Con decreto ministeriale in data 21 luglio 2000, e' stata conferita la seguente ricompensa al merito dell'Esercito: Croce d'oro Al carabiniere scelto Armin Zoggeler, nato il 4 gennaio 1974 a Merano (Bolzano), con la seguente motivazione: "Dando prova di eccezionali qualita' sportive ed elevato temperamento agonistico conquistava il titolo di "Campione mondiale di slittino su pista artificiale, contribuendo significativamente anche sul piano internazionale al prestigio dell'Arma dei carabinieri e dell'Esercito". - Konigsee (Germania), 25 - 31 gennaio 1999. Con decreti ministeriali in data 12 aprile 2001, sono state conferite le seguenti ricompense al merito dell'Esercito: Croce di bronzo Al colonnello Claudio Magris, nato il 27 ottobre 1947 a Trieste, con la seguente motivazione: "Professionista pragmatico e sempre documentato, ha saputo operare autonomamente ed autorevolmente in un settore di primaria importanza per l'Esercito, quale quello relativo alla selezione, alla didattica ed alla comunicazione, assolvendo il delicato incarico di direttore del centro di formazione permanente con capacita' e chiara visione degli obiettivi di Forza armata. Con sacrificio personale ed entusiasmo creativo, ha affrontato e risolto diversificate e complesse problematiche, emerse dalle molteplici attivita' inerenti al proprio incarico, conseguendo risultati pienamente rispondenti alle aspettative. In particolare, si e' impegnato con puntiglioso scrupolo: nell'ideazione del sistema di selezione, formazione, impiego del personale; nella progettazione, pianificazione e condotta delle attivita' di formazione selettiva; nella realizzazione di sistemi e strumenti per la selezione del personale in SPE e per la formazione dei "Leader ; nell'implementazione del sistema di rilevamenti motivazionali, comportamentali e tecnico-professionali presso gli istituti di formazione; nell'avvio dei progetti per i controlli di qualita' nell'ambito della Forza armata; nel trasferimento delle capacita' operative del centro ad altri organi. L'ufficiale, nello svolgimento dell'alta funzione, ha favorevolmente ed innovativamente portato ad un avanzato stadio di attuazione l'onere della completa revisione di un settore che nell'Esercito lamentava una lunga stasi, fornendo sempre un elevatissimo rendimento e dimostrando non comuni doti di professionalita' e di incondizionata dedizione al servizio. Con la sua opera incisiva e proficua ha contribuito in maniera determinante allo sviluppo ed al progresso dell'Esercito accrescendone il lustro ed il decoro". - Roma, 25 luglio 1999. Al c.c. Donato Castrignano, nato il 15 settembre 1959 a Brindisi, con la motivazione: "Vice comandante dell'unita' di formazione costituita nell'ambito del terzo reggimento alpini, partecipante in Bosnia-Herzegovina all'operazione "Constant Guard , si distingueva per lo slancio, la grande determinazione e l'energia con cui interveniva nelle numerose situazioni particolarmente critiche e pericolose che si determinavano nelle attivita' di controllo dell'area di responsabilita'. Si poneva sempre alla testa dei suoi uomini, durante le operazioni ricorrenti per il sequestro di armi, in occasione del fermo di individui sospetti e quando, soprattutto, l'appropriata valutazione degli interventi poteva risultare determinante per il buon esito delle attivita', suscitando nei dipendenti la piu' completa partecipazione e la piu' elevata professionalita'. Nel corso di delicatissima operazione di controllo del territorio nella Repubblica serba di Bosnia, nei pressi di Pale, informato che era stato individuato un autocarro militare in movimento con una grandissima quantita' di armi in violazione degli accordi esistenti, interveniva con decisione, fermezza ed eccezionale tempismo, riuscendo ad ottenere, nonostante la dura opposizione e l'atteggiamento ostile dei militari serbi e della polizia giunta numerosa sul posto per spalleggiarli, la consegna delle armi, senza che la situazione degenerasse in uno scontro vero e proprio. Esempio di straordinaria professionalita', eccezionale capacita' di comando, assoluta dedizione al servizio, che ha contribuito ad accrescere il prestigio ed il lustro dell'Esercito italiano, nel contesto internazionale". - Sarajevo (Bosnia-Herzegovina), 31 gennaio - 27 giugno 1997. Al t.v. Massimiliano Giuseppe Grazioso, nato il 1 aprile 1968 a Portoferraio (Livorno), con la motivazione: "Comandante di compagnia del battaglione "San Marco , inquadrata nel terzo reggimento alpini, per la condotta dell'operazione "Constant Guard in Bosnia-Herzegovina, operava animato costantemente da altissimo senso del dovere e della disciplina e da non comune spirito di servizio. In particolare nel corso dell'operazione finalizzata alla protezione del Santo Padre in visita a Sarajevo, responsabile con il proprio reparto del delicatissimo settore detto del "Triangolo e comprendente la cattedrale, il seminario e la residenza del cardinale dove l'illustre personalita' ha trascorso la maggior parte del tempo, assicurava un ermetico ed efficacissimo dispositivo di protezione che riscuoteva il plauso incondizionato del comandante delle forze di stabilizzazione intervenuto personalmente per verificarne l'efficacia sul terreno. Ufficiale eccezionalmente motivato ha agito in ogni situazione con generosita', sprezzo del pericolo, costituendo riferimento inequivocabile per i propri uomini. Comandante di una compagine unita e perfettamente amalgamata con il resto del reggimento, ha evidenziato una straordinaria professionalita', un eccezionale carisma ed ha significativamente contribuito a consolidare il prestigio e l'immagine del Corpo e piu' in generale delle Forze armate in ambito internazionale". - Sarajevo (Bosnia-Herzegovina), 31 gennaio - 12 giugno 1997. |