Gazzetta n. 64 del 16 marzo 2002 (vai al sommario) |
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI |
DECRETO 20 febbraio 2002 |
Nomina dei consiglieri di parita' effettivo e supplente della regione Lombardia. |
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IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO PER LE PARI OPPORTUNITA'
Vista la legge 10 aprile 1991, n. 125; Visto l'art. 2, comma 1 del decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 196 che prevede la nomina dei consiglieri di parita', su designazione degli organi a tal fine individuati dalle regioni e dalle province, sentite rispettivamente le commissioni regionali e provinciali tripartite di cui agli articoli 4 e 6 del decreto legislativo 23 dicembre 1997, n. 469; Visto l'art. 2, comma 2 del succitato decreto che prevede che i consiglieri di parita' devono possedere i requisiti di specifica competenza ed esperienza pluriennale in materia di lavoro femminile, di normativa sulla parita' e pari opportunita', nonche' di mercato del lavoro, comprovati da idonea documentazione; Vista la deliberazione n. VII/0368 del 27 novembre 2001 del consiglio regionale della Lombardia con la quale la dott.ssa Bianca De Varda Giorcelli e la dott.ssa Alessandra Bassan sono designate rispettivamente consigliera di parita' effettiva e supplente; Visti i curricula vitae della dott.ssa Bianca De Varda Giorcelli e della dott.ssa Alessandra Bassan, allegati al presente decreto di cui costituiscono parte integrante; Considerato che le predette designazioni risultano corrispondere ai requisiti stabiliti dal succitato decreto legislativo n. 196/2000 e che risulta acquisito il parere della commissione regionale per le politiche del lavoro; Ritenuta l'opportunita' di procedere alla nomina delle consigliere di parita' effettiva e supplente della regione Lombardia; Decreta: La dott.ssa Bianca De Varda Giorcelli e la dott.ssa Alessandra Bassan sono nominate rispettivamente consigliera di parita' effettiva e supplente della regione Lombardia. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 20 febbraio 2002 Il Ministro del lavoro e delle politiche sociali Maroni Il Ministro per le pari opportunità Prestigiacomo |
| Allegato
Curriculum vitae di Alessandra Bassan
La sottoscritta Alessandra Bassan indica qui di seguito i dati, le informazioni e le dichiarazioni richieste cosi' come specificato nel comunicato della regione Lombardia, pubblicato sul BURL del 24 dicembre 2000 in relazione alle proposte di candidatura per la designazione a consigliera di parita': Alessandra Bassan: titolo di studio: laurea in giurisprudenza, conseguita presso l'Universita' di Padova nel marzo 1970; curriculum professionale: dal 1997 a tutt'oggi: segretario provinciale di CNA (confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa) di Milano e direttore generale di CNA servizi Soc. coop. r.l di Milano. Nella sua qualita' di segretario di CNA Milano e' altresi' responsabile del personale in una struttura che complessivamente impiega circa 110 addetti (di cui l'85% donne). E' suo compito avvelendosi di uno staff adeguato, effettuare la selezione del personale, programmare i percorsi di carriera anche attraverso progetti di formazione interna, dare piena attuazione e quindi gestire, di concerto con la RSU, il contratto di lavoro. A tale riguardo ha partecipato alla trattativa per il rinnovo del contratto integrativo aziendale, sottoscritto con le OO.SS. nel novembre 2000. E' membro effettivo della commissione di concertazione del Patto per il lavoro firmato nel febbraio scorso con il comune di Milano. E' membro del CdA di Formaper, azienda speciale della CCIAA; E' membro del CdA del Fondo lombardo per la formazione, emanazione dell'Ente bilaterale dell'artigianato (ELBA); Dal 1987 al 1997: responsabile regionale della formazione regionale di CNA Lombardia e direttore di ECIPA, ente di formazione della CNA: in tale ruolo ha progettato e realizzato numerosi interventi formativi, di orientamento e inserimento a lavoro rivolti esclusivamente e donne, giovani e adulte. Ha contribuito inoltre a ricerche, a livello regionale e nazionale, sull'imprenditoria femminile e sui fabbisogni formativi e lavorativi di alcuni settori del comparto artigianato (metalmeccanica, calzaturiero, etc.). Nel stesso periodo (dal 1989 al 1997) e' stata presidente di Dieffe (donne e formazione), associazione le cui socie sono le principali agenzie che si occupano di orientamento, formazione, accompagnamento al lavoro di donne: tra queste Gender, Pari e Dispari, orientamento e lavoro etc. Dieffe ha realizzato nel corso degli anni numerose azioni di reinserimento al lavoro di donne adulte: si segnalano in particolare i progetti, realizzati in collaborazione con il CITE di Milano, rivolti ad operaie in CIG o in mobilita' di alcune aziende del Legnanese e ad un gruppo di disoccupate di lunga durata dell'area sud-Milano. La candidata ha altresi' coordinato una ricerca commissionata dall'amministrazione provinciale di Milano che aveva l'obbiettivo di analizzare i progetti realizzati in un triennio di contributi dell'Unione europea (FSE, etc.) e rivolti a donne disoccupate ed occupate. Dal 1972 al 1982: coordinatore didattico e poi direttore di un centro di formazione professionale convenzionato con la regione Lombarda. Dal 1970 al 1972: attivita' forense. La sottoscritta dichiara che i rapporti precorsi con la regione Lombardia afferiscono esclusivamente al periodo in cui e' stata direttore dei due CFP convenzionati; non le sono stati mai affidati incarichi di natura professionale ne' vi e' stato alcun rapporto di lavoro dipendente. La sottoscritta dichiara di non trovarsi nelle condizioni previste dall'art.6 della legge regionale n. 14/1995 e successive modificazioni. Milano, 22 gennaio 2001 |
| Allegato Curriculum vitae di Bianca De Varda Giorcelli
1965 Laurea conseguita presso il Politecnico di Milano in architettura. 1970 Dopo i primi anni dedicati alla libera professione ed alla collaborazione con Enti e Istituti di Ricerca entra nel 1971 nella scuola come docente di ruolo di materie scientifiche. 1980 Viene eletta nel consiglio di zona 19 Milano, dove in qualita' di responsabile del settore educazione , si occupa di orientamento scolastico delle ragazze, promuovendo ricerche in collaborazione con i distretti solastici e l'universita' statale di Milano. Si occupa anche dei Centri Donna e dei servizi alla persona rivolti in prevalenza all'utenza femminile, sia a livello zonale che cittadino. 1985 Partecipa, come esperta, ai programmi di Azioni Positive promossi dall'Assessorato al personale della provincia di Milano nei confronti dei propri dipendenti. Collabora al periodico "Il Nuovo Governo Locale" ed. Franco Angeli. 1986 Viene nominata consigliere di parita' nella commisione regionale dell'impiego della Lombardia in base alla legge 863/84. Dal 1986 si dedica a tempo pieno all'attivita' della Commissione, alla docenza dei Corsi di formazione ed orientamento per le donne adulte promossi dalla regione attraverso il F.S.E. e degli Enti locali della Lombardia. 1990 Su richiesta del Ministero del lavoro invia al Comitato nazionale per le pari opportunita', una dettagliata relazione sull'attivita' svolta come Consigliere di Parita', relazione che viene ripresa in pubblicazioni e seminari (es. nella ricerca C.N.E.L. sull'applicazione della 125/91, settembre 1993) Partecipa in qualita' di relatrice a numerosi convegni della Regione e degli Enti locali lombardi sui vari temi afferenti le politiche dei pari opportunita' nel mondo del lavoro. A livello istituzionale promuove: interventi in Commissione Regionale dell'impiego per salvaguardare attraverso i contratti di formazione lavoro e gli accordi sindacali l'occupazione femminile nel collocamento lombardo; interventi presso l'Ispettorato Regionale della Lombardia per promuovere indagini in aziende pubbliche e private per accertare eventuali discriminazioni dirette o indirette; corsi mirati all'inserimento delle donne adulte nel lavoro coordinati dall'Agenzia dell'impiego; interventi presso l'Assessorato all'istruzione e formazione professionale della Regione per la programmazione e la gestione dei corsi annuali per "operatrici di parita'" nell'orientamento e nella formazione professionale e per la promozione di corsi di sostegno al lavoro autonomo, secondo le direttive della CEE (rete Now, IRIS e ILE). 1993 Viene nominata con decreto ministeriale, Consigliera di parita' nella Commissione regionale dell'impiego della Lombardia in base alla legge 125/91 che attribuisce nuovi compiti e poteri alle Consigliere di parita'. Promuove in Commissioni numerosi interventi in favore delle donne in lista di mobilita' attraverso attivita' di orientamento e reinserimento nel lavoro, in collaborazione con l'Agenzia per l'impiego della Lombardia e con gli Uffici del collocamento. Partecipa al gruppo di lavoro costituito presso l'Osservatorio regionale del mercato del lavoro per l'analisi e l'elaborazione dei dati dei rapporti aziendali sull'organico del personale suddiviso per sesso inviati dalle aziende lombarde secondo l'art.9 della legge 125/1991. 1994 Promuove azioni in giudizio per la presunta discriminazione collettiva ed individuale in base all'art.4 comma 6 della legge 125/1991. Il ricorso presentato per contestare le modalita' di accesso ad un concorso promosso dal Comune di Milano nel settore della vigilanza urbana si conclude con una conciliazione a favore delle donne vigili presso il Tribunale di Milano nel 24 ottobre 1994. 1995-1996 Viene istituito presso l'U.R.L.M.O. di Milano l'ufficio del Consigliere regionale di parita'. Segue personalmente ogni caso di presunta discriminazione applicando rigorosamente l'art.8 della legge 125/1991 in collaborazione con l'ispettorato del lavoro. 1997 Collabora attivamente alla realizzazione del progetto Now "Sportelli donna e lavoro - Femmes vers l'emploi" che prevede per la fine del 1997 l'apertura di servizi di accoglienza, orientamento, accompagnamento per le donne disoccupate in alcune provincie della Lombardia , in partnership con la Francia e la Spagna. 1998 Viene riconfermata dal Ministero del lavoro su designazione della Regione Lombardia nel ruolo di Consigliere di Parita' regionale nella C.R.I. lombarda. 1999 Presenta ricorso alla Pretura del lavoro di Milano per discriminazione collettiva nei confronti di alcune societa' editoriali e di altri convenuti per la mancata applicazione dell'art. 4 della legge 125/1991 nella pubblicazione di inserzioni per la ricerca di personale. In seguito a tale ricorso la Federazione italiana degli editori di giornali firma congiuntamente alla Consigliera nazionale di parita', un protocollo d'intesa per superare con gradualita' quanto denunciato dal ricorso. In seguito a tale protocollo l'azione in giudizio viene sospesa. Viene inserita dalla regione tra i componenti della Commissione regionale per le politiche del lavoro, in base all'art. 7 della legge regionale 1/1999, dove opera attualmente. |
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