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| Gazzetta n. 28 del 4 febbraio 2005 (vai al sommario) |  | PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI |  | DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 10 dicembre 2004 |  | Approvazione  della  variante  al  piano  stralcio-fasce fluviali del fiume Lambro. |  | 
 |  |  |  | IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 
 Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400;
 Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20;
 Visto l'art. 87 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
 Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300;
 Visto il proprio decreto in data 10 aprile 2001;
 Vista  la  legge  18 maggio  1989,  n.  183,  recante «Norme per il riassetto  organizzativo  e  funzionale  della  difesa  del  suolo» e successive modifiche ed integrazioni;
 Visto  in  particolare  l'art.  4,  comma 1, e gli articoli 17 e 18 della  legge  18 maggio  1989,  n.  183,  concernenti le modalita' di approvazione dei piani di bacino nazionali;
 Visto  in particolare l'art. 17, comma 6-ter, della legge 18 maggio 1989,  n.  183, che prevede che i piani di bacino idrografico possono essere  redatti  ed  approvati  anche  per  sottobacini o per stralci relativi a settori funzionali;
 Visto  il  proprio  decreto  del  4 settembre  2001 con il quale al Ministro  dell'Ambiente  e  della  tutela  del territorio, on. Altero Matteoli, sono state delegate, tra l'altro, le funzioni attribuite al Presidente  del Consiglio dei Ministri dalla legge 18 maggio 1989, n. 183;
 Vista la legge 31 luglio 2002, n. 179;
 Visto   il  decreto  del  Presidente  del  Consiglio  dei  Ministri 10 agosto  1989  recante  «Costituzione  dell'Autorita' di bacino del fiume Po»;
 Visto  il  decreto-legge  11 giugno  1998,  n. 180, recante «Misure urgenti  per  la  prevenzione  del  rischio idrogeologico ed a favore delle  zone  colpite  da  disastri  franosi  nella regione Campania», convertito,  con  modificazioni, dalla legge 3 agosto 1998, n. 267, e successive modifiche ed integrazioni;
 Visto  in particolare l'art. 1 del decreto-legge 11 giugno 1998, n. 180,   relativo   a   «Piani  stralcio  per  la  tutela  dal  rischio idrogeologico e prevenzione per le aree a rischio»;
 Visto   il  decreto  del  Presidente  del  Consiglio  dei  Ministri 24 maggio  2001,  recante «Piano stralcio per l'assetto idrogeologico del bacino idrografico del fiume Po»;
 Visto  il proprio decreto emesso in data 29 settembre 1998, recante «Atto  di  indirizzo e coordinamento per l'individuazione dei criteri relativi  agli  adempimenti  di  cui  all'art.  1,  commi  1 e 2, del decreto-legge 11 giugno 1998, n. 180»;
 Visto il decreto-legge 12 ottobre 2000, n. 279, recante «Interventi urgenti  per  le  aree  a  rischio  idrogeologico  molto elevato e in materia  di  protezione  civile,  nonche' a favore di zone colpite da calamita'  naturali»,  convertito,  con  modificazioni,  dalla  legge 11 novembre  2000,  n.  365, ed in particolare l'art. 1, comma 1-bis, relativo a «procedure per l'adozione dei progetti di piano stralcio»;
 Considerato  che con la deliberazione n. 3 del 25 febbraio 2003, il Comitato  istituzionale  dell'Autorita'  di  bacino  del  fiume Po ha adottato  il  «Progetto  di  variante al piano stralcio per l'assetto idrogeologico   (PAI)   approvato  con  decreto  del  Presidente  del Consiglio  dei  Ministri  24 maggio  2001  - Fasce fluviali del Fiume Lambro  nel  tratto  dal  lago  di  Pusiano  alla  confluenza  con il Deviatore  Redefossi»  e che l'avviso di adozione di tale progetto di variante   e'   stato   pubblicato  nella  Gazzetta  Ufficiale  della Repubblica italiana n. 189 del 16 agosto 2003;
 Considerato che ai sensi del combinato disposto dell'art. 18, commi 1-10,  della  legge  n.  183/1989 e dell'art. 1-bis del decreto-legge 12 ottobre  2000,  n. 279, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 dicembre 2000, n. 365, si e' svolta la conferenza programmatica in data  4 dicembre 2003, che ha espresso parere favorevole in merito al progetto  di  variante al piano stralcio per l'assetto idrogeologico, come  modificato  ed integrato a seguito delle osservazioni formulate ai sensi dell'art. 18 della legge 18 maggio 1989, n. 183;
 Considerato  che,  successivamente,  la  Regione Lombardia ha preso atto   delle   determinazioni   finali  favorevoli  della  Conferenza programmatica relative al progetto di variante, con atto della giunta regionale n. VII/15616 del 12 dicembre 2003;
 Vista  la  deliberazione n. 2/2004 del 3 marzo 2004 con la quale il Comitato  istituzionale  dell'Autorita'  di  bacino  del fiume Po, ai sensi  dell'art. 18, comma 10, della legge 18 maggio 1989, n. 183, ha adottato  la  «variante al piano stralcio per l'assetto idrogeologico (PAI) approvato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 24 maggio  2001 - Fasce fluviali del Fiume Lambro nel tratto dal Lago di Pusiano alla confluenza con il Deviatore Redefossi»;
 Vista  la  deliberazione  del Consiglio dei Ministri adottata nella seduta del 10 dicembre 2004;
 Decreta:
 
 Art. 1.
 
 E'   approvata   la  «variante  al  piano  stralcio  per  l'assetto idrogeologico   (PAI)   approvato  con  decreto  del  Presidente  del Consiglio  dei  Ministri  24 maggio  2001  - Fasce fluviali del Fiume Lambro  nel  tratto  dal  lago  di  Pusiano  alla  confluenza  con il Deviatore    Redefossi»,    adottata   dal   Comitato   istituzionale dell'Autorita'  di  bacino  del  fiume Po con deliberazione n. 2/2004 nella  seduta del 3 marzo 2004, costituita dagli elaborati di seguito specificati che fanno parte integrante del presente decreto:
 1) cartografia  di  delimitazione  delle  fasce  fluviali  (n. 11 tavole);
 2) relazione tecnica.
 |  |  |  | Art. 2. 
 Le tavole grafiche, la relazione ed i vari allegati di cui all'art. 1   del   presente  decreto,  sono  depositati  presso  il  Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio (Direzione generale della difesa  del  territorio) e presso l'Autorita' di bacino del fiume Po, nonche' presso i comuni interessati dalla variante approvata.
 L'Autorita'  di  bacino  del fiume Po e' incaricata dell'esecuzione del presente decreto.
 Il presente decreto, dopo la registrazione da parte degli organi di controllo, sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana  e  nel  bollettino ufficiale della regione territorialmenie competente.
 Il  presente  decreto entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
 Roma, 10 dicembre 2004
 p. Il Presidente: Matteoli
 
 Registrato alla Corte dei conti il 12 gennaio 2005
 
 Ministeri  istituzionali,  Presidenza  del  Consiglio  dei  Ministri, registro n. 1, foglio n. 66
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