  ingranaggi,  cuscinetti,  ecc.  (nel  55%),  1  gru idraulica o attrezzo di sollevamento (nel 44%), 1 ponte sollevatore a due/quattro colonne, 1 saldatrice (nel 58%).
 
 CLUSTER  30 - CARROZZERIE  SPECIALIZZATE  NELL'ASSISTENZA  AI VEICOLI
 COMMERCIALI O INDUSTRIALI
 
 NUMEROSITA': 528
 
 Le   imprese   appartenenti   a   questo   cluster  sono  officine indipendenti  (96%  dei  soggetti) specializzate nella riparazione di carrozzeria  in  metallo  (72%  dei  ricavi) e in materiali compositi (16%).
 L'attivita' viene svolta sui veicoli commerciali o industriali con portata  superiore  a  35  quintali  (40% dei ricavi) e su quelli con portata  inferiore  a 35 quintali (34%). Il 23% dei ricavi deriva dal servizio di assistenza sulle autovetture.
 Per   lo   svolgimento  dell'attivita',  le  imprese  del  cluster utilizzano  403  mq  di locali destinati ad officina, 50 mq di locali destinati  a magazzino e/o deposito e 14 mq di ufficio. Si registrano inoltre   439   mq  di  superficie  esterna  destinata  all'esercizio dell'attivita'.  La  struttura  occupazionale  vede  la presenza di 4 addetti, di cui 3 dipendenti.
 La  natura giuridica e' la ditta individuale nel 50% dei casi e la societa' di persone nel 45%.
 La  clientela e' rappresentata per la maggior parte da societa' ed enti non in convenzione/appalto (52% dei ricavi).
 Tra  i  beni  strumentali in dotazione si rilevano: 1 banco lavoro officina, 1 banco per riscontro, riparazione e raddrizzatura scocche, 1    cabina    verniciatura   o   forno,   2   levigatrici   orbitali (scartavetrante/aspirante), 1 ponte sollevatore a due/quattro colonne (nel 41% delle imprese), 1 pressa idraulica per tiraggio scocche (nel 44%), 2 saldatrici, 2 smerigliatrici, 1 tintometro (nel 62%).
 
 CLUSTER 31 - OFFICINE SPECIALIZZATE NELLA RETTIFICA MOTORI
 
 NUMEROSITA': 179
 
 Le    imprese    appartenenti    a   questo   cluster   effettuano prevalentemente  attivita' di rettifica motori, che rappresenta 1'87% dei ricavi.
 L'attivita' viene svolta principalmente sulle autovetture (63% dei ricavi)  e,  in  misura minore, sui veicoli commerciali o industriali con portata inferiore a 35 quintali (64% delle imprese per il 22% dei ricavi).
 Le   imprese  del  cluster  operano  quasi  sempre  come  officine indipendenti (92% dei soggetti).
 Le   superfici  destinate  allo  svolgimento  dell'attivita'  sono costituite  essenzialmente da 190 mq di locali destinati ad officina. Il  numero  totale  di  addetti  e'  pari  a  3 e nel 47% dei casi e' presente personale dipendente.
 La  natura  giuridica  prevalente e' la ditta individuale (53% dei soggetti) seguita dalla societa' di persone (38%).
 La clientela e' rappresentata per la maggior parte da privati (42% dei   ricavi)   e,  secondariamente,  da  societa'  ed  enti  non  in convenzione/appalto (40%).
 Tra  i  beni  strumentali in dotazione si rilevano: 1-2 alesatrici (nel  56% delle imprese), 2-3 banchi lavoro officina, 1 gru idraulica o  attrezzo  di  sollevamento  (nel  41%),  1 macchina e attrezzatura revisione  motori,  1  rettificatore alberi motore, 1 saldatrice (nel 56%), 1 tornio.
 
 CLUSTER   32 - ELETTRAUTO   CONNOTATI  FORTEMENTE  DALLA  VENDITA  ED
 INSTALLAZIONE DI PARTI ELETTRICHE ED ELETTRONICHE
 
 NUMEROSITA': 162
 
 Le imprese appartenenti a questo cluster derivano la maggior parte dei  propri  ricavi  dalla vendita e installazione di apparecchiature elettriche  ed  elettroniche  (antifurti,  autoradio, condizionatori, GPS, ecc.), che rappresenta 1'87% dei ricavi.
 L'attivita' viene svolta principalmente sulle autovetture (80% dei ricavi).  L'87%  dei  soggetti  appartenenti al cluster sono officine indipendenti.
 Le   superfici  destinate  allo  svolgimento  dell'attivita'  sono limitate  a  83  mq  di  locali  destinati  ad officina. La struttura occupazionale  vede  la presenza di 2 addetti e raramente e' presente personale dipendente.
 Le imprese del cluster sono soprattutto ditte individuali (73% dei soggetti) e, secondariamente, societa' di persone (25%).
 La clientela e' rappresentata per la maggior parte da privati (64% dei  ricavi)  e,  in  misura  minore,  da  societa'  ed  enti  non in convenzione/appalto (23%).
 Tra i beni strumentali in dotazione si rilevano: 1 banco controllo apparecchi  elettrici  (nel  46%  delle  imprese),  1-2 banchi lavoro officina   (nel  48%),  1  strumento  diagnostico  accensioni,  fase, multimetro (nel 40%), 1 ricarica gas condizionatore (nel 41%).
 
 CLUSTER 33 - OFFICINE SPECIALIZZATE NELL'ASSISTENZA CORSE
 
 NUMEROSITA': 60
 
 Le  imprese  appartenenti  a  questo  cluster  sono caratterizzate dall'effettuazione  di  servizi  di  assistenza corse/preparazione ed elaborazione  auto  o moto per gare, da cui deriva il 51% dei ricavi. Si  tratta  principalmente di riparazioni e manutenzioni meccaniche e motoristiche   in   genere  (72%  dei  ricavi),  che  vengono  svolte soprattutto sulle autovetture (75%).
 L'87%   dei   soggetti   appartenenti  al  cluster  sono  officine indipendenti.
 Le   superfici  destinate  allo  svolgimento  dell'attivita'  sono costituite  da  214  mq di locali destinati ad officina. Il magazzino e/o  deposito,  ove  presente (57% dei casi), e' di 95 mq e l'ufficio (65%)  di  17  mq.  Le  imprese  appartenenti al cluster occupano 2-3 addetti e il 40% delle officine dichiara personale dipendente.
 La  natura  giuridica  prevalente e' la ditta individuale (68% dei soggetti) seguita dalla societa' di persone (28%).
 La  clientela e' rappresentata per la maggior parte da societa' ed enti  non in convenzione/appalto (40% dei ricavi) e, secondariamente, da privati (37%).
 Tra  i  beni  strumentali in dotazione si rilevano: 1 analizzatore gas   di  scarico  (nel  43%  delle  imprese),  1  apparecchio  prova compressione  cilindri  (nel  52%), 2 banchi lavoro officina, 1 carro attrezzato   per   assistenza  corse  (nel  58%),  4  estrattori  per ingranaggi,   cuscinetti,   ecc.,  1  gru  idraulica  o  attrezzo  di sollevamento,   2   ponti   sollevatori   a  due/quattro  colonne,  1 saldatrice, 1 smerigliatrice (nel 53%), 1 tornio (nel 47%).
 
 CLUSTER    34 - OFFICINE    DI    MEDIE    DIMENSIONI   SPECIALIZZATE
 NELL'ASSISTENZA AI VEICOLI COMMERCIALI O INDUSTRIALI
 
 NUMEROSITA': 390
 
 Le imprese appartenenti a questo cluster effettuano principalmente riparazioni  e  manutenzioni meccaniche e motoristiche in genere (82% dei  ricavi)  e  sono caratterizzate dallo svolgere la loro attivita' principalmente  sui veicoli commerciali o industriali, in particolare su quelli con portata superiore a 35 quintali (66% dei ricavi), a cui si  affianca  l'assistenza  sui veicoli commerciali o industriali con portata  inferiore  a 35 quintali (17%). Il 48% dei soggetti fornisce assistenza alle autovetture (per il 22% dei ricavi).
 Le  imprese  del  cluster  operano  prevalentemente  come officine indipendenti (75% dei soggetti).
 Le  superfici  sono  costituite  da  592 mq di locali destinati ad officina,  85  mq  di  magazzino  e/o deposito e 34 mq di ufficio. Si registrano   inoltre   845   mq   di   superficie  esterna  destinata all'esercizio  dell'attivita'.  Il numero totale di addetti e' pari a 6, di cui 4 dipendenti.
 Le  imprese  del  cluster  sono principalmente societa' di persone (58%)  e,  in  misura  minore,  ditte individuali (32%) e societa' di capitali (10%).
 La  clientela e' rappresentata per la maggior parte da societa' ed enti  non in convenzione/appalto (56% dei ricavi) e, secondariamente, da privati (60% delle imprese per il 33% dei ricavi) e da societa' ed enti  in  convenzione/appalto  (32%  delle  imprese  per  il  21% dei ricavi).
 Tra  i  beni  strumentali  in dotazione si rilevano: 1 apparecchio prova  compressione cilindri (nel 48% delle imprese), 3 banchi lavoro officina,  5-6  estrattori  per  ingranaggi,  cuscinetti,  ecc.,  1-2 furgoni  (nel  59%), 1-2 gru idrauliche o attrezzi di sollevamento, 1 impianto  spurgo  freni  (nel 55%), 2 ponti sollevatore a due/quattro colonne (nel 61%), 2 saldatrici, 1 smerigliatrice, 1 tornio.
 Il     63%    delle    imprese    esternalizza    interventi    di riparazione/manutenzione/installazione meccanica e motoristica per un ammontare pari a 17.000 euro.
 
 CLUSTER  35 - OFFICINE  GENERICHE  CON  ATTIVITA'  DI  RIPARAZIONE  E
 MANUTENZIONE DI CARBURATORI E IMPIANTI A INIEZIONE
 
 NUMEROSITA': 1.613
 
 Le imprese appartenenti a questo cluster derivano la maggior parte dei  ricavi  dalle  riparazioni  meccaniche  e motoristiche in genere (41%),  ma  sono  caratterizzate  da  una  percentuale consistente di ricavi  derivante  dalla  riparazione e manutenzione di carburatori e impianti  ad iniezione (22%). Il 48% delle officine inoltre, effettua servizio  di  installazione  e  manutenzione di impianti a gas, GPL e metano da cui deriva il 21% dei ricavi.
 L'attivita'  viene  svolta  prevalentemente sulle autovetture (86% dei  ricavi)  e, marginalmente, sui veicoli commerciali o industriali con portata inferiore ai 35 quintali (10%).
 Le   imprese  del  cluster  operano  quasi  sempre  come  officine indipendenti (92% dei soggetti).
 Per  quanto  riguarda  le  superfici  destinate  allo  svolgimento dell'attivita',  si  registra  la  presenza  di  locali  destinati ad officina  pari  a 150 mq. Nel 44% dei casi e' presente una superficie esterna  destinata all'esercizio dell'attivita' (177 mq). Le officine del  cluster occupano 2 addetti e talvolta (30% dei casi) ricorrono a personale dipendente.
 La  natura  giuridica  prevalente e' la ditta individuale (74% dei soggetti) seguita dalla societa' di persone (25%).
 La clientela e' rappresentata per la maggior parte da privati (74% dei   ricavi)   e,  secondariamente,  da  societa'  ed  enti  non  in convenzione/appalto (18%).
 Tra  i  beni  strumentali in dotazione si rilevano: 1 analizzatore gas  di  scarico, 1 apparecchio prova compressione cilindri, 2 banchi lavoro  officina,  2 estrattori per ingranaggi, cuscinetti, ecc., 1-2 gru  idrauliche  o  attrezzi di sollevamento (nel 52% delle imprese), 1-2   ponti  sollevatori  a  due/quattro  colonne,  1  saldatrice,  1 strumento  diagnostico  accensioni,  fase,  multimetro  (nel  44%), 1 tester  con  oscilloscopio  per  accensione ad iniezione (nel 40%), 1 tester   elettronico  diagnosi  motori  (nel  49%),  1  ricarica  gas condizionatore (nel 49%).
 
 CLUSTER 36 - CENTRI REVISIONI
 
 NUMEROSITA': 326
 
 Le  imprese appartenenti a questo cluster sono specializzate nelle attivita'  di  revisione  autorizzata  di  autoveicoli, motoveicoli e ciclomotori,  che  rappresenta  il  68%  dei ricavi (con un numero di revisioni   effettuate   pari  a  2.130),  a  cui  si  affiancano  le riparazioni  meccaniche  e  motoristiche in genere (56% delle imprese per il 27% dei ricavi).
 L'attivita' viene svolta principalmente sulle autovetture (83% dei ricavi).
 Le  imprese  del  cluster  operano  prevalentemente  come officine indipendenti  (72%  dei  soggetti)  e, secondariamente, come officine autorizzate/targate (17%).
 Le   superfici  destinate  allo  svolgimento  dell'attivita'  sono limitate  a  218  mq  di  locali  destinati  ad officina e a 15 mq di ufficio.  Nel  49%  dei  casi  e'  presente  una  superficie  esterna destinata   all'esercizio   dell'attivita'  (346  mq).  La  struttura occupazionale  vede  la  presenza  di  3  addetti in totale, di cui 1 dipendente.
 Le  imprese  appartenenti  al cluster operano prevalentemente come ditte   individuali  (47%  dei  soggetti)  e,  secondariamente,  come societa' di persone (34%) e di capitali (19%).
 La clientela e' rappresentata per la maggior parte da privati (77% dei  ricavi)  e,  in  misura  minore,  da  societa'  ed  enti  non in convenzione/appalto (15%).
 Tra  i  beni  strumentali in dotazione si rilevano: 1 analizzatore gas di scarico, 1 apparecchio per controllo gruppi ottici (luxometro, ecc.),  1-2  banchi  lavoro  officina,  3  estrattori per ingranaggi, cuscinetti,  ecc. (nel 44% delle imprese), 1 gru idraulica o attrezzo di sollevamento, 1 linea diagnostica revisioni autoveicoli, 1-2 ponti sollevatore   a   due/quattro   colonne,   1   rullo   prova   freni, ammortizzatori, potenza motori, 1 saldatrice (nel 52%).
 
 CLUSTER 37 - CARROZZERIE CHE SERVONO PRINCIPALMENTE I COMMERCIANTI DI
 VEICOLI
 
 NUMEROSITA': 569
 
 I  soggetti  del  cluster  sono specializzati nella riparazione di carrozzeria in metallo (73% dei ricavi) e in materiali compositi (36% delle  imprese  per  il  28%  dei ricavi). La clientela prevalente e' rappresentata  dai  commercianti  di veicoli da cui deriva il 68% dei ricavi.
 L'attivita' viene svolta principalmente sulle autovetture (81% dei ricavi)  e,  in  misura minore, sui veicoli commerciali o industriali con portata inferiore a 35 quintali (61% delle imprese per il 19% dei ricavi).
 Le  imprese  del  cluster  operano  prevalentemente  come officine indipendenti (89% dei soggetti).
 L'attivita' viene svolta utilizzando 177 mq di locali destinati ad officina.  Nel  47%  dei  casi  e'  presente  una  superficie esterna destinata  all'esercizio  dell'attivita'  (187  mq).  Le  imprese del cluster  occupano  2  addetti  e  nel  37% delle officine e' presente personale dipendente.
 La  natura  giuridica  prevalente e' la ditta individuale (66% dei soggetti) seguita dalla societa' di persone (31%).
 La  clientela  e'  rappresentata,  oltre  che  dai commercianti di veicoli, anche da privati (23% dei ricavi).
 Tra  i  beni  strumentali in dotazione si rilevano: 1 banco lavoro officina,  1 banco per riscontro, riparazione e raddrizzatura scocche (nel 57% delle imprese), 1 cabina verniciatura o forno, 2 levigatrici orbitali  (scartavetrante/aspirante,  nel 52%), 1 ponte sollevatore a due/quattro  colonne  (nel  45%),  1  saldatrice, 1 smerigliatrice, 1 tintometro.
 
 CLUSTER    38 - ELETTRAUTO    DI   MEDIE   DIMENSIONI   SPECIALIZZATI
 NELL'ASSISTENZA AI VEICOLI COMMERCIALI O INDUSTRIALI
 
 NUMEROSITA': 138
 
 Le  imprese appartenenti a questo cluster sono specializzate nella riparazione  e  manutenzione  di parti ed apparecchiature elettriche, che  rappresenta  il 67% dei ricavi, a cui si affiancano i servizi di installazione di apparecchiature elettriche ed elettroniche (15%). Il 30% dei soggetti effettua interventi di autotronica, ottenendo il 10% dei ricavi.
 L'attivita'  viene svolta principalmente sui veicoli commerciali o industriali  con  portata  superiore a 35 quintali (48% dei ricavi) e sui  veicoli  con  portata  inferiore a 35 quintali (18%). Il 26% dei ricavi,  inoltre,  deriva dal servizio di assistenza effettuato sulle autovetture.
 Le   imprese  del  cluster  operano  quasi  sempre  come  officine indipendenti (91% dei soggetti).
 Le   superfici  destinate  allo  svolgimento  dell'attivita'  sono costituite da 282 mq di locali destinati ad officina, 52 mq di locali destinati  a magazzino e/o deposito e 20 mq di ufficio. Si registrano inoltre   233   mq  di  superficie  esterna  destinata  all'esercizio dell'attivita'.   Gli  addetti  totali  sono  pari  a  4,  di  cui  2 dipendenti.
 Le  imprese  del  cluster  operano principalmente come societa' di persone (51% dei soggetti) e, secondariamente, come ditte individuali (46%).
 La  clientela e' rappresentata per la maggior parte da societa' ed enti non in convenzione/appalto (46% dei ricavi) e, in misura minore, da privati (23%) e flotte aziendali (35% delle imprese per il 52% dei ricavi).
 Tra  i  beni  strumentali in dotazione si rilevano: 1 analizzatore gas  di  scarico (nel 57% delle imprese), 1 apparecchio per controllo gruppi ottici (luxometro, ecc.), 2 banchi controllo gruppi elettrici, 2  banchi lavoro officina, 1 densimetro, 3 estrattori per ingranaggi, cuscinetti,  ecc. (nel 54%), 1 furgone (nel 49%), 1 ponte sollevatore a   due/quattro   colonne,   1  saldatrice  (nel  58%),  1  strumento diagnostico  accensioni, fase, multimetro, 1 tester con oscilloscopio per  accensione ad iniezione (nel 50%), 1 tester elettronico diagnosi motori  (nel  42%), 1 tornio (nel 57%), 2 carica batterie, 1 ricarica gas condizionatore, 1 rilevatore fughe gas (nel 53%).
 
 CLUSTER    39 - OFFICINE    DI   PICCOLE   DIMENSIONI   SPECIALIZZATE
 NELL'ASSISTENZA AI VEICOLI COMMERCIALI O INDUSTRIALI
 
 NUMEROSITA': 1.225
 
 Le imprese appartenenti a questo cluster effettuano principalmente attivita'  di  riparazione meccanica e motoristica in genere (85% dei ricavi)  e  sono  caratterizzate  dallo  svolgere  la  loro attivita' prevalentemente  sui  veicoli  commerciali  o industriali: il 52% dei ricavi  deriva  dall'assistenza  a veicoli con portata superiore a 35 quintali  e  il 35% dall'assistenza a veicoli con portata inferiore a 35 quintali.
 Le  imprese del cluster sono rappresentate quasi esclusivamente da officine indipendenti (94% dei soggetti).
 Le   superfici  destinate  allo  svolgimento  dell'attivita'  sono costituite  essenzialmente da 224 mq di locali destinati ad officina. Nel  54%  dei  casi  e'  presente  una  superficie  esterna destinata all'esercizio   dell'attivita'  (405  mq).  Le  imprese  del  cluster occupano  2  addetti  e  nel  44%  dei  casi  e'  presente  personale dipendente.
 La  natura  giuridica  prevalente e' la ditta individuale (64% dei soggetti) e, secondariamente, la societa' di persone (34%).
 La  clientela e' rappresentata per la maggior parte da societa' ed enti non in convenzione/appalto (57% dei ricavi).
 Tra  i  beni strumentali in dotazione si rilevano: 2 banchi lavoro officina,  3  estrattori  per  ingranaggi,  cuscinetti,  ecc.,  1 gru idraulica o attrezzo di sollevamento (nel 54% delle imprese), 1 ponte sollevatore  a  due/quattro  colonne  (nel  54%),  1  saldatrice, 1-2 smerigliatrici (nel 48%).
 Il     44%    delle    imprese    esternalizza    interventi    di riparazione/manutenzione/installazione meccanica e motoristica per un ammontare pari a 6.000 curo.
 
 CLUSTER 40 - ELETTRAUTO DI PICCOLE DIMENSIONI
 
 NUMEROSITA': 2.855
 
 Le   imprese   appartenenti   a   questo   cluster  sono  officine indipendenti  (95%  dei  soggetti)  che derivano la maggior parte dei ricavi  dalla  riparazione e manutenzione di parti ed apparecchiature elettriche  (70%  dei  ricavi),  a  cui  si  affiancano  i servizi di installazione di apparecchiature elettriche ed elettroniche (18%).
 L'attivita'  viene  svolta  prevalentemente sulle autovetture (87% dei ricavi).
 Le  imprese del cluster, ove opera in totale 1 addetto, presentano una  struttura organizzativa di piccole dimensioni, caratterizzata da locali destinati ad officina pari a 82 mq.
 La  natura  giuridica  prevalente e' la ditta individuale (85% dei soggetti) e, secondariamente, la societa' di persone (14%).
 La clientela e' rappresentata per la maggior parte da privati (78% dei  ricavi)  e,  in  misura  minore,  da  societa'  ed  enti  non in convenzione/appalto (17%).
 Tra i beni strumentali in dotazione si rilevano: 1 apparecchio per controllo  gruppi  ottici (luxometro, ecc., nel 52% delle imprese), 1 banco  controllo  apparecchi  elettrici,  1  banco lavoro officina, 1 strumento  diagnostico  accensioni,  fase,  multimetro  (nel  54%)  1 ricarica gas condizionatore (nel 43%).
 
 CLUSTER   41 - CARROZZERIE   DI   PICCOLE   DIMENSIONI  SPECIALIZZATE
 NELL'ASSISTENZA ALLE AUTOVETTURE
 
 NUMEROSITA': 8.174
 
 I  soggetti  del  cluster  sono  officine  indipendenti  (95%  dei soggetti)  che  effettuano attivita' di riparazione di carrozzeria in metallo  (84%  dei  ricavi),  a  cui  si  affianca  la riparazione di carrozzeria  in materiali compositi (40% delle imprese per il 20% dei ricavi).
 L'attivita'  viene  svolta  quasi esclusivamente sulle autovetture (91% dei ricavi).
 Le   superfici  destinate  allo  svolgimento  dell'attivita'  sono costituite  essenzialmente da 181 mq di locali destinati ad officina. Nel  46%  dei  casi  e'  presente  una  superficie  esterna destinata all'esercizio   dell'attivita'  (200  mq).  Le  imprese  del  cluster occupano  2  addetti  e  nel  30%  dei  casi  e'  presente  personale dipendente.
 La  natura  giuridica  prevalente e' la ditta individuale (69% dei soggetti), seguita dalla societa' di persone (30%).
 La clientela e' rappresentata per la maggior parte da privati (73% dei  ricavi)  e,  in  misura  minore,  da  societa'  ed  enti  non in convenzione/appalto (20%).
 Tra  i  beni  strumentali in dotazione si rilevano: 1 banco lavoro officina, 1 banco per riscontro, riparazione e raddrizzatura scocche, 1   cabina   verniciatura   o   forno,   1-2   levigatrici   orbitali (scartavetrante/aspirante,   nel   51%   delle   imprese),   1  ponte sollevatore  a  due/quattro  colonne  (nel  44%),  1  saldatrice, 1-2 smerigliatrici (nel 57%), 1 tintometro (nel 54%).
 DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO
 
 Una  volta  suddivise  le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare,  per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio  si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al  gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (3).
 La   stima   della   "funzione  di  ricavo"  e'  stata  effettuata individuando  la  relazione  tra  il  ricavo (variabile dipendente) e alcuni   dati   contabili  e  strutturali  delle  imprese  (variabili indipendenti).
 E'  opportuno  rilevare  che  prima  di  definire  il  modello  di regressione  si  e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese  per  verificare  le  condizioni  di  "normalita'  economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si  e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo".
 In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
 (costo  del  venduto  (4) + costo per la produzione di servizi) dichiarato negativo;
 costi  e spese dichiarati nel quadro F del modello superiori ai ricavi dichiarati.
 Successivamente    sono    stati   utilizzati   degli   indicatori economico-contabili specifici delle attivita' in esame:
 valore  aggiunto  orario  per  addetto  =  (ricavi - costo  del venduto - costo  per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi)/(numero addetti (5)*312*8);
 incidenza  percentuale  dei  costi e spese sui ricavi = [(costo del venduto + costo per la produzione di servizi + spese per acquisti di servizi) * 100]/ ricavi;
 durata  delle  scorte  =  [giacenza  media  del magazzino (6) / (costo del venduto + costo per la produzione di servizi)] * 365.
 
 ----------------------------
 
 (3)  La  Regressione Multipla e' una tecnica statistica che
 permette   di   interpolare   i   dati   con   un   modello
 statistico-matematico   che   descrive   l'andamento  della
 variabile  dipendente in funzione di una serie di variabili
 indipendenti   relativamente   alla  loro  significativita'
 statistica.
 (4)  Costo  del  venduto = Esistenze iniziali + acquisti di
 merci e materie prime - rimanenze finali.
 (5)   Le   frequenze  relative  ai  dipendenti  sono  state
 normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite.
 
 |1 + numero dirigenti + numero
 |quadri + numero impiegati + numero
 |operai generici + numero operai
 |specializzati + numero dipendenti
 |a tempo parziale + numero
 |apprendisti + numero assunti con
 |contratto di formazione e lavoro o
 |a termine e lavoranti a domicilio
 |+ numero collaboratori coordinati
 |e continuativi che prestano
 |attivita' prevalentemente
 |nell'impresa + numero
 |collaboratori dell'impresa
 |familiare e coniuge dell'azienda
 |coniugale + numero familiari
 |diversi che prestano attivita'
 |nell'impresa + numero associati in
 |partecipazione che apportano
 |lavoro prevalentemente Numero addetti = (ditte           |nell'impresa + numero associati in individuali)                      |partecipazione diversi; ---------------------------------------------------------------------
 |Numero dirigenti + numero quadri +
 |numero impiegati + numero operai
 |generici + numero operai
 |specializzati + numero dipendenti
 |a tempo parziale + numero
 |apprendisti + numero assunti con
 |contratto di formazione e lavoro o
 |a termine e lavoranti a domicilio
 |+ numero collaboratori coordinati
 |e continuativi che prestano
 |attivita' prevalentemente
 |nell'impresa + numero familiari
 |diversi che prestano attivita'
 |nell'impresa + numero associati in
 |partecipazione che apportano
 |lavoro prevalentemente
 |nell'impresa + numero associati in
 |partecipazione diversi + numero
 |soci con occupazione prevalente
 |nell'impresa + numero soci diversi Numero addetti = (societa)        |+ numero amministratori non soci.
 
 (6)  Giacenza  media  del magazzino = (Esistenze iniziali +
 Rimanenze finali) / 2.
 Per  ogni  gruppo  omogeneo,  distintamente  per forma giuridica e sulla   base   del   personale  dipendente,  e'  stata  calcolata  la distribuzione  ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti  e  poi  sono  state selezionate le imprese che presentavano valori   degli   indicatori   contemporaneamente  all'interno  di  un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento.
 Per  il  valore  aggiunto  orario  per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli:
 - dal 4° al 19° ventile, per i cluster 1, 5, 23;
 - dal 2° al 19° ventile, per i cluster 2, 9, 20;
 - dal  5°  al 19° ventile , per i cluster 3, 4, 19, 27, 30, 35, 37, 39;
 - dal  4° ventile, per i cluster 6, 10, 15, 31; dal 5° ventile, per i cluster 7, 11, 21;
 - dal 6° al 19° ventile, per i cluster 8, 29, 41;
 - dal 1° ventile, per i cluster 12, 13, 17, 18, 25, 28, 33;
 - dal  3° al 19° ventile, per i cluster 14, 26; dal 6° ventile, per  i  cluster 16, 22, 24, 40; dal 3° ventile, per i cluster 32, 36; dal 1° al 19° ventile, per il cluster 34;
 - dal 2° ventile, per il cluster 38.
 
 Per  l'incidenza  percentuale  dei  costi  e spese sui ricavi sono stati scelti i seguenti intervalli:
 - dal 1° al 17° ventile, per i cluster 1, 16;
 - dal 1° al 19° ventile, per i cluster 2, 4, 7, 20, 30, 31, 36, 37;
 - fino al 18° ventile, per i cluster 3, 10, 14, 24, 26, 27;
 - dal  1°  al  18° ventile, per i cluster 5, 8, 11, 22, 29, 35, 41;
 - fino  al 19° ventile, per i cluster 6, 9, 13, 15, 18, 19, 23, 28, 34, 38;
 - fino al 17° ventile, per i cluster 12, 21, 32;
 - dal 2°al 17° ventile, per il cluster 39;
 - dal 1° al 16° ventile, per il cluster 40;
 - non sono stati effettuati tagli per i cluster 17, 25, 33.
 Per   la   durata  delle  scorte  sono  stati  scelti  i  seguenti intervalli: fino al 19° ventile, per i cluster 10, 16, 26, 32;
 - fino al 18° ventile, per il cluster 27;
 - non  sono stati effettuati tagli per i cluster 1, 2, 3, 4, 5, 6,  7,  8, 9, 11, 12, 13, 14, 15, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 28, 29, 30, 31, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40, 41.
 Cosi'  definito  il  campione  di  imprese  di  riferimento, si e' proceduto  alla  definizione  della  "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo.
 Per  la  determinazione  della  "funzione  di  ricavo"  sono state utilizzate  sia  variabili  contabili  (quadro  F  del  modello)  sia variabili  strutturali.  La  scelta  delle variabili significative e' stata  effettuata  con  il  metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili,  la  determinazione  della  "funzione  di  ricavo"  si  e' ottenuta  applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita).
 Affinche'  il  modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti  da  soggetti  anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro  che  presentavano  un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5.
 Nella  definizione  della  "funzione di ricavo" si e' tenuto conto anche  delle  possibili  differenze  di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell'attivita'.
 A tale scopo si sono utilizzati i risultati di uno studio relativo alla  "territorialita'  generale a livello comunale (7), che ha avuto come  obiettivo  la  suddivisione  del  territorio  nazionale in aree omogenee in rapporto al:
 grado di benessere;
 livello di qualificazione professionale;
 struttura economica.
 Nella  definizione  della  funzione di ricavo le aree territoriali sono  state  rappresentate  con  un  insieme di variabili dummy ed e' stata  analizzata  la loro interazione con la variabile "Logaritmo in base  10  del  (Costo  del  venduto  +  Costo  per  la  produzione di servizi)".   Tali   variabili   hanno  prodotto,  ove  le  differenze territoriali  non  fossero  state  colte  completamente nella Cluster Analysis,  valori  correttivi da applicare, nella stima del ricavo di riferimento,  al  coefficiente  della variabile "Logaritmo in base 10 del (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi)".
 Nell'allegato  1.A  vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".
 APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
 
 Per  la  determinazione  del  ricavo  della  singola  impresa sono previste due fasi:
 - l'Analisi Discriminante (8);
 - la stima del ricavo di riferimento.
 Nell'allegato  1.B  vengono  riportate  le  variabili  strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante.
 Non  si  e'  proceduto  nel  modo standard di operare dell'Analisi Discriminante  in  cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo  di  massima  probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione  di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo   omogeneo,   sono   considerate  sempre  le  probabilita'  di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei.
 Per  ogni  impresa  viene  determinato  il  ricavo  di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza.
 Tale  ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del  gruppo  stesso  e  le  variabili  dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
 Anche  l'intervallo  di  confidenza  e'  ottenuto come media degli intervalli  di  confidenza,  al  livello  del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
 
 ----------------------------
 
 (7)  I criteri e le conclusioni dello studio sono riportati
 nell'apposito Decreto Ministeriale.
 (8)  L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di
 associare   ogni   impresa   ad  uno  dei  gruppi  omogenei
 individuati per la sua attivita', attraverso la definizione
 di  una  probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi
 stessi.
 
 ---->  Vedere allegato 1.A da pag. 31 a pag. 40   <----
 
 
 ALLEGATO 1.B
 VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE
 
 QUADRO A DEI MODELLI ALLEGATI ALLA DICHIARAZIONE:
 • Numero delle giornate retribuite per i dirigenti
 • Numero delle giornate retribuite per i quadri
 • Numero delle giornate retribuite per gli impiegati
 • Numero delle giornate retribuite per gli operai generici
 • Numero delle giornate retribuite per gli operai specializzati
 • Numero  delle  giornate  retribuite  per  i  dipendenti  a tempo parziale
 • Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti
 • Numero  delle  giornate retribuite per gli assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio
 
 QUADRO B DEL QUESTIONARIO:
 • Locali destinati ad officina (Mq)
 • Locali destinati ad uffici (Mq)
 
 QUADRO D DEL QUESTIONARIO:
 • Attivita'   di   riparazione/manutenzione/revisione/elaborazione effettuata su: Autovetture
 • Attivita'   di   riparazione/manutenzione/revisione/elaborazione effettuata   su:   Veicoli  commerciali  o  industriali  con  portata inferiore a 35 q.li
 • Attivita'   di   riparazione/manutenzione/revisione/elaborazione effettuata   su:   Veicoli  commerciali  o  industriali  con  portata superiore a 35 q.li
 • Attivita'   di   riparazione/manutenzione/revisione/elaborazione effettuata su: Motocicli
 • Attivita'   di   riparazione/manutenzione/revisione/elaborazione effettuata su: Ciclomotori
 • Modalita'     organizzativa:    Officina    indipendente    (non autorizzata/targata)
 • Modalita' organizzativa: Officina autorizzata/targata
 • Specializzazione:   Riparazione  e  manutenzione  carburatori  e impianti ad iniezione
 • Specializzazione:  Installazione  e manutenzione impianti a gas, GPL e metano
 • Specializzazione: Riparazione e manutenzione pompe diesel
 • Specializzazione: Rettifica motori
 • Specializzazione: Riparazione radiatori
 • Specializzazione: Altre riparazioni meccaniche e motoristiche in genere
 • Specializzazione:    Revisione   autorizzata   di   autoveicoli, motoveicoli  e  ciclomotori (ai sensi dell'art. 80 commi 8 e 9 del D. Lgs 285/1992 - Codice della strada)
 • Specializzazione: Riparazione carrozzeria in metallo
 • Specializzazione: Riparazione carrozzeria in materiali compositi
 • Specializzazione: Installazione e/o sostituzione cristalli
 • Specializzazione:  Vendita  e sostituzione pneumatici e relativi accessori
 • Specializzazione: Riparazione pneumatici e relativi accessori
 • Specializzazione: Sostituzione/inversione pneumatici
 • Specializzazione:   Vendita   e   installazione  apparecchiature elettriche  ed  elettroniche  (antifurti,  autoradio, condizionatori, GPS, ecc.)
 • Specializzazione:  Installazione  apparecchiature  elettriche ed elettroniche (antifurti, autoradio, condizionatori, GPS, ecc.)
 • Specializzazione:    Riparazione   e   manutenzione   parti   ed apparecchiature elettriche
 • Altre  attivita'  collaterali:  Vendita  di ricambi e componenti (non installati/sostituiti direttamente)
 • Altre    attivita'   collaterali:   Vendita   di   accessori   e abbigliamento tecnico
 • Ricavi    derivanti    dall'assistenza   corse/preparazione   ed elaborazione auto o moto per gare
 • Tipologia  della  clientela: Case costruttrici per interventi in garanzia
 • Tipologia della clientela: Commercianti di veicoli
 • Tipologia della clientela: Flotte aziendali
 • Tipologia  della  clientela: Societa' ed enti con i quali esiste una convenzione e/o un appalto
 • Altri elementi specifici: Corsi di aggiornamento - Numero ore
 • Altri  elementi specifici: Percentuale di interventi in garanzia sul totale degli interventi
 • Altri  elementi specifici: Revisioni autorizzate di autoveicoli, motoveicoli  e  ciclomotori (ai sensi dell'art. 80 commi 8 e 9 del D. Lgs 285/1992 - Codice della strada) - Numero
 
 QUADRO E DEL QUESTIONARIO:
 • Beni strumentali: Apparecchi per assetto ruote - Numero
 • Beni strumentali: Banchi controllo apparecchi elettrici - Numero
 • Beni   strumentali:   Banchi   per   riscontro,   riparazione  e raddrizzatura scocche - Numero
 • Beni strumentali: Banchi prova iniettori - Numero
 • Beni strumentali: Banchi prova pompe - Numero
 • Beni strumentali: Carri attrezzati per assistenza corse - Numero
 • Beni    strumentali:    Complessi    mobili    di   lampade   da essiccazione - Numero
 • Beni strumentali: Equilibratrici alberi motore - Numero
 • Beni strumentali: Equilibratrici ruote - Numero
 • Beni          strumentali:          Levigatrici         orbitali (scartavetrante/aspirante) - Numero
 • Beni      strumentali:      Linee     diagnostiche     revisioni autoveicoli - Numero
 • Beni    strumentali:    Macchine    e   attrezzature   revisione motori - Numero
 • Beni     strumentali:    Presse    idrauliche    per    tiraggio scocche - Numero
 • Beni strumentali: Rettificatori alberi motore - Numero
 • Beni strumentali: Rullatrice dei pneumatici - Numero
 • Beni  strumentali:  Rulli  prova  freni, ammortizzatori, potenza motori - Numero
 • Beni  strumentali:  Tintometro  (in locale esclusivo o in locali comuni) - Numero
 • Beni strumentali: Vasche prova radiatori - Numero
 • Beni strumentali: Staccapunti - Numero
 |  |  |  | Allegato 2 
 EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG34U
 
 NOTA TECNICA E METODOLOGIA
 CRITERI PER L'EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
 
 L'evoluzione  dello  Studio  di  Settore  ha il fine di cogliere i cambiamenti  strutturali,  le modifiche dei modelli organizzativi, le variazioni di mercato all'interno del settore economico.
 Di  seguito  vengono  esposti  i  criteri seguiti per l'evoluzione dello  studio  di  settore SG34U. Oggetto dello studio e' l'attivita' economica rispondente al codice ATECOFIN 2004:
 • 93.02.A - Servizi dei saloni di barbiere e parrucchiere.
 La  finalita'  perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo  conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa.
 A  tale  scopo,  nell'ambito  dello  studio,  vanno individuate le relazioni  tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare  i  possibili  processi  produttivi  e  i  diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'.
 L'evoluzione dello studio di settore e' stata condotta analizzando i   modelli   per   la  comunicazione  dei  dati  rilevanti  ai  fini dell'applicazione  dello  Studio  di Settore per il periodo d'imposta 2002,   completati   con   ulteriori   informazioni   contenute   nel questionario  ESG34  inviato  al  contribuente per l'evoluzione dello studio in oggetto.
 I contribuenti interessati sono risultati pari a 88.934.
 Il  numero dei soggetti i cui modelli sono stati completati con le informazioni  contenute  nei  relativi  questionari  e  stato  pari a 70.323.
 Sui  modelli  sono state condotte analisi statistiche per rilevare la  completezza,  la  correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute.
 Tali  analisi  hanno  comportato,  ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 6.064 posizioni.
 I principali motivi di scarto sono stati:
 • ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro;
 • quadro F del modello (elementi contabili) non compilato;
 • quadro   B   del   questionario   (unita'   locali  destinate all'esercizio dell'attivita) non compilato;
 • presenza  di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%;
 • errata compilazione delle percentuali relative alla modalita' di acquisto (quadro D del questionario);
 • errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia dell'attivita' e prodotti offerti (quadro D del questionario);
 • incongruenze  fra  i  dati  strutturali  e  i  dati contabili contenuti nel modello.
 A  seguito  degli scarti effettuati, il numero dei modelli oggetto delle successive analisi E' risultato pari a 64.259.
 IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
 
 Per  segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla  base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
 • una  tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si  e'  configurata  come  un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees  e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1);
 • un procedimento di Cluster Analysis (2).
 L'utilizzo  combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering.
 In  effetti,  tanto  maggiore  e'  il  numero  di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering.
 Per  limitare  l'impatto  di tale problematica, la classificazione dei   contribuenti  e'  stata  effettuata  a  partire  dai  risultati dell'analisi  fattoriale,  basandosi  quindi  su un numero ridotto di variabili  (i  fattori)  che  consentono,  comunque,  di mantenere il massimo delle informazioni originarie.
 In  un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello  adottato,  l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non  tanto  in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto  in  funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili  esaminate  che  contraddistinguono  il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo.
 Le  variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono  quelle  presenti in tutti i quadri ad eccezione delle variabili del  quadro degli elementi contabili. Tale scelta nasce dall'esigenza di   caratterizzare   le   imprese   in  base  ai  possibili  modelli organizzativi,  alle  diverse  tipologie  dell'attivita',  etc.; tale caratterizzazione  e'  possibile  solo  utilizzando  le  informazioni relative  alle  strutture  operative,  al  mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa.
 I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati   in   termini   di  significativita'  sia  economica  sia statistica,  al  fine  di  individuare  quelli  che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio.
 La  Cluster Analysis ha consentito di identificare quindici gruppi omogenei di imprese.
 
 ----------------------------
 (1)  L'Analisi  in  Componenti  Principali  e'  una tecnica
 statistica   che   permette  di  ridurre  il  numero  delle
 variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in
 un  numero  inferiore  di  nuove variabili dette componenti
 principali  tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate)
 che  spieghino  il  massimo possibile della varianza totale
 delle  variabili  originarie, per rendere minima la perdita
 di  informazione;  le  componenti principali (fattori) sono
 ottenute   come   combinazione   lineare   delle  variabili
 originarie.
 (2)  La  Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in
 base  ai  fattori  dell'analisi  in  componenti principali,
 permette   di   identificare  gruppi  omogenei  di  imprese
 (cluster);  in  tal  modo  le imprese che appartengono allo
 stesso    gruppo    omogeneo   presentano   caratteristiche
 strutturali simili.
 
 DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
 
 Lo studio analizza le attivita' economiche relative al settore dei servizi  dei  saloni  di parrucchiere e barbiere. I fattori che hanno contribuito   maggiormente   a  determinare  i  modelli  di  business prevalenti sono:
 • tipologia dell'attivita';
 • presenza di servizi di estetica;
 • vendita di prodotti;
 • modalita' organizzativa;
 • dimensione della struttura;
 • localizzazione dell'esercizio;
 • presenza di piu' unita' locali.
 La  tipologia dell'attivita' ha permesso di distinguere le imprese che  svolgono  l'attivita' di parrucchiere (cluster 2, 9, 12 e 15) da quelle che esercitano l'attivita' di barbiere (cluster 8 e 14).
 La  presenza  di attivita' estetica ha contribuito a distinguere i saloni con attivita' estetica (cluster 3) e solarium (cluster 4).
 La  vendita di prodotti e' elemento caratterizzante per il cluster 6.
 La   modalita'   organizzativa   ha  caratterizzato  i  saloni  in franchising (cluster 10 e 11).
 La  dimensione  della  struttura,  che  consente di individuare le realta'  che  presentano  una  maggiore  articolazione  in termini di personale,  superfici  utilizzate e dotazione di beni strumentali, ha permesso di classificare i saloni di parrucchiere in piccoli (cluster 9), medi (cluster 2), medio-grandi (cluster 15) e grandi (cluster 12) e  quelli  di  barbiere  in piccoli e medi (cluster 8 e 14). Inoltre, l'aspetto  dimensionale ha evidenziato gli esercizi in franchising di grandi dimensioni (cluster 11).
 La  localizzazione  dell'esercizio  ha permesso di distinguere gli esercizi inseriti in una struttura sanitaria e/o militare e/o in case per  anziani (cluster 1), in centro commerciale al dettaglio (cluster 5)  nonche'  le  attivita'  svolte  in  locali  in  uso promiscuo con l'abitazione (cluster 13).
 La  presenza  di piu' unita' locali ha identificato le imprese che operano con piu' di un salone (cluster 7).
 Nelle  successive  descrizioni  dei  cluster  emersi dall'analisi, salvo   segnalazione  contraria,  l'indicazione  di  valori  numerici riguarda valori medi.
 Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei (cluster).
 
 CLUSTER  1 - ESERCIZI  INSERITI  IN  UNA STRUTTURA SANITARIA O IN UNA
 STRUTTURA MILITARE O IN CASE PER ANZIANI
 
 NUMEROSITA': 148
 
 Le  imprese  appartenenti  al  cluster  si  caratterizzano  per la localizzazione  dell'esercizio all'interno di una struttura sanitaria e/o  struttura  militare  e/o  in  case per anziani. L'attivita' piu' frequente  e'  quella  di parrucchiere e/o barbiere per uomo (84% dei ricavi  per  1'82% dei soggetti), anche se nel 37% dei casi si rileva l'attivita' di parrucchiere per donna (81% dei ricavi).
 Gli  spazi  destinati  all'attivita'  (22  mq)  sono di dimensioni nettamente   inferiori  alla  media  del  settore  e  presentano  1-2 postazioni di lavoro e spesso 1 postazione di lavaggio.
 Le  imprese  sono organizzate prevalentemente in ditte individuali (91% dei soggetti), nelle quali opera generalmente il solo titolare.
 Il    canale    di    acquisto    maggiormente    utilizzato   per l'approvvigionamento   dei   materiali   di  consumo  risulta  essere l'ingrosso (65% degli acquisti).
 
 CLUSTER 2 - SALONI DI PARRUCCHIERE DI MEDIE DIMENSIONI
 
 NUMEROSITA': 18.107
 
 Appartengono   a   questo   cluster   le  imprese  che  esercitano prevalentemente  l'attivita'  di  parrucchiere  per  donna  (88%  dei ricavi)  in  strutture  di  medie  dimensioni  rispetto al settore in analisi.  La  superficie  destinata  all'attivita' e' pari a 41 mq ed ospita  4 postazioni di lavoro e 2 postazioni di lavaggio; il 37% dei soggetti dispone di 7 mq di sale d'attesa e, nella meta' dei casi, di un magazzino e/o deposito di 8 mq.
 Si  tratta  di  imprese  organizzate  perlopiu'  in forma di ditta individuale  (86%  dei  soggetti),  in cui si rileva la presenza di 2 addetti.
 Per l'approvvigionamento dei materiali di consumo si rivolgono sia a  produttori  che a commercianti all'ingrosso con un'incidenza sugli acquisti pari rispettivamente al 59% e al 39%.
 La  dotazione  di  beni  strumentali  e' composta da 2-3 caschi, 3 phone,  1 piastra lisciacapelli, 2 babylis/arricciacapelli e, nel 45% dei casi, da 1 lampada ad infrarossi.
 
 CLUSTER 3 - SALONI CHE OFFRONO ANCHE ATTIVITA' DI ESTETICA DI BASE
 
 NUMEROSITA': 231
 
 Questo  cluster  individua le imprese che affiancano all'attivita' di  parrucchiere  per  donna (60% dei ricavi) l'erogazione di servizi estetici: principalmente depilazione (8% dei ricavi), trattamenti per le  mani  ed  i  piedi  (7%),  trattamenti  per il viso (6%); seguono trattamenti  per il corpo (5%) e trucco (4% per il 37% dei soggetti). Un  soggetto su due dichiara, inoltre, la vendita di prodotti (9% dei ricavi).
 Il  salone  si suddivide in 46 mq di spazi destinati all'attivita' di  parrucchiere  ed  in  15  mq di spazi destinati esclusivamente ai servizi di estetica; oltre la meta' dei soggetti dispone di superfici adibite  a  sale d'attesa (7 mq) e, nel 20% dei casi, di spazi per la vendita e l'esposizione di prodotti (4 mq). Gli ambienti ospitano 4-5 postazioni di lavoro e 2 postazioni di lavaggio.
 La  natura  giuridica  prevalente e' la ditta individuale (59% dei soggetti); sono presenti 3 addetti, di cui 1 estetista e/o visagista.
 Gli  acquisti  dei  materiali  di  consumo  vengono  effettuati da produttori (58% degli acquisti) e da commercianti all'ingrosso (39%).
 La  dotazione  di beni strumentali risulta pari a: 2-3 caschi, 3-4 phone,  1  piastra  lisciacapelli,  e, nel 51% dei casi, 1 lampada ad infrarossi.  Per  l'attivita'  di  estetica e' presente: 1 lettino, 1 sterilizzatore,  1  apparecchio per l'elettrodepilazione estetica nel 42%  dei  casi,  1  lampada  abbronzante  nel  22% e 1 doccia/lettino abbronzante nel 16%.
 
 CLUSTER   4 - SALONI   CHE   OFFRONO   ANCHE  ATTIVITA'  DI  ESTETICA DIVERSIFICATA
 
 NUMEROSITA': 301
 
 I  soggetti  del  cluster affiancano all'attivita' di parrucchiere per  donna  (66%  dei ricavi) e di parrucchiere e/o barbiere per uomo (13%)  l'erogazione  del servizio solarium (4% dei ricavi) e di altre attivita'  di  estetica:  trattamenti  per  le  mani ed i piedi (4%), depilazione  (3%)  e trattamenti per il viso e corpo. Il ventaglio di offerta del salone si completa con la vendita di prodotti (5%).
 In media le dimensioni della struttura sono piu' estese rispetto a quelle  del  cluster  3:  59  mq  di  spazi  destinati  all'attivita' principale,  19  mq  di  superficie  per  i servizi estetici, 7 mq di deposito e/o magazzino e 6 mq di sale d'attesa; nel 29% dei casi sono presenti 6 mq di spazi esclusivi per la vendita e/o l'esposizione dei prodotti.  Le postazioni di lavoro e di lavaggio sono rispettivamente pari a 6 e 3.
 Le  imprese  sono organizzate prevalentemente in ditte individuali (64%)  con  un  totale  addetti  pari  a 3-4; nella meta' dei casi si rileva la presenza di 1 estetista e/o visagista.
 Il  canale  utilizzato  per  l'approvvigionamento dei materiali di consumo   e'  rappresentato  soprattutto  da  produttori  (68%  degli acquisti).
 La  dotazione di beni strumentali e' ampia: 4-5 phone, 2-3 caschi, 1-2  piastre lisciacapelli, 2 babylis/arricciacapelli e, per oltre la meta'  dei  soggetti,  1  lampada  ad  infrarossi.  Per  i servizi di estetica  i  soggetti  dispongono di: 1 doccia/lettino abbronzante, 1 lettino,  1  lampada  abbronzante  viso/mani  nel  55%  dei  casi e 1 apparecchio per l'elettrodepilazione nel 33%.
 Si  rilevano  spese  di pubblicita', aggiornamento professionale e assicurazione superiori alla media del settore.
 
 CLUSTER 5 - SALONI LOCALIZZATI IN CENTRO COMMERCIALE AL DETTAGLIO
 
 NUMEROSITA': 395
 
 Il  cluster  raggruppa  i saloni inseriti in centri commerciali al dettaglio.    Tali    strutture    sono   orientate   prevalentemente all'attivita'  di parrucchiere per donna (74% dei ricavi), sebbene il 68%  delle  imprese  svolga  anche  l'attivita'  di  parrucchiere e/o barbiere  per  uomo  (27%  dei  ricavi).  La meta' circa dei soggetti effettua,  inoltre,  la  vendita di prodotti per la cute ed i capelli (7% dei ricavi).
 La   struttura   si   articola   in:  52  mq  di  spazi  destinati all'esercizio  dell'attivita'  di  parrucchiere e/o barbiere, 4 mq di spazi  adibiti  a sale d'attesa e 6 mq di locali destinati a deposito e/o  magazzino.  Gli ambienti sono dotati di 5 postazioni di lavoro e 2-3 postazioni di lavaggio.
 Si  tratta  in  prevalenza  di  ditte individuali (71%) e occupano complessivamente 3 addetti.
 Per gli acquisti dei materiali di consumo le imprese ricorrono sia a  produttori  (59%  degli  acquisti) sia a commercianti all'ingrosso (38%).
 La  dotazione  di beni strumentali e' pari a: 4 phone, 2 caschi, 2 baby-lis/arricciacapelli  e  1-2  piastre  lisciacapelli;  il 42% dei soggetti e' fornito di 1 lampada ad infrarossi.
 
 CLUSTER 6 - SALONI CON VENDITA DI PRODOTTI
 
 NUMEROSITA': 393
 
 Il cluster raggruppa i saloni con la piu' alta incidenza di ricavi provenienti  dalla  vendita  di  prodotti. Le tipologie merceologiche prevalentemente  trattate  sono  i  prodotti per la cute ed i capelli (12%  dei  ricavi)  e  per il trattamento di viso e/o corpo (4%) ed i cosmetici  per  il  make-up (6%). L'attivita' principale e' quella di parrucchiere per donna (63% dei ricavi).
 Coerentemente con la specificita' del cluster, i saloni presentano superfici  destinate alla vendita e/o esposizione dei prodotti (8 mq) e  scaffali  (4  metri  lineari) superiori alla media del settore; le imprese  dispongono di 44 mq di spazi per l'attivita' di parrucchiere e/o  barbiere,  7 mq di sale d'attesa per il 47% dei soggetti e 11 mq di  magazzino  e/o  deposito per il 52%. Le postazioni di lavoro e di lavaggio corrispondono rispettivamente a 4 e 2.
 Le  aziende  sono  organizzate principalmente in ditte individuali (83% dei casi) con un totale addetti pari a 2.
 Gli  approvvigionamenti  vengono  effettuati  in prevalenza presso produttori (66% degli acquisti).
 I  beni di cui dispongono per l'esercizio dell'attivita' sono pari a:   3-4   phone,   2   caschi,   1   piastra   lisciacapelli   e   2 baby-lis/arricciacapelli.
 
 CLUSTER 7 - IMPRESE CHE OPERANO CON PIU' DI UN SALONE
 
 NUMEROSITA': 161
 
 Questo  cluster  individua  le imprese caratterizzate dall'operare con  piu'  di  una  sede.  Il  96%  dei soggetti dispone di 2 saloni. L'attivita'  prevalente  risulta  essere  quella  di parrucchiere per donna  (69%  dei  ricavi)  mentre  l'attivita'  di  parrucchiere  e/o barbiere  per  uomo  assume  un peso sui ricavi pari al 21%. Oltre la meta'  dei  soggetti  estende il ventaglio di offerta di servizi alla vendita di prodotti per la cute ed i capelli (8% dei ricavi).
 Gli  esercizi ricoprono complessivamente le seguenti superfici: 92 mq di spazi destinati all'attivita' di parrucchiere e/o barbiere e 11 mq  di  locali adibiti a magazzino e/o deposito; nella meta' dei casi sono  presenti 8 mq di spazi destinati a sale d'attesa e, nel 21% dei casi,  5  mq  di spazi per l'esposizione e/o vendita dei prodotti. Le strutture  ospitano  complessivamente  8  postazioni di lavoro e 4 di lavaggio.
 Le  imprese  si  ripartiscono  in  misura quasi uniforme tra ditte individuali  e  societa'.  Gli addetti all'attivita' risultano essere pari a 5.
 Gli   acquisti   da   produttori   risultano  pari  al  62%  degli approvvigionamenti complessivi.
 La dotazione di beni strumentali e' pari a: 3-4 caschi, 6-7 phone, 2-3 baby-lis/arricciacapelli e 2 piastre lisciacapelli.
 
 CLUSTER  8 - SALONI  DI PARRUCCHIERE E/O BARBIERE PER UOMO DI PICCOLE DIMENSIONI
 
 NUMEROSITA': 11.775
 
 Il  cluster  raggruppa  i saloni di piccole dimensioni (26 mq) che rivolgono  l'attivita' ad una clientela quasi esclusivamente maschile (95% dei ricavi).
 La  struttura  dispone di 2 postazioni di lavoro e di 1 postazione di lavaggio.
 Le  imprese  sono  organizzate quasi esclusivamente sotto forma di ditta individuale (95%), in cui opera il solo titolare.
 La maggior parte degli acquisti e' realizzata tramite commercianti all'ingrosso  (62%  degli acquisti). La dotazione di beni strumentali e' esigua e generalmente limitata a 2 phone.
 
 CLUSTER 9 - SALONI DI PARRUCCHIERE DI PICCOLE DIMENSIONI
 
 NUMEROSITA': 19.077
 
 I  soggetti  appartenenti al cluster svolgono quasi esclusivamente l'attivita'  di  parrucchiere per donna (93% dei ricavi) in strutture di  dimensioni  assai  contenute  (28 mq) nelle quali si rilevano 2-3 postazioni di lavoro e 1-2 postazioni di lavaggio.
 Il   96%  delle  imprese  e'  organizzato  sotto  forma  di  ditta individuale in cui opera, generalmente, il solo titolare.
 Gli acquisti si ripartiscono uniformemente tra i principali canali di approvvigionamento: commercianti all'ingrosso (51% degli acquisti) e produttori (47%).
 I  beni  strumentali  sono  generalmente  limitati  a:  2 phone, 2 caschi, 1 baby-lis/arricciacapelli ed 1 piastra lisciacapelli.
 
 CLUSTER 10 - SALONI IN FRANCHISING
 
 NUMEROSITA': 523
 
 Il  cluster  raggruppa  le  imprese  che  si caratterizzano per la modalita'  organizzativa  adottata:  il  franchising/affiliazione.  I soggetti svolgono in prevalenza l'attivita' di parrucchiere per donna (81%  dei  ricavi) e in misura minore l'attivita' di parrucchiere e/o barbiere  per  uomo  (18%  per  oltre  la  meta'  dei  soggetti).  E' frequente,  inoltre,  la vendita di prodotti per la cute ed i capelli (6% dei ricavi).
 La  struttura presenta superfici destinate all'attivita' pari a 54 mq;  nel  49%  dei  casi  sono  presenti 7 mq di spazi adibiti a sale d'attesa  e,  nel 56%, 5 metri lineari di scaffali per la vendita e/o esposizione di prodotti. I locali sono attrezzati con 6 postazioni di lavoro e 3 di lavaggio.
 La  forma giuridica adottata in prevalenza e' la ditta individuale (69%); gli addetti sono pari a 3-4.
 I  soggetti  del  cluster,  oltre  ad  acquistare  direttamente da produttori  (60%  degli  acquisti),  coerentemente  con  la modalita' organizzativa  adottata,  ricorrono  di  frequente  anche  al  canale franchisor/affiliante (55% degli acquisti per il 41% dei soggetti).
 I  beni  strumentali  si  compongono  di  4-5  phone,  2 caschi, 2 baby-lis/arricciacapelli  e  1-2  piastre  lisciacapelli.  Tra i beni accessori  si  rileva  la presenza del condizionatore e dell'impianto stereofonico nel 56% dei casi.
 I   soggetti  sostengono  spese  di  pubblicita'  e  aggiornamento professionale superiori alla media del settore e presentano, inoltre, costi  e  spese  addebitati da franchisor/affiliante per voci diverse dall'acquisto delle merci e prodotti pari a circa 3.500 euro.
 
 CLUSTER 11 - SALONI IN FRANCHISING DI PIU' GRANDI DIMENSIONI
 
 NUMEROSITA': 82
 
 Il  cluster  comprende  i  saloni  in  franchising  di piu' grandi dimensioni.  Queste  realta'  presentano  come  ulteriore elemento di caratterizzazione    elevati    costi    e    spese   addebitati   da franchisor/affiliante  per  voci  diverse dall'acquisto delle merci e prodotti  (oltre  10.500  euro). Si configurano come saloni unisex in quanto, pur prevalendo l'attivita' di parrucchiere per donna (80% dei ricavi),  la  quasi  totalita'  dei  soggetti si rivolge anche ad una clientela  maschile  (12%  dei  ricavi  per  1'84%  dei soggetti). E' presente  l'offerta  di  prodotti per il trattamento della cute e dei capelli (7% dei ricavi).
 Dal   punto   di   vista   strutturale,   tali  saloni  dispongono complessivamente  di superfici destinate all'attivita' pari a 72 mq e di  spazi dedicati a magazzino e/o deposito pari a 15 mq; nel 40% dei casi  sono  presenti 7 mq di spazi adibiti a sale d'attesa e, nel 41% dei  casi, 4 mq di spazi per la vendita e/o esposizione dei prodotti. I  locali  ospitano  9  postazioni  di  lavoro  e  4-5 postazioni di' lavaggio.
 La  forma  giuridica  prevalente  e'  quella societaria (55% delle imprese). L'organico e' composto da 7 addetti.
 Coerentemente   con   la  modalita'  organizzativa  adottata,  gli acquisti  vengono  effettuati  oltre  che  da  produttori  (57% degli acquisti) anche dal franchisor/affiliante (27%).
 La  dotazione  di beni strumentali comprende: 8 phone, 1-2 caschi, 2-3  baby-lis/arricciacapelli  e  2 piastre lisciacapelli. Tra i beni accessori la quasi totalita' dei soggetti dispone del condizionatore, 1'80% dell'impianto stereofonico e il 66% del computer; in piu' della meta'   dei   casi   si   rileva   la   presenza   dell'impianto   di videoregistrazione.
 Le  spese  di pubblicita' e aggiornamento professionale assumono i valori  piu'  alti  del  settore.  Il  27%  dei soggetti ricorre alla fidelity card per rafforzare la fidelizzazione del cliente.
 
 CLUSTER 12 - SALONI DI PARRUCCHIERE DI GRANDI DIMENSIONI
 
 NUMEROSITA': 527
 
 Le  imprese appartenenti a questo cluster si caratterizzano per le dimensioni  dell'esercizio nettamente piu' grandi rispetto alla media del  settore.  L'attivita'  prevalente  e' quella di parrucchiere per donna  (77%  dei  ricavi); 3 soggetti su 4 si configurano come saloni unisex  in  quanto  svolgono  anche  l'attivita'  di parrucchiere e/o barbiere  per  uomo (16% dei ricavi per il 74% dei soggetti). Vendono prodotti  per  la  cute  ed  i capelli (6% dei ricavi) e, nel 28% dei casi, effettuano trattamenti estetici per le mani e i piedi (4%).
 Gli  esercizi  ricoprono  le  seguenti  superfici:  97 mq di spazi destinati  all'attivita'  di  parrucchiere e/o barbiere, 7 mq di sale d'attesa  e  15 mq di locali adibiti a magazzino e/o deposito. Per la vendita  e/o l'esposizione dei prodotti sono presenti 4 metri lineari di  scaffali e, per il 35% dei soggetti, circa 9 mq di spazi; nel 15% dei  casi  la  struttura  dispone  di  16 mq di spazi per l'attivita' estetica.  I  locali  ospitano  11  postazioni  di  lavoro  e  5-6 di lavaggio.
 Le  imprese  sono  ripartite quasi equamente tra ditte individuali (51%) e societa' (49%) nelle quali operano 7-8 addetti.
 Gli  acquisti  dei  materiali  di consumo avvengono soprattutto da produttori (77% degli acquisti).
 Tra  i  beni  in  dotazione  si  rilevano:  8  phone,  3 caschi, 3 baby-lis/arricciacapelli  e  2  piastre  lisciacapelli.  Tra  i  beni accessori  la  maggior parte dei soggetti dispone del condizionatore, dell'impianto stereofonico e del computer.
 Sostengono  spese  di  pubblicita',  aggiornamento professionale e assicurazione nettamente superiori alla media del settore.
 
 CLUSTER 13 - ESERCIZI IN USO PROMISCUO CON L'ABITAZIONE
 
 NUMEROSITA': 758
 
 Questo     cluster     risulta    caratterizzato    dall'esercizio dell'attivita'   in   locali   in  uso  promiscuo  con  l'abitazione. L'attivita'  prevalente e' di parrucchiere per donna (94% dei ricavi) mentre  solo il 15% dei soggetti presta attivita' di parrucchiere e/o barbiere per uomo (26% dei ricavi).
 La  superficie  destinata  all'attivita'  e'  di  soli 23 mq ed e' dotata di 2 postazioni di lavoro e di 1 postazione di lavaggio.
 Si  tratta  quasi  esclusivamente di ditte individuali gestite dal solo titolare.
 Il  canale di acquisto maggiormente utilizzato e' rappresentato da commercianti  all'ingrosso (56% degli acquisti) seguito da produttori (40%).
 La  dotazione  strumentale  risulta  minima:  2 phone, 2 caschi, 1 baby-lis/arricciacapelli e 1 piastra lisciacapelli.
 
 CLUSTER 14 - SALONI DI BARBIERE DI MEDIE DIMENSIONI
 
 NUMEROSITA': 2.051
 
 Le  imprese  del cluster svolgono quasi esclusivamente l'attivita' di  parrucchiere  e/o barbiere per uomo (94% dei ricavi) in saloni di medie dimensioni.
 La  struttura  dispone  di  34 mq di spazi destinati all'esercizio dell'attivita';  nel 34% dei casi sono presenti 7 mq di sale d'attesa e  nel 41% circa 9 mq di magazzino e/o deposito. I locali sono dotati di 3 postazioni di lavoro e 2 di lavaggio.
 L'attivita'  e'  esercitata,  per  lo  piu',  sotto forma di ditta individuale (64% dei casi); sono presenti 2 addetti.
 Per  l'approvvigionamento  dei  materiali  di consumo risulta piu' frequente   il   ricorso   a  commercianti  all'ingrosso  (57%  degli acquisti),  seguito  da produttori (73% degli acquisti per il 51% dei soggetti).
 La dotazione di beni strumentali e' limitata a 3 phone.
 
 CLUSTER 15 - SALONI DI PARRUCCHIERE DI MEDIO-GRANDI DIMENSIONI
 
 NUMEROSITA': 8.868
 
 Il  cluster  raggruppa  le  imprese  che  svolgono  in  prevalenza l'attivita'  di  parrucchiere per donna (81% dei ricavi) in saloni di medio-grandi  dimensioni.  Oltre  la  meta' dei soggetti dichiara una clientela maschile (18% dei ricavi nel 59% dei casi) e vende prodotti per la cute ed i capelli (8% nel 55%).
 La superficie destinata all'attivita' e' di 59 mq. Nella meta' dei casi  la  struttura  presenta  8  mq  di sale d'attesa e, nel 20%, si rilevano spazi adibiti all'esposizione e/o vendita di prodotti pari a 5 mq. Gli ambienti ospitano 6 postazioni di lavoro e 3 di lavaggio.
 La  forma  giuridica  prevalente  e' la ditta individuale (72% dei casi). L'organico si compone di 3 addetti.
 In  merito  all'approvvigionamento  dei  materiali  di consumo, la quota  maggiore  di  acquisti  e' effettuata da produttori (68% degli acquisti).
 La dotazione di beni strumentali comprende: 4-5 phone, 2-3 caschi, 2  baby-lis/arricciacapelli, 1-2 piastre lisciacapelli e 1 lampada ad infrarossi nella meta' dei casi.
 Presentano  spese  di  pubblicita',  aggiornamento professionale e assicurazione superiori alla media del settore.
 DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO
 
 Una  volta  suddivise  le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare,  per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio  si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al  gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (3).
 La   stima   della   "funzione  di  ricavo"  e'  stata  effettuata individuando  la  relazione  tra  il  ricavo (variabile dipendente) e alcuni   dati   contabili  e  strutturali  delle  imprese  (variabili indipendenti).
 E'  opportuno  rilevare  che  prima  di  definire  il  modello  di regressione  si  e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese  per  verificare  le  condizioni  di  "normalita'  economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si  e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo".
 In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
 • (costo  del venduto (4) + costo per la produzione di servizi) dichiarato negativo;
 • costi  e  spese dichiarate nel quadro F del modello superiori ai ricavi dichiarati.
 Successivamente    sono    stati   utilizzati   degli   indicatori economico-contabili specifici dell'attivita' in esame:
 • valore  aggiunto  orario  per  addetto  = (ricavi - costo del venduto - costo  per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi)/(numero addetti (5) * 312 * 8);
 • incidenza dei costi e spese sui ricavi = (costo del venduto + costo   per  la  produzione  di  servizi  +  spese  per  acquisti  di servizi)/ricavi.
 Per  ogni  gruppo  omogeneo, distintamente per imprese con e senza personale  dipendente,  e' stata calcolata la distribuzione ventilica di  ciascuno  degli  indicatori  precedentemente  definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente  all'interno  di  un  determinato  intervallo, per costituire il campione di riferimento.
 
 ----------------------------
 
 (3)  La  Regressione Multipla e' una tecnica statistica che
 permette   di   interpolare   i   dati   con   un   modello
 statistico-matematico   che   descrive   l'andamento  della
 variabile  dipendente in funzione di una serie di variabili
 indipendenti   relativamente   alla  loro  significativita'
 statistica.
 (4)  Costo  del  venduto = Esistenze iniziali + acquisti di
 merci e materie prime - rimanenze finali.
 (5)   Le   frequenze  relative  ai  dipendenti  sono  state
 normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite.
 Le  frequenze  relative ai non dipendenti (ad eccezione dei
 collaboratori   coordinati   e  continuativi  che  prestano
 attivita'     prevalentemente    nell'impresa    e    degli
 amministratori  non  soci) sono state normalizzate all'anno
 in base alle percentuali di lavoro prestato.
 
 |1 + numero dirigenti + numero
 |quadri + numero impiegati + numero
 |operai generici + numero operai
 |specializzati + numero dipendenti
 |a tempo parziale + numero
 |apprendisti + numero assunti con
 |contratto di formazione e lavoro o
 |a termine e lavoranti a domicilio
 |+ numero collaboratori coordinati
 |e continuativi che prestano
 |attivita' prevalentemente
 |nell'impresa + numero
 |collaboratori dell'impresa
 |familiare e coniuge dell'azienda
 |coniugale + numero familiari
 |diversi che prestano attivita'
 |nell'impresa + numero associati in
 |partecipazione che apportano
 |lavoro prevalentemente Numero addetti = (ditte           |nell'impresa + numero associati in individuali)                      |partecipazione diversi; ---------------------------------------------------------------------
 |Numero dirigenti + numero quadri +
 |numero impiegati + numero operai
 |generici + numero operai
 |specializzati + numero dipendenti
 |a tempo parziale + numero
 |apprendisti + numero assunti con
 |contratto di formazione e lavoro o
 |a termine e lavoranti a domicilio
 |+ numero collaboratori coordinati
 |e continuativi che prestano
 |attivita' prevalentemente
 |nell'impresa + numero familiari
 |diversi che prestano attivita'
 |nell'impresa + numero associati in
 |partecipazione che apportano
 |lavoro prevalentemente
 |nell'impresa + numero associati in
 |partecipazione diversi + numero
 |soci con occupazione prevalente
 |nell'impresa + numero soci diversi Numero addetti = (societa)        |+ numero amministratori non soci.
 Per  il  valore  aggiunto  orario  per addetto sono stati scelti i seguenti  intervalli:    • dal 4° al 19° ventile, per i cluster 1, 3, 4;
 • dal 5° al 19° ventile, per i cluster 2, 8, 14, 15;
 • dal 5° ventile, per i cluster 5, 10, 13;
 • dal 4° ventile, per i cluster 6, 7;
 • dal 9° al 19° ventile, per il cluster 9;
 • dal 2° ventile, per il cluster 11;
 • dal 3° al 19° ventile, per il cluster 12. Per  l'incidenza  dei  costi  e  spese sui ricavi sono stati scelti i seguenti intervalli:
 • dal 1° al 19° ventile, per i cluster 1, 11;
 • dal 1° al 16° ventile, per i cluster 2, 9, 13, 15;
 • dal 2° al 15° ventile, per il cluster 3;
 • dal 2° al 16° ventile, per i cluster 4, 8, 14;
 • dal 2° al 18° ventile, per i cluster 5, 6;
 • dal 1° al 18° ventile, per i cluster 7, 12;
 • dal 1° al 17° ventile, per il cluster 10.
 Cosi'  definito  il  campione  di  imprese  di  riferimento, si e' proceduto  alla  definizione  della  "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo.
 Per  la  determinazione  della  "funzione  di  ricavo"  sono state utilizzate  sia  variabili  contabili  (quadro  F  del  modello)  sia variabili  strutturali.  La  scelta  delle variabili significative e' stata  effettuata  con  il  metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili,  la  determinazione  della  "funzione  di  ricavo"  si  e' ottenuta  applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita).
 Affinche'  il  modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti  da  soggetti  anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro  che  presentavano  un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori - 2,5 e + 2,5.
 Nella  definizione  della  "funzione di ricavo" si e' tenuto conto anche  delle  possibili  differenze  di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell'attivita'.
 A tale scopo si sono utilizzati i risultati di uno studio relativo alla  "territorialita'  generale a livello comunale (6)" che ha avuto come  obiettivo  la  suddivisione  del  territorio  nazionale in aree omogenee in rapporto al:
 • grado di benessere;
 • livello di qualificazione professionale;
 • struttura economica.
 Nella  definizione  della funzione di ricavo, le aree territoriali sono  state  rappresentate  con  un  insieme di variabili dummy ed e' stata  analizzata  la loro interazione con le variabili "Logaritmo in base 10 del (costo del venduto + costo per la produzione di servizi)" e  "Logaritmo  in  base  10  del  (costo  del  venduto + costo per la produzione  di  servizi  +  spese  per  acquisti  di  servizi)". Tali variabili  hanno prodotto, ove le differenze territoriali non fossero state  colte  completamente nella Cluster Analysis, valori correttivi da  applicare, nella stima del ricavo di riferimento, al coefficiente delle  variabili "Logaritmo in base 10 del (costo del venduto + costo per la produzione di servizi)" e "Logaritmo in base 10 del (costo del venduto  + costo per la produzione di servizi + spese per acquisti di servizi)".
 Inoltre,  al  fine  di  cogliere  le differenze legate alla fascia qualitativa   del   servizio   offerto   e   le  differenze  connesse all'ubicazione  dell'esercizio,  nella definizione della "funzione di ricavo",  si  e'  tenuto  conto  delle tariffe dei principali servizi indicate  dai  contribuenti.  Il  livello delle tariffe della singola impresa,  raffrontato  con i valori di riferimento individuati per il settore,  ha  permesso  di  identificare  correttivi  da applicare al coefficiente  delle  variabili  "Costo  del  venduto  +  costo per la produzione di servizi" e "Costo del venduto + costo per la produzione di servizi + spese per acquisti di servizi".
 Nell'allegato  2.A  vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".
 APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
 
 Per  la  determinazione  del  ricavo  della  singola  impresa sono previste due fasi:
 • l'Analisi Discriminante (7);
 • la stima del ricavo di riferimento.
 Nell'allegato  2.B  vengono  riportate  le  variabili  strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante.
 Non  si  e'  proceduto  nel  modo standard di operare dell'Analisi Discriminante  in  cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo  di  massima  probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione  di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo   omogeneo,   sono   considerate  sempre  le  probabilita'  di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei.
 Per  ogni  impresa  viene  determinato  il  ricavo  di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza.
 Tale  ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del  gruppo  stesso  e  le  variabili  dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
 Anche  l'intervallo  di  confidenza  e'  ottenuto come media degli intervalli  di  confidenza,  al  livello  del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
 
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 (6)  I  criteri  e  le  conclusioni  dello  studio  sono
 riportati   nell'apposito   Decreto   Ministeriale.     (7)
 L'Analisi  Discriminante  e'  una  tecnica  che consente di
 associare   ogni   impresa   ad  uno  dei  gruppi  omogenei
 individuati per la sua attivita', attraverso la definizione
 di  una  probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi
 stessi.
 
 ---->  Vedere allegato 2.A da pag. 54 a pag. 59   <----
 
 ALLEGATO 2.B
 VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE
 
 QUADRO A DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
 • Numero delle giornate retribuite per i dirigenti
 • Numero delle giornate retribuite per i quadri
 • Numero delle giornate retribuite per gli impiegati
 • Numero delle giornate retribuite per gli operai generici
 • Numero delle giornate retribuite per gli operai specializzati
 • Numero  delle  giornate  retribuite  per  i  dipendenti  a tempo parziale
 • Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti
 • Numero  delle  giornate retribuite per gli assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio
 
 QUADRO B DEL QUESTIONARIO:
 • Spazi destinati all'esercizio dell'attivita' di parrucchiere e/o barbiere (Mq)
 • Spazi destinati esclusivamente ai servizi di estetica (Mq)
 • Spazi  destinati  esclusivamente alla vendita e/o esposizione di prodotti cosmetici, parrucche ed affini (Mq)
 • Spazi destinati a sale d'attesa per la clientela (Mq)
 • Localizzazione  (1=  autonoma;  2-esercizio  inserito  in centro commerciale  al  dettaglio;  3-esercizio  inserito  in  una struttura ricettiva  alberghiera e/o extra alberghiera; 4=esercizio inserito in una struttura sanitaria e/o in una struttura militare e/o in case per anziani, etc.)
 • Uso promiscuo dell'abitazione
 
 QUADRO D DEL QUESTIONARIO:
 • Modalita' organizzativa: Franchisor/Affiliato
 • Tipologia   dell'attivita'  e  prodotti  offerti:  Attivita'  di parrucchiere per donna
 • Tipologia   dell'attivita'  e  prodotti  offerti:  Attivita'  di parrucchiere e/o barbiere per uomo
 • Tipologia   dell'attivita'   e   prodotti  offerti:  Servizi  di estetica - Trattamenti per il corpo (massaggi, sauna, etc.)
 • Tipologia   dell'attivita'   e   prodotti  offerti:  Servizi  di estetica - Trattamenti  per  il  viso  (pulizia del viso, trattamento anti-rughe, etc.)
 • Tipologia   dell'attivita'   e   prodotti  offerti:  Servizi  di estetica - Depilazione
 • Tipologia   dell'attivita'   e   prodotti  offerti:  Servizi  di estetica - Solarium corpo/viso
 • Tipologia   dell'attivita'   e   prodotti  offerti:  Vendita  di prodotti - Prodotti per la cute ed i capelli (shampoo, balsamo, creme ristrutturanti, lacche, gel, etc.)
 • Tipologia   dell'attivita'   e   prodotti  offerti:  Vendita  di prodotti - Prodotti  per l'igiene ed il trattamento di viso e/o corpo (detergenti, creme, etc.)
 • Tipologia   dell'attivita'   e   prodotti  offerti:  Vendita  di prodotti - Prodotti cosmetici per il make-up
 • Figure professionali: Barbiere - Numero
 • Figure professionali: Parrucchiere e/o acconciatore - Numero
 • Figure professionali: Estetista e/o visagista - Numero
 • Costi   e   spese   specifici:   Costi  e  spese  addebitati  da franchisor/affiliante  per  voci  diverse  dall'acquisto  di  merci e prodotti
 
 QUADRO D DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
 • Spese per aggiornamento professionale
 • Spese di pubblicita', propaganda e rappresentanza
 
 QUADRO E DEL QUESTIONARIO:
 • Beni   strumentali:  Attrezzature  di  processo - Postazioni  di lavoro (per taglio, acconciatura, etc.) - Numero
 • Beni   strumentali:  Attrezzature  di  processo - Postazioni  di lavaggio - Numero
 • Beni    strumentali:    Attrezzature    per    l'attivita'    di estetica - Doccia/lettino abbronzante - Numero
 |  |  |  | Allegato 3 EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG36U
 
 NOTA TECNICA E METODOLOGICA
 CRITERI PER L'EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
 
 L'evoluzione  dello  Studio  di  Settore  ha il fine di cogliere i cambiamenti  strutturali,  le modifiche dei modelli organizzativi, le variazioni di mercato all'interno del settore economico.
 Di  seguito  vengono  esposti  i  criteri seguiti per l'evoluzione degli  studi  di  settore  SG35U, SG36U, SG62U e SG76U (limitatamente all'attivita' 55.30B Servizi di ristorazione in self-service).
 Oggetto  dello  studio sono le attivita' economiche rispondenti ai codici ATECOFIN 2004:
 55.30.A - Ristoranti,  trattorie,  pizzerie, osterie e birrerie con cucina;
 55.30.B - Servizi di ristorazione in self-service;
 55.30.C - Ristoranti con annesso intrattenimento e spettacolo;
 55.30.2 - Ristorazione con preparazione di cibi da asporto.
 La  finalita'  perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo  conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa.
 A  tale  scopo,  nell'ambito  dello  studio,  vanno individuate le relazioni  tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare  i  possibili  processi  produttivi  e  i  diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'.
 L'evoluzione  degli studi di settore e' stata condotta analizzando i   modelli   per   la  comunicazione  dei  dati  rilevanti  ai  fini dell'applicazione  degli  Studi  di  Settore per il periodo d'imposta 2002,   completati   con   ulteriori   informazioni   contenute   nel questionario  F.SG36  inviato  ai contribuenti per l'evoluzione degli studi in oggetto.
 I contribuenti interessati sono risultati pari a 68.722.
 Il  numero dei soggetti i cui modelli sono stati completati con le informazioni  contenute  nei  relativi  questionari  e  stato  pari a 53.891.
 Sui  modelli  sono state condotte analisi statistiche per rilevare la  completezza,  la  correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute.
 Tali  analisi  hanno  comportato,  ai fini della definizione dello studio,  lo  scarto di 4.745 posizioni. I principali motivi di scarto sono stati:
 ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro;
 quadro F del modello (elementi contabili) non compilato;
 quadro    B   del   questionario   (unita'   locale   destinata all'esercizio dell'attivita) non compilato;
 presenza  di  attivita'  secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20% (1);
 errata  compilazione  delle percentuali relative alla tipologia di attivita' (quadro D del questionario);
 errata compilazione delle percentuali relative agli acquisti di cibi e bevande (quadro D del questionario);
 incongruenze   fra  i  dati  strutturali  e  i  dati  contabili contenuti nei modelli.
 A  seguito  degli scarti effettuati, il numero dei modelli oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 49.146.
 
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 (1)  Ai  fini  della  verifica del limite di esclusione, ai
 ricavi  derivanti  dell'esercizio in forma prevalente delle
 attivita' oggetto dello studio, devono essere sommati anche
 quelli derivanti dalle seguenti attivita' complementari:
 55.30.4 Gelaterie e pasticcerie con somministrazione;
 55.40.A Bar e caffe';
 55.40.B Bottiglierie ed enoteche con somministrazione;
 55.40.G Bar, caffe' con intrattenimento e spettacolo.
 IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
 
 Per  segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla  base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
 • una  tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si  e'  configurata  come  un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees  e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (2);
 • un procedimento di Cluster Analysis (3).
 L'utilizzo  combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering.
 In  effetti,  tanto  maggiore  e'  il  numero  di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering.
 Per  limitare  l'impatto  di tale problematica, la classificazione dei   contribuenti  e'  stata  effettuata  a  partire  dai  risultati dell'analisi  fattoriale,  basandosi  quindi  su un numero ridotto di variabili  (i  fattori)  che  consentono,  comunque,  di mantenere il massimo delle informazioni originarie.
 In  un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello  adottato,  l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non  tanto  in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto  in  funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili  esaminate  che  contraddistinguono  il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo.
 Le  variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono  quelle  presenti in tutti i quadri ad eccezione delle variabili del  quadro degli elementi contabili. Tale scelta nasce dall'esigenza di   caratterizzare   le   imprese   in  base  ai  possibili  modelli organizzativi,  alle  diverse  tipologie  di  attivita',  ai  diversi servizi  offerti,  etc.;  tale  caratterizzazione  e'  possibile solo utilizzando  le  informazioni  relative  alle strutture operative, al mercato  di  riferimento  e  a  tutti  quegli  elementi specifici che caratterizzano  le  diverse  realta'  economiche  e produttive di una impresa.
 I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati   in   termini   di  significativita'  sia  economica  sia statistica,  al  fine  di  individuare  quelli  che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio.
 La  Cluster Analysis ha consentito di identificare ventisei gruppi omogenei di imprese.
 DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
 
 Lo  studio  analizza  le  attivita' economiche relative al settore della ristorazione con somministrazione e con preparazione di cibi da asporto.
 Gli elementi che hanno maggiormente contribuito a determinare i 26 gruppi  omogenei  (cluster)  sono i seguenti: tipologia di attivita', tipo  di  servizio offerto, specializzazione gastronomica, presenza o meno   di   posti   a   sedere,  offerta  di  servizi  complementari, stagionalita', dimensione.
 La  tipologia di attivita' e il servizio offerto hanno permesso di distinguere:
 • ristorazione con servizio al tavolo;
 • ristorazione self-service;
 • ristorazione con preparazione di cibo da asporto.
 
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 (2)  L'Analisi  in  Componenti  Principali  e'  una tecnica
 statistica   che   permette  di  ridurre  il  numero  delle
 variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in
 un  numero  inferiore  di  nuove variabili dette componenti
 principali  tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate)
 che  spieghino  il  massimo possibile della varianza totale
 delle  variabili  originarie, per rendere minima la perdita
 di  informazione;  le  componenti principali (fattori) sono
 ottenute   come   combinazione   lineare   delle  variabili
 originarie.
 (3)  La  Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in
 base  ai  fattori  dell'analisi  in  componenti principali,
 permette   di   identificare  gruppi  omogenei  di  imprese
 (cluster);  in  tal  modo  le imprese che appartengono allo
 stesso    gruppo    omogeneo   presentano   caratteristiche
 strutturali simili.
 In  base  alla  specializzazione  gastronomica  gli  esercizi  che forniscono  il  servizio  al  tavolo  si  suddividono  nelle seguenti tipologie:
 • ristoranti;
 • pizzerie;
 • ristoranti/pizzerie;
 • enoteche con cucina;
 • birrerie con cucina.
 Una  particolare  tipologia  di  ristoranti e' rappresentata dalle imprese specializzate nell'organizzazione di banchetti.
 Gli  esercizi che preparano cibo da asporto sono suddivisi in base alla  specializzazione gastronomica e alla presenza o meno di posti a sedere  per  la  consumazione dei pasti. Una particolare tipologia di esercizi  che preparano cibi da asporto e' rappresentata dai soggetti che effettuano la consegna a domicilio delle pizze. Nell'ambito degli esercizi che preparano cibi da asporto, si individuano pertanto:
 • pizzerie al taglio;
 • pizzerie al taglio dotate di posti a sedere;
 • gastronomie/rosticcerie;
 • gastronomie/rosticcerie dotate di posti a sedere;
 • pizzerie con consegna a domicilio.
 Gli  esercizi  sono  inoltre distinti in relazione all'offerta dei seguenti servizi complementari:
 • bar;
 • attivita' ricettiva;
 • intrattenimento  e  spettacolo  rappresentato  da  dancing  e musica dal vivo;
 • intrattenimento e spettacolo rappresentato da cabaret e altri spettacoli. Il fattore della stagionalita' consente di individuare:
 • esercizi stagionali con servizio al tavolo;
 • esercizi stagionali con preparazione di cibo da asporto;
 • self-service stagionali.
 Il  fattore dimensionale in termini di ampiezza dei locali e posti a  sedere,  numero di addetti e consumi di gas e di energia elettrica consente infine:
 • di  distinguere  i ristoranti in esercizi di piccole, medie e grandi dimensioni;
 • di  individuare un gruppo formato da ristoranti di dimensioni molto grandi specializzati in banchetti;
 • di  distinguere i self-service di grandi dimensioni da quelli di medio-piccole dimensioni;
 • di individuare ristoranti pizzerie di grandi dimensioni.
 Nelle  successive  descrizioni  dei  cluster  emersi dall'analisi, salvo   segnalazione  contraria,  l'indicazione  di  valori  numerici riguarda  valori medi. Le frequenze relative ai dipendenti, anche per il calcolo del totale di addetti, sono state normalizzate all'anno in base al numero delle giornate retribuite.
 Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei (cluster).
 
 CLUSTER 1 - PIZZERIE AL TAGLIO DOTATE DI POSTI A SEDERE
 
 NUMEROSITA': 1.171
 
 Il cluster raggruppa gli esercizi specializzati nella preparazione di  cibi da asporto (73% dei ricavi) e, in particolare, nella vendita di  pizza da asporto (69%); per il 52% dei soggetti il 13% dei ricavi deriva dalla vendita di bevande da asporto.
 Nelle  imprese  del  cluster, in prevalenza ditte individuali (64% dei  casi)  e  societa'  di persone (33%), si rileva la presenza di 2 addetti.
 La  caratteristica  delle  imprese  del  cluster e' la presenza di posti  a  sedere  (26  posti interni) e di spazi relativamente grandi destinati alla vendita o alla somministrazione (50 mq interni) con un bancone  gastronomia e/o pizza al taglio di circa 2 metri lineari. La superficie  utilizzata  per la preparazione dei pasti misura 20 mq ed e'  attrezzata  con  1  forno  a  gas e/o elettrico con una capacita' complessiva  di 3 teglie 40 x 60, 1 forno a legna nel 36% dei casi, 2 fuochi  e  piastre, 1 friggitrice e 1 impastatrice. Si rileva inoltre la presenza di 1 lavastoviglie e 2 frigoriferi.
 Per   la   svolgimento   dell'attivita'  le  imprese  del  cluster acquistano  soprattutto  sfarinati  (29% sul totale degli acquisti di cibi e bevande) e birra (13%).
 
 CLUSTER 2 - RISTORANTI CON BAR
 
 NUMEROSITA': 4.836
 
 Il  cluster  e'  formato  da  esercizi  che  alla ristorazione con servizio  al  tavolo  (74%  dei ricavi) affiancano l'attivita' di bar (22%).  Si  tratta  di ditte individuali (57% dei casi) e societa' di persone (39%). Il numero totale di addetti e' pari a 3.
 La  struttura  comprende  spazi  interni  destinati alla vendita o somministrazione  (120 mq) con 66 posti a sedere; il 45% dei soggetti dispone  di  spazi esterni destinati alla somministrazione (55 mq con 37 posti a sedere).
 Coerentemente  con  la  presenza  del servizio bar, le imprese del cluster  dispongono  di spazi destinati (32 mq) con 16 posti a sedere ad uso esclusivo.
 La superficie adibita a cucina misura 27 mq ed e' attrezzata con 6 fuochi  e  piastre  e  2  forni  a  gas  e/o  elettrici.  Tra  i beni strumentali  si  rileva  inoltre  la  presenza  di 1 lavastoviglie, 2 frigoriferi e 1 congelatore.
 Per  la  preparazione  dei pasti, che generalmente vengono serviti sia   a  pranzo  che  a  cena,  le  imprese  del  cluster  acquistano maggiormente carne (27% sul totale degli acquisti di cibi e bevande), vino (15%), sfarinati (12%), pesce (9°'%) e birra (9%).
 
 CLUSTER 3 - GASTRONOMIE/ ROSTICCERIE DOTATE DI POSTI A SEDERE
 
 NUMEROSITA': 317
 
 Al   cluster   appartengono   gli   esercizi  specializzati  nella preparazione  di  cibi da asporto (74% dei ricavi) con un'offerta che comprende    pizza   da   asporto   (38%)   e   altri   prodotti   di gastronomia/rosticceria;  per  il  54% dei soggetti il 12% dei ricavi deriva dalla vendita di bevande da asporto.
 Si  tratta  di ditte individuali (59% dei casi) con 2 addetti e di societa'  (nel  34% dei casi di persone e nel 7% di capitali) con 4-5 addetti di cui 2 dipendenti.
 La  caratteristica  delle  imprese  del  cluster e' la presenza di posti  a  sedere  (24  posti interni) e di spazi relativamente grandi destinati alla vendita o alla somministrazione (51 mq interni) con un bancone  gastronomia e/o pizza al taglio di circa 3 metri lineari. La superficie  utilizzata  per la preparazione dei pasti misura 26 mq ed e'  attrezzata  con 4 fuochi e piastre, 1-2 forni a gas e/o elettrici con  una  capacita' complessiva di 5 teglie 40 x 60, 1 friggitrice, 1 girarrosto  nel  58%  dei casi e 1 impastatrice. Si rileva inoltre la presenza di 1 lavastoviglie e 2 frigoriferi.
 Per   lo   svolgimento   dell'attivita'  le  imprese  del  cluster acquistano soprattutto carne (22% sul totale degli acquisti di cibi e bevande), sfarinati (17%), birra (11%) e vino (5%).
 
 CLUSTER 4 - BIRRERIE CON CUCINA
 
 NUMEROSITA': 831
 
 Il  cluster  e'  formato da esercizi che effettuano principalmente ristorazione   con  servizio  al  tavolo  (91%  dei  ricavi)  e  sono specializzati   nella   somministrazione  di  birra.  L'incidenza  di quest'ultima  sul  totale degli acquisti di cibi e bevande e' pari al 50% e il numero di etichette di birra in lista (11) e' superiore alla media del settore.
 Nelle  imprese  del  cluster,  in prevalenza societa' (nel 54% dei casi  di  persone  e nel 12° di capitali), si rileva la presenza di 3 addetti.
 La  struttura  comprende  spazi  interni  destinati alla vendita o somministrazione  (113 mq) con 83 posti a sedere; il 41% dei soggetti dispone  di  spazi esterni destinati alla somministrazione (62 mq con 57  posti a sedere). La superficie utilizzata per la preparazione dei pasti  misura  20  mq  ed  e' attrezzata con 3-4 fuochi e piastre e 1 forno  a  gas e/o elettrico. Tra i beni strumentali si rileva inoltre la presenza di 1 lavastoviglie, 2 frigoriferi e 1 congelatore.
 Per  lo svolgimento dell'attivita', che nell' 81% dei casi avviene solo  a  cena,  oltre  alla  birra  le imprese del cluster acquistano maggiormente  carne (8% sul totale degli acquisti di cibi e bevande), sfarinati (8%) e vino (6%).
 
 CLUSTER 5 - PIZZERIE CON BAR
 
 NUMEROSITA': 1.547
 
 Il cluster e' formato da ristoranti che effettuano prevalentemente somministrazione  di  pizza con servizio al tavolo (49% dei ricavi) a cui affiancano l'attivita' di bar (18%).
 Nelle   imprese   del   cluster,  che  si  suddividono  tra  ditte individuali  (50% dei casi) e societa' di persone (45%), si rileva la presenza di 3-4 addetti.
 La  struttura  comprende  spazi  interni  destinati alla vendita o somministrazione  (157 mq) con 93 posti a sedere; il 53% dei soggetti dispone  di  spazi esterni destinati alla somministrazione (72 mq con 51 posti a sedere). Coerentemente con la presenza del bar, le imprese del  cluster  dispongono  inoltre di spazi destinati esclusivamente a tale servizio (35 mq) con 16 posti a sedere ad uso esclusivo.
 La  superficie  utilizzata per la preparazione dei pasti misura 30 mq  ed e' attrezzata con 5 fuochi e piastre, 1 forno a legna, 1 forno a  gas  e/o  elettrico  e  1  impastatrice. fra i beni strumentali si rileva  inoltre  la  presenza di 1 lavastoviglie, 3 frigoriferi e 1-2 congelatori.
 Per   lo   svolgimento   dell'attivita'  le  imprese  del  cluster acquistano  soprattutto  sfarinati  (19% sul totale degli acquisti di cibi e bevande), carne (15%), birra (14%) e vino (11%).
 
 CLUSTER 6 - SELF-SERVICE STAGIONALI
 
 NUMEROSITA': 89
 
 Il  cluster  e'  formato  da esercizi caratterizzati dall'apertura stagionale  fino  a  6  mesi  (132  giorni  nell'anno) che effettuano ristorazione  self-service  (66%  dei  ricavi).  Il  62% dei soggetti affianca  all'attivita' di ristorazione il servizio bar, ottenendo il 25% dei ricavi.
 Nelle  imprese  del  cluster, che si suddividono tra societa' (nel 37%  dei  casi  di persone e nel 19% di capitali) e ditte individuali (44%),  risultano  occupati 4 addetti di cui 2 dipendenti. Le imprese del  cluster  ricorrono frequentemente ai contratti a termine (il 45% degli  esercizi  retribuisce  483  giornate ai dipendenti a termine a tempo pieno e il 36% retribuisce 124 giornate ai dipendenti a termine a tempo parziale).
 La  struttura  comprende  spazi  interni  destinati alla vendita o somministrazione  (133  mq  con 76 posti a sedere e un bancone per la ristorazione  self-service di circa 6 metri lineari; nel 64% dei casi dispongono  di  spazi esterni destinati alla somministrazione (102 mq con  83  posti a sedere). La superficie adibita a cucina misura 37 mq ed  e' attrezzata con 5 fuochi e piastre, 2 forni a gas e/o elettrici e 1 friggitrice. Tra i beni strumentali si rileva inoltre la presenza di 1 lavastoviglie, 3 frigoriferi e 1-2 congelatori.
 Per  la  preparazione  dei  pasti,  che  nel  47% dei casi vengono serviti solo a pranzo, le imprese del cluster acquistano maggiormente carne  (19%  sul  totale degli acquisti di cibi e bevande), sfarinati (16%), pesce (12%) e birra (12%).
 
 CLUSTER 7 - SELF-SERVICE
 
 NUMEROSITA': 513
 
 Il  cluster e' formato da esercizi di dimensioni medio-piccole che effettuano  ristorazione  self-service  (83% dei ricavi). Il 6% delle imprese  dichiara  fornire  il servizio di self-service a isole (free flow);  nei  restanti  casi  si tratta invece di self-service di tipo tradizionale.
 Si  tratta  di  societa' (nel 38% dei casi di persone e nel 32% di capitali) con 7 addetti di cui 4 dipendenti e ditte individuali (30%) con 3 addetti.
 La  struttura  comprende  spazi  interni  destinati alla vendita o somministrazione  (154  mq) con 82 posti a sedere e un bancone per la ristorazione  self-service  di  circa 6 metri lineari; raramente sono presenti spazi esterni destinati alla somministrazione. La superficie utilizzata  per  la preparazione dei pasti misura 40 mq. La dotazione di  beni  strumentali comprende 5 fuochi e piastre, 2 forni a gas e/o elettrici  e  1 friggitrice. Tra i beni strumentali si rileva inoltre la presenza di 1 lavastoviglie, 3 frigoriferi e 1-2 congelatori.
 Per  il  59% dei soggetti il 23% dei ricavi deriva da emissione di fatture   verso   societa'   che   gestiscono  buoni  pasto.  Per  la preparazione  dei  pasti, che nel 53% dei casi vengono serviti solo a pranzo,  le  imprese del cluster acquistano principalmente carne (27% sul totale degli acquisti di cibi e bevande), sfarinati (19%) e pesce (9%).
 
 CLUSTER 8 - RISTORANTI DI MEDIE DIMENSIONI
 
 NUMEROSITA': 7.430
 
 Il  cluster  e'  formato  da  esercizi  di  medie  dimensioni  che effettuano  ristorazione  con servizio al tavolo (97% dei ricavi). Si tratta  di  societa'  (nel  51%  dei  casi  di  persone  e nel 14% di capitali)  e  ditte individuali (35%). Il numero totale di addetti e' pari a 5 di cui 3 dipendenti.
 La  struttura  comprende  spazi  interni  destinati alla vendita o somministrazione  (124 mq) con 77 posti a sedere; il 45% dei soggetti dispone  di  spazi esterni destinati alla somministrazione (65 mq con 47  posti a sedere). La superficie destinata a cucina misura circa 33 mq  ed  e'  attrezzata  con  7  fuochi  e piastre e 2 forni a gas e/o elettrici.  Si  riscontra  inoltre  la presenza di 1 lavastoviglie, 3 frigoriferi e 1-2 congelatori.
 Per  la  preparazione  dei pasti le imprese del cluster acquistano soprattutto  carne (25% sul totale degli acquisti di cibi e bevande), pesce  (23%),  vino (15%) e sfarinati (9%). Il numero di etichette di vino in lista (37) e' superiore alla media del settore.
 L'8%  degli  esercizi  propone,  anche  o  esclusivamente,  cucina orientale.
 
 CLUSTER 9 - PIZZERIE CON FORNO ELETTRICO
 
 NUMEROSITA': 2.297
 
 Il  cluster e' formato da esercizi che effettuano ristorazione con servizio  al  tavolo  (89%  dei  ricavi)  e  sono specializzati nella somministrazione di pizza (66%).
 Nelle   imprese   del   cluster,  che  si  suddividono  tra  ditte individuali  (45% dei casi) e societa' (nel 46% dei casi di persone e nel  9%  di  capitali),  si  rileva  la presenza di 3-4 addetti con 2 dipendenti.
 La  struttura  comprende  spazi  interni  destinati alla vendita o somministrazione  (102 mq) con 66 posti a sedere; il 46% dei soggetti dispone  di  spazi esterni destinati alla somministrazione (61 mq con 50  posti a sedere). La superficie utilizzata per la preparazione dei pasti  misura 26 mq ed e' attrezzata con 2 forni a gas e/o elettrici, 1  impastatrice,  4-5  fuochi  e  piastre e 1 friggitrice. Tra i beni strumentali  si  rileva  inoltre  la  presenza  di 1 lavastoviglie, 3 frigoriferi e 1 congelatore.
 Per  lo  svolgimento  dell'attivita', che nel 34% dei casi avviene solo  a cena, le imprese del cluster acquistano soprattutto sfarinati (23% sul totale degli acquisti di cibi e bevande), birra (15%), carne (14%), pesce (11%) e vino (9%).
 
 CLUSTER 10 - RISTORANTI SPECIALIZZATI IN BANCHETTI
 
 NUMEROSITA': 1.458
 
 Il  cluster e' formato da ristoranti che forniscono il servizio al tavolo  (92% dei ricavi) e sono specializzati nella organizzazione di banchetti presso il locale (64%). Si tratta in prevalenza di societa' (nel  44%  casi  di  persone  e  nel  14% di capitali) e si rileva la presenza di 4 addetti di cui 2 dipendenti.
 La  struttura  comprende  spazi  interni  destinati alla vendita o somministrazione (270 mq) con 176 posti a sedere; il 41% dei soggetti dispone  di spazi esterni destinati alla somministrazione (130 mq con 77  posti a sedere). La superficie utilizzata per la preparazione dei pasti  misura 59 mq ed e' attrezzata con 8 fuochi e piastre e 2 forni a  gas  e/o  elettrici.  Tra  i beni strumentali si rileva inoltre la presenza  di  1 lavastoviglie, 2 frigoriferi, 1 cella frigorifera e 1 congelatore.
 Per  lo svolgimento dell'attivita', che avviene generalmente sia a pranzo  che  a  cena,  le  imprese del cluster acquistano soprattutto carne (29% sul totale degli acquisti di cibi e bevande), pesce (21%), vino (13%) e sfarinati (11%).
 Per  il  26%  degli esercizi si rileva la presenza di attivita' di intrattenimento e spettacolo rappresentata da musica dal vivo.
 
 CLUSTER 11 - ENOTECHE CON CUCINA
 
 NUMEROSITA': 87
 
 Il  cluster e' formato da esercizi che effettuano ristorazione con servizio  al  tavolo  (87%  dei  ricavi)  e  sono specializzati nella somministrazione  di  vino.  L'incidenza  di  quest'ultimo sul totale degli  acquisti  di  cibi  e  bevande  e'  pari al 39% e il numero di etichette di vino in lista (72) e' di gran lunga superiore alla media del settore.
 Nelle  imprese del cluster, in prevalenza societa' (68% dei casi), risultano occupati 3 addetti.
 La  struttura  comprende  spazi  interni  destinati alla vendita o somministrazione  (82  mq) con 44 posti a sedere; il 40% dei soggetti dispone  di  spazi esterni destinati alla somministrazione (36 mq con 25  posti a sedere). La superficie destinata a cucina misura 18 mq ed e'  attrezzata con 4-5 fuochi e piastre, 1 forno a gas e/o elettrico. Tra   i   beni  strumentali  si  rileva  inoltre  la  presenza  di  1 lavastoviglie, 3 frigoriferi e 1 congelatore.
 Per  la  preparazione  dei  pasti,  che  nel  41% dei casi vengono serviti  solo a cena, oltre al vino le imprese del cluster acquistano maggiormente carne (19% sul totale degli acquisti di cibi e bevande), pesce (14% per il 48% delle imprese), sfarinati (9%) e birra (4%).
 
 CLUSTER 12 - PIZZERIE A TAGLIO
 
 NUMEROSITA': 4.249
 
 Il cluster raggruppa gli esercizi specializzati nella preparazione di  cibi da asporto (93% dei ricavi) e, in particolare, nella vendita di pizza da asporto (88%).
 
 Si  tratta  di  esercizi,  per  lo  piu'  artigianali,  formati in prevalenza   da  ditte  individuali  (75%  dei  casi).  La  struttura occupazionale vede la presenza complessiva di 2 addetti.
 Le  imprese del cluster dispongono di piccoli spazi destinati alla vendita  o  alla  somministrazione  (23  mq  interni)  con un bancone gastronomia  e/o  pizza  al taglio di circa 3 metri lineari. Non sono generalmente  presenti posti a sedere; il 37% dei soggetti dispone di piani  d'appoggio  (mensole)  per il consumo dei pasti. La superficie utilizzata  per  la preparazione (laboratorio/cucina) misura 18 mq ed e'  attrezzata  con  1  forno  a  gas e/o elettrico con una capacita' complessiva di 3 teglie 40 x 60, 1 impastatrice e 1 frigorifero.
 Per   lo   svolgimento  dell'attivita',  le  imprese  del  cluster acquistano  soprattutto  sfarinati  (34% sul totale degli acquisti di cibi e bevande).
 
 CLUSTER 13 - GASTRONOMIE/ROSTICCERIE
 
 NUMEROSITA': 1.359
 
 Il cluster raggruppa gli esercizi specializzati nella preparazione di  cibi da asporto (92% dei ricavi) e, in particolare, nella vendita di  prodotti di gastronomia e rosticceria; per il 34% dei soggetti il 45% dei ricavi deriva dalla vendita di pizza da asporto.
 Si  tratta  di  esercizi,  per  lo  piu'  artigianali,  formati in prevalenza   da  ditte  individuali  (70%  dei  casi).  La  struttura occupazionale vede la presenza complessiva di 2-3 addetti.
 Le  imprese del cluster dispongono di piccoli spazi destinati alla vendita  o  alla  somministrazione  (26  mq  interni)  con un bancone gastronomia  e/o  pizza  al taglio di circa 3 metri lineari. Non sono generalmente  presenti posti a sedere; il 22% dei soggetti dispone di piani  d'appoggio  (mensole)  per il consumo dei pasti. La superficie utilizzata  per  la preparazione (laboratorio/cucina) misura 23 mq ed e'  attrezzata  con 3-4 fuochi e piastre, 1 forno a gas e/o elettrico con  una  capacita' complessiva di 3 teglie 40 x 60, 1 friggitrice, 1 girarrosto nel 54% dei casi e 1 frigorifero.
 Per   lo   svolgimento  dell'attivita',  le  imprese  del  cluster acquistano soprattutto carne (35% sul totale degli acquisti di cibi e bevande), sfarinati (13%) e pesce (13%).
 Il  12%  degli  esercizi  propone,  anche o esclusivamente, cucina orientale.
 
 CLUSTER 14 - ESERCIZI STAGIONALI CON SERVIZIO AL TAVOLO
 
 NUMEROSITA': 1.667
 
 Il  cluster e' formato da esercizi che effettuano ristorazione con servizio  al  tavolo  (82%  dei  ricavi)  e si caratterizzano per una apertura  stagionale  fino a 6 mesi (134 giorni all'anno). Al cluster appartengono   ristoranti  e  ristoranti/pizzerie  (per  il  45%  dei soggetti il 52% dei ricavi deriva dalla pizzeria).
 Si  tratta  in  prevalenza  di  ditte individuali (59% dei casi) e societa'  di  persone (34%). Il numero totale di addetti e' pari a 3. Le  imprese  del  cluster  ricorrono  frequentemente  ai  contratti a termine (il 33% degli esercizi retribuisce 435 giornate ai dipendenti a  termine  a  tempo  pieno  e  il  259/0 retribuisce 206 giornate ai dipendenti a termine a tempo parziale).
 La  struttura  comprende  spazi  interni  destinati alla vendita o somministrazione  (89  mq) con 50 posti a sedere; il 66% dei soggetti dispone  di  spazi esterni destinati alla somministrazione (94 mq con 63 posti a sedere).
 La superficie adibita a cucina misura 28 mq ed e' attrezzata con 5 fuochi  e  piastre, 1 forno a gas e/o elettrico e 1 forno a legna nel 41% dei casi. Tra i beni strumentali si rileva inoltre la presenza di 1 lavastoviglie, 2 frigoriferi e 1 congelatore.
 Per  la  preparazione dei pasti, le imprese del cluster acquistano soprattutto  pesce (20% sul totale degli acquisti di cibi e bevande), carne (16%), sfarinati (13%), birra (11%) e vino (10%).
 
 CLUSTER 15 - RISTORANTI CON ATTIVITA' RICETTIVA
 
 NUMEROSITA': 484
 
 Il  cluster  e'  formato  da  esercizi  che  alla ristorazione con servizio  al tavolo (68% dei ricavi) affiancano l'attivita' ricettiva e,  nel  62%  dei  casi,  il servizio bar. Si tratta in prevalenza di societa'  di  persone  (47%  dei  casi) e ditte individuali (44%). Il numero totale di addetti e' pari a 4-5 di cui 2-3 dipendenti.
 La  struttura  comprende  spazi  interni  destinati alla vendita o somministrazione (175 mq) con 103 posti a sedere; il 44% dei soggetti dispone  di  spazi esterni destinati alla somministrazione (77 mq con 48  posti  a sedere). Per l'attivita' di bar le imprese dispongono di spazi dedicati (33 mq) con 18 posti a sedere ad uso esclusivo.
 La superficie destinata a cucina misura 40 mq ed e' attrezzata con 7  fuochi  e  piastre  e  2  forni  a  gas  e/o elettrici. Tra i beni strumentali  si  rileva  inoltre  la  presenza  di 1 lavastoviglie, 3 frigoriferi, 1 cella frigorifera e 1 congelatore.
 Per  la  preparazione  dei pasti, che generalmente vengono serviti sia   a  pranzo  che  a  cena,  le  imprese  del  cluster  acquistano maggiormente carne (26% sul totale degli acquisti di cibi e bevande), pesce (14%), sfarinati (13%) e vino (13%).
 
 CLUSTER 16 - PIZZERIE CON CONSEGNA A DOMICILIO
 
 NUMEROSITA': 213
 
 Al  cluster  appartengono  esercizi,  per lo piu' artigianali, che preparano cibi da asporto (86% dei ricavi) e si caratterizzano per la consegna a domicilio della pizza (60%).
 Nelle  imprese  del  cluster, in prevalenza ditte individuali (66% dei  casi)  e societa' di persone (31%), si rileva la presenza di 2-3 addetti.
 Coerentemente  con  il  tipo  di  servizio  offerto,  il costo dei contenitori  per  prodotti  da  asporto  e'  superiore alla media del settore  e  le  imprese  del  cluster  dispongono generalmente di 1-2 motocicli o ciclomotori.
 I  locali  sono  suddivisi tra spazi destinati alla vendita o alla somministrazione   (31   mq   interni)  e  spazi  utilizzati  per  la preparazione  dei  pasti  (21  mq).  La dotazione di beni strumentali comprende  1  forno a gas e/o elettrico con una capacita' complessiva di 5 teglie 40 x 60 o di 1 forno a legna e 1 impastatrice.
 
 CLUSTER 17 - ESERCIZI CON DANCING
 
 NUMEROSITA': 66
 
 I  soggetti  appartenenti  al  cluster  si  contraddistinguono per l'offerta al pubblico dell' attivita' di intrattenimento e spettacolo (18%  dei  ricavi)  che si affianca alla ristorazione con servizio al tavolo     (70%).    Al    cluster    appartengono    ristoranti    e ristoranti/pizzerie (per il 65% dei soggetti il 51% dei ricavi deriva dalla pizzeria).
 L'attivita'  di intrattenimento e' rappresentata da dancing e, per il  71% dei soggetti, da musica dal vivo. Coerentemente con i servizi offerti,  i  costi  per  prestazioni  di  artisti  e  intrattenitori, promoter,  P.R. cosi' come i diritti versati alla SIAE sono superiori alla media del settore.
 Si  tratta  soprattutto di societa' (nel 35% dei casi di persone e nel  29%  di  capitali) e il numero di addetti e' pari a 4 di cui 1-2 dipendenti.
 La  struttura  comprende  spazi  interni  destinati alla vendita o somministrazione  (252  mq)  con 155 posti a sedere e spazi destinati alla  preparazione  dei pasti (54 mq); il 59% dei soggetti dispone di spazi  esterni destinati alla somministrazione (140 mq con 99 posti a sedere).
 Per  quanto  riguarda l'attivita' di intrattenimento, si rileva la presenza  di  spazi  dedicati  (168  mq). Gli esercizi sono, infatti, dotati  di  pista da ballo e, nel 47% dei casi, anche di un palco. Il 65% delle imprese dispone inoltre di spazi destinati esclusivamente a bar (28 mq) con un bancone di circa 5 metri lineari.
 La   dotazione  di  beni  strumentali  relativa  all'attivita'  di ristorazione  comprende  6 fuochi e piastre, 1 friggitrice, 1 forno a legna nel 55% dei casi, 2 forni a gas e/o elettrici e 1 impastatrice. Tra   i   beni  strumentali  si  rileva  inoltre  la  presenza  di  1 lavastoviglie, 3 frigoriferi e 1-2 congelatori.
 Per  lo  svolgimento  dell'attivita', che nel 47% dei casi avviene solo a cena, le imprese del cluster acquistano soprattutto carne (21% sul  totale degli acquisti di cibi e bevande), sfarinati (17%), pesce (13%), birra (13%) e vino (12%)
 
 CLUSTER 18 - RISTORANTI/PIZZERIE
 
 NUMEROSITA': 3.562
 
 Il  cluster e' formato da esercizi di medio-piccole dimensioni che effettuano  ristorazione con servizio al tavolo (92% dei ricavi). Una parte  consistente  dei ricavi deriva dalla somministrazione di pizza (49%).
 Nelle  imprese  del cluster, prevalentemente societa' (nel 55% dei casi  di  persone  e nel 13% di capitali), sono occupati 5 addetti di cui 3 dipendenti.
 La  struttura  comprende  spazi  interni  destinati alla vendita o somministrazione (148 mq) con 100 posti a sedere; il 54% dei soggetti dispone  di  spazi esterni destinati alla somministrazione (82 mq con 63 posti a sedere). La superficie adibita a cucina misura 33 mq ed e' attrezzata  con  6 fuochi e piastre, 1 forno a legna, 1-2 forni a gas e/o elettrici, 1 impastatrice e 1 friggitrice. Tra i beni strumentali si  rileva  inoltre la presenza di 1 lavastoviglie, 3-4 frigoriferi e 1-2 congelatori.
 Per  la  preparazione  dei pasti, che generalmente vengono serviti sia   a  pranzo  che  a  cena,  le  imprese  del  cluster  acquistano maggiormente  sfarinati  (18%  sul  totale  degli  acquisti di cibi e bevande), pesce (18%), carne (17%), birra (11%) e vino (9%).
 
 CLUSTER 19 - RISTORANTI/PIZZERIE DI GRANDI DIMENSIONI
 
 NUMEROSITA': 902
 
 Il  cluster  e'  formato  da  esercizi  di  grandi  dimensioni che effettuano  ristorazione con servizio al tavolo (92% dei ricavi). Una parte  consistente  dei ricavi deriva dalla somministrazione di pizza (56%).
 Nelle  imprese  del cluster, prevalentemente societa' (nel 58% dei casi  di  persone  e nel 24% di capitali), sono occupati 9 addetti di cui  6  dipendenti.  Tra  i  dipendenti  si  rileva principalmente la presenza di cuochi, pizzaioli e camerieri.
 La  struttura  comprende  spazi  interni  destinati alla vendita o somministrazione (219 mq) con 143 posti a sedere; il 63% dei soggetti dispone  di spazi esterni destinati alla somministrazione (117 mq con 91  posti a sedere). La superficie utilizzata per la preparazione dei pasti misura 45 mq ed e' attrezzata con 7 fuochi e piastre, 1 forno a legna,  2  forni a gas e/o elettrici, 1 impastatrice e 1 friggitrice. Tra   i   beni  strumentali  inoltre  si  rileva  la  presenza  di  2 lavastoviglie, 5 frigoriferi, 1-2 celle frigorifere e 2 congelatori.
 Il  16% degli esercizi che formano il cluster effettua la gestione informatizzata delle comande e dispone di 3 palmari.
 Per  la  preparazione  dei pasti, che generalmente vengono serviti sia   a  pranzo  che  a  cena,  le  imprese  del  cluster  acquistano soprattutto  sfarinati  (18%  sul  totale  degli  acquisti  di cibi e bevande), pesce (16%), carne (15%), birra (11%) e vino (9%).
 
 CLUSTER   20 - RISTORANTI   DI  GRANDI  DIMENSIONI  SPECIALIZZATI  IN BANCHETTI
 
 NUMEROSITA': 233
 
 Il  cluster  e'  formato  da  esercizi  di  grandi  dimensioni che effettuano  ristorazione  con  servizio  al tavolo (90% dei ricavi) e sono  specializzati nell'organizzazione di banchetti presso il locale (64%).   Per   il  9%  dei  soggetti  una  parte  dei  ricavi  deriva dall'attivita' di banqueting.
 Si tratta in prevalenza di societa' (nel 50% dei casi di persone e nel  30%  di  capitali) e si rileva la presenza di 9 addetti di cui 6 dipendenti. Tra i dipendenti si rilevano principalmente cuochi, aiuto cuochi, altro personale di cucina e camerieri. Le imprese del cluster ricorrono  frequentemente  ai  contratti  a  termine  (il  35%  degli esercizi  retribuisce  678  giornate  ai dipendenti a termine a tempo pieno  e  il  27%  retribuisce 332 giornate ai dipendenti a termine a tempo parziale).
 La  struttura  comprende  spazi  interni  destinati alla vendita o somministrazione (577 mq) con 378 posti a sedere; il 47% dei soggetti dispone  di spazi esterni destinati alla somministrazione (260 mq con 139 posti a sedere). La superficie utilizzata per la preparazione dei pasti  misura  118  mq  ed e' attrezzata con 12 fuochi e piastre, 3-4 forni  a  gas  e/o elettrici e friggitrice. Tra i beni strumentali si rileva inoltre la presenza di 2 lavastoviglie, 4 frigoriferi, 3 celle frigorifere e 2 congelatori.
 Per  lo svolgimento dell'attivita', che avviene generalmente sia a pranzo  che  a cena, le imprese del cluster acquistano pesce (27% sul totale  degli  acquisti di cibi e bevande), carne (25%), vino (13%) e sfarinati (10%).
 Per  il  41%  degli esercizi si rileva la presenza di attivita' di intrattenimento e spettacolo rappresentata da musica dal vivo.
 
 CLUSTER 21 - ESERCIZI CON CABARET E ALTRI SPETTACOLI
 
 NUMEROSITA': 143
 
 I  soggetti  appartenenti  al  cluster  si  contraddistinguono per l'offerta  al  pubblico  di attivita' di intrattenimento e spettacolo che  si  affianca  alla  ristorazione con servizio al tavolo (85% dei ricavi).  Al  cluster  appartengono  ristoranti e ristoranti/pizzerie (per il 49% dei soggetti il 49% dei ricavi deriva dalla pizzeria).
 L'attivita' di intrattenimento e' rappresentata da cabaret e altri spettacoli   e,  per  il  64%  dei  soggetti,  da  musica  dal  vivo. Coerentemente  con  i  servizi  offerti,  i  costi per prestazioni di artisti e intrattenitori, promoter, P.R. cosi' come i diritti versati alla SIAE sono superiori alla media del settore.
 Si  tratta  di  societa' (nel 50% dei casi di persone e nel 26% di capitali)  con 6 addetti di cui 3 dipendenti e ditte individuali (24% dei casi) con 2 addetti.
 La  struttura  comprende  spazi  interni  destinati alla vendita o somministrazione  (183  mq)  con  122  posti a sedere e locali per la preparazione  dei pasti (38 mq); il 45% dei soggetti dispone di spazi esterni  destinati  alla  somministrazione  (92  mq  con  76  posti a sedere).
 Il tipo di intrattenimento offerto non richiede necessariamente la presenza di spazi dedicati che infatti sono presenti solo nel 32% dei casi.
 La   dotazione  di  beni  strumentali  relativa  all'attivita'  di ristorazione comprende 6 fuochi e piastre, 1 friggitrice, 1-2 forni a legna  nel  37%  dei  casi,  2  forni a gas e/o elettrici. Tra i beni strumentali  si  rileva  inoltre  la  presenza  di 1 lavastoviglie, 3 frigoriferi e 1-2 congelatori.
 Per  lo  svolgimento  dell'attivita', che nel 42% dei casi avviene solo a cena, le imprese del cluster acquistano soprattutto carne (22% sul totale degli acquisti di cibi e bevande), birra (16%) , sfarinati (12%), pesce (11°/o) e vino (11%).
 Il  12% degli esercizi che formano il cluster effettua la gestione informatizzata delle comande e dispone di 3 palmari.
 
 CLUSTER 22 - PIZZERIE CON FORNO A LEGNA
 
 NUMEROSITA': 4.177
 
 Il  cluster e' formato da esercizi che effettuano ristorazione con servizio  al  tavolo  (92%  dei  ricavi)  e  sono specializzati nella somministrazione di pizza (74%).
 Nelle  imprese  del  cluster,  ditte  individuali (57% dei casi) e societa' di persone (39%), si rileva la presenza di 2-3 addetti.
 La  struttura  comprende  spazi  interni  destinati alla vendita o somministrazione  (100 mq) con 67 posti a sedere; il 42% dei soggetti dispone  di spazi esterni destinati alla somministrazione (62 mq) con 49  posti  a sedere. La superficie utilizzata per la preparazione dei pasti  misura  23  mq ed e' attrezzata con 1 forno a legna, 1 forno a gas   e/o   elettrico,  1  impastatrice,  4  fuochi  e  piastre  e  1 friggitrice.  Tra i beni strumentali si rileva inoltre la presenza di 1 lavastoviglie, 2 frigoriferi e 1 congelatore.
 Per  lo  svolgimento  dell'attivita', che nel 47% dei casi avviene solo  a  cena,  le  imprese  del  cluster  acquistano prevalentemente sfarinati  (23%  sul  totale degli acquisti di cibi e bevande), birra (16%), carne (12%), pesce (9%) e vino (8%).
 
 CLUSTER 23 - SELF-SERVICE DI GRANDI DIMENSIONI
 
 NUMEROSITA': 49
 
 Il  cluster  e'  formato  da  esercizi  di  grandi  dimensioni che effettuano  ristorazione  self-service (74% dei ricavi). Il 10% delle imprese dichiara di fornire il servizio di self-service a isole (free flow);  nei  restanti  casi  si tratta invece di self-service di tipo tradizionale.
 Rispetto agli altri cluster, nel gruppo in esame e' piu' frequente la  presenza  di  imprese  con  piu'  unita'  locali  destinate  allo svolgimento dell'attivita' (multipunto).
 Nelle  imprese  del cluster, esclusivamente societa' (nell'80% dei casi  di  capitali e nel 20% di persone), sono occupati 24 addetti di cui  21  dipendenti.  Tra  i  dipendenti  si rileva principalmente la presenza  di  banconisti,  camerieri  e  altro  personale di sala. Le imprese  del  cluster ricorrono frequentemente ai contratti a termine (il  39%  degli  esercizi  retribuisce 2.767 giornate ai dipendenti a termine  a  tempo  parziale  e  il  20% retribuisce 1.004 giornate ai dipendenti a termine a tempo pieno).
 La  struttura  comprende  spazi  interni  destinati alla vendita o somministrazione  (316 mq) con 188 posti a sedere e un bancone per il self-service di circa 8 metri lineari; il 51% dei soggetti dispone di spazi  esterni destinati alla somministrazione (103 mq con 77 posti a sedere).  La  superficie  utilizzata  per  la  preparazione dei pasti misura 86 mq, gli spazi destinati a deposito alimenti sono di 71 mq e quelli   destinati  ad  ufficio  di  11  mq.  La  dotazione  di  beni strumentali  comprende  7  fuochi  e  piastre,  2  forni  a  gas  e/o elettrici,  3  friggitrici, 1-2 lavastoviglie, 5 frigoriferi, 2 celle frigorifere e 2 congelatori.
 Per  il  69% dei soggetti il 14% dei ricavi deriva da emissione di fatture  verso  societa'  che  gestiscono  buoni  pasto. Il 41% degli esercizi  dichiara  di  appartenere ad una catena di franchising e il 22°/o   e'  localizzato  all'interno  di  un  centro  commerciale  al dettaglio.
 Per  la  preparazione  dei pasti le imprese del cluster acquistano soprattutto  carne (23% sul totale degli acquisti di cibi e bevande), sfarinati (15%) e pesce (8%).
 
 CLUSTER 24 - RISTORANTI DI GRANDI DIMENSIONI
 
 NUMEROSITA': 807
 
 Il  cluster  e'  formato  da  esercizi  di  grandi  dimensioni che effettuano  ristorazione  con servizio al tavolo (93% dei ricavi). Si tratta  di  societa'  (nel  43%  dei  casi  di  persone  e nel 41% di capitali)  e  ditte individuali (16%). Il numero totale di addetti e' pari  a  '13-14  di  cui 10 dipendenti. Tra i dipendenti si rileva la presenza  di  cuochi,  aiuto  cuochi,  altro  personale  di  cucina e camerieri.   Le  imprese  del  cluster  ricorrono  frequentemente  ai contratti  a  termine (il 40% degli esercizi retribuisce 826 giornate ai  dipendenti  a  termine  a  tempo  pieno  e il 26% retribuisce 423 giornate ai dipendenti a termine a tempo parziale).
 Rispetto agli altri cluster, nel gruppo in esame e' piu' frequente la  presenza  di  imprese  con  piu'  unita'  locali  destinate  alle svolgimento dell'attivita' (multipunto).
 Gli esercizi sono dotati di spazi interni destinati alla vendita o somministrazione (228 mq) con 142 posti a sedere; il 58% dei soggetti dispone  di spazi esterni destinati alla somministrazione (115 mq con 81  posti a sedere). La superficie destinata a cucina misura 58 mq ed e'  attrezzata  con 9 fuochi e piastre e 3 forni a gas e/o elettrici. Si  rileva  inoltre  la presenza di 2 lavastoviglie, 5 frigoriferi, 2 celle frigorifere e 2 congelatori.
 Per  la  preparazione  dei pasti, che generalmente vengono serviti sia   a  pranzo  che  a  cena,  le  imprese  del  cluster  acquistano soprattutto  pesce (24% sul totale degli acquisti di cibi e bevande), carne  (22%),  vino (14%) e sfarinati (9%). Il numero di etichette di vino in lista (52) e' superiore alla media del settore.
 
 CLUSTER 25 - ESERCIZI STAGIONALI CON PREPARAZIONE DI CIBI DA ASPORTO
 
 NUMEROSITA': 102
 
 Al  cluster  appartengono  esercizi stagionali specializzati nella preparazione  di  cibi da asporto (86% dei ricavi) e, in particolare, nella  vendita  di  prodotti di gastronomia e rosticceria; per il 48% dei  soggetti  il  46%  dei  ricavi  deriva dalla vendita di pizza da asporto.
 I  soggetti  appartenenti  a  questo  cluster  sono caratterizzati dall'apertura  stagionale  fino  a  6 mesi (125 giorni nell'anno). Si tratta  quasi esclusivamente di ditte individuali (73% dei casi) o di societa' di persone (24%) in cui risultano occupati 2-3 addetti.
 Le  imprese del cluster dispongono di piccoli spazi destinati alla vendita   o   somministrazione   (31  mq  interni)  con  una  bancone gastronomia  e/o  pizza al taglio di circa 3 metri lineari e non sono generalmente presenti posti a sedere (il 20% dei soggetti ha 22 posti a  sedere  interni). La superficie utilizzata per la preparazione dei pasti misura 22 mq ed e' attrezzata con 4 fuochi e piastre, 1-2 forni a  gas  e/o  elettrici con una capacita' complessiva di 4 teglie 40 x 60, 1 girarrosto, 1 friggitrice e 1 frigorifero.
 
 CLUSTER 26 - RISTORANTI DI PICCOLE DIMENSIONI
 
 NUMEROSITA': 9.232
 
 Il  cluster  e'  formato  da  esercizi  di  piccole dimensioni che effettuano  ristorazione  con  servizio  al  tavolo (94% dei ricavi). Nelle  imprese  del cluster, in prevalenza ditte individuali (59% dei casi)  e  societa'  di  persone  (36%),  si rileva la presenza di 2-3 addetti.
 La  struttura  comprende  spazi  interni  destinati alla vendita o somministrazione  (83  mq) con 51 posti a sedere; il 33% dei soggetti dispone  di  spazi esterni destinati alla somministrazione (47 mq con 34  posti a sedere). La superficie destinata a cucina misura 23 mq ed e'  attrezzata con 5 fuochi e piastre, 1-2 forni a gas e/o elettrici, 1 lavastoviglie, 2 frigoriferi e 1 congelatore.
 Per  la  preparazione  dei pasti, che generalmente vengono serviti sia  a  pranzo che a cena, le imprese acquistano principalmente carne (27%  sul totale degli acquisti di cibi e bevande), pesce (16%), vino (14%) e sfarinati (12%).
 Il  5%  degli  esercizi  propone,  anche  o esclusivamente, cucina orientale.
 DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO
 
 Una  volta  suddivise  le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare,  per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio  si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al  gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (4).
 La   stima   della   "funzione  di  ricavo"  e'  stata  effettuata individuando  la  relazione  tra  il  ricavo (variabile dipendente) e alcuni   dati   contabili  e  strutturali  delle  imprese  (variabili indipendenti).
 E'  opportuno  rilevare  che  prima  di  definire  il  modello  di regressione  si  e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese  per  verificare  le  condizioni  di  "normalita'  economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si  e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo".
 In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
 • (costo  del venduto (5) + costo per la produzione di servizi) dichiarato  negativo;        • costi  e spese dichiarati nel quadro F del modello superiori ai ricavi dichiarati.
 Successivamente    sono    stati   utilizzati   degli   indicatori economico-contabili specifici delle attivita' in esame:
 • ricarico  =  ricavi  /  (costo  del  venduto  +  costo per la produzione di servizi);
 • numero posti per addetto - numero posti a sedere (6) / numero addetti (7);
 • rotazione  giornaliera dei posti = numero pasti nell'anno (8) / numero posti a sedere nell'anno (9);
 • rotazione  del  magazzino = (costo del venduto + costo per la produzione di servizi) / giacenza media del magazzino (10);
 • valore  aggiunto  per  addetto - (ricavi  +  aggi  e proventi derivanti dalla vendita di generi soggetti a ricavo fisso - costo del venduto - costo  per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi) / (numero addetti * 1.000).
 Per  ogni  gruppo  omogeneo, distintamente per imprese con e senza dipendenti  e  sulla base della localizzazione territoriale, e' stata calcolata  la  distribuzione  ventilica  di ciascuno degli indicatori precedentemente  definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano  valori  degli indicatori contemporaneamente all'interno di   un   determinato  intervallo,  per  costituire  il  campione  di riferimento.
 Per il ricarico sono stati scelti i seguenti intervalli:
 • dal  6° al 19° ventile, per i cluster 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 12, 13, 14, 15, 17, 18, 19, 21, 22, 23, 24, 26;
 • dal 6° ventile, per i cluster 11, 16, 20, 25.
 Per  il  numero  posti  per  addetto  sono stati scelti i seguenti intervalli:
 • non  sono  stati effettuati tagli per i cluster 1, 3, 12, 13, 16, 23, 25;
 • fino  al  18° ventile, per i cluster 2, 5, 9, 15, 18, 19, 21, 22;
 • fino al 19° ventile, per i cluster 4, 8, 11, 17;
 • dal l° al 19° ventile, per i cluster 6, 7, 24, 26;
 • fino al 17° ventile per i cluster 10, 20;
 • dal 1° al 18° ventile, per il cluster 14.
 
 ----------------------------
 
 (4)  La  Regressione Multipla e' una tecnica statistica che
 permette   di   interpolare   i   dati   con   un   modello
 statistico-matematico   che   descrive   l'andamento  della
 variabile  dipendente in funzione di una serie di variabili
 indipendenti   relativamente   alla  loro  significativita'
 statistica.
 (5)  Costo  del  venduto = Esistenze iniziali + acquisti di
 merci e materie prime - rimanenze finali.
 (6)  Il numero posti a sedere e' pari al valore massimo tra
 il  (numero  posti  a  sedere interni + il 25°/o del numero
 posti a sedere esterni) e il numero posti a sedere esterni.
 (7)   Le   frequenze  relative  ai  dipendenti  sono  state
 normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite.
 Le  frequenze  relative ai non dipendenti (ad eccezione dei
 collaboratori   coordinati   e  continuativi  che  prestano
 attivita'     prevalentemente    nell'impresa    e    degli
 amministratori  non  soci) sono state normalizzate all'anno
 in base alle percentuali di lavoro prestato.
 (8)  Numero  pasti  nell'anno = Ricavi / prezzo medio di un
 pasto.
 Il  prezzo medio di un pasto e' stato calcolato utilizzando
 i prezzi minimi e massimi delle portate principali, tenendo
 conto  anche delle percentuali sui ricavi relative sia alla
 pizzeria  con  servizio  al  tavolo  sia  al menu' a prezzo
 fisso.
 (9) Numero posti a sedere nell'anno = Numero posti a sedere
 '8 giorni di apertura dell'esercizio nell'anno.
 (10)  Giacenza  media del magazzino = (Esistenze iniziali +
 Rimanenze finali) / 2.
 |1 + numero dipendenti a tempo
 |pieno + numero dipendenti a tempo
 |parziale + numero apprendisti +
 |numero assunti con contratto di
 |formazione e lavoro o a termine e
 |lavoranti a domicilio + numero
 |collaboratori coordinati e
 |continuativi che prestano
 |attivita' prevalentemente
 |nell'impresa + numero
 |collaboratori dell'impresa
 |familiare e coniuge dell'azienda
 |coniugale + numero familiari
 |diversi che prestano attivita'
 |nell'impresa + numero associati in
 |partecipazione che apportano
 |lavoro prevalentemente
 |nell'impresa + numero associati in Numero addetti = ditte individuali|partecipazione diversi; ---------------------------------------------------------------------
 |Numero dipendenti a tempo pieno +
 |numero dipendenti a tempo parziale
 |+ numero apprendisti + numero
 |assunti con contratto di
 |formazione e lavoro o a termine e
 |lavoranti a domicilio + numero
 |collaboratori coordinati e
 |continuativi che prestano
 |attivita' prevalentemente
 |nell'impresa + numero familiari
 |diversi che prestano attivita'
 |nell'impresa + numero associati in
 |partecipazione che apportano
 |lavoro prevalentemente
 |nell'impresa + numero associati in
 |partecipazione diversi + numero
 |soci con occupazione prevalente
 |nell'impresa + numero soci diversi Numero addetti = (societa)        |+ numero amministratori non soci.
 Per  la  rotazione  giornaliera  dei  posti  sono  stati  scelti i seguenti intervalli:
 • non sono stati effettuati tagli per i cluster 1, 3, 6, 7, 11, 12, 13, 16, 23, 25;
 • dal  2° al 19° ventile, per i cluster 2, 4, 5, 8, 10, 14, 15, 21;
 • dal 1° al 19° ventile, per i cluster 9, 18, 19, 22, 26;
 • dal 2° ventile, per i cluster 17, 20;
 • fino al 19° ventile, per il cluster 24.
 Per  la  rotazione  del  magazzino  sono  stati  scelti i seguenti intervalli:
 • dal  3° ventile, per i cluster 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 18, 20, 21, 22, 24, 25, 26;
 • dal 2° ventile, per i cluster 17, 19;
 • dal 1° ventile, per il cluster 23.
 Per  il  valore  aggiunto per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli:
 • dal  6°  ventile, per i cluster 1, 2, 4, 5, 8, 9, 10, 12, 13, 18, 22;
 • dal 4° ventile, per i cluster 3, 15, 24;
 • dal 2° ventile, per i cluster 6, 16, 17;
 • dal 5° ventile, per i cluster 7, 19;
 • dal 1° ventile, per i cluster 11, 21;
 • dal 6° ventile al 19° ventile, per il cluster 14;
 • dal 7° ventile, per il cluster 26;
 • dal 1° ventile al 19° ventile, per i cluster 20, 23;
 • dal 2° ventile al 19° ventile, per il cluster 25.
 Cosi'  definito  il  campione  di  imprese  di  riferimento, si e' proceduto  alla  definizione  della  "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo.
 Per  la  determinazione  della  "funzione  di  ricavo"  sono state utilizzate  sia  variabili  contabili  (quadro  F  del  modello)  sia variabili  strutturali.  La  scelta  delle variabili significative e' stata  effettuata  con  il  metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili,  la  determinazione  della  "funzione  di  ricavo"  si  e' ottenuta  applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita).
 Affinche'  il  modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti  da  soggetti  anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro  che  presentavano  un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e + 2,5.
 Nella  definizione  della  "funzione di ricavo" si e' tenuto conto anche  delle  possibili  differenze  di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell'attivita'.
 A tale scopo si sono utilizzati i risultati di uno studio relativo alla  "territorialita'  del  commercio a livello comunale (11) che ha avuto come obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto al:
 • grado di modernizzazione;
 • grado di copertura dei servizi di prossimita';
 • grado di sviluppo socio-economico.
 Nella  definizione  della funzione di ricavo, le aree territoriali sono  state  rappresentate  con  un insieme di variabili dunnuy ed e' stata  analizzata  la  loro  interazione  con la variabile "Costo del venduto  +  costo per la produzione di servizi". Tali variabili hanno prodotto,  ove  le  differenze  territoriali  non fossero state colte completamente nella Cluster Analysis, valori correttivi da applicare, nella   stima  del  ricavo  di  riferimento,  al  coefficiente  della variabile "Costo del venduto + costo per la produzione di servizi".
 Inoltre,  al  fine  di  cogliere  le differenze legate alla fascia qualitativa   del   servizio   offerto   e   le  differenze  connesse all'ubicazione  dell'esercizio,  nella definizione della "funzione di ricavo",  si  e'  tenuto  conto  dei  prezzi delle portate principali indicati  dai  contribuenti.  Il  livello  dei  prezzi  della singola impresa,  raffrontato  con i valori di riferimento individuati per il settore,  ha  permesso  di  identificare  correttivi  da applicare al coefficiente  della  variabile  "Costo  del  venduto  +  costo per la produzione di servizi".
 Nell'allegato  3.A  vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".
 APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
 
 Per  la  determinazione  del  ricavo  della  singola  impresa sono previste due fasi:
 • l' Analisi Discriminante (12);
 • la stima del ricavo di riferimento.
 Nell'allegato  3.B  vengono  riportate  le  variabili  strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante.
 Non  si  e'  proceduto  nel  modo standard di operare dell'Analisi Discriminante  in  cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo  di  massima  probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione  di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo   omogeneo,   sono   considerate  sempre  le  probabilita'  di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei.
 Per  ogni  impresa  viene  determinato  il  ricavo  di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza.
 Tale  ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del  gruppo  stesso  e  le  variabili  dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
 Anche  l'intervallo  di  confidenza  e'  ottenuto come media degli intervalli  di  confidenza,  al  livello  del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
 
 ----------------------------
 
 (11)  I  criteri  e  le  conclusioni  dello  studio sono
 riportati nell'apposito Decreto Ministeriale.
 (12) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente
 di  associate  ogni  impresa  ad  uno  dei  gruppi omogenei
 individuati  per la sua attivita' attraverso la definizione
 di  una  probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi
 stessi.
 
 ---->  Vedere allegato 3.A da pag. 76 a pag. 85   <----
 
 ALLEGATO 3.B
 VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE
 
 QUADRO A DEI MODELLI ALLEGATI ALLA DICHIARAZIONE:
 • Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo pieno
 • Numero  delle  giornate  retribuite  per  i  dipendenti  a tempo parziale
 • Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti
 • Numero  delle  giornate retribuite per gli assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio
 
 QUADRO B DEL QUESTIONARIO:
 • Consumo di energia elettrica (Kwh)
 • Spazi  interni  destinati  esclusivamente  alla somministrazione (Mq)
 • Spazi esterni destinati alla somministrazione (Mq)
 • Superficie   destinata   esclusivamente   ad  intrattenimento  e spettacolo (es. pista da ballo, palco) (Mq)
 • Posti a sedere interni - Numero
 • Posti a sedere esterni - Numero
 • Giorni di apertura dell'esercizio nell'anno - Numero
 • Apertura  stagionale  (1 = fino a 3 mesi; 2 = fino a 6 mesi; 3 = fino a 9 mesi)
 • Localizzazione (1 = in alberghi e altre strutture ricettive; 2 = in centri comm. al dettaglio; 3 = in staz. tranviarie, metropolitane, ferroviarie,  portuali  ed  aereoportuali;  4  =  in cinema, teatri e discoteche;  5  =  in  staz.  di servizio; 6 = in circoli, palestre e impianti    sportivi;   7   =   in   stabilimenti   balneari;   8   = scuole/universita'; 9 = ospedali/strutture sanitarie)
 • Bar: Superficie destinata esclusivamente a bar (Mq)
 • Bar:  Posti  a  sedere (interni ed esterni) ad uso esclusivo del bar - Numero
 • Tipologia di attivita': Ristorazione con servizio al tavolo (1 = ristorante;  2  =  pizzeria; 3 = ristorante/pizzeria; 4 = enoteca con cucina; 5 = pub/birreria con cucina)
 • Tipologia  di  attivita':  Preparazione  di cibi da asporto (1 = pizzeria al taglio; 2 = gastronomia/rosticceria; 3 = friggitoria)
 • Percentuale dei ricavi derivanti dall'unita' locale
 
 QUADRO D DEL QUESTIONARIO:
 • Tipologia di attivita': Ristorazione con servizio al tavolo (es. ristorante, pizzeria, trattoria, osteria, birreria con cucina)
 • Tipologia di attivita': Ristorazione self-service
 • Tipologia  di  attivita':  Preparazione  di cibi da asporto (es. pizzeria al taglio, rosticceria, gastronomia)
 • Tipologia di attivita': Bar
 • Tipologia  di  attivita':  Attivita' ricettive (alberghi, motel, locande, ecc.)
 • Elementi specifici: Banchetti presso il locale (cerimonie, feste private, ecc)
 • Elementi specifici: Pizzeria con servizio al tavolo
 • Elementi   specifici:  Vendita  di  pizze  da  asporto  (inclusa pizzeria al taglio)
 • Elementi specifici: Pizzeria con consegna a domicilio
 • Elementi specifici: Etichette di vino in lista - Numero
 • Elementi specifici: Etichette di birra in lista - Numero
 • Tipologia di intrattenimento: Musica dal vivo
 • Tipologia di intrattenimento: Dancing
 • Tipologia di intrattenimento: Cabaret e altri spettacoli
 • Addetti  all'attivita'  di  impresa  per  mansioni  e/o  profili professionali: Cuoco - Non dipendenti - Numero
 • Addetti  all'attivita'  di  impresa  per  mansioni  e/o  profili professionali: Cuoco - Dipendenti - Numero
 • Addetti  all'attivita'  di  impresa  per  mansioni  e/o  profili professionali: Pizzaiolo - Non dipendenti - Numero
 • Addetti  all'attivita'  di  impresa  per  mansioni  e/o  profili professionali: Pizzaiolo - Dipendenti - Numero
 • Addetti  all'attivita'  di  impresa  per  mansioni  e/o  profili professionali:    Cameriere   e   altro   personale   di   sala - Non dipendenti - Numero
 • Addetti  all'attivita'  di  impresa:  per  mansioni  e/o profili professionali:  Cameriere  e  altro  personale  di  sala - Dipendenti Numero
 • Acquisti di cibi e bevande: Sfarinati
 • Acquisti di cibi e bevande: Vino
 • Acquisti di cibi e bevande: Birra
 • Elementi contabili specifici: Costo sostenuto per prestazioni di artisti e intrattenitori, promoter, P.R.
 
 QUADRO D DEI MODELLI ALLEGATI ALLA DICHIARAZIONE:
 • Consumi: Gas (Metri cubi).
 
 QUADRO E DEL QUESTIONARIO:
 • Beni   strumentali:  Bancone  ristorazione  self-service  (Metri lineari)
 • Beni strumentali: Girarrosti - Numero
 • Beni strumentali: Forni a legna - Numero
 • Beni strumentali: Ciclomotori e/o Motocicli - Numero 2S
 |  |  |  | Allegato 4 
 EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG37U
 
 NOTA TECNICA E METODOLOGICA
 CRITERI PER L'EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
 
 L'evoluzione  dello  Studio  di  Settore  ha il fine di cogliere i cambiamenti  strutturali,  le modifiche dei modelli organizzativi, le variazioni di mercato all'interno del settore economico.
 Di  seguito  vengono  esposti  i  criteri seguiti per l'evoluzione degli studi di settore SG37U, SG63U, SG64U.
 Oggetto  dello  studio sono le attivita' economiche rispondenti ai codici ATECOFIN 2004:
 • 55.30.4 - Gelaterie e pasticcerie con somministrazione;
 • 55.40.A - Bar e caffe';
 • 55.40.B - Bottiglierie ed enoteche con somministrazione:
 • 55.40.C - Bar, caffe' con intrattenimento e spettacolo;
 La  finalita'  perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo  conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa.
 A  tale  scopo,  nell'ambito  dello  studio,  vanno individuate le relazioni  tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare  i  possibili  processi  produttivi  e  i  diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'.
 L'evoluzione degli studi di settore e stata condotta analizzando i modelli   per   la   comunicazione   dei   dati   rilevanti  ai  fini dell'applicazione  degli  Studi  di  Settore per il periodo d'imposta 2002 completati con ulteriori informazioni contenute nel questionario ESG37  inviato  ai  contribuenti  per  l'evoluzione  degli  studi  in oggetto.
 I contribuenti interessati sono risultati pari a 91.871.
 Il  numero dei soggetti i cui modelli sono stati completati con le informazioni  contenute  nei  relativi  questionari  e'  stato pari a 71.801.
 Sui  modelli  sono state condotte analisi statistiche per rilevare la  completezza,  la  correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute.
 Tali  analisi  hanno  comportato,  ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 4.246 posizioni.
 I principali motivi di scarto sono stati:
 • ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro;
 • quadro F del modello (elementi contabili) non compilato;
 • quadro   B   del   questionario   (unita'   locale  destinata all'esercizio dell'attivita) non compilato;
 • presenza  di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20% (1);
 • errata compilazione delle percentuali relative alla modalita' di espletamento dell'attivita' (quadro D del questionario);
 • incongruenze  fra  i  dati  strutturali  e  i  dati contabili contenuti nei modelli.
 A  seguito  degli scarti effettuati, il numero dei modelli oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 67.555.
 
 ----------------------------
 
 (1)  Ai  fini  della  verifica del limite di esclusione, ai
 ricavi  derivanti  dall'esercizio in forma prevalente delle
 attivita' oggetto dello studio, devono essere sommati anche
 quelli derivanti dalle seguenti attivita' complementari:
 • 55.30.A  Ristoranti,  trattorie, pizzerie, osterie e birrerie con cucina,
 • 55.30.B Servizi di ristorazione in self-service;
 • 55.30.C Ristoranti con annesso intrattenimento e spettacolo;
 • 55.30.2 Ristorazione con preparazione di cibi da asporto.
 IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
 
 Per  segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla  base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
 • una  tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si  e'  configurata  come  un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees  e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (2);
 • un procedimento di Cluster Analysis (3).
 L'utilizzo  combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering.
 In  effetti,  tanto  maggiore  e'  il  numero  di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering.
 Per  limitare  l'impatto  di tale problematica, la classificazione dei   contribuenti  e'  stata  effettuata  a  partire  dai  risultati dell'analisi  fattoriale,  basandosi  quindi  su un numero ridotto di variabili  (i  fattori)  che  consentono,  comunque,  di mantenere il massimo delle informazioni originarie.
 In  un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello  adottato,  l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non  tanto  in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto  in  funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili  esaminate  che  contraddistinguono  il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo.
 Le  variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono  quelle  presenti in tutti i quadri ad eccezione delle variabili del  quadro degli elementi contabili. Tale scelta nasce dall'esigenza di   caratterizzare   le   imprese   in  base  ai  possibili  modelli organizzativi, alle diverse modalita' di espletamento dell'attivita', ai diversi servizi offerti, etc.; tale caratterizzazione e' possibile solo  utilizzando  le informazioni relative alle strutture operative, al  mercato  di  riferimento  e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano  le  diverse  realta'  economiche  e produttive di una impresa.
 I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati   in   termini   di  significativita'  sia  economica  sia statistica,  al  fine  di  individuare  quelli  che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio.
 La  Cluster  Analysis  ha consentito di identificare trenta gruppi omogenei di imprese.
 DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
 
 Lo  studio  in  questione  analizza  il  settore dei bar, caffe' e gelaterie,  un  settore  complesso  caratterizzato  sia da un'elevata numerosita'   di   soggetti,  sia  dalla  coesistenza  di  differenti tipologie di attivita'.
 I  fattori  che  hanno  contribuito  maggiormente  a determinare i modelli di business sono:
 • tipologia  di  prodotto:  si  distinguono  gli  esercizi  che offrono  molteplici  e differenti tipologie di prodotto da quelli che ne offrono in prevalenza una tra le seguenti:
 -- caffe' e lieviti (cluster 1);
 -- birra (cluster 11);
 -- vini:  esercizi  che  effettuano  la  sola  attivita'  di somministrazione (cluster 6) ed esercizi che combinano l'attivita' di somministrazione   con   la   vendita   di  bottiglie  e  specialita' gastronomiche (cluster 5);
 -- panini, tramezzini e cibi freddi (cluster 9);
 -- cibi  cucinati:  esercizi  di piccole dimensioni (cluster 13) e di grandi dimensioni (cluster 16);
 -- gelati:   gli  esercizi  si  dividono  in  gelaterie  con produzione  propria  (cluster  17)  e  bar  gelaterie  con  rilevante acquisto di gelato (sfuso e confezionato) e ampi spazi esterni per la somministrazione (cluster 19);
 -- pasticceria (cluster 22).
 
 ----------------------------
 
 (2)  L'Analisi  in  Componenti  Principali  e'  una tecnica
 statistica   che   permette  di  ridurre  il  numero  delle
 variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in
 un  numero  inferiore  di  nuove variabili dette componenti
 principali  tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate)
 che  spieghino  il  massimo possibile della varianza totale
 delle  variabili  originarie, per rendere minima la perdita
 di  informazione;  le  componenti principali (fattori) sono
 ottenute   come   combinazione   lineare   delle  variabili
 originarie.
 (3)  La  Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in
 base  ai  fattori  dell'analisi  in  componenti principali,
 permette   di   identificare  gruppi  omogenei  di  imprese
 (cluster);  in  tal  modo  le imprese che appartengono allo
 stesso    gruppo    omogeneo   presentano   caratteristiche
 strutturali simili.
 • dimensione  e  volume  di  attivita': la ripartizione avviene sulla  base  delle  superfici, del numero di addetti e del consumo di caffe' e con riferimento ai bar con offerta diversificata, cosiddetti tradizionali, che si dividono in:
 -- bar grandi (cluster 27);
 -- bar medio-grandi (cluster 25);
 -- bar piccoli (cluster 23).
 • modalita'  organizzativa:  si  distingue un gruppo di imprese che svolge l'attivita' in due o piu' esercizi (cluster 20).
 • presenza   di  giochi/intrattenimenti/spettacoli  nell'ambito degli     esercizi     con    giochi/intrattenimenti/spettacoli    la differenziazione emersa e' tra:
 -- bar con dancing e spazi adibiti a pista da ballo (cluster 7);
 -- bar  con  musica  dal  vivo,  cabaret  e altri spettacoli (cluster 29);
 -- bar  con  sala giochi (cluster 21); bar con sala biliardo (cluster 4).
 • offerta  di  servizi  aggiuntivi:  si  individuano i seguenti modelli di business:
 -- bar  con vendita di tabacchi (cluster 8); bar ricevitoria (cluster 10); bar con torrefazione (cluster 3);
 -- bar con vendita di latte e derivati (cluster 12);
 -- bar con servizio banqueting (cluster 18).
 • localizzazione  dell'esercizio:  si  raggruppano  le  imprese accomunate dall'ubicazione all'interno di:
 -- centri commerciali al dettaglio (cluster 14);
 -- stazioni tranviarie, metropolitane, ferroviarie, portuali ed aeroportuali (cluster 28);
 -- stazioni di servizio (cluster 30);
 -- circoli, palestre ed impianti sportivi (cluster 24);
 -- stabilimenti  balneari  (cluster  26); scuole/universita' (cluster 2).
 • stagionalita':   si   evidenziano  le  imprese  con  apertura dell'esercizio  per periodi inferiori all'anno, generalmente fino a 6 mesi (cluster 15).
 Nelle  successive  descrizioni  dei  cluster  emersi dall'analisi, salvo   segnalazione  contraria,  l'indicazione  di  valori  numerici riguarda  valori medi. Le frequenze relative ai dipendenti, anche per il calcolo del totale di addetti, sono state normalizzate all'anno in base al numero delle giornate retribuite.
 Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei (cluster).
 
 CLUSTER 1 - CAFFETTERIE
 
 NUMEROSITA': 10.265
 
 Il  cluster  raggruppa  i  soggetti  la  cui  attivita' principale consiste nella somministrazione di caffe' e lieviti (56% dei ricavi); seguono, in misura minore, la somministrazione di bevande analcoliche (16%), alcoliche (6%) e gelati (10% dei ricavi nel 61% dei casi).
 Si  tratta  per  lo  piu'  di  ditte  individuali (70% dei casi) e societa' di persone (28%) e sono occupati complessivamente 2 addetti.
 Gli  spazi  interni destinati alla vendita o alla somministrazione misurano  45  mq e il bancone bar e' di 5 metri lineari; il numero di posti a sedere e' limitato (12).
 La  dotazione  di  beni  strumentali e' essenziale e comprende una macchina da caffe' espresso con 1 - 2 gruppi caffe'.
 
 CLUSTER 2 - BAR LOCALIZZATI IN SCUOLE/UNIVERSITA'
 
 NUMEROSITA': 383
 
 Le   imprese   di   questo   cluster   si  caratterizzano  per  la localizzazione all'interno di scuole/universita'.
 La   principale   fonte   di   ricavo   e'   rappresentata   dalla somministrazione  di  caffe'  e  lieviti (32% dei ricavi); seguono la somministrazione  di panini, tramezzini, ecc. (22%), nel 60% dei casi di  produzione propria, e di bevande analcoliche (20%), la vendita di prodotti  da  banco  (13% dei ricavi nel 55% dei casi) e la gelateria (9% nel 55%).
 Si tratta prevalentemente di ditte individuali (75% dei casi) e il numero totale di addetti e' pari a 2.
 Per lo svolgimento dell'attivita' gli esercizi dispongono di 35 mq di spazi interni per la vendita o la somministrazione e di un bancone bar  di 13 metri lineari. Nella meta' circa dei casi sono presenti 23 posti  a  sedere interni e una superficie destinata alla preparazione (laboratorio, cucina) di 11 mq.
 Nell'attivita' e' utilizzata una macchina da caffe' espresso con 2 gruppi caffe'.
 
 CLUSTER 3 - BAR CON TORREFAZIONE
 
 NUMEROSITA': 361
 
 Il  cluster  e'  formato  da bar con torrefazione la cui attivita' prevalente  e'  la  somministrazione  di  caffe'  e  lieviti (39% dei ricavi)  alla  quale  affiancano sempre la vendita di caffe' macinato e/o  in grani (11%); si rileva inoltre la somministrazione di bevande analcoliche  (14%).  Coerentemente  con  la  tipologia  di  attivita' svolta, i chilogrammi di caffe' consumati sono superiori alla media.
 Le  imprese  del  cluster  sono in massima parte ditte individuali (57%   dei   casi)   e   societa'   di   persone   (38%)  e  occupano complessivamente 2 - 3 addetti.
 L'attivita'  e'  svolta  in spazi interni destinati alla vendita o alla  somministrazione  di  47  mq,  con  15 posti a sedere, e con un bancone bar di 5 metri lineari.
 La  dotazione  di  beni  strumentali e' essenziale e comprende una macchina  da caffe' espresso con 2 gruppi caffe' e armadi frigo della capacita' di circa 260 litri.
 
 CLUSTER 4 - BAR CON SALA BILIARDO
 
 NUMEROSITA': 1.681
 
 Al  cluster appartengono i bar dotati di sala biliardo/sala giochi (35 mq) attrezzata con 2 biliardi. Si rileva, inoltre, la presenza di 3 videogiochi.
 L'attivita'  consiste perlopiu' nella somministrazione di caffe' e lieviti  (30%  dei  ricavi),  bevande  analcoliche (19%) e, in misura minore,  birra  (10%)  e  altre  bevande  alcoliche  (9%); dalla sala biliardo/sala giochi deriva una parte contenuta dei ricavi (5%).
 Si  tratta  perlopiu'  di  ditte  individuali  (58% dei casi) e di societa' di persone (38%). Gli addetti complessivamente occupati sono 2.
 Per  lo  svolgimento  dell'attivita'  sono  presenti spazi interni destinati  alla  vendita o alla somministrazione che misurano 101 mq, con  36  posti  a  sedere  interni,  e  un bancone bar di 5 - 6 metri lineari.
 La  dotazione di beni strumentali comprende una macchina da caffe' espresso  con  2 gruppi caffe', armadi frigo della capacita' di circa 240  litri,  un  banco  frigo  della capacita' di circa 270 litri, un impianto di birra alla spina e 1 video /televisore/monitor.
 
 CLUSTER 5 - ENOTECHE/BOTTIGLIERIE
 
 NUMEROSITA': 401
 
 La  specializzazione  prevalente dei soggetti di questo cluster e' data  dalla  somministrazione  di  vini (23% dei ricavi) accompagnata dalla  vendita  di  bottiglie  e  specialita' gastronomiche (13%); si aggiungono  la  somministrazione  di  caffe' e lieviti (16%), panini, tramezzini,  ecc. e cibi freddi e precotti (12%), bevande analcoliche (10%) e birra (7%).
 Compatibilmente   con   la   specializzazione  dell'attivita',  si riscontra  la  presenza  di  un'ampia gamma di vini che contempla 117 etichette,  nonche'  22 etichette di acquaviti/distillati e si rileva un  costo  per  l'acquisto  di  vini  molto  superiore  alla media di settore.
 Le imprese sono equamente ripartite tra ditte individuali (50% dei casi)  e  societa'  (43/%  di  persone e 7% di capitali) e occupano 3 addetti, di cui 2 dipendenti nel 46% dei casi.
 Per  lo  svolgimento  dell'attivita',  gli  esercizi dispongono di spazi per la vendita o la somministrazione di 63 mq (di cui 36 mq per la sola somministrazione), di un bancone bar di 4 - 5 metri lineari e di  superfici  per la preparazione (laboratorio, cucina) di 8 mq; nel 49% dei casi sono presenti spazi destinati a cantina/cave di 43 mq. I posti a sedere interni sono 30.
 I  beni  strumentali impiegati nell'attivita' sono: un banco frigo della  capacita'  di 410 litri, armadi frigo della capacita' di circa 380  litri,  una  macchina da caffe' espresso con 2 gruppi caffe' e 1 forno microonde.
 
 CLUSTER 6 - BAR CHE SOMMINISTRANO PREVALENTEMENTE VINI
 
 NUMEROSITA': 2.493
 
 Il presente cluster raggruppa i bar la cui attivita' prevalente e' la  somministrazione  di  vini  (35%  dei  ricavi),  alla quale fanno seguito  la  somministrazione di caffe' e lieviti (17%), birra (16%), bevande analcoliche (13%) e alcoliche (7%).
 Si  tratta  principalmente  di ditte individuali (71% dei casi) in cui opera il solo titolare e in misura minore di societa' (29%) con 3 addetti.
 Gli  spazi interni per la vendita o la somministrazione sono di 61 mq con 27 posti a sedere; i soggetti dispongono inoltre di un bancone bar di 5 metri lineari.
 Compatibilmente  con  la specializzazione, il costo per l'acquisto di vini e' superiore alla media di settore.
 La  dotazione  di  beni  strumentali  e'  esigua  e  comprende una macchina per il caffe' espresso con 1 - 2 gruppi caffe'.
 
 CLUSTER 7 - DISCO BAR
 
 NUMEROSITA': 118
 
 I  soggetti del presente cluster sono bar dotati di pista da ballo per  l'attivita'  di dancing con musica riprodotta (71% dei casi) e/o musica  dal  vivo (53%); la superficie destinata ad intrattenimento e spettacolo  misura  102 mq, mentre gli spazi interni per la vendita o la somministrazione sono di 111 mq con 71 posti a sedere; e' presente un bancone bar di 8 metri lineari.
 Le imprese del cluster sono in prevalenza societa' (35% di persone e 31% di capitali) e occupano 3 addetti, di cui un dipendente.
 L'intrattenimento  si  aggiunge all'attivita' di somministrazione, in  particolare,  di  bevande analcoliche (21% dei ricavi), alcoliche (18%)  e  birra  (16%);  il  53%  dei  soggetti  dichiara  ricavi  da intrattenimento e spettacolo pari al 29%.
 Coerentemente  con  la tipologia di attivita' svolta, il 36°/o dei soggetti  dichiara  un  orario  di  apertura dalle 18 in poi e il 24% dalle  22  in poi. Il 40% dei soggetti sostiene costi per prestazioni di artisti e intrattenitori, promoter e P.R.
 La  dotazione  di beni strumentali comprende, oltre ad un impianto luci  per  l'attivita'  di  intrattenimento,  un  banco  frigo  della capacita'  di  circa 370 litri, armadi frigo della capacita' di circa 270  litri,  una  macchina  da caffe' espresso con 1 gruppo caffe', 1 frullatore ed un impianto di birra alla spina.
 
 CLUSTER 8 - BAR CON VENDITA RILEVANTE DI TABACCHI
 
 NUMEROSITA': 3.627
 
 Al  cluster  appartengono  i  bar  che  effettuano  la  vendita di tabacchi   per   volumi   rilevanti   in  aggiunta  all'attivita'  di somministrazione  di  caffe'  e  lieviti  (33%  dei  ricavi), bevande analcoliche (18%), birra (9%), gelati (8%) e bevande alcoliche (7%).
 Si  tratta  prevalentemente  di ditte individuali (77% dei casi) e sono occupati complessivamente 2 addetti.
 Per  lo  svolgimento dell'attivita' si rileva la presenza di spazi interni  destinati  alla vendita o alla somministrazione che misurano 61 mq, con 22 posti a sedere, e di un bancone bar di 5 metri lineari.
 La  dotazione di beni strumentali comprende una macchina da caffe' espresso con 2 gruppi caffe', un banco frigo della capacita' di circa 250  litri,  armadi  frigo della capacita' di circa 270 litri e 1 - 2 videogiochi.
 
 CLUSTER 9 - BAR CON SOMMINISTRAZIONE DI PANINI E PIATTI FREDDI
 
 NUMEROSITA': 4.116
 
 Al cluster appartengono i bar la cui attivita' prevalente consiste nella somministrazione di panini, tramezzini, ecc. (27% dei ricavi) e di  cibi freddi e precotti (11%). A queste attivita' si affiancano la somministrazione di caffe' e lieviti (24%), bevande analcoliche (15%) e birra (6%).
 Coerentemente  con  la  specializzazione,  il numero di ricette di panini  e  piatti  pronti  e  il costo per l'acquisto di prodotti e/o materie  prime  per  la  preparazione  di  pasti  e  di  prodotti  di gastronomia e' superiore alla media.
 Si  tratta  perlopiu'  di  ditte  individuali  (48% dei casi) e di societa'  di  persone  (47%)  e  sono occupati complessivamente 2 - 3 addetti.
 Per   lo   svolgimento   dell'attivita'  le  imprese  del  cluster dispongono   di   spazi   interni   destinati  alla  vendita  o  alla somministrazione  di  53  mq,  con 26 posti a sedere interni, e di un bancone  bar di 5 metri lineari. Si rileva inoltre la presenza di una superficie  di  7  mq  utilizzata  per  la preparazione (laboratorio, cucina).
 All'interno del bar si trovano una macchina da caffe' espresso con 2  gruppi  caffe', armadi frigo della capacita' di circa 300 litri, 1 forno microonde e un impianto di birra alla spina nel 46% dei casi.
 
 CLUSTER 10 - BAR CON RICEVITORIA
 
 NUMEROSITA': 1.306
 
 Al  cluster appartengono i bar con ricevitoria (Totocalcio, Totip, Lotto,   Enalotto,   ecc.)   cui   si   affiancano  le  attivita'  di somministrazione  di  caffe'  e  lieviti  (37%  dei  ricavi), bevande analcoliche (16%), birra (7%), panini, tramezzini, ecc. (7%) e gelati (7%).  Nel  52%  dei casi gli esercizi effettuano anche la vendita di biglietti e tessere autobus/metro.
 Si  tratta prevalentemente di ditte individuali (64% dei casi) cui seguono  le  societa'  di persone (34%) e occupano complessivamente 3 addetti, tra i quali 1 - 2 commessi o altri addetti al banco bar.
 Per  lo  svolgimento dell'attivita' si rileva la presenza di spazi interni  destinati alla vendita o alla somministrazione di 66 mq, con 21 posti a sedere, e di un bancone bar di 6 metri lineari.
 La  dotazione di beni strumentali comprende una macchina da caffe' espresso con 2 gruppi caffe', un banco frigo della capacita' di circa 350  litri,  armadi  frigo  della  capacita'  di  circa 320 litri e 2 videogiochi.
 
 CLUSTER 11 - BAR BIRRERIA
 
 NUMEROSITA': 2.154
 
 Nel  cluster  rientrano  le  imprese  la  cui attivita' prevalente consiste  nella  somministrazione di bevande alcoliche, tra le quali, birra  (33%  dei  ricavi) e altre bevande alcoliche (21%). Completano l'offerta  la  somministrazione di bevande analcoliche (18%), panini, tramezzini, ecc. (9%), caffe' e lieviti (8%) e vini (5%).
 Si  tratta  quasi  sempre  di  ditte  individuali (46% dei casi) e societa' di persone (44%) e sono occupati complessivamente 2 addetti.
 Per  lo  svolgimento dell'attivita' si rileva la presenza di spazi interni  destinati alla vendita o alla somministrazione di 84 mq, con 50 posti a sedere, e un bancone bar di 6 metri lineari.
 La  dotazione  di  beni strumentali comprende un impianto di birra alla spina, un banco frigo della capacita' di circa 270 litri, armadi frigo  della  capacita'  di  circa 310 litri e una macchina da caffe' espresso con 1 gruppo caffe'.
 
 CLUSTER 12 - BAR LATTERIA
 
 NUMEROSITA': 1.193
 
 Al  cluster  appartengono  le  imprese  che  realizzano  una quota significativa dei ricavi con la vendita di latte e derivati (20%). Le altre  attivita'  sono la somministrazione di caffe' e lieviti (33%), bevande  analcoliche  (14%),  gelati  (8%) e panini, tramezzini, ecc. (6%).
 Le imprese sono prevalentemente ditte individuali (69% dei casi) e occupano 2 addetti.
 Per  lo  svolgimento dell'attivita' si rileva la presenza di spazi interni  destinati alla vendita o alla somministrazione di 39 mq, con 9 posti a sedere, e di un bancone bar di 4 metri lineari.
 La  dotazione  di  beni strumentali comprende un banco frigo della capacita'  di  circa 200 litri, armadi frigo della capacita' di circa 320 litri e una macchina da caffe espresso con 2 gruppi caffe'.
 
 CLUSTER 13 - BAR CON RISTORAZIONE DI PICCOLE DIMENSIONI
 
 NUMEROSITA': 1.937
 
 Al cluster appartengono i bar che realizzano una quota consistente dei  ricavi con la somministrazione di cibi cucinati (26% dei ricavi) e,  in  misura  minore,  di  panini,  tramezzini ecc. e cibi freddi e precotti  (11%).  Seguono  la  somministrazione  di  caffe' e lieviti (20%), bevande analcoliche (13%), birra (8%) e vini (6%).
 Coerentemente  con  la tipologia di attivita' svolta, il numero di ricette  di  piatti  pronti e il costo per l'acquisto di prodotti e/o materie  prime  per  la  preparazione  di  pasti  e  di  prodotti  di gastronomia e' superiore alla media.
 Si  tratta  quasi  sempre di ditte individuali (46% dei casi) e di societa' di persone (46%) e sono occupati complessivamente 3 addetti, di cui un dipendente.
 Per   lo   svolgimento   dell'attivita'  le  imprese  del  cluster dispongono   di   spazi   interni   destinati  alla  vendita  o  alla somministrazione  di  94  mq,  di  una  superficie di 63 mq destinata esclusivamente  alla somministrazione di pasti, con 52 posti a sedere (interni  ed  esterni),  e  di  un bancone bar di 8 metri lineari. Si rileva  inoltre la presenza di una superficie di 18 mq utilizzata per la preparazione (laboratorio, cucina).
 La  dotazione  di beni strumentali comprende 1 forno microonde e 1 forno  elettrico,  oltre  ad  una  macchina  da caffe' espresso con 2 gruppi  caffe',  un  banco  frigo  della capacita di circa 320 litri, armadi  frigo  della  capacita'  di  circa 510 litri e un impianto di birra alla spina.
 
 CLUSTER 14 - BAR LOCALIZZATI IN CENTRI COMMERCIALI AL DETTAGLIO
 
 NUMEROSITA': 998
 
 Il presente cluster raggruppa gli esercizi localizzati all'interno di centri commerciali al dettaglio.
 La  tipologia  di  attivita' svolta comprende: somministrazione di caffe'   e   lieviti   (39%),   bevande  analcoliche  (18%),  panini, tramezzini, ecc. (10%), nel 56% dei casi di produzione propria, birra (6%) e gelati (6%).
 Le imprese sono sia ditte individuali (46% dei casi), sia societa' (45%  di  persone  e 9% di capitali) ed impiegano 3 addetti, di cui 2 dipendenti nel 54% dei casi.
 Si  tratta  di  bar  che  dispongono  di  55  mq  di spazi interni destinati  alla  vendita  o  alla  somministrazione, con un numero di posti a sedere pari a 20, e di un bancone bar di 7 metri lineari. Nel 57% dei casi sono inoltre presenti 13 mq di superficie utilizzata per preparazione  (laboratorio,  cucina),  attrezzata  con almeno 1 forno microonde.  La  dotazione  di  beni  strumentali  si completa con una macchina da caffe' espresso con 2 gruppi caffe', un banco frigo della capacita'  di circa 360 litri e armadi frigo della capacita' di circa 280 litri.
 Il  volume  di  attivita' espresso in termini di consumo di caffe' risulta superiore alla media di settore.
 
 CLUSTER 15 - BAR STAGIONALI
 
 NUMEROSITA': 1.270
 
 Il  presente  cluster  si  caratterizza  per l'apertura stagionale degli esercizi coincidente generalmente con un periodo fino a 6 mesi.
 Si   tratta  di  bar  con  spazi  interni  per  la  vendita  o  la somministrazione  (30  mq) e bancone bar (4 metri lineari) di modeste dimensioni,  ma  con  spazi  (37  mq)  e  posti a sedere esterni (31) superiori  alla  media.  Nel  56% dei casi e' presente una superficie utilizzata per preparazione (laboratorio, cucina) di 12 mq.
 Le  attivita'  prevalenti  sono  la  somministrazione  di  bevande analcoliche   (25%   dei   ricavi),   la   gelateria   (21%)   e   la somministrazione  di  caffe'  e lieviti (17%); meno rilevanti sono la somministrazione di birra (11%) e panini, tramezzini, ecc. (9%).
 In  linea con le caratteristiche del cluster, il costo di acquisto dei gelati confezionati e' superiore alla media di settore.
 Per   quanto   concerne   la  forma  giuridica,  le  imprese  sono prevalentemente  ditte  individuali  (69%  dei  casi)  e  occupano  2 addetti.
 I  beni  strumentali utilizzati sono: armadi frigo della capacita' di circa 270 litri e una macchina da caffe' espresso con 1 - 2 gruppi caffe'.
 
 CLUSTER 16 - BAR CON RISTORAZIONE DI GRANDI DIMENSIONI
 
 NUMEROSITA': 174
 
 Al cluster appartengono i bar la cui attivita' prevalente consiste nella somministrazione di cibi cucinati (32% dei ricavi) e, in misura minore,  panini,  tramezzini  ecc.  e  cibi  freddi e precotti (14%). Seguono  la  somministrazione  di bevande analcoliche (13%), caffe' e lieviti (12%) e birra (10%).
 Coerentemente  con  la  specializzazione,  il numero di ricette di piatti  pronti  e di panini e il costo per l'acquisto di prodotti e/o materie  prime  per  la  preparazione  di  pasti  e  di  prodotti  di gastronomia sono superiori alla media.
 Si  tratta  in  massima parte di societa' (45% di persone e 24% di capitali).  Gli  addetti  complessivamente  occupati sono 5, di cui 2 dipendenti.
 Per   lo   svolgimento   dell'attivita'  le  imprese  del  cluster dispongono,  oltre che di spazi dedicati all'attivita' di bar, di una superficie destinata esclusivamente alla somministrazione di pasti di 166  mq, con 131 posti a sedere (interni ed esterni), e di un bancone bar  di  7  metri  lineari.  Si  rileva  inoltre  la  presenza di una superficie utilizzata per la preparazione (laboratorio, cucina) di 32 mq.
 La  dotazione di beni strumentali comprende una macchina da caffe' espresso  con  2 gruppi caffe', 2 lavastoviglie, un banco frigo della capacita'  di  circa 370 litri, armadi frigo della capacita' di circa 1.110  litri,  1  forno microonde, 1 forno elettrico e un impianto di birra alla spina.
 
 CLUSTER 17 - GELATERIE
 
 NUMEROSITA': 2.097
 
 Al cluster appartengono le gelaterie (83% dei ricavi) quasi sempre con produzione propria.
 Le  imprese  in  questione sono ditte individuali (55% dei casi) e societa'  di  persone  (41%)  e occupano 2 - 3 addetti, tra i quali 1 gelatiere.
 L'attivita'  e'  svolta  in spazi interni destinati alla vendita o alla   somministrazione  di  33  mq;  sono  presenti  inoltre  locali utilizzati  per  la preparazione (laboratorio e cucine) di 17 mq e un bancone gelateria con 24 vaschette esposte.
 La  dotazione  di  beni  strumentali comprende 4 pastorizzatori, 1 montapanna,  1 granitore, 2 mantecatori, 1 frullatore, un banco frigo della  capacita' di circa 160 litri e armadi frigo della capacita' di circa  650  litri. Coerentemente con la specializzazione, i costi per l'acquisto    di    materie    prime    per    la    produzione    di pasticceria/gelateria  e  il consumo di zucchero per la produzione di gelato sono molto elevati.
 
 CLUSTER 18 - BAR CON SERVIZIO BANQUETING
 
 NUMEROSITA': 99
 
 I  soggetti del presente cluster sono bar che completano l'offerta con  il  servizio  di banqueting dal quale deriva 1'8% dei ricavi. Le altre attivita' consistono nella somministrazione di caffe' e lieviti (28% dei ricavi), bevande analcoliche (14%), panini, tramezzini, ecc. (11%), nel 73% dei casi di produzione propria, e pasticceria (15% dei ricavi nel 49% dei casi).
 Si  tratta  soprattutto  di  societa'  (44%  di  persone  e 10% di capitali) e il numero di addetti e' pari a 3, di cui un dipendente.
 Gli esercizi dispongono di 66 mq di spazi interni per la vendita o la  somministrazione, di un bancone bar di 6 metri lineari e di 17 mq di  superficie  per  la preparazione (laboratorio, cucina); i posti a sedere interni sono 28.
 Compatibilmente  con la tipologia di attivita' svolta, i costi per l'acquisto  di  materie  prime  per  la  preparazione  di  pasti e di prodotti di gastronomia sono superiori alla media di settore.
 La  dotazione  di  beni  strumentali  si compone di un banco frigo della  capacita'  di circa 320 litri, armadi frigo della capacita' di circa 430 litri, una macchina da caffe' espresso con 2 gruppi caffe', 1 forno microonde e 1 forno elettrico.
 
 CLUSTER 19 - BAR GELATERIE CON SPAZI ESTERNI
 
 NUMEROSITA': 1.148
 
 Al  cluster  appartengono  i bar dotati di ampi spazi esterni (127 mq),  con  92  posti  a  sedere, la cui attivita' prevalente consiste nella  somministrazione  di gelati (22% dei ricavi), nel 47% dei casi di  produzione  propria;  seguono  la  somministrazione  di  caffe' e lieviti  (21%),  bevande  analcoliche  (19%),  birra  (10%) e panini, tramezzini, ecc. (8%).
 Si tratta in massima parte di societa' di persone (56% dei casi) e ditte  individuali  (36%).  Gli addetti occupati sono 4, di cui 1 - 2 dipendenti.
 In  aggiunta agli spazi esterni, le imprese del cluster dispongono di spazi interni destinati alla vendita o alla somministrazione di 92 mq,  con 50 posti a sedere, di un bancone bar di 7 metri lineari e di un  bancone  gelateria con 14 vaschette esposte. Si rileva inoltre la presenza  di  locali  utilizzati  per  la  preparazione (laboratorio, cucina) di 15 mq.
 La  dotazione  di  beni strumentali comprende un banco frigo della capacita'  di  circa 460 litri, armadi frigo della capacita' di circa 620  litri,  una  macchina  da  caffe espresso con 2 gruppi caffe', 1 montapanna,  1  granitore,  1  frullatore, 1 forno microonde, 1 forno elettrico e un impianto di birra alla spina.
 
 CLUSTER 20 - IMPRESE CON PIU' ESERCIZI
 
 NUMEROSITA': 539
 
 Il presente cluster raggruppa le imprese con due o piu' esercizi.
 L'attivita'  consiste,  in  prevalenza,  nella somministrazione di caffe'  e  lieviti  (31%  dei ricavi) e, in misura minore, di bevande analcoliche  (16%), gelati (14%) e panini, tramezzini, ecc. (9%), nel 51% dei casi di produzione propria.
 Le imprese sono equamente ripartite tra societa' (46% di persone e 6%  di  capitali)  e  ditte individuali (48%) e gli addetti impiegati sono 4, di cui 1 - 2 dipendenti.
 Gli  spazi  interni  complessivamente utilizzati nello svolgimento dell'attivita'  sono  di 97 mq per la vendita o la somministrazione e di  15  mq  per  la preparazione (laboratorio, cucina); i banconi bar misurano  in  totale  8 metri lineari e i posti a sedere interni sono 35.  Nella  meta'  circa  dei  casi  sono  presenti spazi esterni per somministrazione di 44 mq con 40 posti a sedere.
 La  dotazione di beni strumentali si compone di banchi frigo della capacita'  di  circa 390 litri, armadi frigo della capacita' di circa 540  litri e macchine da caffe' espresso con 3 gruppi caffe'; nel 37% dei casi sono presenti 3 - 4 videogiochi.
 
 CLUSTER 21 - BAR CON SALA GIOCHI
 
 NUMEROSITA': 1.834
 
 Al  cluster  appartengono  i  bar  dotati  di  sala giochi (21 mq) attrezzata con 8 videogiochi, quasi sempre di proprieta' di terzi.
 L'attivita'  consiste  prevalentemente  nella  somministrazione di caffe'  e  lieviti  (29% dei ricavi), bevande analcoliche (17%) e, in misura  minore,  birra  (11%)  e  bevande  alcoliche (8%); dalla sala biliardo/sala  giochi deriva una parte marginale dei ricavi (5%). Nel 14% dei casi e' presente la vendita di tabacchi.
 Si  tratta  perlopiu'  di  ditte  individuali  (56% dei casi) e di societa' di persone (42%). Gli addetti occupati sono 2.
 Per  lo  svolgimento dell'attivita' si rileva la presenza di spazi interni  destinati alla vendita o alla somministrazione di 83 mq, con 31 posti a sedere, e di un bancone bar di 6 metri lineari.
 La  dotazione di beni strumentali comprende una macchina da caffe' espresso con 2 gruppi caffe', un banco frigo della capacita' di circa 350  litri,  armadi frigo della capacita' di circa 310 litri, 1 forno elettrico,    un    impianto    di    birra    alla    spina    e   1 video/televisore/monitor.
 
 CLUSTER 22 - BAR PASTICCERIA
 
 NUMEROSITA': 2.066
 
 Al  cluster  appartengono  i bar la cui attivita' prevalente e' la pasticceria  (31%  dei  ricavi)  quasi  sempre di produzione propria. Seguono  la  somministrazione  di  caffe'  e  lieviti  (28%), bevande analcoliche  (12%)  e  gelati  (11%),  nel 64% dei casi di produzione propria.
 Le  imprese  del  cluster  sono in massima parte ditte individuali (53%   dei   casi)   e   societa'   di   persone   (42%)  e  occupano complessivamente  4  addetti, di cui 2 dipendenti; tra gli addetti si rileva la presenza di 1 pasticcere.
 L'attivita'  e'  svolta  in spazi interni destinati alla vendita o alla  somministrazione  di  57  mq,  con  14 posti a sedere e, con un bancone  bar  di  4  metri lineari. Le imprese del cluster dispongono inoltre  di  locali  utilizzati  per  la  preparazione  (laboratorio, cucina) di 38 mq.
 Coerentemente   con   la  tipologia  di  attivita',  i  costi  per l'acquisto    di    materie    prime    per    la    produzione    di pasticceria/gelateria sono molto superiori alla media di settore.
 La  dotazione  di  beni strumentali comprende un banco frigo della capacita'  di  circa 320 litri, armadi frigo della capacita' di circa 730 litri, 1 bancone gelateria con 10 vaschette esposte, una macchina da   caffe'   espresso   con  2  gruppi  caffe',  1  impastatrice,  2 pastorizzatori,  1  montapanna,  1 frullatore, 1 mantecatore, 1 forno microonde e 1 forno elettrico.
 
 CLUSTER 23 - BAR PICCOLI
 
 NUMEROSITA': 21.313
 
 I  soggetti appartenenti al cluster sono bar di modeste dimensioni con   attivita'   diversificata,   comprendente   principalmente   la somministrazione  di  caffe'  e  lieviti  (31%  dei  ricavi), bevande analcoliche  (20%),  birra  (10%),  panini,  tramezzini,  ecc. (8%) e gelateria (8%), generalmente identificati come bar tradizionali.
 Le imprese, soprattutto ditte individuali (59% dei casi), occupano 2 addetti.
 Le superfici per lo svolgimento dell'attivita' sono contenute: gli spazi  per la vendita o la somministrazione sono di 56 mq, il bancone bar di 5 metri lineari e i posti a sedere interni sono 23.
 La  dotazione  di  beni  strumentali e' composta da un banco frigo della  capacita'  di circa 370 litri, armadi frigo della capacita' di 230  litri e una macchina da caffe' espresso con 2 gruppi caffe'. Nel 47% dei casi sono presenti 3 videogiochi.
 
 CLUSTER 24 - BAR LOCALIZZATI IN CIRCOLI, PALESTRE E IMPIANTI SPORTIVI
 
 NUMEROSITA': 1.045
 
 Le  imprese  appartenenti  al  cluster  si  caratterizzano  per la localizzazione all'interno di circoli, palestre e impianti sportivi.
 Le  principali  attivita'  sono  la  somministrazione  di caffe' e lieviti  (28%  dei  ricavi)  e  bevande analcoliche (25%); seguono la somministrazione  di  panini,  tramezzini,  ecc.  (9%),  birra (8%) e gelati (8%).
 Si  tratta prevalentemente di ditte individuali (60% dei casi), in cui  opera  il solo titolare, e in misura minore di societa' (40%) in cui sono occupati 3 addetti.
 Per lo svolgimento dell'attivita' gli esercizi dispongono di 63 mq di spazi interni per la vendita o la somministrazione e di un bancone bar  di  4 metri lineari; nel 46% dei casi e' presente una superficie utilizzata per preparazione (laboratorio, cucina) di 12 mq. I posti a sedere interni sono 26.
 I  beni  strumentali  utilizzati nell'attivita' sono: armadi frigo della  capacita' di circa 230 litri e una macchina da caffe' espresso con 2 gruppi caffe'. Nel 34% dei casi sono presenti 3 videogiochi.
 
 CLUSTER 25 - BAR MEDIO-GRANDI
 
 NUMEROSITA': 953
 
 I  soggetti  appartenenti  al  cluster  si  caratterizzano  per la dimensione  medio-grande  dell'attivita'  in  termini  soprattutto di numero  di  addetti  e  quantita'  di  caffe'  consumato. Le imprese, infatti,  principalmente  societa' (50% di persone e 21% di capitali) occupano 6 - 7 addetti (tra i quali 3 addetti al banco bar/commessi), di cui 4 dipendenti e presentano un consumo di caffe' molto superiore alla media di settore.
 Gli spazi utilizzati per lo svolgimento dell'attivita' sono invece di  dimensioni  leggermente superiori alla media: sono presenti 74 mq interni per la vendita o la somministrazione, 13 mq di superficie per la  preparazione  (laboratorio,  cucina)  e un bancone bar di 8 metri lineari. I posti a sedere interni sono 29.
 La  principale  fonte  di  ricavo deriva dalla somministrazione di caffe'  e  lieviti  (35%  dei ricavi); seguono la somministrazione di bevande  analcoliche  (17%),  panini, tramezzini, ecc. (10%), nel 62% dei casi di produzione propria, gelati (8%) e bevande alcoliche (7%).
 La  dotazione  di  beni  strumentali  si compone di un banco frigo della  capacita'  di circa 460 litri, armadi frigo della capacita' di circa  590  litri,  una  macchina da caffe' espresso con 2 - 3 gruppi caffe', 1 frullatore e 1 forno microonde.
 
 CLUSTER 26 - BAR LOCALIZZATI IN STABILIMENTI BALNEARI
 
 NUMEROSITA': 402
 
 Il cluster e' formato da bar localizzati in stabilimenti balneari, aventi  in prevalenza apertura stagionale, coincidente con un periodo fino a 6 mesi.
 L'attivita'  svolta  comprende, in primo luogo, gelateria (23% dei ricavi)  e  somministrazione  di bevande analcoliche (22%), cui fanno seguito  la  somministrazione  di  caffe'  a  lieviti  (16%), panini, tramezzini,  ecc.  (12%),  nel  58% dei casi di produzione propria, e birra (8%).
 Compatibilmente  con  le  caratteristiche  del  cluster,  il costo d'acquisto dei gelati confezionati risulta rilevante.
 Si  tratta principalmente di ditte individuali (57% dei casi) e il numero di addetti e' pari a 2 - 3, di cui 1 dipendente.
 Gli  esercizi dispongono di spazi interni destinati alla vendita o alla  somministrazione di 33 mq, di un bancone bar di 4 metri lineari e  di  ampi spazi esterni destinati alla somministrazione (55 mq) con un numero di posti a sedere pari a 45; sono spesso presenti superfici utilizzate per la preparazione (laboratorio, cucina) di 10 mq.
 La  dotazione di beni strumentali si compone di armadi frigo della capacita'  di  circa 420 litri, una macchina da caffe' espresso con 2 gruppi caffe', 1 granitore ed un impianto di birra alla spina.
 
 CLUSTER 27 - BAR GRANDI
 
 NUMEROSITA': 79
 
 Al   presente   cluster   appartengono   gli   esercizi   che   si caratterizzano  sia  per le dimensioni rilevanti della struttura, sia per l'elevato volume di attivita'.
 Si  tratta  infatti  di bar con un numero di addetti pari a 14, di cui  11  dipendenti.  Si  rileva  la  presenza  di 7 addetti al banco bar/commessi,  2 addetti alla cucina, 2 pasticceri nel 56% dei casi e 2 barman nel 41%. La forma giuridica adottata e' quasi esclusivamente quella societaria (49% di persone e 37% di capitali).
 Gli  spazi  interni destinati alla vendita o alla somministrazione sono  di 112 mq, il bancone bar misura 7 metri lineari ed e' presente un  bancone  gelateria  con 12 vaschette esposte; l'esercizio dispone altresi'  di  superfici  utilizzate per la preparazione (laboratorio, cucina) di 43 mq e di 35 posti a sedere interni.
 Gli  esercizi  svolgono  molteplici tipologie di attivita', tra le principali:  caffetteria e lieviti (31% dei ricavi), somministrazione di  bevande analcoliche (15%), pasticceria (11%), nel 62% dei casi di produzione  propria,  somministrazione  di  panini,  tramezzini, ecc. (11%),  nel 80% dei casi di produzione propria, e gelateria (9%), nel 58% dei casi di produzione propria.
 Il  consumo  di  caffe'  e'  nettamente  superiore  alla  media di settore;  analogamente i costi per l'acquisto di prodotti e/o materie prime  per la preparazione di pasti e di prodotti di gastronomia e il costo   per   l'acquisto  di  materie  prime  per  la  produzione  di pasticceria/gelateria sono di importo rilevante.
 Anche  la  dotazione di beni strumentali e' piuttosto consistente; sono  presenti  armadi  frigo  della  capacita' di circa 1.540 litri, macchine  da  caffe' espresso con 3 gruppi caffe', 2 lavastoviglie, 1 montapanna, 1 forno microonde e 1 forno elettrico.
 
 CLUSTER  28 - BAR  LOCALIZZATI IN STAZIONI TRANVIARIE, METROPOLITANE, FERROVIARIE, PORTUALI ED AEROPORTUALI
 
 NUMEROSITA': 571
 
 I  soggetti  appartenenti  al cluster si contraddistinguono per la localizzazione  all'interno  di  stazioni  tranviarie, metropolitane, ferroviarie, portuali ed aeroportuali.
 L'attivita'  prevalente e' la somministrazione di caffe' e lieviti (37%  dei ricavi); seguono la somministrazione di bevande analcoliche (17%), panini, tramezzini, ecc. (10%) e birra (7%).
 All'attivita' di somministrazione si aggiungono, nel 37% dei casi, la   vendita  di  tabacchi,  nel  33%,  la  vendita  di  biglietti  e tessere/autobus/metro e infine, nel 10%, la vendita di giornali.
 Si tratta sia di ditte individuali (51% dei casi), sia di societa' (42% di persone e 7% di capitali), con un numero di addetti pari a 3, di cui un dipendente.
 Per   lo   svolgimento   dell'attivita'  i  soggetti  del  cluster dispongono  di  spazi interni per la vendita o la somministrazione di 57  mq,  di  cui  28  mq  destinati alla sola somministrazione, di un bancone bar di 5 metri lineari e di 18 posti a sedere interni.
 La  dotazione di beni strumentali si compone di armadi frigo della capacita' di circa 290 litri, un banco frigo della capacita' di circa 320  litri e una macchina da caffe' espresso con 2 gruppi caffe'. Nel 40% dei casi sono presenti 3 videogiochi.
 
 CLUSTER 29 - BAR CON INTRATTENIMENTO/SPETTACOLO
 
 NUMEROSITA': 274
 
 I  soggetti  appartenenti  al  cluster  si  contraddistinguono per l'offerta  al  pubblico  di  spettacoli  ed  intrattenimenti  che  si affiancano  all'attivita'  di  somministrazione,  in  particolare, di birra  (22%  dei  ricavi),  bevande  analcoliche (21%), altre bevande alcoliche  (15%),  caffe'  e lieviti (12%) e panini, tramezzini, ecc. (10%).
 L'attivita' di intrattenimento e' rappresentata da musica dal vivo (77%  dei  casi),  musica  riprodotta  (70%),  trasmissione di eventi sportivi e musicali (23%) e cabaret e altri spettacoli (16%).
 Coerentemente con la tipologia di attivita', il 32% degli esercizi presenta  un  orario di apertura dalle 18 in poi e il 12% dalle 22 in poi.  I  costi per prestazioni di artisti e intrattenitori, promoter, P.R. sono superiori alla media di settore.
 Si  tratta  soprattutto  di  societa'  (53%  di  persone  e 16% di capitali) e il numero di addetti e' pari a 3, di cui un dipendente.
 Per  lo svolgimento dell'attivita' gli esercizi dispongono di ampi spazi  interni  per la vendita o la somministrazione (135 mq) e di un bancone  bar  di  9  metri  lineari;  la superficie utilizzata per la preparazione  (laboratorio,  cucina)  e'  di 14 mq e i posti a sedere interni  sono  81.  Nel  52%  dei  casi  e'  presente  una superficie destinata  esclusivamente  ad  intrattenimento e spettacolo di 24 mq; nella  maggioranza  dei  casi,  infatti,  gli  esercizi dichiarano la presenza di un palco.
 La  dotazione  di  beni  strumentali  si compone di un banco frigo della  capacita'  di circa 440 litri, armadi frigo della capacita' di circa 460 litri, una macchina da caffe' espresso con 2 gruppi caffe', 1 forno microonde e un impianto di birra alla spina. Nel 58% dei casi sono presenti 2 video/televisori/monitor e, nel 49%, 3 videogiochi.
 
 CLUSTER 30 - BAR LOCALIZZATI IN STAZIONI DI SERVIZIO
 
 NUMEROSITA': 708
 
 Le   imprese   appartenenti   al   cluster  sono  bar  localizzati all'interno  di  stazioni  di  servizio.  L'attivita'  prevalente  e' rappresentata  dalla  somministrazione  di  caffe' e lieviti (39% dei ricavi),  bevande  analcoliche (17%), panini, tramezzini, ecc. (9%) e birra (8%).
 All'offerta principale si aggiungono, nel 39% dei casi, la vendita di tabacchi e, nel 14%, la vendita di giornali.
 Le imprese sono prevalentemente ditte individuali (57% dei casi) e societa'  di  persone  (41%) ed impiegano 3 addetti; nel 46% dei casi sono presenti 2 dipendenti.
 Per lo svolgimento dell'attivita' gli esercizi dispongono di 46 mq di  spazi  interni destinati alla vendita o alla somministrazione (di cui  22  mq  dedicati  esclusivamente  alla  somministrazione), di un bancone bar di 6 metri lineari e di 13 posti a sedere.
 La dotazione di beni strumentali e' composta da armadi frigo della capacita'  di  circa 290 litri, una macchina da caffe' espresso con 2 gruppi  caffe'  e 1 forno microonde. Nel 36% dei casi sono presenti 3 videogiochi.
 DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO
 
 Una  volta  suddivise  le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare,  per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio  si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al  gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (4).
 La   stima   della   "funzione  di  ricavo"  e'  stata  effettuata individuando  la  relazione  tra  il  ricavo (variabile dipendente) e alcuni   dati   contabili  e  strutturali  delle  imprese  (variabili indipendenti).
 E'  opportuno  rilevare  che  prima  di  definire  il  modello  di regressione  si  e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese  per  verificare  le  condizioni  di  "normalita'  economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si  e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo".
 In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
 • costo  del  venduto (5) + costo per la produzione di servizi) dichiarato negativo;
 • costi  e  spese dichiarati nel quadro F del modello superiori ai ricavi dichiarati.
 Successivamente    sono    stati   utilizzati   degli   indicatori economico-contabili specifici delle attivita' in esame:
 • ricarico  =  ricavi  /  (costo  del  venduto  +  costo per la produzione di servizi);
 • valore  aggiunto  per  addetto  =  (ricavi  + aggi e proventi derivanti dalla vendita di generi soggetti a ricavo fisso - costo del venduto - costo  per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi) /(numero addetti (6) * 1.000);
 • rotazione  del  magazzino = (costo del venduto + costo per la produzione di servizi)/giacenza media del magazzino (7).
 Per  ogni  gruppo  omogeneo, distintamente per imprese con e senza personale  dipendente e sulla base della localizzazione territoriale, e'  stata  calcolata  la  distribuzione  ventilica  di ciascuno degli indicatori  precedentemente  definiti e poi sono state selezionate le imprese  che  presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno  di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento.
 Per il ricarico sono stati scelti i seguenti intervalli:
 • dal  5°  al  19° ventile, per i cluster 1, 9, 11, 13, 15, 21, 23;
 • dal  4°  al  19° ventile, per i cluster 2, 6, 10, 12, 14, 17, 20,  22,  24,  25, 30;       • dal 4° ventile, per i cluster 3, 5, 7, 16, 26, 28, 29;
 • dal 5° ventile, per i cluster 4, 8, 19; dal 3° ventile, per i cluster 18, 27.
 
 ----------------------------
 
 (4)  La  Regressione Multipla e' una tecnica statistica che
 permette   di   interpolare   i   dati   con   un   modello
 statistico-matematico   che   descrive   l'andamento  della
 variabile  dipendente in funzione di una serie di variabili
 indipendenti   relativamente   alla  loro  significativita'
 statistica.
 (5)  Costo  del  venduto = Esistenze iniziali + acquisti di
 merci e materie prime - rimanenze finali.
 (6)   Le   frequenze  relative  ai  dipendenti  sono  state
 normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite.
 Le  frequenze  relative ai non dipendenti (ad eccezione dei
 collaboratori   coordinati   e  continuativi  che  prestano
 attivita'     prevalentemente    nell'impresa    e    degli
 amministratori  non  soci) sono state normalizzate all'anno
 in base alle percentuali di lavoro prestato.
 
 |1 + numero dipendenti a tempo
 |pieno + numero dipendenti a tempo
 |parziale + numero apprendisti +
 |numero assunti con contratto di
 |formazione e lavoro o a termine e
 |lavoranti a domicilio + numero
 |collaboratori coordinati e
 |continuativi che prestano
 |attivita' prevalentemente
 |nell'impresa + numero
 |collaboratori dell'impresa
 |familiare e coniuge dell'azienda
 |coniugale + numero familiari
 |diversi che prestano attivita'
 |nell'impresa + numero associati in
 |partecipazione che apportano
 |lavoro prevalentemente
 |nell'impresa + numero associati in Numero addetti = ditte individuali|partecipazione diversi; ---------------------------------------------------------------------
 |Numero dipendenti a tempo pieno
 |+numero dipendenti a tempo
 |parziale + numero apprendisti +
 |numero assunti con contratto di
 |formazione e lavoro o a termine e
 |lavoranti a domicilio + numero
 |collaboratori coordinati e
 |continuativi che prestano
 |attivita' prevalentemente
 |nell'impresa + numero familiari
 |diversi che prestano attivita'
 |nell'impresa + numero associati in
 |partecipazione che apportano
 |lavoro prevalentemente
 |nell'impresa + numero associati in
 |partecipazione diversi + numero
 |soci con occupazione prevalente
 |nell'impresa + numero soci diversi Numero addetti = (societa)        |+ numero amministratori non soci.
 
 (7)  Giacenza  media  del magazzino = (Esistenze iniziali +
 Rimanenze forali) / 2.
 
 Per  il  valore  aggiunto  per  addetto  sono stati scelti i seguenti intervalli:
 • dal  6° ventile, per i cluster 1, 4, 6, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 15, 17, 19, 21, 22, 24;
 • dal 4° ventile, per i cluster 2, 3, 5, 28, 29, 30;
 • dal 3° ventile, per i cluster 7, 16;
 • dal 5° ventile, per i cluster 14, 20, 25;
 • dal  1° ventile, per i cluster 18, 27; dal 7° ventile, per il cluster 23;
 • dal 4° al 19° ventile, per il cluster 26.
 Per  la  rotazione  del  magazzino  sono  stati  scelti i seguenti intervalli:
 • dal  3°  al 19° ventile, per i cluster 1, 2, 3, 4, 9, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 19, 20, 22, 25, 26, 28;
 • dal  2° al 19° ventile, per i cluster 5, 6, 7, 8, 10, 18, 21, 23, 24, 27, 29, 30.
 Cosi'  definito  il  campione  di  imprese  di  riferimento, si e' proceduto  alla  definizione  della  "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo.
 Per  la  determinazione  della  "funzione  di  ricavo"  sono state utilizzate  sia  variabili  contabili  (quadro  F  del  modello)  sia variabili  strutturali.  La  scelta  delle variabili significative e' stata  effettuata  con  il  metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili,  la  determinazione  della  "funzione  di  ricavo"  si  e' ottenuta  applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita).
 Affinche'  il  modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti  da  soggetti  anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro  che  presentavano  un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5.
 Nella  definizione  della  "funzione di ricavo" si e' tenuto conto anche  delle  possibili  differenze  di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell'attivita'.
 A tale scopo si sono utilizzati i risultati di uno studio relativo alla  "territorialita'  del commercio a livello comunale" (8), che ha avuto come obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto al:
 • grado di modernizzazione;
 • grado di copertura dei servizi di prossimita';
 • grado di sviluppo socio-economico.
 Nella  definizione  della  funzione di ricavo le aree territoriali sono  state  rappresentate  con  un  insieme di variabili dummy ed e' stata  analizzata  la  loro  interazione  con la variabile "Costo del venduto  +  costo per la produzione di servizi". Tali variabili hanno prodotto,  ove  le  differenze  territoriali  non fossero state colte completamente nella Cluster Analysis, valori correttivi da applicare, nella   stima  del  ricavo  di  riferimento,  al  coefficiente  della variabile "Costo del venduto + costo per la produzione di servizi".
 Inoltre,  al  fine  di  cogliere  le differenze legate alla fascia qualitativa   del   servizio   offerto   e   le  differenze  connesse all'ubicazione  dell'esercizio,  nella definizione della "funzione di ricavo",  si  e'  tenuto  conto  del  Prezzo  di un caffe' al bancone indicato  dai contribuenti. Il prezzo indicato dalla singola impresa, raffrontato  con il valore di riferimento individuato per il settore, ha  permesso  di identificare correttivi da applicare al coefficiente della  variabile  "Costo  del  venduto  +  costo per la produzione di servizi".
 Nell'allegato 4.A g vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "finzione di ricavo".
 
 ----------------------------
 
 (8)  I criteri e le conclusioni dello studio sono riportati
 nell'apposito decreto ministeriale.
 APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
 
 Per  la  determinazione  del  ricavo  della  singola  impresa sono previste due fasi:
 • l'Analisi Discriminante (9);
 • la stima del ricavo di riferimento.
 Nell'allegato  4.B  vengono  riportate  le  variabili  strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante.
 Non  si  e'  proceduto  nel  modo standard di operare dell'Analisi Discriminante  in  cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo  di  massima  probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione  di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo   omogeneo,   sono   considerate  sempre  le  probabilita'  di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei.
 Per  ogni  impresa  viene  determinato  il  ricavo  di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza.
 Tale  ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del  gruppo  stesso  e  le  variabili  dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
 Anche  l'intervallo  di  confidenza  e'  ottenuto come media degli intervalli  di  confidenza,  al  livello  del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
 
 ----------------------------
 
 (9)  L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di
 associare   ogni   impresa   ad  uno  dei  gruppi  omogenei
 individuati per la sua attivita', attraverso la definizione
 di  una  probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi
 stessi.
 
 ---->  Vedere allegato 4.A da pag. 103 a pag. 112   <----
 
 ALLEGATO 4.B
 
 VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE
 
 QUADRO A DEI MODELLI ALLEGATI ALLA DICHIARAZIONE:
 
 • Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo pieno
 • Numero  delle  giornate  retribuite  per  i  dipendenti  a tempo parziale
 • Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti
 • Numero  delle  giornate retribuite per gli assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio .sp QUADRO B DEL QUESTIONARIO:
 • Spazi  interni destinati alla vendita o alla somministrazione (a disposizione del pubblico) (Mq)
 • Spazi esterni destinati alla somministrazione (Mq)
 • Superficie  utilizzata  per  preparazione  (laboratorio, cucina) (Mq)
 • Spazi   destinati   a   cantina/cave   (Mq)   Posti   a   sedere interni - Numero Posti a sedere esterni - Numero
 • Solo apertura serale (1 = dalle 18.00 in poi; 2 = dalle 22.00 in poi)
 • Giorni di apertura dell'esercizio nell'anno - Numero
 • Apertura  stagionale  (1 = fino a 3 mesi; 2 = fino a 6 mesi; 3 = fino a 9 mesi)
 • Localizzazione (1 = in alberghi e altre strutture ricettive; 2 = in centri comm. al dettaglio; 3 = in staz. tranviarie, metropolitane, ferroviarie,  portuali  ed  aeroportuali;  4  =  in  cinema, teatri e discoteche;  5  =  in  staz.  di servizio; 6 = in circoli, palestre e impianti    sportivi;   7   =   in   stabilimenti   balneari;   8   = scuole/universita'; 9 = ospedali/strutture sanitarie)
 • Somministrazione  di  pasti: Superficie destinata esclusivamente alla somministrazione di pasti (Mq)
 • Somministrazione  di  pasti: Posti a sedere (interni ed esterni) destinati esclusivamente alla somministrazione di pasti - Numero
 • Percentuale dei ricavi relativi all'unita' locale
 
 QUADRO D DEL QUESTIONARIO:
 • Modalita' di espletamento dell'attivita': Caffetteria e lieviti
 • Modalita'  di  espletamento  dell'attivita': Somministrazione di birra
 • Modalita'  di  espletamento  dell'attivita': Somministrazione di vini
 • Modalita'  di  espletamento  dell'attivita': Somministrazione di altre bevande alcoliche, liquori e superalcolici (esclusi i righi D03 e D04)
 • Modalita'  di  espletamento  dell'attivita': Somministrazione di panini, tramezzini, ecc. - Percentuale sui ricavi
 • Modalita'  di  espletamento  dell'attivita': Somministrazione di cibi freddi e precotti - Percentuale sui ricavi
 • Modalita'  di  espletamento  dell'attivita': Somministrazione di cibi cucinati - Percentuale sui ricavi
 • Modalita'         di         espletamento        dell'attivita': Pasticceria - Percentuale sui ricavi
 • Modalita'         di         espletamento        dell'attivita': Gelateria - Percentuale sui ricavi
 • Modalita'    di    espletamento    dell'attivita':    Banqueting (preparazione  e somministrazione di pasti per banchetti e rinfreschi a domicilio e/o presso altre location)
 • Modalita'  di  espletamento  dell'attivita':  Vendita  di caffe' macinato e/o in grani
 • Modalita' di espletamento dell'attivita': Vendita di bottiglie e specialita' gastronomiche (per asporto)
 • Modalita'  di  espletamento  dell'attivita':  Vendita di latte e derivati
 • Modalita' di espletamento dell'attivita': Sala giochi, biliardo, ecc.
 • Composizione del menu: Etichette di vino - Numero
 • Composizione del menu: Etichette di birra - Numero
 • Tipologia di giochi/intrattenimenti/spettacoli: Musica dal vivo
 • Tipologia di giochi/intrattenimenti/spettacoli: Dancing
 • Tipologia  di giochi/intrattenimenti/spettacoli: Cabaret e altri spettacoli
 • Tipologia di giochi/intrattenimenti/spettacoli: Sala biliardo
 • Altri servizi offerti: Torrefazione
 • Altri servizi offerti: Vendita tabacchi
 • Altri  servizi  offerti:  Ricevitoria (Totocalcio, Totip, Lotto, Enalotto, ecc.)
 • Altri servizi offerti: Vendita generi alimentari
 • Dati  relativi  ad  attivita'  di  vendita di generi soggetti ad aggio e/o ricavo fisso: Aggio derivante da vendita di tabacchi
 • Dati  relativi  ad  attivita'  di  vendita di generi soggetti ad aggio e/o ricavo fisso: Aggio derivante dall'attivita' di ricevitoria (Totocalcio, "Totip, Lotto, Enalotto, ecc.)
 • Addetti  all'attivita'  di  impresa:  per  mansioni  e/o profili professionali - Numero di Altri addetti banco bar non dipendenti
 • Addetti  all'attivita'  di  impresa:  per  mansioni  e/o profili professionali - Numero   delle  giornate  retribuite  per  gli  Altri addetti banco bar dipendenti
 • Addetti  all'attivita'  di  impresa:  per  mansioni  e/o profili professionali - Numero di Commessi e/o banconisti non dipendenti
 • Addetti  all'attivita'  di  impresa:  per  mansioni  e/o profili professionali - Numero  delle  giornate retribuite per i Commessi e/o banconisti dipendenti
 • Addetti  all'attivita'  di  impresa:  per  mansioni  e/o profili professionali - Numero di Pasticceri non dipendenti
 • Addetti  all'attivita'  di  impresa:  per  mansioni  e/o profili professionali - Numero  delle  giornate  retribuite  per i Pasticceri dipendenti
 • Addetti  all'attivita'  di  impresa:  per  mansioni  e/o profili professionali - Numero di Gelatieri non dipendenti
 • Addetti  all'attivita'  di  impresa:  per  mansioni  e/o profili professionali - Numero  delle  giornate  retribuite  per  i Gelatieri dipendenti
 • Addetti  all'attivita'  di  impresa:  per  mansioni  e/o profili professionali - Numero   di   Personale   di  cucina/laboratorio  non dipendente
 • Addetti  all'attivita'  di  impresa:  per  mansioni  e/o profili professionali - Numero  delle giornate retribuite per il Personale di cucina/laboratorio dipendente
 • Elementi specifici: Consumo di caffe' (Kg)
 • Elementi specifici: Servizi di banqueting a prezzo forfettario
 • Elementi contabili specifici: Costo sostenuto per prestazioni di artisti e intrattenitori, promoter, P.R.
 
 QUADRO E DEL QUESTIONARIO:
 • Beni strumentali: Impastatrici - Numero
 • Beni strumentali: Biliardi - Numero
 • Beni strumentali: Videogiochi - Numero
 • Beni strumentali: Palco
 • Beni strumentali: Pista da ballo
 |  |  |  | Allegato 5 
 EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG39U
 NOTA TECNICA E METODOLOGICA
 CRITERI PER L'EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
 
 L'evoluzione  dello  Studio  di  Settore  ha il fine di cogliere i cambiamenti  strutturali,  le modifiche dei modelli organizzativi, le variazioni di mercato all'interno del settore economico.
 Di  seguito  vengono  esposti  i  criteri seguiti per l'evoluzione dello studio di settore SG39U.
 Oggetto  dello  studio  e'  l'attivita'  economica  rispondente al codice ATECOFIN 2904:
 70.31.0 - Agenzie di mediazione immobiliare.
 La  finalita'  perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo  conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa.
 A  tale  scopo,  nell'ambito  dello  studio,  vanno individuate le relazioni  tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare  i  possibili  processi  produttivi  e  i  diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'.
 L'evoluzione dello studio di settore e' stata condotta analizzando i   modelli   per   la  comunicazione  dei  dati  rilevanti  ai  fini dell'applicazione  dello  Studio  di Settore per il periodo d'imposta 2002,   completati   con   ulteriori   informazioni   contenute   nel questionario  ESG39  inviato  ai  contribuenti per l'evoluzione dello studio in oggetto.
 I contribuenti interessati sono risultati pari a 21.132.
 Il  numero dei soggetti i cui modelli sono stati completati con le informazioni  contenute  nei  relativi  questionari  e  stato  pari a 17.421.
 Sui  modelli  sono state condotte analisi statistiche per rilevare la  completezza,  la  correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute.
 Tali  analisi  hanno  comportato,  ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 1.499 posizioni.
 I principali motivi di scarto sono stati:
 ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro;
 quadro F del modello (elementi contabili) non compilato;
 errata  compilazione  delle percentuali relative alla modalita' di espletamento dell'attivita' (quadro D del questionario);
 errata  compilazione  delle percentuali relative alla tipologia di clientela (quadro D del questionario);
 errata    compilazione    delle   percentuali   relative   alla localizzazione   immobili/cessioni   di   azienda   (quadro   D   del questionario);
 incongruenze   fra  i  dati  strutturali  e  i  dati  contabili contenuti nel modello.
 A  seguito  degli scarti effettuati, il numero dei modelli oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 15.922.
 IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
 
 Per  segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla  base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
 una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnes e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1);
 un procedimento di Cluster Analysis (2).
 
 ----------------------------
 
 (1)  L'Analisi  in  Componenti  Principali  e'  una tecnica
 statistica   che   permette  di  ridurre  il  numero  delle
 variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in
 un  numero  inferiore  di  nuove variabili dette componenti
 principali  tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate)
 che  spieghino  il  massimo possibile della varianza totale
 delle  variabili  originarie, per rendere minima la perdita
 di  informazione;  le  componenti principali (fattori) sono
 ottenute   come   combinazione   lineare   delle  variabili
 originarie.
 (2)  La  Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in
 base  ai  fattori  dell'analisi  in  componenti principali,
 permette   di   identificare  gruppi  omogenei  di  imprese
 (cluster);  in  tal  modo  le imprese che appartengono allo
 stesso    gruppo    omogeneo   presentano   caratteristiche
 strutturali simili.
 L'utilizzo  combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering.
 In  effetti,  tanto  maggiore  e'  il  numero  di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering.
 Per  limitare  l'impatto  di tale problematica, la classificazione dei   contribuenti  e'  stata  effettuata  a  partire  dai  risultati dell'analisi  fattoriale,  basandosi  quindi  su un numero ridotto di variabili  (i  fattori)  che  consentono,  comunque,  di mantenere il massimo delle informazioni originarie.
 In  un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello  adottato,  l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non  tanto  in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto  in  funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili  esaminate  che  contraddistinguono  il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo.
 Le  variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono  quelle  presenti in tutti i quadri ad eccezione delle variabili del  quadro degli elementi contabili. Tale scelta nasce dall'esigenza di   caratterizzare   le   imprese   in  base  ai  possibili  modelli organizzativi, alle diverse modalita' di espletamento dell'attivita', etc.;   tale  caratterizzazione  e'  possibile  solo  utilizzando  le informazioni   relative  alle  strutture  operative,  al  mercato  di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa.
 I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati   in   termini   di  significativita'  sia  economica  sia statistica,  al  fine  di  individuare  quelli  che colgono i diversi aspetti strutturali dell'attivita' oggetto dello studio.
 La  Cluster  Ualysis ha consentito di identificare quindici gruppi omogenei di imprese.
 DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
 
 I fattori che caratterizzano maggiormente il settore delle agenzie di mediazione immobiliare sono:
 • la tipologia di attivita' svolta;
 • il comparto di specializzazione;
 • la dimensione;
 • la modalita' organizzativa;
 • la tipologia di clientela;
 • il valore degli immobili.
 La  tipologia  di  attivita'  svolta  consente  di  distinguere  i soggetti dello studio tra:
 • imprese  di  intermediazione per la compravendita (cluster 1, 2, 6, 7, 9, 13 e 15);
 • imprese  di  intermediazione per la compravendita e locazione (cluster 4);
 • imprese  operanti  su  mandato  per la compravendita (cluster 12);
 • imprese di intermediazione e operanti anche su mandato per la compravendita (cluster 5);
 • imprese  di  intermediazione  per  la locazione (cluster 10 e 11);
 • imprese   di  intermediazione  per  la  cessione  di  aziende (cluster 14);
 • imprese di consulenza immobiliare (cluster 3 e 8).
 Il comparto di specializzazione permette di dividere fra:
 - imprese che si occupano di mediazione immobiliare in comparti diversi (cluster 1);
 - imprese  con  specializzazione  dell'attivita'  di mediazione nettamente prevalente in un solo ambito, in particolare:
 • compravendita di immobili residenziali (cluster 2, 5, 7, 12);
 • compravendita  e  locazione  di  immobili ad uso industriale, artigianale, commerciale e di servizi (cluster 4);
 • locazione di immobili residenziali (cluster 10);
 • locazione di immobili turistici (cluster 11).
 La  dimensione  aziendale,  intesa  principalmente  in  termini di addetti  e trattative concluse, consente di suddividere le agenzie di mediazione   per   la  compravendita  di  immobili  residenziali  in:
 • imprese di piccole dimensioni (cluster 2);
 • imprese di grandi dimensioni (cluster 7).
 La  modalita' organizzativa ha rilevanza nell'individuazione delle agenzie in franchising (cluster 9).
 La  tipologia  di  clientela  permette  di  individuare  ulteriori modelli di business:
 • agenzie  operanti  prevalentemente con imprese di costruzione (cluster 6);
 • agenzie   operanti   in   collaborazione  con  altre  agenzie immobiliari (cluster 13).
 La  clientela  consente,  inoltre,  di  suddividere  le imprese di consulenza  immobiliare  tra  quelle che operano quasi esclusivamente con altre agenzie immobiliari (cluster 8) e quelle che presentano una clientela mista (cluster 3).
 Il    valore    degli    immobili    trattati    rende   possibile l'identificazione  delle  agenzie  di mediazione per la compravendita che  trattano  in prevalenza immobili di valore piu' elevato (cluster 15).
 Nelle  successive  descrizioni  dei  cluster  emersi dall'analisi, salvo   segnalazione  contraria,  l'indicazione  di  valori  numerici riguarda valori medi.
 Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei (cluster).
 
 CLUSTER  1 - AGENZIE  DI  MEDIAZIONE PER LA COMPRAVENDITA E LOCAZIONE OPERANTI IN COMPARTI DIVERSI
 
 NUMEROSITA': 1.918
 
 I  soggetti  appartenenti  al  cluster  sono  agenzie che svolgono prevalentemente  attivita'  di intermediazione per la compravendita e la  locazione  di  immobili sia residenziali (rispettivamente 39% dei ricavi  e 12%), sia ad uso industriale, artigianale, commerciale e di servizi  (17%  e  8%).  Le  trattative  concluse  nell'anno,  per  la compravendita  e  la locazione, sono 15 nel comparto residenziale e 5 in quello industriale/commerciale/di servizi.
 Le imprese in questione sono sia ditte individuali (55% dei casi), sia  societa'  (30%  di  persone e 15% di capitali) ed operano su una superficie di 49 mq con l'impiego di 1 o 2 addetti.
 La  clientela  e'  costituita  principalmente  da privati (39% dei ricavi)  e  da esercenti arti e professioni ed imprese private (33%); gli  immobili  oggetto  di mediazione sono localizzati soprattutto in ambito  comunale  (64%  dei ricavi) e secondariamente provinciale (il 55% dei soggetti per il 39% dei ricavi).
 
 CLUSTER   2 - AGENZIE   DI  PICCOLE  DIMENSIONI  SPECIALIZZATE  NELLA MEDIAZIONE PER LA COMPRAVENDITA DI IMMOBILI RESIDENZIALI
 
 NUMEROSITA': 5.371
 
 I    soggetti   appartenenti   al   cluster   sono   specializzati nell'intermediazione  per  la  compravendita di immobili residenziali (75%  dei  ricavi);1'll% dei ricavi proviene dall'intermediazione per la  locazione.  Le  trattative  concluse nell'anno sono 14, di cui 10 relative alla compravendita e 4 alla locazione.
 Si   tratta  di  imprese  di  piccole  dimensioni  organizzate  in prevalenza  sotto  forma  di  ditte  individuali  (61%  dei casi). La superficie  destinata  allo svolgimento dell'attivita' e' di 37 mq ed e' presente un addetto.
 Coerentemente    con   la   specializzazione,   i   clienti   sono principalmente  privati  (75%  dei  ricavi).  Gli immobili oggetto di mediazione sono localizzati in prevalenza nell'ambito del comune (67% dei  ricavi)  e  secondariamente della provincia (il 48% dei soggetti per il 43% dei ricavi).
 
 CLUSTER 3 - IMPRESE SPECIALIZZATE NELLA CONSULENZA IMMOBILIARE
 
 NUMEROSITA': 391
 
 Le  imprese  appartenenti  al  cluster  sono  specializzate  nella consulenza   immobiliare   (stime,  valutazioni,  ecc.)  dalla  quale proviene  il 71% dei ricavi. Il 51% dei soggetti del cluster effettua anche  attivita'  di intermediazione per la compravendita di immobili residenziali  (28%  dei  ricavi) con un numero di trattative concluse nell'anno pari a 7.
 Le  imprese  sono organizzate in prevalenza come ditte individuali (65%  dei  casi)  ed  e' presente un solo addetto. 1 locali destinati all'esercizio dell'attivita' misurano 32 mq.
 La  clientela  e'  mista  e si compone principalmente di esercenti arti e professioni e imprese private (33% dei ricavi), privati (30%), imprese di costruzione (il 37% dei soggetti per il 43% dei ricavi) ed amministrazioni, enti pubblici e privati (il 13% per il 41%).
 
 CLUSTER 4 - AGENZIE DI MEDIAZIONE PER LA COMPRAVENDITA E LOCAZIONE DI IMMOBILI AD USO INDUSTRIALE, ARTIGIANALE, COMMERCIALE E DI SERVIZI
 
 NUMEROSITA': 846
 
 Le  imprese  appartenenti  al  cluster  si  caratterizzano  per la specializzazione  prevalente  dell'attivita' nell'intermediazione per la  compravendita  e  la  locazione  di  immobili ad uso industriale, artigianale,  commerciale  e  di servizi (rispettivamente il 51% e il 28% dei ricavi). Le trattative concluse nell'anno, per tali tipologie di  immobili,  sono  9  (4  relative  alla  compravendita  e  5  alla locazione).
 Conformemente  alla  specializzazione,  la  tipologia di clientela prevalente e' rappresentata da esercenti arti e professioni e imprese private (53% dei ricavi); la localizzazione degli immobili oggetto di mediazione  e',  in  primo  luogo, nel comune (54% dei ricavi) ed, in secondo  luogo,  nella  provincia (il 52% dei soggetti per il 52% dei ricavi).
 Le imprese sono sia ditte individuali (55% dei casi), sia societa' (27%  di  persone  e  18% di capitali) ed occupano 1 o 2 addetti; gli spazi destinati allo svolgimento dell'attivita' sono di 41 mq.
 
 CLUSTER  5 - AGENZIE  DI  MEDIAZIONE PER LA COMPRAVENDITA DI IMMOBILI RESIDENZIALI OPERANTI ANCHE SU MANDATO
 
 NUMEROSITA': 488
 
 Le  imprese appartenenti a questo cluster sono specializzate nella compravendita di immobili residenziali ed effettuano sia attivita' di intermediazione (33% dei ricavi), sia operazioni su mandato (32%). Il numero  di  trattative  concluse nell'anno e' pari complessivamente a 14.  Una  parte  dei  ricavi  proviene  dall'intermediazione  per  la locazione di immobili residenziali (9%).
 Le   imprese   sono   ripartite  abbastanza  equamente  tra  ditte individuali  (53%  dei  casi)  e  societa'  (30%  di persone e 17% di capitali);  nell'attivita'  sono  coinvolti 1 o 2 addetti e gli spazi disponibili misurano 48 mq.
 La clientela e' composta in prevalenza da privati (61% dei ricavi) e  in misura minore da imprese di costruzione (15%) ed esercenti arti e  professioni  e  imprese  private  (13%).  La  localizzazione degli immobili  trattati  e' principalmente nell'ambito del comune (59% dei ricavi) e secondariamente della provincia (il 60% dei soggetti per il 41°/o dei ricavi).
 
 CLUSTER  6 - AGENZIE  DI  PICCOLE DIMENSIONI OPERANTI PREVALENTEMENTE CON IMPRESE DI COSTRUZIONE
 
 NUMEROSITA': 1.488
 
 I  soggetti  facenti  parte  del cluster sono agenzie che svolgono prevalentemente  attivita' di intermediazione per la compravendita di immobili   residenziali   (78%  dei  ricavi)  con  una  clientela  di riferimento  composta  in  maggioranza da imprese di costruzione (61% dei  ricavi)  e  in  misura  contenuta da privati (26%). Il numero di trattative  concluse nell'anno, con riferimento alla compravendita di immobili residenziali, e' pari a 16.
 La  localizzazione  degli  immobili  oggetto  di  mediazione e' in prevalenza nell'ambito del comune (54% dei ricavi) e in secondo luogo della provincia (il 60% dei soggetti per il 53% dei ricavi).
 Dal  punto  di vista della forma giuridica, si tratta sia di ditte individuali  (53% dei casi), sia di societa' (31% di persone e 16% di capitali)  e  sono presenti 1 o 2 addetti. Le superfici dedicate allo svolgimento dell'attivita' misurano 49 mq.
 
 CLUSTER  7 - AGENZIE  DI  GRANDI  DIMENSIONI OPERANTI PREVALENTEMENTE NELLA COMPRAVENDITA DI IMMOBILI RESIDENZIALI
 
 NUMEROSITA': 192
 
 Il  cluster  in  questione  e'  formato  da agenzie che effettuano principalmente  intermediazione  per  la  compravendita  di  immobili residenziali  (71%  dei  ricavi).  Considerando  anche l'attivita' su mandato,  che e' condotta dal 22% dei soggetti per il 27% dei ricavi, le trattative concluse nell'anno risultano pari a 85, di cui il 6% si riferisce  ad  immobili con valore superiore a 300.000 euro. Oltre la meta'  dei  soggetti del cluster offre consulenza e/o intermediazione per mutui e finanziamenti (6% dei ricavi).
 Si  tratta quasi esclusivamente di societa' (68% di capitali e 23% di  persone)  dotate  di  strutture di grandi dimensioni: gli addetti occupati  sono 6 o 7, di cui 2 o 3 dipendenti, tra i quali si trovano 1 o 2 responsabili di filiale/agenzia, 2 o 3 addetti alle vendite e/o accompagnatori alle visite immobiliari e 1 o 2 addetti amministrativi e alla segreteria. I locali destinati allo svolgimento dell'attivita' sono di 200 mq e nel 70% dei casi le imprese dispongono di due o piu' unita' locali.
 La  clientela  e'  composta,  in  primo luogo, da privati (56% dei ricavi) e, in secondo luogo, da imprese di costruzione (23%); seguono esercenti  arti  e  professioni  e imprese private (13%). L'ambito di localizzazione  degli immobili trattati e' comunale (48% dei ricavi), provinciale  (28%)  e  regionale  (il 39% dei soggetti per il 33% dei ricavi).
 Conformemente  alla  dimensione,  le  spese  per  provvigioni  e/o compensi  corrisposti  a  terzi  (altre  agenzie, ecc.), le spese per inserzioni   relative   agli  annunci  immobiliari  e  le  spese  per pubblicita',  propaganda  e rappresentanza sono rilevanti e superiori alla inedia di settore.
 
 CLUSTER   8 - IMPRESE   SPECIALIZZATE  NELLA  CONSULENZA  IMMOBILIARE OPERANTI PREVALENTEMENTE CON ALTRE AGENZIE IMMOBILIARI
 
 NUMEROSITA': 89
 
 I  soggetti  di  questo  cluster  si  caratterizzano  sia  per  la specializzazione   in  consulenza  immobiliare  (stime,  valutazioni, ecc.),  dalla  quale proviene il 95% dei ricavi, sia per la tipologia di clientela composta da altre agenzie immobiliari (96% dei ricavi).
 Le  imprese  sono  quasi esclusivamente ditte individuali (88% dei casi)  nelle  quali  opera  il solo titolare. I locali destinati allo svolgimento dell'attivita' sono di dimensioni limitate (19 mq).
 
 CLUSTER 9 - AGENZIE IN FRANCHISING
 
 NUMEROSITA': 2.227
 
 I soggetti del presente cluster si caratterizzano per la modalita' organizzativa in franchising.
 Per   quanto  concerne  la  tipologia  di  attivita',  le  agenzie effettuano  prevalentemente  intermediazione  per la compravendita di immobili  residenziali  (82%  dei  ricavi)  concludendo  nell'anno 19 trattative;  frequentemente  si  aggiunge  l'intermediazione  per  la locazione di immobili residenziali (7% dei ricavi).
 Dal  punto di vista della forma giuridica, si tratta in prevalenza di  societa'  (52%  di  persone  e  33% di capitali) in cui operano 2 addetti; i locali dedicati allo svolgimento dell'attivita' sono di 55 mq.
 La  clientela e' rappresentata sostanzialmente da privati (81% dei ricavi) e la localizzazione prevalente degli immobili coincide con il comune (62% dei ricavi) e con la circoscrizione/municipio (il 24% dei soggetti per il 92% dei ricavi).
 In  linea  con  la modalita' organizzativa sono presenti spese per royalties  a quote fisse e/o quote variabili e nel 22% dei casi spese per diritti d'entrata.
 
 CLUSTER  10 - AGENZIE SPECIALIZZATE NELLA MEDIAZIONE PER LA LOCAZIONE DI IMMOBILI RESIDENZIALI
 
 NUMEROSITA': 697
 
 Il   presente  cluster  e'  formato  dalle  agenzie  specializzate nell'intermediazione  per  la locazione di immobili residenziali (70% dei ricavi); le trattative concluse nell'anno sono 22, la maggioranza delle  quali  prevede  un canone mensile compreso tra 300 e 600 euro. All'attivita'   prevalente   si  aggiunge  l'intermediazione  per  la compravendita  di immobili residenziali dalla quale deriva il 21% dei ricavi.
 Le  imprese in questione sono in prevalenza ditte individuali (65% dei  casi);  gli  spazi dedicati allo svolgimento dell'attivita' sono pari a 36 mq e sono presenti 1 o 2 addetti.
 Coerentemente  all'attivita'  svolta,  la  clientela  e'  composta principalmente da privati (80% dei ricavi).
 
 CLUSTER  11 - AGENZIE SPECIALIZZATE NELLA MEDIAZIONE PER LA LOCAZIONE DI IMMOBILI PER FINALITA' TURISTICHE
 
 NUMEROSITA': 549
 
 I  soggetti  appartenenti  al  cluster  effettuano prevalentemente intermediazione per la locazione di immobili per finalita' turistiche (62%  dei ricavi) e/o locazione su mandato sempre in ambito turistico (il 24% dei soggetti per il 68% dei ricavi) per un numero complessivo di  trattative  concluse  nell'anno  pari  a  circa  150.  Il 56% dei soggetti  svolge  intermediazione  per  la  compravendita di immobili residenziali dalla quale deriva il 24% dei ricavi.
 Si  tratta in prevalenza di ditte individuali (64% dei casi) e, in misura  minore,  di  societa'  (28%  di  persone  e  8% di capitali); nell'attivita'  sono  impiegati  1 o 2 addetti e sono presenti locali dedicati di 39 mq.
 Conformemente all'attivita' svolta, la maggior parte delle agenzie e'  ubicata  in  prossimita'  di  mare/spiaggia  (74% dei casi) ed e' aperta anche la domenica (61% dei casi).
 Per   quanto   concerne   la   clientela,   le   agenzie   operano prevalentemente  con  privati  (82%  dei  ricavi)  e  in  misura piu' contenuta  con  agenzie  di viaggi/tour operator (il 14% dei soggetti per  il  33%  dei  ricavi);  il  30% dei soggetti realizza il 29% dei ricavi con clientela estera.
 
 CLUSTER  12 - AGENZIE  OPERANTI  PREVALENTEMENTE  SU  MANDATO  PER LA COMPRAVENDITA DI IMMOBILI RESIDENZIALI
 
 NUMEROSITA': 287
 
 I   soggetti   di  questo  cluster  sono  agenzie  che  effettuano prevalentemente  compravendita  di  immobili  residenziali su mandato (74%  dei ricavi) concludendo un numero di trattative annue pari a 18 (compresa   l'attivita'  di  intermediazione  condotta  dal  32%  dei soggetti per il 16% dei ricavi).
 Per  quanto concerne la forma giuridica, le imprese sono equamente ripartite tra societa' (25% di persone e 25% di capitali) in cui sono coinvolti  2  addetti e ditte individuali (50% dei casi) in cui opera il  solo titolare. I locali destinati allo svolgimento dell'attivita' misurano 45 mq.
 La  clientela  si compone maggiormente di privati (53% dei ricavi) ed  imprese  di  costruzione  (il  45%  dei  soggetti  per il 52% dei ricavi).  La  localizzazione degli immobili trattati e' in prevalenza nell'ambito  del  comune  (60%  dei  ricavi) e in misura minore nella provincia (il 48% dei soggetti per il 45% dei ricavi).
 
 CLUSTER  13 - AGENZIE  OPERANTI PREVALENTEMENTE IN COLLABORAZIONE CON ALTRE AGENZIE IMMOBILIARI
 
 NUMEROSITA': 778
 
 Le  imprese  appartenenti  al  cluster  si  contraddistinguono per l'attivita'   svolta  prevalentemente  in  collaborazione  con  altre agenzie immobiliari (81% dei ricavi).
 Per   quanto  concerne  la  tipologia  di  attivita',  le  agenzie effettuano  principalmente  intermediazione  per  la compravendita di immobili  residenziali  (64%  dei  ricavi);  le  trattative  concluse nell'anno  relativamente  alla  compravendita  sono  9.  Gli immobili trattati  sono  localizzati nell'ambito del comune (54% dei ricavi) e secondariamente della provincia (il 44% dei soggetti per il 649/° dei ricavi).
 Dal  punto  di  vista della forma giuridica, le imprese sono quasi esclusivamente  ditte individuali (89% dei casi) in cui opera il solo titolare;   i   locali  destinati  allo  svolgimento  dell'attivita', presenti nel 64% dei casi, sono contenuti e misurano 24 mq.
 
 CLUSTER  14  - AGENZIE SPECIALIZZATE NELLA MEDIAZIONE PER LA CESSIONE DI AZIENDE
 
 NUMEROSITA': 149
 
 Il cluster in questione si caratterizza per la presenza di imprese specializzate  nell'intermediazione  per  la cessione di aziende (74% dei ricavi); il numero di trattative concluse nell'anno e' pari a 8.
 Coerentemente  alla  specializzazione dell'attivita', la tipologia di   clientela  prevalente  e'  rappresentata  da  esercenti  arti  e professioni  e  imprese  private  (63% dei ricavi). La localizzazione delle aziende oggetto di mediazione e' principalmente nell'ambito del comune  (59%  dei  ricavi)  e  in  parte  della provincia (il 52% dei soggetti per il 43% dei ricavi).
 Per quanto concerne la forma giuridica, si tratta in prevalenza di ditte  individuali  (56% dei casi) in cui opera il solo titolare e in misura  minore  di societa' (24% di persone e 20% di capitali) in cui sono   occupati  2  addetti;  i  locali  destinati  allo  svolgimento dell'attivita' sono di 56 mq.
 
 CLUSTER   15 - AGENZIE   SPECIALIZZATE   NELLA   MEDIAZIONE   PER  LA COMPRAVENDITA DI IMMOBILI RESIDENZIALI DI VALORE PIU' ELEVATO
 
 NUMEROSITA': 269
 
 Le  imprese  appartenenti  al cluster sono agenzie che si occupano principalmente  di  intermediazione  per la compravendita di immobili residenziali  (75%  dei  ricavi),  in particolare di quelli di valore piu'  elevato:  1'83%  delle  trattative concluse nell'anno riguarda, infatti,  immobili di valore superiore ai 300.000 euro. Le trattative concluse  nell'anno,  con  riferimento alla compravendita di immobili residenziali, sono pari a 10.
 All'attivita'   prevalente   si   aggiunge,   nel  60%  dei  casi, l'intermediazione  per la locazione di immobili residenziali (17% dei ricavi).
 Per quanto riguarda la forma giuridica, le imprese si ripartiscono quasi equamente tra ditte individuali (53% dei casi), in cui opera il solo  titolare,  e societa' (28% di capitali e 19% di persone) in cui sono   presenti   3  addetti.  I  locali  dedicati  allo  svolgimento dell'attivita' sono di 48 mq.
 La clientela e' composta soprattutto da privati (45% dei ricavi) e da   esercenti  arti  e  professioni  e  imprese  private  (23%).  La localizzazione  prevalente degli immobili trattati e' nell'ambito del comune (67% dei ricavi).
 Le  spese  per provvigioni e/o compensi corrisposti a terzi (altre agenzie,  ecc.)  e  le  spese  per  inserzioni  relative agli annunci immobiliari sono superiori alla media di settore.
 DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO
 
 Una  volta  suddivise  le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare,  per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio  si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al  gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (3)
 La   stima   della   "funzione  di  ricavo"  e'  stata  effettuata individuando  la  relazione  tra  il  ricavo (variabile dipendente) e alcuni   dati   contabili  e  strutturali  delle  imprese  (variabili indipendenti).
 E'  opportuno  rilevare  che  prima  di  definire  il  modello  di regressione  si  e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese  per  verificare  le  condizioni  di  "normalita'  economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si  e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo".
 In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
 • (costo  del venduto (4) + costo per la produzione di servizi) dichiarato negativo;
 • costi  e  spese dichiarati nel quadro F del modello superiori ai ricavi dichiarati.
 Successivamente    sono    stati   utilizzati   degli   indicatori economico-contabili specifici dell'attivita' in esame:
 • valore   aggiunto   per   addetto   =   (ricavi - costo   del venduto - costo  per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi)/(numero addetti (5) *1.000);
 • provvigione  media  per  trattativa  conclusa  =  (ricavi  da attivita'  di  intermediazione  e/o  mandato  (6)/(numero  totale  di trattative concluse (7).
 
 ----------------------------
 
 (3)  La  Regressione Multipla e' una tecnica statistica che
 permette   di   interpolare   i   dati   con   un   modello
 statistico-matematico   che   descrive   l'andamento  della
 variabile  dipendente in funzione di una serie di variabili
 indipendenti   relativamente   alla  loro  significativita'
 statistica.
 (4)  Costo  del  venduto = Esistenze iniziali + acquisti di
 merci e materie prime - rimanenze finali.
 (5)Le   frequenze   relative   ai   dipendenti  sono  state
 normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite.
 (6)  Ricavi  da  attivita' di intermediazione e/o mandato =
 (Intermediazione per compravendita di immobili residenziali
 +  Mandati  per  compravendita  di  immobili residenziali +
 Intermediazione  per  locazione  di immobili residenziali +
 Intermediazione  per  locazione  di  immobili per finalita'
 turistiche   +   Mandati  per  locazione  di  immobili  per
 finalita' turistiche + Intermediazione per compravendita di
 immobili  ad uso industriale, artigianale, commerciale e di
 servizi  +  Mandati  per  compravendita  di immobili ad uso
 industriale,   artigianale,  commerciale  e  di  servizi  +
 Intermediazione   per   locazione   di   immobili   ad  uso
 industriale,   artigianale,  commerciale  e  di  servizi  +
 Intermediazione per cessione di aziende) * ricavi /100. (7)
 Il  numero  totale di trattative concluse e' la somma delle
 trattative    concluse    per   tutte   le   attivita'   di
 intenuediazione e /o mandato.
 
 |1 + numero dirigenti + numero
 |quadri + numero impiegati + numero
 |operai generici + numero operai
 |specializzati + numero dipendenti
 |a tempo parziale + numero
 |apprendisti + numero assunti con
 |contratto di formazione e lavoro o
 |a termine e lavoranti a domicilio
 |+ numero collaboratori coordinati
 |e continuativi che prestano
 |attivita' prevalentemente
 |nell'impresa + numero
 |collaboratori dell'impresa
 |familiare e coniuge dell'azienda
 |coniugale + numero familiari
 |diversi che prestano attivita'
 |nell'impresa + numero associati in
 |partecipazione che apportano
 |lavoro prevalentemente
 |nell'impresa + numero associati in Numero addetti = ditte individuali|partecipazione diversi; ---------------------------------------------------------------------
 |Numero dirigenti + numero quadri +
 |numero impiegati + numero operai
 |generici + numero operai
 |specializzati + numero dipendenti
 |a tempo parziale + numero
 |apprendisti + numero assunti con
 |contratto di formazione e lavoro o
 |a terrine e lavoranti a domicilio
 |+ numero collaboratori coordinati
 |e continuativi che prestano
 |attivita' prevalentemente
 |nell'impresa + numero familiari
 |diversi che prestano attivita'
 |nell'impresa + numero associati in
 |partecipazione che apportano
 |lavoro prevalentemente
 |nell'impresa + numero associati in
 |partecipazione diversi + numero
 |soci con occupazione prevalente
 |nell'impresa + numero soci diversi Numero addetti = (societa)        |+ numero amministratori non soci.
 Le   frequenze  relative  ai  non  dipendenti  (ad  eccezione  dei collaboratori   coordinati  e  continuativi  che  prestano  attivita' prevalentemente  nell'impresa  e  degli amministratori non soci) sono state  normalizzate  all'anno  in  base  alle  percentuali  di lavoro prestato.
 Per  ogni  gruppo  omogeneo,  distintamente  per forma giuridica e sulla  base  del  personale  dipendente  per  il "valore aggiunto per addetto"  e  sulla  base  della  localizzazione  territoriale  per la "provvigione  media  per trattativa conclusa" , e' stata calcolata la distribuzione  ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti.
 Successivamente,   sono   state   selezionate   le   imprese   che presentavano  valori  degli indicatori contemporaneamente all'interno di   un   determinato  intervallo,  per  costituire  il  campione  di riferimento.
 Per  il  valore  aggiunto per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli:
 • dal 4° al 19° ventile, per i cluster 1, 2, 3, 5, 9, 10, 11;
 • dal 3° al 19° ventilo, per i cluster 4, 6, 7, 12, 13;
 • dal 4° ventile, per il cluster 8;
 • dal 3° ventile, per i cluster 14, 15.
 Per la provvigione media per trattativa conclusa sono stati scelti i  seguenti intervalli: dal 4° al 19° ventile, per i cluster 1, 2, 5, 6, 7;
 • fino al 19° ventile, per il cluster 3;
 • dal 2° al 19° ventile, per i cluster 4, 10;
 • dal 3° al 19° ventile, per i cluster 9, 11, 12;
 • dal 5° al 19° ventile, per i cluster 13, 15;
 • dal 1° al 19° ventile, per il cluster 14;
 • non sono stati effettuati tagli per il cluster 8.
 Cosi'  definito  il  campione  di  imprese  di  riferimento, si e' proceduto  alla  definizione  della  "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo.
 Per  la  determinazione  della  "funzione  di  ricavo"  sono state utilizzate  sia  variabili  contabili  (quadro  F  del  modello)  sia variabili  strutturali.  La  scelta  delle variabili significative e' stata  effettuata  con  il  metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili,  la  determinazione  della  "funzione  di  ricavo"  si  e' ottenuta  applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita)
 Affinche'  il  modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti  da  soggetti  anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro  che  presentavano  un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5.
 Nella  definizione  della  "funzione di ricavo" si e' tenuto conto anche  delle  possibili differenze di risultati economici legate alla localizzazione    degli    immobili    (o    aziende)    oggetto   di compravendita/locazione (o cessione). A tale scopo si sono utilizzati i  risultati  di uno studio relativo alla "territorialita' generale a livello  comunale,  provinciale  e  regionale (8)", che ha avuto come obiettivo  la  suddivisione del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto al:
 • grado di benessere;
 • livello di qualificazione professionale;
 • struttura economica.
 Nella  definizione  della  funzione di ricavo le aree territoriali sono  state  rappresentate  con  un  insieme di variabili dummy ed e' stata  analizzata  la loro interazione con la variabile "Logaritmo in base 10 del (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi + Spese  per  acquisti  di servizi)"(9). Tali variabili hanno prodotto, ove  le differenze territoriali non fossero state colte completamente nella  Cluster  Analysis, valori correttivi da applicare, nella stima del ricavo di riferimento, al coefficiente della variabile "Logaritmo in  base  10  del  (Costo  del  venduto  + Costo per la produzione di servizi + Spese per acquisti di servizi)".
 Nell'allegato 5.A g vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "frizione di ricavo".
 APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
 
 Per  la  determinazione  del  ricavo  della  singola  impresa sono previste due fasi:
 • l'Analisi Discriminante (10);
 • la stima del ricavo di riferimento.
 Nell'allegato  5.B  vengono  riportate  le  variabili  strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante.
 Non  si  e'  proceduto  nel  modo standard di operare dell'Analisi Discriminante  in  cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo  di  massima  probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione  di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo   omogeneo,   sono   considerate  sempre  le  probabilita'  di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei.
 Per  ogni  impresa  viene  determinato  il  ricavo  di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza.
 Tale  ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del  gruppo  stesso  e  le  variabili  dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
 Anche  l'intervallo  di  confidenza  e'  ottenuto come media degli intervalli  di  confidenza,  al  livello  del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata. con le relative probabilita' di appartenenza.
 
 ----------------------------
 
 (8)  I criteri e le conclusioni dello studio sono riportati
 nell'apposito Decreto Ministeriale.
 (9)  Le  aree territoriali, omogenee sia a livello comunale
 che  provinciale  e regionale, sono state individuate sulla
 base  del  comune,  della  provincia  e  della  regione del
 domicilio fiscale e sono state rappresentate con un insieme
 di  variabili  dummy. Ogni variabile dummy, relativa ad una
 specifica  arca  territoriale,  e'  stata ponderata in base
 alla  percentuale  dci  ricavi  conseguiti relativamente ad
 immobili  (o  aziende)  localizzati  nell'arca territoriale
 stessa.
 (10) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di
 associate   ogni   impresa   ad  uno  dei  gruppi  omogenei
 individuati per la sua attivita', attraverso la definizione
 di  una  probabilita' di appartenenza a ciascuno dci gruppi
 stessi.
 
 ---->  Vedere allegato 5.A da pag. 124 a pag. 127   <----
 
 ALLEGATO 5.B
 
 VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE
 
 QUADRO A DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
 • Numero delle giornate retribuite per i dirigenti
 • Numero delle giornate retribuite per i quadri
 • Numero delle giornate retribuite per gli impiegati
 • Numero delle giornate retribuite per gli operai generici
 • Numero delle giornate retribuite per gli operai specializzati
 • Numero  delle  giornate  retribuite  per  i  dipendenti  a tempo parziale
 • Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti
 • Numero  delle  giornate retribuite per gli assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio
 • Numero  di  collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa
 • Percentuale  di  lavoro  prestato dai collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale
 • Percentuale  di  lavoro prestato dai familiari diversi da quelli di cui al rigo precedente che prestano attivita' nell'impresa
 • Percentuale di lavoro prestato dagli associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa
 • Percentuale di lavoro prestato dagli associati in partecipazione diversi da quelli di cui al rigo precedente Percentuale  di  lavoro  prestato dai soci con occupazione prevalente nell'impresa
 • Percentuale di lavoro prestato dai soci diversi da quelli di cui al rigo precedente
 • Numero di amministratori non soci
 
 QUADRO B DEL QUESTIONARIO:
 • Locali destinati esclusivamente all'attivita' (Mq)
 
 QUADRO D DEL QUESTIONARIO:
 • Modalita'  di  espletamento  dell'attivita': intermediazione per compravendita di immobili residenziali
 • Modalita'    di   espletamento   dell'attivita':   Mandati   per compravendita di immobili residenziali
 • Modalita'  di  espletamento  dell'attivita': Intermediazione per locazione di immobili residenziali
 • Modalita'  di  espletamento  dell'attivita': Intermediazione per locazione di immobili per finalita' turistiche
 • Modalita'  di espletamento dell'attivita': Mandati per locazione di immobili per finalita' turistiche
 • Modalita'  di  espletamento  dell'attivita': intermediazione per compravendita   di   immobili   ad   uso   industriale,  artigianale, commerciale e di servizi
 • Modalita'    di   espletamento   dell'attivita':   Mandati   per compravendita   di   immobili   ad   uso   industriale,  artigianale, commerciale e di servizi
 • Modalita'  di  espletamento  dell'attivita': Intermediazione per locazione  di immobili ad uso industriale, artigianale, commerciale e di servizi
 • Modalita'  di  espletamento  dell'attivita': Intermediazione per cessione di aziende (esclusi gli immobili)
 • Modalita' di espletamento dell'attivita': Consulenza immobiliare (stime, valutazioni, ecc.)
 • Percentuale  dei  ricavi  derivanti  da  trattative  concluse in collaborazione con altre agenzie immobiliari
 • Attivita'  di intermediazione/mandato: Compravendita di immobili residenziali - Numero trattative concluse
 • Attivita'  di intermediazione/mandato: Compravendita di immobili ad  uso  industriale,  artigianale, commerciale e di servizi - Numero trattative concluse
 • Attivita'  di  intermediazione/mandato: Locazione di immobili ad uso  industriale,  artigianale,  commerciale  e  di  servizi - Numero trattative concluse
 • Attivita'     di     intermediazione/mandato:     Cessione    di azienda - Numero trattative concluse
 • Intermediazione/mandati  immobili residenziali: Compravendita di immobili     residenziali    (valore    immobile    fino    a    euro 80.000,00) - Numero trattative concluse
 • Intermediazione/mandati  immobili residenziali: Compravendita di immobili  residenziali (valore immobile oltre a euro 80.000,00 e fino a 150.000,00) - Numero trattative concluse
 • Intermediazione/mandati  immobili residenziali: Compravendita di immobili residenziali (valore immobile oltre a euro 150.000,00 e fino a 300.000,00) - Numero trattative concluse
 • Intermediazione/mandati  immobili residenziali: Compravendita di immobili residenziali (valore immobile oltre a euro 300.000,00 e fino a 500.000,00) - Numero trattative concluse
 • Intermediazione/mandati  immobili residenziali: Compravendita di immobili    residenziali    (valore    immobile    oltre    a    euro 500.000,00) - Numero trattative concluse
 • Intermediazione/mandati   immobili   per  finalita'  turistiche: Locazione  di  immobili  per  finalita'  turistiche (fino a 7 giorni) Numero trattative concluse
 • Intermediazione/mandati   immobili   per  finalita'  turistiche: Locazione   di   immobili   per  finalita'  turistiche  (da  7  a  15 giorni) - Numero trattative concluse
 • Intermediazione/mandati   immobili   per  finalita'  turistiche: Locazione   di   immobili  per  finalita'  turistiche  (da  15  a  30 giorni) - Numero trattative concluse
 • Intermediazione/mandati   immobili   per  finalita'  turistiche: Locazione   di   immobili   per   finalita'   turistiche   (oltre  30 giorni) - Numero trattative concluse
 • Tipologia di clientela: Privati
 • Tipologia di clientela: Imprese di costruzione
 • Tipologia di clientela: Altre agenzie immobiliari
 
 QUADRO D DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
 • Elementi contabili specifici: Spese per royalties in quote fisse
 • Elementi  contabili  specifici:  Spese  per  royalties  in quote variabili .br:    Altri elementi specifici: Agenzia in franchising
 |  |  |  | Allegato 6 EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG50U
 NOTA TECNICA E METODOLOGICA
 CRITERI PE L'EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
 
 L'evoluzione  dello  Studio  di  Settore  ha il fine di cogliere i cambiamenti  strutturali,  le modifiche dei modelli organizzativi, le variazioni di mercato all'interno del settore economico.
 Di  seguito  vengono  esposti  i  criteri seguiti per l'evoluzione degli studi di settore SG5OU e SG71U.
 Oggetto  dello  studio sono le attivita' economiche rispondenti ai codici ATECOFIN 2004:
 • 45.41.0 - Intonacatura;
 • 45.43.0 - Rivestimento di pavimenti e di muri;
 • 45.44.0 - Tinteggiatura e posa in opera di vetri;
 • 45.45.0 - Altri lavori di completamento degli edifici.
 La  finalita'  perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo  conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa.
 A  tale  scopo,  nell'ambito  dello  studio,  vanno individuate le relazioni  tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare  i  possibili  processi  produttivi  e  i  diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'.
 L'evoluzione  degli studi di settore e' stata condotta analizzando i   modelli   per   la  comunicazione  dei  dati  rilevanti  ai  funi dell'applicazione  degli  Studi  di  Settore per il periodo d'imposta 2002,   completati   con   ulteriori   informazioni   contenute   nel questionario  FSG50  inviato  ai  contribuenti per l'evoluzione degli studi in oggetto.
 I contribuenti interessati sono risultati pari a 147.139.
 Il  numero dei soggetti i cui modelli sono stati completati con le informazioni   contenute  nei  relativi  questionari  estato  pari  a 123.528.
 Sui  modelli  sono state condotte analisi statistiche per rilevare la  completezza,  la  correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute.
 Tali  analisi  hanno  comportato,  ai funi della definizione dello studio, lo scarto di 10.159 posizioni.
 I principali motivi di scarto sono stati:
 • ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro;
 • quadro E del modello (elementi contabili) non compilato;
 • presenza  di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%;
 • errata   compilazione   delle   percentuali   relative   alla specializzazione (quadro C del questionario);
 • errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia dell'attivita' (quadro C del questionario);
 • errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia della clientela (quadro C del questionario);
 • errata compilazione delle percentuali relative alla modalita' di realizzazione lavori (quadro C del questionario);
 • errata  compilazione  delle  percentuali relative all'area di svolgimento dell'attivita' (quadro D del questionario);
 • incongruenze  fra  i  dati  strutturali  e  i  dati contabili contenuti nei modelli.
 A  seguito  degli scarti effettuati, il numero dei modelli oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 113.369.
 IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
 
 Per  segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla  base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
 • una  tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si  e'  configurata  come  un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees  e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1);
 • un procedimento di Cluster Analysis (2).
 L'utilizzo  combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering.
 In  effetti,  tanto  maggiore  e'  il  numero  di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering.
 Per  limitare  l'impatto  di tale problematica, la classificazione dei   contribuenti  e'  stata  effettuata  a  partire  dai  risultati dell'analisi  fattoriale,  basandosi  quindi  su un numero ridotto di variabili  (i  fattori)  che  consentono,  comunque,  di mantenere il massimo delle informazioni originarie.
 In  un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello  adottato,  l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non  tanto  in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto  in  funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili  esaminate  che  contraddistinguono  il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo.
 Le  variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono  quelle  presenti in tutti i quadri ad eccezione delle variabili del  quadro degli elementi contabili. Tale scelta nasce dall'esigenza di   caratterizzare   le   imprese   in  base  ai  possibili  modelli organizzativi,  alla specializzazione, alla modalita' di acquisizione dei   lavori,   ecc.;   tale   caratterizzazione  e'  possibile  solo utilizzando  le  informazioni  relative  alle strutture operative, al mercato  di  riferimento  e  a  tutti  quegli  elementi specifici che caratterizzano  le  diverse  realta'  economiche  e produttive di una impresa.
 I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati   in   termini   di  significativita'  sia  economica  sia statistica,  al  fine  di  individuare  quelli  che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio.
 La Cluster Analysis ha consentito di identificare trentatre gruppi omogenei di imprese.
 DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
 
 Lo   studio  in  questione  analizza  il  settore  dei  lavori  di completamento  degli  edifici  che  si  caratterizza  per  un'elevata numerosita'  di soggetti e per la coesistenza di differenti tipologie di attivita'.
 I  fattori  che  hanno  contribuito  maggiormente  a determinare i modelli di business sono:
 • specializzazione  dell'attivita':  si  distinguono le imprese che  si  caratterizzano per lo svolgimento di differenti tipologie di attivita'  (cluster  8) da quelle che ne realizzano in prevalenza una tra le seguenti:
 • tinteggiatura/verniciatura (cluster 19 e 32);
 • posa in opera di vetrate e specchi (cluster 7);
 • rivestimenti  di  pavimenti  e  muri:  distinti  in  base  al materiale utilizzato tra ceramica e cotto (cluster 6), marmo e pietra (cluster    28),   linoleum   e   moquettes   (cluster   29),   opera incerta/selciati (cluster 4) e materiali misti (cluster 14);
 • posa in opera di parquet (cluster 18);
 • rivestimenti  di pavimenti e muri e/o levigatura (cluster 9 e 24);
 • intonacatura:  distinti  tra  intonaco  civile  e per esterni (cluster  21),  intonaci  premiscelati  e  a  scagliola (cluster 5) e intonaci in generale (cluster 13);
 • muratura  (cluster  1  e 22); - costruzione di sottofondi per pavimenti (cluster 25);
 • posa  in  opera del cartongesso e controsoffittatura (cluster 15);
 • impermeabilizzazione e coibentazione (cluster 30);
 • lavori di pavimentazione stradale (cluster 3 e 10);
 • installazione e manutenzione di grondaie (cluster 33);
 • altri  lavori  di  completamento  e  finitura  degli  edifici (cluster 2, 11 e 27).
 
 ----------------------------
 
 (1)  L'Analisi  in  Componenti  Principali  e'  una tecnica
 statistica   che   permette  di  ridurre  il  numero  delle
 variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in
 un  numero  inferiore  di  nuove variabili dette componenti
 principali  tra  loro ortogonali (indipendenti, incorrente)
 che  spieghino  il  massimo possibile della varianza totale
 delle  variabili  originarie, per rendere minima la perdita
 di  informazione;  le  componenti principali (fattori) sono
 ottenute   come   combinazione   lineare   delle  variabili
 originarie.
 (2)  La  Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in
 base  ai  fattori  dell'analisi  in  componenti principali,
 permette   di   identificare  gruppi  omogenei  di  imprese
 (cluster);  in  tal  modo  le imprese che appartengono allo
 stesso    gruppo    omogeneo   presentano   caratteristiche
 strutturali simili.
 Modalita'  di  acquisizione  dei lavori: si distinguono le imprese che operano in maniera quasi esclusiva in appalto (cluster 20 e 26) e in sub-appalto (cluster 11 e 22).
 Dimensione:  sulla  base  del  numero  di addetti e del volume dei costi  legati  all'attivita' sono individuate le imprese medio-grandi (cluster  16)  e  grandi (cluster 23); tra le imprese che lavorano in appalto si differenziano inoltre le piccole (cluster 20) dalle grandi (cluster 26).
 Ambito   d'intervento:  si  distinguono  le  imprese  che  operano nell'ambito  dell'edilizia  privata,  da  quelle operanti nel settore pubblico (cluster 12, 20 e 26) e dalle situazioni miste (cluster 17).
 Tipologia    d'intervento:    le    imprese    specializzate    in tinteggiatura/verniciatura  e  quelle  che effettuano altri lavori di completamento  e  finitura  degli  edifici  si ripartiscono tra i due ambiti d'intervento dell'edilizia privata:
 • nuove costruzioni (cluster 2 e 19);
 • riqualificazione e recupero (cluster 27 e 32).
 Modalita' di svolgimento dell'attivita': si raggruppano le imprese che  affidano la maggior parte della realizzazione dei lavori a terzi (cluster 31).
 Nelle  successive  descrizioni  dei  cluster  emersi dall'analisi, salvo  segnalazione  contraria,  l'indicazione  dei  valori  numerici riguarda valori medi.
 Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei (cluster).
 
 CLUSTER 1 - IMPRESE SPECIALIZZATE IN LAVORI DI MURATURA
 
 NUMEROSITA': 8.124
 
 Il  cluster  in  questione  e' formato da imprese specializzate in lavori di muratura interna (44% dell'attivita) ed esterna (36%).
 L'attivita'   e'   condotta   principalmente   nell'ambito   della riqualificazione  e recupero di edifici privati (72% dell'attivita) e gli interventi sono rivolti ad una clientela costituita in prevalenza da  persone  fisiche  (58%)  e  in misura minore da "altre imprese ed esercenti  arti  e  professioni"  (39°/o  dell'attivita'  nel 41% dei casi).
 Le imprese del cluster sono soprattutto ditte individuali (87% dei casi) ed occupano 1 - 2 addetti.
 Per  lo  svolgimento dell'attivita' le imprese utilizzano un mezzo di  trasporto  con  massa  complessiva  a  pieno  carico  fino  a 3,5 tonnellate  e  beni strumentali generici; in particolare si rileva la presenza di martelli demolitori, betoniere e ponteggi.
 
 CLUSTER  2 - IMPRESE  CHE SVOLGONO LAVORI DIVERSI DI COMPLETAMENTO DI EDIFICI DI NUOVA COSTRUZIONE
 
 NUMEROSITA': 4.929
 
 Il  cluster  raggruppa  i  soggetti  la  cui  attivita' prevalente consiste  nella  realizzazione  di  lavori diversi di completamento e finitura  di  edifici  (87%  dell'attivita); l'attivita' si concentra nell'ambito  dell'edilizia  privata e riguarda in modo particolare le nuove costruzioni (78%).
 La  clientela e' costituita in primo luogo da persone fisiche (46% dell'attivita)  e  in  secondo  luogo  da imprese di costruzioni (66% dell'attivita'  nel 47% dei casi) e altre imprese ed esercenti arti e professioni (45% nel 38%).
 Si tratta in prevalenza di ditte individuali (84% dei casi) e sono occupati 2 addetti.
 Le  imprese del cluster utilizzano un mezzo di trasporto con massa complessiva  a pieno carico fino a 3,5 tonnellate e dispongono di una limitata dotazione di beni strumentali.
 
 CLUSTER   3 - IMPRESE   SPECIALIZZATE  IN  LAVORI  DI  PAVIMENTAZIONE STRADALE
 
 NUMEROSITA': 202
 
 Il  cluster  raggruppa  i  soggetti  specializzati  in  lavori  di pavimentazione   stradale   (bitumazione,   segnaletica,   ecc.)  che rappresentano  il  91% dell'attivita'. Coerentemente con la tipologia di attivita' svolta, i lavori eseguiti sono principalmente interventi di   riqualificazione   e   recupero  nell'ambito  dell'edilizia  non abitativa, in particolare pubblica (57% dell'attivita).
 L'acquisizione dei lavori avviene in massima parte tramite gare di appalto    (68%   dell'attivita)   e   la   clientela   e'   composta prevalentemente da Aziende e Amministrazioni pubbliche (68%).
 Le  imprese del cluster sono quasi equamente distribuite tra ditte individuali  (52% dei casi) con 3 addetti, di cui 1 - 2 dipendenti, e societa'  (di  persone  34%  e  di capitali 14%) in cui sono occupati 5 - 6   addetti,   di   cui   3   dipendenti.   Per   lo  svolgimento dell'attivita',  nel  53%  dei  casi  si rileva la presenza di locali destinati  ad  ufficio  (32  mq)  e  nel 40% circa dei casi di locali chiusi  destinati  a  magazzino  e/o  deposito  (190  mq)  e di spazi all'aperto destinati a magazzino e/o deposito (661 mq).
 La  dotazione di beni strumentali che talvolta viene integrata con il  ricorso  a  noli  e'  estesa  e comprende, tra le altre, macchine stradali  e  per  compattazione,  macchine  per  il movimento terra e attrezzature  generiche.  Le  spese  per  materiale di consumo tipico dell'attivita'  e  le  spese  per  partecipazione  a  gare di appalto presentano valori superiori alla media del settore.
 
 CLUSTER   4 - IMPRESE   SPECIALIZZATE   NEI   RIVESTIMENTI  IN  OPERA INCERTA/SELCIATI
 
 NUMEROSITA': 326
 
 Il  cluster  e'  formato  dalle  imprese  che realizzano in misura prevalente rivestimenti di pavimenti e muri in opera incerta/selciati (88% dell'attivita).
 I lavori, realizzati perlopiu' in sub-appalto (63% dell'attivita), riguardano  nuove  costruzioni  (46%  dell'attivita)  e interventi di riqualificazione e recupero (35%) nell'ambito dell'edilizia privata.
 La clientela e' costituita in prevalenza da imprese di costruzioni (52%  dell'attivita),  altre  imprese ed esercenti arti e professioni (56%  dell'attivita'  nel  44%  dei  casi) e persone fisiche (29% nel 55%).
 I  soggetti  appartenenti  al  cluster sono in massima parte ditte individuali (87% dei casi) e occupano 2 addetti.
 La   dotazione   di   beni   strumentali   e'   coerente   con  la specializzazione   individuata   (si   rilevano   in  maggior  misura taglierine   elettriche,   betoniere  e,  in  alcuni  casi,  martelli demolitori  e  perforatori)  ed  e'  presente  un automezzo con massa complessiva a pieno carico inferiore a 3,5 tonnellate.
 
 CLUSTER 5 - IMPRESE SPECIALIZZATE IN INTONACI PREMISCELATI
 
 NUMEROSITA': 2.955
 
 Al  cluster  appartengono  le imprese che realizzano in prevalenza intonaci  premiscelati (80% dell'attivita) e in misura piu' contenuta intonaci   a   scagliola  (59%  dell'attivita'  nel  22%  dei  casi). L'attivita' e' svolta soprattutto nell'ambito delle nuove costruzioni di  edilizia  privata  (72%  dell'attivita)  e  acquisita in parte in sub-appalto (58%).
 La   clientela  e'  rappresentata  principalmente  da  imprese  di costruzioni (70% dell'attivita).
 Le  imprese  del cluster sono in prevalenza ditte individuali (84% dei  casi)  e  presentano  un  numero  di  addetti  pari  a 2; per lo svolgimento dell'attivita' dispongono di una macchina intonacatrice e di  un  automezzo  con  massa  complessiva  a pieno carico fino a 3,5 tonnellate.
 
 CLUSTER  6 - IMPRESE  SPECIALIZZATE  NEI  RIVESTIMENTI  IN CERAMICA E COTTO
 
 NuMEROSITA':10.277
 
 Al  cluster appartengono le imprese che realizzano prevalentemente rivestimenti  di pavimenti e muri in ceramica (85% dell'attivita); il 42%  dei  soggetti esegue rivestimenti in cotto (18% dell'attivita) e il 9% in graniglia (17%).
 Le  imprese  del  cluster  operano per lo piu' in sub-appalto (53% dell'attivita)   principalmente  nell'ambito  dell'edilizia  privata, eseguendo   lavori   su   nuove  costruzioni  (60%  dell'attivita)  e interventi  di  riqualificazione  e  recupero  (37%). La clientela e' composta   in   massima   parte   da   imprese  di  costruzioni  (70% dell'attivita).
 Si tratta quasi esclusivamente di ditte individuali (94% dei casi) in cui opera il solo titolare.
 Le imprese del cluster utilizzano un mezzo di trasporto (automezzo con  massa  complessiva  a  pieno  carico  fino  a  3,5 tonnellate) e dispongono di una limitata dotazione di beni strumentali.
 
 CLUSTER  7 - IMPRESE  SPECIALIZZATE  NELLA POSA IN OPERA DI VETRATE E SPECCHI
 
 NUMEROSITA': 171 .sp:
 Al   cluster   appartengono   le   imprese   specializzate   quasi esclusivamente  nella  posa  in  opera  di  vetrate  e  specchi  (97% dell'attivita).
 L'attivita'  e' condotta prevalentemente nell'ambito dell'edilizia privata  e  rivolta ad una clientela formata principalmente da "altre imprese  ed  esercenti  arti  e  professioni" (40%) e persone fisiche (23%).
 Si  tratta  perlopiu'  di  ditte  individuali  (71% dei casi) e il numero  complessivo  di  addetti  e'  pari  a  2.  Per lo svolgimento dell'attivita'  si  rileva  la  presenza di locali chiusi destinati a magazzino  e/o  deposito  (119  mq)  e  nel  47%  dei  casi di locali destinati ad ufficio (18 mq).
 Le   imprese   del  cluster  utilizzano  un  automezzo  con  massa complessiva  a  pieno  carico  fino a 3,5 tonnellate e dichiarano una ridotta dotazione di beni strumentali.
 
 CLUSTER 8 - IMPRESE CON OFFERTA DIVERSIFICATA DI PICCOLE DIMENSIONI
 
 NUMEROSITA': 10.200
 
 Le imprese di questo cluster si caratterizzano per due aspetti: la diversificazione dell'attivita' e la dimensione contenuta.
 Per  quanto concerne il primo aspetto, le imprese svolgono diverse tipologie  di  attivita',  tra  le  quali  lavori  in  muratura  (26% dell'attivita),    intonacatura,    con    particolare    riferimento all'intonaco  civile  (18%)  e  per  esterni  (10%),  rivestimenti di pavimenti e muri in ceramica (10%) e cotto (8% dell'attivita' nel 33% dei   casi),   sottofondi  per  pavimenti  (8%)  e  altri  lavori  di completamento e finitura di edifici (21% nel 47%).
 L'attivita'    consiste    in    prevalenza   in   interventi   di riqualificazione  e  recupero  nell'ambito dell'edilizia privata (84% dell'attivita) ed e' rivolta ad una clientela composta soprattutto da persone  fisiche (54%) e, in misura minore, da imprese di costruzione (51%  dell'attivita'  nel  32% dei casi) e altre imprese ed esercenti arti e professioni (36% nel 39%).
 Si   tratta   di   imprese  di  dimensioni  ridotte,  che  operano normalmente  sotto forma di ditta individuale (87% dei casi) e con un numero complessivo di addetti pari a 2.
 Tra  i  beni  strumentali utilizzati per l'attivita' sono presenti martelli  demolitori  e perforatori, betoniere e ponteggi (tubolari e modulari)  oltre ad un automezzo con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate.
 
 CLUSTER  9 - IMPRESE SPECIALIZZATE IN RIVESTIMENTI E NELLA LEVIGATURA DI PAVIMENTI
 
 NUMEROSITA': 419
 
 Il  cluster  e'  formato  dalle  imprese  che  eseguono  in misura prevalente  levigatura  di  pavimenti  (50%  dell'attivita),  cui  si affiancano  le  attivita'  di  rivestimento  di  pavimenti  e muri in parquet  (45%  dell'attivita' nel 49% dei casi), in ceramica (30% nel 27%), in marmo (21°/o nel 23%) e in cotto (18% nel 12%).
 I lavori realizzati sono interventi di riqualificazione e recupero (51%   dell'attivita)   e  su  nuove  costruzioni  (44%)  nell'ambito dell'edilizia privata.
 La  clientela e' composta perlopiu' da imprese di costruzioni (35% dell'attivita)  e  da persone fisiche (30%); il 54% delle imprese del cluster  realizza  inoltre una parte consistente dell'attivita' (50%) per  altre  imprese  ed  esercenti  arti  e  professioni.  Il 54% dei soggetti   esegue   prevalentemente   lavori   in   sub-appalto  (68% dell'attivita).
 Si tratta quasi esclusivamente di ditte individuali (90% dei casi) in cui lavora il solo titolare.
 Queste  imprese dispongono di un automezzo con massa complessiva a pieno  carico  fino  a  3,5  tonnellate,  mentre la dotazione di beni strumentali comprende levigatrici e taglierine elettriche.
 
 CLUSTER 10 - IMPRESE CHE ESEGUONO LAVORI DI PAVIMENTAZIONE STRADALE E ALTRI LAVORI EDILI
 
 NUMEROSITA': 154
 
 Il  cluster  raggruppa  i  soggetti  che  affiancano  ai lavori di pavimentazione  stradale  (47% dell'attivita'.) prevalentemente altri lavori di completamento e finitura degli edifici (40%).
 L'acquisizione  dei  lavori  avviene  in prevalenza in sub-appalto (73%  dell'attivita'  nel  59%  dei  casi)  e  l'attivita'  e' svolta soprattutto nell'ambito dell'edilizia privata.
 La   clientela   e'  composta  in  massima  parte  da  imprese  di costruzioni  (37% dell'attivita) e da altre imprese ed esercenti arti e professioni (48% dell'attivita' nel 55% dei casi).
 Si  tratta  perlopiu'  di  ditte  individuali  (81% dei casi) e il numero complessivo di addetti e' pari a 2.
 Le  imprese  del  cluster  dispongono  di  un  automezzo con massa complessiva  a  pieno  carico  fino a 3,5 tonnellate. La dotazione di beni   strumentali  comprende,  oltre  alle  attrezzature  generiche, macchine per il movimento terra.
 
 CLUSTER  11 - IMPRESE CHE ESEGUONO LAVORI DIVERSI DI COMPLETAMENTO DI EDIFICI IN SUB-APPALTO
 
 NUMEROSITA': 5.378
 
 Al   cluster   appartengono   le   imprese   che   svolgono  quasi esclusivamente  lavori diversi di completamento e finitura di edifici (93% dell'attivita) e che operano in sub-appalto (96%).
 L'attivita'  e'  condotta principalmente nell'ambito dell'edilizia privata   e   riguarda   soprattutto   le   nuove   costruzioni  (77% dell'attivita).
 In linea con la modalita' di acquisizione dei lavori, la clientela e'   composta   in   prevalenza   da   imprese  di  costruzioni  (77% dell'attivita)  e in secondo luogo da altre imprese ed esercenti arti e professioni (58% dell'attivita' nel 25% dei casi).
 Si tratta quasi esclusivamente di ditte individuali (92% dei casi) e  sono  presenti  1 - 2  addetti; la dotazione di beni strumentali a disposizione delle imprese e' limitata.
 
 CLUSTER 12 - IMPRESE OPERANTI NELL'AMBITO DELL'EDILIZIA PUBBLICA
 
 NUMEROSITA': 2.307
 
 Il  cluster  e'  formato  da  imprese che si caratterizzano per lo svolgimento  di  differenti  tipologie  di  attivita'  in  prevalenza nell'ambito dell'edilizia pubblica (76% dell'attivita).
 I   lavori   sono   acquisiti   soprattutto  in  sub-appalto  (56% dell'attivita)   e   in   misura   piu'  contenuta  in  appalto  (54% dell'attivita'   nel   25%  dei  casi).  La  tipologia  di  clientela prevalente   e'   rappresentata   da   imprese  di  costruzioni  (49% dell'attivita)  e in secondo luogo da altre imprese ed esercenti arti e professioni (54% dell'attivita' nel 45% dei casi).
 Le  principali attivita' svolte sono altri lavori di completamento e  finitura  di  edifici  (65%  dell'attivita'  nel  48%  dei  casi), tinteggiatura  (59%  nel  46%), verniciatura (19% nel 30%) e muratura (44% nel 32%).
 Le  imprese,  in  prevalenza  ditte  individuali  (85%  dei casi), presentano un numero di addetti complessivo pari a 2 ed utilizzano un mezzo  con  massa  complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate e una dotazione di beni strumentali limitata.
 
 CLUSTER 13 - IMPRESE SPECIALIZZATE IN INTONACATURA
 
 NUMEROSITA': 1.532
 
 Nel  cluster  rientrano  le  imprese  la  cui attivita' prevalente consiste   nell'intonacatura;   esse   effettuano   infatti  intonaci premiscelati (28% dell'attivita), civili (17%), per esterni (15%) e a scagliola (25% dell'attivita' nel 51% dei casi).
 L'attivita' e' svolta nell'ambito dell'edilizia privata con lavori su   nuove   costruzioni   (52%   dell'attivita)   e   interventi  di riqualificazione  e  recupero  (45%);  una  parte  dell'attivita'  e' acquisita in sub-appalto (53%).
 La   clientela   e'   rappresentata   soprattutto  da  imprese  di costruzioni (50% dell'attivita) e in secondo luogo da persone fisiche (39%  dell'attivita'  nel  59% dei casi) e altre imprese ed esercenti arti e professioni (47% nel 34%).
 Anche  se  la  realizzazione dei lavori avviene prevalentemente in proprio  il  40%  delle  imprese  affida parte dell'attivita' a terzi (29%).
 La  natura  giuridica  prevalente e' la ditta individuale (85% dei casi) e il numero complessivo di addetti e' pari a 2.
 Per  lo  svolgimento  dell'attivita'  le  imprese dispongono di un automezzo  con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate e talvolta di macchine intonacatrici.
 
 CLUSTER  14 - IMPRESE  SPECIALIZZATE  NEI  RIVESTIMENTI  IN CERAMICA, COTTO, MARMO E PIETRA
 
 NUMEROSITA': 1.558
 
 Al  cluster  appartengono  le  imprese  che  realizzano  in misura prevalente   rivestimenti  di  pavimenti  e  muri  in  ceramica  (46% dell'attivita)   e   in   marmo  e  pietra  (29%).  A.  completamento dell'attivita'  la  meta'  delle  imprese  del  cluster  esegue anche rivestimenti in cotto (18% dell'attivita).
 Le  imprese del cluster eseguono principalmente lavori nell'ambito dell'edilizia  privata,  in  particolare  su  nuove  costruzioni (52% dell'attivita)  e interventi di riqualificazione e recupero (44%); il 44%  dei  soggetti acquisisce i lavori prevalentemente in sub-appalto (72%).
 La  clientela  e' formata perlopiu' da imprese di costruzioni (39% dell'attivita) e persone fisiche (34%) Si tratta quasi esclusivamente di  ditte  individuali  (91%  dei  casi)  e gli addetti occupati sono 1 - 2.
 I  soggetti appartenenti al cluster dispongono di un automezzo con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate e la dotazione di beni strumentali e' tipica della specializzazione di questo gruppo (si rilevano principalmente taglierine elettriche e betoniere).
 
 CLUSTER 15 - IMPRESE SPECIALIZZATE IN POSA IN OPERA DEL CARTONGESSO E CONTROSOFFITTATURA
 
 NUMEROSITA': 2.501
 
 I  soggetti  appartenenti  al  cluster  sono imprese specializzate nella  posa  in  opera  di  cartongesso  (49%  dell'attivita) e nella controsoffittatura    (34%).    L'attivita'    e'    condotta   quasi esclusivamente  nell'ambito  dell'edilizia privata sia con interventi di  riqualificazione  e  recupero  (54% dell'attivita) sia con lavori eseguiti  su  nuove  costruzioni  (37%);  il  49%  dell'attivita'  e' realizzata in sub-appalto.
 La  clientela  e'  costituita  principalmente "da altre imprese ed esercenti  arti  e  professioni  (41% dell'attivita)" e da imprese di costruzioni (35%).
 I   lavori   sono   realizzati   quasi   sempre  in  proprio  (88% dell'attivita),  anche  se  il  43%  dei  soggetti  affida a terzi lo svolgimento del 27% dell'attivita'.
 Le  imprese,  in  prevalenza  ditte  individuali  (84%  dei casi), occupano 2 addetti e dispongono di un automezzo con massa complessiva a  pieno  carico  fino  a  3,5  tonnellate; tra i beni strumentali si evidenzia la presenza di ponteggi (tubolari e modulari).
 
 CLUSTER 16 - IMPRESE DI DIMENSIONI MEDIO-GRANDI
 
 NUMEROSITA': 1.999
 
 Le  imprese  appartenenti  al  cluster  si  caratterizzano  per le dimensioni  medio-grandi;  si  tratta soprattutto di societa' (36% di persone e 28% di capitali) ed e' presente un numero di addetti pari a 8,  di cui 6 dipendenti, tra i quali 3 operai generici e 1 - 2 operai specializzati.
 Per lo svolgimento dell'attivita', le imprese dispongono di locali destinati  ad  ufficio  di  40 mq e nel 57% dei casi di locali chiusi destinati a magazzino e/o deposito di 230 mq.
 I soggetti del cluster svolgono differenti tipologie di attivita', tra le quali altri lavori di completamento e finitura di edifici (31% dell'attivita),  muratura  (33%  dell'attivita'  nel  59%  dei casi), tinteggiatura  e verniciatura (31% nel 47%), intonacatura per esterni (11% nel 47%) e civile (10% nel 49%).
 L'attivita'  e'  condotta  nell'ambito  dell'edilizia  privata, in particolare  della riqualificazione e recupero (60% dell'attivita) e, in misura minore, delle nuove costruzioni (56% dell'attivita' nel 61% dei casi).
 I   lavori   sono   acquisiti   principalmente   in  appalto  (73% dell'attivita'  nel  59%  dei  casi)  e  in parte in sub-appalto (47% nel43%);  l'attivita'  e'  svolta in prevalenza in proprio (75%) e in misura minore affidata a terzi (25%).
 La   clientela  e'  mista  e  composta  da  persone  fisiche  (29% dell'attivita),  imprese  di  costruzioni (46% dell'attivita' nel 49% dei  casi),  altre  imprese  ed esercenti arti e professioni (38% nel 55%) e condomini (35% nel 53%).
 La  dotazione  di  beni  strumentali  e' rilevante e si compone di martelli  demolitori  e  perforatori, ponteggi (tubolari e modulari), betoniere  e  motocompressori.  Le  imprese  dispongono  inoltre di 2 automezzi  con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate e  sostengono spese per noli (a freddo nel 44% dei casi e a caldo nel 18%) e spese per materiale di consumo tipico dell'attivita' superiori alla media del settore.
 
 CLUSTER 17 - IMPRESE OPERANTI NEI COMPARTI PUBBLICO E PRIVATO
 
 NUMEROSITA': 1.673
 
 Al  cluster  appartengono  le  imprese  con  offerta diversificata operanti  sia  nell'ambito  dell'edilizia  privata,  soprattutto  con interventi  di  riqualificazione  e recupero (44% dell'attivita), che pubblica (40%).
 L'attivita'  e'  mista  e comprende principalmente tinteggiatura e verniciatura  (57%  dell'attivita' nel 51% dei casi), altri lavori di completamento e finitura di edifici (51% nel 55%) e muratura (37% nel 46%).
 I lavori sono acquisiti per il 68% dell'attivita' in appalto e per il  13%  in  sub-appalto;  lo  svolgimento  dell'attivita' avviene in prevalenza in proprio (88%) e in misura marginale e' affidato a terzi (12%).
 Conformemente    con   l'attivita'   svolta,   la   clientela   e' rappresentata  sia  da  Aziende  ed  Amministrazioni  pubbliche  (41% dell'attivita)  sia  da persone fisiche (25%), imprese di costruzioni (27%  dell'attivita'  nel  44% dei casi) e altre imprese ed esercenti arti e professioni (25% nel 46%).
 Le  imprese sono, in primo luogo, ditte individuali (73% dei casi) e,  in  secondo  luogo,  societa' (20% di persone e 7% di capitali) e occupano   3   addetti;  nel  51%  dei  casi  e'  presente  personale dipendente.  Il  42%  delle imprese dispone di 99 mq di locali chiusi destinati a magazzino e/o deposito.
 Tra   la  dotazione  di  beni  strumentali  si  rilevano  martelli demolitori e perforatori, betoniere e ponteggi (tubolari e modulari), oltre ad un automezzo con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate.  Le  spese per materiale di consumo tipico dell'attivita' sono superiori alla media del settore.
 
 CLUSTER 18 - IMPRESE SPECIALIZZATE NELLA POSA IN OPERA DI PARQUET
 
 NUMEROSITA': 2.209
 
 Il  cluster  e' composto dalle imprese specializzate nella posa in opera   di   parquet   (con   levigatura)   che  rappresenta  il  92% dell'attivita'.
 I   lavori   realizzati   riguardano   prevalentemente   le  nuove costruzioni  (54% dell'attivita) e gli interventi di riqualificazione e  recupero  (43%) nell'ambito dell'edilizia privata. La clientela e' formata  perlopiu' da persone fisiche (34% dell'attivita), imprese di costruzioni  (34%)  ed  altre imprese ed esercenti arti e professioni (49%  dell'attivita'  nel  56°/o  dei  casi).  11  51%  dei  soggetti appartenenti  al  cluster  lavora  principalmente in sub-appalto (71% dell'attivita).
 Si  tratta in prevalenza di ditte individuali (86% dei casi) e gli addetti complessivamente occupati sono 1 - 2.
 I  beni  strumentali  comprendono,  coerentemente  con l'attivita' svolta,  levigatrici  e  taglierine elettriche, oltre ad un automezzo con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate.
 
 CLUSTER  19 - IMPRESE  SPECIALIZZATE  IN TINTEGGIATURA E VERNICIATURA OPERANTI PREVALENTEMENTE NELL'AMBITO DELLE NUOVE COSTRUZIONI PRIVATE
 
 NUMEROSITA': 7.869
 
 La  specializzazione  prevalente  delle  imprese del cluster e' la tinteggiatura  (76%  dell'attivita) cui si affiancano la verniciatura (13%) e, a volte, le decorazioni e la posa in opera di parati.
 L'attivita'  e'  condotta  principalmente  nell'ambito delle nuove costruzioni  di  edilizia  privata  (77%  dell'attivita) e il 39% dei soggetti realizza gran parte dei lavori in sub-appalto (71%).
 La clientela e' costituita in prevalenza da imprese di costruzioni (62%  dell'attivita' nel 62% dei casi), persone fisiche (38% nel 67%) e altre imprese ed esercenti arti e professioni (50% nel 51%).
 Si  tratta  perlopiu'  di  ditte individuali (88% dei casi) e sono presenti 1 - 2 addetti.
 Per  lo  svolgimento  dell'attivita'  le  imprese dispongono di un automezzo  con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate e di una dotazione minima di beni strumentali.
 
 CLUSTER  20 - IMPRESE  DI  PICCOLE  DIMENSIONI  OPERANTI  IN  APPALTO PUBBLICO
 
 NUMEROSITA': 852
 
 Le  imprese  del  cluster  si  caratterizzano  per la modalita' di acquisizione  dei  lavori  i  n  appalto (95% dell'attivita) e per le dimensioni modeste.
 Le   imprese  operano  prevalentemente  nell'ambito  dell'edilizia pubblica   (86%   dell'attivita)   con   una   clientela   costituita sostanzialmente  da  Aziende  ed Amministrazioni pubbliche (87%). Nel 45%  dei  casi l'esecuzione dei lavori e' affidata a terzi per il 29% dell'attivita'.
 I  soggetti del cluster si occupano principalmente di altri lavori di  completamento  e  finitura di edifici (70% dell'attivita' nel 62% dei casi), tinteggiatura e verniciatura (48% nel 42%) e muratura (37% o nel 39%).
 Si  tratta  perlopiu'  di  ditte  individuali (74% dei casi) e, in misura  minore, di societa' (13% di persone e 13% di capitali); nello svolgimento  dell'attivita'  sono  impiegati 3 addetti ed e' presente personale dipendente.
 Le   imprese   del  cluster  utilizzano  un  automezzo  con  massa complessiva  a  pieno carico fino a 3,5 tonnellate e sostengono spese per   materiale   di   consumo   tipico   dell'attivita'   e  per  la partecipazione  a  gare  di appalto superiori alla media del settore. Tra  i  beni  strumentali  si  evidenzia  la  presenza  di betoniere, martelli demolitori e perforatori e ponteggi (tubolari e modulari).
 
 CLUSTER 21 - IMPRESE SPECIALIZZATE IN INTONACI CIVILI E PER ESTERNI
 
 NUMEROSITA': 3.449
 
 Il  cluster  raggruppa le imprese specializzate in intonaci civili (70%  dell'attivita)  cui  si  affiancano  quelli  per  esterni  (34% dell'attivita' nel 54% dei casi). L'attivita' e' svolta in prevalenza nell'ambito   delle   nuove  costruzioni  di  edilizia  privata  (57% dell'attivita)  e in secondo luogo in quello della riqualificazione e recupero (60% dell'attivita' nel 67% dei casi); nella meta' circa dei casi i lavori sono realizzati in sub-appalto (83% dell'attivita).
 Conformemente   alla  tipologia  di  attivita',  la  clientela  e' composta  in prevalenza da imprese di costruzioni (50% dell'attivita) e da persone fisiche (51% dell'attivita' nel 64% dei casi).
 Le  imprese  sono  quasi esclusivamente ditte individuali (92% dei casi),  in  cui  opera  il  solo titolare, dispongono di una limitata dotazione  di  beni  strumentali  e utilizzano un automezzo con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate.
 
 CLUSTER  22 - IMPRESE SPECIALIZZATE IN LAVORI DI MURATURA OPERANTI IN SUB-APPALTO
 
 NUMEROSITA': 5.134
 
 Al  cluster  appartengono  le imprese che svolgono prevalentemente lavori  di  muratura  interna (42% dell'attivita'.) ed esterna (39% e che operano quasi esclusivamente in sub-appalto (95% dell'attivita).
 L'attivita'   e'  svolta  nell'ambito  dell'edilizia  privata  con interventi  ripartiti  abbastanza  equamente  tra  riqualificazione e recupero e nuove costruzioni.
 Conformemente  con  la modalita' di svolgimento dell'attivita', la clientela  si  compone  in  prevalenza di imprese di costruzioni (74% dell'attivita).
 Si  tratta  quasi  esclusivamente  di  ditte individuali (93°% dei casi),   in  cui  opera  il  solo  titolare.  La  dotazione  di  beni strumentali a disposizione delle imprese e' essenziale.
 
 CLUSTER 23 - IMPRESE DI GRANDI DIMENSIONI
 
 NUMEROSITA': 108
 
 Le  imprese  appartenenti  al  cluster  si  caratterizzano  per lo svolgimento  di  differenti  tipologie  di  attivita' e per la grande dimensione.  Si  tratta infatti quasi esclusivamente di societa' (62% di  capitali  e  28%  di  persone) e sono occupati 18 addetti, di cui 15 - 16 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 2 impiegati, 7 operai generici e 4 operai specializzati.
 I  soggetti  del cluster dispongono di locali destinati ad ufficio (153 mq), locali chiusi destinati a magazzino e/o deposito (361 mq) e nel  44%  dei  casi  di  spazi  all'aperto  destinati a magazzino e/o deposito (683 mq).
 Per  quanto concerne l'attivita', le imprese svolgono altri lavori di completamento e finitura di edifici (36% dell'attivita), lavori di muratura  (27%  dell'attivita'  nel  49%  dei  casi), tinteggiatura e verniciatura  (26% nel 48%) e intonacatura sia civile che per esterni (19% nel 48%).
 L'attivita'  e'  condotta  nell'ambito  delle  nuove costruzioni e della  riqualificazione e recupero di edilizia privata; i lavori sono realizzati  in  prevalenza  in proprio (71% dell'attivita) e in parte affidati a terzi (29%).
 La  clientela  e'  mista  e  composta  in prevalenza da imprese di costruzioni  (33%  dell'attivita),  persone  fisiche  (22%)  e  altre imprese  ed  esercenti arti e professioni (39% dell'attivita' nel 54% dei casi).
 Conformemente  con la dimensione, la dotazione di beni strumentali e' rilevante e diversificata, integrata da noli a freddo (nel 53% dei casi) e a caldo (27%). In particolare si rilevano martelli demolitori e  perforatori,  motocompressori,  taglierine elettriche, betoniere e ponteggi  (tubolari  e  modulari). Le imprese dispongono inoltre di 4 automezzi  con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate e  sostengono  spese  per  materiale di consumo tipico dell'attivita' superiori alla media del settore.
 
 CLUSTER 24 - IMPRESE SPECIALIZZATE NELLA LEVIGATURA DI PAVIMENTI
 
 NUMEROSITA': 616
 
 Il cluster e' formato dalle imprese specializzate nella levigatura di pavimenti (97% dell'attivita).
 Le   imprese   del   cluster   operano  per  lo  piu'  nell'ambito dell'edilizia    privata,    in   particolare   con   interventi   di riqualificazione  e  recupero  (47%  dell'attivita) e lavori su nuove costruzioni (43%).
 La   clientela   e'  composta  in  massima  parte  da  imprese  di costruzioni  (43%  dell'attivita)  e da persone fisiche (21%); il 53% delle  imprese  del  cluster  realizza  inoltre una parte consistente dell'attivita'   (49%)   con   altre  imprese  ed  esercenti  arti  e professioni.   11   54%   dei   soggetti  lavora  prevalentemente  in sub-appalto (81% dell'attivita).
 Si tratta quasi esclusivamente di ditte individuali (95% dei casi) in cui e' impegnato il solo titolare.
 Le  imprese  del  cluster  dispongono  di  un  automezzo con massa complessiva  a  pieno  carico  fino a 3,5 tonnellate; la dotazione di beni strumentali comprende le levigatrici.
 
 CLUSTER  25 - IMPRESE  SPECIALIZZATE  NELLA COSTRUZIONE DI SOTTOFONDI PER PAVIMENTI
 
 NUMEROSITA': 671
 
 Al  cluster  appartengono  le  imprese  che  realizzano  in misura prevalente sottofondi per pavimenti (65% dell'attivita).
 Le  imprese  del cluster eseguono in massima parte lavori su nuove costruzioni nell'ambito dell'edilizia privata (55% dell'attivita) per una  clientela formata prevalentemente da imprese di costruzioni (53% dell'attivita)  e  persone fisiche (23%). Il 59% delle imprese esegue la maggior parte dei lavori in sub-appalto (83% dell'attivita).
 Si  tratta  perlopiu'  di  ditte  individuali (83% dei casi) e gli addetti occupati sono 2.
 Si  rileva  la  presenza  di  un automezzo con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate e la dotazione di beni strumentali e' limitata.
 
 CLUSTER   26 - IMPRESE  DI  GRANDI  DIMENSIONI  OPERANTI  IN  APPALTO PUBBLICO
 
 NUMEROSITA': 126
 
 Al  cluster  appartengono le imprese con offerta diversificata che si  contraddistinguono  sia  per  le  grandi  dimensioni  sia  per la modalita'  di acquisizione dei lavori in appalto (92% dell'attivita). La  principale  area  di  intervento e' quella dell'edilizia pubblica (77%  dell'attivita) e la clientela e' rappresentata in prevalenza da Aziende  ed  Amministrazioni  pubbliche  (77%).  I lavori sono svolti perlopiu'  in proprio (78% dell'attivita) e in misura minore affidati a terzi (22%).
 Si  tratta  di  imprese  di  dimensioni  superiori  alla media del settore;  la forma giuridica prevalente e' quella di societa' (42% di capitali  e  27%  di  persone)  e sono presenti 12 addetti, di cui 10 dipendenti,  tra  i  quali  si registra la presenza di 1 impiegato, 4 operai generici e 3 - 4 operai specializzati.
 Le  imprese  dispongono  di  locali destinati ad ufficio di 70 mq, locali  chiusi destinati a magazzino e/o deposito di 214 mq e nel 44% dei  casi  di spazi esterni destinati a magazzino e/o deposito di 560 mq.
 Le  principali specializzazioni sono altri lavori di completamento e   finitura   di   edifici   (43%  dell'attivita),  tinteggiatura  e verniciatura  (29%  dell'attivita'  nel 60% dei casi) e muratura (23% nel 53%).
 La  dotazione  di beni strumentali, piuttosto cospicua, si compone tra  gli  altri  di  gruppi  elettrogeni,  motocompressori,  martelli demolitori e perforatori, betoniere e ponteggi (tubolari e modulari). Le  imprese dispongono inoltre di 3 automezzi con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate e sostengono spese
 per  noli  a  freddo (nel 57% dei casi) e a caldo (nel 33%), spese per  materiale  di  consumo  tipico  dell'attivita'  e  spese  per la partecipazione a gare di appalto superiori alla media del settore.
 
 CLUSTER  27 - IMPRESE CHE SVOLGONO LAVORI DIVERSI DI COMPLETAMENTO DI EDIFICI NELL'AMBITO DELLA RIQUALIFICAZIONE E RECUPERO
 
 NUMEROSITA': 14.053
 
 Le  imprese  del  cluster  svolgono  quasi  esclusivamente  lavori diversi di completamento e finitura di edifici (93% dell'attivita) ed operano  nell'ambito  della  riqualificazione  e recupero di edilizia privata  (96%  dell'attivita); il 39% dei soggetti svolge l'attivita' principalmente in sub-appalto (76%).
 La  clientela e' costituita in primo luogo da persone fisiche (39% dell'attivita)  e  in  secondo  luogo  da imprese di costruzioni (66% dell'attivita'  nel 42% dei casi) e altre imprese ed esercenti arti e professioni (50% nel 44%).
 Si  tratta  perlopiu'  di  ditte individuali (91% dei casi) e sono occupati 1- 2 addetti.
 Le  imprese  in  oggetto  dispongono  di  un  automezzo  con massa complessiva  a  pieno carico fino a 3,5 tonnellate e dichiarano, come beni  strumentali, principalmente martelli demolitori e perforatori e betoniere.
 
 CLUSTER 28 - IMPRESE SPECIALIZZATE NEI RIVESTIMENTI IN MARMO E PIETRA
 
 NUMEROSITA': 955
 
 Al  cluster  appartengono  le  imprese  che  realizzano  in misura prevalente  rivestimenti  di  pavimenti e muri in marmo e pietra (con levigatura) che rappresentano il 92% dell'attivita'.
 I  lavori  sono  eseguiti principalmente nell'ambito dell'edilizia privata  su  nuove  costruzioni  (58% dell'attivita). La clientela e' composta in massima parte da imprese di costruzioni (54%) e il lavoro e' svolto in sub-appalto (57%).
 Si tratta quasi esclusivamente di ditte individuali (93% dei casi) in cui opera il solo titolare.
 La  dotazione di beni strumentali e' tipica della specializzazione di  questo gruppo; si rilevano principalmente taglierine elettriche e betoniere, oltre ad un automezzo con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate.
 
 CLUSTER  29 - IMPRESE  SPECIALIZZATE  NEI  RIVESTIMENTI IN LINOLEUM E MOQUETTE
 
 NUMEROSITA': 328
 
 Al  cluster  appartengono le imprese specializzate in rivestimenti di pavimenti e muri in linoleum (60% dell'attivita) e moquette (23%).
 I  lavori, eseguiti in sub-appalto per il 56% dell'attivita', sono soprattutto  interventi  di  riqualificazione  e recupero nell'ambito dell'edilizia  privata  (43%  dell'attivita) e interventi nell'ambito dell'edilizia pubblica (35%).
 La clientela e' composta in misura prevalente da "altre imprese ed esercenti  arti  e  professioni"  (51% dell'attivita) e da imprese di costruzioni (52% nel 41%).
 I  soggetti  appartenenti  al  cluster  sono prevalentemente ditte individuali (82% dei casi) e occupano 2 addetti.
 Le  imprese  del  cluster  dispongono  di  un  automezzo con massa complessiva  a  pieno  carico  fino  a  3,5  tonnellate e, tra i beni strumentali, di levigatrici e taglierine elettriche.
 
 CLUSTER   30 - IMPRESE   SPECIALIZZATE   IN   IMPERMEABILIZZAZIONE  E COIBENTAZIONE
 
 NUMEROSITA': 317
 
 Il  cluster  e' formato dalle imprese che eseguono prevalentemente lavori di impermeabilizzazione e coibentazione (79% dell'attivita).
 Gli    interventi    realizzati   sono   in   massima   parte   di riqualificazione  e  recupero  nell'ambito dell'edilizia privata (56% dell'attivita)  e la clientela e' composta prevalentemente da imprese di costruzioni (44% dell'attivita), altre imprese ed esercenti arti e professioni  (43%  dell'attivita'  nel 42% dei casi) e condomini (38% nel  42%). Il 56% delle imprese esegue la maggior parte dei lavori in sub-appalto (76% dell'attivita).
 Le  imprese  del cluster sono perlopiu' ditte individuali (82% dei casi) e gli addetti occupati sono 2.
 Oltre  ad un automezzo con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5  tonnellate  non  si  rileva  una dotazione significativa di beni strumentali.
 
 CLUSTER  31 - IMPRESE  CHE  AFFIDANO PREVALENTEMENTE LA REALIZZAZIONE DEI LAVORI A TERZI
 
 NUMEROSITA': 3.175
 
 L'elemento  che  caratterizza  le  imprese di questo cluster e' la modalita'  di  realizzazione  dei  lavori, prevalentemente affidati a terzi  (77%  dell'attivita).  L'area  di  intervento  e'  nell'ambito dell'edilizia   privata,  in  particolare  nella  riqualificazione  e recupero (56% dell'attivita).
 Le   imprese   si  occupano  principalmente  di  altri  lavori  di completamento  e  finitura  di  edifici (48% dell'attivita), muratura (39%  dell'attivita' nel 45% dei casi) e intonacatura, in particolare di intonaci civili e per esterni (21% nel 37%).
 La  clientela  e'  rappresentata  da  imprese  di costruzioni (71% dell'attivita'  nel  51%  dei  casi), persone fisiche (49% nel 62%) e altre imprese ed esercenti arti e professioni (47% nel 39%).
 Si tratta in prevalenza di ditte individuali (66% dei casi) e sono presenti due addetti.
 Le  imprese  dispongono  di  un  automezzo con massa complessiva a pieno  carico  fino  a  3,5  tonnellate  e,  tra  i  beni strumentali dichiarati, si rileva la presenza di betoniere e martelli demolitori.
 
 CLUSTER  32 - IMPRESE  SPECIALIZZATE  IN TINTEGGIATURA E VERNICIATURA OPERANTI NELL'AMBITO DELLA RIQUALIFICAZIONE E RECUPERO
 
 NUMEROSITA': 15.348
 
 Il  cluster  e'  formato da imprese specializzate in tinteggiatura (73% dell'attivita) e verniciatura (16%) che eseguono prevalentemente interventi  di  riqualificazione e recupero nell'ambito dell'edilizia privata  (89%).  A  volte  si  aggiungono all'offerta le attivita' di decorazione e posa in opera di parati.
 La  clientela e' composta perlopiu' da "altre imprese ed esercenti arti e professioni" (39% dell'attivita) e da persone fisiche (27%)
 Si tratta quasi esclusivamente di ditte individuali (90% dei casi) in cui lavora il solo titolare.
 Si  rileva  la  presenza  di  un automezzo con massa complessiva a pieno  carico fino a 3,5 tonnellate; la dotazione di beni strumentali comprende ponteggi (tubolari e modulari).
 
 CLUSTER 33 - IMPRESE SPECIALIZZATE NELLA INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE DI GRONDAIE
 
 NUMEROSITA': 528
 
 Il cluster e' formato da imprese specializzate nella installazione e manutenzione di grondaie (93% dell'attivita)
 I   lavori   sono   realizzati  quasi  esclusivamente  nell'ambito dell'edilizia  privata  e  sono  ripartiti  abbastanza  equamente tra interventi di riqualificazione e recupero e nuove costruzioni.
 La clientela e' composta prevalentemente da imprese di costruzioni (51%  dell'attivita)  e  persone  fisiche (21%). Il 58% delle imprese esegue   la   maggior   parte   dei   lavori   in   sub-appalto  (72% dell'attivita).
 Le  imprese  del cluster sono perlopiu' ditte individuali (74% dei casi) e gli addetti occupati sono 2. Non si rileva la presenza di una particolare dotazione di beni strumentali.
 DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO
 
 Una  volta  suddivise  le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare,  per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio  si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al  gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (3).
 
 ----------------------------
 
 (3)  La  Regressione Multipla e' una tecnica statistica che
 permette   di   interpolare   i   dati   con   un   modello
 statistico-matematico   che   descrive   l'andamento  della
 variabile  dipendente in funzione di una serie di variabili
 indipendenti   relativamente   alla  loro  significativita'
 statistica.
 La   stima   della   "funzione  di  ricavo"  e'  stata  effettuata individuando  la  relazione  tra  il  ricavo (variabile dipendente) e alcuni   dati   contabili  e  strutturali  delle  imprese  (variabili indipendenti).
 E'  opportuno  rilevare  che  prima  di  definire  il  modello  di regressione  si  e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese  per  verificare  le  condizioni  di  "normalita'  economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si  e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo".
 In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
 • costo  del  venduto (4) + costo per la produzione di servizi) dichiarato negativo;
 • costi  e  spese dichiarati nel quadro F del modello superiori ai ricavi dichiarati.
 Successivamente    sono    stati   utilizzati   degli   indicatori economico-contabili specifici delle attivita' in esame:
 • valore  aggiunto  per  addetto  =  [ricavi + variazione delle rimanenze  di  opere e servizi di durata ultrannuale ( Art.60, comuni 1-4  del  TUIR)5 - costo  del  venduto - costo  per  la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi] /(numero addetti (6)*1.000);
 • redditivita'  = [ricavi + variazione delle rimanenze di opere e   servizi   di   durata   ultrannuale   (Art.60,   commi   1-4  del TUIR)(5) - (costo  del venduto + costo per la produzione di servizi + spese  per  acquisti  di  servizi + spese per lavoro dipendente e per altre  prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita' dell'impresa).
 Per  ogni  gruppo  omogeneo,  distintamente  per forma giuridica e sulla   base   del   personale  dipendente,  e'  stata  calcolata  la distribuzione  ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti  e  poi  sono  state selezionate le imprese che presentavano valori   degli   indicatori   contemporaneamente  all'interno  di  un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento.
 Per  il  valore  aggiunto per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli:
 • dal 5° al 19° ventile, per i cluster 1, 2, 8, 14, 21, 22, 24;
 • dal 3° al 18° ventile, per il cluster 3;
 • dal  4°  al 19° ventile, per i cluster 4, 5, 6, 7, 9, 11, 13, 15, 18, 19, 20, 25, 27, 28, 29, 30, 32;
 • dal 3° al 19° ventile, per i cluster 10, 12, 16, 17, 33;
 • dal 2° al 19° ventile, per i cluster 23, 26;
 • dal 4° al 18° ventile, per il cluster 31.
 Per la redditivita' sono stati scelti i seguenti intervalli:
 • dal 4° al 19° ventile, per i cluster 1, 5, 8, 9, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 24, 29, 30, 31, 32, 33;
 
 ----------------------------
 
 (4)  Costo  del  venduto  =  Esistenze  iniziali relative a
 merci,   prodotti  finiti,  materie  prime  e  sussidiarie,
 semilavorati e ai servizi non di durata ultrannuale + costi
 per  l'acquisto di materie prime, sussidiarie, semilavorati
 e  merci - rimanenze  finali  relative  a  merci,  prodotti
 finiti,  materie  prime  e  sussidiarie,  semilavorati e ai
 servizi  non  di  durata  ultrannuale  + esistenze iniziali
 relative   ad   opere,   forniture   e  servizi  di  durata
 ultrannuale    di   cui   all'art.   60,   comma   5,   del
 TUIR - rimanenze  finali  relative  ad  opere,  forniture e
 servizi  di  durata ultrannuale di cui all'art 60, comma 5,
 del TUIR.
 (5) Variazione delle rimanenze di opere e servizi di durata
 ultrannuale  (Art.60,  commi  1-4  del  TUIR) = [(Rimanenze
 finali  relative  ad  opere,  forniture e servizi di durata
 ultrannuale - Rimanenze finali relative ad opere, forniture
 e  servizi  di durata ultrannuale di cui all'art. 60, comma
 5,  del  TUIR) - (Esistenze  iniziali  relative  ad  opere,
 forniture   e  servizi  di  durata  ultrannuale - Esistenze
 iniziali  relative  ad opere, forniture e servizi di durata
 ultrannuale di cui all'art. 60, comma 5, del TUIR)].
 (6)   Le   frequenze  relative  ai  dipendenti  sono  state
 normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite.
 Le  frequenze  relative ai non dipendenti (ad eccezione dei
 collaboratori   coordinati   e  continuativi  che  prestano
 attivita'     prevalentemente    nell'impresa    e    degli
 amministratori  non  soci) sono state normalizzate all'anno
 in base alle percentuali di lavoro prestato.
 
 |1 + numero dirigenti + numero
 |quadri + numero impiegati + numero
 |operai generici + numero operai
 |specializzati + numero dipendenti
 |a tempo parziale + numero
 |apprendisti + numero assunti con
 |contratto di formazione e lavoro o
 |a termine e lavoranti a domicilio
 |+ numero collaboratori coordinati
 |e continuativi che prestano
 |attivita' prevalentemente
 |nell'impresa + numero
 |collaboratori dell'impresa
 |familiare e coniuge dell'azienda
 |coniugale + numero familiari
 |diversi che prestano attivita'
 |nell'impresa + numero associati in
 |partecipazione che apportano
 |lavoro prevalentemente Numero addetti = (ditte           |nell'impresa + numero associati in individuali)                      |partecipazione diversi; ---------------------------------------------------------------------
 |Numero dirigenti + numero quadri +
 |numero impiegati + numero operai
 |generici + numero operai
 |specializzati + numero dipendenti
 |a tempo parziale + numero
 |apprendisti + numero assunti con
 |contratto di formazione e lavoro o
 |a termine e lavoranti a domicilio
 |+ numero collaboratori coordinati
 |e continuativi che prestano
 |attivita' prevalentemente
 |nell'impresa + numero familiari
 |diversi che prestano attivita'
 |nell'impresa + numero associati in
 |partecipazione che apportano
 |lavoro prevalentemente
 |nell'impresa + numero associati in
 |partecipazione diversi + numero
 |soci con occupazione prevalente
 |nell'impresa + numero soci diversi Numero addetti = (societa)        |+ numero amministratori non soci.
 • dal  4°  al  18° ventile, per i cluster 2, 6, 11, 21, 22, 25, 27, 28;
 • dal 2° al 19° ventile, per i cluster 3, 7, 10;
 • dal  3° al 19° ventile, per il cluster 4; dal 1° ventile, per il cluster 23; dal 2° ventile, per il cluster 26.
 Cosi'  definito  il  campione  di  imprese  di  riferimento, si e' proceduto  alla  definizione  della  "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo.
 Per  la  determinazione  della  "funzione  di  ricavo"  sono state utilizzate  sia  variabili  contabili  (quadro  F  del  modello)  sia variabili  strutturali.  La  scelta  delle variabili significative e' stata  effettuata  con  il  metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili,  la  determinazione  della  "funzione  di  ricavo"  si  e' ottenuta  applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita).
 Affinche'  il  modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti  da  soggetti  anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro  che  presentavano  un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5.
 Nella  definizione  della  "funzione di ricavo" si e' tenuto conto anche  delle  possibili  differenze  di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell'attivita'.
 A tale scopo si sono utilizzati i risultati di uno studio relativo alla  "territorialita'  generale  a  livello  comunale, provinciale e regionale',   che   ha  avuto  come  obiettivo  la  suddivisione  del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto al:
 • grado di benessere;
 • livello di qualificazione professionale;
 • struttura economica.
 Nella  definizione  della  funzione di ricavo le aree territoriali sono  state  rappresentate  con  un  insieme di variabili dummy ed e' stata  analizzata  la loro interazione con la variabile "Logaritmo in base  10  del  Valore dei beni strumentali''(8). Tali variabili hanno prodotto,  ove  le  differenze  territoriali  non fossero state colte completamente nella Cluster Analysis, valori correttivi da applicare, nella   stima  del  ricavo  di  riferimento,  al  coefficiente  della variabile "Logaritmo in base 10 del Valore dei beni strumentali".
 Nell'allegato  6.A  vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "fruizione di ricavo".
 APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
 
 Per  la  determinazione  del  ricavo  della  singola  impresa sono previste due fasi:
 • l'Analisi Discriminante (9);
 • la stima del ricavo di riferimento.
 Nell'allegato  6.B  vengono  riportate  le  variabili  strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante.
 Non  si  e'  proceduto  nel  modo standard di operare dell'Analisi Discriminante  in  cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo  di  massima  probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione  di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo   omogeneo,   sono   considerate  sempre  le  probabilita'  di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei.
 Per  ogni  impresa  viene  determinato  il  ricavo  di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza.
 Tale  ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del  gruppo  stesso  e  le  variabili  dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
 Anche  l'intervallo  di  confidenza  e'  ottenuto come media degli intervalli  di  confidenza,  al  livello  del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
 
 ----------------------------
 
 (7)  criteri  e  le conclusioni dello studio sono riportati
 nell'apposito Decreto Ministeriale.
 (8)  Le  aree territoriali, omogenee sia a livello comunale
 che  provinciale  e regionale, sono state individuate sulla
 base  del  comune,  della  provincia  e  della  regione del
 domicilio fiscale e sono state rappresentate con un insieme
 di  variabili  dummy. Ogni variabile dummy, relativa ad una
 specifica  area  territoriale,  e'  stata ponderata in base
 alla    percentuale    dell'attivita'    svolta   nell'area
 territoriale stessa.
 (9)  L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di
 associare   ogni   impresa   ad  uno  dei  gruppi  omogenei
 individuati per la sua attivita', attraverso la definizione
 di  una  probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi
 stessi.
 
 ---->  Vedere allegato 6.A da pag. 145 a pag. 148   <----
 
 ALLEGATO 6.B
 
 VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE
 
 QUADRO A DEI MODELLI ALLEGATI ALLA DICHIARAZIONE:
 • Numero delle giornate retribuite per i dirigenti
 • Numero delle giornate retribuite per i quadri
 • Numero delle giornate retribuite per gli impiegati
 • Numero delle giornate retribuite per gli operai generici
 • Numero delle giornate retribuite per gli operai specializzati
 • Numero  delle  giornate  retribuite  per  i  dipendenti  a tempo parziale
 • Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti
 • Numero  delle  giornate retribuite per gli assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio
 
 QUADRO B DEL QUESTIONARIO:
 •Locali destinati ad ufficio (Mq)
 
 QUADRO C DEL QUESTIONARIO:
 • Specializzazione: Tinteggiatura - Prezzo al Mq per posa in opera
 • Specializzazione: Tinteggiatura - Percentuale sull'attivita'
 • Specializzazione: Verniciatura - Percentuale sull'attivita'
 • Specializzazione: Decorazioni - Percentuale sull'attivita'
 • Specializzazione:  Posa  in opera parati (carta, stoffa ed altri materiali) - Percentuale sull'attivita'
 • Specializzazione: Posa in opera di vetrate e specchi - Prezzo al Mq per posa in opera
 • Specializzazione:     Posa     in    opera    di    vetrate    e specchi - Percentuale sull'attivita'
 • Specializzazione: Ceramica - Prezzo al Mq per posa in opera
 • Specializzazione: Ceramica - Percentuale sull'attivita'
 • Specializzazione: Cotto - Percentuale sull'attivita'
 • Specializzazione: Graniglia - Percentuale sull'attivita'
 • Specializzazione: Moquettes - Percentuale sull'attivita'
 • Specializzazione: Linoleum - Percentuale sull'attivita'
 • Specializzazione:  Parquet  (con  levigatura) - Prezzo al Mq per posa in opera
 • Specializzazione:    Parquet    (con   levigatura) - Percentuale sull'attivita'
 • Specializzazione: Marmo e pietra (con levigatura) - Prezzo al Mq per posa in opera
 • Specializzazione:  Marmo e pietra (con levigatura) - Percentuale sull'attivita'
 • Specializzazione: Opera incerta/selciati - Prezzo al Mq per posa in opera
 • Specializzazione:      Opera      incerta/selciati - Percentuale sull'attivita'
 • Specializzazione:  Sola  levigatura pavimenti - Prezzo al Mq per posa in opera
 • Specializzazione:    Sola   levigatura   pavimenti - Percentuale sull'attivita'
 • Specializzazione:  Intonaco  civile - Prezzo  al  Mq per posa in opera
 • Specializzazione: Intonaco civile - Percentuale sull'attivita'
 • Specializzazione:  Intonaco  a scagliola - Prezzo al Mq per posa in opera
 • Specializzazione:     Intonaco     a     scagliola - Percentuale sull'attivita'
 • Specializzazione:     Intonaco     per     esterni - Percentuale sull'attivita'
 • Specializzazione:  Intonaci premiscelati - Prezzo al Mq per posa in opera
 • Specializzazione:       Intonaci      premiscelati - Percentuale sull'attivita'
 • Specializzazione:      Costruzione     di     sottofondi     per pavimenti - Prezzo al Mq per posa in opera
 • Specializzazione:      Costruzione     di     sottofondi     per pavimenti - Percentuale sull'attivita'
 • Specializzazione:  Posa  in  opera di vetrocemento - Percentuale sull'attivita'
 • Specializzazione:  Posa  in  opera del cartongesso - Percentuale sull'attivita'
 • Specializzazione:               Controsoffittatura - Percentuale sull'attivita'
 • Specializzazione:   Lavori   in  muratura  interni - Percentuale sull'attivita'
 • Specializzazione:   Lavori   in  muratura  esterni - Percentuale sull'attivita'
 • Specializzazione:  Impermeabilizzazione e coibentazione - Prezzo al Mq per posa in opera
 • Specializzazione:             Impermeabilizzazione             e coibentazione - Percentuale sull'attivita'
 • Specializzazione: Installazione di piscine
 • Specializzazione:     Lavori    di    pavimentazione    stradale (bitumazione, segnaletica, ecc.)
 • Specializzazione: Installazione e manutenzione camini
 • Specializzazione: Installazione e manutenzione grondaie
 • Specializzazione: Altri lavori di completamento e finitura degli edifici
 • Modalita' di acquisizione dei lavori: Gare di appalto (pubbliche e private)
 • Modalita' di acquisizione dei lavori: In sub-appalto
 • Tipologia dell'attivita': Nuove costruzioni - Edilizia abitativa privata
 • Tipologia dell'attivita': Nuove costruzioni - Edilizia abitativa pubblica
 • Tipologia   dell'attivita':   Nuove  costruzioni - Edilizia  non abitativa privata
 • Tipologia   dell'attivita':   Nuove  costruzioni - Edilizia  non abitativa pubblica
 • Tipologia   dell'attivita':  Interventi  di  riqualificazione  e recupero - Edilizia abitativa pubblica
 • Tipologia   dell'attivita':  Interventi  di  riqualificazione  e recupero - Edilizia non abitativa pubblica
 • Tipologia della clientela: Aziende ed Amministrazioni pubbliche
 • Modalita' di realizzazione lavori: Affidata a terzi
 • Spese per noli: A caldo
 • Spese per noli: A freddo
 
 QUADRO D DEL QUESTIONARIO:
 • Costi  e  spese specifiche: Costo per l'acquisto di materiale di consumo tipico dell'attivita'
 |  |  |  | Allegato 7 
 EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG66U
 
 NOTA TECNICA E METODOLOGIA
 CRITERI PER L'EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
 
 L'evoluzione  dello  Studio  di  Settore  ha il fine di cogliere i cambiamenti  strutturali,  le modifiche dei modelli organizzativi, le variazioni di mercato all'interno del settore economico.
 Di  seguito  vengono  esposti  i  criteri seguiti per l'evoluzione dello studio di settore SG66U.
 Oggetto  dello  studio sono le attivita' economiche rispondenti ai codici ATECOFIN 2004:
 • 72.10.0 - Consulenza per installazione di sistemi hardware;
 • 72.21.0 Edizione di software;
 • 72.22.0 - Altre   realizzazioni   di  software  e  consulenza software;
 • 72.30.0 - Elaborazione e registrazione elettronica dei dati;
 • 72.40.0 - Attivita' delle banche di dati;
 • 72.50.0 - Manutenzione  e riparazione di macchine per ufficio e apparecchiature informatiche;
 • 72.60.0 - Altre attivita' connesse all'informatica.
 La  finalita'  perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo  conto  non solo di variabili contabili ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa.
 A  tale  scopo,  nell'ambito  dello  studio,  vanno individuate le relazioni  tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare  i  possibili  processi  produttivi  e  i  diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'.
 L'evoluzione dello studio di settore e' stata condotta analizzando i   modelli   per   la  comunicazione  dei  dati  rilevanti  ai  fini dell'applicazione  dello  Studio  di Settore per il periodo d'imposta 2002,   completati   con   ulteriori   informazioni   contenute   nel questionario  ESG66  inviato  ai  contribuenti per l'evoluzione dello studio in oggetto.
 I contribuenti interessati sono risultati pari a 50.005.
 Il  numero dei soggetti i cui modelli sono stati completati con le informazioni  contenute  nei  relativi  questionari  e  stato  pari a 40.632.
 Sui  modelli  sono state condotte analisi statistiche per rilevare la  completezza,  la  correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute.
 Tali  analisi  hanno  comportato,  ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 3.907 posizioni.
 I principali motivi di scarto sono stati:
 • ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro;
 • quadro F del modello (elementi contabili) non compilato;
 • presenza  di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%;
 • errata  compilazione delle percentuali relative all'attivita' svolta (quadro D del questionario);
 • errata   compilazione   delle   percentuali   relative   alla localizzazione della clientela (quadro D del questionario);
 • errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia della clientela (quadro D del questionario);
 • errata compilazione delle percentuali relative all'edizione e commercializzazione di software (quadro D del questionario);
 • incongruenze  fra  i  dati  strutturali  e  i  dati contabili contenuti nel modello.
 A  seguito  degli scarti effettuati, il numero dei modelli oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 36.725.
 IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
 
 Per  segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla  base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
 • una  tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si  e'  configurata  come  un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees  e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1);
 • un procedimento di Cluster Analysis (2).
 L'utilizzo  combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering.
 In  effetti,  tanto  maggiore  e'  il  numero  di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering.
 Per  limitare  l'impatto  di tale problematica, la classificazione dei   contribuenti  e'  stata  effettuata  a  partire  dai  risultati dell'analisi  fattoriale,  basandosi  quindi  su un numero ridotto di variabili  (i  fattori)  che  consentono,  comunque,  di mantenere il massimo delle informazioni originarie.
 In  un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello  adottato,  l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non  tanto  in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto  in  funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili  esaminate  che  contraddistinguono  il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo.
 Le  variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono  quelle  presenti in tutti i quadri ad eccezione delle variabili del  quadro degli elementi contabili. Tale scelta nasce dall'esigenza di   caratterizzare   le   imprese   in  base  ai  possibili  modelli organizzativi,  alle diverse tipologie dell'attivita', alla tipologia della  clientela,  etc.;  tale  caratterizzazione  e'  possibile solo utilizzando  le  informazioni  relative  alle strutture operative, al mercato  di  riferimento  e  a  tutti  quegli  elementi specifici che caratterizzano  le  diverse  realta'  economiche  e produttive di una impresa.
 I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati   in   termini   di  significativita'  sia  economica  sia statistica,  al  fine  di  individuare  quelli  che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio.
 La  Cluster   Analysis  ha consentito di identificare ventiquattro gruppi omogenei di imprese.
 DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
 
 Il  presente  studio  analizza  le  imprese  che operano nel campo dell'Information Technology.
 La  suddivisione  dei  contribuenti in gruppi omogenei e' avvenuta principalmente sulla base di:
 • attivita' svolta;
 • clientela;
 • comparto di riferimento;
 • dimensione e struttura dell'impresa.
 L'attivita'  svolta  ha  portato  all'evidenziazione delle imprese specializzate   in:   edizione   di   software  E.R.P.  (cluster  1), outsourcing    informatico    (cluster    2),   consulenza   per   la progettazione/riprogettazione  del  sistema  informativo (cluster 3), organizzazione  di  corsi  di  formazione/aggiornamento  (cluster 5), elaborazione  di  dati  contabili  (cluster  8,  14 e 18), sviluppo e personalizzazione    di    software    applicativi    (cluster   11), installazione,  manutenzione  e  riparazione  di hardware informatico (cluster  12),  manutenzione  di  macchine  per ufficio (cluster 13), elaborazioni  grafiche  svolte  con  l'ausilio  di  mezzi informatici (cluster  15),  manutenzione  e  riparazione di Personal Computer con commercializzazione    di    hardware   informatico   (cluster   16), acquisizione  ed  elaborazione  di  dati  non contabili (cluster 17), gestione  di  banche  dati  (cluster 19), edizione di software per il datawarehousing  (cluster 22), manutenzione, riparazione e vendita di hardware  informatico  (cluster  23),  Internet  Service  Provider  e servizi di connettivita' (cluster 24).
 
 ----------------------------
 
 (1)  L'analisi  in  Componenti  Principali  e'  una tecnica
 statistica   che   permette  di  ridurre  il  numero  delle
 variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in
 un  numero  inferiore  di  nuove variabili dette componenti
 principali  tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate)
 che  spieghino  il  massimo possibile della varianza totale
 delle  variabili  originarie, per rendere minima la perdita
 di  informazione;  le  componenti principali (fattori) sono
 ottenute   come   combinazione   lineare   delle  variabili
 originarie.
 (2)  La  Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in
 base  ai  fattori  dell'analisi  in  componenti principali,
 permette   di   identificare  gruppi  omogenei  di  imprese
 (cluster);  in  tal  modo  le imprese che appartengono allo
 stesso    gruppo    omogeneo   presentano   caratteristiche
 strutturali simili.
 La  suddivisione  secondo  la tipologia della clientela ha portato all'evidenziazione di software house che operano prevalentemente con: societa'   manifatturiere   (cluster  20),  Pubblica  Amministrazione (cluster 21).
 Il  comparto di riferimento ha permesso di evidenziare le software house  che  operano per i comparti: editoriale (cluster 6), sanitario (cluster 9), finanziario (cluster 10).
 La  suddivisione secondo la dimensione e struttura dell'impresa ha portato  all'evidenziazione  di:  software house di grandi dimensioni (cluster  4),  software house di medio-grandi dimensioni (cluster 7), Centri  Elaborazione  Dati  di  medio-grandi  dimensioni (cluster 8), Centri  Elaborazione  Dati di piccole dimensioni (cluster 14), Centri Elaborazione   Dati   di   grandi  dimensioni  (cluster  18),  centri specializzati  nella  manutenzione, riparazione e vendita di hardware informatico di medio-grandi dimensioni (cluster 23).
 Nelle  successive  descrizioni  dei  cluster  emersi dall'analisi, salvo   segnalazione  contraria,  l'indicazione  di  valori  numerici riguarda valori medi.
 Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei (cluster).
 
 CLUSTER 1 - EDIZIONE DI SOFTWARE E.R.P.
 
 NUMEROSITA': 628
 
 La  totalita'  delle  imprese  appartenenti  a  questo  cluster e' specializzata  nell'edizione  di software E.R.P. (Enterprise Resource Planning)  destinato  al comparto industriale/manifatturiero (41% dei ricavi),  al  comparto  dei servizi (23%) o al comparto del commercio (19%).   Si   tratta  di  software  house  la  cui  attivita'  consta principalmente  in:  consulenza  per  la  progettazione  del  sistema informativo (22% dei ricavi), sviluppo di software applicativi (19%), personalizzazione  di software applicativi (19%). A queste attivita', un  terzo  circa  delle  imprese  affianca  la commercializzazione di hardware  informatico  (18% dei ricavi) e/o la commercializzazione di software prodotto da terzi (17%).
 I servizi offerti alla clientela sono principalmente di assistenza e  di supporto: assistenza telefonica per problemi tecnici (55% delle imprese),  corsi  di  formazione  tenuti  presso  il  cliente (41%) e manutenzione periodica programmata (27%).
 La  forma giuridica maggiormente adottata e' quella societaria (di capitali nella meta' dei casi e di persone nel 36%).
 Il  numero  di  addetti impiegati e' pari a 6 per le societa' ed 1 per  le  ditte  individuali.  Le  figure professionali piu' frequenti sono: programmatori (3-4 dipendenti per il 37% delle imprese, 1-2 non dipendenti per il 27%) e analisti (2-3 dipendenti per il 23%, 1-2 non dipendenti per il 34%,).
 Oltre  ai  locali  per lo svolgimento dell'attivita', quali quelli destinati  a  produzione,  a  centro  elaborazione  dati  e ad uffici amministrativi, il 18% dei soggetti dispone anche di locali destinati alla commercializzazione che coprono una superficie di 33 mq.
 La  clientela e' formata in larga parte da societa' di informatica (58%  dei  ricavi  per  il 58% dei soggetti), societa' manifatturiere (53%  per  il 57%) e societa' di servizi (34% per il 53%). Il 28% dei soggetti  ottiene  il  21%  dei  ricavi  dalla concessione di licenze software.
 Tra i beni strumentali figurano i server di rete (2 per il 45% dei soggetti).   Inoltre,  il  35%  delle  imprese  dispone  di  2  linee telefoniche destinate ad assistenza telefonica ed il 42% di 1 linea a banda larga (xDSL, fibra ottica, ecc.); conseguentemente la spesa per servizi di telecomunicazione e' abbastanza elevata (6.700 euro per il 44% dei soggetti).
 
 CLUSTER 2 - OUTSOURCING INFORMATICO
 
 NUMEROSITA': 420
 
 Questo  cluster  e'  formato  da  imprese  che  svolgono  in  modo prevalente  (73%  dei ricavi) l'attivita' di outsourcing informatico, vale a dire gestiscono il parco informatico dei clienti.
 La  forma  giuridica adottata dalla maggior parte delle imprese e' quella societaria (45% di capitali e 26% di persone).
 Il  numero  di addetti all'attivita' e' pari a 5-6 per le societa' ed 1 per le ditte individuali.
 Gli  spazi adibiti allo svolgimento dell'attivita' sono di ridotte dimensioni.
 La  clientela e' formata principalmente da societa' di informatica (che  apportano  il 68% dei ricavi per il 50% dei soggetti), societa' di  servizi  (50%  per  il  45%) e "altre imprese ed esercenti arti e professioni"  (43% per il 40%). Oltre la meta' delle imprese dichiara di ottenere piu' del 50% dei ricavi dal solo committente principale.
 
 CLUSTER   3 - CONSULENZA  PER  LA  PROGETTAZIONE/RIPROGETTAZIONE  DEL SISTEMA INFORMATIVO
 
 NUMEROSITA': 2.397
 
 Questo  cluster  si caratterizza per la forte focalizzazione delle imprese  (85%  dei ricavi) sull'attivita' di consulenza direzionale e strategica  (progettazione  o riprogettazione del sistema informativo dell'azienda cliente).
 La forma giuridica maggiormente adottata e' quella societaria (40% di persone e 31% di capitali).
 Il  numero  di  addetti  e' pari a 2-3 per le societa' ed 1 per le ditte individuali.
 Le   imprese   svolgono   l'attivita'   su  superfici  di  ridotte dimensioni;   il  32%  dei  soggetti  utilizza  l'abitazione  in  uso promiscuo.
 La  clientela  prevalente e' costituita da societa' di informatica (83% dei ricavi per il 57% dei soggetti); seguono societa' di servizi (66%  per  il  40%) e "altre imprese ed esercenti arti e professioni" (52%  per  il  28%). La maggior parte delle imprese del cluster (64%) ottiene piu' del 50% dei ricavi dal solo committente principale.
 
 CLUSTER 4 - IMPRESE DI GRANDI DIMENSIONI
 
 NUMEROSITA': 152
 
 Il cluster in esame e' formato da imprese di grandi dimensioni che svolgono    prevalentemente    le    attivita'    di:    sviluppo   e personalizzazione   di   software   applicativi   (40%  dei  ricavi), consulenza   per   la   progettazione  /riprogettazione  del  sistema informativo (42% dei ricavi per il 52% delle imprese) e progettazione e  realizzazione  di sistemi informatici "chiavi in mano" (24% per il 30%).  Il software prodotto e' destinato prevalentemente ai comparti: servizi  (36%  dei ricavi) e industria (la meta' circa dei ricavi per il 31% dei soggetti).
 La  quasi  totalita'  delle  imprese e' organizzata sotto forma di societa'  di  capitali.  Il numero di addetti e' nettamente superiore alla  media  del  settore  ed  e'  pari a 36. Le figure professionali impiegate sono: programmatori (14 dipendenti, 8 non dipendenti per il 46%  dei soggetti), sistemisti (3 dipendenti, 3 non dipendenti per il 28%)  e  analisti  (7  dipendenti,  6  non dipendenti per il 38%). Le imprese     del     cluster    ricorrono    in    modo    consistente all'esternalizzazione  di parte dell'attivita': le spese per fasi del processo  produttivo affidate a terzi sono consistenti (313.500 euro) e notevolmente superiori alla media di settore.
 Coerentemente  con  la  grande  dimensione,  i locali adibiti allo svolgimento  dell'attivita'  sono  ampi e comprendono principalmente: 197  mq destinati a produzione, 53 mq ad uffici amministrativi e, per chi l'ha indicato, circa 70 mq destinati a centro elaborazione dati.
 La  clientela  di  questo  tipo  di  imprese e' varia e comprende: societa'  di informatica (35% dei ricavi), societa' di servizi (20%), societa'  manifatturiere (41% dei ricavi per un terzo dei soggetti) e banche/societa'  finanziarie/compagnie  di  assicurazione (28% per il 39%).  Circa  un  terzo  dei soggetti ottiene il 17% dei ricavi dalla concessione di licenze software.
 La dotazione di beni strumentali e' ampia e comprende: 30 Personal Computer,  4  server di rete, 4 stampanti laser, 1 fotocopiatrice e 2 web  server  per  il  36%  dei soggetti. Infine, circa la meta' delle imprese  del  cluster  dispone  di 2 linee a banda larga (xDSL, fibra ottica, ecc.).
 
 CLUSTER 5 - IMPRESE CHE EROGANO CORSI DI FORMAZIONE
 
 NUMEROSITA': 719
 
 Le imprese che fanno parte di questo cluster hanno quale attivita' principale  l'organizzazione  di  corsi  di formazione/aggiornamento, attivita' che apporta piu' della meta' dei ricavi. A questa attivita' principale,  il  37%  dei  soggetti  affianca  la  consulenza  per la progettazione/riprogettazione   del   sistema  informativo  (27%  dei ricavi),  il  25%  dei  soggetti  lo sviluppo di software applicativi (21%) ed il 18% la personalizzazione di software applicativi (19%).
 La  forma  giuridica adottata dalla maggior parte delle imprese di questo  cluster  e'  la  forma  societaria  (42% di capitali e 28% di persone).
 Il  totale  addetti e' pari a 3-4 unita' (per le ditte individuali si  riscontra  la  presenza  del solo titolare). Coerentemente con il tipo  di attivita' che caratterizza il cluster, si rileva la presenza di  2  docenti non dipendenti per il 34% delle imprese e di 2 docenti dipendenti per 1'11%.
 I locali destinati all'esercizio dell'attivita' sono di dimensioni ridotte   (infatti   il   65%   delle   imprese   tiene  i  corsi  di formazione/aggiornamento  presso  il  domicilio  del  cliente) e sono costituiti essenzialmente da 17 mq destinati ad uffici amministrativi e  da  57 mq di aule per la formazione di soggetti esterni per il 31% dei soggetti.
 L'attivita'  viene  svolta per una pluralita' di clienti: societa' di  servizi  (29%  dei  ricavi),  "altre  imprese ed esercenti arti e professioni" (23%), societa' di informatica (42% per il 35%), aziende ed  amministrazioni  pubbliche  (30% per il 38%), privati (32% per il 34%).
 
 CLUSTER 6 - EDIZIONE DI SOFTWARE PER IL COMPARTO EDITORIALE
 
 NUMEROSITA': 285
 
 Le  imprese  che  fanno  parte  di  questo cluster sono accomunate dall'edizione  di  software  per il comparto editoriale (la meta' dei ricavi).  Le  attivita'  svolte  all'interno  di questo comparto sono molteplici: sviluppo e personalizzazione di software applicativi (45% dei  ricavi per il 44% delle imprese), elaborazioni grafiche (47% per il 22%), realizzazione di siti internet (22% per il 25%), gestione di portali web (26% per il 12%) e realizzazione di supporti multimediali (27% per 1'11%).
 La  forma  giuridica adottata dalla maggior parte delle imprese e' quella societaria (46% di capitali e 28% di persone).
 Il numero di addetti e' pari a 4 per le societa' ed 1 per le ditte individuali.
 I   locali  utilizzati  per  l'esercizio  dell'attivita'  sono  di dimensioni contenute.
 Coerentemente  con il settore di specializzazione, la clientela e' composta prevalentemente da societa' editoriali.
 Le  spese  per servizi di telecomunicazione (7.000 euro per il 42% dei soggetti) sono superiori alla media di settore.
 
 CLUSTER 7 - SOFTWARE HOUSE DI MEDIO-GRANDI DIMENSIONI
 
 NUMEROSITA': 483
 
 Il  cluster  in esame e' formato da software house di medio-grandi dimensioni che svolgono le attivita' di: sviluppo e personalizzazione di   software   applicativi  (32%  dei  ricavi),  consulenza  per  la progettazione/riprogettazione   del   sistema  informativo  (20%  dei ricavi), progettazione e realizzazione di sistemi informatici "chiavi in  mano"  (29%  dei  ricavi  per  il 29% delle imprese). Il software prodotto  e'  destinato  ai  comparti:  servizi  (58%  per  il  60%), industria (54% per il 46%) e commercio (40% per il 30%). Un terzo dei soggetti  svolge  anche  attivita' di commercializzazione di software (16%  dei  ricavi)  e  sempre  un  terzo  dei soggetti commercializza hardware (13%).
 La  quasi  totalita'  delle  imprese e' organizzata sotto forma di societa'  di  capitali;  il numero di addetti e' pari a 17. Le figure professionali  impiegate  sono:  programmatori (5 dipendenti, 4-5 non dipendenti  per  il  37% dei soggetti), analisti (4 dipendenti per il 60%,  3  non  dipendenti per il 39%), sistemisti (3 dipendenti per il 50%  e  3  non  dipendenti  per il 30%). Le imprese del cluster fanno ampio ricorso all'esternalizzazione di parte dell'attivita': le spese per  fasi  del  processo produttivo affidate a terzi sono consistenti (170.000 euro) e molto superiori alla media di settore.
 Coerentemente  con  la  medio-grande  dimensione  delle imprese, i locali   adibiti   allo   svolgimento   dell'attivita'  sono  ampi  e comprendono:   102  mq  destinati  a  produzione,  48  mq  ad  uffici amministrativi  e,  per  chi  l'ha indicato, 45 mq destinati a centro elaborazione dati.
 La  clientela di questo tipo di imprese e' prevalentemente formata da:  societa'  di  servizi  (41% dei ricavi per il 62% dei soggetti), societa'  manifatturiere  (47%  per  il 49%), societa' di informatica (43%  per  il  50%).  Infine,  il 28% dei soggetti ottiene il 22% dei ricavi dalla concessione di licenze software.
 La  dotazione di beni strumentali comprende: 19 Personal Computer, 2 server di rete, 3 stampanti laser e 1 fotocopiatrice.
 
 CLUSTER 8 - CENTRI ELABORAZIONE DATI DI MEDIE DIMENSIONI
 
 NUMEROSITA': 5.060
 
 Le   imprese  appartenenti  a  questo  cluster  svolgono  in  modo pressoche' esclusivo l'attivita' di acquisizione/elaborazione di dati contabili  (96%  dei ricavi) ed elaborazione di dati fiscali (91% dei soggetti).  Il  numero  di  contabilita' elaborate e' pari a 83 ed il numero di buste paga elaborate e' di 3.200 per il 38% dei soggetti.
 Si  tratta di Centri Elaborazione Dati di medie dimensioni: il 92% delle  imprese  e' organizzato sotto forma di societa' (di persone il 51%  e  di  capitali  il 41%) ed impiega 5 addetti. L'attivita' viene svolta utilizzando 68 mq destinati a centro elaborazione dati e 50 mq ad uffici amministrativi per il 45% dei soggetti.
 La  clientela  e'  formata  da: "altre imprese cd esercenti arti e professioni"  (63%  dei  ricavi),  societa'  di  servizi  e  societa' manifatturiere.
 
 CLUSTER 9 - EDIZIONE DI SOFTWARE PER IL COMPARTO SANITARIO
 
 NUMEROSITA': 330
 
 Le  imprese  di questo cluster sono specializzate nell'edizione di software  per  il  comparto  sanitario (72% dei ricavi). Si tratta di software  house la cui attivita' consta principalmente in: sviluppo e personalizzazione  di software applicativi (54% dei ricavi per il 62% dei  soggetti),  consulenza  per la progettazione/riprogettazione del sistema  informativo (42% per il 45%) e progettazione e realizzazione di  sistemi  informatici  "chiavi in mano" (33% per il 22%). A queste attivita',  il  32%  delle imprese affianca la commercializzazione di hardware  informatico  (circa  il  20%  dei  ricavi)  ed  il  23%  la commercializzazione di software prodotto da terzi (17%).
 I servizi offerti alla clientela sono principalmente di assistenza e  di supporto: assistenza telefonica per problemi tecnici (49% delle imprese),   manutenzione   periodica   programmata  (38%),  corsi  di formazione tenuti presso il cliente (32%).
 La  forma giuridica maggiormente adottata e' quella societaria (di capitali nel 49% dei casi e di persone nel 26%).
 Il  numero di addetti impiegati e' pari a 4-5 per le societa' ed 1 per le ditte individuali. Le figure professionali piu' frequenti sono i  programmatori  (2-3  dipendenti per il 23% delle imprese e 1-2 non dipendenti per il 29%).
 I locali destinati allo svolgimento dell'attivita' rientrano nella media del settore.
 La  clientela  e'  formata  da: "altre imprese ed esercenti arti e professioni"  (55%  dei  ricavi  per il 54% dei soggetti), aziende ed amministrazioni  pubbliche (52% per il 47%), societa' di servizi (54% per  il  40%),  societa'  di informatica (47% per il 25%). Il 31% dei soggetti  ottiene  il  42%  dei  ricavi  dalla concessione di licenze software.
 
 CLUSTER 10 - EDIZIONE DI SOFTWARE PER IL COMPARTO FINANZIARIO
 
 NUMEROSITA': 564
 
 Questo  cluster  e'  formato  da software house che operano per il comparto  finanziario  (84%  dei ricavi). Si tratta di software house che svolgono principalmente attivita' di sviluppo e personalizzazione di  software  applicativi  (41%  dei  ricavi)  e  consulenza  per  la progettazione/riprogettazione del sistema informativo (26%).
 Le  imprese  del cluster adottano maggiormente la forma societaria (nel  48%  dei  casi  di  capitali e nel 34% di persone) e occupano 5 addetti. Per le ditte individuali opera il solo titolare.
 Le   figure   professionali   impiegate   sono:  programmatori  (4 dipendenti  per  il  23% dei soggetti, 2 non dipendenti per il 24%) e analisti (1-2 non dipendenti per il 24%).
 Coerentemente  con la specializzazione dichiarata, la clientela e' formata  in  larga  parte da banche/societa' finanziarie/compagnie di assicurazione  (61%  dei  ricavi), seguite da societa' di informatica (65%  dei  ricavi  per il 37% delle imprese) e da societa' di servizi (30%  per  il 25%). Inoltre, oltre la meta' dei soggetti ottiene piu' del 50% dei ricavi dal solo committente principale.
 
 CLUSTER 11 - SOFTWARE HOUSE DI PICCOLE DIMENSIONI SPECIALIZZATE NELLO SVILUPPO E PERSONALIZZAZIONE DI SOFTWARE APPLICATIVI
 
 NUMEROSITA': 2.635
 
 Le    imprese   di   questo   cluster   presentano   una   marcata specializzazione nello sviluppo e nella personalizzazione di software applicativi (72% dei ricavi), prevalentemente di tipo gestionale (63% dei soggetti).
 La  forma  giuridica  prevalente  e'  quella  societaria  (32%  di capitali e 31% di persone).
 Si  tratta  di  software house di piccole dimensioni: il numero di addetti   e'   pari   a   3.  Le  superfici  destinate  all'esercizio dell'attivita'  sono  limitate  a:  37 mq a produzione per il 38% dei soggetti,  26 mq destinati a centro elaborazione dati per il 30% e 24 mq  ad  uffici  amministrativi  per  il  44%.  Inoltre,  un terzo dei soggetti utilizza l'abitazione in uso promiscuo.
 La   clientela   di  riferimento  e'  costituita  da  societa'  di informatica,  fonte  del 46% dei ricavi seguite, in misura inferiore, da  societa'  di  servizi  e  da  "altre  imprese ed esercenti arti e professioni".  Oltre  la  meta' dei soggetti ottiene piu' del 50% dei ricavi dal solo committente principale.
 
 CLUSTER  12 - INSTALLAZIONE,  MANUTENZIONE  E RIPARAZIONE DI HARDWARE INFORMATICO
 
 NUMEROSITA': 565
 
 Le imprese di questo cluster sono specializzate nelle attivita' di installazione  e  configurazione  di  hardware  informatico  (29% dei ricavi),   manutenzione  e  ripristino  di  reti  aziendali  (24%)  e manutenzione  e riparazione di Personal Computer, monitor, stampanti, plotter  (22%).  Un terzo dei soggetti affianca a queste attivita' la commercializzazione  di  hardware  informatico  ottenendo  il 16% dei ricavi.  La  gamma  di  servizi  offerti  comprende  la riparazione a domicilio (effettuata dal 64% delle imprese), la consegna a domicilio (44%),  la  manutenzione periodica programmata (35%) e la riparazione gratuita in garanzia (27%).
 La  forma  giuridica  prevalente  e' la ditta individuale (61% dei soggetti) seguita dalle societa' di persone (20%) e dalle societa' di capitali (19%).
 Il numero di addetti impiegati e' pari a 1-2 unita'.
 Il  40%  dei  soggetti  utilizza  l'abitazione  in  uso promiscuo; l'attivita'  viene  svolta  su superfici di ridotte dimensioni: 27 mq destinati  a  riparazione  per  il 50% dei soggetti e 18 mq ad uffici amministrativi per il 38%.
 La  clientela  e'  diversificata  tra: "altre imprese ed esercenti arti  e  professioni"  (44%  dei  ricavi  per  il  61% dei soggetti), societa'  di  informatica  (54% per il 41%), societa' di servizi (44% per il 50%) e privati (26% per il 38%).
 La  dotazione di beni strumentali e' limitata; si rileva solamente 1  automezzo  con  massa  complessiva  a pieno carico inferiore a 3,5 tonnellate per il 22% dei soggetti.
 
 CLUSTER 13 - MANUTENZIONE DI MACCHINE PER UFFICIO
 
 NuMEROSITA': 688
 
 Le    imprese   di   questo   cluster   presentano   una   marcata specializzazione  nell'attivita'  di  manutenzione  e  riparazione di macchine  per  ufficio  (64%  dei  ricavi)  alla  quale affiancano la commercializzazione  delle  macchine  per  ufficio  (12%).  I servizi offerti  comprendono  la riparazione a domicilio (effettuata dall'82% delle  imprese),  la  consegna  a  domicilio  (61%),  la manutenzione periodica  programmata  (58%)  e  la riparazione gratuita in garanzia (50%).  Il  22%  dei soggetti applica alle attivita' di riparazione a domicilio  una "tariffa per diritto fisso di chiamata" che si attesta mediamente  intorno  a  30  euro  ed  il  21%  dei soggetti svolge la funzione di Centro Autorizzato di Assistenza Tecnica generalmente per 2  marchi.  Inoltre,  quasi  la meta' dei soggetti ottiene il 37% dei ricavi da contratti di manutenzione periodica e programmata.
 La  forma  giuridica prevalente e' la ditta individuale (58% delle imprese)  seguita dalle societa' di persone (30%) e dalle societa' di capitali (12%).
 Il  numero  di addetti occupati e' pari a 4 per le societa' ed 1-2 per le ditte individuali.
 Le  superfici adibite all'esercizio dell'attivita' sono limitate a piccoli locali destinati a riparazione.
 La  clientela  di  riferimento  e' costituita da "altre imprese ed esercenti  arti  e  professioni"  che  apportano  quasi  la meta' dei ricavi,   seguiti   dalle  societa'  di  servizi,  dalle  aziende  ed amministrazioni pubbliche e dai privati.
 Quasi  la  meta' dei soggetti si avvale di 1-2 automezzi con massa complessiva a pieno carico inferiore a 3,5 tonnellate.
 
 CLUSTER 14 - CENTRI ELABORAZIONE DATI DI PICCOLE DIMENSIONI
 
 NUMEROSITA': 9.508
 
 Le   imprese  appartenenti  a  questo  cluster  svolgono  in  modo prevalente  (85% dei ricavi) l'attivita' di acquisizione/elaborazione di  dati  contabili,  con  una media di 28 contabilita' elaborate, ed elaborazione di dati fiscali (71% dei soggetti).
 Il  73%  delle  imprese e' organizzato sotto forma di societa' (di persone il 46% e di capitali il 27%).
 Si  tratta  di  Centri  Elaborazione  Dati  di piccole dimensioni: l'attivita'  viene  svolta  utilizzando  25  mq  destinati  a  centro elaborazione  dati  e 34 mq destinati ad uffici amministrativi per il 41% dei soggetti. Il numero di addetti impiegato e' pari a 2-3.
 La  clientela  di  riferimento  e'  formata  da: "altre imprese ed esercenti arti e professioni" (71% dei ricavi).
 
 CLUSTER  15 - ELABORAZIONI  GRAFICHE  SVOLTE  CON  L'AUSILIO DI MEZZI INFORMATICI
 
 NUMEROSITA': 1.360
 
 Le   imprese   di   questo   cluster   sono   specializzate  nella realizzazione  di  progetti  grafici  con  l'ausilio delle tecnologie informatiche.   In   particolare   le   attivita'   svolte  sono:  la realizzazione di siti internet/Intranet/Extranet (39% dei ricavi), le elaborazioni   grafiche   (32%)   e   la  realizzazione  di  supporti multimediali (22% dei ricavi per il 19% dei soggetti).
 Piu'  della  meta'  delle imprese del cluster e' organizzata sotto forma  di  societa'  (30%  di capitali e 28% di persone), la restante parte sotto forma di ditta individuale.
 Il  numero di addetti impiegati e' pari a 3-4 per le societa' ed 1 per  le  ditte individuali; tra le figure professionali si segnala la presenza di 2 programmatori non dipendenti per il 23% dei soggetti.
 L'attivita' viene svolta su superfici di ridotte dimensioni: 37 mq destinati  a  produzione  per  il  37%  dei  soggetti, 30 mq a centro elaborazione  dati per il 39% e 24 mq ad uffici amministrativi per il 41%.
 La  clientela  e'  formata  maggiormente  da:  "altre  imprese  ed esercenti  arti e professioni" (39% dei ricavi) e societa' di servizi (28%).
 
 CLUSTER  16 - MANUTENZIONE  E  RIPARAZIONE  DI  PERSONAL COMPUTER CON COMMERCIALIZZAZIONE DI HARDWARE INFORMATICO
 
 NUMEROSITA': 2.929
 
 Questo  cluster  e' formato da imprese che offrono alla clientela, oltre  ai servizi di manutenzione e riparazione di Personal Computer, installazione   e   configurazione   di  hardware  e  manutenzione  e ripristino  reti  aziendali,  l'attivita'  di  commercializzazione di hardware  informatico  (31%  dei ricavi). La gamma di servizi offerti comprende:  la  riparazione  a  domicilio  (effettuata  dal  61%  dei soggetti), la consegna a domicilio (54%), l'assistenza telefonica per problemi  tecnici  (46%), la riparazione gratuita in garanzia (42%) e la manutenzione periodica programmata (33%)
 Oltre  la  meta'  delle  imprese  del cluster e' organizzata sotto forma di societa' (33% di capitali e 25% di persone).
 Il  numero  di  addetti impiegati e' pari a 3 per le societa' ed 1 per  le  ditte  individuali. L'attivita' viene svolta su superfici di ridotte dimensioni.
 La  clientela  e'  formata  da: "altre imprese ed esercenti arti e professioni"  (38%  dei  ricavi),  societa' di servizi (21%), privati (14%) ed aziende ed amministrazioni pubbliche.
 Un  quarto  circa  dei  soggetti  dispone di 1 automezzo con massa complessiva a pieno carico inferiore a 3,5 tonnellate.
 
 CLUSTER 17 - ACQUISIZIONE ED ELABORAZIONE DI DATI NON CONTABILI
 
 NUMEROSITA': 891
 
 Le  imprese di questo cluster svolgono in via pressoche' esclusiva (90%  dei  ricavi) l'acquisizione ed elaborazione di dati diversi dai dati  contabili,  come, ad esempio, l'acquisizione ed elaborazione di dati  riguardanti  ricerche  di  mercato  e  la  scannerizzazione  ed archiviazione ottica.
 Il  74%  delle  imprese  e'  organizzato  sotto  forma di societa' equamente  ripartite tra societa' di persone e di capitali. 11 numero di  addetti  impiegato e' pari a 5 per le societa' e 1-2 per le ditte individuali.
 Le superfici dedicate all'esercizio dell'attivita' sono pari a: 39 mq  di  locali destinati a Centro Elaborazione Dati e 41 mq ad uffici amministrativi per il 43% dei soggetti.
 La  clientela  prevalente comprende le "altre imprese ed esercenti arti e professioni" (45% dei ricavi) e le societa' di servizi (28%).
 
 CLUSTER 18 - CENTRI ELABORAZIONE DATI DI GRANDI DIMENSIONI
 
 NUMEROSITA': 752
 
 Si  tratta  di  Centri  Elaborazione Dati di grandi dimensioni che svolgono    in    modo    pressoche'    esclusivo    l'attivita'   di acquisizione/elaborazione  di  dati  contabili  (91%  dei ricavi); la grande maggioranza delle imprese offre il servizio di elaborazione di dati fiscali (79% dei soggetti). Il volume delle operazioni svolte e' elevato  e  comprende  187 contabilita' elaborate e 12.400 buste paga elaborate.
 La  quasi  totalita'  delle  imprese e' organizzata sotto forma di societa'  (di  capitali  il  66%  e  di persone il 32%) ed impiega 13 addetti.  L'attivita'  viene  svolta  utilizzando  144 mq destinati a centro elaborazione dati e 68 mq destinati ad uffici amministrativi.
 La  clientela  e'  formata  da: "altre imprese ed esercenti arti e professioni"   (57%   dei  ricavi),  societa'  manifatturiere  (18%), societa'  di  servizi  (17%) e privati (13% dei ricavi per il 41% dei soggetti).
 L'ampia  dotazione  di  beni  strumentali  comprende:  14 Personal Computer,  1 server di rete, 4 stampanti laser e 2 fotocopiatrici. Le spese per servizi di telecomunicazione sono nettamente superiori alla media di settore.
 
 CLUSTER 19 - GESTIONE DI BANCHE DATI
 
 NUMEROSITA': 233
 
 Le  imprese  che  fanno  parte  di  questo cluster sono gestori di banche  dati (80% dei ricavi) di tipo: economico/commerciale (61% dei soggetti),  Pubblica  Amministrazione/territorio (21%) e turismo/beni culturali (10%). Si tratta prevalentemente di banche dati on-line, in quanto  la  modalita'  di  fruizione del dato da parte del cliente e' "via  browser  Internet"  (per  il  37%  dei  soggetti)  e, in misura inferiore,  di banche dati su Cd-Rom (18% dei soggetti) e banche dati telefoniche  (14%).  La  modalita'  di  pagamento della banca dati da parte  del cliente maggiormente indicata quella a forfait, seguita da quella per singola consultazione.
 Il  75%  delle  imprese e' organizzato sotto forma di societa' (di capitali  il 55% e di persone il 20%); il numero di addetti e' pari a 5 per le societa' ed 1 per le ditte individuali.
 Le   superfici   dedicate   all'esercizio  dell'attivita'  (centro elaborazione dati e/o uffici) sono di ridotte dimensioni.
 La  clientela  e'  formata  principalmente da: societa' di servizi (32%  dei  ricavi),  "altre  imprese ed esercenti arti e professioni" (23°,/°) e privati.
 
 CLUSTER 20 - EDIZIONE DI SOFTWARE PER LE SOCIETA' MANIFATTURIERE
 
 NUMEROSITA': 2.083
 
 Le  imprese  che  fanno  parte  di  questo cluster sono accomunate dall'edizione  di software per il comparto industriale/manifatturiero (80%  dei ricavi). Le attivita' svolte all'interno di questo comparto perlopiu'  sono: sviluppo e personalizzazione di software applicativi (55%  dei  ricavi  per  il  68%  dei  soggetti),  consulenza  per  la progettazione/riprogettazione  del  sistema  informativo  (36% per il 44%).   Il   28%   dei   soggetti   svolge   anche   l'attivita'   di commercializzazione di software prodotto da terzi (22% dei ricavi).
 Il cluster e' formato prevalentemente da societa' (43% di capitali e  34%  di  persone)  con  4  addetti.  Nelle  ditte individuali sono occupati  generalmente  1-2  addetti.  11  25% dei soggetti impiega 2 programmatori dipendenti e il 29% 1-2 programmatori non dipendenti.
 Coerentemente con il settore per il quale e' prodotto il software, la  clientela  di  riferimento e' formata da societa' manifatturiere, che apportano il 78% dei ricavi.
 
 CLUSTER 21 - EDIZIONE DI SOFTWARE PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
 
 NUMEROSITA': 697
 
 Le  imprese  di questo cluster sono specializzate nell'edizione di software  per  il  comparto  della  Pubblica Amministrazione locale e centrale  (78%  dei  ricavi).  Si  tratta  di  software  house la cui attivita'  consta  principalmente in: sviluppo e personalizzazione di software  applicativi  (46%  dei  ricavi  per  il  51% dei soggetti), consulenza  per  la progettazione del sistema informativo (38% per il 44%).  lt  queste attivita', un terzo circa delle imprese affianca la commercializzazione  di  hardware  informatico  e  sempre un terzo la commercializzazione di software prodotto da terzi.
 I servizi offerti alla clientela sono principalmente di assistenza e  di supporto: assistenza telefonica per problemi tecnici (41% delle imprese),  corsi  di  formazione  tenuti  presso  il  cliente (35%) e manutenzione periodica programmata (31%).
 Si  tratta  prevalentemente  di  societa' (di capitali in quasi la meta'  dei  casi  e  di persone nel 26°/°), in cui operano 6 addetti. Nelle ditte individuali si rilevano 1-2 addetti.
 Le    figure   professionali   maggiormente   impiegate   sono   i programmatori  (3  dipendenti  per il 23% e 1-2 non dipendenti per il 24%).
 Coerentemente  con  il  tipo  di  specializzazione  dichiarata, la maggior  parte  dei ricavi e' apportata da aziende ed amministrazioni pubbliche (68%).
 
 CLUSTER 22 - EDIZIONE DI SOFTWARE PER IL DATAWAREHOUSING
 
 NUMEROSITA': 1.036
 
 Fanno   parte   di   questo   cluster   le  imprese  specializzate nell'edizione   di   software   per   l'acquisizione,   la  gestione, l'elaborazione  e  l'archiviazione  dei  dati;  infatti  il  62%  dei soggetti  dichiara una specializzazione nell'edizione di software per il  Data  Mining/Customer  Relationship  Management (C.R.M.)/Business Intelligence e il 60% per il Content Management/Knowledge Management. L'attivita' consta principalmente in: sviluppo e personalizzazione di software   applicativi   (27%   dei   ricavi)  e  consulenza  per  la progettazione  del  sistema  informativo  (18%). Inoltre il 33% delle imprese   svolge   l'attivita'  di  commercializzazione  di  hardware informatico  (14%  dei ricavi) e il 30% quella di commercializzazione di software prodotto da terzi (17%).
 I servizi offerti alla clientela sono principalmente di assistenza e  di supporto: assistenza telefonica per problemi tecnici (49% delle imprese),  corsi  di  formazione  tenuti  presso  il  cliente (38%) e manutenzione periodica programmata (28%).
 La  forma giuridica maggiormente adottata e' quella societaria (di capitali nel 59% dei casi e di persone nel 22%); il numero di addetti impiegati  e'  pari  a  6.  Nelle  ditte  individuali si riscontra la presenza del solo titolare.
 Le figure professionali maggiormente impiegate sono: programmatori (3  dipendenti  e  2  non  dipendenti  per  un terzo dei soggetti) ed analisti (2 dipendenti per il 21% e 1 non dipendente per il 25%).
 Tra   gli  spazi  utilizzati  per  l'esercizio  dell'attivita'  si rilevano  in  particolare quelli destinati a produzione (68 mq per il 48% dei soggetti).
 La clientela e' formata prevalentemente da societa' di informatica (27%  dei  ricavi)  e  societa' di servizi (26%); seguono le societa' manifatturiere (18%), "altre imprese ed esercenti arti e professioni" (13%)  ed aziende ed amministrazioni pubbliche (22% dei ricavi per un terzo dei soggetti) .
 La spesa per servizi di telecomunicazione e' piu' elevata rispetto alla media di settore.
 
 CLUSTER  23 - CENTRI  SPECIALIZZATI NELLA MANUTENZIONE, RIPARAZIONE E VENDITA DI HARDWARE INFORMATICO DI MEDIO-GRANDI DIMENSIONI
 
 NUMEROSITA': 517
 
 Le   imprese  del  cluster  sono  centri  di  assistenza  tecnica, specializzati   soprattutto   nella  manutenzione  e  riparazione  di Personal  Computer  (23%  dei  ricavi).  Affiancano  all'attivita' di manutenzione, installazione e riparazione prevalentemente l'attivita' di  commercializzazione  di  hardware informatico (14%) e di software prodotto  da  terzi  (13%).  Tra  i servizi offerti alla clientela si riscontrano:  l'assistenza  telefonica  per problemi tecnici (68% dei soggetti),  la  riparazione  a  domicilio (62%), la consegna/ritiro a domicilio  (55%),  la  riparazione  gratuita  in  garanzia  (49%), la manutenzione  periodica  programmata  (45%)  ed i corsi di formazione tenuti  presso  il  domicilio  del cliente (38%). Il 23% dei soggetti applica  una  tariffa  per  diritto  fisso di chiamata che si attesta intorno  a 35 euro e il 28% dei soggetti svolge la funzione di Centro Autorizzato  di Assistenza Tecnica generalmente per 2 marchi. Infine, la  meta'  dei  soggetti  ottiene un terzo dei ricavi da contratti di manutenzione periodica e programmata.
 Si  tratta  di imprese di medio-grandi dimensioni, organizzate per la  quasi totalita' dei casi sotto forma di societa' (74% di capitali e  19% di persone) che impiegano 11 addetti. Si rileva la presenza di installatori/manutentori/riparatori  (3 dipendenti e 3 non dipendenti nel 34% dei casi) e addetti all'Help Desk (3 dipendenti nel 49%).
 Gli  spazi  destinati  all'esercizio  dell'attivita'  sono formati principalmente  da  82  mq  dedicati  a produzione/riparazione, 38 mq destinati  ad  uffici  e,  per  il  37%  delle  imprese,  47  mq alla commercializzazione.
 I  clienti  che  si  rivolgono maggiormente a queste imprese sono: "altre  imprese  cd  esercenti  arti e professioni" (33% dei ricavi), societa'  di  servizi (24%), societa' manifatturiere (16%) e societa' di informatica.
 La  dotazione  di beni strumentali e' ampia e nettamente superiore alla  media  di  settore.  Si rilevano in particolare 3 automezzi con massa  complessiva  a  pieno  carico  inferiore a 3,5 tonnellate. Per quanto  riguarda  i  servizi  di  telecomunicazione  (la cui spesa e' notevolmente  piu'  elevata  rispetto  alla  media  di  settore),  la dotazione di apparecchiature comprende: 3 linee telefoniche destinate ad  Help  Desk per il 55% delle imprese, 1 linea a banda larga (xDSL, fibra  ottica,  ecc.)  per  il  50%  e 2-3 linee telefoniche dedicate (circuiti diretti analogici) per il 16% dei soggetti.
 
 CLUSTER 24 - INTERNET SERVICE PROVIDER E SERVIZI DI CONNETTIVITA'
 
 NUMEROSITA': 477
 
 Le  imprese di questo cluster offrono in via prevalente servizi di telematica  quali quelli di Houting/Hosting (25% dei ricavi) e quelli di   Internet  Service  Provider  (12%),  affiancati  dalle  connesse attivita'  di  realizzazione  di  siti  Internet  (19%  dei ricavi) e Application  Service  Providing  (13%  dei  ricavi  per  il  17%  dei soggetti).
 La  forma giuridica maggiormente presente e' quella societaria (di capitali  nel 63% dei casi e di persone nel 19%). Il numero totale di addetti  impiegati  e'  pari  a  5  per le societa' ed 1 per le ditte individuali.
 La  clientela  e'  formata  da: "altre imprese ed esercenti arti e professioni"  (31%  dei  ricavi), societa' di servizi (29%), societa' manifatturiere (13%), societa' di informatica (9%) e privati (8%).
 Tra i beni strumentali si rileva la presenza di 2 web server e 1-2 server  di  rete.  Coerentemente  con il tipo di attivita' svolta, le spese  per  servizi  di  telecomunicazione  sono  elevate, cosi' come superiore  alla  media  del  settore  risulta  la  dotazione di linee telefoniche.
 DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO
 
 Una  volta  suddivise  le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare,  per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio  si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al  gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (3).
 
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 (3)  La  Regressione Multipla e' una tecnica statistica che
 permette   di   interpolare   i   dati   con   un   modello
 statistico-matematico   che   descrive   l'andamento  della
 variabile  dipendente in funzione di una serie di variabili
 indipendenti   relativamente   alla  loro  signilicativita'
 statistica.
 La   stima   della   "funzione  di  ricavo"  e'  stata  effettuata individuando  la  relazione  tra  il  ricavo (variabile dipendente) e alcuni   dati   contabili  e  strutturali  delle  imprese  (variabili indipendenti).
 E'  opportuno  rilevare  che  prima  di  definire  il  modello  di regressione  si  e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese  per  verificare  le  condizioni  di  "normalita'  economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si  e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo".
 In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
 • (costo  del venduto (4) + costo per la produzione di servizi) dichiarato negativo;
 • costi  e  spese dichiarati nel quadro F del modello superiori ai ricavi dichiarati.
 Successivamente    sono    stati   utilizzati   degli   indicatori economico-contabili specifici delle attivita' in esame:
 • valore  aggiunto  orario  per  addetto  = (ricavi - costo del venduto - costo  per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi)/(numero addetti (5) * 312 * 8);
 • margine  operativo  lordo  sui  ricavi  = (ricavi - costo del venduto - costo  per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi - spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da   lavoro   dipendente   afferenti   l'attivita'   dell'impresa)  * 100/ricavi.
 Per  ogni  gruppo  omogeneo, distintamente per imprese con e senza personale  dipendente e sulla base della localizzazione territoriale, e'  stata  calcolata  la  distribuzione  ventilica  di ciascuno degli indicatori  precedentemente  definiti e poi sono state selezionate le imprese  che  presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno  di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento.
 Per  il  valore  aggiunto  orario  per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli:
 • dal 2° al 19° ventile, per i cluster 1, 4, 8, 10, 23;
 • dal  3° al 19° ventile, per i cluster 2, 3, 5, 6, 11, 12, 13, 17, 19, 20, 21, 22, 24;
 • dal 1° al 19° ventile, per i cluster 7, 18;
 • dal 4° al 19° ventile, per i cluster 9, 14, 15, 16.
 Per  il  margine  operativo  lordo  sui ricavi sono stati scelti i seguenti intervalli:
 • dal  4°  al  19° ventile, per i cluster 1, 5, 12, 13, 16, 20, 21, 23, 24;
 • dal  4°  al 18° ventile, per i cluster 2, 3, 6, 8, 9, 11, 14, 15;
 • dal 4° ventile, per il cluster 4;
 • dal 3° al 19° ventile, per i cluster 7, 18, 22;
 • dal 3° al 18° ventile, peri cluster 10, 17, 19.
 
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 (4)  Costo  del  venduto = Esistenze iniziali + acquisti di
 merci e materie prime - rimanenze finali.
 (5)   Le   frequenze  relative  ai  dipendenti  sono  state
 normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite.
 Le  frequenze  relative ai non dipendenti (ad eccezione dei
 collaboratori   coordinati   e  continuativi  che  prestano
 attivita'     prevalentemente    nell'impresa    e    degli
 amministratori  non  soci) sono state normalizzate all'anno
 in base alle percentuali di lavoro prestato.
 
 |1 + numero dirigenti + numero
 |quadri + numero impiegati + numero
 |operai generici + numero operai
 |specializzati + numero dipendenti
 |a tempo parziale + numero
 |apprendisti + numero assunti con
 |contratto di formazione e lavoro o
 |a termine e lavoranti a domicilio
 |+ numero collaboratori coordinati
 |e continuativi che prestano
 |attivita' prevalentemente
 |nell'impresa + numero
 |collaboratori dell'impresa
 |familiare e coniuge dell'azienda
 |coniugale + numero familiari
 |diversi che prestano attivita'
 |nell'impresa + numero associati in
 |partecipazione che apportano
 |lavoro prevalentemente
 |nell'impresa +numero associati in Numero addetti = ditte individuali|partecipazione diversi; ---------------------------------------------------------------------
 |Numero dirigenti + numero quadri +
 |numero impiegati + numero operai
 |generici + numero operai
 |specializzati + numero dipendenti
 |a tempo parziale + numero
 |apprendisti + numero assunti con
 |contratto di formazione e lavoro o
 |a termine e lavoranti a domicilio
 |+ numero collaboratori coordinati
 |e continuativi che prestano
 |attivita' prevalentemente
 |nell'impresa + numero familiari
 |diversi che prestano attivita'
 |nell'impresa + numero associati in
 |partecipazione che apportano
 |lavoro prevalentemente
 |nell'impresa + numero associati in
 |partecipazione diversi + numero
 |soci con occupazione prevalente
 |nell'impresa + numero soci diversi Numero addetti = (societa)        |+ numero amministratori non soci.
 Cosi'  definito  il  campione  di  imprese  di  riferimento, si e' proceduto  alla  definizione  della  "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo.
 Per  la  determinazione  della  "funzione  di  ricavo"  sono state utilizzate  sia  variabili  contabili  (quadro  F  del  modello)  sia variabili  strutturali.  La  scelta  delle variabili significative e' stata  effettuata  con  il  metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili,  la  determinazione  della  "funzione  di  ricavo"  si  e' ottenuta  applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (etera schedasticita).
 Affinche'  il  modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti  da  soggetti  anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro  che  presentavano  un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e + 2,5.
 Nella  definizione  della  "funzione di ricavo" si e' tenuto conto anche  delle  possibili  differenze  di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell'attivita'.
 A tale scopo si sono utilizzati i risultati di uno studio relativo alla  "territorialita'  generale  a  livello  comunale, provinciale e regionale  (6)"  che  ha  avuto  come  obiettivo  la suddivisione del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto al:
 • grado di benessere;
 • livello di qualificazione professionale;
 • struttura economica.
 Nella  definizione  della funzione di ricavo, le aree territoriali (7)  sono state rappresentate con un insieme di variabili dummy ed e' stata  analizzata  la  loro  interazione  con  la  variabile  "Radice quadrata  del  Valore  dei  beni  strumentalis". Tali variabili hanno prodotto,  ove  le  differenze  territoriali  non fossero state colte completamente nella Cluster Analysis, valori correttivi da applicare, nella   stima  del  ricavo  di  riferimento,  al  coefficiente  della variabile "Radice quadrata del Valore dei beni strumentali".
 Inoltre,  nella  definizione  della "funzione di ricavo", e' stata considerata  l'influenza  dovuta all'area di mercato. A tale scopo le aree geografiche sono state rappresentate con un insieme di variabili dummy (9) ed e' stata analizzata la loro interazione con le variabili "Radice  quadrata del Valore dei beni strumentali" e "Valore dei beni strumentali   elevato   a  0.6".  L'utilizzo  di  tali  variabili  ha consentito  di  ottenere  dei  valori  correttivi da applicare, nella stima  del  ricavo  di  riferimento,  al coefficiente delle variabili "Radice  quadrata del Valore dei beni strumentali" e "Valore dei beni strumentali elevato a 0.6".
 Nell'allegato 7.A g vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".
 APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
 
 Per  la  determinazione  del  ricavo  della  singola  impresa sono
 previste due fasi:
 • l'Analisi Discriminante (10);
 • la stima del ricavo di riferimento.
 
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 (6)  I criteri e le conclusioni dello studio sono riportati
 nell'apposito Decreto Ministeriale.
 (7)  Le  aree territoriali, omogenee sia a livello comunale
 che  provinciale  e regionale, sono state individuate sulla
 base  del  comune,  della  provincia  e  della  regione del
 domicilio fiscale e sono state rappresentate con un insieme
 di  variabili  dummy. Ogni variabile dummy, relativa ad una
 specifica  area  territoriale,  e'  stata ponderata in base
 alla    percentuale   dei   ricavi   conseguiti   nell'area
 territoriale stessa.
 (8)  ll "Valore dei beni strumentali" e' ridotto in base al
 periodo  di  acquisizione  dei  beni strumentali riferiti a
 macchine di ufficio elettromeccaniche ed elettroniche.
 (9)  Ogni  variabile  dummy, relativa ad una specifica area
 geografica, e' stata ponderata in base alla percentuale dei
 ricavi conseguiti nell'area geografica stessa.
 (10) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di
 associare   ogni   impresa   ad  uno  dei  gruppi  omogenei
 individuati per la sua attivita', attraverso la definizione
 di  una  probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi
 stessi.
 Nell'allegato  7.B  vengono  riportate  le  variabili  strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante.
 Non  si  e'  proceduto  nel  modo standard di operare dell'Analisi Discriminante  in  cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo  di  massima  probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione  di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo   omogeneo,   sono   considerate  sempre  le  probabilita'  di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei.
 Per  ogni  impresa  viene  determinato  il  ricavo  di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza.
 Tale  ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del  gruppo  stesso  e  le  variabili  dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
 Anche  l'intervallo  di  confidenza  e'  ottenuto come media degli intervalli  di  confidenza,  al  livello  del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
 
 ---->  Vedere allegato 7.A da pag. 165 a pag. 172   <----
 
 ALLEGATO 7.B
 
 VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE
 
 QUADRO A DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
 • Numero delle giornate retribuite peri dirigenti
 • Numero delle giornate retribuite per i quadri
 • Numero delle giornate retribuite per gli impiegati
 • Numero delle giornate retribuite per gli operai generici
 • Numero delle giornate retribuite per gli operai specializzati
 • Numero  delle  giornate  retribuite  per  i  dipendenti  a tempo parziale
 • Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti
 • Numero  delle  giornate retribuite per gli assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio
 
 QUADRO B DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
 • Superficie locali destinati a CED (Mq)
 • Superficie locali destinati alla produzione c/o riparazione (Mq)
 • Superficie  locali  destinati  ad  aule  per  la  formazione  di soggetti esterni (Mq)
 
 QUADRO D QUESTIONARIO:
 • Attivita'         svolta:        Consulenza        per        la progettazione/riprogettazione  del  sistema  informativo  (consulenza direzionale e strategica)
 • Attivita'   svolta:   Outsourcing  informatico  (gestione  parco informatico del cliente)
 • Attivita' svolta: Sviluppo SW applicativi
 • Attivita' svolta: Personalizzazione SW applicativi
 • Attivita' svolta: Acquisizione/elaborazione dati contabili
 • Attivita'  svolta:  Acquisizione/elaborazione di altri dati (es. elaborazioni    per   ricerche   di   mercato;   scannerizzazione   e archiviazione ottica)
 • Attivita' svolta: Gestione di banche dati
 • Attivita'   svolta:   Manutenzione  e  riparazione  di  Personal Computer, monitor, stampanti, plotter
 • Attivita'  svolta:  Manutenzione  e ripristino di reti aziendali (L.A.N./Intranet)
 • Attivita' svolta: Manutenzione e riparazione di fotocopiatrici
 • Attivita'  svolta:  Manutenzione e riparazione di altre macchine per ufficio
 • Attivita' svolta: Commercializzazione di hardware informatico
 • Attivita'  svolta:  Commercializzazione  di  altre  macchine per ufficio
 • Attivita' svolta: Installazione e configurazione hardware
 • Attivita' svolta: Realizzazione siti Intemet/Intranet/Extranet
 • Attivita' svolta: Elaborazioni grafiche (Computer Grafica)
 • Attivita'  svolta:  Realizzazione  di supporti multimediali (es. corsi di lingue, fiabe e videogiochi su CD Rom)
 • Attivita' svolta: Corsi di formazione/aggiornamento
 • Attivita' svolta: Internet Scrvice Provider (LS.P.)
 • Attivita' svolta: Servizi di Housing/Hosting
 • Tipologia della clientela: Societa' di informatica
 • Tipologia della clientela: Societa' manifatturiere
 • Tipologia della clientela: Societa' editoriali
 • Tipologia della clientela: Banche/Societa' finanziarie/Compagnie di assicurazione
 • Tipologia della clientela: Aziende ed amministrazioni pubbliche
 • Elementi  specifici  per  l'edizione e la commercializzazione di software -Per settore: Finanziario
 • Elementi  specifici  per  l'edizione e la commercializzazione di software - Per settore: Industria/Manifattura
 • Elementi  specifici  per  l'edizione e la commercializzazione di software - Per settore: Pubblica Amministrazione Centrale (PAC)
 • Elementi  specifici  per  l'edizione e la commercializzazione di software - Per settore: Pubblica Amministrazione Locale (PAL)
 • Elementi  specifici  per  l'edizione e la commercializzazione di software - Per settore: Sanita'
 • Elementi  specifici  per  l'edizione e la commercializzazione di software -Per settore: Editoria
 • Elementi  specifici  per  l'edizione e la commercializzazione di software - Per applicazione: Enterprise Resource Planning (E.R.P.)
 • Elementi  specifici  per  l'edizione e la commercializzazione di software - Per applicazione: Finanza
 • Elementi  specifici  per  l'edizione e la commercializzazione di software - Per applicazione: Grafica/Editoria/Web
 • Elementi  specifici  per  l'edizione e la commercializzazione di software   Per   applicazione:   Data   Mining/Customer  Relationship Management/Business Intelligence
 • Elementi  specifici  per  l'edizione e la commercializzazione di software - Per applicazione: Content Management/ Knowledge Management
 • Elementi  specifici  per l'attivita' di elaborazione elettronica dei dati: Elaborazione dati fiscali
 • Elementi  specifici  per l'attivita' di elaborazione elettronica dei dati: Contabilita' elaborate - Numero
 • Elementi  specifici  per l'attivita' di elaborazione elettronica dei dati: Buste paga elaborate Numero
 • Elementi specifici per la gestione di banche dati - Tipologia di banca dati: Pubblica Amministrazione/Territorio
 • Elementi specifici per la gestione di banche dati - Tipologia di banca dati: Sanitaria
 • Altri elementi specifici: Spese per fasi del processo produttivo affidate a terzi
 • Altri elementi specifici: Spese per servizi di telecomunicazione
 • Altri  elementi  specifici: Spese per collaboratori coordinati e continuativi
 • Altri  elementi  specifici:  Marchi  per  i  quali  si svolge la funzione di Centro Autorizzato di Assistenza Tecnica (C.A.T.)
 • Altri  elementi  specifici:  Linee  a  banda  larga (xDSL, fibra ottica, ecc.)
 • Altri  elementi  specifici: Linee telefoniche dedicate (Circuiti Diretti Analogici)
 • Addetti all'attivita' di impresa: Analista - Numero dipendenti
 • Addetti   all'attivita'   di   impresa:   Analista - Numero  non dipendenti
 • Addetti all'attivita' di impresa: Sistemista - Numero dipendenti
 • Addetti   all'attivita'   di  impresa:  Sistemista - Numero  non dipendenti
 • Addetti   all'attivita'   di   impresa:   Programmatore - Numero dipendenti
 • Addetti  all'attivita'  di  impresa:  Programmatore - Numero non dipendenti
 • Addetti            all'attivita'           di           impresa: Installatore/Manutentore/Riparatore - Numero dipendenti
 • Addetti            all'attivita'           di           impresa: Installatore/Manutentore/Riparatore - Numero non dipendenti
 • Addetti all'attivita' di impresa: Docente - Numero dipendenti
 • Addetti   all'attivita'   di   impresa:   Docente - Numero   non dipendenti
 • Addetti   all'attivita'   di   impresa:  Addetto  all'assistenza telefonica (Help Desk) - Numero dipendenti
 • Addetti   all'attivita'   di   impresa:  Addetto  all'assistenza telefonica (Help Desk) - Numero non dipendenti
 • Automezzi  con  massa  complessiva  a  pieno  carico (escluse le autovetture): fino a t. 3,5 - Numero
 • Automezzi  con  massa  complessiva  a  pieno  carico (escluse le autovetture): oltre t. 3,5 fino a t. 12 - Numero
 • Automezzi  con  massa  complessiva  a  pieno  carico (escluse le autovetture): superiore a t. 12 - Numero
 
 QUADRO D DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
 • Cliente che singolarmente fornisce almeno il 50% dei ricavi
 
 QUADRO E DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
 • Beni strumentali: Web server - Numero.
 |  |  |  | Allegato 8 
 EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG67U
 
 NOTA TECNICA E METODOLOGICA
 CRITERI PER L'EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
 L'evoluzione  dello  Studio  di  Settore  ha il fine di cogliere i cambiamenti  strutturali,  le modifiche dei modelli organizzativi, le variazioni di mercato all'interno del settore economico.
 Di  seguito  vengono  esposti  i  criteri seguiti per l'evoluzione dello studio di settore SG67U.
 Oggetto  dello  studio sono le attivita' economiche rispondenti ai codici ATECOFIN 2004:
 • 93.01.1 - Attivita' delle lavanderie industriali;
 • 93.01.2 - Servizi delle lavanderie a secco, tintorie.
 La  finalita'  perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo  conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa.
 A  tale  scopo,  nell'ambito  dello  studio,  vanno individuate le relazioni  tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare  i  possibili  processi  produttivi  e  i  diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'.
 L'evoluzione dello studio di settore e' stata condotta analizzando i   modelli   per   la  comunicazione  dei  dati  rilevanti  ai  tini dell'applicazione  dello  Studio  di Settore per il periodo d'imposta 2002,   completati   con   ulteriori   informazioni   contenute   nel questionario  FSG67  inviato  ai  contribuenti per l'evoluzione dello studio in oggetto.
 I contribuenti interessati sono risultati pari a 18.024.
 Il  numero dei soggetti i cui modelli sono stati completati con le informazioni  contenute  nei  relativi  questionari  e'  stato pari a 14.471.
 Sui  modelli  sono state condotte analisi statistiche per rilevare la  completezza,  la  correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute.
 Tali  analisi  hanno  comportato,  ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 683 posizioni.
 I principali motivi di scarto sono stati:
 • ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro;
 • quadro F del modello (elementi contabili) non compilato;
 • quadro   B   del   questionario   (unita'   locali  destinate all'esercizio dell'attivita) non compilato;
 • presenza  di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%;
 • errata   compilazione   delle   percentuali   relative   alle prestazioni effettuate (quadro D del questionario);
 • errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di clientela (quadro D del questionario);
 • incongruenze  fra  i  dati  strutturali  e  i  dati contabili contenuti nel modello.
 A  seguito  degli scarti effettuati, il numero dei modelli oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 13.788.
 IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
 
 Per  segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla  base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
 • una  tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si  e'  configurata  come  un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnes  e  nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1);
 • un procedimento di Cluster Analysis (2).
 
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 (1)  L'Analisi  in  Componenti  Principali  e'  una tecnica
 statistica   che   permette  di  ridurre  il  numero  delle
 variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in
 un  numero  inferiore  di  nuove variabili dette componenti
 principali  tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate)
 che  spieghino  il  massimo possibile della varianza totale
 delle  variabili  originarie, per rendere minima la perdita
 di  informazione;  le  componenti principali (fattori) sono
 ottenute   come   combinazione   lineare   delle  variabili
 originarie.
 (2)  La  Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in
 base  ai  fattori  dell'analisi  in  componenti principali,
 peuneLLe   di   identificare  gruppi  omogenei  di  imprese
 (cluster);  in  tal  erodo le imprese che appartengono allo
 stesso    gruppo    omogeneo   presentano   caratteristiche
 strutturali simili.
 L'utilizzo  combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering.
 
 In  effetti,  tanto  maggiore  e'  il  numero  di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering.
 Per  limitare  l'impatto  di tale problematica, la classificazione dei   contribuenti  e'  stata  effettuata  a  partire  dai  risultati dell'analisi  fattoriale,  basandosi  quindi  su un numero ridotto di variabili  (i  fattori)  che  consentono,  comunque,  di mantenere il massimo delle informazioni originarie.
 In  un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello  adottato,  l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non  tanto  in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto  in  funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili  esaminate  che  contraddistinguono  il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo.
 Le  variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono  quelle  presenti in tutti i quadri ad eccezione delle variabili del  quadro degli elementi contabili. Tale scelta nasce dall'esigenza di   caratterizzare   le   imprese   in  base  ai  possibili  modelli organizzativi,    alla    tipologia    di   clientela,   etc.;   tale caratterizzazione  e'  possibile  solo  utilizzando  le  informazioni relative  alle  strutture  operative,  al  mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa.
 I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati   in   termini   di  significativita'  sia  economica  sia statistica,  al  fine  di  individuare  quelli  che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio.
 La  Cluster  Analysis  ha  consentito di identificare dieci gruppi omogenei di imprese.
 DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
 
 Lo studio analizza le attivita' economiche relative al settore dei servizi delle lavanderie industriali, lavanderie a secco e tintorie.
 I  fattori  che  hanno  contribuito  maggiormente  a determinare i modelli di business prevalenti sono:
 • la  dimensione  della  struttura  organizzativa in termini di numero di addetti, locali destinati allo svolgimento dell'attivita';
 • la  tipologia di clientela (industria, alberghi e ristoranti, strutture  sanitarie  pubbliche  e  private,  etc.),  che consente di distinguere  le  lavanderie  con  clientela privata da quelle con una clientela industriale e commerciale;
 • le  prestazioni effettuate (lavaggio e trattamento di capi in tessuto  e  maglieria,  pulitura  e  trattamento  di  capi  in pelle, lavaggio e lavanolo di biancheria, stiratura in conto terzi, etc.);
 • la   localizzazione   (autonoma   o   all'interno  di  centri commerciali/ipermercati); la modalita' di espletamento dell'attivita' (self-service, applicazione di tariffe monoprezzo, etc.);
 Nelle  successive  descrizioni  dei  cluster  emersi dall'analisi, salvo   segnalazione  contraria,  l'indicazione  di  valori  numerici riguarda valori medi.
 Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei (cluster).
 
 CLUSTER 1 - LAVANDERIE CHE OFFRONO SERVIZI ALLA CLIENTELA INDUSTRIALE
 
 NUMEROSITA': 137
 
 Il  cluster raggruppa le imprese che lavorano quasi esclusivamente per  l'industria (90% dei ricavi) svolgendo le attivita' di stiratura in  conto  terzi  (83%  dei  ricavi  per  il  60% delle imprese) e di lavaggio e trattamento di capi in tessuto e maglieria (66% dei ricavi per  il  51% delle imprese). In particolare, il 27% delle imprese che formano  il  cluster  effettua il servizio di trattamento di tessuti, maglieria    e    confezioni   per   l'industria   dell'abbigliamento (trattamento jeans, follatura maglieria, ecc).
 Il  cluster e' formato da ditte individuali (52% dei casi) con 3-4 addetti  e societa' (di persone nel 41% dei casi e di capitali nel 7% dei casi) in cui sono occupati 7 addetti di cui 4-5 dipendenti.
 Per   lo   svolgimento  dell'attivita',  le  imprese  del  cluster dispongono  di  193  mq di spazi destinati alle lavorazioni, 55 mq di spazi  destinati a deposito (retrobottega, magazzino, ecc.) e 12 mq a uffici.
 Per  quanto riguarda la dotazione di beni stnimentali si rileva la presenza  di 3 tavoli da stiro. Circa meta' delle imprese che formano il  cluster dispone inoltre di 3 lavatrici ad acqua con una capacita' di  carico  complessiva  di  quasi  100  kg  e di 2 lavasecco con una capacita' di carico complessiva di quasi 30 kg.
 
 CLUSTER 2 - LAVANDERIE MONOPREZZO
 
 NUMEROSITA': 501
 
 Il  cluster  e'  formato  dalle  lavanderie  che applicano, per la maggior  parte  dei  capi  trattati, una tariffa unica (monoprezzo) e mediamente  piu'  bassa  di  quella  applicata  dalle  lavanderie che offrono servizi simili.
 Le prestazioni effettuate consistono nel lavaggio, prevalentemente a secco, di capi in tessuto e maglieria (76% dei ricavi), seguito, in misura  nettamente  minore,  dalla  pulitura e trattamento di capi in pelle e pellicce, di tappeti, tendaggi e divani. Coerentemente con la tipologia   di  servizi  forniti,  la  clientela  e'  composta  quasi esclusivamente da privati (94% dei ricavi).
 Si  tratta prevalentemente di ditte individuali (83% dei casi). Il totale addetti e' pari a 2. Gli spazi complessivamente destinati allo svolgimento  dell'attivita'  sono pari a 76 mq di cui 49 mq destinati alle lavorazioni.
 La   dotazione  di  beni  strumentali  comprende  1  lavasecco,  1 lavatrice  ad  acqua con capacita' di carico di circa 15 kg, per piu' della meta' dei soggetti, e 2 tavoli da stiro.
 
 CLUSTER 3 - LAVANDERIE LOCALIZZATE IN CENTRI COMMERCIALI
 
 NUMEROSITA': 312
 
 Il  cluster  raggruppa  le  imprese  che  offrono  prevalentemente servizi di lavaggio e trattamento di capi in tessuto e maglieria (78% dei ricavi) all'interno di centri commerciali/ipermercati.
 Tra  le  prestazioni effettuate risultano superiori alla media del settore la pulitura e il trattamento di capi in pelle e pellicce e di tappeti,  tendaggi  e  divani.  Per tali prestazioni, la spesa per il ricorso  alle  lavorazioni esterne e' quindi superiore alla media del settore.  Circa  il  20%  dei  soggetti  applica  una  tariffa  unica (monoprezzo) per la maggior parte dei capi trattati.
 Il  cluster  e'  formato da ditte individuali (62% dei casi) con 2 addetti e societa' (di persone nel 34% dei casi e di capitali nel 4%) in cui operano 4-5 addetti di cui 2 dipendenti.
 Gli    spazi    complessivamente    destinati   allo   svolgimento dell'attivita'   misurano   90   mq  di  cui  66  mq  destinati  alle lavorazioni.
 La  clientela  e'  composta  da  privati  (96%  dei  ricavi)  e la dotazione  di beni strumentali comprende 1 lavatrice ad acqua con una capacita'  di  carico  di  circa  di 15 kg, 1 lavasecco e 2 tavoli da stiro.
 
 CLUSTER 4 - LAVASECCO
 
 NUMEROSITA': 2.465
 
 Il  cluster  raggruppa  le  imprese  che  sono  specializzate  nel lavaggio  a secco di capi in tessuto e maglieria (81% dei ricavi) per una clientela costituita da privati (97% dei ricavi).
 Tra  le  prestazioni  generalmente  effettuate  rientrano anche la pulitura  e  il trattamento di capi in pelle e pellicce e di tappeti, tendaggi  e divani. Per tali prestazioni e' frequente il ricorso alle lavorazioni esterne.
 Si  tratta in massima parte di ditte individuali (92% dei casi) in cui  generalmente lavora il solo titolare. Gli spazi complessivamente destinati allo svolgimento dell'attivita' misurano 48 mq di cui 29 mq destinati alle lavorazioni.
 La  dotazione di beni strumentali comprende 1 lavasecco e 1 tavolo da  stiro; coerentemente con la specializzazione nel lavaggio a secco non  si  rileva  la  presenza  di macchine per lavaggio ad acqua e di spese per l'acquisto di detergenti per il lavaggio ad acqua.
 
 CLUSTER   5 - LAVANDERIE  SPECIALIZZATE  NELL'OFFERTA  DI  SERVIZI  A RISTORANTI E ALBERGHI
 
 NUMEROSITA': 506
 
 Il  cluster raggruppa le lavanderie con una clientela composta per lo piu' da ristoranti (54% dei ricavi) e alberghi (29%). Si tratta di imprese  che  effettuano  il  servizio  di  lavaggio  e  stiratura di biancheria  (49%  dei ricavi per il 75% dei soggetti) e/o di lavanolo di biancheria (66% dei ricavi per il 54% dei soggetti).
 Le imprese del cluster sono prevalentemente ditte individuali (55% dei  casi) e societa' di persone (35%) ed occupano 5 addetti di cui 3 dipendenti.  Per  lo svolgimento dell'attivita' si rileva la presenza di  circa  200  mq  di spazi complessivi di cui 174 mq destinati alle lavorazioni.
 La  dotazione di beni strumentali comprende 2-3 lavatrici ad acqua con  una  capacita'  di  carico  complessiva  di  circa  150  kg, 1-2 essiccatori,  1  mangano da stiro e 1 tavolo da stiro. E generalmente presente  anche  1  autocarro  con  massa  a  pieno carico fino a 3,5 tonnellate.
 
 CLUSTER 6 - LAVANDERIE SELF-SERVICE
 
 NUMEROSITA': 87
 
 Al  cluster  appartengono le lavanderie che effettuano il servizio di  lavaggio self-service. La dotazione di beni strumentali comprende infatti 6 lavatrici ad acqua self-service con una capacita' di carico complessiva  di  circa  50  kg  e  3 essiccatori self-service con una capacita' di carico complessiva di circa 30 kg.
 Il  cluster  e' formato da ditte individuali (55% dei casi) in cui lavora  il solo titolare e da societa' (di persone nel 23% dei casi e di   capitali   nel   22%)  in  cui  operano  2  addetti.  Gli  spazi complessivamente  destinati allo svolgimento dell'attivita' sono pari a 60 mq.
 Coerentemente  con  la tipologia di attivita' svolta, la clientela e'  composta  quasi  esclusivamente  da  privati  (96%  dei ricavi) e l'orario  di apertura e' superiore alla media del settore (oltre le 8 ore nel 79% dei casi).
 Il 31% delle imprese svolge l'attivita' in franchising.
 
 CLUSTER   7 - LAVANDERIE  SPECIALIZZATE  NELL'OFFERTA  DI  SERVIZI  A STRUTTURE SANITARIE PUBBLICHE E PRIVATE
 
 NUMEROSITA': 81
 
 Il  cluster  raggruppa le imprese che lavorano prevalentemente per strutture  sanitarie  pubbliche  e private (61% dei ricavi) svolgendo l'attivita'  di lavaggio e trattamento di capi in tessuto e maglieria (35% dei ricavi) e di lavaggio e stiratura di biancheria (32%).
 Il  cluster  e'  formato da ditte individuali (59% dei casi) con 2 addetti  e da societa' (di persone nel 27% dei casi e di capitali nel 14%)  in  cui  sono  occupati  10 addetti di cui 7 dipendenti. Per lo svolgimento  dell'attivita'  si rileva la presenza di 162 mq di spazi destinati  alle  lavorazioni  e  56 mq di locali destinati a deposito (retrobottega, magazzino, ecc.).
 La  dotazione di beni strumentali comprende 2-3 lavatrici ad acqua con una capacita' di carico complessiva di circa 150 kg, 1 lavasecco, 1-2  essiccatori,  2 tavoli da stiro e 1 mangano da stiro (per il 40% dei  soggetti).  Per  quasi  la  meta'  dei casi si rileva inoltre la presenza  di 1-2 autocarri leggeri (fino a 3,5 tonnellate) con cui si fornisce il servizio di prelievo e consegna a domicilio.
 
 CLUSTER 8 - LAVANDERIE TRADIZIONALI
 
 NUMEROSITA': 9.309
 
 Il  cluster  raggruppa  le  imprese  che effettuano il servizio di lavaggio  e  trattamento  di  capi  in  tessuto  e maglieria (76% dei ricavi) sia ad acqua che a secco. Tra le prestazioni svolte rientrano la  pulitura  e  il  trattamento  di  capi  in  pelle e pellicce e di tappeti,  tendaggi  e  divani, per le quali e' frequente il ricorso a lavorazioni esterne.
 Nelle  imprese del cluster, prevalentemente ditte individuali (85% dei  casi),  operano  2 addetti. Gli spazi complessivamente destinati allo svolgimento dell'attivita' misurano 62 mq di cui 38 mq destinati alle lavorazioni.
 Coerentemente  con  la  tipologia  di  prestazioni  effettuate, la clientela  e'  composta da privati (93% dei ricavi) e le tariffe sono mediamente piu' alte di quelle applicate dalle lavanderie che offrono servizi simili.
 I  soggetti  appartenenti  al cluster dispongono di 1 lavatrice ad acqua  con  una  capacita'  di carico di circa 10 kg, 1 lavasecco e 2 tavoli da stiro.
 
 CLUSTER  9 - LAVANDERIE  SPECIALIZZATE  IN  PULITURA E TRATTAMENTO DI CAPI IN PELLE E PELLICCE E DI TAPPETI, TENDAGGI E DIVANI
 
 NUMEROSITA': 192
 
 Il  cluster  raggruppa  le  imprese  specializzate  in  pulitura e trattamento  di  capi  in  pelle  e  pellicce  (48%  dei ricavi) e di tappeti, tendaggi e divani (26%).
 Si  tratta  di  ditte  individuali  (54% dei casi) con 2 addetti e societa'  (di  persone  nel 39% dei casi e di capitali nel 7%) in cui operano 5 addetti di cui 2-3 dipendenti.
 Per  lo svolgimento dell'attivita' si rileva la presenza di 159 mq di  spazi  destinati  alle lavorazioni, 51 mq di destinati a deposito (retrobottega, magazzino, ecc.) e 11 mq a uffici.
 La  clientela e' composta in misura prevalente da altre lavanderie e tintorie (42% dei ricavi) e da privati (41%).
 La  dotazione  di  beni strumentali comprende 1 lavatrice ad acqua con  capacita'  di  carico  di circa 30 kg, 2 lavasecco e 1 tavolo da stiro.
 
 CLUSTER 10 - LAVANDERIE INDUSTRIALI
 
 NUMEROSITA': 80
 
 Il  cluster  raggruppa  le lavanderie di grandi dimensioni con una clientela  composta  prevalentemente da ristoranti (44% dei ricavi) e alberghi (40%) a cui offrono i servizi di lavanolo di biancheria (74% dei ricavi) e lavaggio e stiratura di biancheria (20%).
 Si  tratta  quasi  esclusivamente di societa' (di capitali nel 48% dei casi e di persone nel 46%) in cui sono occupati 25 addetti di cui 23  dipendenti.  Gli spazi destinati allo svolgimento dell'attivita', nettamente  superiori  alla media del settore, sono formati da 907 mq di  spazi  destinati  alle  lavorazioni, 247 mq di locali destinati a deposito  (retrobottega, magazzino, ecc.) e 60 mq di locali destinati a uffici.
 La  dotazione  di  beni  strumentali  comprende  1 lavacontinua, 3 lavatrici  ad  acqua con una capacita' di carico complessiva di circa 400  kg,  4  essiccatori  con  una capacita' di carico complessiva di circa  250  kg, 1-2 generatori di vapore, 4 piegatrici e 3 mangani da stiro.  Le  imprese  appartenenti  al cluster dispongono inoltre di 3 autocarri  con  massa a pieno carico fino a 3,5 tonnellate e, nel 46% dei  casi,  di  3  autocarri  con  massa  a pieno carico tra 3,5 e 12 tonnellate.
 DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO
 
 Una  volta  suddivise  le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare,  per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio  si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al  gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (3).
 
 ----------------------------
 
 (3)  La  Regressione Multipla e' una tecnica statistica che
 permette   di   interpolare   i   dati   con   un   modello
 statistico-matematico   che   descrive   l'andamento  della
 variabile  dipendente in funzione di una serie di variabili
 indipendenti   relativamente   alla  loro  significativita'
 statistica.
 La   stima   della   "funzione  di  ricavo"  e'  stata  effettuata individuando  la  relazione  tra  il  ricavo (variabile dipendente) e alcuni   dati   contabili  e  strutturali  delle  imprese  (variabili indipendenti).
 E'  opportuno  rilevare  che  prima  di  definire  il  modello  di regressione  si  e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese  per  verificare  le  condizioni  di  "normalita'  economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si  e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo".
 In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
 • (costo  del venduto (4) + costo per la produzione di servizi) dichiarato negativo;
 • costi  e  spese dichiarati nel quadro F del modello superiori ai ricavi dichiarati.
 Successivamente    sono    stati   utilizzati   degli   indicatori economico-contabili specifici delle attivita' in esame:
 • valore   aggiunto   per   addetto   =   (ricavi - costo   del venduto - costo  per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi)/(numero addetti (5) * 1000);
 • incidenza dei costi e spese sui ricavi = (costo del venduto + costo   per  la  produzione  di  servizi  +  spese  per  acquisti  di servizi)/ricavi.
 Per  ogni  gruppo  omogeneo,  distintamente  per forma giuridica e sulla   base   del   personale  dipendente,  e'  stata  calcolata  la distribuzione  ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti  e  poi  sono  state selezionate le imprese che presentavano valori   degli   indicatori   contemporaneamente  all'interno  di  un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento.
 Per  il  valore  aggiunto per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli:
 • dal 2° al 19° ventile, per il cluster 1;
 • dal 4° al 19° ventile, per i cluster 2, 8; dal 3° ventile, per il cluster 3;
 • dal 5° ventile, per il cluster 4;
 • dal 3° al 19° ventile, per i cluster 5, 6, 7, 9;
 • fino al 19° ventile, per il cluster 10.
 Per  l'incidenza  dei costi e spese sui ricavi sono stati scelti i seguenti intervalli:
 • dal 1° al 15° ventile, per il cluster 1;
 • dal 1° al 13° ventile, per i cluster 2, 4, 8;
 • dal 1° al 14° ventile, peri cluster 3, 5, 9;
 • fino al 14° ventile, per i cluster 6, 7;
 • dal 1° al 17° ventile, per il cluster 10.
 
 ----------------------------
 
 (4)  Costo  del  venduto = Esistenze iniziali + acquisti di
 merci e materie prime - rimanenze finali.
 (5)   Le   frequenze  relative  ai  dipendenti  sono  state
 normalizzate  all'anno in base alle giornate retribuite. Le
 frequenze  relative  ai  non  dipendenti  (ad eccezione dei
 collaboratori   coordinati   e  continuativi  che  prestano
 attivita'     prevalentemente    nell'impresa    e    degli
 amministratori  non  soci) sono state normalizzate all'anno
 in base alle percentuali di lavoro prestato.
 
 |1 + numero dipendenti a tempo
 |pieno + numero dipendenti a tempo
 |parziale + numero apprendisti +
 |numero assunti con contratto di
 |formazione e lavoro o a termine e
 |lavoranti a domicilio + numero
 |collaboratori coordinati e
 |continuativi che prestano
 |attivita' prevalentemente
 |nell'impresa + numero
 |collaboratori dell'impresa
 |familiare e coniuge dell'azienda
 |coniugale + numero familiari
 |diversi che prestano attivita'
 |nell'impresa + numero associati in
 |partecipazione che apportano
 |lavoro prevalentemente
 |nell'impresa +numero associati in Numero addetti = ditte individuali|partecipazione diversi; ---------------------------------------------------------------------
 |Numero dipendenti a tempo pieno +
 |numero dipendenti a tempo parziale
 |+ numero apprendisti + numero
 |assunti con contratto di
 |formazione e lavoro o a termine e
 |lavoranti a domicilio + numero
 |collaboratori coordinati e
 |continuativi che prestano
 |attivita' prevalentemente
 |nell'impresa + numero familiari
 |diversi che prestano attivita'
 |nell'impresa + numero associati in
 |partecipazione che apportano
 |lavoro prevalentemente
 |nell'impresa + numero associati in
 |partecipazione diversi + numero
 |soci con occupazione prevalente
 |nell'impresa + numero soci diversi Numero addetti = (societa)        |+ numero amministratori non soci.
 Cosi'  definito  il  campione  di  imprese  di  riferimento, si e' proceduto  alla  definizione  della  "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo.
 Per  la  determinazione  della  "funzione  di  ricavo"  sono state utilizzate  sia  variabili  contabili  (quadro  F  del  modello)  sia variabili  strutturali.  La  scelta  delle variabili significative e' stata  effettuata  con  il  metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili,  la  determinazione  della  "funzione  di  ricavo"  si  e' ottenuta  applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (etera schedasticita).
 Affinche'  il  modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti  da  soggetti  anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro  che  presentavano  un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e + 2,5.
 Nella  definizione  della  "funzione di ricavo" si e' tenuto conto anche  delle  possibili  differenze  di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell'attivita'.
 A tale scopo si sono utilizzati i risultati di uno studio relativo alla  "territorialita'  generale a livello comunale (6)" che ha avuto come  obiettivo  la  suddivisione  del  territorio  nazionale in aree omogenee in rapporto al:
 • grado di benessere;
 • livello di qualificazione professionale;
 • struttura economica.
 Nella  definizione  della funzione di ricavo, le aree territoriali sono  state  rappresentate  con  un  insieme di variabili dummy ed e' stata  analizzata  la loro interazione con la variabile "Logaritmo in base  10  del  Valore  dei  beni  strumentali".  Tali variabili hanno prodotto,  ove  le  differenze  territoriali  non fossero state colte completamente nella Cluster Analysis, valori correttivi da applicare, nella   stima  del  ricavo  di  riferimento,  al  coefficiente  della variabile "Logaritmo in base 10 del Valore dei beni strumentali".
 Inoltre,  al  fine  di  cogliere  le differenze legate alla fascia qualitativa   del   servizio   offerto   e   le  differenze  connesse all'ubicazione  dell'esercizio,  nella definizione della "funzione di ricavo",  si  e'  tenuto  conto  delle tariffe dei principali servizi indicate  dai  contribuenti.  Il  livello delle tariffe della singola impresa,  raffrontato  con i valori di riferimento individuati per il settore,  ha  permesso  di  identificare  correttivi  da applicare al coefficiente  della  variabile  "Costo  del  venduto  +  Costo per la produzione di servizi".
 Nell'allegato  8.A  vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".
 APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
 
 Per  la  determinazione  del  ricavo  della  singola  impresa sono previste due fasi:
 • l'Analisi Discriminante (7);
 • la stima del ricavo di riferimento.
 Nell'allegato  8.B  vengono  riportate  le  variabili  strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante.
 Non  si  e'  proceduto  nel  modo standard di operare dell'Analisi Discriminante  in  cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo  di  massima  probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione  di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo   omogeneo,   sono   considerate  sempre  le  probabilita'  di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei.
 Per  ogni  impresa  viene  determinato  il  ricavo  di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza.
 Tale  ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del  gruppo  stesso  e  le  variabili  dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
 Anche  l'intervallo  di  confidenza  e'  ottenuto come media degli intervalli  di  confidenza,  al  livello  del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
 
 ----------------------------
 
 (6)  I criteri e le conclusioni dello studio sono riportati
 nell'apposito Decreto Ministeriale.
 (7)  L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di
 associare   ogni   impresa   ad  uno  dei  gruppi  omogenei
 individuati per la sua attivita', attraverso la definizione
 di  una  probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi
 stessi.
 
 ---->  Vedere allegato 8.A da pag. 183 a pag. 186   <----
 
 ALLEGATO 8.B
 VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE
 
 QUADRO A DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
 • Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo pieno
 • Numero  delle  giornate  retribuite  per  i  dipendenti  a tempo parziale. Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti
 • Numero  delle  giornate retribuite per gli assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio
 
 QUADRO B DEL QUESTIONARIO:
 • Consumo di energia elettrica (Kwh)
 • Consumo di acqua (Mc). Consumo di metano (Mc)
 • Caratteristiche  della  struttura:  Spazi  complessivi destinati allo svolgimento dell'attivita' (Mq)
 • Caratteristiche  della  struttura:  Localizzazione  (1=autonoma; 2=esercizio inserito in centro commerciale/ipermercato)
 • Caratteristiche  della  struttura:  Spese sostenute per beni e/o servizi comuni in caso di localizzazione non autonoma
 • Servizi offerti: Lavaggio ad acqua
 • Servizi offerti: Lavaggio a secco
 • Servizi offerti: Lavaggio self-service
 • Tariffe applicate per servizio: Camicie - Tariffa standard
 • Tariffe applicate per servizio: Pantaloni - Tariffa standard
 • Tariffe applicate per servizio: Giacche - Tariffa standard
 • Tariffe applicate per servizio: Golf/maglioni - Tariffa standard
 • Tariffe applicate per servizio: Gonne - Tariffa standard
 • Tariffe applicate per servizio: Camicie - Tariffa monoprezzo (se applicata)
 • Tariffe  applicate  per servizio: Pantaloni - Tariffa monoprezzo (se applicata)
 • Tariffe applicate per servizio: Giacche - Tariffa monoprezzo (se applicata)
 • Tariffe    applicate   per   servizio:   Golf/maglioni - Tariffa monoprezzo (se applicata)
 • Tariffe  applicate  per servizio: Gonne - Tariffa monoprezzo (se applicata)
 
 QUADRO D DEL QUESTIONARIO:
 • Prestazioni  effettuate: Pulitura e trattamento di capi in pelle e pellicce
 • Prestazioni  effettuate:  Pulitura  e  trattamento  di  tappeti, tendaggi e divani
 • Prestazioni  effettuate:  Servizio  di  sola  stiratura in conto terzi e/o per privati
 • Prestazioni effettuate: Lavaggio e stiratura di biancheria
 Prestazioni effettuate: Lavanolo di biancheria
 • Tipologia di clientela: Privati
 • Tipologia di clientela: Alberghi
 • Tipologia di clientela: Ristoranti
 • Tipologia di clientela: Strutture sanitarie pubbliche e private
 • Tipologia di clientela: Industria
 • Consumi: Spese sostenute per solventi per lavaggio a secco
 
 QUADRO D DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
 • Modalita'  di espletamento dell'attivita - Tipologia prestazioni di servizio: Servizi di prelievo e consegna a domicilio
 
 QUADRO E DEL QUESTIONARIO:
 • Beni strumentali: Lavatrici acqua - Numero
 • Beni strumentali: Lavatrici acqua self-service - Numero
 • Beni strumentali: Lavasecco a circuito aperto - Numero
 • Beni strumentali: Lavasecco a circuito chiuso - Numero
 • Beni    strumentali:    Stiratrici   per   capi   in   pelle   e pellicce - Numero
 |  |  |  | Allegato 9 
 EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG70U
 
 NOTA TECNICA E METODOLOGICA
 CRITERI PER L'EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
 
 L'evoluzione  dello  Studio  di  Settore  ha il fine di cogliere i cambiamenti  strutturali,  le modifiche dei modelli organizzativi, le variazioni di mercato all'interno del settore economico.
 Di  seguito  vengono  esposti  i  criteri seguiti per l'evoluzione dello  studio  di  settore SG70U. Oggetto dello studio e' l'attivita' economica rispondente al codice ATECOFIN 2004:
 • 74.70.1 - Servizi di pulizia.
 La  finalita'  perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo  conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa.
 A  tale  scopo,  nell'ambito  dello  studio,  vanno individuate le relazioni  tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare  i  possibili  processi  produttivi  e  i  diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'.
 L'evoluzione dello studio di settore e' stata condotta analizzando i   modelli   per   la  comunicazione  dei  dati  rilevanti  ai  fini dell'applicazione  dello  Studio  di Settore per il periodo d'imposta 2002,   completati   con   ulteriori   informazioni   contenute   nel questionario  ESG70  inviato  ai  contribuenti per l'evoluzione dello studio in oggetto.
 I contribuenti interessati sono risultati pari a 17.569.
 Il  numero dei soggetti i cui modelli sono stati completati con le informazioni  contenute  nei  relativi  questionari  e  stato  pari a 13.528.
 Sui  modelli  sono state condotte analisi statistiche per rilevare la  completezza,  la  correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute.
 Tali  analisi  hanno  comportato,  ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 1.856 posizioni.
 I principali motivi di scarto sono stati:
 • ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro;
 • quadro F del modello (elementi contabili) non compilato;
 • errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia dell'attivita' (quadro D del questionario);
 • errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia della clientela (quadro D del questionario);
 • errata  compilazione  delle  percentuali relative all'arca di svolgimento dell'attivita' (quadro D del questionario);
 • incongruenze  fra  i  dati  strutturali  e  i  dati contabili contenuti nel modello.
 A  seguito  degli scarti effettuati, il numero dei modelli oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 11.672.
 IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
 
 Per  segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla  base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
 • una  tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si  e'  configurata  come  un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnes  e  nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1);
 • un procedimento di Cluster Aanalysis (2).
 
 ----------------------------
 
 (1)L'Analisi   in   Componenti   Principali   una   tecnica
 statistica   che   permette  di  ridurre  il  numero  delle
 variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in
 un  numero  inferiore  di  nuove variabili dette componenti
 principali  tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate)
 che  spieghino  il  massimo possibile della varianza totale
 delle  variabili  originarie, per rendere minima la perdita
 di  informazione;  le  componenti principali (fattori) sono
 ottenute   come   combinazione   lineare   delle  variabili
 originarie.   (2)   La  Cluster  Analysis  e'  una  tecnica
 statistica   che,   in  base  ai  fattori  dell'analisi  in
 componenti  principali,  permette  di  identificare  gruppi
 omogenei  di  imprese (cluster); in tal modo le imprese che
 appartengono   allo   stesso   gruppo  omogeneo  presentano
 caratteristiche strutturali simili.
 L'utilizzo  combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering.
 In  effetti,  tanto  maggiore  e'  il  numero  di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering.
 Per  limitare  l'impatto  di tale problematica, la classificazione dei   contribuenti  e'  stata  effettuata  a  partire  dai  risultati dell'analisi  fattoriale,  basandosi  quindi  su un numero ridotto di variabili  (i  fattori)  che  consentono,  comunque,  di mantenere il massimo delle informazioni originarie.
 In  un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello  adottato,  l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non  tanto  in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto  in  funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili  esaminate  che  contraddistinguono  il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo.
 Le  variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono  quelle  presenti in tutti i quadri ad eccezione delle variabili del  quadro degli elementi contabili. Tale scelta nasce dall'esigenza di   caratterizzare   le   imprese   in  base  ai  possibili  modelli organizzativi,   ai   diversi  servizi  offerti,  alla  tipologia  di clientela, etc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le  informazioni  relative  alle  strutture  operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa.
 I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati   in   termini   di  significativita'  sia  economica  sia statistica,  al  fine  di  individuare  quelli  che colgono i diversi aspetti strutturali dell'attivita' oggetto dello studio.
 La  Cluster  Analysis  ha consentito di identificare undici gruppi omogenei di imprese.
 DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
 
 I  fattori  che caratterizzano maggiormente il settore dei servizi di pulizia sono:
 • la specializzazione dell'attivita';
 • la dimensione;
 • la modalita' organizzativa;
 • la modalita' di svolgimento dell'attivita'.
 La   specializzazione   dell'attivita'   rappresenta   il  fattore principale  di  distinzione delle imprese del settore; in particolare e'  stato  possibile suddividere le imprese con offerta diversificata di  servizi  di  pulizia  (cluster  11)  da quelle che presentano una specializzazione marcata in una delle seguenti attivita':
 • pulizia di uffici/negozi/scuole (cluster 5 e 8);
 • pulizia di condomini/abitazioni (cluster 10);
 • pulizia di stabilimenti/reparti industriali (cluster 4);
 • pulizia    di   strutture   ospedaliere/ambulatori/laboratori (cluster 7);
 • manutenzione ordinaria di immobili (cluster 1);
 • manutenzione aree verdi (cluster 9).
 La  dimensione ha permesso sia di distinguere un gruppo di imprese molto  strutturate rispetto alla media di settore (cluster 2), sia di ripartire le imprese di pulizia di uffici/negozi/scuole in:
 • imprese di piccole dimensioni (cluster 8);
 • imprese di medio-grandi dimensioni (cluster 5).
 La  modalita'  organizzativa ha reso possibile l'individuazione di un  modello  di impresa che si caratterizza per la forma giuridica di cooperativa   (cluster   6),   mentre  la  modalita'  di  svolgimento dell'attivita'  ha  consentito  di raggruppare le imprese che operano prevalentemente  per appalto pubblico con la pubblica amministrazione e/o enti pubblici (cluster 3).
 Nelle  successive  descrizioni  dei  cluster  emersi dall'analisi, salvo   segnalazione  contraria,  l'indicazione  di  valori  numerici riguarda  valori  medi e che le frequenze relative ai dipendenti sono state   normalizzate  all'anno  in  base  al  numero  delle  giornate retribuite.
 Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei (cluster).
 
 CLUSTER  1 - IMPRESE  SPECIALIZZATE  NELLA  MANUTENZIONE ORDINARIA DI IMMOBILI
 
 NUMEROSITA': 584
 
 I  soggetti  appartenenti  al  cluster  sono imprese specializzate nella  manutenzione  ordinaria  di  immobili  (78% dei ricavi) per la quale sono state lavorate nell'anno circa 4.400 ore.
 La  clientela  e'  costituita principalmente da condomini (65% dei ricavi)   e   in   misura   minore   da   imprese/enti  privati/studi professionali (25%). L'area di svolgimento dell'attivita' coincide in prevalenza con il comune (64% dei ricavi) e in parte con la provincia (il 54% dei soggetti per il 58% dei ricavi).
 Le imprese del cluster sono soprattutto ditte individuali (72% dei casi)  ed  occupano  4 addetti. Nel 41% dei casi sono presenti locali destinati ad uffici per una superficie di 22 mq.
 La  dotazione di beni strumentali si compone di 3 aspirapolvere, 1 battitappeto ed 1 monospazzola. .br:
 
 CLUSTER 2 - IMPRESE DI GRANDI DIMENSIONI
 
 NUMEROSITA': 184
 
 I   soggetti  appartenenti  al  cluster  sono  imprese  di  grandi dimensioni     ed     effettuano     prevalentemente    pulizia    di uffici/negozi/scuole  (64%  dei ricavi) con un numero di ore lavorate nell'anno  pari  a circa 50.600. Il 42% dei soggetti effettua pulizia di  condomini/abitazioni (17% dei ricavi) e/o pulizia di stabilimenti industriali (20%).
 I  servizi di pulizia sono rivolti, in primo luogo, a imprese/enti privati/studi  professionali  (67% dei ricavi) e, in secondo luogo, a pubblica amministrazione e/o enti pubblici (20%). Il 59% dei soggetti realizza il 43% dei ricavi tramite appalti pubblici.
 Dal  punto  di  vista  dimensionale, le imprese del cluster, quasi esclusivamente societa' (76% di capitali e 16% di persone), impiegano 60  addetti  di cui 55 dipendenti; la superficie dei locali destinati ad uffici e' di 101 mq e il magazzino misura 139 mq.
 Coerentemente alla dimensione, i consumi di detergenti e quelli di cere  e  deceranti  sono superiori alla media di settore. Allo stesso modo, il costo per l'acquisto di prodotti igienici forniti al cliente e le spese per trasferte assumono valori rilevanti.
 Per le imprese del cluster l'area di svolgimento dell'attivita' si estende  a  livello  comunale  (47%  dei  ricavi), provinciale (29%), regionale   (il   53%   dei  soggetti  per  il  25%  dei  ricavi)  ed extra-regionale (il 41% per il 25%).
 La  dotazione di beni strumentali e' cospicua; in particolare sono presenti   5   lucidatrici,  25  aspirapolvere,  18  battitappeti,  9 monospazzole,   1   motospazzatrice  (senza  personale  a  bordo),  5 lavasciuga  (senza  personale  a  bordo),  2  idropulitrici  e  1 o 2 impalcature a castello presenti nel 50% dei casi.
 
 CLUSTER 3 - IMPRESE OPERANTI PREVALENTEMENTE PER APPALTO PUBBLICO
 
 NUMEROSITA': 636
 
 Le  imprese  appartenenti  al  cluster  si  caratterizzano  per la modalita'  di  svolgimento dell'attivita', condotta in prevalenza per appalto  pubblico  (78%  dei  ricavi).  L'attivita'  principale e' la pulizia  di  uffici/negozi/scuole  (81%  dei ricavi e circa 5.900 ore lavorate   nell'anno)  rivolta  quasi  esclusivamente  alla  pubblica amministrazione e/o enti pubblici (81% dei ricavi).
 Le imprese del cluster sono organizzate sia come ditte individuali (65%  dei  casi),  in  cui sono occupati 4 addetti, sia come societa' (18%  di  persone  e 17% di capitali) in cui sono presenti 12 addetti (di  cui  10  dipendenti). I locali destinati ad uffici, presenti nel 42% dei casi, misurano 26 mq.
 La  percentuale  dei  ricavi proveniente dal cliente principale e' superiore   alla  media  di  settore  (56%  dei  ricavi);  l'area  di svolgimento dell'attivita' e' in prevalenza comunale (65% dei ricavi) e provinciale (il 47% dei soggetti per il 57% dei ricavi).
 I  beni  strumentali  sono  rappresentati  da  4  aspirapolvere, 1 battitappeto ed 1 monospazzola.
 
 CLUSTER     4 - IMPRESE     SPECIALIZZATE     NELLA     PULIZIA    DI STABILIMENTI/REPARTI INDUSTRIALI
 
 NUMEROSITA': 461
 
 Le  imprese  appartenenti  al  cluster  si  caratterizzano  per la specializzazione dell'attivita' nella pulizia di stabilimenti/reparti industriali (80% dei ricavi e circa 8.300 ore lavorate nell'anno).
 Conformemente  alla  specializzazione,  la  tipologia di clientela prevalente    e'    rappresentata   da   imprese/enti   privati/studi professionali (85% dei ricavi); la percentuale dei ricavi provenienti dal  cliente  principale  e'  pari al 59%. L'attivita' viene condotta nell'ambito  sia  del  comune  (44%  dei ricavi), sia della provincia (45%).
 Per  quanto concerne la forma giuridica, le imprese sono ripartite abbastanza  equamente  tra  ditte  individuali  (53% dei casi) in cui operano  4  addetti e societa' (24% di persone e 23% di capitali) con 12  addetti  (di  cui  8  dipendenti); nel 51% dei casi sono presenti spazi destinati ad uffici (28 mq).
 La   dotazione   di   beni   strumentali  e'  rappresentata  da  3 aspirapolvere,  1  battitappeto, 1 monospazzola e 2 lavasciuga (senza personale a bordo) presenti nel 45% dei casi.
 
 CLUSTER  5 - IMPRESE  MEDIO-GRANDI  SPECIALIZZATE  NELLA  PULIZIA  DI UFFICI/NEGOZI/SCUOLE
 
 NUMEROSITA': 411
 
 I  soggetti  appartenenti  a  questo cluster realizzano servizi di pulizia di uffici/negozi/scuole (75% dei ricavi e 18.600 ore lavorate nell'anno)  a  favore  di  una  clientela  composta principalmente da imprese/enti  privati/studi professionali (80% dei ricavi). L'area di svolgimento dell'attivita' e' in prevalenza comunale (48% dei ricavi) e  provinciale (38%) e in misura piu' contenuta regionale (il 33% dei soggetti per il 26% dei ricavi).
 Le  imprese in questione, in prevalenza societa' (36% di persone e 41% di capitali), occupano 18 addetti di cui 15 dipendenti. Gli spazi destinati ad uffici sono di 44 mq e il magazzino misura 61 mq.
 I  consumi  di  detergenti,  di  cere  e  deceranti e il costo per prodotti  igienici  forniti  al  cliente  sono  superiori  alla media registrata nel settore.
 La   dotazione  di  beni  strumentali  e'  ampia  e  comprende:  3 lucidatrici,  10  aspirapolvere,  8  battitappeti,  4 monospazzole, 2 lavasciuga   (senza   personale   a   bordo),  1  idropulitrice  e  2 motospazzatrici (senza personale a bordo) presenti nel 43% dei casi.
 
 CLUSTER 6 - IMPRESE DI PULIZIA ORGANIZZATE IN FORMA COOPERATIVA
 
 NUMEROSITA': 241
 
 I  soggetti  facenti  parte  del  cluster si caratterizzano per la modalita'  organizzativa  in  forma cooperativa. Il numero di addetti totale  e'  pari  a  34  di  cui 23 dipendenti; nel 27% dei casi sono presenti  soci con occupazione prevalente (24). I locali destinati ad uffici  misurano  37 mq e il magazzino, presente nel 57% dei casi, e' di 98 mq.
 Per   quanto  concerne  la  tipologia  di  attivita',  le  imprese effettuano  prevalentemente  pulizia di uffici/negozi/scuole (48% dei ricavi)  e  in  misura piu' contenuta pulizia di condomini/abitazioni (16%)  e di stabilimenti/reparti industriali (il 39% dei soggetti per il  29%  dei  ricavi).  Allo  stesso  modo,  la  clientela e' mista e rappresentata  da  imprese/enti  privati/studi professionali (54% dei ricavi), condomini (16%) e pubblica amministrazione e/o enti pubblici (il  52%  dei  soggetti per il 33% dei ricavi). L'area di svolgimento dell'attivita'   e'  prevalentemente  comunale  (54%  dei  ricavi)  e provinciale (36%).
 Il  costo  per i prodotti igienici forniti al cliente ed i consumi di detergenti, cere e deceranti sono superiori alla media di settore.
 La  dotazione  di  beni strumentali e' rilevante e si compone di 9 aspirapolvere,  4  battitappeti,  3 monospazzole, 2 lavasciuga (senza personale a bordo) ed 1 idropulitrice.
 
 CLUSTER   7 - IMPRESE   SPECIALIZZATE   NELLA  PULIZIA  DI  STRUTTURE OSPEDALIERE/AMBULATORI/ LABORATORI
 
 NUMEROSITA': 110
 
 Il  cluster in questione e' formato da imprese specializzate nella pulizia   di  strutture  ospedaliere/ambulatori/laboratori  (82%  dei ricavi)  per  la  quale  sono  lavorate  nell'anno  circa 14.200 ore. L'attivita'  e'  rivolta  in prevalenza ad imprese/enti privati/studi professionali  (58%  dei ricavi) ed alla pubblica amministrazione e/o enti pubblici (il 45% dei soggetti per il 76% dei ricavi). 11 43% dei soggetti  presenta  una  percentuale rilevante di ricavi derivanti da appalti   pubblici  (85%).  L'attivita'  e'  condotta  principalmente nell'ambito  del  comune  (58% dei ricavi) e in alcuni casi a livello provinciale (il 55% dei soggetti per il 65% dei ricavi).
 Le  imprese in oggetto sono sia societa' (36% di capitali e 16% di persone), in cui sono occupati 19 addetti (di cui 16 dipendenti), sia ditte  individuali (48% dei casi) in cui sono presenti 6 o 7 addetti. I  locali destinati ad uffici, presenti nel 55% dei casi, misurano 25 mq.
 I  costi  per  prodotti igienici forniti al cliente e i consumi di detergenti,  cere  e  deceranti  e  disinfettanti sono superiori alla media di settore.
 
 CLUSTER 8 - IMPRESE DI PICCOLE DIMENSIONI SPECIALIZZATE NELLA PULIZIA DI UFFICI/NEGOZI/SCUOLE
 
 NUMEROSITA': 2.193
 
 I  soggetti di questo cluster si caratterizzano sia per la marcata specializzazione dell'attivita' nella pulizia di uffici/negozi/scuole (94%  dei  ricavi),  sia  per la dimensione contenuta della struttura aziendale; le imprese sono prevalentemente ditte individuali (74% dei casi)  e  il  numero  di addetti e' pari a 3 (personale dipendente e' presente  nel 49% dei casi). Le ore lavorate nell'anno per la pulizia di uffici/negozi/scuole sono circa 3.600.
 La clientela e' rappresentata quasi esclusivamente da imprese/enti privati/studi  professionali (92% dei ricavi) e l'area di svolgimento dell'attivita'  e'  sia  comunale (54°io dei ricavi), sia provinciale (40%).
 Conformemente  alla  dimensione,  i  consumi di detergenti, cere e deceranti sono inferiori alla media di settore.
 La  dotazione  di  beni  strumentali  e' limitata; sono presenti 3 aspirapolvere, 1 battitappeto ed 1 monospazzola.
 
 CLUSTER 9 - IMPRESE SPECIALIZZATE NELLA MANUTENZIONE DI AREE VERDI
 
 NUMEROSITA': 67
 
 I soggetti del presente cluster effettuano prevalentemente servizi di  manutenzione  di aree verdi (89% dei ricavi) impiegando un numero di ore nell'anno pari a circa 2.000.
 La  tipologia  di  clientela  e' variegata e formata da: condomini (45%  dei  ricavi),  imprese/enti privati/studi professionali (26%) e pubblica  amministrazione  e/o enti pubblici (il 31% dei soggetti per il   61%   dei  ricavi).  Il  27%  dei  soggetti  svolge  l'attivita' prevalentemente per appalto pubblico (72% dei ricavi). L'attivita' e' condotta  principalmente  nell'ambito  del  comune (60% dei ricavi) e della provincia (il 52% dei soggetti per il 62% dei ricavi).
 Dal  punto di vista della forma giuridica, si tratta in prevalenza di  ditte  individuali  (64%  dei  casi)  in  cui sono presenti 1 o 2 addetti  e  in  misura  minore  di  societa' (24% di persone e 12% di capitali) in cui sono occupati 3 addetti.
 Conformemente  alla  tipologia  di  attivita',  i beni strumentali presenti sono 2 tosaerba ed 1 decespugliatore.
 
 CLUSTER  10 - IMPRESE  SPECIALIZZATE  NELLA  PULIZIA DI CONDOMINI E/O ABITAZIONI
 
 NUMEROSITA': 4.191
 
 Il  presente  cluster e' formato dalle imprese specializzate nella pulizia di condomini e/o abitazioni (88% dei ricavi e circa 3.000 ore lavorate   nell'anno).   La  tipologia  di  clientela  prevalente  e' rappresentata  infatti  da  condomini  (85%  dei  ricavi).  L'area di svolgimento   dell'attivita'  e'  principalmente  comunale  (67%  dei ricavi).
 Le  imprese  in  questione sono soprattutto ditte individuali (83% dei  casi)  ed  occupano  3  addetti  (nel  44%  dei casi e' presente personale dipendente).
 I  consumi di detergenti e di cere e deceranti sono inferiori alla media di settore.
 La  dotazione di beni strumentali e' molto contenuta e comprende 2 aspirapolvere.
 
 CLUSTER 11 - IMPRESE DI PULIZIA CON OFFERTA DI SERVIZI DIVERSIFICATA
 
 NUMEROSITA': 2.492
 
 I  soggetti  appartenenti  al  cluster  effettuano prevalentemente pulizia  di  uffici/negozi/scuole  (47%  dei ricavi e circa 2.400 ore lavorate  nell'anno),  ma  anche pulizia di condomini/abitazioni (27% dei ricavi e circa 1.300 ore annue).
 In  linea  con la diversificazione dell'attivita', la clientela e' mista  e  rappresentata  principalmente da imprese/enti privati/studi professionali  (53%  dei  ricavi)  e  condomini (35%). L'attivita' e' svolta  in  ambito  sia  comunale  (53%  dei ricavi), sia provinciale (40%).
 Si  tratta  in  prevalenza  di  ditte  individuali (71% dei casi); nell'attivita'  sono coinvolti 4 addetti di cui 2 dipendenti. Nel 39% dei  casi  sono presenti locali destinati ad uffici (18 mq) e nel 41% magazzini (30 mq).
 I  consumi  di detergenti sono inferiori ai valori medi registrati dal settore.
 Per  quanto  concerne la dotazione di beni strumentali, le imprese dispongono  di  3  aspirapolvere,  1 battitappeto, 1 monospazzola e 2 lavasciuga (senza personale a bordo) presenti nel 42% dei casi.
 DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO
 
 Una  volta  suddivise  le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare,  per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio  si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al  gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (3).
 La   stima   della   "funzione  di  ricavo"  e'  stata  effettuata individuando  la  relazione  tra  il  ricavo (variabile dipendente) e alcuni   dati   contabili  e  strutturali  delle  imprese  (variabili indipendenti).
 E'  opportuno  rilevare  che  prima  di  definire  il  modello  di regressione  si  e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese  per  verificare  le  condizioni  di  "normalita'  economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si  e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo".
 In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
 • (costo  del venduto (4) + costo per la produzione di servizi) dichiarato negativo;
 • costi  e  spese dichiarati nel quadro F del modello superiori ai ricavi dichiarati.
 Successivamente    sono    stati   utilizzati   degli   indicatori economico-contabili specifici dell'attivita' in esame:
 • valore  aggiunto  orario  per  addetto  = (ricavi - costo del venduto - costo  per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi)/(numero addetti (5) * 312x8);
 • ricavo  medio  orario  =  ricavi / numero totale ore lavorate nell'anno (6).
 
 ----------------------------
 
 (3)  La  Regressione  Multipla  una  tecnica statistica che
 permette   di   interpolare   i   dati   con   un   modello
 statistico-matematico   che   descrive   l'andamento  della
 variabile  dipendente in funzione di una serie di variabili
 indipendenti   relativamente   alla  loro  significativita'
 statistica.
 (4)  Costo  del  venduto = Esistenze iniziali + acquisti di
 merci e materie prime - rimanenze finali.
 (5)   Le   frequenze  relative  ai  dipendenti  sono  state
 normalizzate  all'anno in base alle giornate retribuite. Le
 frequenze  relative  ai  non  dipendenti  (ad eccezione dei
 collaboratori   coordinati   e  continuativi  che  prestano
 attivita'     prevalentemente    nell'impresa    e    degli
 amministratori  non  soci) sono state normalizzate all'anno
 in base alle percentuali di lavoro prestato.
 
 |1 + numero dirigenti + numero
 |quadri + numero impiegati + numero
 |operai generici + numero operai
 |specializzati + numero dipendenti
 |a tempo parziale + numero
 |apprendisti + numero assunti con
 |contratto di formazione e lavoro o
 |a termine e lavoranti a domicilio
 |+ numero collaboratori coordinati
 |e continuativi che prestano
 |attivita' prevalentemente
 |nell'impresa + numero
 |collaboratori dell'impresa
 |familiare e coniuge dell'azienda
 |coniugale + numero familiari
 |diversi che prestano attivita'
 |nell'impresa + numero associati in
 |partecipazione che apportano
 |lavoro prevalentemente Numero addetti = (ditte           |nell'impresa + numero associati in individuali)                      |partecipazione diversi; ---------------------------------------------------------------------
 |+ Numero dirigenti + numero quadri
 |+ numero impiegati + numero operai
 |generici + numero operai
 |specializzati + numero dipendenti
 |a tempo parziale + numero
 |apprendisti + numero assunti con
 |contratto di formazione e lavoro o
 |a termine e lavoranti a domicilio
 |+ numero collaboratori coordinati
 |e continuativi che prestano
 |attivita' prevalentemente
 |nell'impresa + numero familiari
 |diversi che prestano attivita'
 |nell'impresa + numero associati in
 |partecipazione che apportano
 |lavoro prevalentemente
 |nell'impresa + numero associati in
 |partecipazione diversi + numero
 |soci con occupazione prevalente
 |nell'impresa + numero soci diversi Numero addetti = (societa)        |+ numero amministratori non soci
 Per  ogni  grippo  omogeneo,  distintamente  per forma giuridica e sulla   base   del   personale  dipendente,  e'  stata  calcolata  la distribuzione  ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti  e  poi  sono  state selezionate le imprese che presentavano valori   degli   indicatori   contemporaneamente  all'interno  di  un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento.
 Per  il  valore  aggiunto  orario  per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli:
 • dal 3° al 19° ventile, per i cluster 1, 2, 3, 4, 5, 6, 8, 10, 11;
 • dal 3° ventile, per i cluster 7, 9.
 Per   il   ricavo  medio  orario  sono  stati  scelti  i  seguenti intervalli:
 • dal 2° al 18° ventile, per i cluster 1, 3, 4, 8, 10, 11;
 • dal 1° al 19° ventilo, per il cluster 2;
 • dal 1° al 18° ventile, per i cluster 5, 6;
 • dal 1° ventile, per i cluster 7, 9.
 Cosi'  definito  il  campione  di  imprese  di  riferimento, si e' proceduto  alla  definizione  della  "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo.
 Per  la  determinazione  della  "funzione  di  ricavo"  sono state utilizzate  sia  variabili  contabili  (quadro  F  del  modello)  sia variabili  strutturali.  La  scelta  delle variabili significative e' stata  effettuata  con  il  metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili,  la  determinazione  della  "funzione  di  ricavo"  si  e' ottenuta  applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita).
 Affinche'  il  modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti  da  soggetti  anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro  che  presentavano  un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5.
 Nella  definizione  della  "funzione di ricavo" si e' tenuto conto anche  delle  possibili  differenze  di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell'attivita'.
 A tale scopo si sono utilizzati i risultati di uno studio relativo alla  "territorialita'  generale  a  livello  comunale, provinciale e regionale  (7)",  che  ha  avuto  come  obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto al:
 • grado di benessere;
 • livello di qualificazione professionale;
 • struttura economica.
 Nella  definizione  della  funzione di ricavo le aree territoriali sono  state  rappresentate  con  un  insieme di variabili dummy ed e' stata  analizzata  la loro interazione con le variabili "Logaritmo in base 10 del (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi + Spese  per  acquisti  di  servizi)"  e  "Numero  totale  ore lavorate nell'anno"  (8).  Tali  variabili  hanno  prodotto, ove le differenze territoriali  non  fossero  state  colte  completamente nella Cluster Analysis,  valori  correttivi da applicare, nella stima del ricavo di riferimento,  al  coefficiente  delle variabili "Logaritmo in base 10 del  (Costo  del venduto + Costo per la produzione di servizi + Spese per acquisti di servizi)" e "Numero totale ore lavorate nell'anno".
 Nell'allegato  9.A  vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".
 APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
 
 Per  la  determinazione  del  ricavo  della  singola  impresa sono previste due fasi:
 • l'Analisi Discriminante (9);
 • la stima del ricavo di riferimento.
 Nell'allegato  9.B  vengono  riportate  le  variabili  strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante.
 Non  si  e'  proceduto  nel  modo standard di operare dell'Analisi Discriminante  in  cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo  di  massima  probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione  di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo   omogeneo,   sono   considerate  sempre  le  probabilita'  di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei.
 Per  ogni  impresa  viene  determinato  il  ricavo  di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza.
 Tale  ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del  gruppo  stesso  e  le  variabili  dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
 Anche  l'intervallo  di  confidenza  e'  ottenuto come media degli intervalli  di  confidenza,  al  livello  del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
 
 ----------------------------
 
 (6) Il numero totale ore lavorate nell'anno e' la somma del
 numero    ore    lavorate    nell'anno    per    tutte   le
 specializzazioni.
 (7)  I criteri e le conclusioni dello studio sono riportati
 nell'apposito Decreto Ministeriale.
 (8)  Le  aree territoriali, omogenee sia a livello comunale
 che  provinciale  e regionale, sono state individuate sulla
 base  del  comune,  della  provincia  e  della  regione del
 domicilio fiscale c sono state rappresentate con un insieme
 di  variabili  dummy. Ogni variabile dummy, relativa ad una
 specifica  arca  territoriale,  e'  stata ponderata in base
 alla    percentuale   dei   ricavi   conseguiti   nell'arca
 territoriale stessa.
 (9)  L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di
 associare   ogni   impresa   ad  uno  dei  gruppi  omogenei
 individuati per la sua attivita', attraverso la definizione
 di  una  probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi
 stessi.
 
 ---->  Vedere allegato 9.A alle pagg. 197-198  <----
 
 ALLEGATO 9.B
 
 VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE
 
 QUADRO A DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
 • Numero delle giornate retribuite per i dirigenti
 • Numero delle giornate retribuite per i quadri
 • Numero delle giornate retribuite per gli impiegati
 • Numero delle giornate retribuite per gli operai generici
 • Numero delle giornate retribuite per gli operai specializzati
 • Numero  delle  giornate  retribuite  per  i  dipendenti  a tempo parziale
 • Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti
 • Numero  delle  giornate retribuite per gli assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio
 • Numero  di  collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa
 • Percentuale  di  lavoro  prestato dai collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale
 • Percentuale  di  lavoro prestato dai familiari diversi da quelli di cui al rigo precedente che prestano attivita' nell'impresa
 • Percentuale di lavoro prestato dagli associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa
 • Percentuale di lavoro prestato dagli associati in partecipazione diversi da quelli di cui al rigo precedente
 • Percentuale   di   lavoro  prestato  dai  soci  con  occupazione prevalente nell'impresa
 • Percentuale di lavoro prestato dai soci diversi da quelli di cui al rigo precedente
 • Numero di amministratori non soci
 
 QUADRO B DEL QUESTIONARIO:
 • Locali destinati ad uffici (Mq)
 
 QUADRO D DEL QUESTIONARIO:
 • Tipologia    dell'attivita':    Pulizia    di    condomini   e/o abitazioni - Numero ore lavorate nell'anno
 • Tipologia    dell'attivita':    Pulizia    di    condomini   e/o abitazioni - Percentuale sui ricavi
 • Tipologia           dell'attivita':          Pulizia          di uffici/negozi/scuole - Numero ore lavorate nell'anno
 • Tipologia           dell'attivita':          Pulizia          di uffici/negozi/scuole - Percentuale sui ricavi
 • Tipologia dell'attivita': Pulizia di centri commerciali - Numero ore lavorate nell'anno
 • Tipologia   dell'attivita'.:   Pulizia  di  stabilimenti/reparti industriali - Numero ore lavorate nell'anno
 • Tipologia   dell'attivita':   Pulizia   di  stabilimenti/reparti industriali - Percentuale sui ricavi
 • Tipologia      dell'attivita':      Pulizia     di     strutture ospedaliere/ambulatori/laboratori - Numero ore lavorate nell'anno
 • Tipologia      dell'attivita':      Pulizia     di     strutture ospedaliere/ambulatori/laboratori - Percentuale sui ricavi
 • Tipologia  dell'attivita':  Pulizia  di mezzi trasporto - Numero ore lavorate nell'anno
 • Tipologia  dell'attivita': Disinfestazione - Numero ore lavorate nell'anno
 • Tipologia  dell'attivita': Derattizzazione - Numero ore lavorate nell'anno
 • Tipologia   dell'attivita':  Disinfezione/sanificazione - Numero ore lavorate nell'anno
 • Tipologia     dell'attivita':    Manutenzione    ordinaria    di immobili - Numero ore lavorate nell'anno
 • Tipologia     dell'attivita':    Manutenzione    ordinaria    di immobili - Percentuale sui ricavi
 • Tipologia  dell'attivita':  Manutenzione  di aree verdi - Numero ore lavorate nell'anno
 • Tipologia      dell'attivita':      Manutenzione     di     aree verdi - Percentuale sui ricavi
 • Tipologia dell'attivita': Altro - Numero ore lavorate nell'anno
 • Elementi  relativi  all'attivita':  Ricavi  derivanti da appalti pubblici
 • Tipologia   di  clientela:  Pubblica  amministrazione  e/o  enti pubblici
 • Tipologia di clientela: Imprese-Enti privati-Studi professionali
 Tipologia di clientela: Condomini
 • Ulteriori  elementi  specifici:  Cooperativa  (1  =  utenza; 2 = conferimento lavoro; 3 = conferimento prodotti)
 • Consumi: Detergenti
 |  |  |  | Allegato 10 EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG72A
 
 NOTA TECNICA E METODOLOGICA
 
 CRITERI PER L'EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
 
 L'evoluzione  dello  Studio  di  Settore  ha il fine di cogliere i cambiamenti  strutturali,  le modifiche dei modelli organizzativi, le variazioni di mercato all'interno del settore economico.
 Di  seguito  vengono  esposti  i  criteri seguiti per l'evoluzione dello studio di settore SG72A.
 Oggetto  dello  studio sono le attivita' economiche rispondenti ai codici ATECOFIN 2004:
 • 60.22.1 - Trasporti con veicoli da piazza;
 • 60.22.2 - Trasporto   mediante  noleggio  di  autovettura  da rimessa con conducente.
 La  finalita'  perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo  conto  non solo di variabili contabili ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa.
 A  tale  scopo,  nell'ambito  dello  studio,  vanno individuate le relazioni  tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare  i  possibili  processi  produttivi  e  i  diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'.
 L'evoluzione dello studio di settore e' stata condotta analizzando i   modelli   per   la  comunicazione  dei  dati  rilevanti  ai  fini dell'applicazione  dello  Studio  di Settore per il periodo d'imposta 2002.
 I contribuenti interessati sono risultati pari a 15.880.
 Sui  modelli  sono state condotte analisi statistiche per rilevare la  completezza,  la  correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute.
 Tali  analisi  hanno  comportato,  ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 2.598 posizioni.
 I principali motivi di scarto sono stati:
 • ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro;
 • quadro F del modello (elementi contabili) non compilato;
 • quadro  D  del modello (elementi specifici dell'attivita) non compilato;
 • presenza  di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%;
 • incongruenze  fra  i  dati  strutturali  e  i  dati contabili contenuti nel modello.
 A  seguito  degli scarti effettuati, il numero dei modelli oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 13.282.
 IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
 
 Per  segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla  base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
 • una  tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnes e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1);
 • un procedimento di Cluster Analysis (2).
 
 ----------------------------
 
 (1) L'Analisi  in  Componenti  Principali  e'  una  tecnica
 statistica   che   permette  di  ridurre  il  numero  delle
 variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in
 un  numero  inferiore  di  nuove variabili dette componenti
 principali  tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate)
 che  spieghino  il  massimo possibile della varianza totale
 delle  variabili  originarie, per rendere minima la perdita
 di  informazione;  le  componenti principali (fattori) sono
 ottenute   come   combinazione   lineare   delle  variabili
 originarie.
 (2) La  Cluster  Analysis e' una tecnica statistica che, in
 base  ai  fattori  dell'analisi  in  componenti principali,
 permette   di   identificare   gruppi  omogeni  di  imprese
 (cluster);  in  tal  modo  le imprese che appartengono allo
 stesso    gruppo    omogeneo   presentano   caratteristiche
 strutturali simili.
 L'utilizzo  combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering.
 In  effetti,  tanto  maggiore  e'  il  numero  di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering.
 Per  limitare  l'impatto  di tale problematica, la classificazione dei   contribuenti  e'  stata  effettuata  a  partire  dai  risultati dell'analisi  fattoriale,  basandosi  quindi  su un numero ridotto di variabili  (i  fattori)  che  consentono,  comunque,  di mantenere il massimo delle informazioni originarie.
 In  un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello  adottato,  l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non  tanto  in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto  in  funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili  esaminate  che  contraddistinguono  il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo.
 Le  variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono  quelle  presenti in tutti i quadri ad eccezione delle variabili del  quadro degli elementi contabili. Tale scelta nasce dall'esigenza di   caratterizzare   le   imprese   in  base  ai  possibili  modelli organizzativi,  alla  localizzazione, etc.; tale caratterizzazione e' possibile  solo  utilizzando  le informazioni relative alle strutture operative,  al  mercato  di  riferimento  e  a  tutti quegli elementi specifici   che   caratterizzano  le  diverse  realta'  economiche  e produttive di una impresa.
 I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati   in   termini   di  significativita'  sia  economica  sia statistica,  al  fine  di  individuare  quelli  che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio.
 La  Cluster  Analysis  ha  consentito di identificare sette gruppi omogenei di imprese.
 DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
 
 L'analisi  di  settore  ha  portato all'individuazione di 7 gruppi omogenei, differenziati in funzione dei seguenti elementi:
 - tipologia di attivita' (licenza o autorizzazione):
 • licenza  per l'esercizio del servizio taxi (cluster 1, 5, 6 e 7);
 • autorizzazione  per  il  servizio  di noleggio con conducente (cluster 2, 3 e 4);
 - localizzazione.   Nell'ambito   delle  imprese  che  erogano  il servizio  taxi  si riscontra la presenza di soggetti operanti in aree (comuni e comprensori):
 • con meno di 100.000 abitanti (cluster 7);
 • con  un  numero  di  abitanti  compreso fra 100.000 e 500.000 (cluster 6);
 • con piu' di 500.000 abitanti (cluster 1 e 5);
 - collegamento  radio-taxi.  All'interno del gruppo di imprese che erogano  il  servizio  taxi  in  aree con piu' di 500.000 abitanti si rileva la presenza di:
 • imprese senza collegamento radio-taxi (cluster 1);
 • imprese con collegamento radio-taxi (cluster 5);
 - dimensione.   Il  fattore  dimensionale - in  termini  di  parco veicoli,  numero di addetti e spazi destinati all'attivita - consente di suddividere le imprese di noleggio con conducente (NCC) in:
 • imprese di piccole dimensioni (cluster 2 e 3);
 • imprese di piu' grandi dimensioni (cluster 4);
 - autorizzazione  alla  sosta  su  suolo pubblico. All'interno del gruppo  delle  imprese  di  noleggio  con conducente (NCC) di piccole dimensioni si distinguono:
 • imprese  con  autorizzazione  alla  sosta  su  suolo pubblico (cluster 2);
 • imprese  senza  autorizzazione  alla  sosta su suolo pubblico (cluster 3).
 Nelle  successive  descrizioni  dei  cluster  emersi dall'analisi, salvo  segnalazioni  contrarie,  l'indicazione  dei  valori  numerici riguarda valori medi.
 Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei (cluster).
 
 CLUSTER 1 - TASSISTI  OPERANTI  IN  AREE AD ALTA DENSITA' DEMOGRAFICA
 SENZA COLLEGAMENTO RADIO TAXI
 
 NUMEROSITA': 1.862
 
 Il cluster raggruppa i soggetti che erogano il servizio taxi senza collegamento  radio-taxi in aree (comuni e comprensori) con un numero di  abitanti  maggiore di 500.000. In particolare 1'85% delle imprese opera  in  comuni  con  oltre 1.000.000 di abitanti e il 40% esercita l'attivita' nell'ambito di un comprensorio.
 Si  tratta  esclusivamente  di  ditte individuali in cui lavora il solo titolare.
 Non si rileva la presenza di locali (uffici e/o rimesse) destinati allo svolgimento dell'attivita'.
 
 CLUSTER 2 - NOLEGGIO  CON  CONDUCENTE  EFFETTUATO CON UNA AUTOVETTURA
 AUTORIZZATA ALLA SOSTA SU SUOLO PUBBLICO
 
 NUMEROSITA': 222
 
 Il  cluster raggruppa le imprese di piccole dimensioni che erogano il  servizio  di  noleggio  con  conducente  (NCC)  e  dispongono  di autorizzazione alla sosta su suolo pubblico.
 Si tratta quasi esclusivamente (97% dei casi) di ditte individuali in cui lavora il solo titolare che dispone di una autovettura.
 La  clientela  e'  composta  prevalentemente  da  privati (57% dei ricavi)  e  da  altre societa' ed enti privati (53% dei ricavi per il 38% dei soggetti).
 I costi inerenti l'attivita' sono inferiori a quelli delle imprese che offrono servizi simili (cluster 3 e 4).
 
 CLUSTER 3 - IMPRESE DI NOLEGGIO CON CONDUCENTE DI PICCOLE DIMENSIONI
 
 NUMEROSITA': 638
 
 Il  cluster  raggruppa  le  imprese  che  erogano  il  servizio di noleggio  con  conducente (NCC) generalmente con una sola autovettura senza autorizzazione alla sosta su suolo pubblico.
 Si tratta quasi esclusivamente (95% dei casi) di ditte individuali in cui lavora il solo titolare.
 La  clientela  principale  e'  rappresentata  da  privati (30% dei ricavi)  e  da  altre societa' ed enti privati (65% dei ricavi per il 40% dei soggetti).
 
 CLUSTER 4 - IMPRESE   DI  NOLEGGIO  CON  CONDUCENTE  DI  PIU'  GRANDI
 DIMENSIONI
 
 NUMEROSITA': 109
 
 Il  cluster  raggruppa le imprese di noleggio con conducente (NCC) che  hanno  una  struttura - in  termini  di  parco  veicoli,  locali destinati  all'attivita' e addetti - di dimensioni superiori a quelle delle imprese che erogano lo stesso tipo di servizio (cluster 2 e 3).
 Si  tratta  di  ditte individuali (nel 66% dei casi) e di societa' (di  persone  nel  28% e di capitali nel 6%) in cui sono occupati 2-3 addetti.
 La  tipologia  di  clientela  e'  piu' diversificata rispetto agli altri  cluster ed e' composta da: privati (30% dei ricavi nel 56% dei casi),  altre  societa'  ed  enti  privati (57% nel 49%) e agenzie di viaggio (35% nel 31°%).
 Il parco veicoli e' costituito da 3 autovetture e da 2 minibus nel 45% dei casi.
 Coerentemente  con  le  dimensioni  strutturali,  i costi inerenti l'attivita'  sono  superiori  a quelli di imprese che offrono servizi simili (cluster 2 e 3)
 
 CLUSTER 5 - TASSISTI  OPERANTI  IN  AREE AD ALTA DENSITA' DEMOGRAFICA
 CON COLLEGAMENTO RADIO TAXI
 
 NUMEROSITA': 6.716
 
 Il  cluster  raggruppa le imprese che erogano il servizio taxi con collegamento  radio-taxi in aree (comuni e comprensori) con un numero di  abitanti maggiore di 500.000. In particolare il 72% delle imprese opera  in  comuni  con  oltre 1.000.000 di abitanti e il 49% esercita l'attivita' nell'ambito di un comprensorio.
 Si  tratta  esclusivamente  di  ditte individuali in cui lavora il solo titolare.
 Non  si  rileva  generalmente  la  presenza  di locali (uffici e/o rimesse) destinati allo svolgimento dell'attivita'.
 
 CLUSTER 6 - TASSISTI   OPERANTI  IN  AREE  CON  DENSITA'  DEMOGRAFICA
 MEDIO/ALTA
 
 NUMEROSITA': 1.705
 
 Il  cluster  raggruppa  le imprese che erogano il servizio taxi in aree  (comuni  e  comprensori) con un numero di abitanti compreso fra 100.000 e 500.000. Il 43% dei soggetti opera in un comprensorio.
 Si  tratta  esclusivamente  di  ditte individuali in cui lavora il solo titolare.
 Non  si  rileva  generalmente  la  presenza  di locali (uffici e/o rimesse) destinati allo svolgimento dell'attivita'.
 La  quasi  totalita' dei soggetti appartenenti al cluster (90% dei casi) dispone di collegamento radio-taxi.
 
 CLUSTER 7 - TASSISTI OPERANTI IN AREE A BASSA DENSITA' DEMOGRAFICA
 
 NUMEROSITA': 1.983
 
 Il  cluster  raggruppa  i soggetti che erogano il servizio taxi in aree  (comuni  e  comprensori)  con un numero di abitanti inferiore a 100.000. Solo il 24% dei soggetti opera in un comprensorio.
 Si  tratta  esclusivamente  di  ditte individuali in cui lavora il solo titolare.
 Non  si  rileva  generalmente  la  presenza  di locali (uffici e/o rimesse)  destinati  allo  svolgimento  dell'attivita'.  Il  32%  dei soggetti appartenenti al cluster dispone di collegamento radio-taxi.
 Si  rilevano  costi  per  autostrade  maggiori  delle  imprese che offrono servizi simili.
 DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO
 
 Una  volta  suddivise  le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare,  per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio  si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al  gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (3).
 La   stima   della   "funzione  di  ricavo"  e'  stata  effettuata individuando  la  relazione  tra  il  ricavo (variabile dipendente) e alcuni   dati   contabili  e  strutturali  delle  imprese  (variabili indipendenti).
 E'  opportuno  rilevare  che  prima  di  definire  il  modello  di regressione  si  e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese  per  verificare  le  condizioni  di  "normalita'  economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si  e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo".
 In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
 • (costo  del venduto (4) + costo per la produzione di servizi) dichiarato negativo;
 • costi  e  spese dichiarati nel quadro F del modello superiori ai ricavi dichiarati.
 Successivamente    sono    stati   utilizzati   degli   indicatori economico-contabili specifici delle attivita' in esame:
 • resa chilometrica = ricavi/percorrenza chilometrica annua;
 • costo    del    carburante    per   chilometro   percorso   = (carburanti/percorrenza chilometrica annua)*100.
 Per  ogni  gruppo  omogeneo, distintamente per forma giuridica, e' stata   calcolata   la  distribuzione  ventilica  di  ciascuno  degli indicatori  precedentemente  definiti e poi sono state selezionate le imprese  che  presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno  di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento.
 
 ----------------------------
 
 (3) La  Regressione  Multipla e' una tecnica statistica che
 permette   di   interpolare   i   dati   con   un   modello
 statistico-matematico   che   descrive   l'andamento  della
 variabile  dipendente in funzione di una serie di variabili
 indipendenti   relativamente   alla  loro  significativita'
 statistica.
 (4) Costo  del  venduto  = Esistenze iniziali + acquisti di
 merci e materie prime - rimanenze finali.
 Per la resa chilometrica sono stati scelti i seguenti intervalli:
 • dal 5° al 19° ventile, per i cluster 1, 6, 7;
 • dal 4° al 19° ventile, per i cluster 2, 3;
 • dal 3° al 19° ventile, per il cluster 4;
 • dal 6° al 19° ventile, per il cluster 5.
 Per  il  costo  del  carburante per chilometro percorso sono stati scelti i seguenti intervalli:
 • dal 1° al 18° ventile, per i cluster 1, 3, 4;
 • dal 2° al 18° ventile, per i cluster 2, 7;
 • dal 1° al 19° ventile, per il cluster 5;
 • dal 2° al 19° ventile, per il cluster 6.
 Cosi'  definito  il  campione  di  imprese  di  riferimento, si e' proceduto  alla  definizione  della  "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo.
 Per  la  determinazione  della  "funzione  di  ricavo"  sono state utilizzate  sia  variabili  contabili  (quadro  F  del  modello)  sia variabili  strutturali.  La  scelta  delle variabili significative e' stata  effettuata  con  il  metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili,  la  determinazione  della  "funzione  di  ricavo"  si  e' ottenuta  applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita).
 Affinche'  il  modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti  da  soggetti  anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro  che  presentavano  un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5.
 Nella  definizione  della  "funzione di ricavo" si e' tenuto conto anche  delle  possibili  differenze  di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell'attivita'.
 A tale scopo si sono utilizzati i risultati di uno studio relativo alla  "territorialita'  generale  a  livello  provinciale" (5) che ha avuto come obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto al:
 • grado di benessere;
 • livello di qualificazione professionale;
 • struttura economica.
 Nella  definizione  della funzione di ricavo, le aree territoriali sono  state  rappresentate  con  un  insieme di variabili dummy ed e' stata  analizzata  la  loro  interazione  con  la  variabile  "radice quadrata  del  valore  dei  beni  strumentali".  Tali variabili hanno prodotto,  ove  le  differenze  territoriali  non fossero state colte completamente nella Cluster Analysis, valori correttivi da applicare, nella   stima  del  ricavo  di  riferimento,  al  coefficiente  della variabile "radice quadrata del valore dei beni strumentali".
 Nell'allegato  10.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".
 APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
 
 Per  la  determinazione  del  ricavo  della  singola  impresa sono previste due fasi:
 • l'Analisi Discriminante (6);
 • la stima del ricavo di riferimento.
 
 ----------------------------
 
 (5) I  criteri e le conclusioni dello studio sono riportati
 nell'apposito Decreto Ministeriale.
 (6) L'Analisi  Discriminante e' una tecnica che consente di
 associare   ogni   impresa   ad  uno  dei  gruppi  omogenei
 individuati per la sua attivita', attraverso la definizione
 di  una  probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi
 stessi.
 Nell'allegato  10.B  vengono  riportate  le  variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante.
 Non  si  e'  proceduto  nel  modo standard di operare dell'Analisi Discriminante  in  cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo  di  massima  probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione  di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo   omogeneo,   sono   considerate  sempre  le  probabilita'  di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei.
 Per  ogni  impresa  viene  determinato  il  ricavo  di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza.
 Tale  ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del  gruppo  stesso  e  le  variabili  dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
 Anche  l'intervallo  di  confidenza  e'  ottenuto come media degli intervalli  di  confidenza,  al  livello  del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
 
 ---->  Vedere allegato 10.A a pag. 207  <----
 
 ALLEGATO 10.B
 
 VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE
 
 QUADRO A DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
 • Numero delle giornate retribuite per i dirigenti
 • Numero delle giornate retribuite per i quadri
 • Numero delle giornate retribuite per gli impiegati
 • Numero delle giornate retribuite per gli operai generici
 • Numero delle giornate retribuite per gli operai specializzati
 • Numero  delle  giornate  retribuite  per  i  dipendenti  a tempo parziale
 • Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti
 • Numero  delle  giornate retribuite per gli assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio
 • Numero  di  collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa
 • Percentuale  di  lavoro  prestato dai collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale
 • Percentuale  di  lavoro prestato dai familiari diversi da quelli di cui al rigo precedente che prestano attivita' nell'impresa
 • Percentuale di lavoro prestato dagli associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa
 Percentuale  di  lavoro prestato dagli associati in partecipazione diversi da quelli di cui al rigo precedente
 • Percentuale   di   lavoro  prestato  dai  soci  con  occupazione prevalente nell'impresa
 • Percentuale di lavoro prestato dai soci diversi da quelli di cui al rigo precedente
 • Numero di amministratori non soci
 
 QUADRO D DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
 • Collegamento con radio-taxi
 • Localizzazione  (1=comune fino a 100.000 abitanti; 2=comune fino a  500.000  abitanti; 3=comune fino a 1.000.000 di abitanti; 4=comune oltre 1.000.000 di abitanti)
 
 QUADRO E DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
 • Veicoli: Autobus urbani - Numero
 • Veicoli: Autobus extra-urbani - Numero
 • Veicoli: Pullman granturismo - Numero
 • Veicoli: Minibus - Numero
 • Veicoli: Autovetture - Numero
 • Veicoli: Altri veicoli - Numero
 
 QUADRO Z DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
 • Licenza  per  l'esercizio  del  servizio  di  taxi (ex art. 8 L. 15/1/92 n. 21)
 • Autorizzazioni  per il servizio di noleggio con conducente (NCC) (ex art. 8 L. 15/1/92 n. 21) - Numero
 • Autorizzazione alla sosta su suolo pubblico (per i soli NCC)
 |  |  |  | Allegato 11 EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG74U
 
 NOTA TECNICA E METODOLOGICA
 
 CRITERI PER L'EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
 
 L'evoluzione  dello  Studio  di  Settore  ha il fine di cogliere i cambiamenti  strutturali,  le modifiche dei modelli organizzativi, le variazioni di mercato all'interno del settore economico.
 Di  seguito  vengono  esposti  i  criteri seguiti per l'evoluzione dello studio di settore SG74U.
 Oggetto  dello  studio sono le attivita' economiche rispondenti ai codici ATECOFIN 2004:
 • 74.81.1 - Studi fotografici;
 • 74.81.2 - Laboratori fotografici per lo sviluppo e la stampa.
 La  finalita'  perseguita  e' di determinare un "ricavo / compenso potenziale"  tenendo  conto non solo di variabili contabili, ma anche di  variabili  strutturali  in  grado  di determinare il risultato di un'impresa o di un professionista.
 A  tale  scopo,  nell'ambito  dello  studio,  vanno individuate le relazioni  tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare  i  possibili  processi  produttivi  e  i  diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'.
 L'evoluzione dello studio di settore e' stata condotta analizzando i   modelli   per   la  comunicazione  dei  dati  rilevanti  ai  fini dell'applicazione  dello  Studio  di Settore per il periodo d'imposta 2002.
 I contribuenti interessati sono risultati pari a 11.364.
 Sui  modelli  sono state condotte analisi statistiche per rilevare la  completezza,  la  correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute.
 Tali  analisi  hanno  comportato,  ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 249 posizioni.
 I principali motivi di scarto sono stati:
 • ricavi/compensi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro;
 • quadro   F   del   modello   (elementi   contabili   relativi all'attivita' di impresa) non compilato;
 • quadro   G   del   modello   (elementi   contabili   relativi all'attivita' di lavoro autonomo) non compilato;
 • presenza  di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%;
 • errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia dell'attivita' (quadro D del modello);
 • errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia della clientela (quadro D del modello);
 • incongruenze  fra  i  dati  strutturali  e  i  dati contabili contenuti nel modello.
 A  seguito  degli scarti effettuati, il numero dei modelli oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 11.115.
 IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
 
 Per suddividere i soggetti oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla  base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
 • una  tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si  e'  configurata  come  un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees   e   nella   fattispecie   come   un'Analisi  in  Componenti Principali (1);
 • un procedimento di Cluster Analysis (2).
 
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 (1) L'Analisi  in  Componenti  Principali  e'  una  tecnica
 statistica   che   permette  di  ridurre  il  numero  delle
 variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in
 un  numero  inferiore  di  nuove variabili dette componenti
 principali  tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelati)
 che  spieghino  il  massimo possibile della varianza totale
 delle  variabili  originarie, per rendere minima la perdita
 di  informazione;  le  componenti principali (fattori) sono
 ottenute   come   combinazione   lineare   delle  variabili
 originarie.
 (2) La  Cluster  Analysis e' una tecnica statistica che, in
 base  ai  fattori  dell'analisi  in  componenti principali,
 permette   di  identificare  gruppi  omogenei  di  soggetti
 (cluster);  in  tal  modo  i soggetti che appartengono allo
 stesso    gruppo    omogeneo   presentano   caratteristiche
 strutturali simili.
 L'utilizzo  combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering.
 In  effetti,  tanto  maggiore  e'  il  numero  di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering.
 Per  limitare  l'impatto  di tale problematica, la classificazione dei   contribuenti  e'  stata  effettuata  a  partire  dai  risultati dell'analisi  fattoriale,  basandosi  quindi  su un numero ridotto di variabili  (i  fattori)  che  consentono,  comunque,  di mantenere il massimo delle informazioni originarie.
 In  un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello  adottato,  l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non  tanto  in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto  in  funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili  esaminate  che  contraddistinguono  il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo.
 Le  variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono  quelle  presenti in tutti i quadri ad eccezione delle variabili dei  quadri degli elementi contabili. Tale scelta nasce dall'esigenza di   caratterizzare   i   soggetti   in  base  ai  possibili  modelli organizzativi,  alle  diverse  tipologie  dell'attivita',  alle varie tipologie  di  clientela,  etc.;  tale caratterizzazione e' possibile solo  utilizzando  le informazioni relative alle strutture operative, al  mercato  di  riferimento  e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive.
 I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati   in   termini   di  significativita'  sia  economica  sia statistica,  al  fine  di  individuare  quelli  che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio.
 La  Cluster  Analysis ha consentito di identificare tredici gruppi omogenei.
 
 DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
 
 Lo studio analizza le attivita' economiche relative al settore dei fotografi/studi fotografici e laboratori.
 Gli  elementi  che  hanno maggiormente contribuito a determinare i modelli di business sono i seguenti:
 • la tipologia di attivita' svolta;
 • il comparto di specializzazione;
 • le modalita' di svolgimento dell'attivita';
 • la dimensione;
 • l'ambito territoriale d'intervento.
 Nelle  successive  descrizioni  dei  cluster  emersi dall'analisi, salvo   segnalazione  contraria,  l'indicazione  di  valori  numerici riguarda valori medi.
 Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei (cluster).
 
 CLUSTER 1 - FOTOGRAFI   O   FOTOREPORTER   SPECIALIZZATI   IN  AMBITO
 EDITORIALE E GIORNALISTICO
 
 NUMEROSITA': 512
 
 I  soggetti  appartenenti  al  cluster  sono fotografi aventi come attivita'  prevalente  la realizzazione di reportage: in particolare, reportage giornalistici (49% dei ricavi/compensi), reportage sportivi (il 35% dei soggetti per il 43% dei ricavi/compensi), altri reportage (il  32%  per il 38%) e reportage di viaggio e turismo (il 12% per il 14%).
 I servizi fotografici sono realizzati in prevalenza per il mercato italiano  (70%  dei  ricavi/compensi)  e, in molti casi (41%), con il supporto di apparecchiature digitali (79% dei servizi realizzati). In tal  senso,  la  dotazione  di  beni  strumentali  include, oltre a 3 fotocamere   tradizionali  e  alcuni  obiettivi,  2  o  3  fotocamere digitali.
 L'attivita' svolta comprende la pubblicazione di 52 redazionali su riviste  a  diffusione  nazionale  per  il  16%  dei soggetti e di 21 copertine  di riviste a diffusione nazionale/internazionale per circa il 15% dei soggetti. I compensi o ricavi percepiti per la cessione di diritti  di  utilizzo  (presenti  nel 13% dei casi) sono di ammontare elevato.
 La  clientela  e'  costituita  principalmente  da  aziende private editrici  di  quotidiani  e/o  periodici  (50%  dei ricavi/compensi), agenzie   di   stampa   (il   26%   dei   soggetti  per  il  52%  dei ricavi/compensi),  aziende  private  commerciali/ industriali (il 31% per  il  25%), agenzie fotografiche di archivio (il 17% per il 35%) e fotografi e studi fotografici (1'11% per il 47%).
 Per  quanto  concerne  la forma giuridica, si tratta in prevalenza (88% dei casi) di ditte individuali (in cui opera il solo titolare) o di  liberi  professionisti. Il 40% circa dei soggetti utilizza per lo svolgimento  dell'attivita'  l'abitazione in modo promiscuo e dispone di superfici per uffici (22 mq).
 Coerentemente  alla  tipologia di attivita', le spese per viaggi e trasferte sono superiori alla media del settore.
 
 CLUSTER 2 - FOTOGRAFI  SPECIALIZZATI  IN SERVIZI PER MATRIMONI, ALTRE
 CERIMONIE E RITRATTI
 
 NUMEROSITA': 2.337
 
 I  soggetti  appartenenti  al  cluster  sono  specializzati  nella realizzazione di servizi fotografici per matrimoni ed altre cerimonie (47%  dei  ricavi/compensi),  fotografie  per  ritratti  (il  60% dei soggetti per il 23% dei ricavi/compensi) e fotografie formato tessera e  scolastiche  (il  69%  per  il 23%). All'attivita' di fotografo si aggiunge,  a  volte,  l'effettuazione di riprese video (il 23% per il 14%).
 Coerentemente  con  la  specializzazione,  i  clienti  sono  quasi esclusivamente privati (91% dei ricavi/compensi).
 Per  quanto  concerne  la  forma giuridica, i soggetti del cluster sono,  nel  95%  dei  casi,  ditte  individuali (in cui opera il solo titolare)  o  liberi  professionisti.  I  locali  utilizzati  per  lo svolgimento  dell'attivita'  sono composti da sala posa (ove presente 16 mq) e superfici per ricevimento clienti (14 mq).
 Le  spese piu' rilevanti sono essenzialmente quelle per l'utilizzo di  servizi di laboratori fotografici (indicate nel 35% dei casi); si presume  pertanto  che  lo sviluppo e la stampa di pellicole siano in parte affidati all'esterno.
 La  dotazione  di  beni  strumentali  comprende  2 o 3 fotocamere, alcuni  obiettivi,  luci  continue  e luci flash; nel 39% dei casi e' presente una telecamera.
 
 CLUSTER 3 - FOTODETTAGLIANTI TRADIZIONALI
 
 NUMEROSITA': 2.385
 
 I  fattori  che  caratterizzano  maggiormente  questo cluster sono l'attivita' svolta e la tipologia di clientela servita.
 L'attivita'  prevalente  e'  quella di realizzazione di fotografie per  privati:  servizi  per  matrimoni  e  altre  cerimonie  (15% dei ricavi),  foto  tessera e scolastiche (il 67% dei soggetti per il 14% dei ricavi), foto tessera con macchina automatica (il 25% per il 17%) e  ritratti  (il 50% per 1'8%). Tale attivita' e' affiancata da altri servizi:  sviluppo e stampa di pellicole (il 58% per il 37%), vendita di  materiale  fotografico  di  consumo  (il  70%  per  il  18%) e di apparecchiature  fotografiche  (il  51%  per  1'8%)  e  ingrandimenti fotografici e/o digitali (il 34% per il 6%).
 Conformemente  all'attivita'  svolta  la  clientela e' composta in larga maggioranza da privati (83% dei ricavi).
 Le  imprese sono organizzate principalmente come ditte individuali (89%  dei  casi)  in  cui lavora il solo titolare. I locali destinati all'esercizio  dell'attivita'  comprendono  superfici per ricevimento clienti  (16  mq),  per  sala posa (11 mq) e, a volte (38% dei casi), laboratori (16 mq).
 Il  servizio  di  sviluppo e stampa di pellicole, anche se offerto alla clientela, presumibilmente non viene effettuato sempre presso il negozio,  ma  esternalizzato  a  laboratori fotografici. Le spese per l'utilizzo  di  servizi  di  laboratori fotografici (indicato dal 40% degli operatori), infatti, sono superiori alla media di settore.
 La  dotazione  di  beni strumentali comprende 3 fotocamere, alcuni obiettivi,  luci flash, luci continue e 1 telecamera nel 30% dei casi circa.
 
 CLUSTER 4 - LABORATORI     FOTOGRAFICI     DI    GRANDI    DIMENSIONI
 PREVALENTEMENTE RIVOLTI AL PUBBLICO
 
 NUMEROSITA': 91
 
 Le  imprese  appartenenti al cluster si caratterizzano per diversi aspetti:  l'attivita' prevalente di laboratori fotografici, la grande dimensione della struttura e l'offerta rivolta a privati.
 L'attivita'  di laboratori fotografici si sostanzia nello sviluppo e  stampa  di  pellicole  (56%  dei  ricavi) e nella realizzazione di ingrandimenti  fotografici  e/o  digitali  (4%);  a tale attivita' si aggiunge  la  vendita  di materiale fotografico di consumo (11%) e di apparecchiature fotografiche (9%).
 L'offerta  al  pubblico  di  servizi  si desume dalla tipologia di clientela,  composta in larga maggioranza da privati (81% dei ricavi) e in misura ridotta da aziende private commerciali/industriali (8%) e da aziende ed enti pubblici (4%).
 Per   quanto  concerne  l'aspetto  dimensionale,  le  imprese,  in prevalenza  societa'  (di  persone nel 46% dei casi e di capitali nel 22%),  occupano  6  addetti  di cui 3 dipendenti; gli spazi destinati allo  svolgimento  dell'attivita'  sono ampi e comprendono laboratori (47    mq),    superfici    per    ricevimento   clienti   (30   mq), depositi/magazzini (24 mq) e, nel 60% dei casi, sala posa (13 mq).
 In linea con la grande dimensione anche le materie prime consumate sono  molto  superiori alla media registrata nel settore e riguardano principalmente materiale chimico per sviluppo pellicole (2.370 litri) e  per  sviluppo  carta a colori (3.300 litri) e carta fotografica in bobina  (piccola 83.000 metri, media 8.300 e grande 1.089 nel 19% dei casi).
 Coerentemente  con  i volumi di produzione, le spese sostenute per lo   smaltimento  di  rifiuti  speciali,  la  manutenzione  dei  beni strumentali,  l'acquisito  di  materiale  chimico  e fotosensibile da ripresa  sono piu' elevate della media del settore. Altre spese degne di   menzione   sono   quelle  relative  a  pubblicita',  promozione, propaganda  e  rappresentanza e le spese per l'utilizzo di servizi di laboratori   fotografici.   Cio'   fa   presumere   che   una   parte dell'attivita' di sviluppo e stampa sia realizzata all'esterno.
 La   dotazione  di  beni  strumentali  e'  vasta  e  comprende  in particolare  1  o  2  sviluppatrici  per  negativi,  2 minilab, 3 o 4 computer,  1  o 2 stampanti plotter, 4 fotocamere, alcuni obiettivi e nel  46%  dei  casi  una sviluppatrice per diapositive. Sono presenti inoltre un sistema di stampa digitale nel 44% dei casi e nel 35% beni strumentali digitali per un valore rilevante.
 
 CLUSTER 5 - PICCOLE  IMPRESE SPECIALIZZATE IN RIPRESE VIDEO E SERVIZI
 DI POST-PRODUZIONE
 
 NUMEROSITA': 342
 
 Le  imprese  appartenenti  a  questo  cluster  sono specializzate, principalmente,  in  riprese video (41% dei ricavi) ed elaborazione e montaggio  dell'immagine  video  (21%)  e,  in  misura  inferiore, in servizi  per matrimoni ed altre cerimonie (il 38% dei soggetti per il 28% dei ricavi) e post-produzione video (il 37% per il 17%).
 La  clientela  e'  composta  in  prevalenza da privati (il 66% dei soggetti  per il 67% dei ricavi), fotografi e/o studi fotografici (il 33% per il 44%) e aziende private commerciali/industriali (il 37% per il 50%).
 Le  imprese  sono  soprattutto ditte individuali (81% dei casi) in cui lavora il solo titolare; l'attivita' e' svolta in spazi limitati: il  61% dei soggetti dispone di 26 mq di laboratori e il 25% utilizza l'abitazione in modo promiscuo.
 La  dotazione  di  beni  strumentali  comprende  essenzialmente  2 telecamere,  alcune  fotocamere  (3  nel 59% dei casi) e, nel 51% dei casi, 2 apparecchi di post-produzione video.
 
 CLUSTER 6 - FOTOGRAFI  CHE  OPERANO  CON  AZIENDE  ED  ENTI  PUBBLICI
 SPECIALIZZATI PREVALENTEMENTE IN BENI ARTISTICI
 
 NUMEROSITA': 359
 
 I soggetti facenti parte del cluster sono fotografi che realizzano principalmente  servizi  fotografici aventi ad oggetto beni artistici (il  48%  dei  soggetti per il 51% dei ricavi/compensi), nonche' foto artistiche  e  di ricerca creativa (il 23% per il 32%). All'attivita' prevalente si aggiungono servizi fotografici per convegni e congressi (il  30%  per il 35%), servizi industriali (il 28% per il 27%), altri reportage  (il  20%  per il 26%) e reportage viaggi e turismo (il 15% per il 26%).
 La  maggioranza  dei  servizi  fotografi  e'  diretta  al  mercato nazionale  (il  63%  dei soggetti per il 96% dei ricavi/compensi); il 13%  dei  soggetti  percepisce  compensi  o ricavi per la cessione di diritti di utilizzo.
 Conformemente  alla  tipologia  di  attivita' svolta, la clientela prevalente  e'  rappresentata,  in  primo  luogo,  da aziende ed enti pubblici  (50%  dei  ricavi/compensi) e, in secondo luogo, da aziende private  commerciali/ industriali (il 47% dei soggetti per il 35% dei ricavi/compensi)  e  aziende  private  di  editoria  libraria  e  non periodica (il 34% per il 43%).
 Dal  punto di vista della forma giuridica, si tratta in prevalenza (88% dei casi) di ditte individuali (in cui opera il solo titolare) o di liberi professionisti.
 Le   superfici   dedicate  allo  svolgimento  dell'attivita'  sono presenti  solo  in  alcuni  casi: il 38% dei soggetti dispone di sala posa  (32  mq) e il 44% di uffici (18 mq). Nel 37% dei casi lo studio e' ricavato nell'ambito dell'abitazione (per i soli professionisti la percentuale e' del 63%).
 La  dotazione  di beni strumentali e' formata da 3 o 4 fotocamere, diversi obiettivi, luci continue e luci flash.
 
 CLUSTER 7 - FOTOGRAFI OPERANTI IN COMPARTI DIVERSI
 
 NUMEROSITA': 394
 
 Il  cluster  in  questione  e' formato da fotografi che realizzano principalmente  reportage  in  genere  senza  un ambito prevalente di specializzazione.  I comparti nei quali operano sono infatti diversi: moda/beauty  (il  35%  dei  soggetti per il 54% dei ricavi/compensi), still life (il 33% per il 47%), viaggi e turismo (il 26% per il 50%), arredamento/architettura  (il  23% per il 50%) e altri (il 21% per il 36%).  Nei comparti moda/beauty e still life i fotografi in questione effettuano anche servizi per cataloghi (rispettivamente il 17% per il 20%  e  il  20% per il 14%) e pubblicita' (il 17% per il 18% e il 17% per il 13%).
 Parte  dei  servizi  fotografici  realizzati  sono pubblicati come redazionali  su  riviste  a diffusione nazionale (il 36% dei soggetti per  il  37%  dei  ricavi/compensi)  e  su  copertine  di  riviste  a diffusione nazionale/internazionale (il 25% per il 24%).
 La  fonte  prevalente  dei  ricavi/compensi  proviene  da  servizi fotografici  diretti al mercato italiano (65%); un numero limitato di soggetti  realizza  alcuni  servizi all'estero (il 17% per il 15% dei ricavi/compensi).
 La  clientela  e'  composita,  ma formata in prevalenza da aziende private  editoriali di quotidiani/periodici (40% dei ricavi/compensi) e aziende private commerciali/industriali (il 48% dei soggetti per il 40%);  le  altre  tipologie  rilevanti  sono  le agenzie fotografiche d'archivio (il 25% per il 34%) e le agenzie pubblicitarie (il 29% per il 17%).
 Si  tratta  soprattutto (87% dei casi) di ditte individuali, nelle quali opera il solo titolare, o di liberi professionisti.
 In  linea  con l'attivita' condotta non sono generalmente presenti spazi dedicati; la meta' circa dei soggetti dispone di uffici (20 mq) e  utilizza  in  modo  promiscuo  la  propria abitazione; le spese di maggior rilievo, oltre a quelle per materiale fotografico di consumo, sono  relative  a  viaggi  e  trasferte  e all'utilizzo di servizi di laboratori fotografici.
 La  dotazione  di  beni  strumentali  si  compone di 3 fotocamere, alcuni obiettivi, luci flash e, piu' raramente, luci continue.
 
 CLUSTER 8 - FOTOGRAFI   SPECIALIZZATI   IN  ARCHITETTURA/ARREDAMENTO,
 STILL LIFE E SERVIZI INDUSTRIALI
 
 NUMEROSITA': 415
 
 I   soggetti   di   questo   cluster   si  caratterizzano  per  la realizzazione   sia   di   servizi   fotografici  aventi  ad  oggetto l'arredamento/architettura  (per cataloghi il 53% dei soggetti per il 46%  dei  ricavi/compensi  e  per pubblicita' il 27% per il 22%) e lo still  life (per cataloghi il 52% per il 29% e per pubblicita' il 29% per 1'11%), sia di servizi industriali (il 60% per il 47%).
 Coerentemente alla tipologia di attivita', sono presenti superfici per  sala  posa  (98  mq) e uffici (22 mq). Nel 40% circa dei casi e' presente  una  superficie  per il ricevimento dei clienti (23 mq). La clientela   e'   rappresentata   in  prevalenza  da  imprese  private commerciali/industriali   (74%  dei  ricavi/compensi)  e,  in  misura contenuta,  da  agenzie pubblicitarie (il 43% dei soggetti per il 19% dei ricavi/compensi).
 La forma giuridica adottata dalla maggior parte degli operatori e' quella  della  ditta  individuale (68% dei casi); nell'attivita' sono coinvolti 1 o 2 addetti.
 La   dotazione   strumentale  e'  superiore  a  quella  mediamente registrata  dagli  altri  fotografi:  sono presenti 4 o 5 fotocamere, numerosi obiettivi, luci continue e luci flash.
 
 CLUSTER 9 - FOTODETTAGLIANTI   CON   AMPIA   OFFERTA   DI  SERVIZI  O
 "FOTOSERVICE"
 
 NUMEROSITA': 1.232
 
 I   soggetti   del  presente  cluster  si  caratterizzano  per  lo svolgimento di molteplici attivita' rivolte al pubblico comprendenti, in primo luogo, lo sviluppo e stampa di pellicole (21% dei ricavi) e, in  secondo  luogo,  sia  la realizzazione di servizi fotografici per matrimoni  e  altre  cerimonie  (12%),  sia  la  vendita di materiale fotografico  di  consumo  (12%) e di apparecchiature fotografiche (il 65%  dei  soggetti  per 1'8% dei ricavi). A queste attivita', tipiche dei   fotodettaglianti,   si   aggiungono,   in   diversi   casi,  la realizzazione  di foto tessera e scolastiche (il 66% dei soggetti per il  10%  dei  ricavi),  la  riproduzione  e  duplicazione manuale o a computer   di   fotografie  (il  62%  per  1'8%),  gli  ingrandimenti fotografici  e/o  digitali  (il  57%  per  il  6%) e la lavorazione e l'elaborazione digitale dell'immagine (il 52% per il 10%).
 Superiore  alla  media  di  settore  e' il ricorso alle tecnologie digitali:  il 21% dei soggetti effettua servizi con supporto digitale (25%  dei  ricavi)  e il valore di tali beni strumentali e' piuttosto elevato.
 In  linea  con  la  tipologia di attivita' svolta, la clientela si compone  in  larga maggioranza di privati (72% dei ricavi); una parte del     fatturato     e'     realizzato     con    aziende    private commerciali/industriali (il 57% dei soggetti per il 25% dei ricavi) e con aziende ed enti pubblici (il 47% per il 10%).
 Dal  punto di vista della forma giuridica, si tratta in prevalenza di ditte individuali (75% dei casi) e in misura contenuta di societa' (25%); nell'attivita' sono occupati 1 o 2 addetti.
 Le   superfici   dedicate  allo  svolgimento  dell'attivita'  sono generalmente  dotate  di  sala  posa  (17  mq),  sala per ricevimento clienti (20 mq) e laboratori (24 mq nel 62% dei casi).
 Parte dell'attivita' di sviluppo e stampa e' affidata all'esterno: il 48% dei soggetti sostiene spese per l'uso di servizi di laboratori fotografici. Rilevanti sono anche le spese di pubblicita', promozione e propaganda.
 I   beni   strumentali   utilizzati  sono:  4  fotocamere,  alcuni obiettivi,  luci flash, 2 computer e 1 o 2 stampanti plotter; nel 50% dei  casi  sono  presenti  1  o  2  telecamere  e  nel  20%  circa un ingranditore,  una  sviluppatrice per negativi e un sistema di stampa da file digitale.
 
 CLUSTER 10 - FOTOGRAFI SPECIALIZZATI IN CATALOGHI E PUBBLICITA'
 
 NUMEROSITA': 956
 
 Il presente cluster e' formato da fotografi che effettuano servizi fotografici  finalizzati prevalentemente all'inserimento in cataloghi e  a  pubblicita' nei comparti still life (rispettivamente il 61% dei soggetti  per  il  41%  dei  ricavi/compensi  e  il  60% per il 29%), moda/beauty   (il   36%   per   il  33%  e  il  37%  per  il  33%)  e architettura/arredamento (per cataloghi il 13% per il 12%). In alcuni casi  si aggiunge all'offerta la realizzazione di servizi industriali (il 32% per il 21%).
 I  servizi  fotografici  sono  diretti  principalmente  al mercato italiano   (70%   dei  ricavi/compensi);  i  fotografi  in  questione realizzano  a  volte campagne pubblicitarie nazionali (6 per oltre il 20%  dei  soggetti)  e pubblicano redazionali su riviste a diffusione nazionale  (10 per il 12%). Il 10% dei soggetti percepisce compensi o ricavi per la cessione di diritti di utilizzo.
 Coerentemente  all'attivita'  svolta,  la  clientela  e'  composta principalmente  da  imprese  private commerciali/industriali (47% dei ricavi/compensi),   agenzie  pubblicitarie  (34%)  e  fotografi/studi fotografici (il 12% dei soggetti per il 29% dei ricavi/compensi).
 Si  tratta  in  prevalenza (82% dei casi) di ditte individuali (in cui  lavora  il  solo titolare) o di liberi professionisti. Gli spazi dedicati allo svolgimento dell'attivita' sono limitati: sono presenti superfici per sala posa (39 mq) e nel 53% dei casi uffici (19 mq).
 La  dotazione  di  beni  strumentali  si  compone di 4 fotocamere, alcuni  obiettivi  e  luci  flash. Il 25% dei soggetti dispone di una fotocamera digitale e il 20% ottiene oltre il 40% dei ricavi/compensi da servizi fotografici realizzati con supporto digitale.
 
 CLUSTER 11 - IMPRESE OPERANTI IN AMBITO INTERNAZIONALE
 
 NUMEROSITA': 119
 
 I  soggetti appartenenti al cluster realizzano servizi fotografici diretti  sia  al  mercato  nazionale (49% dei ricavi), sia al mercato multinazionale o estero (44%). L'attivita' all'estero e' condotta con la   realizzazione   o   la   pubblicazione  di  servizi  fotografici (rispettivamente 7 o 8 nel 53% dei casi e 8 o 9 nel 39%); buona parte dei  soggetti  pubblica,  inoltre,  foto  su  copertine  a diffusione nazionale/internazionale  (19  nel  34%  dei  casi)  e redazionali su riviste a diffusione nazionale (20 nel 38%).
 Il  29%  degli  operatori  percepisce compensi per la cessione dei diritti di utilizzo molto superiori alla media di settore.
 Per  quanto  concerne  il comparto di specializzazione, i soggetti del cluster operano principalmente nell'ambito moda/beauty (reportage il  37%  dei  soggetti per il 41% dei ricavi, cataloghi il 35% per il 34%  e  pubblicita'  il  38%  per  il  22%),  giornalismo ed editoria (reportage  sport  il  16% per il 59% e altri reportage il 20% per il 26%) e servizi industriali (il 20% per il 40%).
 Le  tipologie  di  clientela  prevalenti  sono  le imprese private commerciali/ industriali (il 66% dei soggetti per il 57% dei ricavi), le  aziende private editoriali di quotidiani/periodici (il 63% per il 40%) e le agenzie pubblicitarie (il 37% per il 23%).
 Si  tratta  in prevalenza di persone fisiche (64% dei casi) in cui opera  il  solo titolare e, in misura contenuta, di societa' (36%) in cui sono occupati 2 o 3 addetti.
 Per  quanto concerne la struttura, sono presenti uffici (26 mq) e, nel  41%  dei casi, superfici per sala posa (66 mq); il 40% circa dei soggetti ricava tali spazi all'interno dell'abitazione.
 Compatibilmente  all'attivita'  svolta e all'ambito internazionale di  intervento  le  spese  per viaggi e trasferte, per prestazioni di fotografi/studi fotografici e per l'utilizzo di servizi di laboratori fotografici  sono ampiamente superiori alla media del settore. Il 10% circa  dei  soggetti  sostiene  costi  per provvigioni corrisposte ad agenti  fotografici  presumibilmente  operanti all'estero (il 13% dei soggetti dispone di 2 o 3 agenti su paesi esteri).
 
 CLUSTER 12 - LABORATORI FOTOGRAFICI
 
 NUMEROSITA': 271
 
 I  soggetti  di  questo cluster sono laboratori fotografici la cui attivita'  prevalente  e'  lo sviluppo e stampa di pellicole (45% dei ricavi);   altre   attivita'   di   laboratorio   sono  ingrandimenti fotografici  e/o digitali (il 59% dei soggetti per il 24% dei ricavi) e  riproduzione,  restauro,  ritocco  e  duplicazione  di  fotografie manuale  o  a  computer  (il  31%  per il 9%). Una parte dei soggetti realizza servizi per matrimoni e altre cerimonie (il 30% per il 18%).
 In   linea   con   l'attivita'  svolta  la  clientela  si  compone maggiormente di fotografi/studi fotografici (40% dei ricavi), privati (il  62%  dei soggetti per il 42% dei ricavi), fotonegozianti (il 25% per il 39%), laboratori fotografici per sviluppo e stampa (il 18% per il  41%)  e  imprese  private  commerciali/industriali (il 29% per il 27%).
 Gli   spazi   dedicati   allo   svolgimento   dell'attivita'  sono rappresentati   principalmente  da  laboratori  di  dimensioni  molto superiori  alla  media  di  settore  (62  mq);  nel 62% dei casi sono presenti  superfici  per il ricevimento dei clienti (17 mq) e nel 52% depositi/magazzini (23 mq).
 Per  quanto concerne la forma giuridica, le imprese sono sia ditte individuali  (56%  dei  casi),  sia  societa' (35% di persone e 9% di capitali).  Nell'attivita' sono coinvolti 2 o 3 addetti e nel 35% dei casi e' presente personale dipendente.
 L'attivita' viene condotta con il consumo di quantita' elevate sia di  sviluppo  per  pellicole  (706 litri) e per carta a colori (1.109 litri),  sia  di  carta  fotografica (11.000 metri in bobina piccola, 7.100  in  bobina  media  e  1.000  nel  50% circa dei casi in bobina grande).  Tra le spese sostenute, rilevanti sono quelle relative allo smaltimento  dei rifiuti speciali e all'acquisto di materiale chimico e da sviluppo.
 I  beni  strumentali utilizzati sono soprattutto sviluppatrici per negativi  e stampatrici; spesso sono presenti anche sviluppatrici per carta e ingranditori.
 
 CLUSTER 13 - LABORATORI  FOTOGRAFICI DI PICCOLE DIMENSIONI RIVOLTI AL
 PUBBLICO
 
 NUMEROSITA': 1.260
 
 Le  imprese  appartenenti al cluster si contraddistinguono sia per l'attivita'  svolta,  simile  in parte ai laboratori fotografici e in parte  ai  fotodettaglianti,  sia  per  la  dimensione  ridotta della struttura.
 Le  tipologie principali di attivita' sono lo sviluppo e stampa di pellicole  (56%  dei  ricavi), la vendita di materiale fotografico di consumo   (12%)   e   di   apparecchiature  fotografiche  (6%)  e  la realizzazione  di servizi per matrimoni e altre cerimonie (il 57% dei soggetti  per  il  10% dei ricavi), di foto tessera e scolastiche (il 64%  per  il  9%) e di ingrandimenti fotografici e/o digitali (il 57% per il 5%).
 L'orientamento  al  pubblico si evince dalla clientela composta in gran  parte da privati (86% dei ricavi) e in misura piu' contenuta da aziende  private  commerciali/industriali (il 43% dei soggetti per il 13% dei ricavi) e aziende ed enti pubblici (il 37% per 9%).
 Si  tratta  di  imprese di piccole dimensioni, in prevalenza ditte individuali  (65% dei casi), che occupano 2 addetti; nel 30% dei casi e' presente personale dipendente.
 Per   quanto   concerne   gli  spazi  disponibili,  sono  presenti laboratori  (19  mq), superfici per ricevimento clienti (17 mq) e per sala posa (9 mq) e, nel 68% dei casi, depositi/magazzini (15 mq).
 I consumi di materie prime sono contenuti e riguardano soprattutto sviluppo per pellicole (387 litri) e per carta a colori (601) e carta fotografica  (15.180  metri  in  bobina  piccola e, nel 55% dei casi, 3.490 metri in bobina media).
 In  linea con l'attivita' svolta, le spese di maggior rilievo sono relative  allo  smaltimento  di  rifiuti  speciali,  all'acquisito di materiale  chimico  e  fotosensibile  da  ripresa,  alla pubblicita', promozione,  propaganda e rappresentanza e all'utilizzo di servizi di laboratori   fotografici.   Si   presume   pertanto   che  una  parte dell'attivita' di sviluppo e stampa sia realizzata all'esterno.
 Date  le dimensioni contenute, la dotazione di beni strumentali e' essenziale  e comprende un minilab, una sviluppatrice per negativi, 2 o 3 fotocamere, alcuni obiettivi e luci flash.
 DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO/COMPENSO
 
 Una  volta  suddivisi  i soggetti in gruppi omogenei e' necessario determinare,  per  ciascun gruppo omogeneo e distintamente per ricavi da  attivita'  di  impresa  e  per  compensi  da  attivita' di lavoro autonomo,  la  funzione matematica che meglio si adatta all'andamento del ricavo/compenso dei soggetti appartenenti al gruppo in esame. Per determinare   tale   funzione   si   e'   ricorso   alla  Regressione Multipla (3).
 La  stima  della "funzione di ricavo/compenso" e' stata effettuata individuando   la   relazione   tra   il  ricavo/compenso  (variabile dipendente)  e  alcuni  dati contabili e strutturali dei contribuenti (variabili indipendenti).
 E'  opportuno  rilevare  che  prima  di  definire  il  modello  di regressione  si  e'  proceduto  ad effettuare un'analisi sui dati dei soggetti  per  verificare  le  condizioni  di  "normalita' economica" nell'esercizio  dell'attivita'  e per scartare le situazioni anomale; cio'  si  e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo/compenso".
 In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
 • costo  del  venduto (4)+costo  per  la produzione di servizi) dichiarato negativo;
 • costi  e  spese dichiarati nel quadro F del modello superiori ai ricavi dichiarati;
 e i professionisti che presentano:
 • costi  e  spese dichiarati nel quadro G del modello superiori ai compensi dichiarati.
 Successivamente    sono    stati   utilizzati   degli   indicatori economico-contabili specifici delle attivita' in esame, differenziati per imprese e professionisti:
 Imprese:
 • valore  aggiunto  orario per addetto = (ricavi - costo del venduto - costo  per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi) / (numero addetti (5) * 312 *8);
 
 ----------------------------
 
 (3) La  Regressione  Multipla e' una tecnica statistica che
 permette   di   interpolare   i   dati   con   un   modello
 statistico-matematico   che   descrive   l'andamento  della
 variabile  dipendente in funzione di una serie di variabili
 indipendenti   relativamente   alla  loro  significativita'
 statistica.
 (4) Costo  del  venduto  = Esistenze iniziali + acquisti di
 merci e materie prime - rimanenze finali.
 5) Le   frequenze   relative   ai   dipendenti  sono  state
 normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite.
 Le  frequenze  relative ai non dipendenti (ad eccezione dei
 collaboratori   coordinati   e  continuativi  che  prestano
 attivita'  prevalentemente  nell'impresa  o  nello studio e
 degli  amministratori  non  soci)  sono  state normalizzate
 all'anno in base alle percentuali di lavoro prestato.
 sp;
 |1 + numero dipendenti a tempo
 |pieno + numero apprendisti +numero
 |dipendenti a tempo parziale e
 |assunti con contratto di
 |formazione e lavoro + numero
 |collaboratori coordinati e
 |continuativi che prestano
 |attivita' prevalentemente
 |nell'impresa o nello studio +
 |numero collaboratori dell'impresa
 |familiare e coniuge dell'azienda
 |coniugale + numero familiari
 |diversi che prestano attivita'
 |nell'impresa + numero associati in
 |partecipazione che apportano
 |lavoro prevalentemente • numero addetti = (ditte         |nell'impresa + numero associati in individuali)                      |partecipazione diversi. ---------------------------------------------------------------------
 |numero dipendenti a tempo pieno +
 |numero apprendisti + numero
 |dipendenti a tempo parziale e
 |assunti con contratto di
 |formazione e lavoro + numero
 |collaboratori coordinati e
 |continuativi che prestano
 |attivita' prevalentemente
 |nell'impresa o nello studio +
 |numero familiari diversi che
 |prestano attivita' nell'impresa +
 |numero associati in partecipazione
 |che apportano lavoro
 |prevalentemente nell'impresa +
 |numero associati in partecipazione
 |diversi + numero soci con
 |occupazione prevalente
 |nell'impresa + numero soci diversi • numero addetti = (societa)      |+ numero amministratori non soci.
 • margine  operativo  lordo  sui  ricavi  = (ricavi - costo del venduto - costo  per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi - spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da  lavoro  dipendente  afferenti  l'attivita' dell'impresa) ., 100 / ricavi.
 Professionisti:
 • resa oraria = (compensi dichiarati - spese per prestazioni di collaborazione  coordinata  e  continuativa - compensi  corrisposti a terzi    per    prestazioni    direttamente   afferenti   l'attivita' professionale e artistica) / (Numero addetti (6)* 40 *45).
 
 ----------------------------
 
 (6) Le   frequenze   relative   ai  dipendenti  sono  state
 normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite.
 |1 * Fattore Correttivo Individuale
 |+ numero dipendenti a tempo pieno
 |+ numero apprendisti + numero
 |dipendenti a tempo parziale e • numero addetti = (professionista|assunti con contratto di che opera in forma individuale)   |formazione e lavoro ---------------------------------------------------------------------
 |dove: ---------------------------------------------------------------------
 |Fattore Correttivo Individuale =
 |PESO ORE PESO SET in cui: PESO ORE
 |e' pari a: (minor valore tra 40 e
 |"numero ore settimanali dedicate
 |all'attivita'") / 40 ---------------------------------------------------------------------
 |PESO SET e' pari a: (minor valore
 |tra 45 e "numero settimane di
 |lavoro nell'anno") / 45 ---------------------------------------------------------------------
 |(numero dipendenti a tempo pieno +
 |numero apprendisti + numero
 |dipendenti a tempo parziale e
 |assunti con contratto di
 |formazione e lavoro) + numero soci
 |o associati che prestano attivita' • numero addetti = (associazioni  |nello studio* Fattore Correttivo tra professionisti)               |Associazioni ---------------------------------------------------------------------
 |dove: ---------------------------------------------------------------------
 |Fattore Correttivo Associazioni =
 |PESO--ORE PESO--SET in cui: ---------------------------------------------------------------------
 |PESO--ORE e' pari a: [minor valore
 |tra 40 e ("numero ore settimanali
 |dedicate all'attivita'" / " numero
 |soci o associati che prestano
 |attivita' nello studio")] / 40 ---------------------------------------------------------------------
 |PESO--SET e' pari a: [minor valore
 |tra 45 e ("numero settimane di
 |lavoro nell'anno" / " numero soci
 |o associati che prestano attivita'
 |nello studio")] / 45
 Per  ogni  gruppo  omogeneo,  distintamente  per forma giuridica e sulla   base   del   personale  dipendente,  e'  stata  calcolata  la distribuzione  ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti  per  l'attivita'  di  impresa  e  per l'attivita' di lavoro autonomo.  Sono  stati quindi selezionati i soggetti che presentavano valori   degli   indicatori   contemporaneamente  all'interno  di  un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento.
 Per  il  valore  aggiunto  orario per addetto (imprese) sono stati scelti i seguenti intervalli:
 • dal 1° al 19° ventile, per il cluster 4;
 • dal 2° al 19° ventile, per il cluster 11;
 • dal 2° ventile, per i cluster 1, 7, 8, 13;
 • dal 3° ventile, per i cluster 2, 3, 5, 6, 9, 10, 12.
 Per  il  margine  operativo  lordo sui ricavi (imprese) sono stati scelti i seguenti intervalli:
 • dal 1° al 19° ventile, per i cluster 6, 7, 8, 10, 11;
 • dal 1° al 18° ventile, peri cluster 1, 5;
 • dal 2° al 19° ventile, per i cluster 2, 3, 9, 12;
 • dal 1° ventile, per i cluster 4, 13.
 Per  la  resa oraria (professionisti) sono stati scelti i seguenti intervalli:
 • dal 2° al 19° ventile, per il cluster 10;
 • dal 2° ventile, peri cluster 1, 7;
 • non sono stati effettuati tagli per i cluster 2, 6, 8.
 Cosi'  definito  il  campione  dei  soggetti di riferimento, si e' proceduto  alla  definizione  della "funzione di ricavo/compenso" per ciascun gruppo omogeneo.
 Per  la  determinazione  della  "funzione di ricavo/compenso" sono state  utilizzate  sia  variabili  contabili (quadro F e quadro G del modello)   sia  variabili  strutturali.  La  scelta  delle  variabili significative  e'  stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate  le  variabili,  la  determinazione  della  "funzione  di ricavo/compenso"  si  e'  ottenuta  applicando  il  metodo dei minimi quadrati  generalizzati,  che  consente  di  controllare  l'eventuale presenza    di    variabilita'    legata   a   fattori   dimensionali (eteroschedasticita).
 Affinche'  il  modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti  da  soggetti  anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro  che  presentavano  un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5.
 Nella  definizione  della  "funzione di ricavo" si e' tenuto conto anche  delle  possibili  differenze  di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell'attivita'.
 A tale scopo si sono utilizzati i risultati di uno studio relativo alla  "territorialita'  del  commercio a livello comunale (7)" che ha avuto come obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto al:
 • grado di modernizzazione;
 • grado di copertura dei servizi di prossimita';
 • grado di sviluppo socio-economico.
 Si  sono  inoltre utilizzati, nella definizione della "funzione di ricavo",  i  risultati  di  uno studio relativo alla "territorialita' generale  a  livello  comunale (8)"  che  ha  avuto come obiettivo la suddivisione  del  territorio  nazionale in aree omogenee in rapporto al:
 - grado di benessere;
 - livello di qualificazione professionale;
 - struttura economica.
 
 ----------------------------
 
 (7) I  criteri e le conclusioni dello studio sono riportati
 nell'apposito Decreto Ministeriale.
 (8) I  criteri e le conclusioni dello studio sono riportati
 nell'apposito Decreto Ministeriale.
 Nella  definizione  della funzione di ricavo, le aree territoriali sono  state  rappresentate  con  un  insieme di variabili dummy ed e' stata  analizzata  la  loro  interazione  con  la  variabile  "radice quadrata  del  valore  dei  beni  strumentali".  Tali variabili hanno prodotto,  ove  le  differenze  territoriali  non fossero state colte completamente nella Cluster Analysis, valori correttivi da applicare, nella   stima  del  ricavo  di  riferimento,  al  coefficiente  della variabile "radice quadrata del valore dei beni strumentali".
 Nell'allegato 11A.1 vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".
 Nell'allegato   11.A.2   vengono   riportate  le  variabili  ed  i rispettivi coefficienti della "funzione di compenso".
 APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
 
 Per  la  determinazione  del  ricavo/compenso del singolo soggetto sono previste due fasi:
 • l'Analisi Discriminante (9);
 • la stima del ricavo/compenso di riferimento.
 Nell'allegato  11.B  vengono  riportate  le  variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante.
 Non  si  e'  proceduto  nel  modo standard di operare dell'Analisi Discriminante  in  cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo  di  massima  probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione  di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo   omogeneo,   sono   considerate  sempre  le  probabilita'  di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei.
 Per   ogni   soggetto  viene  determinato  il  ricavo/compenso  di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza.
 Tale  ricavo/compenso  e'  dato dalla media dei ricavi/compensi di riferimento  di  ogni  gruppo  omogeneo,  calcolati  come  somma  dei prodotti  fra  i  coefficienti  del  gruppo stesso e le variabili del soggetto, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
 Anche  l'intervallo  di  confidenza  e'  ottenuto come media degli intervalli  di  confidenza,  al  livello  del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
 
 ----------------------------
 
 (9) L'Analisi  Discriminante e' una tecnica che consente di
 associare   ogni   soggetto  ad  uno  dei  gruppi  omogenei
 individuati per la sua attivita', attraverso la definizione
 di  una  probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi
 stessi.
 
 ---->  Vedere allegato 11.A da pag. 221 a pag. 225   <----
 
 ALLEGATO 11.B
 
 VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE
 
 QUADRO A DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
 • Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo pieno
 • Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti
 • Numero  delle  giornate  retribuite  per  i  dipendenti  a tempo parziale e assunti con contratto di formazione e lavoro
 
 QUADRO B DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
 • Potenza impegnata (kw)
 • Superficie destinata a sala posa (mq)
 • Superficie destinata al ricevimento clienti (mq)
 • Superficie destinata a laboratori (mq)
 • Superficie destinata a deposito o a magazzino (mq)
 • Superficie destinata a uffici (mq)
 
 QUADRO D DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
 • Consumi: Sviluppo per pellicole - litri
 • Consumi: Sviluppo per carta a colori - litri
 • Consumi: Sviluppo per carta bianco/nero - litri
 • Consumi:  Carta  fotografica in bobine: piccola (banda fino a cm 15,2) - metri
 • Consumi: Carta fotografica in bobine: media (banda oltre cm 15,2 e fino a cm 40) - metri
 • Consumi:  Carta  fotografica  in  bobine: grande (banda oltre cm 40) - metri
 • Consumi:  Carta  fotografica  in  fogli:  piccola  (fino a 13x18 cm) - mumero fogli
 • Consumi:   Carta  fotografica  in  fogli:  grande  (oltre  13x18 cm) - mumero fogli
 • Tipologia dell'attivita': Moda/Beauty - Redazionali/Reportage
 • Tipologia dell'attivita': Moda/Beauty - Pubblicita'
 • Tipologia dell'attivita': Moda/Beauty - Cataloghi
 • Tipologia dell'attivita': Still life - Redazionali/Reportage
 • Tipologia dell'attivita': Still life - Pubblicita'
 • Tipologia dell'attivita': Still life - Cataloghi
 • Tipologia     dell'attivita':     Arredamento/architettura     - Redazionali/Reportage
 • Tipologia dell'attivita': Arredamento/architettura - Pubblicita'
 • Tipologia dell'attivita': Arredamento/architettura - Cataloghi
 • Tipologia    dell'attivita':    Altri   servizi   editoriali   e giornalistici - Reportage giornalistici
 • Tipologia    dell'attivita':    Altri   servizi   editoriali   e giornalistici - Reportage sportivi
 • Tipologia    dell'attivita':    Altri   servizi   editoriali   e giornalistici - Reportage di viaggio e turismo
 • Tipologia    dell'attivita':    Altri   servizi   editoriali   e giornalistici - Reportage di beni artistici
 • Tipologia    dell'attivita':    Altri   servizi   editoriali   e giornalistici - Reportage scientifici
 • Tipologia    dell'attivita':    Altri   servizi   editoriali   e giornalistici - Altri reportage
 • Tipologia dell'attivita': Fotografie per privati - Ritratti
 • Tipologia  dell'attivita':  Fotografie per privati - Servizi per matrimoni ed altre cerimonie
 • Tipologia  dell'attivita': Fotografie per privati - Foto formato tessera e foto scolastiche
 • Tipologia dell'attivita': Altri servizi - Servizi industriali
 • Tipologia dell'attivita': Altri servizi - Servizi per convegni e congressi
 • Tipologia dell'attivita': Altri servizi - Riprese video
 • Tipologia   dell'attivita':   Altri   servizi - Elaborazione   e montaggio dell'immagine video
 • Tipologia  dell'attivita':  Altri servizi - Sviluppo e stampa di pellicole
 • Tipologia    dell'attivita':    Altri    servizi - Ingrandimenti (fotografici e/o digitali)
 • Tipologia    dell'attivita':    Altri    servizi - Riproduzione, restauro, ritocco e duplicazione di fotografie manuale o a computer
 • Tipologia    dell'attivita':    Altri    servizi - Acquisizione, lavorazione ed elaborazione digitale di immagini
 • Tipologia   dell'attivita':   Altri  servizi - Trasferimento  di immagini da pellicola a supporto magnetico/CD e viceversa
 • Tipologia    dell'attivita':   Altri   servizi - Post-produzione (aggiunta  di  musica al video, etc.) Tipologia dell'attivita': Altri servizi - Vendita di materiale fotografico di consumo
 • Tipologia    dell'attivita':    Altri    servizi - Vendita    di apparecchiature fotografiche ed altro
 • Tipologia clientela: Agenzie pubblicitarie
 • Tipologia clientela: Agenzie fotografiche d'archivio
 • Tipologia clientela: Agenzie di stampa
 • Tipologia clientela: Aziende private commerciali/industriali
 • Tipologia      clientela:      Aziende      private     editoria quotidiani/periodici
 • Tipologia  clientela:  Aziende  private  editoria libraria e non periodica
 • Tipologia clientela: Aziende ed enti pubblici
 • Tipologia clientela: Privati
 • Tipologia clientela: Fotografi/studi fotografici
 • Tipologia clientela: Fotonegozianti
 • Tipologia clientela: Laboratori fotografici per lo sviluppo e la stampa
 • Elementi specifici: Spese per aggiornamento software
 • Elementi  specifici:  Spese  per  materiale  chimico  e  per  lo sviluppo
 • Elementi specifici: Spese per viaggi e trasferte
 • Elementi specifici: Spese di pubblicita', promozione, propaganda e rappresentanza
 • Elementi specifici: Spese per smaltimento di rifiuti speciali
 • Altri   elementi   specifici:  Compensi  o  ricavi  percepiti  o conseguiti per la cessione di diritti di utilizzo
 • Altri   elementi   specifici:  Compensi  o  ricavi  percepiti  o conseguiti per servizi fotografici diretti al mercato italiano
 • Altri   elementi   specifici:  Compensi  o  ricavi  percepiti  o conseguiti  per servizi fotografici diretti al mercato multinazionale o estero
 • Altri  elementi  specifici:  Foto  pubblicate  su  copertine  di riviste a diffusione nazionale/internazionale - Numero
 • Altri  elementi  specifici:  Redazionali pubblicati su rivista a diffusione nazionale - Numero
 • Altri     elementi     specifici:     Campagne     pubblicitarie nazionali - Numero
 • Altri     elementi     specifici:     Campagne     pubblicitarie internazionali - Numero
 • Altri   elementi   specifici:   Servizi   fotografici   eseguiti all'estero - Numero
 • Altri   elementi   specifici:   Servizi  fotografici  pubblicati all'estero - Numero
 
 QUADRO E DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
 • Dorsi   digitali  per  fotocamere  (da  euro  258  fino  a  euro 1.033) - Numero
 • Dorsi  digitali  per  fotocamere  (oltre  euro 1.033 fino a euro 2.066) - Numero
 • Dorsi  digitali  per  fotocamere  (oltre  euro 2.066 fino a euro 10.329) - Numero
 • Dorsi digitali per fotocamere (oltre euro 10.329) - Numero
 • Luci continue (da euro 258 fino a euro 1.033) - Numero
 • Luci continue (oltre euro 1.033 fino a euro 2.066) - Numero
 • Luci continue (oltre euro 2.066 fino a euro 10.329) - Numero
 • Luci continue (oltre euro 10.329) - Numero
 • Luci Flash (da euro 258 fino a euro 1.033) - Numero
 • Luci Flash (oltre euro 1.033 fino a euro 2.066) - Numero
 • Luci Flash (oltre euro 2.066 fino a euro 10.329) - Numero
 • Luci Flash (oltre euro 10.329) - Numero
 • Computer (da euro 258 fino a euro 1.033) - Numero
 • Computer (oltre euro 1.033 fino a euro 2.066) - Numero
 • Computer (oltre euro 2.066 fino a euro 10.329) - Numero
 • Computer (oltre euro 10.329) - Numero
 • Stampanti-Plotter (da euro 258 fino a euro 1.033) - Numero
 • Stampanti-Plotter (oltre euro 1.033 fino a euro 2.066) - Numero
 • Stampanti-Plotter (oltre euro 2.066 fino a euro 10.329) - Numero
 • Stampanti-Plotter (oltre euro 10.329) - Numero
 • Scanner (da euro 258 fino a euro 1.033) - Numero
 • Scanner (oltre euro 1.033 fino a euro 2.066) - Numero
 • Scanner (oltre euro 2.066 fino a euro 10.329) - Numero
 • Scanner (oltre euro 10.329) - Numero
 • Fotocopiatrici (da euro 258 fino a euro 1.033) - Numero
 • Fotocopiatrici (oltre euro 1.033 fino a euro 2.066) - Numero
 • Fotocopiatrici (oltre euro 2.066 fino a euro 10.329) - Numero
 • Fotocopiatrici (oltre euro 10.329) - Numero
 • Apparecchi da ripresa, videocamere, telecamere (da euro 258 fino a euro 1.033) - Numero
 • Apparecchi da ripresa, videocamere, telecamere (oltre euro 1.033 fino a euro 2.066) - Numero
 • Apparecchi da ripresa, videocamere, telecamere (oltre euro 2.066 fino a euro 10.329) - Numero
 • Apparecchi  da  ripresa,  videocamere,  telecamere  (oltre  euro 10.329) - Numero
 • Ingranditori (fino a euro 10.329) - Numero
 • Ingranditori (oltre euro 10.329 fino a euro 51.646) - Numero
 • Ingranditori (oltre euro 51.646 fino a euro 103.291) - Numero
 • Ingranditori (oltre euro 103.291) - Numero
 • Sviluppatrici per diapositive (fino a euro 10.329) - Numero
 • Sviluppatrici  per  diapositive  (oltre  euro 10.329 fino a euro 51.646) - Numero
 • Sviluppatrici  per  diapositive  (oltre  euro 51.646 fino a euro 103.291) - Numero
 • Sviluppatrici per diapositive (oltre euro 103.291) - Numero
 • Sviluppatrici per negativi (fino a euro 10.329) - Numero
 • Sviluppatrici  per  negativi  (oltre  euro  10.329  fino  a euro 51.646) - Numero
 • Sviluppatrici  per  negativi  (oltre  euro  51.646  fino  a euro 103.291) - Numero
 • Sviluppatrici per negativi (oltre euro 103.291) - Numero
 • Minilab (fino a euro 10.329) - Numero
 • Minilab (oltre euro 10.329 fino a euro 51.646) - Numero
 • Minilab (oltre euro 51.646 fino a euro 103.291) - Numero
 Minilab (oltre euro 103.291) - Numero
 • Stampatrici fino a 30 x 45 (fino a euro 10.329) - Numero
 • Stampatrici  fino  a  30  x  45  (oltre  euro 10.329 fino a euro 51.646) - Numero
 • Stampatrici  fino  a  30  x  45  (oltre  euro 51.646 fino a euro 103.291) - Numero
 • Stampatrici fino a 30 x 45 (oltre euro 103.291) - Numero
 • Stampatrici oltre 30 x 45 (fino a euro 10.329) - Numero
 • Stampatrici  oltre  30  x  45  (oltre  euro  10.329  fino a euro 51.646) - Numero
 • Stampatrici  oltre  30  x  45  (oltre  euro  51.646  fino a euro 103.291) - Numero
 • Stampatrici oltre 30 x 45 (oltre euro 103.291) - Numero
 • Sviluppatrici  per  carta  formato oltre 30 x 45 fino a 70 x 100 (fino a euro 10.329) - Numero
 • Sviluppatrici  per  carta  formato oltre 30 x 45 fino a 70 x 100 (oltre euro 10.329 fino a euro 51.646) - Numero
 • Sviluppatrici  per  carta  formato oltre 30 x 45 fino a 70 x 100 (oltre euro 51.646 fino a euro 103.291) - Numero
 • Sviluppatrici  per  carta  formato oltre 30 x 45 fino a 70 x 100 (oltre euro 103.291) - Numero
 • Sviluppatrici  per  carta  formato  oltre  70 x 100 (fino a euro 10.329) - Numero
 • Sviluppatrici  per  carta  formato  oltre  70  x 100 (oltre euro 10.329 fino a euro 51.646) - Numero
 • Sviluppatrici  per  carta  formato  oltre  70  x 100 (oltre euro 51.646 fino a euro 103.291) - Numero
 • Sviluppatrici  per  carta  formato  oltre  70  x 100 (oltre euro 103.291) - Numero
 • Sistemi di stampa da file digitale (fino a euro 10.329) - Numero
 • Sistemi  di  stampa  da  file digitale (oltre euro 10.329 fino a euro 51.646) - Numero
 • Sistemi  di  stampa  da  file digitale (oltre euro 51.646 fino a euro 103.291) - Numero
 • Sistemi di stampa da file digitale (oltre euro 103.291) - Numero
 • Apparecchiature   per   postproduzione   video   (centraline  di montaggio, titolatici, ecc.) (fino a euro 10.329) - Numero
 • Apparecchiature   per   postproduzione   video   (centraline  di montaggio,  titolatici,  ecc.)  (oltre  a  euro  10.329  fino  a euro 51.646) - Numero
 • Apparecchiature   per   postproduzione   video   (centraline  di montaggio,  titolatici,  ecc.)  (oltre  a  euro  51.646  fino  a euro 103.291) - Numero
 • Apparecchiature   per   postproduzione   video   (centraline  di montaggio, titolatici, ecc.) (oltre a euro 103.291) - Numero
 
 QUADRO Z DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
 • Valore dei beni strumentali digitali
 • Servizi fotografici effettuati con supporto digitale
 • Ricavi  derivanti da servizi fotografici effettuati con supporto digitale
 • Fotocamere digitali - Numero
 • Stampatrici carta con video - Numero
 |  |  |  | Allegato 12 
 EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE TG75U
 
 NOTA TECNICA E METODOLOGICA
 CRITERI PER L'EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
 
 L'evoluzione  dello  Studio  di  Settore  ha il fine di cogliere i cambiamenti  strutturali,  le modifiche dei modelli organizzativi, le variazioni di mercato all'interno del settore economico.
 Di  seguito  vengono  esposti  i  criteri seguiti per l'evoluzione dello studio di settore SG75U.
 Oggetto  dello  studio sono le attivita' economiche rispondenti ai codici ATECOFIN 2004:
 • 45.31.0 - Installazione di impianti elettrici e tecnici;
 • 45.32.0 - Lavori di isolamento;
 • 45.33.0 - Installazione di impianti idraulico-sanitari;
 • 45.34.0 - Altri lavori di installazione;
 • 45.42.0 - Posa in opera di infissi.
 La  finalita'  perseguita  e'  di determinare un ricavo potenziale tenendo  conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa.
 A  tale  scopo,  nell'ambito  dello  studio,  vanno individuate le relazioni  tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare  i  possibili  processi  produttivi  e  i  diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'.
 L'evoluzione dello studio di settore e' stata condotta analizzando i   modelli   per   la  comunicazione  dei  dati  rilevanti  ai  fini dell'applicazione  dello  Studio  di Settore per il periodo d'imposta 2002.
 I contribuenti interessati sono risultati pari a 121.993.
 Sui  modelli  sono state condotte analisi statistiche per rilevare la  completezza,  la  correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute.
 Tali  analisi  hanno  comportato,  ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 7.219 posizioni.
 I principali motivi di scarto sono stati:
 • ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro;
 • quadro F del modello (elementi contabili) non compilato;
 • presenza  di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%;
 • errata   compilazione   delle   percentuali   relative   alla specializzazione (quadro D del modello);
 • errata  compilazione  delle  percentuali relative all'arca di svolgimento dell'attivita' (quadro D del modello);
 • incongruenze  fra  i  dati  strutturali  e  i  dati contabili contenuti nel modello.
 A  seguito  degli scarti effettuati, il numero dei modelli oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 114.774.
 IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
 
 Per  segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla  base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
 • una  tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si  e'  configurata  come  un'analisi fattoriale del tipo Analyse des Donneens e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1);
 • un procedimento di Cluster Analysis (2).
 
 ----------------------------
 
 (1)  L'Analisi  in  Componenti  Principali  e'  una tecnica
 statistica   che   permette  di  ridurre  il  numero  delle
 variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in
 un  numero  inferiore  di  nuove variabili dette componenti
 principali  tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate)
 che  spieghino  il  massimo possibile della varianza totale
 delle  variabili  originarie, per rendere minima la perdita
 di  informazione;  le  componenti principali (fattori) sono
 ottenute   come   combinazione   lineare   delle  variabili
 originarie.
 (2)  La  Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in
 base  ai  fattori  dell'analisi  in  componenti principali,
 permette   di   identificare  gruppi  omogenei  di  imprese
 (cluster);  in  tal  modo  le imprese che appartengono allo
 stesso    gruppo    omogeneo   presentano   caratteristiche
 strutturali simili
 L'utilizzo  combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering.
 In  effetti,  tanto  maggiore  e'  il  numero  di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering.
 Per  limitare  l'impatto  di tale problematica, la classificazione dei   contribuenti  e'  stata  effettuata  a  partire  dai  risultati dell'analisi  fattoriale,  basandosi  quindi  su un numero ridotto di variabili  (i  fattori)  che  consentono,  comunque,  di mantenere il massimo delle informazioni originarie.
 In  un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello  adottato,  l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non  tanto  in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto  in  funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili  esaminate  che  contraddistinguono  il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo.
 Le  variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono  quelle  presenti in tutti i quadri ad eccezione delle variabili del  quadro degli elementi contabili. Tale scelta nasce dall'esigenza di   caratterizzare   le   imprese   in  base  ai  possibili  modelli organizzativi, alla specializzazione, etc.; tale caratterizzazione e' possibile  solo  utilizzando  le informazioni relative alle strutture operative,  al  mercato  di  riferimento  e  a  tutti quegli elementi specifici   che   caratterizzano  le  diverse  realta'  economiche  e produttive di una impresa.
 I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati   in   termini   di  significativita'  sia  economica  sia statistica,  al  fine  di  individuare  quelli  che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio.
 La  Cluster  Analysis ha consentito di identificare ventuno gruppi omogenei di imprese.
 DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
 
 Lo  studio  analizza le attivita' economiche relative alle imprese che    effettuano    installazione    di    impianti    elettrici   e idraulico/termico-sanitari,  lavori  di  isolamento,  altri lavori di installazione  e lavori di completamento degli edifici, quali posa in opera di infissi, cucine su misura e arredi per negozi.
 L'analisi  ha  portato  all'individuazione  dei  gruppi  omogenei, differenziati in funzione di tre elementi principali:
 • area specialistica;
 • dimensione della struttura organizzativa;
 • tipologia di clientela.
 Il   primo   elemento   ha   permesso   di   individuare  soggetti specializzati in:
 • impianti elettrici civili (cluster 19);
 • impianti elettrici industriali (cluster 17);
 • impianti elettrici civili e industriali (cluster 13 e 16);
 • impianti di elevazione (cluster 5);
 • impianti  di  TV  terrestre,  satellitare e a circuito chiuso (cluster 20);
 • impianti  di  telefonia  a  centralino  e  trasmissione  dati (clusterl0);
 • impianti di rilevazione incendio (cluster 15);
 • impianti antifurto o antintrusione (cluster 12);
 • impianti   idraulico/termico-sanitari   e  di  raffrescamento (cluster 1, 3 e 14);
 • impianti di ventilazione e condizionamento (cluster 6);
 • sistemi  di illuminazione esterna per infrastrutture (cluster 4 e 7);
 • sistemi di delineatura e segnaletica stradale (cluster 18);
 • posa in opera di materiali isolanti e lavori di completamento di interni (cluster 21);
 • posa in opera di infissi (cluster 9);
 • posa  in  opera  di  arredi  per  negozi  e  cucine su misura (cluster 8).
 All'interno  delle  imprese che operano nel settore degli impianti elettrici      civili      e      industriali,     degli     impianti idraulico/termico-sanitari  e  in quello dei sistemi di illuminazione esterna, il fattore dimensionale - in termini di personale, superfici utilizzate   e   dotazione   di  beni  strumentali - ha  permesso  di individuare:
 • imprese di piccole dimensioni (cluster 1, 4, 17 e 19);
 • imprese di medie dimensioni (cluster 3 e 13);
 • imprese di grandi dimensioni (cluster 7, 14 e 16).
 Si  rileva inoltre la presenza di un cluster formato da imprese di dimensioni  nettamente  superiori  alla  media che eseguono lavori di installazione     di     impianti     elettrici    industriali    e/o idraulico/termico-sanitari e di raffrescamento (cluster 2).
 La  tipologia  di  clientela  ha  portato all'individuazione di un cluster  formato  da  imprese che eseguono lavori in appalto per enti pubblici (cluster 11).
 Le   imprese   in   esame   eseguono  generalmente  interventi  di installazione/posa  in  opera,  manutenzione e riparazione. Pertanto, per  semplicita'  di  esposizione,  nelle  successive descrizioni dei cluster  con  installazione/posa  in  opera  si comprendono anche gli interventi  di  manutenzione  e  riparazione.  Inoltre,  sempre nelle successive  descrizioni  dei  cluster,  salvo segnalazione contraria, l'indicazione di valori numerici riguarda valori medi.
 Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei (cluster).
 
 CLUSTER    1 - IMPRESE    DI    PICCOLE    DIMENSIONI   SPECIALIZZATE
 NELL'INSTALLAZIONE DI IMPIANTI IDRAULICI/TERMICO-SANITARI
 
 NUMEROSITA': 34.456
 
 Il   cluster   raggruppa   le   imprese   di   piccole  dimensioni specializzate          nell'installazione         di         impianti idraulico/termicosanitari e di raffrescamento (87% dei ricavi).
 Si  tratta prevalentemente di ditte individuali (87% dei casi), in cui  generalmente  lavora  il solo titolare, con spazi destinati allo svolgimento dell'attivita' di dimensioni limitate e dotazione di beni strumentali essenziale.
 La  clientela  e'  composta  in  massima parte da privati (44% dei ricavi)  e  da  imprese, esercenti arti e professioni ed enti privati (32%).
 
 CLUSTER 2 - IMPRESE DI GRANDI DIMENSIONI
 
 NUMEROSITA': 1.007
 
 Le  imprese  appartenenti  al  cluster  si  caratterizzano per una struttura organizzativa di dimensioni nettamente superiori alla media del settore. Si tratta prevalentemente di societa' (49% di capitali e 40%  di  persone) e occupano complessivamente 18 addetti di cui 15-16 dipendenti.  Per  lo svolgimento dell'attivita' si rileva la presenza di  locali  destinati  a  magazzino/deposito  (554  mc)  e  di locali destinati  ad  ufficio  e  laboratorio (321 mq); il 41% delle imprese dispone inoltre di superfici esterne destinate a magazzino e deposito (358 mq).
 Le   imprese   del  cluster  eseguono  prevalentemente  lavori  di installazione di impianti elettrici e/o idraulici. In particolare, il 52%   dei   soggetti  esegue  lavori  di  installazione  di  impianti idraulico/termico-sanitari  e di raffrescamento (64% dei ricavi) e il 46% si occupa di installazione di impianti elettrici industriali (per capannoni  industriali,  strutture/edifici di grandi dimensioni ecc.) da cui proviene il 59% dei ricavi.
 La  clientela  e'  composta in massima parte da imprese, esercenti arti e professioni ed enti privati (58% dei ricavi).
 Coerentemente  con  le  grandi  dimensioni,  la  dotazione di beni strumentali e' superiore alla media del settore.
 
 CLUSTER     3 - IMPRESE    DI    MEDIE    DIMENSIONI    SPECIALIZZATE
 NELL'INSTALLAZIONE DI IMPIANTI IDRAULICI/TERMICO-SANITARI
 
 NUMEROSITA': 11.477
 
 Il  cluster  risulta  composto  da  imprese  di  medie  dimensioni specializzate          nell'installazione         di         impianti idraulico/termico-sanitari e di raffrescamento (86% dei ricavi).
 Le  imprese  del  cluster  operano  prevalentemente sotto forma di ditta  individuale  (59%  dei  casi) e di societa' di persone (36%) e occupano    complessivamente    3   addetti.   Per   lo   svolgimento dell'attivita'   si   rileva   la  presenza  di  locali  destinati  a magazzino/deposito (73 mq) e ad ufficio e laboratorio (23 mq).
 I  lavori  sono  svolti  prevalentemente  in  appalto per imprese, esercenti  arti  e professioni ed enti privati (39% dei ricavi) e per privati (38%).
 La  dotazione  di  beni  strumentali  comprende  5  stringitubi, 1 saldatrice  elettrica  e  1  filettatrice  elettrica per tubazioni di diametro fino a 100 mm.
 
 CLUSTER    4 - IMPRESE    DI    PICCOLE    DIMENSIONI   SPECIALIZZATE
 NELL'INSTALLAZIONE   DI   SISTEMI  DI  ILLUMINAZIONE  ESTERNA  PER
 INFRASTRUTTURE
 
 NUMEROSITA': 693
 
 Il   cluster   raggruppa   le   imprese   di   piccole  dimensioni specializzate  nell'installazione di sistemi di illuminazione esterna per  infrastrutture  (strade,  aeroporti,  porti, stadi, ecc.) da cui deriva il 76% dei ricavi.
 Le  imprese  del  cluster  operano  prevalentemente sotto forma di ditte  individuali  (66%  dei  casi)  e  societa'  di persone (21%) e occupano    complessivamente    3   addetti.   Per   lo   svolgimento dell'attivita' si rileva la presenza di locali destinati ad ufficio e laboratorio  (21  mq)  e di locali destinati a magazzino/deposito (50 mq).
 Coerentemente  con  la tipologia di attivita' svolta, la clientela e' composta in massima parte da enti pubblici (56% dei ricavi).
 La  dotazione di beni strumentali comprende 1 pinza amperometrica, 1  misuratore  di  messa a terra e 1 saldatrice elettrica; il 42% dei soggetti dispone di 1 autogru.
 
 CLUSTER  5 - IMPRESE  SPECIALIZZATE NELL'INSTALLAZIONE DI IMPIANTI DI
 ELEVAZIONE
 
 NUMEROSITA': 728
 
 Il    cluster    e'    costituito    da    imprese   specializzate nell'installazione    di    impianti    di   elevazione   (ascensore, montacarichi) da cui proviene il 97% dei ricavi.
 Si  tratta  di  societa' (28% di persone e 23% di capitali) in cui sono  occupati 5 addetti di cui 4 dipendenti e ditte individuali (49% dei casi) con 2 addetti. Per lo svolgimento dell'attivita' le imprese del  cluster  dispongono di locali destinati ad ufficio e laboratorio (34  mq);  nel  47% dei casi dispongono inoltre di locali destinati a magazzino/deposito (95 mq).
 Coerentemente  con  la specializzazione, il peso dell'attivita' di manutenzione  (36%  dei ricavi) e' superiore alla media del settore e la clientela e' composta prevalentemente da condomini (55% dei ricavi per  il  59% dei soggetti) e da imprese, esercenti arti e professioni ed enti privati (49% per il 54%).
 
 CLUSTER  6 - IMPRESE  SPECIALIZZATE NELL'INSTALLAZIONE DI IMPIANTI DI
 VENTILAZIONE E CONDIZIONAMENTO
 
 NUMEROSITA': 3.527
 
 Le  imprese  del  cluster sono specializzate nell'installazione di impianti  di  ventilazione e condizionamento (57% dei ricavi). Il 51% dei   soggetti   esegue   inoltre   interventi  relativi  a  impianti idraulico/termico-sanitari  e di raffrescamento (41% dei ricavi) e il 25°/o interventi relativi a impianti di refrigerazione (46%).
 Si  tratta  di  ditte  individuali  (56% dei casi) con 2 addetti e societa'  (28% di persone e 16% di capitali) che occupano 4-5 addetti di  cui  3 dipendenti. Per lo svolgimento dell'attivita' si rileva la presenza  di  locali  destinati ad ufficio e laboratorio (34 mq) e di locali destinati a magazzino/deposito (52 mq).
 I  lavori  sono  svolti  prevalentemente  in  appalto per imprese, esercenti  arti  e professioni ed enti privati (40% dei ricavi) e per privati (29%).
 La  dotazione  di  beni  strumentali  comprende 1 unita' a gas per apparati  refrigeranti,  1  termometro  digitale,  3  stringitubi,  1 saldatrice  elettrica  e  1  filettatrice  elettrica per tubazioni di diametro fino a 100 mm.
 
 CLUSTER    7 - IMPRESE    DI    GRANDI    DIMENSIONI    SPECIALIZZATE
 NELL'INSTALLAZIONE   DI   SISTEMI  DI  ILLUMINAZIONE  ESTERNA  PER
 INFRASTRUTTURE
 
 NUMEROSITA': 132
 
 Il   cluster   e'   formato   da   imprese  di  grandi  dimensioni specializzate  nell'installazione di sistemi di illuminazione esterna per  infrastrutture  (strade,  aeroporti,  porti,  stadi ecc.) da cui deriva il 74% dei ricavi.
 Le   imprese  del  cluster  operano  prevalentemente  sotto  forma societaria   (34%   di  persone  e  339/0  di  capitali)  e  occupano complessivamente  10  addetti di cui 9 dipendenti. Per lo svolgimento dell'attivita'   si   rileva   la  presenza  di  locali  destinati  a magazzino/deposito  (268  mc)  e  di  locali  destinati  ad ufficio e laboratorio (73 mc). Il 53% dei soggetti dispone inoltre di superfici esterne destinate a mab tino/deposito (560 mc).
 Coerentemente  con  la  specializzazione, la clientela e' composta principalmente  da  enti  pubblici  (63°/o  dei ricavi) e le spese di partecipazione  a  gare  di  appalto  sono  superiori  alla media del settore.
 La dotazione di beni strumentali comprende 2 autogru, 1 misuratore di  messa  a terra, 3 pinze amperometriche, 1 misuratore per prove di isolamento; il 55% delle imprese del cluster dispone di 1 betoniera e il  52% di ponteggi mobili con un altezza massima raggiungibile di 22 metri lineari.
 
 CLUSTER  8 - IMPRESE  SPECIALIZZATE NELLA POSA IN OPERA DI ARREDI PER
 NEGOZI E DI CUCINE SU MISURA
 
 NUMEROSITA': 916
 
 Il  cluster  e'  costituito da imprese specializzate nella posa in opera  di arredi per negozi (47% dei ricavi) e nella posa in opera di cucine su misura (52% dei ricavi per il 52% dei soggetti).
 Si tratta in misura prevalente di ditte individuali (83% dei casi) in  cui  generalmente  lavora  il  solo titolare. Nel 17% dei casi si tratta  di  societa'  che  occupano 3 addetti. Le imprese del cluster generalmente  dispongono  di locali destinati a ufficio e laboratorio di dimensioni esigue.
 I  lavori  sono svolti perlopiu' in appalto per imprese, esercenti arti  e  professioni  ed  enti privati (54% dei ricavi). 11 28% delle imprese  ha  indicato  di  svolgere  lavori  in  subappalto  (87% dei ricavi).
 
 CLUSTER 9 - IMPRESE SPECIALIZZATE NELLA POSA IN OPERA DI INFISSI
 
 NUMEROSITA': 5.182
 
 Il  cluster raggruppa le imprese specializzate nella posa in opera di porte e finestre (77% dei ricavi) e di persiane e avvolgibili (29% dei ricavi per il 52% dei soggetti).
 Si  tratta in massima parte di ditte individuali (84% dei casi) in cui  generalmente lavora il solo titolare. Nel 16% dei casi si tratta di  societa'  con  2-3  addetti. Gli spazi destinati allo svolgimento dell'attivita'  sono  di  dimensioni  limitate e la dotazione di beni strumentali e' essenziale.
 La  clientela  e'  composta  prevalentemente da imprese, esercenti arti  e  professioni  ed  enti privati (72% dei ricavi per il 58% dei soggetti) e da privati (49% per il 48%).
 
 CLUSTER  10 - IMPRESE SPECIALIZZATE NELL'INSTALLAZIONE DI IMPIANTI DI
 TELEFONIA A CENTRALINO E TRASMISSIONE DATI
 
 NUMEROSITA': 1.053
 
 Le  imprese  del  cluster sono specializzate nell'installazione di impianti  di telefonia a centralino (49% dei ricavi) e di impianti di trasmissione dati (36%).
 Il  cluster  e'  formato  da  societa'  (28%  di capitali e 27% di persone)  in  cui  operano 5-6 addetti e da ditte individuali (45% di casi)  che  occupano  2 addetti. Per lo svolgimento dell'attivita' si rileva  la  presenza di locali destinati ad ufficio e laboratorio (37 mq);  il  49%  dei  soggetti  dispone  inoltre  di locali destinati a magazzino/deposito (67 mq).
 La  clientela e' composta per lo piu' da imprese, esercenti arti e professioni  ed  enti  privati  (44%  dei  ricavi).  Tra i clienti si rilevano inoltre privati (34% dei ricavi per il 34% dei soggetti).
 
 CLUSTER 11 - IMPRESE CHE ESEGUONO LAVORI IN APPALTO PER ENTI PUBBLICI
 
 NUMEROSITA': 693
 
 Al  cluster  appartengono  le imprese che eseguono prevalentemente lavori  in  appalto per enti pubblici (63% dei ricavi). Coerentemente con  la  modalita' di svolgimento dell'attivita' si rilevano spese di partecipazione a gare d'appalto superiori alla media del settore.
 Si  tratta  di  imprese di grandi dimensioni, per lo piu' societa' (38%  di  capitali  e  31°io  di  persone)  con  11  addetti di cui 9 dipendenti.  Nel  31%  dei  casi si tratta di ditte individuali con 7 addetti,  di  cui  6 dipendenti. Per lo svolgimento dell'attivita' si rileva  la presenza di locali destinati a magazzino/deposito (143 mq) e di locali destinati ad ufficio e laboratorio (78 mq).
 I soggetti appartenenti al cluster effettuano in misura prevalente lavori  di  installazione  di  impianti  elettrici  industriali  (per capannoni  industriali,  strutture/edifici di grandi dimensioni ecc.) da  cui  proviene  il  25%  dei  ricavi  e lavori di installazione di impianti  elettrici  civili  (per edifici residenziali e non, incluso impianto  citofonico)  da  cui deriva il 22% dei ricavi; il 34% delle imprese  installa  inoltre  impianti  idraulico/termico-sanitari e di raffrescamento (43% dei ricavi).
 La dotazione di beni strumentali comprende 1 misuratore di messa a terra, 2 pinze amperometriche, 1 saldatrice elettrica, 2 stringitubi, 1  filettatrice  a  mano,  1  misuratore  per  prove di isolamento, 1 misuratore  di interruttori differenziali; nel 30% dei casi si rileva la presenza di 1 autogru.
 
 CLUSTER  12 - IMPRESE  SPECIALIZZATE  NELL'INSTALLAZIONE  DI IMPIANTI
 ANTIFURTO O ANTINTRUSIONE
 
 NUMEROSITA': 1.590
 
 Il  cluster  raggruppa le imprese specializzate nell'installazione di  impianti  antifurto  o  antintrusione (58% dei ricavi), attivita' alla  quale  il  57%  delle  imprese  affianca  l'installazione degli impianti di rilevazione incendi (17% dei ricavi).
 Si  tratta  di  ditte  individuali  (54% dei casi) con 2 addetti e societa'  (29%  di persone e 17% di capitali) che occupano 4 addetti. Per  lo  svolgimento dell'attivita' le imprese del cluster dispongono di  locali  destinati  ad  ufficio  e laboratorio (33 mq) e di locali destinati a magazzino/deposito (31 mq).
 La  clientela  e'  composta  prevalentemente da imprese, esercenti arti  e  professioni  ed  enti  privati (43% dei ricavi) e da privati (26%).
 
 CLUSTER    13 - IMPRESE    DI    MEDIE    DIMENSIONI    SPECIALIZZATE
 NELL'INSTALLAZIONE DI IMPIANTI ELETTRICI
 
 NUMEROSITA': 5.005
 
 Il   cluster   e'   composto   da   imprese  di  medie  dimensioni specializzate  nell'installazione  di  impianti elettrici industriali (per  capannoni  industriali,  strutture/edifici di grandi dimensioni ecc.)  da  cui  deriva  il 52% dei ricavi e impianti elettrici civili (per  edifici residenziali e non, incluso impianto citofonico) da cui deriva il 29% dei ricavi.
 Si tratta prevalentemente di societa' (di persone nel 47% dei casi e  di  capitali nel 18%). L'organico e' composto da 6 addetti. Per lo svolgimento  dell'attivita' si rileva la presenza di locali destinati a  magazzino/deposito  (103  mq)  e  di locali destinati ad ufficio e laboratorio (55 mq).
 La  clientela e' composta per lo piu' da imprese, esercenti arti e professioni ed enti privati (56% dei ricavi).
 La   dotazione   di   beni   strumentali   comprende   2-3   pinze amperometriche,   1   misuratore  di  messa  a  terra,  1  saldatrice elettrica,  1 misuratore di interruttori differenziali e 1 misuratore per  prove di isolamento; il 68% delle imprese del cluster dispone di ponteggi  mobili  con  un  altezza  massima raggiungibile di 10 metri lineari.
 
 CLUSTER    14 - IMPRESE    DI    GRANDI    DIMENSIONI   SPECIALIZZATE
 NELL'INSTALLAZIONE DI IMPIANTI IDRAULICI/TERMICO-SANITARI
 
 NUMEROSITA': 3.514
 
 Il cluster raggruppa le imprese di grandi dimensioni specializzate nell'installazione   di   impianti   idraulico/termicosanitari  e  di raffrescamento (71% dei ricavi).
 Le  imprese  del  cluster  sono  prevalentemente  societa' (52% di persone  e  21% di capitali) ed occupano complessivamente 7-8 addetti di  cui  6 dipendenti. Per lo svolgimento dell'attivita' si rileva la presenza  di  locali  destinati  a  magazzino/deposito  (237 mq) e di locali  destinati  ad  ufficio  e  laboratorio  (83  mq);  il 27% dei soggetti   dispone   inoltre   di   superfici   esterne  destinate  a magazzino/deposito (182 mq).
 La  clientela  e'  composta in massima parte da imprese, esercenti arti  e  professioni  ed  enti  privati (49% dei ricavi) e da privati (26%).
 La  dotazione  di  beni  strumentali  comprende  8  stringitubi, 3 saldatrici  elettriche,  2  filettatrici  elettriche per tubazioni di diametro  fino  a  100  mm;  il  62% dei soggetti dispone di ponteggi mobili con un altezza massima raggiungibile di 12 metri lineari.
 
 CLUSTER  15 - IMPRESE SPECIALIZZATE NELL'INSTALLAZIONE DI IMPIANTI DI
 RILEVAZIONE INCENDIO
 
 NUMEROSITA': 142
 
 Al     cluster     appartengono     le    imprese    specializzate nell'installazione  di  impianti  di  rilevazione  incendio  (76% dei ricavi),  alla quale le imprese del cluster affiancano frequentemente l'installazione di impianti antifurto o antintrusione.
 Si  tratta  di  societa' (33% di capitali e 29% di persone) in cui operano  5  addetti  e  ditte individuali (38%) con 2 addetti. Per lo svolgimento  dell'attivita' si rileva la presenza di locali destinati ad ufficio e laboratorio (57 mq) e a magazzino/deposito (53 mq).
 I  lavori  vengono  svolti  principalmente in appalto per imprese, esercenti  arti  e professioni ed enti privati (49% dei ricavi) ed in subappalto  (20%); il 42% dei soggetti esegue lavori per privati (27% dei ricavi).
 
 CLUSTER    16 - IMPRESE    DI    GRANDI    DIMENSIONI   SPECIALIZZATE
 NELL'INSTALLAZIONE DI IMPIANTI ELETTRICI
 
 NUMEROSITA': 1.626
 
 Il cluster individua le imprese di grandi dimensioni specializzate nell'installazione  di  impianti elettrici industriali (per capannoni industriali,  strutture/edifici  di  grandi  dimensioni  ecc.) da cui proviene  il 61% dei ricavi e, secondariamente, di impianti elettrici civili  (per edifici residenziali e non, incluso impianto citofonico) da cui deriva il 18% dei ricavi.
 Le  imprese del cluster sono in misura prevalente societa' (50% di persone  e 33% di capitali) e occupano complessivamente 12 addetti di cui  10  dipendenti.  Per  lo svolgimento dell'attivita' si rileva la presenza  di  locali  destinati  a  magazzino/deposito  (255 mq) e ad ufficio e laboratorio (163 mq).
 La  clientela e' composta per lo piu' da imprese, esercenti arti e professioni ed enti privati (62% dei ricavi).
 La dotazione di beni strumentali comprende 4 pinze amperometriche, 1  misuratore di messa a terra, 2 saldatrici elettriche, 1 misuratore di interruttori differenziali, 1 misuratore per prove di isolamento e ponteggi  mobili  con  un  altezza  massima raggiungibile di circa 10 metri lineari.
 
 CLUSTER  17 - PICCOLE  IMPRESE  SPECIALIZZATE  NELL'INSTALLAZIONE  DI
 IMPIANTI ELETTRICI INDUSTRIALI
 
 NUMEROSITA': 11.209
 
 Il   cluster  raggruppa  le  imprese  di  piccole  dimensioni  che effettuano  in  misura prevalente lavori di installazione di impianti elettrici  industriali  (per capannoni industriali, strutture/edifici di grandi dimensioni ecc.) da cui proviene il 67% dei ricavi.
 Le imprese del cluster sono per lo piu' ditte individuali (74% dei casi)  e  societa'  di  persone  (20%)  e occupano complessivamente 2 addetti.  Gli spazi destinati allo svolgimento dell'attivita' sono di dimensioni limitate e la dotazione di beni strumentali e' essenziale.
 La  clientela  e'  composta  prevalentemente da imprese, esercenti arti e professioni ed enti privati (53% dei ricavi).
 
 CLUSTER  18 - IMPRESE  SPECIALIZZATE  IN  SISTEMI  DI  DELINEATURA  E
 SEGNALETICA STRADALE
 
 NUMEROSITA': 185
 
 Il  cluster  e'  formato  da  imprese  specializzate in sistemi di delineatura e segnaletica stradale (97% dei ricavi).
 Le   imprese   appartenenti   al   cluster  sono  quasi  equamente distribuite tra societa' (25% di persone e 28°/o di capitali) e ditte individuali  (47%)  e  occupano  complessivamente  3  addetti. Per lo svolgimento  dell'attivita' si rileva la presenza di locali destinati ad  ufficio  e  laboratorio  (36  mq); il 46% dei soggetti dispone di locali destinati a magazzino/deposito (145 mq).
 Coerentemente  con  specializzazione,  la  clientela  e'  composta prevalentemente  da  enti pubblici (43% dei ricavi) e secondariamente da imprese, esercenti arti e professioni ed enti privati (27%).
 
 CLUSTER    19 - IMPRESE    DI    PICCOLE   DIMENSIONI   SPECIALIZZATE
 NELL'INSTALLAZIONE DI IMPIANTI ELETTRICI CIVILI
 
 NUMEROSITA': 26.476
 
 Il   cluster   e'   formato   da  imprese  di  piccole  dimensioni specializzate  nell'installazione  di  impianti elettrici civili (per edifici  residenziali  e  non,  incluso  impianto  citofonico) da cui deriva il 74% dei ricavi.
 Le imprese del cluster sono prevalentemente ditte individuali (81% dei   casi)  e  occupano  complessivamente  1-2  addetti.  Gli  spazi destinati allo svolgimento dell'attivita' sono di dimensioni limitate e la dotazione di beni strumentali e' essenziale.
 La  clientela e' composta per lo piu' da imprese, esercenti arti e professioni ed enti privati (35% dei ricavi) e da privati (33%).
 
 CLUSTER  20 - IMPRESE  SPECIALIZZATE  NELL'INSTALLAZIONE  DI IMPIANTI
 TELEVISIVI
 
 NUMEROSITA': 1.010
 
 Al     cluster     appartengono     le    imprese    specializzate nell'installazione  di  impianti  di  TV  terrestre,  satellitare e a circuito chiuso (76% dei ricavi).
 Si tratta di imprese di piccole dimensioni, in massima parte ditte individuali  (79%  dei  casi)  in  cui  generalmente  lavora  il solo titolare;  nel  rimanente  21%  dei  casi  si  tratta di societa' che occupano  2 addetti. Per lo svolgimento dell'attivita' le imprese del cluster  dispongono  di  locali  di  dimensioni  limitate e hanno una dotazione di beni strumentali essenziale.
 La  clientela  e'  composta  prevalentemente  da  privati (33% dei ricavi) e da condomini (28%).
 
 CLUSTER  21 - IMPRESE  SPECIALIZZATE NELLA POSA IN OPERA DI MATERIALI
 ISOLANTI E NEL COMPLETAMENTO DI INTERNI
 
 NUMEROSITA': 3.591
 
 Il  cluster raggruppa le imprese specializzate nella posa in opera di  materiali  isolanti  (80%  dei  ricavi per il 65% dei soggetti) e nell'eseguire lavori di completamento di interni (81% per il 51%).
 Si  tratta  di  ditte  individuali  (73% dei casi) con 2 addetti e societa'  (18%  di  persone  e 9% di capitali) in cui sono occupati 4 addetti.  Gli spazi destinati allo svolgimento dell'attivita' sono di dimensioni limitate e la dotazione di beni strumentali e' essenziale.
 I lavori sono svolti soprattutto in appalto per imprese, esercenti arti  e  professioni  ed  enti privati (74% dei ricavi per il 65% dei soggetti)  ed  in  subappalto  (69%  per il 40%); il 40% dei soggetti realizza il 31% dei ricavi da lavori svolti per privati.
 DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO
 
 Una  volta  suddivise  le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare,  per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio  si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al  gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (3).
 La   stima   della   "funzione  di  ricavo"  e'  stata  effettuata individuando  la  relazione  tra  il  ricavo (variabile dipendente) e alcuni   dati   contabili  e  strutturali  delle  imprese  (variabili indipendenti).
 E'  opportuno  rilevare  che  prima  di  definire  il  modello  di regressione  si  e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese  per  verificare  le  condizioni  di  "normalita'  economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si  e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo".
 In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
 • (costo  del venduto (4) + costo per la produzione di servizi) dichiarato negativo;
 • costi  e  spese dichiarati nel quadro F del modello superiori ai ricavi dichiarati.
 Successivamente    sono    stati   utilizzati   degli   indicatori economico-contabili specifici delle attivita' in esame:
 • incidenza  dei  costi sui ricavi = (costo del venduto + costo per  la  produzione di servizi)/[ ricavi + variazione delle rimanenze di  opere  e  servizi  di  durata ultrannuale (Art. 60, commi 1-4 del TUIR) (5)];
 • produttivita'  per  addetto  =  [ricavi  +  variazione  delle rimanenze  di  opere  e servizi di durata ultrannuale (Art. 60, commi 1-4 del TUIR)]/(numero di addetti (6) * 1000).
 Per  ogni  gruppo  omogeneo,  distintamente  per forma giuridica e sulla   base   del   personale  dipendente,  e'  stata  calcolata  la distribuzione  ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti  e  poi  sono  state selezionate le imprese che presentavano valori   degli   indicatori   contemporaneamente  all'interno  di  un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento.
 
 ----------------------------
 
 (3) La  Regressione  Multipla e' una tecnica statistica che
 permette   di   interpolare   i   dati   con   un   modello
 statistico-matematico   che   descrive   l'andamento  della
 variabile  dipendente in funzione di una serie di variabili
 indipendenti   relativamente   alla  loro  significativita'
 statistica.
 (4) Costo  del  venduto  =  Esistenze  iniziali  relative a
 merci,   prodotti  finiti,  materie  prime  e  sussidiarie,
 semilavorati e ai servizi non di durata ultrannuale + costi
 per  l'acquisto di materie prime, sussidiarie, semilavorate
 e  merci - rimanenze  finali  relative  a  merci,  prodotti
 finiti,  materie  prime  e  sussidiarie,  semilavorati e ai
 servizi  non  di  durata  ultrannuale  + esistenze iniziali
 relative   ad   opere,   forniture   e  servizi  di  durata
 ultrannuale    di   cui   all'art.   60,   comma   5,   del
 TUIR - rimanenze  finali  relative  ad  opere,  forniture e
 servizi  di durata ultrannuale di cui all'art. 60, comma 5,
 del TIUR.
 (5) Variazione delle rimanenze di opere e servizi di durata
 ultrannuale  (Art.  60,  comuni 1-4 del TUIR) = [(Rimanenze
 finali  relative  ad  opere,  forniture e servizi di durata
 ultrannuale - Rimanenze finali relative ad opere, forniture
 e  servizi  di durata ultrannuale di cui all'art. 60, comma
 5,  del  TUIR) - (Esistenze  iniziali  relative  ad  opere,
 forniture   e  servizi  di  durata  ultrannuale - Esistenze
 iniziali  relative  ad opere, forniture e servizi di durata
 ultrannuale di cui all'art. 60, comma 5, del TUIR)].
 (6) Le   frequenze   relative   ai  dipendenti  sono  state
 normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite.
 Le frequenze  relative  ai non dipendenti (ad eccezione dei
 collaboratori   coordinati   e  continuativi  che  prestano
 attivita'     prevalentemente    nell'impresa    e    degli
 amministratori  non  soci) sono state normalizzate all'anno
 in base alle percentuali di lavoro prestato.
 
 |1 + numero dirigenti + numero
 |quadri + numero impiegati + numero
 |operai generici + numero operai
 |specializzati + numero dipendenti
 |a tempo parziale + numero
 |apprendisti + numero assunti con
 |contratto di formazione e lavoro o
 |a termine e lavoranti a domicilio
 |+ numero collaboratori coordinati
 |e continuativi che prestano
 |attivita' prevalentemente
 |nell'impresa + numero
 |collaboratori dell'impresa
 |familiare e coniuge dell'azienda
 |coniugale + numero familiari
 |diversi che prestano attivita'
 |nell'impresa + numero associati in
 |partecipazione che apportano
 |lavoro prevalentemente Numero addetti = (ditte           |nell'impresa + numero associati in individuali)                      |partecipazione diversi ---------------------------------------------------------------------
 |Numero dirigenti + numero quadri +
 |numero impiegati + numero operai
 |generici + numero operai
 |specializzati + numero dipendenti
 |a tempo parziale + numero
 |apprendisti + numero assunti con
 |contratto di formazione e lavoro o
 |a termite e lavoranti a domicilio
 |+ numero collaboratori coordinati
 |e continuativi che prestano
 |attivita' prevalentemente
 |nell'impresa + numero familiari
 |diversi che prestano attivita'
 |nell'impresa + numero associati in
 |partecipazione che apportano
 |lavoro prevalentemente
 |nell'impresa + numero associati in
 |partecipazione diversi + numero
 |soci con occupazione prevalente
 |nell'impresa + numero soci diversi Numero addetti = (societa)        |+ numero amministratori non soci.
 Per  l'incidenza dei costi sui ricavi sono stati scelti i seguenti intervalli:
 • dal 2° al 16° ventile, per i cluster 1, 6, 19;
 • dal 1° al 17° ventile, per i cluster 2, 11, 13, 16;
 • dal 1° al 16° ventile, per i cluster 3, 14;
 • dal 2° al 17° ventile, per i cluster 4, 5, 17;
 • dal 2° al 18° ventile, per i cluster 7, 10, 12, 15;
 • fino al 17° ventile, per il cluster 8;
 • fino al 16° ventile, per il cluster 9;
 • dal 1° al 18° ventile, per i cluster 18, 20;
 • fino al 18° ventile, per il cluster 21.
 Per  la  produttivita'  per  addetto  sono stati scelti i seguenti intervalli:
 • dal  3°  al 19° ventile, per i cluster 1, 5, 10, 12, 13, 17, 18, 21;
 • dal 1° al 19° ventile, per il cluster 2;
 • dal 2° al 19° ventilo, per i cluster 3, 6, 7, 11, 15 16;
 • dal 4° al 19° ventile, per i cluster 4, 8,	 9, 19, 20.
 Cosi'  definito  il  campione  di  imprese  di  riferimento, si e' proceduto  alla  definizione  della  "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo.
 Per  la  determinazione  della  "funzione  di  ricavo"  sono state utilizzate  sia  variabili  contabili  (quadro  F  del  modello)  sia variabili  strutturali.  La  scelta  delle variabili significative e' stata  effettuata  con  il  metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili,  la  determinazione  della  "funzione  di  ricavo"  si  e' ottenuta  applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita).
 Affinche'  il  modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti  da  soggetti  anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro  che  presentavano  un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5.
 Nella  definizione  della  "funzione di ricavo" si e' tenuto conto anche  delle  possibili  differenze  di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell'attivita'.
 A tale scopo si sono utilizzati i risultati di uno studio relativo alla  "territorialita'  generale  a  livello  comunale, provinciale e regionale (7)"  che  ha  avuto  come  obiettivo  la  suddivisione del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto al:
 • grado di benessere;
 • livello di qualificazione professionale;
 • struttura economica.
 Nella    definizione   della   funzione   di   ricavo,   le   aree territoriali (8) sono state rappresentate con un insieme di variabili dummy  ed  e'  stata  analizzata la loro interazione con la variabile "Radice  quadrata  del  Valore  dei beni strumentali". Tali variabili hanno  prodotto,  ove  le  differenze  territoriali non fossero state colte  completamente  nella  Cluster  Analysis,  valori correttivi da applicare,  nella  stima  del  ricavo di riferimento, al coefficiente della variabile "Radice quadrata del Valore dei beni strumentali".
 Nell'allegato  12.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".
 
 ----------------------------
 
 (7) I  criteri e le conclusioni dello studio sono riportati
 nell'apposito Decreto Ministeriale.
 (8) Le  aree  territoriali, omogenee sia a livello comunale
 che  provinciale  e regionale, sono state individuate sulla
 base  del  comune,  della  provincia  e  della  regione del
 domicilio fiscale e sono state rappresentate con un insieme
 di  variabili  dummy. Ogni variabile dummy, relativa ad una
 specifica  area  territoriale,  e'  stata ponderata in base
 alla    percentuale   dei   ricavi   conseguiti   nell'area
 territoriale stessa.
 APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
 
 Per  la  determinazione  del  ricavo  della  singola  impresa sono previste due fasi:
 • l'Analisi Discriminante (9);
 • la stima del ricavo di riferimento.
 Nell'allegato  12.B  vengono  riportate  le  variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante.
 Non  si  e'  proceduto  nel  modo standard di operare dell'Analisi Discriminante  in  cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo  di  massima  probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione  di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo   omogeneo,   sono   considerate  sempre  le  probabilita'  di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei.
 Per  ogni  impresa  viene  determinato  il  ricavo  di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza.
 Tale  ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del  gruppo  stesso  e  le  variabili  dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
 Anche  l'intervallo  di  confidenza  e'  ottenuto come media degli intervalli  di  confidenza,  al  livello  del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
 
 ----------------------------
 
 (9) L'Analisi  Discriminante e' una tecnica che consente
 di  associare  ogni  impresa  ad  uno  dei  gruppi omogenei
 individuati per la sua attivita', attraverso la definizione
 di  una  probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi
 stessi.
 
 ---->  Vedere allegato 12.A da pag. 241 a pag. 243   <----
 
 ALLEGATO 12.B
 
 VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE
 
 QUADRO A DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
 • Numero delle giornate retribuite per i dirigenti
 • Numero delle giornate retribuite per i quadri
 • Numero delle giornate retribuite per gli impiegati
 • Numero delle giornate retribuite per gli operai generici
 • Numero delle giornate retribuite per gli operai specializzati
 • Numero  delle  giornate  retribuite  per  i  dipendenti  a tempo parziale
 • Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti
 • Numero  delle  giornate retribuite per gli assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio
 • Numero  di  collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa Percentuale di lavoro prestato dai  collaboratori  dell'impresa  familiare  e  coniuge  dell'azienda coniugale
 • Percentuale  di  lavoro prestato dai familiari diversi da quelli di cui al rigo precedente che prestano attivita' nell'impresa
 • Percentuale di lavoro prestato dagli associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa
 • Percentuale di lavoro prestato dagli associati in partecipazione diversi da quelli di cui al rigo precedente
 • Percentuale   di   lavoro  prestato  dai  soci  con  occupazione prevalente nell'impresa
 • Percentuale di lavoro prestato dai soci diversi da quelli di cui al rigo precedente
 • Numero di amministratori non soci
 
 QUADRO B DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
 • Superficie locali destinati ad ufficio e laboratorio (Mq)
 • Superficie locali destinati a magazzino/deposito (Mq)
 • Superficie spazi esterni destinati a magazzino/deposito (Mq)
 
 QUADRO D DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
 Specializzazione - Sezione    1 - Impianti   elettrici:   Impianti elettrici  civili  (per  edifici residenziali e non, incluso impianto citofonico)
 • Specializzazione - Sezione   1 - Impianti   elettrici:  Impianti elettrici  industriali  (per capannoni industriali, strutture/edifici di grandi dimensioni, ecc.)
 • Specializzazione - Sezione   1 - Impianti   elettrici:  Impianti elevazione (ascensore, montacarichi)
 • Specializzazione - Sezione  1 - Impianti  elettrici: Impianti di TV terrestre, satellitare e a circuito chiuso
 • Specializzazione - Sezione  1 - Impianti  elettrici: Impianti di telefonia a centralino
 • Specializzazione - Sezione  1 - Impianti  elettrici: Impianti di trasmissione dati
 • Specializzazione - Sezione  1 - Impianti  elettrici: Impianti di rilevazione incendio
 • Specializzazione - Sezione   1 - Impianti   elettrici:  Impianti antifurto o antintrusione
 • Specializzazione - Sezione   2 - Impianti   idraulici:  Impianti idraulico/termico-sanitario e di raffrescamento
 • Specializzazione - Sezione  2 - Impianti  idraulici: Impianti di refrigerazione (es. banco frigorifero)
 • Specializzazione - Sezione  2 - Impianti  idraulici: Impianti di ventilazione e condizionamento
 • Specializzazione - Sezione   3 - Altre  tipologie  di  impianti: Sistemi   di   illuminazione   esterna  per  infrastrutture  (strade, aeroporti, porti, stadi ecc.)
 • Specializzazione - Sezione   3 - Altre  tipologie  di  impianti: Sistemi di delineatura e segnaletica stradale
 • Specializzazione - Sezione   4 - Attivita'  di  posa  in  opera: Materiali isolanti
 • Specializzazione - Sezione 4 - Attivita' di posa in opera: Porte e finestre
 • Specializzazione - Sezione   4 - Attivita'  di  posa  in  opera: Persiane e avvolgibili
 • Specializzazione - Sezione   4 - Attivita'  di  posa  in  opera: Cucine su misura
 • Specializzazione - Sezione   4 - Attivita'  di  posa  in  opera: Arredi per negozi
 • Specializzazione - Sezione   4 - Attivita'  di  posa  in  opera: Completamento di interni (soffitti, pareti mobili, ecc.)
 • Altri dati: Lavoro svolto in appalto per enti pubblici
 • Altri  dati:  Lavoro  svolto per condomini (esclusi i righi D30, D31, D32)
 • Altri  elementi  specifici:  Spese  per  il materiale di consumo impiegato nell'attivita'
 • Altri  elementi  specifici:  Spese  di  partecipazione a gare di appalto
 
 QUADRO E DEL MODELLO ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE:
 • Beni strumentali: Saldatrice elettrica - Numero
 • Beni  strumentali:  Unita'  di  carica a gas per apparecchiature refrigeranti - Numero
 • Beni strumentali: Termometro digitale - Numero
 • Beni strumentali: Autogru - Numero
 |  |  |  | Allegato 13 EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE SG96U
 
 NOTA TECNICA E METODOLOGICA
 
 CRITERI PER L'EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
 
 Di  seguito  vengono  esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore SG96U.
 Oggetto  dello  studio  e'  l'attivita'  economica  rispondente al codice ATECOFIN 2004:
 • 50.20.5 - Altre   attivita'   di   manutenzione  e  di  soccorso stradale.
 La  finalita'  perseguita  e'  determinare  un "ricavo potenziale" tenendo  conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa.
 A  tale  scopo,  nell'ambito  dello  studio,  vanno individuate le relazioni  tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare  i  possibili  processi  produttivi  e  i  diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'.
 Al  fine  di  conoscere  le  informazioni  relative alle strutture produttive  in  oggetto  si  e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SG96).
 I contribuenti interessati sono risultati pari a 4.645.
 I questionari restituiti sono stati pari a 2.598.
 Sui  questionari  sono  state  condotte  analisi  statistiche  per rilevare   la   completezza,  la  correttezza  e  la  coerenza  delle informazioni in essi contenute.
 Tali  analisi  hanno  comportato,  ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 680 posizioni;
 I principali motivi di scarto sono stati:
 • ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro;
 • quadro M del questionario (elementi contabili) con compilato;
 • quadro B del questionario (unita' locali destinate all'esercizio dell'attivita) non compilato;
 • quadro    C   del   questionario   (modalita'   di   svolgimento dell'attivita) non compilato;
 • presenza  di  attivita'  secondarie  con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%;
 • errata  compilazione  delle  percentuali relative alla tipologia dell'attivita' (quadro C del questionario);
 • incongruenze  fra  i  dati  strutturali  e  i dati contenuti nel questionario.
 A  seguito  degli  scarti  effettuati,  il  numero dei questionari oggetto delle successive analisi e' stato pari a 1.918.
 
 IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
 
 Per  segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla  base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
 
 - una  tecnica basata su approccio di tipo multivariato, che si e'
 configurata  come  un'analisi  fattoriale  del  tipo  Analyse  des
 donnees   e   nella  fattispecie  come  un'Analisi  in  Componenti
 Principali (1);
 - un procedimento di Cluster Analysis (2).
 
 ----------------------------
 
 (1) L'Analisi  in  Componenti  Principali  e'  una  tecnica
 statistica   che   permette  di  ridurre  il  numero  delle
 variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in
 un  numero  inferiore  di  nuove variabili dette componenti
 principali  tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate)
 che  spieghino  il  massimo possibile della varianza totale
 delle  variabili  originarie, per rendere minima la perdita
 di  informazione;  le  componenti principali (fattori) sono
 ottenute   come   combinazione   lineare   delle  variabili
 originarie.
 (2) La  Cluster  Analysis e' una tecnica statistica che, in
 base  ai  fattori  dell'analisi  in  componenti principali,
 permette   di   identificare  gruppi  omogenei  di  imprese
 (cluster);  in  tal  modo  le imprese che appartengono allo
 stesso    gruppo    omogeneo   presentano   caratteristiche
 strutturali simili.
 L'utilizzo  combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering.
 In  effetti,  tanto  maggiore  e'  il  numero  di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering.
 Per  limitare  l'impatto  di tale problematica, la classificazione dei   contribuenti  e'  stata  effettuata  a  partire  dai  risultati dell'analisi  fattoriale,  basandosi  quindi  su un numero ridotto di variabili  (i  fattori)  che  consentono,  comunque,  di mantenere il massimo delle informazioni originarie.
 In  un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello  adottato,  l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non  tanto  in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto  in  funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili  esaminate  che  contraddistinguono  il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo.
 Le  variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono  quelle  presenti  in  tutti  i  quadri  di  cui  si  compone il questionario  ad  eccezione delle variabili del quadro degli elementi contabili.  Tale  scelta  nasce  dall'esigenza  di  caratterizzare le imprese  in  base  ai  possibili  modelli organizzativi, alle diverse specializzazioni,    alle    diverse    modalita'   di   espletamento dell'attivita',   etc.;  tale  caratterizzazione  e'  possibile  solo utilizzando  le  informazioni  relative  alle strutture operative e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa.
 I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati   in   termini   di  significativita'  sia  economica  sia statistica,  al  fine  di  individuare  quelli  che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio.
 La  Cluster  Analysis  ha  consentito  di identificare otto gruppi omogenei di imprese.
 
 DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
 
 L'analisi   ha   evidenziato  le  principali  caratteristiche  del comparto   delle  altre  attivita'  di  manutenzione  e  di  soccorso stradale.
 I  fattori  che  hanno  contribuito  maggiormente  a determinare i modelli di business prevalenti sono:
 • la specializzazione per comparto di attivita';
 • la specializzazione per tipologia di attivita';
 • il fattore dimensionale.
 Il  fattore  della  specializzazione  per comparto di attivita' ha permesso di distinguere i seguenti macro settori
 • Autorimesse (cluster 1 e 2);
 • Autolavaggi (cluster 5, 6 e 7);
 • Servizi di soccorso stradale (cluster 3 e 4);
 • Depositi giudiziari (cluster 8).
 Nell'ambito  dei  comparti  individuati  sono  emerse  le seguenti specializzazioni per tipologia di attivita':
 • Autorimesse (cluster 2);
 • Autorimesse   con   rimessaggio   mezzi   pesanti,   camper   ed imbarcazioni da diporto (cluster 1);
 • Autolavaggi (cluster 5 e 6);
 • Autolavaggi self-service (cluster 7);
 • Soccorso stradale (cluster 3);
 • Soccorso stradale ed autostradale (cluster 4);
 • Deposito giudiziario e soccorso stradale (cluster 8).
 Il  fattore  dimensionale  ha  fatto  emergere,  nell'ambito delle imprese  di  autolavaggio,  le realta' di dimensioni ridotte (cluster 6).
 Nelle  successive  descrizioni  dei  cluster  emersi dall'analisi, salvo  segnalazioni  contrarie,  l'indicazione  dei  valori  numerici riguarda valori medi.
 
 CLUSTER 1 - AUTORIMESSE  CON  RIMESSAGGIO  MEZZI  PESANTI,  CAMPER ED
 IMBARCAZIONI DA DIPORTO
 
 NUMEROSITA': 29
 
 Le  aziende  appartenenti  al  cluster  sono  in  prevalenza ditte individuali  (59%  dei  soggetti) e societa' di persone (28%) con una struttura composta da 2 addetti di cui 1 dipendente.
 Gli  spazi  destinati  all'attivita'  si  articolano  in  12 mq di uffici, 467 mq di spazi destinati ad autorimessa coperta, 1.330 mq di spazi  destinati  ad autorimessa scoperta presenti nel 17% dei casi e 168  mq  di  locali  e spazi destinati a servizi presenti nel 48% dei casi; il numero di posti auto disponibili e' pari a 23.
 La  tipologia  di  attivita'  prevalente,  esercitata dai soggetti appartenenti al cluster, e' quella di autorimessa (40% dei ricavi) ed in  particolare  parcheggio/rimessa  in  abbonamento annuale (27% dei ricavi)  e  parcheggio/rimessa in abbonamento mensile (8%). Si rileva inoltre  la  presenza  di servizi di lavaggio auto ed altri veicoli a mano  (14% dei ricavi) e manutenzione e riparazioni elettromeccaniche (50%).  I  soggetti  appartenenti al cluster si caratterizzano per la presenza  dell'attivita'  di  rimessaggio ed in particolare il 24% di essi  effettua  rimessaggio  mezzi  pesanti  (78% dei ricavi), il 17% rimessaggio   camper   e   roulotte   (16%)  ed  il  24%  rimessaggio imbarcazioni da diporto (66%).
 Annualmente  vengono  emessi  90  abbonamenti  annuali dal 48% dei soggetti,  19  abbonamenti mensili dal 17%, 5 abbonamenti settimanali dal 7% e 860 abbonamenti giornalieri dal 10%.
 Le  imprese  del  cluster sono localizzate prevalentemente in zone residenziali   (41%   dei  soggetti),  zone  Australi  (24%)  e  zone commerciali (14%).
 La  clientela  e'  costituita  prevalentemente da privati (64% dei ricavi),  altre  imprese ed esercenti arti e professioni (12%), enti, amministrazioni  ed  imprese in convenzione (9%) ed autotrasportatori (8%).
 
 CLUSTER 2 - AUTORIMESSE
 
 NUMEROSITA': 34
 
 Le  aziende  appartenenti  al  cluster  sono  in  prevalenza ditte individuali  (65%  dei  soggetti)  con  una  struttura  composta da 2 addetti di cui 1 dipendente.
 Gli spazi destinati all'attivita' si articolano in 9 mq di uffici, 599  mq  di  spazi  destinati ad autorimessa coperta, 592 mq di spazi destinati  ad  autorimessa scoperta presenti nel 32% dei casi e 62 mq di  locali  e spazi destinati a servizi presenti nel 41% dei casi; il numero di posti auto disponibili e' pari a 73.
 La  tipologia  di  attivita'  prevalente,  esercitata dai soggetti appartenenti al cluster, e' quella di autorimessa (79% dei ricavi) ed in  particolare  parcheggio/rimessa  in  abbonamento mensile (63% dei ricavi)  e  parcheggio  ad  ore  (11%). Annualmente vengono emessi 65 abbonamenti  mensili  e  1.072  abbonamenti  giornalieri  dal 18% dei soggetti.
 Le  imprese  del  cluster sono localizzate prevalentemente in zone residenziali (50% dei soggetti) e zone commerciali (24%).
 La  clientela  e'  costituita  da privati (72% dei ricavi) e altre imprese ed esercenti arti e professioni (20%).
 
 CLUSTER 3 - IMPRESE FORNITRICI DI SOCCORSO STRADALE
 
 NUMEROSITA': 189
 
 ,
 Le  aziende  appartenenti  al  cluster  sono prevalentemente ditte individuali (73% dei soggetti) e presentano una struttura composta in media da 2 addetti.
 Gli  spazi  destinati  all'attivita'  si  articolano  in  10 mq di uffici, 314 mq di spazi destinati ad autorimessa coperta presenti nel 36%  dei  casi,  891  mq  di  spazi destinati ad autorimessa scoperta presenti  nel  45%  dei  casi; il numero di posti auto disponibili e' pari a 55 per il 39% dei soggetti.
 La  tipologia  di  attivita'  prevalente,  esercitata dai soggetti appartenenti  al  cluster,  e'  quella  di soccorso stradale (85% dei ricavi)  ed  in  particolare  soccorso  e trasporto veicoli con massa complessiva  a pieno carico fino a 3,5 t. (74% dei ricavi). Si rileva inoltre  la  presenza  di servizi di deposito giudiziario nel 35% dei casi con un'incidenza sui ricavi pari al 16%.
 Le  imprese  del  cluster sono localizzate prevalentemente in zone residenziali  (26% dei soggetti), zone industriali (23%) e nei pressi della rete autostradale (8%).
 La  clientela  e'  costituita  prevalentemente da privati (44% dei ricavi), altre imprese ed esercenti arti e professioni (26%) ed enti, amministrazioni ed imprese in convenzione (22%).
 Trai   beni  strumentali  sono  presenti  1  automezzo  con  massa complessiva  a  pieno  carico  fino  a 3,5 t. attrezzato per soccorso stradale  ed  1  automezzo con massa complessiva a pieno carico oltre 3,5 t. e fino a 12 t. attrezzato per soccorso stradale.
 
 CLUSTER 4 - IMPRESE  FORNITRICI  DI  SERVIZI  DI SOCCORSO STRADALE ED
 AUTOSTRADALE
 
 NUMEROSITA': 108
 
 Le  aziende  appartenenti  al  cluster  sono  ripartite  tra ditte individuali  (45% dei soggetti), societa' di persone (39%) e societa' di capitali (16%) con una struttura composta in media da 4 addetti di cui 2 dipendenti.
 Gli  spazi  destinati  all'attivita'  si  articolano  in  58 mq di uffici, 347 mq di spazi destinati ad autorimessa coperta presenti nel 51%  dei  casi,  1.156  mq di spazi destinati ad autorimessa scoperta presenti  nel  65% dei casi, 203 mq spazi destinati esclusivamente ad officina/riparazioni  nel  64%  dei  casi;  il  numero  di posti auto disponibili e' pari a 66 per il 44% dei soggetti.
 La  tipologia  di  attivita'  prevalente,  esercitata dai soggetti appartenenti  al  cluster,  e'  quella  di soccorso stradale (83% dei ricavi)  ed  in  particolare  soccorso  e trasporto veicoli con massa complessiva  a pieno carico fino a 3,5 t. (52% dei ricavi) e soccorso e trasporto veicoli con massa complessiva a pieno carico oltre 3,5 t. (22%).  Si rileva inoltre la presenza di manutenzione di base e primo intervento  nel 51% dei casi con un'incidenza sui ricavi pari al 13%, di  servizi  di  deposito  giudiziario (12% dei ricavi per il 49% dei casi)  e  di  servizi di manutenzione e riparazioni elettromeccaniche (15%  dei ricavi per il 22% dei soggetti). Il cluster si caratterizza per   la   presenza   di  convenzioni  per  il  soccorso  stradale  e autostradale.
 Le  imprese  del  cluster sono localizzate prevalentemente in zone industriali  (34%  dei soggetti) e nei pressi della rete autostradale (35%).
 La  clientela  e'  costituita  prevalentemente da privati (39% dei ricavi),  altre  imprese ed esercenti arti e professioni (20%), enti, amministrazioni  ed imprese in convenzione (21%) ed autotrasportatori (9%).
 Tra  i beni strumentali sono presenti 1 autogru', 1 autovettura, 1 automezzo  con  massa  complessiva  a  pieno  carico  fino  a  3,5 t. attrezzato  per soccorso stradale e 2 automezzi con massa complessiva a  pieno  carico  oltre 3,5 t. e fino a 12 t. di cui 1 attrezzato per soccorso stradale.
 
 CLUSTER 5 - AUTOLAVAGGI
 
 NUMEROSITA': 160
 
 Le  aziende  appartenenti  al  cluster  sono  ripartite  tra ditte individuali  (45% dei soggetti), societa' di persone (38%) e societa' di  capitali  (17%)  con una struttura composta da 2 addetti di cui 1 dipendente.
 Gli  spazi destinati all'attivita' si articolano in 7 mq di uffici e 564 mq di locali e spazi destinati a servizi.
 Le  aziende del cluster svolgono quasi esclusivamente attivita' di autolavaggio  (97%  dei  ricavi)  ed  in particolare autolavaggio con servizio  di  self-service  (44% dei ricavi) e lavaggio auto ed altri veicoli automatico (44%).
 Le  imprese  del  cluster sono localizzate prevalentemente in zone industriali (35% dei soggetti) e in zone residenziali (34%).
 La  clientela  e'  costituita  prevalentemente da privati (75% dei ricavi).
 Tra  i  beni  strumentali  sono  presenti  2 impianti automatici e semi-automatici   per  autolavaggio  e  1  sistema  automatizzato  di pagamento.
 
 CLUSTER 6 - AUTOLAVAGGI DI PICCOLE DIMENSIONI
 
 NUMEROSITA': 1.201
 
 br;     Le aziende appartenenti al cluster sono prevalentemente ditte individuali  (69°% dei soggetti), con una struttura composta in media da 2 addetti di cui 1 dipendente.
 Gli spazi destinati all'attivita' si articolano in 8 mq di uffici, 148 mq di locali e spazi destinati a servizi per il 53% dei casi; 143 mq  di spazi destinati esclusivamente ad officina/riparazioni nel 30% dei casi.
 La  tipologia  di  attivita'  prevalente,  esercitata dai soggetti appartenenti  al  cluster, e' quella di autolavaggio (54% dei ricavi) ed  in  particolare  lavaggio  auto  ed altri veicoli a mano (31% dei ricavi)  e lavaggio auto ed altri veicoli automatico (21%). Si rileva inoltre   la  presenza  di  servizi  di  manutenzione  e  riparazioni elettromeccaniche  (11%  dei  casi  con  un'incidenza sui ricavi pari all'82%).
 Le  imprese  del  cluster sono localizzate prevalentemente in zone residenziali (35% dei soggetti) e in zone industriali (23%).
 La  clientela  e'  costituita  prevalentemente da privati (58% dei ricavi) e altre imprese ed esercenti arti e professioni (27%).
 
 CLUSTER 7 - AUTOLAVAGGI SELF-SERVICE
 
 NUMEROSITA': 75
 
 Le  aziende  appartenenti al cluster sono prevalentemente societa' (di  persone nel 35% dei casi e di capitali nel 33%) e presentano una struttura formata da 2 addetti.
 Le  imprese  del  cluster  sono  caratterizzate da 923 mq di spazi destinati a servizi.
 La  tipologia  di  attivita'  esclusiva  esercitata  dai  soggetti appartenenti  al  cluster e' quella di autolavaggio ed in particolare autolavaggio con servizio di self-service (92% dei ricavi).
 Le  imprese  del  cluster sono localizzate prevalentemente in zone industriali  (31% dei soggetti), in zone residenziali (29%) e in zone commerciali (28%).
 La  clientela  e'  costituita  prevalentemente da privati (91% dei ricavi).
 Tra  i  beni  strumentali  sono  presenti  4 impianti automatici e semi-automatici   per   autolavaggio,   2  sistemi  automatizzati  di pagamento  e  1  strumentazione  di  controllo (telecamere a circuito chiuso, ecc.).
 
 CLUSTER 8 - IMPRESE  FORNITRICI  DI SERVIZI DI DEPOSITO GIUDIZIARIO E
 SOCCORSO STRADALE
 
 NUMEROSITA': 87
 
 Le  aziende  appartenenti  al  cluster  sono  ripartite  tra ditte individuali  (49% dei soggetti), societa' di persone (38%) e societa' di  capitali  (13%)  con una struttura composta da 3 addetti di cui 1 dipendente.
 Gli  spazi  destinati  all'attivita'  si  articolano  in  22 mq di uffici, 168 mq di spazi destinati ad autorimessa coperta, 2.670 mq di spazi  destinati  ad  autorimessa  scoperta;  il numero di posti auto disponibili e' pari a 189.
 La  tipologia  di  attivita'  prevalente,  esercitata dai soggetti appartenenti  al  cluster, e' quella di deposito giudiziario (45% dei ricavi),  soccorso  stradale  (42%) e custodia a seguito di rimozione forzata (7%).
 Le  imprese  del  cluster sono localizzate prevalentemente in zone residenziali (32% dei soggetti) e zone industriali (31%)
 La    clientela    e'    costituita   prevalentemente   da   enti, amministrazioni  ed imprese in convenzione (54% dei ricavi) e privati (30%).
 Tra  i  beni strumentali sono presenti 1 autogru', 1 automezzo con massa  complessiva  a  pieno  carico  fino  a  3,5  t. attrezzato per soccorso  stradale e 1 automezzo con massa complessiva a pieno carico oltre 3,5 t. e fino a 12 t. attrezzato per soccorso stradale.
 DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO
 
 Una  volta  suddivise  le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare,  per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio  si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al  gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (3).
 
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 (3) La  Regressione  Multipla e' una tecnica statistica che
 permette   di   interpolare   i   dati   con   un   modello
 statistico-matematico   che   descrive   l'andamento  della
 variabile  dipendente in funzione di una serie di variabili
 indipendenti   relativamente   alla  loro  significativita'
 statistica.
 La   stima   della   "funzione  di  ricavo"  e'  stata  effettuata individuando  la  relazione  tra  il  ricavo (variabile dipendente) e alcuni   dati   contabili  e  strutturali  delle  imprese  (variabili indipendenti).
 E'  opportuno  rilevare  che  prima  di  definire  il  modello  di regressione  si  e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese  per  verificare  le  condizioni  di  "normalita'  economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si  e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo".
 In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
 • "costo  del  venduto (4)  +  costo per la produzione di servizi" dichiarato negativo;
 • costi e spese dichiarati nel quadro M del questionario superiori ai ricavi dichiarati.
 Successivamente    sono    stati   utilizzati   degli   indicatori economico-contabili specifici delle attivita' in esame:
 • valore   aggiunto   orario   per  addetto = (ricavi - costo  del venduto - costo  per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi) / (numero addetti (5)*312*8);
 • incidenza  dei costi sui ricavi = (costo del venduto + costo per la    produzione    di    servizi    +    spese   per   acquisti   di servizi)*100 / ricavi.
 Per  ogni  gruppo  omogeneo, distintamente per forma giuridica, e' stata   calcolata   la  distribuzione  ventilica  di  ciascuno  degli indicatori  precedentemente  definiti e poi sono state selezionate le imprese  che  presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno  di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento.
 Per  il  valore  aggiunto  orario  per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli:
 • dal 2° ventile, per i cluster 1 e 2;
 • dal 3° al 19° ventile, per i cluster 3 e 5;
 • dal 2° al 19° ventilo, per i cluster 4, 7 e 8;
 • dal 6° al 19° ventile, per i cluster 6.
 Per  l'incidenza dei costi sui ricavi sono stati scelti i seguenti intervalli:
 • fino al 19° ventile, per i cluster 1, 2, 7 e 8;
 • fino al 18° ventile, per i cluster 3, 4 e 5;
 • fino al 15° ventile, per il cluster 6.
 Cosi'  definito  il  campione  di  imprese  di  riferimento, si e' proceduto  alla  definizione  della  "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo.
 
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 (4) Costo  del  venduto  = Esistenze iniziali + acquisti di
 merci e materie prime - rimanenze finali
 (5) Le   frequenze   relative   ai  dipendenti  sono  state
 normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite.
 Le  frequenze  relative ai non dipendenti (ad eccezione dei
 collaboratori   coordinati   e  continuativi  che  prestano
 attivita'     prevalentemente    nell'impresa    e    degli
 amministratori  non  soci) sono state normalizzate all'anno
 in base alle percentuali di lavoro prestato.
 
 |1 + numero dipendenti a tempo
 |pieno + numero dipendenti a tempo
 |parziale + numero apprendisti +
 |numero assunti con contratto di
 |formazione e lavoro o a termine e
 |lavoranti a domicilio + numero
 |collaboratori coordinati e
 |continuativi che prestano
 |attivita' prevalentemente
 |nell'impresa + numero
 |collaboratori dell'impresa
 |familiare e coniuge dell'azienda
 |coniugale + numero familiari
 |diversi che prestano attivita'
 |nell'impresa + numero associati in
 |partecipazione che apportano
 |lavoro prevalentemente Numero addetti = (ditte           |nell'impresa + numero associati in individuali)                      |partecipazione diversi ---------------------------------------------------------------------
 |Numero dipendenti a tempo pieno +
 |numero dipendenti a tempo parziale
 |+ numero apprendisti + numero
 |assunti con contratto di
 |formazione e lavoro o a termine e
 |lavoranti a domicilio + numero
 |collaboratori coordinati e
 |continuativi che prestano
 |attivita' prevalentemente
 |nell'impresa + numero familiari
 |diversi che prestano attivita'
 |nell'impresa + numero associati in
 |partecipazione che apportano
 |lavoro prevalentemente
 |nell'impresa + numero associati in
 |partecipazione diversi + numero
 |soci con occupazione prevalente
 |nell'impresa + numero soci diversi Numero addetti = (societa)        |+ numero amministratori non soci
 Per  la  determinazione  della  "funzione  di  ricavo"  sono state utilizzate  sia  variabili  contabili (quadro M del questionario) sia variabili  strutturali.  La  scelta  delle variabili significative e' stata  effettuata  con  il  metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili,  la  determinazione  della  "funzione  di  ricavo"  si  e' ottenuta  applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita).
 Affinche'  il  modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti  da  soggetti  anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro  che  presentavano  un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5.
 Nella  definizione  della  "funzione di ricavo" si e' tenuto conto anche  delle  possibili  differenze  di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell'attivita'.
 A  tale  scopo si sono utilizzati i risultati degli studi relativi alle  "territorialita'  generale  a  livello comunale" (6), che hanno avuto come obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto al:
 • grado di benessere;
 • livello di qualificazione professionale;
 • struttura economica.
 Nella  definizione  della  funzione di ricavo le aree territoriali sono  state  rappresentate  con  un  insieme di variabili dummy ed e' stata  analizzata  la  loro  interazione  con la variabile "Costo del venduto  +  Costo per la produzione di servizi". Tali variabili hanno prodotto,  ove  le  differenze  territoriali  non fossero state colte completamente nella Cluster Analysis, valori correttivi da applicare, nella   stima  del  ricavo  di  riferimento,  al  coefficiente  della variabile "Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi".
 Nell'allegato  13.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".
 
 APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
 
 Per  la  determinazione  del  ricavo  della  singola  impresa sono previste due fasi:
 - l'Analisi Discriminante (7);
 - la stima del ricavo di riferimento.
 Nell'allegato  13.B  vengono  riportate  le  variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante.
 Non  si  e'  proceduto  nel  modo standard di operare dell'Analisi Discriminante  in  cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo  di  massima  probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione  di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo   omogeneo,   sono   considerate  sempre  le  probabilita'  di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei.
 Per  ogni  impresa  viene  determinato  il  ricavo  di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza.
 Tale  ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del  gruppo  stesso  e  le  variabili  dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
 Anche  l'intervallo  di  confidenza  e'  ottenuto come media degli intervalli  di  confidenza,  al  livello  del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
 
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 (6) I  criteri e le conclusioni dello studio sono riportati
 nell'apposito Decreto Ministeriale.
 (7) L'Analisi  Discriminante e' una tecnica che consente di
 associare   ogni   impresa   ad  uno  dei  gruppi  omogenei
 individuati per la sua attivita', attraverso la definizione
 di  una  probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi
 stessi.
 
 ---->  Vedere allegato 13.A alle pagg. 253-254  <----
 
 ALLEGATO 13.B
 
 VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE
 
 QUADRO B DEL QUESTIONARIO:
 • Spazi destinati ad autorimessa scoperta (Mq)
 • Locali e spazi destinati a magazzini (Mq)
 • Locali e spazi destinati a servizi (autolavaggio, ecc.) (Mq)
 • Spazi destinati esclusivamente ad officina/riparazione(Mq)
 
 QUADRO C DEL QUESTIONARIO:
 • Tipologia   dell'attivita':  Parcheggio/rimessa  in  abbonamento annuale
 • Tipologia   dell'attivita':  Parcheggio/rimessa  in  abbonamento mensile
 • Tipologia   dell'attivita':  Parcheggio/rimessa  in  abbonamento settimanale
 • Tipologia   dell'attivita':  Parcheggio/rimessa  in  abbonamento giornaliero
 • Tipologia dell'attivita': Parcheggio ad ore
 • Tipologia dell'attivita': Autolavaggio con servizio self-service
 • Tipologia dell'attivita': Lavaggio auto e altri veicoli a mano
 • Tipologia   dell'attivita':   Lavaggio   auto  e  altri  veicoli automatico
 • Tipologia dell'attivita': Soccorso e trasporto veicoli con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 t
 • Tipologia dell'attivita': Soccorso e trasporto veicoli con massa complessiva a pieno carico oltre 3,5 t
 • Tipologia dell'attivita': Deposito giudiziario
 • Tipologia   dell'attivita':  Custodia  a  seguito  di  rimozione forzata
 • Altri dati: Rimessaggio mezzi pesanti
 • Altri dati: Rimessaggio camper e roulotte
 • Altri dati: Rimessaggio imbarcazioni da diporto
 • Tipologia  della  clientela: Enti, amministrazioni ed imprese in convenzione
 • Elementi specifici: Numero massimo di posti auto disponibili
 • Elementi specifici: Numero di abbonamenti annuali
 • Elementi specifici: Numero di abbonamenti mensili nell'anno
 • Elementi  specifici:  Assicurazioni contro il furto e l'incendio su attrezzature, impianti e locali
 • Elementi   specifici:  Convenzioni  con  organizzazioni  per  il soccorso autostradale
 
 QUADRO E DEL QUESTIONARIO:
 • Beni  strumentali:  Impianti  automatici  e  semi-automatici per autolavaggio
 • Beni strumentali: Sistemi automatizzati di pagamento
 • Beni  strumentali:  Strumentazione  di  controllo  (telecamere a circuito chiuso, ecc.)
 • Mezzi  di  trasporto:  Automezzi  con  massa complessiva a pieno carico superiore a t. 12 di cu attrezzati per soccorso stradale
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