Gazzetta n. 113 del 15 maggio 2004 (vai al sommario)
LEGGE 11 maggio 2004, n. 126
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 16 marzo 2004, n. 66, recante interventi urgenti per i pubblici dipendenti sospesi o dimessisi dall'impiego a causa di procedimento penale, successivamente conclusosi con proscioglimento.

La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Promulga la seguente legge:
Art. 1.
1. Il decreto-legge 16 marzo 2004, n. 66, recante interventi urgenti per i pubblici dipendenti sospesi o dimessisi dall'impiego a causa di procedimento penale, successivamente conclusosi con proscioglimento, e' convertito in legge con le modificazioni riportate in allegato alla presente legge.
2. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sara' inserita nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato.
Data a Roma, addi' 11 maggio 2004
CIAMPI
Berlusconi, Presidente del
Consiglio dei Ministri
Mazzella, Ministro per la funzione
pubblica Visto, il Guardasigilli: Castelli
LAVORI PREPARATORI
Senato della Repubblica (atto n. 2841):
Presentato dal Presidente del Consiglio dei Ministri
(Berlusconi) e dal Ministro per la funzione pubblica
(Mazzella) il 17 marzo 2004.
Assegnato alla 1ª commissione (Affari costituzionali),
in sede referente, il 17 marzo 2004, con il parere delle
commissioni 2ª, 4ª, 5ª e Parlamentare per le questioni
regionali.
Esaminato dalla 1ª commissione (Affari costituzionali),
in sede consultiva, sull'esistenza dei presupposti di
costituzionalita' il 17 marzo 2004.
Esaminato dalla 1ª commissione il 24, 25, 30 e 31 marzo
2004.
Esaminato in aula il 1°, 6, 7 aprile 2004 e approvato
il 20 aprile 2004.
Camera dei deputati (atto n. 4903):
Assegnato alla XI commissione (Lavoro pubblico e
privato), in sede referente, il 21 aprile 2004, con pareri
del Comitato per la legislazione e delle commissioni I, II,
IV, V, VII, XII e Parlamentare per le questioni regionali.
Esaminato dalla XI commissione il 22 e 27 aprile 2004.
Esaminato in aula il 27 aprile 2004 ed approvato il 28
aprile 2004.
Avvertenza:
Il decreto-legge 16 marzo 2004, n. 66, e' stato
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - serie generale - n.
64 del 17 marzo 2004.
A norma dell'art. 15, comma 5, della legge 23 agosto
1988, n. 400 (Disciplina dell'attivita' di Governo e
ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri),
le modifiche apportate dalla presente legge di conversione
hanno efficacia dal giorno successivo a quello della sua
pubblicazione.
Il testo del decreto-legge coordinato con la legge di
conversione e corredato delle relative note e' pubblicato
in questa stessa Gazzetta Ufficiale alla pag. 25.
 
Allegato MODIFICAZIONI APPORTATE IN SEDE DI CONVERSIONE AL DECRETO-LEGGE 16
MARZO 2004, n. 66.
All'articolo 1:
al comma 1, lettere a) ed e), dopo le parole: «non lo ha commesso», sono inserite le seguenti: «o se il fatto non costituisce reato o non e' previsto dalla legge come reato»;
al comma 2, capoverso 57-bis, dopo le parole: «non lo ha commesso», sono inserite le seguenti: «o se il fatto non costituisce reato o non e' previsto dalla legge come reato»;
al comma 3, e' aggiunto, in fine, il seguente periodo: «Sono fatti salvi gli effetti delle domande presentate prima della data di entrata in vigore del presente decreto, ai sensi dell'articolo 3, comma 57, della legge 24 dicembre 2003, n. 350».
All'articolo 2:
al comma 1, dopo la parola: «vigore», sono inserite le seguenti: «della legge di conversione»;
al comma 4:
al primo periodo, dopo le parole: «Per il personale militare e delle forze di polizia,», sono inserite le seguenti: «per il personale di cui all'articolo 7, primo comma, della legge 24 ottobre 1977, n. 801,»;
al terzo periodo, dopo le parole: «Per il collocamento in quiescenza d'ufficio», sono inserite le seguenti: «e per il personale delle Forze armate e di polizia ad ordinamento militare il servizio non puo' protrarsi oltre il limite di eta' per il collocamento in congedo assoluto»;
il quarto periodo e' sostituito dal seguente: «In caso di prolungamento, di ripristino del rapporto di impiego e di riammissione in servizio del personale delle Forze armate e di polizia, da considerare in soprannumero riassorbibile all'atto della cessazione dal servizio dello stesso per qualsiasi causa, si applicano le vigenti disposizioni di legge in materia di reclutamento, stato giuridico ed avanzamento; non si da' luogo a valutazione ai fini dell'avanzamento al grado o qualifica superiore per gli anni di prolungamento o di ripristino del rapporto di impiego oltre il limite di eta' previsto per il ruolo e il grado o qualifica di appartenenza e, fino al definitivo collocamento a riposo, cessano di avere efficacia le promozioni conferite in conseguenza del collocamento in congedo o in quiescenza e sono sospesi il relativo trattamento economico e il decorso dell'ausiliaria»;
dopo il comma 6, e' aggiunto il seguente:
«6-bis. I docenti dei policlinici universitari sono reintegrati nelle funzioni ricoperte al momento della loro sospensione».
 
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