Gazzetta n. 172 del 26 luglio 2001 (vai al sommario) |
ENTE NAZIONALE PER LE STRADE |
COMUNICATO |
Pronuncia di compatibilita' ambientale decreto V.I.A. n. 6231 del 2 luglio 2001, concernente il progetto relativo ai lavori di ampliamento del G.R.A. per il tratto Aurelia-Trionfale e il tratto Cassia-Flaminia, compresi tra il km 0+450 e il km 18+800, da realizzarsi in comune di Roma. |
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L'ANAS Ente nazionale per le strade - Direzione generale - Ufficio speciale infrastrutture - Via Monzambano, 10 - 00185 Roma, ai sensi dell'art. 14-ter, comma 10, della legge n. 241 del 7 agosto 1990, cosi' come modificato dall'art. 11 della legge n. 340 del 24 novembre 2000, comunica che il Ministro dell'ambiente di concerto con il Ministro per i beni e le attivita' culturali, ha espresso, con decreto V.I.A. n. 6231 del 2 luglio 2001 giudizio positivo circa la compatibilita' ambientale del progetto relativo all'adeguamento a tre corsie per ogni senso di marcia dell'autostrada del GRA - Quadrante nord-ovest per il tratto Aurelia-Flaminia compreso tra il km 0+450 ed il km 18+800, a condizione che si ottemperi alle seguenti prescrizioni: Tratto Aurelia-Trionfale: a) in corrispondenza dello svincolo Montespaccato-Boccea l'ANAS, al fine di rendere piu' funzionale tale svincolo ed in particolare il collegamento con i flussi di traffico da e per via di Boccea, il progetto esecutivo dell'ANAS dovra' comprendere l'adeguamento della via della Maglianella, tratto via di Boccea-svincolo Montespaccato da realizzarsi a cura e spese dell'ANAS; b) la rampa di svincolo Montespaccato-Boccea di collegamento con via Suor Maria Agostina dovra' essere realizzata mediante l'ausilio di tecniche di ingegneria naturalistica al fine di migliorare l'inserimento ambientale delle nuove opere, tutelando in particolare la continuita' ecologica e dei corridoi biologici al piede dei costoni tra i quali viene inserita la rampa; c) lo svincolo di Casal del Marmo dovra' essere modificato come previsto nella soluzione progettuale riportata nella "Tavola di sintesi allegata alle note relative ai chiarimenti richiesti dal Ministero dell'ambiente servizio VIA, trasmessa in allegato alla nota dell'ANAS datata 18 maggio 2000, protollo n. 1130, "Tale soluzione prevede l'avvicinamento di via Casal del Marmo alla rotatoria dello svincolo, cosi' da mantenerla totalmente alla sinistra orografica del Fosso della Maglianella, al fine di ridurre l'ingombro complessivo delle nuove opere ed eliminare i due attraversamenti del Fosso della Maglianella previsti nella soluzione originaria senza interferire con i tre pozzi segnalati dalla societa' Valleverde S.p.a. Le eventuali ottimizzazioni geometriche dello svincolo per migliorare la funzionalita', che il proponente si e' riservato di introdurre successivamente, dovranno in ogni modo mantenere l'intero insieme di viabilita' e rampe sul solo lato in sinistra orografica del Fosso; d) la prevista galleria artificiale Palmarola-Selva Candida dovra' essere prolungata per un tratto di circa 250 metri lato nord. Tale modifica progettuale e' riportata nella "Tavola di sintesi allegata alle note relative ai chiarimenti richiesti dal Ministero dell'ambiente servizio VIA" trasmessa in allegato alla nota dell'ANAS datata 18 maggio 2000, protocollo n. 1130. Tale soluzione si e' resa necessaria al fine di contenere ulteriormente l'impatto acustico sui fabbricati prospicienti il GRA; e) per quanto riguarda le gallerie artificiali vanno adottati i prolungamenti come nelle modifiche di progetto presentate. Le coperture delle stesse vanno realizzate modellandole secondo la morfologia del territorio circostante. La ricostituzione della vegetazione dovra' essere realizzata con specie arbustive e arboree autoctone in funzione della ricomposizione del paesaggio; f) lo svincolo Trionfale dovra' essere modificato come previsto nella soluzione progettuale riportata nella tavola "Area protetta Quarto degli Ebrei ridefinizione morfologica ed ambientale e nuova soluzione dello svincolo Trionfale" trasmessa in allegato alla nota dell'ANAS datata 18 maggio 2000, prot. n. 1130. Tale soluzione si e' resa necessaria al fine di tutelare l'area protetta mediante una ridefinizione complessiva dell'area interessata dallo svincolo attraverso una completa rimodellazione morfologica e il ripristino della continuita' biologica. La nuova soluzione prevede l'eliminazione dei viadotti di svincolo ipotizzati nella soluzione originaria e l'inserimento di gallerie artificiali che consentono una ricostituzione morfologia del pianoro di Quarto degli Ebrei, realizzando rello stesso tempo anche la completezza delle relazioni dirette di scambio tra il GRA e via Trionfale, nelle diverse possibili direzioni. Si dovranno ulteriormente ridurre le aree intercluse comprese tra le rampe di immissione al GRA provenienti dalla via Trionfale. L'intervento dovra' curare anche l'accessibilita' ciclopedonale alla stazione ferroviaria dalle limitrofe zone residenziali e dalle fermate dell'autobus; g) i cavalcavia e i sottopassi destinati alla viabilita' locale dovranno essere adeguati per la mobilita' in sicurezza dell'utenza ciclo-pedonale. Per quelli esistenti di cui e' prevista la sola demolizione, ove ritenuto necessario dalle amministrazioni locali, dovranno essere comunque sostituiti da manufatti per il transito ciclopedonale e dei ciclomotori; h) il progetto deve recepire integralmente le indicazioni contenute nello studio di impatto ambientale e successive integrazioni relativamente alla realizzazione degli interventi di mitigazione ambientale in fase di cantiere ed esercizio e delle barriere antirumore, inserendo le relative voci nel capitolato speciale d'appalto. I progetti di sistemazione a verde e inserimento ambientale devono far riferimento al documento del Ministero dell'ambiente "Linee guida per capitolati speciali per interventi di ingegneria naturalistica e lavori di opere a verde" del settembre 1997; i) poiche' la geologia dell'area prevede lungo il tracciato un alternarsi di strati a diversa permeabilita' che al piu' possono portare alla formazione di falde sospese e limitate di scarso interesse e potenzialita', e che le capacita' filtranti e autodepuranti del terreno sono sufficientemente buone, si ritiene possibile lo smaltimento delle acque di piattaforma mediante infiltrazione su scarpata e canali e avvallamenti inerbiti. In tal senso i fossi di guardia e i canali di sgrondo non vanno realizzati in calcestruzzo o altri sistemi di scorrimento superficiale ma in terra utilizzando a fini antierosivi tecniche di ingegneria naturalistica quali stuoie sintetiche tridimensionali bitumate a freddo e inerbite; sulle scarpate, ove necessario, vanno adottate tecniche di stabilizzazione e drenaggio mediante viminate e fascinate vive. I canali vanno in tal senso dimensionati anche in funzione di presidio e condizionamento delle acque di sgronda di piattaforma, e vanno abbinati, ove necessario, con vasche di sedimentazione e disoleazione; l) per quanto riguarda le scarpate in trincea che rimangono a cielo aperto, la pendenza di scavo, prevista nel progetto a 45o, deve essere possibilmente ridotta, ove non sussistano vincoli al contorno, per migliorare le condizioni di rivegetazione. Ove la pendenza non possa essere modificata, considerato che su queste litologie il 45o garantisce la stabilita' geotecnica ma non si presta alla rivegetazione con possibile innesco di erosioni superficiali e scoscendimenti localizzati, vanno progettate in sede esecutiva le tecniche di rivestimento o di stabilizzazione da adottare (viminate e palizzate vive, rivestimenti vegetativi in rete e stuoie, ed altre tecniche secondo le linee guida per capitolati speciali per interventi di ingegneria naturalistica e lavori di opere a verde del Ministero dell'ambiente, (settembre 1997); m) al fine di ricostituire e incrementare il sistema di reti ecologiche e di corridoi vegetali che caratterizzano l'area, deve essere realizzata una consistente quantita' di fasce arbustive e arboree con specie autoctone, lato strada, ove non contrastanti con le destinazioni urbanistiche locali e con le esigenze di sicurezza stradale. Tali fasce si rendono necessarie anche per assolvere la funzione di contenimento dell'inquinamento acustico; n) in corrispondenza dello svincolo Casal del Marmo, titolo di compensazione, va realizzata la riqualificazione ambientale del Fosso della Maglianella mediante interventi di ingegneria naturalistica; o) per il controllo e mitigazione dell'inquinamento atmosferico, dovra' essere redatto ed attuato un programma di monitoraggio della qualita' dell'aria ed in particolare di NO, NO2, CO, PTS, PM10, benzo(a)pirene, benzene, nei tratti in prossimita' di aree abitate, e in particolare in corrispondenza degli imbocchi di uscita delle gallerie. Tali campagne, della durata minima di una settimana ciascuna, dovranno essere eseguite una volta l'anno per almeno cinque anni dopo la realizzazione dell'opera, preferibilmente nel periodo compreso tra novembre e gennaio in cui le concentrazioni degli inquinanti primari associati al traffico autoveicolare sono piu' elevate. Allo scopo di ottimizzare l'utilizzo a fini di gestione territoriale dei dati di monitoraggio, la progettazione, l'esecuzione e la valutazione di tali dati debbano essere effettuate sotto la supervisione del comune di Roma, Dipartimento ambiente; p) durante la fase di cantiere dovra' essere attuato un piano di gestione del traffico generale e puntuale al fine di minimizzarne le turbative e massimizzare la sicurezza; in particolare dovra' essere fornita sistematica informazione in tempo reale delle condizioni della circolazione (mediante segnaletica stradale, cartelloni elettronici, messaggi radio). In fase di esercizio, dovranno essere adottati sistemi e attrezzature tecnologiche di controllo e gestione del traffico per ottimizzare la mobilita' urbana in ragione degli eventuali eventi incidentali e dei superamenti delle soglie di inquinamento atmosferico. Dovra' infine essere assicurata l'informazione sui parcheggi di scambio e i servizi di trasporto pubblico ad essi integrati al fine di incentivare l'utilizzo dei trasporti pubblici e di altre forme di mobilita' sostenibile; q) in fase di esercizio si dovra' prevedere una specifica campagna di monitoraggio dell'inquinamento acustico in corrispondenza dei recettori individuati nello studio di impatto ambientale finalizzata a verificare l'affidabilita' delle previsioni modellistiche che hanno portato a dimensionare gli interventi di mitigazione. Nel caso si verificassero sensibili scostamenti tra valori rilevati e valori stimati, dovranno essere predisposti specifici interventi di adeguamento delle mitigazioni tra i quali anche interventi di difesa passiva da mettere in opera in corrispondenza dei recettori piu' esposti; r) dovranno, altresi', essere ottemperate, ove non ricomprese nelle precedenti, tutte le prescrizioni, riportate integralmente in premessa, del Ministero per i beni e le attivita' culturali e della regione Lazio; Tratto Cassia-Flaminia: a) devono essere adottate le seguenti modifiche progettuali richieste e verificate nel corso dell'istruttoria come riportato nella planimetria generale PG.01 e nella planimetria relativa ai lotti 5o e 6o trasmesse in allegato alla nota dell'ANAS del 18 maggio 2000: lo svincolo Cassia dovra' essere completato con una rampa di collegamento da Cassia in entrata al GRA, carreggiata esterna, e da una rampa di collegamento in uscita dal GRA, carreggiata interna, allo svincolo Cassia. Questa ultima rampa dovra' essere realizzata in parte in galleria artificiale artificiale per una lunghezza di circa 330 m (in sostituzione della trincea originariamente prevista al fine di consentire la continuita' territoriale della riserva naturale dell'Insugherata. I tratti della prevista strada a doppio senso di marcia di collegamento tra Trionfale e Cassia, non riutilizzati per gli svincoli in progetto, vanno eliminati; il viadotto Volusia, in corrispondenza del tratto compreso tra la progressiva km 13+500 e 13+670 lotto 40 dovra' essere realizzato con ponte ad arco ribassato ad unica luce, rispettivamente di 40.00 m per la carreggiata interna e di 80.00 m per la carreggiata esterna (in sostituzione dello scatolare di 6.0 x 5.50 m originariamente previsto). Tale variazione risulta necessaria al fine ottenere una maggiore permeabilita' ecologica e faunistica del territorio, una minore occupazione delle aree necessarie alla realizzazione delle opere autostradali, la continuita' della vallecola per un migliore inserimento delle opere nel contesto paesaggistico ambientale della zona del Parco di Veio; nel tratto compreso tra le sezioni 40 e 43 del lotto 5o (in corrispondenza del sovrappasso dell'esistente via del Quarto Peperino) dovra' essere realizzata una galleria artificiale a doppia canna della lunghezza di circa 90 m (in sostituzione del previsto tratto in trincea). Tale variazione risulta necessaria al fine di assicurare il ripristino della continuita' territoriale, sopprimendo il cavalcavia esistente, consentendo, comunque, la continuita' della strada in essere; nel tratto compreso tra le sezioni 85 e 92 del lotto 5o (in corrispondenza dell'ansa del Rio Cremera) dovra' essere realizzato uno spostamento del tratto autostradale di circa 10 m lato Roma. Tale variazione risulta necessaria al fine di salvaguardare l'integrita' territoriale dell'azienda agricola posta tra le sezioni 86 e 87 e di allontanarsi adeguatamente dalla sponda destra del Rio Cremera tra le sezioni 91 e 92; in corrispondenza della progressiva km 17+500 (lotto 6) dovranno essere eliminate le rampe I ed N di collegamento tra la via Salk e il GRA. Tale variazione risulta necessaria al fine di evitare zone di scambio a lunghezza ridotta tra le complanari e le rampe I, L da un lato e N, P dall'altro; nel progetto esecutivo delle relazioni di scambio tra la Cassia bis direzione Flaminia e il GRA, carreggiata interna, dovra' essere garantita la sicurezza della circolazione riducendo al minimo i conflitti tra i diversi flussi di traffico, e perseguendo contestualmente una ripartizione adeguata dei carichi di traffico tra complanare e carreggiata di marcia del GRA; nella zona est dello svincolo Flaminia, in corrispondenza della zona Rio Cremera-Fiume Tevere, dovra' essere verificata e garantita la sicurezza della doppia immissione della complanare e della rampa H nella carreggiata interna GRA. Nello stesso tratto dovra' essere assicurato il collegamento tra la zona del Labaro e l'abitato intercluso a est della ferrovia, garantendo l'accessibilita' confortevole e in sicurezza per gli utenti ciclopedonali, in particolare alle fermate del treno e degli autobus. Sotto le carreggiate del GRA, tra lo svincolo Flaminia e il fiume Tevere, dovra' essere riservato adeguato spazio per la prosecuzione verso monte della pista ciclopedonale lungo il Tevere; per quanto riguarda l'attraversamento del Tevere, in considerazione dei notevoli flussi di traffico gia' ora registrati, l'ANAS dovra' effettuare una puntuale verifica modellistica dei flussi di traffico futuri. Nel caso emergano problemi di congestione alla luce di tale verifica, il ponte sul fiume Tevere dovra' essere realizzato in modo compatibile ad un eventuale ampliamento (5 corsie per ogni senso di marcia come nel tratto precedente); b) il progetto deve recepire integralmente le indicazioni contenute nello studio impatto ambientale e successive integrazioni relativamente alla realizzazione degli interventi di mitigazione ambientale in fase di cantiere ed esercizio e delle barriere antirumore, inserendo le relative voci nel capitolato speciale d'appalto. i progetti di sistemazione a verde e inserimento ambientale devono far riferimento al documento del Ministero dell'ambiente "Linee Guida per capitolati speciali per interventi di ingegneria naturalistica e lavori di opere a verde" del settembre 1997; c) per quanto riguarda le acque di piattaforma, in corrispondenza degli attraversamenti del Rio Cremera e del Fiume Tevere (km 17+250 al Km 18+700 e dal 18+700 al km 18800) vanno realizzati presidi idraulici mediante vasche di sicurezza opportunamente dimensionate, come previsto nello studio di impatto; d) considerato che la geologia dell'area prevede lungo il tracciato un alternarsi di strati a diversa permeabilita' che al piu' possono portare alla formazione di falde sospese e limitate di scarso interesse e potenzialita', e che le capacita' filtranti e autodepuranti del terreno sono sufficientemente buone, si ritiene possibile lo smaltimento delle acque di piattaforma mediante infiltrazione su scarpata e canali e avvallamenti inerbiti. In tal senso i fossi di guardia e i canali di sgrondo non vanno realizzati in calcestruzzo o con altri sistemi di scorrimento superficiale, ma in terra utilizzando a fini antierosivi tecniche di ingegneria naturalistica, quali stuoie sintetiche tridimensionali bitumate a freddo e inerbite; sulle scarpate, ove necessario, vanno adottate tecniche di stabilizzazione e drenaggio mediante viminate e fascinate vive. I canali vanno in tal senso dimensionati anche in funzione di presidio e condizionamento delle acque di sgronda di piattaforma, e vanno abbinati, ove necessario, con vasche di sedimentazione e disoleazione; e) per quanto riguarda le scarpate in trincea che rimangono a cielo aperto, la pendenza di scavo, prevista nel progetto a 45o deve essere possibilmente ridotta, ove non sussistano vincoli al contorno, per migliorare le condizioni di rivegetazione. Ove la pendenza non possa essere modificata, considerato che su queste litologie il 45o garantisce la stabilita' geotecnica ma non si presta alla rivegetazione con possibile innesco di erosioni superficiali e scoscendimenti localizzati, vanno progettate in sede esecutiva le tecniche di rivestimento o di stabilizzazione da adottare (viminate e palizzate vive, rivestimenti vegetativi in rete e stuoie, ed altre tecniche secondo le linee guida per capitolati speciali per interventi di ingegneria naturalistica e lavori di opere a verde del Ministero dell'ambiente, (settembre 1997); f) i cavalcavia e i sottopassi destinati alla viabilita' locale dovranno essere adeguati per la mobilita' in sicurezza dell'utenza ciclo-pedonale. Per quelli esistenti di cui e' prevista la sola demolizione, ove ritenuto necessario dalle amministrazioni locali, dovranno essere comunque sostituiti da manufatti per il transito ciclopedonale e dei ciclomotori; g) al fine di ricostituire e incrementare il sistema di reti ecologiche e di corridoi vegetali che caratterizzano l'area, deve essere realizzata una consistente quantita' di fasce arbustive e arboree con specie autoctone, lato strada, ove non contrastanti con le destinazioni urbanistiche locali e con le esigenze di sicurezza stradale. Tali fasce si rendono necessarie anche per assolvere alla funzione di contenimento dell'inquinamento acustico; h) a titolo di compensazione, vanno realizzati i seguenti interventi: tra le progressive km 17+000 e 17+500 (lotto 50) nel tratto del Cremera con ansa e contro ansa devono essere realizzate, in accordo con l'Autorita' di bacino Tevere, delle golene di espansione rivegetate secondo la serie igrofila; l'area degradata situata nel tratto compreso tra il km 17+000 a 17+400, lato interno, deve essere bonificata mediante ricostituzione di fascia boscata; l'area a verde a servizio urbano, attualmente presente in fregio al lato nord dello svincolo Flaminia, deve essere estesa verso ovest fino alla progressiva km 17+800 introducendo una fascia vegetata a filtro tra il GRA e la zona abitata; i) per il controllo e mitigazione dell'inquinamento atmosferico, dovra' essere redatto ed attuato un programma di monitoraggio della qualita' dell'aria ed in particolare di NO, NO2, CO, PTS, PM10, benzo(a)pirene, benzene, nei tratti in prossimita' di aree abitate, e in particolare in corrispondenza degli imbocchi di uscita delle gallerie. Tali campagne, della durata minima di una settimana ciascuna, dovranno essere eseguite una volta l'anno per almeno 5 anni dopo la realizzazione dell'opera, preferibilmente nel periodo compreso tra novembre e gennaio in cui le concentrazioni degli inquinanti primari associati al traffico autoveicolare sono piu' elevate. Allo scopo di ottimizzare l'utilizzo a fini di gestione territoriale dei dati di monitoraggio, la progettazione, l'esecuzione e la valutazione di tali dati debbano essere effettuate sotto la supervisione del comune di Roma, Dipartimento ambiente; l) per il controllo e mitigazione dell'inquinamento acustico, in fase di esercizio si dovra' prevedere uno specifico programma di monitoraggio in corrispondenza dei recettori individuati nel SIA, finalizzato a verificare l'affidabilita' delle previsioni modellistiche che hanno portato a dimensionare gli interventi di mitigazione. Nel caso si verificassero sensibili scostamenti tra valori rilevati e valori stimati, dovranno essere predisposti specifici interventi di adeguamento delle mitigazioni tra i quali anche interventi di difesa passiva da mettere in opera in corrispondenza dei recettori piu' esposti; m) per quanto riguarda la sicurezza stradale e la circolazione, durante la fase di cantiere dovra' essere attuato un piano di gestione del traffico generale e puntuale al fine di minimizzarne le turbative e massimizzare la sicurezza; in particolare dovra' essere fornita sistematica informazione in tempo reale delle condizioni della circolazione (mediante segnaletica stradale, cartelloni elettronici, messaggi radio). In fase di esercizio, dovranno essere adottati sistemi e attrezzature tecnologiche di controllo e gestione del traffico per ottimizzare la mobilita' urbana in ragione degli eventuali eventi incidentali e dei superamenti delle soglie di inquinamento atmosferico. Dovra' infine essere assicurata l'informazione sui parcheggi di interscambio e i servizi di trasporto pubblico ad essi integrati al fine di incentivare l'utilizzo dei trasporti pubblici e di altre forme di mobilita' sostenibile; n) dovranno, altresi', essere ottemperate, ove non ricomprese nelle precedenti, tutte le prescrizioni, riportate integralmente in premessa, del Ministero per i beni e le attivita' culturali e della regione Lazio; Si raccomanda al comune di Roma di assicurare l'urgente realizzazione degli interventi previsti nel piano della mobilita' redatto dagli uffici VI e VII Dipartimento del comune di Roma con l'assistenza della STA, finalizzati all'adeguamento della viabilita' comunale in stretta connessione con le opere di adeguamento del GRA ed in particolare in relazione alla capacita' di assorbimento da parte della rete viaria cittadina del traffico derivante dagli svincoli Montespaccato, Boccea e Casal del Marmo; Dispone che il presente provvedimento sia comunicato al l'ANAS direzione generale ufficio speciale infrastrutture, al Ministero dei lavori pubblici DICOTER, al comune di Roma, gabinetto del sindaco ed alla regione Lazio, la quale provvedera' a depositarlo presso l'ufficio istituito ai sensi dell'art. 5, comma 3, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 377 del 10 agosto 1988 ed a portarlo a conoscenza delle altre amministrazioni interessate. |
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