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| Gazzetta n. 16 del 21 gennaio 2005 (vai al sommario) |  | MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI |  | DECRETO 6 ottobre 2004 |  | Requisiti da accertare, in sede di prove ufficiali, per l'esame delle varieta'  di  viti,  ai  fini  dell'iscrizione nel Registro nazionale delle varieta' di vite. |  | 
 |  |  |  | IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI 
 Visto  il decreto del Presidente della Repubblica 24 dicembre 1969, n. 1164, recante norme sulla produzione e sul commercio dei materiali di moltiplicazione vegetativa della vite;
 Visto  in  particolare  l'art.  11 del decreto del Presidente della Repubblica  24  dicembre  1969,  n.  1164,  che  istuisce il Catalogo nazionale delle varieta' di vite;
 Visto il decreto del Presidente della Repubblica 29 luglio 1974, n. 543,  recante  norme regolamentari per l'applicazione del decreto del Presidente  della Repubblica 24 dicembre 1969, n. 1164, recante norme sulla  produzione  e  sul  commercio dei materiali di moltiplicazione vegetativa della vite;
 Visto  in  particolare  l'art.  7  del decreto del Presidente della Repubblica  29 luglio  1974,  n.  543, che precisa le caratteristiche (distinzione,  stabilita'  ed  omogeneita)  delle varieta' di vite ai fini  dell'iscrizione nel Registro o Catalogo, da accertare a seguito di    prove   colturali   che   saranno   stabilite   dal   Ministero dell'agricoltura e delle foreste;
 Visto il decreto ministeriale 2 giugno 1981 «Requisiti da accertare in  sede  di  prove  ufficiali per l'esame delle varieta' di viti, ai fini dell'iscrizione nel catalogo nazionale delle varieta' di viti»;
 Visto  il  decreto  ministeriale  22 dicembre 1997 che definisce la procedura  per  l'ottenimento  e l'iscrizione di selezioni clonali di varieta' di vite al Catalogo nazionale delle varieta' di vite;
 Visto  il  decreto ministeriale 28 dicembre 2001 che costituisce il Comitato nazionale per la classificazione delle varieta' di viti;
 Vista  la  direttiva  2004/29/CE della Commissione del 4 marzo 2004 relativa  alla fissazione dei caratteri e delle condizioni minime per l'esame delle varieta' di vite;
 Considerata  la  necessita'  di  recepire  la  direttiva 2004/29/CE sopramenzionata;
 Decreta:
 Art. 1.
 1.  In  sede  di  effettuazione delle prove colturali stabilite per l'accertamento  delle  caratteristiche di distinguibilita' stabilita' ed  omogeneita'  delle  varieta'  di vite ai fini dell'iscrizione nel Registro  nazionale  delle  varieta'  di vite devono essere espletati esami  riguardanti  i  caratteri  morfologici  e  fisiologici  di cui all'allegato 1 al presente decreto.
 2. Gli esami di cui al comma precedente devono rispettare i criteri minimi stabiliti all'allegato 2 al presente decreto.
 |  |  |  | Art. 2. 1. Il decreto ministeriale 2 giugno 1981 e' abrogato.
 Il  presente  decreto  e'  inviato  all'organo di controllo per gli adempimenti  di  competenza ed e' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
 Roma, 6 ottobre 2004
 Il Ministro: Alemanno
 
 Registrato alla Corte dei conti il 3 dicembre 2004 Ufficio di controllo atti Ministeri delle attivita' produttive, registro n. 5,   foglio n. 35
 |  |  |  | Allegato 1 PARTE A
 
 CARATTERI MORFOLOGICI RELATIVI ALL'ESAME
 DELLA IDENTITA', STABILITA' ED OMOGENEITA'
 
 1. Germogliamento  su tralcio in accrescimento della lunghezza da 10 a 20 cm:
 1.1 forma;
 1.2  colore  (al  momento del germogliamento per l'osservazione degli antociani);
 1.3 tomentosita'.
 2. Tralcio erbaceo all'epoca della fioritura:
 2.1 sezione trasversale (forma e contorno);
 2.2 tomentosita'.
 3. Tralcio legnoso:
 3.1. superficie;
 3.2. meritallo.
 4. Distribuzione dei viticci.
 5. Foglioline apicali su tralcio in accrescimento della lunghezza da  10  a 30 cm (le prime tre foglie nettamente separate dall'apice e computate a partire da quest'ultimo):
 5.1. colore;
 5.2. tomentosita'.
 6. Foglia adulta (situata tra l'ottavo e l'undicesimo internodo):
 6.1. fotografia;
 6.2. disegno o impronta diretta con scala;
 6.3. forma generale;
 6.4. numero dei lobi fogliari;
 6.5. seno peziolare;
 6.6. profondita' dei seni laterali superiori e inferiori;
 6.7. tomentosita' della pagina inferiore;
 6.8. superficie;
 6.9. denti laterali.
 7. Fiore: sessualita' apparente.
 8.  Grappolo  a  maturita' industriale (per le varieta' di uve da vino e da tavola):
 8.1. fotografia (con scala);
 8.2. forma;
 8.3. grandezza;
 8.4. peduncolo (lunghezza);
 8.5. peso medio in grammi;
 8.6. resistenza alla diraspatura;
 8.7. compattezza del grappolo.
 9. Acino  a maturita' industriale (per le varieta' di uve da vino e da tavola):
 9.1. fotografia (con scala);
 9.2. forma;
 9.3. grandezza con indicazione del peso medio;
 9.4. colore;
 9.5. buccia (per le varieta' di uve da tavola);
 9.6. numero di vinaccioli (per le varieta' di uve da tavola);
 9.7. polpa;
 9.8. succo;
 9.9. sapore.
 10.  Vinacciolo  industriale  (per  le varietadi uve da vino e da tavola): fotografia delle due facce e di profilo (con scala).
 
 PARTE B
 CARATTERI FISIOLOGICI PER VALUTARE
 L'IDENTITA', LA STABILITA' E L'OMOGENEITA'
 
 1. Fenomeni vegetativi:
 1.1  Accertamento  delle  date fenologiche: le date fenologiche vengono  accertate  comparativamente  con  una  o piu' delle seguenti varieta' di riferimento:
 1.1.1.  varieta'  ad  uve  bianche - Trebbiano toscano, Pinot bianco, Chasselas dorato;
 1.1.2. varieta' ad uve nere - Barbera, Merlot, Sangiovese;
 1.1.3.  varieta'  ad uve da tavola - Regina, Chasselas dorato Cardinal;
 1.2.  Data  del  germogliamento: la data alla quale, rispetto a varieta' di riferimento, la meta' delle gemme di un ceppo normalmente potato sono schiuse e rivelano la loro tomentosita' interna;
 1.3. Data della piena fioritura: data alla quale per un insieme di  piante  e  rispetto  a varieta' di riferimento la meta' dei fiori sono aperti;
 1.4.  Maturazione (per le varieta' di uve da vino e da tavola): oltre  all'epoca  di  maturazione,  s'indichera'  la  densita'  o  la gradazione  probabile  del  mosto,  la  sua acidita' e la resa in uva espressa  in chilogrammi all'ettaro, comparati con uno o piu' vitigni di riferimento che possibilmente abbiano dato rese analoghe.
 2. Caratteri colturali:
 2.1. vigoria;
 2.2.  forma  di  allevamento  (posizione  del  primo  germoglio fruttifero, potatura preferita);
 2.3. produzione:
 2.3.1. regolarita';
 2.3.2. rendimento;
 2.3.3. anomalie;
 2.4. resistenza o sensibilita':
 2.4.1. all'ambiente sfavorevole;
 2.4.2. ad organismi nocivi;
 2.4.3. eventuale sensibilita' allo spacco dell'acino;
 2.5. comportamento alla moltiplicazione vegetativa:
 2.5.1. innesto;
 2.5.2. taleaggio.
 3. Utilizzazione:
 3.1. per la vinificazione;
 3.2. per tavola;
 3.3. come portinnesto;
 3.4. per usi industriali.
 |  |  |  | Allegato 2 CRITERI MINIMI PER L'ESECUZIONE DEGLI ESAMI
 
 1. Precisazioni ecologiche:
 1.1. localita';
 1.2. condizioni geografiche:
 1.2.1. longitudine;
 1.2.2. latitudine;
 1.2.3. altitudine;
 1.2.4. esposizione e pendenza;
 1.3. condizioni climatiche;
 1.4. natura del suolo.
 2. Modalita' tecniche:
 2.1. per le varieta' di uve da vino e da tavola;
 2.1.1. 24 ceppi possibilmente su portinnesti diversi;
 2.1.2. almeno tre annate di produzione;
 2.1.3. almeno due localita' ecologicamente differenziate;
 2.1.4. comportamento  all'innesto  almeno con tre varieta' di portinnesti;
 2.2. per le varieta' di portinnesti;
 2.2.1. 5 ceppi allevati almeno con due forme diverse;
 2.2.2. 5 anni d'impianto;
 2.2.3. 3 localita' ecologicamente differenziate;
 2.2.4.  comportamento  all'innesto con almeno tre varieta' di innesti diversi.
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