Gazzetta n. 36 del 12 febbraio 2002 (vai al sommario) |
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE |
ORDINANZA 7 febbraio 2002 |
Disposizioni urgenti per fronteggiare la situazione di crisi nel settore dell'approvvigionamento idrico ed altre disposizioni di protezione civile. (Ordinanza n. 3180). |
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IL MINISTRO DELL'INTERNO delegato per il coordinamento della protezione civile
Visto l'art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225; Visto l'art. 107, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, in data 21 settembre 2001, che delega al Ministro dell'interno le funzioni del coordinamento della protezione civile di cui alla legge n. 225 del 1992; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, in data 5 novembre 1999, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 263 del 9 novembre 1999, con il quale e' stato dichiarato lo stato di emergenza in relazione alla crisi d'approvvigionamento idro-potabile nei territori delle provincie di Agrigento, Enna, Caltanissetta, Palermo, Trapani fino al 31 dicembre 2000; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 22 dicembre 2000, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubbhca italiana n. 302 del 29 dicembre 2000, con il quale lo stato di emergenza per la crisi d'approvvigionamento idro-potabile nel territorio delle provincie di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Palermo e Trapani e' stato prorogato fino al 31 dicembre 2001; Vista le ordinanze con le quali il gen. Roberto Jucci e' stato nominato commissario delegato per l'attuazione degli interventi necessari per fronteggiare l'emergenza idrica nelle provincie di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Palermo e Trapani e per assicurare il rifornimento idrico potabile delle popolazioni delle isole minori della Sicilia; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 14 gennaio 2002, con il quale lo stato di emergenza per la crisi di approvvigionamento idro-potabile nel territorio delle province di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Palermo e Trapani e' stato prorogata fino al 31 dicembre 2002, con contestuale nomina del presidente della regione Siciliana - Commissario delegato; Considerato altresi che il Ministero della difesa ha riassunto il servizio di rifornimento idrico potabile delle popolazioni delle isole minori della Sicilia; Ravvisata la necessita' di definire le attivita' amministrative e contabili connesse all'espletamento degli incarichi svolti dal gen. Jucci, anche al fine di consentire, limitatamente all'emergenza idrico potabile nella Sicilia continentale, il subentro del presidente della regione siciliana - Commissario delegato; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 13 dicembre 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 5 del 7 gennaio 2002, con il quale e' stato prorogato lo stato di emergenza in ordine a situazioni emergenziali connesse al sistema delle risorse idriche in Sardegna; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 21 dicembre 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 1 del 2 gennaio 2002, con il quale e' stato dichiarato lo stato di emergenza in relazione alla crisi di approvvigionamento idrico che ha colpito la regione Basilicata; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 21 dicembre 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 1 del 2 gennaio 2002, con il quale e' stato prorogato lo stato di emergenza in relazione alla crisi di approvvigionamento idrico che ha colpito la regione Puglia; Ritenuta pertanto la necessita' di istituire presso il Dipartimento della protezione civile una apposita struttura di missione a carattere temporaneo per acquisire urgentemente una compiuta conoscenza dei sistemi di approvvigionamento primario e di distribuzione delle risorse idriche anche ad uso pubblico e, piu' in generale, sulle situazioni di crisi idrica, su tutto il territorio nazionale, nonche' per assicurare un costante monitaraggio riguardo alle situazioni emergenziali sopra richiamate; Vista l'ordinanza 8 ottobre 1998, n. 2863, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 241 del 15 ottobre 1998; Vista l'ordinanza 16 gennaio 2002, n. 3174, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 23 del 28 gennaio 2002; Considerato che nelle more della definizione degli accordi per il passaggio degli uffici compartimentali del servizio idrografico e mareografico del Dipartimento dei servizi tecnici nazionali alle regioni in attuazione dell'art. 92 del decreto legislativo n. 112/1998 e successive disposizioni e della realizzazione dei centri funzionali di cui alla legge n. 267/1998 risulta necessario, ai fini di protezione civile, assicurare la continuita' del servizio di sorveglianza idropluviometrica svolta dallo stesso servizio idrografico e mareografico; Su proposta del capo del Dipartimento della protezione civile; Dispone: Art. 1. 1. Il gen. Roberto Jucci, gia' Commissario delegato per l'emergenza idrica ai sensi dell'art. 1 dell'ordinanza 3108/01, provvede, entro trenta giorni dalla pubblicazione della presente ordinanza, al compimento di tutte le attivita' amministrative e contabili connesse all'espletamento degli incarichi svolti nella predetta qualita', anche con riferimento al personale ed alla struttura utilizzati, provvedendo altresi' agli ulteriori conseguenti incombenti per consentire il subentro del presidente della regione siciliana - Commissario delegato per l'attuazione degli interventi necessari per fronteggiare l'emergenza idrica nelle provincie di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Palermo e Trapani, alle iniziative in atto; di tale attivita' il gen. Jucci trasmette al Dipartimento della protezione civile una relazione conclusiva. |
| Art. 2. 1. E' istituita presso il Dipartimento della protezione civile un'apposita struttura di missione temporanea, da affidare alla direzione del gen. Roberto Jucci, con i seguenti compiti: monitoraggio degli interventi realizzati ed in corso di realizzazione per fronteggiare le situazioni di emergenza in atto su tutto il territorio nazionale; monitoraggio, su tutto il territorio nazionale, dello stato attuale della gestione delle crisi idriche; conoscenza e monitoraggio, su tutto il territorio nazionale, dei piani per la gestione dell'evoluzione delle crisi idriche; identificazione dei punti di crisi; definizione dei criteri per la valutazione delle richieste di emergenza avanzate; definizione dei criteri di valutazione dell'adeguatezza degli strumenti d'intervento emergenziale a disposizione dei vari livelli di protezione civile; formulazione di proposte per lo sviluppo dei piani di emergenza; formulazione di proposte per lo sviluppo ed il potenziamento degli strumenti di intervento emergenziale. 2. La struttura opera in raccordo con i competenti uffici e servizi del Dipartimento della protezione civile, avvalendosi delle informazioni acquisite dal Dipartimento medesimo dai soggetti istituzionalmente preposti alla prevenzione dei rischi di deficienza idrica. 3. Con separata determinazione del capo del Dipartimento della protezione civile, si provvede alle modalita' organizzative ed al funzionamento della predetta struttura temporanea, con oneri a carico del Fondo di protezione civile. |
| Art. 3. 1. Al fine di consentire la prosecuzione dell'attivita' di sorveglianza idropluviometrica del territorio esercitata dalla Sala sorveglianza nazionale e dagli uffici compartimentali del servizio idrografico e mareogratico del Dipartimento dei servizi tecnici nazionali, fino al passaggio dei predetti uffici compartimentali alle regioni in attuazione dell'art. 92 del decreto legislativo n. 112/1998, e comunque non oltre il 31 dicembre 2002, e con esclusione dell'ufficio compartimentale di Napoli per il quale si applicano le disposizioni di cui all'art. 3, comma 2, dell'ordinanza n. 3174/2001, sono assicurati i compensi per una quota di reperibilita' per la Sala sorveglianza nazionale e per ogni ufficio compartimentale e la corresponsione del compenso per lavoro straordinario effettivamente reso ed attestato. Allo stesso fine e' autorizzata la proroga dei contratti di cui all'art. 1, comma 2, dell'ordinanza n. 2863/1998, limitatamente a due unita' in servizio presso la Sala sorveglianza nazionale del Dipartimento dei servizi tecnici nazionali. 2. Entro trenta giorni dalla pubblicazione della presente ordinanza il Dipartimento della protezione civile ed il Dipartimento dei servizi tecnici nazionali - Servizio idrografico e mareografico concorderanno le modalita' di svolgimento della predetta attivita'. 3. Gli oneri derivanti dall'attuazione del presente articolo sono posti a carico del Fondo della protezione civile. La presente ordinanza sara' pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 7 febbraio 2002 Il Ministro: Scajola |
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