Con decreto 6 maggio 2003 e' conferita la seguente ricompensa: Croce d'oro Al ten. col. Aldo Mezzalana nato il 12 febbraio 1957 a Roma, con la seguente motivazione: «Comandante di battaglione paracadutisti, inquadrato nella brigata multinazionale ovest nell'ambito dell'operazione «Joint guardian» in Kosovo, si imponeva all'ammirazione di chiunque per le straordinarie capacita' di comandante, operando con giusta autorevolezza, sincera e convinta dedizione, tenace e diuturno impegno. Chiamato ad agire, in situazioni di costante e prolungata tensione operativa ed in attivita' militari di grande portata, ha reso un contributo sempre puntuale, immediato e qualificatissimo. Al suo comando, l'unita' ha sempre portato a termine con pieno successo tutti i compiti assegnati, rendendo, di fatto, piu' sicura l'area di responsabilita'. Profondo conoscitore dello strumento militare e delle procedure d'impiego dell'unita' destinata ad operare sul terreno, contribuiva con rara perizia, acume e professionalita' alla fase preparatoria ed esecutiva delle operazioni «Churchill II» ed «Elbe», in concorso alla MNB-E, a comando statunitense, che lo vedevano impegnato in due distinti e prolungati periodi nell'area denominata «Chicken leg», ai confini con la Fyrom, caratterizzata da intensa ed estesa conflittualita'. In tali occasioni, articolava il proprio dispositivo sul terreno con oculatezza, efficacia ed in maniera perfettamente rispondente alle esigenze operative, raggiungendo sempre ed appieno l'obiettivo fissato. In particolare il 24 maggio 2001, raccolte informazioni relative all'esistenza di un deposito di armi e munizioni organizzato dalle milizie irregolari dell'UCPMB nel proprio settore di responsabilita', organizzava con fiuto e maestria tattica una delicatissima operazione, resa oltremodo critica dall'impervia natura del terreno e dalla presenza di forze irregolari, guidata personalmente, esponendo a manifesto rischio la propria incolumita' e garantendo, nel contempo, la massima sicurezza al personale grazie alle particolari, attente, efficaci e determinate modalita' di attuazione, che non consentivano alcuna azione di contrasto o reazione da parte delle forze irregolari presenti in zona e che portava al sequestro di un ingente quantitativo di armi e munizioni abilmente celate nell'ambiente circostante. Splendida figura di ufficiale e di comandante, che ha contribuito ad elevare l'immagine dell'Esercito italiano in ambito internazionale». - Grualiya Mahala (Kosovo), 24 maggio 2001. Con decreto 18 dicembre 2002 e' conferita la seguente ricompensa: Croce di bronzo Al col. Mariano Centonze, nato il 18 maggio 1954 a Salice Salentino (Lecce) con la seguente motivazione: «Comandante della Task Force «Falco» inquadrata nella brigata multinazionale ovest impiegata nel contesto dell'operazione «Joint guardian» in Kosovo, ha assolto il delicato ed oneroso incarico con elevatissima capacita', fervido impegno e ferma volonta' realizzatrice. Carismatico, trainante e generoso, ha diretto e coordinato tutte le operazioni con straordinaria determinazione ed eccezionale chiarezza di obiettivi dimostrando doti di altissima professionalita', rara competenza e perizia, conseguendo risultati di grande valenza riconosciuti sia in ambito nazionale che internazionale ed esercitando un'azione di comando e controllo autorevole ed estremamente efficace che ha permesso al reparto di distinguersi per efficienza, disciplina ed elevatissima operativita'. Brillante figura di ufficiale che ha contribuito in misura determinante al successo della missione e ad accrescere il prestigio dell'Esercito italiano nel contesto multinazionale del teatro kosovaro». - Pec (Kosovo), 3 luglio 2000 - 2 novembre 2000. Con decreto 18 dicembre 2002 e' conferita la seguente ricompensa: Croce di bronzo Al col. Guido Castri, nato il 5 giugno 1946 a Caserta con la seguente motivazione: «Direttore del centro amministrativo d'intendenza della brigata multinazionale ovest nel contesto dell'operazione «Joint guardian» in Kosovo, ha costantemente operato con somma perizia ed assoluta dedizione ed ha espresso un'efficace e solerte azione di indirizzo e di sprone sui propri collaboratori. Animato da vivo amor proprio, sostenuto da profonde spinte vocazionali e da straordinaria motivazione al lavoro, ha saputo organizzare perfettamente l'intero settore amministrativo ed ha gestito con oculatezza, lungimiranza e precisione un budget molto consistente di fondi, curando in maniera esemplare la corresponsione mensile degli anticipi e dei conguagli relativi alle competenze di tutto il personale militare impiegato in teatro, la definizione dei contratti d'impiego ed il pagamento delle competenze del personale civile, la liquidazione dei danni arrecati a proprieta' di terzi o relativi ad incidenti automobilistici, le ricerche di mercato e le attivita' contrattuali per tutti gli acquisti realizzati in teatro con particolare riferimento ai viveri ed ai materiali di consumo. Ufficiale di esimio rango, emergente per sensibilita' e per spessore umano, che con la sua instancabile e continua attenzione ai problemi amministrativi del comando e delle unita' dipendenti ha contribuito in misura determinante ad elevare il prestigio dell'Esercito italiano nel contesto multinazionale del teatro kosovaro». - Pec (Kosovo), 3 luglio 2000 - 2 novembre 2000. Con decreto 18 dicembre 2002 e' conferita la seguente ricompensa: Croce di bronzo Al col. Nazzareno Angelucci, nato l'11 maggio 1947 a Spello (Perugia), con la seguente motivazione: «Ufficiale superiore dal carattere solido, di vivace intelletto ed eccezionale forza di volonta', ha affrontato e portato a soluzione con positivita' di risultati tulle le problematiche connesse con il delicato incarico di comandante logistico nel contesto dell'operazione «Joint guardian» in Kosovo. Con esempio adamantino e spiccata competenza ha interpretato intelligentemente la nuova dottrina logistica adoperandosi con sagacia per la corretta applicazione della normativa in ogni settore, operando con esemplare lungimiranza e senso di responsabilita'. Ha saputo proporsi quale costante esempio da emulare da parte di ufficiali, sottufficiali e volontari, ottenendo la loro piu' completa partecipazione emotiva e permettendo in tal modo al comando logistico (Aderlog - Forward) di agire sempre con efficacia e tempestivita'. In particolare, ha diretto e seguito in maniera esemplare e lineare le attivita' logistiche, ottenendo il plauso di tutti per la celerita' e la puntualita' degli interventi, a favore delle Task Forces sia nazionali che straniere (spagnole, portoghesi ed argentine). Chiaro esempio di ufficiale di esimio rango, in possesso di encomiabile attaccamento al dovere ed elevatissimo spirito di servizio che ha contribuito in misura determinante ad accrescere il prestigio dell'Esercito italiano e del Paese in Kosovo». - Pec (Kosovo, 7 settembre 2000 - 2 novembre 2000. Con decreto 18 marzo 2003 e' conferita la seguente ricompensa: Croce di bronzo Al mar. Julian Buenestado Risquez, nato il 24 dicembre 1962 a Madrid (Spagna), con la seguente motivazione: «Sottufficiale capo segreteria della cellula G3 del comando della divisione multinazionale sud-est, ha partecipato all'operazione Joint Forge in Bosnia Herzegovina svolgendo il proprio incarico con grande perizia e chiaro spirito multinazionale. Il maresciallo Julian Buenestado Risquez ha esercitato una continua azione propulsiva nell'ambito dell'ufficio da lui diretto, adoperandosi con generosita' a favore del personale e delle unita' italiane operanti nella Bosnia-Herzegovina. Egli ha dimostrato di possedere un genuino attaccamento verso l'Esercito italiano ed ha fattivamente contribuito ad accrescerne il prestigio nell'impegnativo contesto di impiego multinazionale». - Mostar, 15 marzo 2002. Con decreto 31 marzo 2003 e' conferita la seguente ricompensa: Croce di bronzo Al brig. gen. Massimo De Maggio, nato il 3 settembre 1951 a Lecce, con la seguente motivazione: «Comandante della brigata multinazionale ovest impegnata in Kosovo nell'ambito dell'operazione di Kfor «Joint guardian», operava con altissima professionalita' ed elevatissima capacita' organizzativa, trasmettendo a tutti i dipendenti gli alti valori morali connessi con la delicata operazione di pace. Comandante carismatico, grazie alla sua guida ferma, intelligente e determinata, improntata all'equilibrio anche nelle circostanze piu' critiche, e' riuscito ad amalgamare ed integrare sotto un unico comando reparti provenienti da Paesi eterogenei per precedenti militari, tradizioni e cultura, consentendo alle unita' dipendenti di esprimere al meglio le proprie capacita' operative, assicurando, in tal modo, il pieno raggiungimento di tutti gli obiettivi connessi con la missione assegnata. In un contesto caratterizzato da forti tensioni socio-politiche e dall'indeterminatezza degli atteggiamenti della popolazione, sapeva cogliere gli aspetti fondamentali della complessa realta' locale, guadagnando per se' e per l'intero contingente l'incondizionata stima delle autorita' civili e militari presenti nel teatro di operazioni. Figura di altissimo livello, in possesso di eccellenti capacita' intellettuali, professionali e morali, ha efficacemente contribuito ad accrescere il prestigio ed il lustro dell'intera nazione e delle sue Forze armate». - Pec (Kosovo), 5 marzo 2001 - 4 luglio 2001. Con decreto 1° settembre 2003 e' conferita la seguente ricompensa: Croce di bronzo Al magg. Cesar Alvarez Abos, nato il 26 ottobre 1964 a Valencia (Spagna), con la seguente motivazione: «Ufficiale dalle straordinarie qualita' professionali, ha disimpegnato l'incarico di addetto alle operazioni ed ai piani della cellula JMA della branca G9 del comando della divisione multinazionale sud-est con abnegazione, altissimo senso del dovere e spiccato spirito multinazionale, profondendo le sue migliori energie nell'assolvimento del complesso e delicato incarico. Nell'ambito delle relative competenze, il comandante Cesar Alvarez Abos ha esercitato una fondamentale azione propulsiva a favore delle attivita' delle unita' italiane di teatro, fornendo un preziosissimo apporto al proprio capo ufficio (italiano) nel delicatissimo settore delle relazioni con le Forze armate locali. Nel quadro del processo di modernizzazione delle Forze armate locali, ha assolto il fondamentale compito di ufficiale incaricato dei colloqui con i rappresentanti di tali Forze armate ed e' riuscito, in stretta comunione con il comandante del raggruppamento tattico italiano, ad organizzare il primo corso di professionalizzazione per le Forze armate delle diverse entita', dimostrando con cio' di possedere un non comune spirito multinazionale decisamente rivolto ad ambiti di dimensione europea. Il comandante Cesar Alvarez Abos, preclaro esempio di somma perizia nel lavoro di staff e dal rendimento costantemente elevatissimo, ha dimostrato di possedere un eccezionale attaccamento al dovere, non comune spirito d'integrazione multinazionale ed ha contribuito, con il proprio operato, a consolidare il prestigio dell'Esercito italiano in un contesto operativo multinazionale». - Mostar, 15 marzo 2002. |