| Gazzetta n. 180 del 4 agosto 2001 (vai al sommario) |  
| PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA |  
| DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 18 luglio 2001 |  
| Scioglimento  del consiglio comunale di Acquaviva Picena e nomina del commissario straordinario. |  
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                   IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
    Visto  che  il  consiglio  comunale  di  Acquaviva  Picena  (Ascoli Piceno), rinnovato nelle consultazioni elettorali del 13 giugno 1999, e' composto dal sindaco e da sedici membri;  Considerato  che  nel  citato  comune,  a  causa  delle  dimissioni rassegnate da dieci consiglieri, con atti separati contemporaneamente presentati  al  protocollo  dell'ente,  non puo' essere assicurato il normale funzionamento degli organi e dei servizi;  Ritenuto,  pertanto,  che  ricorrano gli estremi per far luogo allo scioglimento della suddetta rappresentanza;  Visto   l'art.  141,  comma  1,  lettera  b),  n.  3,  del  decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;  Sulla  proposta  del  Ministro  dell'interno,  la  cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante;                              Decreta:                               Art. 1.  Il  consiglio  comunale  di  Acquaviva  Picena  (Ascoli  Piceno) e' sciolto.  |  
|   |                                 Art. 2.  Il  dott. Marco Tomassini e' nominato commissario straordinario per la  provvisoria  gestione  del  comune suddetto fino all'insediamento degli organi ordinari, a norma di legge.  Al  predetto  commissario  sono  conferiti  i  poteri  spettanti al consiglio comunale, alla giunta ed al sindaco.    Dato a Roma, addi' 18 luglio 2001                               CIAMPI                              Scajola, Ministro dell'interno  |  
|   |                                                               Allegato                   Al Presidente della Repubblica    Nel  consiglio  comunale  di  Acquaviva  Picena  (Ascoli Piceno), rinnovato nelle consultazioni elettorali del 13 giugno 1999, composto dal  sindaco  e da sedici consiglieri, si e' venuta a determinare una grave  situazione  di  crisi  a causa delle dimissioni rassegnate, in data 18 giugno 2001, da dieci componenti del corpo consiliare.    Le  citate  dimissioni, rese con atti separati contemporaneamente presentati al protocollo dell'ente, di oltre la meta' dei consiglieri hanno determinato l'ipotesi dissolutoria dell'organo elettivo.    Verificatasi  l'ipotesi  disciplinata  dall'art.  141,  comma  1, lettera  b), n. 3, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, il prefetto  di  Ascoli Piceno ha proposto lo scioglimento del consiglio comunale  sopracitato,  disponendone, nel contempo, con provvedimento n.   1055/13-4/Gab.  del  20 giugno  2001,  la  sospensione,  con  la conseguente  nomina  del  commissario per la provvisoria gestione del comune.    Considerato  che  nel suddetto ente non puo' essere assicurato il normale funzionamento degli organi e dei servizi, essendo venuta meno l'integrita'  strutturale  minima  del consiglio comunale compatibile con  il  mantenimento  in  vita  dell'organo,  si  ritiene che, nella specie, ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento.    Mi  onoro,  pertanto,  di sottoporre alla firma della S.V. Ill.ma l'unito  schema di decreto con il quale si provvede allo scioglimento del  consiglio  comunale  di Acquaviva Picena (Ascoli Piceno) ed alla nomina  del  commissario per la provvisoria gestione del comune nella persona del dott. Marco Tomassini.      Roma, 11 luglio 2001                                    Il Ministro dell'interno: Scajola  |  
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