| Il  Ministero  delle  attivita' produttive, in collaborazione con l'ICE,  ha introdotto due nuove linee di intervento mirate a favorire l'internazionalizzazione   delle   PMI  e,  in  particolare,  i  loro investimenti all'estero mediante: l'aggregazione   delle   imprese   di  piccole  dimensioni  per realizzare progetti di internazionalizzazione congiunti;
 il  trasferimento  di  «conoscenza» dalle Universita' alle PMI, per  accrescere  le  loro  capacita' di agire sui mercati «da grandi» imprese.
 1.  Obiettivo  del  primo intervento e' l'aggregazione di imprese intorno ad un progetto comune di investimento.
 Si  auspica  che  regioni,  associazioni di categoria nazionali e territoriali,  organismi  fieristici,  camere  di  commercio, possano svolgere,  a  livello locale, una funzione di aggregazione delle PMI, per favorire l'utilizzo della nuova agevolazione.
 2.  Il  secondo  intervento ha lo scopo di incentivare i contatti fra mondo imprenditoriale e mondo accademico.
 Le universita', i parchi tecnoscientifici, i centri e istituti di ricerca,  tramite  progetti  congiunti con le imprese, sono coinvolti con  l'obiettivo  di  inserire  le  PMI  italiane  nella loro rete di relazioni con l'estero.
 Gli  studi di fattibilita' devono essere direttamente finalizzati ad  investimenti  all'estero.  Condizione essenziale per una positiva valutazione  della  richiesta e' l'esplicito e concreto proposito dei richiedenti  di  effettuare  il  successivo  investimento. La diretta finalizzazione  dello  studio di fattibilita' ad un investimento deve essere  evidenziata  e  documentata  attraverso  l'indicazione  delle attivita'  preliminari  gia'  poste  in  essere,  quali  indagini  di mercato, missioni di operatori all'estero, contatti con le potenziali controparti.
 L'intervento pubblico e' articolato su tre momenti:
 il   finanziamento   del   75%   (entro  l'importo  massimo  di Euro 150.000)  delle  spese  relative  all'effettuazione  di studi di fattibilita'    finalizzati    ad    investimenti    all'estero    di raggruppamenti, filiere o distretti di imprese, ovvero, nella seconda ipotesi,   studi   di   fattibilita'   per   progetti  congiunti  fra universita', parchi tecnoscientifici ed imprese.
 Gli stanziamenti ammontano, rispettivamente, a Euro 2 milioni per le  aggregazioni  di  imprese  e  ad  Euro  1  milione per i progetti congiunti imprese/mondo accademico.
 La  restante  quota  della  spesa  e'  lasciata  ai  privati, per assicurare la rispondenza dello studio con l'investimento ipotizzato;
 l'accompagnamento istituzionale nel mercato d'interesse;
 il   monitoraggio   della   realizzazione   dello  studio,  per assicurarne l'efficacia.
 Nella  prima  tipologia  di  intervento gli studi di fattibilita' realizzati  da  raggruppamenti  di  imprese, loro filiere o distretti possono  riguardare  investimenti di natura promozionale, (show room) commerciale (centri servizi, assistenza, ecc.) o produttiva.
 Nella  seconda tipologia di intervento, gli studi di fattibilita' devono  essere  finalizzati  ad  acquisire  «conoscenza» e tecnologie mediante l'implementazione di brevetti, la creazione di joint-venture o  di  nuove  imprese  all'estero,  l'ingegnerizzazione  di prodotti, l'innovazione  di  processi,  con  universita/parchi  scientifici e/o imprese estere.
 Per  ammettere  gli  studi di fattibilita' al cofinanziamento, il MAP  e  l'ICE,  valutano  gli  aspetti  sostanziali del progetto e la coerenza con l'obiettivo dell'investimento.
 Gli    interessati,   successivamente,   per   la   realizzazione dell'investimento,  potranno  rivolgersi  alla SIMEST, che valutera', secondo  le  proprie  procedure,  la possibilita' di un intervento di sostegno finanziano.
 Gli  investimenti  stessi  saranno  accompagnati e monitorati dal Ministero,  anche  in  relazione agli impegni presi dalle controparti estere.
 La   completa  illustrazione  dei  contenuti  e  delle  modalita' operative delle presenti linee di sostegno all'internazionalizzazione delle  PMI  e'  contenuta in schede tecniche, che sono reperibili sul sito   del  Ministero:  www.mincomes.it  e  su  quello  dell'Istituto nazionale per il commercio estero: www.ice.it
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