Gazzetta n. 152 del 1 luglio 2004 (vai al sommario)
CORTE DEI CONTI
DECRETO 11 giugno 2004
Approvazione del conto finanziario della gestione della Corte dei conti, per l'anno 2003.

IL PRESIDENTE
Visto il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con regio decreto 12 luglio 1934, n. 1214, e successive modificazioni ed integrazioni;
Visto l'art. 4, comma 2, della legge 14 gennaio 1994, n. 20;
Visto il regolamento concernente la disciplina dell'autonomia finanziaria della Corte dei conti deliberato dalle Sezioni riunite nell'adunanza del 14 dicembre 2000;
Visto il decreto ministeriale 29 novembre 2002, emanato ai sensi del decreto-legge 6 settembre 2002, n. 194, convertito in legge 31 ottobre 2002, n. 246;
Visto il bilancio della gestione finanziaria della Corte dei conti per l'anno 2003, approvato con proprio decreto n. 139 in data 31 dicembre 2002 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 9 del 13 gennaio 2003;
Visti lo schema del conto finanziario per l'esercizio 2003 e la relazione illustrativa, predisposti a cura del Servizio del bilancio;
Vista la relazione del Collegio dei revisori dei conti in data 29 aprile 2004, che ha espresso parere favorevole in ordine alla concordanza dei risultati esposti nel conto finanziario con le scritture contabili, nonche' alla regolarita' della gestione finanziaria;
Sentiti il Consiglio di presidenza nell'adunanza dell'8-9 giugno 2004 e il Consiglio di amministrazione nell'adunanza del 21 maggio 2004 che hanno espresso parere favorevole;
Vista la nota del Segretario generale con la quale viene trasmesso lo schema del conto finanziario, unitamente alle relazioni ed ai pareri acquisiti;
Decreta:
E' approvato, ai sensi dell'art. 28, comma 4, del sopra citato regolamento di autonomia, il conto finanziario della gestione della Corte dei conti per l'anno 2003.
Il presente decreto, unitamente al conto finanziario, sara' inviato, a cura del Segretario generale, entro il 30 giugno 2004 ai Presidenti della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, nonche' al Ministero dell'economia e delle finanze e sara' trasmesso al Ministero della giustizia per la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
Roma, 11 giugno 2004
Il presidente: Staderini
 
NOTA INFORMATIVA
Il conto finanziario dell'esercizio 2003 e' stato predisposto sulla base dello schema di bilancio approvato con D.P. n. 60 in data 30 novembre 2001, come gia' avvenuto per il bilancio di previsione relativo allo stesso esercizio.
Il conto finanziario delinea, pertanto, tre centri di responsabilita' amministrativa coincidenti con altrettante U.P.B.: il Segretariato generale, il Servizio affari generali, il Servizio risorse umane e formazione.
Il quadro complessivo dell'impiego delle risorse relative al funzionamento dell'Istituto pone in risalto l'assoluta prevalenza delle competenze e degli oneri relativi al personale rispetto alle altre voci di spesa.
Relativamente al «Fondo per il funzionamento della Corte dei conti», iscritto al capitolo 2160 (U.P.B. 3.1.5.10) dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2003, lo stanziamento iniziale fissato in Euro 213.563.000, presentava una diminuzione di oltre il 3,5% rispetto a quello dell'anno precedente.
Per rispettare i vincoli posti da tale riduzione, le voci di spesa previste inizialmente nel bilancio autonomo, presentavano drastici abbattimenti, soprattutto in relazione alla spesa per l'informatica, alla spesa per la formazione del personale e per l'acquisizione di beni e servizi.
Nel primo semestre dell'esercizio, tuttavia, e' stata concessa dal suddetto Ministero, una variazione in aumento di Euro 8.491.836, per evitare disfunzioni nel funzionamento dell'Istituto causati appunto dall'eccessiva diminuzione. Nel secondo semestre, poi, sono state concesse altre due variazioni in aumento: la prima, disposta a seguito della sottoscrizione del CCNL del 12 giugno 2003, relativo al personale del comparto Ministeri per il quadriennio normativo 2002/2005 e dell'applicazione della parte economica per il biennio 2002/2003, di Euro 4.592.000 in conto competenza ed Euro 1.893.000 in conto residui dell'anno 2002; la seconda, disposta per l'adeguamento automatico del trattamento economico del personale di magistratura di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 15 luglio 2003, di Euro 7.952.000. In prossimita' della chiusura dell'esercizio, infine, con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, e' stata disposta una ultima variazione in diminuzione al capitolo 2160, di Euro 35.062 quale corrispettivo degli emolumenti dovuti per 4 unita' di personale transitato dal ruolo della Corte a quello dell'Autorita' per i lavori pubblici, con decorrenza dal 1° novembre 2003.
Per effetto di dette variazioni lo stanziamento finale del «Fondo» e' risultato pari ad Euro 234.563.774. A quest'ultimo importo, iscritto al Cap. 110 della parte I - Entrate - del bilancio autonomo, e' stato quindi sommato:
1) l'avanzo di amministrazione dell'esercizio 2002 (Cap. 130), determinato in Euro 13.974.742;
2) il rimborso del canone di locazione, comprensivo dell'adeguamento ISTAT per gli anni 2001/2003, dell'immobile sito in Palermo (Cap. 122) di Euro 923.602. Somma anticipata dalla Corte, che la Regione siciliana e' tenuta a rimborsare ai sensi dell'art. 11, comma 1, del decreto legislativo n. 655/1948 come modificato ed integrato dal decreto legislativo n. 200/1999;
3) le entrate eventuali e diverse (Cap. 120) il cui ammontare e' stato pari ad Euro 871.665.
Le entrate complessivamente accertate per la competenza dell'esercizio 2003 ammontano, pertanto, ad Euro 250.333.571, mentre le somme riscosse ammontano ad Euro 190.999.829 e quelle rimaste da riscuotere ad Euro 58.315.236. Queste ultime sono costituite da Euro 58.315.236, quale rimanenza dello stanziamento del capitolo 2160 (quarta rata trimestrale, la cui acquisizione slitta, ormai fisiologicamente, all'esercizio successivo); da Euro 923.602, quale rimborso della Regione siciliana come sopra specificato e da Euro 94.904 quale somma ancora da riscuotere per entrate diverse.
Relativamente alle spese, le somme impegnate ammontano ad Euro 243.448.840; le somme pagate ad Euro 201.305.397; le somme rimaste da pagare sono pari ad Euro 42.143.443.
Le economie ammontano complessivamente ad Euro 6.476.538; di queste: Euro 2.672.442 si riferiscono alla U.P.B. 1; Euro 1.337.821 alla U.P.B. 2, ed Euro 2.466.275 alla U.P.B 3. Il totale di tale voce risulta pressoche' dimezzato rispetto a quello dell'anno precedente.
La somma delle «economie» e delle differenze riscontrate tra le poste di entrate previste e quelle accertate, da' come risultato: l'avanzo di competenza, che per il 2003 e' stato quantificato in Euro 6.884.731. Tale risultato, tanto piu' apprezzabile se si considera che i centri di spesa hanno avuto le assegnazioni aggiuntive solo a ridosso della chiusura d'esercizio, da' dimostrazione di una maggiore capacita' di spesa, frutto di una acquisita migliore attivita' di programmazione da parte dei responsabili dei centri amministrativi. Infatti, dall'analisi degli importi emersi quali «avanzo di competenza» dell'ultimo triennio, si nota un costante trend in diminuzione; si e' passati da un avanzo di Euro 18.653.006 verificatosi nel 2001, ad Euro 12.274.255 nel 2002, e ad Euro 6.884.731 nel 2003.
A proposito della migliorata attivita' di programmazione constatata poc'anzi, va detto anche che, durante l'anno 2003, il Servizio del bilancio ha effettuato un monitoraggio trimestrale dell'attivita' finanziaria, secondo quanto stabilito dalla «Direttiva generale per l'azione amministrativa dell'anno 2003» del Presidente della Corte, inteso ad evidenziare sia l'andamento degli impegni, sia l'andamento delle spese. I risultati emersi dall'analisi dei dati, sono stati oggetto di apposite relazioni presentate al Segretario generale, al vice Segretario generale, e discussi, successivamente, in riunioni periodiche cui hanno partecipato anche i titolari dei centri di responsabilita' amministrativa ed i dirigenti dei Servizi del controllo strategico e del controllo di gestione. Si e' cercato, pertanto, collegialmente, di trovare delle soluzioni per eliminare o correggere anomalie e disfunzioni nel corso della gestione finanziaria. Particolare attenzione e' stata rivolta alle spese effettuate dai funzionari delegati degli uffici regionali, con risultati apprezzabili circa un migliore utilizzo delle risorse assegnate.
Da far presente, inoltre, che durante l'ultimo trimestre dell'anno, alcuni degli uffici liquidatori operanti nell'amministrazione (il Servizio degli affari generali, l'Ufficio del responsabile per i sistemi informativi automatizzati e l'Ufficio per la gestione finanziaria e patrimoniale del Segretariato generale) hanno utilizzato il nuovo sistema di contabilita' gestionale (SI.CO.GE.), distribuito dal Ministero dell'economia e delle finanze, che permette la trasmissione telematica dei provvedimenti contabili al Servizio del bilancio. Anche l'adozione di tale sistema, ha contribuito a migliorare le capacita' di gestione delle risorse come anzidetto.
A conclusione di quanto esposto in merito alle economie verificatesi nella gestione di competenza e quantificate, come gia' detto, in Euro 6.884.731, si fa presente che ad esse vanno sommati gli importi di Euro 5.293.621 per riduzione impegni e residui perenti, ed Euro 1.568.380, quale differenza tra i maggiori e i minori accertamenti verificatisi per diverse motivazioni a carico del'esercizio 2002, l'avanzo di amministrazione, resta cosi' definitivamente determinato in Euro 13.746.732.

----> Vedere tabelle da pag. 8 a pag. 42 <----
 
Gazzetta Ufficiale Serie Generale per iPhone