Con decreto 19 novembre 2001, e' conferita la seguente ricompensa: Croce d'oro Al Ten. Gen. Giuseppe Ardito nato il 13 ottobre 1938 a Chieti con la seguente motivazione: «Ufficiale generale in possesso di spiccate capacita' intellettuali e professionali, nonche' di una preparazione tecnico-culturale di assoluto valore, ha saputo gestire e risolvere, con grandissima determinazione ed eccezionale competenza, le molteplici problematiche connesse con alti incarichi da lui ricoperti tra i quali emergono quelli di comandante dell'artiglieria contraerei dell'Esercito, di direttore generale degli armamenti terrestri, nonche' di comandante del Joint Sub Regional Command-South e delle forze operative terrestri. In particolare, quale comandante delle forze operative terrestri, grazie alla sua ferma, intelligente e lineare azione di comando, sempre corroborata dall'esempio, ha permesso alle unita' dipendenti di esprimere al meglio le proprie capacita' operative, facendo si' che venissero pienamente raggiunti tutti gli obiettivi relativi alle missioni assegnate, nonostante le profonde trasformazioni strutturali che hanno interessato l'intera F.A. Professionista di eminente valore, dalle preclare virtu' militari, figura di spicco ed autorevole punto di riferimento che ha servito per oltre quaranta anni l'Esercito italiano ed il suo Paese, contribuendo ad accrescerne ed a rafforzarne il lustro ed il prestigio anche in ambito internazionale». - Roma, 6 luglio 2001 Con decreto 15 aprile 2004, e' conferita la seguente ricompensa: Croce d'oro Al Mar. Ord. Marco Arena nato il 2 giugno 1975 a Napoli con la seguente motivazione: «Comandante di plotone motorizzato in attivita' di «Quick Reaction Force», nell'ambito dell'operazione «Joint Guardian» in Kosovo, appreso via radio dalla sala operativa di un incidente stradale occorso ad un autobus civile di linea, precipitato in una profonda scarpata, si dirigeva verso il luogo dell'incidente, dove predisponeva prontamente l'unita' alle sue dipendenze per portare i primi soccorsi al personale civile. Nonostante le elevatissime difficolta' ambientali dovute alla zona impervia, realizzava in brevissimo tempo il recupero dei numerosi feriti intrappolati nelle lamiere, riuscendo a salvarne un gran numero in prima persona. La sua azione determinava nel personale dipendente la volonta' di emulare il suo comandante e rappresentava in modo esemplare l'Italia nel contesto internazionale. Degno erede delle tradizioni di altruismo e umanita' che hanno sempre contraddistinto il soldato italiano». - Pec (Kosovo), 25 luglio 2002 Con decreto 21 maggio 2003 e' conferita la seguente ricompensa: Croce d'argento Al Ten. Gen. Nicola Sessa nato il 5 marzo 1935 a Salerno, con la seguente motivazione: «Ufficiale generale in possesso di non comuni doti umane, rare capacita' intellettuali e professionali, si e' prodigato senza riserve, in ogni circostanza e con incondizionato impegno, nell'espletamento degli onerosissimi incarichi da lui ricoperti, tra i quali emergono quelli di direttore centrale per gli allestimenti militari, di capo ufficio generale dell'ufficio generale gestioni enti area tecnico industriale e di capo ufficio generale gestione stabilimenti area industriale. Ha servito per oltre quarantaquattro anni l'Esercito italiano ed il Paese contribuendo ad accrescerne ed a rafforzarne il lustro ed il prestigio». - Roma, 25 gennaio 1999 Con decreto 21 maggio 2003, e' conferita la seguente ricompensa: Croce d'argento al Ten. Gen. Dario Orzan, nato il 15 ottobre 1940 ad Orbetello (Grosseto), con la seguente motivazione: «Ufficiale generale in possesso di spiccate capacita' intellettuali e professionali, dotato di non comuni qualita' umane e morali, si e' prodigato senza riserve, in ogni circostanza, nell'espletamento degli onerosissimi incarichi da lui ricoperti, tra i quali emergono quelli di ispettore dell'Arma di artiglieria e per la difesa NBC, di comandante della leva reclutamento e mobilitazione della regione militare centro e di presidente della commissione avanzamento sottufficiali. Ha servito per oltre trentotto anni l'Esercito italiano ed il Paese contribuendo ad accrescerne il lustro ed il prestigio». - Roma, 3 gennaio 1999 Con decreto 2 ottobre 2002, e' conferita la seguente ricompensa: Croce d'argento Al Col. Mario Righele, nato il 16 gennaio 1946 a Tretto (Vicenza) con la seguente motivazione: «Capo della "Joint Implementation Commission" (JIC) nell'ambito della missione "Joint Guardian", ha svolto una preziosa e delicatissima opera di raccordo con le autorita' militari e di polizia della Repubblica federale di Yugoslavia e con i vertici del "Kosovo Protection Corps" (KPC), contribuendo in misura notevolissima, attraverso un'attivita' di mediazione sagace, equilibrata e lungimirante, al successo della missione del contingente multinazionale in Kosovo. Nell'assolvimento del suo mandato ha accettato consapevolmente alcuni rischi per la propria incolumita' personale. Con il suo impegno instancabile e con i pregevoli risultati conseguiti ha portato lustro alla sua persona, alle Forze armate italiane e all'Italia nel consesso internazionale». - Pristina (Kosovo), 3 aprile 2001-2 ottobre 2001 Con decreto 18 marzo 2003, e' conferita la seguente ricompensa: Croce d'argento Al Ten. Col. Ricardo Alvarez Espejo nato l'11 dicembre 1953 a Madrid (Spagna) con la seguente motivazione: «Capo di Stato maggiore della brigata multinazionale ovest operante in Kosovo nell'operazione "Joint Guardian", assolveva l'importantissimo e impegnativo incarico in maniera esemplare, incisiva e determinante per il successo della missione. Ufficiale di grandi qualita' umane e di fervida intelligenza, professionista di indiscusse capacita' e di maturata esperienza, si prodigava quale collaboratore instancabile e prezioso, garantendo, con il suo elevato impegno, la sua tenacia e la sua perseveranza il pieno soddisfacimento delle molteplici esigenze della brigata. Profondamente motivato e cosciente dell'importanza della funzione ricoperta, otteneva la piu' completa disponibilita' da tutti i dipendenti, nei quali sapeva trasfondere la sua volonta' di ben operare e la sua determinazione, costituendo sicuro punto di riferimento per il comando superiore e per tutte le unita' dipendenti. Grazie alla sua elevatissima professionalita', lealta' e generosita' ed ai brillanti risultati conseguiti in ogni occasione, riscuoteva il plauso delle maggiori autorita' civili e militari presenti in zona di operazione e contribuiva ad elevare il prestigio della brigata multinazionale ovest a guida italiana e delle Forze armate spagnole in ambito internazionale» - Pec (Kosovo) 1° marzo 2000-10 giugno 2000 Con decreto 21 maggio 2003, e' conferita la seguente ricompensa: Croce d'argento Al Ten. Gen. Matteo Facciorusso, nato il 31 luglio 1940 a Monte S. Angelo (Foggia) con la seguente motivazione: «Ufficiale generale in possesso di non comuni doti umane, rare capacita' intellettuali e professionali, dotato di eccezionale carisma, ha saputo gestire e risolvere, in ogni circostanza, tutte le problematiche connesse con gli alti incarichi a lui affidati tra i quali emergono quelli di comandante della brigata meccanizzata Friuli, di capo di Stato maggiore della regione militare meridionale e di comandante dell'Istituto geografico militare. Ha servito per oltre quarantuno anni l'Esercito italiano ed il Paese contribuendo ad accrescerne ed a rafforzarne il lustro ed il prestigio». - Roma, 30 settembre 2000 Con decreto 21 maggio 2003 e' conferita la seguente ricompensa: Croce d'argento Al Ten. Gen. Raniero Ranieri, nato l'11 maggio 1937 a Zara (Jugoslavia) con la seguente motivazione: «Ufficiale generale in possesso di preclare qualita' intelluettuali e professionali, si e' prodigato senza riserve, in ogni circostanza e con incondizionato impegno, nell'espletamento degli onerosissimi incarichi da lui ricoperti, tra i quali emergono quelli di comandante della Scuola del genio, di capo reparto vigilante della direzione generale dei lavori, del demanio e dei materiali del genio e di presidente della commissione di valutazione per l'avanzamento dei sottufficiali. Ha servito per oltre quarantatre anni l'Esercito italiano ed il Paese contribuendo ad accrescerne ed a rafforzarne il lustro ed il prestigio». - Roma, 1° gennaio 2000 Croce di bronzo Con decreto 7 marzo 2002, e' conferita la seguente ricompensa al Col. Dominique Laugel, nato il 30 gennaio 1957 a Eberbach, con la seguente motivazione: «Comandante del gruppo tattico francese inquadrato nella divisione multinazionale Sud-Est della Stabilization Force impegnata nell'operazione «Joint Forge» in Bosnia Herzegovina, ha svolto il suo incarico con slancio, grande senso del dovere e determinazione. Impegnato in compiti e missioni ad elevata valenza operativa, ha condotto tutte le operazioni con grande professionalita' esponendosi sempre in prima persona e offrendo ai suoi dipendenti un chiaro esempio da emulare. In aggiunta ai propri compiti peculiari, ha organizzato e condotto numerose attivita' bilaterali, con personale ed unita' del gruppo tattico italiano, volte a conseguire la piena interoperabilita' e la capacita' di operare fuori dal normale settore di responsabilita', come previsto dallo spirito e dalla lettera dello «Schema Directeur» in vigore. Nel corso di dette attivita', ha mirabilmente guidato le unita' italiane poste sotto il suo controllo tattico e ne ha sempre esaltato le capacita' operative, contribuendo in maniera determinante, al buon nome del gruppo tattico italiano. Ufficiale carismatico, ha operato in ogni frangente con entusiasmo ed elevato sacrificio personale ed ha contribuito all'affermazione del contingente italiano in ambito internazionale, apportando lustro e prestigio all'Esercito ed all'Italia». - Mostar, 11 gennaio 2001 Croce di bronzo Con decreto 7 marzo 2002 e' conferita la seguente ricompensa al Col. Philippe Tracqui, nato l'11 dicembre 1948 a St Raphael, con la seguente motivazione: «Ufficiale dalle straordinarie qualita' morali e tecnico-professionali, ha disimpegnato l'incarico di sottocapo di Stato Maggiore operativo della divisione multinazionale Sud-Est con costanza, perseveranza, altissimo senso del dovere e spiccato spirito multinazionale, profondendo le sue migliori energie nell'assolvimento del complesso e delicato incarico. In particolare, ha esercitato una fondamentale azione propulsiva nell'ambito delle attivita' nazionali in teatro, ponendo le migliori premesse per la loro brillante riuscita e per l'affermazione della qualita' dell'operato delle unita' italiane. Nell'ambito del processo di ristrutturazione del comando di divisione, ha assolto al fondamentale compito di presidente del gruppo di lavoro multinazionale, mostrandosi sempre particolarmente sensibile alle esigenze italiane che ha saputo salvaguardare anche quando queste erano a scapito di quelle francesi, dimostrando di possedere un non comune spirito multinazionale decisamente rivolto ad ambiti di dimensione europea. Preclaro esempio di perizia, grazie alla sua efficace e puntuale azione, ha contribuito, in maniera determinante, al prestigio ed al buon nome dell'Esercito italiano e dell'Italia». - Mostar, 23 gennaio 2001 Croce di bronzo Con decreto 7 marzo 2002 e' conferita la seguente ricompensa al Ten. Col. Marc Antoine Pinel, nato il 15 maggio 1952 a Giroussens, con la seguente motivazione: «Comandante del battaglione multinazionale aviazione leggera dell'Esercito inquadrato nella divisione multinazionale Sud-Est della Stabilization Force impegnata nell'operazione «Joint Forge» in Bosnia Herzegovina, ha svolto il suo incarico con slancio, grande senso del dovere e determinazione. Impegnato in compiti e missioni ad elevata valenza operativa, ha condotto tutte le operazioni con grande professionalita' esponendosi sempre in prima persona e offrendo ai suoi dipendenti un chiaro esempio da emulare. Ha impiegato il gruppo squadroni cavalleria dell'aria italiano con piena efficacia e spiccato spirito multinazionale conseguendo la piena interoperabilita' delle unita' di volo italiane e francesi, esaltando le capacita' operative degli equipaggi italiani e contribuendo, in maniera determinante, al buon nome del gruppo squadroni cavalleria dell'aria. Figura di brillante comandante che, in un momento di particolare importanza e grande visibilita', ha saputo trasmettere al personale francese ed italiano alle sue dipendenze, la consapevolezza delle responsabilita' derivanti dai compiti assegnati insieme alla sicurezza necessaria per farvi fronte. Ufficiale carismatico, ha operato in ogni frangente con entusiasmo ed elevato sacrificio personale contribuendo all'affermazione del contingente italiano in ambito internazionale ed apportando lustro e prestigio all'Esercito ed all'Italia». - Mostar, 13 gennaio 2001 Croce di bronzo Con decreto 7 marzo 2002 e' conferita la seguente ricompensa al Ten. Col. Daniel Carpentier, nato il 20 maggio 1950 a Cambrai, con la seguente motivazione: «Ufficiale dalle straordinarie qualita' morali e tecnico-professionali, ha disimpegnato l'incarico di vice capo ufficio collegamento con le fazioni della divisione multinazionale Sud-Est con costanza, perseveranza, altissimo senso del dovere e spiccato spirito multinazionale, profondendo le sue migliori energie nell'assolvimento del complesso e delicato incarico. Nell'ambito dei propri compiti peculiari, ha esercitato una fondamentale azione propulsiva nell'ambito delle attivita' nazionali in teatro, fornendo un insostituibile ed infaticabile supporto al proprio capo ufficio (Italiano) nel delicatissimo settore delle relazioni con le Forze armate locali. Nel quadro del processo di modernizzazione delle Forze armate locali, ha assolto il fondamentale compito di ufficiale piu' alto in grado della divisione, incaricato dei colloqui con dette Forze armate ed e' riuscito, assieme al comandante del gruppo tattico italiano, ad organizzare il primo incontro dei rappresentanti musulmani, serbi e croati presso una installazione nella Repubblica serba, dimostrando di possedere un non comune spirito multinazionale decisamente rivolto ad ambiti di dimensione europea. Preclaro esempio di somma perizia, ha evidenziato eccezionale attaccamento al dovere e non comune spirito d'integrazione multinazionale, contribuendo, con il proprio operato, a conferire ulteriore prestigio all'Esercito italiano ed all'Italia». - Mostar, 23 gennaio 2001 Croce di bronzo Con decreto 7 marzo 2002 e' conferita la seguente ricompensa al Ten. Col. Bounlom Sanichanh, nato il 5 ottobre 1946 a Luang Prabang (Laos), con la seguente motivazione: «Ufficiale dalle straordinarie qualita' morali e tecnico-professionali ha disimpegnato l'incarico di capo ufficio G2 della divisione multinazionale Sud-Est con costanza, perseveranza, altissimo senso del dovere e spiccato spirito multinazionale, profondendo le sue migliori energie nell'assolvimento del complesso e delicato incarico. Nell'ambito dei propri compiti peculiari, ha esercitato una fondamentale azione propulsiva nell'ambito delle attivita' nazionali in teatro, indirizzando diuturnamente l'attivita' delle unita' italiane nel delicatissimo settore delle informazioni. Preclaro esempio di somma perizia ha dimostrato di possedere eccezionale attaccamento al dovere e non comune spirito d'integrazione multinazionale, contribuendo, con il proprio operato, a conferire prestigio all'Esercito italiano ed all'Italia». - Mostar, 23 gennaio 2001 Con decreto 7 marzo 2002 e' conferita la seguente ricompensa: Croce di bronzo Al Ten. Col. Patrick Mondy nato l'11 marzo 1953 a Flers, con la seguente motivazione: «Ufficiale dalle straordinarie qualita' morali e tecnico-professionali, ha disimpegnato l'incarico di vice capo ufficio G1/G4 della divisione multinazionale Sud-Est con costanza, perseveranza, altissimo senso del dovere e spiccato spirito multinazionale, profondendo le sue migliori energie nell'assolvimento del complesso e delicato incarico. Nell'ambito dei propri compiti peculiari, ha esercitato una fondamentale azione propulsiva nell'ambito delle attivita' nazionali in teatro, indirizzando diuturnamente l'attivita' delle unita' italiane nel settore della logistica e del personale, interessandosi in maniera particolare delle unita' logistiche italiane, dislocate presso il Porto di Ploce, e del minuto sostegno ai nuclei delle trasmissioni dislocati presso i siti isolati. Preclaro esempio di somma perizia ha dimostrato di possedere eccezionale attaccamento al dovere e non comune spirito d'integrazione multinazionale, contribuendo, con il proprio operato, a conferire prestigio all'Esercito italiano ed all'Italia». - Mostar, 23 gennaio 2001 Con decreto 7 marzo 2002 e' conferita la seguente ricompensa: Croce di bronzo Al Col. Fulgencio Coll Bucher, nato il 15 marzo 1953 a Palma de Mallorca, con la seguente motivazione: «Comandante del gruppo tattico spagnolo inquadrato nella divisione multinazionale Sud-Est della Stabilization Force impegnata nell'operazione «Joint Forge» in Bosnia Herzegovina, ha svolto il suo incarico con slancio, grande senso del dovere e determinazione. Ufficiale in possesso di preclare qualita' morali e di carattere, ha svolto l'oneroso incarico con slancio, senso del dovere e determinazione. Impegnato in compiti e missioni ad elevata valenza operativa, ha condotto tutte le operazioni con grande professionalita', esponendosi sempre in prima persona e offrendo ai suoi dipendenti un chiaro esempio da emulare. In aggiunta ai propri compiti peculiari, ha organizzato e condotto numerose attivita' bilaterali, con personale ed unita' del gruppo tattico italiano, volte a conseguire la piena interoperabilita' e la capacita' di operare fuori dal normale settore di responsabilita', come previsto dallo spirito e dalla lettera dello «Schema Directeur» in vigore. Nel corso di dette attivita', ha mirabilmente guidato le unita' italiane poste sotto il suo controllo tattico e ne ha sempre esaltato le capacita' operative, contribuendo in maniera determinante al buon nome del gruppo tattico italiano. Ufficiale carismatico, ha operato in ogni frangente con entusiasmo ed elevato sacrificio personale, contribuendo all'affermazione del contingente italiano in ambito internazionale ed apportando lustro e prestigio all'Esercito ed all'Italia». - Mostar, 5 dicembre 2000 Con decreto 7 marzo 2002 e' conferita la seguente ricompensa: Croce di bronzo Al Ten. Col. Guy Starke, nato l'8 ottobre 1941 a Clichy, con la seguente motivazione: «Ufficiale dalle straordinarie qualita' morali e tecnico-professionali, ha disimpegnato l'incarico di capo ufficio Psyops della divisione multinazionale Sud-Est con costanza, perseveranza, altissimo senso del dovere e spiccato spirito multinazionale, profondendo le sue migliori energie nell'assolvimento del complesso e delicato incarico. Nell'ambito dei propri compiti peculiari, ha esercitato una fondamentale azione propulsiva nell'ambito delle attivita' nazionali in teatro, indirizzando diuturnamente l'attivita' delle unita' italiane nel delicatissimo settore. In particolare, nell'ambito della campagna di sensibilizzazione connessa al piano di raccolta delle armi illegalmente detenute dalla popolazione bosniaca, ha profuso ogni energia nella pianificazione e condotta delle attivita' di competenza del gruppo tattico italiano. Preclaro esempio di somma perizia, ha dimostrato di possedere eccezionale attaccamento al dovere e non comune spirito d'integrazione multinazionale, contribuendo, con il proprio operato, a conferire prestigio all'Esercito italiano ed all'Italia». - Mostar, 23 gennaio 2001 Con decreto 2 ottobre 2002 e' conferita la seguente ricompensa: Croce di bronzo Al Magg. Felice Senatore, nato l'8 luglio 1962 a Salerno, con la seguente motivazione: «Assistente militare del «Nato Senior Civil Representative» in Macedonia (Fyrom) ha fornito al proprio superiore una collaborazione generosissima ed oltremodo efficace, riscuotendo incondizionati consensi. In una fase particolarmente critica della situazione politico-militare del Paese balcanico, ha operato con assoluta dedizione, straordinaria intraprendenza, indiscutibile professionalita' e altissimo senso dell'etica militare, prodigandosi instancabilmente e accettando taluni rischi per l'incolumita' personale, per assolvere il proprio delicato mandato, comprendente anche sopralluoghi e contatti nelle aree interessate dagli scontri a fuoco tra i guerriglieri dell'NLA e le forze regolari macedoni. Chiarissima ed esemplare testimonianza di professionista militare di alto rango che ha contribuito in misura notevolissima ad accrescere il prestigio della Forza armata e dell'Italia nel contesto internazionale». - Pristina (Kosovo), 24 aprile 2001-12 settembre 2001 Con decreto 2 ottobre 2002 e' conferita la seguente ricompensa: Croce di bronzo Al Ten. Col. Manlio Scopigno nato il 30 luglio 1963 a Roma, con la seguente motivazione: «Assistente militare del comandante del contingente multinazionale Kfor nell'ambito dell'operazione «Joint Guardian», ha interpretato il suo delicato ed impegnativo incarico con assoluta dedizione e lodevole intraprendenza, assicurando al proprio superiore un'assistenza impeccabile ed a tutto campo, pianificandone in modo inappuntabile l'intensissima attivita', elaborando documenti di supporto, presentazioni e interventi in lingua inglese sempre efficaci ed accurati, instaurando eccellenti rapporti con i numerosi interlocutori militari e civili, italiani e stranieri, del comandante. Professionista di altissimo rango che, con il suo instancabile impegno e la sua straordinaria prestazione, ha apportato un contributo consistente al successo della missione di Kfor e sicuro prestigio alle Forze armate italiane ed all'Italia nel contesto internazionale». - Pristina (Kosovo), 3 aprile 2001-2 ottobre 2001 Con decreto 2 ottobre 2002 e' conferita la seguente ricompensa: Croce di bronzo Al Ten. Col. Filippo Claudio Bonsignore nato il 4 marzo 1963 a Cormons (Gorizia), con la seguente motivazione: «Assistente militare del vice comandante del contingente multinazionale in Kosovo (Kfor) nell'ambito dell'operazione «Joint Guardian», ha interpretato il delicato, impegnativo ruolo con assoluta dedizione e lodevole iniziativa, offrendo al proprio superiore un'assistenza scrupolosa, assidua ed a tutto campo, coordinandone l'attivita', predisponendo documenti di supporto, presentazioni ed interventi in lingua inglese di ottima fattura ed instaurando eccellenti relazioni di lavoro con i numerosi interlocutori del vice comandante di Kfor, italiani e stranieri, militari e civili. Professionista militare di altissimo rango e assolutamente affidabile che, con il suo instancabile impegno e con la sua straordinaria prestazione, ha apportato un consistente contribuito al successo della missione di Kfor ed al prestigio delle Forze armate italiane e dell'Italia nel consesso internazionale». - Pristina (Kosovo), 29 marzo 2001-3 ottobre 2001 Con decreto 2 ottobre 2002 e' conferita la seguente ricompensa: Croce di bronzo Al Col. Raffaele De Feo, nato l'11 dicembre 1957 ad Eboli (Salerno), con la seguente motivazione: «Vice capo della branca operazioni (j3) di Kfor nell'ambito della missione «Joint Guardian», ha contribuito con ammirevole slancio e altissima, indiscussa professionalita', all'elaborazione di numerosi ordini di operazione e direttive operative per fronteggiare le innumerevoli ed improvvise situazioni di crisi determinatesi nel teatro. Il suo apporto e' stato prezioso in occasione delle operazioni per il rientro delle forze armate e di polizia della Repubblica federale di Yugoslavia nella «Ground Safety Zone» e per l'interdizione del sostegno ai gruppi guerriglieri dell'NLA alla frontiera macedone. Dirigente militare di altissimo rango che, con il suo instancabile impegno e con il suo eccezionale rendimento ha contribuito in misura notevolissima al successo della missione Kfor e ad accrescere il prestigio delle forze armate italiane e dell'Italia nel consesso internazionale». - Pristina (Kosovo), 25 aprile 2001-2 ottobre 2001 Con decreto 18 marzo 2003 e' conferita la seguente ricompensa: Croce di bronzo Al Col. Cluade Koessler nato il 12 agosto 1952 a Toulouse (Francia) con la seguente motivazione: «Ufficiale dalle straordinarie qualita' morali e tecnico-professionali, ha disimpegnato l'incarico di sottocapo di Stato maggiore della divisione multinazionale sud-est con costanza, perseveranza, altissimo senso del dovere e spiccato spirito multinazionale, profondendo le sue migliori energie nell'assolvimento del complesso e delicato incarico. In particolare, il Col. Koessler nell'ambito delle sue funzioni ha esercitato una spiccata azione propulsiva nel porre in rilievo le attivita' svolte dalle unita' italiane, manifestando, in ogni circostanza ed in pubblico, chiaro ed entusiastico apprezzamento per le qualita' dell'operato svolto. Chiarissimo esempio di ufficiale dalle preclare virtu' militari, dotato di grande apertura mentale e di profonda convinzione multinazionale che ha costantemente contribuito ad elevare l'immagine dell'Esercito italiano in ambito multinazionale». - Mostar, 19 gennaio 2001 - 21 aprile 2001 Con decreto 18 marzo 2003 e' conferita la seguente ricompensa: Croce di bronzo Al Ten. Col. Ramon Solar Ferro nato il 21 marzo 1953 a Noja (Cantabria) (Spagna) con la seguente motivazione: «Capo sezione genio della divisione multinazionale sud-est della Stabilization Force impegnata nell'operazione "Joint Forge" in Bosnia Herzegovina, ha svolto il suo incarico con slancio, grande senso del dovere e determinazione. Impegnato in compiti e missioni ad elevata valenza operativa, ha condotto tutte le operazioni con grande professionalita' esponendosi sempre in prima persona e offrendo ai suoi dipendenti un chiaro esempio da emulare. In aggiunta ai propri compiti, il Ten. Col. Solar Ferro ha organizzato e condotto numerose attivita' operative con unita' del genio italiane, nel corso delle quali, con mirabile professionalita', ne ha esaltato le capacita' operative, amplificandone il valore e dando lustro all'intero contingente nazionale. Chiaro esempio di ufficiale di grande prestigio che ha operato in ogni frangente con entusiasmo ed elevato sacrificio personale e che ha contribuito all'affermazione, in ambito internazionale, dell'Esercito italiano e dell'Italia». - Mostar, 28 settembre 2000-28 marzo 2001 Con decreto 18 marzo 2003 e' conferita la seguente ricompensa: Croce di bronzo Al Ten. Col. Juan Bautista Sanchez Gamboa nato il 18 dicembre 1954 a Madrid (Spagna) con la seguente motivazione: «Assistente militare del comandante della divisione multinazionale sud-est della Stabilization Force impegnata nell'operazione «Joint Forge» in Bosnia Herzegovina, ha svolto il suo incarico con slancio, grande senso del dovere e determinazione. Il ten. col. Sanchez Gamboa ha assistito il comandante della divisione nella direzione delle attivita' che hanno visto impegnati i gruppi tattici italiano e spagnolo, tutte volte a conseguire la piena interoperabilita' e la capacita' di operare fuori dal normale settore di responsabilita', in particolare, il ten. col. Sanchez Gamboa ha mirabilmente svolto la funzione di collegamento tra i comandi di gruppo tattico ed il comando della divisione nel corso delle esercitazioni «Joint Resolve» e «Paladin», durante le quali le unita' italiane hanno cooperato con quelle spagnole, con cio' valorizzando in maniera determinante l'impegno del gruppo tattico italiano. Ufficiale carismatico, ha operato in ogni frangente con entusiasmo ed elevato sacrificio personale ed ha contribuito all'affermazione del contingente italiano in ambito internazionale apportando lustro e prestigio all'esercito ed all'Italia». - Mostar, 21 aprile 2001 Con decreto 21 maggio 2003 e' conferita la seguente ricompensa: Croce di bronzo Al Ten. Gen. Gennaro Marino nato il 29 agosto 1935 a Casaluce (Caserta), con la seguente motivazione: «Ufficiale generale in possesso di eccellenti capacita' intellettuali, non comuni doti umane e morali, ha saputo gestire e risolvere, in ogni circostanza, tutte le problematiche connesse con gli alti incarichi da lui ricoperti, tra i quali emergono quelli di direttore della direzione di amministrazione del comando generale dell'Arma dei carabinieri, di capo del II reparto dell'ufficio del segretario generale e direttore nazionale degli armamenti, di capo del Corpo di amministrazione dell'Esercito e di direttore centrale del bilancio e degli affari finanziari. Ha servito per oltre quarantanni l'Esercito italiano ed il Paese contribuendo ad accrescerne ed a rafforzarne il lustro ed il prestigio». - Roma, 30 dicembre 1995 |