Gazzetta n. 69 del 23 marzo 2001 (vai al sommario) |
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI |
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 28 agosto 2000 |
Approvazione del piano stralcio per la sicurezza idraulica del medio e basso corso del fiume Tagliamento. |
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IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400; Vista la legge 18 maggio 1989, n. 183, e successive modificazioni ed integrazioni, che reca norme per la difesa del suolo; Visti in particolare, l'art. 4, comma 1, e l'art. 8 della legge n. 183/1989, concernenti le modalita' di approvazione dei piani di bacino nazionali; Visto l'art. 17, comma 6-ter, della legge n. 183/1989, che prevede che i piani di bacino idrografico possano essere redatti e approvati anche per sottobacini o per stralci relativi a settori funzionali; Visto l'art. 7, comma 1, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281; Considerato che, con deliberazione n. 1 del 10 febbraio 1997, il comitato istituzionale dell'Autorita' di bacino dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta-Bacchiglione ha adottato, ai sensi dell'articolo 18, comma 1, della legge 18 maggio 1989, n. 183, e dell'art. 12 della legge 4 dicembre 1993, n. 1993, il "Progetto di piano stralcio per la sicurezza idraulica del medio e basso corso del Tagliamento"; Considerato che, ai sensi dell'art. 18, comma 3, della legge n. 183/1989, e' stata data notizia dell'adozione del progetto del piano stralcio in esame mediante pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 130 del 6 giugno 1997, nel bollettino ufficiale della regione autonoma Friuli-Venezia Giulia n. 24 dell'11 giugno 1997 e nel bollettino ufficiale della regione del Veneto n. 56 dell'11 luglio 1997; Considerato che, cosi' come previsto dall'art. 18, comma 6, della legge n. 183/1989, il progetto sopracitato con i relativi elaborati, e' stato depositato presso le sedi delle regioni Friuli-Venezia Giulia e Veneto, delle province di Venezia, Pordenone e Udine, nonche' presso la sede della segreteria tecnica dell'Autorita' di bacino summenzionata, ed e' stato reso disponibile per la visione e consultazione per quarantacinque giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale; Considerato che, entro i successivi quarantacinque giorni dalla scadenza del periodo di consultazione suddetto, ai sensi dell'art. 18, comma 8, della medesima legge n. 183/1989, alcuni soggetti interessati hanno inoltrato alle regioni territorialmente competenti le proprie osservazioni sul progetto di piano in argomento; Vista la delibera n. 2906 del 3 ottobre 1997, con la quale la giunta della regione autonoma Friuli-Venezia Giulia si e' espressa sulle osservazioni suddette accogliendone alcune ed ha formulato parere favorevole al citato progetto di piano, ad esclusione delle norme di attuazione relative alle aree di salvaguardia ed alla ridefinizione delle competenze amministrative in tema di competenze idrauliche, subordinando l'approvazione del piano alle seguenti condizioni: a) che tutte le opere previste dal piano vengano considerate, in sede di approvazione, indispensabili alla messa in sicurezza dei territori; b) che vengano considerate ugualmente prioritarie e contemporanee le opere relative alla realizzazione della prima cassa di espansione nel medio corso e quelle per l'adeguamento del canale Cavrato a valle e, come tali, siano oggetto, dei primi finanziamenti riguardanti il Tagliamento; Vista la delibera n. 25/CR del 10 marzo 1998, con la quale la giunta regionale del Veneto si e' espressa sulle osservazioni suddette accogliendone alcune ed ha espresso parere favorevole al progetto di piano di cui trattasi con le seguenti prescrizioni: a) in sede di definitiva approvazione del piano le norme di attuazione, comprese quelle di salvaguardia, debbano necessariamente costituire parte integrante del medesimo; b) l'Autorita' di bacino dovra' porre in essere le iniziative piu' opportune affinche', in sede di progettazione esecutiva degli interventi, vengano adottate tutte le necessarie misure finalizzate alla salvaguardia dell'ecosistema lagunare di porto Baseleghe; Tenuto conto che l'art. 87 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, ha soppresso, ai fini dell'approvazione dei piani di bacino, i pareri attribuiti dalla legge n. 183/1989 al Consiglio superiore dei lavori pubblici ed alla Conferenza Stato-regioni; Rilevato che nella seduta del 19 marzo 1998 la Conferenza Stato-regioni, nel frattempo interessata, ha espresso il proprio parere sul progetto di piano stralcio in questione, ritenendolo conforme agli obiettivi ed alle finalita' di cui agli articoli 2, 3 e 17 della legge n. 183/1989 e successive modifiche, nonche' ai criteri ed agli indirizzi contenuti nel decreto del Presidente della Repubblica del 18 luglio 1995, con le seguenti osservazioni: l'ordine di priorita' degli interventi, ritenuto indicativo dal comitato istituzionale, deve essere invece considerato in sede di adozione definitiva fra i contenuti essenziali del piano, cosi' come previsto dall'art. 17, comma 3, lettera s), della legge n. 183/1989 che impone di considerare tra i contenuti del piano di bacino "le priorita' degli interventi e il loro organico sviluppo nel tempo, in relazione alla gravita' del dissesto"; le misure di salvaguardia, previste dall'art. 17, comma 6-bis, della legge, indicate dal comitato tecnico dell'Autorita' di bacino in sede di redazione del progetto di piano e stralciate al momento dell'adozione dal comitato istituzionale devono essere recepite nel progetto di piano stralcio e costituirne parte integrante; che l'Autorita' di bacino promuova opportune iniziative di coordinamento per il corretto utilizzo del materiale dragato alla foce del fiume Tagliamento, al fine di poter realizzare interventi di ripascimento del litorale in erosione; che l'Autorita' di bacino individui le iniziative piu' opportune affinche', in sede di progettazione esecutiva degli interventi, con particolare riferimento a quelli che si potrebbero realizzare sulla laguna di Portobaseleghe, vengano adottate tutte le necessarie misure finalizzate alla salvaguardia dell'ecosistema lagunare; Vista la delibera n. 1 del 15 aprile 1998, con la quale il comitato istituzionale dell'Autorita' di bacino dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta-Bacchiglione, ai sensi del comma 10 dell'art. 18 della legge n. 183/1989, ha adottato ii piano stralcio per la sicurezza idraulica del medio e basso corso del fiume Tagliamento, recependo le osservazioni e le prescrizioni delle regioni interessate e della Conferenza Stato-regioni; Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 25 agosto 2000; Sulla proposta del Ministro dei lavori pubblici; Decreta: Art. 1. E' approvato il piano stralcio per la sicurezza idraulica del medio e basso corso del fiume Tagliamento adottato dall'Autorita' di bacino dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta-Bacchiglione nella riunione del comitato istituzionale del 15 aprile 1998, costituito dagli elaborati ed allegati di seguito specificati, che fanno parte integrante del presente decreto: 1) piano stralcio per la sicurezza idraulica del medio e basso corso del fiume Tagliamento; 2) elaborati cartografici, comprendenti: 2.1. n. 1 immagine da satellite SPOT del bacino del Tagliamento; 2.2. tavola 1: carta geolitologica, in scala 1:100.000; 2.3. tavola 2: carta dell'uso del suolo, in scala 1:10.000; 2.4 tavola 3: carta delle aree demaniali e private, in scala 1:10.000; 2.5. tavole 4-5-6-7: aree di pertinenza fluviale, in scala 1:10.000; 2.6. tavole 8-9-10-11-12-13: carta della falda - quote massime e minime, in scala 1:50.000. |
| Art. 2. Gli elaborati ed allegati di cui all'art. 1 del presente decreto, sono depositati presso il Ministero dei lavori pubblici - Direzione generale della difesa del suolo, presso l'Autorita' di bacino dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave. Brenta-Bacchiglione presso i comuni interessati dai vincoli di salvaguardia. L'Autorita' di bacino suddetta e' incaricata dell'esecuzione del presente decreto. Il presente decreto, dopo la registrazione degli organi di controllo, sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e nei bollettini ufficiali delle regioni territorialmente competenti. Roma, 28 agosto 2000 Il Presidente del Consiglio dei Ministri Amato Il Ministro dei lavori pubblici Nesi Registrato alla Corte dei conti il 12 febbraio 2001 Ministeri istituzionali, registro n. 1 Presidenza del Consiglio dei Ministri, foglio n. 383 |
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