Gazzetta n. 220 del 19 settembre 2002 (vai al sommario) |
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI |
DECRETO 10 maggio 2002 |
Dichiarazione di notevole interesse pubblico del centro storico del comune di Ceprano, in provincia di Frosinone. |
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IL MINISTRO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI Visto il decreto legislativo 20 ottobre 1998, n. 368, recante "Istituzione del Ministero per i beni e le attivita' culturali a norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59" pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 250 del 26 ottobre 1998; Visto il Titolo II del decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490, recante "Testo unico delle disposizioni legislative in materia di beni culturali e ambientali a norma dell'art. 1 della legge 8 ottobre 1997, n. 352" pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 302 del 27 dicembre 1999, ed in particolare l'art. 144; Vista la nota n. 13103 del 3 luglio 2000, indirizzata anche alla regione Lazio, alla provincia di Frosinone, al comune di Ceprano, con la quale la Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici del Lazio ha formulato la proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico ai sensi dell'art. 144 del decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490 del centro storico del comune di Ceprano in provincia di Frosinone, cosi' delimitato, partendo dall'incrocio di via Alfieri e via Principessa Margherita si percorre questa in direzione di via Riviera del Liri sino a via Garibaldi, si raggiunge poi piazza Garibaldi sino a piazza Cavour, si percorre poi via Gioberti sino a raggiungere piazza del Plebiscito, si intendono inglobate nel vincolo le particelle 114-112-111-110-109-108, su piazza Tomassini, si intende inclusa nel vincolo piazza Principe Umberto, si percorre via Alfieri fino all'incrocio di via Principessa Margherita e qui si chiude l'area interessata dal provvedimento di tutela; Vista la nota n. 13140 del 3 luglio 2000, con la quale la stessa Soprintendenza ha avviato il procedimento, inoltrando al comune di Ceprano la proposta di vincolo dell'area sopradescritta, corredata della relativa planimetria contenente la perimetrazione affinche' il comune provvedesse alla pubblicazione all'albo pretorio ed al deposito presso i competenti uffici comunali, cosi' come disposto dall'art. 144, comma 2 del decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490; Rilevato che nella citata nota 13140 del 3 luglio 2000, la Soprintendenza rammentava al comune nonche' alla regione Lazio ed alla provincia di Frosinone il dettato dei comma 1 dell'art. 151 del decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490 e gli obblighi scaturenti da questa norma; Vista la nota n. 8250 del 12 luglio 2000, con la quale il comune di Ceprano forniva chiarimenti in ordine all'esistenza nel centro storico di edifici pericolanti ed alla conseguente necessita' di procedere alla demolizione degli stessi, per cause di pubblica incolumita' e preannunciava osservazioni ed opposizioni alla proposta di vincolo formulata dalla Soprintendenza; Considerato che la stessa Soprintendenza con successiva nota n. 13997 del 17 luglio 2000, indirizzata anche al sindaco del comune di Ceprano, evidenziava alla Procura della Repubblica di Frosinone i danni causati alla chiesa dell'Annunziata dalla demolizione di un edificio adiacente; Rilevato che con ulteriore nota n. 15199 del 4 settembre 2000, indirizzata anche alla regione Lazio ed all'Autorita' giudiziaria, il medesimo ufficio periferico ribadiva al sindaco del comune di Ceprano la vigenza sull'area perimetrata nella proposta di vincolo delle disposizioni del Titolo II del decreto legislativo n. 490 del 1999 e quindi l'obbligo di acquisire l'autorizzazione ex art. 151 del medesimo decreto per ogni intervento modificativo dello stato dei luoghi; Considerato che con nota n. 21910 del 3 novembre 2000, indirizzata al sindaco, alla regione Lazio, alla prefettura di Frosinone ed alla competente Procura, la Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici del Lazio comunicava gli esiti di una riunione tenutasi in data 18 ottobre 2000 presso i propri uffici con il sindaco ed altri rappresentanti del comune di Ceprano, riunione nella quale il comune si era impegnato a sospendere le demolizioni in corso e ad elaborare un piano di recupero e di valorizzazione del centro storico e delle aree limitrofe, in accordo con la stessa Soprintendenza; Vista la nota n. 16/B del 16 gennaio 2001, con la quale la medesima Soprintendenza sollecitava l'amministrazione comunale ad inoltrare la relata dell'avvenuta affissione della proposta di vincolo all'albo pretorio; Vista la nota n. 10280/B del 18 settembre 2001 con la quale la Soprintendenza ha inoltrato la dichiarazione del messo comunale del comune di Ceprano, datata 5 aprile 2001, relativa alla pubblicazione all'albo pretorio della proposta a partire dalla data del 20 marzo 2001 sino alla data del 28 giugno 2001; Rilevato che con la stessa nota n. 10280/B del 18 settembre 2001, la Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio del Lazio ha trasmesso copia dell'avviso pubblicato sul quotidiano "Il Tempo" in data 1 giugno 2001; Vista la nota n. 11011/A del 25 gennaio 2002, con la quale la medesima Soprintendenza ha trasmesso copia dell'avviso pubblicato sul quotidiano "Il Messaggero" in data 21 gennaio 2002; Considerato che tramite detti avvisi si e' quindi adempiuto al disposto del comma 2 dell'art. 144 del decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490; Rilevato che ne' dalla regione Lazio, ne' dal comune di Ceprano, ne' dalla provincia di Frosinone ne' da altri soggetti risultano pervenute alla Direzione generale per i beni architettonici e per il paesaggio osservazioni in ordine al contenuto della proposta di vincolo formulata dalla predetta Soprintendenza; Considerato che nella relazione allegata alla nota n. 13103 del 3 luglio 2000 la medesima Soprintendenza ha rilevato come il centro di Ceprano si configuri storicamente un sito di massimo controllo territoriale collocato nel punto di intersezione tra due percorsi di vasta influenza: il primo costituito dalla direttrice longitudinale del fondo valle Sacco e il secondo dalla trasversale del fondovalle del Liri; Rilevato che l'area sopraperimetrata si contraddistingue per la presenza di beni monumentali pregevoli quali la chiesa dell'Annunziata, in fase di restauro e consolidamento con fondi del Ministero, il Palazzo dei Marchesi Ferrari, la chiesa di S. Maria Maggiore; Considerato che l'area medesima costituisce un compendio paesistico rilevante dove l'ambiente e l'architettura si fondono in un'armoniosa e storica simbiosi; Considerato che alla luce della proposta di vincolo formulata dalla Soprintendenza, della relazione e della documentazione fotografica prodotta dal medesimo ufficio periferico si puo' ritenere che l'area possieda le caratteristiche indicate dall'art. 9, comma 2, punto 4 del regio decreto 3 giugno 1940, n. 1357, poiche' e' ancora rinvenibile il rapporto fra gli elementi di identita' storico-culturale sufficientemente preservata, gli elementi storicoarchitettonici positivamente inseriti rispetto ad un contesto paesistico anch'esso pregevole; Rilevato che il Piano territoriale paesistico ambito territoriale n. 13 "Terracina-Ceprano-Fondi" approvato con legge regionale n. 24 del 6 luglio 1998, e successive modifiche ed integrazioni prevede all'art. 13 della relazione e norme generali la salvaguardia del valore ambientale-paesaggistico dei centri storici, quale appunto l'area sopraperimetrata, oggetto della proposta di tutela formulata dalla Soprintendenza, sia mediante l'uso di strumentazione urbanistica esecutiva idonea, sia mediante criteri operativi tesi a salvaguardare la percezione degli organismi storici e delle loro peculiarita'; Rilevato peraltro che l'inclusione di tale area nel Piano stesso e' comunque atto di tutela diversa dall'imposizione di un vincolo ai sensi del decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490 che subordina l'esecuzione di qualsiasi intervento di modifica dello stato dei luoghi alla procedura prevista dall'art. 151 dello stesso decreto per il rilascio dell'autorizzazione per qualsiasi intervento modificativo dello stato dei luoghi; Considerato che la Soprintendenza ha evidenziato come il centro storico di Ceprano, pur in possesso delle caratteristiche sopradescritte meritevoli di salvaguardia, sia stato oggetto di demolizioni di fabbricati o di abbandono degli stessi, episodi che rischiano di distruggere definitivamente la maglia cittadina; Considerato che da quanto sopra esposto appare indispensabile che l'area sopradescritta sia preservata da interventi e manomissioni che incidano sulla integrita' del paesaggio, sulla percezione visiva dell'abitato e sul rapporto di relazione fra presenze monumentali e contesto paesistico; Rilevata pertanto la necessita' e l'urgenza di sottoporre l'area sopraindicata ad un idoneo provvedimento di tutela; Considerato che il vincolo comporta in particolare l'obbligo da parte del proprietario, possessore o detentore a qualsiasi titolo dell'immobile ricadente nella localita' vincolata di presentare alla regione o all'ente dalla stessa subdelegato la richiesta di autorizzazione ai sensi dell'art. 151 del citato decreto legislativo n. 490 del 1999 per qualsiasi intervento che modifichi lo stato dei luoghi, e che gli organi ministeriali possono in ogni caso annullare tale autorizzazione entro i sessanta giorni successivi alla ricezione di detto provvedimento, corredato della documentazione idonea a consentire la dovuta valutazione ministeriale; Considerato che il Comitato di settore per i beni ambientali ed architettonici del Consiglio per i beni culturali e ambientali nella seduta del 16 gennaio 2001 ha espresso parere favorevole alla proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico formulata dalla predetta Soprintendenza, concordando con le valutazioni espresse dallo stesso ufficio periferico circa l'area in questione definita "... un unico compendio paesistico rilevante, dove l'ambiente e l'architettura dei monumenti presenti sono in armoniosa e storica simbiosi..." e sottolineando come la proposta stessa: "... miri a salvaguardare un centro storico in cui ancora si leggono l'omogeneita' del tessuto urbano, il rapporto con il fiume e le preesistenze di mura...". Decreta: Il centro storico del comune di Ceprano in provincia di Frosinone, cosi' come sopra individuato e' dichiarato di notevole interesse pubblico ai sensi del decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490, ed e' pertanto soggetto a tutte le disposizioni contenute nel medesimo decreto legislativo. La Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio del Lazio provvedera' a che copia della Gazzetta Ufficiale contenente il presente decreto venga affissa ai sensi e per gli effetti dell'art. 142 del decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490 e dell'art. 12 del regolamento 3 giugno 1940, n. 1357, all'albo del comune interessato e che copia della Gazzetta Ufficiale stessa, con relativa planimetria da allegare, venga depositata presso i competenti uffici del comune suddetto. Avverso il presente atto e' ammessa proposizione di ricorso giurisdizionale avanti ai Tribunale amministrativo regionale del Lazio, secondo le modalita' di cui alla legge 6 dicembre 1971, n. 1034, modificata dalla legge 21 luglio 2000, n. 205, ovvero e' ammesso ricorso straordinario al Capo dello Stato, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 24 novembre 1971, n. 1199, rispettivamente entro sessanta e centoventi giorni dalla data di avvenuta pubblicazione del presente atto. Roma, 10 maggio 2002 Il Ministro: Urbani Registrato alla Corte dei conti il 2 agosto 2002 Ufficio di controllo preventivo sui Ministeri dei servizi alla persona e dei beni culturali registro n. 6, foglio n. 30 |
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