| Gazzetta n. 127 del 4 giugno 2001 (vai al sommario) |  
| PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA |  
| DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 17 maggio 2001 |  
| Scioglimento   del   consiglio  comunale  di  Pomezia  e  nomina  del commissario straordinario. |  
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                   IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
    Visto  che il consiglio comunale di Pomezia (Roma), rinnovato nelle consultazioni  elettorali  del  29 novembre  1998,  e'  composto  dal sindaco e da trenta membri;  Considerato  che  nel  citato  comune,  a  causa  delle  dimissioni rassegnate    da    ventisette   consiglieri,   con   atti   separati contemporaneamente  presentati  al  protocollo  dell'ente,  non  puo' essere  assicurato  il  normale  funzionamento  degli  organi  e  dei servizi;  Ritenuto,  pertanto,  che  ricorrano gli estremi per far luogo allo scioglimento della suddetta rappresentanza;  Visto   l'art.  141,  comma  1,  lettera  b),  n.  3,  del  decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;  Sulla  proposta  del  Ministro  dell'interno,  la  cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante;                              Decreta:                               Art. 1.  Il consiglio comunale di Pomezia (Roma) e' sciolto.  |  
|   |                                 Art. 2.  Il dott. Antonio D'Acunto e' nominato commissario straordinario per la  provvisoria  gestione  del  comune suddetto fino all'insediamento degli organi ordinari, a norma di legge.  Al  predetto  commissario  sono  conferiti  i  poteri  spettanti al consiglio comunale, alla giunta ed al sindaco.    Dato a Roma, addi' 17 maggio 2001                               CIAMPI                              Bianco, Ministro dell'interno  |  
|   |                                                               Allegato                   Al Presidente della Repubblica    Nel   consiglio  comunale  di  Pomezia  (Roma),  rinnovato  nelle consultazioni elettorali del 29 novembre 1998, composto dal sindaco e da   trenta  consiglieri,  si  e'  venuta  a  determinare  una  grave situazione  di  crisi  a  causa  delle dimissioni rassegnate, in data 8 maggio 2001, da ventisette componenti del corpo consiliare.    Le  citate  dimissioni, rese con atti separati contemporaneamente presentati al protocollo dell'ente, di oltre la meta' dei consiglieri hanno determinato l'ipotesi dissolutoria dell'organo elettivo.    Verificatasi  l'ipotesi  disciplinata  dall'art.  141,  comma  1, lettera  b), n. 3, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, il prefetto  di  Roma ha proposto lo scioglimento del consiglio comunale sopracitato,   disponendone,   nel  contempo,  con  provvedimento  n. 6022/3968/98/Gab./AA.LL.  dell'8 maggio  2001, la sospensione, con la conseguente  nomina  del  commissario per la provvisoria gestione del comune.    Considerato  che  nel suddetto ente non puo' essere assicurato il normale   funzionamento   degli  organi  e  dei  servizi,  attese  le dimissioni  di  quasi  la  totalita' del corpo consiliare, si ritiene che,  nella  specie,  ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento.    Mi  onoro,  pertanto,  di sottoporre alla firma della S.V. Ill.ma l'unito  schema di decreto con il quale si provvede allo scioglimento del   consiglio  comunale  di  Pomezia  (Roma)  ed  alla  nomina  del commissario  per la provvisoria gestione del comune nella persona del dott. Antonio D'Acunto.      Roma, 14 maggio 2001                                     Il Ministro dell'interno: Bianco  |  
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