Gazzetta n. 141 del 18 giugno 2004 (vai al sommario) |
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA |
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 31 marzo 2004 |
Istituzione in Missaglia di una sede distaccata dell'Ufficio del giudice di pace di Lecco. |
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IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Vista la legge 21 novembre 1991, n. 374, concernente «Istituzione del giudice di pace»; Visto in particolare l'art. 2, comma 2, con il quale viene stabilito che con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro della giustizia, sentiti il consiglio giudiziario e i comuni interessati, possono essere istituite sedi distaccate dell'ufficio del giudice di pace in uno o piu' comuni del mandamento, ovvero in una o piu' circoscrizioni in cui siano ripartiti i comuni; Visto il decreto ministeriale 3 luglio 1992, registrato alla Corte dei conti il 24 dicembre 1992 e pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 34 dell'11 febbraio 1993, con il quale sono state determinate le sedi degli uffici del giudice di pace del distretto di Corte di appello di Milano; Vista la legge 18 agosto 2000, n. 237, recante «modifica alla tabella A allegata al decreto legislativo 19 febbraio 1998, n. 51, con riferimento ai tribunali di Bergamo, Como e Lecco»; Visto il decreto ministeriale 11 ottobre 2000, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 273 del 22 novembre 2000, ricognitivo dell'assetto territoriale degli uffici giudiziari compresi nei distretti di Corte di appello di Brescia, Milano, Napoli, Palermo, Roma e Torino; Vista la nota dell'8 agosto 2001, con la quale il sindaco del comune di Missaglia, gia' sede distaccata di pretura mandamentale di Lecco, ha richiesto l'istituzione di una sede distaccata dell'ufficio del giudice di pace di Lecco con sede nel medesimo comune; Visto il parere positivo espresso dal Presidente del tribunale di Lecco, in data 22 novembre 2001, che ha riconosciuto come meritevoli di accoglimento le istanze della popolazione interessata tese ad un decentramento dell'ufficio del giudice di pace di Lecco; Vista la nota del 26 febbraio 2002, con la quale il sindaco del comune di Casatenovo, ha rappresentato la necessita' di un ulteriore presidio giudiziario nel territorio di competenza dell'ufficio del giudice di pace di Lecco, trasmettendo contestualmente l'adesione a tale richiesta dei comuni di Vigano', Casatenovo, Barzano', Monticello Brianza, Cassago Brianza, Cremella; Vista la nota del 9 aprile 2002, con la quale il comune di Missaglia ha precisato l'elenco dei ventisei comuni interessati a rientrare nella competenza territoriale della istituenda sede giudiziaria; Visto il parere favorevole espresso al riguardo dal consiglio giudiziario presso la Corte di appello di Milano nella seduta del 25 novembre 2002; Visto il parere favorevole espresso dal consiglio dell'ordine forense di Lecco nella seduta del 12 settembre 2003; Considerato che la citata legge 18 agosto 2000, n. 237, come rilevato dal predetto decreto ministeriale 11 ottobre 2000, ha attribuito alla competenza dell'ufficio del giudice di pace di Lecco ulteriori 12 comuni, 6 di provenienza dal circondario di como e 6 da quello di Bergamo, determinando per tale ufficio un ampliamento del bacino di utenza di circa 42.000 abitanti; Ritenuto, pertanto, che appare opportuno procedere ad un riassetto organizzativo volto ad armonizzare gli effetti del precedente intervento del legislatore attraverso la realizzazione di una articolazione dell'ufficio del giudice di pace di Lecco che consenta di rispondere in maniera piu' adeguata alla domanda di giustizia determinata dalla nuova conformazione territoriale; Considerato che l'assegnazione alla nuova sede giudiziaria distaccata della competenza su ventisei comuni, che assommano un bacino di utenza complessivo di circa 107.000 abitanti, realizza un rilevante intervento deflattivo per la sede centrale di Lecco che, allo stato, ha competenza su 70 comuni, con un bacino di utenza complessivo di circa 290.000 abitanti; Valutato che, alla luce della relativa collocazione geografica all'interno del territorio complessivamente interessato, il comune di Missaglia si configura idoneo ad ospitare una sede distaccata dell'ufficio del giudice di pace di Lecco; Rilevato, inoltre, che il comune di Missaglia ha manifestato la piena disponibilita' a fornire i locali destinati ad ospitare il nuovo presidio giudiziario; Considerato, pertanto, che l'istituzione di una sede distaccata dell'ufficio del giudice di pace di Lecco presso il comune di Missaglia consente migliori condizioni di accesso al servizio giudiziario per ventisei dei settanta comuni che attualmente rientrano nella competenza dell'ufficio del giudice di pace di Lecco, realizzando un sensibile miglioramento nella risposta alla domanda di giustizia in una zona caratterizzata da una sostanziale omogeneita' socio-culturale ed allo stato priva, nel relativo ambito territoriale, di un presidio giudiziario; Sentiti, ai sensi del citato art. 2, comma 2, della legge n. 374/1991, i pareri dei comuni interessati, tutti favorevoli all'istituzione di una sede distaccata dell'ufficio del giudice di pace di Lecco; Visto il parere favorevole espresso al riguardo dal Consiglio superiore della magistratura nella seduta dell'11 febbraio 2004;
Decreta: Art. 1.
Presso il comune di Missaglia e' istituita una sede distaccata dell'ufficio del giudice di pace di Lecco, con competenza sui comuni di seguito indicati: Airuno, Barzago, Barzano', Brivio, Calco, Casatenovo, Cassago Brianza, Cernusco Lombardone, Cremella, Imbersago, Lomagna, Merate, Missaglia, Montevecchia, Monticello Brianza, Olgiate Molgora, Osnago, Paderno d'Adda, Perego, Robbiate, Rovagnate, Santa Maria Hoe', Sirtori, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Vigano'. |
| Art. 2.
Con decreto del Ministro della giustizia, da emanarsi entro sei mesi dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del presente decreto, e' stabilita la data di inizio del funzionamento della sede distaccata dell'ufficio del giudice di pace di Lecco con sede in Missaglia. Roma, addi' 31 marzo 2004
CIAMPI
Castelli, Ministro della giustizia Registrato alla Corte dei conti l'11 maggio 2004, Ministeri istituzionali, registro n. 4 Giustizia, foglio n. 276 |
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