Gazzetta n. 30 del 6 febbraio 2004 (vai al sommario) |
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE |
DECRETO 24 dicembre 2003 |
Approvazione di n. 2 studi di settore relativi ad attivita' economiche nel settore dei servizi. |
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IL MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE Visto il decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, concernente disposizioni comuni in materia di accertamento delle imposte sui redditi; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, recante l'approvazione del testo unico delle imposte sui redditi; Visto l'art. 62-bis del decreto-legge 30 agosto 1993, n. 331, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 ottobre 1993, n. 427, che prevede, da parte degli uffici del Dipartimento delle entrate del Ministero delle finanze, l'elaborazione di appositi studi di settore in relazione ai vari settori economici e la loro approvazione con decreto del Ministro delle finanze; Visto l'art. 10 della legge 8 maggio 1998, n. 146, che individua le modalita' di utilizzazione degli studi di settore in sede di accertamento, nonche' le cause di esclusione degli stessi; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 31 maggio 1999, n. 195, recante disposizioni concernenti i tempi e le modalita' di applicazione degli studi di settore; Considerato che a seguito delle analisi e delle valutazioni effettuate, allo stato, sulla base dei dati in possesso dell'amministrazione finanziaria sono emerse cause di non applicabilita' degli studi di settore; Visto il decreto del Ministro delle finanze 10 novembre 1998, che ha istituito la Commissione di esperti prevista dall'art. 10, comma 7, della legge n. 146 del 1998, integrata e modificata dal decreto ministeriale 24 ottobre 2000; Visto l'art. 23 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 e successive modificazioni, che ha trasferito le funzioni dei Ministeri del tesoro, del bilancio e della programmazione economica e delle finanze al Ministero dell'economia e delle finanze; Visto l'art. 57 del medesimo decreto legislativo n. 300 del 1999, e successive modificazioni che ha istituito le agenzie fiscali; Visto il decreto del direttore generale del Dipartimento delle entrate 24 dicembre 1999, concernente le modalita' di annotazione separata dei componenti rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore; Visti i provvedimenti del direttore dell'Agenzia delle entrate 14 dicembre 2001 e 27 settembre 2002, concernenti l'approvazione di questionari per gli studi di settore relativi ad attivita' imprenditoriali nel settore delle manifatture, dei servizi, del commercio e ad attivita' professionali; Visto il proprio decreto 25 marzo 2002, concernente i criteri per l'applicazione degli studi di settore ai contribuenti che esercitano due o piu' attivita' d'impresa ovvero una o piu' attivita' in diverse unita' di produzione o di vendita; Visto il proprio decreto 18 luglio 2003, concernente i criteri per l'applicazione degli studi di settore ai contribuenti che esercitano due o piu' attivita' d'impresa ovvero una o piu' attivita' in diverse unita' di produzione o di vendita; Acquisito il parere della predetta Commissione di esperti in data 6 novembre 2003; Decreta: Art. 1. Approvazione degli studi di settore 1. Sono approvati, in base all'art. 62-bis del decreto-legge 30 agosto 1993, n. 331, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 ottobre 1993, n. 427, gli studi di settore relativi alle seguenti attivita' economiche nel settore dei servizi: a) studio di settore SG41U - Studi di mercato e sondaggi di opinione, codice di attivita' 74.13.0; b) studio di settore SG95U - Servizi dei centri e stabilimenti per il benessere fisico (esclusi gli stabilimenti termali), codice di attivita' 93.04.1; Stabilimenti idropinici ed idrotermali, codice di attivita' 93.04.2. 2. Gli elementi necessari alla definizione presuntiva dei ricavi o dei compensi relativi agli studi di settore indicati nel comma 1 sono determinati sulla base della nota tecnica e metodologica, delle tabelle dei coefficienti nonche' della lista delle variabili per l'applicazione dello studio, di cui agli allegati: 1, per lo studio di settore SG41U; 2, per lo studio di settore SG95U. 3. Il programma per l'applicazione dello studio di settore segnala anche, con riferimento ad indici significativi, la coerenza economica rispetto ai valori minimi e massimi assumibili con riferimento a comportamenti normali degli operatori del settore. 4. Gli studi di settore si applicano ai contribuenti che svolgono in maniera prevalente le attivita' indicate nel comma 1, nonche' ai contribuenti che svolgono le predette attivita' in maniera secondaria per le quali abbiano tenuto annotazione separata, fermo restando il disposto dell'art. 2. In caso di esercizio di piu' attivita' d'impresa, per le quali non e' stata tenuta la annotazione separata, per attivita' prevalente si intende quella da cui deriva nel periodo d'imposta la maggiore entita' dei ricavi. 5. Gli studi di settore approvati con il presente decreto sono utilizzabili a partire dagli accertamenti relativi al periodo di imposta 2003. |
| Art. 2. Categorie di contribuenti alle quali non si applicano gli studi di settore 1. Gli studi di settore approvati con il presente decreto non si applicano: a) in caso di esercizio di due o piu' attivita' di impresa, non rientranti nel medesimo studio di settore, per le quali non e' stata tenuta la annotazione separata, se l'importo complessivo dei ricavi dichiarati relativi alle attivita' non rientranti tra quelle prese in considerazione dallo studio di settore supera il 20% dell'ammontare totale dei ricavi dichiarati; b) nei confronti dei contribuenti che hanno dichiarato ricavi di cui all'art. 53, comma 1, esclusi quelli di cui alla lettera c), ovvero compensi di cui all'art. 50, comma 1, del testo unico delle imposte sui redditi, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, di ammontare superiore a euro 5.164.569; c) nei confronti delle societa' cooperative, societa' consortili e consorzi che operano esclusivamente a favore delle imprese socie o associate; d) nei confronti delle societa' cooperative costituite da utenti non imprenditori che operano esclusivamente a favore degli utenti stessi. |
| Art. 3. Variabili delle imprese o delle attivita' professionali 1. La determinazione dei valori da attribuire alle variabili da utilizzare per l'applicazione degli studi di settore, approvati con il presente decreto, e' effettuata sulla base delle istruzioni per la compilazione dei relativi questionari approvati con i provvedimenti del direttore dell'Agenzia delle entrate 14 dicembre 2001 e 27 settembre 2002, tenuto conto di quanto precisato nelle istruzioni per la compilazione delle dichiarazioni di cui all'art. 5, comma 1. |
| Art. 4. Determinazione del reddito imponibile 1. Sulla base degli studi di settore sono determinati presuntivamente i ricavi di cui all'art. 53, ad esclusione di quelli previsti dalle lettere c) e d) del comma 1 dello stesso articolo, ovvero i compensi di cui all'art. 50, comma 1, del testo unico delle imposte sui redditi. 2. Ai fini della determinazione del reddito d'impresa l'ammontare dei ricavi di cui al comma 1 e' aumentato degli altri componenti positivi, compresi i ricavi di cui all'art. 53, comma 1, lettera c) e d), del menzionato testo unico, ed e' ridotto dei componenti negativi deducibili. Ai fini della determinazione degli importi relativi alle voci e alle variabili di cui all'art. 3 devono essere considerati i componenti negativi inerenti all'esercizio dell'attivita' anche se non dedotti in sede di dichiarazione dei redditi. 3. Ai fini della determinazione del reddito di lavoro autonomo l'ammontare dei compensi di cui al comma 1 e' aumentato degli altri componenti positivi, compresi i proventi e gli interessi moratori e dilatori di cui all'art. 6, comma 2, del menzionato testo unico, ed e' ridotto dei componenti negativi deducibili. Ai fini della determinazione degli importi relativi alle voci e alle variabili di cui all'art. 3 del presente decreto devono essere considerate le spese sostenute nell'esercizio dell'attivita' anche se non dedotte in sede di dichiarazione dei redditi. 4. Per le imprese che eseguono opere, forniture e servizi pattuiti come oggetto unitario e con tempo di esecuzione ultrannuale i ricavi dichiarati, da confrontare con quelli presunti in base agli studi di settore, vanno aumentati delle rimanenze finali e diminuiti delle esistenze iniziali valutate ai sensi dell'art. 60, commi da 1 a 4, del testo unico delle imposte sui redditi. |
| Art. 5. Comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore 1. I contribuenti ai quali si applicano gli studi di settore comunicano, in sede di dichiarazione dei redditi, i dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi stessi. |
| Art. 6. Annotazione separata 1. Nei confronti dei contribuenti che esercitano una delle attivita' per le quali lo studio di settore e' approvato con il presente decreto, le disposizioni contenute nel decreto direttoriale 24 dicembre 1999, concernenti l'annotazione separata dei componenti rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore, si applicano a decorrere dal 1° maggio 2004. E' facolta' del contribuente indicare a quale attivita' esercitata debbano essere imputati i ricavi o compensi conseguiti nei mesi precedenti nonche' gli altri componenti rilevanti ai fini dell'applicazione del relativo studio di settore. Qualora tale facolta' non venga esercitata, in sede di dichiarazione dei redditi, i ricavi relativi all'intero periodo d'imposta vanno ripartiti applicando ai ricavi o compensi conseguiti fino al 30 aprile 2004 la percentuale di ripartizione determinata con riferimento ai ricavi o compensi conseguiti a partire dal 1° maggio 2004. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 24 dicembre 2003 Il Ministro: Tremonti |
| ALLEGATO 1 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE SG41U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore. Oggetto dello studio e' l'attivita' economica:
- 74.13.0 - Studi di mercato e sondaggi di opinione.
La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo/compenso potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un professionista o di un'impresa. A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'. Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SG41). Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 1.737. I questionari restituiti sono stati 1.145, pari al 65,9% degli inviati. Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 397 questionari, pari al 34,7% dei questionari rientrati. I principali motivi di scarto sono stati:
- ricavi/compensi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di lire); - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%; - errata compilazione delle percentuali relative alla localizzazione della clientela (quadro F del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alle metodologie di ricerca (quadro F del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alle tipologie di ricerca (quadro F del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia della clientela (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative ai settori di specializzazione (quadro G del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel questionario.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 748.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Per suddividere i soggetti oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
- una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in componenti Principali (1); - un procedimento di Cluster Analysis (2);
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering. Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definire il profilo. Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare i soggetti in base, alle diverse modalita' di espletamento dell'attivita', ai vari settori di specializzazione, ecc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive. I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio. La Cluster Analysis ha consentito di identificare sei gruppi omogenei.
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Lo studio analizza le attivita' economiche relative agli studi di mercato e sondaggi di opinione. I fattori che hanno contribuito maggiormente a determinare i modelli di business prevalenti sono:
- la metodologia di ricerca; - il settore di specializzazione.
Sulla base del primo elemento, l'analisi ha consentito di operare una distinzione tra aziende specializzate su un metodo di indagine specifica (cluster 2, 5 e 6) e aziende con un'offerta diversificata (cluster 1). Sulla base del secondo elemento, e' stato possibile identificare quelle realta' in cui l'attivita' di ricerca e' rivolta nella maggior parte dei casi verso un settore specifico (cluster 3 e 4). Nella descrizione dei cluster individuati sulla base di tali fattori, l'indicazione dei valori numerici riguarda, salvo segnalazioni contrarie, valori medi. Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei (cluster).
CLUSTER 1 - IMPRESE E PROFESSIONISTI CON OFFERTA DIVERSIFICATA
NUMEROSITA': 227
A questo cluster appartengono quei soggetti che non presentano una particolare specializzazione sia dal punto di vista dei metodi di analisi utilizzati che dei settori a cui si rivolgono. Tra le metodologie di cui si avvalgono troviamo prevalentemente i colloqui individuali (35% dei ricavi/compensi per il 40% dei soggetti), le interviste telefoniche (27% dei ricavi/compensi per il 39%), le interviste personali in home (28% dei ricavi/compensi per il 27%). Inoltre, si rilevano le interviste autocompilate e le postali, che seppur poco compilate, risultano piu' significative rispetto agli altri cluster. Tra i settori economici verso cui e' orientata l'attivita' si evidenziano: la pubblica amministrazione e i servizi pubblici (38% dei ricavi/compensi per il 16%), l'economia e la finanza (48% per l'11%), il turismo (36% per l'11%), gli "altri servizi privati" (64% per il 23%), l'automotive (34% per il 10%), media e comunicazione. Tra le molteplici tipologie di ricerche effettuate le piu' rilevanti sono rappresentate da: potenziale di area/mercato (35% dei ricavi/compensi per il 34% dei soggetti), ricerche di base (32% per il 28%), ricerche strategiche (25% per il 29%), sondaggi di opinione (26% per il 23%), ricerche sul punto vendita (24% per il 25%) e, a seguire, ricerche di customer satisfaction e ricerche su target specifici. Un'ulteriore tipologia di ricerca effettuata e' costituita dai modelli previsionali che presentano valori piu' significativi rispetto agli altri gruppi (21% dei ricavi/compensi per il 14% dei soggetti). Gran parte dell'attivita' e' svolta per una clientela localizzata prevalentemente nelle regioni settentrionali (69% dei ricavi/compensi), in particolare nell'area dell'Italia Nord occidentale. Al cluster appartengono sia imprese (59%) che liberi professionisti. Per quanto riguarda le imprese, gestite in forma societaria nel 75% dei casi, la dimensione della struttura risulta piu' articolata in quanto i locali destinati allo svolgimento dell'attivita' sono pari a 61 mq e il totale degli addetti e' pari a 3-4 unita'. Nel 27% dei casi e' presente personale dipendente. Il mercato di riferimento e' rappresentato da 8-9 clienti ed il 51% dei ricavi deriva da un unico cliente Nel caso dei liberi professionisti le dimensioni risultano piu' contenute: infatti, si rileva la presenza di un unico addetto e l'attivita' nel 60% dei casi e' esercitata presso la propria abitazione, utilizzata in maniera promiscua. Per i professionisti il 62% dei compensi proviene dal cliente principale.
CLUSTER 2 - RICERCHE REALIZZATE PREVALENTEMENTE ATTRAVERSO LA METODOLOGIA DELLE INTERVISTE PERSONALI
NUMEROSITA': 78
Il cluster e' caratterizzato da quei soggetti che utilizzano quale strumento di analisi prevalentemente le interviste personali in home (65% dei ricavi/compensi), seguite da quelle in test centre. Tra le molteplici tipologie di ricerche effettuate, le piu' rilevanti sono rappresentate dai sondaggi di opinione (32% dei ricavi/compensi per il 51% dei soggetti), dai product test (21% per il 56%), dalle ricerche su target specifici, dal potenziale di area/mercato e dai concept test. I settori verso cui sono orientati questi tipi di ricerche sono rappresentati nella maggior parte dei casi dal largo consumo (52% o dei ricavi/compensi per d 58% dei soggetti) e dal chimico-farmaceutico (50% dei ricavi/compensi per il 56% dei rispondenti). La clientela e' localizzata prevalentemente nelle regioni settentrionali, da cui proviene il 70% dei ricavi/compensi, in particolare dal Nord-Ovest (53% dei ricavi/compensi). Al cluster appartengono prevalentemente liberi professionisti (63%). Dal punto di vista strutturale, nel caso dei liberi professionisti, le dimensioni risultano piuttosto contenute, infatti si rileva la presenza di un unico addetto e i locali destinati all'esercizio dell'attivita', nel 71% dei casi, coincidono con l'abitazione, utilizzata in maniera promiscua. Anche la clientela di riferimento risulta piuttosto contenuta, infatti nell'arco di un anno rivolgono il loro servizio a 7 o 8 clienti; inoltre il 55% dei compensi proviene da un unico cliente. Per quanto riguarda le imprese, prevalentemente in forma di societa' di capitali, la dimensione della struttura risulta piu' articolata in quanto i locali per lo svolgimento dell'attivita', pari a 85 mq, sono destinati ad accogliere 6 o 7 addetti. Nel 55% dei casi sono presenti 4 dipendenti. Le imprese appartenenti a questo gruppo si rivolgono a circa 20 clienti, mentre il 43% o dei ricavi deriva da un unico cliente.
CLUSTER 3 - RICERCHE REALIZZATE PREVALENTEMENTE PER AZIENDE CHE OPERANO NEL SETTORE DEL LARGO CONSUMO
NUMEROSITA': 102
L'elemento caratterizzante i soggetti del cluster e' dato dal fatto che la principale fonte dei ricavi/compensi deriva da ricerche che hanno quale settore oggetto di analisi prevalente il largo consumo (77% dei ricavi/compensi). Questo settore e' indagato con svariate metodologie di ricerca tra cui spiccano le interviste personali in test centre (40% dei ricavi/compensi per il 36% dei soggetti), i colloqui individuali (27% dei ricavi/compensi), le interviste personali in home e i focus group. Le tipologie di ricerca effettuate sono molteplici; le piu' rilevanti sono rappresentate da: potenziale di area/mercato (36% dei ricavi/compensi per il 39%), ricerche dal punto vendita (25% per il 48%), ricerche di base (28% per il 33%) e, a seguire, ricerche sui consumi, product test e ricerche su target specifici. Il mercato di riferimento risulta piuttosto contenuto, infatti nell'arco di un anno le imprese rivolgono il loro servizio a 8-9 clienti, mentre i professionisti a 4-5 clienti, localizzati prevalentemente nel Nord-Ovest (46% dei ricavi/compensi) e Nord-Est (20%). Inoltre il 58% dei ricavi/compensi proviene da un unico cliente. I soggetti del cluster nella meta' dei casi sono liberi professionisti (51%) e per l'altra meta' imprese che nel 78% dei casi sono societa'. Dal punto di vista strutturale le dimensioni dei locali destinati all'esercizio dell'attivita' sono pari a 65 mq per le imprese, mentre per i professionisti nel 71% dei casi e' presente l'uso promiscuo dell'abitazione; il personale impiegato nell'attivita' e' dato da 5 addetti per le imprese e 1 per i liberi professionisti.
CLUSTER 4 - ATTIVITA' DI RICERCHE DI MERCATO E SONDAGGI DI OPINIONE RIVOLTE PREVALENTEMENTE AD AZIENDE CHE OPERANO NEL SETTORE DELLA COMUNICAZIONE
NUMEROSITA': 113
I soggetti appartenenti a questo gruppo rivolgono la loro attivita' prevalentemente ad imprese che operano nel settore della comunicazione (56% dei ricavi/compensi). Tra gli altri settori di specializzazione emerge il largo consumo dal quale deriva il 38% dei ricavi/compensi per il 35% dei soggetti. Le metodologie di indagine piu' utilizzate sono i focus group (37% dei ricavi/compensi) e i colloqui individuali (23%). Tra le molteplici tipologie di ricerche effettuate le piu' rilevanti sono rappresentate da: ricerche sulla comunicazione (28% dei ricavi/compensi per il 41%), ricerche sull'immagine (23% per il 47%), potenziale di area/mercato, ricerche di base, concept test, ricerche su target specifici e sondaggi di opinione. Il mercato di riferimento risulta piuttosto contenuto, infatti nell'arco di un anno rivolgono il loro servizio a 5-6 clienti, localizzati prevalentemente nelle regioni Nord occidentali (54% dei ricavi/compensi). Inoltre d 62% dei ricavi proviene da un unico cliente. A questo cluster appartengono prevalentemente imprese (60%), che nel 71% dei casi sono costituite in forma di societa'. Queste aziende presentano un totale addetti pari a 2 e locali destinati all'esercizio dell'attivita' pari a 63 mq. Per quanto riguarda i professionisti le dimensioni della struttura sono piuttosto contenute, infatti si registra la presenza di un solo addetto e nella maggior parte dei casi (78%) l'attivita' e' svolta presso la propria abitazione.
CLUSTER 5 - RICERCHE REALIZZATE PREVALENTEMENTE ATTRAVERSO IL METODO DEI COLLOQUI INDIVIDUALI
NUMEROSITA': 154
Il cluster e' formato da quelle realta' in cui la principale metodologia di ricerca utilizzata e' rappresentata dai colloqui individuali (73% dei ricavi/compensi). Questo metodo di analisi e' impiegato per realizzare diversi tipi di ricerca orientati verso vari settori economici tra cui spiccano l'abbigliamento e accessori e gli "altri servizi privati". Per quanto riguarda i tipi di ricerche realizzate le piu' rilevanti sono costituite da: potenziale di area/mercato (51% dei ricavi/compensi per il 35% dei soggetti), ricerche di base (49% per il 27%), ricerche strategiche (31% per il 26%), sondaggi di opinione (46% per il 17%) e ricerche sui consumi. I soggetti del cluster, che presentano in genere 1-2 addetti, sono quasi equamente suddivisi tra imprese (56%), per lo piu' societa', e professionisti. Questi ultimi esercitano l'attivita' prevalentemente presso la propria abitazione (75%), mentre nel caso delle imprese i locali destinati all'esercizio dell'attivita' sono pari a 26 mq. Il mercato di riferimento per le imprese risulta piuttosto contenuto, infatti nell'arco di un anno rivolgono il loro servizio a 4 o 5 clienti, con il 63% dei ricavi proveniente da un unico cliente. I professionisti, invece, presentano 16-17 clienti all'anno, con il 62% dei compensi derivanti dal cliente principale.
CLUSTER 6 - RICERCHE REALIZZATE PREVALENTEMENTE ATTRAVERSO IL METODO DELLE INTERVISTE TELEFONICHE
NUMEROSITA': 66
I soggetti appartenenti al cluster, costituito principalmente da imprese (71%), utilizzano, quale metodo di analisi prevalente, le interviste telefoniche (65% dei ricavi/compensi). Questa metodologia di ricerca e' impiegata per realizzare diversi tipi di studi di mercato indirizzati verso vari settori economici tra cui emergono: prevalentemente le telecomunicazioni e I.T. (31% dei ricavi/compensi) e, a seguire, la comunicazione, l'economia e la finanza e gli "altri servizi privati". Per quanto riguarda le tipologie di ricerche realizzate le piu' rilevanti sono costituite da: potenziale di area/mercato, ricerche di customer satisfaction, sondaggi di opinione, ricerche business to business, ricerche di base, ricerche strategiche e ricerche su target specifici. Le imprese del cluster, la cui attivita' viene svolta nell'87% dei casi in forma di societa', dal punto di vista dimensionale presentano locali destinati all'esercizio dell'attivita' di dimensioni maggiori rispetto agli altri cluster (117 mq, di cui 19 mq destinati ad attivita' amministrative) e per quanto riguarda il personale addetto si registra la presenza di 6 unita'. L'attivita' svolta da queste imprese e' destinata mediamente a 8 clienti, con il 54% dei ricavi derivanti dal cliente principale. La clientela e' localizzata prevalentemente nelle regioni Nord occidentali (48% dei ricavi) e Nord orientali (27%). Per quanto riguarda i professionisti (29%), la struttura risulta di dimensioni piuttosto contenute, infatti si rileva la presenza di un solo addetto e nel 74% dei casi e' presente l'uso promiscuo dell'abitazione. Il mercato di riferimento e' rappresentato da 1 o 2 clienti, con l'84% dei compensi proveniente da un unico cliente.
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO/COMPENSO
Una volta suddivisi i soggetti in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo e distintamente per ricavi da attivita' di impresa e per compensi da attivita' di lavoro autonomo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento del ricavo/compenso dei soggetti appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (3). La stima della "funzione ricavo/compenso" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo/compenso (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali dei contribuenti (variabili indipendenti). E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati dei soggetti per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le situazioni anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo/compenso". In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
- (costo del venduto (4) + costo per la produzione di servizi) dichiarato negativo;
e tutti i soggetti che presentano:
- costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi/compensi dichiarati.
Successivamente e' stato utilizzato un indicatore economico-contabile specifico dell'attivita' in esame, differenziato per imprese e professionisti: Imprese:
- valore aggiunto orario = (ricavi - costo del venduto - costo per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi)/(numero addetti (5) * 312 * 8).
Professionisti:
- resa oraria = (compensi derivanti dall'attivita' professionale o artistica - spese per collaboratori coordinati e continuativi - compensi corrisposti a terzi per prestazioni direttamente afferenti all'attivita' professionale o artistica)/(numero addetti 6 * 40 * 45).
Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione ventilica dell'indicatore precedentemente definito per l'attivita' di impresa e per l'attivita' di lavoro autonomo. Sono stati quindi selezionati i soggetti che presentavano valori dell'indicatore all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento. Per il valore aggiunto orario (imprese) sono stati scelti i seguenti intervalli:
- fino al 19 ventile, per il cluster 1; - dal 1 ventile, per il cluster 5; - non sono stati effettuati tagli per i cluster 2, 3, 4, 6.
Per la resa oraria (professionisti) non sono stati effettuati tagli per tutti i cluster. Cosi' definito il campione dei soggetti di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo/compenso" per ciascun gruppo omogeneo. Per la determinazione della "funzione di ricavo/compenso" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo/compenso" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita). Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nell'allegato 1.A.1 vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo". Nell'allegato 1.A.2 vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di compenso".
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
Per la determinazione del ricavo/compenso del singolo soggetto sono previste due fasi:
- l'Analisi Discriminante (7); - la stima del ricavo/compenso di riferimento.
Nell'allegato 1.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante. Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. Per ogni soggetto viene determinato il ricavo/compenso di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza. Tale ricavo/compenso e' dato dalla media dei ricavi/compensi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili del soggetto, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
----> Vedere ALLEGATO 1.A alle pagg. 104 - 105 <----
ALLEGATO 1.B
VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE
QUADRO F:
- Metodologie di ricerca: Ricerche qualitative - colloquio individuale - Metodologie di ricerca: Ricerche qualitative - focus group - Metodologie di ricerca: Ricerche quantitative - interviste personali in home - Metodologie di ricerca: Ricerche quantitative - interviste personali in test centre - Metodologie di ricerca: Ricerche quantitative - interviste telefoniche
QUADRO G:
- Settori di specializzazione: Comunicazione (pubblicita', promozione, ecc.) - Settori di specializzazione: Telecomunicazioni e Information technology - Settori di specializzazione: Largo consumo - Settori di specializzazione: Abbigliamento e accessori - Settori di specializzazione: Chimico-farmaceutico
(1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. (2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili.
(3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica. (4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di materie prime - rimanenze finali. (5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite.
numero addetti = 1 + numero dipendenti a tempo pieno + numero (ditte dipendenti a tempo parziale + numero apprendi- individuali) sti + numero assunti con contratto di forma- zione e lavoro o a termine e lavoranti a domi- cilio + numero collaboratori coordinati e con- tinuativi che prestano attivita' prevalente- mente nell'impresa + numero collaboratori del- l'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipa- zione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa
numero addetti = Numero dipendenti a tempo pieno + numero (societa') dipendenti a tempo parziale + numero apprendi- sti + numero assunti con contratto di forma- zione e lavoro o a termine e lavoranti a domi- cilio + numero collaboratori coordinati e con- tinuativi che prestano attivita' prevalente- mente nell'impresa + numero associati in par- tecipazione che apportano lavoro prevalente- mente nell'impresa + numero soci con occupa- zione prevalente nell'impresa + numero ammini- stratori non soci
6) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite.
numero addetti = 1 + numero dirigenti + numero quadri + numero (professionista dipendenti a tempo parziale + numero assunti con che opera in contratto di formazione e lavoro o a termine forma individuale)
numero addetti = Numero dirigenti + numero impiegati + numero (associazioni/ dipendenti a tempo parziale + numero assunti con societa') contratto di formazione e lavoro o a termine +% di lavoro complessivamente prestato su base an- nua da soci o associati che prestano attivita' nello studio / 100 (7) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.
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| ALLEGATO 2 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE SG95U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore. Oggetto dello studio sono le attivita' economiche:
- 93.04.1 - Servizi dei centri e stabilimenti per il benessere fisico (esclusi gli stabilimenti termali); - 93.04.2 - Stabilimenti idropinici ed idrotermali.
La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa. A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento nell'attivita'. Ai fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SG95). Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 836. I questionari restituiti sono stati 726, pari all'86,8% degli inviati. La seguente tabella riporta i dati analitici per ogni codice di attivita':
==================================================================== Numero Numero % sul totale questionari questionari questionari inviati restituiti inviati ==================================================================== 93.04.1 - Servizi dei centri e stabilimenti per il benessere fisico (esclusi gli stabilimenti termali) 716 623 87,0% -------------------------------------------------------------------- 93.04.2 - Stabilimenti idropinici ed idrotermali 120 103 85,8% -------------------------------------------------------------------- TOTALE 836 726 86,8% --------------------------------------------------------------------
Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 172 questionari, pari al 23,7% dei questionari rientrati. I principali motivi di scarto sono stati:
- ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di lire); - quadro M nel questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%; - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia della clientela (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative ai servizi offerti (quadro G del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel questionario.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 554.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche:
- una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1); - un procedimento di Cluster Analysis (2).
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering. Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo. Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie di servizi offerti, alle diverse tipologie di clientela, ecc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa. I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio. La Cluster Analysis ha consentito di identificare cinque gruppi omogenei di imprese.
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
L'analisi ha evidenziato le principali caratteristiche del comparto dei centri benessere e degli stabilimenti termali. Il fattore che ha contribuito maggiormente a determinare i modelli di business prevalenti e' la specializzazione per tipologia di attivita'. L'analisi ha permesso di evidenziare inoltre la presenza, all'interno del cluster dei centri dimagrimento, della modalita' organizzativa del franchising che sta diventando sempre puo' rilevante all'interno del comparto. Nelle successive descrizioni dei cluster emersi dall'analisi, salvo segnalazioni contrarie, l'indicazione dei valori numerici riguarda valori medi. Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei (cluster).
CLUSTER 1 - CENTRI FITNESS
NUMEROSITA': 62
Si tratta di realta' concentrate soprattutto sulle attivita' ginniche. Le aziende appartenenti al cluster sono in prevalenza societa' (di persone nel 43% dei casi e di capitali nel 33%) con una struttura composta in media da 5-6 addetti. Personale dipendente, e' presente nel 45% dei casi (in media 4 addetti). Gli spazi destinati all'attivita' si articolano in 234 mq destinati esclusivamente all'attivita' fisica e sportiva (con la presenza di 2-3 palestre fitness/body building, 1 palestra riabilitativa nel 21% dei casi), 81 mq destinati a spogliatoi, servizi docce ed igienici (dove sono presenti, nel 48% dei casi, circa 40 armadietti), 40 mq di reception e segreteria e per il 27% delle imprese 86 mq destinati esclusivamente a fisioterapia e 22 mq destinati ad ambulatorio medico. Le attivita' esercitate dai soggetti appartenenti al cluster sono in prevalenza: attivita' ginniche (73% dei ricavi) affiancate dalla riabilitazione/fisioterapia nel 18% dei casi per il 41% dei ricavi. Tra il personale con mansioni specifiche si rileva la presenza di 5 fisioterapisti/massofisioterapisti non dipendenti per le imprese che esercitano la fisioterapia e 4 istruttori/insegnanti non dipendenti nel 44% dei casi. La clientela e' costituita esclusivamente da privati (99% dei ricavi). Tra i beni strumentali, oltre alle palestre, sono presenti 2 saune per il 32% delle imprese e bagni turchi per il 16%. Sono inoltre presenti per un terzo delle imprese lettini per massaggi estetici ed elettrostimolatori.
CLUSTER 2 - STABILIMENTI TERMALI
NUMEROSITA': 55
Gli stabilimenti termali rappresentano le uniche strutture del settore abilitate alla prestazione di cure termali. Sono le imprese di maggiori dimensioni del comparto. Le aziende appartenenti al cluster sono quasi esclusivamente societa' di capitali in cui operano in media 23 addetti di cui 19 dipendenti. Gli spazi destinati all'attivita' sono di dimensioni nettamente superiori alla media del settore e sono articolati in 151 mq di locali destinati esclusivamente ad ufficio/segreteria/reception, 828 mq di locali destinati esclusivamente a cure termali, 394 mq di locali destinati esclusivamente a sale di attesa e di reazione, 18.263 mq di giardino/parco termale, 207 mq di locali destinati a spogliatoi, servizi docce ed igienici, 90 mq di locali destinati esclusivamente ad estetica (solarium, massaggi estetici etc.), 98 mq di locali destinati esclusivamente a fisioterapia, 104 mq di locali destinati esclusivamente ad ambulatorio medico, 98 mq di locali destinati alla preparazione ed alla maturazione dei fanghi, 191 mq di locali destinati a magazzino/deposito. Presenti, inoltre, per il 53% delle terme 187 mq dedicati all'attivita' fisica e sportiva; per il 35%, 317 mq destinati esclusivamente a bar/ristorazione; per il 45%, 195 mq locali destinati esclusivamente a sale riunioni, proiezioni video, premiazioni etc. e per il 27%, 39 mq locali destinati esclusivamente a punto vendita. Affiancano l'attivita' principale, ossia le cure termali che apportano il 67% dei ricavi, vari servizi per il benessere fisico che singolarmente hanno una incidenza bassa sul totale dei ricavi. I servizi offerti piu' rilevanti sono: massaggi (8% dei ricavi per l'80% delle imprese), riabilitazione termale e/o fisioterapia (9% dei ricavi per il 47% delle imprese) ed idromassaggi (4% dei ricavi per il 55% delle imprese). Nel 31% dei casi il 14% dei ricavi deriva da ingressi giornalieri a pagamento per la piscina/palestra/parco termale ed il 4% dei ricavi deriva dalla vendita di prodotti cosmetici e/o termali; nel 35% dei casi e' presente un bar gestito direttamente dal quale deriva il 4% dei ricavi, nel 20% dei casi e' presente un ristorante dal quale deriva il 9% dei ricavi. Il 20% delle imprese ha indicato proventi dalla gestione della struttura ricettiva. Nella distribuzione degli addetti per mansioni specifiche, pur essendo presenti tutte le figure professionali, spiccano tra il personale dipendente gli addetti all'amministrazione (per l'89% delle imprese), i bagnini/fanghini (per l'87% delle imprese), i custodi, inservienti, operai, giardinieri (per l'84% delle imprese), i fisioterapisti/massofisioterapisti (per il 62% delle imprese), infermieri professionali e generici (per il 49% delle imprese) e gli estetisti (per il 36% delle imprese). Invece tra il personale non dipendente emergono 7 medici specialisti, 4 medici generici e per il 38% delle imprese 9 fisioterapisti/massofisioterapisti. La clientela prevalente e' quella assistita dal SSN (66% dei ricavi), seguono i privati. Inoltre il 18% delle terme ha indicato ricavi (10%) provenienti da tour operators. Tra i beni strumentali necessari allo svolgimento dell'attivita' si trovano 37 postazioni per aerosol, 41 postazioni per inalazioni individuali, 12 postazioni specifiche per altre cure termali, 8 vasche per idromassaggio, 13 vasche per balneoterapia e 32 postazioni per inalazioni in ambiente per il 58% delle imprese. Presenti per il 58% delle imprese 2 piscine, per il 36%, 1 palestra riabilitativa e, per il 33%, 1 palestra per il fitness. Piu' presenti rispetto gli altri cluster anche doppler, apparecchi per ionoforesi, apparecchi per elettrolipolisi e laser.
CLUSTER 3 - CENTRI BENESSERE
NUMEROSITA': 197
Le aziende appartenenti al cluster sono uniformemente ripartite tra ditte individuali, societa' di persone e societa' di capitali, e presentano una struttura composta in media da 3 addetti (nel 50% dei casi 2 dipendenti). Gli spazi destinati all'attivita' sono di dimensioni nettamente inferiori alla media del settore e sono articolati in 61 mq di locali destinati esclusivamente ad estetica (solarium, massaggi estetici etc.) indicati dal 58% dei soggetti, 18 mq di locali destinati esclusivamente ad ufficio/segreteria/reception, 18 mq di locali destinati a spogliatoi, servizi docce ed igienici. Le attivita' esercitate dai soggetti appartenenti al cluster sono molteplici: massaggi (34% dei ricavi per il 74% delle imprese), trattamenti viso (12% dei ricavi per il 51% delle imprese), trattamenti corpo (17% dei ricavi per il 44% delle imprese), depilazione (17% dei ricavi per il 49% delle imprese), solarium (16% dei ricavi per il 38% delle imprese), manicure/ricostruzione unghie/pedicure (9% dei ricavi per il 42% delle imprese), elettrostimolazione (8% dei ricavi per il 35% delle imprese), medicina estetica (17% dei ricavi per il 7% delle imprese), trucco permanente/tatuaggi (5% dei ricavi per il 7% delle imprese) e vendita di prodotti cosmetici (9% dei ricavi per il 18% delle imprese). Tra il personale con mansioni specifiche, presente solo in rari casi, prevalgono gli estetisti. La clientela e' costituita esclusivamente da privati (95% dei ricavi). La dotazione di beni strumentali e' composta da 2 lettini per massaggi estetici, 1 sterilizzatore, 4 armadietti spogliatoio, 2 elettrostimolatori per il 51% dei soggetti e 2 apparecchi per il trattamento di calore per il 27% dei soggetti.
CLUSTER 4 - CENTRI DIMAGRIMENTO
NUMEROSITA': 131
Le aziende appartenenti al cluster, prevalentemente societa' di capitali presentano una struttura composta in media da 7 addetti di cui 3 dipendenti. Gli spazi destinati all'attivita' sono articolati in 67 mq di locali destinati esclusivamente ad ufficio/segreteria/reception, 73 mq destinati esclusivamente all'attivita' fisica e sportiva, 37 mq di locali destinati a spogliatoi, servizi docce ed igienici (contenenti in inedia 7 armadietti) e per il 41% delle imprese 67 mq di locali destinati esclusivamente ad estetica (solarium, massaggi estetici etc.). I soggetti appartenenti al cluster sono specializzati nei trattamenti dimagranti da cui deriva il 70% dei ricavi. Seguono le attivita' ginniche indicate dal 27% dei soggetti con una incidenza sui ricavi del 47%. Anche se poco compilate, ma sicuramente piu' rilevanti rispetto agli altri gruppi omogenei, si evidenziano visite dietologiche (che apportano il 26% dei ricavi per il 9% delle imprese). Nella distribuzione degli addetti all'attivita' per mansioni specifiche emergono tra il personale non dipendente 1-2 medici generici indicati dal 27% delle imprese e tra il personale dipendente 3 estetisti indicati dal 35%, 3 istruttori/insegnanti indicati dal 31% e 2-3 addetti all'amministrazione indicati dal 43%. La peculiarita' del comparto dei centri dimagrimento e' rappresentata dalla modalita' organizzativa che nel 73% dei casi e' il franchising. Coerentemente in questo cluster tra le modalita' di acquisto sono frequenti e prevalenti quelle da franchisor. La clientela e' costituita esclusivamente da privati. Tra i servizi prestati alla clientela e' frequente quello del pagamento rateale indicato dal 94% delle imprese. Tra i beni strumentali si evidenziano lettini per massaggi estetici (4 per il 39% delle imprese), elettrostimolatori (2 per il 40% delle imprese), apparecchi per il trattamento di calore (4 per il 24% delle imprese).
CLUSTER 5 - SOLARIUM
NUMEROSITA': 102
Le aziende appartenenti al cluster sono prevalentemente societa' di persone (59% dei casi), e presentano una struttura composta in media da 2-3 addetti (1 dipendente nel 37% dei casi). Gli spazi destinati all'attivita' sono articolati in 10 mq di locali destinati esclusivamente ad ufficio/segreteria/reception, 7 mq di locali destinati a spogliatoi, servizi docce ed igienici, 56 mq di locali destinati esclusivamente ad estetica (solarium, massaggi estetici etc.). Un'impresa su due ha indicato locali destinati a magazzino/deposito per 12 mq. L'attivita' svolta dalle aziende appartenenti al cluster e' quella di solarium (89% dei ricavi) alla quale si affiancano marginalmente trattamenti viso, corpo e depilazione. Oltre agli estetisti, non si rileva la presenza di personale con altre mansioni specifiche. La clientela e' costituita esclusivamente da privati. La dotazione di beni strumentali e' composta da 1 solarium lettino, 4 solarium viso e 2 solarium doccia.
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO
Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (3). La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti). E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo". In particolare sono state escluse le imprese che presentano:
- (costo del venduto (4) + costo per la produzione di servizi) dichiarato negativo; - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi dichiarati.
Successivamente sono stati utilizzati indicatori economico-contabili specifici delle attivita' in esame:
- valore aggiunto per addetto = (ricavi - costo del venduto - costo per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi) /(numero addetti (5) * 1.000); - incidenza dei costi e spese sui ricavi = (costo del venduto + costo per la produzione di servizi + spese per acquisti di servizi)/ricavi.
Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento. Per il valore aggiunto per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli:
- dal 1 al 19 ventile, per il cluster 1; - fino al 19 ventile, per il cluster 2; - dal 4 al 19 ventile, per il cluster 3; - dal 3 al 19 ventile, per il cluster 4; - dal 3 ventile, per il cluster 5.
Per l'incidenza dei costi e spese sui ricavi sono stati scelti i seguenti intervalli:
- dal 1 al 19 ventili, per i cluster 1, 3, 4, 5; - non sono stati effettuati tagli per il cluster 2.
Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo. La stima ha riguardato solamente i ricavi derivanti da attivita' diverse da quelle in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale, di conseguenza tutte le variabili inserite nella funzione di regressione sono state ponderate con la percentuale dei ricavi derivante da attivita' non in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale. Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita). Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nell'allegato 2.A vengano riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi:
- l'Analisi Discriminante (6); - la stima del ricavo di riferimento.
Nell'allegato 2.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante. Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza. Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
----> Vedere ALLEGATO 2.A di pag. 116 <----
ALLEGATO 2.B
VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE
QUADRO A:
- Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo pieno - Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo parziale - Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti - Numero delle giornate retribuite per gli assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio
QUADRO B:
- Mq destinati esclusivamente all'attivita' fisica e sportiva - Mq di locali destinati esclusivamente ad ambulatorio medico - Mq di locali destinati alla preparazione ed alla maturazione dei fanghi - Canone concessione diretta
QUADRO G:
- Tipologia della clientela: Servizio Sanitario Nazionale per attivita' in convenzione (compresi i ticket) - Servizi offerti: Cure termali - Servizi offerti: Solarium - Servizi offerti: Nuoto/Acqua gym - Servizi offerti: Massaggi - Servizi offerti: Attivita' ginniche - Servizi offerti: Trattamenti dimagranti - Servizi offerti: Trattamenti viso - Servizi offerti: Manicure/Ricostruzione unghie/Pedicure - Servizi offerti: Ingressi giornalieri a pagamento per la piscina/palestra/parco termale - Altri servizi offerti: Pagamenti rateali - Addetti all'attivita' per mansioni/profili professionali: Istruttori, insegnanti, personal trainer - Personale dipendente - Numero giornate retribuite - Addetti all'attivita' per mansioni/profili professionali: Istruttori, insegnanti, personal trainer Personale non dipendente - Compensi - Modalita' organizzativa: In franchising/affiliato
QUADRO I:
- Beni strumentali: Sularium - Lettino - Numero - Beni strumentali: Sularium - Viso - Numero.
(1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. (2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili.
(3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica. (4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di merci e materie prime - rimanenze finali. (5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite.
numero addetti = 1 + numero dipendenti a tempo pieno + numero (ditte dipendenti a tempo parziale + numero apprendi- individuali) sti + numero assunti con contratto di forma- zione e lavoro o a termine e lavoranti a domi- cilio + numero collaboratori coordinati e con- tinuativi che prestano attivita' prevalente- mente nell'impresa + numero collaboratori del- l'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipa- zione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa
numero addetti = Numero dipendenti a tempo pieno + numero (societa') dipendenti a tempo parziale + numero apprendi- sti + numero assunti con contratto di forma- zione e lavoro o a termine e lavoranti a domi- cilio + numero collaboratori coordinati e con- tinuativi che prestano attivita' prevalente- mente nell'impresa + numero associati in par- tecipazione che apportano lavoro prevalente- mente nell'impresa + numero soci con occupa- zione prevalente nell'impresa + numero ammini- stratori non soci (6) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.
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