Gazzetta n. 66 del 20 marzo 2003 (vai al sommario) |
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE |
DECRETO 6 marzo 2003 |
Approvazione di n. 9 studi di settore relativi ad attivita' economiche nel settore dei servizi. |
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IL MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, concernente disposizioni comuni in materia di accertamento delle imposte sui redditi; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, recante l'approvazione del testo unico delle imposte sui redditi; Visto l'art. 62-bis del decreto-legge 30 agosto 1993, n. 331, convertito, con modificazioni, nella legge 29 ottobre 1993, n. 427, che prevede, da parte degli uffici del Dipartimento delle entrate del Ministero delle finanze, l'elaborazione di appositi studi di settore in relazione ai vari settori economici; Visto il medesimo art. 62-bis del citato decreto-legge n. 331 del 1993 che prevede che gli studi di settore sono approvati con decreto del Ministro delle finanze; Visto l'art. 10 della legge 8 maggio 1998, n. 146, che individua le modalita' di utilizzazione degli studi di settore in sede di accertamento nonche' le cause di esclusione degli stessi; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 31 maggio 1999, n. 195, recante disposizioni concernenti i tempi e le modalita' di applicazione degli studi di settore; Considerato che a seguito delle analisi e delle valutazioni effettuate, allo stato, sulla base dei dati in possesso dell'Amministrazione finanziaria sono emerse cause di non applicabilita' degli studi di settore; Visto il proprio decreto 10 novembre 1998, che ha istituito la commissione di esperti prevista dall'art. 10, comma 7, della legge n. 146 del 1998, integrata e modificata dal decreto ministeriale 24 ottobre 2000; Visti i decreti del direttore generale del Dipartimento delle entrate 23 ottobre 2000 e 13 dicembre 2000, concernenti l'approvazione di questionari per gli studi di settore relativi ad attivita' imprenditoriali nel settore delle manifatture, dei servizi, del commercio e ad attivita' professionali; Visto il provvedimento del direttore dell'Agenzia dell'entrate 16 marzo 2001, concernente l'approvazione di 37 modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore relativi alle attivita' economiche nel settore dei servizi da utilizzare per il periodo d'imposta 2000; Visto l'art. 23 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, che ha trasferito le funzioni dei Ministeri del bilancio, del tesoro e della programmazione economica e delle finanze al Ministero dell'economia e delle finanze; Visto l'art. 57 del medesimo decreto legislativo n. 300 del 1999 che ha istituito le Agenzie fiscali; Visto il decreto del direttore generale del Dipartimento delle entrate 24 dicembre 1999, concernente le modalita' di annotazione separata dei componenti rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore; Visto il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze 25 marzo 2002, concernente i criteri per l'applicazione degli studi di settore ai contribuenti che esercitano due o piu' attivita' d'impresa ovvero una o piu' attivita' in diverse unita' di produzione o di vendita; Acquisito il parere della predetta commissione di esperti in data 13 febbraio 2003;
Decreta:
Art. 1. Approvazione degli studi di settore 1. Sono approvati, in base all'art. 62-bis del decreto-legge 30 agosto 1993, n. 331, convertito, con modificazioni, nella legge 29 ottobre 1993, n. 427, gli studi di settore relativi alle seguenti attivita' economiche nel settore dei servizi: a) Studio di settore SG 40 U - Valorizzazione e vendita immobiliare, codice attivita' 70.11.0; Compravendita di beni immobili effettuata su beni propri, codice attivita' 70.12.0; Locazione di beni immobili propri e sublocazione, codice attivita' 70.20.0; b) Studio di settore SG 48 U - Riparazione di apparecchi elettrici per la casa, codice attivita' 52.72.0; c) Studio di settore SG 52 U - Confezionamento di generi alimentari, codice attivita' 74.82.1; Confezionamento di generi non alimentari, codice attivita' 74.82.2; d) Studio di settore SG 53 U - Organizzazione di convegni, codice attivita' 74.83.1; Traduzione ed interpretariato, codice attivita' 74.83.3; e) Studio di settore SG 54 U - Sale giochi e biliardi, codice attivita' 92.34.2; Altre attivita' di intrattenimento e spettacolo, solo se svolte da gestori di apparecchi di intrattenimento, codice attivita' 92.34.4; f) Studio di settore SG 55 U - Servizi di pompe funebri e attivita' connesse, codice attivita' 93.03.0; g) Studio di settore SG 69 U - Demolizione di edifici e sistemazione del terreno, codice attivita' 45.11.0; Trivellazioni e perforazioni, codice attivita' 45.12.0; Lavori generali di costruzione di edifici e lavori di ingegneria civile, codice attivita' 45.21.0; Posa in opera di coperture e costruzione di ossature di tetti di edifici, codice attivita' 45.22.0; Costruzione di autostrade, strade, campi di aviazione e impianti sportivi, codice attivita' 45.23.0; Costruzione di opere idrauliche, codice attivita' 45.24.0; Altri lavori speciali di costruzione, codice attivita' 45.25.0; h) Studio di settore SG 78 U - Attivita' delle agenzie di viaggi e turismo (compresi i tour operators), codice attivita' 63.30.1; i) Studio di settore SG 87 U - Consulenze finanziarie, codice attivita' 74.14.1; Attivita' degli amministratori di societa' ed enti, consulenza amministrativo-gestionale e pianificazione aziendale, codice attivita' 74.14.4; Agenzie di informazioni commerciali, codice attivita' 74.14.6. 2. Gli elementi necessari alla definizione presuntiva dei ricavi e dei compensi relativi agli studi di settore indicati nel comma 1 sono determinati sulla base della nota tecnica e metodologica, delle tabelle dei coefficienti nonche' della lista delle variabili per l'applicazione dello studio, di cui agli allegati: - 1, per lo studio di settore SG 40 U; - 2, per lo studio di settore SG 48 U; - 3, per lo studio di settore SG 52 U; - 4, per lo studio di settore SG 53 U; - 5, per lo studio di settore SG 54 U; - 6, per lo studio di settore SG 55 U; - 7, per lo studio di settore SG 69 U; - 8, per lo studio di settore SG 78 U; - 9, per lo studio di settore SG 87 U. 3. Il programma per l'applicazione dello studio di settore segnala anche, con riferimento ad indici significativi, la coerenza economica rispetto ai valori minimi e massimi assumibili con riferimento a comportamenti normali degli operatori del settore. 4. Gli studi di settore si applicano ai contribuenti che svolgono in maniera prevalente le attivita' indicate nel comma 1, nonche' ai contribuenti che svolgono le predette attivita' in maniera secondaria per le quali abbiano tenuto annotazione separata, fermo restando il disposto dell'art. 2. In caso di esercizio di piu' attivita' d'impresa, per le quali non e' stata tenuta la annotazione separata, per attivita' prevalente si intende quella da cui deriva nel periodo d'imposta la maggiore entita' dei ricavi. 5. Gli studi di settore approvati con il presente decreto sono utilizzabili a partire dagli accertamenti relativi al periodo di imposta 2002. |
| Art. 2. Categorie di contribuenti alle quali non si applicano gli studi di settore 1. Gli studi di settore approvati con il presente decreto non si applicano: a) in caso di esercizio di due o piu' attivita' di impresa, non rientranti nel medesimo studio di settore, per le quali non e' stata tenuta annotazione separata, se l'importo complessivo dei ricavi dichiarati relativi alle attivita' non rientranti tra quelle prese in considerazione dallo studio di settore supera il 20% dell'ammontare totale dei ricavi dichiarati; b) nei confronti dei contribuenti che hanno dichiarato ricavi di cui all'art. 53, comma 1, esclusi quelli di cui alla lettera c), ovvero compensi di cui all'art. 50, comma 1, del testo unico delle imposte sui redditi, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, di ammontare superiore a euro 5.164.569; c) nei confronti delle societa' cooperative, societa' consortili e consorzi che operano esclusivamente a favore delle imprese socie o associate; d) nei confronti delle societa' cooperative costituite da utenti non imprenditori che operano esclusivamente a favore degli utenti stessi. 2. Per gli studi di settore SG 40 U ed SG 69 U, ai fini della determinazione del limite di esclusione dall'applicazione degli studi di settore, di cui alla lettera b) del comma 1, i ricavi devono essere aumentati delle rimanenze finali e diminuiti delle esistenze iniziali valutate ai sensi degli articoli 59 e 60, del testo unico delle imposte sui redditi. |
| Art. 3 Variabili delle imprese o delle attivita' professionali 1. La determinazione dei valori da attribuire alle variabili da utilizzare per l'applicazione degli studi di settore, approvati con il presente decreto, e' effettuata sulla base delle istruzioni per la compilazione dei relativi questionari approvati con i decreti del direttore generale del Dipartimento delle entrate 23 ottobre 2000 e 13 dicembre 2000, tenuto conto di quanto precisato nelle istruzioni per la compilazione delle dichiarazioni di cui all'art. 5, comma 1 del presente decreto. Per lo studio di settore SG 69 U la predetta determinazione e' effettuata sulla base delle informazioni contenute nei modelli SG69A, SG69B, SG69C, SG69D ed SG69E per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore costituenti parte integrante delle dichiarazioni Unico 2000 e approvati con provvedimento dell'Agenzia delle entrate 16 marzo 2001. |
| Art. 4. Determinazione del reddito imponibile 1. Sulla base degli studi di settore sono determinati presuntivamente i ricavi di cui all'art. 53, ad esclusione di quelli previsti dalle lettere c) e d) del comma 1 dello stesso articolo, ovvero i compensi di cui all'art. 50, comma 1, del testo unico delle imposte sui redditi. 2. Ai fini della determinazione del reddito d'impresa l'ammontare dei ricavi di cui al comma 1 e' aumentato degli altri componenti positivi, compresi i ricavi di cui all'art. 53, comma 1, lettere c) e d), del menzionato testo unico, ed e' ridotto dei componenti negativi deducibili. Ai fini della determinazione degli importi relativi alle voci e alle variabili di cui all'art. 3 devono essere considerati i componenti negativi inerenti all'esercizio dell'attivita' anche se non dedotti in sede di dichiarazione dei redditi. 3. Ai fini della determinazione del reddito di lavoro autonomo l'ammontare dei compensi di cui al comma 1 e' aumentato degli altri componenti positivi, compresi i proventi e gli interessi moratori e dilatori di cui all'art. 6, comma 2, del menzionato testo unico, ed e' ridotto dei componenti negativi deducibili. Ai fini della determinazione degli importi relativi alle voci e alle variabili di cui all'art. 3 del presente decreto devono essere considerate le spese sostenute nell'esercizio dell'attivita' anche se non dedotte in sede di dichiarazione dei redditi. 4. Per le imprese che eseguono opere, forniture e servizi pattuiti come oggetto unitario e con tempo di esecuzione ultrannuale i ricavi dichiarati, da confrontare con quelli presunti in base agli studi di settore, vanno aumentati delle rimanenze finali e diminuiti delle esistenze iniziali valutate ai sensi dell'art. 60, commi da 1 a 4, del testo unico delle imposte sui redditi. |
| Art. 5. Comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore 1. I contribuenti ai quali si applicano gli studi di settore comunicano, in sede di dichiarazione dei redditi, i dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi stessi. |
| Art. 6. Annotazione separata 1. Nei confronti dei contribuenti che esercitano una delle attivita' per le quali lo studio di settore e' approvato con il presente decreto, le disposizioni contenute nel decreto direttoriale 24 dicembre 1999, concernenti l'annotazione separata dei componenti rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore, si applicano a decorrere dal 1° maggio 2003. E' facolta' del contribuente indicare a quale attivita' esercitata debbano essere imputati i ricavi o compensi conseguiti nei mesi precedenti nonche' gli altri componenti rilevanti ai fini dell'applicazione del relativo studio di settore. Qualora tale facolta' non venga esercitata, in sede di dichiarazione dei redditi, i ricavi relativi all'intero periodo d'imposta vanno ripartiti applicando ai ricavi o compensi conseguiti fino al 30 aprile 2003 la percentuale di ripartizione determinata con riferimento ai ricavi o compensi conseguiti a partire dal 1° maggio 2003. Tale disposizione non si applica per lo studio di settore SG 69 U. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 6 marzo 2003 Il Ministro: Tremonti |
| ALLEGATO 1
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
STUDIO DI SETTORE SG40U
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore. Oggetto dello studio sono le attivita' economiche: - 70.11.0 - Valorizzazione e vendita immobiliare; - 70.12.0 - Compravendita di beni immobili effettuata su beni propri; - 70.20.0 - Locazione di beni immobili propri e sub locazione.
La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa. A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'. Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SG40). Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 77.783. I questionari restituiti sono stati 73.031, pari al 93,9% degli inviati. La seguente tabella riporta i dati analitici per ogni codice di attivita':
==================================================================== Numero Numero %sul totale questionari questionari questionari inviati restituiti inviati ==================================================================== 70.11.0 - Valorizzazione e 12.245 9.714 79,3% vendita immobiliare
70.12.0 - Compravendita di beni immobili effettuata su beni propri 17.260 13.453 77,9%
70.20.0 - Locazione di beni immobili propri e sub locazione 48.278 49.864 103,3% ------------------------------------------------------------------- TOTALE 77.783 73.031 93,9%
Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 25.499 questionari, pari al 34,9% dei questionari rientrati. I principali motivi di scarto sono stati: - ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di lire); - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%; - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di clientela (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla localizzazione degli immobili venduti/locati/affittati (quadro G del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel questionario.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 47.532.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche: - una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali(1); - un procedimento di Cluster Analysis(2). L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering. Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo. Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie di servizi prestati, alle diverse tipologie di clientela, etc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa. I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio. La Cluster Analysis ha consentito di identificare sei gruppi omogenei di imprese.
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
L'analisi ha messo in evidenza diverse modalita' di operare nel settore, riconducibili all'interazione di una serie di fattori discriminanti. Tali fattori sono indicativi di: - dimensione delle imprese, - tipologia di servizio erogato, - tipologia di prodotto immobiliare offerto e di clientela prevalentemente servita.
Nelle successive descrizioni dei cluster emersi dall'analisi, salvo segnalazione contraria, l'indicazione di valori numerici riguarda valori medi. Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei.
CLUSTER 1 - IMPRESE, DI PICCOLE DIMENSIONI, DI LOCAZIONE DI FABBRICATI AD IMPRESE
NUMEROSITA': 28.194
Il cluster e' composto da un numero molto elevato di imprese di piccole dimensioni, contraddistinte dalla circostanza di erogare ad altre imprese servizi di locazione di fabbricati ad uso "produttivo". Sebbene la natura giuridica con cui queste imprese operano sia quasi esclusivamente di tipo societario (55% societa' di persone, 42% di capitali), la struttura organizzativa di cui dispongono e' estremamente ridotta. E' praticamente nullo, infatti, il ricorso al personale dipendente mentre solo il 32% degli appartenenti al cluster utilizza un ufficio di circa 26 mq. L'attivita' quasi esclusiva di queste imprese e' la locazione. Il numero complessivo dei fabbricati locabili, risultante dalla somma di quelli locati e non, e' pari a circa 4, per una superficie media di circa 430 mq. Quelli locati sono 3, con superficie media leggermente superiore, pari a circa 500 mq. In genere, la destinazione d'uso dei fabbricati e' di tipo "produttivo": l'uso e' prevalentemente commerciale, industriale o ufficio e la clientela e' rappresentata quasi esclusivamente da imprese con le quali viene realizzato il 96% dei ricavi complessivi.
CLUSTER 2 - IMPRESE IMMOBILIARI DI GRANDE DIMENSIONE
NUMEROSITA': 415
Il cluster riunisce imprese di grandi dimensioni che, prevalentemente, effettuano attivita' di compravendita di fabbricati e valorizzazione. La figura giuridica quasi esclusiva e' quella societaria, con ben l'87% degli appartenenti al cluster che opera in forma di societa' di capitali. Solo sporadica la presenza di personale dipendente (il 13% dichiara giornate retribuite per figure dipendenti con inquadramento diversificato) mentre e' un po' piu' consistente il lavoro apportato dai soci. In particolare, il 18% delle imprese occupa 1 socio in maniera prevalente mentre nel 58% dei casi sono 3-4 i soci con occupazione non prevalente; il 22% delle imprese, infine, dispone dell'opera di amministratori non soci. Il 45% delle imprese svolge la propria attivita' disponendo di un ufficio di 36 mq. Come anticipato, l'attivita' prevalente e' la compravendita di fabbricati e la valorizzazione. Sono ben 26, in media, i fabbricati disponibili per la vendita, con una superficie media di poco superiore a 60 mq. La destinazione d'uso di tali immobili e' prevalentemente abitativa; a conferma di tale dato c'e' la composizione della clientela: persone fisiche che apportano circa il 72% dei ricavi complessivi. Peraltro, il 34% di queste imprese effettuano locazione di fabbricati sempre a prevalente uso abitativo. Alla compravendita di fabbricati si accompagna una piu' ampia attivita' immobiliare di ristrutturazione e valorizzazione. Infatti, sono decisamente sopra la media e significative per questo cluster le spese di acquisto di aree edificabili e di immobili, le spese di progettazione, gli oneri di urbanizzazione, catastali e connessi alle licenze edilizie, le spese di costruzione effettuate da terzi (in media piu' di 640 mila euro). D'altra parte e' decisamente il piu' elevato tra i cluster anche l'ammontare delle caparre/acconti percepiti (di poco inferiore a 500 mila euro).
CLUSTER 3 - IMPRESE, DI PICCOLE DIMENSIONI, DI LOCAZIONE, ANCHE DI TERRENI
NUMEROSITA': 341
Il cluster raggruppa imprese, per molti versi simili a quelle che costituiscono il cluster 1, che estendono la loro attivita' di locazione anche ai terreni. Dal punto di vista della natura giuridica, queste imprese operano quasi sempre in forma societaria; in particolare, si tratta di societa' di capitali nel 55% dei casi. Quasi sistematicamente non viene fatto ricorso a personale dipendente ne' viene frequentemente utilizzato un ufficio per lo svolgimento delle attivita', indicato da solo il 26% di soggetti per circa 18 mq. Caratteristica distintiva di queste imprese, come anticipato, e' l'affitto anche di terreni: si tratta di 5 terreni locati, con una superficie media di circa 90.000 mq, inoltre il 14% dei soggetti ha indicato di possedere terreni non locati. A quella dei terreni si abbina l'attivita' di locazione di fabbricati. La destinazione d'uso prevalente dei fabbricati locati e' quella abitativa seguita da quella commerciale/industriale. La clientela prevalente e' costituita da imprese (circa 70% dei ricavi complessivi) e per il rimanente da persone fisiche.
CLUSTER 4 - IMPRESE, DI PICCOLE DIMENSIONI, DI LOCAZIONE A PERSONE FISICHE
NUMEROSITA': 11.230
Il cluster e' costituito da imprese di piccole dimensioni che effettuano attivita' di locazione di fabbricati a persone fisiche. La natura giuridica con cui queste imprese operano e' quella societaria: di capitali nel 49% dei casi, di persone nel 48%. Normalmente non viene fatto ricorso a personale dipendente e il 29% dei soggetti del cluster dispone di un piccolo ufficio, di 22 mq, per lo svolgimento dell'attivita'. Il patrimonio immobiliare di queste imprese e' costituito, in media, da 8 fabbricati destinati a locazione per una superficie media di 122 mq. Il numero di quelli locati, e' circa 6. La destinazione d'uso e' prevalentemente abitativa, ma non mancano le superfici commerciali/industriali e quelle destinate ad altro uso. Il 78% dei ricavi complessivi viene conseguito con persone fisiche anche se il 39% dei soggetti del cluster ha indicato di realizzare il 45% dei ricavi complessivi con imprese.
CLUSTER 5 - IMPRESE DI GESTIONE DI PATRIMONI IMMOBILIARI
NUMEROSITA': 2.338
Appartengono al cluster imprese, di dimensioni maggiori rispetto a quelle degli altri cluster, che gestiscono patrimoni immobiliari piuttosto consistenti, soprattutto destinati all'attivita' di locazione. La figura giuridica quasi esclusivamente utilizzata per il funzionamento di queste imprese e' quella societaria, in particolare di capitali (81%). Il 13% delle imprese del cluster vanta 1 socio con occupazione prevalente, il 51% circa 3 con occupazione non prevalente cui si affianca, nel 27% dei casi, 1 amministratore non socio. Talvolta, e piu' frequentemente delle altre, queste imprese fanno ricorso a lavoro prestato da personale dipendente (41%). Piu' in dettaglio, il 19% delle imprese ricorre all'opera di 1-2 impiegati, il 18% di 1-2 operai generici. Come anticipato, il patrimonio immobiliare gestito e' piuttosto ampio: i fabbricati, tra locati (17) e non locati, raggiungono complessivamente le 20 unita' per una superficie complessiva di circa 12.000 mq. Le destinazioni d'uso sono diversificate con leggera prevalenza di quella abitativa. Non e' da escludere, inoltre, che alla prevalente attivita' locativa possa affiancarsi quella di vendita, anche in virtu' della consistenza del patrimonio gestito. Tale consistenza, oltretutto, genera un volume di costi per manutenzione ordinaria e straordinaria, per amministrazione e gestione degli immobili, per consulenza legale, fiscale e amministrativa decisamente piu' elevato rispetto agli altri cluster. La clientela e' piuttosto diversificata, rappresentata per il 79% dei ricavi complessivi da imprese, seguono le persone fisiche anche se con percentuali decisamente minori. Inoltre l'8% dei soggetti realizza il 44% dei ricavi complessivi con Stato ed Enti Pubblici.
CLUSTER 6 - IMPRESE IMMOBILIARI DI PICCOLA DIMENSIONE
NUMEROSITA': 4.455
Il cluster individua imprese di piccole dimensioni che svolgono soprattutto attivita' di compravendita di fabbricati. Anche in questo caso l'attivita' e' svolta quasi esclusivamente in forma societaria, soprattutto di capitali (64%). Il personale dipendente e' quasi nullo mentre il 16% delle imprese occupa prevalentemente 1 socio e il 66% vanta 3 soci con occupazione non prevalente. Il 35% delle imprese, inoltre, utilizza per lo svolgimento dell'attivita' un piccolo ufficio di 25 mq. L'attivita' riguarda principalmente la compravendita di fabbricati. Sono 10, in media, quelli disponibili alla vendita, per una superficie complessiva pari a circa 840 mq. Di questi piu' della meta' sono venduti, 3 ad uso abitativo. Un soggetto su due affianca alla compravendita l'attivita' di locazione di fabbricati, principalmente ad uso abitativo e commerciale/industriale. All'attivita' di compravendita di immobili e' legato un volume piuttosto elevato di spese per acquisizione di immobili, per costruzione effettuata da terzi e per ristrutturazione edilizia (proporzionalmente piu' elevate che per gli altri cluster). La clientela e' costituita per il 65% dei ricavi complessivi da persone fisiche.
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO
Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla(3). La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti). E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo". In particolare sono state escluse le imprese che presentano: - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi dichiarati.
Successivamente sono stati utilizzati degli indicatori economico-contabili specifici delle attivita' in esame: - valore aggiunto per addetto = (Ricavi + Variazione delle rimanenze di opere e servizi di durata ultrannuale (Art.60, commi 1-4 del TUIR)(4) - Costo del venduto(5) - Costo per la produzione di servizi - Spese per acquisti di servizi) /(Numero Addetti(6) * 1.000); - margine operativo lordo sui ricavi = (Ricavi + Variazione delle rimanenze di opere e servizi di durata ultrannuale (Art.60, commi 1-4 del TUIR) - Costo del Venduto - Costo per la produzione di servizi - Spese per acquisti di servizi - Spese per lavoro dipendente) * 100 / (Ricavi + Variazione delle rimanenze di opere e servizi di durata ultrannuale (Art. 60, commi 1-4 del TUIR)).
Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento. Per il valore aggiunto per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 2^ al 19^ ventile, per i cluster 1, 3 e 4; - dal 1^ al 19^ ventile, per i cluster 2, 5 e 6.
Per il margine operativo lordo sui ricavi sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 1^ al 18^ ventile, per i cluster 1, 3, e 5; - dal 2^ al 19^ ventile, per il cluster 2; - dal 2^ al 18^ ventile, per il cluster 4; - dal 3^ al 19^ ventile, per il cluster 6.
Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo. Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita). Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nella definizione della "funzione di ricavo" si e' tenuto conto anche delle possibili differenze di risultati economici legate alla localizzazione degli immobili venduti/locati/affittati. A tale scopo si sono utilizzati i risultati di uno studio relativo alla "territorialita' generale a livello comunale, provinciale e regionale(7)" che ha avuto come obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto al: - grado di benessere; - livello di qualificazione professionale; - struttura economica. Nella definizione della funzione di ricavo, le aree territoriali, sono state rappresentate con un insieme di variabili dummy ed e' stata analizzata la loro interazione con la variabile "Somma dei metri quadrati dei fabbricati locati(8)". Tali variabili hanno prodotto, ove le differenze territoriali non fossero state colte completamente nella Cluster Analysis, valori correttivi da applicare, nella stima del ricavo di riferimento, al coefficiente della variabile "Somma dei metri quadrati dei fabbricati locati". Nell'allegato 1.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo". In fase di applicazione dello studio di settore, affinche' la stima dei ricavi tenga conto dell'eventuale incremento delle rimanenze valutate a costo nel caso in cui la variabile "Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi" risulta negativa, si neutralizza l'apporto di tale variabile nelle funzioni di ricavo e si applica un fattore correttivo(9) al valore dichiarato delle seguenti variabili utilizzate nelle funzioni di ricavo: - spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita' dell'impresa; - spese per acquisti di servizi; - collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale (numero); - soci e associati in partecipazione con occupazione prevalente (numero); - radice quadrata del valore dei beni strumentali.
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi: - l'Analisi Discriminante(10); - la stima del ricavo di riferimento. Nell'allegato 1.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante. Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza. Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
----> vedere tabella a pag. 62 del S.O. <----
COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO SG40U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER 1 2 3 4 5 6 ==================================================================== Fabbricati locati - Somma rendita catastale - - - - 0,5425 -
Fabbricati Locati - Rendita catastale: "Uso commerciale/ industriale" 0,0271 - - 0,0661 - -
Fabbricati Locati - Rendita catastale: "Uso ufficio" 0,2493 - - 0,6412 - -
Fabbricati Locati - Rendita catastale: "Altro uso" 0,0383 - - 0,5583 - -
==================================================================== CORRETTIVI CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER CLUSTER TERRITORIALI 1 2 3 4 5 6 ==================================================================== Correttivo da appli- care al coefficiente dei "Fabbricati locati - Somma metri quadrati"
Gruppo 3 della territorialita' generale a livello comunale, provincia- le, regionale - Aree ad elevata urbanizza- zione con notevole grado di benessere, istruzione superiore e caratterizzate da sistemi locali con servizi terziari evoluti 1,9567 - - - - -
- Le variabili contabili vanno espresse in euro
ALLEGATO 1.B
VARIABILI DELL'ANALISI DICRIMINANTE
QUADRO A: - Numero delle giornate retribuite per i dirigenti - Numero delle giornate retribuite per i quadri - Numero delle giornate retribuite per gli impiegati - Numero delle giornate retribuite per gli operai generici - Numero delle giornate retribuite per gli operai specializzati - Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo parziale - Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti - Numero delle giornate retribuite per gli assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio
QUADRO G: - Tipologia della clientela: Persone fisiche - Tipologia della clientela: Imprese, societa', altri enti privati commerciali e non, esercenti arti e professioni, anche in forma associata - Tipologia di spese: Spese per acquisto di aree edificabili - Tipologia di spese: Spese per acquisto di immobili - Tipologia di spese: Spese di progettazione - Tipologia di spese: Oneri di urbanizzazione, catastali e altri connessi alle licenze edilizie - Tipologia di spese: Spese per costruzioni effettuate da terzi - Tipologia di spese: Spese per ristrutturazione edilizia - Tipologia di spese: Spese di manutenzione ordinaria sui beni immobili - Tipologia di spese: Spese di amministrazione e gestione di beni immobili - Tipologia di spese: Spese di consulenza legale, fiscale e amministrativa - Tipologia di spese: Spese notarili - Tipologia di spese: Spese per provvigioni a terzi - Tipologia di spese: Oneri finanziari - Prodotti in corso di lavorazione: Esistenze iniziali di prodotti in corso di lavorazione - Prodotti in corso di lavorazione: Rimanenze finali di prodotti in corso di lavorazione - Altri elementi specifici: Ammontare dei canoni di locazione e/o di affitto - Altri elementi specifici: Ammontare delle caparre/acconto prezzo - Fabbricati locati: Prezzo di locazione al mq annuo (lire) fino a 80.000 - numero - Fabbricati locati: Prezzo di locazione al mq annuo (lire) oltre 80.000 fino a 200.000 - numero - Fabbricati locati: Prezzo di locazione al mq annuo (lire) oltre 200.000 fino a 400.000 - numero - Fabbricati locati: Prezzo di locazione al mq annuo (lire) oltre 400.000 - numero - Fabbricati locati: Prezzo di locazione al mq annuo (lire) fino a 80.000 - mq - Fabbricati locati: Prezzo di locazione al mq annuo (lire) oltre 80.000 fino a 200.000 - mq - Fabbricati locati: Prezzo di locazione al mq annuo (lire) oltre 200.000 fino a 400.000 - mq - Fabbricati locati: Prezzo di locazione al mq annuo (lire) oltre 400.000 - mq - Fabbricati locati: Numero - Uso abitazione - Fabbricati locati: Numero - Uso comm./industr. - Fabbricati locati: Numero - Uso ufficio - Fabbricati locati: Numero - altro uso - Fabbricati non locati - numero - Fabbricati non locati - mq - Terreni affittati: Prezzo di affitto al mq annuo (lire) fino a 2.000 - mq - Terreni affittati: Prezzo di affitto al mq annuo (lire) oltre 2.000 fino a 5.000 - mq - Terreni affittati: Prezzo di affitto al mq annuo (lire) oltre 5.000 fino a 10.000 - mq - Terreni affittati: Prezzo di affitto al mq annuo (lire) oltre 10.000 - mq - Terreni non affittati - mq - Fabbricati venduti: Prezzo di vendita al mq (milioni di lire) fino a 1,5 - numero - Fabbricati venduti: Prezzo di vendita al mq (milioni di lire) oltre 1,5 fino a 3,5 - numero - Fabbricati venduti: Prezzo di vendita al mq (milioni di lire) oltre 3,5 fino a 6 - numero - Fabbricati venduti: Prezzo di vendita al mq (milioni di lire) oltre 6 - numero - Fabbricati venduti: Prezzo di vendita al mq (milioni di lire) fino a 1,5 - mq - Fabbricati venduti: Prezzo di vendita al mq (milioni di lire) oltre 1,5 fino a 3,5 - mq - Fabbricati venduti: Prezzo di vendita al mq (milioni di lire) oltre 3,5 fino a 6 - mq - Fabbricati venduti: Prezzo di vendita al mq (milioni di lire) oltre 6 - mq - Fabbricati venduti: Numero - uso abitazione - Fabbricati venduti: Numero - uso comm/industr - Fabbricati venduti: Numero - uso ufficio - Fabbricati venduti: Numero - altro uso - Fabbricati venduti: Rendita catastale - uso abitazione - Fabbricati venduti: Rendita catastale - uso comm/industr - Fabbricati venduti: Rendita catastale - uso ufficio - Fabbricati venduti: Rendita catastale - altro uso - Fabbricati invenduti - numero - Fabbricati invenduti: Rendita catastale - uso abitazione - Fabbricati invenduti: Rendita catastale - uso comm/industr - Fabbricati invenduti: Rendita catastale - uso ufficio - Fabbricati invenduti: Rendita catastale - altro uso - Aree edificabili vendute: Prezzo di vendita al mq (lire) fino a 100.000 - mq - Aree edificabili vendute: Prezzo di vendita al mq (lire) oltre 100.000 fino a 200.000 - mq - Aree edificabili vendute: Prezzo di vendita al mq (lire) oltre 200.000 fino a 300.000 - mq - Aree edificabili vendute: Prezzo di vendita al mq (lire) oltre 300.000 - mq - Aree edificabili invendute - mq - Altri terreni venduti: Prezzo di vendita al mq (lire) fino a 10.000 - mq - Altri terreni venduti: Prezzo di vendita al mq (lire) oltre 10.000 fino a 30.000 - mq - Altri terreni venduti: Prezzo di vendita al mq (lire) oltre 30.000 fino a 60.000 - mq - Altri terreni venduti: Prezzo di vendita al mq (lire) oltre 60.000 - mq - Altri terreni invenduti - mq
ALLEGATO 2
NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE SG48U
NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore. Oggetto dello studio e' l'attivita' economica: - 52.72.0 - Riparazione di apparecchi elettrici per la casa. La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa. A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'. Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SG48). Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 4.697. I questionari restituiti sono stati 2.745, pari al 58,4% degli inviati. Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 631 questionari, pari al 23% dei questionari rientrati. I principali motivi di scarto sono stati: - ricavi dichiarati maggiori di euro 5.164.569; - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%; - errata compilazione delle percentuali relative alla modalita' di espletamento dell'attivita' (quadro F del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel questionario.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 2.114.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche: - una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali(1); - un procedimento di Cluster Analysis(2).
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering. Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo. Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie di servizi offerti, alle varie modalita' di espletamento dell'attivita', etc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa. I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio. La Cluster Analysis ha consentito di identificare sette gruppi omogenei di imprese.
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Lo studio analizza il settore delle imprese che effettuano riparazioni di apparecchi elettrici per la casa. Tale settore e' caratterizzato dalla preponderante presenza di unita' di ridotte dimensioni e con un basso numero di addetti. La rapida e inarrestabile evoluzione tecnologica ha causato notevoli mutamenti nel settore della riparazione degli elettrodomestici: il continuo arrivo di nuovi prodotti che presentano un sempre maggior numero di funzioni e che sono offerti a prezzi che diminuiscono di anno in anno, ha modificato il comportamento del consumatore medio, il quale spesso preferisce sostituire un prodotto nuovo piuttosto che provvedere a ripararlo. Pur rimanendo il servizio principale, la riparazione viene affiancata da altre attivita', come ad esempio la vendita di accessori e ricambi, di altre apparecchiature elettriche e l'installazione di antenne. L'analisi ha permesso di individuare complessivamente 7 gruppi omogenei, differenziati in funzione di tre elementi principali: - dimensione, che permette di distinguere tra riparatori che hanno un'ampia disponibilita' di unita' locali, di beni strumentali e risorse umane, e coloro che operano con strutture di piccole dimensioni; - prodotti trattati, che permette di raggruppare tutti i soggetti in 4 grandi categorie ovvero riparatori di elettrodomestici bianchi, di apparecchiature elettroniche (elettrodomestici bruni), di piccoli elettrodomestici e riparatori generici; - tipologia di servizi offerti, che permette di distinguere tra operatori che svolgono quasi esclusivamente servizi di riparazione, da quelli che affiancano a questa anche l'attivita' di vendita al dettaglio di ricambi ed accessori e di altri apparecchi. Nelle successive descrizioni dei cluster emersi dall'analisi, salvo segnalazione contraria, l'indicazione di valori numerici riguarda valori medi.
CLUSTER 1 - RIPARATORI CON ABBINATA LA VENDITA DI RICAMBI ED ACCESSORI
NUMEROSITA': 91
Questo cluster comprende imprese che operano sul mercato sia in qualita' di riparatori di elettrodomestici che di punti vendita al dettaglio. Sotto il profilo organizzativo esiste una leggera prevalenza di imprese che svolgono l'attivita' in forma individuale (60%) rispetto alle societa'. Le imprese appartenenti al cluster si occupano principalmente della riparazione di elettrodomestici bianchi (34% dei ricavi) o di piccoli elettrodomestici (12% dei ricavi), ma una quota di ricavi piuttosto significativa deriva anche dalla vendita di accessori e ricambi (33% dei ricavi) e nel 26% dei casi di apparecchiature elettriche (33% dei ricavi). Coerentemente con l'attivita' svolta, i locali destinati alla vendita ed esposizione interna della merce sono piuttosto ampi (33 mq), a questi si aggiungono spazi adibiti a magazzino (47 mq) e superfici piu' ridotte per le lavorazioni (30 mq). Dal punto di vista del personale impiegato, poi, la struttura si caratterizza per la presenza di tre addetti tra cui, nel 44% dei casi, sono compresi due dipendenti. I costi sostenuti per l'acquisto di ricambi presso la casa costruttrice, ove sono compresi i prodotti da rivendere al consumatore finale, sono consistenti ed ammontano a circa 25.000 euro. La dotazione di beni strumentali e' costituita da apparecchiature per la riparazione di elettrodomestici usati nella refrigerazione e da automezzi adibiti al trasporto merci.
CLUSTER 2 - RIPARATORI DI MEDIE DIMENSIONI DI APPARECCHIATURE ELETTRONICHE
NUMEROSITA': 95
Appartengono al cluster imprese di grandi dimensioni specializzate nella riparazione di apparecchiature elettroniche (72% dei ricavi). Tra le figure giuridiche prevalgono le societa' di persone (48%), ma anche la ditta individuale e' abbastanza diffusa (43%). Il 36% dei soggetti affianca alla riparazione di elettrodomestici bruni l'attivita' di installazione di antenne da cui ottiene un quarto dei ricavi complessivi. Le superfici destinate all'esercizio dell'attivita' sono ampie e diversificate. Oltre ai locali dove sono svolte le riparazioni (66 mq), le imprese dispongono di magazzini (40 mq) e di spazi adibiti alla vendita di ricambi (31 mq). Dal punto di vista del personale addetto la struttura si caratterizza per la presenza, in oltre il 56% dei casi, di due dipendenti e nel 53% dei casi di tre soci con occupazione prevalente nell'impresa. Particolare attenzione, poi, e' posta alla formazione tecnica del personale come evidenzia il buon livello di spesa e di impiego di giornate per l'aggiornamento professionale. Complessivamente la spesa per l'acquisto di pezzi di ricambio presso la casa costruttrice, ammonta a 15.970 euro. Piu' della meta' dei soggetti (56%) opera come centro di assistenza autorizzato, ottenendo da riparazioni effettuate in garanzia il 20% dei ricavi, a fronte di una spesa per ricambi pari a 9.665 euro. La dotazione di beni strumentali e' ampia e di elevato valore. I beni impiegati per eseguire le riparazioni comprendono un personal computer provvisto di software per l'attivita' di assistenza tecnica, 2 oscilloscopi e 2 generatori. Il 61% dei soggetti dichiara inoltre di disporre di 3 automezzi adibiti al trasporto merci.
CLUSTER 3 - RIPARATORI DI PICCOLI ELETTRODOMESTICI
NUMEROSITA': 135
Questo cluster raggruppa le imprese specializzate nella riparazione di piccoli elettrodomestici. La forma giuridica piu' diffusa e' la ditta individuale (83%). Malgrado la riparazione di piccoli elettrodomestici sia l'attivita' prevalente, generando il 78% dei ricavi complessivi, non mancano i casi di imprese che effettuano anche vendita al dettaglio di ricambi e accessori (48%), ottenendo da tale attivita' ricavi non trascurabili (27% del totale). Le dimensioni dei locali destinati alle lavorazioni sono in linea con la media del settore (25 mq), mentre gli spazi destinati alla vendita risultano leggermente al di sopra (15 mq). Il personale dipendente e' presente solo nel 20% dei casi. Circa la meta' dei soggetti (49%) opera come centro di assistenza autorizzato, ottenendo da questa attivita' il 20% dei ricavi. I costi sostenuti per ricambi acquistati presso la casa costruttrice sono pari a 18.400 euro, di cui 3.600 relativi a interventi forniti in garanzia. La dotazione strumentale comprende principalmente apparecchi e strumenti di uso comune e solo un'impresa su quattro possiede un personal computer dotato di software per la manutenzione.
CLUSTER 4 - RIPARATORI DI MEDIE DIMENSIONI DI ELETTRODOMESTICI BIANCHI
NUMEROSITA': 253
Il cluster raggruppa le imprese di grandi dimensioni specializzate nella riparazione di elettrodomestici bianchi (88% dei ricavi). In esso si concentra un elevato numero di societa', pari al 62% del totale. Le superfici destinate all'esercizio dell'attivita' sono ampie e consistono in locali per le riparazioni (41 mq), magazzini (62 mq) e uffici (17 mq). Dal punto di vista del personale addetto, nel 64% dei casi la struttura e' caratterizzata dalla presenza di due dipendenti e, nel 57% dei casi, di due o tre soci con occupazione prevalente nell'impresa. Raggiungono, poi, un buon livello le giornate destinate all'aggiornamento professionale. All'elevata dimensione di queste imprese corrispondono i costi piu' alti sostenuti nel settore per l'acquisto di ricambi originali, pari a 37.672 euro. La maggior parte dei soggetti (82%) opera come centro di assistenza autorizzato, ottenendo da questa attivita' il 35% dei ricavi complessivi, a fronte di una spesa per ricambi in garanzia di 15.605 euro. Le apparecchiature impiegate nelle attivita' lavorative sono ampie e comprendono, 2 dosatori per gas freon, 2 pompe del vuoto, 2 manometri e nel 45% dei casi 1 personal computer provvisto di software per la manutenzione. La quasi totalita' dei soggetti dispone inoltre di 3 automezzi per la consegna/ritiro a domicilio degli elettrodomestici da riparare.
CLUSTER 5 - RIPARATORI DI PICCOLE DIMENSIONI DI ELETTRODOMESTICI BIANCHI
NUMEROSITA': 594
La peculiarita' delle imprese appartenenti a questo cluster e' quella di operare nell'area della riparazione degli elettrodomestici bianchi (94% dei ricavi). Si tratta quasi esclusivamente di ditte individuali (91%). In generale le dimensioni dei vari ambienti sono piuttosto modeste e si attestano tutte al di sotto della media del settore: solo il 46% dei soggetti possiede locali per le lavorazioni (31 mq) ed il 44% dispone di magazzini (30 mq). E' rara la presenza di altri addetti oltre al titolare, che nella gran parte dei casi e' un artigiano. Piu' del 50% dei soggetti dispone dei beni strumentali di base per la riparazione degli elettrodomestici bianchi: dosatore del gas freon, pompa del vuoto, manometro. In oltre il 70% dei casi e' presente anche un automezzo per il trasporto dei prodotti da riparare.
CLUSTER 6 - RIPARATORI DI PICCOLE DIMENSIONI DI APPARECCHIATURE ELETTRONICHE
NUMEROSITA': 529
Tali imprese si contraddistinguono per il fatto di effettuare prevalentemente interventi di riparazione su apparecchiature elettroniche. Si tratta per la maggior parte di ditte individuali (85%), in cui opera un unico addetto. L'attivita' principale produce il 75% dei ricavi ed e' molto bassa la percentuale di interventi di assistenza tecnica in garanzia. Il 29% delle imprese si dedica anche all'installazione di antenne terrestri e satellitari da cui ottiene un quarto dei ricavi complessivi. I locali utilizzati hanno dimensioni abbastanza ridotte: gli spazi destinati alle riparazioni misurano 26 mq, mentre i magazzini, presenti nel 43% dei casi, sono pari a 21 mq. La dotazione di beni strumentali e' piuttosto esigua e comprende, quasi sempre un oscilloscopio ed altri strumenti di uso comune.
CLUSTER 7 - RIPARATORI GENERICI
NUMEROSITA': 361
Le imprese appartenenti a questo cluster eseguono interventi di riparazione su tutte le tipologie di elettrodomestici. Si tratta, nell'87% dei casi, di imprenditori individuali che operano spesso senza personale dipendente in locali di dimensioni piuttosto limitate. La maggior parte delle imprese possiede solamente gli spazi destinati alle lavorazioni (25 mq), mentre il 37% dei soggetti ha indicato la disponibilita' di un magazzino di 23 mq. Date le ridotte dimensioni di questi operatori, sia le spese per ricambi acquistati direttamente dalle case costruttrici (1.268 euro) che quelle per ricambi usati per interventi in garanzia (265 euro) sono le piu' esigue di tutto lo studio. I soggetti appartenenti a questo cluster si occupano allo stesso tempo della riparazione di elettrodomestici bianchi e di piccoli elettrodomestici, mentre e' piu' limitato il numero di coloro che affiancano a queste due attivita' anche la riparazione di apparecchiature elettroniche (60% dei casi) o l'installazione di antenne (31% dei casi). Il ridotto grado di specializzazione merceologica si riflette sulla composizione dei ricavi complessivi: il 53% deriva dagli interventi sugli elettrodomestici bianchi, il 22% da quelli sui bruni e il 14% dalle riparazioni di piccoli elettrodomestici. Data la varieta' di elettrodomestici sui cui si effettuano gli interventi, i beni strumentali possono essere i piu' vari anche se generalmente sono poco numerosi e non sofisticati.
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO
Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla(3). La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti). E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo". In particolare sono state escluse le imprese che presentano: - costo del venduto(4) + costo per la produzione di servizi) dichiarato negativo; - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi dichiarati.
Successivamente sono stati utilizzati indicatori economico-contabili specifici dell'attivita' in esame: - valore aggiunto per addetto = [ricavi - (costo del venduto + costo per la produzione di servizi + spese per acquisti di servizi)]/ [numero addetti(5) * 1.000]; - incidenza dei costi sui ricavi = [costo del venduto + costo per la produzione di servizi]/[ricavi];
Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento.
Per il valore aggiunto per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 1^ ventile, per i cluster 1, 2; - dal 2^ ventile, per il cluster 3; - dal 1^ al 19^ ventile, per il cluster 4; - dal 3^ ventile, per i cluster 5, 6, 7;
Per l'incidenza dei costi sui ricavi sono stati scelti i seguenti intervalli: - fino al 18^ ventile, per il cluster 1; - fino al 19^ ventile, per il cluster 2; - dal 1^ al 19^ ventile, per i cluster 3, 4, 7; - dal 2^ al 18^ ventile, per il cluster 5; - dal 2^ al 19^ ventile, per il cluster 6; Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo. Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita). Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nella definizione della "funzione di ricavo" si e' tenuto conto anche delle possibili differenze di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell'attivita'. A tale scopo si sono utilizzati i risultati di uno studio relativo alla "territorialita' generale a livello comunale(8)" che ha avuto come obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto al: - grado di benessere; - livello di qualificazione professionale; - struttura economica. Nella definizione della funzione di ricavo, le aree territoriali sono state rappresentate con un insieme di variabili dummy ed e' stata analizzata la loro interazione con la variabile "Logaritmo in base 10 del valore dei beni strumentali". Tali variabili hanno prodotto, ove le differenze territoriali non fossero state colte completamente nella Cluster Analysis, valori correttivi da applicare, nella stima del ricavo di riferimento, al coefficiente della variabile "Logaritmo in base 10 del valore dei beni strumentali". Nell'allegato 2.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi: - l'Analisi Discriminante(9); - la stima del ricavo di riferimento. Nell'allegato 2.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante. Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza. Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
----> vedere tabella a pag. 76 del S.O. <----
ALLEGATO 2.B
VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE
QUADRO A: - Dipendenti a tempo pieno - Dipendenti a tempo parziale - Apprendisti - Assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio - Soci con occupazione prevalente nell'impresa
QUADRO B: - Mq dei locali destinati ad uffici - Mq dei locali destinati alle lavorazioni - Mq dei locali destinati a magazzino - Mq dei locali destinati all'accesso dei clienti, alla vendita e all'esposizione interna della merce
QUADRO F - Modalita' di espletamento dell'attivita': Riparazione di elettrodomestici bianchi - % sui ricavi di cui: - frigoriferi - lavatrici - lavastoviglie - Modalita' di espletamento dell'attivita': Riparazione di apparecchiature elettroniche (bruni) - % sui ricavi di cui: - televisori - videoregistratori/lettori Dvd - Modalita' di espletamento dell'attivita': Riparazione di piccoli elettrodomestici - % sui ricavi di cui: - apparecchi da cucina (macchine per caffe', friggitrici, frullatori, ecc.) - apparecchi per la cura e la pulizia della casa (ferri da stiro, aspirapolvere, lucidatrici, ventilatori, ecc.) - Modalita' di espletamento dell'attivita': Vendita di accessori e ricambi - % sui ricavi di cui: - per apparecchiature elettroniche (bruni) - per piccoli elettrodomestici - per altri elettrodomestici - Modalita' di espletamento dell'attivita': Altre attivita' di vendita di apparecchiature elettriche - % sui ricavi - Modalita' di espletamento dell'attivita': Installazione di antenne terrestri e satellitari - % sui ricavi - Modalita' di espletamento dell'attivita': Ricavi derivanti da riparazioni effettuate in garanzia da parte dei centri autorizzati di assistenza tecnica (C.A.T.) - % sui ricavi
QUADRO G - Costi sostenuti per l'acquisto di pezzi di ricambio: - presso la casa costruttrice - Ammontare dei costi per ricambi acquistati presso la casa costruttrice relativi ad interventi forniti in garanzia - Numero di giornate per l'aggiornamento professionale - Numero di marchi per i quali viene svolta l'attivita' di C.A.T.
QUADRO I - Pompa del vuoto - Capacimetro - Generatore
ALLEGATO 3
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
STUDIO DI SETTORE SG52U
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore. Oggetto dello studio sono le attivita' economiche: - 74.82.1 - Confezionamento di generi alimentari; - 74.82.2 - Confezionamento di generi non alimentari. La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa. A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'. Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SG52). Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 1.246. I questionari restituiti sono stati 588, pari al 47,2% degli inviati. La seguente tabella riporta i dati analitici per ogni codice di attivita':
==================================================================== Numero Numero %sul totale questionari questionari questionari inviati restituiti inviati ==================================================================== 74.82.1 - Confezionamento di 251 136 54,2% generi alimentari
74.82.2 - Confezionamento di 995 452 45,4% generi non alimentari -------------------------------------------------------------------- TOTALE 1.246 588 47,2%
Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 104 questionari, pari al 17,7% dei questionari rientrati. I principali motivi di scarto sono stati: - ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di lire); - quadro F del questionario (modalita' di espletamento dell'attivita) non compilato; - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%; - errata compilazione delle percentuali relative all'area di attivita' (quadro F del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel questionario.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 484.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche: - una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali(1); - un procedimento di Cluster Analysis(2).
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering. Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo. Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse modalita' di espletamento dell'attivita', alle varie tipologie di prodotto confezionato, ecc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa. I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio. La Cluster Analysis ha consentito di identificare cinque gruppi omogenei di imprese.
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
L'analisi svolta per il settore in esame ha evidenziato, sia una specializzazione delle attivita' per tipologia di prodotto confezionato (alimentare piuttosto che non alimentare) che una consistente presenza del conto terzismo. I fattori che caratterizzano principalmente le realta' oggetto di analisi sono: - modalita' organizzativa (conto proprio, conto terzi); - tipologia di attivita'; - dimensione della struttura; - tipologia di prodotto confezionato.
La modalita' organizzativa ha permesso di individuare sia le imprese che lavorano prevalentemente in conto terzi (cluster 1, 2, 3) sia quelle operanti in conto proprio (cluster 4, 5). La tipologia di attivita' svolta, oltre a fotografare un insieme di imprese che si dedicano quasi esclusivamente all'attivita' di confezionamento (cluster 1, 2, 3), ha contraddistinto quelle realta' in cui sono presenti anche le attivita' di produzione e di commercializzazione (cluster 4, 5). Il fattore dimensionale ha consentito di identificare il cluster delle imprese con una struttura organizzativa piu' articolata (cluster 1). La tipologia di prodotto ha distinto all'interno del settore, le aziende confezionatrici di prodotti non alimentari (cluster 1, 3, 4) da quelle che confezionano prodotti alimentari (cluster 2, 5). Nelle successive descrizioni dei cluster emersi dall'analisi, salvo segnalazione contraria, l'indicazione di valori numerici riguarda valori medi. Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei (cluster).
CLUSTER 1 - IMPRESE DI GRANDI DIMENSIONI CHE CONFEZIONANO PRODOTTI NON ALIMENTARI
NUMEROSITA': 77
Questo cluster si contraddistingue per la grande dimensione della struttura. La natura giuridica prevalente e' la forma societaria e per l'esattezza, sia societa' di persone (36%) che di capitali (39%). Le superfici destinate allo svolgimento dell'attivita' sono maggiori rispetto agli altri cluster e si articolano in locali destinati a imballaggio, confezionamento, produzione e/o trasformazione (oltre 750 mq), superfici destinate a deposito e magazzino (558 mq coperti) e locali destinati ad uffici (61 mq). La struttura e' composta in media da 11 addetti, di cui 9 dipendenti. Il 95% delle aziende del cluster ha indicato come attivita' prevalente quella di confezionamento di generi non alimentari. La modalita' organizzativa prevalente e' il conto terzi, infatti, il 78% dei soggetti dichiara di avere un numero di committenti superiore a 2 e, mediamente, oltre il 50% dei ricavi deriva dal committente principale. La tipologia di attivita' svolta e' rappresentata principalmente dal solo confezionamento e imballaggio (81% dei ricavi). Tra i materiali di confezionamento e imballaggio piu' utilizzati le maggiori voci di spesa sono rappresentate da cellophane, film plastici e imballaggi flessibili, scatole in cartone, contenitori e blister, astucci. La clientela e' costituita per il 73% dei ricavi dall'industria non alimentare, su un'area di mercato che va prevalentemente dal livello regionale al nazionale. Tra i beni strumentali indicati quelli piu' frequenti sono: nastri trasportatori, reggiatrici, etichettatrici, avvolgitrici e chiudicartoni.
CLUSTER 2 - IMPRESE CONFEZIONATRICI DI PRODOTTI ALIMENTARI OPERANTI IN CONTO TERZI
NUMEROSITA': 40
Le imprese del cluster operano nella maggior parte dei casi in conto terzi, infatti, il 62% dei ricavi deriva dal committente principale, unico nel 48% dei casi. Il 95% delle aziende del cluster ha indicato come attivita' prevalente il confezionamento di generi alimentari. Le aziende appartenenti a questo gruppo sono prevalentemente societa' (68%, equamente divise tra societa' di persone e societa' di capitali). Gli spazi destinati all'esercizio dell'attivita' sono di medie dimensioni e cosi' articolati: locali destinati a imballaggio, confezionamento, produzione e/o trasformazione (310 mq), superfici coperte destinate a deposito e magazzino (oltre 400 mq per il 58% delle imprese) e locali destinati ad uffici (33 mq). La struttura e' composta in media da 8 addetti, di cui 5 dipendenti. L'85% dei ricavi deriva dalla sola attivita' di confezionamento e imballaggio. I materiali di confezionamento e imballaggio piu' utilizzati sono principalmente cellophane, film plastici e imballaggi flessibili, scatole in cartone e astucci. La clientela di riferimento e' costituita in larga parte dall'industria alimentare (89% dei ricavi per il 65% delle imprese) e dai commercianti all'ingrosso (65% dei ricavi per il 33% delle imprese). L'area di mercato va dal livello locale al nazionale. I beni strumentali piu' utilizzati sono rappresentati da: nastri trasportatori, macchine per il confezionamento sottovuoto, macchine chiudicartoni, etichettatrici, celle frigorifere e imbustatici. Inoltre, per lo svolgimento della propria attivita', il 45% dei contribuenti ha indicato l'impiego di beni strumentali in linea.
CLUSTER 3 - IMPRESE CONFEZIONATRICI DI PRODOTTI NON ALIMENTARI OPERANTI IN CONTO TERZI
NUMEROSITA': 217
Il cluster e' composto da aziende, nel 58% ditte individuali, operanti in conto terzi (il 68% dei ricavi deriva dal committente principale) che hanno indicato come attivita' prevalente il confezionamento di generi non alimentari (97%). La dimensione della struttura e' piuttosto ridotta, i locali destinati a imballaggio, confezionamento, produzione e/o trasformazione sono pari a 107 mq e i locali destinati a deposito e magazzino a circa 120 mq per il 48% delle imprese che li hanno indicati. La struttura e' composta in media da 3 addetti, con presenza di personale dipendente nel 38% dei casi. Le imprese del cluster sono specializzate nell'attivita' di confezionamento e imballaggio (92% dei ricavi). Tra i materiali piu' utilizzati per il confezionamento e l'imballaggio troviamo il cellophane, i film plastici e gli imballaggi flessibili e le scatole in cartone. La tipologia di clientela e' principalmente rappresentata dall'industria non alimentare (95% dei ricavi per il 70% dei soggetti) e dai commercianti all'ingrosso (86% dei ricavi per il 19% dei soggetti). L'area di mercato di riferimento e' quella locale, infatti, solo il 30% delle imprese ha indicato di operare al di fuori della provincia. La dotazione di beni strumentali, coerentemente con le ridotte dimensioni delle aziende appartenenti al cluster, e' particolarmente esigua.
CLUSTER 4 - IMPRESE CONFEZIONATRICI DI PRODOTTI NON ALIMENTARI CON ATTIVITA' DI PRODUZIONE E/O COMMERCIALIZZAZIONE
NUMEROSITA': 96
Le aziende del cluster, il cui 91% ha indicato come attivita' prevalente il confezionamento di generi non alimentari, rappresentano una realta' economica piu' integrata rispetto a quelle che confezionano generi non alimentari descritte negli altri gruppi omogenei ovvero oltre all'attivita' tipica svolgono anche quella di commercializzazione e spesso quella di produzione. In particolare, le aziende di questo gruppo sono nel 43% dei casi completamente integrate (90% dei ricavi derivante dalle attivita' di produzione, confezionamento e imballaggio e commercializzazione) e nel 50% dei casi integrate solo a valle (93% dei ricavi derivante da attivita' di confezionamento e imballaggio e commercializzazione). Il cluster e' formato da aziende che sono per il 68% ditte individuali e per il restante 32% societa'. Gli spazi utilizzati per l'esercizio dell'attivita' sono prevalentemente locali destinati a: imballaggio, confezionamento, produzione e/o trasformazione (94 mq), deposito e magazzino (68 mq) e spazi destinati alla vendita (66 mq nel 42% dei casi). La struttura e' composta in media da 2 addetti ed un'impresa su quattro ha indicato personale dipendente. I materiali di confezionamento e imballaggio acquistati sono costituiti principalmente da: scatole in cartone, astucci, contenitori e blister, cellophane, film plastici e imballaggi flessibili. La clientela di riferimento e' rappresentata, coerentemente all'attivita' svolta, da privati (83% dei ricavi per il 54% delle imprese), commercianti al dettaglio (55% dei ricavi per il 31% delle imprese) e commercianti all'ingrosso (54% dei ricavi per il 28% delle imprese). L'area di mercato prevalente e' quella locale, precisamente comunale e provinciale. La dotazione strumentale e' esigua.
CLUSTER 5 - IMPRESE CONFEZIONATRICI DI PRODOTTI ALIMENTARI CON ATTIVITA' DI PRODUZIONE E/O COMMERCIALIZZAZIONE
NUMEROSITA': 48
Il 94% delle imprese ha indicato come attivita' prevalente il confezionamento di generi alimentari. Le aziende di questo gruppo sono nel 69% dei casi integrate solo a valle (91% dei ricavi derivanti da attivita' di confezionamento e imballaggio e commercializzazione) e nel 25% dei casi completamente integrate (83% dei ricavi derivanti dalle attivita' di produzione, confezionamento e imballaggio, commercializzazione). Questo cluster raggruppa le aziende che sono per il 63% ditte individuali e per il restante 37% societa'. Le superfici disponibili, di dimensioni non particolarmente rilevanti, sono rappresentate da locali destinati a imballaggio, confezionamento, produzione e/o trasformazione (137 mq), locali destinati a deposito e magazzino (127 mq) e nel 27% dei casi locali destinati alla vendita (47 mq). La struttura e' composta in media da 4 addetti con personale dipendente nel 42% dei casi. I materiali di confezionamento e imballaggio piu' utilizzati sono: cellophane, film plastici e imballaggi flessibili, scatole in cartone, contenitori e blister, astucci e bottiglie. La tipologia di clientela e' costituita prevalentemente da commercianti al dettaglio (53% dei ricavi per il 67% delle imprese), commercianti all'ingrosso (40% dei ricavi per il 54% delle imprese) e privati (42% dei ricavi per il 44% delle imprese); l'area di mercato va dal livello locale al nazionale. I beni strumentali piu' utilizzati sono rappresentati da celle frigorifere e da nastri trasportatori.
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO
Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla(3). La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti). E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo". In particolare sono state escluse le imprese che presentano: - (costo del venduto(4) + costo per la produzione di servizi) dichiarato negativo; - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi dichiarati.
Successivamente sono stati utilizzati indicatori economico-contabili specifici delle attivita' in esame: - valore aggiunto per addetto = (ricavi - costo del venduto - costo per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi)/(numero addetti(5) * 1.000); - margine operativo lordo sui ricavi = (ricavi - costo del venduto - costo per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi - spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita' dell'impresa) * 100/ ricavi.
Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento. Per il valore aggiunto per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli: - non sono stati effettuati tagli per i cluster 1, 2, 5; - dal 1^ ventile, per il cluster 3; - dal 1^ al 19^ ventile, per il cluster 4.
Per il margine operativo lordo sui ricavi sono stati scelti i seguenti intervalli: - non sono stati effettuati tagli per i cluster 1, 2, 3, 5; - dal 1^ ventile, per il cluster 4.
Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo. Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita). Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nell'allegato 3.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi: - l'Analisi Discriminante(6); - la stima del ricavo di riferimento.
Nell'allegato 3.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante. Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza. Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
ALLEGATO 3.A
----> vedere tabella a pag. 88 del S.O. <----
ALLEGATO 3.B
VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE
QUADRO A: - Numero delle giornate retribuite per i dirigenti - Numero delle giornate retribuite per i quadri - Numero delle giornate retribuite per gli impiegati - Numero delle giornate retribuite per gli operai generici - Numero delle giornate retribuite per gli operai specializzati - Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo parziale - Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti - Numero delle giornate retribuite per gli assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine - Numero delle giornate retribuite per i lavoranti a domicilio
QUADRO B: - Mq locali destinati alle operazioni di imballaggio, confezionamento, produzione e/o trasformazione - di cui destinati esclusivamente alla produzione e/o trasformazione - Mq locali destinati a deposito e magazzino
QUADRO F: - Area di attivita': Confezionamento e/o imballaggio - Area di attivita': Confezionamento e/o imballaggio e commercializzazione - Area di attivita': Produzione, confezionamento e/o imballaggio e commercializzazione - Confezionamento e/o imballaggio conto terzi: Percentuale dei ricavi provenienti dal committente principale in riferimento ai ricavi complessivi - Tipologia della clientela: Industria alimentare - Tipologia della clientela: Industria non alimentare - Tipologia della clientela: Commercianti al dettaglio - Tipologia della clientela: Privati
QUADRO G: - Servizi di imballaggio e confezionamento effettuati su: Prodotti ortofrutticoli freschi - Servizi di imballaggio e confezionamento effettuati su: Prodotti alimentari secchi (legumi, cereali, farine, granaglie ecc.) - Servizi di imballaggio e confezionamento effettuati su: Prodotti alimentari conservati (confetture, salse ecc.) - Servizi di imballaggio e confezionamento effettuati su: Prodotti alimentari liquidi (olio, aceto, acqua, alcolici e non, ecc.) - Servizi di imballaggio e confezionamento effettuati su: Prodotti alimentari coloniali (the, caffe', caramelle, polveri da tavola ecc.) - Servizi di imballaggio e confezionamento effettuati su: Cibi cotti e precotti - Servizi di imballaggio e confezionamento effettuati su: Altri prodotti alimentari - Servizi di imballaggio e confezionamento effettuati su: Prodotti agricoli e sementi ortive (piante, fiori ecc.) - Servizi di imballaggio e confezionamento effettuati su: Prodotti chimici - Servizi di imballaggio e confezionamento effettuati su: Prodotti cosmetici - Servizi di imballaggio e confezionamento effettuati su: Prodotti farmaceutici - Servizi di imballaggio e confezionamento effettuati su: Materiale elettrico, ferramenta e utensileria - Servizi di imballaggio e confezionamento effettuati su: Libri, riviste, quotidiani, periodici (depliant, cataloghi ecc.) - Servizi di imballaggio e confezionamento effettuati su: Gadget e articoli promozionali - Servizi di imballaggio e confezionamento effettuati su: Abbigliamento, calzature e accessori - Servizi di imballaggio e confezionamento effettuati su: Altri prodotti non alimentari - Altri elementi specifici: Lavorazione, confezionamento e/o imballaggio con marchio proprio - Altri elementi specifici: Lavorazione, confezionamento e/o imballaggio con marchio di terzi
ALLEGATO 4
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
STUDIO DI SETTORE SG53U
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore. Oggetto dello studio sono le attivita' economiche: - 74.83.1 - Organizzazione di convegni; - 74.83.3 - Traduzioni e interpretariato.
La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo/compenso potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un professionista o di un'impresa. A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'. Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SG53). Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 2.573. I questionari restituiti sono stati 2.488, pari al 96,7% degli inviati.
La seguente tabella riporta i dati analitici per ogni codice di attivita':
==================================================================== Numero Numero %sul totale questionari questionari questionari inviati restituiti inviati ==================================================================== 74.83.1 - Organizzazione di 833 494 59,3% convegni
74.83.3 - Traduzione e 1.740 1.994 114,6% interpretariato -------------------------------------------------------------------- TOTALE 2.573 2.488 96,7%
Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 506 questionari, pari al 20,3% dei questionari rientrati. I principali motivi di scarto sono stati: - ricavi/compensi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di lire); - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%; - errata compilazione delle percentuali relative alla modalita' di espletamento dell'attivita' (quadro F del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia della clientela (quadro G del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel questionario.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 1.982.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Per suddividere i soggetti oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche: - una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali(1); - un procedimento di Cluster Analysis(2).
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering. Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo. Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare i soggetti in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse modalita' di espletamento dell'attivita', alle diverse tipologie di clientela, ecc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive. I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio. La Cluster Analysis ha consentito di identificare nove gruppi omogenei.
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
I cluster risultanti dallo studio sono principalmente differenziati in base alla tipologia di evento organizzato e all'ampiezza del portafoglio di servizi offerti per chi effettua l'attivita' di organizzazione, alla tipologia di clientela servita e alla tipologia del servizio richiesto per chi effettua l'attivita' di traduzione ed interpretariato. Nelle successive descrizioni dei cluster emerse dall'analisi, salvo segnalazioni contrarie, l'indicazione dei valori numerici riguarda valori medi. Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei (cluster).
CLUSTER 1 - ATTIVITA' DI TRADUZIONE E/O INTERPRETARIATO CON CLIENTELA IMPRESE E LIBERI PROFESSIONISTI
NUMEROSITA': 493
I soggetti appartenenti al cluster, che per l'81% svolgono l'attivita' di lavoro autonomo, sono specializzati nella traduzione ed interpretariato. L'attivita' e' rivolta quasi totalmente ad imprese, societa' ed esercenti arti e professioni in forma associata da cui proviene l'81% dei compensi/ricavi. L'attivita' e' svolta quasi sempre da un solo addetto all'interno di una struttura (ufficio) di dimensioni limitate con un uso promiscuo dell'abitazione nel 63% dei casi. Per quanto riguarda l'attivita' di traduzione, l'area di specializzazione riguarda prevalentemente quella tecnica e quella commerciale dalle quali provengono rispettivamente il 28% ed il 24% dei compensi/ricavi. Invece per l'attivita' di interpretariato, svolta per 55 giorni dell'anno dal 46% dei soggetti, la specializzazione e' prevalentemente nell'interpretariato di trattativa (indicato dal 44% per il 24% dei compensi/ricavi) e telefonico. Il 22% degli operatori completa l'offerta dei servizi di traduzione ed interpretariato con l'organizzazione di corsi di lingue (33% dei compensi/ricavi). Per l'esercizio dell'attivita', i soggetti appartenenti al cluster supportano mediamente 3 fra le lingue europee (francese/inglese/italiano/spagnolo/tedesco) ed il 21% dei soggetti supporta 2-3 fra le altre lingue europee ed esperanto. Il numero di cartelle tradotte, e conseguentemente, il numero di righe e di parole tradotte, sono inferiori alla media totale del settore coerentemente al limitato numero di addetti. Le spese sostenute risultano inferiori alla media.
CLUSTER 2 - ATTIVITA' DI INTERPRETARIATO PREVALENTEMENTE PER SOCIETA' DI ORGANIZZAZIONE DI CONVEGNI
NUMEROSITA': 231
I soggetti appartenenti al cluster sono liberi professionisti (91% dei casi) o imprese (9% dei casi), che svolgono la propria attivita' con un addetto, in strutture di dimensioni molto piccole (19 mq di ufficio per il 52% dei soggetti), con uso promiscuo dell'abitazione nel 78% dei casi. Svolgono attivita' di interpretariato simultaneo per il 54% dei compensi/ricavi, seguono il consecutivo (23% per il 68% dei soggetti) e, anche se con incidenza sui compensi/ricavi non elevata, il sussurrato indicato dal 30% dei soggetti. L'attivita' di interpretariato viene affiancata spesso da quella di traduzione principalmente tecnica e commerciale. La clientela e', coerentemente con l'attivita' svolta, costituita, oltre che da imprese, societa' ed esercenti arti e professioni in forma associata, da societa' organizzatrici di convegni (con le quali il 58% dei soggetti appartenenti al cluster realizza il 34% dei compensi/ricavi), da centri di traduzione ed interpretariato (32% dei compensi/ricavi per il 56% dei soggetti), pubblica amministrazione centrale e locale (21% dei compensi/ricavi per il 39% dei soggetti) e da organismi internazionali. La clientela estera incide sui compensi/ricavi per il 21% nel 34% dei casi. Anche in questo cluster l'offerta e' completata con corsi di lingue (12% dei soggetti con compensi/ricavi del 24%). Le lingue supportate sono prevalentemente quelle europee (francese/inglese/italiano/spagnolo/tedesco), e le giornate di interpretariato indicate sono mediamente 77.
CLUSTER 3 - AZIENDE DI ORGANIZZAZIONE CONVEGNI CON OFFERTA DI SERVIZI
NUMEROSITA': 89
Il cluster e' composto da imprese la cui attivita' prevalente e' quella di organizzazione di convegni/seminari/business meeting dalla quale proviene il 44% dei ricavi seguita dall'organizzazione di congressi (36% dei ricavi per il 43% dei soggetti), fiere (30% dei ricavi per il 26% dei soggetti), mostre (46% dei ricavi per il 15% dei soggetti), feste/cerimonie (29% dei ricavi per il 22% dei soggetti) e, in piccola parte, dalla gestione di spazi espositivi (30% dei ricavi per il 15% dei soggetti). L'organizzazione degli eventi e' corredata da un'offerta di servizi piuttosto articolata; si evidenzia in particolare: elaborazione della linea grafica dell'evento ( offerta dal 26% dei soggetti in conto proprio e dal 57% dei soggetti affidata a terzi), ufficio stampa e pubbliche relazioni (il 45% in conto proprio ed il 20% affidata a terzi), servizio di agenzia di viaggi ( il 37% lo affida a terzi), servizio di segretariato (il 51% lo realizza in conto proprio), allestimento scenografico e di addobbi (il 16% in conto proprio e il 53% affidato a terzi), impiego di mezzi tecnici e audiovisivi (il 75% lo affida a terzi), realizzazione di servizi fotografici (il 58% lo affida a terzi), servizi di banqueting e catering (l'80% lo affida a terzi), servizio di traduzione ed interpretariato (il 40% lo affida a terzi), organizzazione di intrattenimenti collaterali all'evento (per il 36% realizzato in conto proprio e per il 38% affidato a terzi), servizio di hostess (il 28% in conto proprio e il 39% affidato a terzi). Le imprese del cluster hanno una struttura composta da uffici (45 mq), spazi per ricevimento clienti, sale riunioni (41 mq nel 17% dei casi), deposito/magazzino (44 mq nel 16% dei casi). La clientela e' articolata ed e' composta da: imprese, societa' ed esercenti arti e professioni in forma associata (che apportano il 47% dei ricavi), persone fisiche (26% dei ricavi per il 43% dei soggetti), associazioni ed enti (25% dei ricavi per il 38% dei soggetti), altri enti pubblici, pubblica amministrazione centrale e locale. Gli eventi organizzati hanno prevalentemente durata di un giorno (12 eventi indicati dal 63% delle imprese), frequenti anche eventi di durata da 2 a 4 giorni (6 eventi indicati dal 74% delle imprese), piu' rari quelli di durata oltre 4 giorni. Gli eventi maggiormente organizzati sono quelli che coinvolgono fino a 200 partecipanti. Le sedi scelte per la realizzazione dell'evento sono costituite principalmente: da complessi fieristici/centri congressi (il 66% delle imprese ha indicato che il 63% dei ricavi proviene da eventi organizzati in tali luoghi), da complessi alberghieri (42% delle imprese per il 49% dei ricavi), da ville (il 35% delle imprese per il 45% dei ricavi). Relativamente alle spese, le piu' rilevanti sono quelle per assicurazione, per affitto di spazi espositivi e congressuali.
CLUSTER 4 - SOCIETA' DI GRANDI DIMENSIONI ORGANIZZATRICI DI CONGRESSI E CONVEGNI
NUMEROSITA': 110
Il cluster e' composto da imprese che organizzano congressi e convegni piu' strutturate rispetto alle altre del settore. Si rilevano percentuali piu' alte di presenza di personale dipendente e di spazi destinati a ufficio, ricevimento clienti e sale riunioni. Il personale addetto all'attivita' ammonta a 4 unita' (due delle quali dipendenti). La forma giuridica adottata e' quella societaria per l'82% delle imprese. L'organizzazione dei congressi e' l'attivita' prevalente delle imprese del cluster, seguita a ruota dalla organizzazione di convegni/seminari/business meeting, che complessivamente forniscono circa l'80% dei ricavi. Viene svolta, anche se in misura limitata, la gestione di spazi espositivi (18% dei ricavi per il 27% dei soggetti). Lo svolgimento delle attivita' suddette porta alla realizzazione di un'offerta di servizi ampia ed articolata, prevalentemente affidata a terzi relativamente a: elaborazione linea grafica dell'evento (offerta dal 75% delle imprese), campagne pubblicitarie (39%), servizi di agenzia di viaggio (85%), servizio di sicurezza e scorta (45%), impiego di mezzi di trasporto (92%), allestimento scenografico (84%), impiego di impianti tecnici e audiovisivi (95%), servizi fotografici (88%), servizi di banqueting e catering (96%), servizi di traduzione ed interpretariato (84%), produzione di audiovisivi (73%), ideazione e realizzazione di siti web (55%), edizioni multimediali/elaborazione testi/ redazione atti congressuali (55%). I servizi offerti in parte in conto proprio ed in parte affidati a terzi sono invece i seguenti: ufficio stampa e pubbliche relazioni, allestimento hospitality desk, servizi di segretariato, organizzazione di intrattenimenti collaterali all'evento, servizio di hostess. Si rilevano anche i servizi di disbrigo pratiche ministeriali, di domiciliazione postale e recapito personalizzato svolti normalmente in conto proprio. La clientela e' composta prevalentemente da imprese, societa' ed esercenti arti e professioni in forma associata (con le quali le aziende del cluster realizzano il 44% dei ricavi), oltre che da associazioni ed enti (33% dei ricavi per il 48% dei soggetti) e altri enti pubblici (16% dei ricavi per il 36% dei soggetti). Gli eventi organizzati dalle aziende appartenenti al cluster hanno prevalentemente una durata media: si rilevano infatti circa 12 eventi di 2-4 giorni e presenza anche di eventi della durata di un giorno [8]. Gli eventi (in media 4) di durata maggiore ai 4 giorni sono stati indicati dal 43% delle imprese. Gli eventi organizzati piu' frequentemente sono quelli per un numero di partecipanti da 51 a 200 (in media 11). Piu' rari quelli organizzati per piu' partecipanti. I luoghi scelti per l'organizzazione dei congressi e dei convegni sono principalmente i complessi fieristici/centri congressi (37% dei ricavi) e i complessi alberghieri (35% dei ricavi), e piu' raramente le universita' (20% dei ricavi per il 47% dei soggetti) e le ville. Fra le spese si evidenziano quelle per viaggi e trasferte, per servizi di telecomunicazione, per l'affitto di spazi espositivi e per spedizioni postali che risultano le piu' alte rispetto agli altri cluster.
CLUSTER 5 - ATTIVITA' DI TRADUZIONE PER CENTRI DI TRADUZIONE E INTERPRETARIATO
NUMEROSITA': 611
I soggetti appartenenti al cluster effettuano traduzioni tecniche (47% dei compensi/ricavi), commerciali (12% compensi/ricavi), medico-scientifiche (21% dei compensi/ricavi per il 37% dei soggetti), di software e/o di siti web (21% dei compensi/ricavi per il 33% dei soggetti ) prevalentemente per centri di traduzione ed interpretariato (59% dei compensi/ricavi). Il 15% dei soggetti completa la propria attivita' con la realizzazione di corsi di lingue che apportano il 33% dei compensi/ricavi. L'89% dei soggetti svolge la libera professione e l'11% attivita' di impresa. L'attivita' e' prevalentemente svolta dal solo titolare, con uso promiscuo della abitazione nell' 80% dei casi. Le lingue straniere supportate sono 2-3 fra le lingue europee (francese/inglese/italiano/spagnolo/tedesco ) e il numero di cartelle e righe tradotte e' lievemente inferiore a quello medio del settore. Le spese sostenute per la realizzazione dell'attivita' sono decisamente inferiori alla media.
CLUSTER 6 - AZIENDE DI ORGANIZZAZIONE DI CONVEGNI CON OFFERTA DI SERVIZI LIMITATA
NUMEROSITA': 89
Le aziende del cluster svolgono attivita' di organizzazione di eventi con contenuta offerta di servizi aggiuntivi. I servizi offerti piu' frequentemente alla clientela sono: il servizio di elaborazione della linea grafica dell'evento (fornito dal 35% dei soggetti) ed il servizio di ufficio stampa e pubbliche relazioni (fornito dal 20% dei soggetti). Gli eventi principalmente organizzati sono convegni /seminari /business meeting (con la quale realizzano il 59% dei ricavi), fiere (61% dei ricavi per il 17% dei soggetti ), mostre (72% dei ricavi per il 13% dei soggetti) e feste e cerimonie (43% dei ricavi per il 13% dei soggetti). La clientela e' costituita prevalentemente da imprese, societa' ed esercenti arti e professioni in forma associata (con le quali il 56% delle aziende del cluster realizza il 67% dei ricavi) e da persone fisiche (51% delle aziende per il 51% dei ricavi). Le aziende appartenenti al cluster operano con l'ausilio di due - tre addetti, all'interno di una struttura di medie dimensioni costituita principalmente da uffici e/o da sale per ricevimento clienti (22 mq per il 22% dei soggetti). Data la piu' alta incidenza rispetto agli altri cluster dell'attivita' di organizzazione di fiere e mostre sul totale dei ricavi, si evidenzia una maggiore presenza anche di eventi organizzati con durata superiore ai 4 giorni (13 eventi nel 42% dei casi). La sede principale e' costituita da complessi fieristici/centri congressi (81% dei ricavi per il 43% dei soggetti), da complessi alberghieri (77% dei ricavi per il 35% dei soggetti) e da ville (68% dei ricavi per il 19% dei soggetti). Relativamente alle spese risultano abbastanza elevate le spese per affitto di spazi espositivi.
CLUSTER 7 - AZIENDE DI TRADUZIONE ED INTERPRETARIATO
NUMEROSITA': 109
Il cluster e' composto da imprese di medio - grande dimensione che svolgono attivita' di traduzione ed interpretariato, quest'ultima con incidenza sui ricavi notevolmente piu' bassa. Queste imprese si avvalgono del lavoro di 4 - 5 addetti, prevalentemente non dipendenti che operano in una struttura costituita da 52 mq di ufficio e, nel 48% dei casi, da 19 mq di spazi per ricevimento clienti. Realizzano attivita' di traduzione tecnica (per il 46% dei ricavi), commerciale (11%), asseverata/giurata/legalizzata (6%), per imprese, societa' ed esercenti arti e professioni in forma associata (il 69% dei ricavi) e, in misura limitata per centri di traduzione ed interpretariato e per studi legali/notarili. In questo cluster si evidenzia una presenza piu' alta rispetto agli altri di clientela estera (il 58% dei soggetti ha indicato che il 12% dei ricavi proviene da tale clientela). Le lingue straniere supportate sono numerose: sono presenti infatti tutte le lingue del gruppo europeo (francese /inglese /italiano /spagnolo /tedesco), 9 fra le altre lingue europee ed esperanto, 2 fra le lingue arabe /ebraiche /iraniane /turco /lingue antiche e 2 fra le lingue orientali. Il numero di cartelle tradotte nell'anno e' circa 9.300 con conseguente numero elevato di righe e parole tradotte; svolgono, mediamente, 45 giornate di interpretariato all'anno, utilizzando per lo svolgimento dell'attivita' 33 traduttori e 8 interpreti entrambi non dipendenti. Oltre all'attivita' principale si rileva il servizio di segretariato e la realizzazione di corsi di lingue entrambi offerti dal 22% dei soggetti. Fra le spese rilevanti risultano quelle per acquisto di licenze d'uso e aggiornamento hardware e software.
CLUSTER 8 - ATTIVITA' DI TRADUZIONE E INTERPRETARIATO DI TIPO GIURIDICO
NUMEROSITA': 43
Il cluster raggruppa professionisti che svolgono prevalentemente attivita' di traduzione asseverata/giuridica/legalizzata (dalla quale proviene il 25% dei compensi) per gli studi legali e notarili. Pur svolgendo, oltre all'attivita' principale, frequentemente traduzione commerciale e interpretariato di trattativa, si rileva per i professionisti del cluster un'alta incidenza di servizi di interpretariato di tribunale e di consulenza linguistica e peritale. Tra la clientela, oltre gli studi legali e notarili, un soggetto su due ha indicato che circa il 20% dei compensi deriva da autorita' giudiziaria. Tra le altre tipologie di clientela emergono le persone fisiche. L'attivita' e' svolta dal solo professionista che detiene un piccolo ufficio. L'uso promiscuo dell'abitazione e' indicato dal 70% dei soggetti. Le lingue supportate sono in media 3 fra il gruppo di lingue europee (francese /inglese /italiano /spagnolo /tedesco). Alcuni professionisti (21%) completano l'offerta con corsi di lingue.
CLUSTER 9 - ATTIVITA' DI TRADUZIONE EDITORIALE PER CASE EDITRICI
NUMEROSITA': 89
Il cluster e' composto da professionisti che operano prevalentemente con case editrici dalle quali proviene il 51% dei compensi, svolgendo attivita' di traduzione editoriale (46% dei compensi) e/o di traduzione pubblicitaria/cinematografica (43% dei compensi per il 34% dei casi). Tra le altre attivita' svolte da questi soggetti rientrano frequentemente la traduzione tecnica e quella commerciale, ma per alcuni risulta considerevole l'incidenza sul totale dei compensi della traduzione medico/scientifica e della produzione audiovisivi/multimediale. La tipologia della clientela e' composta anche da imprese, societa' ed esercenti arti e professioni in forma associata (34% dei compensi nel 47% dei casi), altri enti pubblici (37% dei compensi per il 26% dei soggetti), centri di traduzione ed interpretariato e agenzie di pubblicita'. I professionisti del cluster operano senza altri addetti in un ufficio di poco inferiore ai 20 mq nel 52% dei casi. L'uso promiscuo dell'abitazione e' indicato nel 79% dei casi. Le lingue supportate da tali professionisti sono mediamente 2 lingue fra quelle europee (francese /inglese /italiano /spagnolo /tedesco), rare le altre lingue.
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO/COMPENSO
Una volta suddivisi i soggetti in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo e distintamente per ricavi da attivita' di impresa e per compensi da attivita' di lavoro autonomo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento del ricavo/compenso dei soggetti appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla(3). La stima della "funzione di ricavo/compenso" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo/compenso (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali dei contribuenti (variabili indipendenti). E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati dei soggetti per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le situazioni anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo/compenso". In particolare sono state escluse le imprese che presentano: - (costo del venduto(4) + costo per la produzione di servizi) dichiarato negativo;
e tutti i soggetti che presentano:
- costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi/compensi dichiarati.
Successivamente e' stato utilizzato un indicatore economico-contabile specifico delle attivita' in esame, differenziato per imprese e professionisti: Imprese: - valore aggiunto orario = (ricavi - costo del venduto - costo per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi)/(numero addetti 5 * 312 * 8).
Professionisti: - resa oraria = (compensi derivanti dall'attivita' professionale o artistica - spese per collaboratori coordinati e continuativi - compensi corrisposti a terzi per prestazioni direttamente afferenti all'attivita' professionale o artistica)/(numero addetti(6) * 40 * 45).
Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione ventilica dell'indicatore precedentemente definito per l'attivita' di impresa e per l'attivita' di lavoro autonomo. Sono stati quindi selezionati i soggetti che presentavano valori dell'indicatore all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento. Per il valore aggiunto orario (imprese) sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 2^ ventile, per il cluster 1; - non sono stati effettuati tagli per i cluster 2, 5; - dal 1^ al 19^ ventile, per i cluster 3, 7; - dal 2^ al 19^ ventile, per il cluster 4; - dal 1^ ventile, per il cluster 6.
Per la resa oraria (professionisti) sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 3^ al 19^ ventile, per il cluster 1; - dal 2^ al 19^ ventile, per i cluster 2, 5; - non sono stati effettuati tagli per i cluster 8; - dal 1^ ventile, per il cluster 9.
Cosi' definito il campione dei soggetti di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo/compenso" per ciascun gruppo omogeneo. Per la determinazione della "funzione di ricavo/compenso" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo/compenso" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita). Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nella definizione della "funzione di compenso", per i professionisti che svolgono l'attivita' in forma individuale, si e' tenuto conto della eventuale influenza sui risultati economici dell'impegno in attivita' di lavoro dipendente a tempo pieno o parziale. A tale scopo quest'ultima attivita' e' stata rappresentata come una variabile dummy ed e' stata analizzata la sua interazione con la variabile "Radice quadrata del valore dei beni strumentali". E' stato ottenuto, nell'applicazione della funzione di compenso, un valore correttivo per il coefficiente della variabile "Radice quadrata del valore dei beni strumentali". Nell'allegato 4.A.1 vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo". Nell'allegato 4.A.2 vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di compenso".
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
Per la determinazione del ricavo/compenso del singolo soggetto sono previste due fasi: - l'Analisi Discriminante(7); - la stima del ricavo/compenso di riferimento.
Nell'allegato 4.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante. Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. Per ogni soggetto viene determinato il ricavo/compenso di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza. Tale ricavo/compenso e' dato dalla media dei ricavi/compensi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili del soggetto, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
----> vedere tabella da pag. 102 a pag. 103 del S.O. <----
ALLEGATO 4.B
VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE
QUADRO A: - Numero di collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa o nello studio - Numero di collaboratori coordinati e continuativi diversi da quelli di cui al rigo A6 - % di lavoro complessivamente prestato su base annua da soci o associati che prestano attivita' nello studio - Numero dei collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale - Numero di familiari diversi da quelli di cui al rigo A9 che prestano attivita' nell'impresa - Numero di associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa - Numero di associati in partecipazione diversi da quelli di cui al rigo A11 - Numero di soci con occupazione prevalente nell'impresa - Numero di soci diversi da quelli di cui al rigo A13 - Numero di amministratori non soci
QUADRO B: - Mq di superficie di cui adibiti a: - deposito o magazzino - Uso promiscuo dell'abitazione
QUADRO F: - Organizzazione di convegni e mostre: Convegni/Seminari/Business meeting - Organizzazione di convegni e mostre: Congressi - Organizzazione di convegni e mostre: Fiere - Organizzazione di convegni e mostre: Mostre - Organizzazione di convegni e mostre: Feste/Cerimonie - Organizzazione di convegni e mostre: Noleggio a terzi di apparecchiature tecniche, divise, ecc. - Organizzazione di convegni e mostre: Gestione di spazi espositivi e/o per convegni/congressi - Interpretariato: Di trattativa - Interpretariato: Simultaneo - Interpretariato: Consecutivo - Interpretariato: Sussurrato (chuchotage) - Interpretariato: Telefonico - Interpretariato: Di tribunale - Traduzione: Tecnica - Traduzione: Medico-scientifica - Traduzione: Commerciale - Traduzione: Editoriale - Traduzione: Pubblicitaria/cinematografica - Traduzione: Asseverata/giurata/legalizzata - Revisione - Consulenza linguistica e peritale - Servizi offerti: Elaborazione della linea grafica dell'evento, fornitura di materiale pubblicitario (brochure, gadget, ecc.) e attivita' di mailing - In conto proprio - Servizi offerti: Elaborazione della linea grafica dell'evento, fornitura di materiale pubblicitario (brochure, gadget, ecc.) e attivita' di mailing - Affidato a terzi - Servizi offerti: Disbrigo pratiche ministeriali - In conto proprio - Servizi offerti: Disbrigo pratiche ministeriali - Affidato a terzi - Servizi offerti: Servizio di agenzia viaggi (prenotazione e biglietteria) - In conto proprio - Servizi offerti: Servizio di agenzia viaggi (prenotazione e biglietteria) - Affidato a terzi - Servizi offerti: Allestimento di hospitality desk presso luoghi di transito (stazioni, aeroporti...) - In conto proprio - Servizi offerti: Allestimento di hospitality desk presso luoghi di transito (stazioni, aeroporti...) - Affidato a terzi - Servizi offerti: Servizio di segretariato - In conto proprio - Servizi offerti: Servizio di segretariato - Affidato a terzi - Servizi offerti: Impiego di mezzi di trasporto - In conto proprio - Servizi offerti: Impiego di mezzi di trasporto - Affidato a terzi - Servizi offerti: Allestimento scenografico e addobbi - In conto proprio - Servizi offerti: Allestimento scenografico e addobbi - Affidato a terzi - Servizi offerti: Impiego di impianti tecnici e audiovisivi - In conto proprio - Servizi offerti: Impiego di impianti tecnici e audiovisivi - Affidato a terzi - Servizi offerti: Servizi fotografici - In conto proprio - Servizi offerti: Servizi fotografici - Affidato a terzi - Servizi offerti: Servizi di banqueting e catering - In conto proprio - Servizi offerti: Servizi di banqueting e catering - Affidato a terzi - Servizi offerti: Produzione audiovisivi - In conto proprio - Servizi offerti: Produzione audiovisivi - Affidato a terzi - Servizi offerti: Organizzazione di intrattenimenti collaterali all'evento (feste, cene di gala, visite turistiche...) - In conto proprio - Servizi offerti: Organizzazione di intrattenimenti collaterali all'evento (feste, cene di gala, visite turistiche...) - Affidato a terzi
QUADRO G: - Tipologia clientela: Persone fisiche - Tipologia clientela: Studi legali e notarili - Tipologia clientela: Pubblica Amministrazione centrale e locale - Tipologia clientela: Altri enti pubblici - Tipologia clientela: Autorita' giudiziaria (tribunali, preture, ecc.) - Tipologia clientela: Agenzie di pubblicita' - Tipologia clientela: Case editrici/cinematografiche - Tipologia clientela: Imprese, societa' ed esercenti arti e professioni in forma associata - Tipologia clientela: Centri di traduzione e interpretariato - Tipologia clientela: Societa' di organizzazione di convegni - Numero degli eventi organizzati per durata: - un giorno - Numero degli eventi organizzati per durata: - da due a quattro giorni - Numero degli eventi organizzati per durata: - oltre quattro giorni - Numero di eventi organizzati per affluenza di partecipanti - meno di 50 partecipanti - Numero di eventi organizzati per affluenza di partecipanti - da 51 a 200 partecipanti - Numero di eventi organizzati per affluenza di partecipanti - da 201 a 500 partecipanti - Numero di eventi organizzati per affluenza di partecipanti - da 501 a 1000 partecipanti - Numero di eventi organizzati per affluenza di partecipanti - oltre 1000 partecipanti - Eventi organizzati presso: - complessi fieristici/centri congressi - Eventi organizzati presso: - ville, dimore storiche e case private - Eventi organizzati presso: - complessi alberghieri - Eventi organizzati presso: - universita' - Area di svolgimento degli eventi: Nazionale (1=comune; 2=provincia; 3=fino a 3 regioni; 4=oltre 3 regioni) - Lingue straniere supportate: - altre lingue europee ed esperanto - Numero - Lingue straniere supportate: - arabo, ebraico, iraniano, turco e lingue antiche - Numero - Lingue straniere supportate: - cinese, giapponese ed altre lingue orientali - Numero - Numero di cartelle tradotte - Numero di parole tradotte - Numero di giornate di interpretariato - Addetti all'attivita' per profili professionali: Traduttori - Numero non dipendenti - Addetti all'attivita' per profili professionali: Traduttori - Numero giornate retribuite dipendenti - Addetti all'attivita' per profili professionali: Personale di segreteria - Numero non dipendenti - Addetti all'attivita' per profili professionali: Personale di segreteria - Numero giornate retribuite dipendenti - Addetti all'attivita' per profili professionali: Personale tecnico - Numero giornate retribuite dipendenti.
ALLEGATO 5
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
STUDIO DI SETTORE SG54U
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore. Oggetto dello studio sono le attivita' economiche: - 92.34.2 - Sale giochi e biliardi; - 92.34.4 - Altre attivita' di intrattenimento e spettacolo (solo se svolta da gestori di apparecchi di intrattenimento).
La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa. A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'. Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SG54). Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 6.607. I questionari restituiti sono stati 2.403, pari al 36,4% degli inviati. La seguente tabella riporta i dati analitici per ogni codice di attivita':
==================================================================== Numero Numero %sul totale questionari questionari questionari inviati restituiti inviati ==================================================================== 92.34.2 Sale giochi e biliardi 2.056 1.047 50,9%
92.34.4 Altre attivita' di 4.551 1.356 29,8% intrattenimento e spettacolo (solo se svolta da gestori di apparecchi di intratte- nimento) -------------------------------------------------------------------- TOTALE 6.607 2.403 36,4%
Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 995 questionari, pari al 41,4% dei questionari rientrati. I principali motivi di scarto sono stati: - ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di lire); - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%; - errata compilazione delle percentuali relative alle modalita' di espletamento dell'attivita' (quadro F del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative agli elementi specifici dell'attivita' (quadro G del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel questionario.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 1.408.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche: - una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali(1); - un procedimento di Cluster Analysis(2).
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering. Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo. Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse modalita' di espletamento dell'attivita', etc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa. I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio. La Cluster Analysis ha consentito di identificare sei gruppi omogenei di imprese.
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Lo studio analizza le attivita' economiche relative al cosiddetto settore dell'intrattenimento automatico ovvero l'intrattenimento legato a videogiochi, biliardi, calcio balilla, bowling, flipper, giochi per bambini, ecc. installati presso locali pubblici o aperti al pubblico. I fattori che hanno contribuito maggiormente a determinare i modelli di business prevalenti sono: - la tipologia di attivita'; - la dimensione delle imprese (ampiezza dei locali, numero di apparecchi, numero di addetti); - la tipologia di intrattenimento.
Sulla base del primo fattore, la tipologia di attivita', l'analisi consente di operare una distinzione tra esercenti (cluster 1, 2, 3 e 6) e gestori (cluster 4 e 5). Con il termine esercenti si fa riferimento ai gestori delle sale specializzate nell'intrattenimento (sale giochi, sale biliardi, bowling). L'attivita' dei gestori di apparecchi di intrattenimento, invece, consiste nell'installazione dei propri apparecchi presso esercizi di varia natura (sale specializzate ma anche esercizi commerciali in cui l'attivita' prevalente e' diversa quali, ad esempio, bar, pizzerie, stabilimenti balneari, discoteche, ecc.). Nell'ambito dei gestori di videogiochi, il secondo fattore, la dimensione delle imprese, consente di distinguere tra imprese strutturate (cluster 5) - che presentano una certa articolazione in termini di personale, mezzi di trasporto, superfici utilizzate, nonche' un'ampia dotazione di apparecchi da intrattenimento - e realta' meno strutturate (cluster 4) sia in termini di addetti e di spazi che di apparecchi. Sulla base del terzo fattore, la tipologia di intrattenimento, e' possibile operare una distinzione tra sale giochi in cui prevalgono i videogiochi e i giochi a premio (cluster 6), sale in cui la principale attrazione e' rappresentata dai biliardi (cluster 3), sale giochi specializzate nell'intrattenimento dei piu' piccoli (cluster 2) e sale caratterizzate dalla presenza delle piste da bowling (cluster 1). Nella descrizione dei cluster individuati sulla base di tali fattori l'indicazione dei valori numerici riguarda, salvo segnalazioni contrarie, valori medi. Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei (cluster).
CLUSTER 1 - SALE BOWLING
NUMEROSITA': 77
Al cluster appartengono le sale giochi di maggiori dimensioni (all'attivita' ricreativa sono destinati 980 mq). Si tratta di sale che offrono ai clienti molteplici tipologie di intrattenimento: sono infatti mediamente presenti 12 piste da bowling, 25 videogiochi, 5 biliardi a tariffa oraria, 3 calcio balilla, 2 flipper; gli altri apparecchi disponibili sono rappresentati da biliardi a gettone (6 nel 39% delle sale), apparecchi a premio (8 nel 42% delle sale) e tavoli da ping pong (3 nel 45% delle sale). Per completare l'offerta di intrattenimento sono generalmente presenti locali destinati a bar (107 mq) che dispongono mediamente di circa 40 posti a sedere. In un numero limitato di casi (10%) sono presenti anche locali destinati a ristorazione. Infine quasi meta' delle sale (43%) offre ai clienti la possibilita' di accedere a internet (internet point). Trattandosi di strutture destinate ad accogliere un elevato numero di clienti (concentrati solitamente nelle ore serali e nei giorni festivi), le sale sono generalmente collocate in zone periferiche (63% dei casi) o extraurbane (21%) ed e' spesso prevista un'area riservata al parcheggio (oltre 700 mq). Tra le funzioni svolte dai 4 addetti (di cui 2 dipendenti) mediamente occupati nell'attivita', rientrano la manutenzione degli apparecchi e la gestione del bar. La principale fonte di ricavo e' rappresentata dal gioco del bowling (41% dei ricavi) ma anche il servizio bar e distributori automatici fornisce un significativo contributo ( circa il 20%). La quota residua di ricavo e' distribuita soprattutto tra videogiochi (18% dei ricavi) e biliardi (8%). Coerentemente con la consistenza numerica degli apparecchi presenti nelle sale, sia le imposte sugli intrattenimenti (circa 9.600 euro) sia le spese per la manutenzione e la riparazione (circa 4.200 euro) sono superiori alla media del settore. Per quanto riguarda la forma giuridica, si tratta quasi esclusivamente (92% dei casi) di societa', in particolare di societa' a responsabilita' limitata (66% dei casi).
CLUSTER 2 - AREE GIOCHI DEDICATE AI BAMBINI
NUMEROSITA': 53
Trattandosi di imprese specializzate nell'intrattenimento dei piu' piccoli, la maggior parte dei ricavi (73%) deriva dai giochi per bambini; per il resto la principale attrazione e' costituita dai videogiochi. L'attivita' ricreativa e' svolta prevalentemente in spazi all'aperto (che ricoprono circa 270 mq). Poiche' nel cluster si riscontra una consistente presenza di esercizi con numero di giorni d'apertura non superiore a 180, si puo' presupporre che le strutture del cluster sono aperte prevalentemente stagionalmente o solo nei fine settimana. Il 42% dei soggetti dispone anche di locali al chiuso destinati all'attivita' ricreativa (circa 150 mq). In linea con la specializzazione delle strutture, il numero di giochi a gettoni per bambini (13) e' superiore alla media del settore; le strutture ospitano anche 45 videogiochi per il 36% dei casi, 6 flipper per il 26% e 8 apparecchi a premio per il 17%. Si tratta prevalentemente di ditte individuali (79%) in cui lavora solo il titolare raramente coadiuvato da altri addetti; i lavoratori dipendenti sono presenti solo nell'8% dei casi.
CLUSTER 3 - SALE BILIARDI
NUMEROSITA': 75
Il cluster e' formato dalle sale in cui la principale attivita' di intrattenimento e' rappresentata dai biliardi (45% dei ricavi). Presenti nelle sale anche videogiochi (che apportano il 21% dei ricavi) e apparecchi a premio (19% dei ricavi per il 37% dei soggetti). La quota residua dei ricavi, per il 39% delle imprese che la hanno indicata, e' riconducibile principalmente al servizio bar e distributori automatici. All'interno dei locali destinati all'attivita' ricreativa (che occupano 234 mq) trovano posto 8 biliardi a tariffa oraria e 13 videogiochi; in alcuni casi sono presenti apparecchi a premio (11 per il 44% dei soggetti), calcio balilla (2 per il 37% dei soggetti) e biliardi a gettone (5 per il 20% dei soggetti). Nel 60% delle sale sono presenti anche locali destinati a bar (che occupano 58 mq), meta' dei quali dispone in media di 30 posti a sedere. Relativamente alla forma giuridica, si evidenzia una prevalenza di ditte gestite in forma societaria (60% dei casi) rispetto alle ditte individuali. Mediamente operano in tali esercizi 1 o 2 addetti.
CLUSTER 4 - IMPRESE DI PICCOLE DIMENSIONI CHE GESTISCONO APPARECCHI DA INTRATTENIMENTO
NUMEROSITA': 516
Le imprese appartenenti al cluster gestiscono videogiochi ed altri apparecchi da intrattenimento presso esercizi di varia natura: bar/pub (da cui deriva il 68% dei ricavi), circoli (20% dei ricavi per il 56% dei soggetti) e sale giochi e biliardi (25% dei ricavi per il 35% dei soggetti). Negli ultimi anni si e' assistito ad un crescente interesse da parte degli utenti verso gli apparecchi a premio (ad esempio i videopoker). In linea con questa tendenza, la principale fonte di ricavo e' rappresentata proprio dai giochi a premio presso terzi (46% dei ricavi), seguiti da videogiochi (36%) e flipper (9%). Per quanto riguarda le spese, le imprese appartenenti al cluster oltre a pagare l'imposta sugli intrattenimenti (circa 8.850 euro), cedono una parte dell'incasso (circa 41.200 euro) ai titolari degli esercizi presso cui sono installati gli apparecchi. La dotazione di apparecchi delle imprese e' costituita da 52 videogiochi, 43 apparecchi a premio, 7 calcio balilla, 8 flipper. Inoltre sono presenti juke-box (5 per il 44% dei soggetti) e giochi a gettoni per bambini (10 per il 25% dei soggetti). Per lo svolgimento dell'attivita' le imprese dispongono di locali destinati a deposito (74 mq) e uffici (sono presenti nel 42% dei casi e occupano 17 mq); quasi sempre dispongono di un automezzo per effettuare il trasporto degli apparecchi. Si tratta prevalentemente di ditte individuali (69% dei casi) in cui lavorano 1-2 addetti. L'area di svolgimento dell'attivita' e' prevalentemente provinciale.
CLUSTER 5 - IMPRESE DI GRANDI DIMENSIONI CHE GESTISCONO APPARECCHI DA INTRATTENIMENTO
NUMEROSITA': 91
Le imprese di questo cluster si occupano della gestione di un numero di giochi consistente: 224 videogiochi, 206 apparecchi a premio, 33 flipper, 26 calcio balilla, 11 juke-box , 7 biliardi a gettone; un gestore su due indica in media 12 giochi per bambini. Gli apparecchi da intrattenimento vengono installati principalmente presso bar/pub (62% dei ricavi), ma anche presso sale giochi (15%) e circoli (14%). La principale fonte di ricavo e' rappresentata dagli apparecchi a premio installati presso terzi (47% dei ricavi); seguono i videogiochi (31%) e i flipper (9%). Dato l'elevato numero di apparecchi gestiti, sia l'imposta sugli intrattenimenti (circa 37 mila euro) sia la quota di incasso spettante agli esercenti dei locali presso cui sono installati gli apparecchi (circa 220 mila euro), sono superiori alla media del settore. Anche le spese sostenute per la manutenzione e la riparazione degli apparecchi (circa 14 mila euro) sono superiori alla media. Per gli interventi di manutenzione si dispone in media di 3 addetti quasi sempre dipendenti. Per la gestione dell'attivita' dispongono di locali destinati a deposito (279 mq) e uffici (34 mq). Il 25% dei soggetti dispone inoltre di locali destinati all'attivita' ricreativa (249 mq): una piccola parte dei ricavi deriva infatti da apparecchi installati presso esercizi propri. Per gli spostamenti delle apparecchiature da un esercizio all'altro, sono presenti mezzi di trasporto: 3 automezzi di portata fino a 3,5 tonnellate e, per il 57% delle imprese, 2 autovetture. Le imprese del cluster sono prevalentemente gestite in forma societaria (78%) ed impiegano in media 6 addetti di cui 3 - 4 dipendenti. L'attivita' si estende prevalentemente al di fuori dei confini provinciali.
CLUSTER 6 - SALE GIOCHI
NUMEROSITA': 544
Questo cluster, composto prevalentemente da piccole imprese che operano sotto forma di ditta individuale (81% dei casi), comprende sale di dimensioni contenute (circa 120 mq) la cui principale fonte di ricavo e' rappresentata dai videogiochi (55% dei ricavi). Seguono apparecchi a premio (19% dei ricavi), flipper (8%) e biliardi (6%). Il 13% delle sale giochi ha indicato inoltre di offrire alla clientela il servizio bar e/o distributori automatici. Le sale sono occupate principalmente da videogiochi (22); inoltre sono presenti 12 apparecchi a premio nel 57% delle sale, 3 flipper nel 55%, 2 calcio balilla nel 55% e 2 biliardi a gettone nel 37%. Non essendo previsti servizi aggiuntivi rispetto alla fruizione dei videogiochi e degli altri apparecchi, l'attivita' e' generalmente gestita dal solo titolare.
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO
Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla(3). La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti). E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo". In particolare sono state escluse le imprese che presentano: - (costo del venduto(4) + costo per la produzione di servizi) dichiarato negativo; - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi dichiarati.
Successivamente e' stato utilizzato un indicatore economico-contabile specifico delle attivita' in esame: - valore aggiunto per addetto = (ricavi - costo del venduto - costo per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi) /(numero addetti(5) * 1.000); Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione ventilica dell'indicatore precedentemente definito e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori dell'indicatore all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento. Per il valore aggiunto per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli: - non sono stati effettuati tagli per i cluster 1, 2; - dal 1^ ventile, per i cluster 3, 5; - dal 2^ ventile, per il cluster 4; - dal 3^ ventile per il cluster 6.
Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo. Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita). Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nella definizione della "funzione di ricavo" si e' tenuto conto anche delle possibili differenze di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell'attivita'. A tale scopo si sono utilizzati i risultati di uno studio relativo alla "territorialita' generale a livello provinciale(6)" che ha avuto come obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto al: - grado di benessere; - livello di qualificazione professionale; - struttura economica.
Nella definizione della funzione di ricavo, le aree territoriali sono state rappresentate con un insieme di variabili dummy ed e' stata analizzata la loro interazione con la variabile "Radice quadrata del valore dei beni strumentali". Tali variabili hanno prodotto, ove le differenze territoriali non fossero state colte completamente nella Cluster Analysis, valori correttivi da applicare, nella stima del ricavo di riferimento, al coefficiente della variabile "Radice quadrata del valore dei beni strumentali". Nell'allegato 5.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi: - l'Analisi Discriminante(7); - la stima del ricavo di riferimento.
Nell'allegato 5.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante. Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza. Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
----> vedere tabella a pag. 116 del S.O. <----
ALLEGATO 5.B
VARIABILI DELL'ANALISI DICRIMINANTE
QUADRO A: - Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo pieno - Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo parziale - Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti - Numero delle giornate retribuite per gli assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio
QUADRO B: - Mq dei locali destinati ad ufficio - Mq dei locali destinati all'attivita' ricreativa - Mq degli spazi all'aperto destinati all'attivita' ricreativa - Mq di parcheggio destinato ai clienti - Bar - Posti a sedere
QUADRO D: - Automezzi con massa complessiva a pieno carico fino a t. 3,5
QUADRO F: - Modalita' di espletamento dell'attivita': Videogiochi e simulatori presso l'esercizio - Modalita' di espletamento dell'attivita': Videogiochi e simulatori presso terzi - Modalita' di espletamento dell'attivita': Apparecchi a premio presso l'esercizio - Modalita' di espletamento dell'attivita': Apparecchi a premio presso terzi - Modalita' di espletamento dell'attivita': Flipper, calciobalilla e juke-box a premio presso l'esercizio - Modalita' di espletamento dell'attivita': Flipper, calciobalilla e juke-box a premio presso terzi - Modalita' di espletamento dell'attivita': Biliardi presso l'esercizio - Modalita' di espletamento dell'attivita': Biliardi presso terzi - Modalita' di espletamento dell'attivita': Bowling presso l'esercizio - Modalita' di espletamento dell'attivita': Bowling presso terzi - Modalita' di espletamento dell'attivita': Ping pong presso terzi - Modalita' di espletamento dell'attivita': Giochi e attrazioni per bambini presso l'esercizio - Modalita' di espletamento dell'attivita': Giochi e attrazioni per bambini presso terzi
QUADRO G: - Esercizi di terzi presso i quali sono collocati i videogiochi e le altre apparecchiature: Bar/Pub - Addetti all'attivita' dell'impresa: Numero delle giornate retribuite per gli addetti alla manutenzione/riparazione delle apparecchiature - Dipendenti - Addetti all'attivita' dell'impresa: Numero di addetti esclusivamente al servizio di bar/ristorazione (in caso di gestione diretta) - Non dipendenti - Addetti all'attivita' dell'impresa: Numero delle giornate retribuite per gli addetti esclusivamente al servizio di bar/ristorazione (in caso di gestione diretta) - Dipendenti - Altri elementi specifici: Quote di incasso spettanti ai titolari degli esercizi presso i quali sono installate le apparecchiature - Altri elementi specifici: Spese relative a manutenzione e riparazione apparecchiature
QUADRO I: - Beni strumentali: Piste di bowling - Numero - Beni strumentali: Biliardi (a tariffa oraria) - Numero - Beni strumentali: Biliardi (a gettone) - Numero - Beni strumentali: Apparecchi a premio - Numero - Beni strumentali: Flipper - Numero
ALLEGATO 6
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
STUDIO DI SETTORE SG55U
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore. Oggetto dello studio e' l'attivita' economica: - 93.03.0 - Servizi di pompe funebri e attivita' connesse.
La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa. A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'. Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SG55). Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 3.886. I questionari restituiti sono stati 2.781, pari al 71,6% degli inviati. Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 462 questionari, pari al 16,6% dei questionari rientrati. I principali motivi di scarto sono stati: - ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di lire); - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%; - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia dei servizi prestati (quadro F del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia della clientela (quadro G del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel questionario.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 2.319.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche: - una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali(1); - un procedimento di Cluster Analysis(2).
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering. Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo. Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie di servizi prestati, alla tipologia di clientela, etc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa. I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio. La Cluster Analysis ha consentito di identificare sei gruppi omogenei di imprese.
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
I cluster derivanti dall'analisi risultano differenziati in base ai seguenti fattori: - dimensioni della struttura; - acquisto di servizi da altre imprese del settore; - tipologia della clientela; - servizi offerti.
Il fattore dimensionale ha contribuito a differenziare le aziende che presentano una struttura di piu' grandi dimensioni (cluster 1), in termini di superfici, numero di addetti, spese e numero di servizi effettuati, dalle aziende medie (cluster 2) o piccole (cluster 5). Il secondo fattore ha permesso di evidenziare le imprese che, per l'espletamento della propria attivita', si avvalgono perlopiu' di altre imprese funebri o centri servizi (cluster 3). In riferimento alla tipologia della clientela e' stato inoltre possibile distinguere gli operatori (cluster 6) che effettuano servizi per altre imprese di onoranze funebri. Infine e' emerso un cluster [4] le cui imprese completano l'offerta con la lavorazione marmi e/o con la vendita di singoli servizi. Nelle successive descrizioni dei cluster, salvo segnalazione contraria, l'indicazione di valori numerici riguarda valori medi. Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei (cluster).
CLUSTER 1 - GRANDI IMPRESE DI ONORANZE FUNEBRI
NUMEROSITA': 187
Il cluster in questione si contraddistingue principalmente per le grandi dimensioni. Le imprese infatti svolgono generalmente l'attivita' in piu' unita' locali in cui globalmente sono a disposizione: 70 mq per clienti, 70 mq per ufficio, 53 mq destinati a laboratorio, 157 mq per magazzino e 125 mq per rimessa dei carri funebri. Il personale addetto e' in media di 7-8 unita', compresi collaboratori e soci. La forma giuridica maggiormente diffusa e' quella societaria: il 52% dei soggetti sono societa' di persone e il 32% societa' di capitali. I ricavi provengono sostanzialmente (87%) da servizi completi per salme destinate a tumulazione, inumazione e cremazione, il cui numero annuo ammonta in media a 339. I servizi sono svolti prevalentemente in ambito comunale; il 33% dei soggetti inoltre ha dichiarato di svolgerne anche in ambito internazionale. Le spese sostenute dalle imprese del cluster sono generalmente elevate e nettamente superiori alla media del settore; in particolare si rilevano le spese per acquisto di casse in legno (116.378 Euro), di casse in zinco (17.566 Euro), per acquisto di fiori e corone (29.518 Euro) e le spese per pubblicita' (17.666 Euro). Anche la dotazione di beni strumentali e' consistente; in particolare 3-4 carri funebri, 1-2 furgoni per trasporto attrezzature, 3 carrelli per bare/cofani e 2 PC.
CLUSTER 2 - IMPRESE DI ONORANZE FUNEBRI DI MEDIE DIMENSIONI
NUMEROSITA': 500
Il cluster e' costituito da imprese che operano prevalentemente in forma di societa' di persone (53%) e di ditte individuali (37%). In circa la meta' dei casi l'attivita' viene svolta in piu' unita' locali, i cui spazi si suddividono in: 36 mq a disposizione dei clienti, 30 mq per ufficio, 80 mq per magazzino e 53 mq per rimessa dei carri funebri. Il totale addetti e' costituito da 3 unita', perlopiu' non dipendenti. I servizi effettuati consistono principalmente in tumulazioni (65% dei ricavi) e inumazioni (22%), per un totale annuo di 142, effettuati per la maggior parte in ambito comunale e rivolti quasi esclusivamente a privati, dai quali proviene il 96% dei ricavi. Le spese sostenute, coerentemente con la struttura delle imprese analizzate, sono leggermente superiori alla media, in particolare quelle per acquisto di casse in legno (49.841 Euro), di casse in zinco (8.321 Euro) e le spese per pubblicita' (6.837 Euro). La dotazione di beni strumentali comprende principalmente: 1-2 carri funebri, 1 furgone per trasporto attrezzature e 2 carrelli per bare/cofani.
CLUSTER 3 - AGENZIE CON SERVIZI ESTERNALIZZATI
NUMEROSITA': 152
Sono raggruppate in questo cluster le imprese di onoranze funebri di piccole dimensioni (si rilevano solo 24 mq a disposizione dei clienti e 28 mq per uffici) che operano principalmente in una sola sede e che generalmente esternalizzano i servizi offerti. Si tratta perlopiu' di societa' (66% dei casi), prevalentemente di persone, nelle quali operano complessivamente 2 addetti. I ricavi derivano quasi esclusivamente (94%) da servizi per la tumulazione l'inumazione e la cremazione. Il totale annuo di tali servizi, rivolti a una clientela privata, e' pari a 103. La dotazione strumentale e' esigua come anche le spese che generalmente risultano inferiori alla media, fanno eccezione quelle per l'acquisto di servizi da imprese funebri e/o centri servizi (circa 67 mila euro) che, caratterizzando le imprese analizzate, presentano un valore notevolmente piu' elevato rispetto agli altri cluster.
CLUSTER 4 - IMPRESE DI ONORANZE FUNEBRI CHE COMPLETANO L'OFFERTA CON LAVORAZIONE MARMI E/O VENDITA DI SERVIZI SINGOLI
NUMEROSITA': 132
La caratteristica del cluster e' data dalla diversificazione dei servizi offerti: infatti i ricavi derivano oltre che dalla tumulazione (44% dei ricavi) e dall'inumazione (16%), dalla lavorazione marmi (15%), dalle fotoceramiche per tombe, dalla stampa e affissione dei manifesti e dalla manutenzione tombe.
(1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. (2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili. (3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica. (4) Variazione delle rimanenze di opere e servizi di durata ultrannuale (Art. 60, commi 1-4 del TUIR)= (rimanenze finali relative ad opere, forniture e servizi di durata ultrannuale - rimanenze finali relative ad opere, forniture e servizi di durata ultrannuale di cui all'art. 60, comma 5, del TUIR) - (esistenze iniziali relative ad opere, forniture e servizi di durata ultrannuale - esistenze iniziali relative ad opere, forniture e servizi di durata ultrannuale di cui all'art. 60, comma 5, del TUIR). (5) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di merci e materie prime - rimanenze finali. (6) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite. Numero addetti (ditte individuali) = 1 + numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero operai specializzati + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa. Numero addetti (societa) = Numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero operai specializzati + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa + numero soci con occupazione prevalente nell'impresa + numero amministratori non soci. (7) I criteri e le conclusioni dello studio sono riportati nell'apposito Decreto Ministeriale. (8) Le aree territoriali omogenee sia a livello comunale che provinciale e regionale, sono state individuate sulla base del comune, della provincia e della regione del domicilio fiscale e sono state rappresentate con un insieme di variabili dummy. Ogni variabile dummy, relativa ad una specifica area territoriale, e' stata ponderata in base alla percentuale dei ricavi conseguiti relativamente ad immobili, venduti/locati/affittati localizzati nell'area territoriale stessa. (9) Il fattore correttivo (FC) viene cosi' determinato: FC = 0 se il valore assoluto del costo del venduto + il costo per la produzione di servizi e' maggiore uguale delle spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni + le spese per acquisti di servizi altrimenti; FC = 1 + costo del venduto + costo per la produzione di servizi. (spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni + spese per acquisti di servizi). (10) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.
(1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. (2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili. (3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica. (4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di materie prime, sussidiarie, semilavorati e merci - rimanenze finali. (5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite. Numero addetti (ditte individuali) = 1 + numero dipendenti a tempo pieno + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa. Numero addetti (societa) = Numero dipendenti a tempo pieno + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa + numero soci con occupazione prevalente nell'impresa + numero amministratori non soci. (8) I criteri e le conclusioni dello studio sono riportati nell'apposito Decreto Ministeriale. (9) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.
(1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. (2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili. (3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica. (4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di merci e materie prime - rimanenze finali. (5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite. Numero addetti (ditte individuali) = 1 + numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero operai specializzati + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine + numero lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa; Numero addetti (societa) = Numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero operai specializzati + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine + numero lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa + numero soci con occupazione prevalente nell'impresa + numero amministratori non soci. (6) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.
(1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. (2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di soggetti (cluster); in tal modo i soggetti che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili. (3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica. (4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di merci e materie prime - rimanenze finali. (5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite. Numero addetti (ditte individuali) = 1 + numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero dipendenti a tempo parziale + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa o nello studio + numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa; Numero addetti (societa) = Numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero dipendenti a tempo parziale + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa o nello studio + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa + numero soci con occupazione prevalente nell'impresa + numero amministratori non soci. (6) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite. Numero addetti (professionista che opera in forma individuale) = 1 + numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero dipendenti a tempo parziale + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine; Numero addetti (associazioni/societa) = Numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero dipendenti a tempo parziale + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine + % di lavoro complessivamente prestato su base annua da soci o associati che prestano attivita' nello studio / 100. (7) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni soggetto ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.
(1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. (2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili. (3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica. (4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di merci e materie prime - rimanenze finali. (5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite. Numero addetti (ditte individuali) = 1 + numero dipendenti a tempo pieno + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa - numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa; Numero addetti (societa) = Numero dipendenti a tempo pieno + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa + numero soci con occupazione prevalente nell'impresa + numero amministratori non soci. (6) I criteri e le conclusioni dello studio sono riportati nell'apposito Decreto Ministeriale. (7) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.
(1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. (2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili. (3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica. (4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di merci e materie prime - rimanenze finali. (5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite. Numero addetti (ditte individuali) = 1 + numero dipendenti a tempo pieno + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa; Numero addetti (societa) = Numero dipendenti a tempo pieno + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa + numero soci con occupazione prevalente nell'impresa + numero amministratori non soci. (6) I criteri e le conclusioni dello studio sono riportati nell'apposito Decreto Ministeriale. (7) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.
(1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. (2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di soggetti (cluster); in tal modo i soggetti che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili. (3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica. 4 Numero addetti (ditte individuali) = 1 + numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero operai specializzati + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa - numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa; Numero addetti (societa) = numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero operai generici + numero operai specializzati + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa + numero soci con occupazione prevalente nell'impresa + numero amministratori non soci. (5) La variazione delle rimanenze valutate a costo e' pari alla differenza tra le rimanenze finali e le esistenze iniziali relative ai prodotti finiti, prodotti in corso di lavorazione e servizi non di durata ultrannuale e alle opere, forniture e servizi di durata ultrannuale art. 60 comma 5. (6) Il fattore correttivo FC viene cosi' determinato: FC = 1 se costi = 0 FC = 0 se variazione rimanenze valutate a costo > Costi FC = 1 - [variazione rimanenze valutate a costo / Costi]
dove: Costi = costo del materiale impiegato + costo per la produzione di servizi + spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita' dell'impresa + spese per acquisti di servizi + spese per noli a caldo + spese per noli a freddo. (7) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.
(1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. (2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili. (3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica. (4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di merci e materie prime - rimanenze finali. (5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite. Numero addetti (ditte individuali) = 1 + numero dipendenti a tempo pieno + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa; Numero addetti (societa) = Numero dipendenti a tempo pieno + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa + numero soci con occupazione prevalente nell'impresa + numero amministratori non soci. (6) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.
(1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. (2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di soggetti (cluster); in tal modo i soggetti che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili. (3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica. (4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di merci e materie prime - rimanenze finali. (5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite. Numero addetti (ditte individuali) = 1 + numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero dipendenti a tempo parziale + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa o nello studio + numero collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa; Numero addetti (societa) = Numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero dipendenti a tempo parziale + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa o nello studio + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa + numero soci con occupazione prevalente nell'impresa + numero amministratori non soci. (6) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite. Numero addetti (professionista che opera in forma individuale) = 1 + numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero dipendenti a tempo parziale + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine; Numero addetti (associazioni/ societa) = Numero dirigenti + numero quadri + numero impiegati + numero dipendenti a tempo parziale + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine + % di lavoro complessivamente prestato su base annua da soci o associati che prestano attivita' nello studio / 100. (7) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni soggetto ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.
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| Si tratta di ditte individuali (48%) e societa' di persone (42%) che operano perlopiu' in una sola sede e impiegano in media 2-3 addetti, di cui nel 47% dei casi 2 soci. Gli spazi destinati all'attivita' sono nella media, ad eccezione di quelli per laboratorio (52 mq per il 52% dei soggetti) e magazzino (73 mq) che, in linea con l'attivita' svolta, risultano superiori. Il totale annuo dei servizi (tumulazioni, inumazioni e cremazioni) ammonta a 85 ed e' rivolto principalmente a privati. Il 39% dei soggetti inoltre dichiara di effettuare servizi per le amministrazioni comunali. Come dotazione di beni strumentali si rilevano: 1 carro funebre, 1 furgone per trasporto attrezzature, 3 carrelli per bare/cofani. Le spese sostenute per l'acquisto di marmi ed accessori da applicare (16.300 euro) e quelle per acquisto di fotoceramiche per tombe (circa 2.000 euro) risultano essere le piu' elevate.
CLUSTER 5 - PICCOLE IMPRESE DI ONORANZE FUNEBRI
NUMEROSITA': 1.284
Dall'analisi dei dati presentati dalle imprese del cluster emerge la piccola dimensione sia in termini di spazi, considerate le limitate dimensioni dei locali destinati all'attivita', che organizzativa, data la prevalenza di ditte individuali (65%) e il ristretto numero di addetti (1-2). I servizi offerti, il cui totale annuo ammonta a 43, consistono prevalentemente in tumulazioni (67% dei ricavi) e sono rivolti ad una clientela privata. La dotazione media di beni strumentali, coerentemente con le piccole dimensioni delle imprese in oggetto, e' esigua e comprende 1 carro funebre e 1-2 carrelli per bare/cofani. Le spese sostenute sono le piu' contenute, comprese quelle per acquisto di servizi da imprese funebri e/o centri servizi.
CLUSTER 6 - IMPRESE DI SERVIZI
NUMEROSITA': 37
Caratteristica delle imprese del cluster e' quella di effettuare servizi per altre imprese di onoranze funebri. Il 90% dei ricavi infatti deriva da tale clientela. I rimanenti ricavi provengono perlopiu' da privati e amministrazioni comunali. Le attivita' svolte sono di vario tipo; in particolare si rileva il trasporto salme (52% dei ricavi per il 38% dei soggetti), la vestizione della salma, l'allestimento camere ardenti, la vendita di casse ed accessori, la fornitura di fiori e corone, le pratiche burocratiche e i trasporti funebri su concessione/appalto comunale. Inoltre 1 impresa su 3 ha dichiarato di effettuare prevalentemente servizi funebri completi per altre imprese. Le imprese analizzate sono di medie dimensioni e svolgono l'attivita' generalmente in una unita' locale, con un totale addetti di 3 unita'. Hanno valori di spese e numeri di beni strumentali che non si discostano molto dalla media del settore, fatta eccezione per la maggiore dotazione di carri funebri (3 per il 57% dei soggetti) e per le spese di acquisto di servizi da altre imprese funebri che risultano essere molto inferiori alla media.
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO
Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla(3). La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti). E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo". In particolare sono state escluse le imprese che presentano: - (costo del venduto(4) + costo per la produzione di servizi) dichiarato negativo; - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi dichiarati. Successivamente sono stati utilizzati indicatori economico - contabili specifici dell'attivita' in esame: - valore aggiunto per addetto = (ricavi - costo del venduto - costo per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi)/(numero addetti5 - 1.000); - costo medio per servizio = (costo del venduto + costo per la produzione di servizi + spese per acquisti di servizi + spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita' dell'impresa) / (numero tumulazioni + numero inumazioni + numero cremazioni); - ricavo medio per servizio = ricavi / (numero tumulazioni + numero inumazioni + numero cremazioni). Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento.
Per il valore aggiunto per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli: - fino al 19^ ventile, per i cluster 1, 2; - dal 2^ al 19^ ventile, per i cluster 3, 4; - dal 3° al 19^ ventile, per il cluster 5; - dal 2^ ventile, per il cluster 6.
Per il costo medio per servizio sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 2^ ventile, per i cluster 1, 3; - dal 3^ ventile, per il cluster 2; - dal 1^ ventile, per il cluster 4; - dal 3^ al 19^ ventile, per il cluster 5; - non sono stati effettuati tagli per il cluster 6.
Per il ricavo medio per servizio sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 2^ ventile, per il cluster 1; - dal 1^ al 19^ ventile, per il cluster 2; - dal 1^ ventile, per i cluster 3, 4; - dal 2^ al 19^ ventile, per il cluster 5; - non sono stati effettuati tagli per il cluster 6.
Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo. Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita). Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nella definizione della "funzione di ricavo" si e' tenuto conto anche delle possibili differenze di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell'attivita'. A tale scopo si sono utilizzati i risultati di uno studio relativo alla "territorialita' generale a livello comunale6" che ha avuto come obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto al: - grado di benessere; - livello di qualificazione professionale; - struttura economica.
Nella definizione della funzione di ricavo, le aree territoriali sono state rappresentate con un insieme di variabili dummy ed e' stata analizzata la loro interazione con la variabile "Radice quadrata del valore dei beni strumentali". Tali variabili hanno prodotto, ove le differenze territoriali non fossero state colte completamente nella Cluster Analysis, valori correttivi da applicare, nella stima del ricavo di riferimento, al coefficiente della variabile "Radice quadrata del valore dei beni strumentali". Nell'allegato 6.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi: - l'Analisi Discriminante(7); - la stima del ricavo di riferimento.
Nell'allegato 6.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante. Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza. Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. ----> vedere tabella a pag. 127 del S.O. <----
ALLEGATO 6.B
VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE
QUADRO A: - Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo pieno - Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo parziale - Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti - Numero delle giornate retribuite per gli assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti domicilio
QUADRO B: - Mq di spazi interni a disposizione dei clienti - Mq di spazi destinati ad ufficio/archivio
QUADRO F - Tipologia dei servizi prestati: Fotoceramiche per tombe - Tipologia dei servizi prestati: Lavorazione e vendita marmi per tombe ed applicazioni accessorie
QUADRO G: - Tipologia clientela: Imprese di onoranze funebri - Altri elementi specifici: Spese per acquisto di servizi da imprese funebri e/o centri servizi - Altri elementi specifici: Spese per manutenzione e riparazione degli automezzi - Altri elementi specifici: Spese per acquisto di casse in legno con accessori e imbottiture - Altri elementi specifici: Spese per acquisto di casse in zinco e prodotti sostitutivi - Altri elementi specifici: Spese per acquisto di marmi ed accessori da applicare - Servizi effettuati nell'anno: Tumulazioni - Numero - Servizi effettuati nell'anno: Inumazioni - Numero - Servizi effettuati nell'anno: Cremazioni - Numero
QUADRO I: - Beni strumentali: Carri funebri a motore - Numero
ALLEGATO 7
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
EVOLUZIONE STUDIO DI SETTORE SG69U
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
CRITERI PER L'EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
L'evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di cogliere i cambiamenti strutturali, le modifiche dei modelli organizzativi, le variazioni di mercato all'interno del settore economico. Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per l'evoluzione degli studi di settore SG69A, SG69B, SG69C, SG69D e SG69E. Oggetto dello studio sono le attivita' economiche rispondenti ai codici ISTAT: - 45.11.0 - Demolizioni di edifici e sistemazione del terreno; - 45.12.0 - Trivellazioni e perforazioni; - 45.21.0 - Lavori generali di costruzione di edifici e lavori di ingegneria civile; - 45.22.0 - Posa in opera di coperture e costruzione di ossature di tetti di edifici; - 45.23.0 - Costruzione di autostrade, strade, campi di aviazione e impianti sportivi; - 45.24.0 - Costruzione di opere idrauliche; - 45.25.0 - Altri lavori speciali di costruzione.
Al fine di aggiornare lo studio di settore, sono state richieste nuove e piu' dettagliate informazioni nel quadro Z del modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione dello specifico studio di settore. L'evoluzione dello studio di settore e' stata condotta analizzando i modelli allegati alle dichiarazioni dei redditi relative al periodo di imposta 2000. Il numero dei modelli pervenuti in Anagrafe Tributaria e' stato pari a 153.969. Sui modelli sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in esse contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 55.900 modelli, pari al 36,3% dei modelli pervenuti. Il principale motivo di scarto e' dovuto alla mancata e/o parziale compilazione del quadro Z, il quadro con gli ulteriori dai utili per l'aggiornamento dello studio di settore. Gli ulteriori motivi di scarto sono stati: - quadro F del modello (elementi contabili) non compilato; - quadro D del modello (elementi specifici dell'attivita) non compilato; - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia dell'attivita', localizzazione dell'attivita', modalita' di acquisizione dei lavori (quadro D del modello); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nei modelli.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei modelli oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 98.069.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Per segmentare i soggetti oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche: - una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali(1); - un procedimento di Cluster Analysis(2).
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering. Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo. Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il modello ad eccezione dei dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare i soggetti in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie di clientela, alla localizzazione, alle diverse modalita' di espletamento dell'attivita', ecc..; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative a quegli elementi strutturali e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa. I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio. La Cluster Analysis ha consentito di identificare trentasei gruppi omogenei.
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
La disponibilita' di un maggiore e piu' articolato patrimonio informativo ha permesso un'evoluzione dell'analisi nel senso della piu' accurata lettura delle caratteristiche organizzative e di funzionamento delle imprese del settore delle costruzioni edili. Il settore delle costruzioni e' attraversato da un profondo mutamento strutturale ed organizzativo, innescato anche dalla crisi del decennio passato. Nonostante la tendenza in atto verso l'integrazione e la crescita dimensionale, il tessuto produttivo e' ancora oggi costituito da una moltitudine di imprese di piccole dimensioni, con strutture leggere e flessibili. Il principale sforzo e' stato rivolto proprio alla maggiore chiarezza nella lettura delle caratteristiche di quest'area di imprese. L'analisi, dunque, ha messo in evidenza diverse modalita' di operare nel settore, riconducibili all'interazione di una serie di fattori discriminanti. Tali fattori sono indicativi di: - dimensione della struttura, - focalizzazione su un'area di attivita', - specializzazione operativa, - modalita' di acquisizione e di realizzazione dei lavori.
La dimensione della struttura e' il risultato della sintesi di diversi elementi ed il fattore che la rappresenta ha permesso una sorta di classificazione tra imprese di piccole, medie e grandi dimensioni. Prima di tutto la dimensione e' stata considerata espressa dalla presenza e dalla quantita' di personale impegnato nell'attivita'. In generale, il ricorso a personale dipendente e' stato indicato da poco piu' della meta' delle imprese e coinvolge prevalentemente figure operaie, piu' frequentemente inquadrate come generiche che specializzate. La presenza di personale con mansioni impiegatizie, oltre ad aumentare la dimensione d'impresa, puo' essere significativa anche di una specifica modalita' organizzativa dell'attivita'. La consistenza della dotazione di beni strumentali e' stato un ulteriore elemento indicativo della dimensione organizzativa; oltre alla quantita', la tipologia di macchine e attrezzature e la loro prevalente destinazione d'uso hanno consentito analisi anche di tipo qualitativo. Infine, va da se' che anche il volume di costi operativi sostenuto dalle aziende e' una variabile significativa del volume e della dimensione delle imprese. A prescindere dagli aspetti strettamente organizzativo-dimensionali, la focalizzazione su un'area di attivita' e' risultata un'altra fondamentale variabile discriminante. E' stato possibile, cosi', rilevare la concentrazione dell'attivita' delle imprese sull'edilizia privata di nuova costruzione abitativa e non, sugli interventi di riqualificazione e recupero dell'esistente, sui lavori pubblici e sull'edilizia abitativa pubblica, sui lavori complementari. Questo tipo di informazione ha visto arricchito il suo contenuto dall'incrocio con la vera e propria specializzazione dell'attivita' operativa. Il grosso dell'attivita' delle imprese, infatti, e' rivolto alla realizzazione di lavori generali di costruzione di edifici che, non trattandosi di un aspetto di specializzazione "tecnica", assume rilevanza discriminante proprio in virtu' della combinazione con le diverse aree di attivita'. Veri e propri gruppi di imprese specializzate, invece, sono state rilevati riguardo all'esecuzione di lavori di trivellazione e perforazione, fondazione e palificazione, costruzione di opere idrauliche, di opere di ingegneria civile e di strade, costruzione di impianti sportivi, montaggio e installazione di opere prefabbricate in CLS, produzione e distribuzione di calcestruzzo preconfezionato, costruzione, posa in opera e impermeabilizzazione di tetti e coperture, demolizione e microdemolizione, movimento terra, preparazione e sgombero di cantieri, scavo pozzi d'acqua, montaggio, smontaggio e noleggio di ponteggi e piattaforme. Alcune delle specializzazioni, per effetto dell'operare congiunto anche del fattore dimensionale, hanno dato luogo all'articolazione delle imprese su piu' cluster. L'ultimo fattore discriminante e' risultato il diverso atteggiamento delle imprese rispetto alle possibili modalita' di acquisizione (in appalto, subappalto o propria promozione) e realizzazione dei lavori (in proprio o affidata ad imprese terze). Si tratta di un elemento che, evidentemente, sottende importanti implicazioni di tipo organizzativo. Dall'analisi, infatti, sono emerse tipologie di imprese con diversi gradi di integrazione nella filiera edile e di frammentazione del processo produttivo. Imprese, cioe', che si occupano della sola fase organizzativa o realizzativa dei lavori, che attraverso l'appalto e il subappalto intervengono in progetti edili di piu' ampie dimensioni, che integrano la propria o che vanno ad integrare l'altrui capacita' produttiva. Nelle successive descrizioni dei cluster emersi dall'analisi, l'indicazione di valori quantitativi si intende sempre riferita a valori medi salvo specifica indicazione diversa.
CLUSTER 1 - IMPRESE, DI PICCOLE DIMENSIONI, CHE OPERANO NELLE ATTIVITA' EDILI AUSILIARIE E PRELIMINARI
NUMEROSITA': 1.437
Il cluster e' composto da imprese, generalmente di piccola dimensione, che si evidenziano per la circostanza di svolgere in forma specializzata il complesso di attivita' ausiliarie e preliminari alla costruzione, afferenti la demolizione e la sistemazione del terreno. Dal punto di vista della natura giuridica la forma assolutamente prevalente e' la ditta individuale mentre solo nel 28% dei casi viene fatto ricorso alla forma societaria. Il numero complessivo di addetti impiegati e' pari a 2 (talvolta, 1 e' un lavoratore dipendente) mentre solo 1 impresa su 4 dispone di superfici destinate all'esercizio dell'attivita'. Infatti, il 26% delle imprese indica un ufficio di 25 mq, il 25% un magazzino al coperto di 160 mq e il 26% uno all'aperto di 490 mq. Le attivita' svolte da queste imprese, come anticipato, fanno riferimento alle attivita' complementari alla costruzione di edifici. Piu' in particolare, il 46% delle imprese realizza il 43% dei ricavi con la demolizione, il 46% realizza il 39% dei ricavi con la microdemolizione, il 58% realizza il 34% dei ricavi con la preparazione dei cantieri, il 42% realizza il 32% dei ricavi con il movimento terra e il 17% delle imprese realizza il 31% dei ricavi complessivi con il drenaggio dei cantieri e dei terreni. A causa della natura multispecializzata dell'attivita', non risulta altrettanto focalizzata l'area di intervento, anche se emergono tra gli altri il campo della riqualificazione e recupero di edilizia privata (il 63% dei ricavi per il 58% delle imprese) e quello dei lavori complementari (il 58% dei ricavi per il 53% delle imprese). Per l'88% dei ricavi complessivi l'attivita' e' realizzata in proprio da queste imprese mentre e' diversificata la modalita' di acquisizione dei lavori.
CLUSTER 2 - IMPRESE, DI MEDIE E PICCOLE DIMENSIONI, CHE OPERANO NEI LAVORI PUBBLICI
NUMEROSITA': 687
Il cluster riunisce imprese di medie e piccole dimensioni che svolgono attivita' edile principalmente nell'ambito dei lavori pubblici. Per quanto riguarda la natura giuridica, non emerge una particolare predilezione per l'una o l'altra forma: il 47% delle imprese adotta la ditta individuale, il 28% le societa' di persone e il 25% di capitali. Complessivamente gli addetti raggiungono le 5-6 unita', di cui 4 sono lavoratori dipendenti: oltre a 2 operai generici, il 48% impiega 2-3 operai specializzati e il 31% ha alle proprie dipendenze 1 impiegato. Il 69% dei ricavi proviene da attivita' svolte nell'ambito dei lavori pubblici. Le attivita' realizzate sono diversificate e riguardano la costruzione di opere idrauliche (34% dei ricavi) e le costruzioni stradali (24%). Inoltre, per 1 impresa su 2 il 21% dei ricavi deriva dal movimento terra. La circostanza di operare prevalentemente per una committenza pubblica contribuisce a fare dell'appalto (72% dei ricavi) e del subappalto (37% dei ricavi per il 43% delle imprese) le principali modalita' di acquisizione dei lavori. Lavori che, prevalentemente, vengono poi realizzati direttamente da queste imprese (88% dei ricavi).
CLUSTER 3 - IMPRESE, DI PICCOLE DIMENSIONI, CHE ACQUISISCONO E REALIZZANO IN PROPRIO INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE E RECUPERO
NUMEROSITA': 7.812
Il cluster e' contraddistinto da imprese di piccole dimensioni che operano con interventi di riqualificazione e recupero su edifici privati. La figura giuridica prevalentemente adottata e' la ditta individuale (77% dei casi) che contribuisce a contraddistinguere imprese relativamente strutturate. Se, infatti, il numero complessivo di addetti e' in media pari a 2, solo il 46% delle imprese impiega 1 lavoratore dipendente, in genere inquadrato come operaio generico (36% delle imprese); anche l'utilizzo di superfici per lo svolgimento dell'attivita' e' piuttosto occasionale. L'attivita' edile di queste imprese e' decisamente rivolta alla riqualificazione e recupero di edifici privati: con tale tipo di interventi viene prodotto l'85% dei ricavi complessivi. L'attivita' viene realizzata in forma prevalentemente autonoma sia dal lato dell'acquisizione dei lavori (il 95% dei ricavi viene procurato con la propria promozione) che da quello della realizzazione (solo il 5% dei ricavi viene prodotto affidando a terzi la realizzazione dei lavori).
CLUSTER 4 - IMPRESE, DI PICCOLE DIMENSIONI, CHE OPERANO IN APPALTO NELL'EDILIZIA ABITATIVA PRIVATA
NUMEROSITA': 8.572
Il cluster e' costituito da imprese di piccola dimensione che effettuano la loro attivita', in appalto, nel campo dell'edilizia abitativa privata. La figura giuridica con cui queste imprese prevalentemente operano e' la ditta individuale (65% dei casi). Il numero complessivo di addetti e' pari a 3; di questi, 2 sono inquadrati come lavoratori dipendenti. Anche il ricorso all'utilizzo di superfici destinate all'esercizio dell'attivita' e' poco diffuso. Il 22% delle imprese dispone di un piccolo magazzino al coperto di poco piu' di 100 mq, il 20% di esse ne dispone di uno all'aperto di oltre 170 mq; il 20% indica un piccolo ufficio di quasi 20 mq. L'attivita' svolta e' nell'ambito dei lavori generali di costruzione degli edifici (88% dei ricavi complessivi) sia di nuova costruzione (il 68% dei ricavi proviene dall'area dell'edilizia abitativa nuova) che preesistenti (gli interventi di riqualificazione e recupero contribuiscono al 26% dei ricavi per il 49% delle imprese). La modalita' di acquisizione dei lavori e' quasi esclusivamente l'appalto (94% dei ricavi) mentre solo una piccola quota di attivita', pari al 7% dei ricavi, viene realizzata attraverso l'affidamento a terzi.
CLUSTER 5 - IMPRESE, DI PICCOLE DIMENSIONI, SPECIALIZZATE NELLA PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DI CALCESTRUZZO
NUMEROSITA': 115
Appartengono al cluster imprese che realizzano in forma specializzata una particolare tipologia di attivita': la produzione e distribuzione di calcestruzzo preconfezionato. Nel 50% dei casi, le imprese operano sotto forma di ditta individuale mentre la forma societaria e' sia di persone che di capitali, entrambi indicate nel 25% dei casi. Il numero complessivo di addetti e' pari a 4. Di questi, 2-3 sono inquadrati come lavoratori dipendenti, soprattutto operai generici. Le superfici utilizzate per lo svolgimento dell'attivita', quando l'impresa ne dispone, sono di grandi dimensioni. Infatti, il 28% delle imprese indica un magazzino al coperto di circa 250 mq e il 29% spazi all'aperto di oltre 1.100 mq; il 39% delle imprese, inoltre, dispone di un ufficio di 42 mq. La produzione e distribuzione di calcestruzzo, effettuata da tutte le imprese appartenenti al cluster, contribuisce alla realizzazione dell'82% dei ricavi complessivi. La dotazione di beni strumentali e' coerente con l'attivita' svolta. Il 36% delle imprese dispone di 2 betoniere, il 35% utilizza 4 autobetoniere e il 28% 1 o 2 pompe CLS.
CLUSTER 6 - IMPRESE, DI PICCOLE DIMENSIONI, SPECIALIZZATE NELLA COSTRUZIONE DI OPERE DI INGEGNERIA CIVILE
NUMEROSITA': 1.176
Il cluster e' costituito da imprese, prevalentemente di piccole dimensioni, che si caratterizzano per realizzare la gran parte della loro attivita' nell'ambito dell'ingegneria civile. Dal punto di vista della natura giuridica non si segnala una spiccata caratterizzazione, con l'adozione sia della ditta individuale (53% delle imprese) che di forma societarie, soprattutto di capitali (28%). Il numero complessivo di addetti e' pari a 4, 3 dei quali sono dipendenti a tempo pieno; si tratta sia di operai generici (il 65% delle imprese ne indica 2) che, piu' raramente, specializzati (2 nel 36% delle imprese). L'utilizzo di superfici destinate a magazzino non e' molto diffuso, mentre il 49% delle imprese indica la disponibilita' di un ufficio di 35 mq. Come detto, il cluster si contraddistingue per la circostanza che tutte le imprese che vi appartengono realizzano lavori di costruzione di opere di ingegneria civile, attivita' che contribuisce ai ricavi complessivi per una quota assolutamente preminente, pari all'81%. Tra le modalita' di acquisizione dei lavori prevalgono l'appalto (65% dei ricavi) e il subappalto (61% dei ricavi per il 31% delle imprese) mentre la fase realizzativa e' normalmente a carico diretto di queste imprese che, a loro volta, cedono in appalto o subappalto solo il 13% dei lavori.
CLUSTER 7 - IMPRESE DI PICCOLE DIMENSIONI, SPECIALIZZATE NELLO SCAVO DI POZZI D'ACQUA
NUMEROSITA': 268
Il cluster raggruppa imprese specializzate in una particolare attivita' di trivellazione: la perforazione e costruzione di pozzi d'acqua. Si tratta di imprese di piccola dimensione, organizzate in forma di ditta individuale (63% dei casi) o di societa' di persone (31%), con un numero complessivo di addetti pari a 3. Il personale dipendente e' presente nel 44% delle imprese, con 2-3 addetti. Quasi la meta' delle imprese dispone di aree aperte (700 mq) e coperte (256 mq) destinate a magazzino mentre piu' rara e' la disponibilita' di un ufficio. L'attivita' che caratterizza queste imprese e' lo scavo e la costruzione di pozzi d'acqua che, determinando l'89% dei ricavi complessivi, si configura come attivita' specializzata. Anche la dotazione di beni strumentali conferma la specializzazione dell'attivita' e a disposizione di queste imprese ci sono, tra l'altro, 1 perforatrice, 1 sonda, 1 trivella e 1 pompa d'acqua mentre il parco mezzi e' composto da 2 autocarri.
CLUSTER 8 - IMPRESE CON STRUTTURA DI DIMENSIONI MOLTO GRANDI
NUMEROSITA': 137
Questo cluster riunisce imprese caratterizzate dalla circostanza di operare con una struttura di dimensione decisamente sopra la media. Questa condizione e' evidente fin dalla considerazione della forma giuridica che e' quasi sempre di tipo societario, in particolare di capitali (88% dei casi). Il numero complessivo di addetti e' pari a 34. Oltre ai soci con occupazione prevalente nell'impresa, prestano la loro attivita' anche molti lavoratori dipendenti. Alcuni di essi svolgono mansioni impiegatizie (5-6 unita), gli altri sono direttamente impegnati nelle attivita' operative: si tratta di 13 operai specializzati e di 9 operai inquadrati come generici. Per lo svolgimento dell'attivita' e' normale l'utilizzo di superfici ampie e con diverse destinazioni d'uso. Tutte le imprese vantano uffici con una superficie media di quasi 300 mq, mentre i magazzini sono sia al coperto (800 mq) che all'aperto (3.200 mq). La dotazione di beni strumentali e' consistente e diversificata, integrata da noli per un volume di spesa pari a 68.000 euro. Ampio anche il parco mezzi composto da 6 autocarri, 5 autovetture e 4 autoveicoli per il trasporto promiscuo. Le attivita' di costruzione di edifici (61% dei ricavi) e di opere di ingegneria civile (40% dei ricavi per il 28% delle imprese) sono rivolte a diversi ambiti: lavori pubblici (39% dei ricavi), edilizia privata di nuova costruzione abitativa (35% dei ricavi per il 57% delle imprese) e non (30% dei ricavi per il 54% delle imprese), riqualificazione e recupero (28% dei ricavi per il 55% delle imprese). L'appalto e' la modalita' di acquisizione dei lavori prevalente (74% dei ricavi). Inoltre, e' frequente l'affidamento ad altre imprese della fase realizzativa dei lavori (28% dei ricavi).
CLUSTER 9 - IMPRESE, DI PICCOLE DIMENSIONI, SPECIALIZZATE NELLA COSTRUZIONE E IMPERMEABILIZZAZIONE DI TETTI
NUMEROSITA': 3.187
Il modello e' contraddistinto dalla specializzazione dell'attivita' sulla costruzione, posa e impermeabilizzazione di tetti, unita alla piccola dimensione. La figura giuridica utilizzata piu' di frequente e' la ditta individuale, con la quale opera il 69% delle imprese. Il numero complessivo di addetti e' pari a 2, che nel 50% delle imprese e' inquadrato come personale dipendente. L'utilizzo di superfici per lo svolgimento dell'attivita' e' occasionale: 170 mq di magazzini al coperto e 30 mq di ufficio vengono indicati da circa il 30% delle imprese. L'attivita' e' specializzata e riguarda le coperture di edifici. La gran parte dei ricavi, infatti, viene realizzata con la costruzione e la posa in opera di tetti (60% dei ricavi) e i lavori di impermeabilizzazione (29% dei ricavi). La principale area di intervento e' quella dell'edilizia abitativa privata, sia nella riqualificazione e recupero (39% dei ricavi) che nella nuova costruzione (47% dei ricavi per il 48% delle imprese). Le modalita' di acquisizione dei lavori sono diversificate mentre la realizzazione e' quasi sempre effettuata in proprio (89% dei ricavi).
CLUSTER 10 - IMPRESE, DI PICCOLE DIMENSIONI, SPECIALIZZATE NEL MONTAGGIO DI PONTEGGI
NUMEROSITA': 193
Questo cluster individua una nicchia molto ben definita nell'ambito del complesso delle attivita' edili: il montaggio e lo smontaggio di ponteggi e piattaforme. La figura giuridica prevalentemente adottata da queste imprese e' la ditta individuale (62% dei casi). Il numero complessivo di addetti e' pari a 4. Tutt'altro che infrequente anche il ricorso a personale dipendente, visto che il 52% delle imprese occupa 2 operai generici e il 26% impiega 4 operai specializzati. Non emerge un uso significativo di superfici per lo svolgimento dell'attivita'; si segnala piu' che altro la disponibilita' di un piccolo ufficio, indicato dal 37% delle imprese per 32 mq, e di un'area destinata a magazzino (poco piu' di 500 mq per il 36% delle imprese). Tutti gli appartenenti al cluster svolgono attivita' di montaggio/smontaggio ponteggi e piattaforme, incluso il noleggio, realizzando la quasi totalita' dei ricavi complessivi (95%). Molto elevata, evidentemente, la dotazione relativa a queste particolari attrezzature, con ponteggi (tubolari e modulari) in grado di sviluppare oltre 3.800 mq di superficie. Per la natura ausiliaria di questa attivita' rispetto a quella edile in senso generale, il subappalto e' la modalita' principale (67% dei ricavi) di acquisizione dei lavori.
CLUSTER 11 - IMPRESE, PREVALENTEMENTE DI PICCOLE DIMENSIONI, CHE OPERANO NELL'EDILIZIA PUBBLICA NON ABITATIVA
NUMEROSITA': 1.550
Il cluster e' costituito da imprese che operano nel campo dell'edilizia pubblica non abitativa, con strutture di medie e piccole dimensioni. Dal punto di vista della figura giuridica si rilevano sia ditte individuali che forme societarie, in particolare di capitali (30% dei casi). Il numero complessivo di addetti e' pari a 5, ed e' piuttosto diffuso il ricorso a personale dipendente. Il 30% delle imprese occupa 1 impiegato, il 76% 3 operai generici ed il 43% 2 specializzati. L'utilizzo di superfici per l'esercizio dell'attivita' non e' infrequente. In particolare, si segnala la disponibilita' di un ufficio di circa 45 mq, indicato dal 61% delle imprese. I lavori generali di costruzione di edifici (92% dei ricavi) emergono come attivita' predominante, svolta quasi esclusivamente nell'ambito dei lavori pubblici (esclusa l'edilizia abitativa) che contribuiscono al 90% dei ricavi complessivi. Mentre la realizzazione e' normalmente svolta in proprio dalle imprese, tra le modalita' di acquisizione dei lavori spiccano l'appalto (82% dei ricavi) e, piu' raramente, il subappalto (56% dei ricavi per il 20% delle imprese).
CLUSTER 12 - IMPRESE, DI PICCOLE DIMENSIONI, CHE OPERANO NELL'EDILIZIA NON ABITATIVA PRIVATA, AFFIDANDO A TERZI LA REALIZZAZIONE DEI LAVORI
NUMEROSITA': 1.741
Il cluster raggruppa imprese che operano nell'edilizia non abitativa privata con una modalita' organizzativa che prevede il quasi completo affidamento a terzi della fase realizzativa. Tra le figure giuridiche, la forma societaria e' quella nettamente prevalente e ben nel 66% dei casi, queste imprese operano in forma di societa' di capitali. Il numero di addetti complessivamente impegnati nell'attivita' e' pari a 3; si segnala, tuttavia, il ricorso solo sporadico a contratti di lavoro dipendente. E' occasionale anche l'utilizzo di superfici per lo svolgimento dell'attivita', con il ricorso ad un ufficio di circa 34 mq indicato dal 46% delle imprese. I lavori generali di costruzione di edifici consentono la realizzazione del 94% dei ricavi complessivi e l'area di intervento, come anticipato, e' quella dell'edilizia non abitativa privata di nuova costruzione (90% dei ricavi). Il 73% dei ricavi proviene da lavori acquisiti con la promozione diretta da parte dell'impresa mentre la fase realizzativa, come anticipato, viene quasi sempre affidata ad altre imprese dato che con questa modalita' vengono realizzati il 95% dei ricavi.
CLUSTER 13 - IMPRESE, DI PICCOLE DIMENSIONI, SPECIALIZZATE NELLE COSTRUZIONI DI STRADE
NUMEROSITA': 2.098
La caratteristica che accomuna gli appartenenti al cluster e' la specializzazione nella cantieristica stradale, unita alla dimensione piuttosto ridotta della struttura. Si tratta, per la maggior parte, di ditte individuali (55% dei casi) ma sono tutt'altro che trascurabili anche le forme societarie. Il numero complessivo di addetti e' pari a 3-4 ed e' piuttosto frequente il ricorso a personale dipendente. Infatti, il 66% delle imprese indica di occupare 1-2 operai generici, il 39% vanta 1-2 operai inquadrati come specializzati. Tra le superfici si segnalano, soprattutto, quelle destinate ad ufficio, indicate dal 54% per 32 mq, mentre e' meno diffusa la disponibilita' di magazzini sia all'aperto che al coperto. Tutte le imprese che appartengono al cluster svolgono la gran parte della loro attivita' nelle costruzioni stradali, da dove proviene l'84% dei ricavi complessivi. L'appalto (73% dei ricavi) e, talvolta, il subappalto (51% dei ricavi per il 30% delle imprese) sono le modalita' prevalenti di acquisizione dei lavori mentre la loro realizzazione e' quasi sempre a cura di queste imprese (90% dei ricavi).
CLUSTER 14 - IMPRESE, DI GRANDI DIMENSIONI, CHE OPERANO NELLE COSTRUZIONI DI OPERE DI INGEGNERIA CIVILE
NUMEROSITA': 203
Il cluster e' composto da imprese che, con una struttura di buone dimensioni, operano nell'ambito delle costruzioni di opere di ingegneria civile. La figura giuridica prevalente e' decisamente quella societaria, con ben il 70% di societa' di capitali, a denotare strutture complesse ed organizzate. A fronte di un numero complessivo di addetti pari a 18, sono 15-16 i lavoratori dipendenti. Quasi sempre sono presenti 2 o 3 impiegati e una cospicua squadra di operai generici e specializzati (rispettivamente 6 e 5 unita). Normalmente queste imprese dispongono di un ampio ufficio (110 mq) e di superfici destinate a magazzino (1.200 mq). Del resto, la dotazione di beni strumentali e' di rilievo e composta da diverse macchine e attrezzature stradali e per compattazione, per movimento terra, per sollevamento e trasporto oltre ad un parco mezzi composto da 6 autocarri e 3 autovetture. Significativo anche il ricorso ai noli, per un volume di spesa pari a circa 240.000 euro. Il 72% dei ricavi complessivi, come anticipato, proviene dalle costruzioni di opere di ingegneria civile. A questi si aggiungono: i lavori generali di costruzione edifici (25% dei ricavi per il 33% delle imprese), le costruzioni stradali (19% dei ricavi per il 36% delle imprese) e il movimento terra (14% dei ricavi per il 25% delle imprese). L'appalto e il subappalto sono le modalita' quasi esclusive di acquisizione dei lavori (95% dei ricavi), che vengono normalmente realizzati in proprio (84%).
CLUSTER 15 - IMPRESE, DI PICCOLE DIMENSIONI, SPECIALIZZATE NEI LAVORI DI TRIVELLAZIONE E PERFORAZIONE
NUMEROSITA': 459
Il cluster e' costituito da imprese di piccola dimensione che effettuano prevalentemente attivita' di trivellazione e perforazione. Dal punto di vista della figura giuridica, queste imprese operano sia in forma di ditta individuale (51% dei casi) che societaria, in particolare di capitali (25%). Gli addetti complessivi sono 4 e nel 63% dei casi e' presente personale dipendente; in questo caso, si tratta quasi sempre di personale operaio: il 47% delle imprese indica 2-3 unita' inquadrate come generici, il 26% ne indica 2-3 specializzati. Il 51% delle imprese utilizza un ufficio di poco piu' di 40 mq, mentre il 46% dispone di superfici destinate a magazzino che, coperte o all'aperto, raggiungono quasi 600 mq medi. La gran parte dei ricavi (69%) deriva dall'attivita' di trivellazione e perforazione; una quota decisamente inferiore dei ricavi complessivi, proviene, inoltre, da lavori generali di costruzione di edifici (59% dei ricavi per il 19% delle imprese). La realizzazione dei lavori e' effettuata generalmente in proprio (87% dei ricavi) mentre le modalita' di acquisizione sono diversificate, con una leggera prevalenza della propria promozione (41%). La dotazione di beni riguarda soprattutto macchine per perforazione e sondaggio.
CLUSTER 16 - IMPRESE, DI PICCOLE DIMENSIONI, CHE OPERANO NELL'EDILIZIA ABITATIVA PUBBLICA
NUMEROSITA': 1.145
Il cluster e' costituito da imprese di piccola dimensione che svolgono lavori generali di costruzione di edifici nell'ambito dell'edilizia abitativa pubblica. Rispetto alla natura giuridica, queste imprese operano sia in forma di ditta individuale (53% dei casi) che societaria, soprattutto di capitali (26%). Complessivamente sono impegnati nell'attivita' 4 addetti. Il 66% delle imprese, in particolare, occupa 3-4 dipendenti a tempo pieno. L'utilizzo di superfici per lo svolgimento dell'attivita' non e' frequente. Solo il 43% delle imprese dispone di un ufficio di 43 mq mentre l'uso di superfici destinate a magazzino e' piu' raro. Tutte le imprese che appartengono al cluster operano nel campo dell'edilizia abitativa pubblica, da dove proviene l'81% dei ricavi complessivi, realizzando lavori generali di costruzione di edifici (81%). La realizzazione dei lavori e' quasi sempre effettuata in proprio (77% dei ricavi); tra le modalita' di acquisizione, appalto (53% dei ricavi) e subappalto (69% dei ricavi per il 28% delle imprese) sono le piu' diffuse.
CLUSTER 17 - IMPRESE DI PICCOLE DIMENSIONI, CHE OPERANO IN APPALTO NELLA RIQUALIFICAZIONE E RECUPERO
NUMEROSITA': 10.052
Appartengono al cluster imprese di piccola dimensione che effettuano prevalentemente interventi di riqualificazione e recupero in appalto. La figura giuridica decisamente piu' frequente e' la ditta individuale (69% delle imprese) e il numero complessivo di addetti e' pari a 3. La presenza di personale dipendente non e' frequente: il 43% delle imprese indica di occupare 1-2 operai generici, solo il 20% inquadra 1-2 operai specializzati. L'85% dei ricavi proviene da interventi di riqualificazione e recupero nell'ambito dei lavori generali di costruzione di edifici (89% dei ricavi), realizzati direttamente da queste imprese (92%). L'altra caratteristica peculiare di questo cluster e' la modalita' di acquisizione dei lavori, quasi esclusivamente rappresentata dall'appalto, modalita' dalla quale proviene il 94% dei ricavi.
CLUSTER 18 - IMPRESE, DI PICCOLE DIMENSIONI, SPECIALIZZATE IN LAVORI DI MOVIMENTO TERRA
NUMEROSITA': 3.847
Il cluster e' costituito da imprese di piccole dimensioni che realizzano in forma specializzata lavori di movimento terra. La figura giuridica prevalentemente utilizzata e' costituita dalla ditta individuale (75% dei casi) e il numero di addetti complessivamente impiegati e' 2; il ricorso al personale dipendente e' poco diffuso, indicato solo dal 37% delle imprese. Raro anche l'utilizzo di superfici per lo svolgimento dell'attivita': il 37% delle imprese dispone di superfici destinate a magazzino, all'aperto o al coperto (500 mq), il 24% di un ufficio (24 mq). Come anticipato, la gran parte dei ricavi (87%) deriva da lavori di movimento terra e questa specializzazione dell'attivita' trova supporto nell'analisi della dotazione di beni strumentali di queste imprese, in genere composta da macchine quali escavatori e mini-escavatori, pale e mini-pale caricatrici, terne. I lavori sono quasi sempre realizzati in proprio (91% dei ricavi) e acquisiti con modalita' eterogenee benche' appalto e subappalto determinino il 65% dei ricavi.
CLUSTER 19 - IMPRESE, DI PICCOLE DIMENSIONI, CHE OPERANO NEI LAVORI COMPLEMENTARI
NUMEROSITA': 5.535
Appartengono al cluster imprese, generalmente di piccola dimensione, che effettuano lavori edili complementari. Si tratta, prevalentemente, di ditte individuali (69% dei casi), con un numero di addetti complessivamente pari a 2. Non sempre viene impiegato personale dipendente, indicato dal 42% delle imprese per 2 unita', cosi' come e' occasionale l'utilizzo di superfici per lo svolgimento dell'attivita'. Come anticipato, il 75% dei ricavi deriva dalla realizzazione di lavori complementari: attivita' edili particolari, ausiliarie, accessorie a quelle identificate. Non emerge una particolare modalita' di acquisizione dei lavori, visto che appalto (79% dei ricavi per il 46% delle imprese), subappalto (76% dei ricavi per il 38% delle imprese) e propria promozione (80% dei ricavi per il 43% delle imprese) contribuiscono a realizzare quote simili di ricavi. La realizzazione delle attivita', invece, e' normalmente effettuata direttamente da queste imprese (86% dei ricavi).
CLUSTER 20 - IMPRESE, DI GRANDI DIMENSIONI, SPECIALIZZATE NELLE COSTRUZIONI DI STRADE
NUMEROSITA': 215
Il cluster e' costituito da imprese di grandi dimensioni che effettuano prevalentemente lavori di costruzione stradale. La presenza di un'organizzazione strutturata emerge fin dall'analisi della forma giuridica adottata; queste imprese, infatti, utilizzano quasi esclusivamente forme societarie, di capitali nel 78% dei casi. Il numero complessivo di addetti e' piuttosto elevato e raggiunge le 23 unita', 21 delle quali sono lavoratori dipendenti: in particolare, 3/4 impiegati, 6 operai generici e 9 operai specializzati. Anche le superfici utilizzate nell'attivita' sono ampie e comprendono un ufficio di poco piu' di 150 mq e aree destinate a magazzino che, tra quelle all'aperto e quelle al coperto, superano i 5.600 mq. I lavori di costruzione stradale (61% dei ricavi complessivi) e quelli di movimento terra (10%) costituiscono le principali aree di attivita', svolte principalmente nell'ambito di progetti con committenza pubblica (75%). La realizzazione dei lavori e' effettuata quasi sempre in proprio (85% dei ricavi) mentre le modalita' di acquisizione delle commesse sono l'appalto (72%) e il subappalto (20%). La dotazione di beni strumentali e' estesa e comprende, tra le altre, macchine stradali e per compattazione, per il movimento terra e attrezzature generiche, e viene integrata con il ricorso a noli (161.000 euro di spesa).
CLUSTER 21 - IMPRESE, DI PICCOLE DIMENSIONI, CHE OPERANO NELL'EDILIZIA ABITATIVA PRIVATA, AFFIDANDO A TERZI I LAVORI
NUMEROSITA': 10.528
Il cluster e' caratterizzato da imprese di piccole dimensioni che operano nel campo dell'edilizia abitativa privata affidando a terzi la realizzazione dei lavori. Queste imprese utilizzano generalmente forme giuridiche societarie, sia di capitali (64% dei casi) che di persone (26%). Il numero complessivo di addetti e' pari a 2-3, con un raro ricorso a personale dipendente e all'utilizzo di superfici per lo svolgimento dell'attivita' (il 46% delle imprese indica un ufficio di 30 mq). Anche la dotazione di beni strumentali e' poco diffusa e ridotta. L'attivita' svolta riguarda i lavori generali di costruzione di edifici (99% dei ricavi) sia nell'ambito dell'edilizia abitativa privata di nuova costruzione (84% dei ricavi) che della riqualificazione e recupero (70% dei ricavi per il 19% delle imprese). L'acquisizione dei lavori e' frutto esclusivamente della propria promozione (98% dei ricavi) mentre la loro realizzazione e' sistematicamente affidata a terzi (97%).
CLUSTER 22 - IMPRESE, DI PICCOLE DIMENSIONI, SPECIALIZZATE NELL'INSTALLAZIONE DI OPERE PREFABBRICATE
NUMEROSITA': 450
Il cluster si definisce per la realizzazione in forma specializzata di una particolare tipologia di attivita' edile: il montaggio e l'installazione di opere o elementi prefabbricati. Le figure giuridiche adottate sono diversificate e riguardano sia forme societarie che la ditta individuale, utilizzata dal 47% delle imprese. Complessivamente gli addetti ammontano a 4 unita' ed il 63% delle imprese indica 4 lavoratori dipendenti, generalmente operai generici. Tra le superfici si segnala soprattutto un piccolo ufficio, indicato dal 48% delle imprese per una superficie di 44 mq, assieme a locali al chiuso destinati a magazzino (nel 31% delle imprese per 306 mq). L'87% dei ricavi complessivi proviene dall'attivita' di montaggio e installazione di opere ed elementi prefabbricati in calcestruzzo. Questa attivita' viene svolta nell'ambito dell'edilizia non abitativa privata (80% dei ricavi per il 49% delle imprese) o come lavoro complementare ad altre attivita' (70% dei ricavi per il 41% delle imprese). L'attivita' viene quasi sempre realizzata in proprio (80% dei ricavi) ed acquisita secondo diverse modalita', tra le quali spiccano l'appalto (76% dei ricavi per il 51% delle imprese) e il subappalto (76% dei ricavi per il 47% delle imprese).
CLUSTER 23 - IMPRESE, DI MEDIE DIMENSIONI, CHE OPERANO IN APPALTO NELL'EDILIZIA PRIVATA
NUMEROSITA': 5.210
Questo cluster, oltre all'operativita' nel campo dell'edilizia privata, si caratterizza per aspetti strutturali che configurano le imprese che vi appartengono come imprese di medie dimensioni. Queste operano soprattutto in forma di societa', sia di persone (41% dei casi) che di capitali (31%). Il numero complessivo di addetti e' pari a 8 e tra questi sono 6 i lavoratori dipendenti. Il 40% delle imprese occupa 1 impiegato mentre piu' diffuse sono le qualifiche operaie: l'83% delle imprese ha alle dipendenze 3 operai generici, il 62% 3 operai specializzati. Il 78% delle imprese dispone di un ufficio, in media di 47 mq, mentre il 65% dispone di spazi destinati a magazzino, sia all'aperto che al coperto, per poco piu' di 840 mq complessivi. L'87% dei ricavi proviene dalla realizzazione di lavori generali di costruzione di edifici, sia nel campo dell'edilizia abitativa privata di nuova costruzione (54% dei ricavi) che con interventi di riqualificazione e recupero (22%). L'appalto, per il 79% dei ricavi, e' la modalita' di acquisizione prevalente dei lavori che, generalmente, vengono realizzati in proprio (77% dei ricavi). La dotazione di beni strumentali e' piuttosto consistente e comprende 2 autocarri, 1 autovettura e, nel 42% dei casi, 1 o 2 autoveicoli per il trasporto promiscuo di persone e cose. Il 46% delle imprese ricorre anche all'utilizzo di macchinari e attrezzature a nolo per un volume di spesa pari a 10.600 euro.
CLUSTER 24 - IMPRESE, DI PICCOLE DIMENSIONI, SPECIALIZZATE NELLE COSTRUZIONI DI OPERE IDRAULICHE
NUMEROSITA': 541
Il cluster riunisce imprese, in genere di piccole dimensioni, che si caratterizzano per realizzare in forma specializzata attivita' di costruzione di opere idrauliche. Le forme giuridiche utilizzate sono diversificate: nella meta' dei casi la forma adottata e' la ditta individuale, nell'altra meta' vengono privilegiate forme societarie con una leggera prevalenza per quelle di capitali (28%). Complessivamente, il numero di addetti ammonta a 5 di cui 4 inquadrati come dipendenti, piu' frequentemente operai generici. Sovente viene fatto ricorso all'utilizzo di superfici per lo svolgimento dell'attivita', soprattutto un piccolo ufficio di 41 mq, indicato dal 62% delle imprese, e magazzini (nel 53% delle imprese per 590 mq). L'88% dei ricavi complessivi viene realizzato attraverso la realizzazione di lavori di costruzione di opere idrauliche. Muovendosi prevalentemente nell'ambito di lavori pubblici (63% dei ricavi), appalto (59%) e subappalto (57% dei ricavi per il 40% delle imprese) sono le modalita' prevalenti di acquisizione dei lavori mentre la realizzazione degli stessi e' effettuata per l'89% dei ricavi con mezzi propri.
CLUSTER 25 - IMPRESE, DI MEDIE DIMENSIONI, SPECIALIZZATE NELLE COSTRUZIONI DI STRADE
NUMEROSITA': 689
Il cluster e' composto da imprese che indicano una specializzazione della loro attivita' sui lavori di costruzione di strade abbinata ad una struttura di medie dimensioni. Dal punto di vista della forma giuridica prevale il ricorso a forme societarie sia di capitali (54% dei casi) che di persone (29%) mentre l'operare come ditta individuale e' occasionale. La struttura manifesta medie dimensioni a cominciare dal numero di addetti, complessivamente pari a 12 unita' spesso inquadrati come dipendenti. In effetti, si tratta, tra gli altri, di 1-2 impiegati, 3 operai generici e 5 specializzati. Anche l'uso di superfici per lo svolgimento dell'attivita' e' piuttosto diffuso; quasi tutte le imprese dispongono di un ufficio di 76 mq mentre il 72% ricorre a quasi 1.900 mq tra superfici coperte e scoperte destinate a magazzino. Consistente anche la dotazione di beni strumentali, tra i quali spiccano macchine per lavori stradali e movimento terra, cosi' come il ricorso ai noli (100.000 euro in media). La gran parte dei ricavi complessivi prodotti da queste imprese proviene proprio dalla realizzazione di lavori di costruzione di strade (69% dei ricavi), di movimento terra (16% dei ricavi per il 46% delle imprese) e di ingegneria civile (19% dei ricavi per il 18% delle imprese) mentre l'area di attivita' decisamente prevalente e' quella dei lavori pubblici (75% dei ricavi). La realizzazione dei lavori e' prevalentemente effettuata in proprio (87% dei ricavi) mentre appalto (73% dei ricavi) e subappalto (17%) sono le modalita' di acquisizione quasi esclusive.
CLUSTER 26 - IMPRESE, DI PICCOLE DIMENSIONI, CHE OPERANO NELL'EDILIZIA ABITATIVA PRIVATA, ACQUISENDO E REALIZZANDO I LAVORI IN PROPRIO
NUMEROSITA': 8.442
Appartengono al cluster imprese di piccole dimensioni che realizzano direttamente l'attivita' di costruzione nel campo dell'edilizia abitativa privata. Queste piccole imprese operano prevalentemente in forma di ditta individuale (55% dei casi), anche se la percentuale di coloro che adottano forme societarie, per lo piu' di persone (27%), non e' trascurabile. Il numero di addetti complessivi e' pari a 3 unita' e il ricorso a personale dipendente e' abbastanza frequente. Il 59% delle imprese, infatti, indica di avere alle proprie dipendenze 2 lavoratori, soprattutto operai generici (il 46% delle imprese ne indica 1-2). L'utilizzo di superfici per lo svolgimento dell'attivita' e' saltuario: il 32% delle imprese indica un piccolo ufficio di 28 mq; la disponibilita' di superfici coperte o scoperte destinate a magazzino, per complessivi 270 mq, e' appena meno frequente (31%). L'attivita' quasi esclusiva sono i lavori generali di costruzione di edifici (92% dei ricavi), generalmente rivolti all'edilizia abitativa privata (78%). Elemento caratteristico per queste imprese e' lo svolgimento dell'attivita' interamente in proprio, sia dal lato dell'acquisizione dei lavori (94% dei ricavi) che della loro realizzazione (92%).
CLUSTER 27 - IMPRESE, DI GRANDI DIMENSIONI, CHE OPERANO NEI LAVORI PUBBLICI
NUMEROSITA': 185
Il cluster e' composto da imprese di grandi dimensioni che realizzano la loro attivita' edile prevalentemente nel comparto dei lavori pubblici. Le figure giuridiche prevalenti sono quelle di tipo societario, sia di capitali (60% dei casi) che di persone (21%). Il numero complessivo di addetti e' pari a 17, 15 dei quali sono lavoratori dipendenti in grado di svolgere sia mansioni amministrative (2-3 impiegati) che operative (6 operai generici e 7 specializzati). In genere sono presenti un ufficio di poco piu' di 100 mq e superfici destinate a magazzino sia all'aperto (1.400 mq) che al coperto (400 mq). La dotazione di beni strumentali e' ampia e piuttosto articolata, comprendente macchine in grado di coprire necessita' di movimento terra, lavori stradali e di compattazione, sollevamento e trasporto oltre ad attrezzature generiche. Viene inoltre, integrata con un diffuso ricorso a noli per un volume di spesa di circa 143.000 euro. Come anticipato, il campo di attivita' prevalente di queste imprese sono i lavori pubblici (85% dei ricavi), con attivita' che consistono soprattutto in lavori di costruzione di opere idrauliche (51% dei ricavi), costruzioni stradali (18%) e lavori generali di costruzione di edifici (22% dei ricavi per il 43% delle imprese). Coerentemente con le caratteristiche delineate, appalto (82% dei ricavi) e subappalto (13%) sono le principali modalita' di acquisizione dei lavori, normalmente realizzati in proprio (85% dei ricavi).
CLUSTER 28 - IMPRESE, DI PICCOLE DIMENSIONI, CHE OPERANO IN SUBAPPALTO
NUMEROSITA': 7.364
Le imprese che appartengono al cluster si contraddistinguono per la circostanza di realizzare lavori generali di costruzione di edifici in subappalto. Si tratta di imprese di dimensioni piuttosto ridotte, che operano normalmente come ditta individuale (78% dei casi), in genere senza il ricorso a superfici e personale dipendente. Il numero complessivo di addetti e' pari a 2, ma solo nel 40% delle imprese si tratta di personale dipendente, in genere operai generici. Il 92% dei ricavi deriva da lavori generali di costruzione di edifici, realizzati nell'ambito dell'edilizia abitativa privata di nuova costruzione (54% dei ricavi), con interventi di riqualificazione e recupero (58% dei ricavi per il 48% delle imprese) o lavori complementari (48% dei ricavi per il 26% delle imprese). La modalita' di acquisizione dei lavori quasi esclusiva e' rappresentata dal subappalto (93% dei ricavi) e la loro realizzazione, in genere, e' direttamente eseguita da queste imprese (89% dei ricavi).
CLUSTER 29 - IMPRESE, DI PICCOLE DIMENSIONI, CHE OPERANO IN APPALTO NELL'EDILIZIA PRIVATA AFFIDANDO A TERZI I LAVORI
NUMEROSITA': 3.345
Questo cluster e' costituito da imprese che operano nell'edilizia abitativa privata, acquisendo i lavori in appalto ed affidando a terzi la loro realizzazione. Dal punto di vista della figura giuridica si evidenzia il ricorso prevalente a forme societarie: di capitali nel 49% dei casi, di persone nel 23%. Nonostante si denotino organizzazioni di una certa complessita', la dimensione operativa di queste imprese e' piu' piccola di quanto si possa immaginare. Il numero medio di addetti e' complessivamente pari a 3 ma solo il 45% delle imprese indica la presenza di 2 lavoratori dipendenti, in genere operai generici. Poco frequente, inoltre, anche l'indicazione di disponibilita' di superfici per lo svolgimento dell'attivita'. Del resto, l'86% dei ricavi viene prodotto affidando ad altre imprese la realizzazione dei lavori che vengono prevalentemente acquisiti con l'appalto (81% dei ricavi) e il subappalto (63% dei ricavi per il 25% delle imprese). L'attivita' prevalente sono i lavori generali di costruzione di edifici (89% dei ricavi) nell'ambito dell'edilizia abitativa privata di nuova costruzione (50% dei ricavi) e degli interventi di riqualificazione e recupero (35%).
CLUSTER 30 - IMPRESE, DI MEDIE DIMENSIONI, SPECIALIZZATE IN LAVORI DI FONDAZIONE E PALIFICAZIONE
NUMEROSITA': 131
Il cluster, e' definito dalla specializzazione delle imprese che lo costituiscono: i lavori di fondazione e palificazione. Le imprese sono generalmente di media dimensione ed operano prevalentemente con figure giuridiche di tipo societario, sia di capitali (44% dei casi) che di persone (33%). Il numero complessivo di addetti e' pari a 8 con, in media, 6 lavoratori dipendenti. Tra questi prevalgono le figure operaie (3 operai inquadrati come generici nel 71% delle imprese, 4 specializzati nel 61%) mentre piu' rare sono quelle impiegatizie (1-2 indicati dal 44% delle imprese). In genere queste imprese fanno uso di un ufficio (50 mq) e di superfici destinate a magazzino per circa 700 mq tra aree coperte e scoperte. L'84% dei ricavi e' prodotto dalle attivita' di fondazione e palificazione nonche' da quelle di trivellazione e perforazione a scopo di sondaggio (8%). Anche la dotazione di beni strumentali e' piuttosto consistente e specializzata, composta da macchine e attrezzature per trivellazione e perforazione (perforatrici, sonde, trivelle e macchine per micropali) oltre a quelle generiche. Significativo anche il volume di spesa per noli pari a 42.000 euro. La realizzazione dei lavori e' quasi sempre effettuata in proprio (92% dei ricavi) mentre non emergono particolari modalita' di acquisizione anche se subappalto (44%) e appalto (40%) concorrono a determinare la maggior parte dei ricavi.
CLUSTER 31 - IMPRESE, DI PICCOLE DIMENSIONI, CHE OPERANO NELLE COSTRUZIONI DI EDIFICI E TETTI
NUMEROSITA': 3.598
Il cluster e' composto da imprese prevalentemente di piccole dimensioni che svolgono attivita' diversificate nell'ambito della riqualificazione, recupero e nuova costruzione di edilizia privata. Tra le figure giuridiche sono egualmente diffuse sia la ditta individuale (50% dei casi) che le forme societarie, in prevalenza di persone (34%). Il numero complessivo di addetti e' pari a 4 di cui 3 dipendenti, piu' che altro operai generici. La disponibilita' di superfici per lo svolgimento dell'attivita' e' frequente. Il 44% delle imprese indica un ufficio di 33 mq, mentre le aree destinate a magazzino, indicate dal 51% delle imprese, sono pari a 380 mq tra superfici coperte e scoperte. Le attivita' sono piuttosto diversificate e comprendono lavori generali di costruzione di edifici (48% dei ricavi), costruzione, posa in opera e impermeabilizzazione di tetti (18%), montaggio e smontaggio di ponteggi (9%). Prevalentemente si tratta di interventi di riqualificazione e recupero (51% dei ricavi) o di nuova costruzione di edilizia abitativa privata (25%). La realizzazione, in genere, e' effettuata in proprio (81% dei ricavi) mentre l'appalto (60%) e' la modalita' prevalente di acquisizione dei lavori.
CLUSTER 32 - IMPRESE DI GRANDI DIMENSIONI
NUMEROSITA': 1.798
Il cluster presenta alcune similitudini con il cluster 8, ma da esso si differenzia sia per una dimensione leggermente inferiore che per una propensione piu' sviluppata al mercato dell'edilizia privata. Queste imprese operano quasi sempre in forma di societa', sia di capitali (72% dei casi) sia di persone (20%) e dispongono di un'organizzazione di grandi dimensioni. Il numero di addetti complessivi ammonta a 17 unita', 15 delle quali sono lavoratori dipendenti. In particolare, sono presenti sia figure amministrative (2 impiegati) che operative: 5 operai generici e 5-6 specializzati. Le imprese dispongono di un ufficio di circa 120 mq e di magazzini sia su aree all'aperto (1.100 mq) che in locali coperti (360 mq). Il 70% dei ricavi proviene da lavori generali di costruzione di edifici, in ambiti diversificati come e' coerente con la capacita' produttiva che queste organizzazioni possono sviluppare. Prevale l'area dell'edilizia privata, sia abitativa (31% dei ricavi) che non abitativa (15%), sia di nuova costruzione che da riqualificare e recuperare (23%). I lavori pubblici, comunque, contribuiscono per un altro 23% ai ricavi complessivi. La dotazione di beni strumentali e' consistente e strutturata per coprire tutte le possibili aree di intervento, mentre il ricorso a noli e' diffuso (71% delle imprese) ma per volumi di spesa mediamente meno consistenti (poco piu' di 52.000 euro) rispetto ad altri cluster di dimensioni paragonabili. Tra le modalita' di acquisizione dei lavori prevalgono l'appalto (60% dei ricavi) e il subappalto (34% dei ricavi per il 31% delle imprese) mentre la fase realizzativa, seppure prevalentemente svolta in maniera diretta, non e' da escludere possa venire affidata anche ad altre imprese (35% dei ricavi).
CLUSTER 33 - IMPRESE, DI PICCOLE DIMENSIONI, SPECIALIZZATE NELLA COSTRUZIONE DI IMPIANTI SPORTIVI
NUMEROSITA': 209
Il cluster e' composto da imprese di piccole dimensioni che si contraddistinguono per svolgere attivita' edile in maniera specializzata in una particolare area: la costruzione di impianti sportivi. Le forme giuridiche con cui queste imprese operano sono diversificate e comprendono sia ditte individuali (46% dei casi) che societa', soprattutto di capitali (31%). Gli addetti impegnati nell'attivita' sono complessivamente 4, dei quali 2-3 sono lavoratori dipendenti, prevalentemente operai generici. Tra le superfici si segnala la disponibilita' di un ufficio, indicato dal 59% delle imprese per 55 mq. Circa la meta' degli appartenenti al cluster dispone anche di superfici destinate a magazzino che ammontano, tra aree coperte e scoperte, a 677 mq. Tutte le imprese realizzano la gran parte dei loro ricavi (85%) nella costruzione di impianti sportivi, sia per una committenza pubblica che privata. La realizzazione dei lavori e' quasi sempre effettuata direttamente da queste imprese (76% dei ricavi) mentre tra le modalita' di acquisizione l'appalto contribuisce al 52% dei ricavi.
CLUSTER 34 - IMPRESE, DI PICCOLE DIMENSIONI, SPECIALIZZATE IN LAVORI DI FONDAZIONE E PALIFICAZIONE
NUMEROSITA': 505
Il cluster e' costituito da imprese di piccole dimensioni, specializzate nei lavori di fondazione e palificazione. Le figure giuridiche adottate sono piuttosto eterogenee anche se prevalgono le ditte individuali, indicate nel 58% dei casi. Complessivamente gli addetti ammontano a 4 unita'; il 60% delle imprese indica di occupare 3 lavoratori dipendenti con una leggere preferenza per gli operai generici (il 46% delle imprese ne indica 2). L'utilizzo di superfici per lo svolgimento delle attivita' e' poco piu' che occasionale: il 32% delle imprese, infatti, indica la disponibilita' di un piccolo ufficio di 40 mq e/o di aree coperte e scoperte destinate a magazzino di 635 mq. La totalita' delle imprese che appartengono al cluster svolge attivita' di fondazione e palificazione grazie alla quale viene realizzato l'81% dei ricavi complessivi. La principale modalita' di acquisizione dei lavori e' il subappalto (40% dei ricavi) che, unito al 36% dei ricavi acquisiti tramite appalto, identifica queste imprese come prestatori d'opera specializzata (l'86% dei ricavi e' frutto della realizzazione diretta dei lavori) all'interno di lavori edili piu' ampi.
CLUSTER 35 - IMPRESE, DI PICCOLE DIMENSIONI, CHE OPERANO NELL'EDILIZIA NON ABITATIVA PRIVATA, REALIZZANDO I LAVORI IN PROPRIO
NUMEROSITA': 4.214
Per specializzazione e caratteristiche strutturali questo raggruppamento di imprese e' simile al cluster 12, dal quale si differenzia per la realizzazione in proprio dei lavori. Dal punto di vista della natura giuridica prevalgono le ditte individuali (59% dei casi) e le societa' di persone (26%). Il numero di addetti che prestano la loro opera nell'impresa e' pari a 4 e, tra questi, sono 2 i lavoratori dipendenti, in genere operai generici. L'utilizzo di superfici e' occasionale: circa un'impresa su 3 dispone di 360 mq di aree coperte o scoperte destinate a magazzino e/o di un ufficio di 32 mq. Il 72% dei ricavi proviene dall'edilizia non abitativa privata di nuova costruzione, grazie alla realizzazione di lavori generali di costruzione di edifici (82% dei ricavi). Come anticipato, il 90% dei ricavi proviene dalla realizzazione in proprio delle attivita'. Le modalita' di acquisizione dei lavori, invece, sono diversificate, con una prevalenza per l'appalto (53%).
CLUSTER 36 - IMPRESE, DI PICCOLE DIMENSIONI, SPECIALIZZATE IN LAVORI DI FONDAZIONE E TRIVELLAZIONE
NUMEROSITA': 165
Il cluster riunisce imprese di piccole dimensioni, specializzate nelle attivita' di fondazione, trivellazione e scavo. La figura giuridica con cui, generalmente, queste imprese operano e' una forma societaria sia di capitali che di persone (31% dei casi per entrambi). Il numero complessivo di addetti e' pari a 5; tra questi, 3 sono lavoratori dipendenti, quasi sempre operai generici o specializzati. Si segnala una discreta disponibilita' di superfici per lo svolgimento dell'attivita'. Il 63% delle imprese indica un ufficio di 48 mq; il 54% dispone di 710 mq tra aree all'aperto e al chiuso destinate a magazzino. Il 43% dei ricavi deriva da lavori di fondazione e palificazione, il 27% da lavori di trivellazione e perforazione; infine, il 32% delle imprese realizza il 23% dei ricavi con lo scavo di pozzi d'acqua. Tale ventaglio di attivita' e' supportato da una dotazione di beni strumentali che, oltre a macchine e attrezzature generiche, comprende perforatrici, sonde, trivelle e macchine per micropali. Non si segnala una peculiare modalita' di acquisizione dei lavori, mentre il 90% dei ricavi e' prodotto con la realizzazione in proprio.
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO
Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla(3). La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti). E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo". In particolare sono state escluse le imprese che presentano : - (costo del materiale impiegato + costo per la produzione di servizi) dichiarato negativo.
Successivamente sono stati utilizzati degli indicatori economico-contabili specifici dell'attivita' in esame: - Redditivita' = [ricavi + variazione delle rimanenze di opere e servizi di durata ultrannuale (Art.60, commi 1-4 del TUIR)] / [costi annui - variazione delle rimanenze di prodotti finiti - variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione e servizi non di durata ultrannuale - variazione delle rimanenze di opere e servizi di durata ultrannuale (Art.60, comma 5 del TUIR)] - Valore aggiunto per addetto = [(ricavi + totale variazione delle rimanenze) - (costo del materiale impiegato + costo per la produzione di servizi + spese per acquisti di servizi)]/1000»/numero addetti(4).
Dove: - Variazione delle rimanenze di opere e servizi di durata ultrannuale (Art.60, commi 1-4 del TUIR) = (rimanenze finali relative ad opere, forniture e servizi di durata ultrannuale - rimanenze finali relative ad opere, forniture e servizi di durata ultrannuale di cui all'art. 60, comma 5, del TUIR) - (esistenze iniziali relative ad opere, forniture e servizi di durata ultrannuale - esistenze iniziali relative ad opere, forniture e servizi di durata ultrannuale di cui all'art. 60, comma 5, del TUIR) - Costi annui = costi per l'acquisto di materie prime, sussidiarie, semilavorati e merci + costo per la produzione di servizi + spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita' dell'impresa + spese per acquisti di servizi + spese per noli a caldo + spese per noli a freddo + [(esistenze iniziali relative a merci, prodotti finiti, materie prime e sussidiarie, semilavorati e ai servizi non di durata ultrannuale - esistenze iniziali relative a prodotti finiti - esistenze iniziali di prodotti in corso di lavorazione e servizi non di durata ultrannuale) - (rimanenze finali relative a merci, prodotti finiti, materie prime e sussidiarie, semilavorati e ai servizi non di durata ultrannuale - rimanenze finali relative a prodotti finiti - rimanenze finali di prodotti in corso di lavorazione e servizi non di durata ultrannuale)] - Variazione delle rimanenze di prodotti finiti = rimanenze finali relative a prodotti finiti - esistenze iniziali relative a prodotti finiti - Variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione e servizi non di durata ultrannuale = rimanenze finali relative a prodotti in corso di lavorazione e servizi non di durata ultrannuale - esistenze iniziali relative a prodotti in corso di lavorazione e servizi non di durata ultrannuale - Variazione delle rimanenze di opere e servizi di durata ultrannuale (Art.60, comma 5 del TUIR) = rimanenze finali relative ad opere, forniture e servizi di durata ultrannuale di cui all'art. 60, comma 5, del TUIR - esistenze iniziali relative ad opere, forniture e servizi di durata ultrannuale di cui all'art. 60, comma 5, del TUIR - Totale variazione delle rimanenze = rimanenze finali relative a prodotti finiti -esistenze iniziali relative a prodotti finiti + rimanenze finali relative a prodotti in corso di lavorazione e servizi non di durata ultrannuale - esistenze iniziali relative a prodotti in corso di lavorazione e servizi non di durata ultrannuale + rimanenze finali relative relative ad opere, forniture e servizi di durata ultrannuale - esistenze iniziali relative ad opere, forniture e servizi di durata ultrannuale - Costo del materiale impiegato = esistenze iniziali relative a merci, prodotti finiti, materie prime e sussidiarie, semilavorati e ai servizi non di durata ultrannuale - esistenze iniziali relative a prodotti finiti - esistenze iniziali relative a prodotti in corso di lavorazione e servizi non di durata ultrannuale + costi per l'acquisto di materie prime, sussidiarie, semilavorati e merci - rimanenze finali relative a merci, prodotti finiti, materie prime e sussidiarie, semilavorati e ai servizi non di durata ultrannuale + rimanenze finali relative a prodotti finiti + rimanenze finali relative a prodotti in corso di lavorazione e servizi non di durata ultrannuale.
Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione ventilica degli indicatori precedentemente definiti e poi sono stati selezionati i soggetti che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo per costituire il campione di riferimento. Per la redditivita' sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 1^ al 19^ ventile, per i cluster 1, 3, 7, 9, 18, 21, 30 e 31; - dal 2^ al 19^ ventile, per i cluster 4, 10, 15, 17, 22 e 34; - dal 2^ al 18^ ventile, per i cluster 19 e 28; - dal 3^ al 19^ ventile, per i cluster 2, 6, 11, 13, 16, 23, 24, 26, 29, 32, 33 e 35; - dal 3^ al 18^ ventile, per il cluster 12; - dal 2^ ventile, per i cluster 20 e 36; - dal 3^ ventile, per i cluster 14, 25 e 27; - nessun taglio per i cluster 5 e 8.
Per il valore aggiunto per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 1^ al 19^ ventile, per i cluster 2, 14, 20, 23, 25, 27, 31, 32 e 36; - dal 2^ al 19^ ventile, per i cluster 5, 10, 11, 12, 13, 15, 18, 22, 24, 33 e 35; - dal 3^ al 19^ ventile, per i cluster 1, 3, 4, 6, 7, 9, 16, 17, 19, 21, 26, 28, 29 e 34; - dal 1^ ventile per i cluster 8 e 30.
Cosi' definito il campione delle imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo. Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro F del modello) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita). Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nella definizione della "funzione di ricavo" si e' tenuto conto anche delle possibili differenze di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell'attivita'. A tale scopo si sono utilizzate le variabili del modello relative alla "localizzazione dell'attivita'". Nella definizione della funzione di ricavo le aree territoriali sono state rappresentate con un insieme di variabili dummy ed e' stata analizzata la loro interazione con le variabili "radice quadrata del valore dei beni strumentali" e "logaritmo del valore dei beni strumentali". Tali variabili hanno prodotto, ove le differenze territoriali non fossero state colte completamente nella Cluster Analysis, valori correttivi da applicare, nella stima del ricavo di riferimento, al coefficiente delle variabili "radice quadrata del valore dei beni strumentali" e "logaritmo del valore dei beni strumentali". Per gli imprenditori che svolgono l'attivita' in forma individuale, infine, nella definizione della "funzione di ricavo", si e' tenuto conto anche della eventuale incidenza sui risultati economici dell'eta' anagrafica dell'imprenditore stesso. Quest'ultima, se significativa, e' stata utilizzata, nella stima del ricavo di riferimento, come correttivo alle variabili "radice quadrata del valore dei beni strumentali" e "logaritmo del valore dei beni strumentali". Nell'allegato 7.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo". In fase di applicazione dello studio di settore, affinche' la stima dei ricavi tenga conto dell'eventuale presenza di variazione di rimanenze valutate a costo(5), si utilizza un fattore correttivo FC(6) applicato al valore dichiarato delle variabili contabili presenti nelle funzioni di ricavo nel seguente modo: ? Se FC e' maggiore di 1 il correttivo e' applicato alle variabili: - costo per la produzione di servizi + costo del materiale impiegato; - spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita' dell'impresa; - spese per acquisti di servizi; - spese per noli (somma di spese per noli a caldo e spese per noli a freddo);
? Se FC e' minore o uguale ad 1 il correttivo e' applicato a tutte le variabili utilizzate nella determinazione della "funzione di ricavo". APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
Per la determinazione del ricavo del singolo soggetto sono previste due fasi: - l'Analisi Discriminante(7); - la stima del ricavo di riferimento.
Nell'allegato 7.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante. Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza. Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
----> vedere tabella da pag. 150 a pag. 157 del S.O. <----
ALLEGATO 7.B
VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE
QUADRO A: - Dirigenti - Numero giornate retribuite - Quadri - Numero giornate retribuite - Impiegati - Numero giornate retribuite - Operai generici - Numero giornate retribuite - Operai specializzati - Numero giornate retribuite - Dipendenti a tempo parziale - Numero giornate retribuite - Apprendisti - Numero giornate retribuite - Assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio - Numero giornate retribuite
QUADRO B: - Unita' locale destinata all'esercizio dell'attivita': Superficie dei locali chiusi destinati a magazzino - Unita' locale destinata all'esercizio dell'attivita': Superficie degli spazi all'aperto destinati a magazzino - Unita' locale destinata all'esercizio dell'attivita': Superficie dei locali destinati a ufficio
QUADRO D: - Mezzi di trasporto: Autovetture - Numero - Tipologia dell'attivita': Edilizia abitativa pubblica - Tipologia dell'attivita': Edilizia abitativa privata (di nuova costruzione) - Tipologia dell'attivita': Edilizia non abitativa privata (di nuova costruzione) - Tipologia dell'attivita': Lavori pubblici - Tipologia dell'attivita': Interventi di riqualificazione e recupero (privati) - Tipologia dell'attivita': Produzione e distribuzione di calcestruzzo preconfezionato - Modalita' di acquisizione dei lavori: In appalto - Modalita' di acquisizione dei lavori: Di propria promozione - Spese per noli a caldo - Spese per noli a freddo
QUADRO Z: - Altri dati: Spese per i collaboratori coordinati e continuativi - Modalita' di realizzazione dei lavori: In proprio - Beni strumentali: Perforatrici (idrauliche e pneumatiche) - Numero - Beni strumentali: Sonde - Numero - Beni strumentali: Trivelle - Numero - Beni strumentali: Pompe d'acqua - Numero - Beni strumentali: Gru a torre - Numero - Beni strumentali: Autogru - Numero - Beni strumentali: Autobetoniere - Numero - Specializzazioni: Lavori di trivellazione e perforazione a scopo di sondaggio geofisico/geologico - Specializzazioni: Lavori di fondazione e palificazione - Specializzazioni: Lavori generali di costruzione di edifici - Specializzazioni: Lavori generali di costruzione di opere di ingegneria civile (ponti, viadotti, gallerie, condotte, linee di comunicazione elettrica, ecc.) - Specializzazioni: Lavori di montaggio e installazione di opere prefabbricate e/o elementi prefabbricati in CLS - Specializzazioni: Lavori di costruzione di opere idrauliche (porti, marine, canali, dighe, sbarramenti, ecc.) - Specializzazioni: Lavori di costruzione stradale (strade, autostrade, piste per campi di aviazione, ferrovie, metropolitane, ecc.) - Specializzazioni: Lavori di costruzione di impianti sportivi (piscine, campi da tennis, da golf, ecc.) - Specializzazioni: Costruzione e/o posa in opera di tetti e coperture - Specializzazioni: Lavori di impermeabilizzazione di tetti e terrazze - Specializzazioni: Demolizione di edifici e altre strutture - Specializzazioni: Microdemolizione - Specializzazioni: Preparazione e sgombero di cantieri/siti - Specializzazioni: Movimento terra - Specializzazioni: Drenaggi di terreni/cantieri - Specializzazioni: Scavo di pozzi d'acqua - Specializzazioni: Montaggio e smontaggio di ponteggi e piattaforme (incluso il noleggio) - Specializzazioni: Altro - Mezzi di trasporto: Autoveicoli per trasporto promiscuo - Portata in quintali
ALLEGATO 8
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
STUDIO DI SETTORE SG78U
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore. Oggetto dello studio e' l'attivita' economica: - 63.30.1 - Attivita' delle agenzie di viaggio e turismo (compresi i tour operators).
La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa. A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'. Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SG78). Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 5.299. I questionari restituiti sono stati 3.364, pari al 63,5% degli inviati. Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 1.155 questionari, pari al 34,3% dei questionari rientrati. I principali motivi di scarto sono stati: - ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di lire); - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - quadro G del questionario (elementi specifici dell'attivita) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%; - errata compilazione delle percentuali relative alle attivita' di organizzazione - Regime IVA art. 74-ter (quadro F del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla vendita di servizi singoli - Regime IVA ordinario (quadro F del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative all'attivita' di intermediazione (quadro F del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel questionario.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 2.209.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche: - una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali(1); - un procedimento di Cluster Analysis(2).
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering. Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo. Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse modalita' di espletamento dell'attivita', etc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa. I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio. La Cluster Analysis ha consentito di identificare sette gruppi omogenei di imprese.
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
I modelli organizzativi emergono sulla base delle seguenti caratteristiche principali: - attivita' svolta; - servizi venduti; - dimensione.
Il primo elemento fa riferimento all'organizzazione delle imprese che possono svolgere l'attivita' di tour operator o agenzia viaggi. Il secondo elemento fa riferimento alla specializzazione che ciascun gruppo di imprese presenta, nella vendita di servizi quali: pacchetti e viaggi incoming/outgoing, servizio di biglietteria, ecc. Il terzo elemento permette di ripartire gli esercizi tra piccoli e medio-grandi ed e' misurato soprattutto in relazione a: numero di addetti e figure professionali disponibili; spazi utilizzabili per lo svolgimento dell'attivita'; spese sostenute per l'acquisto di servizi e prestazioni di terzi. Nelle successive descrizioni dei cluster emersi dall'analisi, salvo segnalazione contraria, l'indicazione di valori numerici riguarda valori medi. Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei (cluster).
CLUSTER 1 - AGENZIE VIAGGI INTERMEDIARIE
NUMEROSITA': 776
Il cluster si presenta particolarmente numeroso e racchiude quindi i soggetti economici che maggiormente caratterizzano il settore in analisi. Le imprese esercitano prevalentemente attivita' di intermediazione di viaggi e servizi turistici (56% dei ricavi) e svolgono in misura minore anche attivita' di organizzazione (40% dei ricavi). Relativamente all'intermediazione, questa riguarda per la maggior parte pacchetti turistici e/o servizi singoli con riferimento a mete balneari e culturali outgoing. Solo una minima parte dei viaggi intermediati riguarda le crociere, il turismo montano, i viaggi di lavoro e la locazione di appartamenti, sempre outgoing. Altrettanto rilevanti risultano anche: l'attivita' di biglietteria aerea nazionale e internazionale BSP, quella aerea internazionale tramite altre agenzie abilitate e, seppur con incidenze basse sui volumi intermediati, quella di biglietteria marittima e di prenotazioni alberghiere. L'attivita' di intermediazione comporta inoltre una percentuale di ricavi derivanti dalla vendita di viaggi "last minute" (il 14% per il 44% delle imprese) in misura superiore alla media ed un numero di tour operator fornitori elevato (oltre 40). Per quanto riguarda l'attivita' di organizzazione, questa viene svolta quasi esclusivamente nel campo del turismo culturale e balneare outgoing. Le imprese appartenenti al cluster sono prevalentemente di piccole dimensioni. Il 42% di esse e' organizzato in forma di societa' a responsabilita' limitata, mentre il 37% in forma di societa' di persone. Il numero totale di addetti e' pari a 3 o 4, di cui un socio con occupazione prevalente nell'attivita' di impresa e 1 o 2 dipendenti. Sono presenti gli spazi destinati alla vendita (46 mq), in misura lievemente superiore alla media, mentre il numero di addetti responsabili dell'attivita' di vendita e' pari a circa 2. Sono, infine, presenti sia gli spazi per l'esposizione dei cataloghi/depliants sia le vetrine fronte strada/gallerie commerciali. Le spese sostenute per l'acquisto di servizi e prestazioni di terzi sono leggermente inferiori alla media del settore.
CLUSTER 2 - TOUR OPERATOR INCOMING
NUMEROSITA': 72
Il cluster risulta formato da imprese di dimensioni medio-grandi che svolgono attivita' di tour operator, specializzate nel comparto incoming. Si tratta di imprese che effettuano quasi esclusivamente organizzazione di viaggi: il 100% dei soggetti ha infatti dichiarato di realizzare la quasi totalita' dei ricavi dall'organizzazione di viaggi e servizi incoming. Per quanto riguarda la specializzazione, le imprese del cluster effettuano prevalentemente viaggi, tour e soggiorni in citta' d'arte e turismo culturale. Presenti, per un'impresa su tre, l'organizzazione di pacchetti legati al turismo balneare e ai viaggi e soggiorni di lavoro. Meno rilevante risulta l'attivita' legata all'agriturismo, al turismo montano, alla locazione di appartamenti per soggiorni e all'organizzazione e vendita di altri servizi incoming. La peculiare caratteristica di queste imprese e' rappresentata dal non avere contatti con gli utilizzatori finali dei servizi che organizzano, svolgendo quindi un'attivita' di back office. Sono, quindi, presenti gli spazi destinati ad uffici (45 mq, piu' del doppio della media del settore), mentre gli altri spazi (destinati alla vendita, a magazzino cataloghi) sono inferiori alla media. Si rilevano inoltre due PC, utilizzati per uso amministrativo. Le dimensioni delle imprese sono grandi, organizzate in forma societaria nell'86% dei casi ed impiegano un totale addetti pari a 4, di cui solitamente un socio con occupazione prevalente nell'attivita' di impresa e 3 dipendenti. Il personale e' costituito da: un addetto alla vendita, due addetti al servizio prenotazioni per il 31% delle imprese e da due addetti tecnici alla creazione di viaggi per il 61%. Fattori tipici dell'attivita' svolta dalle imprese del cluster sono, inoltre, la presenza di agenzie clienti e di trasferisti: con riferimento a questi ultimi si evidenziano spese elevate per l'acquisto di servizi integrativi/sostitutivi di mezzi propri. Sono inoltre elevate le altre spese sostenute, in particolare: quelle per l'acquisto di servizi telefonici (circa 9.500 euro), quelle sostenute per fideiussioni relative all'emissione di titoli di viaggio, i compensi corrisposti a terzi per prestazioni direttamente afferenti l'attivita' e le spese per provvigioni per promotori commerciali. Si rileva, infine, un valore di spesa per la stampa di cataloghi, pieghevoli ed altro materiale illustrativo piu' del doppio del valore medio del settore.
CLUSTER 3 - TOUR OPERATOR OUTGOING
NUMEROSITA': 113
Le imprese del cluster hanno dimensioni medio grandi e svolgono l'attivita' di organizzazione (93% dei ricavi). In particolare, il 97% dei soggetti ha dichiarato di realizzare la maggior parte dei ricavi dall'attivita' di tour operator outgoing. Una parte residuale (piu' del 5%) riguarda invece l'attivita' di intermediazione. Per quanto riguarda l'organizzazione e vendita di servizi turistici outgoing, l'offerta e' prevalentemente caratterizzata da viaggi, tour, soggiorni in citta' d'arte, da turismo culturale e, in misura minore, da turismo balneare. Valori residuali riguardano invece l'organizzazione e vendita di altri servizi turistici outgoing, i viaggi e soggiorni di lavoro, il turismo religioso e i viaggi e soggiorni per studio. Con riferimento all'attivita' di intermediazione, questa riguarda, con valori marginali, il turismo balneare e culturale e l'attivita' di biglietteria: aerea internazionale BSP e nazionale BSP, aerea internazionale tramite altre agenzie abilitate. Le spese per provvigioni corrisposte per cessioni di biglietteria sono superiori alla media del settore. Analogamente al caso dei tour operator incoming, anche le imprese del presente cluster hanno dimensioni medio grandi. Dispongono di spazi destinati prevalentemente ad uffici (41 mq) di ampiezza superiore alla media e di minori spazi destinati ad altro (vendita, magazzino cataloghi, esposizione e vetrine). Il 72% delle imprese e' organizzato in forma di societa' a responsabilita' limitata con la presenza spesso di un socio avente occupazione prevalente nell'attivita' di impresa. Per quanto riguarda il personale, gli addetti totali sono mediamente 5, di cui 3 o 4 dipendenti. In particolare, sono presenti 2 addetti alla vendita, 1 o 2 addetti tecnici alla creazione di programmi di viaggi e nel 45% dei casi due addetti ai servizi di prenotazione. Per le imprese del cluster l'agenzia viaggi risulta essere il canale distributivo preferenziale: il numero delle agenzie clienti e le provvigioni corrisposte alle agenzie per l'intermediazione, nettamente superiori alla media, confermano tale modalita' di vendita.Tra le altre spese di maggiore importo si rilevano anche quelle per la stampa e spedizione di cataloghi, pieghevoli ed altro materiale illustrativo (quasi 25.000 euro), quelle per pubblicita' e propaganda (13.600 euro), i compensi corrisposti a terzi per prestazioni direttamente afferenti l'attivita', le spese per acquisto di servizi telefonici e quelle per polizze assicurative.
CLUSTER 4 - AGENZIE VIAGGI SPECIALIZZATE IN TURISMO OUTGOING
NUMEROSITA': 236
Le imprese appartenenti a questo cluster si caratterizzano per lo svolgere attivita' di agenzia viaggi specializzata nell'organizzazione (83% dei ricavi) e secondariamente per effettuare intermediazione (14% dei ricavi). La totalita' dei soggetti ha infatti dichiarato di realizzare la maggior parte dei ricavi dall'attivita' di agenzia viaggi organizzatrice outgoing, mentre il 71% ha dichiarato di realizzare ricavi dall'attivita' di agenzia viaggi intermediaria outgoing. L'organizzazione di viaggi e servizi turistici outgoing riguarda diverse tipologie: viaggi, tour e soggiorni in citta' d'arte e turismo culturale; turismo balneare; viaggi e soggiorni di lavoro. In misura meno rilevante le imprese sono orientate verso il turismo religioso, i viaggi e soggiorni per studio, il turismo montano e lacuale, le crociere. Anche l'attivita' di intermediazione e' prevalentemente legata al turismo balneare e culturale. Residuali risultano le percentuali di ricavo derivanti dall'intermediazione di biglietteria aerea, nazionale ed internazionale. Con riferimento alla variabile dimensionale, si tratta di imprese di media grandezza, organizzate in forma societaria nell'85% dei casi, che impiegano mediamente 5 addetti totali, di cui due soci con occupazione prevalente nell'attivita' di impresa nel 57% dei casi e 3 dipendenti nel 69%. Coerentemente con il fatto che l'attivita' di un'agenzia viaggi comporta un contatto diretto con i clienti, sono presenti 1 o 2 addetti alla vendita; oltre ad essi una impresa su due impiega anche addetti tecnici alla creazione di programmi di viaggi. Il numero di tour operator fornitori e' nella media.
CLUSTER 5 - AGENZIE VIAGGI DI PICCOLE DIMENSIONI
NUMEROSITA': 561
Tale cluster, particolarmente numeroso, si caratterizza per la dimensione delle imprese in esso contenute: si tratta di strutture nettamente piu' piccole rispetto alla media del settore. L'80% di esse e' organizzato in forma societaria, mentre le restanti sono ditte individuali. Il numero totale di addetti e' 3, di cui 1 o 2 socio avente occupazione prevalente nell'attivita' di impresa nel 55% dei casi e 2 dipendenti nel 69%. In particolare, si rilevano una persona dedicata alla vendita ed un addetto al servizio prenotazioni. Gli spazi destinati allo svolgimento dell'attivita' sono inferiori alla media del settore: le imprese dispongono mediamente di 34 mq di locali destinati alla vendita, 15 mq di locali destinati ad uffici e 11 mq di locali destinati esclusivamente a magazzino cataloghi per il 47% delle imprese. Anche gli spazi disponibili per l'esposizione dei cataloghi all'interno del punto vendita e quelli per le vetrine di fronte strada/gallerie commerciali hanno valori contenuti. L'attivita' svolta da queste imprese e' diversificata: il 50% dei ricavi deriva da attivita' di intermediazione; il 40% da organizzazione, mentre la percentuale relativa alla vendita di servizi singoli risulta residuale, anche se in misura superiore alla media. Per quanto riguarda il ruolo di agenzie viaggi intermediarie i volumi maggiori derivano da vendita di biglietti ed altri servizi, in particolare: biglietteria aerea internazionale e nazionale BSP ed extra BSP, biglietteria ferroviaria diretta su autorizzazione Trenitalia S.p.A. o altre societa'. L'offerta alla clientela e' completata da servizi di: biglietteria marittima diretta e indiretta; prenotazioni alberghiere; biglietteria aerea nazionale tramite agenzie abilitate IATA, GSA; biglietteria ferroviaria indiretta tramite altre agenzie abilitate; biglietteria autopullman e cambiavalute. Sempre per l'attivita' di intermediazione le imprese del cluster sono anche orientate verso i pacchetti turistici e/o servizi turistici singoli legati a turismo balneare e turismo culturale outgoing Meno importanti risultano i comparti delle crociere e del turismo montano e lacuale. L'attivita' di organizzazione riguarda prevalentemente viaggi, tour e soggiorni in citta' d'arte e turismo culturale. Coerentemente con le dimensioni contenute, le spese sostenute dalle imprese del cluster (per corsi di formazione, pubblicita' e propaganda, l'acquisto di servizi telefonici, banche dati, ecc.) sono tutte inferiori alla media.
CLUSTER 6 - AGENZIE VIAGGI SPECIALIZZATE IN TURISMO INCOMING
NUMEROSITA': 97
Le imprese del cluster effettuano quasi esclusivamente attivita' di organizzazione viaggi e servizi turistici (90% dei ricavi). Sono specializzate nel turismo incoming: il totale dei rispondenti al questionario ha dichiarato di realizzare la maggior parte dei propri ricavi con questa specifica attivita'. La specializzazione piu' importante riguarda viaggi, tour e soggiorni in citta' d'arte e turismo culturale e, seppur in misura minore, turismo balneare. Seguono viaggi e soggiorni di lavoro, altri prodotti e servizi turistici incoming e turismo montano e lacuale. Le imprese hanno dimensioni medio grandi e sono quasi esclusivamente organizzate in forma societaria, con un numero totale di addetti pari 5 o 6, di cui 2 soci aventi occupazione prevalente nell'attivita' di impresa nel 57% dei casi e 3 dipendenti nell'81%. Sono presenti due addetti alla vendita, due addetti tecnici alla creazione di programmi di viaggi per un'impresa su due e cinque trasferisti per il 18% delle imprese.Considerate le peculiarita' dell'attivita' incoming che implica un minor contatto con la clientela, risultano essere inferiori alla media gli spazi destinati alla vendita, all'esposizione interna di cataloghi. Sono invece presenti locali destinati ad uffici (circa 40 mq) e PC (due) utilizzati per uso amministrativo. Tra le spese sostenute per l'acquisto di servizi e prestazioni di terzi, risultano particolarmente elevate le spese per l'acquisto di servizi telefonici (oltre 9.000 euro), le spese per polizze assicurative (3.000 euro) e, per il 38% delle imprese, le spese per la stampa e spedizioni di cataloghi, pieghevoli ed altro materiale illustrativo (9.000 euro).
CLUSTER 7 - AGENZIE VIAGGI DI GRANDI DIMENSIONI
NUMEROSITA': 334
Il cluster e' costituito da imprese che svolgono attivita' di agenzia viaggi di dimensioni notevolmente superiori alla media. Si tratta di esercizi organizzati per la maggior parte in forma societaria, con due soci aventi occupazione prevalente nell'attivita' di impresa nel 60% dei casi, che impiegano complessivamente 9 addetti. In particolare, sono presenti 3 o 4 addetti alla vendita, 3 addetti al servizio prenotazioni ed 1 o 2 addetti tecnici alla creazione di programmi di viaggi nel 47% delle imprese. Anche gli spazi disponibili per lo svolgimento dell'attivita' sono superiori alla media: 70 mq destinati alla vendita; 36 mq di locali destinati ad uffici; 12 mq destinati esclusivamente a magazzino cataloghi. Inoltre si rilevano 10 metri lineari di esposizione dei cataloghi/depliants e 6 metri lineari di vetrine fronte strada/gallerie commerciali. Il numero di PC utilizzati per la prenotazione e vendita dei servizi turistici e biglietteria, 6 unita', infine, e' pari al doppio del dato medio. Particolarmente elevate sono anche tutte le spese sostenute per l'acquisto di servizi e prestazioni di terzi. Tra quelle piu' rilevanti, le spese per l'acquisto di servizi telefonici (15.000 euro); le spese per pubblicita' e propaganda (13.000 euro); le spese per banche dati (oltre 10.000 euro nel 65% dei casi). Ingenti sono, infine, le spese per provvigioni corrisposte per cessioni di biglietteria (21.500 euro per il 57% delle imprese) ed il numero di tour operator fornitori (60 unita). Le imprese del cluster, infatti, sono specializzate nell'intermediazione (52% dei ricavi); il 45% dei ricavi e' invece realizzato attraverso l'organizzazione di prodotti e servizi turistici. Con riferimento all'intermediazione, le imprese sono specializzate nella biglietteria, in particolare intermediazione di biglietteria aerea internazionale BSP e biglietteria aerea nazionale BSP, seguite dall'intermediazione di biglietteria ferroviaria diretta su autorizzazione Trenitalia S.p.A. o altre societa' e biglietteria marittima. Completano l'offerta l'intermediazione di pacchetti turistici e/o servizi turistici singoli legati a turismo balneare outgoing. L'attivita' di organizzazione riguarda prevalentemente viaggi, tour e soggiorni in citta' d'arte e turismo culturale seguono i viaggi e soggiorni di lavoro e il turismo balneare.
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO
Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla(3). La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti). E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo". In particolare sono state escluse le imprese che presentano: - (costo del venduto(4) + costo per la produzione di servizi) dichiarato negativo; - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi dichiarati.
Successivamente sono stati utilizzati indicatori economico - contabili specifici dell'attivita' in esame: - valore aggiunto per addetto = (ricavi - costo del venduto - costo per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi)/(numero addetti(5) * 1.000); - margine operativo lordo sui ricavi = (ricavi - costo del venduto - costo per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi - spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita' dell'impresa) * 100/ ricavi.
Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento. Per il valore aggiunto per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 2^ al 19^ ventile, per il cluster 1; - dal 1^ ventile, per i cluster 2 e 3; - dal 1^ al 19^ ventile, per i cluster 4, 5, 6, 7.
Per il margine operativo lordo sui ricavi sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 1^ ventile, per i cluster 1, 2; - dal 2^ ventile, per i cluster 3, 4, 5, 6, 7.
Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo. Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita). Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nell'allegato 8.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo".
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi: - l'Analisi Discriminante(6); - la stima del ricavo di riferimento.
Nell'allegato 8.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante. Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza. Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
----> vedere tabella a pag. 170 del S.O. <----
ALLEGATO 8.B
VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE
QUADRO A: - Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo pieno - Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo parziale - Numero delle giornate retribuite per gli apprendisti - Numero delle giornate retribuite per gli assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine e lavoranti a domicilio
QUADRO B: - Mq locali destinati alla vendita (settore commerciale) - Mq locali destinati esclusivamente ad uffici (settore amministrativo, contabile, programmazione, ecc.)
QUADRO F - Regime IVA art. 74 ter - Tour Operator - Servizi venduti: "Viaggi, tour e soggiorni in citta' d'arte e turismo culturale" Incoming - % sui corrispettivi - Regime IVA art. 74 ter - Tour Operator - Servizi venduti: "Viaggi, tour e soggiorni in citta' d'arte e turismo culturale" Outgoing - % sui corrispettivi - Regime IVA art. 74 ter - Tour Operator - Servizi venduti: "Turismo balneare (esclusi i righi F3 e F5)" Incoming - % sui corrispettivi - Regime IVA art. 74 ter - Tour Operator - Servizi venduti: "Turismo balneare (esclusi i righi F3 e F5)" Outgoing - % sui corrispettivi - Regime IVA art. 74 ter - Tour Operator - Servizi venduti: "Crociere (escluso F2)" Incoming - % sui corrispettivi - Regime IVA art. 74 ter - Tour Operator - Servizi venduti: "Crociere (escluso F2)" Outgoing - % sui corrispettivi - Regime IVA art. 74 ter - Tour Operator - Servizi venduti: "Turismo montano e lacuale (escluso F5)" Incoming - % sui corrispettivi - Regime IVA art. 74 ter - Tour Operator - Servizi venduti: "Turismo montano e lacuale (escluso F5)" Outgoing - % sui corrispettivi - Regime IVA art. 74 ter - Tour Operator - Servizi venduti: "Agriturismo" Incoming - % sui corrispettivi - Regime IVA art. 74 ter - Tour Operator - Servizi venduti: "Agriturismo" Outgoing - % sui corrispettivi - Regime IVA art. 74 ter - Tour Operator - Servizi venduti: "Viaggi e soggiorni di lavoro (congressi, meeting, incentive, ecc.)" Incoming - % sui corrispettivi - Regime IVA art. 74 ter - Tour Operator - Servizi venduti: "Viaggi e soggiorni di lavoro (congressi, meeting, incentive, ecc.)" Outgoing - % sui corrispettivi - Regime IVA art. 74 ter - Tour Operator - Servizi venduti: "Viaggi e soggiorni per studio" Incoming - % sui corrispettivi - Regime IVA art. 74 ter - Tour Operator - Servizi venduti: "Viaggi e soggiorni per studio" Outgoing - % sui corrispettivi - Regime IVA art. 74 ter - Tour Operator - Servizi venduti: "Turismo religioso" Incoming - % sui corrispettivi - Regime IVA art. 74 ter - Tour Operator - Servizi venduti: "Turismo religioso" Outgoing - % sui corrispettivi - Regime IVA art. 74 ter - Tour Operator - Servizi venduti: "Locazione di appartamenti in Italia e all'estero per soggiorni" Incoming - % sui corrispettivi - Regime IVA art. 74 ter - Tour Operator - Servizi venduti: "Locazione di appartamenti in Italia e all'estero per soggiorni" Outgoing - % sui corrispettivi - Regime IVA art. 74 ter - Tour Operator - Servizi venduti: "Altro (non rientrante nei righi precedenti)" Incoming - % sui corrispettivi - Regime IVA art. 74 ter - Tour Operator - Servizi venduti: "Altro (non rientrante nei righi precedenti)" Outgoing - % sui corrispettivi - Regime IVA art. 74 ter - Agenzia di Viaggi organizzatrice - Servizi venduti: "Viaggi, tour e soggiorni in citta' d'arte e turismo culturale" Incoming - % sui corrispettivi - Regime IVA art. 74 ter - Agenzia di Viaggi organizzatrice - Servizi venduti: "Viaggi, tour e soggiorni in citta' d'arte e turismo culturale" Outgoing - % sui corrispettivi - Regime IVA art. 74 ter - Agenzia di Viaggi organizzatrice - Servizi venduti: "Turismo balneare (esclusi i righi F13 e F15)" Incoming - % sui corrispettivi - Regime IVA art. 74 ter - Agenzia di Viaggi organizzatrice - Servizi venduti: "Turismo balneare (esclusi i righi F13 e F15)" Outgoing - % sui corrispettivi - Regime IVA art. 74 ter - Agenzia di Viaggi organizzatrice - Servizi venduti: "Crociere (escluso F12)" Incoming - % sui corrispettivi - Regime IVA art. 74 ter - Agenzia di Viaggi organizzatrice - Servizi venduti: "Crociere (escluso F12)" Outgoing - % sui corrispettivi - Regime IVA art. 74 ter - Agenzia di Viaggi organizzatrice - Servizi venduti: "Turismo montano e lacuale (escluso F15)" Incoming - % sui corrispettivi - Regime IVA art. 74 ter - Agenzia di Viaggi organizzatrice - Servizi venduti: "Turismo montano e lacuale (escluso F15)" Outgoing - % sui corrispettivi - Regime IVA art. 74 ter - Agenzia di Viaggi organizzatrice - Servizi venduti: "Agriturismo" Incoming - % sui corrispettivi - Regime IVA art. 74 ter - Agenzia di Viaggi organizzatrice - Servizi venduti: "Agriturismo" Outgoing - % sui corrispettivi - Regime IVA art. 74 ter - Agenzia di Viaggi organizzatrice - Servizi venduti: "Viaggi e soggiorni di lavoro (congressi, meeting, incentive, ecc.)" Incoming - % sui corrispettivi - Regime IVA art. 74 ter - Agenzia di Viaggi organizzatrice - Servizi venduti: "Viaggi e soggiorni di lavoro (congressi, meeting, incentive, ecc.)" Outgoing - % sui corrispettivi - Regime IVA art. 74 ter - Agenzia di Viaggi organizzatrice - Servizi venduti: "Viaggi e soggiorni per studio" Incoming - % sui corrispettivi - Regime IVA art. 74 ter - Agenzia di Viaggi organizzatrice - Servizi venduti: "Viaggi e soggiorni per studio" Outgoing - % sui corrispettivi - Regime IVA art. 74 ter - Agenzia di Viaggi organizzatrice - Servizi venduti: "Turismo religioso" Incoming - % sui corrispettivi - Regime IVA art. 74 ter - Agenzia di Viaggi organizzatrice - Servizi venduti: "Turismo religioso" Outgoing - % sui corrispettivi - Regime IVA art. 74 ter - Agenzia di Viaggi organizzatrice - Servizi venduti: "Locazione di appartamenti in Italia e all'estero per soggiorni" Incoming - % sui corrispettivi - Regime IVA art. 74 ter - Agenzia di Viaggi organizzatrice - Servizi venduti: "Locazione di appartamenti in Italia e all'estero per soggiorni" Outgoing - % sui corrispettivi - Regime IVA art. 74 ter - Agenzia di Viaggi organizzatrice - Servizi venduti: "Altro (non rientrante nei righi precedenti)" Incoming - % sui corrispettivi - Regime IVA art. 74 ter - Agenzia di Viaggi organizzatrice - Servizi venduti: "Altro (non rientrante nei righi precedenti)" Outgoing - % sui corrispettivi - Regime IVA art. 74 ter: "Ammontare totale dei corrispettivi conseguiti nell'attivita' di organizzazione in regime IVA art. 74-ter" - Regime IVA ordinario: "Ammontare totale dei ricavi conseguiti nell'attivita' di vendita di servizi singoli in regime IVA ordinario" - Attivita' di intermediazione - Agenzia di Viaggi intermediaria: "Viaggi, tour e soggiorni in citta' d'arte e turismo culturale" Outgoing - % sul volume intermediato - Attivita' di intermediazione - Agenzia di Viaggi intermediaria: "Turismo balneare (esclusi i righi F47 e F49)" Outgoing - % sul volume intermediato - Attivita' di intermediazione - Agenzia di Viaggi intermediaria: "Crociere (escluso F46)" Outgoing - % sul volume intermediato - Attivita' di intermediazione - Agenzia di Viaggi intermediaria: "Turismo montano e lacuale (escluso F49)" Outgoing - % sul volume intermediato - Attivita' di intermediazione - Agenzia di Viaggi intermediaria: "Agriturismo" Outgoing - % sul volume intermediato - Attivita' di intermediazione - Agenzia di Viaggi intermediaria: "Viaggi e soggiorni di lavoro (congressi, meeting, incentive, ecc.)" Outgoing - % sul volume intermediato - Attivita' di intermediazione - Agenzia di Viaggi intermediaria: "Viaggi e soggiorni per studio" Outgoing - % sul volume intermediato - Attivita' di intermediazione - Agenzia di Viaggi intermediaria: "Turismo religioso" Outgoing - % sul volume intermediato - Attivita' di intermediazione - Agenzia di Viaggi intermediaria: "Locazione di appartamenti in Italia e all'estero per soggiorni" Outgoing - % sul volume intermediato - Attivita' di intermediazione - Agenzia di Viaggi intermediaria: "Altro (non rientrante nei righi precedenti)" Outgoing - % sul volume intermediato - Attivita' di intermediazione - Agenzia di Viaggi intermediaria: "Biglietteria aerea nazionale BSP" % sul volum intermediato - Attivita' di intermediazione - Agenzia di Viaggi intermediaria: "Biglietteria aerea internazionale BSP" % sul volume intermediato - Attivita' di intermediazione - Agenzia di Viaggi intermediaria: "Biglietteria ferroviaria diretta su autorizzazione Trenitalia Spa, altre societa'" % sul volume intermediato - Attivita' di intermediazione: "Ammontare totale del volume intermediato realizzato nell'attivita' di intermediazione"
QUADRO G: - Numero addetti ai servizi di prenotazione e biglietteria (aerea, ferroviaria, marittima, ecc.) - Numero agenzie clienti - Numero tour operator fornitori - Spese per la stampa e la spedizione di cataloghi, pieghevoli ed altro materiale illustrativo - Spese per banche dati relative al settore commerciale e per il sistema CRS (Computerised Reservation System) - Spese per provvigioni corrisposte alle Agenzie intermediarie: Spese per provvigioni corrisposte per intermediazione nell'attivita' di organizzazione - Spese per provvigioni corrisposte alle Agenzie intermediarie: Spese per provvigioni corrisposte per cessioni di biglietteria
ALLEGATO 9
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
STUDIO DI SETTORE SG87U
NOTA TECNICA E METODOLOGICA
CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore. Oggetto dello studio sono le attivita' economiche: - 74.14.1 - Consulenze finanziarie; - 74.14.4 - Attivita' degli amministratori di societa' ed enti, consulenza amministrativo-gestionale e pianificazione aziendale; - 74.14.6 - Agenzie di informazioni commerciali.
La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo/compenso potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un professionista o di un'impresa. A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'. Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SG87). Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 9.070. I questionari restituiti sono stati 6.727, pari al 74,2% degli inviati. La seguente tabella riporta i dati analitici per ogni codice di attivita':
==================================================================== Numero Numero %sul totale questionari questionari questionari inviati restituiti inviati ==================================================================== 74.14.1 - Consulenze finanziarie 2.868 1.656 57,7%
74.14.4 - Attivita' degli ammini- 5.581 4.758 85,3% stratori di societa' ed enti, consulenza ammini- strativogestionale e pianificazione aziendale
74.14.6 - Agenzie di informazioni 621 313 50,4% commerciali -------------------------------------------------------------------- TOTALE 9.070 6.727 74,2%
Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 1.330 questionari, pari al 19,8% dei questionari rientrati. I principali motivi di scarto sono stati: - ricavi/compensi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di lire); - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20%; - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia dell'attivita' (quadro F del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia della clientela (quadro G del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel questionario.
A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 5.397.
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Per suddividere i soggetti oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche: - una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali(1); - un procedimento di Cluster Analysis(2).
L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering. Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo. Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare i soggetti in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse modalita' di espletamento dell'attivita', alle diverse tipologie di clientela, ecc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive. I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio. La Cluster Analysis ha consentito di identificare otto gruppi omogenei.
DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
I cluster derivanti dallo studio di settore risultano principalmente differenziati in base a: - tipologia di attivita' svolta; - dimensione della struttura; - tipologia della clientela e specializzazione.
Il settore e' diviso in maniera quasi eguale fra imprese e liberi professionisti ripartiti in percentuali differenti negli otto cluster emersi dallo studio. In particolare la meta' dei gruppi (cluster 1, 4, 5, 7) e' caratterizzato da una maggiore presenza, a volte esclusiva, di imprese, in due casi (cluster 2, 8) la quota detenuta dai lavoratori autonomi e' prevalente, nei rimanenti (cluster 3, 6) i soggetti sono divisi in numero quasi eguale tra imprese e liberi professionisti. Nelle successive descrizioni dei cluster, salvo segnalazione contraria, l'indicazioni di valori numerici riguarda valori medi. Di seguito vengono riportate le descrizioni di ciascuno dei gruppi omogenei (cluster).
CLUSTER 1 - GRANDI IMPRESE DI CONSULENZA
NUMEROSITA': 271
Gli appartenenti a questo cluster sono imprese strutturate, di grandi dimensioni. Si tratta principalmente (88%) di societa', prevalentemente a responsabilita' limitata. Le imprese del cluster sono organizzate con strutture ampie: mediamente dispongono di 135 mq di uffici, cui si aggiungono 23 mq di sale riunioni. Il totale addetti che operano nelle imprese e' di 6 unita'. In particolare il personale dipendente e' di 2-3 unita', cui si aggiungono, nel 27% dei casi, 2-3 collaboratori coordinati e continuativi. La struttura organizzata e' confermata dalla presenza, nel 23% dei casi, di amministratori non soci. L'offerta delle imprese del cluster e' diversificata. Le attivita' piu' rilevanti riguardano: pianificazione strategica (indicata dal 44% dei soggetti per il 24% dei ricavi), piani di fattibilita' (43% per il 20% dei ricavi), formazione e valutazione investimenti (indicate rispettivamente dal 36% e dal 32% delle imprese entrambe per il 25% dei ricavi). La clientela e' essenzialmente costituita da "altre societa'" (che apportano il 71% dei ricavi), seguono gli imprenditori individuali/professionisti. Coerentemente con la dimensione della struttura, le spese relative a collaborazioni e prestazioni di terzi, sono largamente superiori a quelle medie di settore. Analogamente sono elevate le spese per formazione del personale. La dotazione di beni strumentali e' in linea col profilo di grande impresa: 6-7 computer, con la presenza di server nella meta' dei casi.
CLUSTER 2 - AMMINISTRATORI DI SOCIETA' ED ENTI
NUMEROSITA': 442
Il presente cluster e' costituito essenzialmente da professionisti, la cui attivita' fondamentale (spesso esclusiva) e' l'amministrazione di societa' ed enti (da cui deriva il 93% dei ricavi/compensi). Per i soggetti del cluster gli spazi destinati all'esercizio dell'attivita' sono generalmente limitati. Il 48% degli amministratori ha inoltre indicato l'uso promiscuo dell'abitazione. Normalmente non si avvalgono dell'ausilio di personale dipendente o collaboratori. I soggetti del cluster operano prevalentemente per societa' che non sono del ramo finanziario e assicurativo, dalle quali derivano l'80% dei ricavi/compensi. Si rileva inoltre, tra la clientela, la presenza di altri enti pubblici, commerciali e non. Coerentemente con il tipo di attivita' e con la struttura minima, le spese per formazione professionale, per pubblicazioni e per acquisiti/accessi a banche dati sono poco frequenti e di basso importo. I beni strumentali sono poco indicati, ad eccezione dei personal computer.
CLUSTER 3 - OPERATORI SPECIALIZZATI NELL'AREA DEL CONTROLLO DI GESTIONE
NUMEROSITA': 736
I servizi offerti dai soggetti in esame sono soprattutto quelli legati al controllo di gestione: budget (indicato dal 62% dei soggetti per il 27% dei ricavi/compensi), pianificazione strategica (53% per il 28% dei ricavi/compensi), contabilita' analitica (36% per il 29% dei ricavi/compensi), piani di fattibilita' (42% per il 20% dei ricavi/compensi). Fra gli altri servizi offerti si rilevano l'analisi preliminare d'azienda (indicato dal 68% degli operatori) e la definizione e impostazione di report interni (69%). Gli spazi destinati all'attivita' sono prevalentemente di piccole dimensioni: uffici, ove presenti, di 30 mq; uso promiscuo dell'abitazione indicato nel 55% dei casi. Raramente presenti collaboratori e dipendenti. La clientela e' costituita essenzialmente da societa' al di fuori del ramo finanziario e assicurativo (che apportano l'85% dei ricavi/compensi), seguono gli imprenditori individuali/professionisti. Il settore in cui si opera prevalentemente e' quello della piccola e media industria manifatturiera (indicato nel 72% dei casi). In linea col profilo medio-piccolo i beni strumentali sono generalmente limitati alla presenza di 1-2 personal computer.
CLUSTER 4 - FORNITORI DI SERVIZI DI CONTABILITA'
NUMEROSITA': 333
I soggetti appartenenti a questo cluster (60% imprese e 40% professionisti) svolgono come attivita' predominante del loro business la contabilita' generale (da cui proviene il 65% dei ricavi/compensi), affiancata, nel 21% dei casi, dalla contabilita' analitica (27% dei ricavi/compensi). Le strutture in cui operano sono di medie dimensioni per quanto riguarda gli uffici, mentre sono presenti spazi dedicati a CED (necessari per il servizio di contabilita) nettamente superiori alla media del settore. Mediamente operano nella struttura 2 addetti e nel 31% dei casi sono presenti 1-2 dipendenti. Coerentemente col tipo di servizio offerto, la clientela e' quasi esclusivamente produttiva. Pur rimanendo prevalenti tra la clientela le "altre societa'" (59% dei ricavi/compensi), ovvero quelle non del ramo finanziario e assicurativo, si osserva una rilevante presenza, rispetto agli altri cluster, di imprenditori individuali/professionisti (che apportano il 53% dei ricavi/compensi per il 66% dei soggetti). I beni strumentali consistono in 2-3 personal computer; e' inoltre presente un server nel 31% dei casi.
CLUSTER 5 - AZIENDE DI INFORMAZIONI FINANZIARIE
NUMEROSITA': 450
Il cluster e' costituito da soggetti, in prevalenza imprese (74%), che offrono principalmente servizi di informazioni finanziarie/economiche/legali (65% dei ricavi/compensi), cui si aggiungono quelli di valutazione di investimenti (56% dei ricavi/compensi nel 14% dei casi). Gli spazi destinati all'attivita' sono solitamente uffici di medie dimensioni. Il totale addetti e' formato da 2 unita' e nel 20% dei casi sono presenti 1-2 dipendenti. La clientela cui volgono i servizi le aziende del cluster e' costituita principalmente da banche ed istituti di credito (dalle quali derivano il 75% dei ricavi/compensi per il 56% dei soggetti) e da "altre societa'", ossia quelle fuori dal ramo finanziario-assicurativo (59% dei ricavi/compensi per il 47% dei soggetti). Inoltre e' significativa la presenza di SIM, SICAV e societa' di gestione fondi, che apportano il 64% dei ricavi/compensi per l'8% dei soggetti del cluster, e di compagnie di assicurazioni. In linea con il profilo "informativo" di questi operatori, una percentuale significativa (14%) dispone di licenza art. 134 TULPS. I costi specifici non si discostano dalla media di settore o sono lievemente inferiori, con l'eccezione delle spese per acquisti/accessi a banche dati, che rappresentano una voce rilevante per queste aziende. I beni strumentali comprendono 2 personal computer e un server nel 14% dei casi.
CLUSTER 6 - FORNITORI DESPECIALIZZATI CHE OPERANO CON STRUTTURE DI MEDIO-PICCOLE DIMENSIONI
NUMEROSITA': 2.146
Il soggetti del cluster in esame sono ripartiti quasi equamente fra professionisti (53%) ed imprese. Gli spazi utilizzati per l'attivita' sono limitati ed inferiori alla media del settore. Il personale addetto e' formato solamente dal titolare/socio; rara la presenza di dipendenti e collaboratori. Non si puo' individuare una attivita' prevalente per questi operatori, che agiscono a tutto campo o comunque su diversi ambiti di servizi alle imprese. Comunque, tra le attivita' svolte, hanno un peso superiore alla media di settore: pianificazione strategica, piani di fattibilita', audit, gestioni di tesoreria, fornitura di elenchi di imprese e recupero crediti. La clientela e' costituita principalmente (82% dei ricavi/compensi) da societa' (escluso il ramo finanziarioassicurativo), ed in misura minore da imprenditori individuali/professionisti. Coerentemente col profilo medio-piccolo, sono inferiori alla media di settore le spese per formazione, acquisiti/accessi banche dati e pubblicazioni, oltre alle spese per collaborazioni. Un personal computer rappresenta normalmente l'unico bene strumentale a disposizione di questi operatori.
CLUSTER 7 - IMPRESE DI CONSULENZA FINANZIARIA
NUMEROSITA': 491
Il cluster in esame, formato in larga prevalenza da imprese (86%), e' costituito da operatori che offrono prevalentemente servizi di consulenza finanziaria, in particolare valutazione degli investimenti (57% dei ricavi/compensi). I soggetti del cluster, la cui attivita' viene svolta nell'88% dei casi in forma individuale, sono dotati di strutture di medie dimensioni (27 mq destinati ad ufficio e, nel 13% dei casi, 26 mq destinati a sale riunioni), nelle quali opera in genere solo il titolare. Il personale dipendente e' presente nel 13% dei casi. La clientela di questi operatori e' costituita principalmente da persone fisiche, dalle quali derivano il 65% dei ricavi/compensi. Rilevante, rispetto agli altri cluster, la presenza tra la clientela di SIM, SICAV e societa' di gestione fondi che apportano quasi la totalita' dei ricavi/compensi, per l'11% dei soggetti. Oltre a 1-2 computer non si rilevano beni strumentali degni di nota.
CLUSTER 8 - FORNITORI DI SERVIZI DI FORMAZIONE
NUMEROSITA': 492
Gli operatori di questo cluster sono principalmente professionisti (64%). L'attivita' di maggiore rilievo e' la formazione (58% dei ricavi/compensi), cui si affiancano in genere altre attivita' quali pianificazione strategica e piani di fattibilita'. I soggetti del cluster hanno a disposizione locali di piccole dimensioni destinati prevalentemente ad ufficio e nel 54% dei casi hanno indicato l'uso promiscuo dell'abitazione. Considerato che solo il 2% dispone di aule per formazione, e solo l'8% di sale riunioni, si puo' supporre che l'attivita' di formazione venga svolta presso i clienti. Nell'azienda operano 1-2 addetti generalmente senza l'apporto lavorativo di personale dipendente. La clientela e' formata principalmente da "altre societa'" (53% dei ricavi/compensi), ossia societa' che non sono del ramo finanziario e assicurativo, seguite da enti pubblici, commerciali e non (69% dei ricavi/compensi per il 55% dei soggetti). Le spese per il ricorso a collaborazioni e servizi di terzi sono in linea con la media del settore, mentre sono relativamente elevati i costi per la formazione professionale. La dotazione di beni strumentali e' generalmente esigua.
DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO/COMPENSO
Una volta suddivisi i soggetti in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo e distintamente per ricavi da attivita' di impresa e per compensi da attivita' di lavoro autonomo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento del ricavo/compenso dei soggetti appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla(3). La stima della "funzione di ricavo/compenso" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo/compenso (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali dei contribuenti (variabili indipendenti). E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati dei soggetti per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le situazioni anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo/compenso". In particolare sono state escluse le imprese che presentano: - (costo del venduto(4) + costo per la produzione di servizi) dichiarato negativo;
e tutti i soggetti che presentano: - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi/compensi dichiarati.
Successivamente e' stato utilizzato un indicatore economico-contabile specifico delle attivita' in esame, differenziato per imprese e professionisti:
Imprese: - valore aggiunto orario = (ricavi - costo del venduto - costo per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi)/(numero addetti(5) * 312 * 8).
Professionisti: - resa oraria = (compensi derivanti dall'attivita' professionale o artistica - spese per collaboratori coordinati e continuativi - compensi corrisposti a terzi per prestazioni direttamente afferenti all'attivita' professionale o artistica)/(numero addetti(6) * 40 * 45).
Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione ventilica dell'indicatore precedentemente definito per l'attivita' di impresa e per l'attivita' di lavoro autonomo. Sono stati quindi selezionati i soggetti che presentavano valori dell'indicatore all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento. Per il valore aggiunto orario (imprese) sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 3^ al 19^ ventile, per i cluster 1, 8; - dal 2^ ventile, per il cluster 2; - dal 3^ ventile, per i cluster 3, 4, 5, 7; - dal 4^ al 19^ ventile, per il cluster 6.
Per la resa oraria (professionisti) sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 3^ al 19^ ventile, per i cluster 2, 3, 5; - dal 3^ ventile, per i cluster 4, 8; - dal 4^ al 19^ ventile, per il cluster 6; - dal 2^ ventile, per il cluster 7.
Cosi' definito il campione dei soggetti di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo/compenso" per ciascun gruppo omogeneo. Per la determinazione della "funzione di ricavo/compenso" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo/compenso" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita). Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nell'allegato 9.A.1 vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo". Nell'allegato 9.A.2 vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di compenso".
APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
Per la determinazione del ricavo/compenso del singolo soggetto sono previste due fasi: - l'Analisi Discriminante(7); - la stima del ricavo/compenso di riferimento.
Nell'allegato 9.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante. Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. Per ogni soggetto viene determinato il ricavo/compenso di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza. Tale ricavo/compenso e' dato dalla media dei ricavi/compensi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili del soggetto, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza.
ALLEGATO 9.A.1
COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO: ATTIVITA' DI IMPRESA SG87U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER 1 CLUSTER 2 CLUSTER 3 CLUSTER 4 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produ- zione di servizi 0,6781 0,5155 0,3296 0,3083
Spese per acquisti di servizi 0,6781 0,5155 0,3296 0,3083
Radice quadrata del (Costo del venduto + Costo per la produ- zione di servizi + Spese per acquisti di servizi) 313,5659 399,5809 336,9478 294,6539
Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita' della impresa 1,1448 0,9675 1,0324 1,2645
Soci e associati in partecipazione con occupazione prevalente (numero) 14.902,1405 - 26.335,4682 21.792,3026
Collaboratori della impresa familiare e coniuge della azienda coniugale (numero) 14.902,1405 - 26.335,4682 21.792,3026
Valore dei beni strumentali 0,5752 0,5627 - 0,5157
Radice quadrata del Valore dei beni strumentali - - 200,4050 -
Totale mq dei locali destinati esclusi- vamente ad uffici - - - - -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro.
COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI RICAVO: ATTIVITÀ DI IMPRESA
SG87U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER 5 CLUSTER 6 CLUSTER 7 CLUSTER 8 ==================================================================== Costo del venduto + Costo per la produ- zione di servizi 0,5932 0,4971 0,3080 0,4316
Spese per acquisti di servizi 0,5932 0,4971 0,3080 0,4316
Radice quadrata del (Costo del venduto + Costo per la produ- zione di servizi + Spese per acquisti di servizi) 266,6593 372,3148 307,3587 366,5205
Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita' della impresa 1,6930 0,9616 1,8290 1,2906
Soci e associati in partecipazione con occupazione prevalente (numero) 11.483,3027 32.761,3433 10.651,5722 21.668,0037
Collaboratori della impresa familiare e coniuge della azienda coniugale (numero) 11.483,3027 32.761,3433 10.651,5722 21.668,0037
Valore dei beni strumentali 0,5865 0,5015 - 0,4814
Radice quadrata del Valore dei beni strumentali - - 219,5191 -
Totale mq dei locali destinati esclusi- vamente ad uffici 177,6406 120,9148 124,2346 - -------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro. ALLEGATO 9.A.2
COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI COMPENSO: ATTIVITÀ DI LAVORO AUTONOMO
SG87U |
| ==================================================================== VARIABILI CLUSTER2 CLUSTER3 CLUSTER4 CLUSTER5 CLUSTER6 ==================================================================== Consumi 1,0593 1,5790 2,9370 1,6490 1,8157
Altre spese 1,0593 1,5790 2,9370 1,6490 1,8157
Spese per prestazioni di lavoro dipendente 1,1788 1,3867 2,9370 1,5411 1,7092
Spese per collabo- ratori coordinati e continuativi 1,1788 1,3867 2,9370 1,5411 1,7092
Compensi corrisposti a terzi per presta- zioni direttamente afferenti all'atti- vita' professionale o artistica 1,1788 1,3867 2,9370 1,5411 1,7092
Radice quadrata del Valore dei beni strumentali 178,8556 149,9363 210,4414 176,5660 161,8545
(Consumi + Altre spese) "Quota fino a 5.000 euro" - 5,2414 - 5,2457 4,8071
(Consumi + Altre spese) "Quota fino a 10.000 euro" 6,1522 - - - - ------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro.
COEFFICIENTI DELLE FUNZIONI DI COMPENSO: ATTIVITA' DI LAVORO AUTONOMO SG87U ==================================================================== VARIABILI CLUSTER 7 CLUSTER 8 ==================================================================== Consumi 1,2633 2,2090
Altre spese 1,2633 2,2090
Spese per prestazioni di lavoro dipendente 1,6576 1,3964
Spese per collaboratori coordinati e continuativi 1,6576 1,3964
Compensi corrisposti a terzi per prestazioni direttamente afferenti all'attivita' professionale o artistica 1,6576 1,3964
Radice quadrata del Valore dei beni strumentali 140,2433 172,1990
(Consumi + Altre spese) "Quota fino a 5.000 euro" 3,8596 4,9239
(Consumi + Altre spese) "Quota fino a 10.000 euro" - - ------------------------------------------------------------------- - Le variabili contabili vanno espresse in euro.
ALLEGATO 9.B
VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE
QUADRO A: - Numero delle giornate retribuite per i dirigenti - Numero delle giornate retribuite per i quadri - Numero delle giornate retribuite per gli impiegati - Numero delle giornate retribuite per i dipendenti a tempo parziale - Numero delle giornate retribuite per gli assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine - Numero di collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa o nello studio - Numero di collaboratori coordinati e continuativi diversi da quelli di cui al rigo A6 - % di lavoro complessivamente prestato su base annua da soci o associati che prestano attivita' nello studio - Numero dei collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale - Numero dei familiari diversi da quelli di cui al rigo A9 che prestano attivita' nell'impresa - Numero di associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa - Numero di associati in partecipazione diversi da quelli di cui al rigo A11 - Numero di soci con occupazione prevalente nell'impresa - Numero di soci diversi da quelli di cui al rigo A13 - Numero di amministratori non soci
QUADRO B: - Mq dei locali destinati esclusivamente a CED - Mq dei locali destinati esclusivamente ad uffici - Mq dei locali destinati esclusivamente a sale riunioni
QUADRO F: - Tipologia dell'attivita': Valutazione di investimenti - Tipologia dell'attivita': Budget - Tipologia dell'attivita': Amministrazione di societa' ed enti - Tipologia dell'attivita': Formazione - Tipologia dell'attivita': Contabilita' generale - Tipologia dell'attivita': Contabilita' analitica - Tipologia dell'attivita': Informazioni finanziarie/economiche/legali - Altri servizi offerti: Analisi preliminare d'azienda (check-up) - Altri servizi offerti: Definizione e impostazione report interni
QUADRO G: - Tipologia della clientela: Imprenditori individuali ed esercenti arti e professioni anche in forma associata - Tipologia della clientela: Altre persone fisiche - Tipologia della clientela: Banche e istituti di credito - Tipologia della clientela: Altri Enti pubblici, commerciali e non - Figure professionali necessarie allo svolgimento dell'attivita' (soci esclusi): Consulenti senior - Numero non dipendenti - Figure professionali necessarie allo svolgimento dell'attivita' (soci esclusi): Consulenti junior - Numero non dipendenti - Specializzazione per settore: Piccola e media industria manifatturiera - Specializzazione per settore: Servizi - Altri elementi specifici: Costi per acquisti/accessi Banche dati
QUADRO I: - Beni strumentali: Server - Numero |
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