Con decreto del Presidente della Repubblica 16 aprile 2002 e' conferita la seguente ricompensa:
Medaglia d'oro Con la seguente motivazione: «Reggimento inserito, prima con una compagnia e poi unitariamente, nel contingente militare italiano partecipante alle missioni "Joint guarantor" e "Joint guardian", operava in Fyrom ed in Kosovo per oltre otto mesi, nel periodo iniziale e piu' delicato della crisi. Durante l'emergenza dei profughi in uscita dal Kosovo, gli uomini del 18° reggimento operavano con incredibile slancio e solidarieta' nell'accoglienza e nel sostegno umanitario della popolazione, contribuendo in maniera elevatissima ad alleviarne le sofferenze. Dopo la firma degli accordi di pace, il reggimento entrava nella regione Kosovara in una situazione di generale pericolo ed estrema incertezza, venendo coinvolto immediatamente dalla perdurante ed accesa contrapposizione tra le milizie serbe e quelle albano-kosovare. Nonostante la situazione estremamente delicata e complessa, operava per oltre quattro mesi con sovrumano impegno, straordinario spirito di sacrificio ed eccezionale abnegazione per garantire il buon esito dell'operazione. Con generoso impeto, gli uomini del 18° reggimento bersaglieri superavano i pericoli e le difficolta' determinati dal fortissimo degrado ambientale, dalle azioni delle etnie in lotta e dalla presenza nel settore italiano di estesissime zone minate. Agivano con costante equilibrio, elevata professionalita' e profondo senso di responsabilita' , imponendo ai contendenti il rispetto degli accordi stipulati e guadagnando sul campo la fiducia di tutte le popolazioni. Pur operando nell'area piu' martoriata e turbolenta del Kosovo, qual'era la regione di Pec, i bersaglieri del 18° reggimento riuscivano a ricreare, con la loro presenza vigile, attenta e determinata, un senso di sicurezza ormai perduto e si ergevano a sicuri garanti del processo di pacificazione. L'incessante impegno nel sostegno umanitario delle popolazioni, la prevenzione delle attivita' criminose della malavita, il disarmo delle milizie, la vigilanza ai monumenti minacciati di distruzione, il salvataggio di vite umane e la salvaguardia dell'ordine e della legalita' mettevano in luce le straordinarie capacita' e le eccezionali doti di solidarieta' degli uomini del 18° reggimento bersaglieri, che assolvevano una funzione determinante per il ripristino della convivenza pacifica. Luminoso esempio di unita' fortemente motivata e coesa, che ha evidenziato nei suoi uomini elevatissima professionalita', concreta saldezza morale ed elevate virtu' militari e che ha significativamente elevato il prestigio dell'Italia nel contesto internazionale». - Fyrom-Kosovo, 1° aprile-7 settembre 1999. |