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| Gazzetta n. 31 del 8 febbraio 2005 (vai al sommario) |  | COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA |  | DELIBERAZIONE 29 settembre 2004 |  | Legge  n.  443/2001  -  Primo  programma  delle  opere  strategiche - sviluppo  della rete elettrica di trasmissione nazionale elettrodotto a  380  KV  in  semplice terna «Turbigo-Bovisio», tratto Turbigo-Rho. (Deliberazione n. 42/2004). |  | 
 |  |  |  | IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 Visto  il  testo  unico  sulle  acque  e impianti elettrici n. 1775 dell'l1 dicembre 1933;
 Visto il decreto del Presidente della Repubblica del 18 marzo 1965, n.  342,  recante  «Norme integrative della legge 6 dicembre 1962, n. 1643,  e  norme  relative  al  coordinamento  e  all'esercizio  delle attivita'  elettriche esercitate da enti ed imprese diversi dall'Ente nazionale  per  l'energia  elettrica»,  che,  all'art.  9  stabilisce l'inamovibilita' delle opere in progetto;
 Visto  il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327,  «testo  unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilita»;
 Visto  il decreto legge 29 agosto 2003, n. 239, convertito in legge 27  ottobre 2003, n. 290, ed in particolare l'art. 1-sexies, comma 7, che  prevede  che  «le  norme  del  testo  unico  delle  disposizioni legislative  regolamentari  in materia di espropriazioni per pubblica utilita', di cui al decreto del Presidente della Repubblica 18 giugno 2001,  n.  327, si applicano alle reti energetiche a decorrere dal 30 giugno 2004»;
 Vista  la  legge  23  agosto  2004,  n.  239, «Riordino del settore energetico,   nonche'  delega  al  Governo  per  il  riassetto  delle disposizioni  vigenti  in  materia di energia», che all'art. 1, comma 25,  prevede che «il termine di cui al comma 7 dell'art. 1-sexies del decreto-legge  29 agosto 2003, n. 239, convertito, con modificazioni, dalla  legge  7  ottobre  2003,  n.  290, e' prorogato al 31 dicembre 2004».
 Vista  la  legge 21 dicembre 2001, n. 443 (c.d. «legge obiettivo»), che,  all'art.  1,  ha  stabilito  che  le infrastrutture pubbliche e private  e  gli  insediamenti  strategici  e  di preminente interesse nazionale,  da  realizzare  per  la modernizzazione e lo sviluppo del Paese,  vengano  individuati  dal  Governo  attraverso  un  programma formulato  secondo  i  criteri e le indicazioni procedurali contenuti nello  stesso articolo, demandando a questo Comitato di approvare, in sede  di  prima applicazione della legge, il suddetto programma entro il 31 dicembre 2001;
 Vista  la  legge  1°  agosto  2002,  n. 166, che, all'art. 13, reca modifiche al menzionato art. 1 della legge n. 443/2001;
 Visto  il  decreto  legislativo  20  agosto  2002,  n.  190,  ed in particolare:    l'art.   2   che   attribuisce,   tra   l'altro,   la responsabilita'  dell'istruttoria  e  la  funzione  di  supporto alle attivita'  di questo Comitato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti,  che  puo'  in  proposito avvalersi di apposita «struttura tecnica   di  missione»,  e  l'art.  13  relativo  agli  insediamenti produttivi   ed   alle   infrastrutture   private   strategiche   per l'approvvigionamento  energetico,  che  prevede  che  tali  attivita' vengano   svolte   di  concerto  con  il  Ministero  delle  attivita' produttive;
 Vista  la  delibera  21  dicembre  2001,  n. 121 (S.O. alla G.U. n. 51/2002 ), con la quale questo Comitato, ai sensi del richiamato art. 1  della  legge  n.  443/2001,  ha approvato il primo programma delle opere  strategiche,  che include, nell'allegato 4, tra i collegamenti per  potenziare  il sistema di trasmissione nazionale la linea 380 kV Turbigo (Milano)-Bovisio (Milano) tratta Turbigo-Rho;
 Vista  la delibera 25 luglio 2003, n. 63 (G.U. n. 248/2003), con la quale  questo  Comitato  ha  formulato,  tra  l'altro, indicazioni di ordine  procedurale  riguardo  alle  attivita'  di  supporto  che  il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e' chiamato a svolgere ai  fini della vigilanza sull'esecuzione degli interventi inclusi nel primo programma delle infrastrutture strategiche;
 Vista  la  sentenza  n.  303, del 25 settembre 2003 con la quale la Corte  costituzionale,  nell'esaminare le censure mosse alla legge n. 443/2001   ed   ai   decreti   legislativi   attuativi,  si  richiama all'imprescindibilita'  dell'intesa  tra  Stato  e singola regione ai fini dell'attuabilita' del programma delle infrastrutture strategiche interessanti il territorio di competenza, sottolineando come l'intesa possa   anche   essere  successiva  ad  un'individuazione  effettuata unilateralmente dal Governo e precisando che i finanziamenti concessi all'opera  sono  da  considerarsi  inefficaci finche' l'intesa non si perfezioni;
 Vista la nota n. 382, del 17 giugno 2004, con la quale il Ministero delle  intrastrutture  e  dei  trasporti  ha  trasmesso, tra l'altro, nell'ambito  degli interventi per lo sviluppo della rete elettrica di trasmissione  nazionale,  la relazione istruttoria sulla «Linea a 380 kV  in  semplice  terna  Turbigo-Bovisio  tratto  Turbigo-Rho» con la proposta  dell'approvazione  del  progetto  per l'autorizzazione alla realizzazione  ed  esercizio,  con prescrizioni, dell'elettrodotto in questione;
 Vista  la  nota  n.  254262,  del  24  maggio 2004, con la quale il Ministero  delle  attivita'  produttive  comunica  di condividere gli esiti istruttori del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
 Considerato  che  l'intervento  e'  compreso  fra  quelli riportati nell'intesa  generale  Quadro tra il Ministero delle infrastrutture e dei  trasporti  e la regione Lombardia stipulata presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri in data 11 aprile 2003;
 Tenuto  conto che, ai sensi della delibera del 27 dicembre 2002, n. 143,  (S.O.  alla  G.U. n. 87/2003) al progetto in argomento e' stato assegnato  il  codice  unico di progetto (CUP) H37B04000000004; e che questo  codice  ai  sensi  della delibera in data odierna, n. 24 deve essere  riportato  su  tutti  i documenti amministrativi e contabili, cartacei ed informatici, relativi a progetti d'investimento pubblico, e   deve  essere  utilizzato  nelle  banche  dati  dei  vari  sistemi informativi, comunque interessati ai suddetti progetti;
 Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;
 Acquisita  in  seduta  l'intesa  del Ministro dell'economia e delle finanze e del presidente della regione Lombardia;
 Prende  atto delle risultanze dell'istruttoria svolta dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ed in particolare: sotto l'aspetto tecnico ed infrastrutturale:
 che  l'intervento consiste nella realizzazione di un elettrodotto a 380  kV,  parte  in  aereo  e parte in cavo interrato, che si diparte dalla stazione elettrica di Turbigo per raggiungere, dopo un percorso della  lunghezza  complessiva  di 27 km (19,200 aereo e 7,800 in cavo interrato), l'esistente elettrodotto 380 kV «Baggio-Bovisio» al quale sara'   collegato,   realizzando   quindi   la  nuova  linea  380  kV «Turbigo-Bovisio».  Per  consentire il passaggio dell'elettrodotto da aereo  a  cavo interrato e viceversa, saranno realizzate due stazioni di transizione della superficie di circa 3.000 mq ciascuna nei comuni di Pogliano Milanese e Rho;
 la   realizzazione   della  nuova  linea  consente  la  demolizione dell'esistente  elettrodotto  a 220 kV «Turbigo-Parablago-Ospiate» di c.a. 25 km di lunghezza;
 che  l'opera  si  sviluppa  interamente  nella  regione  Lombardia, provincia di Milano, interessando i comuni di Robecchetto con Induno, Cuggiono,  Inveruno,  Busto  Garolfo,  Casorezzo,  Parabiago, Arluno, Nerviano, Vanzago, Pogliano Milanese e Rho.;
 che le caratteristiche generali dell'opera sono le seguenti:
 frequenza nominale: 50 Hz;
 tensione nominale: 380 kV;
 intensita' di corrente nominale: 1500 A (per fase);
 potenza nominale: 1000 MVA;
 che  il  suddetto  intervento,  che  costituisce  un  lotto  unico, consentira' di superare i limiti attuali sui transiti in Lombardia ed in   particolare   sulla  produzione  delle  centrali  di  Turbigo  e Roncovalgrande,   garantendo  l'esercizio  in  sicurezza  della  rete elettrica  di  trasmissione nazionale nell'area di Milano e favorendo il trasporto di energia dal Piemonte alla Lombardia; sotto  l'aspetto  procedurale e amministrativo:   che l'intervento e' compreso nel «Programma triennale di sviluppo della rete elettrica di trasmissione   nazionale   2003-2005»  deliberato  dal  consiglio  di amministrazione  del  Gestore  della  rete  di trasmissione nazionale S.p.a.  il  29  gennaio  2003 ed inviato al Ministero delle attivita' produttive in data 30 gennaio 2003;
 che  la societa' T.E.R.N.A. S.p.a. (TERNA), in qualita' di soggetto aggiudicatore,  ai  sensi  dell'art.  13  del  decreto legislativo n. 190/2002,  ha  trasmesso, con nota prot. n. TEAOTMI/P2003000627 del 6 marzo   2003,   istanza   di   autorizzazione   ed  il  progetto  per l'autorizzazione   alla  costruzione  ed  esercizio  delle  opere  in questione  alla  Struttura  tecnica  di  missione del Ministero delle infrastrutture  e  dei  trasporti  e  al  Ministero  delle  attivita' produttive;
 che   le   richieste   di  modeste  varianti  al  tracciato  emerse successivamente  a tale data, nel corso degli incontri con i soggetti interessati,  sono  state  verificate  e  recepite  ed  inserite  nel progetto  revisionato  che  e'  stato  allegato  alla integrazione di domanda    di    autorizzazione   del   10   dicembre   2003   (prot. TEAOTMI/P2003003673);
 che  le  opere previste per la realizzazione dell'elettrodotto e le misure   compensative  individuate  sono  state  oggetto  di  quattro specifiche  convenzioni  stipulate tra la TERNA, con l'intervento del GRTN  e  della  regione  Lombardia,  e  rispettivamente: il comune di Parabiago,  il  Consorzio  Parco  del  Roccolo,  il  Consorzio  Parco Lombardo Valle del Ticino, il comune di Robecchetto con Induno;
 che  TERNA  ha dato comunicazione dell'avvio del procedimento anche ai  fini  della dichiarazione di pubblica utilita' ai sensi dell'art. 13 del decreto legislativo n. 190/2002;
 che,  ai sensi dell'art. 13 del decreto legislativo n. 190/2002, e' stata  indetta dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti una conferenza  di  servizi  a carattere istruttorio, articolata anche in una  seduta  tenutasi  in  data  18  settembre  2003, di cui e' stato redatto  apposito verbale (Ministero infrastrutture e trasporti prot. n. GC/STM/563, del 6 novembre 2003);
 che  il progetto dell'opera in esame ha acquisito i seguenti pareri e autorizzazioni:
 il  Ministero  dell'ambiente  e  della  tutela  del territorio di concerto  con  il Ministero dei beni e attivita' culturali aveva gia' espresso   giudizio   positivo   di   compatibilita'  ambientale  con prescrizioni con decreto DEC/VIA/2227 del 15 settembre 1995 a seguito della prima richiesta di autorizzazione dell'opera presentata in data 22 aprile 1994;
 il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio con nota n.  5438/VIA/2003  del 6 maggio 2003 comunicava che, dall'esame della documentazione  trasmessa  dalla  societa' TERNA con nota del 7 marzo 2003  (prot.  TE/P2003000017),  il  progetto risulta ottemperare alle prescrizioni di cui al DEC/VIA/2227 del 15 settembre 1995;
 il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio con nota n.  DSA/04/0001838  del  28  gennaio  2004 confermava che, dall'esame della  documentazione  trasmessa dalla societa' TERNA con nota del 23 dicembre  2003  (prot.  TE/P2003003856),  a  seguito  di  varianti di modesta  entita'  del  tracciato  sopra  citate,  il progetto risulta ottemperare alle prescrizioni di cui al DEC/VIA/2227 del 15 settembre 1995;
 il  Ministero  per  i  beni  e le attivita' culturali - Direzione generale  per  i  beni architettonici ed il paesaggio, con nota prot. ST/412/21040/2004   del   15  giugno  2004,  valutati  gli  elaborati progettuali  presentati  da  TERNA  il  23 dicembre 2003, ha espresso parere  favorevole  sulla intera verifica di ottemperanza, per quanto di  competenza,  riferita  alle  prescrizioni  impartite  di  cui  al DEC/VIA/2227 del 15 settembre 1995;
 rispetto alle prescrizioni di cui all'originario DEC/VIA/2227 del 15  settembre  1995  alcune  sono  di  fatto  gia' accolte e recepite nell'attuale  versione  del  progetto;  le  restanti saranno recepite nelle  successive  fasi  di  sviluppo  dell'opera  come  nel  seguito richiamato;
 la  regione  Lombardia con delibera di giunta n. VII/15947 del 30 dicembre   2003,   ai  sensi  del  richiamato  art.  13  del  decreto legislativo   n.   190/2002,   sentiti   gli   enti  territorialmente interessati, ha espresso parere favorevole in ordine all'approvazione del  progetto  ed  alla  sua  localizzazione,  anche sotto il profilo urbanistico  e paesaggistico, tenuto conto anche del parere regionale formulato  nell'ambito  della procedura di VIA con delibera di giunta regionale n. V/58028/1994;
 che,  nel  corso dell'istruttoria sono stati acquisiti i pareri e/o consensi   e/o   prescrizioni  degli  altri  Enti  e  Amministrazioni interessate  tra i quali, in particolare, il Ministero della salute - Direzione   generale   prevenzione   sanitaria,  il  Ministero  delle comunicazioni - Ispettorato territoriale della Lombardia;
 che  il  Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha proposto le   prescrizioni   e   raccomandazioni   da  formulare  in  sede  di approvazione  del  progetto,  illustrando  le  motivazioni in caso di mancato  recepimento  delle  prescrizioni  e raccomandazioni espresse dagli enti e dalle amministrazioni interessate;
 che  il  Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha proposto le  prescrizioni  finalizzate alla risoluzione delle interferenze, in relazione  alle  osservazioni  pervenute  al  programma  delle stesse interferenze dai relativi enti gestori, illustrando le motivazioni in caso di mancato recepimento delle osservazioni espresse; sotto  l'aspetto attuativo:   che il soggetto aggiudicatore, ai sensi del decreto legislativo n. 190/2002, e' la societa' TERNA; sotto  l'aspetto  finanziario:    che  il  costo  dell'intervento  e' stimato in 42 milioni di euro;
 che   l'elettrodotto   in   questione   si   configura   come   una infrastruttura strategica per l'approvvigionamento energetico e che i costi di realizzazione sono finanziati mediante la tariffa sulla rete di  trasporto  dell'energia elettrica, come da normativa specifica di settore;
 Delibera:
 1. Approvazione progetto.
 1.1 Ai sensi e per gli effetti del decreto legislativo n. 190/2002, ed  in  particolare  degli  articoli 13, commi 2 e seguenti, e 16, e' approvato,   con   le   prescrizioni  proposte  dal  Ministero  delle infrastrutture  e trasporti e condivise dal Ministero delle attivita' produttive,  il  progetto  per l'autorizzazione alla realizzazione ed esercizio   dell'elettrodotto   a   380   kV  Turbigo-Bovisio  tratto Turbigo-Rho   ed   e'   riconosciuta   la  compatibilita'  ambientale dell'opera.
 1.2  L'approvazione  sostituisce,  anche  ai  fini  urbanistici  ed edilizi, ogni altra autorizzazione, approvazione, parere e nulla osta comunque  denominato, costituisce dichiarazione di pubblica utilita', indifferibilita' e urgenza delle opere, e consente la realizzazione e l'esercizio delle opere e di tutte le attivita' previste nel progetto approvato. E' conseguentemente perfezionata, ad ogni fine urbanistico ed edilizio, l'intesa Stato-regione sulla localizzazione dell'opera.
 1.3 Le opere autorizzate hanno carattere di inamovibilita' ai sensi dell'art. 9 del decreto del Presidente della Repubblica n. 342 del 18 marzo 1965.
 1.4  I  termini  di inizio e fine delle espropriazioni e dei lavori sono  fissati, rispettivamente, entro ventiquattro mesi dalla data di efficacia  della  delibera  per  l'inizio  e  quarantotto mesi per la conclusione.
 1.5  Le  prescrizioni  citate  al  punto  1.1,  cui e' condizionata l'approvazione  del  progetto,  sono  riportate  nell'allegato 1, che forma  parte  integrante  della presente delibera. Le raccomandazioni proposte  dal  Ministero  delle  infrastrutture  e dei trasporti sono riportate nel medesimo allegato 1.
 1.6  E'  altresi'  approvato  il  programma della risoluzione delle interferenze,  con  le  prescrizioni  proposte  dal  Ministero  delle infrastrutture  e  dei  trasporti  e  condivise  dal  Ministero delle attivita' produttive, riportate nel sopra citato allegato 1.
 2.  Clausole finali.   2.1 Il soggetto aggiudicatore e' individuato nella societa' TERNA.
 2.2  Il  Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' ad  assicurare,  per  conto  di  questo Comitato, la conservazione di tutta  la  documentazione  afferente  il  progetto  approvato  con la presente delibera.
 2.3  Il  soggetto  aggiudicatore provvedera', prima dell'esecuzione dei  lavori,  a  fornire  assicurazioni  al  predetto  Ministero e al Ministero  delle  attivita' produttive sull'avvenuto recepimento, nel progetto  esecutivo,  delle  prescrizioni  riportate  nel  menzionato allegato  1, nonche' sul rispetto delle altre indicazioni di cui allo stesso.
 2.4  La  verifica delle restanti prescrizioni, ove non diversamente specificato  nelle  stesse,  sara'  effettuata  dal  Ministero  delle infrastrutture  e  dei  trasporti, di concerto con il Ministero delle attivita' produttive.
 2.5 Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' a svolgere  le  attivita'  di  supporto  intese  a  consentire a questo Comitato  di  espletare  i  compiti  di vigilanza sulla realizzazione delle  opere  ad  esso  assegnati dalla normativa citata in premessa, anche tenendo conto delle indicazioni di cui alla delibera n. 63/2003 sopra richiamata.
 2.6  Il  codice unico di progetto (CUP) H37B04000000 004, assegnato al  progetto  in argomento, ai sensi della delibera CIPE n. 143/2002, dovra' essere evidenziato in tutta la documentazione amministrativa e contabile riguardante l'intervento in esame.
 
 Roma, 29 settembre 2004
 
 Il Presidente: Berlusconi
 
 Il segretario del CIPE: Baldassarri
 
 Registrato alla Corte dei conti il 24 gennaio 2005 Ufficio  controllo atti Ministeri economico-finanziari, registro n. 1 Economia e finanze, foglio n. 73
 |  |  |  | Allegato 1 
 SVILUPPO DELLA RETE ELETTRICA
 DI TRASMISSIONE NAZIONALE
 Linea a 380 kV «Turbigo-Bovisio» tratto Turbigo-Rho
 
 PRESCRIZIONI Ambientali.
 1)  Si procedera' alla demolizione completa della linea a 220 kV Turbigo-Parabiago-Ospiate,  compresi  i  tralicci e le fondazioni, ed alla   eliminazione   delle   servitu'   costituite,  in  quanto  non compatibili con il nuovo tracciato. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
 2)  Si  dovra'  provvedere  alla razionalizzazione della rete di elettrodotti  interessanti  il  territorio  comunale  di  Robecchetto mediante confinamento in corridoi tecnologici (n. 447 Turbigo-Castano e    n.    435    Turbigo-Legnano)    o    riallineamento   (n.   223 Pallanzeno-Magenta)  con  il  concorso economico dell'amministrazione comunale, come da apposita Convenzione stipulata in data 8 marzo 2004 tra  TERNA  e  comune di Robecchetto con Induno, con l'intervento del GRTN,  del  Consorzio  Parco  Lombardo  Valle  del  Ticino  e regione Lombardia.  La  verifica  di  ottemperanza  sara' svolta a cura della regione.
 3)  Si  provvedera' all'interramento delle linee a media e bassa tensione limitrofe al Naviglio Grande, all'interno del territorio del Parco  del  Ticino, come da apposita Convenzione stipulata in data 17 febbraio  2004 tra TERNA e Consorzio Parco Lombardo Valle del Ticino, con  l'intervento  del GRTN e della regione Lombardia. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
 4) Si dovra' provvedere allo spostamento concordato di un tratto di   linea   aerea   a  220  kV  della  societa'  Edison  all'esterno dell'abitato della frazione Villania (comune di Parabiago), in fregio al  nuovo elettrodotto da realizzare nonche' di variante di una linea MT  della  societa'  Enel Distribuzione, come da apposita Convenzione stipulata  in  data 17 dicembre 2003 tra TERNA e comune di Parabiago, con  l'intervento del GRTN, del Consorzio Parco del Roccolo e regione Lombardia.  La  verifica  di  ottemperanza  sara' svolta a cura della regione.
 5)  Dovra'  essere  presentato un piano dettagliato delle azioni che  verranno  effettuate  per  la  completa  rinaturalizzazione  dei tracciati  lasciati  liberi  dalla demolizione dei tratti della linea esistente.  La  verifica  di  ottemperanza  sara'  svolta  a cura del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio.
 6)  Pari dignita' deve essere riservata alle transazioni sottese all'occupazione,  temporanea  o permanente, delle aree di intervento, di cui non devono essere pregiudicate le peculiarita' e la conduzione futura.  La  verifica  di  ottemperanza  sara'  svolta  a  cura della regione.
 7)    Il   soggetto   aggiudicatore   dovra'   concorrere   alla realizzazione  di  un  intervento  sperimentale,  nel  territorio del Consorzio  Parco  Ticino,  funzionale  alla  risoluzione del problema gestionale  dei  popolamenti vegetali sottostanti le linee elettriche in  alta  tensione e alla replicazione del progetto alle aree sottese al nuovo elettrodotto, come da apposita Convenzione stipulata in data 17  febbraio  2004  tra  TERNA  e  Consorzio Parco Lombardo Valle del Ticino,  con  l'intervento  del  GRTN  e  della regione Lombardia. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
 8)  Il  soggetto aggiudicatore provvedera' alla acquisizione e/o recupero   ambientale   delle  cave  dismesse  site  all'interno  del territorio  del  Parco  del  Roccolo,  rispettivamente, nei comuni di Nerviano  e Casorezzo, come da apposita Convenzione stipulata in data 17  dicembre  2003  tra  TERNA  e  Consorzio  Parco  del Roccolo, con l'intervento  del  GRTN  e  della  regione  Lombardia. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
 9)  Il  soggetto  aggiudicatore dovra' provvedere all'acquisto e sistemazione del bosco Brughierazza in comune di Arluno in favore del Parco  del Roccolo, come da apposita Convenzione stipulata in data 17 dicembre   2003   tra  TERNA  e  Consorzio  Parco  del  Roccolo,  con l'intervento  del  GRTN  e  della  regione  Lombardia. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. In  sede  di  redazione del progetto esecutivo.     10) Dovra' essere prodotta e presentata alla regione una relazione riferita agli ambiti perimetrati a Parco che evidenzi:
 a)  le  previsioni  di conservazione e/o sviluppo delle diverse aree interessate all'interno del perimetro dei parchi;
 b)  lo schema riassuntivo delle interazioni dell'infrastruttura con il sistema Parco;
 c)  l'individuazione  dei possibili impatti dell'infrastruttura su  eventuali  «Riserve  naturali»  presenti in ambito significativo, seppur non interferite;
 d)   gli   elementi   finalizzati  ad  effettuare  un  adeguato monitoraggio  della  componente  faunistica  soprattutto nelle aree a parco  e  a  riserva  naturale,  sia in fase ante che post operam, da concordarsi con gli enti gestori delle aree protette interessate.
 La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
 11) Per la localizzazione e la realizzazione di tutte le opere di mitigazione  e  compensazione  previste,  dovra' essere elaborato uno specifico   progetto  da  concordarsi  con  i  servizi  faunistici  e forestali  degli  enti  parco  interessati direttamente dal progetto, eventualmente  con  la  collaborazione  della  D.G. Agricoltura della regione Lombardia.
 12)  In  linea  generale,  tutti  gli  interventi  di inserimento ambientale   e   mitigazione   paesistica   dovranno   assumere  come riferimento  quanto contenuto nel Piano territoriale di coordinamento provinciale  e negli strumenti urbanistici dei comuni interessati. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
 13) Dovra' essere elaborato un progetto di mitigazione ambientale che   prenda   in   considerazione   un'area  piu'  ampia  di  quella strettamente  limitrofa al tracciato e che preveda un'implementazione della  rete  diffusa  di  siepi  e  di  filari  tale da consentire un miglioramento   complessivo   della   diversita'  biologica  e  della connettivita'  ecologica  diffusa.  Il  progetto,  da  redigersi  con riferimento   alle   recenti   direttive   della   regione  Lombardia sull'ingegneria  naturalistica (d.g.r. 29 febbraio 2000, n. 6/48740), dovra' prevedere l'utilizzo di specie vegetali autoctone. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
 14)   Si   dovra'  provvedere  alla  realizzazione  di  opere  di mitigazione  ambientale  in  fregio al Parco del Roccolo e contermini all'elettrodotto  e alla tangenziale del comune di Casorezzo, come da apposita  Convenzione  stipulata in data 17 dicembre 2003 tra TERNA e Consorzio  Parco  del  Roccolo,  con  l'intervento  del  GRTN e della regione  Lombardia.  La  verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
 15)  Allo scopo di compensare la perdita di habitat che si verra' a  creare  in  prossimita'  delle  tipologie  ambientali  presenti si indicano le seguenti misure di riqualificazione:
 ripristino    di   fasce   boscate   mediante   interventi   di piantumazione di specie sia arboree che arbustive;
 creazione  di  sistemi  plurispecifici di siepi, filari e fasce arboree  da  localizzarsi  nei  terreni  agricoli  o  lungo  i  fossi interpoderali.
 Tali   interventi   di   ripristino   e  piantumazione,  andranno posizionati  in area agricola e lungo il tratto interessante porzioni boschive  e  semialberate,  distanziate  adeguatamente  dai tracciati stradali  per  evitare  il  rischio  di  investimento. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
 16)  Dovra'  essere  fornito un piano delle azioni di mitigazione che  verranno  intraprese,  sia in fase di cantiere che di esercizio, per  la  riduzione  dell'impatto  provocato dall'opera sulla avifauna selvatica.  La  verifica  di  ottemperanza  sara'  svolta  a cura del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio.
 17)   I   progetti  di  inserimento  ambientale  dovranno  essere corredati da una stima delle previsioni di spesa per la realizzazione e  gestione  delle  opere  ivi  previste. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
 18)  Le  opere di compensazione ambientale dovranno applicarsi ad un  territorio  piu' vasto di quello interessato dall'infrastruttura. La   progettazione  delle  misure  di  compensazione  dovra'  inoltre prevedere,   per   quanto  possibile,  la  cronoprogrammazione  degli interventi,    da   ultimarsi   prima   dell'entrata   in   esercizio dell'elettrodotto.  La  verifica  di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
 19)  In  generale,  tutte  le  opere [di mitigazione ambientale e paesistica]   dovranno   essere  eseguite  con  standard  qualitativo elevato, derivato dall'analisi di analoghi interventi gia' realizzati in  ambito  europeo.  La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
 20)  Per  quanto  possibile,  la  definizione degli interventi di mitigazione  e  compensazione  ambientale, di gestione e monitoraggio delle  componenti  ambientali interessate dovra' essere effettuata in stretta  collaborazione  con gli enti gestori delle aree protette. La verifica   di   ottemperanza   sara'  svolta  a  cura  del  Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio.
 21) I sostegni di grandi dimensioni non dovranno essere collocati in  vicinanza  di  elementi  isolati  di  particolare  spicco (alberi secolari,  chiese,  cappelle,  dimore  rurali,  ecc.) mentre i piloni d'angolo  si  dovranno  collocare,  di  preferenza,  in  ambiti  poco visibili.  La  verifica  di  ottemperanza  sara'  svolta a cura della regione.
 22)  Nelle  zone  soggette  a  vincolo  paesistico  si esclude la costruzione  di cabine di tipo prefabbricato, optando per costruzioni che  si  inseriscano  armonicamente nel contesto. In linea di massima viene  suggerito  che  tali  manufatti  adottino  disegno  e finiture coerenti  con  le caratterizzazioni edilizie prevalenti nel contesto. Negli  ambiti  vincolati  si  prescrive  la  posa del tratto di linea interessato  in  cavo  sotterraneo con la realizzazione di una cabina secondaria  del tipo sopraindicato. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
 23)  Saranno adottati e trasmessi all'amministrazione comunale di Pogliano  i  progetti  di  idonei interventi di mitigazione visiva ed ambientale  della  stazione  di  passaggio  aero  cavo,  posta  in un contesto  di  aree  destinate  a  boschi  e  coltivi  con  vincoli di salvaguardia ambientale.
 24) Si provvedera' alla realizzazione, sul tratto all'interno del territorio  del  Consorzio  Parco  Ticino  ricadente  nel  comune  di Robecchetto,  di tralicci di altezza tale da non richiedere il taglio periodico   del  bosco  sottostante  o,  in  alternativa,  interventi risolutivi  a  raso  su  essenze  infestanti  presenti  nei territori circostanti,  come  da apposita Convenzione stipulata in data 8 marzo 2004  tra  TERNA e comune di Robecchetto con Induno, con l'intervento del  GRTN,  del  Consorzio  Parco Lombardo Valle del Ticino e regione Lombardia.  La  verifica  di  ottemperanza  sara' svolta a cura della regione.
 25)  Saranno adottate e trasmesse al comune di Nerviano soluzioni tecniche   che   permettano   di   minimizzare  l'impatto  ambientale dell'elettrodotto da realizzare nel territorio comunale.
 26)  Per  quanto  riguarda i tralicci di sostegno, si richiama la necessita'  che  la  verniciatura degli stessi sia realizzata tenendo conto  delle  indicazioni  contenute  nel  PTPR  [Piano  Territoriale Paesistico  Regionale]  (vol.  7  -  voce  2.5.4.4) in relazione agli specifici rapporti tra struttura e fondale paesistico. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
 27)   Allo   scopo   di   limitare  fenomeni  di  collisione  e/o elettrocuzione  nei  confronti  dell'avifauna si dovra' provvedere ad installare  spirali  o  sfere bianche e rosse anticollisione sui cavi sospesi  lungo  tutta  la linea aerea, infittendone l'apposizione nei tratti  compresi  all'interno delle tre aree protette (alternate ogni 50 m). La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
 28)  Si  dovra'  provvedere  al  ripristino  dei luoghi, compresi quelli  di  cantiere, onde restituire la fisionomia e la composizione vegetazionale  originaria,  coordinandosi, in ogni caso, con gli enti territorialmente  interessati.  La  verifica  di  ottemperanza  sara' svolta a cura della regione.
 29)  Dovra'  essere  stimata  di  massima  l'entita'  dei rifiuti prodotti   in   fase  di  cantiere,  identificando  gli  impianti  di destinazione.  La  verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. Nella  fase  di  realizzazione  delle  opere.      30)  La componente faunistica  soprattutto  nelle  aree  a  parco  e a riserva naturale, dovra' essere oggetto di specifico monitoraggio (ante e post operam), da  concordarsi con gli enti gestori delle aree protette interessate. Come  da  piano  definito  in  sede  di  progettazione  esecutiva. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
 31)   L'attivita'   di  cantiere  dovra',  per  quanto  possibile coincidere con il periodo tardo estivo-invernale (agosto-gennaio) per non  compromettere  la  stagione  riproduttiva delle diverse presenze faunistiche.  La  verifica  di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
 32)  In  linea  generale,  le  modalita'  attuative  di tutti gli interventi  in  aree  interne a parchi dovranno essere concordate con l'Ente gestore, tenendo conto di quanto indicato nei rispettivi piani territoriali  di  coordinamento.  La  verifica  di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
 33)  All'interno  delle  aree  a  parco  dovra' essere evitata la realizzazione di aree di cantiere estese. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
 34)  Allo  scopo  di  mantenere  la  funzionalita'  dei  corridoi fluviali,  il  proponente  dovra'  prevedere  opportuni interventi di miglioramento  e riqualificazione ambientale delle valli fluviali, da definirsi  in  accordo  con  i  rispettivi enti parco. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
 35) Dovra' essere opportunamente valutato l'eventuale impatto che la  nuova  opera  indurra'  sulle  aziende  agricole.  La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
 36)  Sono  consentiti  i  lavori  di diradamento alle sole chiome degli alberi, mantenendo la fascia di vegetazione spontanea presente, mentre  dovra'  essere  evitato  il  taglio  a  raso  lungo  la linea elettrica ed il suo intorno. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
 37)  Per  quanto  riguarda i tratti in cavo sotterraneo si dovra' prestare attenzione a che le opere di scavo siano eseguite in modo da recare   il  minor  danno  possibile  all'ambiente.  La  verifica  di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
 38)  Le  opere  di fondazione per la realizzazione dei sostegni e del  cavo interrato della linea saranno effettuate sotto sorveglianza archeologica  in  considerazione dell'inserimento del tracciato in un contesto  interessato  nel suo insieme da ritrovamenti archeologici e da  tratti  viari  antichi oggetto di tutela ai sensi della normativa vigente.  Prima  dell'inizio  dei  lavori dovra' essere presentato il progetto  esecutivo alla Soprintendenza per i beni archeologici della Lombardia.  La  verifica  di  ottemperanza  sara' svolta a cura della Soprintendenza per i beni archeologici della Lombardia.
 39) Dovranno essere limitati gli attraversamenti di aree secche e polverose  da  parte  dei mezzi pesanti, mantenendole a regime umido, coprendo  i  materiali trasportati, lavando le ruote degli autocarri. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
 40)  Cemento, calce, intonaci ed altri materiali da cantiere allo stato   solido  polverulento  dovranno  essere  stoccati  in  sili  e movimentati  mediante  trasporti  pneumatici  presidiati da opportuni filtri  in  grado  di  garantire  valori  d'emissione di 10 mg/Nmc; i filtri dovranno essere dotati di sistemi di controllo dell'efficienza (pressostati  con dispositivo d'allarme). La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
 41)  Il  materiale  di  pezzatura grossolana, stoccato in cumuli, dovra'  essere  opportunamente umidificato in caso di vento superiore ai  5 m/s; in zone non protette dovranno essere installati sistemi di rilevazione  della  direzione  e  velocita' del vento. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
 42)  In  previsione  dell'elevato  numero  di  mezzi  e movimenti previsti  durante  tutta la fase di cantierizzazione, dovranno essere adottati   sistemi   di  carico  di  carburante  in  circuito  chiuso dall'autocisterna  al serbatoio di stoccaggio, mentre durante la fase di  riempimento  dei  serbatoi dei veicoli dovranno essere utilizzati sistemi  d'erogazione dotati di tenuta sui serbatoi con contemporanea aspirazione  e  abbattimento  dei vapori, mediante impianto a carboni attivi.  La  verifica  di  ottemperanza  sara'  svolta  a  cura della regione.
 43)  Dovranno  essere utilizzati mezzi di trasporto con capacita' differenziata,  in  modo  da  ottimizzare  i  carichi sfruttandone al massimo   la   capacita'.   Per  il  materiale  sfuso  dovra'  essere privilegiato  l'impiego  di  mezzi  di  grande  capacita', al fine di ridurre  il  numero di veicoli in circolazione nelle zone limitrofe a ciascun  cantiere.  In  uscita  dal  singolo  cantiere  dovra' essere prevista  una  postazione  di lavaggio delle ruote e dell'esterno dei mezzi,  per  evitare  dispersioni  di  materiale  polveroso  lungo  i percorsi  stradali.  La  verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
 44)  Dovranno  essere  utilizzati  gruppi elettrogeni e gruppi di produzione  di  calore in grado di' assicurare le massime prestazioni energetiche,  al  fine  di  minimizzare le emissioni in atmosfera. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
 45) Si dovra' porre la massima attenzione nello smaltimento delle acque  provenienti  da  lavorazioni,  lavaggio  di  materiali  inerti prodotti  negli  impianti  di  frantumazione e selezione, lavaggio di automezzi.  La  verifica  di  ottemperanza  sara' svolta a cura della regione.
 46)   Dovranno  essere  posti  in  essere  tutti  gli  interventi necessari   a   far   fronte  ad  eventuali  episodi  di  sversamento accidentale  di sostanze utilizzate per la verniciatura dei sostegni. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
 47)   Dovra'   essere   assicurata  la  sistemazione  delle  aree interessate dai lavori mediante il ripristino del manto vegetazionale dei   tratti   interessati;   tali  opere  dovranno  essere  attivate assecondando, ove possibile, il progressivo avanzamento dei lavori di posa  in  opera  della  linea; in particolare, si dovra' prevedere la sistemazione a verde delle aree occupate dai cantieri dismessi, delle scarpate  e dei suoli comunque denudati nel corso dei lavori. Laddove la  definizione  del  tracciato  comporti  impatti  sulla  componente vegetazionale   preesistente,   dovranno   essere   previste   misure compensative  del danno determinato, mediante opere di riforestazione o  di  ricostruzione  di cenosi vegetali tipiche, su superfici almeno equivalenti   a   quelle  oggetto  di  alterazione.  La  verifica  di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
 48)  Le  eventuali  piste  di  cantiere dovranno essere tracciate lungo  la  linea  elettrica  in  progetto  evitando  le aree boscate, semiboscate  o  incolte.  La  verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
 49)  Le  aree di cantiere dovranno essere ripristinate alla forma originaria,  prevedendo, ove del caso, interventi di piantumazione di specie vegetali autoctone. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
 50)  A  lavori  ultimati  dovra'  essere  effettuata  la completa rinaturalizzazione  del  tracciato  della  linea  in  dismissione. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
 51)   Dovranno   essere   previsti   tutti   gli   interventi  di rinaturalizzazione  dei  siti  lasciati  liberi dalle demolizioni dei tralicci,  cabine,  ecc.  La  verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
 52) Il ripristino del soprassuolo dovra' avvenire a regola d'arte sostituendo   eventuali   essenze   arboree  perdute  o  sistemazioni antropiche  alterate. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
 53)  Dovra'  essere  previsto  il  ripristino delle fasce boscate interessate  dalle  attivita'  di  cantiere,  mediante  interventi di piantumazione  di specie sia arboree che arbustive. Gli interventi di ripristino  e  piantumazione  dovranno  preferire specie autoctone ad elevata   facilita'   di   attecchimento   e  a  minima  manutenzione provenienti  da  genotipi locali onde evitare l'inquinamento genetico delle  popolazioni presenti. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
 54)  Il recupero delle aree di cantiere e le necessarie misure di mitigazione degli impatti dovranno essere pianificati e progettati in relazione a specifiche esigenze territoriali; il progetto di recupero dovra'   essere  pertanto  definito  con  le  amministrazioni  locali interessate  e,  qualora il cantiere fosse localizzato in adiacenza a parchi,  con  i  rispettivi enti gestori. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. Nella fase di esercizio.     55) La componente faunistica soprattutto nelle  aree  a  parco  e a riserva naturale, dovra' essere oggetto di specifico  monitoraggio  (ante e post operam), da concordarsi con gli enti  gestori delle aree protette interessate. Come da piano definito in sede di progettazione esecutiva. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
 56)  L'attivita'  di  manutenzione  ordinaria  dovra', per quanto possibile,   coincidere   con   il   periodo  tardo  estivo-invernale (agosto-gennaio) per non compromettere la stagione riproduttiva delle diverse  presenze  faunistiche.  La  verifica  di  ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
 57)  Sono  consentiti  i  lavori  di diradamento alle sole chiome degli alberi, mantenendo la fascia di vegetazione spontanea presente, mentre  dovra'  essere  evitato  il  taglio  a  raso  lungo  la linea elettrica ed il suo intorno. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
 58)  Andra'  predisposto un dettagliato programma di monitoraggio post  operam  dell'impatto  acustico  che  contenga  l'indicazione di tempi, localizzazioni e modalita' dei rilievi fonometrici, al fine di valutare  i  livelli  di  immissione  di rumore in corrispondenza dei recettori.  Cio' con specifica attenzione ai ricettori residenziali e particolarmente  sensibili, al fine sia di valutare l'efficacia delle opere  di  mitigazione previste sia di consentire il dimensionamento, laddove  necessario,  di ulteriori interventi mitigativi. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
 59)  andra' predisposto un piano di monitoraggio delle vibrazioni in  fase  di  esercizio, per verificare post operam l'efficacia delle mitigazioni  realizzate  e  l'eventuale necessita' di ulteriori opere mitigative.  La  verifica  di  ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
 Tecniche. In sede di redazione del progetto esecutivo.
 60)   Dovra'  essere  verificata  la  compatibilita'  con  quanto riportato negli studi della componente geologica previsti dalla legge regionale  n.  41/1997,  che fanno parte integrante (se presenti) dei piani  regolatori  vigenti.  A supporto di quanto richiesto, dovranno essere prodotte tavole grafiche delle infrastrutture vicine alle aree di  pertinenza  idraulica. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
 61)  Sara'  rispettato  quanto  contenuto  nell'allegato  3 della delibera  della  giunta  regionale della regione Lombardia 29 ottobre 2001, n. 6645, e quanto contenuto nella direttiva n. 2 dell'11 maggio 1999  del  Comitato  istituzionale  dell'Autorita'  di  bacino del Po «Criteri  per  la  valutazione  della  compatibilita' idraulica delle infrastrutture  pubbliche  e  di interesse pubblico all'interno delle fasce  A e R»; in particolare, occorre prestare attenzione ai criteri di compatibilita' definiti dall'art. 15 delle norme di attuazione del piano   stralcio  delle  fasce  fluviali,  che  prescrivono  che  gli interventi «non modifichino i fenomeni idraulici naturali che possono avere  luogo  nelle  fasce,  costituendo  significativo  ostacolo  al deflusso e non limitino in modo significativo la capacita' d'invaso». La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
 62)  Saranno  approfonditi  gli  studi e le indagini geologiche e geotecniche   sui  terreni  di  sedime  interessati  dalle  opere;  i necessari    specifici   approfondimenti   saranno   sviluppati   con riferimento ad aree soggette a dissesti in atto o potenziali, qualora presenti.
 63)  Per quanto attiene gli aspetti di «dettaglio» del tracciato, gli   stessi   devono   essere   preventivamente  inviati  agli  enti territoriali  interessati. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
 64) Tutte le opere dovranno essere realizzate in conformita' alle norme  tecniche  di  settore,  in  particolare  a quanto riportato al decreto Ministero lavori pubblici 21 marzo 1988, n. 449, e successive modifiche  ed  integrazioni,  alle  prescrizioni  tecnico-costruttive specificate  dal  Consiglio superiore dei lavori pubblici nel voto n. 457/98  in  data  17  dicembre  1998,  nonche'  in  osservanza  delle disposizioni  di  cui  al  decreto  del  Presidente del Consiglio dei Ministri   8  luglio  2003  e  delle  norme  vigenti  in  materia  di elettrodotti.
 65)  Saranno  valutati  i  valori dei campi elettrici e magnetici riportando  i  metodi  ed  i  criteri  di  scelta dei parametri nella modellazione  adottata.  I  valori  cosi' determinati nel rispetto di quanto disposto dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 luglio 2003, saranno presi a riferimento per la predisposizione dei piani  di  monitoraggio previsti dallo stesso D.P.C.M. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
 66) Sara' sviluppato idoneo studio acustico da svolgere simulando le  peggiori  condizioni atmosferiche (nebbia o pioggia leggera), per verificare l'eventuale superamento, per effetto corona, dei limiti di rumorosita'   ammissibili  e,  se  del  caso,  proporre  i  necessari interventi di mitigazione.
 67) Si dovra' verificare che il franco minimo proposto sia idoneo per   l'attraversamento   delle   zone   boscate  anche  in  caso  di sovraccarico della linea, tenuto conto dell'importanza di tale franco sia  per  la  continuita' della funzionalita' della linea stessa, sia per  la  salvaguardia  fisica  del  patrimonio  boschivo e ambientale attraversati.
 68)  Entro il termine di ventiquattro mesi, decorrenti dalla data di efficacia della delibera di approvazione, la societa' TERNA S.p.a. dovra'   presentare  al  SIIT  (Servizi  integrati  infrastrutture  e trasporti)  Lombardia  e  Liguria, a norma dell'art. 116 del predetto regio  decreto n. 1775/1933, i piani particolareggiati di esecuzione, descrittivi  di  ciascuno  dei  beni  rispetto ai quali e' necessario procedere nella costruzione delle opere in questione. Nella  fase  di  esercizio.     69) sara' data attuazione al piano di monitoraggio  delle  misure dei campi elettrico e magnetico di cui al decreto  del  Presidente  del Consiglio dei Ministri 8 luglio 2003, a partire  dalle  indicazioni  desunte dagli studi di cui al precedente 65). La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
 RACCOMANDAZIONI Ambientali.
 70)  Le  peculiarita' del territorio interessato dall'intervento, caratterizzato  da  un'alternanza di aree agricole, ambiti di elevato pregio  naturalistico  e  paesistico e zone densamente urbanizzate, a tratti  senza  soluzione  di  continuita',  richiedono  un'accentuata sensibilita'  progettuale esecutiva e flessibilita' realizzativa onde contemperare le prerogative tecnico-costruttive dell'elettrodotto con l'esigenza   di  mitigare  gli  impatti  nel  tempo,  corrispondendo, altresi',  alle  pianificazioni locali, sia di ordine ambientale, che urbanistico,  e  ai  programmati interventi viabilistici di interesse regionale.
 71)  I  contenuti  progettuali e gli enunciati, gia' orientati al soddisfacimento  degli  obiettivi  di cui al punto precedente, devono trovare  conferma nella confronto con gli enti e gli organismi locali degli   aspetti   piu'   puntuali   e  delle  previste  compensazioni territoriali, anche a valenza sperimentale.
 72)  L'effettuazione delle analisi e la progettazione delle opere con  le  relative  prescrizioni  debbono  tendere all'obiettivo della massima  congruita' possibile tra le scelte progettuali e le esigenze a  base  delle  richieste formulate dagli enti locali e dalla regione Lombardia,  specialmente  quelle  di  elevata complessita'. La stessa regione  Lombardia,  nell'esprimere  la propria disponibilita' ad una collaborazione in proposito, ha indicato i propri referenti:
 aspetti connessi alla tutela del territorio agricolo: Direzione generale agricoltura;
 tutela  della  fauna  e  degli  ecosistemi:  Direzione generale qualita' dell'ambiente e Direzione generale agricoltura;
 tutela  degli ambiti territoriali all'interno dei perimetri dei parchi  e  specifiche  misure  di compensazione: servizi faunistici e forestali  degli  enti  parco,  in  collaborazione  con  la Direzione generale qualita' dell'ambiente;
 definizione  dei  piani  di  monitoraggio relativi alle diverse componenti   ambientali:   Arpa   territorialmente   competente,  con l'eventuale  supporto,  per  il  reperimento  dei  dati, degli uffici regionali competenti per materia. In  sede di redazione del progetto esecutivo.     73) Si dovra' porre la  massima  attenzione  alla presenza di corsi d'acqua ed alberature d'alto fusto.
 74)  Si  ritiene  utile  suggerire  che nella realizzazione delle stazioni di passaggio aereo-cavo si preveda:
 di  realizzare  una  recinzione perimetrale di tipo trasparente associata a adeguate barriere vegetali a rapido accrescimento;
 un'adeguata  cura nella progettazione complessiva del manufatto per consentire un miglior inserimento dello stesso contesto. Nella  fase  di realizzazione delle opere.     75) Al fine di ridurre il  disturbo alla fauna selvatica, nelle adiacenze delle aree a parco regionale  ed in prossimita' di riserve e oasi naturali si raccomanda di limitare la fase di cantiere al periodo novembre-febbraio. Tecniche. In sede di redazione del progetto esecutivo.
 76)  In  considerazione  degli  specifici  impatti prevedibili in forza   delle   caratteristiche  dell'opera,  e'  opportuno  che  nei successivi  livelli  di progettazione siano trattate le problematiche dell'interferenza  delle opere d'arte con il reticolo idraulico e con le  fasce  di rispetto, soprattutto in funzione del rischio di eventi di piena ed esondazione.
 PROGRAMMA INTERFERENZE
 77) La TERNA S.p.a. dovra' inviare il progetto esecutivo, al fine di  dare  corso  alla  risoluzione  delle  interferenze  con le opere esistenti, ai seguenti enti:
 Ministero  delle comunicazioni - Ispettorato territoriale della Lombardia;
 Agenzia interregionale per il fiume Po;
 ANAS S.p.a. - Compartimento per la viabilita' della Lombardia;
 R.F.I.   -   Rete   Ferroviaria  Italiana  S.p.a.  -  Direzione manutenzione - Direzione Compartimentale infrastruttura - Milano;
 Provincia   di   Milano   -   Direzione  centrale  trasporti  e viabilita';
 Amministrazioni comunali;
 Consorzio di bonifica est Ticino Villoresi;
 Esso Italiana S.r.l. (SARPOM);
 Snam - Rete Gas;
 ENEL - Distribuzione S.p.a. - Milano
 Edison S.p.a. - Milano;
 E. Biscom S.p.a. - Milano;
 PRAOIL S.p.a. - Genova.
 Gli  attraversamenti  saranno  regolamentati  secondo  la vigente normativa tecnica di settore.
 78)  I  lavori  per gli attraversamenti dei canali consortili del Consorzio  di  bonifica est Ticino Villoresi, saranno preventivamente contemplati  in apposito atto concessorio e dovranno uniformarsi alle seguenti prescrizioni:
 la   profondita'   degli  interramenti  della  linea  elettrica sottostante  i canali consortili deve essere non meno di un metro dal fondo dei canali stessi;
 in  corrispondenza  delle  interferenze  in  sottopasso si deve provvedere  alla  posa  di  opportuni  mezzi  di  segnalazione  e  di pericolo;
 tutte  le  opere consortili interferite che verranno demolite o danneggiate   durante   l'esecuzione   dei   lavori  dovranno  essere ripristinate  con  elementi  in  cls armato, secondo le indicazioni e prescrizioni  che  verranno  impartite  dal  consorzio  e che saranno contenute nell'atto convenzionale da stipularsi fra la societa' TERNA S.p.a. e il Consorzio;
 tutti  i  lavori  che  comportano  la  demolizione  dei  canali consortili  devono  essere  eseguiti  tassativamente  nei  periodi di asciutta  dei  canali  stessi  (1°  marzo-05  aprile, 15 settembre-10 novembre).
 79) per le interferenze con la sp 229 Arluno Pogliano il progetto esecutivo   dovra'  recepire  le  indicazioni  della  amministrazione provinciale  di  Milano, in particolare in relazione al tratto in cui l'elettrodotto e' parallelo alla sede stradale. I tralicci a sostegno della  linea dovranno essere posizionati a distanza non inferiore a 7 m   dal  confine  stradale  e  l'altezza  della  fune  rispetto  alla carreggiata  non  dovra'  essere inferiore alla minima indicata dalla normativa vigente.
 80)  I  lavori in corrispondenza dell'inteferenza con l'oleodotto DN 250 Rho Malpensa della PRAOIL - Oleodotti Italiani S.p.a. dovranno osservare le seguenti prescrizioni:
 eventuali  opere  necessarie  per  la realizzazione della linea elettrica dovranno essere posate al di fuori della fascia di servitu' dell'oelodotto,   consistente  in  5  m  per  parte  dall'asse  della tubazione;
 gli  impianti  dovranno  essere  realizzati  nel rispetto della normativa CEI e delle vigenti leggi di settore;
 presentazione  del  progetto  esecutivo dettagliato delle opere che saranno realizzate in prossimita' dell'impianto;
 rispetto  delle prescrizioni tecniche previste per la sicurezza degli oleodotti ed allegate dalla PRAOIL alla nota TECN 13 FIR n. 472 del   20   agosto  2003  (STD.DS.LIN.0104,  STD.DS.LIN.0105,  STD.DS. LIN.0211).
 81) Le opere saranno realizzate sulla base dell'Accordo stipulato con il Ministero delle comunicazioni sulla «Procedura per il rilascio dei  nulla  osta  relativi  agli  elettrodotti  aerei  di  3ª  classe dell'Enel»,  di  cui  alla Circolare trasmessa con nota DGCA n. 24445 del  26  novembre  2003.  Il  progetto  esecutivo,  da  presentare al Ministero   delle   comunicazioni   Ispettorato   territoriale  della Lombardia, sara' comprensivo della prevista autocertificazione.
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