Gazzetta n. 152 del 3 luglio 2001 (vai al sommario) |
AGENZIA DELLE ENTRATE |
PROVVEDIMENTO 7 giugno 2001 |
Revoca del decreto del Ministro delle finanze 7 marzo 1994, concernente l'autorizzazione alla societa' "C.A.A.F. C.N.A. Puglia S.r.l." ad esercitare l'attivita' di assistenza fiscale e cancellazione della stessa dall'albo dei centri di assistenza fiscale per le imprese, ai sensi dell'art. 27, comma 2, del decreto del Ministro delle finanze 31 maggio 1999, n. 164. |
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IL DIRETTORE In base alle attribuzioni conferitegli dalle disposizioni di legge e dalle norme statutarie e di regolamento riportate nel seguito del presente provvedimento; Dispone: Il C.A.A.F. C.N.A. Puglia S.r.l., con sede in Bari, viale Concilio Vaticano II n. 138/B, e' dichiarato decaduto dall'autorizzazione all'esercizio dell'attivita' di assistenza fiscale ed e' cancellato dall'albo dei centri di assistenza fiscale per le imprese, nel quale era iscritto al numero 21. Motivazioni. Il presente provvedimento viene emanato in relazione al disposto dell'art. 27, comma 2, del decreto del Ministro delle finanze 31 maggio 1999, n. 164, il quale stabilisce che i CAF gia' autorizzati sulla base della normativa anteriore alla data di entrata in vigore del decreto legislativo 28 dicembre 1998, n. 490, che non inviano le comunicazioni comprovanti il possesso dei requisiti di cui agli articoli 5, 6 e 7 del citato decreto ministeriale n. 164 del 1999, sono considerati decaduti dall'autorizzazione allo svolgimento dell'attivita' di assistenza fiscale e sono cancellati dagli albi di cui all'articolo 9, comma 1, del medesimo decreto. Il C.A.A.F. C.N.A. Puglia S.r.l., autorizzato con decreto del Ministro delle finanze 7 marzo 1994, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 62 del 16 marzo 1994, non ha inviato le citate comunicazioni, come confermato dalla competente direzione regionale con nota prot. n. 2000/64157 del 17 novembre 2000. Inoltre, dalla comunicazione inviata dalla citata direzione regionale in data 11 maggio 2001, prot. n. 2001/20436, risulta che il predetto centro di assistenza fiscale in questione ha smesso di operare gia' dall'ottobre del 1999 in quanto non aveva potuto espletare gli adempimenti prescritti dal citato decreto ministeriale n. 164 del 1999. Riferimenti normativi: Attribuzioni del direttore dell'agenzia delle entrate Decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 (art. 57; art. 62; art. 66; art. 67, comma 1; art. 68, comma 1; art. 71, comma 3, lettera a); art. 73, comma 4); Statuto dell'agenzia delle entrate, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 42 del 20 febbraio 2001 (art. 5, comma 1; art. 6, comma 1); Regolamento di amministrazione dell'agenzia delle entrate, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 36 del 13 febbraio 2001 (art. 2, comma 1); Decreto del Ministro delle finanze 28 dicembre 2000, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 9 del 12 gennaio 2001. Decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, recante norme in materia di semplificazione degli adempimenti dei contribuenti in sede di dichiarazione dei redditi e dell'imposta sul valore aggiunto, nonche' di modernizzazione del sistema di gestione delle dichiarazioni, come modificato dal decreto legislativo 28 dicembre 1998, n. 490, recante disposizioni in materia di revisione della disciplina dei centri di assistenza fiscale. Decreto del Ministro delle finanze 31 maggio 1999, n. 164, recante disposizioni regolamentari sull'assistenza fiscale resa dai centri di assistenza fiscale per le imprese e per i dipendenti, dai sostituti d'imposta e dai professionisti ai sensi dell'art. 40 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241. Il presente provvedimento sara' pubblicato nellaGazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 7 giugno 2001 Il direttore: Romano |
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