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| Gazzetta n. 4 del 7 gennaio 2005 (vai al sommario) |  | MINISTERO DELLA GIUSTIZIA |  | DECRETO 28 dicembre 2004 |  | Riconoscimento,  al  sig.  Pavone  Enio  Enrico,  di titolo di studio estero,  quale  titolo  abilitante  per  l'esercizio  in Italia della professione di ingegnere. |  | 
 |  |  |  | IL DIRETTORE GENERALE della giustizia civile
 Visto  il  decreto  legislativo 25 luglio 1998, n. 286, testo unico delle  disposizioni  concernenti  la  disciplina  dell'immigrazione e norme  sulla  condizione  dello  straniero, cosi' come modificato con legge 30 luglio 2002, n. 189;
 Visto il decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394,  recante  norme  di attuazione del citato decreto legislativo n. 286/1998,  a  norma  dell'art.  1,  comma 6 cosi' come modificato con legge 30 luglio 2002, n. 189;
 Visto  altresi'  il decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 115, di attuazione  della  direttiva  n.  89/48/CEE  del  21 dicembre  1988 - relativa  ad  un  sistema  generale  di  riconoscimento di diplomi di istruzione  superiore  che  sanzionano  formazioni  professionali  di durata minima di tre anni;
 Visto  l'art.  1,  comma  2,  del  citato  decreto  legislativo  n. 286/1998,   modificato   dalla   legge   n.   189/2002,  che  prevede l'applicabilita'  del  decreto  legislativo stesso anche ai cittadini degli  Stati  membri dell'Unione europea in quanto si tratti di norme piu' favorevoli;
 Visto  il decreto del Presidente della Repubblica 5 giugno 2001, n. 328,  contenente  modifiche  ed  integrazioni  della  disciplina  dei requisiti  per l'ammissione all'esame di Stato e delle relative prove per  l'esercizio  di  talune professioni nonche' della disciplina dei relativi ordinamenti»;
 Vista  l'istanza  del  sig.  Pavone  Enio  Enrico,  nato  a Caracas (Venezuela)   il  18 agosto  1975,  cittadino  italiano,  diretta  ad ottenere,  ai  sensi  dell'art.  49  del decreto del Presidente della Repubblica  n.  394/1999  in  combinato  disposto  con  l'art. 12 del decreto   legislativo  n.  115/1992,  il  riconoscimento  del  titolo accademico  professionale venezuelano di «Inginiero civil» conseguito nel novembre  1999  presso l'«Universidad Vargas» di Caracas, ai fini dell'accesso  all'albo  e  l'esercizio in Italia della professione di ingegnere;
 Considerato  inoltre  che  risulta  essere  iscritto  al «Colegio e ingenieros» del Venezuela dal dicembre 1999;
 Considerato  altresi'  che ha documentato il possesso di esperienza professionale;
 Considerato  infine  che  ha  conseguito  un  master di II livello, presso  il Dipartimento di pianificazione dell'Universita' di Venezia nel dicembre 2003;
 Viste  le  determinazioni  della conferenza di servizi nella seduta del   19 ottobre   2004,   che  ha  espresso  parere  favorevole  per l'iscrizione  all'albo  degli  ingegneri  - sezione A, settore civile ambientale con l'applicazione di misure compensative;
 Preso  atto  del  parere  espresso dal rappresentante del Consiglio nazionale di categoria nella seduta sopra indicata;
 Ritenuto  pertanto  che  ricorrano le condizioni di cui all'art. 6, comma  1, lettere a) e b) del decreto legislativo n. 115/1992 citato, modificato come sopra;
 Ritenuto  che  la  prova  attitudinale integrativa conseguente alla valutazione  di cui sopra debba essere composta da un esame scritto e da  un esame orale e rivestire carattere specificamente professionale in relazione, in special modo, a quelle materie che non hanno formato oggetto  di  studio e/o di approfondimenti nel corso della esperienza maturata;
 Visto   l'art.  49,  comma  3  del  decreto  del  Presidente  della Repubblica del 31 agosto 1999, n. 394;
 Visto l'art. 6, comma 1 del decreto legislativo n. 115/1992;
 Decreta:
 Art. 1.
 Al sig. Pavone Enio Enrico, nato a Caracas (Venezuela) il 18 agosto 1975,   cittadino  italiano,  e  riconosciuto  il  titolo  accademico professionale di cui in premessa quale titolo valido per l'iscrizione all'albo  degli  «ingegneri» - Sezione A settore civile ambientale, e l'esercizio della professione in Italia.
 |  |  |  | Art. 2. Detto  riconoscimento  e' subordinato al superamento di una prova attitudinale  volta  ad  accertare  la  conoscenza  su:  architettura tecnica.
 |  |  |  | Art. 3. Le  modalita' di svolgimento della prova attitudinale sono indicate nell'allegato  A,  che  costituisce  parte  integrante  del  presente decreto.
 Roma, 28 dicembre 2004
 Il direttore generale: Mele
 |  |  |  | Allegato A a) Prova   attitudinale:   il   candidato  dovra'  presentare  al Consiglio  nazionale  domanda  in  carta  legale,  allegando la copia autenticata  del  presente decreto. Detta prova e' volta ad accertare la  conoscenza  delle  materie  indicate  nel  testo  del decreto, si compone  di  un esame scritto e un esame orale da svolgersi in lingua italiana.
 L'esame  scritto:  consiste nella redazione di progetti integrati assistiti  da  relazioni  tecniche concernenti la materia individuata nel precedente art. 3.
 L'esame  orale:  consiste  nella  discussione  di brevi questioni tecniche  vertenti  sulla  materia indicata nel precedente art. 3. ed altresi' sulle conoscenze di deontologia professionale del candidato. A  questo  secondo  esame  il candidato potra' accedere solo se abbia superato, con successo, quello scritto.
 Il  Consiglio  nazionale vigilera' sull'effettivo svolgimento del tirocinio, a mezzo del presidente dell'ordine provinciale.
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