Gazzetta n. 284 del 6 dicembre 2001 (vai al sommario) |
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE |
CIRCOLARE 30 novembre 2001, n. 4474 |
Pagamenti da e per l'estero - Istruzioni per il passaggio all'euro dal 1 gennaio 2002. |
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Alle Amministrazioni dello Stato Agli uffici centrali di bilancio, uffici di Ragioneria e agli uffici centrali di Ragioneria Alle Ragionerie provinciali dello Stato Alla Corte dei conti - Segretariato generale All'Avvocatura generale dello Stato
Regolamento (CE) n. 1103/97 del Consiglio del 17 giugno 1997; Regolamento (CE) n. 974/98 del Consiglio del 3 maggio 1998; Regolamento (CE) n. 2866/98 del Consiglio del 31 dicembre 1998; Regolamento (CE) n. 1478/00 del Consiglio del 19 giugno 2000; Legge 3 novembre 1992, n. 454; legge 17 dicembre 1997, n. 433; decreto legislativo 24 giugno 1998, n. 213; Circolare n. 32 del 4 ottobre 2001; Circolare n. 39 del 5 novembre 2001.
Con la presente circolare vengono impartite - in applicazione della normativa sull'adozione dell'euro - le disposizioni necessarie a disciplinare il passaggio definitivo all'euro per la parte che attiene ai pagamenti da e per l'estero delle amministrazioni dello Stato. Ai fini della presente circolare si specifica che: per "richiesta di pagamento" si intendono i modelli OC 831 e OC 718; per "valuta" si intendono le divise diverse dalle unita' monetarie nazionali degli Stati che adottano l'euro; per "eseguito" si intende l'invio dell'ordine di esecuzione all'Ufficio italiano dei cambi; gli importi soggetti alle conversioni in euro sono: le anticipazioni, che corrispondono all'importo del titolo di spesa emesso a favore della contabilita' speciale 3000 "Movimentazione fondi con l'estero"; gli importi da pagare, se espressi nelle unita' monetarie nazionali dei Paesi aderenti all'Unione monetaria europea.
1. Chiusura dell'esercizio finanziario 2001. In considerazione dei termini di chiusura delle contabilita' dell'esercizio finanziario 2001, il Dipartimento del tesoro da' corso alle richieste di pagamento all'estero pervenute entro il 14 dicembre 2001 e da pagare necessariamente in conto esercizio 2001. A tal fine le amministrazioni devono riportare sulle richieste di pagamento, nello spazio previsto nella causale, la scritta ben visibile "da pagare entro l'esercizio 2001". Tutte le richieste di pagamento che non rientrano nel caso sopra specificato vengono eseguite a partire da gennaio 2002; gli importi in esse indicati sono convertiti a cura del Dipartimento del tesoro secondo i criteri di conversione di seguito illustrati. Dal 2002 i pagamenti nei Paesi aderenti all'Unione monetaria vengono effettuati in euro, ove non siano espressi in valuta.
2. Conversione dei pagamenti da effettuare in unita' monetarie nazionali/euro. Gli importi da pagare contenuti nelle richieste di pagamento non eseguite entro il mese di dicembre 2001, ove siano espressi nelle unita' monetarie nazionali dei Paesi aderenti all'Unione monetaria europea, sono convertiti e pagati in euro. Le operazioni di conversione vengono effettuate in due fasi: a) conversione dell'importo da pagare; b) conversione dell'anticipazione; a1) se l'importo da pagare e' individuato ed espresso nella unita' monetaria nazionale - es.: da pagare 100 franchi belgi - si procede alla conversione in euro dell'importo da pagare, sulla base dei tassi fissi di conversione riportati nel regolamento (CE) 2866/98 e nel regolamento (CE) n. 1478/00, e all'arrotondamento al centesimo di euro secondo quanto stabilito dagli articoli 4 e 5 del regolamento (CE) 1103/97; a2) se l'importo da pagare e' individuato sulla base dell'indicazione generica "valuta locale pari a lire" si procede alla conversione in euro dell'anticipazione; b) l'anticipazione viene convertita in euro e l'importo viene arrotondato a due decimali. Nel caso di mancata coincidenza tra l'importo da pagare e l'anticipazione, si mantiene fermo l'importo da pagare. Le eventuali differenze sono regolate, previa compensazione, rispettivamente a credito o a debito della pertinente unita' previsionale di base dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze. Al fine di semplificare le operazioni di passaggio all'euro e' opportuno che, gia' a partire dal 1 dicembre 2001, le amministrazioni riportino sulle richieste di pagamento l'indicazione espressa in euro degli importi da pagare e calcolino l'anticipazione in euro, pur emettendo i titoli in lire fino alla chiusura dell'esercizio finanziario 2001.
3. Conversione degli importi contenuti nelle richieste di pagamento per le quali non e' stata emessa anticipazione nell'esercizio 2001. Le amministrazioni che predispongono in corso di chiusura dell'esercizio finanziario 2001 le richieste di pagamento, i cui titoli di spesa per l'anticipazione saranno emessi in conto 2002, determinano gli importi da pagare direttamente in euro. In particolare le amministrazioni, che emettono titoli di spesa relativi a piu' modelli OC gia' predisposti, convertono gli importi da pagare indicati sui modelli OC stessi avendo cura di controllare che il totale derivante dalle singole conversioni coincida con l'importo del titolo da emettere e per il quale l'impegno e' stato convertito in euro, sulla base delle disposizioni di cui alla circolare n. 39 del 5 novembre 2001. In caso di differenza tra la sommatoria degli importi indicati nei singoli modelli OC e l'impegno, le amministrazioni provvedono a rideterminare la somma da pagare ovvero, qualora necessario, a richiedere ai competenti uffici centrali di bilancio le modifiche dell'impegno stesso.
4. Pagamenti da effettuare in valuta. Al fine di agevolare il passaggio all'euro e di evitare per quanto possibile rinvii di documenti, si invitano le amministrazioni che devono effettuare pagamenti in valuta a calcolare l'anticipazione in euro gia' dal 1 dicembre 2001, pur continuando ad emettere il titolo di spesa in lire. Si rammenta che i cambi si riferiscono ad 1 euro contro valuta, pertanto l'anticipazione deve essere determinata come segue: si divide l'iniporto da pagare in valuta per il relativo tasso di cambio pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, utilizzandolo per intero e senza troncature o arrotondamenti; l'importo in euro cosi' ottenuto si arrotonda al centesimo. Tale calcolo deve essere effettuato tutte le volte in cui e' predeterminato l'ammontare in valuta estera da pagare. In tutti gli altri casi le amministrazioni devono indicare la sola divisa di pagamento tramite la formula "valuta locale (o valuta) pari a euro", in quanto l'importo da pagare viene univocamente determinato al cambio del giorno dell'operazione. Non sono accettate anticipazioni calcolate sulla base del rapporto di cambio valuta/euro. Si specifica che il tasso di cambio deve essere quello piu' vicino alla data di emissione del titolo di spesa, al fine di ridurre il piu' possibile il rischio che le anticipazioni si rivelino incongrue. Le differenze derivanti dalla incongruita' dell'anticipazione sono a carico delle amministrazioni richiedenti.
5. Modulistica. In attesa della imminente emanazione del regolamento di semplificazione delle procedure di pagamento da e per l'estero delle amministrazioni dello Stato, di cui alla legge 8 marzo 1999, n. 50, art. 1, allegato 1, n. 43, e delle relative norme di attuazione, le amministrazioni continuano ad utilizzare la modulistica esistente, usando l'accortezza di applicarvi la stampigliatura ben visibile che trattasi di importi espressi in euro.
6. Modalita' di conversione della contabilita' 3000 "Movimentazione fondi con l'estero" Secondo quanto stabilito dalla circolare n. 32 del 4 ottobre 2001, alla data del 31 dicembre 2001 viene convertito il saldo risultante sulla contabilita' speciale 3000; alla stessa data viene determinato il totale degli importi pagati e convertiti in euro. L'importo residuale, derivante dagli importi non pagati al 31 dicembre 2001 e giacenti sulla contabilita' speciale 3000 viene convertito sulla base della sommatoria risultante dalla conversione in dettaglio in euro di detti singoli importi. Le eventuali differenze sono regolate, previa compensazione, rispettivamente a credito o a debito della pertinente unita' previsionale di base dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze. La presente circolare e' stata concordata con il Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato. Roma, 30 novembre 2001 Il dirigente generale: Carpentieri |
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