Gazzetta n. 139 del 15 giugno 2002 (vai al sommario)
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
DECRETO 9 maggio 2002
Ricostituzione del comitato provinciale I.N.P.S. di Bologna.

IL DIRETTORE PROVINCIALE
del lavoro di Bologna

Visto il proprio decreto n. 3/98 del 27 aprile 1998 concernente la ricostituzione del comitato provinciale dell'I.N.P.S.;
Considerato che occorre procedere al rinnovo del predetto comitato provinciale scaduto per compiuto quadriennio di durata in carica;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1970, n. 639 e in particolare l'art. 34, come modificato dall'art. 44 della legge n. 88/1989 e l'art. 35;
Visto il decreto-legge 26 gennaio 1999, n. 8, convertito in legge 25 marzo 1999, n. 75;
Effettuata, sulla base dei dati forniti dalla locale camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura, nonche' dei dati in possesso dell'ufficio e sentite le locali organizzazioni sindacali, la ripartizione dei membri assegnabili ai lavoratori dipendenti, ai datori di lavoro e ai lavoratori autonomi tra i settori economici interessati all'attivita' dell'Istituto e in particolare alle finzioni dei comitati provinciali tra cui il potere di decisione dei ricorsi, in relazione ai parametri di cui all'art. 35 suddetto, secondo comma, risultante la seguente:
lavoratori dipendenti:
sei per l'industria-artigianato, di cui uno in rappresentanza dei dirigenti di aziende industriali;
quattro per il terziario;
uno per l'agricoltura;
datori di lavoro:
due per il secondario/industria;
uno per il terziario;
lavoratori autonomi:
uno per l'agricoltura;
uno per l'artigianato;
uno per il commercio;
Rilevato che, ai sensi della richiamata normativa, i rappresentanti dei lavoratori dipendenti, dei datori di lavoro e dei lavoratori autonomi debbono essere designati dalle rispettive organizzazioni sindacali piu' rappresentative operanti nella provincia;
Considerato che sono state interpellate le seguenti organizzazioni sindacali operanti nella provincia di Bologna:
per i lavoratori dipendenti:
Confederazione generale italiana del lavoro (C.G.I.L.);
Confederazione italiana sindacati lavoratori (C.I.S.L.);
Unione italiana del lavoro (U.I.L.);
Confederazione italiana sindacati autonomi lavoratori (C.I.S.A.L.);
Confederazione italiana dirigenti di azienda (C.I.D.A.);
Unione generale del lavoro (U.G.L.);
Sindacato autonomo bancari (F.A.B.I.);
Sindacato nazionale autonomo lavoratori domestici (S.N.A.L.D.)
per i datori di lavoro e lavoratori autonomi:
Associazione degli industriali della provincia di Bologna (Assindustria);
Associazione delle piccole e medie industrie della provincia di Bologna (A.P.I.);
Lega delle cooperative di Bologna;
Confcooperative;
Associazione generale cooperative italiane (A.G.C.I.);
Unione nazionale cooperative italiane (U.N.C.I.);
Confederazione nazionale dell'artigianato (C.N.A.);
Confartigianato;
Associazione dei commercianti, degli operatori turistici e dei servizi della provincia di Bologna (A.S.C.O.M.);
Confesercenti;
Federazione provinciale coltivatori diretti (Coldiretti);
Confederazione italiana agricoltori (C.I.A.);
Unione degli agricoltori della provincia di Bologna;
Considerato che per la corretta formulazione del giudizio sul grado di rappresentativita' delle predette organizzazioni sindacali sono stati individuati i seguenti criteri:
1) consistenza numerica dei soggetti rappresentati come comunicati dalle singole organizzazioni sindacali;
2) ampiezza e diffusione delle strutture organizzative;
3) partecipazione alla formazione e stipulazione dei contratti collettivi di lavoro;
4) partecipazione alla trattazione delle controversie individuali, plurime e collettive di lavoro;
Rilevato che, dalle risultanze degli atti istruttori, dai dati dichiarati e dalle conseguenti valutazioni comparative compiute alla stregua degli indicati criteri, risultano maggiormente rappresentative le seguenti organizzazioni sindacali:
per i lavoratori dipendenti:
Confederazione generale italiana del lavoro (C.G.I.L.);
Confederazione italiana sindacati lavoratori (C.I.S.L.);
Unione italiana del lavoro (U.I.L.);
Confederazione italiana sindacati autonomi lavoratori (C.I.S.A.L.);
Confederazione italiana dirigenti d'azienda (C.I.D.A.);
per i datori di lavoro:
Associazione degli industriali della provincia di Bologna;
Associazione piccole e medie industrie della provincia di Bologna;
Lega delle cooperative di Bologna;
per i lavoratori autonomi:
Federazione provinciale coltivatori diretti;
Confederazione nazionale dell'artigianato della provincia di Bologna;
Associazione dei commercianti e degli operatori turistici e dei servizi della provincia di Bologna;
Viste le designazioni effettuate dalle competenti organizzazioni sindacali;

Decreta:
Il comitato provinciale dell'Istituto nazionale della previdenza sociale, con sede presso l'I.N.P.S. di Bologna, a decorrere dal 12 maggio 2002 e per il successivo quadriennio, e' composto dai seguenti membri:
in rappresentanza dei lavoratori dipendenti:
del settore primario: sig. Ivo Baldazzi (U.I.L.);
del settore secondario:
sig. Mirco Querza' (C.G.I.L.);
sig.ra Milena Pareschi (C.G.I.L.);
sig. Giorgio Ruggeri (C.G.I.L.);
sig. Annibale Paini (C.I.S.L.);
sig. Luciano Roncarelli (U.I.L.);
del settore terziario:
sig.ra Marta Corsini (C.G.I.L.);
sig. Eliseo Tuccia (C.G.I.L.);
sig. Sergio Guerra (C.I.S.L.);
sig. Marcello Pappalardo (C.I.S.A.L.);
dei dirigenti di aziende industriali: dott. Augusto Lelli (C.I.D.A.);
in rappresentanza dei datori di lavoro:
del settore secondario:
sig. Vincenzo Fino (Assindustria);
rag. Andrea Rossi (A.P.I.);
del settore terziario: sig. Gianfranco Santilli (Lega Coop.);
in rappresentanza dei lavoratori autonomi:
coltivatori: sig. Giovanni Cortesi (Federaz. prov.le Coldiretti);
artigiani: sig.ra Francesca Monti (CNA - Confederazione nazionale artigianato);
commercianti: sig.ra Clara Ghelli (A.S.C.O.M.-Confcommercio);
il direttore della direzione provinciale del lavoro;
il direttore della ragioneria provinciale dello Stato;
il direttore della sede I.N.P.S. di Bologna.
Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Bologna, 9 maggio 2002
Il direttore: Casale
 
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