| 
| Gazzetta n. 56 del 9 marzo 2005 (vai al sommario) |  | COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA |  | DELIBERAZIONE 29 settembre 2004 |  | Legge  n.  443/2001  -  1°  Programma delle opere strategiche. Schemi idrici  regione Abruzzo - potenziamento acquedotto del Ruzzo dal Gran Sasso, lato Teramo. (Deliberazione n. 47/04). |  | 
 |  |  |  | IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
 Vista  la  legge 21 dicembre 2001, n. 443 (c.d. «legge obiettivo»), che,  all'art.  1,  ha  stabilito  che  le infrastrutture pubbliche e private  e  gli  insediamenti  strategici  e  di preminente interesse nazionale,  da  realizzare  per  la modernizzazione e lo sviluppo del Paese,  vengano  individuati  dal  Governo  attraverso  un  programma formulato  secondo  i  criteri e le indicazioni procedurali contenuti nello  stesso articolo, demandando a questo Comitato di approvare, in sede  di  prima applicazione della legge, il suddetto programma entro il 31 dicembre 2001;
 Vista  la  legge  1° agosto 2002, n. 166, che, all'art. 13, oltre a recare  modifiche  al  menzionato  art.  1  della  legge n. 443/2001, autorizza  limiti  d'impegno  quindicennali per la progettazione e la realizzazione  delle  opere incluse nel programma approvato da questo Comitato  e  per  interventi  nel  settore  idrico  di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
 Visto  il  decreto  legislativo  20 agosto  2002, n. 190, attuativo dell'art. 1 della menzionata legge n. 443/2001;
 Visti,  in  particolare,  l'art.  1 della citata legge n. 443/2001, come  modificato dall'art. 13 della legge n. 166/2002, e l'art. 2 del decreto  legislativo n. 190/2002 che attribuiscono la responsabilita' dell'istruttoria  e  la funzione di supporto alle attivita' di questo Comitato  al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che puo' in proposito avvalersi di apposita «struttura tecnica di missione»;
 Visto  l'art.  11  della  legge  16 gennaio  2003,  n.  3,  recante «Disposizioni  ordinamentali in materia di pubblica amministrazione», secondo  il  quale, a decorrere dal 1° gennaio 2003, ogni progetto di investimento  pubblico  deve  essere  dotato  di  un  codice unico di progetto (CUP);
 Visto  l'art.  4  della  legge  24 dicembre  2003,  n.  350,  ed in particolare  i commi dal 134 al 142 compreso, ai sensi dei quali, tra l'altro,  e'  stabilito che la richiesta di assegnazione di risorse a questo  Comitato, per le infrastrutture strategiche che presentino un potenziale ritorno economico derivante dalla gestione e che non siano incluse  nei  piani  finanziari  delle  concessionarie e nei relativi futuri   atti   aggiuntivi,   deve  essere  corredata  da  un'analisi costi-benefici e da un piano economico-finanziario redatto secondo lo schema tipo approvato da questo Comitato;
 Visto il comma 177 del predetto art. 4 della legge n. 350/2003;
 Visto l'art. 1, comma 13, del decreto-legge 12 luglio 2004, n. 168, convertito nella legge 31 luglio 2004, 191, che sostituisce l'art. 4, comma  177, della legge n. 350/2003, precisando - tra l'altro - che i limiti  di  impegno  iscritti nel bilancio dello Stato in relazione a specifiche   disposizioni   legislative   sono   da  intendere  quale contributo   pluriennale   per   la  realizzazione  di  investimenti, includendo  nel  costo  degli  stessi anche gli oneri derivanti dagli eventuali  finanziamenti  necessari ovvero quale concorso dello Stato al  pagamento  di  una  quota  degli oneri derivanti da mutui o altre operazioni  finanziarie  che  i  soggetti  interessati, diversi dalle pubbliche   amministrazioni   come  definite  secondo  i  criteri  di contabilita'  nazionale SEC 95, sono autorizzati ad effettuare per la realizzazione di investimenti;
 Visto  il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327,   recante  il  testo  unico  delle  disposizioni  legislative  e regolamentari  in  materia  di  espropriazioni per pubblica utilita', nella  stesura  conseguente  alle modifiche introdotte con il decreto legislativo 27 dicembre 2002, n. 302;
 Vista  la  delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (Gazzetta Ufficiale n. 51/2002  S.O.), con la quale questo Comitato, ai sensi del richiamato art. 1 della legge n. 443/2001, ha approvato il primo programma delle infrastrutture  strategiche,  che all'allegato 3 include, nell'ambito degli  interventi  per  l'emergenza  idrica nella Regione Abruzzo, il «Potenziamento acquedotto del Ruzzo dal Gran Sasso lato Teramo»;
 Vista  la  delibera 27 dicembre 2002, n. 143 (Gazzetta Ufficiale n. 87/2003,  errata  corrige  in Gazzetta Ufficiale n. 140/2003), con la quale  questo  Comitato ha definito il sistema per l'attribuzione del CUP,  che  deve  essere richiesto dai soggetti responsabili di cui al punto 1.4 della delibera stessa;
 Vista  la  delibera  25 luglio  2003,  n. 63 (Gazzetta Ufficiale n. 248/2003),  con  la  quale questo Comitato ha formulato, tra l'altro, indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto che  il  Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e' chiamato a svolgere  ai  fini  della  vigilanza sull'esecuzione degli interventi inclusi nel primo programma delle infrastrutture strategiche;
 Vista  la  delibera  27 maggio  2004,  n.  11,  con la quale questo Comitato  ha  approvato lo schema tipo di piano economico-finanziario ai sensi del richiamato art. 4, comma 140 della legge n. 350/2003;
 Vista  la  delibera  29 settembre  2004, n. 24, con la quale questo Comitato  ha  stabilito  che  il CUP deve essere riportato su tutti i documenti   amministrativi  e  contabili,  cartacei  ed  informatici, relativi a progetti d'investimento pubblico, e deve essere utilizzato nelle  banche dati dei vari sistemi informativi, comunque interessati ai suddetti progetti;
 Vista  la  sentenza  n.  303  del 25 settembre 2003 con la quale la Corte  costituzionale  nell'esaminare  le censure mosse alla legge n. 443/2001   ed   i   decreti   legislativi   attuativi,   si  richiama all'imprescindibilita'  dell'intesa  tra  Stato  e singola Regione ai fini dell'attuabilita' del programma delle infrastrutture strategiche interessanti il territorio di competenza, sottolineando come l'intesa possa,  anche,  essere  successiva  ad  un'individuazione  effettuata unilateralmente dal Governo e precisando che i finanziamenti concessi all'opera  sono  da  considerarsi  inefficaci finche' l'intesa non si perfezioni;
 Vista  la  circolare  del Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento  della Ragioneria generale dello Stato 5 aprile 2004, n. 13  (Gazzetta  Ufficiale  n.  66/2004  S.O.),  nella quale sono state affrontate  le  tematiche  dei  limiti  di  impegno  ed e' stato, tra l'altro,  precisato  che  l'assunzione  dell'impegno contabile non e' necessariamente  correlata con la concessione di un eventuale mutuo o l'effettuazione di altre operazioni di finanziamento;
 Vista  la nota del 23 febbraio 2004 n. 95 con la quale il Ministero delle  infrastrutture  e  dei trasporti ha trasmesso, tra l'altro, la relazione  istruttoria  sul  «Potenziamento  acquedotto del Ruzzo dal Gran  Sasso  lato Teramo», proponendo l'approvazione in linea tecnica del    progetto    definitivo   dell'opera,   con   prescrizioni,   e l'assegnazione  del  finanziamento  a  carico delle risorse stanziate dall'art.  13  della legge n. 166/2002, come rifinanziato dalla legge n. 350/2003;
 Vista  la  nota  n.  100408  del  29 settembre  2004, del Ministero dell'economia  e delle finanze - Dipartimento del Tesoro che risponde alla  nota  del  Servizio  centrale  segreteria  CIPE  n.  27841  del 3 settembre  2004,  circa le modalita' applicative dell'art. 4, comma 177,  della  legge n. 350/2003, come modificato dalla citata legge n. 191/2004;
 Considerato    che   questo   Comitato   ha   conferito   carattere programmatico  al  quadro finanziario riportato nell'allegato 1 della suddetta    delibera   n.   121/2001,   riservandosi   di   procedere successivamente    alla   ricognizione   delle   diverse   fonti   di finanziamento disponibili per ciascun intervento;
 Considerato  che  l'opera  di  cui  sopra  e'  compresa nell'intesa Generale  Quadro  tra Governo e Regione Abruzzo, sottoscritta in data 20 dicembre 2002;
 Udita   la  relazione  del  Ministro  delle  infrastrutture  e  dei trasporti;
 Acquisita  in  seduta  l'intesa  del Ministro dell'economia e delle finanze;
 Prende atto:
 Delle   risultanze  dell'istruttoria  svolta  dal  Ministero  delle infrastrutture e dei trasporti ed in particolare: sotto l'aspetto tecnico-procedurale:
 che   le   caratteristiche   tecniche  delle  principali  opere  da realizzare sono in sintesi le seguenti:
 ampliamento   dell'impianto   di   potabilizzazione  del  Vomano, mediante  il  raddoppio della capacita' di trattamento da 730 l/sec a 1.460 l/s;
 opera di presa delle acque del Vomano dall'invaso di Piaganini in sostituzione di quelle sulla condotta forzata ENEL;
 condotta  di  adduzione  dall'invaso  Piaganini  all'impianto  di potabilizzazione di Montorio al Vomano;
 prolungamento  dell'adduttrice  in uscita del potabilizzatore dal nodo  di  interconnessione  con  la  condotta  del  Gran  Sasso (nodo Basciano) fino alla localita' Villa Vomano;
 condotta  premente  dall'impianto di sollevamento di Villa Vomano al partitore Tordino;
 condotta  di collegamento dal partitore Tordino all'alimentazione per Teramo e al partitore Colle Urania;
 impianto di sollevamento al nodo di S. Cipriano;
 che  il  Comitato  di coordinamento regionale dell'Abruzzo, ai fini della  Valutazione  di  impatto  ambientale, con Giudizio n. 276, del 14 ottobre  2003  ha  espresso  sul progetto definitivo, corredato di Studio  di  impatto  ambientale,  ai sensi del decreto del Presidente della  Repubblica  12 aprile  1996, art. 1, commi 3 e 4, e sottoposto anche, trattandosi di derivazione superiore a 1.000 l/sec per usi non energetici,  a  Valutazione  di  incidenza,  ai sensi del decreto del Presidente  della  Repubblica  n. 357/1997 e seguenti e del D.G.R. n. 119/2002, parere favorevole;
 che  il  CTAR  della Regione Abruzzo, con voto n. 14 del 28 ottobre 2003,  ha  rilasciato parere favorevole all'approvazione del progetto per l'importo complessivo di 36.808.222,00 comprensivo di IVA;
 che  in  data  11 agosto 2003 e' stato pubblicato l'avviso di avvio del procedimento di pubblica utilita' che, scaduti i termini di legge senza osservazioni ed opposizioni, puo' considerarsi concluso;
 che  gli  enti  interessati hanno rilasciato nulla osta di massima, con  prescrizioni,  sia  per  gli  aspetti  localizzativi  che per le interferenze,  in  relazione a vincoli paesaggistici, archeologici ed idraulico-forestali;
 che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ai sensi del decreto legislativo n. 190/2002, ha convocato apposita Conferenza dei servizi, in data 9 dicembre 2003; sotto l'aspetto attuativo:
 che  il soggetto aggiudicatore, ai sensi del decreto legislativo n. 190/2002,  e' individuato nella Giunta regionale d'Abruzzo, Direzione opere  pubbliche,  infrastrutture e servizi, edilizia residenziale ed aree  urbane  - Ciclo idrico integrato e reti tecnologiche protezione civile,  come  indicato  nella  delibera  della  Giunta  regionale n. 244/2004  del  6 aprile  2004  e  come  confermato,  con nota 242 del 9 settembre 2004, dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
 che,  ai  sensi  della  delibera di questo Comitato del 27 dicembre 2002   n.   143,   all'intervento   e'   stato   assegnato   il   CUP C47H04000030001;
 che  la  modalita'  di  affidamento  dei  lavori  e' la licitazione privata,  come  richiesto  dal  soggetto  aggiudicatore,  avvalendosi dell'art. 16 del decreto legislativo n. 190/2002;
 che  sono  state  predisposte  dal  Ministro delle infrastrutture e trasporti  le  prescrizioni, raccomandazioni e programma interferenze di cui in allegato; sotto l'aspetto finanziario:
 che   il  costo  complessivo  dell'intervento  proposto  per  il finanziamento dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, con nota  n.  242  del  9 aprile  2004,  e' di Euro 36.808.222,00, di cui Euro 3.638.849,32 per IVA;
 che  la  scheda di sintesi del piano economico-finanziario allegata alla  relazione  istruttoria del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti  non  evidenzia  per  l'opera  in  argomento  un potenziale ritorno  economico  derivante dalla gestione, in considerazione delle caratteristiche  tecniche  e  normative  del  settore valutazione che anche a giudizio di questo Comitato e' condivisibile;
 Delibera: 1. Approvazione progetto definitivo
 1.1.  Ai  sensi  e  per  gli effetti dell'art. 4 e dell'art. 16 del decreto  legislativo  n.  190/2002  e' approvato, anche ai fini della dichiarazione  di pubblica utilita', con le prescrizioni proposte dal Ministero   delle   infrastrutture   e  dei  trasporti,  il  progetto definitivo  del  «Potenziamento  acquedotto  del Ruzzo dal Gran Sasso lato  Teramo». Ai sensi dell'art. 10 del decreto del Presidente della Repubblica  n.  327/2001,  come modificato dal decreto legislativo n. 302/2002,  e' apposto il vincolo preordinato all'esproprio per i beni ricadenti  nelle  aree interessate. E' conseguentemente perfezionata, ad  ogni  fine  urbanistico ed edilizio, l'intesa Stato-Regione sulla localizzazione delle opere.
 1.2.  Le  prescrizioni,  raccomandazioni  e  programma interferenze proposti  dal  Ministero  delle  infrastrutture  e dei trasporti, cui resta   subordinata   l'approvazione  del  progetto,  sono  riportati nell'allegato, che forma parte integrante della presente delibera. 2. Concessione contributo
 2.1  Per  la  realizzazione  dell'opera  di  cui  al  punto  1.1 e' assegnato    alla    regione   Abruzzo   l'importo   complessivo   di Euro 36.808.222,00,  in  termini  di  volume  di  investimenti, cosi' articolato:
 anno 2005: Euro 22.388.445,00;
 anno 2006: Euro 14.419.777,00.
 L'onere relativo a ciascuna annualita' viene imputato sul limite di impegno  quindicennale  di  cui  all'art. 13 della legge n. 166/2002, come rifinanziata dalla legge n. 350/2003, per la stessa annualita'.
 La quota annua di contributo non potra' comunque superare l'importo di  Euro 2.049.000,00 per il limite di impegno relativo all'anno 2005 e  l'importo  di  Euro 1.319.704,00 per il limite di impegno relativo anno 2006. 3. Clausole finali
 3.1.  Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' ad  assicurare,  per  conto  di questo Comitato, la conservazione dei documenti  componenti il progetto definitivo dell'intervento relativo al  «Potenziamento  acquedotto  del Ruzzo dal Gran Sasso lato Teramo» approvato con la presente delibera.
 3.2.  La  verifica  delle prescrizioni che, ai sensi del precedente punto  1.2,  devono essere recepite in fase di redazione del progetto esecutivo  e  di  realizzazione  dei  lavori,  ove  non  diversamente specificato  nelle  stesse,  sara'  effettuata  dal  Ministero  delle infrastrutture  e dei trasporti. Detto Ministero provvedera' altresi' a verificare che, nelle fasi successive all'approvazione del progetto definitivo, gli enti indicati ottemperino alle altre prescrizioni;
 3.3.  Il  citato  Ministero  provvedera'  ad instaurare un adeguato meccanismo  di  monitoraggio  ed a svolgere gli adempimenti necessari per consentire a questo Comitato di assolvere ai compiti di vigilanza previsti dall'art. 2, comma 2, lettera d), del decreto legislativo n. 190/2002,  anche tenendo conto delle indicazioni di cui alla delibera n. 63/2003.
 3.4.  Il CUP C47H04000030001 assegnato al progetto in argomento, ai sensi  della  delibera  n.  143  del  27 dicembre 2002, dovra' essere evidenziato  in  tutta  la  documentazione amministrativa e contabile riguardante l'intervento in esame.
 Roma, 29 settembre 2004
 Il presidente: Berlusconi Il segretario del CIPE: Baldassarri Registrato alla Corte dei conti il 23 febbraio 2005 Ufficio  di  controllo  Ministeri  economico-finanziari, registro n 1 Economia e finanze, foglio n. 180
 |  |  |  | Allegato 1 PRESCRIZIONI, RACCOMANDAZIONI
 PROGRAMMA INTERFERENZE Prescrizioni
 1)  Nell'ambito  degli  affidamenti  della  gestione  dei servizi idrici,  sara'  opportunamente  tenuto  conto che le opere sono state interamente   finanziate   con   fondi   pubblici.   La  verifica  di ottemperanza sara' svolta a cura della Regione.
 2)  Gli  accordi  con  l'ENEL S.p.a. saranno definiti, secondo la normativa  vigente,  tenendo  conto  degli  usi  gia' assentiti e dei programmi  della  Regione  sull'utilizzo  della risorsa idrica. Negli accordi  potranno  anche  essere  disciplinate  le regole di gestione delle  opere  esistenti  e  di  quelle  future  di  cui  al  progetto dell'Acquedotto  del  Ruzzo,  al  fine di definire le interazioni tra diversi usi e diversi soggetti gestori.
 3)  Nelle  aree  in cui le tubazioni acquedottistiche coinvolgono terreni  gravati  da  uso  civico,  il  Soggetto  Aggiudicatore  deve provvedere ad attivare, tramite i comuni interessati, la procedura di cui  all'art.  6 della legge regionale n. 25/1988 ed eventualmente la procedura  di  cui  all'art.  4  della  legge regionale n. 3/1998. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della Regione.
 4)  L'importo  della  progettazione  esecutiva  e l'importo delle spese  tecniche  rappresentano  limiti  massimi di spesa e in sede di progetto  esecutivo  dovranno  essere determinati analiticamente alla luce  della normativa vigente sulle opere pubbliche e delle attivita' effettivamente   svolte   dai  tecnici  incaricati.  La  verifica  di ottemperanza sara' svolta a cura della Regione. Ambientali In sede di redazione del progetto esecutivo
 5)  Nelle  aree  di competenza dell'Ente Parco Nazionale del Gran Sasso  e Monti della Laga (PNGSML) tutte le opere fuori terra saranno rivestite in pietra locale senza stilatura dei giunti. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura dell'Ente PNGSML.
 6) Nelle aree di competenza dell'Ente PNGSML tutte le nuove linee dei  servizi  ai  fabbricati  saranno previste del tipo interrato. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura dell'Ente PNGSML.
 7) Tutte le aree interessate dagli scavi comprese nell'ambito del PNGSML saranno rinerbite attraverso la semina di adeguati miscugli di sementi  di specie locali. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura dell'Ente PNGSML.
 8)   In  sede  di  progettazione  esecutiva,  sara'  prevista  la sostituzione   di   eventuali   piante   abbattute.  La  verifica  di ottemperanza sara' svolta a cura della Regione.
 9)  Nella  porzione  di  intervento  «Acquedotto Vomano-Tordino», relativamente  al  passaggio  per  il  sito S. Maria della Grazie, il passaggio  della  condotta avverra' entro la carreggiata della strada comunale  passante  a  margine  dello  stesso  sito.  La  verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della Soprintendenza di Chieti.
 10)   Nella   porzione   di  intervento  «Acquedotto  Piaganini», relativamente  al  passaggio  nell'area archeologica di Venaquila, il passaggio  della  condotta  avverra'  in  corrispondenza  della  sede stradale  della S.P. 80, a margine del sito archeologico. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della Soprintendenza di Chieti. In fase di realizzazione
 11) Nelle aree di competenza del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti  della  Laga  non  saranno  in nessun caso aperte nuove piste e saranno   utilizzati   mezzi   gommati   di  piccole  dimensioni  per l'esecuzione  dei  lavori. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura dell'Ente PNGSML.
 12) Nelle aree di competenza del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti  della  Laga  tutti  i  materiali  di  risulta dei lavori e gli inquinamenti  localizzati preesistenti saranno smaltiti in discariche autorizzate.   La  verifica  di  ottemperanza  sara'  svolta  a  cura dell'Ente PNGSML.
 13)  La  data  di  inizio  lavori  andra' comunicata con adeguato anticipo  al  locale  Coniando  Stazione C.T.A./C.F.S. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della Regione. Tecniche In sede di redazione del progetto esecutivo
 14)  In  sede di progetto esecutivo e quindi di realizzazione, la condotta  sara'  intubata in subalveo negli attraversamenti del fiume Vomano  ed  interrata  per  il  resto  del  tragitto.  La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della Regione.
 15) Il Soggetto Aggiudicatore dovra' inviare al Registro Dighe ai sensi  della legge n. 584/1994 gli elaborati esecutivi delle opere di presa  completi  degli approfondimenti geotecnici locali, finalizzati alla  verifica delle relative condizioni di stabilita' del versante e di resistenza dei manufatti. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della Regione. RACCOMANDAZIONI Ambientali In sede di redazione del progetto esecutivo
 16)  E'  auspicabile  che si valutino soluzioni che consentano la salvaguardia  delle  zone  boscate.  Ove cio' non fosse possibile, si suggerisce  di prevedere, anche ai fini di spesa, la sostituzione dei soggetti  arborei che saranno abbattuti con altri di specie idonee ed autoctone, da piantare al di fuori delle aree effettivamente occupate dalla  condotta,  al  fine  di  consentire  l'esecuzione di eventuali interventi manutentori.
 17)  E'  auspicabile  che  si  valutino  soluzioni che limitino i movimenti  di  terra  nelle zone particolarmente impervie, ricorrendo alla  tecnica  dello  spingitubo  oltre  ai  tratti  gia' previsti in progetto.
 18)  Per  il  ramo  Acquedotto  Vomano  Tordino  si raccomanda di individuare  preliminarmente  localita'  e modalita' per una corretta collocazione  del materiale terroso che derivera' dalla realizzazione della  galleria  «Collurania»,  parallelamente  a quella autostradale esistente. In fase di realizzazione
 19) Durante l'esecuzione dei lavori si raccomanda di ripristinare il preesistente stato dei luoghi. Programma interferenze
 20)   il   Soggetto  Aggiudicatore  dovra'  inviare  il  progetto esecutivo,  al fine di dare corso alla risoluzione delle interferenze delle condotte, con servizi e viabilita', ai seguenti enti:
 Amministrazione provinciale di Teramo IV Settore Viabilita';
 Amministrazioni dei seguenti Comuni:
 Comune  di  Basciano,  Comune di Penna Sant'Andrea, Comune di Teramo,  Comune  di  Castellato,  Comune  di  Fano Adriano, Comune di Montorio  al  Vomano,  Comune di Crognaleto, Comune di Isola del Gran Sasso;
 Consorzio  di  Bonifica  Nord  Bacino  del  Tronto-Tordino  e Vomano;
 Edison T&S S.p.a.;
 Enel distribuzione Gas;
 Snam Rete Gas;
 ANAS;
 Enel Produzione;
 Strada dei Parchi S.p.a.
 Gli  attraversamenti  saranno  regolamentati  secondo  la vigente normativa tecnica di settore.
 21)  Nel  tratto  in  cui  l'acquedotto  in  progetto  viaggia in parallelismo  all'autostrada  A  24  il Soggetto Aggiudicatore dovra' effettuare  lo  spostamento  della  condotta  sul  lato opposto della carreggiata  provvedendo alla stipula di una apposita Convenzione con la Strada dei Parchi S.p.a.
 22)   In   riferimento   all'attraversamento  delle  condotte  di proprieta'  del  Consorzio  di  Bonifica  Nord, la distanza minima da rispettare  negli  attraversamenti  tra  le  condotte  irrigue  e  le costruende condotte per acqua potabile, non dovra' essere inferiore a metri  0,50;  per  quanto  possibile,  le  condotte  dovranno  essere posizionate al di sotto delle linee irrigue; diversamente si dovranno adottare  idonee  soluzioni  da  concordare  con l'ufficio tecnico di questo  Ente,  mentre  in caso di parallelismi tra le due condotte si dovra' osservare una distanza minima di metri 2. Durante l'esecuzione dei  lavori  dovranno  inoltre essere adottati tutti gli accorgimenti atti  ad evitare rotture alle condotte e che la stessa sara' ritenuta unica  ed  esclusiva  responsabile dei danni diretti ed indiretti che potrebbero essere causati da eventuali rotture.
 23)  In  riferimento  alle  interferenze  con  il  metanodotto di proprieta'  Edison  T.  &  S., dovranno essere rispettate le seguenti condizioni:
 gli  attraversamenti  del  metanodotto  con  servizi  interrati potra'  essere  eseguito  in  sovra  o sottopasso purche' la distanza misurata  in  senso verticale fra le due superfici affacciate non sia inferiore  a  1,5 mt.  Qualora  non  sia  possibile  rispettare  tale distanza  si  puo'  ridurre  la  stessa  fino  ad un minimo di 0,5 mt collocando la condotta del gas entro un tubo di protezione che dovra' essere  prolungato da una parte e dall'altra dell'incrocio per almeno 1 mt nei sovrappassi e 3 mt nei sottopassi, e relativi dispositivi di sfiato  verso  l'esterno (decreto ministeriale 24 novembre 84 par, 2, 3, 4, e relativa appendice);
 nel  caso di percorsi paralleli tra il metanodotto ed i servizi interrati  la  distanza minima tra le superfici affacciate non dovra' essere inferiore a 3 mt;
 nei   luoghi   di   attraversamento  dovranno  essere  eseguite installazioni per il controllo della protezione catodica ed eventuali interferenze;
 gli  eventuali  lavori  di  realizzazione  della protezione del metanodotto saranno a carico della Ruzzo Reti S.p.a.;
 l'attuale  quota  di  posa  del  metanodotto  non potra' essere variata;
 la  data  di inizio lavori dovra' essere comunicata alla Edison T.&S. con almeno tre giorni di anticipo;
 i   lavori  dovranno  essere  realizzati  inderogabilmente  con l'assistenza tecnica dei tecnici Edison T.&S.;
 eventuali  danni  causati  durante l'esecuzione dei lavori alla Edison T.&S. o a terzi saranno a carico del Soggetto Aggiudicatore.
 24)  Si  provvedera'  al  ripristino  delle  opere d'arte e della pavimentazione  stradale interessate dai lavori in corrispondenza del bivio della S.P. (Teramo) n. 19/A di Miano.
 25) Si provvedera' al ripristino delle opere stradali interessate dai lavori in corrispondenza della S.P. (Teramo) n. 80 del Gran Sasso d'Italia tra le progressive Km 57+690 e 57+860.
 26)  In  riferimento  alle  interferenze  con  la SS.PP. (Teramo) nn.19/F  e  150,  gli  attraversamenti  trasversali  dovranno  essere eseguiti  cosi'  come  rappresentati  nei  grafici  di progetto, e il ripristino  del  manto di usura (tappetino) sulla S.P. n. 19/F verra' eseguito per tutta la sua lunghezza e per una larghezza di m 4.
 27)  L'insediamento  della  condotta  nel  tratto costeggiante la strada  comunale  (Basciano)  esistente,  denominata «Salara», dovra' essere collocata entro i margini della sede stradale, ivi comprese le relative pertinenze.
 28)  In  riferimento  alle  interferenze  con  le  infrastrutture pubbliche  esistenti nel Comune di Teramo, dovranno essere effettuati appositi  studi  preliminari  in  prossimita' della rete autostradale realizzata e di progetto, nonche' sui parchi urbani e sui lungofiumi; e  che  dovranno  essere  precisati  con  maggiore  dettaglio  sia le occupazioni  dei  terreni  in  corso  d'opera  che  gli  asservimenti definitivi.
 29)   In  riferimento  alle  interferenze  con  le  tubazioni  di proprieta'  della  Enel Distribuzione Gas, dovranno essere rispettate le seguenti condizioni:
 la  posa  in  opera  delle  tubazioni  dovra' essere effettuata almeno  alla  distanza  planimetrica  di  2,00  metri dalle tubazioni convoglianti il gas;
 nei   casi   di   attraversamento   trasversale   la  tubazione convogliante  l'acqua  dovra'  essere  posata alla distanza minima di 0.50  metri  e  dovra'  essere  inserita in un controtubo di plastica pesante  della lunghezza di almeno 4 metri in asse alla tubazione del gas.
 30)  In  riferimento  alle  interferenze  con  i  metanodotti  di proprieta'  della  Snam  Rete Gas, poiche' essi sono eserciti ad alta pressione,  qualsiasi  lavoro in prossimita' della condotta (rilievi, picchettamenti, saggi, ecc.) dovra' essere preventivamente concordato ed eseguito alla presenza dei tecnici Snam.
 |  |  |  |  |