Gazzetta n. 31 del 8 febbraio 2005 (vai al sommario) |
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA |
DELIBERAZIONE 29 settembre 2004 |
Legge n. 443/2001 - Primo programma delle opere strategiche - sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale elettrodotto a 380 KV in semplice terna «Turbigo-Bovisio», tratto Turbigo-Rho. (Deliberazione n. 42/2004). |
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IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
Visto il testo unico sulle acque e impianti elettrici n. 1775 dell'l1 dicembre 1933; Visto il decreto del Presidente della Repubblica del 18 marzo 1965, n. 342, recante «Norme integrative della legge 6 dicembre 1962, n. 1643, e norme relative al coordinamento e all'esercizio delle attivita' elettriche esercitate da enti ed imprese diversi dall'Ente nazionale per l'energia elettrica», che, all'art. 9 stabilisce l'inamovibilita' delle opere in progetto; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327, «testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilita»; Visto il decreto legge 29 agosto 2003, n. 239, convertito in legge 27 ottobre 2003, n. 290, ed in particolare l'art. 1-sexies, comma 7, che prevede che «le norme del testo unico delle disposizioni legislative regolamentari in materia di espropriazioni per pubblica utilita', di cui al decreto del Presidente della Repubblica 18 giugno 2001, n. 327, si applicano alle reti energetiche a decorrere dal 30 giugno 2004»; Vista la legge 23 agosto 2004, n. 239, «Riordino del settore energetico, nonche' delega al Governo per il riassetto delle disposizioni vigenti in materia di energia», che all'art. 1, comma 25, prevede che «il termine di cui al comma 7 dell'art. 1-sexies del decreto-legge 29 agosto 2003, n. 239, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 ottobre 2003, n. 290, e' prorogato al 31 dicembre 2004». Vista la legge 21 dicembre 2001, n. 443 (c.d. «legge obiettivo»), che, all'art. 1, ha stabilito che le infrastrutture pubbliche e private e gli insediamenti strategici e di preminente interesse nazionale, da realizzare per la modernizzazione e lo sviluppo del Paese, vengano individuati dal Governo attraverso un programma formulato secondo i criteri e le indicazioni procedurali contenuti nello stesso articolo, demandando a questo Comitato di approvare, in sede di prima applicazione della legge, il suddetto programma entro il 31 dicembre 2001; Vista la legge 1° agosto 2002, n. 166, che, all'art. 13, reca modifiche al menzionato art. 1 della legge n. 443/2001; Visto il decreto legislativo 20 agosto 2002, n. 190, ed in particolare: l'art. 2 che attribuisce, tra l'altro, la responsabilita' dell'istruttoria e la funzione di supporto alle attivita' di questo Comitato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che puo' in proposito avvalersi di apposita «struttura tecnica di missione», e l'art. 13 relativo agli insediamenti produttivi ed alle infrastrutture private strategiche per l'approvvigionamento energetico, che prevede che tali attivita' vengano svolte di concerto con il Ministero delle attivita' produttive; Vista la delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (S.O. alla G.U. n. 51/2002 ), con la quale questo Comitato, ai sensi del richiamato art. 1 della legge n. 443/2001, ha approvato il primo programma delle opere strategiche, che include, nell'allegato 4, tra i collegamenti per potenziare il sistema di trasmissione nazionale la linea 380 kV Turbigo (Milano)-Bovisio (Milano) tratta Turbigo-Rho; Vista la delibera 25 luglio 2003, n. 63 (G.U. n. 248/2003), con la quale questo Comitato ha formulato, tra l'altro, indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e' chiamato a svolgere ai fini della vigilanza sull'esecuzione degli interventi inclusi nel primo programma delle infrastrutture strategiche; Vista la sentenza n. 303, del 25 settembre 2003 con la quale la Corte costituzionale, nell'esaminare le censure mosse alla legge n. 443/2001 ed ai decreti legislativi attuativi, si richiama all'imprescindibilita' dell'intesa tra Stato e singola regione ai fini dell'attuabilita' del programma delle infrastrutture strategiche interessanti il territorio di competenza, sottolineando come l'intesa possa anche essere successiva ad un'individuazione effettuata unilateralmente dal Governo e precisando che i finanziamenti concessi all'opera sono da considerarsi inefficaci finche' l'intesa non si perfezioni; Vista la nota n. 382, del 17 giugno 2004, con la quale il Ministero delle intrastrutture e dei trasporti ha trasmesso, tra l'altro, nell'ambito degli interventi per lo sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale, la relazione istruttoria sulla «Linea a 380 kV in semplice terna Turbigo-Bovisio tratto Turbigo-Rho» con la proposta dell'approvazione del progetto per l'autorizzazione alla realizzazione ed esercizio, con prescrizioni, dell'elettrodotto in questione; Vista la nota n. 254262, del 24 maggio 2004, con la quale il Ministero delle attivita' produttive comunica di condividere gli esiti istruttori del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti; Considerato che l'intervento e' compreso fra quelli riportati nell'intesa generale Quadro tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e la regione Lombardia stipulata presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri in data 11 aprile 2003; Tenuto conto che, ai sensi della delibera del 27 dicembre 2002, n. 143, (S.O. alla G.U. n. 87/2003) al progetto in argomento e' stato assegnato il codice unico di progetto (CUP) H37B04000000004; e che questo codice ai sensi della delibera in data odierna, n. 24 deve essere riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili, cartacei ed informatici, relativi a progetti d'investimento pubblico, e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi informativi, comunque interessati ai suddetti progetti; Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; Acquisita in seduta l'intesa del Ministro dell'economia e delle finanze e del presidente della regione Lombardia; Prende atto delle risultanze dell'istruttoria svolta dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ed in particolare: sotto l'aspetto tecnico ed infrastrutturale: che l'intervento consiste nella realizzazione di un elettrodotto a 380 kV, parte in aereo e parte in cavo interrato, che si diparte dalla stazione elettrica di Turbigo per raggiungere, dopo un percorso della lunghezza complessiva di 27 km (19,200 aereo e 7,800 in cavo interrato), l'esistente elettrodotto 380 kV «Baggio-Bovisio» al quale sara' collegato, realizzando quindi la nuova linea 380 kV «Turbigo-Bovisio». Per consentire il passaggio dell'elettrodotto da aereo a cavo interrato e viceversa, saranno realizzate due stazioni di transizione della superficie di circa 3.000 mq ciascuna nei comuni di Pogliano Milanese e Rho; la realizzazione della nuova linea consente la demolizione dell'esistente elettrodotto a 220 kV «Turbigo-Parablago-Ospiate» di c.a. 25 km di lunghezza; che l'opera si sviluppa interamente nella regione Lombardia, provincia di Milano, interessando i comuni di Robecchetto con Induno, Cuggiono, Inveruno, Busto Garolfo, Casorezzo, Parabiago, Arluno, Nerviano, Vanzago, Pogliano Milanese e Rho.; che le caratteristiche generali dell'opera sono le seguenti: frequenza nominale: 50 Hz; tensione nominale: 380 kV; intensita' di corrente nominale: 1500 A (per fase); potenza nominale: 1000 MVA; che il suddetto intervento, che costituisce un lotto unico, consentira' di superare i limiti attuali sui transiti in Lombardia ed in particolare sulla produzione delle centrali di Turbigo e Roncovalgrande, garantendo l'esercizio in sicurezza della rete elettrica di trasmissione nazionale nell'area di Milano e favorendo il trasporto di energia dal Piemonte alla Lombardia; sotto l'aspetto procedurale e amministrativo: che l'intervento e' compreso nel «Programma triennale di sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale 2003-2005» deliberato dal consiglio di amministrazione del Gestore della rete di trasmissione nazionale S.p.a. il 29 gennaio 2003 ed inviato al Ministero delle attivita' produttive in data 30 gennaio 2003; che la societa' T.E.R.N.A. S.p.a. (TERNA), in qualita' di soggetto aggiudicatore, ai sensi dell'art. 13 del decreto legislativo n. 190/2002, ha trasmesso, con nota prot. n. TEAOTMI/P2003000627 del 6 marzo 2003, istanza di autorizzazione ed il progetto per l'autorizzazione alla costruzione ed esercizio delle opere in questione alla Struttura tecnica di missione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e al Ministero delle attivita' produttive; che le richieste di modeste varianti al tracciato emerse successivamente a tale data, nel corso degli incontri con i soggetti interessati, sono state verificate e recepite ed inserite nel progetto revisionato che e' stato allegato alla integrazione di domanda di autorizzazione del 10 dicembre 2003 (prot. TEAOTMI/P2003003673); che le opere previste per la realizzazione dell'elettrodotto e le misure compensative individuate sono state oggetto di quattro specifiche convenzioni stipulate tra la TERNA, con l'intervento del GRTN e della regione Lombardia, e rispettivamente: il comune di Parabiago, il Consorzio Parco del Roccolo, il Consorzio Parco Lombardo Valle del Ticino, il comune di Robecchetto con Induno; che TERNA ha dato comunicazione dell'avvio del procedimento anche ai fini della dichiarazione di pubblica utilita' ai sensi dell'art. 13 del decreto legislativo n. 190/2002; che, ai sensi dell'art. 13 del decreto legislativo n. 190/2002, e' stata indetta dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti una conferenza di servizi a carattere istruttorio, articolata anche in una seduta tenutasi in data 18 settembre 2003, di cui e' stato redatto apposito verbale (Ministero infrastrutture e trasporti prot. n. GC/STM/563, del 6 novembre 2003); che il progetto dell'opera in esame ha acquisito i seguenti pareri e autorizzazioni: il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio di concerto con il Ministero dei beni e attivita' culturali aveva gia' espresso giudizio positivo di compatibilita' ambientale con prescrizioni con decreto DEC/VIA/2227 del 15 settembre 1995 a seguito della prima richiesta di autorizzazione dell'opera presentata in data 22 aprile 1994; il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio con nota n. 5438/VIA/2003 del 6 maggio 2003 comunicava che, dall'esame della documentazione trasmessa dalla societa' TERNA con nota del 7 marzo 2003 (prot. TE/P2003000017), il progetto risulta ottemperare alle prescrizioni di cui al DEC/VIA/2227 del 15 settembre 1995; il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio con nota n. DSA/04/0001838 del 28 gennaio 2004 confermava che, dall'esame della documentazione trasmessa dalla societa' TERNA con nota del 23 dicembre 2003 (prot. TE/P2003003856), a seguito di varianti di modesta entita' del tracciato sopra citate, il progetto risulta ottemperare alle prescrizioni di cui al DEC/VIA/2227 del 15 settembre 1995; il Ministero per i beni e le attivita' culturali - Direzione generale per i beni architettonici ed il paesaggio, con nota prot. ST/412/21040/2004 del 15 giugno 2004, valutati gli elaborati progettuali presentati da TERNA il 23 dicembre 2003, ha espresso parere favorevole sulla intera verifica di ottemperanza, per quanto di competenza, riferita alle prescrizioni impartite di cui al DEC/VIA/2227 del 15 settembre 1995; rispetto alle prescrizioni di cui all'originario DEC/VIA/2227 del 15 settembre 1995 alcune sono di fatto gia' accolte e recepite nell'attuale versione del progetto; le restanti saranno recepite nelle successive fasi di sviluppo dell'opera come nel seguito richiamato; la regione Lombardia con delibera di giunta n. VII/15947 del 30 dicembre 2003, ai sensi del richiamato art. 13 del decreto legislativo n. 190/2002, sentiti gli enti territorialmente interessati, ha espresso parere favorevole in ordine all'approvazione del progetto ed alla sua localizzazione, anche sotto il profilo urbanistico e paesaggistico, tenuto conto anche del parere regionale formulato nell'ambito della procedura di VIA con delibera di giunta regionale n. V/58028/1994; che, nel corso dell'istruttoria sono stati acquisiti i pareri e/o consensi e/o prescrizioni degli altri Enti e Amministrazioni interessate tra i quali, in particolare, il Ministero della salute - Direzione generale prevenzione sanitaria, il Ministero delle comunicazioni - Ispettorato territoriale della Lombardia; che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha proposto le prescrizioni e raccomandazioni da formulare in sede di approvazione del progetto, illustrando le motivazioni in caso di mancato recepimento delle prescrizioni e raccomandazioni espresse dagli enti e dalle amministrazioni interessate; che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha proposto le prescrizioni finalizzate alla risoluzione delle interferenze, in relazione alle osservazioni pervenute al programma delle stesse interferenze dai relativi enti gestori, illustrando le motivazioni in caso di mancato recepimento delle osservazioni espresse; sotto l'aspetto attuativo: che il soggetto aggiudicatore, ai sensi del decreto legislativo n. 190/2002, e' la societa' TERNA; sotto l'aspetto finanziario: che il costo dell'intervento e' stimato in 42 milioni di euro; che l'elettrodotto in questione si configura come una infrastruttura strategica per l'approvvigionamento energetico e che i costi di realizzazione sono finanziati mediante la tariffa sulla rete di trasporto dell'energia elettrica, come da normativa specifica di settore; Delibera: 1. Approvazione progetto. 1.1 Ai sensi e per gli effetti del decreto legislativo n. 190/2002, ed in particolare degli articoli 13, commi 2 e seguenti, e 16, e' approvato, con le prescrizioni proposte dal Ministero delle infrastrutture e trasporti e condivise dal Ministero delle attivita' produttive, il progetto per l'autorizzazione alla realizzazione ed esercizio dell'elettrodotto a 380 kV Turbigo-Bovisio tratto Turbigo-Rho ed e' riconosciuta la compatibilita' ambientale dell'opera. 1.2 L'approvazione sostituisce, anche ai fini urbanistici ed edilizi, ogni altra autorizzazione, approvazione, parere e nulla osta comunque denominato, costituisce dichiarazione di pubblica utilita', indifferibilita' e urgenza delle opere, e consente la realizzazione e l'esercizio delle opere e di tutte le attivita' previste nel progetto approvato. E' conseguentemente perfezionata, ad ogni fine urbanistico ed edilizio, l'intesa Stato-regione sulla localizzazione dell'opera. 1.3 Le opere autorizzate hanno carattere di inamovibilita' ai sensi dell'art. 9 del decreto del Presidente della Repubblica n. 342 del 18 marzo 1965. 1.4 I termini di inizio e fine delle espropriazioni e dei lavori sono fissati, rispettivamente, entro ventiquattro mesi dalla data di efficacia della delibera per l'inizio e quarantotto mesi per la conclusione. 1.5 Le prescrizioni citate al punto 1.1, cui e' condizionata l'approvazione del progetto, sono riportate nell'allegato 1, che forma parte integrante della presente delibera. Le raccomandazioni proposte dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti sono riportate nel medesimo allegato 1. 1.6 E' altresi' approvato il programma della risoluzione delle interferenze, con le prescrizioni proposte dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e condivise dal Ministero delle attivita' produttive, riportate nel sopra citato allegato 1. 2. Clausole finali. 2.1 Il soggetto aggiudicatore e' individuato nella societa' TERNA. 2.2 Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' ad assicurare, per conto di questo Comitato, la conservazione di tutta la documentazione afferente il progetto approvato con la presente delibera. 2.3 Il soggetto aggiudicatore provvedera', prima dell'esecuzione dei lavori, a fornire assicurazioni al predetto Ministero e al Ministero delle attivita' produttive sull'avvenuto recepimento, nel progetto esecutivo, delle prescrizioni riportate nel menzionato allegato 1, nonche' sul rispetto delle altre indicazioni di cui allo stesso. 2.4 La verifica delle restanti prescrizioni, ove non diversamente specificato nelle stesse, sara' effettuata dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministero delle attivita' produttive. 2.5 Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' a svolgere le attivita' di supporto intese a consentire a questo Comitato di espletare i compiti di vigilanza sulla realizzazione delle opere ad esso assegnati dalla normativa citata in premessa, anche tenendo conto delle indicazioni di cui alla delibera n. 63/2003 sopra richiamata. 2.6 Il codice unico di progetto (CUP) H37B04000000 004, assegnato al progetto in argomento, ai sensi della delibera CIPE n. 143/2002, dovra' essere evidenziato in tutta la documentazione amministrativa e contabile riguardante l'intervento in esame.
Roma, 29 settembre 2004
Il Presidente: Berlusconi
Il segretario del CIPE: Baldassarri
Registrato alla Corte dei conti il 24 gennaio 2005 Ufficio controllo atti Ministeri economico-finanziari, registro n. 1 Economia e finanze, foglio n. 73 |
| Allegato 1
SVILUPPO DELLA RETE ELETTRICA DI TRASMISSIONE NAZIONALE Linea a 380 kV «Turbigo-Bovisio» tratto Turbigo-Rho
PRESCRIZIONI Ambientali. 1) Si procedera' alla demolizione completa della linea a 220 kV Turbigo-Parabiago-Ospiate, compresi i tralicci e le fondazioni, ed alla eliminazione delle servitu' costituite, in quanto non compatibili con il nuovo tracciato. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 2) Si dovra' provvedere alla razionalizzazione della rete di elettrodotti interessanti il territorio comunale di Robecchetto mediante confinamento in corridoi tecnologici (n. 447 Turbigo-Castano e n. 435 Turbigo-Legnano) o riallineamento (n. 223 Pallanzeno-Magenta) con il concorso economico dell'amministrazione comunale, come da apposita Convenzione stipulata in data 8 marzo 2004 tra TERNA e comune di Robecchetto con Induno, con l'intervento del GRTN, del Consorzio Parco Lombardo Valle del Ticino e regione Lombardia. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 3) Si provvedera' all'interramento delle linee a media e bassa tensione limitrofe al Naviglio Grande, all'interno del territorio del Parco del Ticino, come da apposita Convenzione stipulata in data 17 febbraio 2004 tra TERNA e Consorzio Parco Lombardo Valle del Ticino, con l'intervento del GRTN e della regione Lombardia. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 4) Si dovra' provvedere allo spostamento concordato di un tratto di linea aerea a 220 kV della societa' Edison all'esterno dell'abitato della frazione Villania (comune di Parabiago), in fregio al nuovo elettrodotto da realizzare nonche' di variante di una linea MT della societa' Enel Distribuzione, come da apposita Convenzione stipulata in data 17 dicembre 2003 tra TERNA e comune di Parabiago, con l'intervento del GRTN, del Consorzio Parco del Roccolo e regione Lombardia. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 5) Dovra' essere presentato un piano dettagliato delle azioni che verranno effettuate per la completa rinaturalizzazione dei tracciati lasciati liberi dalla demolizione dei tratti della linea esistente. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio. 6) Pari dignita' deve essere riservata alle transazioni sottese all'occupazione, temporanea o permanente, delle aree di intervento, di cui non devono essere pregiudicate le peculiarita' e la conduzione futura. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 7) Il soggetto aggiudicatore dovra' concorrere alla realizzazione di un intervento sperimentale, nel territorio del Consorzio Parco Ticino, funzionale alla risoluzione del problema gestionale dei popolamenti vegetali sottostanti le linee elettriche in alta tensione e alla replicazione del progetto alle aree sottese al nuovo elettrodotto, come da apposita Convenzione stipulata in data 17 febbraio 2004 tra TERNA e Consorzio Parco Lombardo Valle del Ticino, con l'intervento del GRTN e della regione Lombardia. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 8) Il soggetto aggiudicatore provvedera' alla acquisizione e/o recupero ambientale delle cave dismesse site all'interno del territorio del Parco del Roccolo, rispettivamente, nei comuni di Nerviano e Casorezzo, come da apposita Convenzione stipulata in data 17 dicembre 2003 tra TERNA e Consorzio Parco del Roccolo, con l'intervento del GRTN e della regione Lombardia. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 9) Il soggetto aggiudicatore dovra' provvedere all'acquisto e sistemazione del bosco Brughierazza in comune di Arluno in favore del Parco del Roccolo, come da apposita Convenzione stipulata in data 17 dicembre 2003 tra TERNA e Consorzio Parco del Roccolo, con l'intervento del GRTN e della regione Lombardia. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. In sede di redazione del progetto esecutivo. 10) Dovra' essere prodotta e presentata alla regione una relazione riferita agli ambiti perimetrati a Parco che evidenzi: a) le previsioni di conservazione e/o sviluppo delle diverse aree interessate all'interno del perimetro dei parchi; b) lo schema riassuntivo delle interazioni dell'infrastruttura con il sistema Parco; c) l'individuazione dei possibili impatti dell'infrastruttura su eventuali «Riserve naturali» presenti in ambito significativo, seppur non interferite; d) gli elementi finalizzati ad effettuare un adeguato monitoraggio della componente faunistica soprattutto nelle aree a parco e a riserva naturale, sia in fase ante che post operam, da concordarsi con gli enti gestori delle aree protette interessate. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 11) Per la localizzazione e la realizzazione di tutte le opere di mitigazione e compensazione previste, dovra' essere elaborato uno specifico progetto da concordarsi con i servizi faunistici e forestali degli enti parco interessati direttamente dal progetto, eventualmente con la collaborazione della D.G. Agricoltura della regione Lombardia. 12) In linea generale, tutti gli interventi di inserimento ambientale e mitigazione paesistica dovranno assumere come riferimento quanto contenuto nel Piano territoriale di coordinamento provinciale e negli strumenti urbanistici dei comuni interessati. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 13) Dovra' essere elaborato un progetto di mitigazione ambientale che prenda in considerazione un'area piu' ampia di quella strettamente limitrofa al tracciato e che preveda un'implementazione della rete diffusa di siepi e di filari tale da consentire un miglioramento complessivo della diversita' biologica e della connettivita' ecologica diffusa. Il progetto, da redigersi con riferimento alle recenti direttive della regione Lombardia sull'ingegneria naturalistica (d.g.r. 29 febbraio 2000, n. 6/48740), dovra' prevedere l'utilizzo di specie vegetali autoctone. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 14) Si dovra' provvedere alla realizzazione di opere di mitigazione ambientale in fregio al Parco del Roccolo e contermini all'elettrodotto e alla tangenziale del comune di Casorezzo, come da apposita Convenzione stipulata in data 17 dicembre 2003 tra TERNA e Consorzio Parco del Roccolo, con l'intervento del GRTN e della regione Lombardia. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 15) Allo scopo di compensare la perdita di habitat che si verra' a creare in prossimita' delle tipologie ambientali presenti si indicano le seguenti misure di riqualificazione: ripristino di fasce boscate mediante interventi di piantumazione di specie sia arboree che arbustive; creazione di sistemi plurispecifici di siepi, filari e fasce arboree da localizzarsi nei terreni agricoli o lungo i fossi interpoderali. Tali interventi di ripristino e piantumazione, andranno posizionati in area agricola e lungo il tratto interessante porzioni boschive e semialberate, distanziate adeguatamente dai tracciati stradali per evitare il rischio di investimento. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 16) Dovra' essere fornito un piano delle azioni di mitigazione che verranno intraprese, sia in fase di cantiere che di esercizio, per la riduzione dell'impatto provocato dall'opera sulla avifauna selvatica. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio. 17) I progetti di inserimento ambientale dovranno essere corredati da una stima delle previsioni di spesa per la realizzazione e gestione delle opere ivi previste. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 18) Le opere di compensazione ambientale dovranno applicarsi ad un territorio piu' vasto di quello interessato dall'infrastruttura. La progettazione delle misure di compensazione dovra' inoltre prevedere, per quanto possibile, la cronoprogrammazione degli interventi, da ultimarsi prima dell'entrata in esercizio dell'elettrodotto. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 19) In generale, tutte le opere [di mitigazione ambientale e paesistica] dovranno essere eseguite con standard qualitativo elevato, derivato dall'analisi di analoghi interventi gia' realizzati in ambito europeo. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 20) Per quanto possibile, la definizione degli interventi di mitigazione e compensazione ambientale, di gestione e monitoraggio delle componenti ambientali interessate dovra' essere effettuata in stretta collaborazione con gli enti gestori delle aree protette. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio. 21) I sostegni di grandi dimensioni non dovranno essere collocati in vicinanza di elementi isolati di particolare spicco (alberi secolari, chiese, cappelle, dimore rurali, ecc.) mentre i piloni d'angolo si dovranno collocare, di preferenza, in ambiti poco visibili. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 22) Nelle zone soggette a vincolo paesistico si esclude la costruzione di cabine di tipo prefabbricato, optando per costruzioni che si inseriscano armonicamente nel contesto. In linea di massima viene suggerito che tali manufatti adottino disegno e finiture coerenti con le caratterizzazioni edilizie prevalenti nel contesto. Negli ambiti vincolati si prescrive la posa del tratto di linea interessato in cavo sotterraneo con la realizzazione di una cabina secondaria del tipo sopraindicato. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 23) Saranno adottati e trasmessi all'amministrazione comunale di Pogliano i progetti di idonei interventi di mitigazione visiva ed ambientale della stazione di passaggio aero cavo, posta in un contesto di aree destinate a boschi e coltivi con vincoli di salvaguardia ambientale. 24) Si provvedera' alla realizzazione, sul tratto all'interno del territorio del Consorzio Parco Ticino ricadente nel comune di Robecchetto, di tralicci di altezza tale da non richiedere il taglio periodico del bosco sottostante o, in alternativa, interventi risolutivi a raso su essenze infestanti presenti nei territori circostanti, come da apposita Convenzione stipulata in data 8 marzo 2004 tra TERNA e comune di Robecchetto con Induno, con l'intervento del GRTN, del Consorzio Parco Lombardo Valle del Ticino e regione Lombardia. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 25) Saranno adottate e trasmesse al comune di Nerviano soluzioni tecniche che permettano di minimizzare l'impatto ambientale dell'elettrodotto da realizzare nel territorio comunale. 26) Per quanto riguarda i tralicci di sostegno, si richiama la necessita' che la verniciatura degli stessi sia realizzata tenendo conto delle indicazioni contenute nel PTPR [Piano Territoriale Paesistico Regionale] (vol. 7 - voce 2.5.4.4) in relazione agli specifici rapporti tra struttura e fondale paesistico. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 27) Allo scopo di limitare fenomeni di collisione e/o elettrocuzione nei confronti dell'avifauna si dovra' provvedere ad installare spirali o sfere bianche e rosse anticollisione sui cavi sospesi lungo tutta la linea aerea, infittendone l'apposizione nei tratti compresi all'interno delle tre aree protette (alternate ogni 50 m). La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 28) Si dovra' provvedere al ripristino dei luoghi, compresi quelli di cantiere, onde restituire la fisionomia e la composizione vegetazionale originaria, coordinandosi, in ogni caso, con gli enti territorialmente interessati. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 29) Dovra' essere stimata di massima l'entita' dei rifiuti prodotti in fase di cantiere, identificando gli impianti di destinazione. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. Nella fase di realizzazione delle opere. 30) La componente faunistica soprattutto nelle aree a parco e a riserva naturale, dovra' essere oggetto di specifico monitoraggio (ante e post operam), da concordarsi con gli enti gestori delle aree protette interessate. Come da piano definito in sede di progettazione esecutiva. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 31) L'attivita' di cantiere dovra', per quanto possibile coincidere con il periodo tardo estivo-invernale (agosto-gennaio) per non compromettere la stagione riproduttiva delle diverse presenze faunistiche. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 32) In linea generale, le modalita' attuative di tutti gli interventi in aree interne a parchi dovranno essere concordate con l'Ente gestore, tenendo conto di quanto indicato nei rispettivi piani territoriali di coordinamento. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 33) All'interno delle aree a parco dovra' essere evitata la realizzazione di aree di cantiere estese. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 34) Allo scopo di mantenere la funzionalita' dei corridoi fluviali, il proponente dovra' prevedere opportuni interventi di miglioramento e riqualificazione ambientale delle valli fluviali, da definirsi in accordo con i rispettivi enti parco. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 35) Dovra' essere opportunamente valutato l'eventuale impatto che la nuova opera indurra' sulle aziende agricole. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 36) Sono consentiti i lavori di diradamento alle sole chiome degli alberi, mantenendo la fascia di vegetazione spontanea presente, mentre dovra' essere evitato il taglio a raso lungo la linea elettrica ed il suo intorno. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 37) Per quanto riguarda i tratti in cavo sotterraneo si dovra' prestare attenzione a che le opere di scavo siano eseguite in modo da recare il minor danno possibile all'ambiente. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 38) Le opere di fondazione per la realizzazione dei sostegni e del cavo interrato della linea saranno effettuate sotto sorveglianza archeologica in considerazione dell'inserimento del tracciato in un contesto interessato nel suo insieme da ritrovamenti archeologici e da tratti viari antichi oggetto di tutela ai sensi della normativa vigente. Prima dell'inizio dei lavori dovra' essere presentato il progetto esecutivo alla Soprintendenza per i beni archeologici della Lombardia. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della Soprintendenza per i beni archeologici della Lombardia. 39) Dovranno essere limitati gli attraversamenti di aree secche e polverose da parte dei mezzi pesanti, mantenendole a regime umido, coprendo i materiali trasportati, lavando le ruote degli autocarri. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 40) Cemento, calce, intonaci ed altri materiali da cantiere allo stato solido polverulento dovranno essere stoccati in sili e movimentati mediante trasporti pneumatici presidiati da opportuni filtri in grado di garantire valori d'emissione di 10 mg/Nmc; i filtri dovranno essere dotati di sistemi di controllo dell'efficienza (pressostati con dispositivo d'allarme). La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 41) Il materiale di pezzatura grossolana, stoccato in cumuli, dovra' essere opportunamente umidificato in caso di vento superiore ai 5 m/s; in zone non protette dovranno essere installati sistemi di rilevazione della direzione e velocita' del vento. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 42) In previsione dell'elevato numero di mezzi e movimenti previsti durante tutta la fase di cantierizzazione, dovranno essere adottati sistemi di carico di carburante in circuito chiuso dall'autocisterna al serbatoio di stoccaggio, mentre durante la fase di riempimento dei serbatoi dei veicoli dovranno essere utilizzati sistemi d'erogazione dotati di tenuta sui serbatoi con contemporanea aspirazione e abbattimento dei vapori, mediante impianto a carboni attivi. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 43) Dovranno essere utilizzati mezzi di trasporto con capacita' differenziata, in modo da ottimizzare i carichi sfruttandone al massimo la capacita'. Per il materiale sfuso dovra' essere privilegiato l'impiego di mezzi di grande capacita', al fine di ridurre il numero di veicoli in circolazione nelle zone limitrofe a ciascun cantiere. In uscita dal singolo cantiere dovra' essere prevista una postazione di lavaggio delle ruote e dell'esterno dei mezzi, per evitare dispersioni di materiale polveroso lungo i percorsi stradali. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 44) Dovranno essere utilizzati gruppi elettrogeni e gruppi di produzione di calore in grado di' assicurare le massime prestazioni energetiche, al fine di minimizzare le emissioni in atmosfera. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 45) Si dovra' porre la massima attenzione nello smaltimento delle acque provenienti da lavorazioni, lavaggio di materiali inerti prodotti negli impianti di frantumazione e selezione, lavaggio di automezzi. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 46) Dovranno essere posti in essere tutti gli interventi necessari a far fronte ad eventuali episodi di sversamento accidentale di sostanze utilizzate per la verniciatura dei sostegni. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 47) Dovra' essere assicurata la sistemazione delle aree interessate dai lavori mediante il ripristino del manto vegetazionale dei tratti interessati; tali opere dovranno essere attivate assecondando, ove possibile, il progressivo avanzamento dei lavori di posa in opera della linea; in particolare, si dovra' prevedere la sistemazione a verde delle aree occupate dai cantieri dismessi, delle scarpate e dei suoli comunque denudati nel corso dei lavori. Laddove la definizione del tracciato comporti impatti sulla componente vegetazionale preesistente, dovranno essere previste misure compensative del danno determinato, mediante opere di riforestazione o di ricostruzione di cenosi vegetali tipiche, su superfici almeno equivalenti a quelle oggetto di alterazione. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 48) Le eventuali piste di cantiere dovranno essere tracciate lungo la linea elettrica in progetto evitando le aree boscate, semiboscate o incolte. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 49) Le aree di cantiere dovranno essere ripristinate alla forma originaria, prevedendo, ove del caso, interventi di piantumazione di specie vegetali autoctone. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 50) A lavori ultimati dovra' essere effettuata la completa rinaturalizzazione del tracciato della linea in dismissione. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 51) Dovranno essere previsti tutti gli interventi di rinaturalizzazione dei siti lasciati liberi dalle demolizioni dei tralicci, cabine, ecc. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 52) Il ripristino del soprassuolo dovra' avvenire a regola d'arte sostituendo eventuali essenze arboree perdute o sistemazioni antropiche alterate. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 53) Dovra' essere previsto il ripristino delle fasce boscate interessate dalle attivita' di cantiere, mediante interventi di piantumazione di specie sia arboree che arbustive. Gli interventi di ripristino e piantumazione dovranno preferire specie autoctone ad elevata facilita' di attecchimento e a minima manutenzione provenienti da genotipi locali onde evitare l'inquinamento genetico delle popolazioni presenti. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 54) Il recupero delle aree di cantiere e le necessarie misure di mitigazione degli impatti dovranno essere pianificati e progettati in relazione a specifiche esigenze territoriali; il progetto di recupero dovra' essere pertanto definito con le amministrazioni locali interessate e, qualora il cantiere fosse localizzato in adiacenza a parchi, con i rispettivi enti gestori. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. Nella fase di esercizio. 55) La componente faunistica soprattutto nelle aree a parco e a riserva naturale, dovra' essere oggetto di specifico monitoraggio (ante e post operam), da concordarsi con gli enti gestori delle aree protette interessate. Come da piano definito in sede di progettazione esecutiva. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 56) L'attivita' di manutenzione ordinaria dovra', per quanto possibile, coincidere con il periodo tardo estivo-invernale (agosto-gennaio) per non compromettere la stagione riproduttiva delle diverse presenze faunistiche. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 57) Sono consentiti i lavori di diradamento alle sole chiome degli alberi, mantenendo la fascia di vegetazione spontanea presente, mentre dovra' essere evitato il taglio a raso lungo la linea elettrica ed il suo intorno. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 58) Andra' predisposto un dettagliato programma di monitoraggio post operam dell'impatto acustico che contenga l'indicazione di tempi, localizzazioni e modalita' dei rilievi fonometrici, al fine di valutare i livelli di immissione di rumore in corrispondenza dei recettori. Cio' con specifica attenzione ai ricettori residenziali e particolarmente sensibili, al fine sia di valutare l'efficacia delle opere di mitigazione previste sia di consentire il dimensionamento, laddove necessario, di ulteriori interventi mitigativi. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 59) andra' predisposto un piano di monitoraggio delle vibrazioni in fase di esercizio, per verificare post operam l'efficacia delle mitigazioni realizzate e l'eventuale necessita' di ulteriori opere mitigative. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. Tecniche. In sede di redazione del progetto esecutivo. 60) Dovra' essere verificata la compatibilita' con quanto riportato negli studi della componente geologica previsti dalla legge regionale n. 41/1997, che fanno parte integrante (se presenti) dei piani regolatori vigenti. A supporto di quanto richiesto, dovranno essere prodotte tavole grafiche delle infrastrutture vicine alle aree di pertinenza idraulica. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 61) Sara' rispettato quanto contenuto nell'allegato 3 della delibera della giunta regionale della regione Lombardia 29 ottobre 2001, n. 6645, e quanto contenuto nella direttiva n. 2 dell'11 maggio 1999 del Comitato istituzionale dell'Autorita' di bacino del Po «Criteri per la valutazione della compatibilita' idraulica delle infrastrutture pubbliche e di interesse pubblico all'interno delle fasce A e R»; in particolare, occorre prestare attenzione ai criteri di compatibilita' definiti dall'art. 15 delle norme di attuazione del piano stralcio delle fasce fluviali, che prescrivono che gli interventi «non modifichino i fenomeni idraulici naturali che possono avere luogo nelle fasce, costituendo significativo ostacolo al deflusso e non limitino in modo significativo la capacita' d'invaso». La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 62) Saranno approfonditi gli studi e le indagini geologiche e geotecniche sui terreni di sedime interessati dalle opere; i necessari specifici approfondimenti saranno sviluppati con riferimento ad aree soggette a dissesti in atto o potenziali, qualora presenti. 63) Per quanto attiene gli aspetti di «dettaglio» del tracciato, gli stessi devono essere preventivamente inviati agli enti territoriali interessati. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 64) Tutte le opere dovranno essere realizzate in conformita' alle norme tecniche di settore, in particolare a quanto riportato al decreto Ministero lavori pubblici 21 marzo 1988, n. 449, e successive modifiche ed integrazioni, alle prescrizioni tecnico-costruttive specificate dal Consiglio superiore dei lavori pubblici nel voto n. 457/98 in data 17 dicembre 1998, nonche' in osservanza delle disposizioni di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 luglio 2003 e delle norme vigenti in materia di elettrodotti. 65) Saranno valutati i valori dei campi elettrici e magnetici riportando i metodi ed i criteri di scelta dei parametri nella modellazione adottata. I valori cosi' determinati nel rispetto di quanto disposto dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 luglio 2003, saranno presi a riferimento per la predisposizione dei piani di monitoraggio previsti dallo stesso D.P.C.M. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. 66) Sara' sviluppato idoneo studio acustico da svolgere simulando le peggiori condizioni atmosferiche (nebbia o pioggia leggera), per verificare l'eventuale superamento, per effetto corona, dei limiti di rumorosita' ammissibili e, se del caso, proporre i necessari interventi di mitigazione. 67) Si dovra' verificare che il franco minimo proposto sia idoneo per l'attraversamento delle zone boscate anche in caso di sovraccarico della linea, tenuto conto dell'importanza di tale franco sia per la continuita' della funzionalita' della linea stessa, sia per la salvaguardia fisica del patrimonio boschivo e ambientale attraversati. 68) Entro il termine di ventiquattro mesi, decorrenti dalla data di efficacia della delibera di approvazione, la societa' TERNA S.p.a. dovra' presentare al SIIT (Servizi integrati infrastrutture e trasporti) Lombardia e Liguria, a norma dell'art. 116 del predetto regio decreto n. 1775/1933, i piani particolareggiati di esecuzione, descrittivi di ciascuno dei beni rispetto ai quali e' necessario procedere nella costruzione delle opere in questione. Nella fase di esercizio. 69) sara' data attuazione al piano di monitoraggio delle misure dei campi elettrico e magnetico di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 luglio 2003, a partire dalle indicazioni desunte dagli studi di cui al precedente 65). La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. RACCOMANDAZIONI Ambientali. 70) Le peculiarita' del territorio interessato dall'intervento, caratterizzato da un'alternanza di aree agricole, ambiti di elevato pregio naturalistico e paesistico e zone densamente urbanizzate, a tratti senza soluzione di continuita', richiedono un'accentuata sensibilita' progettuale esecutiva e flessibilita' realizzativa onde contemperare le prerogative tecnico-costruttive dell'elettrodotto con l'esigenza di mitigare gli impatti nel tempo, corrispondendo, altresi', alle pianificazioni locali, sia di ordine ambientale, che urbanistico, e ai programmati interventi viabilistici di interesse regionale. 71) I contenuti progettuali e gli enunciati, gia' orientati al soddisfacimento degli obiettivi di cui al punto precedente, devono trovare conferma nella confronto con gli enti e gli organismi locali degli aspetti piu' puntuali e delle previste compensazioni territoriali, anche a valenza sperimentale. 72) L'effettuazione delle analisi e la progettazione delle opere con le relative prescrizioni debbono tendere all'obiettivo della massima congruita' possibile tra le scelte progettuali e le esigenze a base delle richieste formulate dagli enti locali e dalla regione Lombardia, specialmente quelle di elevata complessita'. La stessa regione Lombardia, nell'esprimere la propria disponibilita' ad una collaborazione in proposito, ha indicato i propri referenti: aspetti connessi alla tutela del territorio agricolo: Direzione generale agricoltura; tutela della fauna e degli ecosistemi: Direzione generale qualita' dell'ambiente e Direzione generale agricoltura; tutela degli ambiti territoriali all'interno dei perimetri dei parchi e specifiche misure di compensazione: servizi faunistici e forestali degli enti parco, in collaborazione con la Direzione generale qualita' dell'ambiente; definizione dei piani di monitoraggio relativi alle diverse componenti ambientali: Arpa territorialmente competente, con l'eventuale supporto, per il reperimento dei dati, degli uffici regionali competenti per materia. In sede di redazione del progetto esecutivo. 73) Si dovra' porre la massima attenzione alla presenza di corsi d'acqua ed alberature d'alto fusto. 74) Si ritiene utile suggerire che nella realizzazione delle stazioni di passaggio aereo-cavo si preveda: di realizzare una recinzione perimetrale di tipo trasparente associata a adeguate barriere vegetali a rapido accrescimento; un'adeguata cura nella progettazione complessiva del manufatto per consentire un miglior inserimento dello stesso contesto. Nella fase di realizzazione delle opere. 75) Al fine di ridurre il disturbo alla fauna selvatica, nelle adiacenze delle aree a parco regionale ed in prossimita' di riserve e oasi naturali si raccomanda di limitare la fase di cantiere al periodo novembre-febbraio. Tecniche. In sede di redazione del progetto esecutivo. 76) In considerazione degli specifici impatti prevedibili in forza delle caratteristiche dell'opera, e' opportuno che nei successivi livelli di progettazione siano trattate le problematiche dell'interferenza delle opere d'arte con il reticolo idraulico e con le fasce di rispetto, soprattutto in funzione del rischio di eventi di piena ed esondazione. PROGRAMMA INTERFERENZE 77) La TERNA S.p.a. dovra' inviare il progetto esecutivo, al fine di dare corso alla risoluzione delle interferenze con le opere esistenti, ai seguenti enti: Ministero delle comunicazioni - Ispettorato territoriale della Lombardia; Agenzia interregionale per il fiume Po; ANAS S.p.a. - Compartimento per la viabilita' della Lombardia; R.F.I. - Rete Ferroviaria Italiana S.p.a. - Direzione manutenzione - Direzione Compartimentale infrastruttura - Milano; Provincia di Milano - Direzione centrale trasporti e viabilita'; Amministrazioni comunali; Consorzio di bonifica est Ticino Villoresi; Esso Italiana S.r.l. (SARPOM); Snam - Rete Gas; ENEL - Distribuzione S.p.a. - Milano Edison S.p.a. - Milano; E. Biscom S.p.a. - Milano; PRAOIL S.p.a. - Genova. Gli attraversamenti saranno regolamentati secondo la vigente normativa tecnica di settore. 78) I lavori per gli attraversamenti dei canali consortili del Consorzio di bonifica est Ticino Villoresi, saranno preventivamente contemplati in apposito atto concessorio e dovranno uniformarsi alle seguenti prescrizioni: la profondita' degli interramenti della linea elettrica sottostante i canali consortili deve essere non meno di un metro dal fondo dei canali stessi; in corrispondenza delle interferenze in sottopasso si deve provvedere alla posa di opportuni mezzi di segnalazione e di pericolo; tutte le opere consortili interferite che verranno demolite o danneggiate durante l'esecuzione dei lavori dovranno essere ripristinate con elementi in cls armato, secondo le indicazioni e prescrizioni che verranno impartite dal consorzio e che saranno contenute nell'atto convenzionale da stipularsi fra la societa' TERNA S.p.a. e il Consorzio; tutti i lavori che comportano la demolizione dei canali consortili devono essere eseguiti tassativamente nei periodi di asciutta dei canali stessi (1° marzo-05 aprile, 15 settembre-10 novembre). 79) per le interferenze con la sp 229 Arluno Pogliano il progetto esecutivo dovra' recepire le indicazioni della amministrazione provinciale di Milano, in particolare in relazione al tratto in cui l'elettrodotto e' parallelo alla sede stradale. I tralicci a sostegno della linea dovranno essere posizionati a distanza non inferiore a 7 m dal confine stradale e l'altezza della fune rispetto alla carreggiata non dovra' essere inferiore alla minima indicata dalla normativa vigente. 80) I lavori in corrispondenza dell'inteferenza con l'oleodotto DN 250 Rho Malpensa della PRAOIL - Oleodotti Italiani S.p.a. dovranno osservare le seguenti prescrizioni: eventuali opere necessarie per la realizzazione della linea elettrica dovranno essere posate al di fuori della fascia di servitu' dell'oelodotto, consistente in 5 m per parte dall'asse della tubazione; gli impianti dovranno essere realizzati nel rispetto della normativa CEI e delle vigenti leggi di settore; presentazione del progetto esecutivo dettagliato delle opere che saranno realizzate in prossimita' dell'impianto; rispetto delle prescrizioni tecniche previste per la sicurezza degli oleodotti ed allegate dalla PRAOIL alla nota TECN 13 FIR n. 472 del 20 agosto 2003 (STD.DS.LIN.0104, STD.DS.LIN.0105, STD.DS. LIN.0211). 81) Le opere saranno realizzate sulla base dell'Accordo stipulato con il Ministero delle comunicazioni sulla «Procedura per il rilascio dei nulla osta relativi agli elettrodotti aerei di 3ª classe dell'Enel», di cui alla Circolare trasmessa con nota DGCA n. 24445 del 26 novembre 2003. Il progetto esecutivo, da presentare al Ministero delle comunicazioni Ispettorato territoriale della Lombardia, sara' comprensivo della prevista autocertificazione. |
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