Con decreto del Presidente della Repubblica 1° dicembre 2003 al capo di prima classe ecogogniometrista/ov Francesco Valente, matr. n. 68BR0891/SP, nato a Carovigno (Brindisi), il 7 novembre 1963, e' concessa una medaglia di bronzo al valore di Marina, con la seguente motivazione: «Operatore di volo dell'elicottero SH3D (I-5003) impegnato nelle operazioni di salvataggio di migranti imbarcati su un gommone alla deriva localizzato a sud dell'isola Saseno, al termine della ricerca di eventuali dispersi in mare, procedeva con l'aiuto di un altro operatore di volo in condizioni meteo-marine avverse al recupero di sei corpi senza vita. Tramite il verricello dell'elicottero, reso instabile dal forte vento a raffiche e in volo stazionario sulla verticale del gommone semisommerso, scendeva sul gommone stando in precario equilibrio e investito in piu' occasioni dalle onde e riusciva, nonostante le evidenti difficolta' e l'elevato rischio, ad assicurare sulla barella, uno alla volta, i sei corpi senza vita per il successivo e immediato recupero da parte dell'equipaggio dell'elicottero. Esempio di grande perizia marinaresca, elevata professionalita', coraggio e sprezzo del pericolo». 11 marzo 2002. Acque del Mar Adriatico Con decreto del Presidente della Repubblica 1° dicembre 2003 al Capo di seconda classe radarista/ov Antonio Chirico, matr. n. 92VB0062/SP, nato a Ceglie Messapica (Brindisi), il 10 gennaio 1973, e' concessa una medaglia di bronzo al valore di marina, con la seguente motivazione: «Operatore di volo dell'elicottero SH3D (I-5003) impegnato nelle operazioni di salvataggio di migranti imbarcati su un gommone alla deriva localizzato a sud dell'isola Saseno, al termine della ricerca di eventuali dispersi in mare, procedeva con l'aiuto di un altro operatore di volo in condizioni meteo-marine avverse al recupero di sei corpi senza vita. Tramite il verricello dell'elicotrero, reso instabile dal forte vento a raffiche e in volo stazionario sulla verticale del gommone semisommerso, scendeva sul gommone stando in precario equilibrio e investito in piu' occasioni dalle onde e riusciva, nonostante le evidenti difficolta' e l'elevato rischio, ad assicurare sulla barella, uno alla volta, i sei corpi senza vita per il successivo e immediato recupero da parte dell'equipaggio dell'elicoriero. Esempio di grande perizia marinaresca, elevata professionalita', coraggio e sprezzo del pericolo». 11 marzo 2002. Acque del Mar Adriatico |