Gazzetta n. 39 del 17 febbraio 2005 (vai al sommario) |
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA |
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 31 gennaio 2005 |
Proroga dello scioglimento del consiglio comunale di Misilmeri. |
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IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visto il proprio decreto, in data 29 aprile 2003, registrato alla Corte dei conti in data 13 maggio 2003, con il quale, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e' stato disposto lo scioglimento del consiglio comunale di Misilmeri (Palermo) per la durata di diciotto mesi e la nomina di una commissione straordinaria per la provvisoria gestione dell'ente; Constatato che non risulta esaurita l'azione di recupero e risanamento complessivo dell'istituzione locale e della realta' sociale, ancora segnate dalla malavita organizzata; Ritenuto che le esigenze della collettivita' locale e la tutela degli interessi primari richiedono un ulteriore intervento dello Stato, che assicuri il ripristino dei principi democratici e di legalita' e restituisca efficienza e trasparenza all'azione amministrativa dell'ente; Visto l'art. 143, comma 3, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267; Vista la proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante; Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 28 gennaio 2005, alla quale e' stato debitamente invitato il presidente della Regione siciliana; Decreta: La durata dello scioglimento del consiglio comunale di Misilmeri (Palermo), fissata in diciotto mesi, e' prorogata per il periodo di sei mesi. Dato a Roma, addi' 31 gennaio 2005 CIAMPI Berlusconi, Presidente del Consiglio dei Ministri Pisanu, Ministro dell'interno Registrato alla Corte dei conti il 9 febbraio 2005 Ministeri istituzionali, registro n. 2 Interno, foglio n. 81 |
| Allegato Al Presidente della Repubblica Il consiglio comunale di Misilmeri (Palermo) e' stato sciolto con decreto del Presidente della Repubblica in data 29 aprile 2003, registrato alla Corte dei conti in data 13 maggio 2003, per la durata di mesi diciotto, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, essendo stati riscontrati fenomeni di infiltrazione e condizionamento da parte della criminalita' organizzata. Per effetto dell'avvenuto scioglimento, la gestione dell'ente e' stata affidata ad una commissione straordinaria che ha perseguito l'obiettivo del ripristino della legalita' operando in un ambiente che, a causa della permanente e condizionante influenza negativa esercitata dalla locale malavita organizzata, stenta ad affrancarsi dal radicato sistema di diffusa arbitrarieta'. Nonostante il recupero di credibilita' e la presenza dello Stato, il consolidato sistema d'influenza criminale infatti e' ancora in grado di esprimere una capacita' di interferenza e di condizionamento, che rallenta l'azione protesa al completo recupero dell'amministrazione della cosa pubblica ai criteri di legalita' e di buon andamento. Dalle risultanze degli interventi effettuati, come rilevato dal prefetto di Palermo con relazione del 12 novembre 2004, emerge pertanto la necessita', nonostante i pur soddisfacenti risultati conseguiti, che venga completato il processo di risanamento e di consolidamento della legalita' intrapreso dalla commissione straordinaria soprattutto in quei settori ove maggiormente si erano registrate ingerenze ed interessi della criminalita' organizzata. Nel delineato difficile contesto operativo, al fine di ricondurre l'attivita' amministrativa alla rigorosa osservanza dei principi di efficacia, efficienza ed economicita' e di migliorare il coordinamento funzionale degli organismi interni, la commissione straordinaria ha preliminarmente intrapreso una globale riorganizzazione degli uffici e dei servizi amministrativi, operando un accorpamento dei compiti delle aree operative, il cui numero e' stato significativamente ridotto, e provvedendo a nominare un nuovo segretario generale cui sono state conferite anche le funzioni di direttore generale del comune. Particolare attenzione e' stata inoltre dedicata alla revisione organica dei servizi tecnico-amministrativi, ai quali e' stato assegnato, al fine di sopperire a carenze di professionalita' e di incrementarne la funzionalita', l'efficienza e la trasparenza, in posizione di sovraordinazione, in via temporanea, un dirigente tecnico dotato di specifica preparazione e capacita' professionali. Analogo riassetto e' stato avviato anche nei confronti del Corpo di polizia municipale. Per porre le basi di un ordinato e corretto assetto urbanistico e per rilanciare l'economia cittadina, la commissione straordinaria ha dato decisivo impulso alla procedura di formazione del piano regolatore generale, che si protraeva da oltre un ventennio, e lo ha conseguentemente sottoposto al competente organo dell'amministrazione regionale per la definitiva approvazione. Nell'intento di incoraggiare nuove iniziative imprenditoriali e di incrementare lo sviluppo socio economico del territorio, contrassegnato da un elevato tasso di disoccupazione che ha reso permeabile il tessuto sociale alle infiltrazioni mafiose, sono state appaltate o sono in corso di aggiudicazione rilevanti opere pubbliche ed e' stato riorganizzato il locale mercato ortofrutticolo. D'intesa con la provincia regionale, l'organo di amministrazione straordinaria sta altresi' studiando le soluzioni piu' idonee per poter utilizzare una importante struttura realizzata da tempo dalla provincia in grado di assicurare considerevoli benefici e servizi all'imprenditoria artigiana, e ha intrapreso la redazione di una nuova regolamentazione della dislocazione sul territorio degli operatori di taluni importanti settori merceologici. La rilevanza e l'organicita' dei vari interventi posti in essere, richiedono, per la loro complessita', per i connessi tempi tecnici di attuazione e per le cautele che si impongono per scongiurare il pericolo di possibili illecite interferenze, un ulteriore lasso di tempo che consenta il perfezionamento delle misure di risanamento e di rinnovamento dei settori strategici dell'ente, la cui mancata definizione potrebbe riproporre logiche speculative e anomale ingerenze. Affinche', inoltre, venga sostenuta l'identita' civile e recuperato il consenso della cittadinanza verso una gestione amministrativa corretta e attenta alle esigenze primarie della comunita', e' necessario che l'organo straordinario prosegua nello svolgimento del programma gestionale intrapreso, con tutti gli aspetti vantaggiosi di immediata percettibilita' che esso comporta per la popolazione. Come evidenziato nella citata relazione prefettizia, sulla base anche di quanto rappresentato dalle locali forze dell'ordine, che non hanno escluso l'esistenza di consorterie mafiose pronte a riproporre nuove strategie criminali, la situazione riscontrata nel comune di Misilmeri richiede un ulteriore intervento dello Stato per assicurare il buon andamento dell'amministrazione ed il regolare funzionamento dei servizi ad essa affidati, mediante l'applicazione dell'istituto della proroga della gestione commissariale, finalizzata a garantire la rispondenza dell'azione amministrativa alle esigenze ed alle attese della collettivita' e la fattiva tutela degli interessi primari, nonche' a consentire alla comunita' locale di esprimere la propria libera determinazione ed il programma di rinnovamento al di fuori di possibili condizionamenti malavitosi. La valutazione della situazione in concreto riscontrata in relazione alla persistenza dell'influenza criminale, forte del suo consolidato insediamento, nella prospettiva di evitare la riproposizione di iniziative tese ad incidere negativamente sull'imparzialita' ed il buon andamento dell'azione amministrativa del comune di Misilmeri, rende necessario prorogare la gestione commissariale di ulteriori sei mesi. Ritenuto, pertanto, che ricorrano le condizioni per l'applicazione dell'art. 143, comma 3, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, vista la citata relazione del prefetto di Palermo, che si intende qui integralmente richiamata, si formula rituale proposta per la proroga della durata dello scioglimento del consiglio comunale di Misilmeri (Palermo) per il periodo di sei mesi. Roma, 27 gennaio 2005 Il Ministro dell'interno: Pisanu |
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