Gazzetta n. 15 del 18 gennaio 2002 (vai al sommario) |
CORTE DEI CONTI |
DECRETO 31 dicembre 2001 |
Approvazione del bilancio della gestione finanziaria per l'anno 2002. |
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IL PRESIDENTE
Visto il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con regio decreto 12 luglio 1934, n. 1214, e successive modificazioni ed integrazioni; Visto l'art. 4, comma 2, della legge 14 gennaio 1994, n. 20; Visto il regolamento concernente la disciplina dell'autonomia finanziaria della Corte dei conti deliberato dalle sezioni riunite della Corte stessa nell'adunanza del 14 dicembre 2000; Vista la legge 3 aprile 1997, n. 94; Visto il decreto legislativo 7 agosto 1997, n. 279; Visto il decreto presidenziale n. 60, del 30 novembre 2001, con il quale sono stati approvati i nuovi modelli dello schema del bilancio di previsione e del conto finanziario della Corte dei conti ai sensi dell'art. 24 del gia' citato regolamento di autonomia finanziaria; Visto il progetto di bilancio preventivo della gestione finanziaria della Corte dei conti per l'anno 2002, predisposto dal servizio del bilancio sulla base delle indicazioni del segretario generale, recante una previsione di entrata e di spesa pari ad euro 240.106.651 in termini di competenza; Vista la tabella C annessa alla legge 28 dicembre 2001, n. 448 (legge finanziaria 2002); Sentiti il Consiglio di presidenza nell'adunanza del 18-19 dicembre 2001, il Consiglio di amministrazione ed il Collegio dei revisori dei conti nella riunione del 12 dicembre 2001;
Decreta: E' approvato il bilancio della gestione finanziaria della Corte dei conti per l'anno 2002, quale risulta dal testo allegato al presente decreto. Il presente decreto, unitamente al bilancio di previsione, sara' inviato ai Presidenti della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, nonche' al Ministro dell'economia e delle finanze e sara' trasmesso al Ministero della giustizia per la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 31 dicembre 2001 Il presidente: Staderini |
| Allegato
BILANCIO DI PREVISIONE DELLA CORTE DEI CONTI PER L'ESERCIZIO FINANZIARIO 2002
Nota preliminare
Il bilancio di previsione della Corte dei conti per l'esercizio finanziario 2002 e' stato predisposto sulla base di uno schema profondamente innovato, approvato con decreto presidenziale n. 60 del 30 novembre 2001. Il nuovo bilancio di previsione e il corrispondente conto finanziario si ispirano sostanzialmente a tre principi direttivi: a) adozione di uno schema piu' aderente alla impostazione propria del bilancio dello Stato o di istituzioni similari alla Corte in quanto dotate di autonomia finanziaria, in linea con le norme della legge 3 aprile 1997, n. 94, e del decreto legislativo 7 agosto 1997, n. 279, richiamate dall'art. 3 commi 1 e 4, del vigente regolamento di autonomia finanziaria della Corte dei conti; b) adeguamento dello schema di bilancio al mutato assetto organizzativo quale e' stato delineato nel regolamento n. 22 del 18 luglio 2001, in modo da mantenere il necessario raccordo fra centri di responsabilita' ed unita' previsionali di base come previsto dall'art. 2, comma 2, della legge n. 468/1978 modificata dalla legge n. 94/1997. c) introduzione ove possibile, nel rispetto dei due precedenti principi, di criteri di semplificazione in armonia con i principi di cui all'art. 1, comma 6, del decreto legislativo n. 279/1997; tali criteri, oltre a consentire una migliore leggibilita' dei documenti di bilancio, favoriscono una maggiore agilita' ed efficienza nella gestione finanziaria attraverso uno strumento piu' aderente alle esigenze amministrative della Corte dei conti. Nella nuova impostazione dei documenti contabili il numero delle UPB coincide con i centri di responsabilita' e le relative spese rappresentano il primo livello di evidenziazione; il secondo e' costituito dai titoli (spese correnti/in conto capitale); il terzo e' costituito dai grandi aggregati di spesa quali, per le spese correnti, il funzionamento (ulteriormente ripartito in spese per il personale e per beni e servizi); gli interventi; gli oneri comuni e i trattamenti di quiescenza, integrativi e sostitutivi mentre per la spesa in conto capitale si rilevano al terzo livello i soli investimenti; il quarto livello, che costituisce l'unita' di voto o decisionale, individua le UPB in ragione dell'ufficio che gestisce o e' destinatario delle risorse o della natura economica (o finalita) della spesa. Per mantenere un collegamento con il bilancio del decorso quadriennio 1998-2001 che consenta un confronto basato sulla storicizzazione di dati omogenei, viene mantenuto il quadro riassuntivo delle spese ripartite per classificazione economica, ora costituite dalle unita' previsionali di base al secondo e terzo livello, prescindendo dalla ripartizione delle risorse per centri di responsabilita' amministrativa (costituiti ora dal primo livello di UPB). Viene inoltre predisposto, in allegato alla relazione, un quadro in cui come prevede l'art. 3, comma 6, del reg. aut. fin. le risorse finanziarie sono riaggregate per funzioni obbiettivo di primo e di secondo livello. Le prime ricalcano la pregressa classificazione che prevedeva quattro funzioni obbiettivo primarie (controllo - giurisdizione - indirizzo politico-amministrativo - servizi generali); le nove F.O. di secondo livello costituiscono una ulteriore specificazione delle prime con modifiche che scontano il mutato assetto territoriale del controllo che assegna funzioni promiscue alle sezioni regionali. Si e' ritenuto, con il prospetto, che l'incrocio tra analisi funzionale e analisi economica sia in definitiva realizzabile attraverso l'indicazione dei capitoli che taglia trasversalmente le unita' previsionali e permette di mantenere gli intenti semplificatori del bilancio vero e proprio. Del resto, il problema di rendere piu' stringente il circuito di programmazione-gestione-controllo potra' essere risolto attraverso elaborazioni funzionali per progetti o programmi, da attuarsi dopo la direttiva presidenziale annuale, nei quali la parte finanziaria dovra' avere il necessario rilievo. Il nuovo schema di bilancio non puo' ovviamente ignorare le modifiche organizzative introdotte dal regolamento n. 22 del 18 luglio 2001, considerato che la normativa generale (art. 12, comma 1, lettera m), legge n. 59/1997, art. 1, comma 2, legge 94/1997, art. 1, comma 6, del decreto legislativo n. 279/1997) richiede un costante adeguamento della struttura del bilancio all'assetto organizzativo dell'amministrazione. In questa ottica sono stati individuati 3 centri di responsabilita' amministrativa, cui fanno capo altrettante UPB, costituiti dal segretariato generale (inteso come l'insieme degli uffici che dipendono direttamente dal segretario generale), dal servizio per gli affari generali e dal servizio per la gestione delle risorse umane e la formazione. Il servizio per l'informatica, ora denominato ufficio del responsabile per i sistemi informativi automatizzati, non essendo autonomo centro di responsabilita', viene piu' correttamente ad essere inserito nell'unita' previsionale di base affidata al segretario generale. Per la gestione delle risorse finanziarie necessarie al funzionamento degli uffici regionali sono stati istituiti dei centri di spesa regionale (art. 11 del reg. aut. fin.; art. 27 Reg. di organizzazione) ai quali sono preposti dirigenti di seconda fascia; il regolamento di organizzazione, nel prevedere all'art. 13, comma 4, lettera h), l'istituzione di un ufficio di provveditorato per la gestione finanziaria e patrimoniale delle strutture periferiche nell'ambito del servizio affari generali, affida sostanzialmente a quest'ultimo il compito di coordinare e supportare l'attivita' dei centri di spesa regionali, in particolare modo con la ripartizione delle risorse finanziarie da effettuarsi all'inizio di ogni esercizio. Il bilancio di previsione della Corte dei conti per l'esercizio finanziario 2002 viene redatto in euro, sulla base delle disposizioni contenute nell'art. 50 del decreto legislativo 24 giugno 1998, n. 213, e nel decreto del Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica dell'8 giugno 1999, mentre i dati relativi agli esercizi precedenti vengono riconvertiti in euro per fini meramente informativi.
Previsioni di bilancio per l'esercizio 2002 A) Entrate. Le risorse finanziarie poste a disposizione della Corte dei conti per il proprio funzionamento sono state notevolmente ridimensionate nello stanziamento del relativo fondo da parte del Ministero dell'economia e delle finanze, cosicche' finanziamenti aggiuntivi nel corso dell'esercizio saranno oggetto di apposita variazione in entrata. Pertanto il fondo per il funzionamento della Corte dei conti, ora iscritto nel cap. 2160 dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (UPB 3.1.5.10) e' stato fissato in euro 221.424.000 sia in termini di competenza che di cassa, come risulta dalla tabella C annessa della legge finanziaria 2002. Poiche' la legge 28 dicembre 2001, n. 449, concernente il bilancio di previsione dello Stato per l'anno 2002 riporta nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze alla U.P.B. 3.1.5.10 "Corte dei conti" lo stanziamento di euro 221.423.930, la differenza con l'importo della predetta tabella C figurera' come minore accertamento rispetto alle previsioni. Per quanto riguarda le altre entrate e' necessario considerare che il rimborso, ai sensi dell'art. 11 del decreto legislativo 6 settembre 1948, n. 655, da parte della Regione siciliana dei canoni di locazione dell'immobile sito in via Cordova a Palermo corrisposti dalla Corte non figura piu' tra le entrate eventuali ma viene ora iscritto in un capitolo di nuova istituzione (cap. 122). Restano percio' iscritte nel cap. 120 (entrate eventuali e diverse) tutte quelle entrate che a vario titolo si prevede che potranno affluire al bilancio della Corte, compresi i rimborsi dei compensi corrisposti dalla Corte al proprio personale comandato o collocato fuori ruolo presso altre amministrazioni, poiche' ai sensi dell'art. 4, comma 12 del CCNL integrativo del personale del Comparto Ministeri tali oneri devono fare carico alle amministrazioni presso cui tale personale presta servizio. Viene inoltre istituito un nuovo capitolo (121) in base all'art. 9, comma 2, del decreto presidenziale n. 13, del 15 febbraio 2001 per le eventuali entrate derivanti dalle attivita' formative del seminario permanente dei controlli. Il capitolo e' al momento scritto per memoria. Per quanto riguarda infine l'avanzo presunto di amministrazione dell'esercizio 2001, questo viene stimato in euro 17.334.146. Cio' in quanto alla attuale consistenza del fondo di riserva (euro 1.370.713) e alla somma dei minori impegni nonche' dei residui perenti al 31 dicembre 2001 (circa euro 2.600.000) vanno aggiunte le prevedibili economie che risulteranno al termine dell'esercizio nei vari capitoli di spesa. Conclusivamente le entrate previste per l'esercizio finanziario 2001 sono le seguenti: cap. 110 - Fondo per il funzionamento della Corte dei conti Euro 221.424.000 cap. 120 - Entrate eventuali e diverse Euro 516.493. cap. 121 - Proventi e contributi eventuali derivanti dall'attivita' del Seminario permanente dei controlli ... p.m. cap. 122 - Rimborso da parte della Regione Siciliana dei canoni corrisposti dalla Corte dei conti per le locazioni di immobili euro 826.331; cap. 123 - Depositi cauzionali eventuali e provvisori, anticipazioni e partite di giro varie euro 5.681; cap. 130 - Avanzo di amministrazione dall'esercizio finanziario precedente euro 17.334.146; Il Totale delle entrate previste ammonta a euro 240.106.651 B) Spese. Nel nuovo modello di bilancio adottato, le risorse finanziarie da ripartire nel bilancio di previsione per l'esercizio 2002 sono ripartite nelle unita' previsionali di base, al primo livello dalle quali sono individuati i tre centri di responsabilita' amministrativa. Un raffronto fra i dati delle varie UPB e' a questo punto improponibile giacche' sono profondamente mutati i criteri di individuazione delle UPB nel nuovo modello di bilancio rispetto al precedente. Sono invece certamente confrontabili i dati storici relativi ai singoli capitoli e quelli degli aggregati derivanti dalla classificazione economica delle spese (ora individuati nel terzo livello delle UPB), dati che sono esposti nel quadro riassuntivo che segue l'allegato tecnico per capitoli. Pertanto solo a questi ultimi dati e' possibile fare riferimento per una valutazione comparativa delle risorse finanziarie disponibili per il funzionamento della Corte dei conti rispetto a quelle degli esercizi precedenti, tenuto conto che per i capitoli disaggregati od accorpati i dati storici vengono esposti in modo da non coincidere esattamente con le risultanze dei consuntivi di bilancio precedenti all'esercizio 2002, nei quali gli stessi dati sono esposti non ancora disaggregati o accorpati. Come si e' detto in termini generali, la gestione finanziaria per il 2002 potra' contare su entrate per euro 240.106.651 e quindi in minori risorse rispetto all'esercizio 2001 pari a euro 16.168.672. In percentuale il totale delle risorse risulta diminuito del 6,31% rispetto all'esercizio 2001; tale riduzione va ad incidere pesantemente su beni e servizi, compresi gli investimenti, mentre le spese per il personale che sono pari all'86% di tutte le risorse di bilancio subiscono un lievissimo incremento, con le precisazioni che seguiranno. In sostanza le minori risorse disponibili nell'esercizio finanziario 2002 comportano come gia' detto una riduzione generalizzata di quasi tutti gli stanziamenti delle spese di personale; vengono in particolare sensibilmente ridotti gli stanziamenti destinati alla formazione (capitoli 411, 423, 431 e 491) ed alle missioni (capitoli 104, 152, 213 e 263). La spesa relativa agli stipendi del personale di magistratura e' stata disaggregata in modo da evidenziare in singoli capitoli gli oneri sociali a carico dell'amministrazione (cap. 203), l'IRAP (cap. 202), gli stipendi al netto di tali oneri (cap. 201). La spesa complessiva prevista e' di 95.028.069 euro, quindi con una maggiorazione di 4.131.655 euro rispetto all'esercizio 2001, dovuta all'adeguamento automatico del trattamento economico ai sensi dell'art. 2 della legge 19 febbraio 1981, n. 27, ed alla progressione economica di parte del personale. Lo stanziamento del cap. 601 riguarda sia gli oneri conseguenti all'esecuzione delle sentenze di condanna della Corte europea dei diritti dell'uomo, sia quelli derivanti dalle pronunce delle corti d'appello in applicazione delle norme sulla equa riparazione in caso di violazione del termine ragionevole dei processi ai sensi della legge 23 marzo 2001, n. 89. Lo stanziamento e' stato quantificato sulla base delle esigenze minime ma e' da ritenere che esso verra' a rivelarsi insufficiente nel corso dell'esercizio. A tali fini specifica scheda tecnica di quantificazione degli oneri e' stata inviata al Ministero dell'economia e delle finanze. Nella U.P.B. denominata "Servizio risorse umane e formazione" sono inseriti tutti i capitoli concernenti le spese di funzionamento relative al personale amministrativo, e quindi il trattamento economico fondamentale ed accessorio, le missioni, i buoni pasto e la formazione. Anche su tali spese e' stato inevitabile procedere a riduzioni di stanziamenti ove ritenuto possibile, pur valutando la provvisorieta' di tali previsioni in relazione al fatto che e' in via di rideterminazione l'organico del personale amministrativo. Poiche' l'art. 33, comma 2, del regolamento di organizzazione stabilisce che ogni variazione alle dotazioni organiche comportante aggravi di spesa, deve essere coperta da appositi aumenti del fondo per il funzionamento della Corte dei conti, sara' valutata la necessita' di chiedere ulteriori fondi al Ministero dell'economia e delle finanze, anche perche' a completamento del nuovo organico sara' necessario provvedere al transito nei ruoli della Corte dei conti di parte del personale di altre amministrazioni attualmente in posizione di comando; un'altra parte di tale personale che sara' ritenuto indispensabile per il funzionamento degli uffici permarra' ove possibile nella posizione di comando, ma per esso dovra' comunque prevedersi il relativo onere economico ai sensi dell'art. 4, comma 12, del CCNL integrativo del personale del comparto Ministeri. In attesa quindi della definizione del nuovo organico e della esatta determinazione numerica dei comandi, lo stanziamento complessivo dei capitoli 251 (stipendi al personale amministrativo), 252 (IRAP) e 253 (oneri sociali a carico dell'amministrazione) e' pressoche' pari a quello dell'esercizio 2001 mentre il capitolo di nuova istituzione 257 (rimborso alle amministrazioni pubbliche dei compensi corrisposti al proprio personale in posizione di comando o fuori ruolo presso la Corte dei conti) viene iscritto per memoria ed il relativo stanziamento sara' quantificato al momento di determinare la consistenza numerica del personale comandato che continuera' a prestare servizio presso la Corte dei conti. In definitiva la gestione finanziaria di competenza per l'anno 2002 presenta aspetti di elevata criticita'. La riduzione 16.621.308 euro del fondo per il funzionamento della Corte dei conti ha finito con l'incidere in modo pressoche' irrilevante sulla spesa per il personale ma pesantemente su tutte le altre spese per le quali si registra, nel quadro riassuntivo allegato al bilancio tecnico, una diminuzione di risorse disponibili pari al 34,07% per i beni e servizi e al 17,64% per gli investimenti (ma per la sola informatica la riduzione e' di quasi il 30%). Tutto cio' comporta la necessita' di una rigorosa rimodulazione dei programmi di spesa predisposti dai centri di responsabilita' in modo da definire con estremo rigore le priorita' e gli interventi assolutamente ineludibili per il funzionamento degli uffici. Nel predisporre tale rimodulazione dei programmi va altresi' tenuto presente che nel corso dell'esercizio 2002 sara' problematico supporre a consuntivo un avanzo di amministrazione dell'esercizio 2001, discostatesi da quello presunto, stimato in 17.334.146 euro e gia' iscritto nel bilancio di previsione del 2002; gli eventuali importi eccedenti tale somma poi devono in gran parte considerarsi a destinazione vincolata. Infatti va segnalata la necessita' di integrare in varia misura per obblighi derivanti da norme di legge, o di contratti collettivi, il Fondo unico di amministrazione del personale amministrativo, ed il capitolo relativo ai fitti figurativi. Per quanto riguarda le spese per il personale il lieve incremento percentuale (0,67%) deriva da un aumento delle retribuzioni del personale di magistratura (+ 4,5 circa) compensato da una riduzione in altri capitoli di spesa per il personale di magistratura ed amministrativo. Tuttavia per il personale amministrativo e' senz'altro ipotizzabile un incremento della spesa sia in conseguenza della nuova dotazione organica e dell'immissione in ruolo di parte del personale comandato, sia per la rideterminazione dello stanziamento del Fondo unico di amministrazione sulla base dei criteri indicati dall'art. 31 del CCNL biennio economico 1998-99 e dall'art. 6 biennio economico 2000-2001. Ove dovesse essere concessa da parte del Ministero dell'economia e delle finanze una integrazione di bilancio, questa non potra' che andare a copertura degli oneri derivanti dall'adozione del nuovo organico del personale amministrativo. La programmazione triennale della spesa presenta analoghe problematiche, che saranno aggravate dall'assorbimento progressivo dell'avanzo di amministrazione in conseguenza delle ridotte risorse finanziarie disponibili e quindi delle presumibili ridotte economie di bilancio. In questo contesto va valutata la spesa per il personale, che costituisce l'86% dell'intero "budget" di bilancio, e conoscera' ulteriori incrementi dovuti all'adeguamento automatico del trattamento economico del personale di magistratura, alle immissioni in ruolo di personale comandato, alla conferma di parte dei comandi ed ad eventuali nuove assunzioni di dirigenti per completare la nuova dotazione organica del personale amministrativo. La forte compressione della spesa per beni e servizi ed investimenti nell'esercizio 2002 non potra' perpetuarsi negli esercizi successivi senza provocare problemi di funzionamento agli uffici, ma potrebbe costituire un forte incentivo alla ricerca di soluzioni piu' economiche e razionali. Particolarmente preoccupante si rivela la situazione nel settore dell'informatica, dove la contrazione delle risorse destinate agli investimenti ed alle spese di gestione e manutenzione del sistema informativo rischiano di provocare lo slittamento nel tempo di progetti strategici quali il completamento del sistema informativo unitario del controllo-referto, il sistema informativo integrato della giurisdizione, il sistema informativo integrato del Segretariato generale, il cablaggio delle reti.
Valutazione di cassa Poiche' il bilancio di previsione della Corte dei conti viene redatto in termini di sola competenza, la valutazione della cassa riguarda le previsioni relative alla gestione del conto corrente presso la Tesoreria centrale dello Stato intestato alla Corte dei conti i cui fondi, provenienti dal cap. 2160 dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (U.P.B. 3. 1. 5. 10), sono destinati unicamente al rimborso alla Banca d'Italia delle somme da essa anticipate in occasione del pagamento dei titoli di spesa emessi dalla Corte stessa. Il fondo cassa si attestera' alla fine dell'esercizio 2001 su 93.000.000 euro, mentre le somme ancora da versare alla Banca d'Italia per pagamenti effettuati fino al 31 dicembre sono pari a 56.552.030 euro ai quali sara' necessario sommare i pagamenti da rimborsare relativi ad ulteriori impegni assunti entro la fine del corrente esercizio per 26.000.000 euro calcolati in via presuntiva. L'andamento della gestione di competenza determinera' l'ulteriore effettivo fabbisogno sulla base dei rimborsi da effettuare nel corso dell'esercizio 2002.
BILANCIO DI PREVISIONE 2002 ----> Vedere Bilancio <---- |
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