Gazzetta n. 56 del 9 marzo 2005 (vai al sommario)
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
DELIBERAZIONE 29 settembre 2004
Legge n. 443/2001 - 1° Programma delle opere strategiche. Schemi idrici regione Abruzzo - potenziamento acquedotto del Ruzzo dal Gran Sasso, lato Teramo. (Deliberazione n. 47/04).

IL COMITATO INTERMINISTERIALE
PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
Vista la legge 21 dicembre 2001, n. 443 (c.d. «legge obiettivo»), che, all'art. 1, ha stabilito che le infrastrutture pubbliche e private e gli insediamenti strategici e di preminente interesse nazionale, da realizzare per la modernizzazione e lo sviluppo del Paese, vengano individuati dal Governo attraverso un programma formulato secondo i criteri e le indicazioni procedurali contenuti nello stesso articolo, demandando a questo Comitato di approvare, in sede di prima applicazione della legge, il suddetto programma entro il 31 dicembre 2001;
Vista la legge 1° agosto 2002, n. 166, che, all'art. 13, oltre a recare modifiche al menzionato art. 1 della legge n. 443/2001, autorizza limiti d'impegno quindicennali per la progettazione e la realizzazione delle opere incluse nel programma approvato da questo Comitato e per interventi nel settore idrico di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
Visto il decreto legislativo 20 agosto 2002, n. 190, attuativo dell'art. 1 della menzionata legge n. 443/2001;
Visti, in particolare, l'art. 1 della citata legge n. 443/2001, come modificato dall'art. 13 della legge n. 166/2002, e l'art. 2 del decreto legislativo n. 190/2002 che attribuiscono la responsabilita' dell'istruttoria e la funzione di supporto alle attivita' di questo Comitato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che puo' in proposito avvalersi di apposita «struttura tecnica di missione»;
Visto l'art. 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante «Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione», secondo il quale, a decorrere dal 1° gennaio 2003, ogni progetto di investimento pubblico deve essere dotato di un codice unico di progetto (CUP);
Visto l'art. 4 della legge 24 dicembre 2003, n. 350, ed in particolare i commi dal 134 al 142 compreso, ai sensi dei quali, tra l'altro, e' stabilito che la richiesta di assegnazione di risorse a questo Comitato, per le infrastrutture strategiche che presentino un potenziale ritorno economico derivante dalla gestione e che non siano incluse nei piani finanziari delle concessionarie e nei relativi futuri atti aggiuntivi, deve essere corredata da un'analisi costi-benefici e da un piano economico-finanziario redatto secondo lo schema tipo approvato da questo Comitato;
Visto il comma 177 del predetto art. 4 della legge n. 350/2003;
Visto l'art. 1, comma 13, del decreto-legge 12 luglio 2004, n. 168, convertito nella legge 31 luglio 2004, 191, che sostituisce l'art. 4, comma 177, della legge n. 350/2003, precisando - tra l'altro - che i limiti di impegno iscritti nel bilancio dello Stato in relazione a specifiche disposizioni legislative sono da intendere quale contributo pluriennale per la realizzazione di investimenti, includendo nel costo degli stessi anche gli oneri derivanti dagli eventuali finanziamenti necessari ovvero quale concorso dello Stato al pagamento di una quota degli oneri derivanti da mutui o altre operazioni finanziarie che i soggetti interessati, diversi dalle pubbliche amministrazioni come definite secondo i criteri di contabilita' nazionale SEC 95, sono autorizzati ad effettuare per la realizzazione di investimenti;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327, recante il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazioni per pubblica utilita', nella stesura conseguente alle modifiche introdotte con il decreto legislativo 27 dicembre 2002, n. 302;
Vista la delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (Gazzetta Ufficiale n. 51/2002 S.O.), con la quale questo Comitato, ai sensi del richiamato art. 1 della legge n. 443/2001, ha approvato il primo programma delle infrastrutture strategiche, che all'allegato 3 include, nell'ambito degli interventi per l'emergenza idrica nella Regione Abruzzo, il «Potenziamento acquedotto del Ruzzo dal Gran Sasso lato Teramo»;
Vista la delibera 27 dicembre 2002, n. 143 (Gazzetta Ufficiale n. 87/2003, errata corrige in Gazzetta Ufficiale n. 140/2003), con la quale questo Comitato ha definito il sistema per l'attribuzione del CUP, che deve essere richiesto dai soggetti responsabili di cui al punto 1.4 della delibera stessa;
Vista la delibera 25 luglio 2003, n. 63 (Gazzetta Ufficiale n. 248/2003), con la quale questo Comitato ha formulato, tra l'altro, indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e' chiamato a svolgere ai fini della vigilanza sull'esecuzione degli interventi inclusi nel primo programma delle infrastrutture strategiche;
Vista la delibera 27 maggio 2004, n. 11, con la quale questo Comitato ha approvato lo schema tipo di piano economico-finanziario ai sensi del richiamato art. 4, comma 140 della legge n. 350/2003;
Vista la delibera 29 settembre 2004, n. 24, con la quale questo Comitato ha stabilito che il CUP deve essere riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili, cartacei ed informatici, relativi a progetti d'investimento pubblico, e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi informativi, comunque interessati ai suddetti progetti;
Vista la sentenza n. 303 del 25 settembre 2003 con la quale la Corte costituzionale nell'esaminare le censure mosse alla legge n. 443/2001 ed i decreti legislativi attuativi, si richiama all'imprescindibilita' dell'intesa tra Stato e singola Regione ai fini dell'attuabilita' del programma delle infrastrutture strategiche interessanti il territorio di competenza, sottolineando come l'intesa possa, anche, essere successiva ad un'individuazione effettuata unilateralmente dal Governo e precisando che i finanziamenti concessi all'opera sono da considerarsi inefficaci finche' l'intesa non si perfezioni;
Vista la circolare del Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato 5 aprile 2004, n. 13 (Gazzetta Ufficiale n. 66/2004 S.O.), nella quale sono state affrontate le tematiche dei limiti di impegno ed e' stato, tra l'altro, precisato che l'assunzione dell'impegno contabile non e' necessariamente correlata con la concessione di un eventuale mutuo o l'effettuazione di altre operazioni di finanziamento;
Vista la nota del 23 febbraio 2004 n. 95 con la quale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha trasmesso, tra l'altro, la relazione istruttoria sul «Potenziamento acquedotto del Ruzzo dal Gran Sasso lato Teramo», proponendo l'approvazione in linea tecnica del progetto definitivo dell'opera, con prescrizioni, e l'assegnazione del finanziamento a carico delle risorse stanziate dall'art. 13 della legge n. 166/2002, come rifinanziato dalla legge n. 350/2003;
Vista la nota n. 100408 del 29 settembre 2004, del Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento del Tesoro che risponde alla nota del Servizio centrale segreteria CIPE n. 27841 del 3 settembre 2004, circa le modalita' applicative dell'art. 4, comma 177, della legge n. 350/2003, come modificato dalla citata legge n. 191/2004;
Considerato che questo Comitato ha conferito carattere programmatico al quadro finanziario riportato nell'allegato 1 della suddetta delibera n. 121/2001, riservandosi di procedere successivamente alla ricognizione delle diverse fonti di finanziamento disponibili per ciascun intervento;
Considerato che l'opera di cui sopra e' compresa nell'intesa Generale Quadro tra Governo e Regione Abruzzo, sottoscritta in data 20 dicembre 2002;
Udita la relazione del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;
Acquisita in seduta l'intesa del Ministro dell'economia e delle finanze;
Prende atto:
Delle risultanze dell'istruttoria svolta dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ed in particolare: sotto l'aspetto tecnico-procedurale:
che le caratteristiche tecniche delle principali opere da realizzare sono in sintesi le seguenti:
ampliamento dell'impianto di potabilizzazione del Vomano, mediante il raddoppio della capacita' di trattamento da 730 l/sec a 1.460 l/s;
opera di presa delle acque del Vomano dall'invaso di Piaganini in sostituzione di quelle sulla condotta forzata ENEL;
condotta di adduzione dall'invaso Piaganini all'impianto di potabilizzazione di Montorio al Vomano;
prolungamento dell'adduttrice in uscita del potabilizzatore dal nodo di interconnessione con la condotta del Gran Sasso (nodo Basciano) fino alla localita' Villa Vomano;
condotta premente dall'impianto di sollevamento di Villa Vomano al partitore Tordino;
condotta di collegamento dal partitore Tordino all'alimentazione per Teramo e al partitore Colle Urania;
impianto di sollevamento al nodo di S. Cipriano;
che il Comitato di coordinamento regionale dell'Abruzzo, ai fini della Valutazione di impatto ambientale, con Giudizio n. 276, del 14 ottobre 2003 ha espresso sul progetto definitivo, corredato di Studio di impatto ambientale, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 12 aprile 1996, art. 1, commi 3 e 4, e sottoposto anche, trattandosi di derivazione superiore a 1.000 l/sec per usi non energetici, a Valutazione di incidenza, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n. 357/1997 e seguenti e del D.G.R. n. 119/2002, parere favorevole;
che il CTAR della Regione Abruzzo, con voto n. 14 del 28 ottobre 2003, ha rilasciato parere favorevole all'approvazione del progetto per l'importo complessivo di 36.808.222,00 comprensivo di IVA;
che in data 11 agosto 2003 e' stato pubblicato l'avviso di avvio del procedimento di pubblica utilita' che, scaduti i termini di legge senza osservazioni ed opposizioni, puo' considerarsi concluso;
che gli enti interessati hanno rilasciato nulla osta di massima, con prescrizioni, sia per gli aspetti localizzativi che per le interferenze, in relazione a vincoli paesaggistici, archeologici ed idraulico-forestali;
che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ai sensi del decreto legislativo n. 190/2002, ha convocato apposita Conferenza dei servizi, in data 9 dicembre 2003; sotto l'aspetto attuativo:
che il soggetto aggiudicatore, ai sensi del decreto legislativo n. 190/2002, e' individuato nella Giunta regionale d'Abruzzo, Direzione opere pubbliche, infrastrutture e servizi, edilizia residenziale ed aree urbane - Ciclo idrico integrato e reti tecnologiche protezione civile, come indicato nella delibera della Giunta regionale n. 244/2004 del 6 aprile 2004 e come confermato, con nota 242 del 9 settembre 2004, dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
che, ai sensi della delibera di questo Comitato del 27 dicembre 2002 n. 143, all'intervento e' stato assegnato il CUP C47H04000030001;
che la modalita' di affidamento dei lavori e' la licitazione privata, come richiesto dal soggetto aggiudicatore, avvalendosi dell'art. 16 del decreto legislativo n. 190/2002;
che sono state predisposte dal Ministro delle infrastrutture e trasporti le prescrizioni, raccomandazioni e programma interferenze di cui in allegato; sotto l'aspetto finanziario:
che il costo complessivo dell'intervento proposto per il finanziamento dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, con nota n. 242 del 9 aprile 2004, e' di Euro 36.808.222,00, di cui Euro 3.638.849,32 per IVA;
che la scheda di sintesi del piano economico-finanziario allegata alla relazione istruttoria del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti non evidenzia per l'opera in argomento un potenziale ritorno economico derivante dalla gestione, in considerazione delle caratteristiche tecniche e normative del settore valutazione che anche a giudizio di questo Comitato e' condivisibile;
Delibera: 1. Approvazione progetto definitivo
1.1. Ai sensi e per gli effetti dell'art. 4 e dell'art. 16 del decreto legislativo n. 190/2002 e' approvato, anche ai fini della dichiarazione di pubblica utilita', con le prescrizioni proposte dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il progetto definitivo del «Potenziamento acquedotto del Ruzzo dal Gran Sasso lato Teramo». Ai sensi dell'art. 10 del decreto del Presidente della Repubblica n. 327/2001, come modificato dal decreto legislativo n. 302/2002, e' apposto il vincolo preordinato all'esproprio per i beni ricadenti nelle aree interessate. E' conseguentemente perfezionata, ad ogni fine urbanistico ed edilizio, l'intesa Stato-Regione sulla localizzazione delle opere.
1.2. Le prescrizioni, raccomandazioni e programma interferenze proposti dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, cui resta subordinata l'approvazione del progetto, sono riportati nell'allegato, che forma parte integrante della presente delibera. 2. Concessione contributo
2.1 Per la realizzazione dell'opera di cui al punto 1.1 e' assegnato alla regione Abruzzo l'importo complessivo di Euro 36.808.222,00, in termini di volume di investimenti, cosi' articolato:
anno 2005: Euro 22.388.445,00;
anno 2006: Euro 14.419.777,00.
L'onere relativo a ciascuna annualita' viene imputato sul limite di impegno quindicennale di cui all'art. 13 della legge n. 166/2002, come rifinanziata dalla legge n. 350/2003, per la stessa annualita'.
La quota annua di contributo non potra' comunque superare l'importo di Euro 2.049.000,00 per il limite di impegno relativo all'anno 2005 e l'importo di Euro 1.319.704,00 per il limite di impegno relativo anno 2006. 3. Clausole finali
3.1. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' ad assicurare, per conto di questo Comitato, la conservazione dei documenti componenti il progetto definitivo dell'intervento relativo al «Potenziamento acquedotto del Ruzzo dal Gran Sasso lato Teramo» approvato con la presente delibera.
3.2. La verifica delle prescrizioni che, ai sensi del precedente punto 1.2, devono essere recepite in fase di redazione del progetto esecutivo e di realizzazione dei lavori, ove non diversamente specificato nelle stesse, sara' effettuata dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Detto Ministero provvedera' altresi' a verificare che, nelle fasi successive all'approvazione del progetto definitivo, gli enti indicati ottemperino alle altre prescrizioni;
3.3. Il citato Ministero provvedera' ad instaurare un adeguato meccanismo di monitoraggio ed a svolgere gli adempimenti necessari per consentire a questo Comitato di assolvere ai compiti di vigilanza previsti dall'art. 2, comma 2, lettera d), del decreto legislativo n. 190/2002, anche tenendo conto delle indicazioni di cui alla delibera n. 63/2003.
3.4. Il CUP C47H04000030001 assegnato al progetto in argomento, ai sensi della delibera n. 143 del 27 dicembre 2002, dovra' essere evidenziato in tutta la documentazione amministrativa e contabile riguardante l'intervento in esame.
Roma, 29 settembre 2004
Il presidente: Berlusconi Il segretario del CIPE: Baldassarri Registrato alla Corte dei conti il 23 febbraio 2005 Ufficio di controllo Ministeri economico-finanziari, registro n 1 Economia e finanze, foglio n. 180
 
Allegato 1
PRESCRIZIONI, RACCOMANDAZIONI
PROGRAMMA INTERFERENZE Prescrizioni
1) Nell'ambito degli affidamenti della gestione dei servizi idrici, sara' opportunamente tenuto conto che le opere sono state interamente finanziate con fondi pubblici. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della Regione.
2) Gli accordi con l'ENEL S.p.a. saranno definiti, secondo la normativa vigente, tenendo conto degli usi gia' assentiti e dei programmi della Regione sull'utilizzo della risorsa idrica. Negli accordi potranno anche essere disciplinate le regole di gestione delle opere esistenti e di quelle future di cui al progetto dell'Acquedotto del Ruzzo, al fine di definire le interazioni tra diversi usi e diversi soggetti gestori.
3) Nelle aree in cui le tubazioni acquedottistiche coinvolgono terreni gravati da uso civico, il Soggetto Aggiudicatore deve provvedere ad attivare, tramite i comuni interessati, la procedura di cui all'art. 6 della legge regionale n. 25/1988 ed eventualmente la procedura di cui all'art. 4 della legge regionale n. 3/1998. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della Regione.
4) L'importo della progettazione esecutiva e l'importo delle spese tecniche rappresentano limiti massimi di spesa e in sede di progetto esecutivo dovranno essere determinati analiticamente alla luce della normativa vigente sulle opere pubbliche e delle attivita' effettivamente svolte dai tecnici incaricati. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della Regione. Ambientali In sede di redazione del progetto esecutivo
5) Nelle aree di competenza dell'Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga (PNGSML) tutte le opere fuori terra saranno rivestite in pietra locale senza stilatura dei giunti. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura dell'Ente PNGSML.
6) Nelle aree di competenza dell'Ente PNGSML tutte le nuove linee dei servizi ai fabbricati saranno previste del tipo interrato. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura dell'Ente PNGSML.
7) Tutte le aree interessate dagli scavi comprese nell'ambito del PNGSML saranno rinerbite attraverso la semina di adeguati miscugli di sementi di specie locali. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura dell'Ente PNGSML.
8) In sede di progettazione esecutiva, sara' prevista la sostituzione di eventuali piante abbattute. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della Regione.
9) Nella porzione di intervento «Acquedotto Vomano-Tordino», relativamente al passaggio per il sito S. Maria della Grazie, il passaggio della condotta avverra' entro la carreggiata della strada comunale passante a margine dello stesso sito. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della Soprintendenza di Chieti.
10) Nella porzione di intervento «Acquedotto Piaganini», relativamente al passaggio nell'area archeologica di Venaquila, il passaggio della condotta avverra' in corrispondenza della sede stradale della S.P. 80, a margine del sito archeologico. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della Soprintendenza di Chieti. In fase di realizzazione
11) Nelle aree di competenza del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga non saranno in nessun caso aperte nuove piste e saranno utilizzati mezzi gommati di piccole dimensioni per l'esecuzione dei lavori. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura dell'Ente PNGSML.
12) Nelle aree di competenza del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga tutti i materiali di risulta dei lavori e gli inquinamenti localizzati preesistenti saranno smaltiti in discariche autorizzate. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura dell'Ente PNGSML.
13) La data di inizio lavori andra' comunicata con adeguato anticipo al locale Coniando Stazione C.T.A./C.F.S. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della Regione. Tecniche In sede di redazione del progetto esecutivo
14) In sede di progetto esecutivo e quindi di realizzazione, la condotta sara' intubata in subalveo negli attraversamenti del fiume Vomano ed interrata per il resto del tragitto. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della Regione.
15) Il Soggetto Aggiudicatore dovra' inviare al Registro Dighe ai sensi della legge n. 584/1994 gli elaborati esecutivi delle opere di presa completi degli approfondimenti geotecnici locali, finalizzati alla verifica delle relative condizioni di stabilita' del versante e di resistenza dei manufatti. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della Regione. RACCOMANDAZIONI Ambientali In sede di redazione del progetto esecutivo
16) E' auspicabile che si valutino soluzioni che consentano la salvaguardia delle zone boscate. Ove cio' non fosse possibile, si suggerisce di prevedere, anche ai fini di spesa, la sostituzione dei soggetti arborei che saranno abbattuti con altri di specie idonee ed autoctone, da piantare al di fuori delle aree effettivamente occupate dalla condotta, al fine di consentire l'esecuzione di eventuali interventi manutentori.
17) E' auspicabile che si valutino soluzioni che limitino i movimenti di terra nelle zone particolarmente impervie, ricorrendo alla tecnica dello spingitubo oltre ai tratti gia' previsti in progetto.
18) Per il ramo Acquedotto Vomano Tordino si raccomanda di individuare preliminarmente localita' e modalita' per una corretta collocazione del materiale terroso che derivera' dalla realizzazione della galleria «Collurania», parallelamente a quella autostradale esistente. In fase di realizzazione
19) Durante l'esecuzione dei lavori si raccomanda di ripristinare il preesistente stato dei luoghi. Programma interferenze
20) il Soggetto Aggiudicatore dovra' inviare il progetto esecutivo, al fine di dare corso alla risoluzione delle interferenze delle condotte, con servizi e viabilita', ai seguenti enti:
Amministrazione provinciale di Teramo IV Settore Viabilita';
Amministrazioni dei seguenti Comuni:
Comune di Basciano, Comune di Penna Sant'Andrea, Comune di Teramo, Comune di Castellato, Comune di Fano Adriano, Comune di Montorio al Vomano, Comune di Crognaleto, Comune di Isola del Gran Sasso;
Consorzio di Bonifica Nord Bacino del Tronto-Tordino e Vomano;
Edison T&S S.p.a.;
Enel distribuzione Gas;
Snam Rete Gas;
ANAS;
Enel Produzione;
Strada dei Parchi S.p.a.
Gli attraversamenti saranno regolamentati secondo la vigente normativa tecnica di settore.
21) Nel tratto in cui l'acquedotto in progetto viaggia in parallelismo all'autostrada A 24 il Soggetto Aggiudicatore dovra' effettuare lo spostamento della condotta sul lato opposto della carreggiata provvedendo alla stipula di una apposita Convenzione con la Strada dei Parchi S.p.a.
22) In riferimento all'attraversamento delle condotte di proprieta' del Consorzio di Bonifica Nord, la distanza minima da rispettare negli attraversamenti tra le condotte irrigue e le costruende condotte per acqua potabile, non dovra' essere inferiore a metri 0,50; per quanto possibile, le condotte dovranno essere posizionate al di sotto delle linee irrigue; diversamente si dovranno adottare idonee soluzioni da concordare con l'ufficio tecnico di questo Ente, mentre in caso di parallelismi tra le due condotte si dovra' osservare una distanza minima di metri 2. Durante l'esecuzione dei lavori dovranno inoltre essere adottati tutti gli accorgimenti atti ad evitare rotture alle condotte e che la stessa sara' ritenuta unica ed esclusiva responsabile dei danni diretti ed indiretti che potrebbero essere causati da eventuali rotture.
23) In riferimento alle interferenze con il metanodotto di proprieta' Edison T. & S., dovranno essere rispettate le seguenti condizioni:
gli attraversamenti del metanodotto con servizi interrati potra' essere eseguito in sovra o sottopasso purche' la distanza misurata in senso verticale fra le due superfici affacciate non sia inferiore a 1,5 mt. Qualora non sia possibile rispettare tale distanza si puo' ridurre la stessa fino ad un minimo di 0,5 mt collocando la condotta del gas entro un tubo di protezione che dovra' essere prolungato da una parte e dall'altra dell'incrocio per almeno 1 mt nei sovrappassi e 3 mt nei sottopassi, e relativi dispositivi di sfiato verso l'esterno (decreto ministeriale 24 novembre 84 par, 2, 3, 4, e relativa appendice);
nel caso di percorsi paralleli tra il metanodotto ed i servizi interrati la distanza minima tra le superfici affacciate non dovra' essere inferiore a 3 mt;
nei luoghi di attraversamento dovranno essere eseguite installazioni per il controllo della protezione catodica ed eventuali interferenze;
gli eventuali lavori di realizzazione della protezione del metanodotto saranno a carico della Ruzzo Reti S.p.a.;
l'attuale quota di posa del metanodotto non potra' essere variata;
la data di inizio lavori dovra' essere comunicata alla Edison T.&S. con almeno tre giorni di anticipo;
i lavori dovranno essere realizzati inderogabilmente con l'assistenza tecnica dei tecnici Edison T.&S.;
eventuali danni causati durante l'esecuzione dei lavori alla Edison T.&S. o a terzi saranno a carico del Soggetto Aggiudicatore.
24) Si provvedera' al ripristino delle opere d'arte e della pavimentazione stradale interessate dai lavori in corrispondenza del bivio della S.P. (Teramo) n. 19/A di Miano.
25) Si provvedera' al ripristino delle opere stradali interessate dai lavori in corrispondenza della S.P. (Teramo) n. 80 del Gran Sasso d'Italia tra le progressive Km 57+690 e 57+860.
26) In riferimento alle interferenze con la SS.PP. (Teramo) nn.19/F e 150, gli attraversamenti trasversali dovranno essere eseguiti cosi' come rappresentati nei grafici di progetto, e il ripristino del manto di usura (tappetino) sulla S.P. n. 19/F verra' eseguito per tutta la sua lunghezza e per una larghezza di m 4.
27) L'insediamento della condotta nel tratto costeggiante la strada comunale (Basciano) esistente, denominata «Salara», dovra' essere collocata entro i margini della sede stradale, ivi comprese le relative pertinenze.
28) In riferimento alle interferenze con le infrastrutture pubbliche esistenti nel Comune di Teramo, dovranno essere effettuati appositi studi preliminari in prossimita' della rete autostradale realizzata e di progetto, nonche' sui parchi urbani e sui lungofiumi; e che dovranno essere precisati con maggiore dettaglio sia le occupazioni dei terreni in corso d'opera che gli asservimenti definitivi.
29) In riferimento alle interferenze con le tubazioni di proprieta' della Enel Distribuzione Gas, dovranno essere rispettate le seguenti condizioni:
la posa in opera delle tubazioni dovra' essere effettuata almeno alla distanza planimetrica di 2,00 metri dalle tubazioni convoglianti il gas;
nei casi di attraversamento trasversale la tubazione convogliante l'acqua dovra' essere posata alla distanza minima di 0.50 metri e dovra' essere inserita in un controtubo di plastica pesante della lunghezza di almeno 4 metri in asse alla tubazione del gas.
30) In riferimento alle interferenze con i metanodotti di proprieta' della Snam Rete Gas, poiche' essi sono eserciti ad alta pressione, qualsiasi lavoro in prossimita' della condotta (rilievi, picchettamenti, saggi, ecc.) dovra' essere preventivamente concordato ed eseguito alla presenza dei tecnici Snam.
 
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