IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visto il regio decreto 4 novembre 1932, n. 1423, e successive modificazioni, recante disposizioni per la concessione delle medaglie e della croce di guerra al valor militare; Visto il decreto legislativo luogotenenziale 21 agosto 1945, n. 518, concernente le ricompense al valor militare ai partigiani; Vista la legge 5 marzo 1961, n. 212, e successive modifiche, che fissa gli assegni annui alle ricompense al valor militare; Vista la legge 14 maggio 1965, n. 502, relativa al trasferimento dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri al Ministero della difesa delle attribuzioni relative alle commissioni per il riconoscimento delle qualifiche e per la ricompense ai partigiani; Vista la legge 11 maggio 1970, n. 290, relativa alla riapertura proroga del termine stabilito dall'art. 12 del predetto decreto legislativo luogotenenziale 21 agosto 1945, n. 518; Vista la deliberazione in data 28 novembre 2000, con la quale la commissione di secondo grado, a totale modifica delle determinazione negativa gia' adottata il 9 febbraio 1989, ho concesso la medaglia d'oro al valor militare in favore della citta' di Ascoli Piceno; Sulla proposta del Ministro della difesa;
Decreta: E' concessa alla citta' di Ascoli Piceno la medaglia d'oro al valor militare, con la seguente motivazione: "La fiera e pacifica citta' di Ascoli Piceno, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, non esito' a sollevarsi contro il tedesco invasore. Gia' il 12 settembre, il coraggioso comportamento dei militari del presidio aveva costretto alla resa le forze nemiche, superiori in uomini e mezzi, mentre dal 2 al 5 ottobre, al Colle San Marco, un pugno di giovani ardimentosi, male armati ed equipaggiati, si batterono duramente contro unita' germaniche, subendo dolorose perdite. Ma, la popolazioneascolana, non desistette dal proseguire la lotta, partecipando a numerosi scontri, come quelli in localita' Venagrande, Castellano e Vallesenzana, che furono fra i momenti piu' significativi della sua irriducibile volonta' di partecipare direttamente alla liberazione del territorio. Non meno agguerrita fu l'attivita' dei "gruppi di azione patriottica", conclusasi con l'ardita liberazione dalle carceri cittadine di tutti i detenuti politici. Ad essa va aggiunta la pericolosa opera svolta a favore di migliaia di prigionieri alleati e di militari italiani sbandati, molti dei quali furono condotti in salvo oltre le linee. Numerose furono le perdite di vite umane, le deportazioni e le distruzioni subite dalla citta' che fu sempre sorretta dalla fede in una patria migliore, risorta dalla dittatura fascista". Ascoli Piceno 12 settembre 1943-20 giugno 1944. Il presente decreto sara' sottoposto al controllo ai sensi della normativa vigente. Dato a Roma, addi' 12 aprile 2001
CIAMPI Amato, Presidente del Consiglio dei Ministri Mattarella, Ministro della difesa |