Gazzetta n. 274 del 22 novembre 2002 (vai al sommario) |
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI |
DIRETTIVA 5 novembre 2002 |
Modalita' per la presentazione di progetti sperimentali da parte delle associazioni di promozione sociale iscritte nei registri delle associazioni di promozione sociale, nonche' per assicurare il sostegno ad iniziative formative e di informatizzazione, ai sensi della legge 7 dicembre 2000, n. 383, art. 12, lettere d) ed f) - (Gazzetta Ufficiale n. 300 del 27 dicembre 2000). Anno 2002. |
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IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Emana la seguente direttiva: L'Osservatorio nazionale dell'associazionismo, istituito presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, ha tra i propri compiti (art. 12, legge 7 dicembre 2000, n. 383): il sostegno delle iniziative di formazione e di aggiornamento per lo svolgimento delle attivita' associative, nonche' di progetti di informatizzazione e di banche dati in materia di associazionismo sociale (lettera d); l'approvazione di progetti sperimentali elaborati, anche in collaborazione con gli enti locali, dalle associazioni iscritte negli appositi registri, nazionale, regionali e delle province autonome di Trento e Bolzano, istituiti ai sensi della medesima legge n. 383, per far fronte a particolari emergenze sociali e per favorire l'applicazione di metodologie di intervento particolarmente avanzate (lettera f). A tal fine l'Osservatorio definisce ogni anno gli ambiti di intervento da considerare prioritari. Il presente provvedimento definisce, da un lato, i requisiti soggettivi ed oggettivi richiesti per la presentazione delle suesposte iniziative, dall'altro priorita' e criteri di valutazione. 1. Requisiti soggettivi. I contributi previsti per la realizzazione delle iniziative di cui alle lettere d) ed f) dell'art. 12 citato in premessa possono essere richiesti dalle associazioni di promozione sociale, che risultino iscritte negli appositi registri nazionale, regionali o delle province di Trento e Bolzano, istituiti ai sensi della legge n. 383/2000, all'atto della pubblicazione della presente direttiva nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. La domanda puo' essere presentata sia da singole associazioni, sia da piu' organizzazioni congiuntamente, nel qual caso va indicata l'associazione capofila. In ogni caso ciascuna associazione non puo' presentare, in forma singola o congiunta, piu' di una iniziativa ai sensi della lettera d) e piu' di un progetto ai sensi della lettera f). Nell'ipotesi in cui i progetti sperimentali di cui alla lettera f) siano presentati anche in collaborazione con enti locali, responsabile del progetto e' in ogni caso l'associazione proponente. 2. Requisiti oggettivi. 2.1. Ambiti operativi dei progetti di cui alla lettera f), art. 12 cit. Per l'anno in corso, l'Osservatorio nazionale per l'associazionismo, nella seduta del 23 ottobre 2002, ha stabilito che saranno considerati prioritari i progetti, presentati ai sensi della lettera f), i quali si propongono di intervenire nei seguenti ambiti operativi: minori e adolescenti; politiche di lotta alle poverta' e per l'integrazione sociale; ambiente; prevenzione del disagio sociale: sport, cultura e tempo libero. 2.2. Modalita' e termini di presentazione delle richieste. A pena di inammissibilita', le domande devono: essere redatte secondo il modello allegato alla presente direttiva, compilato in ogni sua parte, e sottoscritte dal legale rappresentante del soggetto o dei soggetti proponenti; essere inoltrate, in uno con l'elaborato progettuale, in originale e su dischetto, ed essere corredate da tutti gli allegati: non saranno infatti ammesse integrazioni (salvo siano ritenute necessarie in sede istruttoria); essere corredate, limitatamente alle associazioni iscritte nei registri regionali o provinciali istituiti ai sensi della legge n. 383/2000, da una copia dell'atto costitutivo e dello statuto, redatto conformemente a quanto disposto dall'art. 3 della medesima legge n. 383, nonche' di un documento attestante l'iscrizione nei suddetti registri; essere indirizzate al Ministero del lavoro e delle politiche sociali - Dipartimento per le politiche sociali e previdenziali - Direzione generale per il volontariato, l'associazionismo sociale e le politiche giovanili - Osservatorio nazionale dell'associazionismo, via Fornovo, n. 8, pal. A - 00192 Roma; essere inviate esclusivamente a mezzo posta, con raccomandata r.r., entro venti giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana della presente direttiva; a tal fine fara' fede il timbro di spedizione postale; essere corredate della dichiarazione del rappresentante legale di cui al successivo punto 2.3. 2.3. Indicazioni relative ai costi. Al finanziamento delle iniziative, oggetto della presente direttiva, si provvede con apposito stanziamento in bilancio che, per l'anno in corso, ammonta ad Euro 10.329.138 (decreto ministeriale 8 febbraio 2002). Il costo complessivo dell'iniziativa, di cui si chiede il finanziamento, non puo' superare i seguenti importi: iniziative di cui alla lettera d): Euro 250.000 nell'ipotesi in cui il proponente sia uno solo, ed Euro 600.000 quando il progetto venga presentato congiuntamente da piu' associazioni. Iniziative di cui alla lettera f): Euro 300.000 nell'ipotesi in cui il proponente sia uno solo, Euro 680.000 se a presentare il progetto siano due associazioni, ed Euro 1.200.000 nel caso di tre o piu' proponenti. Qualora si preveda un costo superiore a quelli indicati, sia per le iniziative previste alla lettera d), sia per i progetti recati dalla lettera f), vanno specificate la fase o le fasi di cui si chiede il finanziamento. In ogni caso il/i proponente/i deve/devono porre a proprio carico il 20% dei costi, indicando le fonti da cui intendono attingere tali risorse. Per quanto concerne le voci di spesa, i compensi per progettazione nell'ipotesi della lettera d), di consulenza e progettazione nell'ipotesi della lettera f) devono essere contenuti entro l'importo massimo dell'8% del costo complessivo del progetto. Limitatamente ai progetti presentati ai sensi della lettera f), le spese per attrezzature, materiale didattico e di consumo vanno quantificate forfettariamente in non piu' del 15 % del costo complessivo del progetto medesimo. In ogni caso, a pena di inammissibilita', alla domanda va allegata una dichiarazione con la quale il legale rappresentante dell'associazione proponente o dell'associazione capofila, se il progetto e' presentato congiuntamente ad altre, deve dichiarare - sotto la propria responsabilita' - che trattasi di progetto mai finanziato prima, nonche' se al finanziamento del progetto si prevede che concorreranno altri soggetti e quali le eventuali modalita' di partecipazione. 2.4. Durata dei progetti. Le iniziative proposte non possono avere una durata superiore al biennio. E' consentito presentare una seconda domanda di finanziamento per uno stesso progetto gia' finanziato e realizzato; lo stesso puo' essere ammesso a nuovo contributo esclusivamente in ipotesi particolarmente significative e per una sola riedizione. 3. Valutazione dei progetti. 3.1. Procedura. I progetti pervenuti sono dapprima esaminati sotto il profilo dell'ammissibilita' delle domande; successivamente si procede alla valutazione dei progetti ammessi, secondo i criteri indicati nella presente direttiva. La relativa graduatoria e' approvata dall'Osservatorio nazionale dell'associazionismo. I progetti possono essere ammessi a finanziamento totale o parziale. Nel secondo caso e' consentita una rimodulazione quantitativa e proporzionale del progetto, in accordo con l'amministrazione erogante. 3.2 Priorita' nella valutazione delle domande. E' riservata priorita' alle iniziative che rispondano a una o piu' delle seguenti caratteristiche, tenuto conto della natura del progetto: iniziative di cui alla lettera d): creazione di sinergie; dimensione dell'associazione o delle associazioni; presenza sul territorio e strutturazione; multisettorialita'; valenza nazionale dell'iniziativa; iniziative di cui alla lettera f): creazione di sinergie; innovativita'; multisettorialita'; riproducibilita'; eccellenza nei rapporti costi/benefici; valenza nazionale del progetto. Limitatamente ai progetti sperimentali presentati ai sensi della lettera f), elaborati nell'ambito delle materie individuate per l'anno in corso (si veda, ante, 2.1 Ambiti operativi), andranno senz'altro privilegiate le iniziative presentate in collaborazione tra piu' associazioni e/o con enti locali: in tale ultimo caso, la collaborazione deve essere comprovata da idonea documentazione. Ulteriore requisito preferenziale e' ritenuta la previsione, nell'ambito del progetto, di validi strumenti di monitoraggio. 3.3. Oneri non ammessi a contributo. Non sono comunque ammessi a rimborso: gli oneri relativi ad attivita' promozionali dell'organizzazione proponente non direttamente connesse al progetto di cui si chiede il finanziamento; gli oneri relativi a seminari e convegni non collegati con il progetto; le spese per l'ordinario funzionamento e la gestione dell'organizzazione, fatto salvo quanto previsto dalla lettera d), art. 12, legge n. 383 citata; ogni altro tipo di spesa non strettamente finalizzata alla realizzazione del progetto. 4. Progetti ammessi a finanziamento. Le associazioni di promozione sociale, alle quali sia comunicata l'ammissione a finanziamento del progetto presentato, devono trasmettere, a pena di decadenza, entro sessanta giorni dal ricevimento della comunicazione: informazioni sulla composizione attuale dell'organo rappresentativo; rendiconto economico finanziario 2001; bilancio preventivo 2002, se statutariamente previsto; codice fiscale dell'associazione; estremi del conto corrente bancario, corredato di CAB e ABI, o indicazione di altra forma, in alternativa, per l'accreditamento del contributo assegnato. L'avvio del progetto deve avvenire entro tempi congrui in relazione alla complessita' del progetto; a tal fine, entro i medesimi sessanta giorni, il legale rappresentante dell'associazione deve inviare, sempre a pena di decadenza, esplicita dichiarazione recante l'indicazione della data di inizio delle attivita', intendendosi per tali anche le attivita' propedeutiche, e la previsione della durata del progetto (in coerenza con quella inizialmente indicata). Nel caso in cui, per qualsiasi motivo, non sia dato corso ai finanziamenti assegnati (es. rinuncia, mancato invio entro i termini della documentazione richiesta, ecc.), l'associazione il cui progetto sia immediatamente successivo, nella graduatoria, a quelli ammessi, subentra nel diritto al finanziamento. 5. Modalita' di erogazione del finanziamento. Il finanziamento viene erogato in due fasi: una prima quota, pari al 70% del contributo assegnato, e' versata all'atto dell'accettazione, correttamente manifestata; il saldo, pari al restante 30%, e' erogato al termine della realizzazione del progetto, a seguito della presentazione, da parte dell'associazione beneficiaria (nel caso di piu' proponenti, da parte della capofila), di una dettagliata relazione finale, attestante i risultati conseguiti in relazione agli obiettivi programmati nonche' i costi sostenuti per la realizzazione del progetto, corredata dalle relative fatture e/o dai giustificativi di spesa in copia conforme all'originale. 6. Monitoraggio in itinere. L'Osservatorio nazionale dell'associazionismo puo' sottoporre i progetti ammessi a finanziamento a verifiche sia nel corso della loro realizzazione, sia a conclusione delle attivita', per valutare il raggiungimento degli obiettivi in relazione a quelli prefissati. In ogni caso le associazioni destinatarie dei contributi sono tenute ad inviare, semestralmente, una relazione sullo stato di avanzamento del progetto, accompagnata da un prospetto riepilogativo delle spese sostenute nel semestre di riferimento. Nel caso di accertamento di cause che inducano a ritenere non realizzabile la prosecuzione del progetto, ovvero di un uso del finanziamento non conforme alle finalita' per le quali e' stato erogato, l'ufficio competente puo', in qualsiasi momento, disporre l'interruzione degli accrediti e chiedere la restituzione delle somme gia' versate. Roma, 5 novembre 2002 Il Ministro: Maroni Registrato alla Corte dei conti il 14 novembre 2002 Ufficio di controllo preventivo sui Ministeri dei servizi alla persona e dei beni culturali, registro n. 6, foglio n. 300 |
| Allegato 1 Domanda di contributo Al Ministero del lavoro e delle politiche sociali - Dipartimento per le politiche sociali e previdenziali - Direzione generale per il volontariato, l'associazionismo sociale e le politiche giovanili - Osservatorio nazionale dell'associazionismo - Via Fornovo, 8 Pal. A - 00192 Roma Oggetto: Domanda di contributo per l'esercizio finanziario 2002 ai sensi dell'art 12, lettera ....., della legge 7 dicembre 2000, n. 383. Il sottoscritto.... rappresentante legale della.... con sede legale nel comune di.... provincia di.... Indirizzo.... cap..... tel. .... fax .... e-mail.... avente natura giuridica di: associazione con personalita' giuridica associazione priva di personalita' giuridica iscritta al registro (nazionale/regionale/provinciale) delle associazioni di promozione sociale con provvedimento n. ...., del ................................; che opera senza fini di lucro, anche indiretto, attraverso le seguenti attivita': A. .... B. .... C. .... D. .... chiede, ai sensi dell'art. 12, lettera ......, legge 7 dicembre 2000, n. 383, l'assegnazione di un finanziamento, per l'importo di Euro ...., (1) da destinare alla realizzazione del progetto, allegato alla presente domanda, dal titolo: .... .... .... rivolto a .... La quota a carico dell'associazione proponente/gruppo di associazioni proponenti e' di Euro .... pari al 20% del costo complessivo del progetto. Solo nel caso di presentazione congiunta con altre associazioni, aggiungere la seguente dichiarazione: dichiara che, in caso di ammissione a finanziamento dell'iniziativa, trasmettera' atto di delega, con firma autenticata o in autocertificazione, del legale rappresentante della/delle altre associazioni proponenti. Data ............................ Firma ................................ (1) L'importo richiesto va calcolato riducendo il costo complessivo del progetto del 20% a carico dell'organizzazione richiedente il finanziamento (si veda 2.3. Indicazioni relative ai costi). |
| Allegato 2 FORMULARIO DI PRESENTAZIONE DEL PROGETTO Titolo del progetto:
(per esteso) ....
Descrizione del progetto:
L'idea da cui e' nato il progetto.... I motivi.... Gli obiettivi.... Le fasi di attuazione.... Le metodologie.... I principali risultati attesi.... Coinvolgimento di enti locali, enti pubblici, soggetti privati, imprese, sindacati....
Destinatari finali dell'intervento:
(specificare anche la fascia anagrafica di appartenenza) ....
Numero dei destinatari previsti:
Maschi.... Femmine.... Totale....
Ambiti operativi dei progetti di cui alla lettera f) art. 12 della legge n. 383/2000:
............. ............. ............. .............
Ambito territoriale dell'intervento:
Nazionale.... Regionale.... Altro....
Aspetti innovativi e caratteristiche sperimentali (queste ultime per progetto presentato ai sensi dell'art. 12, lettera f) citato:
(specificare) ....
Trasferibilita' del modello adottato:
(specificare) ....
Reti di collegamento previste con altre organizzazioni o gruppi informali:
(specificare tipologia di organizzazione) ....
Accordi per collaborazioni con enti locali, enti pubblici e soggetti privati:
(specificare) ....
Eventuali altri contributi:
(specificare) ....
Durata del progetto in relazione all'anno finanziario corrente:
(specificare data di inizio e durata in mesi) ....
Tempi e fasi dell'intervento:
(in modo dettagliato).... Pianificazione e tempi tecnici di realizzazione.... Singole fasi....
Anagrafica dell'associazione proponente/capofila:
Denominazione.... Indirizzo, telefono, fax.... Tipologia giuridica.... Nome del rappresentante legale.... Nome del responsabile del progetto....
Soci/Volontari impiegati (tenuto conto della natura del progetto):
Numero complessivo.... Livello di preparazione.... Attivita' formativa ricevuta.... Fascia anagrafica di appartenenza.... Maschi/Femmine.... Contenuti dell'attivita' svolta.... Numero ore settimanali impiegate nella realizzazione del progetto....
Personale coinvolto:
Numero.... Qualifica.... Ruolo svolto nella realizzazione del progetto....
PIANO ECONOMICO 1. Singole voci di spesa previste (finalizzate strettamente alla realizzazione del progetto):
a) spese di progettazione (cfr. n. 2.3 della direttiva)........ b) attivita' promozionali connesse al progetto......... c) spese di funzionamento e gestione........ d) assicurazione soci/volontari........ e) spese personale interno........ f) spese di viaggio, vitto, alloggio (soci, volontari, personale dipendente e non)......... g) spese per attrezzature, materiale didattico e di consumo (da quantificare forfettariamente in non piu' del 15%, per i soli progetti di cui alla lettera f), art. 12, legge n. 383/2000) (cfr. n. 2.3 della direttiva.... ..... h) altre voci di spesa (specificare)........ Totale.... 2. Entita' del contributo richiesto Totale........ 3. Quota a carico dell'associazione proponente/gruppo di associazioni proponenti (20%) e origine delle risorse (specificare la natura delle risorse).... ..... 4. Entita' del co-finanziamento da parte di altri organismi (ove previsto).... .....
Dichiarazione di autenticita' delle informazioni contenute nella scheda progettuale e nel presente piano economico. Data.... Il legale rappresentante ................................................. Per qualsiasi informazione e' possibile contattare i seguenti numeri 06-36754477 o 4489 (lunedi' e giovedi' dalle ore 10,30 alle ore 12,30). |
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