Gazzetta n. 111 del 15 maggio 2001 (vai al sommario) |
UNIVERSITA' DI VERONA |
DECRETO RETTORALE 31 marzo 2001 |
Modificazioni allo statuto relativamente alla scuola di specializzazione in geriatria. |
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IL RETTORE Visto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, emanato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592, e successive modificazioni ed integrazi; Vista la legge 2 maggio 1989, n. 168 - istituzione del Ministero dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica; Vista la legge 18 novembre 1990, n. 341 - riforma degli ordinamenti didattici universitari; Vista la tabella E, relativa agli ordinamenti degli studi della facolta' di medicina e chirurgia, allegata al regolamento didattico d'Ateneo emanato con decreto rettorale n. 9922 del 15 ottobre 1998; Viste le modifiche all'ordinamento didattico formulate dagli organi accademici di questo Ateneo; Visto il parere favorevole espresso dal consiglio universitario nazionale in data 8 marzo 2001: Decreta: La tabella E del regolamento didattico d'Ateneo dell'Universita' degli studi di Verona e' modificata come di seguito specificato: Articolo unico Dopo l'art. 170 e con lo scorrimento degli articoli successivi, e' modificato lo statuto della scuola di specializzazione in geriatria. Scuola di specializzazione in geriatria "Art. 171 (Istituzione e finalita' del titolo conseguito). - Nell'Universita' degli studi di Verona e' istituita la Scuola di specializzazione in geriatria, che risponde alle norme generali delle scuole di specializzazione dell'area medica. La Scuola ha lo scopo di formare medici specialistici nel settore professionale della prevenzione, diagnosi, terapia e riabilitazione delle malattie e delle problematiche della geriatria. La Scuola rilascia il titolo di specialista in geriatria. Art. 172 (Organizzazione della scuola). - Il corso ha la durata di quattro anni. Ciascun anno di corso prevede un minimo di duecento ore di didattica formale e seminariale ed attivita' di tirocinio guidate, da effettuare frequentando strutture sanitarie della Scuola universitaria e le strutture ospedaliere convenzionate, sino a raggiungere l'orario annuo complessivo previsto per il personale medico a tempo pieno operante nel Servizio sanitario nazionale. L'ordinamento specifico della Scuola disciplina gli specifici obiettivi di formazione. Sede amministrativa della Scuola e' la cattedra di geriatria e gerontologia presso l'istituto di clinica medica dell'Universita' degli studi di Verona. Concorrono al funzionamento della Scuola la facolta' di medicina e chirurgia, nonche' le strutture ospedaliere del Servizio sanitario nazionale individuate nei protocolli d'intesa di cui all'art. 6, appartenenti ai settori scientifico-disciplinari di cui alla tabella A e a quello dirigente del Servizio sanitario nazionale delle corrispondenti aree funzionali e discipline. Le strutture ospedaliere convenzionabili debbono rispondere nel loro insieme a requisiti di idoneita' per disponibilita' di cui all'art. 1 del decreto legislativo n. 257/1991. Rispondono automaticamente a tali requisiti gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, operanti in settori coerenti con quello proprio della Scuola di specializzazione. Le predette strutture non universitarie sono individuate con i protocolli d'intesa di cui all'art. 6, comma 2, del decreto legislativo n. 502/1992. La formazione avviene nelle strutture universitarie ed in quelle ospedaliere convenzionate, intese come strutture assistenziali tali da garantire, oltre ad una adeguata preparazione teorica, un congruo addestramento professionale pratico, compreso il tirocinio nella misura stabilita dalla normativa comunitaria (legge n. 428/1990 e decreto legislativo n. 257/1991). Fatti salvi i criteri generali per la regolamentazione degli accessi previsti nelle norme vigenti ed in base alle risorse umane e finanziarie e alle strutture ed attrezzature disponibili, ogni scuola e' in grado di accettare un numero massimo di iscritti determinato per ciascun anno di corso ed in totale. Il numero effettivo degli iscritti e' determinato dalla programmazione nazionale, stabilita di concerto tra il Ministero della sanita' ed il Ministero dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica e dalla successiva ripartizione dei posti fra le singole scuole. Il numero degli iscritti previsto per ciascuna scuola non puo' superare quello previsto nello statuto: in caso di previsione statutaria di indirizzi a laureati non medici, lo statuto della scuola indica il numero massimo di iscrivibili. Il numero massimo degli specializzandi che possono essere ammessi alla scuola, tenuto conto delle capacita' formative delle strutture di cui al presente articolo e' determinato in numero di otto per ciascun anno di corso ed in trentadue totali. Sono ammessi al concorso di ammissione alla Scuola i laureati del corso di laurea in medicina e chirurgia. Le materie valutabili ai fini del punteggio sono indicate nel manifesto annuale della scuola. Sono altresi' ammessi al concorso coloro che siano in possesso di titolo di studio conseguito presso universita' straniere e ritenuto equipollente dalle autorita' accademiche. I laureati in medicina e chirurgia utilmente collocati in graduatoria di merito per l'accesso alle scuole di specializzazione possono essere iscritti alle scuole stesse purche' conseguano il titolo di abilitazione all'esercizio della professione entro la prima sessione utile successiva all'effettivo inizio dei singoli corsi. Durante tale periodo i predetti specializzandi acquisiscono conoscenze teoriche e le prime nozioni pratiche nell'ambito di una progressiva assunzione di responsabilita' professionale. Art. 173 (Piano di studi e di addestramento professionale). - Il consiglio della Scuola determina l'articolazione del corso di specializzazione ed il relativo piano di studi dei diversi anni e nelle singole strutture della facolta' di medicina e chirurgia con l'obiettivo di formare gli iscritti nel settore della geriatria. Il consiglio determina pertanto: a) la tipologia delle opportune attivita' didattiche, comprese le attivita' di laboratorio, pratiche e di tirocinio; b) la suddivisione nei periodi temporali dell'attivita' didattica teorica e seminariale, di quella di tirocinio e le forme di tutorato. Il piano degli studi e' determinato dal consiglio della Scuola nel rispetto degli obiettivi generali e di quelli da raggiungere nelle diverse aree, degli obiettivi specifici e dei relativi settori scientifico-disciplinari riportati in dettaglio nella tabella A. L'organizzazione del processo di addestramento, ivi compresa l'attivita' svolta in prima persona, minima indispensabile per il conseguimento del diploma e' attuata nel rispetto di quanto previsto per ogni singola specializzazione della singola tabella B. Il piano dettagliato delle attivita' formative e' deliberato dal consiglio della Scuola e reso pubblico nel manifesto annuale degli studi. Art. 174 (Programmazione annuale delle attivita' e verifica tirocinio). - All'inizio di ciascun anno di corso il consiglio della Scuola programma le attivita' comuni per gli specializzandi e quelle specifiche relative al tirocinio. Per tutta la durata della scuola gli specializzandi sono guidati nel loro percorso formativo da tutori designati annualmente dal consiglio della Scuola. Il tirocinio e' svolto nelle strutture universitarie ed in quelle ospedaliere idonee convenzionate. Lo svolgimento dell'attivita' di tirocinio e l'esito positivo del medesimo sono attestati dai docenti ai quali sia affidata la responsabilita' didattica, in servizio nelle strutture presso cui il medesimo tirocinio sia stato svolto. Il consiglio della Scuola puo' autorizzare un periodo di frequenza all'estero in strutture universitarie ed extrauniversitarie coerenti con le finalita' della Scuola per periodi complessivamente non superiori ad un anno. A conclusione del periodo di frequenza all'estero, il consiglio della Scuola puo' riconoscere utile, sulla base di idonea documentazione, l'attivita' svolta nelle suddette strutture estere. Art. 175 (Esame di diploma). - L'esame finale consta nella presentazione di un elaborato scritto su di una tematica, coerente con i fini della specializzazione in geriatria, assegnata allo specializzando almeno un anno prima dell'esame stesso e realizzato sotto la guida di un docente della Scuola. La commissione d'esame per il conseguimento del diploma di specializzazione e' nominata dal rettore, secondo la vigente normativa. Lo specializzando, per essere ammesso all'esame finale, deve aver frequentato in misura corrispondente al monte ore previsto, aver superato gli esami annuali ed il tirocinio ed aver condotto in prima persona, con progressiva assunzione di autonomia professionale, atti medici specialistici stabiliti secondo uno standard nazionale specifico riportato nella tabella B. Art. 176 (Protocolli l'intesa e convenzioni). - L'Universita' su proposta della Scuola e del consiglio della facolta' di medicina e chirurgia, quando trattasi di piu' scuole per la stessa convenzione, puo' stabilire protocolli d'intesa ai sensi del comma 2 dell'art. 6 del decreto legislativo n. 502/1992 per i fini di cui all'art. 6 del medesimo decreto legislativo. L'Universita' su proposta del consiglio della Scuola puo' altresi' stabilire convenzioni con enti pubblici o privati con modalita' di sovvenzionamento per lo svolgimento di attivita' coerenti con gli scopi della Scuola. Art. 177 (Norme finali). - Le tabelle A e B, che definiscono gli standards nazionali per ogni singola tipologia di scuola (sugli obiettivi formativi e relativi settori scientifico-disciplinari di pertinenza, sull'attivita' minima dello specializzando per l'ammissione all'esame finale) sono decretate e aggiornate dal Ministero dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica con le procedure di cui all'art. 9 della legge n. 341/1990. Gli standards sono applicati a tutti gli indirizzi previsti. La tabella relativa ai requisiti minimi necessari per le strutture convenzionabili e' decretata ed aggiornata con le procedure di cui all'art. 7 del decreto legislativo n. 257/1991". Verona, 31 marzo 2001 Il rettore: Mosele |
| Tabella A AREE DI ADDESTRAMENTO PROFESSIONALIZZANTE E RELATIVI SETTORI SCIENTIFICO-DISCIPLINARI
A) Area della patogenesi e gerontologia generale Obiettivo: lo specializzando deve apprendere le nozioni fondamentali sulle teorie dell'invecchiamento, sulla biologia della senescenza e deve conoscere la fisiopatologia e le modalita' di presentazione della involuzione fisiologica dei vari organi e apparati e dell'anziano nella sua globalita'. Lo specializzando deve essere in grado inoltre di pianificare ed interpretare studi atti a valutare il profilo demografico ed epidemiologico e i rischi sia della popolazione anziana in generale che di gruppi particolari (aree metropolitane, urbane, rurali; anziani a domicilio o in istituzioni; differenti categorie di reddito). Settori: F07A medicina interna, F04A patologia generale, F01X statistica medica. B) Area della clinica e terapia geriatrica Obiettivo: lo specializzando deve apprendere le peculiarita' della metodologia clinica geriatria e, in particolare, i metodi specifici di rilievo anamnestico ed obiettivo nel paziente anziano, familiarizzandosi con il concetto di multipatologia cronica (co-morbilita') e con le tecniche di valutazione complessiva. Deve inoltre apprendere le modificazioni eta'-correlate della farmacocinetica e della farmacodinamica e, attraverso lo studio farmaco-epidemiologico, conoscere i possibili effetti dell'impiego di piu' trattamenti concomitanti, ed infine apprendere i principi atti a prevenire i danni iatrogenici. Settori: F07A medicina interna, F08A chirurgia generale, E07X farmacologia. C) Area della geriatria e delle specialita' geriatriche Obiettivo: lo specializzando deve acquisire la conoscenza approfondita delle malattie proprie dell'eta' geriatrica e conseguire la preparazione culturale necessaria a differenziare lo stato di malattia dal-l'involuzione fisiologica della senescenza. A tal fine lo specializzando dovra' pertanto apprendere gli elementi fondamentali nel campo delle varie specialita' in modo da arrivare, in maniera autonoma, ad una corretta diagnosi clinica nelle situazioni di comorbilita' tipiche dell'eta' avanzata. Settori: F07A medicina interna, F10X urologia, F1lA psichiatria, F16A malattie dell'apparato locomotore, F11B neurologia. D) Area della valutazione funzionale e multidimensionale geriatrica Obiettivo: lo specializzando deve acquisire le conoscenze culturali necessarie ad arrivare, superando l'ottica della patologia d'organo, ad una diagnosi funzionale globale ed a realizzare programmi di intervento multidimensionale (medico, sociale, riabilitativo) atti a prevenire o a limitare la disabilita' e ad ottenere il recupero funzionale dell'anziano. Settori: F07A medicina interna, F16B medicina fisica e riabilitazione. E) Area della medicina riabilitativa dell'anziano e aspetti sociosanitari della popolazione anziana Obiettivo: lo specializzando deve apprendere gli obiettivi fondamentali ed i principi generali della riabilitazione nell'anziano, e le tecniche da utilizzare in specifiche patologie croniche o con possibili esiti invalidanti, principalmente nei settori ortopedico, neurologico, neuropsichiatrico, cardiologico. Deve inoltre saper valutare la applicabilita' e l'efficacia di programmi di riabilitazione in differenti regimi di assistenza (es.: ambulatoriale, in dayhospital, in ricovero ospedaliero, in residenze sanitarie assistenziali, ecc.). Settori: F07A medicina interna, F16B mdicina fisica e riabilitazione. L'attivita' didattica formale e seminariale e' ripartita fra le diverse aree di insegnamento come di seguito specificato. I anno
F04A - Biologia dell'invecchiamento .... ore 20 F04A - Fisiologia dell'invecchiamento .... ore 20 F07A - Patologia geriatrica .... ore 60 F07A - Semeiotica e metodologia geriatrica .... ore 60 F11A - Psicologia dell'anziano .... ore 20 F01X - Elementi di statistica, epidemiologia e demografia .. ore 20 ------- Totale . . . ore 200
II anno
F04A - Patologia generale .... ore 20 E07X - Farmacologia .... ore 30 F07A - Patologia geriatrica .... ore 50 F07A - Semeiotica e metodologia geriatrica .... ore 50 F07A - Tecniche e metodologie specifiche relative agli apparati respiratorio, cardiovascolare e gastroenterico .... ore 20 F16B - Elementi di riabilitazione geriatrica .... ore 30 ------- Totale . . . ore 200
III anno
F07A - Clinica geriatrica e terapia .... ore 70 F16A - Ortopedia geriatrica .... ore 10 F10X - Urologia geriatrica e tecniche di riabilitazione della vescica .... ore 20 F11B - Neurologia geriatrica .... ore 25 F11A - Psicogeriatria .... ore 25 F16B - Riabilitazione motoria e neurologica .... ore 25 F07A - Riabilitazione respiratoria e cardiovascolare .... ore 25 ------- Totale . . . ore 200
IV anno
F07A - Clinica geriatrica e terapia .... ore 100 F08A - Chirurgia geriatrica .... ore 30 F16B - Riabilitazione delle funzioni cerebrali superiori ore 20 F07A - Geriatria sociale .... ore 20 F07A - Terapia occupazionale e geragogia .... ore 10 F07A - Pratica geriatrica extra ospedaliera ed organizzazione sanitaria .... ore 10 F07A - Formazione del personale e assistenza geriatrica ore 10 ------- Totale . . . ore 200 |
| Tabella B STANDARD COMPLESSIVO DI ADDESTRAMENTO PROFESSIONALIZZANTE
Lo specializzando per essere ammesso all'esame finale di diploma deve aver eseguito personalmente i seguenti atti medici e procedimenti specialistici: a) Medicina clinica 1. aver redatto e firmato almeno 100 cartelle cliniche di degenti e/o pazienti ambulatoriali comprensive di, ove necessario, esami liquidi biologici. Per quanto attiene la cartella clinica dovra' aver partecipato alla raccolta dei dati anamnestico, ed obiettivi, alla programmazione degli interventi diagnostici e terapeutici razionali, alla valutazione critica dei dati clinici; 2. aver eseguito almeno 20 consulenze geriatri che presso altri reparti, 20 in RSA; 3. aver partecipato all'esecuzione, refertando in cartella, di atti medici quali: 50 esplorazioni rettali, 50 manovre invasive (paracentesi, toracentesi, ecc.), al posizionamento di 20 cateteri vescicali e 20 sondini naso-gastrici, all'esecuzione e refertazione di 20 esami del fundus oculi, alla detersione e medicazione di 20 piaghe da decubito, ulcere trofiche e piede diabetico, aver eseguito il bilancio idrico e nutrizionale di almeno 30 pazienti; 4. aver condotto in almeno 20 casi la valutazione dell'osteopenia nell'anziano. b) Medicina strumentale e laboratoristica 1. aver eseguito e controfirmato almeno 50 ECG; aver partecipato all'esecuzione di 20 esami dopler dei vasi epiaortici e periferici; aver assistito ad almeno 20 esami ecografici addominali; 2. aver discusso con un esperto almeno: 20 esami TAC-RMN del cranio, 50 radiografie del torace, rachide, digerente e clisma del colon, 20 esami urodinamici, 20 esami ecocardiografici, 10 esami angiografici. c) Valutazione multidimensionale geriatrica 1. aver partecipato al coordinamento di una UVG, partecipando alla stesura del programma di intervento di almeno 40 casi di anziani in diversi punti della rete di assistenza geriatrica (intra-ospedaliera, ospedale diurno, territorio) utilizzando le principali scale di valutazione funzionale (globale, neurologica e psicometrica). d) Geriatria ambulatoriale 1. aver prestato servizio per almeno 30 giorni complessivi in ognuno dei seguenti ambulatori: morbo di Parkinson, demenza, diabetologico, di riabilitazione funzionale. e) Medicina d'urgenza 1. aver prestato servizio per 60 giorni complessivi in un reparto in cui venga praticata la medicina d'urgenza; 2. aver condotto 10 volte le basilari manovre di rianimazione cardiopolmonare su un manichino e, possibilmente, alcune volte su un paziente; 3. aver praticato almeno 10 volte ventilazione assistita con pallone AMBU; 4. aver eseguito sotto controllo almeno 3 volte una defibrillazione elettrica. Infine lo specializzando deve aver partecipato alla conduzione, secondo le norme di buona pratica clinica, di almeno 3 sperimentazioni cliniche controllate. Nel regolamento didattico di Ateneo verranno eventualmente specificate le tipologie dei diversi interventi ed il relativo peso specifico. |
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