| Gazzetta n. 179 del 3 agosto 2001 (vai al sommario) |  
| MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI |  
| DECRETO 4 luglio 2001 |  
| Approvazione  dello  statuto del consorzio tutela vino DOC "Gravina", in Gravina di Puglia. |  
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                   IL DIRETTORE GENERALE REGGENTE             per la qualita' dei prodotti agroalimentari                     e la tutela del consumatore
    Vista  la  legge  10 febbraio  1992,  n.  164,  recante  la  "Nuova disciplina delle denominazioni di origine dei vini" ed in particolare gli  articoli  19,  20  e  21  concernenti  disposizioni sui consorzi volontari   di   tutela   e   consigli   interprofessionali   per  le denominazioni di origine e le indicazioni geografiche tipiche;  Visto  il  decreto  4 giugno  1997,  n.  256, con il quale e' stato adottato il regolamento recante norme sulle condizioni per consentire l'attivita'   dei   consorzi  volontari  di  tutela  e  dei  consigli interprofessionali delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche tipiche dei vini;  Vista  la richiesta presentata in data 10 giugno 1999 dal consorzio tutela vini DOC della Murgia Carsica - Gravina - Gioia del Colle, con sede in Gravina in Puglia (Bari), via Fratelli Cervi n. 12, intesa ad ottenere  l'approvazione  del  proprio statuto, ai sensi dell'art. 2, comma 3, del predetto decreto n. 256/1997;  Visto  il parere espresso dal Comitato nazionale per la tutela e la valorizzazione  delle  denominazioni  di  origine e delle indicazioni geografiche tipiche dei vini sulla proposta di statuto in questione;  Considerato  che il citato consorzio con nota del 10 giugno 2001 ha trasmesso  il  proprio statuto approvato dall'assemblea straordinaria ed   adeguato  alla  luce  delle  osservazioni  formulate  da  questo Ministero, previo parere del predetto Comitato nazionale e che con la stessa  delibera  di assemblea straordinaria ha modificato la propria denominazione   in  "Consorzio  di  tutela  del  vino  DOC  Gravina", limitando la propria attivita' alla tutela del relativo vino DOC;  Considerato  altresi'  che  il  consorzio istante ha certificato la propria  rappresentativita'  nell'ambito  della  denominazione di cui all'art.  3  del  citato  decreto n. 256/1997 e che la stessa risulta superiore  al  limite  del  40%,  tale da evitare la costituzione del consiglio  interprofessionale,  ai sensi dell'art. 20, comma 4, della legge  n.  164/1992  e  sufficiente  per affidare al consorzio stesso l'incarico  di  svolgere le funzioni di tutela, di valorizzazione, di cura  generale  degli interessi relativi alla citata denominazione di origine  controllata,  nonche'  di  proposta  e  di consultazione nei confronti  della  pubblica  amministrazione,  ai  sensi dell'art. 19, comma 1, primo e secondo periodo, della citata legge n. 164/1992;                              Decreta:                               Art. 1.  E'  approvato,  ai sensi dell'art. 2, comma 3, del decreto 4 giugno 1997, n. 256, lo statuto del consorzio tutela vino DOC "Gravina", con sede  in  Gravina  in  Puglia (Bari), via Fratelli Cervi n. 12, cosi' come  risulta  dal testo approvato dall'assemblea straordinaria dello stesso  consorzio  e  trasmesso  a questo Ministero in data 10 giugno 2001.  |  
|   |                                 Art. 2.  Il consorzio tutela vino DOC "Gravina" e' incaricato di svolgere le funzioni  di  tutela,  di  valorizzazione,  di  cura  generale  degli interessi relativi alla denominazione di origine controllata del vino "Bianco   Gravina",  nonche'  di  proposta  e  di  consultazione  nei confronti  della  pubblica  amministrazione,  ai  sensi dell'art. 19, com-ma 1, della legge 10 febbraio 1992, n. 164.  |  
|   |                                 Art. 3.  Entro tre anni dalla data di pubblicazione del presente decreto, il Comitato  nazionale  per  la tutela e la valorizzazione dei vini DO e IGT  procedera'  alla  verifica  della  sussistenza  del requisito di rappresentativita' del consorzio tutela vino DOC "Gravina" e, ove sia accertata la mancanza di tale requisito, il Ministero procedera' alla sospensione  dell'incarico  attribuito  con  l'art.  2  del  presente decreto.  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.    Roma, 4 luglio 2001                              Il direttore generale reggente: Rigillo  |  
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