IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Visto l'art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225; Visto l'art. 107 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito, con modificazioni, con legge 9 novembre 2001, n. 401; Vista la nota 4254/IA del 20 febbraio 2002 con la quale la regione Umbria richiede - in considerazione della scarsita' delle precipitazioni - la dichiarazione dello stato di emergenza per l'intero territorio della regione; Considerato che il persistere del fenomeno delle ridotte precipitazioni ha notevolmente aggravato la crisi idrica determinando ulteriori conseguenze negative riguardo agli approvvigionamenti idrici della regione Umbria; Ritenuto opportuno, indifferibile ed urgente dare corso alle richieste avanzate dalla regione Umbria; Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 24 maggio 2002; Su proposta del Ministro dell'interno delegato per il coordinamento della protezione civile; Decreta: Per quanto esposto in premessa - ai sensi e per gli effetti dell'art. 5, comma 1 della legge 24 febbraio 1992, n. 225 - e' dichiarato, fino al 31 dicembre 2002, lo stato di emergenza nel territorio della regione Umbria. Il presente decreto verra' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 24 maggio 2002
Il Presidente del Consiglio dei Ministri Berlusconi Il Ministro dell'interno delegato per il coordinamento della protezione civile Scajola |