Gazzetta n. 31 del 8 febbraio 2005 (vai al sommario) |
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA |
DELIBERAZIONE 29 settembre 2004 |
Primo programma delle opere strategiche: Nodo di Catania - Interramento stazione centrale (legge n. 443/2001). (Deliberazione n. 45/2004). |
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IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
Vista la legge 21 dicembre 2001, n. 443 (c.d. «legge obiettivo»), che, all'art. 1, ha stabilito che le infrastrutture pubbliche e private e gli insediamenti strategici e di preminente interesse nazionale, da realizzare per la modernizzazione e lo sviluppo del Paese, vengano individuati dal Governo attraverso un programma formulato secondo i criteri e le indicazioni procedurali contenuti nello stesso articolo demandando a questo Comitato di approvare, in sede di prima applicazione della legge, il suddetto programma entro il 31 dicembre 2001; Vista la legge 1° agosto 2002, n. 166, che, all'art. 13 oltre a recare modifiche al menzionato art. 1 della legge n. 443/2001, autorizza limiti di impegno quindicennali per la progettazione e la realizzazione delle opere incluse nel programma approvato da questo Comitato e per interventi nel settore idrico di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti; Visto il decreto legislativo 20 agosto 2002, n. 190, attuativo dell'art. 1 della menzionata legge n. 443/2001; Visti, in particolare, l'art. 1 della citata legge n. 443/2001, come modificato dall'art. 13 della legge n. 166/2002, e l'art. 2 del decreto legislativo n. 190/2002, che attribuiscono la responsabilita' dell'istruttoria e la funzione di supporto alle attivita' di questo Comitato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti che puo', in proposito, avvalersi di apposita «struttura tecnica di missione»; Visto l'art. 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante «Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione», secondo il quale, a decorrere dal 1° gennaio 2003, ogni progetto di investimento pubblico deve essere dotato di un codice unico di progetto (CUP); Visto l'art. 4 della legge 24 dicembre 2003, n. 350, e visti in particolare: il comma 134 e seguenti, ai sensi dei quali la richiesta di assegnazione di risorse a questo Comitato, per le infrastrutture strategiche che presentano un potenziale ritorno economico derivante dalla gestione e che non siano incluse nei piani finanziari delle concessionarie e nei relativi futuri atti aggiuntivi, deve essere corredata da un'analisi costi-benefici e da un piano economico-finanziario redatto secondo lo schema tipo approvato da questo Comitato; il comma 176, che autorizza ulteriori limiti di impegno nel biennio 2005-2006 per la realizzazione delle opere strategiche di cui alle leggi citate ai punti precedenti; il comma 177, secondo il quale i limiti di impegno iscritti nel bilancio dello Stato in relazione a specifiche disposizioni legislative sono da intendere quale concorso dello Stato stesso al pagamento di una quota degli oneri derivanti dai mutui o da altre operazioni finanziarie che i soggetti interessati, diversi dalle pubbliche amministrazioni come definite secondo i criteri di contabilita' nazionale SEC 95, sono autorizzati ad effettuare per la realizzazione di investimenti; Visto l'art. 1, comma 13, del decreto-legge 12 luglio 2004, n. 168, convertito nella legge 30 luglio 2004, n. 191, che sostituisce l'art. 4, comma 177, della legge n. 350/2003, precisando - tra l'altro - che i limiti di impegno iscritti nel bilancio dello Stato in relazione a specifiche disposizioni legislative sono da intendere quale contributo pluriennale per la realizzazione di investimenti, includendo nel costo degli stessi anche gli oneri derivanti dagli eventuali finanziamenti necessari, ovvero quale concorso dello Stato al pagamento di una quota degli oneri derivanti da mutui o altre operazioni finanziarie che i soggetti interessati, diversi dalle pubbliche amministrazioni come definite secondo i criteri di contabilita' nazionale SEC 95, sono autorizzati ad effettuare per la realizzazione di investimenti; Vista la delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (Gazzetta Ufficiale n. 51/2002 S.O.), con la quale questo Comitato, ai sensi del richiamato art. 1 della legge n. 443/2001, ha approvato il primo programma delle opere strategiche, che ricomprende nell'allegato 1, nell'ambito del «Corridoio plurimodale tirrenico - nord europa», tra i «Sistemi ferroviari», l'«Asse ferroviario Salerno - Reggio Calabria - Palermo - Catania», per il quale indica un costo complessivo di 12.291,674 milioni di euro e, nell'ambito dei «Sistemi urbani», il «Nodo di Catania», per il quale indica un costo complessivo di 516,457 milioni di euro, mentre nell'allegato 2, tra gli interventi che interessano il territorio della regione Sicilia - «Sistemi urbani e metropolitani», figura citato il «Nodo integrato di Catania e Stazione ferroviaria, compreso completamento Circumetnea»; Vista la delibera 27 dicembre 2002, n. 143 (Gazzetta Ufficiale n. 87/2003, errata corrige in Gazzetta Ufficiale n. 140/2003), con la quale questa Comitato ha definito il sistema per l'attribuzione del CUP, che deve essere richiesto dai soggetti responsabili di cui al punto 1.4 della delibera stessa; Vista la delibera 25 luglio 2003, n. 63 (Gazzetta Ufficiale n. 248/2003. con la quale questo Comitato ha formulato, tra l'altro, indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e' chiamato a svolgere ai fini della vigilanza sull'esecuzione degli interventi inclusi nel primo programma delle infrastrutture strategiche; Vista la delibera 13 novembre 2003, n. 103, con la quale questo Comitato ha approvato il piano delle priorita' degli investimenti (PPI) di Rete ferroviaria italiana S.p.a. (RFI) - edizione ottobre 2003 per l'anno 2004 e, in via programmatica, per gli anni successivi; Vista la delibera 27 maggio 2004, n. 11 (Gazzetta Ufficiale n. 230/2004, con la quale questo Comitato ha approvato lo Schema tipo di piano economico-finanziario ai sensi del richiamato art. 4, comma 140, della legge n. 350/2003; Vista la delibera in data odierna, n. 24, con la quale questo Comitato ha stabilito che il CUP deve essere riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili, cartacei ed informatici, relativi a progetti d'investimento pubblico, e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi informativi, comunque interessati ai suddetti progetti; Vista la sentenza n. 303 del 25 settembre 2003, con la quale la Corte costituzionale, nell'esaminare le censure mosse alla legge n. 443/2001 ed ai decreti legislativi attuativi, si richiama all'imprescindibilita' dell'intesa tra Stato e singola regione ai fini dell'attuabilita' del programma delle infrastrutture strategiche interessanti il territorio di competenza, sottolineando come l'intesa possa anche essere successiva ad un'individuazione effettuata unilateralmente dal Governo e precisando che i finanziamenti concessi all'opera sono da considerare inefficaci finche' l'intesa non si perfezioni; Visto il Documento di programmazione economico-finanziaria (DPEF) 2003-2006 che, tra l'altro, individua, all'interno del 1° programma delle infrastrutture strategiche gli interventi-chiave dell'azione attivata dal Governo con la citata delibera n. 121/2001, tra i quali figura il «Sistema integrato di trasporto del nodo di Catania», Visto il Documento di programmazione economico-finanziaria (DPEF) 2004-2007 che, tra l'altro, evidenzia, nell'ambito del programma approvato con la citata delibera, gli interventi di potenziale attivazione nel triennio di riferimento, tra i quali e' incluso l'intervento «nodo di Catania»; Vista la circolare del Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato 5 aprile 2004, n. 13 (Gazzetta Ufficiale n. 66/2004 S.O.), nella quale sono state affrontate le tematiche dei limiti di impegno ed e' stato, tra l'altro, precisato che l'assunzione dell'impegno contabile non e' necessariamente correlata con la concessione di un eventuale mutuo o l'effettuazione di altre operazioni di finanziamento; Vista l'ordinanza in data 20 dicembre 2002, n. 3259, con la quale il Presidente del Consiglio dei Ministri ha nominato il sindaco di Catania Commissario delegato per l'attuazione degli interventi volti a fronteggiare l'emergenza determinatasi nella citta' stessa in relazione alla situazione del traffico e della mobilita' e per gli interventi di riduzione del rischio sismico connessi e funzionali; Viste le note 22 gennaio 2004, n. 23, 1° marzo 2004, n. 115, e 11 marzo 2004, n. 142, con le quali il Ministero delle intrastrutture e dei trasporti ha trasmesso - rispettivamente - la relazione istruttoria - sul «Nodo di Catania - Interramento Stazione centrale», e i successivi aggiornamenti, proponendo l'approvazione del progetto preliminare, con prescrizioni, nonche' il finanziamento della progettazione definitiva dell'opera; Vista la nota 8 aprile 2004, n. 239, con la quale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha trasmesso le schede ex delibera n. 63/2003; Vista la nota 22 settembre 2004, n. 530, con la quale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha trasmesso le schede ex delibera n. 63/2003 aggiornate e il piano economico-finanziario sintetico; Considerato che questo Comitato ha conferito carattere programmatico al quadro finanziario riportato nell'allegato 1 della suddetta delibera n. 121/2001, riservandosi di procedere successivamente alla ricognizione delle diverse fonti di finanziamento disponibili per ciascun intervento; Considerato che la «tratta siciliana dell'Asse ferroviario Salerno-Reggio Calabria - Palermo-Catania» e' compresa tra le «infrastrutture di preminente interesse nazionale a carattere interregionale» individuate nell'intesa generale quadro, stipulata tra il Governo e la regione siciliana il 14 ottobre 2003; Considerato che, come comunicato dal Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento del tesoro con nota 1° marzo 2004, n. 20661, l'ISTAT, alla stregua dei criteri di contabilita' nazionale SEC 95, ha classificato RFI S.p.a. quale unita' istituzionale pubblica «all'esterno delle amministrazioni pubbliche»; Udita la relazione del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; Acquisita in seduta l'intesa del Ministro dell'economia e delle finanze; Prende atto delle risultanze dell'istruttoria svolta dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e, in particolare: sotto l'aspetto tecnico-procedurale: che il progetto del «nodo di Catania - Interramento della stazione centrale», affronta le diverse problematiche - e le relative ricadute sul territorio - connesse all'attraversamento urbano della linea ferroviaria gestita da RFI; che l'opera all'esame si inquadra nel piu' generale contesto del sistema dei trasporti, esistenti o in progetto, che interessano l'area metropolitana di Catania; che l'opera stessa si sviluppa complessivamente per 19 km, di cui 4 interessano il tratto urbano e i restanti 15 km interessano l'area metropolitana di Catania; che i principali interventi riguardano l'interramento della linea ferroviaria tra piazza Europa e piazza dei Martiri (inclusa la stazione centrale con conseguente liberazione delle aree in superficie, da recuperare alla citta). Il raddoppio della tratta Zurria - Acquicella attualmente a binario unico, il trasferimento a Bicocca di impianti ora ubicati nella zona di Acquicella, con il recupero di aree di proprieta' RFI e la ristrutturazione della stazione di Acquicella, la riorganizzazione del polo manutentore e dello scalo-merci di Bicocca, la realizzazione della bretella di raccordo con la linea ferroviaria Palermo - Catania, nonche' la realizzazione delle fermate di Fontanarossa, Accastello e Acireale; che il progetto presenta carattere di complementarita' con il raddoppio della linea ferroviaria Messina - Siracusa nel tratto tra Catania centrale e Catania Ognina, tratto di 2,8 km contiguo all'intervento in esame; che l'intervento e' coerente con le previsioni del preliminare d'intesa sottoscritto il 15 aprile 2002 tra l'Amministrazione comunale di Catania ed RFI e con le previsioni di riordino urbanistico riportate dal Piano regolatore generale del comune di Catania, in corso di definizione; che l'assessorato territorio e ambiente - Dipartimento regionale territorio ed ambiente della regione Sicilia, in data 24 febbraio 2004, ha espresso parere favorevole, con prescrizioni e raccomandazioni, ai fini della valutazione di impatto ambientale regionale, e che anche il Dipartimento trasporti e comunicazioni della regione Sicilia ha espresso parere favorevole in ordine al progetto preliminare; che parere favorevole, con prescrizioni, ha espresso anche la Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali di Catania in data 5 dicembre 2003; che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti propone le prescrizioni da formulare in sede di approvazione del progetto preliminare, rinviando all'approvazione del progetto definitivo l'indicazione delle prescrizioni e raccomandazioni relative alle fasi successive; sotto l'aspetto attuativo: che il soggetto aggiudicatore viene individuato in RFI S.p.a.; che il suddetto soggetto aggiudicatore intende affidare la redazione del progetto definitivo a Italferr S.p.a., per un importo preventivo di 11,61 milioni di euro; che, ai sensi della citata delibera n. 143/2002, al progetto in argomento e' stato assegnato il CUP J11H0-300010008; che il progetto si articola in due fasi funzionali (prima fase funzionale e fase finale); che la modalita' di affidamento dei lavori prevista e' l'affidamento unitario a contraente generale; che la durata dei lavori per l'intero intervento e' prevista in 10 anni; sotto l'aspetto finanziario: che il costo complessivo della prima fase funzionale dell'intervento, che il Ministero istruttore considera suscettibile di una valutazione piu' approfondita in sede di redazione del progetto definitivo, e' quantificato in 507 milioni di euro, cosi' articolati:
===================================================================== Descrizione voci |importo (in milioni di euro)|% sul totale ===================================================================== Opere ferroviarie |406 |80,1 --------------------------------------------------------------------- Opere extralinea e di | | riambientalizzazione |59 |11,6 --------------------------------------------------------------------- Servizi di ingegneria e | | alta sorveglianza |28 |5,5 --------------------------------------------------------------------- Costi interni di RFI fino | | alla consegna dell'opera |5 |1,0 --------------------------------------------------------------------- Spese generali del | | committente |9 |1,8 --------------------------------------------------------------------- Totale |507 |100,0
che il progetto - come sopra riportato - risulta inserito tra i «nuovi progetti di legge obiettivo» nel PPI - edizione ottobre 2003 con una stima di costo di 507 milioni di euro e non beneficia dei finanziamenti del Contratto di programma 2001-2005, intercorrente tra F.S. S.p.a. e il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti; che la copertura finanziaria dell'intervento, non richiesta in questa fase, e' prevista a totale carico pubblico e, in particolare, a carico delle risorse della legge obiettivo; che il piano economico-finanziario sintetico evidenzia che gli interventi previsti sono relativi ad attivita' gia' in corso e non comportano un significativo incremento di tracce ferroviarie, e quindi di ricavi del gestore della infrastruttura, ma rivela altresi' la possibilita' di valorizzazione delle aree urbane «liberate» dalle delocalizzazioni, pur sottolineando che non sono al momento disponibili elementi sufficienti per effettuare ipotesi attendibili; Delibera: 1. Approvazione progetto preliminare. 1.1 Ai sensi e per gli effetti dell'art. 3 del decreto legislativo n. 190/2002 e' approvato, con le prescrizioni e raccomandazioni proposte dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il progetto preliminare della prima fase funzionale del «Nodo di Catania - interramento stazione centrale» ed e' riconosciuta la compatibilita' ambientale dell'opera. Ai sensi dell'art. 10 del decreto del Presidente della Repubblica n. 327/2001, come modificato dal decreto legislativo n. 302/2002, e' apposto il vincolo preordinato all'esproprio per i beni ricadenti nelle aree interessate. E' conseguentemente perfezionata, ad ogni fine urbanistico ed edilizio, l'intesa Stato-regione sulla localizzazione dell'opera. 1.2 L'importo di 507 milioni di euro sopra indicato e' inclusivo degli oneri per opere di mitigazione ambientale e costituisce, ai sensi del citato art. 3, comma 3, del decreto legislativo n. 190/2002, il limite di spesa della prima fase funzionale dell'opera da realizzare. 1.3 Le prescrizioni di cui al punto 1.1, proposte dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti nella relazione istruttoria e cui resta subordinata la approvazione del progetto, sono riportate nell'allegato, che forma parte integrante della presente delibera. 2. Concessione contributo. 2.1 Per la redazione del progetto definitivo della prima fase funzionale dell'opera di cui al punto 1.1, viene attribuito a RFI un contributo massimo pluriennale pari a 1,063 milioni di euro per 15 anni a decorrere dall'anno 2005, a valere sul quarto limite di impegno quindicennale di cui all'art. 13 della legge n. 166/2002, come rifinanziato all'art. 4, comma 176, della legge n. 350/2003. 2.2 Il contributo di cui al punto precedente e' quantificato includendo nel costo di realizzazione degli investimenti anche gli oneri derivanti da eventuali finanziamenti necessari. Il Ministero dell'economia e delle finanze provvedera' a fornire al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ed al soggetto aggiudicatore le eventuali indicazioni che riterra' opportune per una piu' puntuale definizione delle modalita' di attribuzione e di erogazione del contributo. 3. Clausole finali. 3.1 Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' ad assicurare, per conto di questo Comitato, la conservazione dei documenti componenti il progetto preliminare dell'intervento «Nodo di Catania - interramento stazione centrale», approvato con la presente delibera. 3.2 In sede di esame del progetto definitivo, il predetto Ministero provvedera' alla verifica di ottemperanza alle prescrizioni che, ai sensi del precedente punto 1.1, debbono essere recepite in detta fase progettuale. 3.3 In sede di progettazione definitiva il soggetto aggiudicatore provvedera' a riformulare il piano economico finanziario al fine di quantificare gli eventuali ricavi provenienti dalla valorizzazione della aree oggetto di delocalizzazioni. 3.4 Il codice unico di progetto (CUP), assegnato al progetto in argomento, ai sensi della delibera n. 143 del 27 dicembre 2002, dovra' essere evidenziato in tutta la documentazione amministrativa e contabile riguardante l'intervento di cui alla presente delibera.
Roma, 29 settembre 2004
Il Presidente: Berlusconi
Il segretario del CIPE: Baldassarri
Registrato alla Corte dei conti il 24 gennaio 2005 Ufficio controllo atti Ministeri economico-finanziari, registro n. 1 Economia e finanze, foglio n. 71 |
| Allegato
PRESCRIZIONI PROPOSTE DAL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
In fase di progettazione definitiva: si dovra' procedere, per la tratta insistente nel centro storico, in accordo con quanto in elaborazione nel redigendo PRG di Catania, con la collaborazione delle Sopraintendenze regionali. dovra' essere predisposto un piano per un razionale smistamento dei materiali provenienti dagli sbancamenti e dalle demolizioni, in cui venga definito il reimpiego nell'ambito del cantiere medesimo, il riutilizzo per il recupero di aree degradate o il conferimento presso le discariche autorizzate di cui dovranno essere definite le ubicazioni e le capacita' ricettive; dovra' essere predisposta la pianificazione degli interventi in modo da consentire la necessaria pianificazione del traffico urbano; dovra' essere predisposto il piano di riqualificazione delle aree di cantiere o indicato il ripristino allo stato quo ante; dovra' essere prodotto uno studio degli interventi che consentano di garantire la continuita' della falda a monte e a valle delle gallerie sia a foro cieco che in cut and cover, con conseguente eliminazione dell'effetto barriera; dovra' essere quantificato il fabbisogno idrico giornaliero dei cantieri e indicate le fonti di reperimento della portata idrica necessaria; nella redazione del piano di cantierizzazione dovra' porsi particolare cura per la individuazione degli impianti di lavaggio, smaltimento e depurazione delle acque di scarico; in generale il progetto definitivo dovra' contenere e fare proprie le mitigazioni ambientali nonche' le opere di compensazione previste nel presente progetto preliminare; il progetto definitivo dovra' contenere uno studio che proponga una rete di monitoraggio adeguata per la misura delle emissioni acustiche e vibratorie, nonche' dell'inquinamento atmosferico ante operam, in fase di cantiere e post operam. A tal proposito si propone di impiegare metodologie di lavoro che presentino le minori emissioni acustiche e vibratorie; il progetto definitivo dovra' contenere la proposta di risoluzione delle interferenze. Relativamente alle opere dalla Stazione di Bicocca: per ridurre l'effetto «corpo nero» derivante dai piazzali completamente bitumati e dalle aree edificate, dovra' prevedersi una parziale copertura a verde, che interrompa l'omogeneita' delle superfici asfaltate e comunque denaturalizzate, per una superficie complessiva non inferiore al 20% della superficie occupata, Per ridurre ulteriormente lo scambio termico sara' opportuno, in concomitanza alla precedente soluzione, utilizzare strutture leggere di copertura a protezione degli stalli di parcheggio; nella progettazione degli impianti di illuminazione, specialmente esterni, per garantire un ottimale utilizzo degli elementi e ridurre l'inquinamento luminoso ed i consumi energetici, si ritiene necessario che si faccia riferimento alle normative UNI 10439 e 10839. Si consiglia inoltre di prevedere come fonte energetica l'impiego esteso di cellule fotovoltaiche; l'approvvigionamento idrico dovra' avvenire esclusivamente tramite l'allaccio all'acquedotto comunale, nonche' attraverso il recupero delle acque reflue depurate dal vicino impianto comunale. Per salvaguardia della falda, sia superficiale che profonda, dovra' evitarsi l'emungimento di acqua proveniente da pozzi artesiani. Le acque necessarie per usi differenti da quelli potabili dovranno provenire preliminarmente dal refluo depurato. In ogni caso, comunque, dovra' essere previsto un impianto di raccolta e trattamento primario definitivo (grigliatura, dissabiatura e disoleatura) per le acque di prima pioggia e per quelle di lavaggio dei piazzali. |
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