Gazzetta n. 30 del 6 febbraio 2004 (vai al sommario) |
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE |
DECRETO 24 dicembre 2003 |
Approvazione di n. 9 studi di settore relativi ad attivita' economiche nel settore del commercio. |
|
|
IL MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE Visto il decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, concernente disposizioni comuni in materia di accertamento delle imposte sui redditi; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, recante l'approvazione del testo unico delle imposte sui redditi; Visto l'art. 62-bis del decreto-legge 30 agosto 1993, n. 331, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 ottobre 1993, n. 427, che prevede, da parte degli uffici del Dipartimento delle entrate del Ministero delle finanze, l'elaborazione di appositi studi di settore in relazione ai vari settori economici e la loro approvazione con decreto del Ministro delle finanze; Visto l'art. 10 della legge 8 maggio 1998, n. 146, che individua le modalita' di utilizzazione degli studi di settore in sede di accertamento, nonche' le cause di esclusione degli stessi; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 31 maggio 1999, n. 195, recante disposizioni concernenti i tempi e le modalita' di applicazione degli studi di settore; Considerato che a seguito delle analisi e delle valutazioni effettuate, allo stato, sulla base dei dati in possesso dell'Amministrazione finanziaria sono emerse cause di non applicabilita' degli studi di settore; Visto il decreto del Ministro delle finanze 10 novembre 1998, che ha istituito la Commissione di esperti prevista dall'art. 10, comma 7, della legge n. 146 del 1998, integrata e modificata dal decreto ministeriale 24 ottobre 2000; Visto l'art. 23 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 e successive modificazioni, che ha trasferito le funzioni dei Ministeri del tesoro, del bilancio e della programmazione economica e delle finanze al Ministero dell'economia e delle finanze; Visto l'art. 57 del medesimo decreto legislativo n. 300 del 1999, e successive modificazioni che ha istituito le Agenzie fiscali; Visto il decreto del direttore generale del Dipartimento delle entrate 24 dicembre 1999, concernente le modalita' di annotazione separata dei componenti rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore; Visti i provvedimenti del direttore dell'Agenzia delle entrate 14 dicembre 2001 e 27 settembre 2002, concernenti l'approvazione di questionari per gli studi di settore relativi ad attivita' imprenditoriali nel settore delle manifatture, dei servizi, del commercio e ad attivita' professionali; Visto il proprio decreto 25 marzo 2002, concernente i criteri per l'applicazione degli studi di settore ai contribuenti che esercitano due o piu' attivita' d'impresa ovvero una o piu' attivita' in diverse unita' di produzione o di vendita; Visto il proprio decreto 18 luglio 2003, concernente i criteri per l'applicazione degli studi di settore ai contribuenti che esercitano due o piu' attivita' d'impresa ovvero una o piu' attivita' in diverse unita' di produzione o di vendita; Acquisito il parere della predetta Commissione di esperti in data 6 novembre 2003; Decreta: Art. 1. Approvazione degli studi di settore 1. Sono approvati, in base all'art. 62-bis del decreto-legge 30 agosto 1993, n. 331, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 ottobre 1993, n. 427, gli studi di settore relativi alle seguenti attivita' economiche nel settore del commercio: a) Studio di settore SM41U - Commercio all'ingrosso di macchine per scrivere e da calcolo, codice attivita' 51.64.1; Commercio all'ingrosso di attrezzature per ufficio (esclusi i mobili), codice attivita' 51.64.2; b) Studio di settore SM47U - Commercio al dettaglio di natanti ed accessori, codice attivita' 52.48.8; Commercio al dettaglio di forniture di bordo, codice attivita' 52.48.A; c) Studio di settore SM80U - Vendita al dettaglio di carburanti per autotrazione, codice di attivita' 50.50.A; Vendita al dettaglio di carburanti per autotrazione con annessa stazione di servizio, codice di attivita' 50.50.B; d) Studio di settore SM81U - Commercio all'ingrosso di prodotti petroliferi e lubrificanti, codice attivita' 51.51.1; Commercio all'ingrosso di combustibili solidi, codice attivita' 51.51.2; Commercio all'ingrosso despecializzato di combustibili solidi, liquidi, gassosi e di prodotti derivati (inclusi oli e grassi lubrificanti), codice attivita' 51.51.3; e) Studio di settore SM82U - Commercio all'ingrosso di metalli ferrosi semilavorati, codice attivita' 51.52.1; Commercio all'ingrosso di minerali metalliferi, codice attivita' 51.52.2; Commercio all'ingrosso di metalli non ferrosi e prodotti semilavorati, codice attivita' 51.52.3; Commercio all'ingrosso despecializzato di metalli e di minerali metalliferi, codice attivita' 51.52.4; f) Studio di settore SM83U - Commercio all'ingrosso di prodotti chimici, codice attivita' 51.55.0; g) Studio di settore SM84U - Commercio all'ingrosso di macchine utensili per la lavorazione dei metalli e del legno, codice attivita' 51.61.0; Commercio all'ingrosso di macchine per le costruzioni, codice attivita' 51.62.0; Commercio all'ingrosso di macchine per l'industria tessile, di macchine per cucire e per maglieria, codice attivita' 51.63.0; Commercio all'ingrosso di altre macchine per l'industria, il commercio e la navigazione, codice attivita' 51.65.0; Commercio all'ingrosso di macchine, accessori e utensili agricoli, inclusi i trattori, codice attivita' 51.66.0; h) Studio di settore SM85U - Commercio al dettaglio di prodotti del tabacco e di altri generi di monopolio, codice attivita' 52.26.0; i) Studio di settore SM86U - Commercio effettuato per mezzo di distributori automatici, codice attivita' 52.63.2. 2. Gli elementi necessari alla definizione presuntiva dei ricavi e dei corrispettivi relativi agli studi di settore indicati nel comma 1 sono determinati sulla base delle note tecniche e metodologiche, delle tabelle dei coefficienti nonche' della lista delle variabili per l'applicazione dello studio, di cui agli allegati: 1, per lo studio di settore SM41U; 2, per lo studio di settore SM47U; 3, per lo studio di settore SM80U; 4, per lo studio di settore SM81U; 5, per lo studio di settore SM82U; 6, per lo studio di settore SM83U; 7, per lo studio di settore SM84U; 8, per lo studio di settore SM85U; 9, per lo studio di settore SM86U. 3. Il programma per l'applicazione dello studio di settore segnala anche, con riferimento ad indici significativi, la coerenza economica rispetto ai valori minimi e massimi assumibili con riferimento a comportamenti normali degli operatori del settore. 4. Gli studi di settore si applicano ai contribuenti che svolgono in maniera prevalente le attivita' indicate nel comma 1, nonche' ai contribuenti che svolgono la predetta attivita' in maniera secondaria per la quale abbiano tenuto contabilita' separata, fermo restando il disposto dell'art. 2. In caso di esercizio di piu' attivita' d'impresa, per le quali non e' stata tenuta la contabilita' separata, per attivita' prevalente si intende quella da cui deriva nel periodo d'imposta la maggiore entita' dei ricavi. 5. Gli studi di settore approvati con il presente decreto sono utilizzabili a partire dagli accertamenti relativi al periodo di imposta 2003. |
| Art. 2. Categorie di contribuenti alle quali non si applicano gli studi di settore 1. Gli studi di settore approvati con il presente decreto non si applicano: a) nel caso in cui l'esercizio dell'attivita' d'impresa e' svolto attraverso l'utilizzo di piu' punti di vendita per i quali non e' stata tenuta contabilita' separata. Tale disposizione non si applica per gli studi di settore SM41U, SM81U, SM82U, SM83U, SM84U e SM86U; b) in caso di esercizio di due o piu' attivita' di impresa, non rientranti nel medesimo studio di settore, per le quali non e' stata tenuta la contabilita' separata, se l'importo complessivo dei ricavi dichiarati relativi alle attivita' non rientranti tra quelle prese in considerazione dallo studio di settore supera il 20% dell'ammontare totale dei ricavi dichiarati; c) nei confronti dei contribuenti che hanno dichiarato ricavi di cui all'art. 53, comma 1, esclusi quelli di cui alla lettera c), del testo unico delle imposte sui redditi, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, di ammontare superiore a Euro 5.164.569; d) nei confronti delle societa' cooperative, societa' consortili e consorzi che operano esclusivamente a favore delle imprese socie o associate; e) nei confronti delle societa' cooperative costituite da utenti non imprenditori che operano esclusivamente a favore degli utenti stessi. |
| Art. 3. Variabili delle imprese 1. La determinazione dei valori da attribuire alle variabili da utilizzare per l'applicazione degli studi di settore approvati con il presente decreto e' effettuata sulla base delle istruzioni per la compilazione dei relativi questionari approvati con i provvedimenti del direttore dell'Agenzia delle entrate 14 dicembre 2001 e 27 settembre 2002, tenuto conto di quanto precisato nelle istruzioni per la compilazione delle dichiarazioni di cui all'art. 5, comma 1. |
| Art. 4. Determinazione del reddito imponibile 1. Sulla base degli studi di settore sono determinati presuntivamente i ricavi di cui all'art. 53, ad esclusione di quelli previsti dalle lettere c) e d) del comma 1 dello stesso articolo del testo unico delle imposte sui redditi. 2. Ai fini della determinazione del reddito d'impresa l'ammontare dei ricavi di cui al comma 1 e' aumentato degli altri componenti positivi, compresi i ricavi di cui all'art. 53, comma 1, lettera c) e d), del menzionato testo unico, ed e' ridotto dei componenti negativi deducibili. Ai fini della determinazione degli importi relativi alle voci e alle variabili di cui all'art. 3 devono essere considerati i componenti negativi inerenti all'esercizio dell'attivita' anche se non dedotti in sede di dichiarazione dei redditi. 3. Per le imprese che eseguono opere, forniture e servizi pattuiti come oggetto unitario e con tempo di esecuzione ultrannuale i ricavi dichiarati, da confrontare con quelli presunti in base allo studio di settore, vanno aumentati delle rimanenze finali e diminuiti delle esistenze iniziali valutate ai sensi dell'art. 60, commi da 1 a 4, del testo unico delle imposte sui redditi. |
| Art. 5. Comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore 1. I contribuenti ai quali si applicano gli studi di settore comunicano, in sede di dichiarazione dei redditi, i dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi stessi. |
| Art. 6. Annotazione separata 1. Nei confronti dei contribuenti che esercitano l'attivita' per la quale lo studio di settore e' approvato con il presente decreto, le disposizioni contenute nel decreto direttoriale 24 dicembre 1999, concernenti l'annotazione separata dei componenti rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore, si applicano a decorrere dal 1° maggio 2004. E' facolta' del contribuente indicare a quale attivita' esercitata o a quale punto di vendita debbono essere imputati i ricavi conseguiti nei mesi precedenti nonche' gli altri componenti rilevanti ai fini dell'applicazione del relativo studio di settore. Qualora tale facolta' non venga esercitata, in sede di dichiarazione dei redditi, i ricavi relativi all'intero periodo d'imposta vanno ripartiti applicando ai ricavi conseguiti fino al 30 aprile 2004 la percentuale di ripartizione determinata con riferimento ai ricavi conseguiti a partire dal 1° maggio 2004. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 24 dicembre 2003 Il Ministro: Tremonti |
| ALLEGATO 1 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE SM41U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore. Oggetto dello studio sono le attivita' economiche:
- 51.64.1 - Commercio all'ingrosso di macchine per scrivere e da calcolo; - 51.64.2 - Commercio all'ingrosso di attrezzature per l'ufficio (esclusi i mobili).
La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa. A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'. Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SM41). Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 4.665. I questionari restituiti sono stati 3.152, pari al 67,6% degli inviati. La seguente tabella riporta i dati analitici per ogni codice di attivita':
==================================================================== Numero Numero % sul totale questionari questionari questionari inviati restituiti inviati ==================================================================== 51.64.1 Commercio all'ingrosso di macchine per scrivere e da calcolo 1.789 1.296 72,4% -------------------------------------------------------------------- 51.64.2 Commercio all'ingrosso attrezzature per l'ufficio (esclusi i mobili) 2.876 1.856 64,5% -------------------------------------------------------------------- TOTALE 4.665 3.152 67,6% --------------------------------------------------------------------
Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 912 questionari, pari al 28,9% dei questionari rientrati. I principali motivi di scarto sono stati:
- ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di lire); - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%; - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di vendita (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia dell'offerta (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia della clientela (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla modalita' di acquisto (quadro H del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel questionario.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 2.240.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
- una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1); - un procedimento di Cluster Analysis (2).
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering. Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo. Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie di prodotti venduti, alle varie modalita' di acquisto, ecc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di un'impresa. I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio. La Cluster Analysis ha consentito di identificare sei gruppi omogenei di imprese.
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
L'analisi ha evidenziato le principali caratteristiche del comparto del commercio all'ingrosso di macchine e attrezzature per ufficio. I fattori che hanno contribuito maggiormente a determinare i modelli di business prevalenti sono:
- modalita' di vendita; - tipologia di prodotto; - dimensione della struttura organizzativa.
La modalita' di vendita ha permesso di classificare i cluster in ingrosso con vendita sul territorio (cluster 1, 2, 3 e 4), ingrosso con vendita al dettaglio (cluster 6) e ingrosso con vendita al banco (cluster 5). Il fattore legato alla tipologia di prodotto assume in questo studio una valenza particolare: le caratteristiche dell'offerta del comparto dell'ingrosso possono, infatti, essere ricondotte piu' che a una vera e propria specializzazione ad una focalizzazione dell'assortimento in un ambito prevalente. In base a questa distinzione e' stato possibile suddividere le imprese in: aziende con assortimento focalizzato nel comparto dei prodotti per l'informatica (cluster 3, 4, 5, e 6), aziende con focalizzazione dell'assortimento sul comparto delle macchine per ufficio (cluster 1) ed aziende con focalizzazione dell'assortimento sul compatto delle fotocopiatrici (cluster 2). Il fattore dimensionale ha permesso di distinguere tra le imprese con una struttura organizzativa di dimensioni contenute (cluster 1, 4 e 5) e quelli di piu' grandi dimensioni (cluster 2, 3 e 6). DESCRIZIONE ECONOMICA DEI CLUSTER
CLUSTER 1 - INGROSSO DI PICCOLE DIMENSIONI CON FOCALIZZAZIONE DELL'ASSORTIMENTO SUL COMPARTO CALCOLATRICI E REGISTRATORI DI CASSA
NUMEROSITA': 211
Appartengono al cluster in esame imprese organizzate in prevalenza in forma di societa' (di persone nel 34% dei casi e di capitali nel 36%) con in media 2 addetti, di cui 1 dipendente. Questo cluster comprende i punti vendita che si caratterizzano per le dimensioni ridotte e la focalizzazione dell'assortimento sulle macchine da ufficio. La dimensione della struttura organizzativa e', rispetto a quella di altri cluster, piu' contenuta: 25 mq circa e' la superficie dedicata alla vendita ed esposizione della merce, 34 mq quella dei locali dedicati al magazzino, 27 mq ad uffici e 18 mq ad assistenza tecnica/ laboratorio. Le modalita' di gestione sono tradizionali: si tratta, infatti, di esercizi commerciali indipendenti che presentano in prevalenza una tipologia di vendita al banco (28%) e di vendita sul territorio (62% dei ricavi). Le modalita' d'acquisto adottate dagli appartenenti al cluster sono sia da imprese produttrici in Italia (59% degli acquisti) che da importatori/concessionari di marche estere (16%). Nel 37% dei casi e' presente una concessione di esclusiva da parte del produttore. L'assortimento, come gia' ricordato, e' focalizzato sul comparto delle calcolatrici e dei registratori di cassa (49% dei ricavi). E' inoltre presente un servizio di assistenza tecnica dal quale deriva il 23% dei ricavi. La maggior parte dei soggetti appartenenti al cluster effettua inoltre la permuta e il ritiro dell'usato e la consegna al destinatario. Nel 49% dei casi viene offerto anche un servizio di assemblaggio ed istallazione. Coerentemente con la tipologia di prodotto venduta, la clientela e' rappresentata principalmente da commercianti al dettaglio (71% dei ricavi). L'area di mercato prevalente e' quella provinciale (46% dei casi). La dotazione di beni strumentali comprende 1 autovettura, 1 automezzo con massa complessiva a pieno carico fino a 3.5 t, 16 m lineari di scaffali e 2 computer.
CLUSTER 2 - ESERCIZI COMMERCIALI ALL'INGROSSO DI MEDIE DIMENSIONI CON ASSORTIMENTO FOCALIZZATO SUL COMPARTO DELLE FOTOCOPIATRICI
NUMEROSITA': 462
Il cluster in oggetto e' costituito da imprese organizzate prevalentemente sotto forma di societa' (di persone nel 35% dei casi e di capitali nel 44%), con in media 3-4 addetti. Le imprese appartenenti al cluster in esame si caratterizzano per l'assortimento focalizzato sul comparto delle fotocopiatrici (37% dei ricavi). Altri prodotti significativi in termini di percentuali sui ricavi sono: hardware (11% circa dei ricavi), materiale chimico di consumo (10%), arredo (5%). Il 16% dei ricavi, inoltre, deriva da servizi di assistenza tecnica, mentre il 59% degli appartenenti al cluster ricavano l'8% dei ricavi dal noleggio. Vengono anche forniti servizi di permuta e ritiro dell'usato, assemblaggio ed installazione e consegna al destinatario. Le dimensioni della struttura organizzativa sono leggermente superiori alla media del settore. Le superfici dedicate all'attivita' si articolano in locali destinati a deposito e magazzino (78 mq), locali destinati alla vendita ed all'esposizione della merce (32 mq), locali destinati ad ufficio (49 mq) e locali destinati ad assistenza tecnica e laboratorio (27 mq). La tipologia di vendita prevalente e' quella sul territorio (68% dei ricavi). Le modalita' d'acquisto adottate dagli appartenenti al cluster sono sia da importatori/concessionari di marche estere (41%) che da imprese produttrici in Italia (26% degli acquisti), nonche', per il 24% degli acquisti, da altri grossisti. Nel 34% dei casi il rapporto con le aziende fornitrici e' regolato da contratti di concessione esclusiva. La tipologia di clientela e' rappresentata da imprenditori individuali (49% dei ricavi), enti pubblici e privati (20%) e da esercenti arti e professioni (14%). L'area di mercato prevalente e' quella provinciale (49% dei casi). La dotazione di beni strumentali comprende mediamente 1-2 autovetture, 2 automezzi con massa complessiva a pieno carico fino a 3.5 t, 24 m lineari di scaffali e 3 computer.
CLUSTER 3 - ESERCIZI COMMERCIALI ALL'INGROSSO DI GRANDI DIMENSIONI CON FOCALIZZAZIONE DELL'ASSORTIMENTO NEL COMPARTO INFORMATICO
NUMEROSITA': 127
Le imprese del cluster in esame sono in prevalenza societa' di capitali (87% dei soggetti) che impiegano mediamente 11 addetti, di cui 10 dipendenti. La struttura organizzativa, di dimensioni nettamente superiori alla media del settore, e' ampia ed articolata: oltre ai locali dedicati al magazzino (161 mq), a quelli destinati alla vendita ed esposizione della merce (50 mq), a quelli destinati ad assistenza tecnica e laboratorio (66 mq), sono presenti anche locali destinati ad ufficio con una superficie media di 177 mq che risulta essere quella piu' estesa riscontrata tra i cluster. La tipologia di vendita e' sul territorio (80% dei ricavi) ed e' anche presente una rete di vendita costituita da 3 agenti che presidiano un ampio territorio (le aree di mercato prevalenti sono, nel 36% dei casi fino a tre regioni, ed oltre tre regioni nel 35%). L'approvvigionamento avviene in gran parte da importatori/concessionari di marche estere (34% degli acquisti). Altre quote consistenti degli acquisti vengono effettuate da imprese produttrici italiane (30%) e da altri grossisti per il 23%. Nel 32% dei casi il rapporto con le aziende fornitrici e' regolato da contratti di concessione esclusiva. Il mix dell'assortimento offerto e' costituito per il 30% da hardware, per il 12% da fotocopiatrici, riproduttori e fax, per il 6% da materiale chimico di consumo. Anche in questo caso l'assortimento e' esteso ad altre merceologie e servizi dai quali deriva il 52% dei ricavi. I principali servizi offerti sono l'assistenza tecnica e la consulenza informatica dai quali derivano rispettivamente il 15% ed il 5% dei ricavi. Nella maggior parte dei casi sono presenti anche servizi di permuta e ritiro dell'usato, assemblaggio ed installazione e consegna al destinatario. La tipologia di clientela e' rappresentata da imprenditori individuali (56% dei ricavi) e da enti pubblici e privati (15%). La dotazione di beni strumentali comprende mediamente 3 autovetture, 4 automezzi con massa complessiva a pieno carico fino a 3.5 t, 66 m lineari di scaffali e 12 computer.
CLUSTER 4 - ESERCIZI COMMERCIALI ALL'INGROSSO DI PICCOLE DIMENSIONI SPECIALIZZATI NEL COMPARTO DEI PRODOTTI INFORMATICI
NUMEROSITA': 397
La natura giuridica prevalente tra le imprese del cluster e' la societa' (di capitali per il 61% dei soggetti e di persone per il 25%). Le imprese in questione hanno in media 3 o 4 addetti, di cui 3 dipendenti. La struttura organizzativa e' di dimensioni ridotte e privilegia i locali destinati ad ufficio (78 mq) rispetto a quelli destinati al magazzino (27 mq), mentre i locali adibiti specificamente all'attivita' di vendita sono presenti solo nel 25% dei casi. La modalita' di vendita prevalente e' sul territorio (68% dei ricavi). Gli acquisti sono ripartiti tra altri grossisti (37%), imprese produttrici italiane (28% degli acquisti) e importatori o concessionari di marche estere (26%). L'assortimento e' tra i piu' specializzati ed e' composto principalmente da hardware (39% dei ricavi), programmi di gestione trasmissione dati (15%) ed altro software (9%). Sono presenti inoltre un servizio di assistenza tecnica dal quale deriva il 12% dei ricavi ed un servizio di consulenza informatica e formazione che apporta il 12% dei ricavi. La maggior parte dei soggetti appartenenti al cluster effettua inoltre un servizio di assemblaggio ed istallazione e di consegna al destinatario. Nel 28% dei casi si effettua anche la permuta e il ritiro dell'usato. La tipologia di clientela e' rappresentata da imprenditori individuali, societa' commerciali e non (56% dei ricavi), esercenti atti e professioni (12%) e da enti pubblici e privati, scuole e comunita' (12%). L'area di mercato e' ampia (nel 47% dei casi si estende fino a tre regioni). La dotazione di beni strumentali e' costituita mediamente da 1-2 autovetture, 1 automezzo con massa complessiva a pieno carico fino a 3.5 t, 16 m lineari di scaffali e 6 computer.
CLUSTER 5 - ESERCIZI COMMERCIALI ALL'INGROSSO CON VENDITA AL BANCO DI PICCOLE DIMENSIONI CON ASSORTIMENTO FOCALIZZATO SUL COMPARTO DEI PRODOTTI INFORMATICI
NUMEROSITA': 788
E' questo il cluster che presenta la maggiore numerosita'. Per quanto riguarda la natura giuridica, le imprese appartenenti al gruppo si ripartiscono tra ditte individuali (35% dei soggetti), societa' di persone (34%) e societa' di capitali (28%). Il numero medio di addetti e' pari ad 1. La superficie dei locali destinati a magazzino risulta inferiore alla media del settore ed e' di circa 31 mq; sono presenti locali dedicati ad uffici (24 mq) e anche locali adibiti specificamente all'attivita' di vendita (19 mq). La modalita' di vendita principale e' al banco (47% dei ricavi). Gli acquisti sono ripartiti prevalentemente tra altri grossisti (49% degli acquisti) ed importatori o concessionari di marche estere (21%). L'assortimento e' tra i piu' specializzati ed e' composto soprattutto da hardware (43% dei ricavi). E' inoltre presente un servizio di assistenza tecnica dal quale deriva il 10% dei ricavi. La maggior parte dei soggetti appartenenti al cluster effettua un servizio di assemblaggio ed istallazione e la consegna al destinatario. La tipologia di clientela e' rappresentata da imprenditori individuali, societa' commerciali e non (48% dei ricavi), enti pubblici e privati, scuole e comunita' (18%) ed esercenti arti e professioni (13% dei ricavi). L'area di mercato e' limitata (nel 50% dei casi provinciale). La dotazione di beni strumentali comprende 1 autovettura, 1 automezzo con massa complessiva a pieno carico fino a 3.5 t (indicato solo nel 40% dei casi), 13 m lineari di scaffali e 2 computer.
CLUSTER 6 - ESERCIZI COMMERCIALI ALL'INGROSSO CON ASSORTIMENTO FOCALIZZATO SUL COMPARTO DEI PRODOTTI PER L'INFORMATICA CON VENDITA AL DETTAGLIO
NUMEROSITA': 236
Le imprese appartenenti al cluster in esame sono prevalentemente societa' (di capitali nel 54% dei casi e di persone nel 33%) ed impiegano in media 5 addetti, di cui 4 dipendenti. Si tratta di esercizi che si contraddistinguono per l'aver affiancato all'attivita' di commercio all'ingrosso quella di commercio al dettaglio con apposita licenza. Per il 92% dei soggetti appartenenti al cluster, infatti, il 21% dei ricavi derivano dalla vendita al dettaglio. La struttura organizzativa per la vendita all'ingrosso e' costituita da magazzini (85 mq circa), locali adibiti alla vendita ed esposizione della merce (76 mq in media) e uffici (56 mq), mentre per quella al dettaglio sono presenti 72 mq circa di locali destinati alla vendita ed esposizione della merce, 9 metri lineari di vetrine e nel 25% dei casi e' presente un magazzino dedicato (31 mq). La tipologia di vendita e' sia al banco (33% dei ricavi) che sul territorio (32%), oltre che al dettaglio con licenza (19%). Gli acquisti sono effettuati prevalentemente presso ditte produttrici italiane (32% degli acquisti), importatori o concessionari di marche estere (30%) ed altri grossisti (30%). Nel 31% dei casi il rapporto con le aziende fornitrici e' regolato da contratti di concessione esclusiva. L'assortimento dei prodotti e' costituito principalmente da hardware (38% dei ricavi) e fotocopiatrici (12%). E' inoltre presente un servizio di assistenza tecnica dal quale deriva l'11% dei ricavi. La maggior parte dei soggetti appartenenti al cluster effettua inoltre la permuta e il ritiro dell'usato, la consegna al destinatario, ed un servizio di assemblaggio ed istallazione. La tipologia di clientela e' rappresentata da imprenditori individuali, societa' commerciali e non (44% dei ricavi), enti pubblici e privati, scuole e comunita' (16%), consumatori privati (13% dei ricavi), ed esercenti arti e professioni (11%). L'area di mercato e' per il 51% dei casi provinciale. La dotazione di beni strumentali comprende 2 autovetture, 3 automezzi con massa complessiva a pieno carico fino a 3.5 t, 47 m lineari di scaffali e 5 computer.
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO
Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (3). La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti). E' opportuno rilevare che prima di definire i modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sul dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo". In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
- costo del venduto (4) dichiarato negativo; - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi dichiarati.
Successivamente sono stati utilizzati degli indicatori economico-contabili specifici dell'attivita' in esame:
- rotazione del magazzino = costo del venduto/ giacenza media (5); - margine operativo lordo sulle vendite = margine operativo lordo (6) * 100 / ricavi; - valore aggiunto per addetto = valore aggiunto (7)/(numero addetti (8) * 1000).
Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento. Per la rotazione del magazzino sono stati scelti i segmenti intervalli:
- dal 3 al 19 ventile, per il cluster 1; - dal 2 al 19 ventile, per i cluster 2, 3, 4, 6; - dal 1 al 19 ventile, per il cluster 5.
Per il margine operativo lordo sulle vendite sono stati scelti i seguenti intervalli:
- dal 3 al 19 ventile, per tutti i cluster.
Per il valore aggiunto per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli:
- dal 3 al 19 ventile, per il cluster 1, 5; - dal 1 al 19 ventile, per i cluster 2, 3, 4, 6.
Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo. Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita). Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nell'allegato 1.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".
----> Vedere ALLEGATO 1.A alle pagg. 130 - 131 <----
ALLEGATO 1.B
VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE
QUADRO A:
- Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo pieno - Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo parziale - Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti - Numero delle giornate retribuite per gli assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio
QUADRO B:
- Mq locali destinati a deposito/ magazzino - Mq locali per la vendita e l'esposizione della merce - Mq locali adibiti alla vendita al dettaglio e all'esposizione interna della merce - Scaffalature (in metri lineari) - Esposizione fronte strada (in metri lineari) - Mq locali destinati a deposito/magazzino se specificamente per il dettaglio
QUADRO G:
- Tipologia di vendita: Ingrosso con vendita al banco - % sui ricavi - Tipologia di vendita: Ingrosso con vendita sul territorio (tramite venditori) - % sui ricavi - Tipologia di vendita: Dettaglio - % sui ricavi - Tipologia di vendita: Programmi gestionali e trasmissione dati - % sui ricavi - Tipologia di vendita: Altro software diverso dal rigo precedente - % sui ricavi - Tipologia di vendita: Calcolatrici, registratori di cassa - % sui ricavi - Tipologia di vendita: Fotocopiatrici, fotoriproduttori, fax - % sui ricavi - Tipologia di vendita: Consulenza informatica e formazione - % sui ricavi - Tipologia di vendita: Assistenza tecnica - % sui ricavi - Tipologia di vendita: Noleggio - % sui ricavi - Tipologia clientela: Commercianti al dettaglio - % sui ricavi
QUADRO H:
- Modalita' organizzativa: Concessionario/esclusivista di un produttore - Addetti all'attivita' di vendita: Agenti/rappresentanti - Non dipendenti - numero - Costi e spese specifici: Costi sostenuti per provvigioni di vendita e rimborsi spese - Costi e spese specifici: Spese per servizi diretti alla propria clientela e affidati a terzi - Costi e spese specifici: Spese per i collaboratori coordinati e continuativi
(1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. (2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili.
(3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica. (4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di merci e materie prime - rimanenze finali. (5) Giacenza media = (Esistenze iniziali + Rimanenze finali)/2. (6) Margine operativo lordo = (Ricavi - Costo del venduto - Spese per acquisti di servizi - Costo per la produzione di servizi - Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita' dell'impresa). (7) Valore aggiunto = (Ricavi - Costo del venduto - Spese per acquisti di servizi - Costo per la produzione di servizi). (8) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite.
numero addetti = 1 + numero dipendenti a tempo pieno + numero (ditte dipendenti a tempo parziale + numero apprendi- individuali) sti + numero assunti con contratto di forma- zione e lavoro o a termine e lavoranti a domi- cilio + numero collaboratori coordinati e con- tinuativi che prestano attivita' prevalente- mente nell'impresa + numero collaboratori del- l'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipa- zione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa
numero addetti = Numero dipendenti a tempo pieno + numero (societa') dipendenti a tempo parziale + numero apprendi- sti + numero assunti con contratto di forma- zione e lavoro o a termine e lavoranti a domi- cilio + numero collaboratori coordinati e con- tinuativi che prestano attivita' prevalente- mente nell'impresa + numero associati in par- tecipazione che apportano lavoro prevalente- mente nell'impresa + numero soci con occupa- zione prevalente nell'impresa + numero ammini- stratori non soci
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi:
- l'Analisi Discriminante (9); - la stima del ricavo di riferimento.
Nell'allegato 1.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante. Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza. Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
(9) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.
|
| ALLEGATO 2 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE SM47U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore. Oggetto dello studio sono le attivita' economiche:
- 52.48.8 - Commercio al dettaglio di natanti ed accessori; - 52.48.A - Commercio al dettaglio di forniture di bordo.
La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa. A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'. Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SM47). Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 847. I questionari restituiti sono stati 499, pari al 58,9% degli inviati. Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 216 questionari, pari al 43,3% dei questionari rientrati. I principali motivi di scarto sono stati:
- ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 (10 miliardi di lire); - quadro B del questionario (unita' locali destinate all'attivita' di vendita) non compilato; - esercizio dell'attivita' commerciale in piu' punti di vendita; - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%; - errata compilazione delle percentuali relative ai ricavi conseguiti con la vendita dei prodotti merceologici e dei servizi offerti (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alle modalita' d'acquisto (quadro H del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel questionario.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 283.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
- una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1); - un procedimento di Cluster Analysis (2).
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering. Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili e fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo. Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie di prodotti venduti, alle varie modalita' di acquisto, etc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa. I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio. La Cluster Analysis ha consentito di identificare tre gruppi omogenei di imprese.
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Il comparto del commercio al dettaglio di natanti e forniture di bordo e' caratterizzato da un elevato grado di eterogeneita', sia sotto l'aspetto merceologico che sotto l'aspetto dimensionale e organizzativo. Molto spesso le imprese commerciali affiancano all'attivita' di vendita l'offerta di servizi. I servizi offerti sono rappresentati nella maggior parte dei casi da rimessaggio, manutenzione, riparazioni, verniciatura, consulenza sulla compravendita e alaggio. L'analisi svolta per le imprese appartenenti al commercio di natanti, accessori e forniture di bordo ha permesso di classificare gli esercizi commerciali in tre gruppi omogenei che rappresentano in modo completo le diverse tipologie di punti vendita riscontrabili nel settore. I fattori che caratterizzano principalmente le realta' oggetto di analisi sono:
- dimensione della struttura; - tipologia di prodotto venduto.
Il fattore dimensionale ha consentito di identificare il cluster delle imprese con una struttura organizzativa piu' articolata (cluster 3). La tipologia di prodotto venduto ha distinto le realta' in cui l'offerta e' rappresentata prevalentemente da forniture nautiche (cluster 1) da quelle che vendono motori e natanti o barche (cluster 2). Nelle successive descrizioni dei cluster emersi dall'analisi, salvo segnalazione contraria, l'indicazione di valori numerici riguarda valori medi.
CLUSTER 1 - NEGOZI DI FORNITURE NAUTICHE
NUMEROSITA': 148
Questo cluster e' caratterizzato dalla presenza di imprese che ottengono la maggior parte dei ricavi dalla vendita di attrezzature di bordo e di coperta (29% dei ricavi), carte nautiche e strumenti (8%), attrezzature per approdi e alaggio (8%), vernici (7%), equipaggiamento elettrico (7%), abbigliamento e calzature per la nautica, abbigliamento sportivo e casual (16% dei ricavi per il 37% delle imprese) e attrezzatura da pesca/pesca subacquea (26% dei ricavi per il 30% delle imprese). Gli spazi destinati all'esercizio dell'attivita' sono di dimensioni contenute e cosi' articolati: spazi interni per la vendita e l'esposizione della merce (76 mq) e spazi al coperto destinati a magazzino (60 mq). Il cluster e' formato da aziende che sono per il 55% ditte individuali e per la restante parte societa'. Il personale addetto all'attivita' dell'impresa e' pari a 2 addetti, di cui 1 dipendente nel 34% dei casi. La modalita' di vendita a catalogo e' utilizzata solo dal 24% degli operatori (20% dei ricavi). Gli approvvigionamenti vengono effettuati tramite commercianti all'ingrosso (41% degli acquisti), produttori (33%) e distributori esclusivi nazionali e/o locali (20%).
CLUSTER 2 - NEGOZI DI VENDITA AL DETTAGLIO DI MOTORI, DI NATANTI E BARCHE
NUMEROSITA': 101
Le aziende appartenenti a questo cluster sono caratterizzate dalla vendita prevalentemente di motori, di barche e natanti. Per l'esattezza i ricavi derivano dalla vendita di motori fuori bordo 2 tempi (21% dei ricavi), motori fuori bordo 4 tempi (12%), battelli pneumatici (10%), motoscafi semicabinati (10% dei ricavi per il 27% delle imprese) e altri motoscafi (8%). Inoltre i soggetti appartenenti a questo gruppo affiancano all'attivita' di vendita l'offerta di alcuni servizi quali la manutenzione, riparazione e verniciatura di natanti e barche (4% dei ricavi), l'alaggio e il rimessaggio (16% dei ricavi per il 25% delle imprese) e la vendita di imbarcazioni usate (8% dei ricavi per il 28% dei soggetti). Il 38% dei rispondenti dichiara che il 37% dei ricavi deriva dalla vendita a catalogo. La superficie destinata all'esercizio dell'attivita' e' rappresentata da spazi interni per la vendita e l'esposizione della merce (146 mq), spazi esterni per la vendita e l'esposizione della merce (54 mq) e spazi al coperto destinati a magazzino (100 mq). Si tratta sia di ditte individuali (47%) che di societa' (53%). Gli addetti all'attivita' dell'impresa sono pari a 2, di cui 1 dipendente. Le aziende di questo gruppo si approvvigionano nella maggior parte dei casi tramite distributori esclusivi nazionali e/o locali (52% degli acquisti) e produttori (27%).
CLUSTER 3 - NEGOZI DI GRANDI DIMENSIONI
NUMEROSITA': 30
Questo cluster si contraddistingue per la grande dimensione della struttura. Le aziende appartenenti a questo gruppo sono nella quasi totalita' dei casi societa' (90% dei soggetti). Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' sono maggiori rispetto agli altri cluster e si articolano in spazi interni per la vendita e l'esposizione della merce (300 mq), spazi esterni per la vendita e l'esposizione della merce (232 mq), spazi al coperto destinati a magazzino (219 mq) e locali destinati ad uffici (41 mq). Anche in termini di personale i valori sono al di sopra della media, infatti la struttura e' composta da 4 addetti, di cui 2 o 3 dipendenti. I prodotti venduti sono rappresentati nella maggior parte dei casi da motoscafi cabinati (22% dei ricavi), motoscafi semicabinati (18%), altri motoscafi (4%), motori fuoribordo 2 tempi (4%), motori fuoribordo 4 tempi (4%) e motori entrobordo ed entrofuoribordo. Le aziende appartenenti a questo gruppo oltre alle barche o natanti nuovi vendono anche imbarcazioni usate (13% dei ricavi per il 27% delle imprese); inoltre offrono il servizio di alaggio e rimessaggio (3% dei ricavi). La maggiore dimensione dell'attivita' e' dimostrata anche dalla consistente presenza di spese di pubblicita' (circa 10.000 euro). La modalita' di vendita prevalente e' rappresentata dalla vendita a magazzino di natanti e barche (67% dei rispondenti). Gli approvvigionamenti vengono effettuati tramite produttori (59% degli acquisti) e distributori esclusivi nazionali e/o locali (20%).
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO
Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (3). La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti). E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo". In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
- costo del venduto dichiarato negativo; - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi dichiarati.
Successivamente sono stati utilizzati degli indicatori economico-contabili specifici delle attivita' in esame:
- produttivita' per addetto = ricavi/(numero addetti (4) * 1.000) - ricarico = ricavi/costo del venduto (5); - rotazione del magazzino = (costo del venduto/giacenza media (6)).
Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento. Per la produttivita' per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli:
- fino al 19 ventile, per i cluster 1, 2, 3.
Per il ricarico sono stati scelti i seguenti intervalli:
- dal 2 al 19 ventile, per il cluster 1; - dal 3 al 19 ventile, per il cluster 2; - non sono stati effettuati tagli per il cluster 3.
Per la rotazione del magazzino sono stati scelti i seguenti intervalli:
- dal 3 al 19 ventile, per il cluster 1; - fino al 19 ventile, per il cluster 2, - fino al 18 ventile, per il cluster 3
Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo. Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita). Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nell'allegato 2.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo.
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi:
- l'Analisi Discriminante (7); - la stima del ricavo di riferimento.
Nell'allegato 2.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante. Non si e proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza. Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
----> Vedere ALLEGATO 2.A di pag. 140 <----
ALLEGATO 2.B
VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE
Quadro B:
- Potenza impegnata (kw) - Mq spazi esterni per la vendita e l'esposizione della merce - Mq di spazi al coperto destinati a magazzino
Quadro G:
- Attrezzature di bordo e di coperta: Alberi e accessori per alberi - Attrezzature di bordo e di coperta: Vele e velerie - Attrezzature di bordo e di coperta: Avvolgifiocco, avvolgiranda - Attrezzature di bordo e di coperta: Remi e pagaie - Attrezzature di bordo e di coperta: Cime e cordami, catene, moschettoni, golfari - Attrezzature di bordo e di coperta: Bitte, passacavi, musoni di prora, strozzascotte, stopper - Attrezzature di bordo e di coperta: Plancette poppiere/spoiler - Attrezzature di bordo e di coperta: Ferramenta navale - Attrezzature di bordo e di coperta: Scalette, rivestimenti antisdrucciolo - Attrezzature di bordo e di coperta: Eliche di manovra, propulsioni - Attrezzature di bordo e di coperta: Fanali, fari, luci di bordo - Attrezzature di bordo e di coperta: Filtri aria, acqua, desalinatori - Attrezzature di bordo e di coperta: Dotazioni di soccorso e di sicurezza (inclusi estintori e autogonfiabili) - Attrezzature di bordo e di coperta: Frigoriferi, forni, apparecchi igienico-sanitari - Attrezzature di bordo e di coperta: Arredamento navale (poltroncine, tavolini, oblo', ecc) - Carte nautiche e strumenti: Antenne VHF/CB/SSB/FM/Loran - Carte nautiche e strumenti: Bussole da rilevamento, di governo, elettroniche, girobussole - Carte nautiche e strumenti: Cartografia nautica - Carte nautiche e strumenti: Ecoscandagli per navigazione - Carte nautiche e strumenti: Plotter cartografici - Carte nautiche e strumenti: Radar, riflettori radar - Carte nautiche e strumenti: Radio riceventi per barca-stereo - Carte nautiche e strumenti: Radiosistemi di navigazione: GPS - Carte nautiche e strumenti: Anemometri - Vernici: Prodotti per protezione motori - Vernici: Prodotti per pulizia e manutenzione scafi - Vernici: Prodotti per l'umidita', vernici antivegetative - Vernici: Lubrificanti e grassi speciali - Natanti e barche: Motoscafi cabinati - Natanti e barche: Motoscafi semicabinati - Natanti e barche: Altri motoscafi - Natanti e barche: Battelli pneumatici da diporto (gommoni, ecc.) - Motori: Motori fuoribordo 2 tempi - Motori: Motori fuoribordo 4 tempi - Servizi offerti: Manutenzione, riparazione, verniciatura natanti e barche - Altri dati: Vendite con emissione di fattura
Quadro H:
- Modalita' di acquisto: Tramite distributori esclusivi nazionali e/o locali - Modalita' di acquisto: Tramite commercianti all'ingrosso - Costi e spese specifici Spese sostenute per servizi di manutenzione, riparazione, verniciatura affidata a terzi
(1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. (2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili.
(3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica. (4) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite.
numero addetti = 1 + numero dipendenti a tempo pieno + numero (ditte dipendenti a tempo parziale + numero apprendi- individuali) sti + numero assunti con contratto di forma- zione e lavoro o a termine e lavoranti a domi- cilio + numero collaboratori coordinati e con- tinuativi che prestano attivita' prevalente- mente nell'impresa + numero collaboratori del- l'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipa- zione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa
numero addetti = Numero dipendenti a tempo pieno + numero (societa') dipendenti a tempo parziale + numero apprendi- sti + numero assunti con contratto di forma- zione e lavoro o a termine e lavoranti a domi- cilio + numero collaboratori coordinati e con- tinuativi che prestano attivita' prevalente- mente nell'impresa + numero associati in par- tecipazione che apportano lavoro prevalente- mente nell'impresa + numero soci con occupa- zione prevalente nell'impresa + numero ammini- stratori non soci (5) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di merci e materie prime - rimanenze finali. (6) Giacenza media = (Esistenze iniziali + Rimanenze finali)/2.
(7) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.
|
| ALLEGATO 3 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE SM80U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore. Oggetto dello studio sono le attivita' economiche:
- 50.50.A - Vendita al dettaglio di carburanti per autotrazione; - 50.50.B - Vendita al dettaglio di carburanti per autotrazione con annessa stazione di servizio.
La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa. A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'. Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SM80). Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 13.295. I questionari restituiti sono stati 12.384, pari al 93,1% degli inviati. Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 2.410 questionari, pari al 19,5% dei questionari rientrati. I principali motivi di scarto sono stati:
- ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 (10 miliardi di lire); - quadro B del questionario (unita' locali destinate all'attivita' di vendita) non compilato; - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - esercizio dell'attivita' commerciale in piu' punti di vendita; - errata compilazione delle percentuali relative ai prodotti merceologici venduti (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alle modalita' d'acquisto (quadro H del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel questionario.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 9.974.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
- una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Annalyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1); - un procedimento di Cluster Analysis (2).
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering. Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo. Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie di prodotti venduti, alle varie modalita' di acquisto, etc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa. I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio. La Cluster Analysis ha consentito di identificare undici gruppi omogenei di imprese.
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Lo studio analizza il comparto del commercio al dettaglio di carburante per autotrazione. Nel settore in esame e' attualmente in corso un processo di riorganizzazione che dovrebbe portare, da un lato, ad una maggiore concentrazione dei punti vendita, e dall'altro, ad una maggiore presenza di punti vendita che offrono alla clientela servizi aggiuntivi quali bar, lavaggio, piccole riparazioni meccaniche, Nonostante tale processo di riorganizzazione, e' emerso che un elevato numero di operatori (in prevalenza di piccole dimensioni) non oltre alcun servizio aggiuntivo. Nell'ambito di tale gruppo, le imprese sono stati suddivise in base al volume e alla tipologia di carburante erogato:
- chioschi ovvero punti vendita con un basso erogato annuo (cluster 4); - stazioni di rifornimento con un elevato erogato annuo che non offrono o che non gestiscono direttamente servizi aggiuntivi (cluster 1); - stazioni di rifornimento specializzate nell'erogazione del GPL (cluster 5).
L'analisi ha, inoltre, evidenziato una specializzazione delle imprese per tipologia e dimensione (in termini di addetti, spazi, dotazione di beni strumentali) del servizio offerto. In particolare, e' emerso che le imprese in esame offrono alla propria clientela i seguenti servizi aggiuntivi rispetto all'erogazione del carburante:
- bar di piccole dimensioni (cluster 6); - bar di grandi dimensioni (cluster 7); - bar e ristorante (cluster 3); - lavaggio auto di piccole dimensioni (cluster 2): - lavaggio auto di grandi dimensioni (cluster 8); - officina di riparazioni meccaniche ed elettriche di piccole dimensioni (cluster 9); - officina di riparazioni meccaniche ed elettriche di grandi dimensioni (cluster 11); - riparazione e sostituzione dei pneumatici (cluster 10)
CLUSTER 1 - STAZIONI DI RIFORNIMENTO
NUMEROSITA': 1.587
Al cluster appartengono le imprese che pur avendo un elevato erogato medio annuo (circa 1,4 milioni di litri di benzina e poco meno di 1 milione di litri di gasolio) non offrono i cosiddetti "servizi complementari" alla clientela. Non e' tuttavia da escludere (soprattutto per le stazioni di maggiori dimensioni) che tali servizi siano presenti ma non gestiti direttamente. La principale modalita' di vendita e' quella tradizionale con pagamento all'addetto (54% dei litri erogati) anche se gli operatori di questo cluster si caratterizzano per un elevato impiego delle postazioni self service: self - service con pre pagamento tramite apparecchi elettronici (14% dei litri erogati), "fai da te" con post pagamento all'addetto (18%) e self-service con post pagamento alle casse (13%). La superficie destinata all'erogazione del carburante e' mediamente pari a circa 300 mq. Le stazioni che formano il cluster, di proprieta' della compagnia petrolifera nel 64% dei casi, sono localizzate prevalentemente in aree urbane (61% dei casi) ed extraurbane (31%). Il cluster e' formato prevalentemente da ditte individuali (64% dei casi) che complessivamente occupano 3 addetti di cui un dipendente.
CLUSTER 2 - STAZIONI DI SERVIZIO CON IMPIANTO DI LAVAGGIO AUTO DI PICCOLE DIMENSIONI
NUMEROSITA': 1.003
Il cluster raggruppa imprese con un volume medio alto di erogato annuo (circa 1,1 milioni di litri di benzina e 700.000 litri di gasolio) caratterizzate dalla presenza del servizio di lavaggio: automatico (91% dei casi) e manuale (32%). I locali e/o spazi all'aperto dedicati al servizio di lavaggio auto sono pari a 115 mq. Le stazioni appartenenti al cluster dispongono di un impianto di lavaggio automatico e per effettuare il servizio vengono impiegati annualmente 250 litri di shampoo e 100 litri di cera. Per quanto riguarda l'erogazione del carburante, le principali modalita' di vendita sono quella tradizionale con pagamento all'addetto (64% circa dei litri erogati) e il self-service con pre pagamento (10%). Le imprese che costituiscono il cluster sono suddivise quasi equamente tra ditte individuali (55% dei casi) e societa' (45%) e risultano occupati 3 addetti. Le stazioni di servizio appartenenti al cluster sono ubicate prevalentemente in aree urbane (62% dei casi) ed extraurbane (34%).
CLUSTER 3 - STAZIONI DI SERVIZIO CON BAR E RISTORANTE
NUMEROSITA': 58
Le stazioni di servizio appartenenti al cluster si caratterizzano per l'offerta di un'ampia gamma di servizi complementari: bar (gestito direttamente nel 81% dei casi), ristorante con una dotazione media di 15 posti a sedere gestito direttamente nell'83% dei casi), servizio di lavaggio automatico (45%) e manuale (19%), vendita di giornali (41%) e tabacchi (45%). Nelle stazioni di servizio appartenenti al cluster sono presenti spazi destinati all'erogazione del carburante (in media 357 mq,, locali destinati ad altri servizi quali bar, ristorazione, vendita di giornali e tabacchi (59 mq), locali e/o spazi all'aperto destinati a lavaggio auto (88 mq per il 53% dei soggetti). Il cluster e' formato prevalentemente da societa' (60% dei casi) che occupano complessivamente 4 addetti di cui 1 o 2 dedicati all'attivita' di bar/ristorazione, vendita di giornali e tabacchi. L'erogato medio annuo e' elevato (circa 1,1 milioni di litri di benzina, 900.000 litri di gasolio) e la distribuzione del carburante avviene prevalentemente attraverso una colonnina ad erogazione doppia e 2 colonnine erogatrici multiprodotto. Le stazioni di servizio appartenenti al cluster (per il 70% di proprieta' della compagnia petrolifera) sono ubicate in prevalenza in aree extraurbane (53% dei casi) mentre una piccola percentuale degli operatori (3%) si trova lungo la rete autostradale (autostrada, tangenziale, raccordo).
CLUSTER 4 - CHIOSCHI
NUMEROSITA': 4.852
Il cluster e formato da imprese con un basso erogato medio annuo (circa 600.000 litri di benzina e 275.000 di gasolio) che non offrono servizi complementari. Per l'erogazione del carburante sono dotati di una o due colonnine a singola o doppia erogazione (non sono presenti colonne erogatrici multiprodotto) e la superficie destinata all'erogazione del carburante e' mediamente pari a circa 150 mq. Coerentemente con le piccole dimensioni, si tratta principalmente di ditte individuali (85% dei casi) gestite dal solo titolare, a volte coadiuvato da un collaboratore. La modalita' di vendita adottata e' quasi esclusivamente quella di tipo tradizionale con pagamento all'addetto (96% dei litri erogati).
CLUSTER 5 - STAZIONI DI RIFORNIMENTO SPECIALIZZATE NELL'EROGAZIONE DI GPL
NUMEROSITA': 297
Il cluster raggruppa le stazioni di rifornimento caratterizzate dalla specializzazione nella distribuzione di GPL (1,1 milioni di litri). L'erogato degli altri carburanti e inferiore alle media del settore (circa 600.000 litri di benzina e 500.000 litri di gasolio). Coerentemente con la natura del prodotto trattato, la superficie di erogazione del carburante e' superiore alla media (circa 540 mq). L'erogazione del carburante avviene quasi esclusivamente in modo tradizionale 88% dei litri erogati) e non sono generalmente offerti servizi complementari. Le imprese appartenenti al cluster sono in prevalenza ditte individuali (59%) e occupano complessivamente 3 addetti di cui un dipendente. I soggetti appartenenti al cluster gestiscono in prevalenza impianti convenzionati (41% dei casi) o di proprieta' della compagnia petrolifera (32%). Le stazioni di rifornimento sono localizzate in prevalenza nelle zone extraurbane (62% dei casi) e nei centri urbani (33%).
CLUSTER 6 - STAZIONI DI SERVIZIO CON BAR DI PICCOLE DIMENSIONI
NUMEROSITA': 435
Al cluster appartengono imprese con volume medio alto di erogato annuo (circa 1 milione di litri di benzina e 800.000 litri di gasolio) che si caratterizzano per il servizio bar. Si tratta di un bar a gestione diretta di piccole dimensioni (circa 40 mq) con un consumo medio di caffe' contenuto (188 kg) che dispone di una macchina per caffe' espresso, una lavastoviglie e banchi frigo con una capacita' media di circa 200 litri. Nel 35% dei casi effettuano la vendita di tabacchi. Si tratta in prevalenza di ditte individuali (54% dei casi) in cui risultano occupati 3 addetti di cui uno e' impiegato nel servizio bar. La superficie destinata all'erogazione di carburante e' pari a 300 mq. Nel 47% dei casi sono presenti locali e/o spazi destinati a lavaggio auto che occupano in media 100 mq. l'erogazione del carburante avviene in prevalenza con la modalita' tradizionale di pagamento all'addetto (64% dei litri erogati). Le imprese che formano il cluster sono localizzate in prevalenza in aree extraurbane (49% dei casi) e in aree urbane (47%).
CLUSTER 7 - STAZIONI DI SERVIZIO CON BAR DI GRANDI DIMENSIONI
NUMEROSITA': 160
Il cluster raggruppa imprese con un elevato erogato annuo (circa 1,4 milioni di litri di gasolio e 1,3 milioni di litri di benzina) che si caratterizzano per l'offerta di diverse tipologie di servizi e per la presenza di un bar gestito direttamente al quale si aggiunge la vendita di tabacchi (82% dei casi) e di giornali (52%). Il locale destinato al servizio bar occupa in media 60 mq e la dotazione di beni strumentali comprende una lavastoviglie, una macchina per caffe' e banchi frigo con una capacita' media di circa 500 litri: il consumo medio di caffe e' elevato (567 kg). Si tratta in prevalenza di societa' (55% dei casi) in cui risultano occupati 5 addetti di cui 2 o 3 sono impiegati nel servizio bar e nella vendita di giornali e tabacchi. La modalita' di vendita prevalente e' quella tradizionale (50% dei litri erogati), ma e' particolarmente significativo il peso del self-service con post pagamento all'addetto (22%). A testimonianza del maggior grado di modernizzazione, la distribuzione del carburante avviene prevalentemente attraverso 2 colonnine ad erogazione doppia e 2 colonnine erogatrici multiprodotto; inoltre il 35% delle stazioni osserva un orario di apertura superiore alle 12 ore. La superficie destinata all'erogazione del carburante e' di 400 mq; nel 38% dei casi sono presenti locali e/o spazi all'aperto destinati a lavaggio auto che occupano in media 108 mq. Il numero delle stazioni ubicate lungo la rete autostradale (10% dei casi) e' piu' elevato della media del settore, anche se la maggior parte degli operatori si trova su strade extraurbane (52%).
CLUSTER 8 - STAZIONI DI SERVIZIO CON IMPIANTO DI LAVAGGIO AUTO DI GRANDI DIMENSIONI NUMEROSITA': 106
Il presente cluster si compone di stazioni di servizio dotate di impianti di lavaggio auto di grandi dimensioni, nei quali il lavaggio puo' essere realizzato direttamente dai clienti (il 46% delle imprese dispone di 2 stazioni di lavaggio self-service) o svolto dal personale addetto (dispongono in media di 1 impianto di lavaggio automatico). Per fornire il servizio di lavaggio si impiegano elevate quantita' di shampoo (circa 1.250 litri) e cera (340 litri). I volumi di carburante erogato sono elevati (circa 1,2 milioni di litri di benzina e 800.000 litri di gasolio). Le stazioni di servizio sono costituite da superfici destinate all'erogazione del carburante (450 mq) e locali e/o spazi all'aperto destinati a lavaggio auto (415 mq). La maggior parte delle imprese appartenenti al cluster sono ditte individuali (57% dei casi) in cui risultano occupati 3 addetti di cui uno dedicato all'attivita' di lavaggio. La modalita' di vendita e' in prevalenza tradizionale con pagamento all'addetto (61% dei litri erogati) ma non e' trascurabile il peso del self-servire con post pagamento alle casse (62% dei litri erogati per il 35% dei soggetti). Si tratta di punti vendita localizzati nei centri urbani (67% dei casi) e in zone extraurbane (31%).
CLUSTER 9 - STAZIONI DI SERVIZIO CON OFFICINA DI RIPARAZIONE MECCANICA DI PICCOLE DIMENSIONI
NUMEROSITA': 402
Al cluster appartengono imprese con un volume medio basso di erogato annuo (circa 800.000 litri di benzina e 400.000 litri di gasolio) che offrono servizi di riparazione meccanica ed elettrica. Il 47% degli operatori svolge anche il servizio di sostituzione e riparazione di pneumatici. L'officina, di circa 66 mq, e' dotata di un banco da lavoro e di un ponte sollevatore. Il cluster e' formato in prevalenza da ditte individuali (60% dei casi) in cui risultano occupati 2 addetti. La modalita' di vendita e' quasi esclusivamente quella tradizionale con pagamento all'addetto (83% dei litri erogati) e la superficie destinata all'erogazione del carburante e' pari a 257 mq. Il 63% delle stazioni di servizio e' localizzato in aree urbane e il 32% in aree extraurbane.
CLUSTER 10 - STAZIONI DI SERVIZIO CON OFFICINA DI RIPARAZIONE E SOSTITUZIONE DEI PNEUMATICI
NUMEROSITA': 913
I soggetti appartenenti al cluster sono stazioni di servizio con un volume medio basso di erogato annuo (circa 900.000 litri di benzina e 500.000 litri di gasolio) dotate di officina per il cambio e la riparazione dei pneumatici. La dotazione strumentale delle officine (che occupano in media 34 mq) si compone mediamente di un ponte sollevatore, un'equilibratrice e una macchina smontagomme. Il 16% delle imprese effettua anche il servizio di riparazioni meccaniche ed elettriche. La modalita' di vendita prevalente e' quella tradizionale con pagamento all'addetto (81% dei litri erogati) e la superficie destinata all'erogazione del carburante e' pari a 188 mq. Il cluster e' formato in prevalenza da ditte individuali (66% dei casi) in cui risultano occupati 2 addetti. Le imprese appartenenti al cluster sono localizzate nei centri urbani (64%) e in aree extraurbane (32%).
CLUSTER 11 - STAZIONI DI SERVIZIO CON OFFICINA DI RIPARAZIONE MECCANICA DI GRANDI DIMENSIONI
NUMEROSITA': 117
Al cluster appartengono imprese con un volume medio - basso di erogato annuo (circa 900.000 litri di benzina e 500.000 litri di gasolio) che offrono servizi di riparazione meccanica ed elettrica. Il 47% degli operatori effettua anche il servizio di sostituzione e riparazione di pneumatici (utilizzando una superficie dedicata di 53 mq). La dotazione dell'officina meccanica (che occupa in media 220 mq) comprende mediamente 2 banchi da lavoro, 2 ponti sollevatori, una gru idraulica, una equilibratrice e una macchina smontagomme. Il cluster e' formato in prevalenza da ditte individuali (57% dei casi) in cui risultano occupati 4 addetti di cui 2 impiegati nell'attivita' di manutenzione e riparazione auto. La modalita' di vendita e' prevalentemente quella tradizionale con pagamento all'addetto (84% dei litri erogali). La superficie destinata all'erogazione del carburante e' pari a 415 mq e i soggetti che formano il cluster sono localizzati in prevalenza in aree urbane (71% dei casi).
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO
Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (3). E' opportuno ricordare che, ai fini dell'applicazione degli studi di settore, i ricavi delle attivita' per le quali si percepiscono aggi o ricavi fissi vanno sempre considerati per l'entita' dell'aggio percepito e del ricavo al netto del costo corrisposto al fornitore dei beni, indipendentemente dalle modalita' con cui i predetti ricavi sono stati contabilizzati. Inoltre, le variabili relative al costo del venduto (esistenze iniziali, acquisti di merci e materie prime, rimanenze finali) vengono direttamente neutralizzate dal contribuente nella fase di compilazione dei modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore. Infatti, il contribuente, nella compilazione delle variabili succitate, non deve tener conto delle componenti di costo relative a generi di monopolio, valori bollati e postali, marche assicurative e valori similari e ai generi a ricavo fisso (ad esempio schede telefoniche, abbonamenti, biglietti e tessere per i mezzi pubblici, viacard, tessere e biglietti per parcheggi), nonche' ai carburanti ed ai beni commercializzati dai rivenditori in base a contratti estimatori di giornali, di libri e di periodici, anche su supporti audiovideomagnetici. Per questo motivo i dati contabili sono stati opportunamente predisposti secondo le modalita' di compilazione utilizzate nella fase di applicazione dello studio. Prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo". In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
- costo del venduto dichiarato negativo; - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi dichiarati.
Successivamente e' stato utilizzato un indicatore economico contabile specifico dell'attivita' in esame:
- valore aggiunto per addetto = valore aggiunto (4)/(numero addetti (5) * 1.000);
Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione ventilica dell'indicatore precedentemente definito e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori dell'indicatore all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento. Per il valore aggiunto per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli:
- dal 1 al 19 ventile, per il cluster 3; - dal 4 al 18 ventile, per i cluster 1, 2, 7, 8; - dal 5 al 18 ventile, per i cluster 4, 5, 10, 11; - dal 6 al 18 ventile, per i cluster 6, 9.
Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo. La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti). La variabile dipendente non comprende i ricavi delle attivita' per le quali si percepiscono aggi o ricavi fissi e, di conseguenza, sono state neutralizzate le componenti promiscue relative ad attivita' di vendita di generi soggetti ad aggio e/o ricavo fisso. Nella definizione della "funzione di ricavo" sono state neutralizzate le componenti promiscue relative ad attivita' di vendita di generi soggetti ad aggio o a ricavo fisso in base al margine lordo. I ricavi netti derivanti da attivita' di vendita di generi soggetti ad aggio o a ricavo fisso possono essere considerati come il margine lordo relativo a dette attivita'. Pertanto la neutralizzazione dei dati promiscui, relativi ad attivita' di vendita di generi soggetti ad aggio o a ricavo fisso, puo' ragionevolmente essere operata in base all'incidenza dei ricavi netti derivanti da attivita' di vendita di generi soggetti ad aggio o a ricavo fisso sul margine lordo complessivo aziendale (6). I dati promiscui interessati alla neutralizzazione sono stati quelli riferiti:
- al personale addetto all'attivita'; - al costo per la produzione di servizi; - alle spese per il personale dipendente; - alle spese per acquisti di servizi; - al valore dei beni strumentali.
Utilizzando l'incidenza sopra descritta i dati promiscui vengono depurati della componente relativa alle attivita' di vendita di genere ad aggio o a ricavo fisso. Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita). Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nell'allegato 3.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi:
- l'Analisi Discriminante (7); - la stima del ricavo di riferimento.
Nell'allegato 3.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante. Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita', infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza. Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
----> Vedere ALLEGATO 3.A alle pagg. 153 - 154 <----
ALLEGATO 3.B
VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE
QUADRO B:
- Mq superficie destinata all'erogazione di carburante - Mq locali destinati a officina per le riparazioni meccaniche ed elettriche - Mq locali destinati alla riparazione e/o sostituzione dei pneumatici - Mq locali e/o spazi all'aperto destinati a lavaggio auto - Mq locali destinati a uffici e/o alla vendita di accessori auto e quanto di comfort per l'automobilista - Mq locali destinati ad altre attivita' (ad esempio, bar, ristorazione, ricevitoria, vendita di giornali, tabacchi e altri articoli) - Localizzazione (1=autostrada, tangenziale, raccordo; 2=strada extraurbana; 3=strada urbana) - Bar (1=gestito direttamente; 2=gestito da terzi) - Ristorante e/o self-service e/o tavola calda (1=gestito direttamente; 2=gestito da terzi) - Numero dei posti a sedere del locale di cui al rigo B19 (da indicare solo in caso di gestione diretta)
QUADRO G:
- Prodotti petroliferi: Benzine (litri erogati) - Prodotti petroliferi: Gasolio (litri erogati) - Prodotti petroliferi: G.P.L. (litri erogati) - Prodotti petroliferi: Lubrificanti (litri erogati) - Servizi offerti: Vendita di giornali - Servizi offerti: Vendita di tabacchi - Servizi offerti: Ricevitoria - Altri dati: Consumo di shampoo (litri) - Altri dati: Consumo di cera (litri) - Altri dati: Consumo di caffe' (chilogrammi)
QUADRO H:
- Modalita' di vendita Self-service con pre pagamento (tramite apparecchi elettronici) (Percentuale sui litri di carburante complessivamente erogati) - Modalita' di vendita Self-service con post pagamento presso le casse posizionate all'interno della stazione di servizio (Percentuale sui litri di carburante complessivamente erogati) - Modalita' di vendita: "Fai da te" con post pagamento all'addetto presso le colonnine erogatrici (Percentuale sui litri di carburante complessivamente erogati) - Addetti all'attivita' dell'impresa: Dipendenti - Numero giornate retribuite: - Addetti al servizio di manutenzione e riparazione auto (meccanici, elettrauto, gommisti, ecc.) - Addetti all'attivita' dell'impresa: Dipendenti - Numero giornate retribuite: - Addetti al servizio di lavaggio auto - Addetti all'attivita' dell'impresa: Dipendenti - Numero giornate retribuite: - Addetti ai servizi di bar/ristorazione, vendita di giornali, tabacchi, ricevitoria e altri articoli (cassieri, banconisti, ecc)
QUADRO I:
- Beni strumentali: Colonnine erogatrici multiprodotto - Beni strumentali: Strumenti automatici di pagamento (tramite carte di credito, bancomat, banconote) per impianti self-service - Beni strumentali: impianti automatici per il lavaggio delle auto - Beni strumentali: Stazioni di lavaggio auto self-service - Beni strumentali: Macchine aspirapolvere e/o pulisci tappeti self-service - Beni strumentali: Banchi lavoro officina - Beni strumentali: Ponti sollevatori - Beni strumentali: Chiavi dinamometriche - Beni strumentali: Gru idrauliche o macchinari per il sollevamento - Beni strumentali: Pistole stroboscopiche - Beni strumentali: Tester con pinza amperometrica - Beni strumentali: Equilibratrici - Beni strumentali: Macchine smontagomme - Beni strumentali: Macchine per la preparazione di caffe' espresso - Beni strumentali: Lavastoviglie - Beni strumentali: Banconi bar (lunghezza complessiva in metri lineari) - Beni strumentali: Banchi frigo (capacita' complessiva in litri)
(1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. (2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili.
(3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica. (4) Valore aggiunto = (ricavi + aggi e proventi derivanti dalla vendita di generi soggetti a ricavo fisso - costo del venduto - spese per acquisti di servizi - costo per la produzione di servizi - spese per collaboratori coordinati e continuativi). (5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite.
numero addetti = 1 + numero dipendenti a tempo pieno + numero (ditte dipendenti a tempo parziale + numero apprendi- individuali) sti + numero assunti con contratto di forma- zione e lavoro o a termine e lavoranti a domi- cilio + numero collaboratori coordinati e con- tinuativi che prestano attivita' prevalente- mente nell'impresa + numero collaboratori del- l'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipa- zione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa
numero addetti = Numero dipendenti a tempo pieno + numero (societa') dipendenti a tempo parziale + numero apprendi- sti + numero assunti con contratto di forma- zione e lavoro o a termine e lavoranti a domi- cilio + numero collaboratori coordinati e con- tinuativi che prestano attivita' prevalente- mente nell'impresa + numero associati in par- tecipazione che apportano lavoro prevalente- mente nell'impresa + numero soci con occupa- zione prevalente nell'impresa + numero ammini- stratori non soci (6) Il margine lordo viene calcolato come (ricavi - costo del venduto). Il costo del venduto e' pari a (esistenze iniziali + acquisti di merci e materie prime - rimanenze finali).
(7) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.
|
| ALLEGATO 4 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE SM81U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore. Oggetto dello studio sono le attivita' economiche:
- 51.51.1 - Commercio all'ingrosso di prodotti petroliferi e lubrificanti; - 51.51.2 - Commercio all'ingrosso di combustibili solidi; - 51.51.3 - Commercio all'ingrosso despecializzato di combustibili solidi, liquidi, gassosi e di prodotti derivati (inclusi oli e grassi lubrificanti).
La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa. A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'. Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SM81). Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 1.885. I questionari restituiti sono stati 1.236, pari al 65,6% degli inviati. La seguente tabella riporta i dati analitici per ogni codice di attivita':
==================================================================== Numero Numero % sul totale questionari questionari questionari inviati restituiti inviati ==================================================================== 51.51.1 - Commercio all'ingrosso di prodotti petroliferi e lubrificanti 1.266 853 67,4% -------------------------------------------------------------------- 51.51.2 - Commercio all'ingrosso di combustibili solidi; 189 119 63,0% -------------------------------------------------------------------- 51.51.3 - Commercio all'ingrosso despecializ- zato di combustibili solidi, liquidi, gassosi e di prodotti derivati (inclusi oli e grassi lubrificanti) 430 264 61,4% -------------------------------------------------------------------- TOTALE 1.885 1.236 65,6% --------------------------------------------------------------------
Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 410 questionari, pari al 33,2% dei questionari rientrati. I principali motivi di scarto sono stati:
- ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di lire); - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%; - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di vendita (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative ai prodotti merceologici venduti e servizi offerti (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di clientela (quadro G del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel questionario.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 826.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
- una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1); - un procedimento di Cluster Analysis (2).
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering. Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo. Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse modalita' di espletamento dell'attivita', alle varie tipologie di prodotto confezionato, ecc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa. I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio. La Cluster Analysis ha consentito di identificare sette gruppi omogenei di imprese.
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
L'analisi ha evidenziato le principali caratteristiche del comparto del commercio all'ingrosso di combustibili. Gli elementi che hanno maggiormente contribuito a determinare i modelli di business sono:
- tipologia di mercati serviti; - tipologia di prodotti venduti.
Nelle successive descrizioni dei cluster emersi dall'analisi, salvo segnalazione contraria, l'indicazione di valori numerici riguarda valori medi. Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei (cluster).
CLUSTER 1 - GROSSISTI SPECIALIZZATI NEL COMMERCIO DI LUBRIFICANTI
NUMEROSITA': 204
Il cluster in esame e' caratterizzato dalla presenza di imprese che ottengono la maggior parte dei ricavi dalla vendita di oli lubrificanti (86% dei ricavi) e di altri articoli (il 37% dei ricavi nel 18% dei casi). Appartengono a tale cluster imprese organizzate in prevalenza sotto forma di societa' (di persone nel 42% dei casi e di capitali nel 29%), con in media 4 addetti di cui 1 dipendente. Gli spazi destinati all'esercizio dell'attivita' comprendono locali destinati a deposito/magazzino (243 mq) e locali destinati ad uffici (47 mq). La tipologia di vendita prevalente e' l'ingrosso con vendita sul territorio (76% dei ricavi) e una parte dei ricavi deriva da vendita in sede (14%). La rete di vendita e' costituita da 3 agenti/rappresentanti nel 40% dei casi. La clientela e' rappresentata da imprese (77% dei ricavi) e commercianti al dettaglio (11%); si presume che i principali utenti dei prodotti commercializzati siano autofficine e ricambisti. L'area di mercato si estende dalla provincia alle regioni limitrofe. Le imprese appartenenti al cluster commercializzano mediamente 4 marchi e il 25% dei ricavi deriva dalle vendite effettuate in base a concessioni esclusive per zone. Gli acquisti vengano effettuati presso imprese produttrici nazionali (79% degli acquisti).
CLUSTER 2 - GROSSISTI SPECIALIZZATI NEL COMMERCIO DI GPL
NUMEROSITA': 86
Il cluster e' costituito da imprese specializzate nel commercio di GPL (81% dei ricavi). Nell'8% dei casi e' offerto il servizio di progettazione/installazione di impianti di riscaldamento. Al cluster appartengono imprese di grandi dimensioni che operano prevalentemente sotto forma di societa' di capitali (67% dei casi) ed impiegano 5 addetti di cui 4 dipendenti. Per lo svolgimento dell'attivita' dispongono di spazi esterni (424 mq) e locali (184 mq) destinati a deposito/magazzino; sono presenti anche locali destinati ad uffici (48 mq). La tipologia di vendita prevalente e l'ingrosso con vendita sul territorio (52% dei ricavi). Una parte non trascurabile dei ricavi deriva dalla vendita al dettaglio (24%). Coerentemente con la tipologia di prodotto trattato, la clientela e' costituita da privati e condomini (50% dei ricavi), imprese (23%) e commercianti al dettaglio (14%). Nel 50% dei casi i grossisti in esame offrono ai propri clienti il comodato d'uso sulle attrezzature. L'area di mercato si estende dalla provincia alle regioni limitrofe. Gli acquisti sono distribuiti equamente tra produttori nazionali (47% degli acquisti) e altri grossisti (44%). Per quanto riguarda i beni strumentali dispongono in media di 1 autocarro e di 1 autobotte.
CLUSTER 3 - GROSSISTI SPECIALIZZATI NEL COMMERCIO DI GASOLIO PER RISCALDAMENTO
NUMEROSITA': 144
Al cluster appartengono le imprese che si occupano principalmente della distribuzione di gasolio per riscaldamento (50% dei ricavi). Tra i prodotti offerti rientra anche il gasolio per autotrazione (20%). Le imprese del gruppo sono per il 42% societa' di persone e per il 35% societa' di capitali. Nell'attivita' sono mediamente coinvolti 3 addetti di cui 1 dipendente. Gli spazi per l'esercizio dell'attivita' comprendono locali destinati a deposito/magazzino (186 mq), spazi esterni destinati a deposito/magazzino (308 mq) e locali destinati ad uffici (49 mq). Inoltre dispongono di spazi esterni destinati al carico e scarico delle merci (272 mq). La tipologia di vendita prevalente e' ingrosso con vendita sul territorio (66% dei ricavi). Coerentemente con il tipo di prodotto commercializzato la clientela e' costituita principalmente da privati e condomini (53% dei ricavi), imprese (35%) ed enti pubblici e privati l'11% dei ricavi nel 42% dei casi). L'area di mercato e prevalentemente provinciale. Il 39% dei soggetti appartenenti al cluster fa richiesta di rimborso delle accise all'ufficio tecnico di finanza. Gli acquisti vengono effettuati presso altri grossisti (54% degli acquisti) e presso produttori nazionali (37% degli acquisti).
CLUSTER 4 - GROSSISTI CHE RIFORNISCONO LA RETE
NUMEROSITA': 58
Le imprese del cluster si caratterizzano per la tipologia di clientela che e' costituita prevalentemente da distributori di benzina, gasolio, GPL e metano (69% dei ricavi). Si presume si tratti dei cosiddetti "retisti" che in alcuni casi potrebbero occuparsi della gestione del punto vendita/stazione di rifornimento. Coerentemente con l'attivita' svolta, la tipologia dei prodotti offerti comprende metano (29% dei ricavi), GPL (27%) benzine (24%) e gasolio per autotrazione (12%). Commercializzano generalmente 1 o 2 marchi. Le imprese del gruppo in esame sono in prevalenza societa' di capitali (64% dei casi) che impiegano mediamente 3-4 addetti (2 dipendenti nel 50% dei casi). Per lo svolgimento dell'attivita' dispongono generalmente di locali destinati ad uffici (36 mq) e il 16% delle imprese appartenenti al cluster dispone in media di 4 colonnine erogatrici di carburante. Il 19% dei soggetti opera con piu' unita' locali. La tipologia di vendita prevalente e l'ingrosso con vendita sul territorio (35% dei ricavi). Per il 22% dei soggetti appartenenti al cluster il 44% dei ricavi deriva da provvigioni per intermediazione e/o vendita conto terzi o conto deposito. Il principale canale di approvvigionamento e' rappresentato dai produttori nazionali (79% degli acquisti).
CLUSTER 5 - GROSSISTI SPECIALIZZATI NEL COMMERCIO DI CARBONE
NUMEROSITA': 28
Il cluster e' formato da operatori specializzati nel commercio di combustibili solidi: in particolare di carbone (87% dei ricavi) e legna da ardere (18% dei ricavi nel 29% dei casi). Le aziende del gruppo sono per il 64% societa' ed hanno in media 3 addetti di cui 1 dipendente. La struttura e' composta prevalentemente da locali destinati a deposito/magazzino (339 mq) e uffici (24 mq). I prodotti sono destinati a imprese (35% dei ricavi), privati e condomini (65% dei ricavi nel 36% dei casi), altri grossisti (20%) e commercianti al dettaglio (41% dei ricavi nel 46% dei casi). La distribuzione dei prodotti avviene principalmente all'ingrosso con vendita sul territorio (54% dei ricavi). L'area di mercato si estende dalla provincia all'intero territorio nazionale. La dotazione di mezzi di trasporto e' composta in media da un autocarro. Le imprese appartenenti al cluster si approvvigionano prevalentemente da produttori esteri (26% degli acquisti) o da importatori/concessionari di marchi esteri (23%) oltre che da produttori italiani (23% degli acquisti).
CLUSTER 6 - GROSSISTI SPECIALIZZATI NEL COMMERCIO DI LEGNA DA ARDERE
NUMEROSITA': 41
Il cluster raggruppa imprese di piccole dimensioni che vendono quasi esclusivamente legna da ardere (95% dei ricavi). La tipologia di vendita prevalente e' l'ingrosso sul territorio (61% dei ricavi) ma si effettua anche la vendita al dettaglio (17%). Data la tipologia di prodotto trattata, le imprese appartenenti al cluster dispongono principalmente di spazi esterni destinati a deposito e magazzino (269 mq). Coerentemente con le piccole dimensioni si tratta in prevalenza di ditte individuali (80% dei casi) gestite dal solo titolare. Considerato che la legna e' un prodotto largamente impiegato per l'alimentazione dei forni oltre che per il riscaldamento delle case, la principale tipologia di clientela e' costituita da imprese (53%), privati e condomini (24%) L'area di mercato e' prevalentemente provinciale. La dotazione di mezzi di trasporto e' composta in media da un autocarro. Le principali fonti di approvvigionamento sono rappresentate da produttori nazionali (58% degli acquisti), da grossisti (25%) e da imprese estere (13%).
CLUSTER 7 - GROSSISTI NON SPECIALIZZATI
NUMEROSITA': 261
Al cluster appartengono imprese di grandi dimensioni che si caratterizzano per un offerta non specializzata, nel senso che commercializzano piu' tipologie di prodotti: prevalentemente gasolio per autotrazione (32% dei ricavi), gasolio per uso agricolo (23%), lubrificanti (12%) e gasolio per riscaldamento (10%). Le imprese che formano il cluster sono equamente distribuite tra societa' di capitali (37% dei casi), societa' di persone (32%) e ditte individuali (31%) cd occupano 4 addetti di cui 2 dipendenti. La struttura organizzativa e' formata da locali destinati a deposito/magazzino (136 mq), uffici (42 mq ) e spazi all'aperto per il carico e scarico della merce (445 mq). Il 18% dei soggetti appartenenti al cluster dispone in media di 2 colonnine erogatrici di carburante. La modalita' di vendita prevalente e' l'ingrosso sul territorio (63% dei ricavi) anche se una quota non trascurabile delle vendite avviene in sede (25%). La clientela e' composta da imprese (75% dei ricavi), privati e condomini (11% dei ricavi) e da enti pubblici e privati (il 10% dei ricavi nel 37% dei casi). L'area di mercato si estende dalla provincia alle regioni limitrofe. Il 39% dei soggetti appartenenti al cluster fa richiesta di rimborso delle accise all'ufficio tecnico di finanza. Gli acquisti vengono effettuati prevalentemente presso produttori nazionali (71% degli acquisti).
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO
Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (3). La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (4) (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti). E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo". In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
- costo del venduto (5) dichiarato negativo; - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi dichiarati.
Successivamente sono stati utilizzati indicatori economico contabili specifici delle attivita' in esame:
- valore aggiunto per addetto = (ricavi + ammontare delle accise rimborsate dall'U.F.T. - costo del venduto - costo per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi)/(numero addetti (6) * 1000); - durata delle scorte = (giacenza media del magazzino (7)/costo del venduto) * 365. - margine operativo lordo sulle vendite = [(ricavi + ammontare delle accise rimborsate dall'U.F.T. - costo del venduto - costo per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi - spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita' dell'impresa) / (ricavi + ammontare delle accise rimborsate dall'U.F.T.)] * 100.
Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento. Per il valore aggiunto per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli:
- dal 2 al 19 ventile, per i cluster 1, 7; - dal 1 al 19 ventile, per il cluster 2; - dal 2 al 18 ventile, per il cluster 3; - fino al 19 ventile, per i cluster 4, 5: - dal 1 ventile, per il cluster 6.
Per la durata delle scorte sono stati scelti i seguenti intervalli:
- fino al 19 ventile, per i cluster 1, 2, 3, 7; - non sono stati effettuati tagli per i cluster 4, 5; - tino al 18 ventile, per il cluster 6.
Per il margine operativo lordo sui ricavi non sono stati effettuati tagli. Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo. Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita). Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nell'allegato 4.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi:
- l'Analisi Discriminante (8): - la stima del ricavo di riferimento.
Nell'allegato 4.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante. Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza. Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. Anche l'intervallo di confidenza e ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
----> Vedere ALLEGATO 4.A alle pagg. 166 - 167 <----
ALLEGATO 4.B
VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE
QUADRO A:
- Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo pieno - Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo parziale - Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti - Numero delle giornate retribuite per gli assunti con contratto di formazione lavoro o a termine e lavoranti a domicilio
QUADRO B:
- Mq degli spazi esterni destinati a deposito/magazzino - Numero di colonnine erogatrici di carburante
QUADRO G:
- Prodotti petroliferi: Benzine - Prodotti petroliferi: Gasolio per autotrazione - Prodotti petroliferi: Gasolio per riscaldamento - Prodotti petroliferi: Gasolio per uso agricolo - Prodotti petroliferi: GPL - Prodotti petroliferi: Lubrificanti - Prodotti petroliferi: Metano - Altri combustibili solidi: Carbone - Altri combustibili solidi: Legna da ardere - Tipologia di clientela: Distributori di benzina/gasolio/GPL/metano - Tipologia di clientela: Privati e condomini - Altri dati specifici: Numero marchi commercializzati - Area di mercato: Nazionale (1 = comune; 2 = provincia; 3 = fino a 3 regioni; 4 = oltre 3 regioni)
QUADRO H:
- Modalita' organizzativa: Concessionario/esclusivista di uno o piu' produttori - Modalita' di acquisto: Da altri grossisti - Addetti all'attivita': Agenti, rappresentanti ed altri intermediari - Non dipendenti - Numero - Addetti all'attivita': Agenti, rappresentanti ed altri intermediari - Dipendenti - Numero delle giornate retribuite - Altri dati: Vendite effettuate in base a concessioni esclusive per zone
QUADRO I:
- Beni strumentali: Bombole (capacita' complessiva in kg) - Beni strumentali: Autotreni (numero)
(1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. (2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili.
(3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica. (4) La variabile dipendente nella determinazione della funzione di ricavo e': [ricavi + ammontare delle accise rimborsate dall'Ufficio Tecnico di Finanza (U.T.C.)]. (5) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di merci e materie prime - rimanenze finali. (6) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite.
numero addetti = 1 + numero dipendenti a tempo pieno + numero (ditte dipendenti a tempo parziale + numero apprendi- individuali) sti + numero assunti con contratto di forma- zione e lavoro o a termine e lavoranti a domi- cilio + numero collaboratori coordinati e con- tinuativi che prestano attivita' prevalente- mente nell'impresa + numero collaboratori del- l'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipa- zione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa.
numero addetti = Numero dipendenti a tempo pieno + numero (societa') dipendenti a tempo parziale + numero apprendi- sti + numero assunti con contratto di forma- zione e lavoro o a termine e lavoranti a domi- cilio + numero collaboratori coordinati e con- tinuativi che prestano attivita' prevalente- mente nell'impresa + numero associati in par- tecipazione che apportano lavoro prevalente- mente nell'impresa + numero soci con occupa- zione prevalente nell'impresa + numero ammini- stratori non soci. (7) Giacenza media del magazzino = (Esistenze iniziali + rimanenze finali) / 2.
(8) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.
|
| ALLEGATO 5 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE SM82U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore. Oggetto dello studio sono le attivita' economiche:
- 51.52.1 - Commercio all'ingrosso di metalli ferrosi semilavorati; - 51.52.2 - Commercio all'ingrosso di minerali metalliferi; - 51.52.3 - Commercio all'ingrosso di metalli non ferrosi e prodotti semilavorati; - 51.52.4 - Commercio all'ingrosso despecializzato di metalli e di minerali metalliferi.
La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa. A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'. Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SM82). Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 1.900. I questionari restituiti sono stati 1.116, pari al 58,7% degli inviati. La seguente tabella riporta i dati analitici per ogni codice di attivita':
==================================================================== Numero Numero % sul totale questionari questionari questionari inviati restituiti inviati ==================================================================== 51.52.1 - Commercio all'ingrosso di metalli ferrosi semilavorati 1.134 709 62,5% -------------------------------------------------------------------- 51.52.2 - Commercio all'ingrosso di minerali metalliferi 70 25 35,7% -------------------------------------------------------------------- 51.52.3 - Commercio all'ingrosso di metalli non ferrosi e prodotti semilavorati 584 320 54,8% -------------------------------------------------------------------- 51.52.4 - Commercio all'ingrosso despecializzato di metalli e di minerali metalliferi 112 62 55,4% -------------------------------------------------------------------- TOTALE 1.900 1.116 58,7% --------------------------------------------------------------------
Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 385 questionari, pari al 34,5% dei questionari rientrati. I principali motivi di scarto sono stati:
- ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di lire); - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%; - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di vendita (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia dell'offerta - tipologia di prodotto per natura (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia dell'offerta - tipologia di prodotto per forma (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia della clientela (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla modalita' di acquisto (quadro H del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel questionario.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 731.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
- una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1); - un procedimento di Cluster Analysis (2).
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering. Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo. Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie dei prodotti venduti, etc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa. I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio. La Cluster Analysis ha consentito di identificare nove gruppi omogenei di imprese.
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
L'analisi ha evidenziato le principali caratteristiche del comparto della venduta all'ingrosso di metalli e di minerali. Si tratta prevalentemente di imprese indipendenti con logiche gestionali tradizionali. I fattori che hanno contribuito maggiormente a determinare i modelli di business prevalenti sono:
- la dimensione della struttura organizzativa; - la specializzazione per natura del prodotto; - la specializzazione per forma del prodotto.
Il fattore dimensionale ha permesso di distinguere tra gli esercizi con una struttura organizzativa di dimensioni contenute (cluster 1 e 3) e quelli di piu' grandi dimensioni (cluster 2 e 7). La specializzazione per natura del prodotto ha permesso di individuare le seguenti specializzazioni:
- ingrosso di ferro (cluster 1 e 7); - ingrosso di acciai da costruzione ed altri acciai (cluster 2); - ingrosso di alluminio (cluster 4); - ingrosso di argento e metalli preziosi (cluster 5); - ingrosso di minerali metalliferi (cluster 6); - ingrosso di acciaio inossidabile (cluster 8), - ingrosso di metalli non ferrosi (cluster 9).
La specializzazione per tipologia di forma ha permesso di isolare il cluster specializzato nella vendita di profilati per serramenti (cluster 4). Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei (cluster).
CLUSTER 1 - INGROSSO DI PICCOLE DIMENSIONI SPECIALIZZATO NELLA VENDITA DI FERRO
NUMEROSITA': 126
Le imprese del gruppo sono in prevalenza societa' (di persone nel 29% dei casi e di capitali nel 46%) ed hanno in media 3 addetti di cui 2 dipendenti. La struttura organizzativa e composta da locali dedicati al magazzino (497 mq), ad uffici (39 mq) e spazi all'aperto destinati a deposito (395 mq). Il laboratorio per modifiche o adeguamento dei prodotti venduti e' presente solo nel 9% dei casi (235 mq). La tipologia di vendita e' sia in sede (60% dei ricavi) che sul territorio (23%). Le modalita' d'acquisto adottate dagli appartenenti al cluster sono sia da imprese produttrici in Italia (46% degli acquisti) che da commercianti all'ingrosso nazionali (40%). L'assortimento e' specializzato sul comparto del ferro (95% dei ricavi). Le forme maggiormente commercializzate sono: tubi (17%), fogli (15%), barre (12%), profili (11%) e tubi forma (11%). La maggior parte dei soggetti appartenenti al cluster (61%) effettua la consegna al destinatario e nel 37% dei casi effettua anche un servizio di taglio e/o piegatura. Le tipologie di clientela prevalenti sono rappresentate da officine meccaniche/forge (31% dei ricavi), da altre imprese industriali ed artigiane (39%) e da altri commercianti (14%). La dotazione di beni strumentali comprende mediamente un carro ponte, un muletto/carrello elevatore, una sega ed una bilancia. Nel 26% dei casi e' presente un automezzo con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 t, nel 29% dei casi un automezzo con massa complessiva a pieno carico compresa tra 3,5 e 12 t e nel 17% dei casi un automezzo con massa complessiva a pieno carico superiore a 12 t.
CLUSTER 2 - INGROSSO SPECIALIZZATO NELLA VENDITA DI ACCIAIO DA COSTRUZIONE ED ALTRI ACCIAI
NUMEROSITA': 89 Le imprese del gruppo sono in prevalenza societa' di capitali (79% dei casi) ed hanno in media 5 addetti di cui 3 dipendenti. La struttura organizzativa e' composta da locali dedicati al magazzino (774 mq), ad uffici (77 mq) e spazi all'aperto destinati a deposito (80 mq). Il laboratorio per modifiche o adeguamento dei prodotti venduti e' presente solo nell'11% dei casi (313 mq). La tipologia di vendita e' sia in sede (41% dei ricavi) che sul territorio (48%). La rete di vendita e' costituita da 1-2 venditori diretti (nel 25% dei casi) e da 2 agenti plurimandatari (26% dei soggetti). Le imprese appartenenti al cluster adottano molteplici modalita' d'acquisto: da imprese produttrici nazionali (49% degli acquisti), da commercianti all'ingrosso nazionali (31%) e da operatori esteri comunitari (11%). L'assortimento e' specializzato sul comparto dell'acciaio da costruzione (48% dei ricavi) ed altri acciai (37%). Le forme maggiormente commercializzate sono barre (56%), fogli (9%), tubi (8%) e nastri (6%). La maggior parte dei soggetti appartenenti al cluster (64%) effettua la consegna al destinatario e nel 48% dei casi effettua anche un servizio di taglio e/o piegatura. Le tipologie di clientela prevalenti sono rappresentate da officine meccaniche/forge (43% dei ricavi), da altre imprese industriali ed artigiane (37%) e da altri commercianti (11%). La dotazione di beni strumentali comprende un carro ponte, un muletto/carrello elevatore, 2 seghe ed una bilancia. Nel 25% dei casi sono presenti 2 automezzi con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 t, nel 22% dei casi un automezzo con massa complessiva a pieno carico compresa tra 3,5 e 12 t e nel 20% dei casi un automezzo con massa complessiva a pieno carico superiore a 12 t.
CLUSTER 3 - INGROSSO DESPECIALIZZATO
NUMEROSITA': 175
Le imprese del gruppo sono in prevalenza societa' (di capitali nel 47% dei casi e di persone nel 20%) ed hanno in media 3 addetti di cui un dipendente. La struttura organizzativa e' composta da locali dedicati al magazzino (296 mq), ad uffici (44 mq) e spazi all'aperto destinati a deposito (158 mq). Il laboratorio per modifiche o adeguamento dei prodotti venduti e' presente solo nel 10% dei casi (318 mq). La tipologia di vendita e sia in sede (48% dei ricavi) che sul territorio (30%). La struttura di vendita e' presente solo nel 10% dei casi ed e' costituita da 2 agenti plurimandatari. Le imprese appartenenti al cluster adottano molteplici modalita', d'acquisto: da imprese produttrici nazionali (45% degli acquisti), da commercianti all'ingrosso nazionali (27%), da operatori esteri extracomunitari (10%) e da operatori esteri comunitari (7%). L'assortimento e' fortemente despecializzato: ferro (19%), ghisa (5%), altre leghe a base di ferro (3%), nichel (2%), alluminio (8%) ed altro (42%). La maggior parte dei soggetti appartenenti al cluster (51%) effettua la consegna al destinatario. Le tipologie di clientela prevalenti sono rappresentate da officine meccaniche/forge (20% dei ricavi), da altre imprese industriali ed artigiane (38%) e da altri commercianti (18%). E' presente una quota di export (nel 27% dei casi) pari al 38% dei ricavi. La dotazione di beni strumentali comprende una bilancia e, nel 35% dci casi, un automezzo con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 t.
CLUSTER 4 - INGROSSO SPECIALIZZATO NELLA VENDITA DI PROFILATI IN ALLUMINIO
NUMEROSITA': 74
Le imprese del gruppo sono in prevalenza societa' (di capitali nel 64% dei casi e di persone nel 26%) ed hanno in media 5 addetti di cui 4 dipendenti. La struttura organizzativa e' composta da locali dedicati al magazzino (847 mq), ad uffici (59 mq) e spazi all'aperto destinati a deposito (56 mq). Il laboratorio per modifiche o adegumamento dei prodotti venduti e' presente solo nel 15% dei casi (155 mq). La tipologia di vendita e' sia in sede (50% dei ricavi) che sul territorio (41%). La struttura di vendita e' costituita da un venditore diretto (nel 27% dei casi) e, piu' raramente (15% dei soggetti), da 2 agenti monomandatari. Le imprese appartenenti al cluster si approvvigionano da imprese produttrici nazionali (69% degli acquisti) e da commercianti all'ingrosso nazionali (21%). L'assortimento e' fortemente specializzato sul comparto dell'alluminio e delle sue leghe (86% dei ricami). Le forme maggiormente commercializzate sono: profilati per serramenti (49% dei ricavi), barre (12%) e profili in genere (11%). La maggior parte dei soggetti appartenenti al cluster (62%) effetttua la consegna al destinatario. Le tipologie di clientela prevalenti sono rappresentate da officine meccaniche/forge (21% dei ricavi), da altre imprese industriali ed artigiane (57%) e da altri commercianti (8%). E' presente una quota di export (nel 15% dei casi) pari al 39% dei ricavi. La dotazione di beni strumentali comprende una bilancia ed un muletto/carrello elevatore. Nel 51% dei casi sono presenti 2 automezzi con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 t, nel 36% dei casi un automezzo con massa complessiva a pieno carico compresa tra 3,5 e 12 t e nell'8% dei casi un automezzo con massa complessiva a pieno carico superiore a 12 t.
CLUSTER 5 - INGROSSO SPECIALIZZATO NELLA VENDITA DI ARGENTO ED ALTRI METALLI PREZIOSI
NUMEROSITA': 21
Le imprese del gruppo sono per il 52% societa' di capitali, per il 19% societa' di persone ed hanno in media 2 addetti di cui un dipendente. La struttura organizzativa, di dimensioni ridotte, e' composta da locali dedicati al magazzino (35 mq) e ad uffici (46 mq). La tipologia di vendita e' sia in sede (44% dei ricavi) che sul territorio (37%). La struttura di vendita e' costituita (nel 20% dei casi) da un agente monomandatario o da un agente plurimandatario. Nel 29% dei casi si effettua l'attivita' di banco metalli preziosi. Le imprese appartenenti al cluster adottano molteplici modalita' d'acquisto: da imprese produttrici nazionali (34% degli acquisti), da commercianti all'ingrosso nazionali (17%) e da importatori nazionali (14%). L'assortimento e' specializzato sul comparto dell'argento e sue leghe (36% dei ricavi), degli altri metalli preziosi (45%) e del titanio e sue leghe (14%). Le forme maggiormente commercializzate sono: materiale sfuso (21%), fogli (8%), rottami (5%) e lingotti (4%). Le tipologie di clientela prevalenti sono rappresentate da altre imprese industriali ed artigiane (44% dei ricavi) e da altri commercianti (19%). La dotazione di beni strumentali e' esigua e comprende 2 bilance. Il 19% dei soggetti possiede un automezzo avente massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 t.
CLUSTER 6 - INGROSSO SPECIALIZZATO NELLA VENDITA DI MINERALI METALLIFERI
NUMEROSITA': 30
Le imprese del gruppo sono per il 40% societa' di capitali, per il 40% ditte individuali ed hanno in media 3 addetti di cui 2 dipendenti. La struttura organizzativa e composta da locali dedicati al magazzino (266 mq), locali destinati ad uffici (51 mq) e spazi all'aperto dedicati a deposito (129 mq). La tipologia di vendita e' sia in sede (34% dei ricavi) che sul territorio (42%). La struttura di vendita e' costituita da 2 venditori diretti (nel 23% dei casi). Le imprese appartenenti al cluster adottano molteplici modalita' d'acquisto: da imprese produttrici nazionali (40% degli acquisti), da commercianti all'ingrosso nazionali (30%), da operatori esteri comunitari (15%) e da operatori esteri extracomunitari (7%). L'assortimento e' specializzato sul comparto dei minerali: minerali di alluminio (22% dei ricavi), minerali di ferro (10%), altri minerali preziosi (9%) e altri minerali (53%). La maggior parte dei soggetti appartenenti al cluster (57%) effettua la consegna al destinatario. Le tipologie di clientela prevalenti sono rappresentate da altre imprese industriali ed artigiane (38% dei ricavi), da commercianti di minerali e semilavorati (15%), da officine meccaniche/forge (8%) e da altri commercianti (7%). La dotazione di beni strumentali e' esigua e comprende: nel 37% dei casi un muletto/carrello elevatore e nel 47% dei casi una bilancia. Il 17% dei soggetti possiede 2 automezzi aventi massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 t.
CLUSTER 7 - INGROSSO DI PIU' GRANDI DIMENSIONI SPECIALIZZATO NELLA VENDITA DI FERRO
NUMEROSITA': 118
Le imprese del gruppo sono per il 76% societa' di capitali ed hanno un media 10 addetti di cui 8 dipendenti. La struttura organizzativa e' composta da locali dedicati al magazzino (2.361 mq), locali destinati ad uffici (167 mq) e spazi all'aperto dedicati a deposito (613 mq). Il laboratorio per modifiche o adeguamento dei prodotti venduti e' presente solo nel 16% dei casi (491 mq). La tipologia di vendita e' sia in sede (63% dei ricavi) che sul territorio (35%). La struttura di vendita e' costituita da 2 venditori diretti (58% dei casi), 1-2 agenti monomandatari (14%) e 2 agenti plurimandatari (22%). Le imprese appartenenti al cluster adottano molteplici modalita' d'acquisto: da imprese produttrici nazionali (63% degli acquisti), da commercianti all'ingrosso nazionali (23%), da operatori esteri comunitari (7%) e da operatori esteri extracomunitari (4%). L'assortimento e' specializzato sul comparto del ferro (74% dei ricavi). Le forme maggiormente commercializzate sono: barre (23% dei ricavi), fogli (17%), tubi (17%), tubi forma (15%) e profili (10%). La maggior parte dei soggetti appartenenti al cluster (82%) effettua la consegna al destinatario e il taglio e/o piegatura (81%). Le tipologie di clientela prevalenti sono rappresentate da altre imprese industriali ed artigiane (44% dei ricavi), da officine meccaniche/forge (37%) e da altri commercianti (9%). La dotazione di beni strumentali e' ampia e comprende: 3 carri ponte, un muletto/carrello elevatore, 2 seghe e 3 bilance. Il parco automezzi comprende: nel 35% dei casi 2 automezzi aventi massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 t, nel 52% dei casi un automezzo con massa complessiva a pieno carico compresa tra 3,5 e 12 t e nel 52% dei casi 2 automezzi con massa complessiva a pieno carico superiore a 12 t.
CLUSTER 8 - INGROSSO SPECIALIZZATO NELLA VENDITA DI ACCIAIO INOSSIDABILE
NUMEROSITA': 46
Le imprese del gruppo sono per il 70% societa' di capitali ed hanno un media 4 addetti di cui 3 dipendenti. La struttura organizzativa e' composta da locali dedicati al magazzino (650 mq), locali destinati ad uffici (74 mq) e spazi all'aperto dedicati a deposito (82 mq). Il laboratorio per modifiche o adeguamento dei prodotti venduti e' presente solo nell'11% dei casi (1.159 mq). La tipologia di vendita e' sia in sede (62% dei ricavi) che sul territorio (27%). La struttura di vendita e' costituita da: 2 venditori diretti (nel 22% dei casi) e 3 agenti plurimandatari (20%). Le imprese appartenenti al cluster si approvvigionano prevalentemente da imprese produttrici nazionali (40% degli acquisti), da commercianti all'ingrosso nazionali (45%) e da importatori nazionali (11%). L'assortimento e' specializzato sul comparto dell'acciaio inossidabile (93% dei ricavi). Le forme maggiormente commercializzate sono: fogli (36% dei ricavi), tubi (19%), nastri 17%) e barre (11%). La maggior parte dei soggetti appartenenti al cluster (74%) effettua la consegna al destinatario. Le tipologie di clientela prevalenti sono rappresentate da altre imprese industriali ed artigiane (47% dei ricavi), da officine meccaniche/forge (34%) e da commercianti di minerali e semilavorati (10%). La dotazione di beni strumentali comprende: un muletto/carrello elevatore, una sega ed una bilancia. Il parco automezzi comprende: nel 50% dei casi un automezzo avente massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 t e nel 26% dei casi un automezzo con massa complessiva a pieno carico compresa tra 3,5 e 12 t.
CLUSTER 9 - INGROSSO SPECIALIZZATO NELLA VENDITA DI METALLI NON FERROSI
NUMEROSITA': 52
Le imprese del gruppo sono per il 48% societa' di capitali, per il 32% societa' di persone ed hanno in media 3 addetti di cui 2 dipendenti. La struttura organizzativa e' composta da locali dedicati al magazzino (406 mq), locali destinati ad uffici (54 mq) e spazi all'aperto dedicati a deposito (98 mq). La tipologia di vendita e' sia in sede (45% dei ricavi) che sul territorio (44%). La struttura di vendita e' costituita, nel 13% dei casi, da un venditore diretto. Le imprese appartenenti al cluster adottano molteplici modalita' d'acquisto: da imprese produttrici nazionali (52% degli acquisti), da commercianti all'ingrosso nazionali (32%), da importatori nazionali (5%) e da operatori esteri comunitari (8%). L'assortimento e' costituito principalmente da: rame e sue leghe (67% dei ricavi), alluminio e sue leghe (10%) e stagno e sue leghe (8%). Le forme maggiormente commercializzate sono: barre (25% dei ricavi), tubi (12%) e nastri (10%). La maggior parte dei soggetti appartenenti al cluster (63%) effettua la consegna al destinatario. Le tipologie di clientela prevalenti sono rappresentate da altre imprese industriali ed artigiane (49% dei ricavi), da officine meccaniche/forge (17%), da altri commercianti (15%) e da fonderie (9%). E' presente una quota di export (nel 25% dei casi) pari al 25% dei ricavi. La dotazione di beni strumentali comprende: un muletto/carrello elevatore, una sega ed una bilancia. Il parco automezzi comprende: nel 44% dei casi 2 automezzi aventi massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 t e nel 23% dei casi un automezzo con massa complessiva a pieno carico compresa tra 3,5 e 12 t.
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO
Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (3). La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti). E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo". In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
- costo del venduto dichiarato negativo; - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi dichiarati.
Successivamente sono stati utilizzati degli indicatori economico contabili specifici delle attivita' in esame:
- rotazione del magazzino = (costo del venduto (4)/giacenza media (5)); - valore aggiunto per addetto = (ricavi - costo del venduto - spese per acquisti di servizi - costo per la produzione di servizi)/(numero addetti (6) * 1.000); - margine operativo lordo sulle vendite = (ricavi - costo del venduto - spese per acquisti di servizi - costo per la produzione di servizi - spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita dell'impresa) * 100/ricavi.
Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento. Per la rotazione del magazzino sono stati scelti i seguenti intervalli:
- dal 1 al 19 ventile, per il cluster 8; - dal 1 al 20 ventile, per i cluster 5 e 6; - dal 2 al 19 ventile, per i cluster 1, 2, 3, 4, 7 e 9.
Per il valore aggiunto per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli:
- dal 1 al 19 ventile, per i cluster 2, 4, 7 e 8; - dal 1 al 20 ventile, per i cluster 5 e 6; - dal 2 al 19 ventile, per i cluster 1, 3 e 9.
Per il margine operativo lordo sulle vendite sono stati scelti i seguenti intervalli:
- dal al 20 ventile, per i cluster 5 e 6; - dal 2 al 19 ventile, per il cluster 9; - dal 3 al 19 ventile, per i cluster 1, 2, e 3; - dal 3 al 20 ventile, per i cluster 4, 7, e 8.
Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo. Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita). Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nell'allegato 5.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi:
- l'Analisi Discriminante (7); - la stima del ricavo di riferimento.
Nell'allegato 5.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante. Non si e proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza. Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
----> Vedere ALLEGATO 5.A alle pagg. 180 - 181 <----
ALLEGATO 5.B
VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE
QUADRO A:
- Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo pieno - Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo parziale - Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti - Numero delle giornate retribuite per gli assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio
QUADRO B:
- Mq dei locali destinati a uffici - Mq dei locali destinati a deposito / magazzino
QUADRO G:
- Tipologia dell'offerta - Tipologia di prodotto per natura - Minerali: Minerali di alluminio - Percentuale sui ricavi - Tipologia dell'offerta - Tipologia di prodotto per natura - Minerali: Minerali di ferro - Percentuale sui ricavi - Tipologia dell'offerta - Tipologia di prodotto per natura - Minerali: Minerali di rame - Percentuale sui ricavi - Tipologia dell'offerta - Tipologia di prodotto per natura - Minerali: Minerali di cromo, nichel, molibdeno - Percentuale sui ricavi - Tipologia dell'offerta - Tipologia di prodotto per natura - Minerali: Minerali di piombo - Percentuale sui ricavi - Tipologia dell'offerta - Tipologia di prodotto per natura - Minerali: Minerali di titanio - Percentuale sui ricavi - Tipologia dell'offerta - Tipologia di prodotto per natura - Minerali: Minerali di argento - Percentuale sui ricavi - Tipologia dell'offerta - Tipologia di prodotto per natura - Minerali: Altri minerali preziosi (oro, platino, palladio) - Percentuale sui ricavi - Tipologia dell'offerta - Tipologia di prodotto per natura - Minerali: Altri minerali - Percentuale sui ricavi - Tipologia dell'offerta - Tipologia di prodotto per natura - Metalli e leghe: Ferro - Percentuale sui ricavi - Tipologia dell'offerta - Tipologia di prodotto per natura - Metalli e leghe: Acciai da costruzione - Percentuale sui ricavi - Tipologia dell'offerta - Tipologia di prodotto per natura - Metalli e leghe: Acciai inossidabili - Percentuale sui ricavi - Tipologia dell'offerta - Tipologia di prodotto per natura - Metalli e leghe: Altri acciai - Percentuale sui ricavi - Tipologia dell'offerta - Tipologia di prodotto per natura - Metalli e leghe: Piombo e sue leghe - Percentuale sui ricavi - Tipologia dell'offerta - Tipologia di prodotto per natura - Metalli e leghe: Stagno e sue leghe - Percentuale sui ricavi - Tipologia dell'offerta - Tipologia di prodotto per natura - Metalli e leghe: Argento e sue leghe - Percentuale su ricavi - Tipologia dell'offerta - Tipologia di prodotto per natura - Metalli e leghe: Altri metalli preziosi (oro, platino, palladio) - Percentuale sui ricavi - Tipologia dell'offerta - Tipologia di prodotto per natura - Metalli e leghe: Titanio e sue leghe - Percentuale sui ricavi - Tipologia dell'offerta - Tipologia di prodotto per natura - Metalli e leghe: Alluminio e sue leghe - Percentuale sui ricavi - Tipologia dell'offerta - Tipologia di prodotto per natura - Metalli e leghe: Rame e sue leghe (ottone, bronzo, etc.) - Percentuale sui ricavi - Tipologia dell'offerta - Tipologia di prodotto per forma: Fogli - Tipologia dell'offerta - Tipologia di prodotto per forma: Nastri - Tipologia dell'offerta - Tipologia di prodotto per forma: Barre - Tipologia dell'offerta - Tipologia di prodotto per forma: Profilati per serramenti - Tipologia dell'offerta - Tipologia di prodotto per forma: Tubi - Tipologia dell'offerta - Tipologia di prodotto per forma: Tubi forma
QUADRO H:
- Addetti all'attivita' d'impresa: Magazzinieri - dipendenti - numero - Addetti all'attivita' d'impresa: Venditori diretti - dipendenti - numero
(1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. (2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili.
(3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica. (4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di materie prime - rimanenze finali. (5) Giacenza media = (Esistenze iniziali + Rimanenze finali)/2. (6) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite.
numero addetti = 1 + numero dipendenti a tempo pieno + numero (ditte dipendenti a tempo parziale + numero apprendi- individuali) sti + numero assunti con contratto di forma- zione e lavoro o a termine e lavoranti a domi- cilio + numero collaboratori coordinati e con- tinuativi che prestano attivita' prevalente- mente nell'impresa + numero collaboratori del- l'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipa- zione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa
numero addetti = Numero dipendenti a tempo pieno + numero (societa') dipendenti a tempo parziale + numero apprendi- sti + numero assunti con contratto di forma- zione e lavoro o a termine e lavoranti a domi- cilio + numero collaboratori coordinati e con- tinuativi che prestano attivita' prevalente- mente nell'impresa + numero associati in par- tecipazione che apportano lavoro prevalente- mente nell'impresa + numero soci con occupa- zione prevalente nell'impresa + numero ammini- stratori non soci
(7) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita, attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.
|
| ALLEGATO 6 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE SM83U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore. Oggetto dello studio e' l'attivita' economica:
- 51.55.0 - Commercio all'ingrosso di prodotti chimici.
La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa. A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'. Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SM83). Il numero dei questionari inviati e stato pari a 1.991. I questionari restituiti sono stati 1.541, pari al 77,4% degli inviati Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 499 questionari, pari al 32,4% dei questionari rientrati. I principali motivi di scarto sono stati:
- ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di lire); - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%; - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di vendita (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia dell'offerta (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di mercati servita (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di clientela (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla modalita' di acquisto (quadro H del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel questionario.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 1.042.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
- una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1); - un procedimento di Cluster Analysis (2).
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering. Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo. Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alla diversa tipologia di prodotti venduti e/o mercati serviti, etc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa. I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio. La Cluster Analysis ha consentito di identificare undici gruppi omogenei di imprese.
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Lo studio analizza il comparto del commercio all'ingrosso di prodotti chimici. L'analisi ha evidenziato una specializzazione delle attivita' per tipologia dell'offerta e/o tipologia di mercati serviti. In particolare e' emerso che le aziende operano principalmente nei seguenti settori:
- gomma e materie plastiche (cluster 1); - tessile e conciario (cluster 2 e 4); - prodotti vernicianti (cluster 3); - chimica di base (cluster 5); - prodotti per l'agricoltura (cluster 6 e 10); - antinquinamento e trattamento delle acque (cluster 8); - detergenza (cluster 9); - reagenti e/o strumentazione per ricerca e diagnostica (cluster 11).
In alcuni casi le aziende sono despecializzate nel senso che servono piu' mercati o distribuiscono piu' prodotti (cluster 7). Nell'ambito delle aziende specializzate nella commercializzazione di coloranti e ausiliari per l'industria tessile e della concia si rileva un gruppo di aziende (cluster 2) di maggiori dimensioni e che si caratterizza per la presenza di strutture destinate alla produzione e/o alla ricerca le quali consentono la personalizzazione del prodotto offerto. Il fattore dimensionale consente inoltre di individuare, nell'ambito delle imprese specializzate nella commercializzazione di prodotti per l'agricoltura, un gruppo di aziende piu' strutturate in termini di addetti e di locali adibiti all'esercizio dell'attivita' (cluster 6). In considerazione di quanto visto, gli elementi che hanno maggiormente contribuito a determinare i modelli di business sono i seguenti:
- tipologia dell'offerta; - tipologia di mercato servito; - dimensione e articolazione della struttura organizzativa.
Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei (cluster).
CLUSTER 1 - GROSSISTI SPECIALIZZATI NEL SETTORE DELLE MATERIE PLASTICHE E DELLA GOMMA
NUMEROSITA': 58
Questo cluster e' caratterizzato dalla presenza di imprese che ottengono la maggior parte dei ricavi dalla vendita di prodotti chimici destinati al mercato delle materie plastiche e della gomma (61% dei ricavi). Il mix di prodotti offerti e' costituito principalmente da materie plastiche ed ausiliari (69% dei ricavi) e resine, cere, gomme naturali, sintetiche e affini (17%). Il cluster e' formato quasi esclusivamente da societa' in particolare si tratta per il 74% dei casi di societa' di capitali e per il 21% dei casi di societa' di persone. Nell'attivita' sono mediamente coinvolti 3 addetti di cui un dipendente. Gli spazi destinati all'esercizio dell'attivita' comprendono locali destinati a deposito/magazzino (206 mq) e locali destinati ad uffici (76 mq). La modalita' di vendita prevalente e' l'ingrosso con vendita sul territorio (76% dei ricavi). Una parte dei ricavi deriva da provvigioni per intermediazione/vendita conto terzi o conto deposito (10%). La clientela e' costituita prevalentemente da imprese manifatturiere (77% dei ricavi) ed in parte da altri grossisti (10%). L'area di mercato e' di carattere nazionale ed internazionale 31% dei casi nell'ambito U.E. e 24% nell'ambito extra U.E.). Gli acquisti vengono effettuati presso imprese produttrici nazionali (42% degli acquisti), imprese di produzione e/o commerciali estere (31%) e altri grossisti italiani (22%).
CLUSTER 2 - GROSSISTI DI GRANDI DIMENSIONI SPECIALIZZATI NEL SETTORE TESSILE E CONCIARIO
NUMEROSITA': 28
Il cluster e' formato da imprese operanti prevalentemente nel mercato tessile e conciario (72% dei ricavi). Coerentemente con la specializzazione, i prodotti maggiormente venduti sono coloranti ed ausiliari per l'industria tessile (52% dei ricavi). Le imprese appartenenti al cluster svolgono anche attivita' di trasformazione dei prodotti trattati: il 29% dei ricavi deriva infatti dalla produzione di miscele. Oltre a laboratori di analisi (che occupano in media 112 mq) sono presenti locali destinati alla produzione di miscele o ad altre lavorazioni (134 mq). Al cluster appartengono imprese di grandi dimensioni che operano quasi esclusivamente sotto forma di societa' di capitali (93% dei casi). Nell'attivita' sono mediamente coinvolti 9 addetti, di cui 7 dipendenti. Tra questi figurano 2 addetti alla produzione/miscelazione e un addetto all'analisi chimica. Le dimensioni dei locali destinati allo svolgimento dell'attivita' sono superiori a quelle mediamente rilevate nel settore: i locali destinati a deposito/magazzino occupano 524 mq e gli uffici 134 mq. Sono inoltre presenti spazi all'aperto destinati alle operazioni di carico e scarico merci (350 mq). La tipologia di vendita prevalente e l'ingrosso con vendita sul territorio (70% dei ricavi); si servono di 4 agenti plurimandatari (nel 39% dei casi) o di un agente monomandatario (nel 18% dei casi). Coerentemente con la specializzazione merceologica, la clientela e' costituita principalmente da imprese manifatturiere (80% dei ricavi). L'area di mercato si estende dalla regione all'intero territorio nazionale. In un elevato numero di casi, i clienti si trovano anche al di fuori dei confini nazionali (43% dei casi nell'ambito U.E. e 57% dei casi nell'ambito extra U.E.). L'approvvigionamento avviene prevalentemente presso produttori nazionali (49% degli acquisti) e aziende di produzione e/o commerciali estere (34%). Un quarto dei soggetti e' concessionario/esclusivista di un produttore. Tutti i soggetti appartenenti al cluster offrono il servizio di consegna al destinatario; in media sono presenti 2-3 automezzi commerciali. I beni strumentali a disposizione delle imprese comprendono 3 miscelatori/mescolatori e 4 serbatoi/cisterne per elementi liquidi.
CLUSTER 3 - GROSSISTI SPECIALIZZATI NEL SETTORE DEI PRODOTTI VERNICIANTI
NUMEROSITA': 59
Le imprese appartenenti al cluster sono specializzate nell'offerta di prodotti vernicianti: vernici, smalti, inchiostri, colle e adesivi (55% dei ricavi) e resine, cere, gomme naturali sintetiche e affini (10%). Si tratta di societa' di capitali nel 66% dei casi, di societa' di persone nel 24% dei casi e di ditte individuali nel rimanente 10% dei casi. Dei 3 addetti complessivamente impiegati nell'attivita' uno e' dipendente. Per lo svolgimento dell'attivita' dispongono di locali destinati a deposito/magazzino (216 mq) e uffici (47 mq). La modalita' di vendita prevalente e' l'ingrosso con vendita sul territorio (76% dei ricavi); sono presenti 5 agenti plurimandatari (nel 29% dei casi). Una parte dei ricavi deriva dalla vendita in sede (20%). Le vendite sono rivolte prevalentemente alle imprese manifatturiere (55% dei ricavi) e, in misura minore, ad altri grossisti (16%). L'area di mercato coincide generalmente con l'intero territorio nazionale; in un elevato numero di casi i clienti si trovano anche al di fuori dei confini nazionali (32% dei casi nell'ambito U.E. e 32% dei casi nell'ambito extra U.E.). Gli appartenenti al cluster si riforniscono principalmente dalle imprese produttrici italiane (51% degli acquisti), ma si rivolgono anche ad imprese di produzione e/o commerciali estere (31%).
CLUSTER 4 - GROSSISTI SPECIALIZZATI NEL SETTORE TESSILE E CONCIARIO
NUMEROSITA': 71
Il cluster e' formato da imprese che operano nel mercato tessile e conciario (96% dei ricavi). Le imprese del cluster sono prevalentemente societa' di capitali (73% dei casi) e nell'attivita' risultano mediamente occupati 3 addetti di cui 2 dipendenti. Le dimensioni dei locali destinati allo svolgimento dell'attivita' sono nella media rispetto a quelle rilevate nel settore: i depositi/magazzini occupano 223 mq e gli uffici 51 mq. Occupandosi principalmente di coloranti per l'industria tessile (84% dei ricavi), la clientela e' formata principalmente da imprese manifatturiere (81% dei ricavi). L'area di mercato e' di carattere nazionale ed internazionale (23% dei casi nell'ambito U.E. e 37% dei casi nell'ambito extra U.E). La tipologia di commercializzazione prevalente e' l'ingrosso con vendita sul territorio (65% dei ricavi) ma una parte rilevante delle vendite (30%) viene effettuata in sede. Il principale canale di approvvigionamento e' rappresentato dai produttori italiani (60% degli acquisti).
CLUSTER 5 - GROSSISTI SPECIALIZZATI NEL SETTORE DELLA CHIMICA DI BASE
NUMEROSITA': 107
Il cluster e' formato da operatori specializzati nella distribuzione di prodotti della chimica di base (61% dei ricavi), prevalentemente destinati ad ulteriore trasformazione da parte delle aziende chimiche (44% dei ricavi) e petrolchimiche (5%). Si tratta principalmente di societa' di capitali (68% dei casi) in cui risultano occupati 3 addetti di cui 2 dipendenti. Le strutture in cui viene svolta l'attivita' sono costituite da locali destinati a deposito/magazzino (205 mq) e uffici (66 mq). I prodotti sono destinati principalmente alle imprese manifatturiere (55% dei ricavi) oppure ad altri grossisti (17%). La distribuzione dei prodotti avviene sia all'ingrosso con vendita sul territorio (54% dei ricavi) che in sede (41%). L'area di mercato si estende dalla regione all'intero territorio nazionale. Per l'approvvigionamento dei prodotti si rivolgono tanto ai produttori nazionali (43% degli acquisti) quanto alle imprese di produzione e/o commerciali estere (29%).
CLUSTER 6 - GROSSISTI DI GRANDI DIMENSIONI CHE OPERANO PREVALEN- TEMENTE NEL SETTORE AGRICOLO E DEL GIARDINAGGIO
NUMEROSITA': 56
Il cluster raggruppa imprese di grandi dimensioni che operano prevalentemente nella distribuzione di prodotti per il mercato agricolo e del giardinaggio (47% dei ricavi) e zootecnico (4%). La vendita dei prodotti avviene per la maggior parte in sede (59% dei ricavi) ma si effettua anche la vendita sul territorio (33%), per la quale si dispone di 3-4 agenti non esclusivi (nel 23% dei casi). Le dimensioni dei locali destinati allo svolgimento dell'attivita' sono superiori a quelle mediamente rilevate nel settore: i depositi/magazzini occupano 1.346 mq, gli uffici 119 mq e gli spazi all'aperto per il carico e scarico delle merci 1.340 mq. Poiche' effettuano la vendita in sede sono presenti anche locali destinati all'esposizione e alla vendita della merce (305 mq nel 59% dei casi). Le imprese appartenenti al cluster sono in prevalenza societa' di capitali (64% dei casi) e societa' di persone (29%). Tra i 7 addetti (di cui 5 dipendenti) complessivamente occupati nell'attivita' sono presenti un magazziniere e 2 venditori diretti (nel 30% dei casi). Data la natura dei prodotti trattati, la tipologia di clientela prevalente e' costituita dai produttori agricoli (42% dei ricavi) e dalle imprese manifatturiere (20%). L'area di mercato si estende dalla provincia all'intero territorio nazionale. La principale fonte di approvvigionamento e' rappresentata dai produttori (53% degli acquisti) e dai grossisti (18%) nazionali. I soggetti appartenenti al cluster dispongono in media di 2 automezzi commerciali e 1-2 automezzi con portata superiore a 3,5 tonnellate.
CLUSTER 7 - GROSSISTI DESPECIALIZZATI
NUMEROSITA': 261
Le aziende appartenenti al cluster si caratterizzano per un'offerta non specializzata, nel senso che commercializzano prodotti destinati a piu' settori: edilizio (9% dei ricavi), elettrico e meccanico (9%), alimentare (8%), zootecnico (8%), farmaceutico (7%), altri mercati (28%). Per lo svolgimento dell'attivita' dispongono di locali destinati a magazzino/deposito (130 mq) e uffici (50 mq). Il cluster comprende sia societa' di capitali (56% dei casi) che altre tipologie di imprese: societa' di persone (23%) e ditte individuali (21%). Le aziende occupano in media 3 addetti di cui un dipendente. Tra le modalita' di vendita prevale l'ingrosso con vendita sul territorio (68% dei ricavi). La tipologia di clientela e' costituita da imprese manifatturiere (47% dei ricavi), artigiani (12%) e grossisti (11%). L'area di mercato si estende dalla regione all'intero territorio nazionale. Le aziende appartenenti al cluster ricorrono a piu' fonti di approvvigionamento: produttori nazionali (45% degli acquisti), imprese di produzione e/o commercializzazione estere (24%) e grossisti nazionali (20%).
CLUSTER 8 - GROSSISTI SPECIALIZZATI NEL SETTORE DELL'ANTINQUINAMENTO E TRATTAMENTO DELLE ACQUE
NUMEROSITA': 53
Il cluster raggruppa le imprese specializzate nella distribuzione di prodotti antinquinamento e per il trattamento delle acque (66% dei ricavi). I principali mercati serviti sono quello ambientale e della depurazione (42% dei ricavi), quello tessile/conciario (9%) e quello automobilistico (7%). La maggior parte delle aziende appartenenti al cluster sono societa' di capitali (55% dei casi). Le rimanenti sono quasi equamente suddivise tra societa' di persone (21%) e ditte individuali (24%). Nell'attivita' sono coinvolti 3 addetti di cui 2 dipendenti. La struttura di vendita e' costituita da locali destinati a deposito/magazzino (213 mq) e uffici (52 mq). La modalita' di vendita prevalente e' l'ingrosso con vendita sul territorio (72% dei ricavi). Tra le tipologie di clientela rientrano le imprese manifatturiere (30% dei ricavi), gli enti pubblici e privati (21%) ed altri grossisti (17%). L'area di mercato si estende dalla regione all'intero territorio nazionale. I principali fornitori dei prodotti commercializzati sono produttori (42% degli acquisti) e grossisti (30%) nazionali.
CLUSTER 9 - GROSSISTI SPECIALIZZATI NEL SETTORE DELLA DETERGENZA
NUMEROSITA': 133
Al cluster appartengono le imprese specializzate nella commercializzazione di prodotti sgrassanti e detergenti (56% dei ricavi) destinati al mercato automobilistico (48% dei ricavi) e della detergenza (13%). Si tratta di imprese di piccole dimensioni, spesso condotte in forma di ditta individuale 44% dei casi), che operano con una struttura di dimensioni contenute sia in termini di risorse (in media 2 addetti) che di spazi disponibili: i locali destinati a deposito/magazzino occupano in media 145 mq e gli uffici 25 mq. La modalita' di commercializzazione prevalente e' l'ingrosso con vendita sul territorio (72% dei ricavi). I principali clienti delle aziende del cluster sono artigiani (37% dei ricavi), seguiti dalle imprese manifatturiere (19%) e dai commercianti al dettaglio (18%). L'area di mercato e' prevalentemente provinciale e regionale. Il principale canale di approvvigionamento e' rappresentato dai produttori nazionali presso cui effettuano il 73% degli acquisti. Un quarto dei soggetti e' concessionario/esclusivista di un produttore. I soggetti appartenenti al cluster dispongono di un automezzo commerciale.
CLUSTER 10 - GROSSISTI SPECIALIZZATI NEL SETTORE AGRICOLO E DEL GIARDINAGGIO
NUMEROSITA': 181
I soggetti appartenenti al cluster si caratterizzano per la distribuzione di prodotti destinati quasi esclusivamente al mercato agricolo e del giardinaggio (94% dei ricavi). Le strutture sono formate da locali destinati a deposito/magazzino (190 mq), uffici (27 mq) e spazi all'aperto per il carico e scarico della merce (172 mq). In alcuni casi sono presenti anche piccoli locali destinati alla vendita al dettaglio; infatti, una parte dei ricavi deriva da tale tipologia di vendita (21% per il 40% dei soggetti). Le imprese appartenenti al cluster sono suddivise quasi equamente tra societa' di capitali (30% dei casi), societa' di persone (31%) e ditte individuali (39%) ed occupano mediamente 2 addetti. La commercializzazione avviene prevalentemente attraverso l'ingrosso con vendita in sede (58% dei ricavi). Essendo specializzate nel settore agricolo, per le aziende appartenenti al cluster la principale tipologia di clientela e' costituita dai produttori agricoli (65% dei ricavi). L'area di mercato si estende dalla provincia alle regioni limitrofe. Per l'approvvigionamento di merce ricorrono a produttori (50% degli acquisti) e grossisti (22%) nazionali. I soggetti appartenenti al cluster dispongono di un automezzo commerciale.
CLUSTER 11 - GROSSISTI SPECIALIZZATI NEL SETTORE DEI REAGENTI E/O STRUMENTAZIONE PER RICERCA E DIAGNOSTICA
NUMEROSITA': 28
Al cluster appartengano aziende specializzate nel commercio di reagenti e/o strumentazione per ricerca e diagnostica (83% dei ricavi) che servono il mercato ospedaliero/universitario e dei laboratori di analisi (74% dei ricavi) e quello farmaceutico (13%). Per l'esercizio dell'attivita' dispongono di locali destinati a deposito/magazzino (126 mq) e uffici (116 mq). Si tratta in prevalenza di societa' di capitali (71% dei casi) in cui risultano occupati 5 addetti di cui 3 dipendenti. Coerentemente con la specializzazione, la clientela e' formata prevalentemente da enti pubblici e privati (58% dei ricavi), oltre che da imprese di produzione (19%). L'area di mercato e' prevalentemente nazionale. La modalita' di commercializzazione prevalente e' l'ingrosso con vendita sul territorio (85% dei ricavi). Si avvalgono di 3-4 agenti monomandatari (nel 21% dei casi) e di 4-5 agenti plurimandatari (nel 46% dei casi). I principali fornitori sono produttori o grossisti nazionali (54% degli acquisti), anche se la quota di acquisti effettuati presso produttori o distributori stranieri (38%) e' superiore alla media del settore. Un quarto dei soggetti e' concessionario/esclusivista di un produttore. Per quanto riguarda i beni strumentali dispongono (nel 50% dei casi) di 1-2 celle refrigeranti.
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO
Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (3). La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti). E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo". In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
- costo del venduto dichiarato negativo; - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi dichiarati.
Successivamente sono stati utilizzati degli indicatori economico-contabili specifici delle attivita' in esame:
- rotazione del magazzino = (costo del venduto (4) / giacenza media (5)); - valore aggiunto per addetto = (ricavi - costo del venduto - spese per acquisti di servizi - costo per la produzione di servizi) / (numero addetti (6) * 1.000); - margine operativo lordo sulle vendite = (ricavi - costo del venduto - spese per acquisti di servizi - costo per la produzione di servizi - spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita' dell'impresa) * 100 / ricavi.
Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento. Per la rotazione del magazzino sono stati scelti i seguenti intervalli:
- dal 1 ventile, per i cluster 2 e 11; - dal 2 al 19 ventile, per i cluster 1, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9 e 10.
Per il valore aggiunto per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli:
- dal 1 ventile, per i cluster 2, e 11; - dal 2 al 19 ventile, per i cluster 1, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9 e 10.
Per il margine operativo lordo sulle vendite sono stati scelti i seguenti intervalli:
- dal 1 ventile, per i cluster 2 e 11; - dal 2 al 19 ventile, per i cluster 1, 3, 6 e 8; - dal 3 al 19 ventile, per i cluster 4, 5, 7, 9 e 10.
Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo. Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita). Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nell'allegato 6.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi:
- l'Analisi Discriminante (7); - la stima del ricavo di riferimento.
Nell'allegato 6.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell' Analisi Discriminante. Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita', infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza. Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
----> Vedere ALLEGATO 6.A alle pagg. 195 - 196 - 197 <----
ALLEGATO 6.B
VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE
QUADRO A:
- Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo pieno - Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo parziale - Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti - Numero delle giornate retribuite per gli assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio - Numero di collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa - Numero di collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale - Numero di associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa - Numero di soci con occupazione prevalente nell'impresa - Numero di amministratori non soci
QUADRO B:
- Mq locali destinati a deposito/magazzino - Mq locali per la vendita all'ingrosso e l'esposizione della merce - Mq locali destinati a laboratorio di analisi - Mq locali destinati a produzione di miscele o ad altre lavorazioni - Mq degli spazi all'aperto destinati alle operazioni di carico e scarico
QUADRO G:
- Tipologia dell'offerta: Prodotti chimici di base e commodities - Tipologia dell'offerta: Sgrassanti e detergenti - Tipologia dell'offerta: Colle, adesivi, vernici, smalti ed inchiostri - Tipologia dell'offerta: Materie plastiche e ausiliari - Tipologia dell'offerta: Resine, cere, gomme naturali, sintetiche e affini - Tipologia dell'offerta: Reagenti e/o strumentazione per ricerca e diagnostica - Tipologia dell'offerta: Coloranti e ausiliari per industrie tessili e conciarie - Tipologia dell'offerta: Prodotti antinquinamento e per il trattamento delle acque - Tipologia dell'offerta: Prodotti per l'agricoltura, fertilizzanti, antiparassitari - Tipologia di mercati servita: Ospedaliero/universitario e laboratori di analisi - Tipologia di mercati servita: Tessile e della concia - Tipologia di mercati servita: Automobilistico e mercati collegati (carrozzerie, officine meccaniche) - Tipologia di mercati servita: Agricolo e del giardinaggio - Tipologia di mercati servita: Ambientale e della depurazione - Tipologia di mercati servita: Della detergenza - Tipologia di mercati servita: Chimico (pitture, vernici ed inchiostri) - Tipologia di mercati servita: Chimico (gomme e materie plastiche) - Tipologia di mercati servita: Chimico (adesivi e sigillanti) - Tipologia di mercati servita: Petrolchimico - Tipologia di mercati servita: Chimico (altri settori)
QUADRO H:
- Addetti all'attivita' d'impresa: Addetti all'analisi chimica - Dipendenti - numero giornate retribuite - Addetti all'attivita' d'impresa: Addetti alla produzione/miscelazione - Dipendenti - numero giornate retribuite
(1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. (2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili.
(3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica. (4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di materie prime - rimanenze finali. (5) Giacenza media = (Esistenze iniziali + Rimanenze finali)/2. (6) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite.
numero addetti = 1 + numero dipendenti a tempo pieno + numero (ditte dipendenti a tempo parziale + numero apprendi- individuali) sti + numero assunti con contratto di forma- zione e lavoro o a termine e lavoranti a domi- cilio + numero collaboratori coordinati e con- tinuativi che prestano attivita' prevalente- mente nell'impresa + numero collaboratori del- l'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipa- zione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa
numero addetti = Numero dipendenti a tempo pieno + numero (societa') dipendenti a tempo parziale + numero apprendi- sti + numero assunti con contratto di forma- zione e lavoro o a termine e lavoranti a domi- cilio + numero collaboratori coordinati e con- tinuativi che prestano attivita' prevalente- mente nell'impresa + numero associati in par- tecipazione che apportano lavoro prevalente- mente nell'impresa + numero soci con occupa- zione prevalente nell'impresa + numero ammini- stratori non soci
(7) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.
|
| ALLEGATO 7 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE SM84U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore. Oggetto dello studio sono le attivita' economiche:
- 51.61.0 - Commercio all'ingrosso di macchine utensili per la lavorazione dei metalli e del legno; - 51.62.0 - Commercio all'ingrosso di macchine per le costruzioni; - 51.63.0 - Commercio all'ingrosso di macchine per l'industria tessile, di macchine per cucire e per maglieria; - 51.65.0 - Commercio all'ingrosso di altre macchine per l'industria, il commercio e la navigazione; - 51.66.0 - Commercio all'ingrosso di macchine, accessori e utensili agricoli, inclusi i trattori.
La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa. A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'. Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SM84). Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 7.402. I questionari restituiti sono stati 5.683, pari al 76,8% degli inviati. La seguente tabella riporta i dati analitici per ogni codice di attivita':
==================================================================== Numero Numero % sul totale questionari questionari questionari inviati restituiti inviati ==================================================================== 51.61.0 - Commercio all'in- grosso di macchine utensili per la lavorazione dei metalli e del legno 1.427 1.151 80,7 -------------------------------------------------------------------- 51.62.0 - Commercio all'in- grosso di macchine per le costruzioni 647 470 72,6 -------------------------------------------------------------------- 51.63.0 - Commercio all'in- grosso di macchine per l'in- dustria tessile, di macchine per cucire e per maglieria 544 451 82,9 -------------------------------------------------------------------- 51.65.0 - Commercio all'in- grosso di altre macchine per l'industria, il commercio e la navigazione 3.560 2.634 74,0 -------------------------------------------------------------------- 51.66.0 - Commercio all'in- grosso di macchine, accessori e utensili agricoli, inclusi i trattori 1.224 977 79,8 -------------------------------------------------------------------- TOTALE 7.402 5.683 76,8 --------------------------------------------------------------------
Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 1.604 questionari, pari al 28,2% dei questionari rientrati. I principali motivi di scarto sono stati:
- ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di lire); - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%; - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di vendita (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di offerta (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative all'ambito di utilizzo dei prodotti commercializzati (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia della clientela (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alle modalita' d'acquisto (quadro H del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel questionario.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 4.079.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
- una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1); - un procedimento di Cluster Analysis (2).
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering. Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo. Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie di prodotti venduti, alle varie modalita' di acquisto, etc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa. I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio.
La Cluster Analysis ha consentito di identificare dieci gruppi omogenei di imprese.
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
L'analisi ha evidenziato le principali caratteristiche del comparto del commercio di macchinari utilizzati da imprese, che possono essere, sia di produzione (lavorazione del legno, aziende tessili, ecc.) che di servizi (costruzioni, trasporti, commercio e agricole). Non sono rari comunque i casi di aziende che vendono al dettaglio, alcuni esempi sono rappresentati dalle macchine utilizzate per il giardinaggio e l'hobbystica. I fattori che caratterizzano principalmente le realta' oggetto di analisi sono:
- Servizi offerti; - Ambito di utilizzo dei prodotti venduti; - Modalita' organizzativa.
Il fattore servizi offerti ha consentito di identificare i cluster delle imprese con una vasta offerta di servizi accessori, tra cui i piu' rilevanti sono collaudo, installazione, consulenza tecnica e formazione (cluster 2, 4, 5 e 7). Il settore di utilizzo dei prodotti venduti ha contraddistinto quelle realta' specializzate in uno specifico settore (cluster 1, 2, 6, 7, 9 e 10) dall'ingrosso despecializzato (cluster 3, 4 e 8). La modalita' organizzativa ha permesso di individuare le imprese operanti prevalentemente su territorio tramite venditori/agenti (cluster 5 e 8). Nelle successive descrizioni dei cluster emersi dall'analisi, salvo segnalazione contraria, l'indicazione di valori numerici riguarda valori medi. Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei (cluster).
CLUSTER 1 - GROSSISTI SPECIALIZZATI NELLA VENDITA DI MACCHINARI PER L'EDILIZIA
NUMEROSITA': 319
Questo gruppo e caratterizzato dalla presenza di imprese che ottengono la maggior parte dei ricavi dalla vendita di prodotti utilizzati nel settore edile (72% dei ricavi). I prodotti trattati sono prevalentemente macchine (35% dei ricavi) e attrezzature (34%). Il 64% delle imprese del cluster ha indicato di aver effettuato il noleggio di macchinari ed attrezzature, da cui deriva il 17% dei ricavi. Al cluster appartengono sia grossisti con vendita al banco (77% dei ricavi per il 61% dei soggetti) che sul territorio tramite venditori/agenti (62% dei ricavi per il 34% dei soggetti). Gli spazi destinati all'esercizio dell'attivita' si articolano in: locali destinati a deposito/magazzino (405 mq), locali per la vendita e l'esposizione della merce (147 mq), locali destinati ad uffici (54 mq), spazi all'aperto destinati alle operazioni di carico e scarico delle merci (401 mq) e locali adibiti ad assistenza tecnica (176 mq per il 39% dei soggetti). Il cluster e' formato da aziende che sono per il 74% societa' e per l'esattezza il 23% societa' di persone e il 51% societa' di capitali. Il personale occupato nell'attivita' dell'impresa e' pari a 5 addetti, di cui 3 dipendenti. La clientela e' costituita quasi esclusivamente da imprese (87% dei ricavi), su un'area di mercato che va dal livello provinciale al regionale. Gli acquisti vengono effettuati perlopiu' presso imprese produttrici in Italia, sia per prodotti standard (47% degli acquisti) che commercializzati su licenza esclusiva e/o personalizzati (60% degli acquisti per il 27% dei soggetti) e grossisti (26% degli acquisti per il 48% dei soggetti).
CLUSTER 2 - GROSSISTI CHE VENDONO PREVALENTEMENTE PRODOTTI PER IL SETTORE AGRICOLO E DELL'HOBBYSTICA/GIARDINAGGIO
NUMEROSITA': 161
A questo cluster appartengono grossisti che vendono prevalentemente prodotti utilizzati nel settore agricolo (46% dei ricavi) e dell'hobbystica/giardinaggio (12%). I prodotti commercializzati sono in larga parte macchine (44% dei ricavi), attrezzature (19%) e ricambi (13%). Queste aziende, oltre ai prodotti, offrono anche dei servizi accessori quali: l'installazione (60% dei soggetti), il collaudo (71%) e la consulenza tecnica e formazione (57%). Inoltre, piu' rilevante rispetto agli altri cluster (19%) la percentuale di imprese che offrono la consulenza finanziaria. Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' sono maggiori rispetto agli altri cluster e si articolano in locali destinati a deposito/magazzino (446 mq), locali per la vendita e l'esposizione della merce (407 mq), locali destinati ad uffici (71 mq), locali adibiti ad assistenza tecnica (179 mq), spazi all'aperto destinati alle operazioni di carico e scarico delle merci (351 mq) e locali adibiti alla vendita al dettaglio (157 mq). Il cluster e' formato da aziende che sono per il 79% societa'. Il personale impiegato nell'attivita' e' pari a 7-8 addetti, di cui 5 dipendenti. Si tratta prevalentemente di grossisti con vendita al banco (53% dei ricavi) e al dettaglio (18%). Inoltre nel 52% dei casi sono concessionari di aziende di produzione. Anche in questo cluster la clientela e' rappresentata prevalentemente dalle imprese (68% dei ricavi), inoltre, coerentemente con la modalita' di vendita al dettaglio, rispetto agli altri cluster spiccano i ricavi provenienti dalla clientela privata (15%). L'area di mercato va dal livello provinciale al regionale. L'approvvigionamento avviene principalmente presso: imprese produttrici in Italia per prodotti standard (42% degli acquisti) e per prodotti commercializzati su licenza esclusiva e/o personalizzati (22%), importatori/concessionari di marche estere (16%) e altri grossisti (13%).
CLUSTER 3 - GROSSISTI CHE VENDONO PRODOTTI UTILIZZATI IN VARI SETTORI ECONOMICI
NUMEROSITA': 634
La gamma di prodotti offerti e' rappresentata prevalentemente da macchine (40% dei ricavi), ricambi (15%), impianti (48% dei ricavi per il 17% delle imprese) e attrezzature (36% dei ricavi per il 32% delle imprese). A questo cluster appartengono imprese che vendono prodotti commercializzati in vari ambiti tra cui spiccano la lavorazione del legno (64% dei ricavi per il 16% dei soggetti), la lavorazione metalli/meccanica (53% dei ricavi per il 22%) e il movimento terra (65% dei ricavi per il 17%). Le modalita' di vendita sono perlopiu' l'ingrosso a libero servizio (91% dei ricavi per il 42% dei soggetti), l'ingrosso con vendita al banco (63% dei ricavi per il 12% dei soggetti) e l'ingrosso con vendita sul territorio (53% dei ricavi per il 12%). Gli spazi fisici destinati all'esercizio dell'attivita' si articolano prevalentemente in: locali destinati a deposito e magazzino (138 mq) e locali destinati ad uffici (37 mq), mentre i locali per la vendita e l'esposizione della merce sono presenti per il 18% dei soggetti per un totale di 154 mq. Le aziende appartenenti a questo gruppo sono principalmente societa' sia di persone (24%) che di capitali (46%). Gli addetti all'attivita' dell'azienda sono 2-3, con presenza di personale dipendente nel 36% dei casi. Il mercato di riferimento e' costituito prevalentemente da imprese (77% dei ricavi), su un'area di mercato che va dal livello regionale al nazionale. Alcune aziende operano a livello internazionale, infatti il 48% dei ricavi per il 34% dei soggetti deriva dall'export. I canali di approvvigionamento principali sono rappresentati da imprese produttrici in Italia per prodotti standard (34% degli acquisti) e a seguire imprese produttrici in Italia per prodotti commercializzati su licenza esclusiva e/o personalizzati, grossisti e imprese all'Estero.
CLUSTER 4 - GROSSISTI CON OFFERTA DIVERSIFICATA DI PRODOTTI E SERVIZI ACCESSORI
NUMEROSITA': 548
Le aziende appartenenti a questo gruppo affiancano all'attivita' di vendita l'offerta di servizi quali: l'installazione (89% dei soggetti), il collaudo (88%) e la consulenza tecnica e formazione (65%). I ricavi derivano prevalentemente dalla vendita di macchine (37% dei ricavi), ma piu' rilevanti rispetto agli altri cluster risultano la vendita di impianti (18%) e l'assistenza tecnica (12%). I settori di utilizzo dei prodotti offerti sono svariati, i piu' rilevanti sono rappresentati dalla lavorazione del legno (60% dei ricavi per il 71% dei soggetti), la lavorazione dei metalli/meccanica (66% dei ricavi per il 35% dei soggetti) e l'alimentare. A questo gruppo appartengono sia grossisti con vendita al banco (58% dei ricavi per il 21% dei soggetti) che a libero servizio (90% dei ricavi per il 48%). Gli spazi fisici destinati all'esercizio dell'attivita' sono abbastanza contenuti e cosi' articolati: locali destinati a deposito e magazzino (209 mq) e locali destinati ad uffici (47 mq); inoltre il 35% dei soggetti presenta 111 mq di locali adibiti ad assistenza tecnica e il 31% locali per la vendita e l'esposizione pari a 175 mq. Le aziende appartenenti a questo gruppo sono prevalentemente societa' (67%). Gli addetti all'attivita' dell'azienda sono 3-4, nel 56% dei casi e' presente personale dipendente. Il mercato di riferimento e' costituito prevalentemente da imprese (84% dei ricavi), su un'area di mercato che va dal livello regionale al nazionale. Talvolta l'area di mercato si estende fino al livello internazionale, infatti per il 32% dei soggetti il 26% dei ricavi deriva dall'export. I canali di approvvigionamento principali sono rappresentati da: imprese produttrici in Italia per prodotti standard (35% degli acquisti), imprese produttrici in Italia per prodotti commercializzati su licenza esclusiva e/o personalizzati (61% degli acquisti per il 35% dei soggetti) e seguono quelli da imprese all'Estero e grossisti.
CLUSTER 5 - GROSSISTI CON VENDITA PREVALENTEMENTE SU TERRITORIO TRAMITE VENDITORI/AGENTI E OFFERTA DI SERVIZI ACCESSORI
NUMEROSITA': 580
Le aziende appartenenti a questo cluster sono caratterizzate dalla presenza di vendita prevalentemente sul territorio, da cui deriva l'80% dei ricavi. Tale vendita e' effettuata tramite agenti, rappresentanti o altri intermediari (3 nel 50% dei casi) e venditori diretti (dipendenti) (2 nel 34% dei casi). Inoltre queste imprese oltre a commercializzare prodotti offrono anche dei servizi accessori quali: l'installazione (93% dei soggetti), il collaudo (92%) e la consulenza tecnica e formazione (77%). La struttura e' composta principalmente da: locali destinati a deposito/magazzino (320 mq,), locali destinati ad uffici (102 mq), locali adibiti ad assistenza tecnica (85 mq) e un'impresa su due ha indicato 162 mq di locali per la vendita e l'esposizione della merce. Si tratta nella maggior parte dei casi di societa' di capitali (69%). In termini di personale i valori sono al di sopra della media, infatti la struttura e' composta da 8 addetti, di cui 5-6 dipendenti. I prodotti commercializzati sono rappresentati perlopiu' da: macchine (38% dei ricavi), attrezzature (17%), ricambi (9%), accessori (6%) e impianti (33% dei ricavi per il 34% dei soggetti); inoltre il 7% dei ricavi deriva dall'assistenza tecnica. Al cluster appartengono sia aziende che hanno indicato come attivita' prevalente quella di commercio all'ingrosso di macchine utensili per la lavorazione dei metalli e del legno (27% dei soggetti) che aziende di commercio all'ingrosso di altre macchine per l'industria, il commercio e la navigazione (60%). Il 28% dei soggetti presenta quale modalita' organizzativa quella del concessionario, mentre nel 27% dei casi sono concessionari esclusivisti. La tipologia di clientela e' rappresentata prevalentemente dalle imprese (83% dei ricavi). L'area di mercato di riferimento va dal livello regionale al nazionale e in alcuni casi si estende fino al livello internazionale, infatti il 14% dei ricavi per il 35% dei soggetti deriva dall'export. Le aziende di questo gruppo su approvvigionano nella maggior parte dei casi presso imprese produttrici in Italia per prodotti standard (36% degli acquisti), imprese produttrici in Italia per prodotti commercializzati su licenza esclusiva e/o personalizzati (21%) e imprese all'Estero (20%).
CLUSTER 6 - IMPRESE DI PICCOLE DIMENSIONI SPECIALIZZATE NELLA VENDITA DI PRODOTTI PER IL SETTORE AGRICOLO
NUMEROSITA': 350
Questo cluster si contraddistingue per la vendita di prodotti utilizzati nell'ambito agricolo (73% dei ricavi) ai quali spesso si affiancano quelli dell'hobbystica/giardinaggio (26% dei ricavi per il 28% delle imprese). I prodotti trattati sono prevalentemente macchine (37% dei ricavi), ricambi (28%) e attrezzature (13%). Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' dalle aziende appartenenti a questo gruppo, societa' nel 60% dei casi, sono di dimensioni contenute e si articolano in locali destinati a deposito/magazzino (211 mq), locali per la vendita e l'esposizione della merce (88 mq) e spazi all'aperto destinati alle operazioni di carico e scarico delle merci: inoltre il 37% dei soggetti presenta locali adibiti alla vendita al dettaglio pari a 67 mq. Il personale addetto all'attivita' dell'impresa e' pari a 3-4 addetti; personale dipendente e' presente nel 51% dei casi. La modalita' di vendita nettamente prevalente e' rappresentata dalla vendita al banco (56% dei ricavi), alla quale un'impresa su due affianca quella al dettaglio (30% dei ricavi per il 51% dei soggetti). La clientela di riferimento e' rappresentata in larga parte da imprese (67% dei ricavi) e privati (15%), su un'area di mercato che va dal livello provinciale al regionale. Gli approvvigionamenti vengono effettuati principalmente presso imprese produttrici in Italia per prodotti standard (36% degli acquisti), grossisti (20%) e imprese produttrici in Italia per prodotti commercializzati su licenza esclusiva e/o personalizzati (64% degli acquisti per il 37% dei soggetti).
CLUSTER 7 - GROSSISTI CHE VENDONO PREVALENTEMENTE ATTREZZATURE UTILIZZATE NEL SETTORE DEL COMMERCIO/PUBBLICI ESERCIZI
NUMEROSITA': 349
Questo gruppo e' caratterizzato dalla presenza di imprese che ottengono la maggior parte dei ricavi dalla vendita di prodotti utilizzati nell'ambito del commercio/pubblici esercizi (63% dei ricavi) e alimentari (60% dei ricavi per il 24% dei soggetti). I prodotti commercializzati sono in larga parte attrezzature (75% dei ricavi), a cui le aziende affiancano l'offerta dei servizi di installazione (74% dei soggetti) e collaudo (52%). La dimensione della struttura e' piuttosto ridotta con locali destinati principalmente a deposito/magazzino (143 mq) e ad uffici (36 mq). Locali destinati alla vendita e l'esposizione della merce sono presenti per il 53% delle imprese (106 mq). Il cluster e' formato da aziende che sono per il 61% societa' equamente ripartite tra societa' di capitali e societa' di persone. Il personale addetto all'attivita' dell'impresa e' pari a 3-4 addetti, sono presenti 2-3 dipendenti per il 54% dei soggetti. A questo gruppo appartengono sia imprese che adottano quale modalita' di vendita prevalente quella sul territorio (82% dei ricavi per il 41% dei soggetti), che aziende che derivano gran parte dei ricavi da ingrosso con vendita al banco (64% dei ricavi per il 32%) e a libero servizio (83% dei ricavi per il 20%). Il 22% dei soggetti sono concessionari di aziende di produzione. La clientela e' costituita principalmente da imprese (78% dei ricavi) e da commercianti al dettaglio (52% dei ricavi per il 14% dei soggetti), su un'area di mercato che va dal livello provinciale al regionale. Gli acquisti vengono realizzati in prevalenza presso imprese produttrici in Italia per prodotti standard (57% degli acquisti), imprese produttrici in Italia per prodotti commercializzati su licenza esclusiva e/o personalizzati (63% degli acquisti per il 32% dei soggetti) e grossisti (25% degli acquisti per il 37%).
CLUSTER 8 - GROSSISTI CON VENDITA PREVALENTEMENTE SU TERRITORIO TRAMITE VENDITORI/AGENTI
NUMEROSITA': 426
Le aziende appartenenti a questo cluster sono caratterizzate dalla presenza di vendita prevalentemente sul territorio tramite venditori/agenti, da cui deriva l'83% dei ricavi. Tale vendita e' effettuata tramite agenti, rappresentanti o altri intermediari (in media 2). Le superfici destinate all'esercizio dell'attivita' si articolano in locali destinati a deposito/magazzino (302 mq) e locali destinati ad uffici (92 mq). Si tratta nella maggior parte dei casi di societa' di capitali (67% dei soggetti). Il personale addetto all'attivita' dell'impresa e' rappresentato da 6 addetti, di cui 3-4 dipendenti. I prodotti commercializzati sono prevalentemente macchine (61% dei ricavi per il 40% delle imprese), componenti (63% dei ricavi per il 42% delle imprese), ricambi (21% dei ricavi per il 53% delle imprese), accessori (33% dei ricavi per il 50% delle imprese), utilizzati in svariati ambiti tra cui spiccano la lavorazione del legno, la lavorazione dei metalli/meccanica, l'alimentare, l'agricolo, l'elettrotecnico e la lavorazione materie plastiche/chimiche. La tipologia di clientela e' rappresentata perlopiu' da imprese (77% dei ricavi). L'area di mercato di riferimento va dal livello regionale al nazionale e in alcuni casi si estende fino al livello internazionale, infatti il 24% dei ricavi per il 34% delle aziende proviene dall'export. Le aziende di questo gruppo si approvvigionano prevalentemente presso imprese produttrici in Italia per prodotti standard (39% degli acquisti) e imprese all'Estero (24%).
CLUSTER 9 - GROSSISTI SPECIALIZZATI NELLA VENDITA DI PRODOTTI UTILIZZATI NEL SETTORE DELLA LAVORAZIONE DEI METALLI/MECCANICA
NUMEROSITA': 402
Questo cluster e' caratterizzato dalla presenza di imprese che ottengono la maggior parte dei ricavi dalla vendita di prodotti utilizzati nell'ambito della lavorazione dei metalli/meccanica (73% dei ricavi). I prodotti trattati sono prevalentemente utensili, sia industriali (43% dei ricavi) che manuali (31% dei ricavi per il 44% delle imprese), macchine (46% dei ricavi per il 42%) e attrezzature (24 dei ricavi per il 45%). A questo gruppo appartengono sia aziende che ricorrono principalmente alla vendita sul territorio (80% dei ricavi per il 40% dei soggetti), che aziende con vendita al banco (63% dei ricavi per il 40%) ed a libero servizio (84% dei ricavi per il 21%). Gli spazi destinati all'esercizio dell'attivita' si suddividono in: locali destinati a deposito/magazzino (199 mq), locali destinati ad uffici (50 mq), locali destinati a vendita e esposizione della merce (165 mq per il 39% dei soggetti). Il cluster e' formato da aziende che sono societa' nel 71% dei casi. Il personale occupato nell'attivita' dell'impresa e' pari a 4-5 addetti, e nel 54% dei casi si registra la presenza di 3 dipendenti. La clientela e' costituita quasi esclusivamente da imprese (88% dei ricavi), su un'area di mercato che va dal livello provinciale al regionale. Gli acquisti piu' frequentemente vengono effettuati presso imprese produttrici in Italia per prodotti standard (41% degli acquisti), grossisti (30% degli acquisti per il 51% delle imprese) e importatori/concessionari di marche estere (34% degli acquisti per il 41% delle imprese).
CLUSTER 10 - GROSSISTI SPECIALIZZATI NELLA VENDITA DI PRODOTTI PER IL SETTORE TESSILE
NUMEROSITA': 306
A questo cluster appartengono imprese che commercializzano prodotti utilizzati prevalentemente nel settore tessile (83% dei ricavi). I prodotti maggiormente venduti sono macchine (44% dei ricavi), ricambi (19%) e accessori (15%); inoltre il 58% delle aziende ha indicato ricavi derivanti dall'assistenza tecnica (12%). Tra i servizi offerti si evidenziano l'installazione nel 68% dei casi e il collaudo nel 58% dei casi. A questo gruppo appartengono sia le aziende che utilizzano principalmente la vendita sul territorio (71% dei ricavi per il 28% dei soggetti), che quelle con vendita a libero servizio (80% dei ricavi per il 22%) e al banco (68% dei ricavi per il 50%). Le superfici destinate all'esercizio dell'attivita' sono rappresentate da: locali destinati a deposito e magazzino (190 mq), locali destinati ad uffici (39 mq), locali per la vendita e l'esposizione della merce (83 mq per il 50% dei soggetti) e locali adibiti ad assistenza tecnica (100 mq per il 51%). Le aziende del cluster, nel 70% dei casi societa', occupano 4 addetti. Per il 58% delle imprese e' presente personale dipendente (3). La clientela e' costituita per l'84% dei ricavi da imprese, su un'area di mercato che va dal livello regionale al nazionale, che spesso si estende fino al livello internazionale, infatti il 28% dei ricavi per il 42% dei soggetti deriva dall'export. Gli acquisti vengono principalmente effettuati presso imprese produttrici in Italia per prodotti standard, grossisti, importatori/concessionari di marche estere e imprese produttrici in Italia per prodotti commercializzati su licenza esclusiva e/o personalizzati. Per il 62% delle imprese il 34% degli acquisti riguarda macchinari usati.
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO
Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo un esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (3). La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti). E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo". In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
- costo del venduto (4) dichiarato negativo; - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi dichiarati.
Successivamente sono stati utilizzati degli indicatori economico-contabili specifici delle attivita' in esame:
- valore aggiunto per addetto = valore aggiunto (5)/(numero addetti (6)*1000); - margine operativo lordo sulle vendite = (margine operativo lordo (7)*100) / ricavi; - rotazione del magazzino = (costo del venduto /giacenza media 8).
Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento. Per il valore aggiunto per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli:
- dal 1 al 19 ventile, per i cluster 5 e 9; - dal 2 al 19 ventile, per i cluster 1, 2, 4, 7, 8 e 10; - dal 3 al 19 ventile, per i cluster 3 e 6.
Per il margine operativo lordo sulle vendite sono stati scelti i seguenti intervalli:
- dal 1 al 19 ventile, per i cluster 3, 4, 5, 6, 7, 9 e 10; - dal 2 al 19 ventile, per i cluster 1, e 8.
Per la rotazione del magazzino sono stati scelti i seguenti intervalli:
- dal 1 al 19 ventile, per i cluster 1, 2, 3, 4, 5, 7, 8, 9 e 10; - dal 2 al 19 ventile, per il cluster 6.
Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo. Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significativi e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita). Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nella definizione della "funzione di ricavo" si e' tenuto conto anche delle possibili differenze di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell'attivita'. A tale scopo si sono utilizzati i risultati di uno studio relativo alla "territorialita' del commercio a livello provinciale" (9), che ha avuto come obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto al:
- grado di modernizzazione; - grado di copertura dei servizi di prossimita'; - grado di sviluppo socio - economico.
Nella definizione della funzione di ricavo le aree territoriali sono state rappresentate con un insieme di variabili dummy ed e' stata analizzata la loro interazione con la variabile "costo del venduto" Tali variabili hanno prodotto, ove le differenze territoriali non fossero state colte completamente nella Cluster Analysis, valori correttivi da applicare, nella stima del ricavo di riferimento, al coefficiente della variabile "costo del venduto ". Nell'allegato 7.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi:
- l'Analisi Discriminante (10); - la stima del ricavo di riferimento.
Nell'allegato 7.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante. Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui su attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza. Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. (10) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.
----> Vedere ALLEGATO 7.A alle pagg. 210 - 211 <----
ALLEGATO 7.B
VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE
Quadro A:
- Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo pieno - Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo parziale - Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti - Numero delle giornate retribuite per gli assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio.
Quadro B:
- Mq dei locali per la vendita e l'esposizione della merce - Mq dei locali adibiti alla vendita al dettaglio e all'esposizione interna della merce.
Quadro G:
- Tipologia di vendita: Ingrosso con vendita al banco - Tipologia di vendita: Ingrosso con vendita sul territorio (tramite venditori/agenti) - Tipologia di vendita: Ingrosso a libero servizio - Tipologia di vendita: Vendita al dettaglio autorizzata da apposita licenza - Tipologia dell'offerta: Prodotti commercializzati - Impianti - Tipologia dell'offerta: Prodotti commercializzati - Attrezzature - Tipologia dell'offerta: Prodotti commercializzati - Ricambi - Tipologia dell'offerta: Prodotti commercializzati - Accessori - Tipologia dell'offerta: Prodotti commercializzati - Componenti - Tipologia dell'offerta: Prodotti commercializzati - Utensili industriali - Tipologia dell'offerta: Prodotti commercializzati - Utensili manuali - Tipologia dell'offerta: Servizi commercializzati - Noleggio di macchinari e attrezzature - Tipologia dell'offerta: Servizi commercializzati - Assistenza tecnica - Ambito di utilizzo dei prodotti commercializzati: Lavorazione dei metalli/Meccanica - Ambito di utilizzo dei prodotti commercializzati: Alimentare - Ambito di utilizzo dei prodotti commercializzati: Tessile - Ambito di utilizzo dei prodotti commercializzati: Agricolo - Ambito di utilizzo dei prodotti commercializzati: Movimento terra - Ambito di utilizzo dei prodotti commercializzati: Edilizia - Ambito di utilizzo dei prodotti commercializzati: Commercio /Pubblici Esercizi - Ambito di utilizzo dei prodotti commercializzati: Hobbystica/Giardinaggio - Altri servizi offerti: Installazione - Altri servizi offerti: Collaudo - Altri servizi offerti: Consulenza tecnica e formazione - Altri servizi offerti: Consulenza finanziaria - Altri dati specifici: Ricavi derivanti dalla vendita al dettaglio di prodotti provenienti dal proprio magazzino all'ingrosso.
Quadro H:
- Modalita' organizzativa: Concessionario - Modalita' organizzativa: Concessionario esclusivista di un produttore - Addetti all'attivita' di impresa: Addetti alla vendita al dettaglio - Dipendenti: numero giornate retribuite - Addetti all'attivita' di impresa: Agenti / rappresentanti e altri intermediari - Non dipendenti: numero - Costi e spese specifici: Spese per servizi, offerti alla propria clientela, affidati a terzi
Quadro I:
- Beni strumentali: Muletti e carrelli elettrici - Beni strumentali: Officina attrezzata per assistenza e riparazioni
(1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. (2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili.
(3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica. (4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di materie prime - rimanenze finali. (5) Valore aggiunto = Ricavi - Costo del venduto - Costo per la produzione di servizi - Spese per acquisti di servizi. (6) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite.
numero addetti = 1 + numero dipendenti a tempo pieno + numero (ditte dipendenti a tempo parziale + numero apprendi- individuali) sti + numero assunti con contratto di forma- zione e lavoro o a termine e lavoranti a domi- cilio + numero collaboratori coordinati e con- tinuativi che prestano attivita' prevalente- mente nell'impresa + numero collaboratori del- l'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipa- zione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa
numero addetti = Numero dipendenti a tempo pieno + numero (societa') dipendenti a tempo parziale + numero apprendi- sti + numero assunti con contratto di forma- zione e lavoro o a termine e lavoranti a domi- cilio + numero collaboratori coordinati e con- tinuativi che prestano attivita' prevalente- mente nell'impresa + numero associati in par- tecipazione che apportano lavoro prevalente- mente nell'impresa + numero soci con occupa- zione prevalente nell'impresa + numero ammini- stratori non soci (7) Margine Operativo Lordo = Ricavi - Costo del venduto - Costo per la produzione di servizi - Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita' dell'impresa - Spese per acquisti di servizi. (8) Giacenza media = (Esistenze iniziali + rimanenze finali) / 2. (9) I criteri e le conclusioni dello studio riportati nell'apposito Decreto Ministeriale.
|
| ALLEGATO 8 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE SM85U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore. Oggetto dello studio e' l'attivita' economica:
- 52.26.0 - Commercio al dettaglio di prodotti del tabacco e di altri generi di monopolio.
La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa. A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'. Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SM85). Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 17.085. I questionari restituiti sono stati 15.134, pari al 88,6% degli inviati. Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 2.346 questionari, pari al 15,5% dei questionari rientrati. I principali motivi di scarto sono stati:
- ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di lire); - quadro B del questionario (unita' locali destinate all'attivita' di vendita) non compilato; - quadro M del questionario elementi contabili) non compilato; - esercizio dell'attivita' commerciale in piu' punti di vendita; - errata compilazione delle percentuali relative ai prodotti merceologici venduti (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alle modalita' d'acquisto (quadro H del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel questionario.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 12.788.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
- una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analise des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1); - un procedimento di Cluster Analysis (2).
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering. Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo. Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie di prodotti venduti, ai vari servizi offerti, etc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa. I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio. La Cluster Analysis ha consentito di identificare nove gruppi omogenei di imprese.
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
L'analisi ha permesso di classificare gli esercizi commerciali in esame in 9 gruppi omogenei, che descrivono adeguatamente le diverse tipologie di operatori riscontrabili nel settore del commercio al dettaglio di prodotti del tabacco ed altri generi di monopolio. Data l'uniformita' dell'assortimento base comune a tutti gli esercizi del settore, la presenza di aggi per gran parte delle merceologie trattate e la riserva di attivita' stabilita dalla legge, gli elementi che hanno maggiormente contribuito a determinare i modelli di business sono i seguenti:
- fattore dimensionale; - specializzazione dell'assortimento "non tabacco"; - localizzazione; - prestazione di servizi accessori.
Sulla base del fattore dimensionale e' possibile fare una distinzione tra i dettaglianti di dimensioni ridotte (cluster 5) e quelli di dimensioni maggiori (cluster 6 e 9). La specializzazione dell'assortimento "non tabacco" ha permesso di identificare le seguenti categorie:
- articoli per fumatori (cluster 1); - giornali (cluster 2); - drogheria (cluster 7); - altre merceologie complementari, quali cartoleria, profumeria, giochi e giocattoli (cluster 8).
La localizzazione ha permesso di isolare i soggetti presenti nei centri commerciali al dettaglio (cluster 4). La prestazione di servizi accessori ha consentito di individuare due cluster per i quali il servizio di ricevitoria lotto rappresenta una quota consistente dei ricavi (cluster 3 e 9), mentre gli altri servizi accessori prestati (fotocopie e distributore automatico di sigarette) essendo trasversali all'intera categoria e rappresentando quote marginali dei ricavi non hanno consentito ulteriori distinzioni.
CLUSTER 1 - TABACCHERIE CON ASSORTIMENTO FOCALIZZATO SU SIGARI, PIPE ED ARTICOLI PER FUMATORI
NUMEROSITA': 124
Il cluster comprende le tabaccherie che presentano un assortimento rivolto prevalentemente alla clientela fumatrice, infatti la somma delle merceologie tipiche (sigari, pipe, articoli per fumatori etc.) rappresenta il 24% dei ricavi complessivi. Le aziende appartenenti al cluster sono per il 98% ditte individuali, con una struttura composta in media da 2 addetti. I locali destinati allo svolgimento dell'attivita' sono costituiti da 30 mq di spazi destinati alla vendita, da 10 mq di magazzino e da vetrine per circa 3 metri lineari. La peculiarita' dell'assortimento offerto e' costituita dalla presenza di articoli destinati ad una clientela selezionata di fumatori che oltre alla varieta' di sigarette presente in qualsiasi tabaccheria puo' trovare in questi esercizi specializzati sigari, pipe, accessori per la conservazione dei tabacchi e dei sigari, tranciasigari, nettapipe, accendini per pipe e quant'altro necessario alle esigenze specifiche del conoscitore. L'assortimento e' costituito oltre che da sigarette, tabacchi e fiammiferi (33% dei ricavi) da articoli per fumatori (19%), sigari e sigaretti (4%), pipe (5%), sono presenti inoltre merceologie accessorie quali pastigliaggi (7%), valori bollati e postali (5%), schede telefoniche e ricariche (4%). Nel 38% dei casi viene effettuata anche l'attivita' di ricevitoria giochi con un incidenza sui ricavi del 12%. La tipologia di vendita e' sia assistita (48% dei casi) che mista (27%). Tra i servizi offerti si rilevano la fotocopiatura (20% dei casi) ed il distributore automatico di sigarette (26%). Gli acquisti vengono effettuati sia dai monopoli (59% degli acquisti) che da grossisti (32%). La dotazione di beni strumentali comprende in media un bancone, 10 metri lineari di scaffali, 4 metri lineari di espositori ed un punto cassa. Ove presente l'attivita' di ricevitoria giochi si rileva la presenza in media di un terminale per ricevitoria giochi.
CLUSTER 2 - TABACCHERIE CON ASSORTIMENTO ESTESO AL COMPARTO EDITORIA
NUMEROSITA': 833
Gli esercizi in oggetto si caratterizzano per l'affiancamento di prodotti editoriali alle merceologie tipiche del comparto. L'assortimento e', infatti, costituito da giornali e riviste (33% dei ricavi), sigarette, tabacchi e fiammiferi (34% dei ricavi), schede telefoniche e ricariche (4%), valori bollati e postali (3%) ed articoli di cartoleria (3%). Nel 58% dei casi viene effettuata anche l'attivita' di ricevitoria giochi con un incidenza sui ricavi del 13%. I soggetti appartenenti a questo cluster sono per il 97% ditte individuali con una struttura composta da 2 addetti. I locali destinati allo svolgimento dell'attivita' sono costituiti da 34 mq di spazi destinati alla vendita, da 10 mq di magazzino, e da vetrine per circa 3 metri lineari. La tipologia di vendita e' sia assistita (39% dei casi) che mista (41%). L'approvvigionamento avviene in prevalenza da monopoli (59% degli acquisti) e da commercianti all'ingrosso (30%). La dotazione di beni strumentali comprende in media un bancone, 12 metri lineari di scaffali, 5 metri lineari di espositori ed un punto cassa. Ove presente l'attivita' di ricevitoria giochi si rileva la presenza di un terminale per ricevitoria giochi.
CLUSTER 3 - PICCOLE TABACCHERIE CON RICEVITORIA LOTTO E GIOCHI
NUMEROSITA': 3.005
Gli esercizi in oggetto si caratterizzano per le dimensioni ridotte e per l'offerta del servizio di ricevitoria dal quale deriva il 31% dei ricavi. I soggetti appartenenti a questo cluster sono per il 98% ditte individuali con una struttura composta da 2 addetti. I locali destinati allo svolgimento dell'attivita' sono costituiti da 26 mq di spazi destinati alla vendita, da 6 mq di magazzino, e da vetrine per circa 2 metri lineari. L'assortimento e' costituito da sigarette, tabacchi e fiammiferi (42% dei ricavi), valori bollati e postali (4%) e pastigliaggi (4%). Nel 36% dei casi e' presente il distributore automatico di sigarette e nel 18% dei casi si effettua il servizio di fotocopiatura. La tipologia di vendita e' prevalentemente assistita (54% dei casi). L'approvvigionamento avviene in prevalenza da monopoli (75% degli acquisti) e da commercianti all'ingrosso (18%). La dotazione di beni strumentali comprende mediamente un bancone, 9 metri lineari di scaffali, 2 metri lineari di espositori, un punto cassa ed un terminale per ricevitoria giochi.
CLUSTER 4 - TABACCHERIE LOCALIZZATE IN CENTRI COMMERCIALI AL DETTAGLIO
NUMEROSITA': 249
Gli esercizi in oggetto si caratterizzano per la localizzazione all'interno di un centro commerciale al dettaglio. I soggetti appartenenti a questo cluster sono per il 96% ditte individuali con una struttura composta da 2 addetti. I locali destinati allo svolgimento dell'attivita' sono costituiti da 27 mq di spazi destinati alla vendita, da 7 mq di magazzino, e da vetrine per circa 2 metri lineari. L'assortimento e' costituito da sigarette, tabacchi e fiammiferi (62% dei ricavi), schede telefoniche e ricariche (6%), valori bollati e postali (3%). Nel 55% dei casi si effettua un sevizio di ricevitoria lotto/giochi dal quale deriva il 19% dei ricavi, nel 19% dei casi e' presente il distributore automatico di sigarette e nel 13% dei casi si effettua il servizio di fotocopiatura. La tipologia di vendita e' prevalentemente assistita (52% dei casi). L'approvvigionamento avviene in prevalenza da monopoli (81% degli acquisti) e da commercianti all'ingrosso (15%). La dotazione di beni strumentali comprende un bancone, 7 metri lineari di scaffali, 4 metri lineari di espositori, un punto cassa ed un terminale per ricevitoria giochi. Data la localizzazione particolare e' da segnalare che il 7% dei soggetti appartenenti al cluster e' costituito da rivendite speciali.
CLUSTER 5 - ESERCIZI DI DIMENSIONI RIDOTTE CON ASSORTIMENTO RISTRETTO AL SOLO COMPARTO TABACCHI
NUMEROSITA': 3.330
Gli esercizi in oggetto si caratterizzano per le dimensioni inferiori rispetto a quelle degli altri gruppi e per l'assortimento concentrato quasi esclusivamente sui tabacchi. I soggetti appartenenti a questo cluster sono per il 99% ditte individuali con una struttura molto semplice che nella maggior parte dei casi non dispone di personale dipendente. I locali destinati allo svolgimento dell'attivita' sono costituiti da 18 mq di spazi destinati alla vendita, da 4 mq di magazzino, e da vetrine per circa 2 metri lineari. L'assortimento e' costituito da sigarette, tabacchi e fiammiferi (75% dei ricavi), schede telefoniche e ricariche (4%), valori bollati e postali (5%). Nel 25% dei casi e' presente il distributore automatico di sigarette e nel 10% dei casi si effettua il servizio di fotocopiatura. La tipologia di vendita e' prevalentemente assistita (55% dei casi). L'approvvigionamento avviene in prevalenza da monopoli (85% degli acquisti) e da commercianti all'ingrosso (11%). La dotazione di beni strumentali comprende mediamente un bancone, 6 metri lineari di scaffali, 2 metri lineari di espositori ed un punto cassa.
CLUSTER 6 - ESERCIZI DI PIU' GRANDI DIMENSIONI CON ASSORTIMENTO DESPECIALIZZATO
NUMEROSITA': 2.110
Gli esercizi in oggetto si caratterizzano per le dimensioni maggiori rispetto alla media del settore e l'assortimento despecializzato. I soggetti appartenenti a questo cluster sono per il 98% ditte individuali con una struttura composta in media da 2 addetti. I locali destinati allo svolgimento dell'attivita', di dimensioni superiori alla media del settore, sono costituiti da 48 mq di spazi destinati alla vendita, da 21 mq di magazzino, e da vetrine per circa 5 metri lineari. L'assortimento e' costituito da sigarette, tabacchi e fiammiferi (52% dei ricavi), schede telefoniche e ricariche (6%), pastigliaggi (4%), valori bollati e postali (6%) ed altre merceologie con quote di ricavi marginali. Nel 70% dei casi si effettua un servizio di ricevitoria lotto/giochi dal quale deriva il 16% dei ricavi, nel 49% dei casi e presente il distributore automatico di sigarette e nel 33% dei casi si effettua il servizio di fotocopiatura. La tipologia di vendita e' sia assistita (51% dei casi) che mista (29%). L'approvvigionamento avviene in prevalenza da monopoli (72% degli acquisti) e da commercianti all'ingrosso (21%). La dotazione di beni strumentali comprende 2 banconi, 13 metri lineari di scaffali, 4 metri lineari di espositori, un punto cassa ed un terminale per giochi e lotto.
CLUSTER 7 - TABACCHERIE CON FOCALIZZAZIONE DELL'ASSORTIMENTO SUL COMPARTO DROGHERIA
NUMEROSITA': 135
I soggetti appartenenti a questo cluster sono per il 98% ditte individuali con una struttura composta in media da 2 addetti. I locali destinati allo svolgimento dell'attivita' sono costituiti da 32 mq di spazi destinati alla vendita, da 10 mq di magazzino, e da vetrine per circa 3 metri lineari. La particolarita' distintiva dell'assortimento degli appartenenti al cluster e' la presenza di articoli di drogheria e pastigliaggi che rendono questi esercizi assimilabili a piccole drogherie. L'assortimento e' costituito da sigarette, tabacchi e fiammiferi (47% dei ricavi), articoli di drogheria (12%), schede telefoniche e ricariche (4%), pastigliaggi (5%) e valori bollati e postali (3%). Nel 50% dei casi si effettua un sevizio di ricevitoria lotto/giochi dal quale deriva il 16% dei ricavi, nel 24% dei casi e' presente il distributore automatico di sigarette e nel 18% dei casi si effettua il servizio di fotocopiatura. La tipologia di vendita e' sia assistita (41% dei casi) che mista (25%). L'approvvigionamento avviene in prevalenza da monopoli (66% degli acquisti) e da commercianti all'ingrosso (29%). La dotazione di beni strumentali comprende un bancone, 11 metri lineari di scaffali, 2 metri lineari di espositori, un punto cassa e ove presente il servizio un terminale per giochi e lotto.
CLUSTER 8 - TABACCHERIE CON ASSORTIMENTO ESTESO A MERCEOLOGIE COMPLEMENTARI
NUMEROSITA': 1.665
I soggetti appartenenti a questo cluster sono per il 98% ditte individuali con una struttura composta in media da 2 addetti. I locali destinati allo svolgimento dell'attivita' sono costituiti da 33 mq di spazi destinati alla vendita, da 10 mq di magazzino, e da vetrine per circa 3 metri lineari. L'assortimento e' costituito da sigarette, tabacchi e fiammiferi (39% dei ricavi), pastigliaggi (11%), articoli di cartoleria (8%), articoli di profumeria (5%), schede telefoniche e ricariche (4%), giochi e giocattoli (4%), valori bollati e postali (3%). Nel 49% dei casi si effettua un sevizio di ricevitoria lotto/giochi dal quale deriva il 12% dei ricavi, nel 31% dei casi e' presente il distributore automatico di sigarette e nel 30% dei casi si effettua il servizio di fotocopiatura. La tipologia di vendita e' sia assistita (52% dei casi) che mista (28%). I soggetti appartenenti a questo cluster sono per il 98% ditte individuali con una struttura composta da 2 addetti. I locali destinati allo svolgimento dell'attivita' sono costituiti da 26 mq di spazi destinati alla vendita, da 6 mq di magazzino, e da vetrine per circa 2 metri lineari. L'assortimento e' costituito da sigarette, tabacchi e fiammiferi (42% dei ricavi), valori bollati e postali (4%) e pastigliaggi (4%). Nel 36% dei casi e' presente il distributore automatico di sigarette e nel 18% dei casi si effettua il servizio di fotocopiatura. La tipologia di vendita e' prevalentemente assistita (54% dei casi). L'approvvigionamento avviene in prevalenza da monopoli (75% degli acquisti) e da commercianti all'ingrosso (18%). La dotazione di beni strumentali comprende mediamente un bancone, 9 metri lineari di scaffali, 2 metri lineari di espositori, un punto cassa ed un terminale per ricevitoria giochi.
CLUSTER 4 - TABACCHERIE LOCALIZZATE IN CENTRI COMMERCIALI AL DETTAGLIO
NUMEROSITA': 249
Gli esercizi in oggetto si caratterizzano per la localizzazione all'interno di un centro commerciale al dettaglio. I soggetti appartenenti a questo cluster sono per il 96% ditte individuali con una struttura composta da 2 addetti. I locali destinati allo svolgimento dell'attivita' sono costituiti da 27 mq di spazi destinati alla vendita, da 7 mq di magazzino, e da vetrine per circa 2 metri lineari. L'assortimento e' costituito da sigarette, tabacchi e fiammiferi (62% dei ricavi), schede telefoniche e ricariche (6%), valori bollati e postali (3%). Nel 55% dei casi si effettua un sevizio di ricevitoria lotto/giochi dal quale deriva il 19% dei ricavi, nel 19% dei casi e' presente il distributore automatico di sigarette e nel 13% dei casi si effettua il servizio di fotocopiatura. La tipologia di vendita e' prevalentemente assistita (52% dei casi). L'approvvigionamento avviene in prevalenza da monopoli (81% degli acquisti) e da commercianti all'ingrosso (15%). La dotazione di beni strumentali comprende un bancone, 7 metri lineari di scaffali, 4 metri lineari di espositori, un punto cassa ed un terminale per ricevitoria giochi. Data la localizzazione particolare e' da segnalare che il 7% dei soggetti appartenenti al cluster e' costituito da rivendite speciali.
CLUSTER 5 - ESERCIZI DI DIMENSIONI RIDOTTE CON ASSORTIMENTO RISTRETTO AL SOLO COMPARTO TABACCHI
NUMEROSITA' 3.330
Gli esercizi in oggetto si caratterizzano per le dimensioni inferiori rispetto a quelle degli altri gruppi e per l'assortimento concentrato quasi esclusivamente sui tabacchi. I soggetti appartenenti a questo cluster sono per il 99% ditte individuali con una struttura molto semplice che nella maggior parte dei casi non dispone di personale dipendente. I locali destinati allo svolgimento dell'attivita' sono costituiti da 18 mq di spazi destinati alla vendita, da 4 mq di magazzino, e da vetrine per circa 2 metri lineari. L'assortimento e' costituito da sigarette, tabacchi e fiammiferi (75% dei ricavi), schede telefoniche e ricariche (4%), valori bollati e postali (5%). Nel 25% dei casi e' presente il distributore automatico di sigarette e nel 10% dei casi si effettua il servizio di fotocopiatura. La tipologia di vendita e' prevalentemente assistita (55% dei casi). L'approvvigionamento avviene in prevalenza da monopoli (85% degli acquisti) e da commercianti all'ingrosso (11%). La dotazione di beni strumentali comprende mediamente un bancone, 6 metri lineari di scaffali, 2 metri lineari di espositori ed un punto cassa. Successivamente e stato utilizzato un indicatore economico contabile specifico dell'attivita' in esame: valore aggiunto per addetto = valore aggiunto (4)/ numero addetti (5) * 1.000); Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione ventilica dell'indicatore precedentemente definito e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori dell'indicatore all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento. Per il valore aggiunto per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli:
- dal 1 al 19 ventile, per il cluster 9: - dal 2 al 19 ventile, per i cluster 2, 3, 6; - dal 3 al 19 ventile, per il cluster 1; - dal 4 al 19 ventile, per il cluster 8; - dal 5 al 19 ventile, per i cluster 4, 7; - dal 6 al 19 ventile, per il cluster 5.
Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo. La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti). La variabile dipendente non comprende i ricavi delle attivita' per le quali si percepiscono aggi o ricavi fissi e, di conseguenza, sono state neutralizzate le componenti promiscue relative ad attivita' di vendita di generi soggetti ad aggio e/o ricavo fisso. Nella definizione della "funzione di ricavo" sono state neutralizzate le componenti promiscue relative ad attivita' di vendita di generi soggetti ad aggio o a ricavo fisso in base al margine lordo. I ricavi netti derivanti da attivita' di vendita di generi soggetti ad aggio o a ricavo fisso possono essere considerati come il margine lordo relativo a dette attivita'. Pertanto la neutralizzazione dei dati promiscui, relativi ad attivita' di vendita di generi soggetti ad aggio o a ricavo fisso, puo' ragionevolmente essere operata in base all'incidenza dei ricavi netti derivanti da attivita' di vendita di generi soggetti ad aggio o a ricavo fisso sul margine lordo complessivo aziendale (6). I dati promiscui interessati alla neutralizzazione sono stati quelli riferiti:
- al personale addetto all'attivita'; - al costo per la produzione di servizi; - alle spese per il personale dipendente; - alle spese per acquisti di servizi; - al valore dei beni strumentali.
Utilizzando l'incidenza sopra descritta i dati promiscui vengono depurati della componente relativa alle attivita' di vendita di generi ad aggio o a ricavo fisso. Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita). Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nell'allegato 8.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi:
- l'analisi Discriminante (7); - la stima del ricavo di riferimento.
Nell'allegato 8.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante. Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita', infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza. Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
----> Vedere ALLEGATO 8.A di pag. 225 <----
ALLEGATO 8.B
VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE
QUADRO A:
- Dipendenti a tempo pieno (numero giornate retribuite) - Dipendenti a tempo parziale (numero giornate retribuite) - Apprendisti (numero giornate retribuite) - Assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio (numero giornate retribuite) - Collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa (numero) - Collaboratori coordinati e continuativi diversi da quelli di cui al rigo A5 (numero) - Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero) - Familiari diversi da quelli di cui al rigo A7 che prestano attivita' nell'impresa (numero) - Associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa (numero) - Associati in partecipazione diversi da quelli di cui al A9 (numero) - Soci con occupazione prevalente nell'impresa (numero) - Soci diversi da quelli di cui al rigo A11 (numero) - Amministratori non soci (numero)
QUADRO B:
- Mq dei locali per la vendita e l'esposizione interna della merce - Mq dei locali destinati a deposito e/o magazzino - Metri lineari di esposizione fronte strada (vetrine) - Localizzazione (1=autonoma; 2=in centro commerciale al dettaglio) - Spese sostenute per beni e/o servizi comuni in caso di localizzazione non autonoma
QUADRO G:
- Prodotti merceologici venduti/ servizi offerti: Sigarette, tabacchi e fiammiferi - Prodotti merceologici venduti/ servizi offerti: Sigari e sigaretti - Prodotti merceologici venduti/ servizi offerti: Valori bollati e postali - Prodotti merceologici venduti/ servizi offerti: Schede telefoniche/ ricariche - Prodotti merceologici venduti/ servizi offerti: Abbonamenti biglietti e tessere per il trasporto pubblico e ferroviario - Prodotti merceologici venduti/ servizi offerti: Biglietti di lotterie e gratta e vinci - Prodotti merceologici venduti/ servizi offerti: Tessere e biglietti per parcheggio - Prodotti merceologici venduti/ servizi offerti: Tessere Viacard - Prodotti merceologici venduti/ servizi offerti: Giornali e riviste - Prodotti merceologici venduti/ servizi offerti: Ricevitoria lotto/ giochi ed altri servizi (bollo auto, canone Rai etc.) - Prodotti merceologici venduti/ servizi offerti: Pipe - Prodotti merceologici venduti/ servizi offerti: Articoli per fumatori (accendini, trancia sigari, scovolini, cura pipe, bocchini, filtri, umidificatori, scatole per tabacco e per sigari, sacche per tabacco, cartine, macchinette arrotola sigarette, reggipipe, sacche porta pipe, etc.) - Prodotti merceologici venduti/ servizi offerti: Articoli di drogheria - Prodotti merceologici venduti/ servizi offerti: Pastigliaggi (confetteria, caramelle, dolciumi, etc.) - Prodotti merceologici venduti/ servizi offerti: Articoli di cartoleria (cartoline, biglietti di auguri, carta da lettere, carta da regalo, penne, matite, cancelleria varia, etc.) - Prodotti merceologici venduti/ servizi offerti: Articoli di bigiotteria - Prodotti merceologici venduti/ servizi offerti: Articoli di profumeria e cosmetici - Prodotti merceologici venduti/ servizi offerti: Articoli di pelletteria - Prodotti merceologici venduti/ servizi offerti: Articoli igenico-sanitari - Prodotti merceologici venduti/ servizi offerti: Articoli per la fotografia - Prodotti merceologici venduti/ servizi offerti: Giochi e giocattoli - Prodotti merceologici venduti/ servizi offerti: Souvenir - Prodotti merceologici venduti/ servizi offerti: Libri - Prodotti merceologici venduti/ servizi offerti: Gadgets
QUADRO I:
- Beni strumentali: Banconi - Beni strumentali: Terminali per ricevitoria/ giochi ed altri servizi - Beni strumentali: Terminali per ricariche telefoniche
(1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. (2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili.
(4) Valore aggiunto = (Ricavi + aggi e proventi derivanti dalla vendita di generi soggetti a ricavo fisso - Costo del venduto - Spese per acquisti di servizi - Costo per la produzione di servizi). (5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite.
numero addetti = 1 + numero dipendenti a tempo pieno + numero (ditte dipendenti a tempo parziale + numero apprendi- individuali) sti + numero assunti con contratto di forma- zione e lavoro o a termine e lavoranti a domi- cilio + numero collaboratori coordinati e con- tinuativi che prestano attivita' prevalente- mente nell'impresa + numero collaboratori del- l'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipa- zione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa
numero addetti = Numero dipendenti a tempo pieno + numero (societa') dipendenti a tempo parziale + numero apprendi- sti + numero assunti con contratto di forma- zione e lavoro o a termine e lavoranti a domi- cilio + numero collaboratori coordinati e con- tinuativi che prestano attivita' prevalente- mente nell'impresa + numero associati in par- tecipazione che apportano lavoro prevalente- mente nell'impresa + numero soci con occupa- zione prevalente nell'impresa + numero ammini- stratori non soci (6) Il margine lordo viene calcolato come (ricavi - costo del venduto). Il costo del venduto e' pari a (esistenze iniziali + acquisti di merci e materie prime - rimanenze finali).
(7) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.
|
| ALLEGATO 9 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE SM86U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore. Oggetto dello studio e' l'attivita' economica:
- 52.63.2 - Commercio effettuato per mezzo di distributori automatici.
La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa. A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'. Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SM86). Il numero dei questionari inviati e stato pari a 1.320. I questionari restituiti sono stati 1.195, pari al 90,5% degli inviati. Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 305 questionari, pari al 25,5% dei questionari rientrati. I principali motivi di scarto sono stati:
- ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di lire); - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%; - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di attivita' e servizi offerti (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia dell'offerta (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla modalita' di acquisto (quadro H del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel questionario.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 890.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
- una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1); - un procedimento di Cluster Analysis (2).
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering. Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo. Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie dell'offerta, etc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa. I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio. La Cluster Analysis ha consentito di identificare cinque gruppi omogenei di imprese.
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Le aziende operanti in questo settore si occupano della somministrazione di alimenti e bevande e della vendita di prodotti non deperibili, attraverso il sistema dei distributori automatici. Le macchine sono installate nella maggior parte dei casi in uffici, aziende, luoghi pubblici e comunita' in genere. Per quanto riguarda il mercato di riferimento delle aziende operanti in questo settore e' importante quindi fare una distinzione tra le macchine ubicate in luoghi ad accesso limitato e quelle ubicate in luoghi senza limitazioni di accesso al pubblico. Talvolta queste imprese commerciali affiancano all'attivita' di vendita e somministrazione l'offerta di servizi a terze imprese. I servizi offerti sono rappresentati nella maggior parte dei casi dalla manutenzione dei distributori automatici e dall'approvvigionamento/assortimento prodotti. L'analisi svolta per le imprese appartenenti a questo settore ha permesso di classificare le aziende in cinque gruppi omogenei che rappresentano le diverse realta' riscontrabili. I fattori che caratterizzano principalmente le aziende oggetto di analisi sono:
- dimensione della struttura; - tipologia dell'offerta; - tipologia di attivita'.
Il fattore dimensionale ha consentito di identificare il cluster delle imprese con una struttura organizzativa piu' articolata (cluster 3). La tipologia di prodotti offerti ha distinto le realta' in cui l'offerta e' piuttosto specializzata (cluster 2 e 4) da quelle in cui l'offerta e' despecializzata (cluster 1 e 5). La tipologia di attivita' ha permesso di individuare all'interno dei gruppi quelle aziende che vendono e/o somministrano prodotti attraverso distributori automatici ubicati in luoghi senza limitazioni di accesso (cluster 5). Nelle successive descrizioni dei cluster emersi dall'analisi, salvo segnalazione contraria, l'indicazione di valori numerici riguarda i valori medi. Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei (cluster).
CLUSTER 1 - AZIENDE CON UN ASSORTIMENTO DESPECIALIZZATO
NUMEROSITA': 307
Questo cluster e' formato da aziende che sono per il 67% dei casi ditte individuali e per la restante parte societa'. Il personale impiegato nell'attivita' dell'impresa e pari a 1 o 2 addetti. Gli spazi destinati a magazzino sono di dimensioni contenute (51 mq). Le macchine utilizzate per lo svolgimento dell'attivita' sono 50 piccoli erogatori di bevande calde (a cialda e non), 21 distributori automatici di bevande calde di medie dimensioni, 14 distributori automatici di bevande calde di grandi dimensioni e 13 distributori automatici di bevande fredde. La tipologia di attivita' prevalente per le aziende di questo gruppo e' la somministrazione di alimenti e bevande attraverso distributori automatici ubicati in luoghi ad accesso limitato (93% dei ricavi). La gamma dei prodotti offerti e' piuttosto diversificata e rappresentata prevalentemente da bevande calde da infusione (60% degli acquisti), bevande fredde (22%) e snack dolci e salati, articoli di drogheria, panini, tramezzini (15%). Gli acquisti vengono effettuati in larga parte tramite grossisti (75% degli acquisti).
CLUSTER 2 - AZIENDE CON UN AMPIO ASSORTIMENTO DI ALIMENTI E BEVANDE FREDDE
NUMEROSITA': 139
Le imprese appartenenti a questo cluster si caratterizzano per essere specializzate nella somministrazione di bevande fredde (34% degli acquisti), snack dolci e salati, articoli di drogheria, panini, tramezzini (35%) e gelati (3%). La tipologia di attivita' prevalente per le aziende di questo gruppo e' rappresentata dalla somministrazione di alimenti e bevande attraverso distributori automatici ubicati in luoghi ad accesso limitato (94% dei ricavi). Si tratta di aziende che presentano locali destinati a magazzino di dimensioni contenute (46 mq). Per quanto riguarda la dotazione strumentale si rilevano 14 distributori automatici di bevande fredde e 12 distributori di snack dolci, snack salati, panini, pasti. Nel 27% dei casi sono presenti 38 erogatori di acqua di sorgente e, nel 32% dei casi, 3 distributori di gelati. Le imprese del modello sono nella maggior parte dei casi ditte individuali (69%) e risultano impiegati nell'attivita' 1 o 2 addetti. Questi tipi di realta' operano in forma indipendente, approvvigionandosi prevalentemente presso grossisti (64% degli acquisti) e produttori in Italia (33%).
CLUSTER 3 - AZIENDE DI GRANDI DIMENSIONI
NUMEROSITA': 142
Questo cluster si contraddistingue per la grande dimensione della struttura: infatti le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' sono maggiori rispetto agli altri cluster e si articolano in locali destinati a deposito e magazzino (221 mq), locali destinati alle operazioni di carico e scarico (59 mq), spazi all'aperto destinati alle operazioni di carico e scarico (58 mq), locali destinati alla manutenzione delle macchine (45 mq) e locali destinati ad uffici (61 mq). Anche in termini di personale i valori sono al di sopra della media, infatti la struttura e' composta da 8 addetti, di cui 6 dipendenti, tra cui si rileva la presenza di 4 addetti al rifornimento e un addetto alla manutenzione. Le aziende appartenenti a questo gruppo sono nella quasi totalita' dei casi societa' (86% dei soggetti). L'offerta risulta piuttosto diversificata; i prodotti trattati sono infatti rappresentati da bevande calde da infusione (61% degli acquisti), bevande fredde (21%) e snack dolci e salati, articoli di drogheria, panini, tramezzini (16%). Coerentemente con la dimensione della struttura anche la dotazione strumentale risulta superiore agli altri cluster, infatti le aziende appartenenti a questo gruppo mediamente sono in possesso di 368 piccoli erogatori di bevande calde (a cialda e non), 96 distributori automatici di bevande calde di medie dimensioni, 79 distributori automatici di bevande calde di grandi dimensioni, 80 distributori automatici di bevande fredde, 26 erogatori di acqua di sorgente e 53 distributori di snack dolci, salati, panini, pasti. La maggiore dimensione dell'attivita e' dimostrata anche dalla consistente presenza di spese sostenute per approvvigionamento/assortimento dei distributori automatici da parte di terzi (circa 23.800 euro) e costi sostenuti per carburante per autotrazione (circa 11.620 euro). Gli approvvigionamenti vengono effettuati tramite produttori in Italia (60% degli acquisti) e grossisti (38%).
CLUSTER 4 - AZIENDE SPECIALIZZATE NELLA SOMMINISTRAZIONE DI BEVANDE CALDE DA INFUSIONE
NUMEROSITA': 219
Le aziende che appartengono a questo gruppo sono caratterizzate da un assortimento costituito quasi esclusivamente da bevande calde da infusione (89% degli acquisti). Coerentemente con la tipologia di prodotti trattati i distributori che si riscontrano piu' di frequente in queste realta' sono: 209 piccoli erogatori di bevande calde (a cialda e non), 27 distributori automatici di bevande calde di medie dimensioni e 7 distributori automatici di bevande calde di grandi dimensioni. Queste macchine sono ubicate quasi esclusivamente in luoghi con limitazioni di accesso. Le dimensioni dei locali destinati a deposito e magazzino sono contenute (50 mq). Si tratta prevalentemente di ditte individuali (54% dei casi) e per la restante parte di societa'. L'attivita' coinvolge 2 addetti, con un dipendente in alcuni casi. L'approvvigionamento avviene principalmente tramite grossisti (64% degli acquisti) e produttori in italia (33%).
CLUSTER 5 - AZIENDE CHE VENDONO E/O SOMMINISTRANO PRODOTTI ATTRAVERSO DISTRIBUTORI AUTOMATICI UBICATI IN LUOGHI SENZA LIMITAZIONI DI ACCESSO
NUMEROSITA': 73
Le aziende appartenenti a questo cluster sono caratterizzate dall'attivita' di vendita e/o somministrazione dei prodotti attraverso distributori automatici ubicati in luoghi senza limitazioni di accesso (83% dei ricavi). Inoltre i soggetti appartenenti a questo gruppo presentano un'offerta piuttosto diversificata in quanto, alla somministrazione di bevande calde da infusione (51% degli acquisti), affiancano anche quella di bevande fredde (18%), snack dolci e salati, articoli di drogheria, panini, tramezzini (11%) e prodotti non alimentari (11%). La dotazione strumentale destinata all'esercizio dell'attivita' e' rappresentata da 20 distributori automatici di bevande calde di medie dimensioni, 8 distributori automatici di bevande calde di grandi dimensioni, 13 distributori automatici di bevande fredde e 13 distributori automatici di snack dolci, salati, panini, pasti. Nell'11% dei casi si rileva la presenza di 64 distributori automatici di generi non alimentari. I locali destinati a deposito e/o magazzino sono pari a 63 mq. Si tratta prevalentemente di ditte individuali (59% dei casi). Gli addetti all'attivita' dell'impresa sono pari a 2, di cui un dipendente in alcuni casi. Le aziende di questo gruppo si approvvigionano nella maggior parte dei casi tramite produttori in Italia (42% degli acquisti) e grossisti (51%).
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO
Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (3). La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti). E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo". In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
- costo del venduto dichiarato negativo; - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi dichiarati.
Successivamente sono stati utilizzati degli indicatori economico contabili specifici delle attivita' in esame:
- rotazione del magazzino = (costo del venduto (4) / giacenza media (5)); - ricarico = ricavi / costo del venduto; - produttivita' per addetto = ricavi / (numero addetti (6) * 1.000).
Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento. Per la rotazione del magazzino sono stati scelti i seguenti intervalli:
- dal 2 al 19 ventile, per i cluster 1, 2, 3, 4 e 5.
Per il ricarico sono stati scelti i seguenti intervalli:
- dal 2 al 19 ventile, per i cluster 2, 3 e 5; - dal 3 al 19 ventile, per i cluster 1 e 4.
Per la produttivita' per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli:
- dal 2 al 19 ventile, per i cluster 1, 2, 3, 4 e 5.
Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo. Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita). Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nella definizione della "funzione di ricavo" si e' tenuto conto anche delle possibili differenze di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell'attivita'. A tale scopo si sono utilizzati i risultati di uno studio relativo alla "territorialita' generale a livello comunale" , che ha avuto come obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto al:
- grado di benessere; - livello di qualificazione professionale; - struttura economica.
Nella definizione della funzione di ricavo le aree territoriali sono state rappresentate con un insieme di variabili dummy ed e' stata analizzata la loro interazione con la variabile "Costo del venduto". Tali variabili hanno prodotto, ove le differenze territoriali non fossero state colte completamente nella Cluster Analysis, valori correttivi da applicare, nella stima del ricavo di riferimento, al coefficiente della variabile "Costo del venduto". Nell'allegato 9.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi:
- l'Analisi Discriminante (8); - la stima del ricavo di riferimento.
Nell'allegato 9.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante. Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita': infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento percentuale ed il relativo intervallo di confidenza. Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
----> Vedere ALLEGATO 9.A di pag. 237 <----
ALLEGATO 9.B
VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE
QUADRO A:
- Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo pieno - Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo parziale - Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti - Numero delle giornate retribuite per gli assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio - Numero di collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa - Numero di collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale - Numero di associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa - Numero di soci con occupazione prevalente nell'impresa - Numero di amministratori non soci
QUADRO B:
- Mq dei locali destinati a deposito e magazzino - Mq dei locali destinati alle operazioni di manutenzione delle macchine
QUADRO G:
- Tipologia di attivita' e servizi offerti: Vendita / somministrazione prodotti attraverso distributori automatici ubicati in luoghi senza limitazioni di accesso - percentuale sui ricavi - Tipologia di attivita' e servizi offerti: Vendita / somministrazione prodotti attraverso distributori automatici ubicati in luoghi ad accesso limitato - percentuale sui ricavi - Tipologia dell'offerta: Bevande calde da infusione caffe', te', cioccolato, ecc..) - percentuale sugli acquisti - Tipologia dell'offerta: Bevande fredde - percentuale sugli acquisti - Tipologia dell'offerta: Snack dolci e salati, articoli di drogheria, panini, tramezzini, ecc. - percentuale sugli acquisti - Tipologia dell'offerta: Gelati - percentuale sugli acquisti - Tipologia dell'offerta: Fast food (pizza, pasti caldi, pasti freddi, ecc.) - percentuale sugli acquisti - Tipologia dell'offerta: Altri prodotti alimentari - percentuale sugli acquisti
QUADRO H:
- Costi e spese specifici: Costi sostenuti per leasing dei distributori automatici
QUADRO I:
- Beni strumentali: Piccoli erogatori di bevande calde (a cialda e non) - numero macchine - Beni strumentali: Distributori automatici di medie dimensioni di bevande calde (da 200 a 400 bicchieri) - numero macchine - Beni strumentali: Distributori automatici di grandi dimensioni di bevande calde (oltre 400 bicchieri) - numero macchine - Beni strumentali: Distributori automatici di snack dolci, snack salati, panini, pasti ecc.. - numero macchine - Beni strumentali: Distributori automatici di gelati - numero macchine.
(1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. (2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili.
(3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica. (4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di materie prime - rimanenze finali. (5) Giacenza media = (Esistenze iniziali + rimanenze finali) / 2. (6) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite.
numero addetti = 1 + numero dipendenti a tempo pieno + numero (ditte dipendenti a tempo parziale + numero apprendi- individuali) sti + numero assunti con contratto di forma- zione e lavoro o a termine e lavoranti a domi- cilio + numero collaboratori coordinati e con- tinuativi che prestano attivita' prevalente- mente nell'impresa + numero collaboratori del- l'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipa- zione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa
numero addetti = Numero dipendenti a tempo pieno + numero (societa') dipendenti a tempo parziale + numero apprendi- sti + numero assunti con contratto di forma- zione e lavoro o a termine e lavoranti a domi- cilio + numero collaboratori coordinati e con- tinuativi che prestano attivita' prevalente- mente nell'impresa + numero associati in par- tecipazione che apportano lavoro prevalente- mente nell'impresa + numero soci con occupa- zione prevalente nell'impresa + numero ammini- stratori non soci (7) I criteri e le conclusioni dello studio sono riportati nell'apposito Decreto Ministeriale.
(8) L'Analisi Discriminante e una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.
|
|
|
|