Gazzetta n. 60 del 12 marzo 2002 (vai al sommario) |
AGENZIA DELLE ENTRATE |
PROVVEDIMENTO 12 febbraio 2002 |
Approvazione delle specifiche tecniche per la trasmissione telematica dei dati contenuti nelle dichiarazioni modelli 730/2002, nelle comunicazioni di cui ai modelli 730-4 e 730-4 integrativo nonche' nelle schede riguardanti la scelta della destinazione dell'otto per mille dell'IRPEF. Approvazione delle istruzioni per lo svolgimento degli adempimenti previsti per l'assistenza fiscale da parte dei sostituti d'imposta e dei CAF-dipendenti. |
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IL DIRETTORE DELL'AGENZIA In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento, Dispone: 1. Trasmissione telematica dei dati relativi ai modelli 730/2002 da parte dei CAF-dipendenti. 1.1. I CAF-dipendenti devono trasmettere in via telematica i dati contenuti nei modelli di dichiarazione 730/2002 e nelle schede relative alla scelta dell'otto per mille dell'IRPEF, secondo le specifiche tecniche contenute nell'Allegato A al presente provvedimento. 1.2. I CAF-dipendenti che comunicano ai sostituti d'imposta i dati contenuti nei modelli 730-4 e 730-4 integrativo relativi ai redditi 2001 mediante supporti informatici, devono osservare le specifiche tecniche contenute nell'Allegato B al presente provvedimento. 1.3. I CAF-dipendenti che ricevono, quali intermediari, dai sostituti d'imposta le buste contenenti le schede relative alla scelta dell'otto per mille dell'IRPEF, devono trasmettere in via telematica i dati ivi contenuti, secondo le specifiche tecniche contenute nell'Allegato C al presente provvedimento. 2. Trasmissione telematica dei dati relativi ai modelli 730/2002 da parte dei sostituti d'imposta. 2.1. I sostituti d'imposta che prestano assistenza fiscale nell'anno 2002 devono trasmettere in via telematica, direttamente o tramite un intermediario abilitato, i dati contenuti nei modelli di dichiarazione 730/2002, osservando le specifiche tecniche contenute nell'Allegato A al presente provvedimento. 3. Trasmissione telematica dei dati relativi ai modelli 730/2002 da parte degli intermediari abilitati. 3.1. Gli intermediari abilitati devono trasmettere in via telematica i dati contenuti nei modelli di dichiarazione 730/2001 e nelle schede relative alla scelta dell'otto per mille dell'IRPEF, 730-1, consegnati dai sostituti d'imposta che hanno prestato assistenza fiscale, secondo le specifiche tecniche contenute, rispettivamente, nell'Allegato A e nell'Allegato C al presente provvedimento. 4. Istruzioni per lo svolgimento degli adempimenti previsti per l'assistenza fiscale da parte dei sostituti d'imposta e dei CAF-dipendenti. 4.1. Per lo svolgimento degli adempimenti previsti per l'assistenza fiscale da parte dei sostituti d'imposta e dei CAF-dipendenti devono essere seguite le istruzioni contenute nell'Allegato D al presente provvedimento. Motivazioni: Con il provvedimento 21 dicembre 2001, pubblicato nel supplemento ordinario n. 11 alla Gazzetta Ufficiale n. 14 del 17 gennaio 2002, sono stati approvati i modelli 730, 730-1, 730-2 per il sostituto d'imposta, 730-2 per il CAF, 730-3, 730-4, 730-4 integrativo, con le relative istruzioni, nonche' la busta per la consegna delle schede per la scelta della destinazione dell'otto per mille dell'IRPEF e la relativa bolla, concernenti la dichiarazione semplificata agli effetti dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, da presentare nell'anno 2002 da parte dei soggetti che si avvalgono dell'assistenza fiscale. Tale provvedimento prevede, tra l'altro che i CAF-dipendenti e i sostituti d'imposta che prestano assistenza fiscale nell'anno 2002 devono trasmettere in via telematica all'Agenzia delle Entrate i dati contenuti nelle dichiarazioni modello 730/2002 da loro elaborati, osservando le specifiche tecniche approvate con successivo provvedimento. In particolare, per la trasmissione telematica i CAF-dipendenti devono comunque utilizzare, quali intermediari abilitati, il servizio Entratel. I sostituti d'imposta, diversamente, nel caso in cui siano tenuti alla presentazione della dichiarazione mod. 770/2002 in relazione ad un numero di soggetti non superiore a venti, per la trasmissione telematica si avvalgono del servizio Internet. In ogni caso, i sostituti d'imposta possono consegnare i modelli 730/2002 anche ad un intermediario abilitato, ai fini della relativa trasmissione telematica dei dati ivi contenuti. Per cio' che concerne la trasmissione dei dati contenuti nelle schede relative alla scelta dell'otto per mille dell'IRPEF, i CAF-dipendenti devono trasmetterli direttamente in via telematica, mentre i sostituti d'imposta devono consegnare le buste che contengono le predette schede ad una banca convenzionata o ad un ufficio postale o ad un intermediario abilitato, per le cui modalita' di consegna si fa rinvio a quanto disposto dal citato provvedimento del 21 dicembre 2001, di approvazione del modello 730/2002. Detto provvedimento stabilisce, inoltre, che nel caso in cui i dati contenuti nei modelli 730-4 e 730-4 integrativo siano comunicati ai sostituti d'imposta, da parte dei CAF-dipendenti, mediante supporti informatici, devono essere osservate le specifiche tecniche stabilite con successivo provvedimento. Pertanto, al fine di dare attuazione alle predette disposizioni, con il presente provvedimento sono definiti: - nell'Allegato A, il contenuto e le specifiche tecniche da adottare per la trasmissione in via telematica all'Agenzia delle Entrate dei dati contenuti nei modelli di dichiarazione 730/2002, da parte dei sostituti d'imposta, dei CAF-dipendenti e degli intermediari abilitati che hanno assunto tale incarico; - nell'Allegato B, le specifiche tecniche per la trasmissione telematica dei modelli 730-4/2002 e 730-4/2002 integrativo, da osservare da parte dei CAF-dipendenti che comunicano ai sostituti d'imposta i dati contenuti in tali modelli mediante supporti informatici; - nell'Allegato C, le specifiche tecniche per l'invio dei dati riguardanti la scelta per la destinazione dell'otto per mille dell'IRPEF da parte dei CAF-dipendenti e degli intermediari abilitati che hanno assunto tale incarico; - nell'Allegato D, le istruzioni per lo svolgimento da parte dei sostituti d'imposta e dei CAF-dipendenti degli adempimenti previsti per l'assistenza fiscale prestata. Si riportano i riferimenti normativi del presente provvedimento. Attribuzioni del Direttore dell'Agenzia delle Entrate. Decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 (art. 57; art. 62; art. 66; art. 67, comma 1; art. 68, comma 1; art. 71, comma 3, lettera a); art. 73, comma 4); Statuto dell'Agenzia delle Entrate, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 42 del 20 febbraio 2001 (art. 5, comma 1; art. 6, comma 1); Regolamento di amministrazione dell'Agenzia delle Entrate, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 36 del 13 febbraio 2001 (art. 2, comma 1); Decreto del Ministro delle Finanze 28 dicembre 2000, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 9 del 12 febbraio 2001. Disciplina normativa di riferimento. Decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, e successive modificazioni: disposizioni in materia di accertamento delle imposte sui redditi; Decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, e successive modificazioni: norme di semplificazione degli adempimenti dei contribuenti in sede di dichiarazione dei redditi e dell'imposta sul valore aggiunto, nonche' di modernizzazione del sistema di gestione delle dichiarazioni; Decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n. 322, e successive modificazioni: regolamento recante modalita' per la presentazione delle dichiarazioni relative alle imposte sui redditi, all'imposta regionale sulle attivita' produttive e all'imposta sul valore aggiunto; Decreto del Ministero delle Finanze 31 luglio 1998, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 187 del 12 agosto: modalita' tecniche di trasmissione telematica delle dichiarazioni e dei contratti di locazione e di affitto da sottoporre a registrazione, nonche' di esecuzione telematica dei pagamenti, come modificato dal decreto del Ministero delle Finanze 24 dicembre 1999, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 306 del 31 dicembre 1999, nonche' dal decreto del Ministero delle Finanze 29 marzo 2000, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 78 del 3 aprile 2000; Decreto del Ministero delle Finanze 18 febbraio 1999, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 44 del 23 febbraio 1999, decreto 12 luglio 2000, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 173 del 26 luglio 2000 e decreto 21 dicembre 2000, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 3 del 4 gennaio 2001: individuazione di altri soggetti incaricati alla trasmissione telematica delle dichiarazioni, comprese quelle delle Amministrazioni dello Stato; Decreto del Ministro delle Finanze 31 maggio 1999, n. 164, e successive modificazioni: regolamento recante norme per l'assistenza fiscale resa dai Centri di assistenza fiscale per le imprese e per i dipendenti, dai sostituti di imposta e dai professionisti; Provvedimento 21 dicembre 2001, pubblicato nel supplemento ordinario n. 11 alla Gazzetta Ufficiale n. 14 del 17 gennaio 2002: approvazione dei modelli 730, 730-1, 730-2 per il sostituto d'imposta, 730-2 per il CAF, 730-3, 730-4, 730-4 integrativo, con le relative istruzioni, nonche' della busta per la consegna del modello 730-1 e della relativa bolla, concernenti la dichiarazione semplificata agli effetti dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, da presentare nell'anno 2002 da parte dei soggetti che si avvalgono dell'assistenza fiscale. Il presente provvedimento sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma,12 febbraio 2002 Il direttore: Raffaele Ferrara |
| ALLEGATO A Specifiche tecniche per la trasmissione telematica Modello 730/2002
----> Vedere allegato da pag. 11 a pag. 60 <---- |
| ALLEGATO B Specifiche tecniche per la trasmissione dei modelli 730-4/2002 e 730-4/2002 integrativo
----> Vedere allegato da pag. 63 a pag. 70 <---- |
| ALLEGATO C Specifiche tecniche per la trasmissione telematica Scelta otto per mille
----> Vedere allegato da pag. 73 a pag. 81 <---- |
| ALLEGATO D
Istruzioni per lo svolgimento da parte dei sostituti di
imposta e dei C.A.F. degli adempimenti previsti
dall'assistenza fiscale
PARTE GENERALE
CONTROLLO DELLE DICHIARAZIONI MOD. 730 E LIQUIDAZIONE
DELL'IMPOSTA, DELL' ADDIZIONALE REGIONALE ALL'IRPEF E
DELL'ADDIZIONALE COMUNALE ALL'IRPEF
Nel capitolo che segue vengono descritti gli adempimenti che i
sostituti di imposta ed i Centri di Assistenza Fiscale devono
effettuare per il controllo e la liquidazione del modello 730.
Tali operazioni vengono descritte seguendo l'ordine di esposizione
dei quadri contenuti nel Mod. 730.
Per ogni quadro vengono riportati:
* il dettaglio dei controlli formali da operare relativamente ai
dati comunicati dal contribuente;
* le modalita' di calcolo per la determinazione dei redditi e
della relativa imposta;
* le modalita' di calcolo dell'eventuale Addizionale regionale
all'IRPEF;
* le modalita' di calcolo dell'eventuale Addizionale comunale
all'IRPEF;
* le modalita' di calcolo dell'eventuale acconto dovuto sui
redditi soggetti a tassazione separata.
Nello svolgimento delle operazioni di controllo e liquidazione,
gli importi indicati nei campi del Mod. 730 LIRE debbono essere
considerati in migliaia di lire e quelli indicati nel mod. 730 EURO
debbono essere considerati in unita' di EURO (senza tener conto degli
zeri prestampati); i campi che contengono una percentuale debbono
essere arrotondati alla seconda cifra decimale. La compilazione della
dichiarazione deve essere effettuata utilizzando un'unica unita' di
conto (quindi i valori della dichiarazione devono essere espressi o
tutti in lire o tutti in EURO).
Per ogni quadro vengono inoltre indicati i messaggi da utilizzare
per segnalare eventuali anomalie e/o incongruenze riscontrate durante
la fase di controllo. In particolare, sono previste due sezioni:
nella prima, denominata "Segnalazioni", viene indicato l'elenco delle
eventuali anomalie o discordanze per le quali deve essere data
opportuna comunicazione al contribuente; nella seconda, denominata
"Esclusione dall'assistenza fiscale", vengono indicate soltanto
quelle anomalie che, non consentendo le operazioni di liquidazione e
di conguaglio degli importi da versare o da rimborsare, escludono il
contribuente dall'assistenza fiscale e quindi lo obbligano a
ripresentare la dichiarazione. Si precisa che la non effettuazione
delle operazioni di liquidazione e l'obbligo di ripresentare la
dichiarazione deve essere comunicata al contribuente.
Nell'ipotesi di interruzione dell'assistenza fiscale, i dati
rilevati dalla dichiarazione Mod. 730, da riportare nel modello 770
Semplificato dal sostituto d'imposta ovvero da trasmettere
all'Agenzia delle Entrate da parte dei C.A.F., devono essere
integrati con la segnalazione delle anomalie e/o incongruenze
riscontrate, seguendo le modalita' previste dalle specifiche tecniche
di fornitura dei dati.
Tutti i dati della dichiarazione devono essere conformi alla
struttura (formato e valori ammessi) definita nelle specifiche
tecniche.
I dati del record B che risultano incongruenti con la struttura
prevista dalle specifiche tecniche debbono essere impostati a zero,
se numerici, o a spazi, se alfanumerici; invece i dati del record C
che risultano incongruenti, non devono essere trasmessi.
DICHIARAZIONE COMPILATA IN EURO
Nel caso in cui la dichiarazione sia stata compilata in Euro, la
modalita' di arrotondamento degli importi determinati con riferimento
alle istruzioni della presente circolare, deve essere il seguente:
- arrotondamento per eccesso, se la frazione di decimale e' uguale
o superiore a 50 centesimi di euro;
- arrotondamento per difetto, se la frazione di decimale e'
inferiore a detto limite.
ISTRUZIONI PER IL CONTROLLO E LA LIQUIDAZIONE
DELLE DICHIARAZIONI MOD. 730
1 DATI ANAGRAFICI E DI RESIDENZA DEL DICHIARANTE E SCELTA PER LA
DESTINAZIONE DELL'OTTO PER MILLE DELL'IRPEF
1.1 CONTROLLI DA EFFETTUARE
Dichiarazione in LIRE e in Euro
Se la dichiarazione e' in "LIRE" tutte le operazioni di calcolo
devono essere effettuate in Lire; viceversa, se la dichiarazione e'
in "EURO" tutte le operazioni di calcolo devono essere effettuate in
Euro.
Codice fiscale del contribuente
Il dato deve essere sempre presente.
Il codice fiscale deve essere di 16 caratteri a struttura
alfanumerica; puo' essere, in alcuni casi (codice fiscale
provvisorio), di 11 caratteri a struttura completamente numerica.
Su tale dato va effettuata la verifica del carattere di controllo
secondo le disposizioni contenute nel D.M. 23 dicembre 1976.
Codice fiscale del rappresentante o tutore
Se presente, deve essere di 16 caratteri a struttura alfanumerica;
puo' essere, in alcuni casi (codice fiscale provvisorio), di 11
caratteri a struttura completamente numerica.
Su tale dato va effettuata la verifica del carattere di controllo
secondo le disposizioni contenute nel D.M. 23 dicembre 1976.
Caselle Dichiarante - Coniuge Dichiarante - Dichiarazione
Congiunta - Rappresentante o tutore
Nel modello del dichiarante la casella relativa al "Dichiarante"
deve essere sempre barrata.
Nel modello nel quale e' barrata la casella "Dichiarante" non puo'
essere barrata la casella relativa al "Coniuge dichiarante" ed al
"Rappresentante o tutore".
Nel modello nel quale e' barrata la casella "Coniuge dichiarante"
non puo' essere barrata la casella relativa al "Dichiarante" ed al
"Rappresentante o tutore".
Se e' barrata la casella relativa al "Coniuge dichiarante", nel
modello del dichiarante, oltre alla casella "Dichiarante", deve
essere barrata anche la casella di dichiarazione congiunta.
Se e' barrata la casella relativa al coniuge dichiarante
verificare la presenza dei relativi dati anagrafici, di residenza e
contabili.
Se e' barrata la casella relativa al "Rappresentante o tutore":
a) verificare la presenza dei relativi dati anagrafici e di
residenza (non e' necessaria l'indicazione dei dati relativi alla
variazione della residenza anagrafica);
b) verificare che sia barrata la casella 7 o 8 relativamente allo
stato civile del contribuente;
c) verificare che per il tutore o rappresentante non siano
presenti i dati contabili;
d) verificare che il codice fiscale del contribuente e del
rappresentante o tutore siano presenti sia nel modello del
dichiarante che in quello del rappresentante.
Cognome e Nome
I dati devono essere sempre presenti .
Sesso
Puo' assumere esclusivamente i valori "M" o "F"; in caso contrario
considerare il dato assente.
Data di nascita
Il dato indicato sul modello deve essere sempre presente e nella
forma giorno, mese, anno (ggmmaaaa).
Comune (o stato Estero) di nascita
Il dato deve essere sempre presente.
Provincia di nascita
Puo' essere assente per i contribuenti nati all'estero.
Per i contribuenti nati nelle ex province dell'Istria, Giuliane e
Dalmate (Fiume, Pola e Zara) la provincia puo' essere assente oppure
puo' assumere i valori FU, PL e ZA.
Per le province di nuova istituzione puo' essere indicata la sigla
della nuova provincia.
Comune di residenza
Il dato deve essere sempre presente. E' necessario riportare tra
parentesi, accanto alla dizione del comune indicata dal contribuente,
il relativo codice catastale.
Provincia di residenza
Il dato deve essere sempre presente.
Per la provincia verificare che sia stata utilizzata la sigla (RM
per Roma).
Per le province di nuova istituzione puo' essere indicata la sigla
della nuova provincia.
C.A.P.
Il dato deve essere di 5 caratteri.
Frazione, via e numero civico
Il dato deve essere sempre presente.
Data di variazione della residenza
Se presente deve essere indicata nella forma giorno, mese, anno
(ggmmaaaa). I valori possibili per l'anno di variazione sono l'anno
cui si riferiscono i redditi o l'anno di presentazione della
dichiarazione.
Residenza variata da meno di 60 giorni
Se la casella e' barrata deve essere indicata la data di
variazione della residenza.
Comune di domicilio fiscale al 31-12-2001
Il dato deve essere sempre presente. E' necessario riportare tra
parentesi, accanto alla dizione del comune indicata dal contribuente,
il relativo codice catastale.
Provincia di domicilio fiscale al 31-12-2001
Il dato deve essere sempre presente.
Per la provincia verificare che sia stata utilizzata la sigla (RM
per Roma).
Per le province di nuova istituzione puo' essere indicata la sigla
della nuova provincia.
Stato civile
Verificare che sia barrata una sola delle caselle previste nel
modello 730 (1, 2, 3, 4, 5, 7 o 8); in caso contrario il dato e' da
considerare assente.
Nel caso in cui sia stata barrata la casella 7 o 8, verificare la
presenza del codice fiscale del rappresentante o tutore e dei
relativi dati anagrafici e di residenza.
1.2 ANOMALIE ED INCONGRUENZE
1.2.1 SEGNALAZIONI
Eventuali anomalie e/o incongruenze individuate sulla base dei
controlli precedentemente descritti relativi a:
* codice fiscale del contribuente e/o del rappresentante o tutore
* casella Dichiarante - Coniuge Dichiarante - Rappresentante o
tutore
* cognome e nome
* data e comune di nascita
* dati del domicilio fiscale al 31 dicembre 2001 (Comune,
provincia)
* residenza anagrafica (Comune e provincia, indirizzo, variazione
di residenza da meno di 60 giorni)
* stato civile.
* devono essere comunicate al contribuente mediante il messaggio
"Dati anagrafici o di residenza del dichiarante mancanti o errati".
1.2.2 ESCLUSIONE DALL'ASSISTENZA FISCALE
La presenza delle anomalie esposte nel punto precedente, ad
esclusione di quelle relative allo stato civile, comporta la non
effettuazione delle operazioni di liquidazione e di conguaglio e
quindi deve essere comunicata all'assistito l'esclusione
dall'assistenza fiscale ed il conseguente obbligo di ripresentare la
dichiarazione dei redditi.
1.3 SCELTA PER LA DESTINAZIONE DELL'OTTO PER MILLE DELL'IRPEF ALLE
ISTITUZIONI BENEFICIARIE (RISERVATO AI CAF)
Il dato relativo alla scelta dell'otto per mille dell'IRPEF deve
essere rilevato in base alla firma apposta dal contribuente nel
modello 730-1.
L'acquisizione effettuata per la destinazione dell'otto per mille
dell'IRPEF deve essere comunicata al contribuente mediante il
messaggio "Scelta per la destinazione dell'otto per mille dell'IRPEF:
(istituzione beneficiaria)" ovvero "Non e' stata effettuata la scelta
per la destinazione dell'otto per mille dell'IRPEF".
In caso di firma del contribuente per una delle Istituzioni
beneficiarie, deve essere impostato a "1" il relativo campo
posizionale della fornitura da inviare all'Agenzia delle Entrate.
Se il contribuente non ha effettuato alcuna scelta, tutti i campi
previsti devono essere impostati a "0".
E' previsto anche un campo per segnalare eventuali anomalie
nell'apposizione della firma. Tale campo puo' assumere i valori:
0 - nessuna anomalia
1 - presenza di piu' firme
2 - unica firma su piu' caselle
3 - segno non riconducibile a firma
4 - scheda mancante (mancata consegna del Mod. 730-1)
5 - Mod 730-1 non firmato
Anche in questi casi deve essere impostato il campo relativo alle
Istituzioni beneficiarie interessate (es.: se un contribuente ha
firmato per tutte le Istituzioni beneficiarie, dovranno essere
impostati ad "1" tutti i campi previsti nella fornitura relativi alle
Istituzioni beneficiarie e deve essere impostato ad "1" il flag
anomalia).
Se e' stata espressa la scelta in uno dei riquadri ed in un altro
si rileva un qualsiasi segno, il flag anomalia deve essere impostato
a "3".
Nel caso di assenza di firma, il flag anomalia deve essere
impostato a "5".
La presenza di anomalie di tipo "1", "2" o "3" nella scelta per la
destinazione dell'otto per mille dell'IRPEF deve essere comunicata al
contribuente mediante il messaggio "Scelta anomala per la
destinazione dell'otto per mille dell'IRPEF : (tipo di anomalia)".
I dati anagrafici devono essere riportati cosi' come indicati dal
contribuente.
2 CONIUGE E FAMILIARI A CARICO
2.1 CONTROLLI DA EFFETTUARE
Relazione di parentela
Verificare che per ogni rigo relativo ai figli o altri familiari
del quadro sia barrata una sola delle caselle (F o A); in caso
contrario il dato e' da considerare assente.
Se risultano compilati uno o piu' dei righi da 3 a 6 del prospetto
dei familiari a carico per i quali e' stata barrata la casella F e
non risulta compilato il secondo rigo relativo al primo figlio
(casella F1) trasferire i dati di uno dei figli indicati nei righi da
3 a 6 nel secondo rigo (primo figlio) riportando, ove possibile, i
dati del figlio piu' anziano.
Il prospetto dei familiari a carico cosi' ridefinito deve essere
riportato sia nel mod. 730 "cartaceo" consegnato all'assistito (in
sostituzione del dato originariamente indicato dal contribuente) che
nella fornitura da trasmettere in "via telematica" all'Agenzia delle
Entrate. Di tale situazione deve essere data comunicazione al
contribuente con apposito messaggio.
Codice fiscale
Il codice fiscale deve essere di 16 caratteri a struttura
alfanumerica.
Puo' essere, in alcuni casi (codice fiscale provvisorio), di 11
caratteri a struttura completamente numerica.
Su tale dato va effettuata la verifica del carattere di controllo
secondo le disposizioni contenute nel D.M. 23 dicembre 1976.
Mesi a carico
Il dato puo' assumere i valori compresi tra 1 e 12.
Nel caso in cui il valore indicato sia diverso da quelli ammessi,
il dato si considera assente.
Controllare che per ogni singolo familiare (individuato dallo
stesso codice fiscale) la somma dei relativi mesi a carico (col. 3)
non sia superiore a 12; nel caso contrario, riportare zero nella
colonna 3 (mesi a carico) di tutti i righi relativi a detto
familiare.
Controllare che il totale dei mesi indicati per il "Coniuge a
carico" e/o per i "Figli a carico", per i quali e' stato indicato il
valore "C"nel campo "Percentuale" (col. 5), non sia superiore a "12".
Nel caso contrario riportare zero, sia nella colonna 3 (mesi a
carico) del rigo riservato al coniuge che nella colonna 3 di tutti i
righi nei quali a colonna 5 (percentuale) e' stato indicato il valore
"C".
Inoltre, nel caso di dichiarazione congiunta, se lo stesso
familiare risulta presente sia nel Prospetto dei familiari a carico
del dichiarante che nel Prospetto dei familiari a carico del coniuge
dichiarante, verificare che la media ponderata dei mesi a carico
relativa al suddetto familiare non sia superiore a 12. A tal fine la
media ponderata deve essere calcolata sommando, per ogni rigo per il
quale e' presente il medesimo familiare, il risultato della seguente
operazione:
Mesi a carico (col. 3) X Percentuale di detrazione spettante (col. 5)
---------------------------------------------------------------------
100
Se per un figlio e' stato indicato il valore "C" nel campo
"Percentuale di detrazione spettante", nella formula sopra esposta la
percentuale vale 100.
Nel caso in cui il risultato della media ponderata sia superiore a
12, riportare zero nella colonna 3 (mesi a carico) di tutti i righi
relativi al familiare interessato.
Controllare che il totale dei mesi indicati per il primo figlio
(casella F1 barrata nel secondo rigo), nel caso in cui il
contribuente abbia compilato il prospetto dei Familiari a carico su
piu' modelli, non sia superiore a 12. Nel caso contrario riportare il
totale dei mesi a 12 operando l'abbattimento dei mesi a partire
dall'ultimo modello compilato.
Il prospetto dei familiari a carico cosi' ridefinito deve essere
riportato sia nel mod. 730 "cartaceo" consegnato all'assistito (in
sostituzione dei dati originariamente indicati dal contribuente) che
nella fornitura da trasmettere in "via telematica" all'Agenzia delle
Entrate. Di tale situazione deve essere data comunicazione al
contribuente con apposito messaggio.
Mesi a carico per i figli minori di 3 anni
Il dato puo' assumere i valori compresi tra 1 e 12. Non puo'
essere presente se e' stato indicato il valore "C" nella casella
"Percentuale" oppure se e' stata barrata la casella "A".
Nel caso in cui il valore indicato sia diverso da quelli ammessi
il dato si considera assente.
Nel caso in cui il valore sia superiore a quello indicato per i
mesi a carico (col. 3) il dato deve essere ricondotto al numero di
mesi di cui alla colonna 3.
Se e' presente il codice fiscale del minore e l'anno di nascita in
esso indicato (settimo ed ottavo carattere del cod. fiscale) non e'
uguale a "98" o "99" o "00" o "01" il numero di mesi di colonna 4
deve essere ricondotto a zero.
Controllare che per ogni singolo figlio (individuato dallo stesso
codice fiscale) la somma dei mesi a carico per i minori di 3 anni
(col. 4) non sia superiore a 12. Nel caso contrario, riportare zero
nella colonna 4 (mesi a carico per minori di anni 3) di tutti i righi
relativi a detto familiare.
Percentuale di detrazione spettante
Nel campo deve essere indicata una percentuale compresa tra 0 e
100.
Il dato puo' assumere il valore "C" solo se come relazione di
parentela e' stata barrata la casella "F1" o "F".
Nel caso in cui il valore indicato sia diverso da quelli ammessi
il dato si considera assente.
2.2 ANOMALIE ED INCONGRUENZE
2.2.1 SEGNALAZIONI
Eventuali anomalie e/o incongruenze individuate sulla base dei
controlli precedentemente descritti relativi a:
* relazione di parentela
* mesi a carico
* Mesi a carico per i figli minori di 3 anni
* percentuale di detrazione spettante
devono essere comunicate al contribuente mediante il messaggio
"Dati del coniuge o dei familiari a carico mancanti o errati".
Se tali anomalie e/o incongruenze hanno determinato il non
riconoscimento totale o parziale della relativa detrazione, il
precedente messaggio deve essere sostituito con il seguente:
"Detrazione per coniuge e/o familiari a carico in tutto o in parte
non riconosciuta per dati incongruenti o errati".
2.2.2 ESCLUSIONE DALL'ASSISTENZA FISCALE
La presenza di anomalie esposte nel punto precedente non comporta
l'esclusione del contribuente dall'assistenza fiscale ma rileva ai
soli fini della determinazione delle detrazioni.
3 DATI DEL SOSTITUTO D'IMPOSTA CHE EFFETTUERA' IL CONGUAGLIO
Il controllo del presente riquadro deve essere effettuato se il
Mod. 730 e' stato presentato ad un Caf.
Se i dati del sostituto d'imposta sono riportati sia sul modello
del Dichiarante che del Coniuge dichiarante e risultano diversi tra
loro, il sostituto d'imposta da prendere in considerazione e' quello
indicato sul modello del Dichiarante.
3.1 CONTROLLI DA EFFETTUARE
Cognome o Denominazione del sostituto d'imposta
Il dato deve essere sempre presente.
Nome
Se il codice fiscale e' di 16 caratteri il dato deve essere sempre
presente.
Codice fiscale
Il dato deve essere sempre presente.
Il codice fiscale deve essere di 16 caratteri e avere struttura
alfanumerica o di 11 caratteri a struttura completamente numerica.
Su tale dato va effettuata la verifica del carattere di controllo
secondo le disposizioni contenute nel D.M. 23 dicembre 1976.
Comune
Il dato deve essere sempre presente.
Provincia
Il dato deve essere sempre presente.
Per la Provincia verificare che sia stata utilizzata la sigla (RM
per Roma).
Per le province di nuova istituzione puo' essere indicata la sigla
della nuova provincia.
C.A.P.
Il dato deve essere di 5 caratteri.
Indirizzo
Il dato deve essere sempre presente.
3.2 ANOMALIE ED INCONGRUENZE
3.2.1 SEGNALAZIONI
Eventuali anomalie e/o incongruenze individuate sulla base dei
controlli precedentemente descritti sui dati relativi a:
* cognome o denominazione
* nome (in caso di codice fiscale di 16 caratteri)
* codice fiscale
* comune e provincia del luogo al quale devono essere inviate le
comunicazioni Mod. 730/4 da parte dei C.A.F.
* indirizzo
devono essere comunicate al contribuente mediante il messaggio
"Dati del sostituto d'imposta mancanti o errati".
3.2.2 ESCLUSIONE DALL'ASSISTENZA FISCALE
La presenza delle anomalie esposte nel punto precedente comporta
la non effettuazione delle operazioni di liquidazione e di conguaglio
e quindi deve essere comunicata all'assistito l'esclusione
dall'assistenza fiscale ed il conseguente obbligo di ripresentare la
dichiarazione dei redditi.
4 REDDITI DEI TERRENI (QUADRO A)
4.1 CONTROLLI DA EFFETTUARE
I controlli devono essere effettuati relativamente ad ogni rigo
del Quadro A compilato.
Reddito Dominicale
Tale dato non puo' essere presente se il campo "Titolo" assume il
valore "7" ed il campo "Casi particolari" assume uno dei seguenti
valori: "4", "5" o "6".
Titolo
Deve essere sempre presente; puo' assumere i valori da 1 a 7.
Possesso
Giorni: il dato deve essere sempre presente e puo' assumere valori
compresi tra 1 e 365.
Per i terreni indicati su piu' righi, il totale dei periodi di
possesso non puo' superare 365.
Percentuale: il dato deve essere sempre presente e nel campo deve
essere indicata una percentuale compresa tra 0 e 100.
Canone di affitto in regime vincolistico
Deve essere presente solo se il campo "Titolo" (col. 2) assume il
valore 2.
Casi particolari
Il dato puo' assumere i valori da 1 a 6.
Il campo "Casi particolari" di colonna 7 puo' assumere i valori
espressi nella tabella sottostante in relazione ai valori assunti dal
campo "Titolo" (col. 2).
-----------------------------------------
Casi particolari | Titolo
--------------------|--------------------
1 | 1, 4, 7
--------------------|--------------------
2 | 1, 4, 7
--------------------|--------------------
3 | 1, 4, 7
--------------------|--------------------
4 | 2, 3, 4, 7
--------------------|--------------------
5 | 4, 7
--------------------|--------------------
6 | 4, 7
--------------------|--------------------
Casella di continuazione
La casella non puo' essere barrata sul primo rigo del Quadro A del
modello 730 se contraddistinto dal valore 1 nel campo "Modello No".
4.2 ANOMALIE ED INCONGRUENZE
4.2.1 SEGNALAZIONI
Le anomalie e/o incongruenze individuate sulla base dei controlli
precedentemente descritti sui dati contenuti nel Quadro A devono
essere comunicate al contribuente mediante il messaggio "Dati
mancanti o errati relativi al Quadro A - Redditi dei terreni".
4.2.2 ESCLUSIONE DALL'ASSISTENZA FISCALE
La presenza delle anomalie esposte nel punto precedente, comporta
la non effettuazione delle operazioni di liquidazione e di conguaglio
e quindi deve essere comunicata all'assistito l'esclusione
dall'assistenza fiscale ed il conseguente obbligo di ripresentare la
dichiarazione dei redditi.
4.3 MODALITA' DI CALCOLO
4.3.1 DETERMINAZIONE DEL REDDITO DOMINICALE
4.3.1.1 DATI DEL TERRENO SU UN SOLO RIGO
Se i dati del terreno sono stati riportati in un solo rigo, la
quota spettante del reddito dominicale deve essere determinata, in
relazione al valore presente nel campo "Titolo", come segue:
a) Il campo "Titolo" (col. 2) assume il valore 1
* se non e' impostato il campo "Casi particolari" (col. 7) oppure
nello stesso e' indicato il valore 3:
Quota spettante del reddito dominicale = Reddito dominicale (col.
1) x 1,80 x Giorni di possesso (col. 4) / 365 x Percentuale di
possesso (col. 5) / 100.
* se nel campo "Casi particolari" (col. 7) e' indicato il valore
1:
Quota spettante del reddito dominicale = Reddito dominicale (col.
1) x 1,80 x Giorni di possesso (col. 4) / 365 x Percentuale di
possesso (col. 5) / 100 x 0,3.
* se nel campo "Casi particolari" (col. 7) e' indicato il valore
2:
Quota spettante del reddito dominicale = 0.
b) Il campo "Titolo" (col. 2) assume il valore 2
* se non e' impostato il campo "Casi particolari" (col. 7):
1. determinare la Quota spettante del reddito dominicale come
segue: Reddito dominicale (col. 1) x 1,80 x Giorni di possesso (col.
4) / 365 x Percentuale di possesso (col. 5) / 100.
2. determinare la quota spettante del canone di affitto come
segue: Canone di affitto (col. 6) x percentuale di possesso (col. 5)
/ 100;
3. Se la quota spettante del canone di affitto e' inferiore
all'80% della quota spettante del reddito dominicale calcolato
secondo quanto descritto, il reddito e' dato dalla quota spettante
del Canone di affitto, altrimenti il reddito e' dato dalla quota
spettante del reddito dominicale
* se nel campo "Casi particolari" (col. 7) e' indicato il valore
4:
1. determinare la Quota spettante del reddito dominicale come
segue: Reddito dominicale (col. 1) x Giorni di possesso (col. 4) /
365 x Percentuale di possesso (col. 5) / 100.
2. determinare la quota spettante del canone di affitto come
segue: Canone di affitto (col. 6) x percentuale di possesso (col. 5)
/ 100;
3. Se la quota spettante del canone di affitto e' inferiore
all'80% della quota spettante del reddito dominicale calcolato
secondo quanto descritto, il reddito e' dato dalla quota spettante
del Canone di affitto, altrimenti il reddito e' dato dalla quota
spettante del reddito dominicale
c) Il campo "Titolo" (col. 2) assume il valore 3
* se non e' impostato il campo "Casi particolari" (col. 7):
determinare la Quota spettante del reddito dominicale come segue:
Reddito dominicale (col. 1) x 1,80 x Giorni di possesso (col. 4) /
365 x Percentuale di possesso (col. 5) / 100.
* se nel campo "Casi particolari" (col. 7) e' indicato il valore
4:
determinare la Quota spettante del reddito dominicale come segue:
Reddito dominicale (col. 1) x Giorni di possesso (col. 4) / 365 x
Percentuale di possesso (col. 5) / 100.
d) Il campo "Titolo" (col. 2) assume il valore 4
Il reddito dominicale e' zero.
e) Il campo "Titolo" (col. 2) assume il valore 5 o 6
il reddito dominicale e' zero in quanto la quota del reddito
dominicale deve essere indicata dal contribuente unitamente al
reddito agrario.
f) Il campo "Titolo" (col. 2) assume il valore 7
* Se non e' impostato il campo "Casi particolari" (col. 7) oppure
nello stesso e' indicato il valore 3:
Quota spettante del reddito dominicale = Reddito dominicale (col.
1) x 1,80 x Giorni di possesso (col. 4) / 365 x Percentuale di
possesso (col. 5) / 100.
* Se nel campo "Casi particolari" (col. 7) e' indicato il valore
1:
Quota spettante del reddito dominicale = Reddito dominicale (col.
1) x 1,80 x Giorni di possesso (col. 4) / 365 x Percentuale di
possesso (col. 5) / 100 x 0,3.
* Se nel campo "Casi particolari" (col. 7) e' indicato il valore
2:
Quota spettante del reddito dominicale = 0.
4.3.1.2 DATI DEL TERRENO SU PIU' RIGHI
Se i dati relativi ad uno stesso terreno sono stati indicati su
piu' righi (casella di col. 8 barrata) ma in nessun rigo e' presente
il codice 2 nella colonna 2 (titolo), il reddito dominicale del
terreno e' dato dalla somma delle quote di reddito dominicale
calcolate per ogni singolo rigo cosi' come descritto nel precedente
paragrafo.
Se invece in almeno uno dei righi e' presente il codice 2 a
colonna 2 (titolo), e' necessario determinare il reddito dominicale
nel modo seguente:
1) Determinare per ciascun rigo, in relazione al valore presente
nel campo "Titolo", la quota di reddito dominicale con le modalita'
di seguito indicate:
a) Il campo "Titolo" (col. 2) assume il valore 1
* se non e' impostato il campo "Casi particolari" (col. 7) oppure
nello stesso e' indicato il valore 3:
Quota spettante del reddito dominicale = Reddito dominicale (col.
1) x 1,80 x Giorni di possesso (col. 4) / 365 x Percentuale di
possesso (col. 5) / 100.
* se nel campo "Casi particolari" (col. 7) e' indicato il valore
1:
Quota spettante del reddito dominicale = Reddito dominicale (col.
1) x 1,80 x Giorni di possesso (col. 4) / 365 x Percentuale di
possesso (col. 5) / 100 x 0,3.
* se nel campo "Casi particolari" (col. 7) e' indicato il valore
2:
Quota spettante del reddito dominicale = 0.
b) Il campo "Titolo" (col. 2) assume il valore 2 o il valore 3
* se non e' impostato il campo "Casi particolari" (col. 7)
determinare la Quota spettante del reddito dominicale come segue:
Reddito dominicale (col. 1) x 1,80 x Giorni di possesso (col. 4) /
365 x Percentuale di possesso (col. 5) / 100.
* se nel campo "Casi particolari" (col. 7) e' indicato il valore 4
determinare la Quota spettante del reddito dominicale come segue:
Reddito dominicale (col. 1) x Giorni di possesso (col. 4) / 365 x
Percentuale di possesso (col. 5) / 100.
c) Il campo "Titolo" (col. 2) assume il valore 4
Il reddito dominicale e' zero.
d) Il campo "Titolo" (col. 2) assume il valore 5 o 6
il reddito dominicale e' zero in quanto la quota del reddito
dominicale deve essere indicata dal contribuente unitamente al
reddito agrario.
Il campo "Titolo" (col. 2) assume il valore 7
* Se non e' impostato il campo "Casi particolari" (col. 7) oppure
nello stesso e' indicato il valore 3:
Quota spettante del reddito dominicale = Reddito dominicale (col.
1) x 1,80 x Giorni di possesso (col. 4) / 365 x Percentuale di
possesso (col. 5) / 100.
* Se nel campo "Casi particolari" (col. 7) e' indicato il valore
1:
Quota spettante del reddito dominicale = Reddito dominicale (col.
1) x 1,80 x Giorni di possesso (col. 4) / 365 x Percentuale di
possesso (col. 5) / 100 x 0,3.
* Se nel campo "Casi particolari" (col. 7) e' indicato il valore
2:
Quota spettante del reddito dominicale = 0.
Determinare il Totale delle quote di reddito dominicale sommando
le quote di reddito dominicale determinate per ciascun rigo.
2) Determinare, per ciascun rigo nel quale e' presente nel campo
"Titolo" il valore 2 o 3, la quota di canone di affitto nel modo
seguente:
A. campo "Titolo" (col. 2) assume il valore 2
quota di canone di affitto = Canone di affitto (col. 6) x
Percentuale di possesso (col. 5) /100.
B. campo "Titolo" (col. 2) assume il valore 3
si presume come canone di affitto il reddito dominicale del rigo.
A tal fine :
* se non e' impostato il campo "Casi particolari" (col. 7)
determinare la Quota del canone di affitto come segue:
Reddito dominicale (col. 1) x 1,80 x Giorni di possesso (col. 4) /
365 x Percentuale di possesso (col. 5) / 100.
* se nel campo "Casi particolari" (col. 7) e' indicato il valore 4
determinare la Quota del canone di affitto come segue:
Reddito dominicale (col. 1) x Giorni di possesso (col. 4) / 365 x
Percentuale di possesso (col. 5) / 100.
Determinare il Totale delle quote di canone di affitto sommando le
quote del canone di affitto determinate per ciascun rigo.
3) Se il totale delle quote del canone di affitto e' inferiore
all'80% del totale delle quote del reddito dominicale il reddito e'
dato dal totale delle quote del canone di affitto, in caso contrario
e' pari al totale delle quote del reddito dominicale.
Se viene effettuata la rivalutazione dei redditi dominicali ne
deve essere data comunicazione al contribuente mediante il messaggio:
"Redditi dominicali determinati catastalmente rivalutati ai sensi di
legge dell' 80%".
Se non viene effettuata la rivalutazione dei redditi dominicali
per effetto dell'agevolazione prevista per l'imprenditoria agricola
giovanile ne deve essere data comunicazione al contribuente mediante
il messaggio: "E' stata riconosciuta l'agevolazione prevista per
legge a favore dell'imprenditoria agricola giovanile".
4.3.1.3 REDDITO DOMINICALE TOTALE E MODALITA' DI ARROTONDAMENTO
La somma dei redditi dominicali cosi' determinati va riportata nel
rigo 1 del riepilogo dei redditi del Mod. 730-3 "Prospetto di
liquidazione". A tal fine il reddito dominicale di ogni singolo
terreno deve essere arrotondato alle migliaia di lire o all'unita' di
euro (a seconda del modello utilizzato e seguendo le regole di
arrotondamento previste per la relativa valuta ) prima di farlo
concorrere alla somma da riportare nel rigo 1 del mod. 730-3.
Gli arrotondamenti devono essere effettuati con le seguenti
modalita':
- terreno i cui dati sono riportati su un solo rigo
deve essere arrotondato il relativo reddito dominicale del
terreno;
- terreno i cui dati sono indicati su piu' righi, ma in nessun
rigo e' presente il codice "2" nella colonna 2
deve essere arrotondata la quota di reddito dominicale calcolata
per ogni singolo rigo del terreno;
- terreno i cui dati sono indicati su piu' righi ed e' presente in
almeno un rigo il codice "2" nella colonna 2
deve essere arrotondato il reddito dominicale del terreno
determinato dal confronto tra il totale delle quote del canone di
affitto e l'80% del totale delle quote del reddito dominicale.
4.3.2 DETERMINAZIONE DEL REDDITO AGRARIO
4.3.2.1 DATI DEL TERRENO SU UN SOLO RIGO
Se i dati del terreno sono stati riportati in un solo rigo, la
quota spettante del reddito agrario deve essere determinata, in
relazione al valore presente nel campo "Titolo", come segue:
a) Il campo "Titolo" (col. 2) assume il valore 1
* se non e' impostato il campo "Casi particolari" (col. 7):
Quota spettante del reddito agrario = Reddito agrario (col. 3) x
1,70 x Giorni di possesso (col. 4) / 365 x Percentuale di possesso
(col. 5) / 100.
* Se nel campo "Casi particolari" (col. 7) e' indicato il valore 1
o 2 la quota spettante del reddito agrario e' pari a zero.
* Se nel campo "Casi particolari" (col. 7) e' indicato il valore
3:
Quota spettante del reddito agrario = Reddito agrario (col. 3) x
1,70.
b) Il campo "Titolo" (col. 2) assume il valore 2 o il valore 3
Il reddito agrario e' pari a zero.
c) Il campo "Titolo" (col. 2) assume il valore 4 i il valore 7
* se non e' impostato il campo "Casi particolari" (col. 7):
Quota spettante del reddito agrario = Reddito agrario (col. 3) x
1,70 x Giorni di possesso (col. 4) / 365 x Percentuale di possesso
(col. 5) / 100.
* Se nel campo "Casi particolari" (col. 7) e' indicato il valore
4:
Quota spettante del reddito agrario = Reddito agrario (col. 3) x
Giorni di possesso (col. 4) / 365 x Percentuale di possesso (col. 5)
/ 100
* Se nel campo "Casi particolari" (col. 7) e' indicato il valore 1
o 2 o 5 o 6 la quota spettante del reddito agrario e' pari a zero.
* Se nel campo "Casi particolari" (col. 7) e' indicato il valore
3:
Quota spettante del reddito agrario = Reddito agrario (col. 3) x
1,70.
d) Il campo "Titolo" (col. 2) assume il valore 5 o 6
Il reddito agrario e' pari al Reddito agrario di col. 3. Nel caso
in cui il contribuente abbia indicato con i codici 5 e 6 anche la
quota di reddito dominicale, il reddito agrario e' pari alla somma
del Reddito dominicale di col. 1 e del Reddito agrario di col. 3.
Se viene effettuata la rivalutazione dei redditi agrari ne deve
essere data comunicazione al contribuente mediante il messaggio:
"Redditi agrari determinati catastalmente rivalutati ai sensi di
legge del 70%".
Se non viene effettuata la rivalutazione dei redditi agrari per
effetto dell'agevolazione prevista per l'imprenditoria agricola
giovanile ne deve essere data comunicazione al contribuente mediante
il messaggio: "E' stata riconosciuta l'agevolazione prevista per
legge a favore dell'imprenditoria agricola giovanile" (se tale
messaggio e' stato gia' comunicato per i redditi dominicali non e'
necessario riproporlo).
4.3.2.2 DATI DEL TERRENO SU PIU' RIGHI
Se i dati relativi ad uno stesso terreno sono stati indicati su
piu' righi (casella di col. 8 barrata), il reddito agrario del
terreno e' dato dalla somma delle quote di reddito agrario calcolate
per ogni singolo rigo cosi' come descritto nel precedente paragrafo.
4.3.2.3 REDDITO AGRARIO TOTALE
La somma dei redditi agrari cosi' determinati va riportata nel
rigo 2 del Riepilogo dei redditi del Mod. 730-3 "Prospetto di
liquidazione". A tal fine il reddito agrario di ogni singolo terreno
deve essere arrotondato alle migliaia di lire o all'unita' di euro (a
seconda del modello utilizzato e seguendo le regole di arrotondamento
previste per la relativa valuta ) prima di farlo concorrere alla
somma da riportare nel rigo 2 del mod. 730-3.
L'operazione deve essere effettuata arrotondando la quota di
reddito agrario calcolata per ogni singolo rigo del terreno.
5 REDDITI DEI FABBRICATI (QUADRO B)
5.1 CONTROLLI DA EFFETTUARE
I controlli devono essere effettuati relativamente ad ogni rigo
del Quadro B compilato.
Rendita
Il dato deve essere sempre presente; puo' assumere il valore zero
solo se nel campo "Casi particolari" di colonna 6 e' indicato il
valore "3".
In caso di dati di uno stesso fabbricato indicati su piu' righi,
la rendita deve essere la stessa per ogni rigo, a meno che non sia
indicato il valore "3" nel campo "Casi particolari" (col. 6) di
almeno un rigo.
Utilizzo
Il campo deve essere sempre presente.
Puo' assumere i valori 1, 2, 3, 4, 5, 7, 8, 9.
Se e' impostato al valore "7", il reddito del fabbricato non puo'
essere dichiarato su piu' righi.
Il valore "1" puo' comparire in relazione a piu' di un fabbricato
esclusivamente se la somma dei rispettivi giorni di possesso non
supera 365.
Il valore "5" puo' essere presente esclusivamente se e' presente
almeno un fabbricato per il quale e' indicato il valore "1".
In tal caso il periodo di possesso di ciascuna pertinenza non puo'
essere superiore a quello indicato complessivamente per l'abitazione
principale.
Possesso
Giorni: il dato deve essere sempre presente. Deve assumere il
valore zero solo se nel campo "Utilizzo" di colonna 2 e' indicato il
valore "7".
Puo' assumere un valore compreso tra 1 e 365.
Per i fabbricati indicati su piu' righi, il totale dei periodi di
possesso non puo' superare 365.
Percentuale: il dato deve essere sempre presente.
Nel campo deve essere indicata una percentuale non superiore a
100.
Deve assumere il valore zero solo se nel campo "Utilizzo" di
colonna 2 e' indicato il valore "7".
Canone di locazione
Se il campo "Utilizzo" (col. 2) assume i valori 3, 4 o 8 il campo
deve essere sempre presente.
Puo' assumere il valore 0 solo se nel campo "Casi particolari" di
colonna 6 e' stato indicato il valore 4.
Puo' essere presente se il campo "Utilizzo" di colonna 2 assume il
valore "1".
Non deve essere presente negli altri casi.
Casi particolari
Puo' assumere i valori 1, 3 o 4.
I valori "1" o "3" possono essere presenti solo se nel campo
"Utilizzo" e' indicato il valore "9". Il valore "4" puo' essere
presente solo se nel campo "Utilizzo" sono indicati i valori "1",
"3", "4" o "8".
Casella di continuazione
La casella non puo' essere barrata sul primo rigo del Quadro B del
modello 730 se contraddistinto dal valore "1" nel campo "Modello No".
Credito d'imposta per canoni non percepiti
Il dato deve essere riportato nel rigo 26 del mod. 730-3
"Prospetto di liquidazione".
Dati necessari per usufruire delle agevolazioni previste per i
contratti di locazione
I controlli devono essere effettuati sui righi da B11 a B13
N. ord. di riferimento: puo' assumere un valore compreso tra 1 e
8.
Provincia:
Per la Provincia verificare che sia stata utilizzata la sigla (RM
per Roma).
Per le province di nuova istituzione puo' essere indicata la sigla
della nuova provincia.
Se nel campo "Utilizzo" di colonna 2 viene indicato il codice "8"
controllare che, per il "N. ord. di riferimento" e il "Modello n."
corrispondenti a quel fabbricato, vengano riportati i seguenti campi:
* estremi di registrazione del contratto di locazione (data,
numero e codice ufficio)
* comune di ubicazione dell'immobile
* provincia
5.2 ANOMALIE ED INCONGRUENZE
5.2.1 SEGNALAZIONI
Eventuali anomalie e/o incongruenze individuate sulla base dei
controlli precedentemente descritti sui dati contenuti nel Quadro B
devono essere comunicate al contribuente mediante il messaggio "Dati
mancanti o errati relativi al Quadro B - Redditi dei fabbricati".
5.2.2
ESCLUSIONE DALL'ASSISTENZA FISCALE
La presenza delle anomalie esposte nel punto precedente comporta
la non effettuazione delle operazioni di liquidazione e di conguaglio
e quindi deve essere comunicata all'assistito l'esclusione
dall'assistenza fiscale ed il conseguente obbligo di ripresentare la
dichiarazione dei redditi.
5.3 MODALITA' DI CALCOLO
Le modalita' di calcolo del reddito dei fabbricati sono
diversificate in funzione del valore assunto dai campi "Utilizzo"
(col. 2) e "Casi particolari" (col. 6).
5.3.1 DATI DEL FABBRICATO INDICATI SU UN SOLO RIGO
Campo "Utilizzo" impostato ad 1, 5 o 9
Il reddito corrisponde alla quota di rendita determinata secondo
le modalita' di seguito descritte:
a) 1,05 x Rendita (col. 1) x Giorni di possesso (col. 3)/365 x
Percentuale di possesso (col. 4)/100.
La rivalutazione del reddito imponibile dei fabbricati deve essere
comunicata al contribuente mediante il messaggio: "Reddito imponibile
dei fabbricati determinato catastalmente rivalutato ai sensi di legge
del 5%".
Se contemporaneamente al codice "1" del campo "Utilizzo" e'
presente il "Canone di locazione" di colonna 5, il reddito deve
essere calcolato secondo quanto esposto nel successivo punto relativo
al valore "3" indicato nel campo "Utilizzo".
Campo "Utilizzo" impostato a 2
Il reddito e' determinato secondo le modalita' di seguito
indicate:
b) [1,05 x Rendita (col. 1) x Giorni di possesso (col. 3)/365 x
Percentuale di possesso (col. 4)/100] x 4/3.
La rivalutazione del reddito imponibile dei fabbricati deve essere
comunicata al contribuente mediante il messaggio: "Reddito imponibile
dei fabbricati determinato catastalmente rivalutato ai sensi di legge
del 5%".
Campo "Utilizzo" impostato a 3
c) Il reddito corrisponde al maggiore tra la Quota di rendita
calcolata come alla precedente lettera a) e la quota di canone di
locazione calcolata come segue:
Canone di locazione (col. 5) x Percentuale di possesso (col.
4)/100
Nel caso in cui il reddito venga determinato in base alla rendita,
la rivalutazione del reddito imponibile dei fabbricati deve essere
comunicata al contribuente mediante il messaggio: "Reddito imponibile
dei fabbricati determinato catastalmente rivalutato ai sensi di legge
del 5%".
Campo "Utilizzo" impostato a 4
Il reddito e' determinato secondo le modalita' di seguito
indicate:
d) Canone di locazione (col. 5) x Percentuale di possesso (col.
4)/100.
Campo "Utilizzo" impostato a 7
e) Il reddito imponibile del fabbricato e' quanto riportato nel
campo "Rendita" di col. 1.
Campo "Utilizzo" impostato a 8
f) Il reddito e' pari al 70% del valore calcolato secondo quanto
descritto alla precedente lettera c).
Deve essere data comunicazione al contribuente dell'applicazione
dell'agevolazione fiscale prevista per chi aderisce ai "Contratti
tipo" mediante il messaggio: "E' stata riconosciuta l'agevolazione
prevista per legge a favore delle locazioni a canone convenzionale".
Nel caso in cui, in relazione alla precedente lettera c), il
reddito venga determinato in base alla rendita, la rivalutazione del
reddito imponibile dei fabbricati deve essere comunicata al
contribuente mediante il messaggio: "Reddito imponibile dei
fabbricati determinato catastalmente rivalutato ai sensi di legge del
5% ".
DATI DELLO STESSO FABBRICATO INDICATI SU PIU' RIGHI
Di seguito vengono esposte le modalita' per la determinazione del
reddito quando i dati relativi ad uno stesso fabbricato sono indicati
su piu' righi.
Se per nessuno dei righi che si riferiscono allo stesso fabbricato
e' impostata la colonna 5 "Canone di locazione" il reddito del
fabbricato e' dato dal totale delle quote di rendita calcolate come
descritto alle precedenti lettere a) e b) del punto 5.3.1 in
relazione al valore del campo "Utilizzo".
5.3.1.1 PRESENZA DEL "CANONE DI LOCAZIONE"
Se la colonna 5 "Canone di locazione" di almeno un rigo e'
impostata, per ciascun rigo occorre determinare:
* la Quota di rendita rivalutata calcolata secondo quanto
descritto alla precedente lettera a) del punto 5.3.1, se il campo
"Utilizzo" indicato nel rigo assume i valori 1, 3, 4, 5, 8 o 9;
* la Quota di rendita rivalutata, maggiorata di un terzo,
calcolata secondo quanto descritto alla precedente lettera b) del
punto 5.3.1, se il campo "Utilizzo" indicato nel rigo assume il
valore 2;
* la Quota di canone di locazione calcolata come segue:
Canone di locazione (col. 5) x Percentuale di possesso (col.
4)/100, se il campo "Utilizzo" indicato nel rigo assume i valori 3, 4
o 8 ovvero assume il valore 1 ed e' impostato il "Canone di
locazione";
* il totale delle quote di rendita e delle quote di canone di
locazione calcolate per ogni singolo rigo.
Se nel campo "Utilizzo" (col. 2) di almeno un rigo e' indicato il
codice 8:
- se il totale delle quote di rendita e' maggiore o eguale al
totale delle quote del canone di locazione, il reddito del fabbricato
e' pari alla quota di rendita, relativa al rigo nel cui campo
"Utilizzo" (col.2) e' stato indicato il codice 8 moltiplicata per 0,7
e sommata al totale delle altre quote di rendita (tassazione in base
alla rendita).
- se il totale delle quote di rendita e' minore del totale delle
quote del canone di locazione, il reddito del fabbricato e' pari alla
quota del canone di locazione, indicata con il codice 8 nel campo
"Utilizzo" (col.2), moltiplicata per 0,7 e sommata al totale delle
altre quote del canone di locazione (tassazione in base al canone).
Deve essere data comunicazione al contribuente dell'applicazione
dell'agevolazione fiscale prevista per chi aderisce ai "Contratti
tipo" mediante il messaggio: "E' stata riconosciuta l'agevolazione
prevista per legge a favore delle locazioni a canone convenzionale".
Nel caso di tassazione in base alla rendita la rivalutazione del
reddito imponibile dei fabbricati deve essere comunicata al
contribuente mediante il messaggio: "Reddito imponibile dei
fabbricati determinato catastalmente rivalutato ai sensi di legge del
5%".
Se nel campo "Utilizzo" (col. 2) di almeno un rigo e' indicato il
codice 3, ovvero e' presente il "Canone di locazione" e il campo
"Utilizzo" assume il valore 1 e in nessuno degli altri righi e'
indicato il codice 8, il reddito e' dato dal maggiore tra il totale
delle quote di rendita e il totale delle quote di canone di
locazione. Quando il totale delle quote di rendita e il totale delle
quote di canone di locazione sono uguali si assume la tassazione
sulla base della rendita.
Se nel campo "Utilizzo" (col. 2) di almeno un rigo e' indicato il
codice 4 e in nessuno degli altri righi sono indicati i codici 3 e/o
8 e in nessuno degli altri righi e' presente il "Canone di locazione"
con il campo "Utilizzo" impostato al valore 1, il reddito e' dato
sempre dal totale delle quote di canone di locazione anche se di
importo pari alla rendita catastale.
Nel caso in cui il reddito venga determinato in base alla rendita,
la rivalutazione del reddito imponibile dei fabbricati deve essere
comunicata al contribuente mediante il messaggio Reddito imponibile
dei fabbricati determinato catastalmente rivalutato ai sensi di legge
del 5%".
5.3.2 CASI PARTICOLARI
Se il campo "Casi particolari" (col. 6) e' impostato a "1":
- se i dati del fabbricato sono indicati su un solo rigo, il
reddito del fabbricato e' zero;
- se i dati del fabbricato sono indicati su piu' righi, i dati del
rigo, nel quale e' stato indicato "1" nella casella "casi
particolari", non devono essere considerati nel calcolo di
determinazione del reddito.
Se il campo e' impostato a "3" nel campo "Rendita" (col. 1) puo'
essere indicato il valore zero.
Se il campo e' impostato a "4" e non e' stato impostato il campo
"Canone di locazione" di colonna 5, il reddito del fabbricato deve
essere calcolato in base alla "Rendita catastale" di colonna 1,
secondo quanto specificato nei precedenti paragrafi 5.3.1, 5.3.2 .
5.3.3 REDDITO TOTALE DEI FABBRICATI
Calcolare il totale dei redditi dei fabbricati determinati come
descritto nei precedenti punti 5.3.1, 5.3.2 e 5.3.3.
Riportare il risultato nel rigo 3 del Riepilogo dei redditi del
Mod. 730-3 "Prospetto di liquidazione".
A tal fine il reddito di ogni singolo fabbricato deve essere
arrotondato alle migliaia di lire o all'unita' di euro (a seconda del
modello utilizzato e seguendo le regole di arrotondamento previste
per la relativa valuta) prima di farlo concorrere alla somma da
riportare nel rigo 3 del mod. 730-3.
Gli arrotondamenti devono essere effettuati con le seguenti
modalita':
- fabbricato i cui dati sono riportati su un solo rigo
deve essere arrotondato il relativo reddito del fabbricato;
- fabbricato i cui dati sono indicati su piu' righi, ma in nessun
rigo e' presente il canone di locazione nella colonna 5
deve essere arrotondata la quota del reddito calcolata per ogni
singolo rigo del fabbricato;
- fabbricato i cui dati sono indicati su piu' righi ed e' presente
in almeno un rigo il canone di locazione nella colonna 5
deve essere arrotondato il reddito del fabbricato complessivamente
determinato, come descritto nei precedenti punti 5.3.2 e 5.3.3.
5.3.4 DEDUZIONE PER IL FABBRICATO UTILIZZATO COME ABITAZIONE
PRINCIPALE E RELATIVE PERTINENZE
Se vi sono fabbricati utilizzati come abitazione principale (campo
"Utilizzo" impostato ad "1" e "5") deve essere determinata la
deduzione prevista per tali fabbricati e le loro eventuali
pertinenze.
La deduzione e' pari alla somma dei redditi dei fabbricati
utilizzati come abitazione principale e delle relative pertinenze
(campo "Utilizzo" uguale a "1" e "5"), esclusi quelli che debbono
essere assoggettati a tassazione in base al canone di locazione.
Se il fabbricato e' stato utilizzato come abitazione principale
solo per una parte dell'anno, va considerata esclusivamente la quota
di reddito relativa al periodo per il quale e' stato utilizzato come
abitazione principale.
L'imponibile di ogni singola pertinenza concorre al calcolo della
deduzione per abitazione principale in proporzione al numero di
giorni per i quali l'immobile, adibito ad abitazione principale, e'
stato tassato in base alla rendita.
Se il numero di giorni per i quali l'immobile (adibito ad
abitazione principale) e' stato tassato in base alla rendita e'
superiore o uguale al numero di giorni della singola pertinenza,
l'imponibile della pertinenza concorre per intero al calcolo della
deduzione per abitazione principale.
Quindi l'imponibile di ogni singola pertinenza concorre al calcolo
della deduzione per abitazione principale in base alla seguente
proporzione:
A / B X Imponibile Pertinenza
Dove "A" (numeratore) e' uguale al minore tra il numero di giorni
per i quali l'immobile (adibito ad abitazione principale) e' stato
tassato in base alla rendita, e il numero di giorni di possesso della
singola pertinenza;
dove "B" (denominatore) e' uguale al numero di giorni di possesso
della singola pertinenza.
Esempio:
----|-------|------|-----|------|-------|------|------|------------
Rigo Rendita Uti- Giorni %Poss. Canone Conti- Impo- Nota
lizzo nua- nibile
zione
----|-------|------|-----|------|-------|------|------|------------
1 1.000 1 200 100 tassato in
----|-------|------|-----|------|-------|------| base al
2 1.000 3 165 100 2500 X 2500 canone
----|-------|------|-----|------|-------|------|------|------------
Contribuisce
alla dedu-
zione per
3 2.500 1 165 100 1.187 Lire 1.187
----|-------|------|-----|------|-------|------|------|------------
Contribuisce
alla dedu-
zione per
Lire 142
4 300 5 365 100 315 (315 X 165/365)
----|-------|------|-----|------|-------|------|------|------------
Contribuisce
alla dedu-
zione per
Lire 158
5 400 5 100 50 (288 X 165/300)
----|-------|------|-----|------|-------|------|
6 400 5 200 100 X 288
----|-------|------|-----|------|-------|------|------|------------
Totale deduzione per abitazione principale = 1.487 (1.187 + 142 +
158)
La deduzione per abitazione principale, da riportare nel rigo 9
del mod. 730-3 "Prospetto di liquidazione" e' pari al valore della
deduzione come sopra determinata.
6 REDDITI DI LAVORO DIPENDENTE E ASSIMILATI (QUADRO C)
6.1 CONTROLLI DA EFFETTUARE
I controlli devono essere effettuati relativamente ad ogni rigo
del Quadro C compilato.
Per ogni rigo compilato deve essere sempre presente il reddito.
I dati devono essere sempre indicati dal contribuente anche se
l'assistenza e' prestata direttamente dal sostituto d'imposta.
6.1.1 SEZ. I - LAVORO DIPENDENTE E ASSIMILATI
Casella di colonna 1
Puo' assumere i valori 1, 2 o 3.
Periodo di lavoro
Puo' assumere un valore compreso tra 0 e 365.
SEZ. III - RITENUTE SU REDDITI DI LAVORO DIPENDENTE E ADDIZIONALI
REGIONALE E COMUNALE ALL'IRPEF
Ritenute Irpef
Se presente deve essere indicato almeno un reddito nelle sezioni I
e/o II.
Addizionale regionale all'IRPEF
Se presente deve essere indicato almeno un reddito nelle sezioni I
e/o II.
Addizionale comunale all'IRPEF
Se presente deve essere indicato almeno un reddito nelle sezioni I
e/o II.
6.2 ANOMALIE ED INCONGRUENZE
6.2.1 SEGNALAZIONI
Le anomalie e/o incongruenze individuate sulla base dei controlli
precedentemente descritti sui dati relativi a:
* casella sez. I (col. 1)
* ritenute
* addizionale regionale all'IRPEF
* addizionale comunale all'IRPEF
devono essere comunicate al contribuente mediante il messaggio
"Dati mancanti o errati relativi al Quadro C - Redditi di lavoro
dipendente e assimilati".
6.2.2 ESCLUSIONE DALL'ASSISTENZA FISCALE
La presenza delle anomalie esposte nel punto precedente comporta
la non effettuazione delle operazioni di liquidazione e di conguaglio
e quindi deve essere comunicata all'assistito l'esclusione
dall'assistenza fiscale ed il conseguente obbligo di ripresentare la
dichiarazione dei redditi.
6.3 MODALITA' DI CALCOLO
La somma dei redditi indicati nel quadro C va riportata nel rigo 4
del riquadro "Riepilogo dei redditi" del Mod. 730-3.
Le ritenute Irpef indicate nel rigo C10, insieme alla somma delle
ritenute eventualmente indicate nei quadri D (righi da D1 a D5,
colonna 4) e F (rigo F2 colonna 1 e, se scelta la tassazione
ordinaria, colonna 8 del rigo F10 e colonna 7 del rigo F11), vanno
riportate nel rigo 27 del riquadro "Calcolo dell'IRPEF" del Mod.
730-3 "Prospetto di liquidazione".
Come specificato nelle istruzioni relative al prospetto di
liquidazione, si precisa che devono essere comprese nel rigo 27 del
Mod. 730-3 anche le ritenute indicate nel rigo F2 colonna 5 (lavori
socialmente utili) nel caso in cui il totale dei redditi del
contribuente al netto della deduzione prevista per l'abitazione
principale e dei redditi per lavoro socialmente utile (rigo 1 + rigo
2 + rigo 3 + rigo 4 + rigo 5 - rigo 9 - la somma dei redditi dei
righi da C1 a C4 per i quali sia stato indicato "3" nella relativa
casella di colonna 1) sia maggiore di Lire 18.000.000 (euro 9.296).
Le ritenute relative all'Addizionale regionale all'IRPEF indicate
nel rigo C11 vanno riportate nel rigo 36 del riquadro "Calcolo delle
Addizionali regionale e comunale all'IRPEF" del Mod. 730-3 "Prospetto
di liquidazione.
Si precisa che devono essere comprese nel rigo 36 del Mod. 730-3
anche le ritenute relative all'Addizionale regionale all'IRPEF
indicate nel rigo F2 colonna 6 (lavori socialmente utili) nel caso in
cui il reddito complessivo al netto della deduzione prevista per
l'abitazione principale e dei redditi per lavoro socialmente utile
(rigo 1 + rigo 2 + rigo 3 + rigo 4 + rigo 5 - rigo 9 - la somma dei
redditi dei righi da C1 a C4 per i quali sia stato indicato "3" nella
relativa casella di colonna 1 ) sia maggiore di Lire 18.000.000 (euro
9.296).
Le ritenute relative all'Addizionale comunale all'IRPEF indicate
nel rigo C12 vanno riportate nel rigo 39 del riquadro "Calcolo delle
Addizionali regionale e comunale all'IRPEF" del Mod. 730-3 "Prospetto
di liquidazione".
7 ALTRI REDDITI (QUADRO D)
7.1 CONTROLLI DA EFFETTUARE
I controlli devono essere effettuati relativamente ad ogni rigo
del Quadro D compilato.
Redditi (righi D1, D2 e D3)
Il campo deve essere sempre presente.
Crediti di imposta (rigo D1 colonna 2)
Verificare che il credito non sia superiore al 58,73 per cento del
campo "Reddito" di colonna 1; se superiore deve essere ricondotto al
suddetto limite.
In tal caso deve esserne data comunicazione al contribuente
mediante apposito messaggio nel quale deve essere riportato l'importo
originariamente indicato dal contribuente.
Crediti d'imposta relativi a "dividendi comunitari" (rigo D1
colonna 3)
Il dato non puo' essere superiore all'importo indicato nella
colonna 2 del rigo D1.
Verificare che il credito non sia superiore ai nove sedicesimi del
campo "Reddito" di colonna 1; se superiore deve essere ricondotto al
suddetto limite.
In tal caso deve esserne data comunicazione al contribuente
mediante apposito messaggio nel quale deve essere riportato l'importo
originariamente indicato dal contribuente.
Se l'importo di rigo D1 colonna 3 (eventualmente abbattuto ai nove
sedicesimi del campo "Reddito" di colonna 1) e' maggiore di quello
della colonna 2 di rigo D1, al contribuente deve essere data
comunicazione dell'incongruenza riscontrata mediante il messaggio di
cui al successivo punto 7.2.1.
Tipo di reddito (righi D4 e D5 colonna 1)
Puo' assumere i valori da 1 a 3 nel caso di redditi dichiarati nel
rigo D4.
Puo' assumere i valori da 1 a 9 nel caso di redditi dichiarati nel
rigo D5.
Spese (rigo D5 colonna 3)
Il dato puo' essere presente solo se il campo "Tipo di reddito" di
colonna 1 assume i valori 1, 2, 3, 7 o 8.
Verificare che le spese non siano superiori alle somme percepite
(colonna 2), se superiori vanno ricondotte a tale limite.
In tal caso deve esserne data comunicazione al contribuente
mediante apposito messaggio nel quale deve essere riportato l'importo
originariamente indicato dal contribuente.
7.2 ANOMALIE ED INCONGRUENZE
7.2.1 SEGNALAZIONI
Eventuali anomalie e/o incongruenze individuate sulla base dei
controlli precedentemente descritti sui dati contenuti nel Quadro D
devono essere comunicate al contribuente mediante il messaggio "Dati
mancanti o errati relativi al Quadro D - Altri redditi".
7.2.2 ESCLUSIONE DALL'ASSISTENZA FISCALE
La presenza delle anomalie esposte nel punto precedente comporta
la non effettuazione delle operazioni di liquidazione e di conguaglio
e quindi deve essere comunicata all'assistito l'esclusione
dall'assistenza fiscale ed il conseguente obbligo di ripresentare la
dichiarazione dei redditi.
7.3 MODALITA' DI CALCOLO
Reddito
Il reddito deve essere determinato sommando gli importi di colonna
1 dei righi D1, D2 e D3, e di colonna 2 dei righi D4 e D5. Qualora
nel rigo D5 sia stato indicato il cod. 9 (compensi per attivita'
sportive dilettantistiche), per la individuazione delle modalita' con
le quali tali compensi devono essere sommati agli altri redditi, si
rinvia al relativo paragrafo "Compensi per attivita' sportive
dilettantistiche".
Alla somma dei redditi devono essere sottratti i seguenti importi:
* l'importo di colonna 3 del rigo D5 (tenendo conto dell'eventuale
abbattimento);
* il 25% dell'importo di colonna 2 del rigo D4 se nel campo Tipo
di reddito di colonna 1 e' indicato il codice 1;
* il 15% dell'importo di colonna 2 del rigo D4 se nel campo Tipo
di reddito di colonna 1 e' indicato il codice 2.
Il reddito cosi' determinato deve essere riportato nel rigo 5 del
riquadro "Riepilogo dei redditi" contenuto nel Mod. 730-3 "Prospetto
di liquidazione".
Ritenute
Le ritenute devono essere determinate sommando gli importi di
colonna 4 dei righi D1, D2, D3, D4 e D5. Qualora nel rigo D5 sia
stato indicato il cod. 9 (compensi per attivita' sportive
dilettantistiche), per la individuazione delle modalita' con le quali
tali ritenute devono essere determinate, si rinvia al relativo
paragrafo "Compensi per attivita' sportive dilettantistiche".
Le ritenute cosi' determinate devono essere sommate alle altre
ritenute indicate dal contribuente e riportate nel rigo 27 del
riquadro "Calcolo dell'IRPEF" contenuto nel Mod. 730-3 "Prospetto di
liquidazione".
Crediti di imposta
I crediti di imposta di colonna 2 del rigo D1 vanno riportati nel
rigo 7 del riquadro "Calcolo dell'IRPEF" contenuto nel Mod. 730-3
"Prospetto di liquidazione".
Se il contribuente ha indicato un reddito nel rigo D2 del Quadro
D, relativo a Utili per i quali spetta un credito d'imposta in misura
limitata, deve essere calcolato il 58,73 per cento dell'importo
indicato dal contribuente nella colonna 1 del rigo D2 e sommato agli
altri crediti d'imposta sui dividendi di rigo 7 del riquadro "Calcolo
dell'IRPEF" contenuto nel Mod. 730-3 "Prospetto di liquidazione".
Deduzioni
Le deduzioni applicate al rigo D4 debbono essere comunicate al
contribuente mediante il messaggio: "Deduzione relativa al rigo D4
per il tipo reddito...... :Lire (o Euro)".
"Attivita' sportive dilettantistiche"
Se nel rigo D5, colonna 1, e' stato impostato il codice "9",
procedere con le seguenti modalita' di calcolo:
1) Determinazione del reddito imponibile
C1 = totale compensi per attivita' sportive dilettantistiche (rigo
D5 colonna 2, se indicato a colonna 1 il codice "9");
C2 = compensi sino a lire 10.000.000 (euro 5.165) dell'importo di
C1;
C3 = compensi oltre lire 10.000.000 (euro 5.165) e fino a lire
50.000.000 (euro 25.823) dell'importo di C1;
C4 = C1 - C2 - C3
L'importo di C3 e' necessario ai soli fini della determinazione
delle aliquote da applicare al reddito imponibile (vedere istruzioni
al rigo 12 del mod. 730-3 "Prospetto di liquidazione").
L'importo di C4 deve essere sommato agli altri redditi e riportato
nel rigo 5 del riquadro "Riepilogo dei redditi" contenuto nel mod.
730-3 "Prospetto di liquidazione".
2) Determinazione delle ritenute
R1 = totale ritenute Irpef per attivita' sportive dilettantistiche
(rigo D5 colonna 4, se indicato a colonna 1 il codice "9");
R2 = 0,18 x C3;
R3 = R1 - R2; se R3 e' inferiore a zero, deve essere posto eguale
a zero.
L'importo di R3 deve essere sommato alle altre ritenute Irpef e
riportato nel rigo 27 (Ritenute) del mod. 730-3 "Prospetto di
liquidazione".
3) Determinazione dell'addizionale regionale
A1 = totale trattenute addizionale regionale per attivita'
sportive dilettantistiche (rigo F2 colonna 4);
A2 = 0,009 x C3;
A3 = A1 - A2; se A3 e' inferiore a zero, deve essere posto eguale
a zero.
L'importo di A3 deve essere sommato alle altre trattenute per
addizionale regionale e riportato nel rigo 36 (addizionale regionale
all'Irpef risultante dalla certificazione) del mod. 730-3 "Prospetto
di liquidazione".
8 ONERI (QUADRO E)
8.1 CONTROLLI DA EFFETTUARE
Rigo E1
L'importo indicato nell'apposito spazio tra parentesi (campo "di
cui" relativo a patologie che danno diritto all'esenzione dalla
partecipazione alla spesa sanitaria pubblica") non puo' essere
superiore al totale delle spese sanitarie indicate nell'apposita
colonna del rigo E1. Se superiore deve essere ricondotto entro tale
limite e ne deve essere data comunicazione con apposito messaggio al
contribuente.
Casella rateizzazione relativa ai righi E1, E2, E3
Puo' assumere esclusivamente il valore 1.
Nel caso in cui il contribuente abbia indicato un valore diverso,
oppure abbia barrato la casella, il valore da considerare deve essere
sempre "1" e deve essere riportato sia nel mod. 730 "cartaceo"
consegnato all'assistito (in sostituzione del dato originariamente
indicato dal contribuente) che nella fornitura da trasmettere in "via
telematica" all'Agenzia delle Entrate.
Casella di rigo E4
Puo' assumere esclusivamente i valori 1, 2, 3 o 4.
Nel caso in cui il valore indicato sia diverso da quelli ammessi,
non essendo possibile determinare correttamente la detrazione, si
devono considerare assenti sia la casella che il relativo importo del
rigo.
Casella di rigo E5
Puo' assumere esclusivamente il valore 1 o 2.
Nel caso in cui il valore indicato sia diverso da quelli ammessi,
non essendo possibile determinare correttamente la detrazione, si
devono considerare assenti sia la casella che il relativo importo del
rigo.
Righi E 15, E 16 e E 17
Il codice indicato a colonna 1 puo' assumere esclusivamente i
valori da 15 a 25.
Nel caso in cui il valore indicato sia diverso da quelli ammessi,
non essendo possibile determinare correttamente la detrazione, si
devono considerare assenti sia il codice che il relativo importo del
rigo e ne deve essere data comunicazione con apposito messaggio al
contribuente.
Rigo E 25
La casella di colonna 1 puo' assumere esclusivamente i valori 1,
2, 3 o 4.
Nel caso in cui il valore indicato sia diverso da quelli ammessi,
non essendo possibile determinare correttamente la deduzione, si
devono considerare assenti sia la casella che i relativi importi del
rigo.
L'importo di colonna 2 non puo' essere superiore all'importo di
colonna 3; se superiore deve essere ricondotto entro tali limiti e ne
deve essere data comunicazione al contribuente con apposito
messaggio.
Anno
L'anno da indicare nei righi da E27 a E29 (col. 1), puo' assumere
i valori 1996, 1997, 1998 , 1999, 2000 o 2001e deve essere sempre
presente se viene indicato un importo nella colonna 4 corrispondente.
Nel caso in cui il valore indicato sia diverso da quelli ammessi, non
essendo possibile determinare correttamente la detrazione, si devono
considerare assenti sia la casella che il relativo importo del rigo.
Codice fiscale
Il codice fiscale dei righi da E27 a E29, se presente, deve essere
di 16 caratteri a struttura alfanumerica; puo' essere, in alcuni
casi, di 11 caratteri a struttura completamente numerica.
Su tale dato va effettuata la verifica del carattere di controllo
secondo le disposizioni contenute nel D.M. 23 dicembre 1976.
Numero rate
Il numero di rate (colonna 3) dei righi da E27 a E29 deve essere
sempre presente se e' stato indicato un importo nella colonna 4
corrispondente. Se e' compilata una casella non puo' essere compilata
l'altra. Nel caso in cui entrambe le caselle siano contemporaneamente
presenti o assenti, non essendo possibile determinare correttamente
la detrazione, si devono considerare assenti sia le casella che il
relativo importo del rigo.
In funzione al valore indicato nel campo "Anno" di colonna 1, il
campo "Numero rate" puo' assumere i valori indicati nella tabella
sottostante:
-------------------------------------
ANNO VALORI AMMESSI
-------------------------------------
2001 1
-------------------------------------
2000 2
-------------------------------------
1999 3
-------------------------------------
1998 4
-------------------------------------
1997 5
-------------------------------------
1996 6
-------------------------------------
Numero di giorni righi E30 E31 colonna 1
Il dato deve essere sempre presente se e' presente nel rigo la
relativa percentuale in colonna 2. Puo' assumere un valore compreso
tra 1 e 365.
Nel caso in cui il valore indicato sia diverso da quelli ammessi,
il dato si considera assente.
La somma di colonna 1 (giorni) dei righi E 30 ed E 31 non puo'
essere superiore a 365. Nel caso in cui detta somma risulti
superiore, il numero dei giorni del rigo E 31 deve essere
opportunamente ridotto in modo che la somma dei due righi non superi
365 e ne deve essere data comunicazione al contribuente con apposito
messaggio.
Percentuale righi E30 E31 colonna 2
Il dato deve essere sempre presente se e' presente nel rigo il
relativo numero di giorni in colonna 1. Puo' assumere un valore
compreso tra 0 e 100.
Nel caso in cui il valore indicato sia diverso da quelli ammessi,
il dato si considera assente.
I dati che, non rispondendo alle indicazioni precedentemente
fornite, devono essere considerati assenti (ad esempio se il campo
anno assume valori non compresi tra il 1996 ed il 2001) non devono
essere riportati sia nel modello 730 cartaceo consegnato
all'assistito, che nella fornitura da trasmettere in via telematica
all'Agenzia delle Entrate.
8.2 ANOMALIE ED INCONGRUENZE
8.2.1 SEGNALAZIONI
Eventuali anomalie e/o incongruenze individuate sulla base dei
controlli precedentemente descritti devono essere comunicate al
contribuente mediante il messaggio "Dati incongruenti o errati
relativi al Quadro E - Oneri e spese".
Se tali anomalie e/o incongruenze hanno determinato il non
riconoscimento totale o parziale della relativa detrazione, il
precedente messaggio deve essere sostituito con il seguente:
"Detrazione per oneri relativa al rigo ..... del Quadro E in tutto o
in parte non riconosciuta per dati incongruenti o errati".
8.2.2 ESCLUSIONE DALL'ASSISTENZA FISCALE
La presenza di anomalie esposte nel punto precedente non comporta
l'esclusione del contribuente dall'assistenza fiscale ma rileva ai
soli fini della determinazione delle detrazioni.
8.3 Modalita' di calcolo
Gli importi che eccedono i limiti fissati in base alle indicazioni
di seguito fornite, devono essere ricondotti ai suddetti limiti. Tale
circostanza deve essere comunicata al contribuente mediante apposito
messaggio nel quale deve essere riportato l'importo originariamente
indicato dall'assistito.
Gli importi ricondotti nei limiti previsti devono essere riportati
sia nel modello 730 cartaceo consegnato all'assistito (in
sostituzione dei dati originariamente indicati dal contribuente), che
nella fornitura da trasmettere in via telematica all'Agenzia delle
Entrate.
SEZ. I - ONERI PER I QUALI E' RICONOSCIUTA LA DETRAZIONE DI
IMPOSTA
Spese sanitarie Righi E1 - E2
L'importo dichiarato dal contribuente nel rigo E2 non puo'
superare il limite di lire 12 milioni (euro 6.197). Se superiore deve
essere ricondotto al suddetto limite.
L'applicazione della franchigia di lire 250.000 (euro 129,11) deve
essere effettuata sulla somma degli importi indicati nei righi E1 e
E2.
Ai fini dell'abbattimento delle 250.000 lire, gli importi da
utilizzare fino a capienza sono nell'ordine:
1) la differenza tra l'importo delle spese indicato al rigo E1 e
l'importo presente nello stesso rigo ed indicato tra parentesi
(casella "di cui" relativa a patologie che danno diritto
all'esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria pubblica);
2) l'importo del rigo E2;
3) l'importo di rigo E1 indicato tra parentesi (casella "di cui"
relativa a patologie che danno diritto all'esenzione dalla
partecipazione alla spesa sanitaria pubblica).
Ad esempio:
E1 = 200
E1 (campo "di cui") = 90
E2 = 130
Totale = 330
A seguito dell'applicazione della franchigia il contenuto dei
campi sara' il seguente:
E1 = 80
E1 (campo "di cui") = 80
E2 = 0
Totale = 80 (importo che costituisce la base
di calcolo delle detrazioni per oneri)
La riduzione dell'importo che concorre alla base del calcolo della
detrazione deve essere comunicato al contribuente mediante il
messaggio: "Per il calcolo della detrazione del 19% le spese
sanitarie indicate nei righi E1 e/o E2 sono state ridotte di lire
250.000 (euro 129,11) ai sensi di legge". Tali importi, cosi' ridotti
devono essere riportati nella fornitura da trasmettere in via
telematica all'Agenzia delle Entrate.
Rigo E3 - Spese sanitarie per portatori di handicap
L'importo dichiarato dal contribuente concorre nella sua interezza
a formare la base di calcolo delle detrazioni per gli oneri.
Rateizzazione
Se e' stata compilata la casella per la rateizzazione delle spese
dei righi E1, E2 e E3:
- calcolare la somma dei righi E1, E2 e E3 al lordo della
franchigia, ma al netto di eventuali abbattimenti effettuati dal Caf
in fase di controllo;
- se la somma e' inferiore o eguale a lire 30.000.000 (euro
15.494) non puo' essere riconosciuta la ripartizione in rate e tale
circostanza deve essere comunicata al contribuente mediante apposito
messaggio;
- se la somma e' superiore a lire 30.000.000 (euro 15.494), tale
importo, ridotto eventualmente della franchigia di lire 250.000 (euro
129,11), deve essere diviso in quattro rate di pari importo. La rata
cosi' ottenuta concorre a formare la base di calcolo delle detrazioni
per oneri. Con apposito messaggio deve essere segnalata al
contribuente l'entita' della rata spettante calcolata, in base alla
quale e' stata determinata la detrazione del 19%. Nel rigo 33 del
mod. 730-3 "prospetto di liquidazione" deve essere riportato il
totale delle spese che e' stato rateizzato;
Esempio no 1
Rigo E1 = Lire 25.000.000;
Rigo E3 = Lire 6.250.000;
Importo rateizzabile e' pari a Lire 31.000.000 (25.000.000 -
250.000 + 6.250.000)
Importo rata e' pari a Lire 7.750.000
Importo da indicare nel rigo 33 del mod. 730-3 e' pari a Lire
31.000.000
Rigo E4 - Spese per i veicoli adattati per i portatori di handicap
L'importo dichiarato dal contribuente non puo' superare il limite
di Lire 35 milioni (euro 18.076); se superiore deve essere ricondotto
al suddetto limite.
Se e' stato indicato il numero della rata nella relativa casella
di rigo E4, l'ammontare delle spese indicato nel rigo, al netto di
eventuali abbattimenti operati in fase di controllo, deve essere
diviso in quattro rate di pari importo; la rata cosi' ottenuta,
concorre a formare la base di calcolo delle detrazioni per gli oneri.
Se non e' stato indicato il numero della rata nella relativa casella
di rigo E4 l'importo concorre nella sua interezza a formare la base
di calcolo delle detrazioni per gli oneri.
Con apposito messaggio deve essere segnalata al contribuente
l'entita' della rata spettante calcolata, in base alla quale e' stata
determinata la detrazione del 19%.
Rigo E5 - Spese per l'acquisto di cani guida
Se e' stato indicato il numero della rata nella relativa casella
di rigo E5, l'ammontare delle spese indicato nel rigo deve essere
diviso in quattro rate di pari importo; la rata cosi' ottenuta,
concorre a formare la base di calcolo delle detrazioni per gli oneri.
Se non e' stato indicato il numero della rata nella relativa casella
di rigo E5 l'importo concorre nella sua interezza a formare la base
di calcolo delle detrazioni per gli oneri.
Con apposito messaggio deve essere segnalata al contribuente
l'entita' della rata spettante calcolata, in base alla quale e' stata
determinata la detrazione del 19%.
Rigo E6 -Spese veterinarie
L'importo dichiarato dal contribuente non puo' superare il limite
di Lire 750.000 (euro 387); se superiore deve essere ricondotto al
suddetto limite.
Le spese veterinarie (abbattute entro il limite delle 750.000
lire) devono essere ridotte dell'importo di lire 250.000 (euro
129,11). L'importo cosi' determinato costituisce la base di calcolo
della detrazione per oneri e deve essere riportato nella fornitura da
trasmettere in via telematica all'Agenzia delle Entrate.
Sia la riduzione che l'eventuale abbattimento dell'importo che
concorre alla base di calcolo della detrazione deve essere comunicato
al contribuente mediante apposito messaggio.
Rigo E7 -Interessi per mutui ipotecari per acquisto abitazione
principale
L'importo dichiarato dal contribuente non puo' superare Lire
7.000.000 (euro 3.615); pertanto, se il contribuente ha indicato una
somma superiore, l'importo di tale rigo deve essere ricondotto al
suddetto limite.
Rigo E8 -Interessi per mutui ipotecari per acquisto altri immobili
Se al rigo E7 non e' indicato alcun importo, l'importo di rigo E8
non puo' superare Lire 4.000.000 (euro 2.066); pertanto se il
contribuente ha indicato una somma superiore l'importo di tale rigo
deve essere riportato al suddetto limite.
Se l'importo indicato al rigo E7 e' superiore a Lire 4.000.000,
l'importo di rigo E8 non puo' concorrere alla base per il calcolo
della detrazione, pertanto deve essere ricondotto a zero.
Se l'importo indicato al rigo E7 e' inferiore a lire 4.000.000, il
totale degli importi di rigo E7 e di rigo E8 non puo' comunque essere
superiore a lire 4.000.000, pertanto l'importo di rigo E8 deve essere
opportunamente ridotto, in modo che la somma dei due righi non superi
il suddetto limite.
Rigo E9 -Interessi per mutui contratti nel 1997 per recupero
edilizio
L'importo dichiarato dal contribuente non puo' superare Lire
5.000.000 (euro 2.582); pertanto, se il contribuente ha indicato una
somma superiore, l'importo di tale rigo deve essere riportato al
suddetto limite.
Rigo E10 -Interessi per mutui ipotecari per costruzione abitazione
principale
L'importo dichiarato dal contribuente non puo' superare Lire
5.000.000 (euro 2.582); pertanto, se il contribuente ha indicato una
somma superiore, l'importo di tale rigo deve essere riportato al
suddetto limite.
Rigo E11 - Interessi per prestiti o mutui agrari
L'importo dichiarato dal contribuente non puo' essere superiore al
totale dei redditi dei terreni (dominicali e agrari) tenuto conto
delle rispettive ed eventuali rivalutazioni dell'80% e 70%, pertanto
se il contribuente ha indicato una somma superiore l'importo di tale
rigo deve essere riportato al suddetto limite.
Rigo E12 - Assicurazioni sulla vita e contro gli infortuni
L'importo dichiarato dal contribuente non puo' superare Lire
2.500.000 (euro 1.291); pertanto, se il contribuente ha indicato una
somma superiore, l'importo di tale rigo deve essere riportato al
suddetto limite.
Rigo E13 - Spese di istruzione
L'importo dichiarato dal contribuente concorre nella sua interezza
a formare la base di calcolo delle detrazioni per gli oneri.
Rigo E14-Spese funebri
L'importo dichiarato dal contribuente concorre nella sua interezza
a formare la base di calcolo delle detrazioni per gli oneri.
Righi E15 e E17
Altri oneri per i quali spetta la detrazione al 19% indicati nei
righi da E15 a E17 ed individuati dai codici riportati nella colonna
1 di ciascun rigo
Codice "15" - Erogazioni liberali ai partiti politici
L'importo dichiarato dal contribuente deve essere compreso tra
Lire 100.000 (euro 52) e Lire 200.000.000 (euro 103.291); pertanto,
se il contribuente ha indicato un importo inferiore a Lire 100.000
(euro 52) tale importo deve essere ridotto a zero; se il contribuente
invece ha indicato un importo superiore a Lire 200.000.000 (euro
103.291), l'importo deve essere riportato al suddetto limite.
Codice "16" - Erogazioni liberali alle ONLUS
L'importo dichiarato dal contribuente non puo' superare Lire
4.000.000 (euro 2.066); pertanto, se il contribuente ha indicato una
somma superiore, l'importo di colonna 2 deve essere riportato al
suddetto limite.
Codice "17" - Erogazioni liberali alle associazioni sportive
dilettantistiche
L'importo dichiarato dal contribuente non puo' superare Lire
2.000.000 (euro 1.033); pertanto, se il contribuente ha indicato una
somma superiore, l'importo di tale rigo deve essere riportato al
suddetto limite.
Codice "18" - Erogazioni liberali alle societa' di mutuo soccorso
L'importo dichiarato dal contribuente non puo' superare Lire
2.500.000 (euro 1.291); pertanto, se il contribuente ha indicato una
somma superiore, l'importo di tale rigo deve essere riportato al
suddetto limite.
Codice "19" - Erogazioni liberali a favore delle associazioni di
promozione sociale
L'importo dichiarato dal contribuente non puo' superare Lire
4.000.000 (euro 2.066); pertanto, se il contribuente ha indicato una
somma superiore, l'importo di tale rigo deve essere riportato al
suddetto limite.
Codice "20" - Erogazioni liberali a favore della Societa' di
cultura "La Biennale di Venezia"
L'importo dichiarato dal contribuente non puo' superare il 30% del
reddito complessivo (rigo 6 del Mod. 730-3.); pertanto, se il
contribuente ha indicato una somma superiore, l'importo di tale rigo
deve essere riportato al suddetto limite.
Codice "21" - Spese relative a beni soggetti a regime vincolistico
L'importo dichiarato dal contribuente concorre nella sua interezza
a formare la base di calcolo delle detrazioni per oneri.
Codice "22" - Erogazioni liberali per attivita' culturali ed
artistiche
L'importo dichiarato dal contribuente concorre nella sua interezza
a formare la base di calcolo delle detrazioni per oneri.
Codice "23" - Erogazioni liberali a favore di enti operanti nello
spettacolo
L'importo dichiarato dal contribuente non puo' superare il 2% del
reddito complessivo (rigo 6 del Mod. 730-3.); pertanto, se il
contribuente ha indicato una somma superiore, l'importo di tale rigo
deve essere riportato al suddetto limite.
Codice "24" - Erogazioni liberali a favore di fondazioni operanti
nel settore musicale
L'importo dichiarato dal contribuente non puo' superare il 30% del
reddito complessivo (rigo 6 del Mod. 730-3.); pertanto, se il
contribuente ha indicato una somma superiore, l'importo di tale rigo
deve essere riportato al suddetto limite.
Codice "25" - Altri oneri detraibili
L'importo dichiarato dal contribuente concorre nella sua interezza
a formare la base di calcolo delle detrazioni per gli oneri.
La detrazione per oneri e' pari al 19% del totale degli oneri
determinati come sopra descritto e deve essere riportata, unitamente
alle detrazioni eventualmente presenti nella sez. III, al rigo 18 del
Mod. 730-3.
8.3.1 SEZ. II - ONERI DEDUCIBILI DAL REDDITO COMPLESSIVO
Rigo E18 - Contributi previdenziali ed assistenziali deducibili
L'importo dichiarato dal contribuente concorre nella sua interezza
a costituire il totale degli oneri deducibili.
Rigo E19 - Contributi per addetti ai servizi domestici e familiari
L'importo dichiarato dal contribuente non puo' superare Lire
3.000.000 (euro 1.549); pertanto, se il contribuente ha indicato una
somma superiore, l'importo di tale rigo deve essere riportato al
suddetto limite.
Rigo E20 - Contributi per i fondi integrativi del servizio
sanitario nazionale
L'importo dichiarato dal contribuente non puo' superare Lire
2.000.000 (euro 1.033); pertanto, se il contribuente ha indicato una
somma superiore, l'importo di tale rigo deve essere riportato al
suddetto limite.
Rigo E21 - Contributi per i paesi in via di sviluppo
L'importo dichiarato dal contribuente non puo' superare il 2%
della somma del reddito complessivo di rigo 6 del Mod. 730-3. Se il
contribuente ha indicato una somma superiore, l'importo deve essere
ricondotto a tale limite.
Rigo E22 - Erogazioni liberali a favore di istituzioni religiose
L'importo dichiarato dal contribuente concorre nella sua interezza
a costituire il totale degli oneri deducibili.
Rigo E23 - Spese mediche e di assistenza dei portatori di handicap
L'importo dichiarato dal contribuente concorre nella sua interezza
a costituire il totale degli oneri deducibili.
Rigo E24 - Assegno periodico corrisposto al coniuge con esclusione
della quota di mantenimento dei figli
L'importo dichiarato dal contribuente concorre nella sua interezza
a costituire il totale degli oneri deducibili.
Rigo E25 - Previdenza complementare
Se non e' stato indicato alcun codice oppure e' stato indicato il
codice 3 o il codice 4 nella colonna 1 del rigo E25, calcolare il
tetto massimo nella maniera seguente:
Tetto massimo e' uguale al minore dei risultati delle seguenti due
operazioni:
Lire 10.000.000 (euro 5.165) - colonna 4 del rigo E25 (se il
risultato e' inferiore a zero deve essere posto uguale a zero)
12% del rigo 6 del mod. 730-3 - colonna 4 del rigo E25 (se il
risultato e' inferiore a zero deve essere posto uguale a zero)
Il codice "1" e' riferito ai c.d. "vecchi iscritti ai vecchi
fondi" (iscritti ad un forma pensionistica complementare entro il 28
aprile 1993). Per questi soggetti, fermo restando il limite
percentuale del 12% sul reddito complessivo, il tetto di lire
10.000.000 e' aumentato della differenza tra detto limite e quanto
effettivamente versato nel 1999 (e risultante dalla certificazione
rilasciata dal fondo). Cio' premesso, la verifica dei tetti di
deducibilta' e' disciplinata in maniera differenziata in relazione
alle diverse incombenze (afferenti il controllo della documentazione
fiscale) a carico del soggetto che presta l'assistenza fiscale.
In particolare il Centro di Assistenza Fiscale , ai fini della
verifica della deducibilita' di tali oneri, deve considerare
l'importo attestato nella suddetta certificazione.
Se e' stato indicato il codice 1 nella colonna 1 del rigo E25 e
chi eroga l'assistenza fiscale e' un CAF, pertanto tenuto alla
verifica della documentazione rilevante ai fini fiscali, determinare
il tetto massimo nelle seguente maniera:
A = il maggiore tra lire 10.000.000 (euro 5.165) e l'importo dei
contributi effettivamente versati nel 1999 (cosi' come risulta dalla
certificazione rilasciata dal fondo pensione ed esibita al Caf
dall'assistito);
B = A - colonna 4 del rigo E25
C = 12% del rigo 6 del mod. 730-3 - colonna 4 del rigo E25
Il Tetto Massimo e' pari al minore importo tra quanto calcolato
come lettera B e quanto calcolato come lettera C.
Se e' stato indicato il codice 1 nella colonna 1 del rigo E25 e
chi eroga l'assistenza fiscale e' un sostituto d'imposta, calcolare
il tetto massimo nelle seguente maniera:
Tetto massimo = 12% del rigo 6 del mod. 730-3 - colonna 4 del rigo
E25 (se il risultato e' inferiore a zero deve essere posto uguale a
zero)
Se e' stato indicato il codice 2 nella colonna 1 del rigo E25
calcolare il tetto massimo nelle seguente maniera:
Tetto massimo = colonna 3 del rigo E25
Deduzione massima = al minore tra il Tetto massimo e l'importo
indicato a colonna 3 del rigo E25
Quota personale massima = al minore tra la deduzione massima e il
risultato della seguente operazione:
colonna 3 del rigo E25 - colonna 2 del rigo E25
Determinare il limite reddituale (R1) relativo ai redditi di
lavoro dipendente:
Se colonna 5 del rigo E25 (quota TFR) e' maggiore di zero e la
casella di colonna 1 del rigo E25 e' diversa da 1 e da 2, calcolare
R1 nel seguente modo:
calcolare il minore tra il rigo 4 del mod. 730-3 e (col 5 del rigo
E25 x 2);
sottrarre dall'importo cosi' determinato l'importo di colonna 4
del rigo E25
Se in casella 1 del rigo E25 e' stato riportato il codice 4 e la
quota di TFR di colonna 5 non e' compilata, l'importo di R1 deve
essere posto uguale a zero.
In tutti gli altri casi, calcolare R1 nel seguente modo:
R1 = rigo 4 del mod. 730-3 - colonna 4 del rigo E25
Si precisa che, come chiarito nelle istruzioni a rigo 4 del mod.
730-3, in tale rigo sono stati compresi anche i compensi per lavori
socialmente utili a prescindere dalla loro concorrenza o meno al
reddito complessivo.
Determinare il limite reddituale (R2) relativo ai redditi diversi
da quelli di lavoro dipendente e assimilati:
R2 = rigo 6 del mod. 730-3 - rigo 4 del mod. 730-3
Se il contribuente ha percepito redditi di lavoro socialmente
utile in regime agevolato (redditi dichiarati nella sezione 1 del
quadro C, righi da C1 a C4, con la relativa casella di colonna 1
impostata a "3"), e' necessario verificare quanto segue:
1) Se la somma degli importi dei righi da 1 a 5 del mod. 730-3
(colonna 1 per il dichiarante e colonna 2 per il coniuge) diminuita
della deduzione prevista per l'abitazione principale di cui al rigo 9
e del totale redditi per lavoro socialmente utile (determinato come
descritto nelle istruzioni al rigo 6 del mod. 730-3) e' superiore a
Lire 18.000.000 (euro 9.296) , l'importo di R2 deve essere
determinato nel modo sopra descritto.
2) Se la somma degli importi dei righi da 1 a 5 del mod. 730-3
(colonna 1 per il dichiarante e colonna 2 per il coniuge) diminuita
della deduzione prevista per l'abitazione principale di cui al rigo 9
e del totale redditi per lavoro socialmente utile (determinato come
descritto nelle istruzioni al rigo 6 del mod. 730-3) e' inferiore o
uguale a Lire 18.000.000 (euro 9.296), l'importo di R2 deve essere
determinato come segue:
rigo 6 del mod. 730-3 - somma dei redditi dei righi da C1 a C4 del
quadro C per i quali non e' stato indicato il codice "3" nella
relativa casella di colonna 1 - somma dei redditi della sezione 2 del
quadro C
Limite reddituale complessivo = R1 + R2
Quota personale deducibile = minore importo tra il Limite
reddituale complessivo e la Quota personale massima.
Quota familiare
Calcolare:
Tetto massimo familiare uguale al minore dei risultati delle
seguenti due operazioni:
Lire 10.000.000 (euro 5.165) - colonna 4 del rigo E25
12% del rigo 6 del mod. 730-3 - colonna 4 del rigo E25
Calcolare A = al minore tra il Tetto massimo familiare e la
Deduzione massima precedentemente calcolata
Calcolare B = A - Quota personale deducibile. Se il risultato di
tale operazione e' inferiore a zero il dato deve essere posto uguale
a zero
Quota familiare = minore tra colonna 2 del rigo E 25 ed il valore
B di cui sopra.
L'importo della Quota familiare deve essere riportato a colonna 2
del rigo E25; a colonna 3 del rigo E25 deve essere riportata la somma
degli importi relativi alla Quota personale deducibile ed alla Quota
familiare.
Tali dati devono essere riportati sia nel modello 730 "cartaceo"
consegnato all'assistito (in sostituzione del dato originariamente
indicato dal contribuente) che nella fornitura da trasmettere in "via
telematica" all'Agenzia delle Entrate.
Rigo E26 - Altri oneri deducibili
L'importo dichiarato dal contribuente concorre nella sua interezza
a costituire il totale degli oneri deducibili.
La somma degli oneri indicati dal rigo E18 al rigo E24 + colonna 3
del rigo E25 + rigo E26, determinati come sopra, va riportata nel
rigo 8 del riquadro "Calcolo dell'Irpef" del Mod. 730-3 "Prospetto di
liquidazione".
8.3.2 SEZ. III - SPESE PER INTERVENTI DI RECUPERO DEL PATRIMONIO
EDILIZIO PER LE QUALI SPETTA LA DETRAZIONE DEL 41% O 36% - RIGHI DA
E27 A E29
L'importo indicato dal contribuente nella colonna 4 di ogni
singolo rigo (dal rigo E27 al rigo E29) non puo' superare il limite
di Lire 150.000.000 (euro 77.469); pertanto, se il contribuente ha
indicato una somma superiore, l'importo deve essere ricondotto al
suddetto limite.
L'importo indicato dal contribuente nel singolo rigo,
eventualmente ricondotto nel limite di Lire 150.000.000, deve essere
diviso per il numero delle rate relative alla casella nella quale il
contribuente ha indicato la rata corrente (5 o 10) e deve esserne
calcolata la detrazione del 41%, se l'anno indicato in colonna 1 e'
minore di 2000 ovvero, del 36%, se l'anno indicato in colonna 1 e'
superiore o eguale al 2000.
I risultati di tali operazioni devono essere sommati nel rigo 18
del mod. 730-3 insieme all'importo delle detrazioni spettanti per gli
oneri indicati nella sez. I del quadro E.
Con apposito messaggio deve essere segnalata al contribuente
l'entita' della detrazione calcolata e che la stessa e' stata sommata
nel rigo 18 del "Prospetto di liquidazione" modello 730-3.
8.4 ALTRI DATI (QUADRO F)
CONTROLLI DA EFFETTUARE
I controlli devono essere effettuati relativamente ad ogni rigo
compilato.
8.5 SEZ I - ACCONTI IRPEF RELATIVI AL 2001
Qualora le colonne 1 e 2 del rigo F 1 siano compilate sia nel
modello del dichiarante che in quello del coniuge, sommare gli
importi di ogni colonna dei due modelli e riportarli nella colonna
corrispondente del solo modello del dichiarante.
8.6 SEZ. II - ALTRE RITENUTE SUBITE
Rigo F2 colonna 4 - Addizionale regionale Irpef attivita' sportive
dilettantistiche
Tale campo puo' essere presente solo se nel rigo D5 del quadro D
e' presente un reddito per il quale la relativa casella di colonna 1
assume il valore "9" (Compensi per attivita' sportive
dilettantistiche).
Rigo F2 colonne 5 e/o 6 - Ritenute Irpef e addizionale regionale
per lavori socialmente utili
Tali campi possono essere presenti solo se nella sezione I del
Quadro C (righi da C1 a C4), e' presente almeno un reddito per il
quale la relativa casella di colonna 1 assume il valore "3" (lavori
socialmente utili).
8.7 SEZ. III - ECCEDENZE RISULTANTI DALLE PRECEDENTI DICHIARAZIONI
Il codice regione e' obbligatorio se e' stato compilato il rigo F4
colonna 2 o il rigo F4 colonna 4. Puo' assumere i valori da 1 a 21.
Nel caso in cui il valore indicato sia diverso da quelli ammessi, il
dato si considera assente.
8.8 SEZ. V - RITENUTE E ACCONTI SOSPESI PER EVENTI ECCEZIONALI
L'importo indicato nel rigo F6 colonna 1 non puo' essere superiore
alla somma delle ritenute indicate dal contribuente nel rigo C10,
nella colonna 4 dei righi D4 e D5 e nelle colonne 1 e 2 del rigo F1,
e nelle colonne 1 e 5 del rigo F2;
L'importo indicato nel rigo F6 colonna 2 non puo' essere superiore
alla somma delle trattenute indicate dal contribuente nel rigo C11,
nel rigo F2 colonna 2, nel rigo F2 colonna 4 e rigo F2 colonna 6;
L'importo indicato nel rigo F6 colonna 3 non puo' essere superiore
a quello di rigo C12 e nel rigo F2 colonna 3.
8.9 SEZ. VI - DATI RELATIVI AI VERSAMENTI DI SALDO E AGLI
EVENTUALI ACCONTI
Il dichiarante e il coniuge possono scegliere in misura diversa il
pagamento degli acconti dovuti (colonne 1 e 2 del rigo F7). Se invece
risulta diverso sul modello del dichiarante e sul modello del coniuge
il numero di rate con il quale si richiede la rateizzazione (colona 3
del rigo F7), il dato da prendere in considerazione e' quello
indicato sul modello del Dichiarante.
Nel caso il contribuente abbia contemporaneamente barrato la
casella di colonna 1 e indicato un importo a colonna 2 superiore a
Lire 98.000 (euro 51), si deve considerare la casella come non
barrata e se ne deve dare comunicazione al contribuente mediante
apposito messaggio. Tale situazione non comporta l'esclusione
dall'assistenza fiscale.
Se l'importo di colonna 2 non e' superiore a Lire 98.000 (euro
51), il valore deve essere ridotto a zero e ne deve essere data
comunicazione al contribuente mediante apposito messaggio.
Il numero delle rate di colonna 3, se presente, puo' assumere un
valore compreso tra 2 e 5. Nel caso in cui il contribuente abbia
indicato un valore superiore a 5 il numero di rate deve essere
riportato a tale limite e deve essere data apposita comunicazione al
contribuente.
8.10 SEZ. VII - DATI RELATIVI AI REDDITI PRODOTTI ALL'ESTERO
I dati possono essere presenti solo se e' stato compilato dal
contribuente il quadro C e/o il quadro D.
8.11 SEZ. VIII - REDDITI SOGGETTI A TASSAZIONE SEPARATA
Per ogni rigo compilato deve essere sempre presente il reddito.
8.11.1 CONTROLLI SUL RIGO F9
Se compilato devono essere presenti tutti i dati ad eccezione del
"Periodo di commisurazione" di colonna 5.
Tipo di emolumento
Il dato puo' assumere un valore compreso tra 1 e 7.
Anno
Il dato non puo' assumere un valore superiore a 2001.
Reddito nell'anno
Il dato non puo' assumere un valore superiore al "Reddito totale"
di colonna 4.
Reddito totale
Il dato non puo' assumere un valore inferiore al "Reddito
nell'anno" di colonna 3.
Periodo di commisurazione
Il dato deve essere presente se nella colonna 1 il campo "Tipo
emolumento" assume il valore 1, 2 o 3.
Il campo "Mesi" puo' assumere un valore compreso tra 0 e 12.
8.11.2 CONTROLLI SUL RIGO F10
Tipo di reddito
Il campo di colonna 1 puo' assumere i valori 1 o 2 e deve essere
sempre presente.
Opzione per la tassazione ordinaria
Il dato non puo' essere presente se a colonna 1 e' stato indicato
il codice 1.
Tale anomalia non comporta per il contribuente l'esclusione
dall'assistenza fiscale e ne deve essere data comunicazione mediante
apposito messaggio indicando l'inefficacia di tale opzione.
Anno
Il campo di colonna 3 deve essere sempre presente e deve assumere
il valore 2001 se nel campo "Tipo di reddito" di colonna 1 e' stato
indicato il codice 1.
Reddito
Il dato deve essere sempre presente.
Quota del credito d'imposta sui dividendi
Il campo di colonna 5 non puo' assumere un valore inferiore al
campo "Di cui per i dividendi comunitari" di colonna 6.
Quota delle imposte sulle successioni
Il campo "Quota delle imposte sulle successioni" di colonna 7 puo'
essere presente solo se nel campo "Tipo di reddito" di colonna 1 e'
stato indicato il valore 1.
8.11.3 CONTROLLI SUL RIGO F11
Tipo di reddito
Il dato puo' assumere un valore compreso tra 1 e 13 e deve essere
sempre presente.
Opzione per la tassazione ordinaria
Il dato non puo' essere presente se a colonna 1 sono stati
indicati i codici 1, 2, 3, 4 e 6.
Tale anomalia non comporta per il contribuente l'esclusione
dall'assistenza fiscale e ne deve essere data comunicazione mediante
apposito messaggio indicando l'inefficacia di tale opzione.
Anno
Il dato deve essere sempre presente.
Reddito
Il dato deve essere sempre presente e non puo' assumere un valore
superiore al "Reddito totale del deceduto" di colonna 5, se nella
colonna 1 il campo "Tipo di reddito" assume il valore 2
Reddito totale del deceduto
Deve essere presente se il campo "Tipo di reddito" di colonna 1
assume il valore 2.
Il dato non puo' assumere un valore inferiore al "Reddito" di
colonna 4.
Quota delle imposte sulle successioni
Il dato puo' essere presente solo se a colonna 1, "Tipo di
reddito", sono indicati i codici 1, 2, 3, 4 o 5.
8.12 ANOMALIE ED INCONGRUENZE
8.12.1 SEGNALAZIONI
Eventuali anomalie e/o incongruenze individuate sulla base dei
controlli precedentemente descritti devono essere comunicate al
contribuente mediante il messaggio "Dati mancanti o errati relativi
al Quadro F - Altri dati ".
8.12.2 ESCLUSIONE DALL'ASSISTENZA FISCALE
Le anomalie e/o incongruenze individuate sulla base dei controlli
precedentemente descritti sui dati relativi a:
- addizionale regionale per attivita' sportive dilettantistiche
(Sez. II rigo F2 colonna 4 )
- ritenute Irpef e addizionale regionale per lavori socialmente
utili (Sez. II rigo F2 colonne 5 e 6 )
- Eccedenze risultanti dalle precedenti dichiarazioni (Sez. III)
ad eccezione del codice regione
- Ritenute e acconti sospesi per eventi eccezionali
- redditi prodotti all'estero
- redditi soggetti a tassazione
comportano l'esclusione dall'assistenza fiscale.
8.13 MODALITA' DI CALCOLO
La somma degli importi di rigo F1 (colonne 1 e 2) va riportata nel
rigo 30 del Mod. 730-3 "Prospetto di liquidazione".
L'importo di rigo F2 colonna 1 deve essere sommato alle altre
ritenute indicate dal contribuente e riportato nel rigo 27 del Mod.
730-3 "Prospetto di liquidazione".
L'importo di rigo F2 colonna 2 deve essere sommato alle altre
trattenute per addizionale regionale indicate dal contribuente e
riportato nel rigo 36 del Mod. 730-3 "Prospetto di liquidazione".
L'importo di rigo F2 colonna 3 deve essere sommato alle altre
trattenute per addizionale comunale indicate dal contribuente e
riportato nel rigo 39 del Mod. 730-3 "Prospetto di liquidazione".
Per l'importo eventualmente indicato nella colonna 4 del rigo F2
vedere le istruzioni relative al rigo 36 del prospetto di
liquidazione.
Per gli importi eventualmente indicati nelle colonne 5 e 6 del
rigo F2 vedere le istruzioni relative ai righi 27 e 36 del prospetto
di liquidazione.
L'importo "IRPEF" di colonna 2 del rigo F7 della Sez. VI va
utilizzato per il calcolo della prima e seconda rata di acconto
secondo le modalita' descritte nel paragrafo relativo alla
determinazione dell'acconto per l'anno 2001.
9 LIQUIDAZIONE DELL'IMPOSTA, DELL'ADDIZIONALE REGIONALE ALL'IRPEF,
DELL'ADDIZIONALE COMUNALE ALL'IRPEF E COMPILAZIONE DEL MOD. 730-3
"PROSPETTO DI LIQUIDAZIONE"
9.1 DATI IDENTIFICATIVI DEL SOSTITUTO D'IMPOSTA O DEL C.A.F. E DEI
DICHIARANTI
Sostituto d'imposta
Indicare:
* il codice fiscale, il cognome e il nome, se trattasi di persona
fisica;
* il codice fiscale e la denominazione se trattasi di persona
giuridica o societa' di persone o soggetti ad esse equiparate.
C.A.F.
Indicare il codice fiscale, la denominazione e il numero di
iscrizione all'Albo dei Centri di assistenza fiscale per lavoratori
dipendenti e pensionati".
Dichiaranti
Riportare il codice fiscale, il cognome e il nome del dichiarante
e, in caso di dichiarazione congiunta, del coniuge dichiarante,
rilevati dal Mod. 730.
9.2 RIEPILOGO DEI REDDITI - RIGHI DA 1 A 5 DEL MOD. 730-3
Al rigo 1 colonna 1 e/o 2 devono essere riportati i totali dei
redditi dominicali dei terreni, determinati sulla base dei dati
rilevati dal Quadro A del Mod. 730 secondo quanto indicato al
precedente punto 4.3.1.
Al rigo 2 colonna 1 e/o 2 devono essere riportati i totali dei
redditi agrari, determinati sulla base dei dati rilevati dal Quadro A
del Mod. 730 secondo quanto indicato al precedente punto 4.3.2.
Al rigo 3 colonna 1 e/o 2 devono essere riportati i totali dei
redditi dei fabbricati determinati sulla base dei dati rilevati dal
Quadro B del Mod. 730 secondo quanto indicato al precedente punto
5.3.
Al rigo 4 colonna 1 e/o 2 deve essere riportata la somma dei
redditi di lavoro dipendente ed assimilati dichiarati nelle sezioni I
e II del Quadro C del modello 730.
Al rigo 5 colonna 1 e/o 2 deve essere riportato il totale degli
altri redditi calcolato sulla base dei dati indicati:
- nel Quadro D del Mod. 730. Se nel rigo D5 colonna 1 e' stato
indicato il codice 9, agli altri redditi da riportare nel rigo 5 del
mod. 730-3 deve essere sommato, non l'importo del rigo D5 colonna 2,
ma l'importo determinato secondo le modalita' descritte nella sezione
"attivita' sportive dilettantistiche" del paragrafo 6.3, e denominato
"C4".
- nella Sez. VIII del Quadro F se il contribuente ha scelto la
tassazione ordinaria (redditi di cui ai righi F10 colonna 4 e /o F11
colonna 4 per i quali la relativa casella di colonna 2 e' barrata).
9.3 CALCOLO DELL'IRPEF
Reddito complessivo - rigo 6 mod. 730-3
Verificare se il contribuente ha percepito redditi per lavori
socialmente utili in regime agevolato (redditi dichiarati nella
sezione I del quadro C, righi da C1 a C4, con la relativa casella di
colonna 1 impostata a "3").
Tale situazione in caso di dichiarazione congiunta deve essere
verificata singolarmente per il dichiarante e per il coniuge.
Se il contribuente ha percepito tali tipologie di redditi,
calcolare il relativo ammontare (Totale redditi per lavoro
socialmente utile) sommando i redditi dei righi da C1 a C4 della sez.
I del quadro C per i quali e' stato indicato il codice "3" nella
relativa casella di colonna 1.
3) Per il contribuente per il quale NON risultano presenti tali
tipologie di reddito, il reddito complessivo del rigo 6 e' pari alla
somma degli importi dei righi da 1 a 5 (colonna 1 per il dichiarante
e colonna 2 per il coniuge).
4) Per il contribuente per il quale risultano presenti tali
tipologie di reddito ma la somma degli importi dei righi da 1 a 5
(colonna 1 per il dichiarante e colonna 2 per il coniuge) diminuita
della deduzione prevista per l'abitazione principale di cui al rigo 9
e del Totale redditi per lavoro socialmente utile (come sopra
determinato) e' superiore a Lire 18.000.000 (euro 9.296), il reddito
complessivo del rigo 6 e' pari alla somma degli importi dei righi da
1 a 5.
5) Per il contribuente per il quale risultano presenti tali
tipologie di reddito e la somma degli importi dei righi da 1 a 5
(colonna 1 per il dichiarante e colonna 2 per il coniuge) diminuita
della deduzione prevista per l'abitazione principale di cui al rigo 9
e del Totale redditi per lavoro socialmente utile (come sopra
determinato) e' inferiore o uguale a Lire 18.000.000 (euro 9.296), il
reddito complessivo del rigo 6 e' pari, alla somma degli importi dei
righi da 1 a 5 diminuita del Totale redditi per lavoro socialmente
utile.
Redditi per lavoro socialmente utile. Precisazioni
Per le somme trattenute dal sostituto d'imposta (sia Irpef che
Addizionale regionale all'Irpef) sui redditi erogati per lavoro
socialmente utile, il soggetto che presta l'assistenza fiscale non
deve procedere ad una riliquidazione di tali importi nel caso in cui,
con riferimento alle istruzioni relative al rigo 6 del prospetto di
liquidazione (reddito complessivo), tali redditi non concorrano alla
determinazione dell'importo da riportare nel rigo 6.
Crediti d'imposta sui dividendi - rigo 7 del mod. 730-3
Alle colonne 1 e/o 2 del rigo 7 vanno riportati i totali dei
crediti d'imposta sui dividendi del Dichiarante e del Coniuge
dichiarante indicati nella colonna 2 del rigo D1 del Quadro D,
tenendo conto degli eventuali abbattimenti effettuati in sede di
controllo.
Se il contribuente ha indicato un reddito nel rigo D2 del Quadro
D, relativo a Utili per i quali spetta un credito d'imposta in misura
limitata, deve essere calcolato il 58,73 per cento dell'importo
indicato dal contribuente nella colonna 1 del rigo D2 e sommato agli
altri crediti d'imposta sui dividendi.
Se il contribuente ha optato per la tassazione ordinaria per i
redditi di capitale indicati nel rigo F10 del quadro F sez. VIII,
sommare anche l'importo indicato a colonna 5 del rigo F10 per il
quale sia stata barrata la relativa casella di colonna 2.
Oneri deducibili - rigo 8 del mod. 730-3
Alle colonne 1 e/o 2 del rigo 8 vanno riportate le somme degli
oneri deducibili dichiarati rispettivamente dal Dichiarante e dal
Coniuge dichiarante nella Sez. II del Quadro E, tenendo conto degli
eventuali abbattimenti effettuati in sede di controllo.
Deduzione per abitazione principale - rigo 9 del mod. 730-3
Alle colonne 1 e/o 2 del rigo 9 riportare la deduzione per
abitazione principale calcolata secondo quanto descritto al punto
5.3.5.
Reddito imponibile - rigo 10 del mod. 730-3
Alle colonne 1 e/o 2 del rigo 10 va riportata la differenza tra la
somma degli importi delle colonne 1 e/o 2 dei righi 6 e 7 e la somma
degli importi delle colonne 1 e/o 2 dei righi 8 e 9, se la differenza
e' negativa indicare zero.
Compensi per attivita' sportive dilettantistiche con ritenuta a
titolo d'imposta - rigo 11 del mod. 730-3
Riportare l'importo dei compensi percepiti per attivita' sportive
dilettantistiche assoggettate a ritenute a titolo d'imposta. A tal
fine deve essere indicato l'importo determinato secondo le modalita'
descritte nella sezione "attivita' sportive dilettantistiche" del
paragrafo 6.3, e denominato "C3".
Imposta lorda - rigo 12 del mod. 730-3
Se non sono stati indicati compensi per attivita' sportive
dilettantistiche (rigo D5 codice 9), alle colonne 1 e/o 2 del rigo 12
va indicato l'importo dell'imposta lorda calcolata sugli importi di
rigo 10 colonna 1 e/o 2 utilizzando la tabella di seguito riportata.
Resta inteso che gli importi relativi all'imposta lorda liquidata,
benche' esposti nella tabella in centesimi di euro, dovranno essere
riportati nel rigo 12 del mod. 730-3 arrotondati all'unita' di euro.
-------------------------------------------------------------------
TABELLA - CALCOLO DELL'IRPEF IN LIRE
-------------------------------------------------------------------
REDDITO (per scaglioni) Aliquota Imposta dovuta sui redditi
intermedi compresi negli
scaglioni
-------------------------------------------------------------------
fino a lire 20.000.000 18 18 % sull'intero importo
-------------------------------------------------------------------
oltre lire 20.000.000
e fino a lire 30.000.000 24 3.600.000 + 24 % parte
eccedente 20.000.000
-------------------------------------------------------------------
oltre lire 30.000.000
e fino a lire 60.000.000 32 6.000.000 + 32 % parte
eccedente 30.000.000
-------------------------------------------------------------------
oltre lire 60.000.000
e fino a lire 135.000.000 39 15.600.000 + 39 % parte
eccedente 60.000.000
-------------------------------------------------------------------
oltre lire 135.000.000 45 44.850.000 + 45 % parte
eccedente 135.000.000
-------------------------------------------------------------------
-------------------------------------------------------------------
TABELLA - CALCOLO DELL'IRPEF IN EURO
-------------------------------------------------------------------
REDDITO (per scaglioni) Aliquota Imposta dovuta sui redditi
intermedi compresi negli
scaglioni
-------------------------------------------------------------------
fino a euro 10.329,14 18 18 % sull'intero importo
-------------------------------------------------------------------
oltre euro 10.329,14
e fino a euro 15.493,71 24 1.859,25 + 24 % parte
eccedente 10.329,14
-------------------------------------------------------------------
oltre euro 15.493,71
e fino a euro 30.987,41 32 3.098,75 + 32 % parte
eccedente 15.493,71
-------------------------------------------------------------------
oltre euro 30.987,41
e fino a euro 69.721,68 39 8.056,73 + 39 % parte
eccedente 30.987,41
-------------------------------------------------------------------
oltre euro 69.721,68 45 23.163,10 + 45 % parte
eccedente 69.721,68
-------------------------------------------------------------------
Se sono stati indicati compensi per attivita' sportive
dilettantistiche (rigo D5 codice 9) operare come segue:
1 - Sommare al rigo 10, colonne 1 e/o 2 (Reddito imponibile) del
mod. 730-3, l'importo "C3" determinato con le modalita' descritte
nella sezione "attivita' sportive dilettantistiche" del paragrafo 7.3
(Compensi assoggettati a ritenuta a titolo d'imposta);
2 - Calcolare su tale somma l'imposta lorda utilizzando la tabella
di calcolo dell'Irpef ;
3 - Calcolare sull'importo "C3" l'imposta lorda utilizzando la
tabella di calcolo dell'Irpef ;
4 - Sottrarre dall'imposta lorda calcolata al punto 2 quella
calcolata al punto 3 e riportare il risultato di tale operazione nel
rigo 12, colonne 1 e/o 2 del mod. 730-3.
Detrazioni d'imposta per il coniuge e i familiari a carico - righi
13 e 14 del nod.730-3
Alla colonna 1 o 2 del rigo 13 va indicata la detrazione per il
coniuge a carico, spettante , nella misura indicata nelle seguenti
tabelle e rapportata ai mesi dell'anno in cui il familiare stesso e'
rimasto a carico (campo "mesi a carico" del relativo prospetto):
Detrazione per coniuge a carico in LIRE
* fino a L. 30.000.000 L. 1.057.552
* oltre L. 30.000.000 e fino a L. 60.000.000 L. 961.552
* oltre L. 60.000.000 e fino a L. 100.000.000 L. 889.552
* oltre L. 100.000.000 L. 817.552
Detrazione per coniuge a carico in EURO
* fino a euro 15.494 euro 546,18
* oltre euro 15.494 e fino a euro 30.987 euro 496,60
* oltre euro 30.987 e fino a euro 51.646 euro 459,42
* oltre euro 51.646 euro 422,23
(Nelle suesposte tabelle il reddito complessivo del dichiarante o
del coniuge dichiarante -rigo 6 colonna 1 o 2 del Mod. 730-3 - e'
indicato nella prima colonna e l'importo della detrazione e' indicato
nella seconda colonna).
Alle colonne 1 e/o 2 del rigo 14 va indicata sia la detrazione per
il familiare a carico (primo figlio, figli successivi e altri
familiari) che l'aumento previsto per il figlio di eta' inferiore ai
tre anni.
Se il reddito complessivo (rigo 6 del mod. 730-3) e' superiore a
lire 100.000.000 (euro 51.646), la detrazione per figlio (sia primo
che successivo) e altro familiare a carico spetta nella misura di
lire 516.000 (euro 266,49) annue per ciascun soggetto a carico.
Se il reddito complessivo (rigo 6 del mod. 730-3) e' inferiore o
eguale a lire 100.000.000 (euro 51.646), la detrazione per il primo
figlio (rigo 2 casella F1 del prospetto dei familiari a carico) e per
gli altri familiari a carico (casella A dei righi da 3 in poi del
prospetto dei familiari a carico) spetta nella misura di lire 552.000
(euro 285,08) annue per ciascun soggetto a carico. Per i figli
successivi al primo (casella F dei righi da 3 in poi del prospetto
dei familiari a carico) la detrazione spetta nella misura di lire
616.000 (euro 318,14) annue per ciascuno di essi.
L'importo della detrazione per ciascun familiare a carico deve
essere rapportato alla percentuale indicata nel campo "Percentuale"
del prospetto familiari a carico del mod. 730 ed ai mesi dell'anno in
cui i familiari stessi sono rimasti a carico (campo "mesi a carico").
Se nel campo "Percentuale" e' riportato il codice C, spetta la
detrazione, prevista per il coniuge a carico, nella misura indicata
nelle precedenti tabelle e rapportata ai mesi dell'anno in cui il
familiare stesso e' rimasto a carico (campo "mesi a carico" del
relativo prospetto).
L'aumento della detrazione per il figlio di eta' inferiore ai tre
anni spetta nella misura di lire 240.000 (euro 123,95) annue per
ciascuno di essi. Detto importo, deve essere rapportato alla
percentuale indicata nel campo "Percentuale" del prospetto familiari
a carico del mod. 730 ed ai mesi dell'anno durante i quali il figlio
a carico ha un'eta' inferiore a tre anni (campo "minore di 3 anni").
Se per il figlio minore di tre anni nel campo "Percentuale" e'
riportato il codice C, spetta la sola detrazione, prevista per il
coniuge a carico, ma non l'aumento di Lire 240.000.
Detrazioni di imposta per lavoro dipendente- rigo 15 del nod.730-3
Le detrazioni per lavoro dipendente spettano solo per i redditi
indicati nella Sezione I del Quadro C del Mod. 730.
Verificare se il contribuente ha percepito redditi per lavori
socialmente utili in regime agevolato (redditi dichiarati nella
sezione I del quadro C, righi da C1 a C4, con la relativa casella di
colonna 1 impostata a "3").
Tale situazione in caso di dichiarazione congiunta deve essere
verificata singolarmente per il dichiarante e per il coniuge.
1) per il contribuente per il quale NON risultano presenti tali
tipologie di reddito, il reddito per il quale spetta la detrazione
per lavoro dipendente e' costituito dalla somma dei redditi indicati
nei righi da C1 a C4 della sez. I del quadro C.
2) per il contribuente per il quale risultano presenti tali
tipologie di reddito ma il reddito complessivo (rigo 6 del Mod.
730-3) diminuito della deduzione prevista per l'abitazione principale
di cui al rigo 9 e' superiore a Lire 18.000.000 (euro 9.296), il
reddito per il quale spetta la detrazione per lavoro dipendente e'
costituito dalla somma dei redditi indicati nei righi da C1 a C4
della sez. I del quadro C.
3) per il contribuente per il quale risultano presenti tali
tipologie di reddito e il reddito complessivo (rigo 6 del Mod. 730-3)
diminuito della deduzione prevista per l'abitazione principale di cui
al rigo 9 e' inferiore o uguale a Lire 18.000.000 (euro 9.296), il
reddito per il quale spetta la detrazione per lavoro dipendente e'
costituito dalla somma dei redditi indicati nei righi da C1 a C4
della sez. I del quadro C ad esclusione di quelli per i quali e'
stato indicato il valore "3" nella relativa casella di colonna 1
(redditi per lavori socialmente utili).
Le detrazioni devono essere rapportate al periodo, espresso in
giorni, di lavoro o di pensione nell'anno (anno intero 365)
determinato sulla base di quanto risulta dal rigo C5 del Mod. 730.
Alle colonne 1 e/o 2 del rigo 15 va indicata la somma delle
detrazioni per lavoro dipendente e assimilati spettante nella misura
indicata nella seguente tabella:
--------------------------------------------------------------------
TABELLA - DETRAZIONE PER LAVORO DIPENDENTE E ASSIMILATI IN LIRE
--------------------------------------------------------------------
Redditi di lavoro dipendente Detrazioni
--------------------------------------------------------------------
fino a L. 12.000.000 L. 2.220.000
oltre L. 12.000.000 fino a L. 12.300.000 L. 2.100.000
oltre L. 12.300.000 fino a L. 12.600.000 L. 2.000.000
oltre L. 12.600.000 fino a L. 15.000.000 L. 1.900.000
oltre L. 15.000.000 fino a L. 15.300.000 L. 1.750.000
oltre L. 15.300.000 fino a L. 15.600.000 L. 1.600.000
oltre L. 15.600.000 fino a L. 15.900.000 L. 1.450.000
oltre L. 15.900.000 fino a L. 16.000.000 L. 1.330.000
oltre L. 16.000.000 fino a L. 17.000.000 L. 1.260.000
oltre L. 17.000.000 fino a L. 18.000.000 L. 1.190.000
oltre L. 18.000.000 fino a L. 19.000.000 L. 1.120.000
oltre L. 19.000.000 fino a L. 30.000.000 L. 1.050.000
oltre L. 30.000.000 fino a L. 40.000.000 L. 950.000
oltre L. 40.000.000 fino a L. 50.000.000 L. 850.000
oltre L. 50.000.000 fino a L. 60.000.000 L. 750.000
oltre L. 60.000.000 fino a L. 60.300.000 L. 650.000
oltre L. 60.300.000 fino a L. 70.000.000 L. 550.000
oltre L. 70.000.000 fino a L. 80.000.000 L. 450.000
oltre L. 80.000.000 fino a L. 90.000.000 L. 350.000
oltre L. 90.000.000 fino a L. 90.400.000 L. 250.000
oltre L. 90.400.000 fino a L. 100.000.000 L. 150.000
oltre L. 100.000.000 L. 100.000
--------------------------------------------------------------------
TABELLA - DETRAZIONE PER LAVORO DIPENDENTE E ASSIMILATI IN EURO
--------------------------------------------------------------------
Redditi di lavoro dipendente Detrazioni
--------------------------------------------------------------------
Fino a euro 6.197 1.146,53
oltre euro 6.197 Fino a euro 6.352 1.084,56
oltre euro 6.352 Fino a euro 6.507 1.032,91
oltre euro 6.507 Fino a euro 7.747 981,27
oltre euro 7.747 Fino a euro 7.902 903,80
oltre euro 7.902 Fino a euro 8.057 826,33
oltre euro 8.057 Fino a euro 8.212 748,86
oltre euro 8.212 Fino a euro 8.263 686,89
oltre euro 8.263 Fino a euro 8.780 650,74
oltre euro 8.780 Fino a euro 9.296 614,58
oltre euro 9.296 Fino a euro 9.813 578,43
oltre euro 9.813 Fino a euro 15.494 542,28
oltre euro 15.494 Fino a euro 20.658 490,63
oltre euro 20.658 Fino a euro 25.823 438,99
oltre euro 25.823 Fino a euro 30.987 387,34
oltre euro 30.987 Fino a euro 31.142 335,70
oltre euro 31.142 Fino a euro 36.152 284,05
oltre euro 36.152 Fino a euro 41.317 232,41
oltre euro 41.317 Fino a euro 46.481 180,76
oltre euro 46.481 Fino a euro 46.688 129,11
oltre euro 46.688 Fino a euro 51.646 77,47
oltre euro 51.646 51,65
Ulteriore detrazione per redditi di lavoro dipendente o assimilati
di durata inferiore all'anno - Rigo 16 del mod. 730-3
Ulteriore detrazione per reddito di lavoro dipendente con
contratti a tempo indeterminato di durata inferiore all'anno
Se al reddito complessivo concorrono esclusivamente redditi di
lavoro dipendente e assimilati con contratti a tempo indeterminato di
durata inferiore all'anno (redditi dichiarati nel quadro C, sez. I,
per i quali non e' stato indicato il valore "1" o il valore "2" nella
relativa casella di colonna 1 e il numero di giorni indicato nel rigo
C5 e' maggiore di zero ma inferiore a 365), determinare la detrazione
spettante da riportare nelle colonne 1 e/o 2 del rigo 16 del mod.
730-3, in relazione alle seguenti tabelle:
Detrazione per contratti a tempo indeterminato in LIRE
* fino a L. 9.100.000 L. 300.000
* oltre L. 9.100.000 e fino a L. 9.300.000 L. 200.000
* oltre L. 9.300.000 e fino a L. 9.600.000 L. 100.000
* oltre L. 9.600.000 L. 0
Detrazione per contratti a tempo indeterminato in EURO
* fino a euro 4.700 euro 155
* oltre euro 4.700 e fino a euro 4.803 euro 103
* oltre euro 4.803 e fino a euro 4.958 euro 52
* oltre euro 4.958 euro 0
(Nelle suesposte tabelle il reddito complessivo del dichiarante o
del coniuge dichiarante -rigo 6 colonna 1 o 2 del Mod. 730-3 - e'
indicato nella prima colonna e l'importo della detrazione e' indicato
nella seconda colonna).
Non si perde il diritto a tale detrazione nel caso in cui vengano
dichiarati anche redditi derivanti dal solo possesso dell'abitazione
principale e delle relative pertinenze per i quali spetta la
deduzione per abitazione principale (l'importo del rigo 3 coincide
con l'importo del rigo 9 del Mod. 730-3). Pertanto se e' stato
compilato il Quadro B, il campo "Utilizzo" di colonna 2 di tutti i
righi compilati deve assumere esclusivamente:
- valori 1 e 5 e il reddito dell'abitazione principale e' stato
calcolato in base alla rendita nei casi in cui e' stato dichiarato
anche il "Canone di locazione";
- il valore 9 se nel campo "Casi particolari" e' stato indicato il
valore 1.
Ulteriore detrazione per redditi di lavoro dipendente con
contratti a tempo determinato di durata inferiore all'anno e per
assegni periodici del coniuge
Se al reddito complessivo concorrono esclusivamente una o piu'
delle seguenti tipologie di reddito:
- redditi di lavoro dipendente e assimilati con contratti a tempo
determinato di durata inferiore all'anno (redditi dichiarati nel
quadro C, sez. I, per i quali e' stato indicato il valore "2" nella
relativa casella di colonna 1 e il numero di giorni indicato nel rigo
C5 e' maggiore di zero ma inferiore a 365);
- redditi derivanti da assegni periodici percepiti in conseguenza
di separazione legale ed effettiva, di scioglimento o annullamento
del matrimonio o di cessazione dei suoi effetti civili (redditi
dichiarati nel Quadro C sez. II con casella barrata),
determinare la detrazione spettante da riportare nelle colonne 1
e/o 2 del rigo 16 del mod. 730-3, in relazione alle seguenti tabelle:
Detrazione per contratti a tempo determinato in LIRE
* fino a L. 9.100.000 L. 400.000
* oltre L. 9.100.000 e fino a L. 10.000.000 L. 300.000
* oltre L. 10.000.000 e fino a L. 11.000.000 L. 200.000
* oltre L. 11.000.000 e fino a L. 12.000.000 L. 100.000
* oltre L. 12.000.000 L. 0
Detrazione per contratti a tempo determinato in EURO
* fino a euro 4.700 euro 207
* oltre euro 4.700 e fino a euro 5.165 euro 155
* oltre euro 5.165 e fino a euro 5.681 euro 103
* oltre euro 5.681 e fino a euro 6.197 euro 52
* oltre euro 6.197 euro 0
(Nelle suesposte tabelle il reddito complessivo del dichiarante o
del coniuge dichiarante -rigo 6 colonna 1 o 2 del Mod. 730-3 - e'
indicato nella prima colonna e l'importo della detrazione e' indicato
nella seconda colonna).
Non si perde il diritto a tale detrazione nel caso in cui vengano
dichiarati anche redditi derivanti dal solo possesso dell'abitazione
principale e delle relative pertinenze per i quali spetta la
deduzione per abitazione principale (l'importo del rigo 3 coincide
con l'importo del rigo 9 del Mod. 730-3). Pertanto se e' stato
compilato il Quadro B, il campo "Utilizzo" di colonna 2 di tutti i
righi compilati deve assumere esclusivamente:
e) valori 1 e 5 e il reddito dell'abitazione principale e' stato
calcolato in base alla rendita nei casi in cui e' stato dichiarato
anche il "Canone di locazione";
f) il valore 9 se nel campo "Casi particolari" e' stato indicato
il valore 1.
Ulteriore detrazione per i redditi di pensione - rigo 17 del Mod.
730-3
Alle colonne 1 e/o 2 del rigo 17 va indicata l'ulteriore
detrazione per i redditi di pensione (casella di colonna 1 dei righi
da C1 a C4 impostata a "1"), se alla formazione del reddito
complessivo concorrono esclusivamente redditi di pensione ed,
eventualmente:
g) redditi per il solo possesso dell'abitazione principale e delle
relative pertinenze, per i quali spetta la deduzione per abitazione
principale (l'importo del rigo 3 coincide con l'importo del rigo 9
del Mod. 730-3). Pertanto se e' stato compilato il Quadro B, il campo
"Utilizzo" di colonna 2 di tutti i righi compilati deve assumere
esclusivamente:
* i valori 1 e 5 e il reddito dell'abitazione principale e' stato
calcolato in base alla rendita nei casi in cui e' stato dichiarato
anche il "Canone di locazione";
* il valore 9 se nel campo "Casi particolari" e' stato indicato il
valore 1.
h) redditi di terreni per un importo non superiore a lire 360.000
(euro 186) - somma dei righi 1 e 2 del Mod. 730-3.
Si precisa che la detrazione spetta anche nel caso in cui il
contribuente abbia percepito redditi per lavoro socialmente utile
(casella di colonna 1 dei righi da C1 a C4 impostata a "3") qualora,
con riferimento alle istruzioni relative al rigo 6 del prospetto di
liquidazione (reddito complessivo), tali redditi non concorrano alla
determinazione dell'importo da riportare nel rigo 6.
La detrazione spetta in relazione all'eta' ed al reddito da
pensione, nella misura indicata nelle seguenti tabelle e deve essere
rapportata ai giorni indicati nel rigo C5 del Mod. 730 (per l'intero
anno considerare 365) :
--------------------------------------------------------------------
ULTERIORE DETRAZIONE IN LIRE PER REDDITI DA PENSIONE PER ETA'
INFERIORE AI 75 ANNI
--------------------------------------------------------------------
Redditi da Pensione Detrazione
--------------------------------------------------------------------
Fino a L. 9.400.000 L. 190.000
--------------------------------------------------------------------
Oltre L. 9.400.000 fino a L. 18.000.000 L. 120.000
--------------------------------------------------------------------
--------------------------------------------------------------------
ULTERIORE DETRAZIONE IN LIRE PER REDDITI DA PENSIONE PER ETA' NON
INFERIORE AI 75 ANNI
--------------------------------------------------------------------
Redditi da Pensione Detrazione
--------------------------------------------------------------------
Fino a L. 9.400.000 L. 430.000
--------------------------------------------------------------------
Oltre L. 9.400.000 Fino a L. 18.000.000 L. 360.000
--------------------------------------------------------------------
Oltre L. 18.000.000 Fino a L. 18.500.000 L. 180.000
--------------------------------------------------------------------
Oltre L. 18.500.000 Fino a L. 19.000.000 L. 90.000
--------------------------------------------------------------------
--------------------------------------------------------------------
ULTERIORE DETRAZIONE IN EURO PER REDDITI DA PENSIONE PER ETA'
INFERIORE AI 75 ANNI
--------------------------------------------------------------------
Redditi da Pensione Detrazione
--------------------------------------------------------------------
Fino a euro 4.855 98,13
--------------------------------------------------------------------
Oltre euro 4.855 fino a 9.296 61,97
--------------------------------------------------------------------
--------------------------------------------------------------------
ULTERIORE DETRAZIONE IN EURO PER REDDITI DA PENSIONE PER ETA' NON
INFERIORE AI 75 ANNI
--------------------------------------------------------------------
Redditi da Pensione Detrazione
--------------------------------------------------------------------
Fino a euro 4.855 222,08
--------------------------------------------------------------------
Oltre euro 4.855 Fino a 9.296 185,92
--------------------------------------------------------------------
Oltre euro 9.296 Fino a 9.554 92,96
--------------------------------------------------------------------
Oltre euro 9.554 Fino a 9.813 46,48
--------------------------------------------------------------------
Per l'eta' si deve fare riferimento alla data di nascita. La
detrazione spetta a decorrere dal periodo di imposta nel quale il
contribuente ha compiuto il settantacinquesimo anno di eta'. Ad
esempio, per il contribuente nato il 1 febbraio 1926, si deve fare
riferimento alla tabella per i soggetti di eta' non inferiore a 75
anni.
Detrazione d'imposta per gli oneri di cui alla Sez I e Sez. III
del quadro E - Rigo 18 mod. 730-3
Alle colonne 1 e/o 2 del rigo 18 va indicata la detrazione per gli
oneri della Sez. I e per gli oneri della Sez. III del quadro E.
La detrazione sugli oneri della Sez. I e' pari al 19% del totale
di detti oneri tenendo conto delle modalita' di calcolo specificate
nel paragrafo 8.3.1.
La detrazione sugli oneri della Sez. III deve essere determinata
sommando, per ogni rigo di tale sezione (righi da E27 a E29), la
detrazione calcolata nel seguente modo (tenendo conto anche di quanto
specificato nel paragrafo 8.3.3):
- se l'anno indicato a colonna 1 e' inferiore al 2000, dividere
l'importo di colonna 4 per il numero di rate relative alla casella
nella quale il contribuente ha indicato la rata corrente (5 o 10) e
calcolare il 41% dell'importo cosi' ottenuto;
- se l'anno indicato a colonna 1 e' uguale a 2000 o a 2001,
dividere l'importo di colonna 4 per il numero di rate relative alla
casella nella quale il contribuente ha indicato la rata corrente (5 o
10) e calcolare il 36% dell'importo cosi' ottenuto;
Detrazione d'imposta per gli oneri di cui alla Sez IV - rigo 19
del mod. 730-3
Alle colonne 1 e/o 2 del rigo 19 vanno indicate le detrazioni per
gli oneri della Sez. IV.
Pertanto devono essere riportate le seguenti detrazioni:
Detrazione per gli inquilini di alloggi adibiti ad abitazione
principale
- Tale detrazione deve essere calcolata in funzione di quanto
dichiarato dal contribuente nel rigo E30 e nella misura prevista
nella seguente tabella:
Detrazione in LIRE
Reddito complessivo del dichiarante
o del coniuge dichiarante detrazione
* fino a L. 30.000.000 L. 960.000
* oltre L. 30.000.000 e fino a L.60.000.000 L. 480.000
* oltre L. 60.000.000 L. 0
Detrazione in EURO
Reddito complessivo del dichiarante
o del coniuge dichiarante detrazione
* fino a euro 15.494 euro 495,80
* oltre euro 15.494 e fino a euro 30.987 euro 247,90
* oltre euro 30.987 euro 0
La detrazione deve essere rapportata al periodo, espresso in
giorni, indicato dal contribuente nel rigo E30 colonna 1 ed alla
percentuale di detrazione spettante, indicata nel rigo E30 colonna 2.
Detrazione per canone di locazione spettante ai lavoratori
dipendenti che trasferiscono la propria residenza per motivi di
lavoro
- Tale detrazione deve essere calcolata in funzione di quanto
dichiarato dal contribuente nel rigo E31 e nella misura prevista
nella seguente tabella:
Detrazione in LIRE
Reddito complessivo del dichiarante
o del coniuge dichiarante detrazione
* fino a L. 30.000.000 L. 1.920.000
* oltre L. 30.000.000 e fino a L. 60.000.000 L. 960.000
* oltre L. 60.000.000 L. 0
Detrazione in EURO
Reddito complessivo del dichiarante
o del coniuge dichiarante detrazione
* fino a euro 15.494 euro 991,60
* oltre euro 15.494 e fino a euro 30.987 euro 495,80
* oltre euro 30.987 euro 0
La detrazione deve essere rapportata al periodo, espresso in
giorni, indicato dal contribuente nel rigo E31 colonna 1 ed alla
percentuale di detrazione spettante, indicata nel rigo E31 colonna 2.
Detrazione relativa alle spese di mantenimento dei cani guida
Tale detrazione e' pari a lire 1.000.000 (euro 516,46) e deve
essere riconosciuta se il contribuente ha barrato la casella del rigo
E32
Detrazione borsa di studio
Tale detrazione deve essere riconosciuta per l'intero importo
indicato dal contribuente nel rigo E33
Spese sanitarie relative a patologie esenti dalla partecipazione
alla spesa sanitaria pubblica.
Se il contribuente ha optato per la rateizzazione delle spese
sanitarie di cui ai righi da E1 a E3 non devono essere considerate le
seguenti istruzioni e, pertanto, si puo' procedere direttamente con
le istruzioni contenute nella successiva sezione (Credito d'imposta
per riacquisto prima casa).
Se il contribuente non ha optato per la rateizzazione delle spese
sanitarie di cui ai righi da E1 a E3 seguire le istruzioni seguenti.
Se il contribuente ha compilato nel rigo E1 del quadro E l'importo
"Di cui" compreso tra parentesi, e' necessario verificare se la
detrazione del 19% di tale importo, trova capienza nell'imposta
lorda. La parte della detrazione che non trova capienza e l'ammontare
delle relative spese, deve essere opportunamente comunicata al
contribuente nei messaggi. L'importo delle spese la cui detrazione
non ha trovato capienza nell'imposta lorda puo' infatti essere
riportato nella dichiarazione dei redditi del familiare che le ha
sostenute. In caso di dichiarazione congiunta, tale situazione deve
essere verificata singolarmente per il dichiarante e per il coniuge.
A tal fine e' necessario procedere come segue:
a) P = 19% del campo "Di cui" compreso tra parentesi nel Rigo E1
(dichiarante e/o coniuge) tenendo conto dell'eventuale abbattimento;
b) calcolare il seguente importo:
J = rigo 12 col. 1 e/o 2 - rigo 13 col. 1 e/o 2 - rigo 14 col. 1
e/o 2 - rigo 15 col. 1 e/o 2 - rigo 16 col. 1 e/o 2 - rigo 17 col. 1
e/o 2 - ( rigo 18 col. 1 e/o 2 - P) - rigo 19 col. 1 e/o 2
c) se l'importo J e' minore o uguale a zero nei messaggi indicare,
come spese che possono essere trasferite al familiare, l'importo del
campo "Di cui" del Rigo E1 (dichiarante e/o coniuge) eventualmente
abbattuto, e come detrazione che non ha trovato capienza, l'importo P
calcolato nel punto a).
d) se l'importo J e' maggiore di zero, calcolare:
W = J - P
se W e' maggiore o uguale a zero non deve essere indicato nulla
nei messaggi (la detrazione ha trovato capienza nell'imposta lorda);
se W e' minore di zero, nei messaggi indicare, come spese che
possono essere trasferite al familiare, il valore assoluto di W
diviso 0,19, e come detrazione che non ha trovato capienza il valore
assoluto di W.
Credito d'imposta per il riacquisto della prima casa - rigo 20 del
mod.730-3
Il credito d'imposta per il riacquisto della prima casa deve
essere calcolato solo se il contribuente ha compilato il rigo B9.
L'utilizzo di tale credito (per il quale non puo' essere richiesto
il rimborso) deve essere effettuato dopo aver sottratto dall'imposta
lorda tutte le detrazioni spettanti; l'eventuale eccedenza non
utilizzata puo' essere portata in compensazione.
A tal fine e' necessario procedere come segue:
a) determinare l'importo utilizzabile secondo la seguente formula:
rigo 12 col. 1 e/o 2 - rigo 13 col. 1 e/o 2 - rigo 14 col. 1 e/o 2
- rigo 15 col. 1 e/o 2 - rigo 16 col. 1 e/o 2 - rigo 17 col. 1 e/o 2
- rigo 18 col. 1 e/o 2 - rigo 19 col. 1 e/o 2
b) se l'importo calcolato secondo quanto descritto al precedente
punto a) risulta essere minore o uguale a zero riportare l'intero
importo di rigo B9 nel rigo 31 colonna 1 e/o 2 del mod. 730-3 non
indicando nulla nel rigo 20 colonna 1 e/o 2;
c) se l'importo calcolato secondo quanto descritto al precedente
punto a) risulta essere maggiore di zero calcolare:
K = importo calcolato secondo quanto descritto al precedente punto
a) - importo indicato nel rigo B9;
se K risulta maggiore o uguale a zero riportare nel rigo 20
colonna 1 e/o 2 del mod. 730-3 l'intero importo indicato nel rigo B9
e non indicare nulla nel rigo 31 colonna 1 e/o 2;
se K risulta minore di zero riportare nel rigo 20 colonna 1 e/o 2
del mod. 730-3 l'importo calcolato secondo quanto descritto al
precedente punto a), e nel rigo 31 colonna 1 e/o 2 la differenza tra
quanto indicato nel rigo B9 e quanto riportato nel rigo 20 colonna 1
e/o 2.
Credito d'imposta per nuove assunzioni - rigo 21 del mod.730-3
Il credito d'imposta per nuove assunzioni deve essere calcolato
solo se il contribuente ha compilato il rigo F5.
L'utilizzo di tale credito (per il quale non puo' essere richiesto
il rimborso) deve essere effettuato dopo aver sottratto dall'imposta
lorda tutte le detrazioni spettanti e il credito d'imposta per il
riacquisto della prima casa; l'eventuale eccedenza non utilizzata
puo' essere portata in compensazione.
A tal fine e' necessario procedere come segue:
a) determinare l'importo utilizzabile secondo la seguente formula:
rigo 12 col. 1 e/o 2 - rigo 13 col. 1 e/o 2 - rigo 14 col. 1 e/o 2
- rigo 15 col. 1 e/o 2 - rigo 16 col. 1 e/o 2 - rigo 17 col. 1 e/o 2
- rigo 18 col. 1 e/o 2 - rigo 19 col. 1 e/o 2 - rigo 20 col. 1 e/o 2
b) se l'importo calcolato secondo quanto descritto al precedente
punto a) risulta essere minore o uguale a zero riportare l'intero
importo di rigo F5 nel rigo 32 colonna 1 e/o 2 del mod. 730-3 non
indicando nulla nel rigo 21 colonna 1 e/o 2;
c) se l'importo calcolato secondo quanto descritto al precedente
punto a) risulta essere maggiore di zero calcolare:
Z = importo calcolato secondo quanto descritto al precedente punto
a) - importo indicato nel rigo F5;
se Z risulta maggiore o uguale a zero riportare nel rigo 21
colonna 1 e/o 2 del mod. 730-3 l'intero importo indicato nel rigo F5
e non indicare nulla nel rigo 32 colonna 1 e/o 2;
se Z risulta minore di zero riportare nel rigo 21 colonna 1 e/o 2
del mod. 730-3 l'importo calcolato secondo quanto descritto al
precedente punto a), e nel rigo 32 colonna 1 e/o 2 la differenza tra
quanto indicato nel rigo F5 e quanto riportato nel rigo 21 colonna 1
e/o 2.
Nella colonna 3 del rigo 21, indicare la somma delle colonne 1 e
2.
Totale detrazioni e credito di imposta - rigo 22 del mod. 730-3
Alle colonne 1 e/o 2 del rigo 22 va indicato il totale delle
detrazioni d'imposta e dei crediti d'imposta dei righi 20 e 21
colonna 1 e/o 2 e cioe' il totale delle detrazioni per:
* i familiari a carico (somma degli importi dei righi 13 colonna 1
e/o 2 e 14 colonna 1 e/o 2);
* i redditi di lavoro dipendente e di pensione (somma degli
importi dei righi 15 colonna 1 e/o 2, 16 colonna 1 e/o 2 e 17 colonna
1 e/o 2);
* gli oneri di cui alla Sez. I e III del quadro E (importo di rigo
18 colonna 1 e/o 2);
* gli oneri di cui alla Sez. IV del quadro E (importo di rigo 19
colonna 1 e/o 2);
* il credito d'imposta per il riacquisto della prima casa (importo
di rigo 20 colonna 1 e/o 2);
* il credito d'imposta per nuove assunzioni (importo di rigo 21
colonna 1 e/o 2).
Imposta Netta - rigo 23 mod. 730-3
Alle colonne 1 e/o 2 del rigo 23 va indicata l'imposta netta,
ottenuta sottraendo dall'importo di rigo 12 quello di rigo 22; se il
risultato e' negativo indicare zero.
A colonna 3 del medesimo rigo 23 riportare l'importo di colonna 1
o, in caso di dichiarazione congiunta, la somma degli importi di
colonna 1 e 2.
Crediti d'imposta sui dividendi - rigo 24 del mod. 730-3
Nel rigo 24 colonna 1 e/o 2 deve essere indicata la somma dei
seguenti crediti determinati singolarmente per ogni contribuente
(dichiarante e coniuge):
a) Crediti d'imposta ordinari sui dividendi
b) Crediti d'imposta relativi a dividendi comunitari
c) Credito d'imposta in misura limitata
Nella colonna 3 del rigo 24 indicare la somma delle colonne 1 e 2.
Per calcolare i singoli crediti utilizzare le modalita' di seguito
riportate. I dati relativi al rigo F10 devono essere considerati solo
se e' barrata la relativa casella dell'opzione per la tassazione
ordinaria di colonna 2.
a) Crediti d'imposta ordinari sui dividendi
Tale importo e' costituito dalla somma dei seguenti campi:
(rigo D1 colonna 2 - rigo D1 colonna 3) + (rigo F10 colonna 5 -
rigo F10 colonna 6) nel caso di opzione per la tassazione ordinaria.
b) Crediti d'imposta relativi a dividendi comunitari
Tale credito e' costituito dal minore tra, l'importo ottenuto
dalla seguente operazione:
rigo D1 colonna 3 + rigo F10 colonna 6 (nel caso di opzione per la
tassazione ordinaria)
e l' importo del rigo 23 del Mod. 730-3.
c) Credito d'imposta in misura limitata
Tale credito e' costituito dal minore tra, il 58,73 % dell'importo
indicato nella colonna 1 del rigo D2, e il risultato della seguente
operazione:
rigo D2 colonna 1 + (0,5873 X rigo D2 colonna 1)
------------------------------------------------ X rigo 23 mod. 730-3
rigo 6 mod. 730-3 + rigo 7 mod. 730-3
Se l'importo del credito cosi' determinato risulta superiore
all'imposta netta (rigo 23 del mod. 730-3) deve essere ricondotto
entro tale limite.
Crediti sulle imposte pagate all'estero - rigo 25 del mod. 730-3
Tale credito e' costituito dal minore importo tra l'importo
indicato nella colonna 2 del rigo F8 e il risultato della seguente
operazione:
rigo 12 mod. 730-3 X rigo F8 col. 1
-----------------------------------
rigo 6 mod. 730-3 + rigo 7 mod. 730-3
Se l'importo del credito cosi' determinato risulta superiore
all'imposta netta (rigo 23 del mod. 730-3) deve essere ricondotto
entro tale limite.
Credito d'imposta per canoni non percepiti - rigo 26 del mod.
730-3
Alle colonne 1 e/o 2 del rigo 26 va indicato l'importo di rigo B10
del Quadro B del Dichiarante e/o del Coniuge dichiarante e nella
colonna 3 va indicata la somma delle colonne 1 e 2.
Ritenute - rigo 27 mod. 730-3
Al rigo 27 colonna 1 e/o 2 deve essere riportata la somma delle
ritenute indicate dal Dichiarante e/o dal Coniuge dichiarante:
* nella Sezione III del Quadro C (rigo C10);
* nel Quadro D (righi da D1 a D5 colonna 4); se sono stati
indicati compensi per attivita' sportive dilettantistiche (rigo D5
codice "9"), alla somma delle ritenute non deve concorrere l'importo
di colonna 4 del rigo D5 per il quale e' stato indicato il codice "9"
a colonna 1, ma l'importo determinato secondo le modalita' descritte
nella sezione "attivita' sportive dilettantistiche" del paragrafo
7.3, e denominato R3;
* nella Sezione II del Quadro F - rigo F2 colonna 1;
* nella Sezione VIII del Quadro F se e' stata barrata la casella
di colonna 2 "Opzione per la tassazione ordinaria" ( colonna 8 del
rigo F10 e colonna 7 del rigo F11).
Verificare se il contribuente ha percepito redditi per lavori
socialmente utili in regime agevolato (redditi dichiarati nella
sezione I del quadro C, righi da C1 a C4, con la relativa casella di
colonna 1 impostata a "3").
Tale situazione in caso di dichiarazione congiunta deve essere
verificata singolarmente per il dichiarante e per il coniuge.
1) per il contribuente per il quale risultano presenti tali
tipologie di reddito ma il reddito complessivo (rigo 6 del Mod.
730-3) diminuito della deduzione prevista per l'abitazione principale
di cui al rigo 9 e' superiore a Lire 18.000.000 (euro 9.296),
sommare, alle altre ritenute da riportare nel rigo 27 colonna 1 e/o 2
del mod. 730-3, anche l'importo dichiarato a colonna 5 del rigo F2
del quadro F.
2) per il contribuente per il quale risultano presenti tali
tipologie di reddito, ma il reddito complessivo (rigo 6 del Mod.
730-3) diminuito della deduzione prevista per l'abitazione principale
di cui al rigo 9 e' inferiore o uguale a Lire 18.000.000 (euro
9.296), l'importo dichiarato a colonna 5 del rigo F2 del quadro F non
deve essere riportato nel rigo 27 colonna 1 e/o 2 del mod. 730-3.
Differenza - rigo 28 del mod. 730-3
Al rigo 28 va indicata la differenza tra l'importo di colonna 1
e/o 2 del rigo 23 e la somma degli importi dei righi 24 colonna 1 e/o
2, 25 colonna 1 e/o 2, 26 colonna 1 e/o 2 e 27 colonna 1 e/o 2.
A colonna 3 va indicata la somma algebrica delle colonne 1 e 2.
Eccedenza IRPEF risultante dalla precedente dichiarazione - rigo
29 del mod. 730-3
Al rigo 29 va riportata, sia per il dichiarante che per il coniuge
dichiarante:
- la somma delle eccedenze riportate nel rigo F3 colonna 1
diminuita dell'importo indicato nel rigo F3 a colonna 2 (il risultato
di tale operazione puo' anche essere negativo);
- la somma delle eccedenze riportate nel rigo F3 colonna 3
diminuita dell'importo indicato nel rigo F3 colonna 4 (il risultato
di tale operazione puo' anche essere negativo).
Acconti versati - rigo 30 del mod. 730-3
Al rigo 30 va riportata la somma degli importi della prima e
seconda rata di acconto IRPEF indicati nelle colonne 1 e 2 del rigo
F1 del Quadro F del mod. 730; in caso di dichiarazione congiunta
vanno sommati anche gli acconti effettuati dal Coniuge dichiarante.
Residuo del credito d'imposta per il riacquisto della prima casa
da utilizzare in compensazione - rigo 31 del mod. 730-3
Per la compilazione di tale rigo si rinvia alle istruzioni
relative al rigo 20 del mod. 730-3 (credito d'imposta per l'acquisto
della prima casa).
Residuo del credito d'imposta per nuove assunzioni da utilizzare
in compensazione - rigo 32 del mod. 730-3
Per la compilazione di tale rigo si rinvia alle istruzioni
relative al rigo 21 del mod. 730-3 (credito d'imposta per nuove
assunzioni .
Totale delle spese sanitarie da riportare nelle successive
dichiarazioni dei redditi - rigo 33 del mod. 730-3
Per la compilazione di tale rigo si rinvia alle istruzioni
relative al paragrafo 8.3 della sezione "Rateizzazione".
9.4 CALCOLO DELL'ADDIZIONALE REGIONALE E COMUNALE ALL'IRPEF
L'Addizionale regionale e l'addizionale comunale all'IRPEF devono
essere determinate solo nel caso in cui, per il Dichiarante e/o il
Coniuge dichiarante, dal calcolo di seguito riportato risulti
un'importo maggiore di 20.000 lire (euro 10):
rigo 12 col. 1 e/o 2 - rigo 13 col. 1 e/o 2 - rigo 14 col. 1 e/o 2
- rigo 15 col. 1 e/o 2 - rigo 16 col. 1 e/o 2 - rigo 17 col. 1 e/o 2
- rigo 18 col. 1 e/o 2 - rigo 19 col. 1 e/o 2 - rigo 24 col. 1 e/o 2
- rigo 25 col. 1/2
In caso di esonero dalle imposte relative alle Addizionali
regionale e comunale all'IRPEF, i campi 34, 35 e 38 non devono essere
compilati, ma devono essere comunque riportate le eventuali
addizionali trattenute dal datore di lavoro (righi 36 e 39) e
l'eccedenza di addizionale regionale di rigo 37 e comunale di rigo
40.
Reddito imponibile - rigo 34 del mod. 730-3
Al rigo 34 colonna 1 e/o 2 va riportata la differenza tra il
reddito complessivo indicato nel rigo 6 colonna 1 e/o 2 e la somma
degli oneri deducibili indicati nel rigo 8 colonna 1 e/o 2 e della
deduzione per abitazione principale indicata nel rigo 9 colonna 1 e/o
2.
Addizionale regionale all'IRPEF dovuta - rigo 35 del mod. 730-3
Al rigo 35 colonna 1 e/o 2 va riportato lo 0,9% dell'importo di
rigo 34 colonna 1 e/o 2.
Addizionale regionale all'IRPEF risultante dalla certificazione -
rigo 36 del mod. 730-3
* Al rigo 36 colonna 1 e/o 2 va riportato l'importo indicato dal
Dichiarante e/o dal Coniuge dichiarante nel rigo C11 della Sez. III
del Quadro C del Mod. 730 e l'importo indicato a colonna 2 del rigo
F2 del quadro F. Se sono stati indicati compensi per attivita'
sportive dilettantistiche (rigo D5 codice "9") ed e' stata compilata
la colonna 4 del rigo F2, per determinare l'addizionale regionale
risultante dalla certificazione si deve tener conto anche di tale
importo. Tuttavia alla somma dell'addizionale regionale non deve
concorrere l'importo indicato nella suddetta colonna 4 del rigo F2,
ma l'importo determinato secondo le modalita' descritte nella sezione
"attivita' sportive dilettantistiche" del paragrafo 7.3, e denominato
A3.
Verificare inoltre, se il contribuente ha percepito redditi per
lavori socialmente utili in regime agevolato (redditi dichiarati
nella sezione I del quadro C, righi da C1 a C4, con la relativa
casella di colonna 1 impostata a "3").
Tale situazione in caso di dichiarazione congiunta deve essere
verificata singolarmente per il dichiarante e per il coniuge.
1) per il contribuente per il quale risultano presenti tali
tipologie di reddito ma il reddito complessivo (rigo 6 del Mod.
730-3) diminuito della deduzione prevista per l'abitazione principale
di cui al rigo 9 e' superiore a Lire 18.000.000 (euro 9.296),
sommare, all'addizionale regionale da riportare nel rigo 36, anche
l'importo dichiarato a colonna 6 del rigo F2 del quadro F.
2) per il contribuente per il quale risultano presenti tali
tipologie di reddito ma il reddito complessivo (rigo 6 del Mod.
730-3) diminuito della deduzione prevista per l'abitazione principale
di cui al rigo 9 e' inferiore o uguale a Lire 18.000.000 (euro
9.296), l'importo dichiarato a colonna 6 del rigo F2 del quadro F non
deve essere riportato nel rigo 36 col. 1 e/o 2 del mod. 730-3.
Eccedenza dell'addizionale regionale all'Irpef risultante dalla
precedente dichiarazione - rigo 37 del mod. 730-3
Al rigo 37 colonna 1 e/o 2 va riportato la differenza tra
l'importo indicato dal Dichiarante e/o dal Coniuge dichiarante nel
rigo F4 colonna 2 e l'importo di rigo F4 colonna 3 della Sez. III del
Quadro F del Mod. 730 (il risultato di tale operazione puo' anche
essere negativo).
Addizionale comunale all'IRPEF dovuta - rigo 38 del mod. 730-3
Al rigo 38 colonna 1 e/o 2 va calcolata, in relazione al domicilio
fiscale al 31 dicembre 2001 indicato dal contribuente nel
frontespizio del mod. 730, l'addizionale comunale all'Irpef
applicando all'importo di rigo 34 colonna 1 e/o 2 le aliquote
deliberate dai Comuni consultabili sul sito www.finanze.it sezione
"Documentazione - Tributi Locali", "Elenco aliquote addizionale
comunale all'IRPEF 2001".
Addizionale comunale all'IRPEF risultante dalla certificazione -
rigo 39 del mod. 730-3
Al rigo 39 colonna 1 e/o 2 va riportato l'importo indicato dal
Dichiarante e/o dal Coniuge dichiarante nel rigo C12 della Sez. III
del Quadro C del Mod. 730 e a colonna 3 del rigo F2.
Eccedenza dell'addizionale comunale all'Irpef risultante dalla
precedente dichiarazione - rigo 40 del mod. 730-3
Al rigo 40 colonna 1 e/o 2 va riportato la differenza tra
l'importo indicato dal Dichiarante e/o dal Coniuge dichiarante nel
rigo F4 colonna 4 e l'importo di rigo F4 colonna 5 della Sez. III del
Quadro F del Mod. 730 (il risultato di tale operazione puo' anche
essere negativo).
10 IRPEF, ADDIZIONALE REGIONALE E COMUNALE ALL'IRPEF DA VERSARE O
DA RIMBORSARE - ACCONTI PER IL 2002
Per stabilire le imposte da versare o da rimborsare occorre
determinare i relativi importi a debito e/o a credito, nonche' quello
dell'acconto IRPEF per l'anno d'imposta successivo.
Irpef da versare o da rimborsare - righi 41 e 42 del mod. 730-3
Calcolare:
rigo 28 - (rigo 29 + rigo 30)
Se il risultato di tale operazione e' maggiore di zero riportare
l'importo a colonna 3 del rigo 41, se, viceversa, il risultato della
precedente operazione e' minore di zero riportare l'importo, in
valore assoluto, a colonna 3 del rigo 42.
Addizionale regionale da versare o da rimborsare - righi 43 e 44
del mod. 730-3
Calcolare:
rigo 35 - (rigo 36 + rigo 37)
Se il risultato di tale operazione e' maggiore di zero l'importo
va riportato alla colonna 1 e/o 2 del rigo 43. Se, viceversa, il
risultato dell'operazione e' minore di zero, l'importo, in valore
assoluto, va riportato a colonna 1 e/o 2 del rigo 44. Nella colonna 3
dei righi 43 e 44 riportare la somma degli importi indicati nelle
colonne 1 e 2.
Addizionale comunale da versare o da rimborsare - righi 45 e 46
del mod. 730-3
Calcolare:
rigo 38 - (rigo 39 + rigo 40)
Se il risultato di tale operazione e' maggiore di zero l'importo
va riportato alla colonna 1 e/o 2 del rigo 45. Se, viceversa, il
risultato dell'operazione e' minore di zero, l'importo va riportato,
in valore assoluto, a colonna 1 e/o 2 del rigo 46. Nella colonna 3
dei righi 45 e 46 riportare la somma degli importi indicati nelle
colonne 1 e 2.
Acconto Irpef per l'anno 2002 - righi 47 e 48 del mod. 730-3
Se l'importo del rigo 28 colonna 3 e' inferiore o uguale a lire
100.000 (euro 52) non e' dovuto alcun acconto.
Se viceversa l'importo del rigo 28 e' maggiore di lire 100.000
(euro 52), l'acconto e' dovuto nella misura determinata con le
modalita' di seguito descritte:
* se la dichiarazione non e' congiunta oppure e' congiunta ma per
uno dei contribuenti il relativo importo del rigo differenza (rigo
28) risulta positivo e per l'altro negativo procedere come segue:
1) calcolare il 98% dell'importo di colonna 3 del rigo 28 ( tale
importo va imputato al contribuente per il quale risulta maggiore di
zero la relativa colonna del rigo 28). Ridurre tale importo in base
alle indicazioni eventualmente fornite dal contribuente (nella Sez.VI
del quadro F rigo F7 colonne 1 e 2) per il quale la relativa colonna
del rigo differenza (rigo 28) risulta essere maggiore di zero.
2) l'acconto cosi' determinato deve essere corrisposto in un'unica
soluzione, a novembre, se l'importo e' inferiore a lire 502.000 (euro
259). Se il predetto importo, invece, e' maggiore o uguale a lire
502.000 (euro 259), l'acconto va ripartito in due rate di cui la
prima pari al 40% e la seconda pari al restante 60%.
Gli importi della prima e seconda rata di acconto vanno riportati
rispettivamente nei righi 47 e 48 alle colonna 1 o 2 (a secondo se
dichiarante o coniuge) ed alla colonna 3.
Il contribuente puo' comunque richiedere al proprio sostituto
d'imposta la riduzione della seconda rata di acconto tramite apposita
comunicazione.
* Se la dichiarazione e' congiunta e per entrambi i contribuenti
il relativo importo del rigo differenza (rigo 28) risulta positivo
procedere come segue:
1) calcolare singolarmente per il dichiarante e per il coniuge il
98% dell'importo della relativa colonna del rigo 28 ( rispettivamente
colonna 1 e colonna 2). Ridurre, per ogni singolo contribuente, tale
importo in base alle indicazioni da questi fornite nella Sez.VI del
quadro F rigo F7 colonne 1 e 2.
2) Sommare gli importi cosi' determinati.
3) Se la somma e' inferiore o uguale a lire 98.000 (euro 51) non
e' dovuto alcun acconto sia per il dichiarante che per il coniuge. Se
invece tale somma e' superiore a lire 98.000 (euro 51), gli acconti
cosi' determinati, devono essere corrisposti in un'unica soluzione, a
novembre, se la loro somma e' inferiore a lire 502.000 (euro 259). Se
tale somma, invece, e' maggiore o uguale a lire 502.000 gli acconti
devono essere ripartiti in due rate, di cui la prima pari al 40% e la
seconda pari al restante 60%.
Gli importi della prima e seconda rata di acconto vanno riportati
rispettivamente nei righi 47 e 48 alle colonna 1 (acconto del
dichiarante) e 2 (acconto del coniuge) ed alla colonna 3 la relativa
somma .
Il contribuente puo' comunque richiedere al proprio sostituto
d'imposta la riduzione della seconda rata di acconto tramite apposita
comunicazione.
10.1 CALCOLO DELL'ACCONTO DELL'IMPOSTA SUI REDDITI SOGGETTI A
TASSAZIONE SEPARATA - RIGO 49 DEL MOD. 730-3
Per i redditi soggetti a tassazione separata e non soggetti a
ritenuta alla fonte a partire dal periodo d'imposta 1996 e' dovuto un
acconto d'imposta nella misura del 20% del reddito.
Pertanto, in presenza di redditi soggetti a tassazione separata
dichiarati nella sezione VIII del Quadro F del Mod. 730 (redditi del
rigo F9, redditi del rigo F10 e F11 per i quali non e' stata
barrata la relativa casella di colonna 2 "opzione per la
tassazione ordinaria") e per i quali non sono state effettuate
ritenute di acconto occorre calcolare l'acconto dell'imposta pari al
20% dei redditi indicati:
RIGO F 9
alla colonna 3 del rigo F9 , diminuito di un importo pari a lire
600.000 (euro 309,87) x [numero di anni di colonna 5 + (numero di
mesi di colonna 5 /12)] se nella colonna 1 il campo "Tipo emolumento"
assume i valori 1, 2 o 3 e nel campo "Anno" di colonna 2 sono stati
indicati il 1998, 1999, 2000 e 2001;
alla colonna 3 del rigo F9 , diminuito di un importo pari a lire
500.000 (euro 258,23) x [numero di anni di colonna 5 + (numero di
mesi di colonna 5 /12)] se nella colonna 1 il campo "Tipo emolumento"
assume i valori 1, 2 o 3 e nel campo "Anno" di colonna 2 e' stato
indicato un anno antecedente al 1998;
alla colonna 3 del rigo F9, se nella colonna 1 il campo "Tipo
emolumento" assume valori diversi da 1, 2 o 3;
|
| RIGO F 10
alla colonna 4 del rigo F10, diminuita dell'importo della "Quota
delle imposte sulle successioni" di colonna 7, se a colonna 8 non
sono indicate ritenute;
RIGO F 11
alla colonna 4 del rigo F11, se a colonna 7 non sono indicate
ritenute e il "Tipo di reddito" di colonna 1 assume i valori 6, 7, 8,
9, 10, 11, 12 o 13;
alla colonna 4 del rigo F11 diminuita dell'importo della "Quota
delle imposte sulle successioni" di colonna 6, se a colonna 7 non
sono indicate ritenute e il "Tipo di reddito" di colonna 1 assume il
valore 1, 2 o 5;
se alla colonna 1 del rigo F11 e' indicato il codice 3 e a colonna
7 non sono indicate ritenute occorre:
a) determinare la deduzione forfetaria del 25 per cento sul
"Reddito" di colonna 4;
b) determinare l'imponibile sottraendo al "Reddito" di colonna 4
la deduzione precedentemente calcolata e la "Quota delle imposte
sulle successioni" di colonna 6;
c) calcolare l'acconto del 20% dell'Imponibile cosi' come
calcolato nel precedente punto b).
se alla colonna 1 del rigo F11 e' indicato il codice 4 e a colonna
7 non sono indicate ritenute occorre:
d) determinare la deduzione forfetaria del 15 per cento sul
"Reddito" di colonna 4;
e) determinare l'imponibile sottraendo al "Reddito" di colonna 4
la deduzione precedentemente calcolata e la "Quota delle imposte
sulle successioni" di colonna 6;
f) calcolare l'acconto del 20% dell'Imponibile cosi' come
calcolato nel precedente punto e).
L'importo dell'acconto del 20% sui redditi soggetti a tassazione
separata deve essere riportato nel rigo 49 colonna 1 e/o 2 del mod.
730-3 "Prospetto di liquidazione". Nella colonna 3 del rigo 49
riportare la somma degli importi indicati nelle colonne 1 e 2.
10.2 OPZIONE PER LA TASSAZIONE ORDINARIA
Se il contribuente ha optato per la tassazione ordinaria, barrando
la casella di col. 2 dei righi F10 e/o F11, occorre:
1) sommare i "Redditi" di col. 4 dei righi F10 e/o F11, ai redditi
indicati nel rigo 5 col. 1 e/o 2 del Mod. 730-3 "Prospetto di
liquidazione";
2) sommare la "Quota del credito d'imposta sui dividendi" di col.
5 del rigo F10, agli altri crediti d'imposta indicati nel rigo 7 col.
1 e/o 2 del Mod. 730-3 "Prospetto di liquidazione";
3) se nel rigo F10 col. 6 sono indicati crediti d'imposta per
dividendi comunitari, occorre sommarli a quelli esposti nel rigo D1
col. 3 e nella determinazione del "Credito d'imposta sui dividendi di
rigo 24 del Mod. 730-3 "Prospetto di liquidazione", devono essere
seguite le regole precisate nel paragrafo "calcolo dell'Irpef" ;
4) sommare le "Ritenute" di col. 8 del rigo F10 e/o di col. 7 del
rigo F11, alle altre ritenute indicate nel rigo 27 del Mod. 730-3
"Prospetto di liquidazione";
5) liquidare l'IRPEF secondo le regole precedentemente al
paragrafo "calcolo dell'Irpef" .
10.3 RATEIZZAZIONE DEI VERSAMENTI DI SALDO E DEGLI EVENTUALI
ACCONTI
Nel rigo 50 deve essere riportato il numero delle rate che il
contribuente ha indicato a colonna 3 del rigo F7 e deve essere
segnalato al contribuente, con apposito messaggio, che le rate
verranno prelevate dal datore di lavoro con una maggiorazione dello
0,50 % mensile.
Se il numero di rate e' riportato sia sul modello del dichiarante
che del coniuge dichiarante e risultano diversi tra loro, il numero
di rate da prendere in considerazione e' quello relativo al
dichiarante.
Se dalla liquidazione del modello 730 risulta dovuto solo il
secondo o unico acconto IRPEF e il contribuente ha indicato il numero
delle rate, tale numero di rate deve essere ricondotto a zero e deve
esserne data apposita comunicazione al contribuente.
10.4 VERSAMENTI O RIMBORSI DA EFFETTUARE A CURA DEL SOSTITUTO
CONVERTITI IN EURO
Qualora sia stato utilizzato il mod. 730 nella versione "LIRE", e'
necessario convertire in Euro i dati esposti nei righi da 41 a 49 del
mod. 730-3 e riportarli nell'apposito prospetto che precede la
sezione "Messaggi".
10.5 MESSAGGI
Se lo spazio riservato ai messaggi nel Mod. 730-3 dovesse
risultare insufficiente potra' essere utilizzato un secondo modello
730-3, oppure un foglio bianco, che deve essere anch'esso
sottoscritto dal Sostituto d'imposta o dal Responsabile
dell'assistenza fiscale del C.A.F.. In caso di prosecuzione la
circostanza deve essere segnalata al contribuente con i messaggi:
"segue" al termine del primo foglio e "continuazione" all'inizio del
secondo.
11 CONIUGE DICHIARANTE
Per i dati relativi al coniuge dichiarante valgono le stesse
modalita' di controllo e di calcolo del dichiarante.
Controllare, inoltre, che il codice fiscale sia uguale a quello
indicato nel riquadro "Familiari a carico" del dichiarante e
viceversa.
In una dichiarazione congiunta, nel caso in cui entrambi i
contribuenti abbiano richiesto di usufruire della detrazione per
coniuge a carico, deve essere riportata a zero quella indicata nel
modello compilato dal Coniuge dichiarante e deve esserne data
apposita comunicazione al contribuente.
In una dichiarazione congiunta, nel caso in cui per il
contribuente indicato come fiscalmente a carico, risulti un reddito
complessivo per un ammontare superiore a L. 5.500.000 (euro 2.841),
deve essere riportata a zero la detrazione per coniuge a carico e
deve esserne data apposita comunicazione al contribuente.
12 LIQUIDAZIONE DEL MODELLO 730 INTEGRATIVO
Il Mod. 730 integrativo puo' essere presentato esclusivamente ad
un Caf anche se il contribuente aveva ricevuto l'assistenza fiscale
direttamente dal sostituto d'imposta.
Il contribuente, nel rivolgersi al Caf, dovra' esibire il
prospetto di liquidazione relativo al mod. 730 originario.
Il Caf deve controllare se, nel nuovo modello 730, il contribuente
ha barrato la casella "730 integrativo" nel frontespizio e deve
impostare l'analoga casella del nuovo Mod. 730-3 "Prospetto di
liquidazione", sia nella copia da restituire al contribuente che
nella fornitura da inviare all'Agenzia delle Entrate.
I controlli relativi ai singoli quadri e le regole di liquidazione
sono quelli precedentemente descritti; quindi il Caf deve provvedere
a ricalcolare ed a compilare interamente il Mod. 730-3 con la sola
eccezione della prima e della seconda o unica rata di acconto IRPEF
per il 2002 (nei righi 47 e 48 devono essere riportati i dati del
Mod. 730-3 originale). Il modello 730 integrativo e' ammesso se dalla
liquidazione delle singole imposte scaturisca esclusivamente un
rimborso o un minor debito.
Non e' possibile compensare imposte a debito con imposte a
credito.
Occorre verificare se il contribuente puo' usufruire della
facolta' di integrare il modello 730. Se tale facolta' non dovesse
sussistere deve essere data apposita comunicazione al contribuente
per consentirgli di presentare l'integrazione alla dichiarazione dei
redditi mediante il Mod. UNICO 2002 Persone fisiche.
Di seguito viene riportata la tabella dei casi ammessi.
----------|--|------------|-----------------------------------------
Modello Modello Messaggi
Originale integrativo
----------|--|------------|-----------------------------------------
Importo da > Importo da Importo mod. orig. - importo mod. integr.
Versare Versare
----------|--|------------|-----------------------------------------
Importo da Importo da Importo mod. orig. + importo mod. integr.
Versare rimborsare
----------|--|------------|-----------------------------------------
Importo da < Importo da Importo mod. integr. - importo mod. orig.
Rimborsare rimborsare
----------|--|------------|-----------------------------------------
Tali casi sono generalizzati in quanto la verifica deve essere
effettuata per ogni singola imposta e quindi in particolare per
l'addizionale regionale all'IRPEF, per l'addizionale comunale
all'IRPEF e per l'acconto del 20 per cento sulla tassazione separata
distintamente per Dichiarante e Coniuge dichiarante. Il controllo per
la tassazione separata e' limitato al primo rigo della tabella.
Nella parte riservata ai messaggi del Mod. 730-3 integrativo deve
essere data comunicazione al contribuente dell'importo di cui
otterra' il rimborso calcolato secondo quanto descritto nella colonna
Messaggi della precedente tabella.
Tali importi sono quelli che dovranno essere comunicati al
sostituto d'imposta che effettuera' il conguaglio tramite il Mod.
730-4 integrativo. Si precisa quindi che:
* nel Mod. 730-4 relativo ad una dichiarazione NON integrativa, i
dati da riportare coincidono esattamente con quanto indicato nei
righi da 41 a 50 del Mod. 730-3;
* nel caso di Mod. 730-4 integrativo i valori da riportare sono
invece determinati dall'esito dell'operazione di conguaglio tra
quanto riportato nei righi da 41 a 49 del Mod. 730-3 originario e
quanto riportato nei corrispondenti righi del Mod. 730-3 integrativo.
Si precisa che nella casella "Codice" del 730-4 deve essere
riportato il codice regione, per l'addizionale regionale all'Irpef ed
il codice comune (codice catastale) per l'addizionale comunale
all'Irpef. Tali dati sono quelli relativi alla residenza anagrafica
del contribuente alla data del 31 dicembre 2001.
13 LIQUIDAZIONE DEL MODELLO 730 RETTIFICATIVO
Nel caso in cui il soggetto che ha prestato l'assistenza fiscale
ha commesso degli errori nella predisposizione della dichiarazione,
dovra' provvedere ad elaborare un modello 730 rettificativo.
I controlli relativi ai singoli quadri e le regole di liquidazione
sono quelli precedentemente descritti. Pertanto il Caf o il sostituto
devono provvedere a ricalcolare ed a compilare interamente il nuovo
modello.
Nel mod. 730-3 dovra' essere barrata la casella relativa al mod.
730 rettificativo e nei messaggi dovra' essere data comunicazione al
contribuente degli errori riscontrati.
Nel mod. 730-4 (anche integrativo) rettificativo il Caf dovra'
barrare la casella relativa al modello 730 rettificativo.
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