Gazzetta n. 80 del 5 aprile 2001 (vai al sommario)
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 22 marzo 2001
Revoca del decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2000 e, contestuale scioglimento del consiglio comunale di Napoli.

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Visto il proprio decreto in data 8 giugno 2000, con il quale, ai sensi dell'art. 39, comma 1, lettera b), n. 1, della legge 8 giugno 1990, n. 142, e successive modificazioni, il consiglio comunale di Napoli e' stato sciolto per decadenza del sindaco;
Visto che, ai sensi della normativa al tempo vigente e confermata nella formulazione dell'art. 53 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, il consiglio rimane in carica sino all'elezione dei nuovi organi;
Considerato che, a causa delle sopravvenute dimissioni rassegnate contestualmente da trentasei consiglieri su sessanta assegnati dalla legge, non puo' essere assicurato il normale funzionamento degli organi e dei servizi;
Visto l'art. 141, comma 1, lettera b), n. 3, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
Sulla proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante;
Decreta:
Art. 1.
Il proprio decreto adottato in data 8 giugno 2000 e' revocato.
 
Art. 2.
Il consiglio comunale di Napoli e' sciolto.
 
Art. 3.
Il dott. Francesco Paolo Palmeri e' nominato commissario straordinario per la provvisoria gestione del comune suddetto fino all'insediamento degli organi ordinari, a norma di legge.
Al predetto commissario sono conferiti i poteri spettanti al consiglio comunale, alla giunta ed al sindaco.
Dato a Roma, addi' 22 marzo 2001
CIAMPI
Bianco, Ministro dell'interno
 
Allegato
Al Presidente della Repubblica

Con decreto del Presidente della Repubblica, datato 8 giugno 2000, e' stato disposto lo scioglimento del consiglio comunale di Napoli ai sensi dell'art. 39, comma 1, lettera b), n. 1, della legge 8 giugno 1990, n. 142, e successive modificazioni, a causa della decadenza del sindaco.
In base alla normativa al tempo vigente e confermata nella formulazione dell'art. 53 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, il consiglio rimane in carica sino all'elezione dei nuovi organi.
In data 20 marzo 2001 trentasei consiglieri, su sessanta assegnati dalla legge all'ente, hanno rassegnato contestualmente le proprie dimissioni dalla carica, determinando l'impossibilita' di assicurare il normale funzionamento degli organi e dei servizi.
La situazione costituisce un grave pregiudizio per l'ente, i cui compiti di amministrazione attiva devono essere in grado di corrispondere con efficienza e speditezza alle esigenze di carattere sia ordinario che straordinario della comunita' locale.
Atteso quanto sopra, si ritiene necessaria la revoca del precedente provvedimento di scioglimento, considerato che le dimissioni dei consiglieri ostano all'applicazione del disposto di cui al surrichiamato art. 53 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
Considerato, altresi' che nel suddetto ente non puo' essere assicurato il normale funzionamento degli organi e dei servizi, essendo venuta meno l'integrita' strutturale minima compatibile con il mantenimento in vita della rappresentanza elettiva, si ritiene che, nella specie, ricorrano gli estremi per far luogo allo scioglimento, ai sensi dell'art. 141, comma 1, lettera b), n. 3, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, del consiglio comunale di Napoli, per il quale il prefetto di Napoli ha nominato, con provvedimento n. 11281/Gab. del 21 marzo 2001, un commissario per la provvisoria gestione dell'ente.
Nel contempo, si ritiene ricorrano i presupposti per disporre la revoca del decreto del Presidente della Repubblica, datato 8 giugno 2000, in quanto non piu' rispondente all'assetto giuridico determinatosi nell'ente.
Mi onoro, pertanto, di sottoporre alla firma della S.V. Ill.ma l'unito schema di decreto con il quale si provvede a disporre la revoca del decreto del Presidente della Repubblica datato 8 giugno 2000 e, contestualmente, lo scioglimento del consiglio comunale di Napoli, con la nomina del commissario per la provvisoria gestione del comune nella persona del dott. Francesco Paolo Palmeri.
Roma, 22 marzo 2001
Il Ministro dell'interno: Bianco
 
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